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Settembre 2009 Salute Orale Xilitolo: Masticarlo fa bene ai denti Una sostanza dolce presen- te in frutti, bacche e piante con azione antibatterica. Un efficace strumento pre- ventivo che può affiancare a pieno titolo i tradizionali e sempre validi strumenti di prevenzione. PAG 3 Il Fluoro Prevenire la carie dentale attraverso l’utilizzo di com- posti fluorati è certamente uno degli argomenti più dibattuti e studiati degli ul- timi decenni tra gli speciali- sti che si occupano di salute della bocca PAG 8 Salute Orale e Salute Generale La salute orale si fa anche a tavola. È dimostrato che un’alimentazione corretta e sane abitudini di vita pre- servano denti e gengive. In particolare è l’apporto di zuccheri che richiede parti- colare attenzione PAG 6 La prevenzione dei trau- mi dentali sportivi Studi scientifici riferiscono che un terzo di tutte le le- sioni dentali e maxillari av- viene durante la prestazio- ne sportiva. Uno dei presidi per ridurre l’incidenza di tali evenienze è il paradenti PAG 11 QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÁ PER IL SUO CONTENUTO

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Settembre 2009 Salute OraleXilitolo:Masticarlo fa beneai denti

Una sostanza dolce presen-te in frutti, bacche e piante con azione antibatterica. Un effi cace strumento pre-ventivo che può affi ancare a pieno titolo i tradizionali e sempre validi strumenti di prevenzione.

PAG 3

Il Fluoro

Prevenire la carie dentale attraverso l’utilizzo di com-posti fl uorati è certamente uno degli argomenti più dibattuti e studiati degli ul-timi decenni tra gli speciali-sti che si occupano di salute della bocca

PAG 8

Salute Orale eSalute Generale

La salute orale si fa anche a tavola. È dimostrato che un’alimentazione corretta e sane abitudini di vita pre-servano denti e gengive. In particolare è l’apporto di zuccheri che richiede parti-colare attenzione

PAG 6

La prevenzione dei trau-mi dentali sportivi

Studi scientifi ci riferiscono che un terzo di tutte le le-sioni dentali e maxillari av-viene durante la prestazio-ne sportiva. Uno dei presidi per ridurre l’incidenza di tali evenienze è il paradenti

PAG 11

QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÁ PER IL SUO CONTENUTO

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SALUTE ORALE - UNA PUBBLICAZIONE DI MEDIAPLANETProject Manager: Fannia Pozzi, Mediaplanet 02-36269425Production Manager: Gianluca Cò, Mediaplanet 02-36269443Produzione/Layout: Daniela Borraccino,Mediaplanet [email protected]: Henry BorziStampa: Il Sole 24 OreDistribuzione: Il Sole 24 OreFoto: istockphoto.com

Le prime Linee Guida Ministerialidi prevenzione orale dedicati ai più piccoli

Il progetto obiettivo sorriso

Recentemente sono state approvate dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, le “Linee Guida per la Promozione della Salute Orale e la Pre-venzione delle Patologie Orali in Età Evolutiva”. La pub-blicazione di questo documento riveste particolare importanza in quanto rappresenta la prima iniziativa promossa a livello nazionale dal Ministero dedicata alla prevenzione in ambito odontoiatrico.Il Centro di Collaborazione dell’Organizzazione Mon-diale della Sanità per l’Epidemiologia e l’Odontoiatria di Comunità di Milano, nella persona del responsabile, Prof.ssa Laura Strohmenger, ha coordinato un’équipe composta dai massimi esperti in materia di preven-zione delle malattie del cavo orale. Il gruppo di lavo-ro, nominato con Decreto Ministeriale, ha compreso, oltre a odontoiatri, pediatri e igienisti dentali, anche neonatologi, medici igienisti, ginecologi e ostetrici, microbiologi, statistici, farmacologi, e rappresentanti dei genitori (Moige) e dell’Istituto Superiore di Sanità.I lavori hanno previsto una fase iniziale di valutazione degli argomenti da trattare e di raccolta delle pubbli-cazioni scientifi che di maggior rilevanza internazio-nale. Attraverso criteri di diff usione nella popolazione infantile e di rilevanza delle patologie stesse, il gruppo di lavoro ha individuato nella prevenzione della carie, delle gengiviti, delle mucositi e delle malocclusioni, gli argomenti di maggiore interesse da sviluppare nella Linee Guida (LG).Il gruppo LG si è suddiviso il lavoro per argomenti, ri-unendosi in sottogruppi periodicamente per le valu-tazioni delle pubblicazioni e la successiva stesura di una bozza di ciascun argomento, fi no alla discussione

degli elaborati in sessione plenaria. Il testo condiviso è andato al vaglio di un gruppo di esperti della materia, per poi intraprendere l’iter di approvazione alla Com-missione Stato-Regioni e al Ministero.Dopo la defi nitiva approvazione, è cominciata una im-pegnativa attività di diff usione delle raccomandazioni contenute nella LG attraverso pubblicazioni su riviste scientifi che nazionali odontoiatriche e pediatriche, nonché la presentazione a congressi e incontri scien-tifi ci, che è ancora adesso in fase di realizzazione. Lo scopo è di diff ondere il più possibile la cultura della prevenzione in campo odontoiatrico nell’ambiente medico italiano, odontoiatrico e pediatrico, e di uni-formare le nozioni e di conseguenza i messaggi, che i sanitari propongono alla popolazione. Il risultato atte-so è il raggiungimento di migliori condizioni di salute orale della popolazione infantile italiana nel prossi-mo futuro, specie delle fasce “deboli” della stessa che meno si rivolgono all’odontoiatra a causa dei costi non sempre sostenibili, specie in un periodo di crisi econo-mica come quello che stiamo vivendo.

È nato per volontà dell’Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) e con il supporto di diversi partner di aziende del settore den-tale e non. Obiettivo Sorriso vuole essere un progetto che rappresenta a tutti gli eff etti il luogo d’elezione di un nuovo modello di relazione con i milioni di italiani che ogni anno frequentano le sale d’attesa degli studi odontoiatrici. Non più e soltanto “informazio-ni tecniche”, non solo prevenzione a favore della salute e dell’igiene orale, ma piuttosto un grande contenitore di eventi editoriali e non, manifestazioni, campagne informative sul benessere della persona a 360 gradi. Tut-to ciò, con l’obiettivo di comunicare in modo puntuale che, anche attraverso l’impegno di migliaia di dentisti Andi in Italia, è stato pos-sibile aff ermare - e sarà possibile aff ermare con ancora più forza in futuro - una “cultura del sorriso”. Per questo è nato Obiettivo Sor-riso. Per diff ondere una nuova cultura della salute dentale Obiettivo Sorriso punta a po-tenziare il ruolo del dentista Andi quale con-sulente ed educatore alla salute. A questo scopo sono previste diverse attività di for-mazione dedicate al dentista, che può inter-venire attivamente con controlli preventivi sempre più articolati e sostenere e sollecitare l’attenzione alla cura di sé da parte dei propri pazienti. In quest’ottica anche lo spazio dello studio dentistico è stato potenziato grazie a nuovi strumenti di divulgazione. Non si deve infatti dimenticare che circa 20 milioni di ita-liani si rivolgono annualmente al dentista e circa la metà di questi si rivolgono a dentisti associati ad Andi. Le diverse attività, che si sono svolte nel 2007, 2008 e 2009, sono state anche occasione per far conoscere Andi e la fondazione Andi onlus, impegnata in attivi-

tà di ricerca di alto profi lo. Grazie anche alla collaborazione e al supporto scientifi co della fondazione Andi onlus, in diversi luoghi di aggregazione e negli studi dentistici Andi sono state realizzate diverse attività dedica-te alla prevenzione della salute della bocca, formazione dei professionisti e divulgazione della salute dentale.

Il Mese della Prevenzione DentaleUn caposaldo dell’attività preventiva nell’am-bito di una collaborazione con Mentadent che dura ormai da 29 anni e che è destinata a durare nel tempo.

