Sant'Agostino - Discorso Sul Simbolo Rivolto Ai Catecumeni (ITA)

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    DISCORSO SUL SIMBOLO RIVOLTO AI CATECUMENITutte le Opere - versione italiana > Discorsi >

    Discorso sul Simbolo rivolto ai catecumeni

    DISCORSO SUL SIMBOLO RIVOLTO AI CATECUMENI

    La formula della fede.

    1. 1. Ricevete la formula della fede che detta Simbolo. E quandol'avete ricevuta imprimetela nel cuore e ripetetevela ogni giornointeriormente. Prima di dormire, prima di uscire, munitevi delvostro Simbolo. Nessuno scrive il Simbolo al solo scopo che sialetto, ma perch sia meditato. E perch la dimenticanza nondistrugga ci che la diligenza ha tramandato, funzioni da libro pervoi la vostra memoria. Ci che udrete sar l'oggetto della vostrafede e quello che crederete lo ripeterete anche con la lingua. Ha

    detto infatti l'Apostolo: Con il cuore si crede per ottenere lagiustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere lasalvezza1. Questo il Simbolo che ripasserete e che ripeterete. Leparole che avete sentito recitare si trovano qua e l nelle Scritturedivine ma da l sono state raccolte e riassunte in un unico testo perevitare fatica alla memoria degli uomini pi lenti e perch ogniuomo possa dire, possa ritenere quello che crede. Non aveteproprio appena adesso sentito che Dio onnipotente? Ebbene voicominciate ad averlo anche come Padre, dal momento in cui foste

    nati da quella Madre che la Chiesa.

    Dio onnipotente Padre.

    1. 2. Cos dunque avete gi imparato, avete meditato, aveteritenuto il concetto, siete nella situazione di poter dire: Credo in DioPadre onnipotente2. Dio onnipotente. Essendo tale, non pumorire, non pu ingannarsi, non pu mentire, e, come dicel'Apostolo: Non pu rinnegare se stesso3. Quante cose non pu

    fare pur essendo onnipotente, anzi proprio perch non le pu fare onnipotente! Infatti se potesse morire, non sarebbe onnipotente;cos se potesse mentire, ingannarsi, ingannare, agire

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    ingiustamente, non sarebbe onnipotente; se tali possibilit cifossero in lui, ci non corrisponderebbe alla onnipotenza.Indubbiamente il nostro Padre onnipotente non pu peccare. Pufare quel che vuole perch la onnipotenza stessa. Fa qualunque

    cosa voglia di bene, di giusto; una cosa che sia male a farsi non lavuole. Nessuno resiste all'Onnipotente cos da non fare quello cheegli vuole. Egli fece il cielo, la terra, il mare e tutto quello che essicontengono 4, realt invisibili e realt visibili. Invisibili come, neicieli, i Troni, le Dominazioni, i Principati, le Potest, gli Arcangeli, gliAngeli, i nostri concittadini, se vivremo bene. Cre nel cielo ancherealt visibili: il sole, la luna, le stelle. Orn la terra dei suoi animaliterrestri, popol l'aria di volatili; popol la terra di esseri checamminano e di esseri che strisciano, il mare di esseri che nuotano.

    Tutto popol di creature appropriate. Fece anche l'uomo, con lamente a sua immagine e somiglianza. Nella mente infatti c'l'immagine di Dio, perci la mente non pu essere compresaneppure da se stessa, in quanto c' in essa l'immagine di Dio. Noisiamo stati fatti per aver dominio sulle altre creature, ma per ilpeccato siamo caduti, nel primo uomo, e divenuti tutti partecipi diun'eredit di morte. Siamo divenuti poveri mortali, siamo pieni ditimori, di errori, e questo a causa del peccato: con questo demeritoe questa colpa nasce ogni uomo. Perci, come avete visto oggi,come sapete, anche i bambini vengono purificati col soffio, edesorcizzati per scacciare da loro il potere nemico del diavolo, cheinganna l'uomo per possedere gli uomini. Nei bambini non vieneesorcizzata e purificata col soffio la creatura di Dio, ma colui sotto ilpotere del quale si trovano tutti coloro che nascono nel peccato:[Satana] infatti il capo dei peccatori. Perci a causa di uno checadde nella colpa e mand tutti alla morte fu inviato Uno senzacolpa per condurre alla vita tutti quelli che credono in lui, liberandoli

    dal peccato.

    Ges Cristo unico Figlio uguale al Padre e non da lui diviso.

