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PRESCRIZIONI GEOLOGICHE-GEOTECNICHE
Vr 5.1
Rientra in un'area di potenziale franosit¨, posta subito a valle di una zona in dissesto per fenomeni di colata recenti.
La possibile evoluzione di detti fenomeni o attivazione di nuove frane a seguito di opere di scavo o sbancamento impongono una
preventiva verifica delle condizioni di dissesto in atto ed in generale di stabilit¨ dei terreni con particolare riferimento agli interventi
edificatori ed infrastrutturali previsti con il proposto nuovo insediamento.
Queste indagini geologiche e geotecniche potranno suggerire la realizzazione di eventuali opere di consolidamento e di bonifica o anche la
limitazione d'uso del territorio considerato con speciale riferimento al settore di monte.
Vr. 5.4
L'edificabilit¨ della zona B, va condizionata alla verifica di stabilit¨ del pendio in relazione alle opere previste.
Vr. 5.5 E' situata in area limitrofa ad un'asta torrentizia, dalla quale va mantenuta adeguata fascia di rispetto idraulico, ed ¯ interessata nelle
adiacenze da fenomeni franosi.
La zona risulta compromessa da alta franosit¨ potenziale e, pertanto, ogni intervento va supportato da specifiche valutazioni sulla stabilit¨
dei terreni.
Vr. 5.6
L'area F ¯ posta in fregio al corso del torrente Alpone ed il suo utilizzo necessita, quindi, di uno studio di compatibilit¨ idraulica.
Vr. 5.8.2
Rientra in zona potenzialmente dissestabile per le condizioni geotecniche presentate dai terreni che la costituiscono; le adiacenze, infatti
risultano soggette a diffusi fenomeni franosi.
Anche in questo caso vanno eseguiti, in sede di progettazione dei singoli interventi, studi sulla stabilit¨ del versante sia in condizioni
naturali che in relazione agli interventi edificatori ed infrastrutturali previsti, nonch® sulla integrit¨ degli edifici esistenti.
Vr. 5.10
Vanno previste le medesime verifiche di cui sopra (Vr. 5.8.2)
Vr. 6.3 L'edificazione va mantenuta nel settore pi½ a monte in modo da non impegnare la fascia a ridosso dell'incisione che delimita l'area a
sud.
PRESCRIZIONI GEOLOGICHE-GEOTECNICHE
Vr 5.1
Rientra in un'area di potenziale franosit¨, posta subito a valle di una zona in dissesto per fenomeni di colata recenti.
La possibile evoluzione di detti fenomeni o attivazione di nuove frane a seguito di opere di scavo o sbancamento impongono una
preventiva verifica delle condizioni di dissesto in atto ed in generale di stabilit¨ dei terreni con particolare riferimento agli interventi
edificatori ed infrastrutturali previsti con il proposto nuovo insediamento.
Queste indagini geologiche e geotecniche potranno suggerire la realizzazione di eventuali opere di consolidamento e di bonifica o anche la
limitazione d'uso del territorio considerato con speciale riferimento al settore di monte.
Vr. 5.4
L'edificabilit¨ della zona B, va condizionata alla verifica di stabilit¨ del pendio in relazione alle opere previste.
Vr. 5.5 E' situata in area limitrofa ad un'asta torrentizia, dalla quale va mantenuta adeguata fascia di rispetto idraulico, ed ¯ interessata nelle
adiacenze da fenomeni franosi.
La zona risulta compromessa da alta franosit¨ potenziale e, pertanto, ogni intervento va supportato da specifiche valutazioni sulla stabilit¨
dei terreni.
Vr. 5.6
L'area F ¯ posta in fregio al corso del torrente Alpone ed il suo utilizzo necessita, quindi, di uno studio di compatibilit¨ idraulica.
Vr. 5.8.2
Rientra in zona potenzialmente dissestabile per le condizioni geotecniche presentate dai terreni che la costituiscono; le adiacenze, infatti
risultano soggette a diffusi fenomeni franosi.
Anche in questo caso vanno eseguiti, in sede di progettazione dei singoli interventi, studi sulla stabilit¨ del versante sia in condizioni
naturali che in relazione agli interventi edificatori ed infrastrutturali previsti, nonch® sulla integrit¨ degli edifici esistenti.
Vr. 5.10
Vanno previste le medesime verifiche di cui sopra (Vr. 5.8.2)
Vr. 6.3 L'edificazione va mantenuta nel settore pi½ a monte in modo da non impegnare la fascia a ridosso dell'incisione che delimita l'area a
sud.