Oral Cancer DayIl 12 settembre è stata la giornata mondia-le dedicata alla prevenzione dei tumori del cavo orale, che anche quest’anno ha avuto un testimonial d’eccezione: Max Laudadio di Striscia la Notizia. I dentisti Andi che han-no partecipato all’iniziativa hanno off erto ai propri pazienti un consulto per la diagnosi precoce del tumore del cavo orale, una ma-lattia poco conosciuta, che per incidenza è all’ottavo posto nelle malattie tumorali, ma se diagnosticata per tempo comporta la guarigione nell’80% dei casi. La parte scien-tifi ca del progetto è seguita direttamente dalla fondazione Andi onlus che si occupa di organizzare corsi di aggiornamento per i professionisti Andi, di realizzare gli stru-menti idonei allo scopo e di raccogliere i risultati dello screening eff ettuato presso la Comunità di San Patrignano. Questa attività di prevenzione è anche una forma effi cace di integrazione tra pubblico e privato nel cam-po dell’attività sanitaria e della prevenzione in particolare.

Nuovo allestimento delle sale d’attesa ne-gli studi dentistici AndiPer valorizzare la professionalità dei dentisti Andi e, soprattutto, fornire un servizio in-formativo ai pazienti, il progetto Obiettivo Sorriso ha previsto anche la realizzazione e distribuzione di strumenti informativi per gli studi dentistici Andi, con l’allestimento di una nuova sala d’attesa, divenuta luogo di informazione sia sulla sua salute dentale che sulla professionalità degli associati Andi. I pa-zienti possono anche trovarvi proposte per loro nel campo fi nanziario e assicurativo.

Servizi per i pazientiLa sala d’attesa diventa anche il luogo ove i pazienti possono conoscere meglio l’attività dello studio al quale si sono rivolti e possono essere informati sulle attività che li riguar-dano, in primis quei nuovi strumenti di tipo fi nanziario ma anche assicurativo che stanno diventando sempre più attuali anche come risposta alle normative fi scali da poco intro-dotte. Il credito al consumo ha fatto il suo in-gresso nel mondo Andi attraverso Compass (gruppo Mediobanca) e il prodotto “Finan-ziamenti Sorridenti” appositamente studiato per le cure odontoiatriche.

Video Obiettivo Sorriso Il video Obiettivo Sorriso, previsto dal nuovo allestimento del sito, conterrà consigli sulla salute dentale, ma anche brevi interventi istituzionali dei vertici dell’Associazione che espongono l’impegno in ricerca e formazio-ne dell’Associazione nei confronti dei propri associati.

Obiettivo sorriso newsÈ stata realizzata una nuova testata, distri-buita ogni quattro mesi nelle sale d’attesa e nelle manifestazioni che vedono coinvolti Andi e i partner dell’Associazione. Ricca di notizie utili per il benessere completo della persona, la rivista si sviluppa attorno a di-verse rubriche sul tema del benessere: sa-lute, psicologia, nutrizione, cosmesi, fi tness, lavoro,architettura, ecc.Nella parte fi nale anche una sezione “svago”.

www.obiettivosorriso.itÈ un sito internet dedicato al cittadino, alle sue necessità di informazione generale sulla salute orale e anche a richieste più specifi che ma di interesse generale. Un portale che di-venti un punto di riferimento dell’intero set-tore.

www.ilmiostudio.itUna potenziale evoluzione del progetto è rappresentata dal network Obiettivo Sorriso con la possibilità per tutti gli studi di avere un proprio sito web coerente con la fi losofi a del progetto e assolutamente rispettoso del codice etico-deontologico.

Dr. Roberto Callioni

Presidente Nazionale ANDI

Dr. Stefano Mastroberardino

Centro di Collaborazione dell’Organizzazione

Mondiale della Sanità per l’Epidemiologia e

l’Odontoiatria di Comunitàdi Milano

2 Salute Orale

- Xilitolo: Masticarlo fa bene ai denti......................... 3

- Sorridere migliora la vita............................................. 4

- La salute oarale è fondamentale per la salute generale........................................................... 6

- La Clorexidina: la molecola intelligente................ 7

- Genitori e fi gli: l’importanza per un’edicazione per l’igiene orale............................................................. 8

- Per la carie, fl uoro ma non solo................................. 8

- Utilità della tac “Cone Beam” nello studio del tessuto osseo mascellare prima di eseguire impianti dentari.............................................................. 9

- Diagnostica per immagini dento-maxillo-facciale............................................... 10

- Il bruxismo:c ome combatterlo.............................. 10

- Il fumo: rischio elevato per la salute orale.......... 11

- La prevenzione dei traumi dentali sportivi e la ricerca della performance.................................... 11

SOMM

ARIO

- Xilitolo: Masticarlo fa bene ai denti......................... 3

Settembre 2009 Salute OraleXilitolo:Masticarlo fa beneai denti

Una sostanza dolce presen-te in frutti, bacche e piante con azione antibatterica. Un effi cace strumento pre-ventivo che può affi ancare a pieno titolo i tradizionali e sempre validi strumenti di prevenzione.

Il Fluoro

Prevenire la carie dentale attraverso l’utilizzo di com-posti fl uorati è certamente uno degli argomenti più dibattuti e studiati degli ulti-mi decenni tra gli specialisti che si occupano di salute della bocca

Salute Orale eSalute Generale

La salute orale si fa anche a tavola. È dimostrato che un’alimentazione corretta e sane abitudini di vita preservano denti e gengive. In particolare è l’apporto di zuccheri che richiede particolare attenzione

La prevenzione dei trau-mi dentali sportivi

Studi scientifi ci riferiscono che un terzo di tutte le lesioni dentali e maxillari av-viene durante la prestazione sportiva. Uno dei presidi per ridurre l’incidenza di tali evenienze è il paradenti

QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÁ PER IL SUO CONTENUTO

Xilitolo: masticarlo fa bene ai dentiLa carie è ancora oggi una delle patologie croniche più diffuse al mondo; colpisce soggetti di tutte le età con particolare predilezio-ne per bambini e ragazzi. Anche se la sua eziologia è complessa, il ruolo svolto da alcuni batteri ora-li, in particolare da Streptococcus mutans è universalmente ricono-sciuto.Questi batteri, utilizzando zuc-cheri semplici come lo zucchero da tavola (saccarosio) assunti

con la dieta, producono acidi ca-paci di “sciogliere” i tessuti denta-li, fino alla formazione di una vera e propria cavità. Un approccio globale alla prevenzione della ca-rie deve prevedere quindi anche il controllo di questi microrgani-smi.Lo xilitolo o zucchero del legno è una sostanza dolce presente in frutti, bacche e piante con azione antibatterica. È stato ipotizzato un suo utilizzo per prevenire l’oti-

te media acuta; inoltre, causando un mi-

nor aumento dei livelli

di gluco-sio nel sangue rispetto al sac-carosio, v i e n e

anche uti-lizzato in

alimenti per diabetici.Più di un quarto di secolo fa, ri-cercatori dell’università di Turku, in Finlandia, iniziarono a studiare questo dolcificante perché po-tenzialmente non correlato allo sviluppo di carie.Dopo due anni di sperimenta-zione, chi aveva usato lo xilitolo non aveva sviluppato nuove ca-rie, mentre chi aveva continuato a usare il saccarosio aveva conti-nuato ad ammalarsi. Anche se il meccanismo d’azio-ne dello xilitolo non è ancora del tutto noto, oltre a una sua azione antibatterica, una delle ragioni della sua efficacia anti-carie è che S. mutans non è in grado di utiliz-zarlo, con il risultato di una minor produzione di acidi. La sua assun-zione per lunghi periodi di tempo (alcuni mesi) attraverso chewing gum o caramelle sembrerebbe determinare un processo grazie al quale batteri “meno pericolosi”

rimpiazzerebbero quelli più dan-nosi per la salute dentale.Un’autorevole rivista americana consiglia di somministrarlo alle mamme con figli piccoli per ri-durre il passaggio di batteri dalla mamma al bambino, riducendo così il rischio di carie nella denta-tura da latte dei più piccoli. Un recente studio italiano con-dotto dalle Università di Milano e Sassari sui bambini delle scuole primarie ha valutato l’effetto del-la somministrazione quotidiana di xilitolo per 6 mesi attraverso un chewing gum, somministrato dagli insegnanti durante l’orario scolastico. L’analisi della saliva ha rivelato una riduzione delle concentrazioni di S. mutans nei bambini che assumevano xilito-lo e una ridotta presenza di aci-di nella placca batterica adesa ai denti.Concludendo, lo xilitolo è un’ef-ficace strumento preventivo che

può affiancare a pieno titolo i tradizionali e sempre validi stru-menti di prevenzione rappresen-tati da un’alimentazione povera di zuccheri, dentifricio al fluoro e spazzolino e controlli periodici dal dentista.