    2. 3. Perci crediamo anche nel suo Figlio, Figlio cio del Padreonnipotente, unico Signore nostro. Quando senti " Unico Figlio diDio " riconosci che Dio. Non potrebbe infatti l'Unico Figlio di Dionon essere Dio. Quello che egli questo gener, anche se nons'identifica col generato. Se vero Figlio, quello che il Padre. Se

    non quello che il Padre non vero Figlio. Guardate nel campodelle creature terrene e mortali: ogni essere genera quello che luistesso. L'uomo non genera il bue, la pecora non genera il cane, n

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    il cane la pecora. Di qualunque specie sia chi genera, non pu chegenerare ci che lui stesso. Ritenete dunque con certezza,fortemente, fermamente, fedelmente, che Dio Padre gener quelloche lui stesso, l'Onnipotente. Queste creature mortali generano

    sul piano della corruttibilit. Forse che Dio genera cos? Chi natomortale genera come lui stesso, l'immortale ugualmente, quelloche . Il corruttibile genera il corruttibile, l'incorruttibile general'incorruttibile; ci che soggetto a corruzione, sul piano dellacorruttibilit, ci che non vi soggetto sul piano dellaincorruttibilit, al segno che uno quello che l'altro, un tuttounico. Sapete che quando ho premesso la recitazione del Simbolo,cos ho detto e cos dovete credere: Crediamo in Dio Padreonnipotente e in Ges Cristo, Unico suo Figlio5. Gi quando dico

    Unico dovete intenderlo onnipotente; non avviene infatti che DioPadre fa quello che vuole e Dio Figlio non fa quello che vuole. Unica la volont del Padre e del Figlio perch unica la natura. Non sipu infatti fare una separazione neanche minima tra la volont delFiglio e la volont del Padre, come da Dio a Dio: sono ambedue lostesso Dio. Non c' un Onnipotente e un altro Onnipotente. Sonoambedue lo stesso Onnipotente.

    Il Padre e il Figlio sono un solo Dio.

    2. 4. Non introduciamo certo due di [nella fede], come alcuni[eretici] li introducono e dicono: " Dio Padre e Dio Figlio: il DioPadre maggiore, il Dio Figlio minore ". Come possibile " due "?Due di? Verggnati a dirlo, verggnati a crederlo! Tu dici:" Signore Dio Padre ", e dici anche: " Signore Dio Figlio ". Lo stessoFiglio dice: Nessuno pu servire a due padroni6. Nella famiglia diDio ci troveremmo forse come in una grande casa dove c' unpadre di famiglia che ha un figlio e possiamo dire: " Il padrone pigrande, il padrone pi piccolo "? Lungi da noi tale pensiero. Se voiammettete qualcosa di simile, ponete idoli nell'anima. Respingetedel tutto questa opinione. Prima credete, poi cercate di capire. E`un dono di Dio, non certo prerogativa dell'umana fragilit, potercapire subito, appena creduto. Tuttavia se ancora non capite,credete: In Dio unico Padre, in Cristo Dio, Figlio di Dio. Forse due?No, un solo Dio. E come due possono essere detti: un solo Dio? Inche modo? Te ne stupisci? NegliAtti degli Apostoli scritto: Coloro

    che erano venuti alla fede avevano un cuore solo e un'anima sola

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    .Molte erano le persone ma la fede le aveva rese tutte una sola.Migliaia erano: si amavano ed allora che i molti sono [divenuti]

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    uno. Amavano Dio con fuoco di carit e, da una moltitudine cheerano, raggiunsero la bellezza dell'unit. Se la carit rese una talepluralit di anime un'anima sola, quale mai sar la carit in Dio,dove non c' alcuna disparit, ma una totale uguaglianza? Se tra gli

    uomini sulla terra ci pot essere tanta carit, cos da fare di tanteun'anima sola, l dove il Padre fu sempre inseparabile dal Figlio e ilFiglio dal Padre non potevano essere, di due, che un solo Dio.Quelle anime, che erano molte, poterono essere chiamate un'animasola. Dio, dove c' la somma, ineffabile unione, pu essere detto unsolo Dio e non due di.

    Anche il Figlio onnipotente.