VAR. PARZ. 9 - DRGV 928/2009
PRESCRIZIONI ATTUATIVE ZONE RESIDENZIALI : Var. 2.1 - 5.1 - 5.2 - 5.3 - 5.4 - 5.5 - 5.8.2 - 5.9 - 5.10 - 6.2.1 - 6.2.2 - 6.3
1) Particolare attenzione dovr¨ essere posta alla definizione delle soluzioni architettoniche e formali nonch® alla scelta dei materiali ed alle
colorazioni al fine di favorire un corretto inserimento delle nuove strutture nell'ambiente circostante e mitigarne, per quanto possibile,
l'impatto visivo.
2) Dovranno essere consentite esclusivamente recinzioni trasparenti (reti, grigliati metallici) e/o siepi verdi per un'altezza massima non
superiore a ml. 2,50: l'eventuale zoccolo in muratura non potr¨ comunque superare cm. 50. Poich® le recinzioni costituiscono un
elemento visibile particolarmente importante ai fini della riqualificazione dell'area, le soluzioni proposte in fase esecutiva dovranno
ricercare l'omogeneit¨ tipologica e cromatica.
3) Si ritiene corretto al fine di tutelare il pregevole paesaggio circostante di notevole interesse paesaggistico e ambientale, prescrivere, per
le zone interessate dalla Variante Parziale n. 9, la messa a dimora, lungo la viabilit¨ e lungo i confini, di filari di alberature autoctone,
caratteristiche della zona, d'alto fusto, atti a mascherare e mitigare le aree.
4) Tutti gli spazi liberi, non occupati da strade, pertanto: area di manovra o parcheggi, ed il piazzale di carico e scarico merci delle attivit¨
interessate, devono essere mantenuti a verde, ed il terreno deve essere il pi½ possibile permeabile, con il concorso di essenze arboree
ed arbustive tipiche della zona nel rispetto delle indicazioni e delle essenze.
5) Per le nuove aree o lotti che vengano classificati come C o B, esternamente alle recinzioni, dovranno essere ricavati dei posti auto, per
un minimo di un posto auto per ogni nuova unit¨ che verr¨ realizzata.
6) La viabilit¨ interne dei SUA dovranno raccordarsi con la struttura viaria esistente al contorno. Le aree a standard " Verde pubblico",
dovranno essere accorpate, in un'unica area, al fine di evitare l'individuazione di superfici non funzionali alla manutenzione ed all'utilizzo
da parte dei futuri residenti. Gli spazi a parcheggio di standard invece, dovranno essere equamente distribuiti lungo la strada di SUA, al
servizio delle abitazioni, con l'accorgimento di disporli accoppiati esternamente ai singoli lotti edificabili.
113.18
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83.92
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281.57
302.67
23.73
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265.86
286.93
320.22
283.38
294.71
296.71
291.31
331.59
320.38
307.38
284.65
288.59
268.2
295.41
226.88
216.67
314.01
225.67
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49.79
341.34
16.36
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102.51
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55.14
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48.24
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77.31
78.38
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21.03
37.84
40.47
23.13
43.47
39.12
101.07
294.24
35.67
359.17
140.45
114.51
150.9
173.39
168.75
92.23
315.44
298.79
304.92
335.44
209.36
276
112.38
116.39
13.86
92.85108.2
99.3
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122.14
79.42
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3.29
34.45
17.19
79.51
72.3
76.77
108.81
93.34
82.98
58.32
91.6
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34.5
54.18
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331.01
333.64
328.4
320.01
309.72
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62.83
69.67
18.68
306.66
289.45
243.18
290.04
277.44
296.6
25.28
47.31
13.84
1.16
354.02
1.6
18.07
37.69
256.68
282.23
323.08
332.41
336.59
1.6
1.6
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290.05
314.95
292.01
314.6
346.06
12.39
346.31
39.67
37.86
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1.6
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17.61
1.6
30.28
17.74
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4.54
359.62
343.08
338.54
333.57
328.39
131.69
172.59
155.2
134.96
111.21
88.33
199.77
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258.32
286.34
294.8
273.63
11.01
1.58
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1.58
1.58
CAVAZZA
TODESCHI
FARINEI
BERTINI DI SOPRA
RANFANI
BELTRAMI
CASTELLO
SAN GIOVANNI
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SALGAROLI
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BOSCO
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MAZZASETTI
COLTRINI
Menegoletti
Merli
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CHECCONI
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SAN GIOVANNI
ILARIONE
Municipio
Cotto
Benetti
Vandini
Capitello
Vignola
Sorg.
Pigna
CENGIAROTTI
Regione Veneto
Provincia di Verona
P.I.L.R. 11/2004art. 17 - 18
Vestenanova
Montecchia di C.
Ronc¨
Chiampo
Cazzano di T.