Dr.ssa Maria Grazia Cagetti

Centro di Collaborazione dell’Organizzazione

Mondiale della Sanità per l’Epidemiologia e

l’Odontoiatria di Comunità di Milano

3Salute Orale

Splendido sorriso, massima discrezioneL’apparecchio invisibile IncognitoTM

Sorridere migliora la vita

Quali sono le caratteristiche innovati-ve dell’apparecchio ortodontico Inco-gnito?Incognito è un apparecchio ortodontico che si posiziona sul lato interno (linguale) dei denti e risulta quindi invisibile. Grazie all’ausilio delle più moderne tecnologie informatiche e della robotica, ogni ap-parecchio viene realizzato su misura per ciascun paziente per risultare confortevo-le e garantire all’ortodontista l’efficienza clinica necessaria ad ottenere un’eccel-lente finitura del caso. La personalizzazio-ne dell’apparecchio garantisce maggiore precisione e predicibilità di risultato. Nor-malmente dopo 2-3 settimane il pazien-te si abitua perfettamente alla presenza dell’apparecchio sia dal punto di vista della fonazione che della masticazione. Inoltre è dimostrato che questa tecnica riduce significativamente il rischio di ca-rie: essendo la superficie interna dei denti più resistente alla demineralizzazione, gli attacchi linguali risultano meno aggressi-vi per lo smalto. Vorrei sottolineare un’al-tra caratteristica importante: Incognito è prodotto in lega d’oro e risulta quindi uti-lizzabile anche in soggetti con allergie ai metalli, ad esempio al nichel.

Come entrano l’informatica e la roboti-ca nella produzione di un apparecchio individualizzato?Ogni singolo attacco ortodontico viene progettato e realizzato tramite un pro-cesso CAD CAM, mentre un robot si occu-pa della piegatura degli archi, la compo-nente attiva dell’apparecchio. In questo

modo il tempo che il paziente passa sulla poltrona dello specialista si riduce gran-demente perchè gli archi personalizzati sono già preparati e necessitano solo ag-giustamenti minori.

Per quali pazienti è indicato il tratta-mento con Incognito? La tecnica di trattamento linguale nasce dall’esigenza di risolvere il disagio este-tico che le classiche apparecchiature or-todontiche fisse possono generare nel paziente adolescente o adulto. L’appa-recchio Incognito può comunque essere utilizzato in pazienti di tutte le età purchè la permuta dentale sia completata.

Con quali vantaggi rispetto ad altre tecniche di trattamento “invisibili”?Contrariamente alle mascherine o alline-atori trasparenti, Incognito si è dimostra-to efficace nel trattamento di tutti i tipi di disallineamento dentale e di conseguen-te inestetismo del sorriso. Ma vi sono altri vantaggi. L’apparecchio linguale è fisso sui denti e quindi lavora mediante

un fine controllo della posizione dentale nei tre piani dello spazio 24 ore al giorno consentendo una maggiore velocità di trattamento con miglioramento estetico del sorriso già a pochi mesi dal posiziona-mento dell’apparecchio. Inoltre, Incogni-to consente una migliore fonazione.

L’apparecchio Incognito può essere ap-plicato da qualsiasi ortodontista?L’ortodonzia linguale può essere consi-derata una super specializzazione nel percorso formativo dello specialista in ortodonzia. In particolare, gli ortodonti-sti che applicano l’apparecchio linguale Incognito hanno seguito uno specifico e indispensabile corso di certificazione ed offrono quindi le competenze necessarie per utilizzarlo con successo.

Alta tecnologia, materiali e tecniche innovative, ma su che tipo di esperien-za possiamo contare?Si tratta di una tecnica ben collaudata che sta rivoluzionando il settore. Perso-nalmente la utilizzo dal 2004, ma i primi pazienti sono stati trattati nel 2000, per-tanto esiste uno storico quasi decennale.

Sarà questa l’ortodonzia del futuro?L’apparecchiatura Incognito è un nuovo valido strumento nelle mani dello specia-lista. Sono certo che questi sistemi rap-presentano la soluzione ad una crescente esigenza estetica nella popolazione oltre ad offrire un immenso valore di qualità e predicibilità di risultato nel trattamento ortodontico. Il rapido sviluppo tecno-

logico nella produzione delle apparec-chiature ortodontiche consentirà sempre più l’individualizzazione del trattamento, obiettivo della moderna disciplina orto-dontica. L’ortodonzia linguale con Inco-gnito, già sviluppata ed insegnata a livel-lo universitario in Francia e Germania, sta diventando una realtà anche italiana.

Dr. Gabriele Floria, FirenzeOdontoiatra Specialista in OrtodonziaProf. a.c. Universita di FirenzeDirettore del Virtual Journal of Orthodontics

Il sorriso migliora l’umore e la resistenza allo stress, rende più attraenti e cura anche il corpo, abbassando la pressione del sangue. È quello che emerge oramai da tanti studi, in grado di dimostrare che la risata cura corpo e psiche, rinforza le dife-se immunitarie e protegge dal-lo stress e dal dolore fisico. In un recente studio condotto su 52 donne americane, sono stati rievocati e raccolti per iscritto episodi tristi o felici della loro esistenza.Nel frattempo si è proceduto a registrare la loro attività cerebra-le per mezzo dell’elettroencefa-logramma. Infatti è ben noto che esiste, una zona cerebrale, la corteccia prefrontale destra, che è associata ai pensieri tristi e ai conseguenti stati emotivi, e la cui attività viene analizzata di

solito nei casi di depressione. I ricercatori hanno cosi successi-vamente iniettato nelle donne il virus influenzale, misurando nel sangue gli anticorpi che vi si opponevano. Il risultato è stato sorprendente: nelle donne che avevano ricordato momenti negativi si è registrato un inde-bolimento considerevole delle difese immunitarie rispetto alle altre che, invece, avevano ri-pensato a momenti piacevoli. Si è voluto cosi dimostrare che il pensiero positivo, può davve-ro aiutare a contrastare le forme influenzali o di generale inde-bolimento delle nostre difese immunitarie. In effetti, nell’istante in cui ab-biamo semplicemente allarga-to gli angoli delle labbra pen-sando a una battuta simpatica, le nostre difese immunitarie

si sono rafforzate e, sempre in quell’istante, il virus dell’in-fluenza è stato debellato. Ma andiamo a vedere effettiva-mente quali possono essere gli effetti positivi del sorriso:- per coloro che soffrono di en-fisema, ridere, provoca l’aspira-zione dell’aria, migliorando cosi l’insufficienza respiratoria- l’aumento degli scambi pol-monari tende ad abbassare il tasso di grasso nel sangue, pro-muovendo un effetto benefico sul colesterolo- svolge verosimilmente un ruo-lo di prevenzione dell’arterio-sclerosi, infatti quando ridiamo, tutto il nostro corpo si può dire che ride e si rilassa, il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la tensione arteriosa cala e i muscoli si rilassano - ridere svolge una funzione de-purativa dell’organismo perché fa espellere l’anidride carboni-ca, e permette un miglioramen-to delle funzioni intestinali ed epatiche- combatte la stitichezza per-ché provoca una tale ginnastica addominale che rimesta in pro-fondità l’apparato digestivo- sullo stato generale di salute, ridere combatte la debolezza fisica e mentale: la sua azione infatti causa una riduzione de-gli effetti nocivi dello stress

- ridere calma il dolore, in quan-to distrae l’attenzione da esso (calma temporanea) e quando lo stesso dolore riappare non ha più la stessa intensità, anzi aiuta a compiere un primo pas-so verso uno stato di ottimismo che contribuisce a donare gioia di vivere- è efficace contro la pressione alta, come hanno dimostrato alcuni studi evidenziando che la cosiddetta terapia del sorriso è molto più efficace contro la pressione alta rispetto ai pro-grammi di esercizio fisico.