    2. 5. Il Padre fa quello che vuole, il Figlio fa quello che vuole. Nonpensate che il Padre sia onnipotente e il Figlio no. Sarebbe unerrore. cancellatelo, si stacchi dalla vostra mente. Non sia bevutocon la bevanda della fede, e, se qualcuno di voi lo avesse bevuto, lorigetti. E` onnipotente il Padre, onnipotente il Figlio. Sel'Onnipotente non gener un Onnipotente, non gener un veroFiglio. E che diremo, fratelli, di una condizione di superiorit delgenerante rispetto al generato? Che cosa vuol dire: " gener "? E`un fatto che un uomo pi grande genera un figlio pi piccolo e,

    come quello invecchia, costui cresce e giunge, solo col crescere,all'aspetto del padre. Il Figlio di Dio invece, dal momento che noncresce perch Dio non pu invecchiare, nato perfetto. Se dunque nato perfetto, e non stato mai minore, uguale. Perchsappiate che dall'Onnipotente nato l'Onnipotente, ascoltate luistesso che la Verit. Ci che la Verit dice di se stessa, questo ilvero. Che cosa dice la Verit? Che cosa di ce il Figlio, che laVerit 8? Dice: Quel che fa il Padre, anche il Figlio lo fa9. Il Figlio onnipotente, dal momento che fa tutto ci che vuole. Se il Padrefacesse qualcosa che il Figlio non pu fare, il Figlio avrebbeaffermato il falso quando disse: Quello che fa il Padre, anche ilFiglio lo fa. Ma poich il Figlio disse il vero, credete alle parole:Quello che fa il Padre, anche il Figlio lo fa. E avete creduto nel Figlioonnipotente. Non avete pronunziato questa parola nel Simbolo,tuttavia ci che avete espresso quando avete professato dicredere in un unico stesso Dio. Ha forse qualcosa il Padre che nonabbia anche il Figlio? Questo lo affermano gli eretici blasfemi ariani,

    non io. Io invece vi sto dicendo che se il Padre avesse qualcheattributo che non ha anche il Figlio, il Figlio mentirebbe quandodice: Tutto quello che il Padre possiede mio10. Molte,

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    innumerevoli sono le testimonianze dalle quali scaturisce che ilFiglio, vero Dio, Figlio del Padre, e che Dio Padre gener un Figliovero Dio, e che il Padre e il Figlio sono un unico Dio.

    Nascita umana e morte di Cristo.

    3. 6. Ma ora vediamo che cosa ha fatto per noi questo Figlio unicodi Dio Padre onnipotente, che cosa ha sopportato per noi. Egli nato dallo Spirito Santo e dalla Vergine Maria11. Egli, cos grandeDio, uguale al Padre, nato dallo Spirito Santo e dalla VergineMaria: umile per risanare i superbi. L'uomo volle esaltarsi e cadde.Dio si abbass e lo risollev. Che cos' l'umilt di Cristo? E` Dio chediede la mano all'uomo caduto. Noi siamo caduti, egli si

    abbassato [fino a noi]. Noi giacevamo a terra. Egli si chinato su dinoi. Aggrappiamoci a lui e rialziamoci, per non incorrere nellapunizione. Dunque il suo abbassarsi consiste in questo: che natodallo Spirito Santo e dalla Vergine Maria. La stessa sua nativitumana al tempo stesso umile e sublime: umile perch natouomo da uomini; sublime perch dalla Vergine. Vergine concep,Vergine partor, e dopo il parto rimase Vergine.

    3. 7. Segue: Pat sotto Ponzio Pilato. Quando Cristopat, Ponzio

    Pilato teneva il governo della regione ed era giudice. Col nome diquel giudice venne indicato il tempo in cui Cristo pat: sotto PonzioPilato. Quando si dice:pat, si aggiunge: fu crocifisso e sepolto12.Ma chi pat? E che cosa pat e per chi? A patire fu il Figlio di Diounico, il nostro Signore. E pat questo: fu crocifisso e sepolto. Perchi? Per empi e peccatori. Grande condiscendenza e grazia. Checosa render al Signore per tutto quello che mi ha dato? 13

    Nascita coeterna al Padre.

    3. 8. E` nato prima del tempo, prima di tutti i secoli. Nato prima.Ma prima di che cosa, dove non c' un prima? Certo non vorretepensare che ci sia stata una porzione di tempo prima della nascitadi Cristo dal Padre. Parlo di quella nascita per cui Figlio di Dioonnipotente, unico Signore nostro; di questa parlo. Non pensateche l'inizio del tempo sia in questa nascita. Non pensate che ci siastato un intermezzo di eternit in cui c'era il Padre e non c'era ilFiglio. Da quando c' il Padre, da allora c' il Figlio. E come si pu

    dire: " da quando " se non c' inizio? Dunque: il Padre da sempre,senza inizio, il Figlio da sempre, senza inizio. E allora " Come pu

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    essere nato - mi potresti ribattere - se non ha inizio? ". Dall'eterno,coeterno. Non ci fu mai il Padre senza che ci fosse il Figlio, etuttavia il Figlio generato dal Padre. Dove possiamo trovarequalche paragone? Siamo tra cose terrene, tra creature visibili.

