Sanesi selvicoltura

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Interventi selvicolturali e diradamenti in impianti forestali urbani Giovanni Sanesi – DISAAT- Università di Bari GIS

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Interventi selvicolturali e diradamenti in impianti forestali diradamenti in impianti forestali

urbani

Giovanni Sanesi – DISAAT- Università di Bari GIS

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Agenda� Oggetto degli interventi selvicolturali� La specificità degli impianti forestali urbani� Alcune esperienze esemplificative del contesto urbano

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Oggetto degli interventi selvicolturali� Gli interventi selvicolturali nei boschi e

negli impianti forestali coetanei chevengono effettuati durante il periodo cheintercorre tra l’insediamento delintercorre tra l’insediamento delsoprassuolo (naturale o artificiale) e itagli di sementazione fanno riferimentoessenzialmente ai tagli intercalari.

� Questi a loro volta sono denominati sfollie diradamenti a secondo dello stadio.

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Oggetto degli interventi selvicolturali� I tagli intercalari favoriscono l’evoluzione del

popolamento, servono a controllare I rapportidi concorrenza e a favorire la miglioredistribuzione del biospazio. Hanno finalitàdiverse che fanno rifermento a caratteri didiverse che fanno rifermento a caratteri distabilità, struttura e produzione.

� I tagli i. si sostituiscono a quanto avverrebbenormalmente in natura e nella selvicoltura‘tradizionale’ hanno finalità essenzialmenteeconomiche.

� I diradamenti si effettuano con diversemodalità.

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Oggetto degli interventi selvicolturali

� Gli interventi selvicolturali tra il periodocompreso tra l’insediamento delsoprassuolo e il taglio di rinnovazionepossono comprendere anche i rinfoltimentipossono comprendere anche i rinfoltimentie le potature.

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La specificità degli impianti forestali urbani� Gli impianti forestali urbani (e periurbani)

hanno finalità e funzionalità chedifferiscono da quelli tradizionali.

� In linea di massima sono favoriti i servizi� In linea di massima sono favoriti i serviziecosistemici che fanno riferimento alsupporto della biodiversità, al sink delcarbonio, agli aspetti sociali,paesaggistici, etc.

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La specificità degli impianti forestali urbani� Negli impianti forestali urbani i tagli

intercalari oltre alle finalità di perseguireuna regolazione della densità possonopertanto favorire strutture forestalipertanto favorire strutture forestali(orizzontali e verticali) che siano ottimalinell’esaltare i servizi ecosistemici ritenutiprioritari; al tempo stesso si possonofavorire diseteneazzazioni a gruppiattraverso la salvaguardia di nuclei dirinnovazione anticipata che sonofunzionali a strutture più articolate.

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La specificità degli impianti forestali urbani� Negli impianti forestali urbani i tagli si

possono abbinare efficacemente a sottopiantagioni o rinfoltimenti.

� I diradamenti fanno comunque riferimento� I diradamenti fanno comunque riferimentoa forme di tipo selettivo che tendono adesaltare strutture di gruppi o di singoliesemplari arborei. Molto è in funzione deltipo di sesto e densità che sono statiutilizzati al momento della realizzazionedell’impianto.

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Alcune esperienze esemplificative del contestourbano

� Il monitoraggio degli impianti costituiscesempre un elemento fondamentale per lascelta di quando e come effettuare undiradamento.diradamento.

� Diradamenti frequenti e precoci possonoesaltare la crescita degli alberi e ilraggiungimento di strutture, forme edimensioni che esaltano determinatiservizi ecosistemici.

� La struttura forestale deve essere congruacon quelle che sono le preferenze degliutenti.

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� Gli interventi selvicolturali e i diradamenti in impianti forestali urbanisono in funzione dei servizi ecosistemici che vogliono essere esaltati maggiormente.Schema, densità e tipologia di impianto condizionano le modalità e tempi di intervento.In contesti di specie con temperamento eliofilo sono da preferire interventi precoci efrequenti. Ciò può consigliare forme nuove di governance.

CONCLUSIONI

frequenti. Ciò può consigliare forme nuove di governance.� Con i tagli intercalari si possono perseguire strutture più articolate che sono in grado di

perseguire anche una maggiore complessità ecologica.� Non esiste un data base anche a livello internazionale su come effettuare i diradamenti e

sui risultati conseguiti; risulta importante condividere le esperienze esistenti in particolarequando sono presi in considerazione popolamenti che per composizione non trovanoriscontro nell’ambiente forestale ‘tradizionale’.