In definitiva ridere attiva tutte le parti del corpo umano, come sostiene la Gelotologia, o la Scienza deputata a studiare la risata e le emozioni positive in

funzione di prevenzione, riabi-litazione e formazione, di cui il principale artefice è il clown dottore, figura professionale che trae origine dal famoso Dottor Hunter Patch Adams. Da sempre convinto che risata e sorriso portassero enormi bene-fici, Adams iniziò a visitare i suoi pazienti travestito da clown. Passo dopo passo il suo sogno prendeva forma: realizzare una casa-ospedale dove curare i pa-zienti con terapie alternative a quelle tradizionali, basate sulla ricerca del benessere.È ormai provato, il buon umore e la fiducia rafforzano l’orga-nismo aumentando le difese immunitarie, mentre stati de-pressivi favoriscono l’insorgere di malattie.

4 Salute Orale

La salute orale è fondamentale per la salute generaleUna sana dentatura consente all’individuo di ingerire alimen-ti opportunamente masticati, quindi “adattati” all’apparato digerente, di modo che que-sto possa funzionare al meglio. Uno squilibrio in questo senso causa ripercussioni anche ad altri importanti organi interni e ciò determina nel lungo perio-do problemi seri a tutto l’orga-nismo. Se guardiamo a qualche anno fa riguardo alle malattie di denti e gengive che provoca-vano la conseguente perdita di denti, si può notare come in ge-nerale non era posta la dovuta attenzione agli effetti collaterali per la salute generale.Oggi invece possiamo valida-mente porre delle barriere a no-stra difesa grazie all’igiene orale quotidiana sconfiggendo i più grandi nemici dei nostri denti: la placca batterica e il tartaro. Un accurato lavaggio di denti e gengive e l’ utilizzo del filo inter-dentale per eliminare eventuali residui di cibo sono gli elementi tipici della corretta salute orale. La scelta degli strumenti più idonei allo scopo non è casua-le: lo spazzolino da denti deve possedere alcune caratteristi-che quali: manico ergonomico, testina di dimensioni adegua-te, setole sintetiche con punte arrotondate di durezza adatta

alla nostra bocca. Inoltre un elemento spesso trascurato è la pulizia della lingua, da effet-tuarsi con estrema delicatezza per evitare infiammazioni, che risulta necessaria per eliminare i microrganismi che sono spes-so causa di alitosi. È dimostrato che un’alimenta-zione corretta e sane abitudini di vita preservano denti e gen-give. La salute orale si fa anche a tavola. In particolare è l’ap-porto di zuccheri che richiede particolare attenzione. In effetti è molto difficile quantificarne l’apporto: per dare un’idea più precisa il 65% degli zuccheri che vengono quotidianamente as-sunti appartiene alla categoria degli zuccheri cosidetti “nasco-sti” o di difficile quantificazione. Dobbiamo considerare inoltre, che i pasti non si riducono più ai tre canonici: colazione, pran-zo e cena. Una serie di pause, il consumo di snack fuori pasto e l’abitudine di mangiare fuori casa, sono ormai entrati nella routine quotidiana favorendo considerevolmente l’assunzio-ne di ulteriori zuccheri.È cosi che la freneticità della vita quotidiana e il poco tempo de-dicato ai pasti, ci portano a con-sumare cibi che hanno un alto apporto di calorie e zuccheri, ma spesso con scarsi valori nu-

tritivi non in grado di produrre elementi necessari per contri-buire al nutrimento e alla salute della nostra bocca.

Cosa fare dunque? Come comportarsi a tavola e contribuire a costruire la salute dei nostri denti e delle no-stre gengive?Le regole generali di una corret-ta alimentazione restano valide, assumere 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, variando le qualità, in modo da poter in-cludere il numero maggiore di nutrienti diversi. In definitiva ridurre il più possibile l’assun-zione di cibi acidi e ricchi di zucchero, evitando di mangiare lontano dai pasti e controllare la lista degli ingredienti per ve-rificare la presenza di zuccheri nascosti (destrosio, saccarosio, glucosio,estratti di malto).Per quanto riguarda la profilassi, l’assunzione di fluoro attraverso preparati che lo contengono, come il dentifricio, è di grande aiuto per la salute della nostra bocca. Il fluoro è probabilmen-te il fattore singolo di maggior rilievo nella riduzione dell’inci-

denza della carie e dell’erosione dello smalto.Infine i consigli pratici per ave-re una bocca più sana sono di facile adozione, igiene orale

corretta, dieta bilanciata e cibi sani, oltre che lavare i denti due o tre volte al giorno con prodot-ti adeguati, anche per la salute delle gengive.

6 Salute Orale

La Clorexidina:la molecola intelligente

Cos’è la Clorexidina?La Clorexidina nasce uffi cialmente negli anni ’40 come disinfettante della cute orale sotto la spinta dell’industria bellica inglese, mentre il suo ingresso in odontoiatria risa-le ai primi anni ’60. È a tutti gli eff etti un collutorio antiset-tico che può essere defi nito senza alcuna esagerazione il più effi cace di cui disponiamo in odontoiatria.

Quali sono i meccanismi d’azione riconosciuti?La Clorexidina ha dei meccanismi d’azione molto peculia-ri tanto da farla soprannominare molecola intelligente.Ad alte concentrazioni, infatti, è in grado di alterare la per-meabilità della membrana batterica fi no a creare una vera e propria implosione batterica a eff etto batteriostatico, che è in grado di inibire la crescita batterica. Infatti all’in-

terno della nostra bocca non è presente il batterio allo stato planctonico, ossia il singolo batterio, ma la placca batterica che di fatto è una sorta di biofi lm, in cui i batteri stabiliscono delle complesse connessioni tra loro diven-tando cosi molto più aggressivi di quanto sarebbero se vivessero allo stato isolato.La Clorexidina ha quindi la peculiarità di legarsi al biofi lm

alterandone la struttura delle connessioni bat-teriche. Quindi da un lato distrugge i batteri, dall’altro ne inibisce la crescita e, in aggiunta, cosa assai importante, impedisce la formazio-ne della placca batterica. Quest’ultimo eff etto avviene grazie alla sua molecola particolare a base dicationica, in altre parole dispone di due cariche presenti al proprio interno.Di conseguenza all’interno della bocca essendo quasi tut-to di carica negativa, i batteri, la mucosa ecc. è possibile che avvenga il legame elettrochimico con tutte le superfi -ci compresi i batteri e la mucosa. Questa caratteristica fon-damentale della Clorexidina prende il nome di sostantivi-tà e si traduce nella persistenza dell’effi cacia per circa 12 ore dallo sciacquo in virtù di questi legami elettrochimici.