    Provi la terra a darmi un paragone. Non me lo d. Provino le ondedel mare. Nulla. Provi qualche animale. Non lo pu neppure lui. Nelregno animale c' bens chi genera e chi generato, ma prima, neltempo, c' il padre e poi nasce il figlio. Cerchiamo qualcosa di coevoe consideriamolo coeterno. Se potessimo per assurdo trovare unpadre coevo di suo figlio e un figlio coevo di suo padre, potremmopensare a Dio Padre, coevo di suo Figlio e a Dio Figlio, coeterno asuo Padre. Sulla terra possiamo trovare qualcuno di cui si possadire " coevo ", non possiamo trovare nessuno di cui si possa dire

    " coeterno ". Intendiamo " coevo " e crediamo " coeterno ". Statebene attenti, qualcuno pu dire: " Come si pu trovare un padrecoevo del suo figlio o un figlio coevo del suo padre? ". Per poterlogenerare il padre lo precede nell'et; perch nasca il figlio lo seguenell'et. E qui invece abbiamo il Padre coevo al Figlio, e il Figlio alPadre. Come pu essere? Vi proporr un'analogia: il fuoco comepadre, lo splendore di luce che ne emana, come figlio; ecco trovati icoevi. Da quando il fuoco ha cominciato ad essere fuoco, subito hagenerato la luce, n ci fu il fuoco prima della luce, n la luce dopo ilfuoco. E se ci interroghiamo chi sia il generante, se il fuoco chegenera la luce o la luce il fuoco, subito, per istinto naturale e perl'intelligenza che nelle vostre menti, proclamereste: " E` il fuocoche genera la luce, non la luce il fuoco ". Ecco un padre che dinizio, ecco un figlio insieme, n precedente, n seguente. Eccodunque un padre all'inizio, e un figlio ugualmente all'inizio. Se vi homostrato che un padre all'inizio e un figlio pure all'inizio, ebbenecredete che il Padre non ha inizio, e con lui neppure il Figlio ha

    inizio; l'uno eterno, l'altro coeterno. Se voi seguirete il progressodel ragionamento, capirete. Fate in modo di seguirlo. Voi dovetenascere, ma poi dovete crescere, perch nessuno all'inizio perfetto. E invece al Figlio di Dio fu lecito nascere perfetto, perch nato al di fuori del tempo, coeterno al Padre, anteriore non di unperiodo di tempo ma dall'eternit a tutte le cose. Questo natocoeterno al Padre della cui generazione il profeta disse: Chi narrerla sua generazione? 14 nato fuori del tempo dal Padre ed natodalla Vergine nella pienezza dei tempi 15. Questa nascita s era stata

    preceduta da un periodo di tempo. Egli nacque in un tempoopportuno, quando volle lui, quando sapeva di voler nascere. Senza

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    dubbio non nato senza volerlo. Nessuno di noi nasce in quanto lovuole, e nessuno di noi muore quando lo vuole. Egli invece nacquequando volle, mor quando volle; nacque nella maniera in cui volle,da una Vergine, mor nella maniera in cui volle, su una croce. Fece

    qualunque cosa volle: perch era tale uomo che era anche Dio, maDio celato. Dio aveva assunto l'umanit, l'umanit era stataassunta, un solo Cristo Dio e Uomo.

    Alla morte segue la resurrezione.

    3. 9. Della sua croce come parler, che cosa dir? Scelse il peggioregenere di morte perch i suoi martiri non temessero appunto alcungenere di morte. Rivel la sua dottrina facendosi uomo, mostr un

    esempio di pazienza sulla croce. Qui, nella croce, consiste la suaopera perch lui crocifisso l'esempio dell'opera; il premio poidell'opera la risurrezione. C'insegn, sulla croce, che cosadobbiamo giungere a sopportare; c'insegn, nella risurrezione, checosa dobbiamo sperare. In una parola, con il suo esempio ci hadetto, come un sommo presidente dei giochi: " Fa' e prendi, compil'opera ed abbi il premio, combatti nella gara e avrai la corona divittoria ". Che cosa l'opera? L'ubbidienza. Qual il premio? Larisurrezione senza pi morte. Perch ho aggiunto: " senza pi

    morte "? Perch anche Lazzaro risorse e poi mor [di nuovo]. Cristoinvece risuscitato e non muore pi, la morte non ha pi potere sudi lui16.

    La pazienza senza calcolo di Giobbe. Sua santit.

