Santa Chiara per gli universitari Ci sarà un centro di accoglienza · 2009. 9. 21. · Centro...

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Santa Chiara per gli universitari

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Page 1: Santa Chiara per gli universitari Ci sarà un centro di accoglienza · 2009. 9. 21. · Centro storico di Napoli fi- ... fondiPor,èprevistoilrestau-ro di 42 chiese, 36 di queste

Sequestrato ripetitore«Sforava» del 250%

I progetti della Diocesi: trentasei chiese da «recuperare»

Una partitaper Petru

NAPOLI - I grandi progettiper il centro storico non so-no soltanto quelli del Comu-ne. Anche la Chiesa fa la suaparte con siti che hanno ungrande valore storico e arti-stico, come ad esempio ilcomplesso dei Gerolamini.Nel centro storico di Napolied in particolare nel perime-tro della Napoli greco-roma-na individuato dall’Unesco cisono 203 chiese, di queste so-no attive 79, chiuse 75, desti-nate ad uso profano 49. Glienti ecclesiastici ne posseg-gono 114, il Fec (Fondo edifi-ci di culto) 20, 14 sono delComune, 11 del Demanio 17di privati, 1 degli ortodossi,26 non sono documentate.Nel piano per il recupero delCentro storico di Napoli fi-nanziato con 220 milioni difondi Por, è previsto il restau-ro di 42 chiese, 36 di questesono state proposte dalla Dio-

cesi di Napoli (24 apparten-gono ad enti ecclesiastici, 10al Fec, 2 al Demanio). Laprossima settimana il Comi-tato Unesco si riunirà per sta-bilire quali chiese potrannoessere effettivamente restau-rate, visto che i fondi dispo-nibili dovrebbero aggirarsiintorno ai 20 milioni di euro.Nella scelta finale, poi, avran-no un peso fondamentale lefinalità previste dal pianoper gli edifici di culto che so-no tre. La prima è il contra-sto al disagio sociale: unachiesa riaperta e restituita al-la città contribuisce certa-mente a contrastare il disa-gio. Seconda finalità: svilup-po sostenibile, quindi possi-bilità di occupazione giovani-le, ad esempio. Anche in que-sto caso un tempio restaura-to ha bisogno di gente che la-vora, quindi crea occupazio-ne. Terza ed ultima finalità:

accoglienza di gruppi socialiad alto contenuto culturalecome studenti e ricercatori.A quest’ultimo scopo rispon-derebbe ad esempio il Mona-stero di Santa Chiara che pre-vede una sede di accoglienzaper universitari (un interven-to di non poco conto che uti-lizzerebbe quasi la metà del-le risorse a disposizione). An-che il Duomo e la sua insulaè presente fra le progettuali-tà ed è certamente uno deipunti di forza sul quale sipunterà visto che la cattedra-le rappresenta un bene in sé,soprattutto per il valore arti-stico, storico e archeologico.Previste anche attività a sco-po caritativo. Un altro inter-vento importante che sta acuore alla Diocesi è San Gior-gio Maggiore a Forcella, chie-sa emblematica: qui il proget-to prevede la realizzazione dispazi di aggregazione per i

giovani. Come pure a SantaMaria a Piazza, in via VicariaVecchia, una delle più anti-che di Napoli, risalente al no-no secolo, la cui riaperturarappresenterebbe un valorestorico ma anche di lotta aldegrado attraverso centri gio-vanili e oratori. Diversa la fi-nalità per quella di San Gior-gio dei Genovesi a via Medi-na dove la Curia vorrebbe re-alizzare un Centro per il dia-logo interreligioso.

«E’ importante recuperarequeste ricchezze - dice il di-rettore dell’Ufficio dei beniculturali della Diocesi, padreEduardo Parlato - affinchè lenostre chiese aperte o chiu-se, in restauro o semplice-mente abbandonate o ridot-te ad uso profano non scom-paiano "dall’orizzonte" dellanostra cultura».

Elena Scarici© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’evento

NAPOLI — Il ripetitore Wind sequestrato a viaManzoni dai carabinieri della stazione Posillipo,emetteva onde elettromagnetiche a una potenzasuperiore del 250% rispetto al limite imposto dallalegge. Si tratta del secondo caso Italia (il primoriguardò l’emittente vaticana Radio Maria) diapplicazione dell’articolo che sanziona il «getto disostanze pericolose» alle onde elettromagnetiche. Eprobabilmente non sarà l’ultimo nel capoluogocampano: i militari sospettano che lo sforamentopossa riguardare anche altri impianti cittadini, e inquesto senso verranno effettuati controlli a tappetonei prossimi giorni. I carabinieri diretti dalluogotenente Tommaso Fiorentino ritengono che leonde emesse dall’apparecchio costituissero un realepericolo per la salute pubblica. La soglia oltre laquale diventano nocive è infatti stabilita a 6 volteper metro: il ripetitore installato in cima allo stabiledi via Manzoni, dotato di tutte le autorizzazione perla trasmissione di onde entro i limiti prefissati,emanava onde a 21 volt per metro. Il sequestropreventivo dell’impianto operato dai carabinieri hacausato forti disagi per tutta l’utenza di telefoniamobile Wind in via Manzoni, parte della collina diPosillipo e di Fuorigrotta. Il motivo per cui spesso siricorre all’emissione di onde elettromagnetiche inmisura molto superiore a quella consentita, è ilfatto che in questo modo le compagnie di telefoniariescono a coprire, con il proprio segnale, unaporzione di territorio considerevolmente più ampiadi quella che avrebbero coperto con il segnale da 6volt per metro. Il sospetto dei militari è che lasituazione possa riguardare.

Stefano Piedimonte© RIPRODUZIONE RISERVATA

Santa Chiara per gli universitariCi sarà un centro di accoglienza

NAPOLI - Presentato aPalazzo San Giacomol’evento «Dai un calcioall’indifferenza», lapartita di calcio tra exgiocatori e artistinapoletani, il cui ricavatoandrà alla famiglia diPetru Birlandeanu, ilsuonatore di organetto,ucciso per sbaglio il 26maggio scorso allastazione della Cumana diMontesanto durante unagguato di camorra.L’evento si terrà ilprossimo 24 settembrealle 19.30 allo stadioCollana.

Posillipo

Il ripetitore sequestrato a Posillipo

8 Napoli Sabato 19 Settembre 2009 Corriere del MezzogiornoNA