Può essere quindi considerata a tutti gli eff etti come un collutorio, quali attenzioni e modalità di utilizzo occorre adottare?È a tutti gli eff etti un collutorio antisettico, ma a diff eren-za di tutti gli altri la Clorexidina è anche considerata un medicamento che dispone di una vera e propria azione estremamente effi cace contro i batteri. Infatti non deter-mina resistenza batterica poiché il suo maggior parame-tro di effi cacia non è rivolto esclusivamente ai batteri ma grazie alla sua “sostantività” è in grado di mantenere la sua effi cacia per ore.La Clorexidina è un farmaco anallergico e gli unici eff etti indesiderati che possono presentarsi sono limitati ad una eventuale alterazione del sapore, soprattutto il senso del-la sapidità, e per una piccola percentuale di soggetti defi -niti pigmentanti, l’eff etto della pigmentazione reversibile sia nelle mucose che nei denti.Gli studi da me condotti hanno evidenziato che parados-salmente la Clorexidina ha un eff etto molto più persisten-te ed effi cace in quei soggetti in cui si presenta la pigmen-tazione. Infatti in tali studi abbiamo potuto evidenziare che la Clorexidina è composta da una molecola molto fragile e quindi ogni elemento che si va ad aggiungere, ad esempio per limitarne la pigmentazione, genera una precipitazione della medesima inibendone l’effi cacia.Le Clorexidine tradizionali pigmentano all’80% e sono

molto effi caci mentre quelle con aggiunta di antipigmen-tanti risultano essere meno effi caci per il controllo della placca. Per quanto riguarda i tempi di utilizzo, l’ideale si aggira attorno alle due settimane poiché oltre tale tempo è possibile che avvenga la comparsa degli eff etti di pig-mentazione. Infi ne un’ultima considerazione per una maggiore effi ca-cia, riguarda la necessità che la Clorexidina sia utilizzata per circa un minuto almeno un’ora dopo il lavaggio dei denti, questo al fi ne di evitare che i sulfattanti presenti nel dentifricio si leghino al collutorio e li facciano precipitare annullandone l’eff etto.

Dott. Filippo Graziani

DDS, MClinDent(Perio), PhDRicercatore Universitario e Professore Aggregato

alla Cattedra di Chirurgia Oralediretta dal Prof. Gabriele ( Università di Pisa)

Honorary Clinical Lecturer(University College of London)

7Salute Orale

È chiaro, tuttavia, che la carie, patologia ancora assai diff usa tra la popolazione, è il risultato dell’interazione tra più fattori, biologici, sociali, ma soprattutto compor-tamentali e la sua prevenzione non può limitarsi all’esclusivo utilizzo del fl uoro.Le condizioni di salute orale della madre, innanzitutto, condizionano il futuro stato di salute dentale del bimbo; la trasmissio-ne da madre a fi glio dei batteri in grado di provocare la malattia, può infl uenzare lo

sviluppo di carie nella dentatura da latte.Fattori fondamentali sono inoltre l’alimen-tazione e l’igiene orale. È noto che un’ali-mentazione ricca di zuccheri semplici, come il saccarosio, favorisca lo sviluppo di carie; è altresì importante la frequenza di assunzioni giornaliere: più spesso si intro-ducono alimenti dolci nel cavo orale, mag-giore sarà il rischio di ammalarsi. Partico-larmente “cariogeni” sono i soft drink (cola, tè, aranciata...) che, oltre a essere ricchi di

zuccheri, si diff ondono facilmente a tutte le su-perfi ci dentarie.Riguardo l’igiene ora-le, è essenziale sotto-lineare l’importanza dello spazzolare i denti dopo ogni pasto. La placca batterica viene rimossa effi cacemente dalle superfi ci dentarie unicamente con una buona tecnica di spaz-zolamento; inoltre, un

ruolo cruciale nella prevenzione della ca-rie è svolto dal dentifricio che rappresenta la principale fonte quotidiana di fl uoro. Attraverso diverse modalità di azione, il principio attivo è in grado di contrastare l’insorgenza di carie; per essere realmen-te effi cace, il fl uoro deve però trovarsi costantemente nel cavo orale. I normali dentifrici in commercio, se usati due vol-te al giorno, sono in grado di soddisfare il fabbisogno quotidiano di fl uoro. Nei bam-bini, un corretto utilizzo del principio atti-vo è più complesso; durante le manovre di igiene orale, infatti, essi tendono a ingerire il dentifricio, assumendo così il fl uoro in dosi non controllabili. Ciò, durante il pe-riodo di formazione dei denti permanenti e soprattutto tra 0 e 6 anni, potrebbe pro-vocare fl uorosi dentale, alterazione che si manifesta con macchie indelebili bianco-giallastre sulla superfi cie dello smalto dei denti permanenti. Per questi motivi, il pe-diatra e l’odontoiatra infantile dovrebbero prescrivere corretti dosaggi di fl uoro in forma di compresse o gocce, così da con-

trollare e modulare in relazione all’età ed alle eventuali altri fonti dell’elemento, le dosi eff ettivamente assunte.

Per la carie, fl uoro ma non solo...

Prof.ssa Laura Strohmenger

Centro di Collaborazione dell’Organizzazione Mondiale

della Sanità per l’Epidemiologia e l’Odontoiatria di Comunità

di Milano

Prevenire la carie dentale attraverso l’utilizzo di composti fl uorati è certamente uno degli argomenti più dibattuti e stu-diati degli ultimi decenni tra gli specialisti che si occupano di salute della bocca, anche se permangono discordanze tra i maggiori esperti in materia.

Genitori e fi gli: l’importanza di un’educazione per l’igiene oraleUn bel sorriso non è solo una questione estetica, ma ri-guarda anche una questione di salute generale soprat-tutto per quanto riguarda i bambini: secondo alcuni recenti dati, infatti, nel nostro paese il problema carie colpisce il 22% dei bambini dell’età di 4 anni e il 44% dei ragazzi dell’età di 12 anni.Risulta così evidente che frequentemente l’igiene ora-le intesa come cura della salute è sottovalutata, senza pensare alle varie conseguenze. Il ruolo dei genitori in questo particolare ambito è fondamentale perché, così come avviene per molte altre cose, è proprio da loro che devono arrivare ai bambini le prime basi per apprendere alcune semplici regole di igiene orale per evitare, ad esempio, il formarsi di carie o tartaro: spaz-zolare i denti in maniera adeguata o evitare determi-nati cibi che portano i batteri a produrre acidi causanti carie, rappresentano i fondamenti della salute orale e sono insegnamenti che vanno dati sin dalla tenera età per cercare di condurre i bambini verso una vera e pro-pria “cultura” dell’igiene orale. Se i bambini devono apprendere i primi “rudimenti” in tal senso, anche gli adulti non sono da meno e risulta ancora ad oggi prioritaria una loro maggiore informa-zione e formazione su quanto è bene per i propri fi gli e su quali sono le azioni e gli accorgimenti da seguire nelle diverse fasi di crescita del bambino e dell’adole-

scente. Si assiste infatti ancora ad una scarsa attenzione a denti e salute orale in generale a causa generalmente di una diff usa carenza di informazioni.

Ma come convincere i bambini a lavarsi i denti?In questo senso entrano in gioco i principi della “Beha-viour Analysis” come sostiene il Prof. Tosolin presidente di AARBA Association for Advancement of Radical Be-

haviour Analysis: “Sono due le variabili che regolano il comportamento; la prima è rappresentata dagli sti-moli che anticipano e suggeriscono il comportamento stesso, e che sono chiamati “Stimoli Antecedenti”: nel caso del lavarsi i denti, i più comuni sono le esortazio-ni verbali del genitore “Andiamo a lavarci i denti” o la presenza di uno spazzolino colorato o con un perso-naggio dei cartoni animati vicino al lavandino del ba-gno. Molti genitori, tuttavia, ignorano che tali stimoli antecedenti possono solo evocare un comportamento che è già noto e non hanno il potere di insegnare com-portamenti nuovi.La Behavior Analysis sottolinea che sono gli stimoli “conseguenti” un certo comportamento che hanno il maggior potere: tali stimoli sono detti “conseguenze” e il loro valore (positivo o negativo) incide direttamente sull’acquisizione e sul mantenimento nel tempo di un comportamento nuovo.Se, ad esempio, vogliamo che nostro fi glio si lavi i denti anche senza continue esortazioni, dovremo far segui-re questo comportamento da una conseguenza posi-tiva: vedere un cartone animato, colorare un disegno insieme, fare una partita a carte o con la play station insieme al papà, sono tutti esempi di conseguenze po-sitive alle quali accedere una volta terminata l’azione del lavare i denti”.