    3. 10. La Scrittura dice:Avete udito parlare della pazienza diGiobbe e avete visto la sorte finale che gli riserv il Signore17.Quando si legge quante pene ha dovuto sopportare Giobbe, si

    inorridisce, ci si spaventa, si trema. Ma quale fu il suo premio? Ildoppio di quello che aveva perduto. Tuttavia l'uomo non eserciti lapazienza in vista di beni temporali, dicendo a se stesso: " Coraggio,sopporto il danno. Il Signore mi ricompenser cos come harestituito il doppio dei figli a Giobbe. Giobbe ricevette il doppio ditutto e gener tanti figli quanti ne aveva seppelliti. Non gli furonoforse raddoppiati? ". Certo, perch anche questi vivevano [nella vitaeterna]. Nessuno dica: " Sopporter le tribolazioni e il Signore mirestituir i beni come ha fatto con Giobbe ". Non sarebbe qui ingioco la pazienza, ma il calcolo dell'avidit. Se quel santo infatti nonavesse avuto la pazienza non sarebbe riuscito a sopportare con

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    fortezza le avversit che gli piombavano addosso. Non avrebbeavuto dal Signore la testimonianza che invece ebbe. Disse di lui ilSignore: Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno come lui sulla terra, uomo irreprensibile, il vero devoto a Dio18.

    Quale testimonianza, fratelli, ricevette da Dio questo uomo santo! Etuttavia la cattiva moglie cercava, con i suoi malvagi argomenti, ditrarlo in errore ed era simile a quel serpente che nel paradisoterrestre ingann il primo uomo creato da Dio 19. Cos ora,suggerendo bestemmie, credeva di poter far cadere quell'uomocaro a Dio. Quanti mali sopport quell'uomo, fratelli! Chi nepotrebbe sopportare di uguali? Nella sua sostanza, nella sua casa,nei figli, nel suo fisico, nella sua stessa moglie tentatrice che gli erarimasta. [Il diavolo] a un certo punto gli avrebbe tolto anche costei,

    che gli era rimasta, se non se la fosse serbata come aiutante, inquanto era riuscito a debellare anche il primo uomo per mezzo diEva. Aveva serbato Eva. Quante cose soffr! Perse tutto quello cheaveva. La sua casa croll e magari essa sola! Essa schiacci i figlisotto le macerie. Ma poich in lui la pazienza aveva grande spazio,sentite quale fu la sua risposta: Il Signore ha dato, il Signore hatolto. Come al Signore piacque, cos avvenuto; sia benedetto ilnome del Signore20. Gli tolse quel che gli aveva dato. Forse cheper lui che aveva dato? Giobbe ammise che Dio gli aveva tolto ibeni, ma si comport come se dicesse: " Mi ha tolto tutto, mi tolgapure tutto, mi lasci nudo ma si serbi lui per me. Che cosa mimancher infatti se avr Dio, o che cosa mi giovano tutte le altrecose se non avr Dio? ". Fu colpita la sua carne, fu colpito conulcere dalla testa sino ai piedi, colava gi l'umore corrotto,formicolava di vermi ed egli si mostrava saldo nel suo Dio, in lui erafisso 21. Quella moglie, aiutante del diavolo, non consolatrice delmarito, voleva persuaderlo alla bestemmia: Fino a quando vorrai

    sopportare questo e quello? Di' qualcosa contro Dio e muori22

    .Giobbe dunque, poich era stato umiliato, doveva essere esaltato. Ecos fece il Signore per dare un esempio agli uomini. In cielo, poi, alsuo servo destin premi maggiori. Dunque esalt Giobbe umiliato eumili il diavolo che si era esaltato perch egli abbatte l'uno edinnalza l'altro23. Fratelli carissimi, quando qualcuno qui patiscequalcuna di tali tribolazioni, non si aspetti la ricompensa qui e sepatisce qualche danno non abbia intenzione di ricevere il doppio,quando dice: Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Come al

    Signore piacque, cos avvenne; sia benedetto il suo nome. Dio lodala pazienza non il calcolo dell'avidit, perch se vuoi ricevere il