Tregnago
Elaborato
Scala 1:5.000
Studio Architetto Roberto Sbrogi¸ via G. Della Casa, n 9 37122 Verona - tel. 045-8014083 / fax 045-8035147Studio Architetto Roberto Sbrogi¸ via G. Della Casa, n 9 37122 Verona - tel. 045-8014083 / fax 045-8035147
Progettista
Architetto Roberto Sbrogi¸
Responsabile Area Tecnica
geom. Maurizio Bacco
Il Sindaco
geom. Domenico Dal Cero
COMUNE DISAN GIOVANNI ILARIONE 1SUD
S. GIOVANNI
ILARIONE
Febbraio 2012
Vincolo Paesaggistico
D.Lgs. 42/2004 art. 142 - Corsi d'acqua
Vincolo Paesaggistico
D.Lgs. 42/2004 art. 142 - Zone Boscate
Vincolo Archeologico
D.Lgs. 42/2004 art. 142
Vincolo Idrogeologico-forestale
R.D.L. 30/12/1923 n. 3267
Vincolo Sismico: classe 3
D.P.C.M. 3274/2003
Parco Naturale Regionale della Lessinia (L.R. n. 12/1990)
Pianificazione di Livello Superiore
Servit½ idraulica dell'idrografia principale
R.D. 368/1904 e R.D. 523/1904
Altri elementi
Pozzi di Prelievo per uso idropotabile, idrotermale, idroproduttivo / fasce di rispetto
D.Lgs 152/2006
Fasce di rispetto della viabilit¨
D.Lgs 285/1992
Elettrodotti e Fasce di rispetto
L.R. 27/1993
Fascia di rispetto cimiteriale_T.U. Leggi Sanitarie
R.D. 1265/1934
P1 - Pericolo moderato
Allevamenti zootecnici intensivi
L.R. 11/2004 Atto di indirizzo "lett. d" - edificabilit¨ in zona agricola
Aree di Tutela dell'idrografia principale
art. 41 L.R. 11/2004
(PRG Vigente adeguato alla L.R. 80/80)
P2 - Pericolo medio
P3 - Pericolo elevato
P4 - Pericolo molto elevato
Aree a pericolosità idraulica e idrogeologica in riferimento al P.A.I.
INTERO
TERRITORIO
LEGENDA
nÁ
Individuazione degli A.T.O.
Siti di interesse archeologico
Zone di tutela
Ambiti di accordo con schede progetto
Accordi Pubblico-Privati (art. 6 L.R. 11/04)
prescrizioni puntuali
prescrizioni geologiche/geotecniche
Var. Parz. 9 - DGRV 928/2009
Viabilit¨ di progetto
Disposizioni particolari (vedi N.T.)
Area di salvaguardia rurale (art. 36 Norme PTRC)
Area di interesse geologico (art. 36 Norme PTRC)
Cava in atto
Percorso attrezzato
Percorsi rurali
Vincolo monumentale
Capitello
Obbligo di strumento urbanistico attuativo
Strumento urbanistico attuativo vigente
Attivit¨ produttive site fuori zona (L.R. 11/87)
Zona E_Rurale
Sottozona E1
Sottozona E2
Sottozona E3
Sottozona E5_Rurale di tutela
Zona A_Centri storici
Zona B_Completamento edilizio
Zona C_Espansione residenziale
Zona F_Servizi per attrezzature pubbbliche e di pubblico interesse
Verde privato vincolato
Zona D1_Produttiva di completamento
Zona D2_Produttiva di espansione
ATO 5C _ Consolidato S.Giovanni Ilarione
Insieme di ATO con prevalenza dei caratteri del sistema
insediativo: interesse culturale
ATO 6C _ Consolidato Castello
Insieme di ATO con prevalenza dei caratteri del sistema
insediativo: dominante produttiva
Insieme di ATO con prevalenza dei caratteri del sistema
ambientale e paesaggistico
Insieme di ATO con prevalenza dei caratteri del sistema
insediativo: misto a dominante residenziale
DEFINIZIONE DEGLI A.T.O.
ATO 1C _ Pedecollinare ovest
ATO 2C _ Pedecollinare centro
ATO 3C _ Pedecollinare est
ATO 4C _ Pedecollinare sud
ATO 7C _ Produttivo Capoluogo
PRIMO PIANO degli INTERVENTI
ALLINEAMENTI ZONE P.R.G. VIGENTE (aggiornato a Variante n. 9 del 2009)
con P.A.T. APPROVATO (in sede di Conferenza di Servizi in data 28.12.2012)
P.A.T.I. approvato in sede di Conferenza di Servizi in data 28.12.2010
Confine comunale
Aree di tutela paesaggistica di interesse locale
Zone
Aree gi¨ destinate a bosco e pascolo interessate da incendi
Click t
o buy N
OW!PD
F-XChange Viewer
ww
w.docu-track.com Clic
k to b
uy NOW
!PD
F-XChange Viewer
ww
w.docu-track.c
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