8 Salute Orale

Utilità della tac “Cone Beam” nello studio del tessuto osseo mascellare prima di eseguire impianti dentari

Istituto Stomatologico TirrenoIntervista al Prof. Ugo CovaniDirettore dell’Istituto Stomatologico Tirreno

Negli ultimi dieci anni sono state idea-te e messe a punto nuove apparecchia-ture radiologiche dedicate allo studio dell’apparato dento-maxillo facciale. Esse consentono di ottenere immagi-ni tridimensionali di buona qualità in tempo breve, e soprattutto con un ri-sparmio di dose di raggi X significativo rispetto alle TAC tradizionali.Ciò permette un maggior utilizzo della metodica nei vari campi dell’odonto-iatria ma specie negli studi radiologici che precedono l’inserimento di im-

pianti dentari, al fine di verificare con precisione la quantità e la qualità della struttura ossea nei 3 piani dello spazio. L’implantologia è una branca dell’odon-toiatria che si propone di applicare protesi dentarie fisse su sostegni in-seriti nella cresta ossea dei mascellari. Tali sostegni o impianti subiscono un processo di osteointegrazione che ren-de il fissaggio rigido, asintomatico e duraturo. È quindi ovvio che l’utilizzo di queste nuove apparecchiature consente un

approccio più sicuro al paziente e per-metta di pianificare con precisione l’iter terapeutico; a tale proposito sono stati messi in commercio software dedicati che danno la possibilità all’odontoiatra di simulare preventivamente tramite computer l’intervento. Tutte queste novità necessitano di una collabora-zione fra le figure professionali ed una diffusione delle conoscenze agli ope-ratori stessi, cioè agli odontoiatri ed ai radiologi, ed è per questo motivo che la SIRM (Associazione Italiana di Radio-logia Medica) tiene da tempo Corsi di aggiornamento e recentemente ha stipulato convenzioni e protocolli d’in-tesa con L’ANDI e l’AISI per realizzare assieme tale attività didattica.In quest’ottica nell’ambito del Con-gresso Nazionale della sezione di Ra-diologia Odontostomatologica e Capo-Collo della SIRM (che si terrà il 13 e 14 novembre a Milano) è stata program-mata assieme alle Società Odontoia-triche una tavola rotonda per definire l’utilizzo e le linee guida della TAC cone beam. Noi radiologi auspichiamo una sempre più stretta collaborazione con gli odon-toiatri e con i chirurghi maxillo-facciali nel rispetto delle proprie competenze così come avviene negli altri campi

della Medicina. In definitiva vorrei sot-tolineare che questi esami radiologici sofisticati ed importanti devono essere eseguiti dal radiologo, che è il solo spe-cialista ad avere le conoscenze e l’espe-rienza necessaria; i risultati saranno poi discussi con l’odontoiatra che procede-rà all’intervento chirurgico utilizzando le preziose informazioni desunte dallo studio radiologico.

La pratica odontoiatrica è generalmente e tradizionalmente affidata ad ambulatori privati. Le strutture ospedaliere pub-bliche presentano, infatti, una diffusione piuttosto ridotta, anche in conseguenza del fatto che solo una parte delle pre-stazioni odontoiatriche viene assicurata dal Sistema Sanitario Nazionale. I programmi di sperimentazione incentrati su nuo-vi modelli gestionali che prevedano forme di collaborazione tra strutture del SSN e soggetti privati, ha consentito la nascita all’interno dell’Ospedale Unico della Versilia, nuovo e avveni-ristico complesso del servizio sanitario toscano, di un Centro di Odontoiatria gestito dall’Istituto Stomatologico Tirreno. Obiettivo dell’iniziativa è quello di associare l’attività della struttura pubblica, esercitata sul territorio attraverso un’or-ganizzazione distrettuale, con un’attività odontoiatrica incen-trata su prestazioni a pagamento, capaci però di distinguersi per la valorizzazione della sinergia fra pubblico e privato e l’in-tegrazione con la pratica ospedaliera per i casi con problemi

di salute generale ma, soprattutto, per una continua ricerca dell’inno-vazione non solo degli aspetti clinici, ma anche di quelli gestionali ed eco-nomici.

La mission dell’Istituto, struttura che si avvale di cinque unità cliniche dedicate a tutte le branche dell’Odontoiatria, è fina-lizzata a una pratica di eccellenza e alla costante ricerca della qualità della prestazione, ovviamente estesa anche alla quali-tà dei materiali, ma che non può non implicare una più atten-ta riflessione sulle esigenze, anche economiche dei pazienti. L’Istituto mette al primo posto, fra le sue priorità, l’impegno nell’innovazione e nella ricerca clinica, ricercando soluzioni che mirano, soprattutto nel campo della riabilitazione implan-to-protesica, a contenere il costo, senza tuttavia scendere ad alcun compromesso in termini di eccellenza medica e rispetto della biologia. L’Istituto sostiene, inoltre, l’attività di ricerca dei suoi operatori. Tale attività, che vede la collaborazione nelle prestazioni cliniche di docenti di più Università italiane (Pisa, Pavia, Trieste, Genova), si traduce nella pubblicazione di nu-merosi contributi sulle principali riviste internazionali.

Prof. Covani, qual’è lo stato dell’arte dell’im-plantologia in Italia? Esistono differenze fra l’implantologia in Italia e nel resto del mondo?

Nessuna differenza o complesso nei confron-ti dei ricercatori e dei clinici a livello interna-zionale. Credo che gli implantologi italiani si confrontino con piena dignità scientifica e cli-nica con gli operatori del resto del mondo.

Aggiungerei che sul fronte della ricostruzione os-sea e dell’estetica gli italiani vantano primati di ri-lievo.Accanto a questo si è segnalata la ricerca sulla ri-duzione dei tempi di trattamento. Basti pensare ai rilevanti contributi bibliografici, prodotti anche dal gruppo da me diretto, sui temi del carico immedia-to e degli impianti post-estrattivi immediati. Sono temi di grande attualità. I pazienti chie-dono sempre più spesso di accorciare i tempi di trattamento. Come valuta questa situazione?

Non c’e’ dubbio che la pratica implantare ha su-bito, e subirà, profondi cambiamenti in seguito ai mutamenti della domanda ed all’evolversi delle

conoscenze scientifiche. Nel nostro Istituto, dopo aver studiato la sostituzione immediata del dente singolo, siamo in procinto di dare alle stampe i ri-sultati di una vasta ricerca sulla immediata sostitu-zione dell’intera arcata dentaria con una riabilita-zione protesica supportata dagli impianti, ricerca che ha dato eccellenti risultati sia dal punto di vista funzionale che estetico ed elevate percentuali di successo. Ovvio che tali soluzioni sono riservate a casi in cui non ci sia più mulla da fare per salvare i denti poiché l’opera del Dentista deve privilegiare la conservazione degli elementi dentari e la pre-venzione.

La protesi impiantare è solitamente una pratica costosa.Ritiene un obiettivo possibile il contenimento dei costi in implantologia?

Un grande sforzo dovrebbe essere indirizzato ver-so la semplificazione delle procedure ed il conte-nimento dei costi della moderna implantologia at-traverso una seria ricerca, ovviamente senza com-promessi biologici ed estetici.Tale ricerca riguarderà il manufatto protesico poi-chè la pratica implantare diventerà, a mio giudi-zio, una disciplina sempre più protesica, pur con alcuni aspetti chirurgici. D’altronde la riduzione dei costi dei trattamenti odontoiatrici rappresenta un’esigenza che distinguerà sempre di più la prati-ca odontoiatrica nell’immediato futuro e questo è anche l’obiettivo che si pone una sperimentazione gestionale in ambito pubblico come quella con-dotta dal nostro Istituto.