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    doppio di quello che hai perduto e per questo lodi Dio, lodi non peramore ma per cupidigia. Non puoi in partenza porti davantil'esempio di quel sant'uomo. Ti inganneresti. Quando Giobbesopportava tutti quei dolori, non contava sulla ricompensa del

    doppio di quello che aveva. Si pu notare quello che dico sia nellasua prima testimonianza, quando sub danni e fece i funerali ai figli,sia nella seconda quando gi pativa tormenti nella sua carne.Queste sono le parole della sua prima testimonianza: Il Signore hadato, il Signore ha tolto. Come al Signore piacque, cos avvenuto;sia benedetto il nome del Signore. Avrebbe potuto dire: " Il Signoreha dato, il Signore ha tolto; pu darmi di nuovo quello che mi hatolto, pu ridarmi pi di quel che mi ha tolto ". Ma non disse cos.Disse: Come al Signore piacque, cos avvenne. Cio: " Poich piace

    a lui, deve piacere anche a me; ci che piacque al padrone buononon dispiaccia al servo a lui sottomesso; ci che piacque al mediconon dispiaccia al malato ". E nel secondo caso sent la suatestimonianza. Disse alla moglie: Hai parlato come una donnastolta. Se da Dio accettiamo il bene perch non dovremmoaccettare il male24? Non aggiunse quello che, se l'avesse detto, erapur vero: " Il Signore pu far ritornare come prima la mia carne,pu moltiplicare quello che ci ha tolto ", per non sembrare chesopportasse quei mali in vista di questa speranza. Queste cose nondisse, queste cose non sper. Ma il Signore le diede ugualmente alui che non ci contava perch noi fossimo ammaestrati; perchimparassimo che il Signore gli era vicino. Perch se non gli avesserestituito quei beni, noi non saremmo riusciti a vedere laricompensa che gli teneva nascostamente in serbo. Perci la sacraScrittura dice, esortando alla pazienza e all'aspettativa diricompensa per la vita futura, non per la presente:Avete udito

    parlare della pazienza di Giobbe, e avete visto la fine del Signore

    [sulla terra]25

    . Perch sottolinea la pazienza di Giobbe, e non dice:" Avete visto la fine dello stesso Giobbe "? Avresti rinfocolato la tuaavidit nella prospettiva di avere il doppio. Avresti detto:" Sopporto, grazie a Dio. Avr il doppio come Giobbe ". La pazienzadi Giobbe, la fine del Signore [sulla terra]. Conosciamo la pazienzadi Giobbe, conosciamo la fine del Signore. Parole del Signore sullacroce furono: Dio mio, Dio mio, perch mi hai abbandonato26?Sono le parole del Signore sulla croce. Lo abbandon riguardo allapresente felicit, non lo abbandon in quanto all'eterna immortalit.

    La fine del Signore questa: i Giudei lo arrestano, i Giudei loinsultano, lo legano, lo coronano di spine, lo imbrattano di sputi, lo

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    flagellano, lo coprono di scherni, lo crocifiggono, lo trapassano conla lancia, e infine lo seppelliscono; ed quasi abbandonato. E` maipossibile? Si facevano beffe di lui. Perci abbi pazienza per poterrisorgere e non morire, come Cristo non morire pi. Cos infatti noi

    leggiamo: Cristo, risuscitato dai morti non muore pi27

    .

    Che significa: "Siede alla destra del Padre".

    4. 11.Ascese al cielo. Credetelo. Siede alla destra del Padre28.Credetelo. Per sedere intendete abitare, cos come quando diciamodi un uomo: " Ha risieduto in quel luogo per tre anni ". Lo diceanche la Scrittura: che risieduto un tale in citt per undeterminato tempo. Vuol dire forse che sedeva e che mai si alz?

    Anche le abitazioni degli uomini sono dette " sedi ", ma non perquesto vi si sta seduti. Ci si alza, si cammina. Non si sta seduti etuttavia si chiamano " sedi ". Cos intendete l'abitare di Cristo alladestra del Padre: l. Ma non andate pensando: " Che cosa fa? ".Non cercate quello che non si pu trovare. E` l. Vi basti questo. E`beato e per la sua beatitudine gli viene il nome di " destra delPadre ", per il fatto che appunto " destra del Padre " significafelicit. Se noi volessimo intendere in modo materiale dovremmodire che se egli siede alla destra del Padre, il Padre sar a sinistra.

    E` mai lecito che ce li figuriamo cos? Il Figlio a destra, il Padre asinistra? L tutto destra perch non c' alcuna infelicit.

    Il Giudizio.

    4. 12. Da l verr a giudicare i vivi e i morti29: i vivi, cio coloro chesiano allora ancora in vita; i morti, cio quelli che sono morti prima[del giudizio]. Si potrebbe anche interpretare cos: vivi, i giusti;morti, gli iniqui. Dio infatti giudica ambedue le categorie, dando ad

    ognuno la retribuzione dovuta. Ai giusti dir nel giudizio: Venite,benedetti del Padre mio, ricevete in eredit il regno preparato pervoi fin dalla fondazione del mondo30. A questo preparatevi, questosperate, per questo vivete e vivete cos perch credete, perchsiete stati battezzati, perch vi si possa dire: Venite, benedetti delPadre mio, ricevete il regno che stato preparato per voi dallafondazione del mondo. E a quelli che stanno alla sua sinistra chedice?Andate nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoiangeli31. Cos saranno giudicati da Cristo i vivi e i morti. Abbiamoparlato della prima nascita di Cristo, quella fuori del tempo e diquella avvenuta dalla Vergine nella pienezza dei tempi; abbiamo

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    parlato della passione di Cristo, abbiamo parlato del giudizio finaledi Cristo. Abbiamo svolto tutti gli argomenti riguardo a Cristo, unicoFiglio di Dio, nostro Signore. Ma la Trinit non ancora stataesposta completamente.

    Lo Spirito Santo.

    5. 13. Segue nel Simbolo: E nello Spirito Santo32. Questa Trinit un solo Dio, una sola natura, una sola sostanza, una sola potenza:somma uguaglianza con nessuna divisione, nessuna diversit,perpetuo amore. Volete sapere quale Dio lo Spirito Santo?Battezzatevi e sarete il suo tempio. L'Apostolo dice: Non sapete voiche il vostro corpo tempio in voi dello Spirito Santo, che avete da

    Dio?33

    Dio ha un tempio. Infatti a Salomone, re e profeta, fucomandato di costruire un tempio a Dio. Se avesse innalzato untempio al sole o alla luna o a qualche stella, o a qualche angelo, Diolo avrebbe condannato. Ma in quanto egli edific un tempio a Diomostr di venerare Dio. Con che materiali lo costru? Con legno epietre, perch Dio volle, per mezzo del suo servo, farsiun'abitazione in terra, per esservi pregato, per dimorarvi. Per cuidisse il beato Stefano: Salomone gli edific una casa, ma l'Altissimonon abita in costruzioni fatte da mano d'uomo34. Se dunque i nostri

    corpi sono tempio dello Spirito Santo, quale Dio ha costruito iltempio allo Spirito Santo? Ma si tratta di Dio! Se infatti i nostri corpisono tempio dello Spirito Santo, chi ha costruito i nostri corpi hacostruito anche il tempio allo Spirito Santo. Osservate che cosa dicel'Apostolo: Dio ha composto il corpo conferendo maggior onore aci che ne aveva di meno35, parlando delle diverse membra,affinch non vi fossero divisioni nel corpo. Dio ha creato il nostrocorpo. Come potrebbe non averlo creato lui se ha creato anchel'erba? Come ci teniamo sicuri che ha creato l'erba? Chi veste, crea.Leggi il Vangelo: Se Dio veste cos l'erba del prato che oggi c' edomani buttata nel forno36. Chi veste, crea dunque. E sentil'Apostolo: Stolto, ci che tu semini non prende vita, se prima nonmuore; e quello che semini non il corpo che nascer, ma unsemplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. Dio gli dun corpo come ha stabilito e a ciascun seme il proprio corpo37.SeDio dunque costruisce i nostri corpi, se Dio costruisce le nostremembra e se i nostri corpi sono tempio dello Spirito Santo, non

    dubitate che lo Spirito Santo Dio ma non aggiungetelo come unterzo dio, perch il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un unicoDio. Cos dovete credere.

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    La Chiesa.

    6. 14. Alla proclamazione di fede nella Trinit segue: La santaChiesa38. E` stato detto cos di Dio e del suo tempio. Il tempio di

    Dio, che siete voi- dice l'Apostolo - santo39

    . Ma la stessa Chiesa santa, una, vera, cattolica, che combatte contro tutte le eresie;combattere pu, ma non essere vinta. Tutte le eresie sono usciteda lei ma come gli inutili tralci tagliati via dalla vite. Essa rimanesulla sua radice, nella sua vite, nella sua carit. Le porte degli inferinon prevarranno su di lei40.

    La remissione dei peccati.