Prof. Ugo Covani

Professore Straordinariodi Malattie

Odontostomatologichedell’Università di PisaDirettore dell’Istituto

Stomatologico Tirreno(Centro di Odontoiatria

dell’Ospedale della Versilia)

Prof. Gino Ghigi

Associato di Diagnostica per Immagini e Radioterapia Dipartimento di Scienze

Odontostomatologiche. Università degli Studi di Bologna

Past President sez. Radiologia Odontostomatologica e capo-collo

SIRM

9Salute Orale

Con Finanziamenti Sorridenti di Compass le cure dentarie non sono un problema

Diagnostica per immagini dento-maxillo-facciale

L’ ORTOPANTOMOGRAFIA (OPT) è l’esame di base della radiologia dento-maxillo-facciale. Viene di solito effettua-to di routine ed assieme all’esame clini-co rappresenta il punto di partenza dal quale avviare il protocollo terapeutico, ovvero definire la necessità della prose-cuzione dell’iter diagnostico.È una radiografia particolare che per-mette la rappresentazione su un unico piano delle arcate dentarie (ossa e denti), delle articolazioni temporo-mandibolari e di parte dei seni mascellari. Consente

di avere una panoramica sullo stato di salute della bocca ed è spesso sufficien-te ai fini diagnostici.

LA RADIOGRAFIA ENDORALE è la ra-diografia di uno o più denti vicini tra loro; si effettua con apparecchi specia-li, spesso in dotazione all’odontoiatra e consente di valutare in modo dettaglia-to i rapporti anatomici tra singolo dente e osso.Viene impiegata prevalentemente nel-lo studio di patologie parodontali nelle

quali spesso integra l’OPT; può trovare impiego anche nella valutazione imme-diata degli interventi terapeutici.LA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) è una tecnica speciale che associa l’impiego dei raggi X all’analisi compu-terizzata degli effetti dell’interazione di essi con il corpo umano; tale associazio-ne permette la valutazione oltre che dei tessuti duri (ossa e denti) anche delle parti molli del distretto facciale. Oggi lo sviluppo dell’elettronica ha consentito di sviluppare particolari software di rie-laborazione, quali il DENTAL SCAN, par-ticolarmente indicato in campo implan-tologico che consentono l’effettuazione di valutazioni quali-quantitative dell’ osso destinato ad accogliere l’impianto. Il Dental Scan può essere effettuato sia con TC sia con impianti dedicati che per-mettono di ottenere risultati analoghi con una minore dose radiante.

L’ECOGRAFIA, esame diagnostico di scarso impatto economico e con una pressoché totale innocuità dal punto di vista biologico, non trova impiego nel-la patologia dentaria e maxillo-facciale. Viene utilizzata prevalentemente nello

studio delle ghiandole salivari e delle parti molli del collo e della faccia.

LA RISONANZA MAGNETICA è una tecnica di diagnostica per immagini avanzata nell’ambito dello studio della patologia dentaria e maxillo facciale. Si utilizza nelle patologie neoplastiche e nello studio di distretti anatomici com-plessi, quali l’articolazione temporo-mandibolare.

Prof. Salvatore Cappabianca

Professore associato diDiagnostica Per Immagini

e RadioterapiaSeconda Università degli Studi

di Napoli.

La Diagnostica per Immagini rappresenta uno strumento prezioso e insostituibile di ausilio fondamentale per gli specialisti di settore nella definizione accurata delle patologie dento-maxillo-facciali. Oggi sono disponibili numerose tecniche in grado di fornire informazioni dettagliate su tale apparato, che adeguatamente impiegate permettono un’ottimale programmazione terapeutica. La scelta della tecnica più appropriata si basa sulle esigenze del singolo paziente e deve tener conto della indispen-sabilità di limitare al massimo l’impiego di strumenti potenzialmente dannosi, quali quelli che utilizzano i raggi X.

10 Salute Orale

La salute dentale è un bene prezioso che deve essere preservato nel tempo. Per questo Compass, la finan-ziaria del credito alla famiglia del Gruppo Medioban-ca da sempre vicina ai bisogni degli italiani, ha confer-mato anche per il 2009 il proprio impegno con ANDI, l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani, aderendo, attraverso l'iniziativa Finanziamenti Sorridenti, alla campagna Obiettivo Sorriso.

Una collaborazione ormai consolidata, che dal 2006 garantisce a tutti gli italiani la possibilità di prendersi cura della salute del cavo oralesenza i pensieri e le preoccupazioni che in molti casi comporterebbe il pagamento, in un'unica soluzione, delle spese dentistiche.

Grazie a Finanziamenti Sorridenti infatti, chiunque si rechi presso uno dei 21.000 dentisti associati ANDI studio convenzionato con Compass può scegliere di pagare utilizzando una delle tante soluzioni finanzia-rie appositamente realizzate, e che si caratterizzano per l'alto livello di flessibilità sia in termini di "tempi" (possibilità di rateizzazione fino 48 mesi) che di impe-gno economico (importi da 500 fino a 30 mila euro).

Un'iniziativa importante in un Paese come l'Italia dove l'oral care non ha ancora una tradizione molto radica-ta e dove solo negli ultimi anni, soprattutto grazie alla diffusione di una cultura della prevenzione, si sono evidenziati i primi importanti segnali di attenzione verso la cura del sorriso.

I clienti interessati possono richiedere ulteriori infor-mazioni presso il proprio dentista ANDI oppure visita-re il sito www.obiettivosorriso.it.

Sempre dalla collaborazione tra Compass e ANDI na-

scono una serie di iniziative organizzate per promuo-vere l'utilizzo dello strumento delcredito al consumo.

E' il caso degli ANDI Eventi, un circuito di manifesta-zioni che coinvolgono migliaia di dentisti italiani in tutto il territorio nazionale creandoopportunità privilegiate di incontro e di confronto per quanti operano nell'universo del dentale. Non solo.

Tra i tanti servizi offerti da Compass ai dentisti infatti, sono previsti anche corsi di formazione one to one e la possibilità di accedere aCompass@affari, la piattaforma on-line che permette al professionista di inoltrare direttamente la richiesta di finanziamento, e di ricevere intempo reale l'esito della pratica.

Con progetti come Finanziamenti Sorridenti, Com-pass conferma la propria capacità di rispondere pun-tualmente ai bisogni dei propri interlocutori: dalle famiglie ai professionisti.

Una capacità riconosciuta da migliaia di italiani che grazie a Compass hanno potuto "investire" in un "fu-turo con il sorriso" e dal numero crescente di dentisti

che ad oggi hanno richiesto l'attivazione della con-venzioni.

Per proporre i finanziamenti Compass ai propri pa-zienti è possibile richiedere il convenzionamento al numero verde 800263264 specificandol'appartenenza ad ANDI.

Quest'anno inoltre Compass è tra gli sponsor della terza edizione dell’Oral Cancer Day, l’evento ANDI per sensibilizzare e promuovere la prevenzione del tumore del cavo orale.Dal 12 al 22 Settembre i den-tisti dell’ANDI scenderanno in piazza per continuare nell’opera di sensibilizzazione della gente, distribuen-do del materiale informativo sul tumore della bocca e motivando ancora una volta a recarsi dal proprio den-tista per un controllo. Tra il materiale distribuito ci sarà anche un DVD in cui gli esperti ANDI spiegano come effettuare una prima autovalutazione del cavo orale per ricercare lesioni sospette. Nelle prossime settima-ne sarà trasmesso sulle principali reti nazionali uno spot, dal titolo “La bocca è vita” che, valorizzando i più comuni aspetti quotidiani, esalta l’importanza di ave-re una bocca sana, motivando quindi alla prevenzio-ne. Anche quest’anno testimonial dell’OCD sarà Max Laudadio inviato di Striscia la Notizia.