    7. 15. La remissione dei peccati

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    . Realizzate in voi in modocompleto le verit del Simbolo, quando vi battezzate. Nessuno dica:" Ho commesso la tal colpa. Forse non mi sar perdonata ". Pensicos perch l'hai commessa e perch grave? Ma dimmi pure chehai compiuto qualcosa di mostruoso, di grave, di orrendo, chefaccia inorridire il solo pensarlo. Che cosa puoi aver fatto? Forse haiucciso Cristo? Non c' nulla di peggio di questo misfatto, perchnon c' nulla di meglio di Cristo. Nefanda enormit uccidere ilCristo. Tuttavia i Giudei lo uccisero e molti di loro poi credettero in

    lui e bevvero il suo sangue: fu loro perdonato il peccato cheavevano commesso. Quando sarete battezzati, mantenete una vitabuona nei precetti di Dio, per custodire il Battesimo sino alla fine.Non vi dico che sia possibile vivere qui senza peccato: vi sono ipeccati veniali, di cui non priva questa vita [mortale]. Per tutti ipeccati c' il Battesimo, per quelli leggeri, dai quali non possiamoessere esenti, c' la preghiera. Come dice la preghiera? Rimetti anoi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori42. Se unavolta sola siamo purificati dal Battesimo, ogni giorno possiamo

    essere purificati dalla preghiera. Ma non vogliate commettere diquelle colpe che inevitabilmente vi separano dal Corpo di Cristo;lungi da voi! Coloro che voi vedete fare pubblica penitenza, hannocommesso delitti: adultri o altri grossi misfatti, perci fannopenitenza. Se infatti avessero commesso colpe leggere, basterebbea cancellarli la preghiera quotidiana.

    In tre modi vengono rimessi i peccati.

    8. 16. Dunque in tre modi nella Chiesa vengono rimessi i peccati:nel battesimo, nella preghiera e nell'umilt, maggiore, della

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    [pubblica] penitenza. Tuttavia Dio non perdona che ai battezzati.Quando? Al momento del battesimo. Quando poi i peccati sonoperdonati a chi prega e a chi fa penitenza, si tratta di gente che hagi ricevuto il Battesimo. Diversamente come se si dicesse: Padre

    nostro43

    da chi non ancora nato. Nei catecumeni, finch sono tali,restano tutti i loro peccati. Se cos avviene per i catecumeni, quantopi per i pagani! Quanto pi per gli eretici! E tuttavia nonrinnoviamo il Battesimo agli eretici. Perch? Perch essi hanno ilBattesimo come il disertore ha un marchio. Come un marchiohanno il Battesimo, ma per la condanna, non per la vittoria. E se ildisertore pentito ricomincia a fare il suo servizio militare, nessunopenserebbe di rinnovargli il marchio.

    La nostra resurrezione.

    9. 17. Crediamo anche nella risurrezione della carne, di cui c' ilprecedente in Cristo, perch il corpo speri che avvenga quello che avvenuto nel suo capo. Il capo della Chiesa Cristo, la Chiesa ilcorpo di Cristo. Il nostro Capo risorto, asceso al cielo; dove ilcapo l ci sono anche le membra. Come sar questa risurrezione?Perch non creda qualcuno che sia come quella di Lazzaro, perchben si sappia che non cos, stato aggiunto: nella vita eterna44.

    Vi rinnovi Dio, Dio vi mantenga e vi custodisca; Dio vi conduca alui, che la Vita eterna. Amen.

    1 - Rm 10, 10.

    2 - Es symbolo Apostol.

    3 - 2 Tm 2, 13.

    4 - Sal 145, 6.

    5 - Es symbolo apostol.

    6 - Mt 6, 24.

    7 - At 4, 32.

    8 - Cf. Gv 14, 6.

    9 - Gv 5, 19.

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    10 - Gv 16, 15.

    11 - Es symbolo apostol.

    12 - Es symbolo apostol.13 - Sal 115, 12.

    14 - Is 53, 8.

    15 - Cf. Gal 4, 4.

    16 - Rm 6, 9.

    17 - Gc 5, 11.

    18 - Gb 1, 8.

    19 - Cf. Gn 3, 1-6.

    20 - Gb 1, 21.

    21 - Cf. Gb 2, 7-8.

    22 - Gb 2, 9.

    23 - Lc 14, 11.

    24 - Gb 2, 10.

    25 - Gc 5, 11.

    26 - Sal 21, 2.

    27 - Rm 6, 9.

    28 - Es symbolo apostol.

    29 - Es symbolo apostol.

    30 - Mt 25, 34.

    31 - Mt 25, 41.

    32 - Es symbolo apostol.

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    33 - 1 Cor 6, 19.

    34 - At 7, 47-48.

    35 - 1 Cor 12, 24.36 - Mt 6, 30; Lc 12, 28.

    37 - 1 Cor 15, 36-38.

    38 - Es symbolo apostol.

    39 - 1 Cor 3, 17.

    40 - Cf. Mt 16, 18.

    41 - Es symbolo apostol.

    42 - Mt 6, 12.

    43 - Mt 6, 9.

    44 - Es symbolo apostol.