La prevenzione dei traumi dentali sportivi ela ricerca della performance

Il fumo: rischio elevato per la salute orale

Powrgard - prevenire meglio che curareSapete che secondo alcune casistiche il 50% degli adolescenti ha la probabilità di subire un trauma a carico dei denti? E che questa probabilità riguarda anche gli adole-scenti che praticano sport non violenti?Nel caso di un trauma l’intervento imme-diato del dentista riuscirà a risolvere il pro-blema limitando anche le conseguenze che potrebbero derivarne nel futuro, ma … non

sarebbe meglio evitarlo? Così come faccia-mo indossare il casco per la bici o per il mo-torino, non sarebbe meglio abituare i nostri cari ad usare il paradenti quando vanno in palestra e anche quando vanno a giocare a calcio nel cortile?

Il paradenti non è altro che una mascherina, facile da usare, che si può togliere e metter

con facilità, che non influisce sul piacere del gioco, ma che offre al genitore la tranquil-lità di aver contribuito ad evitare un even-to molto doloroso, che oltre alle eventuali conseguenze future, sicuramente contri-buirà a creare un rapporto di diffidenza nei confronti del dentista.

Al solito, per evitare un rimedio peggiore del male, si sconsiglia l’uso di apparecchi di basso costo in quan-to non offrono la pro-tezione desiderata e quindi dànno una pericolosa sensazio-ne di sicurezza.

I paradenti Powrgard prodotti da Myofun-ctional, azienda au-straliana altamente specializzata in que-sto specifico campo, si propongono come fattori di prevenzio-

ne sicura in quanto progettati sulla base di anni di studi condotti su atleti professio-nisti di tutto il mondo. Powrgard non solo protegge i denti nel caso di contatti violen-ti ma, trattandosi di dispositivi classificati come M.O.R.A. (Mandibular Orthopaedic Repositioning Appliances) contribuiscono a migliorare la postura rendendo meno probabile la classica caduta da perdita dell’equilibrio durante una azione veloce. Sono queste le ragioni per cui sono racco-mandati dai dentisti della Società Italiana di Traumatologia DentalePowrgard, oltre che nelle versioni per pro-fessionisti, è oggi disponibile nelle forme da usare tutti i giorni: “Powrgard Univers” per tutti, “Powrgard Junior” per i piccoli atleti e, assolutamente indispensabile , “Powrgard 4 Braces” per gli adolescenti in cura con l’ap-parecchio ortodontico.

I paradenti Powrgard sono reperibili in far-macia e nei più aggiornati negozi di articoli sportivi.

Per saperne di più: www.powrgard.it

L’associazione dei medici ameri-cani ha identificato nelle attività sportive la principale causa di lesioni cranio-facciali.Studi scientifici riferiscono che un terzo di tutte le lesioni den-tali e maxillari avviene durante la prestazione sportiva.Sicuramente uno dei presidi per ridurre l’incidenza di tali evenienze è il paradenti che, indossato durante l’esecuzione dell’atto sportivo, può proteg-gere il distretto orale e dentale prevenendo eventuali lesioni.Da tali considerazioni si capisce che sebbene le lesioni dentali e dei tessuti molli vengano asso-ciate a collisioni in sport da con-tatto quale football americano, hockey su ghiaccio, Kick boxing, arti marziali, il trauma orale è co-mune, se non addirittura mag-giore, anche nel basket, nel cal-cio, nel ciclismo, nel pattinaggio in linea, nella ginnastica e in altri sport. La S.I.O.S. (Società Italiana

di Odontoiatria dello Sport) di-vide in tre categorie i paradenti per gli sportivi: già confezionati o commerciali, i semiindividuali e gli individuali cioè quelli effet-tuati dopo un’impronta delle ar-cate dentali da parte dell’odon-toiatra.I paradenti “ commerciali” sono preconfezionati, poco costosi, ma risultano poco ritentivi e protettivi con un’adattabilità’ minima o nulla ai tessuti duri e

molli.Per questi vari motivi oltre che lo scarso livello di protezione del cavo orale sono sconsigliati.I paradenti semiin-dividuali sono dei paradenti precon-fezionati, se scalda-ti in acqua calda e indossati e adattati correttamente, rie-

scono a garantire un’adeguata protezione e discreta stabilità. Sicuramente tali dispositivi sono consigliati a tutti gli sportivi, an-che per il loro costo ridotto, con una particolare elettività agli sportivi più giovani in permuta dentale. In uno studio effettuato presso la Sezione di Posturologia gna-tologica e Sportiva (Resp: prof a C. Dott.Alberto Baldini) dell’Uni-versità, della Milano Bicocca è

stato analizzato il livello di con-fort di un particolare paraden-ti semiindividuale (Powrgard) in 30 giocatrici professioniste di pallacanestro e l’80% delle giocatrici ha riferito un soddi-sfacente risposta a tale presidio dopo qualche giorno di adatta-mento.Negli ultimi anni su riviste scien-tifiche e non, si parla sempre di più delle correlazioni tra l’occlu-sione e la postura e di come an-che negli sportivi un buon equi-librio del sistema cranio-cervica-le possa aiutare a ridurre gli in-fortuni muscolari e a migliorare la performance sportiva.Su un campione di giocatrici professioniste di pallacanestro, seguendo un protocollo scienti-fico elaborato presso la Sezione di Posturologia gnatologica e Sportiva (Università Milano-Bi-cocca), è stato valutato median-te macchina isochinetica l’incre-mento della forza sviluppata a

livello del muscolo quadricipite della coscia dopo l’applicazione del paradenti nel cavo orale.

Paradenti applicato nel cavo orale

Dr. Alberto Baldini

Professore a Contratto presso l’Università della

Milano-Bicocca.Libero Professionista

(Bergamo)

11Salute Orale

È risaputo che il fumo aumenta il rischio di malat-tie della cavità orale della faringe e i disturbi delle gengive. Fumare è indubbiamente uno dei più grossi danni per la salute delle gengive. Ha molti effetti, primo fra tutti quello di favorire i batteri più aggressivi, riducendo le difese naturali della bocca e causan-do una progressiva ritrazione del tessuto gengi-vale che può portare alla caduta dei denti. Fumare significa avere gengive di colore pallido e che non sanguinano. Anche se quest’ultima può sembrare una buo-na notizia, non lo è affatto: infatti significa che eventuali malattie vengono portate avanti in ma-niera asintomatica e possono quindi progredire e aggravarsi rimanendo, per così dire, nascoste.

In generale i fumatori corrono un rischio fino a 7 volte più elevato rispetto ai non fumatori di contrar re patologie della mucosa orale, del paro-donto (gen give e osso alveolare) e della lingua. Avviene così che la perdita dei denti e il tumore della cavità orale e della faringe possono essere fortemente influenzati dal fumo. Inoltre in ambi-to odontoiatrico, è risaputo che nei pazienti forti fumatori non è più possibile ristabilire l’ancorag-gio dei denti compromesso dalla patologia paro-dontale e gengivale. Infatti statisticamente sono maggiori gli insuccessi di impianti e di protesi dentarie fisse o rimovibili (ponti o protesi parziali) su denti danneggiati dal fumo. Ed ancora, in caso di determinate patologie, quali infezioni del paro-donto (parodontiti), i trattamenti sono più costosi

e lunghi per pazienti fumatori e le malattie dei fu-matori hanno un decorso più sfavorevole e sono più difficili da curare rispetto a quelle dei non fu-matori. Mediamente, i fumatori sviluppano il tumore alla cavità orale con una frequenza da 2 a 4 volte maggiore rispetto ai non fumatori. Ma associare al fumo il consumo di alcol, espone ad un rischio da 6 a 15 volte più elevato di sviluppare il cancro alla faringe. Vi sono poi effetti più evidenti, come le antiestetiche macchie scure, che hanno una superficie ruvida, su cui la placca si accumula più facilmente, e rendono quindi la pulizia più diffi-coltosa ed il problema del cattivo odore in bocca, un altro danno del fumo ben noto a tutti.