SALUTE GLOBALE ED EQUITÁ IN SALUTE I SISTEMI SANITARI
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SALUTE GLOBALE ED SALUTE GLOBALE ED EQUITÁ IN SALUTEEQUITÁ IN SALUTE
I SISTEMI SANITARI
G. TarsitaniSapienza Università di Roma
Sistema sanitario (OMS, 2000)
L ’insieme delle organizzazioni, delle istituzioni, delle risorse
che sono dedicate alla produzione di azioni sanitarie
Azione sanitaria: ogni attività, sia nell’assistenza alle persone,sia di sanità pubblica, o attraverso iniziative intersettoriali,
il cui scopo primario è quello di migliorare la salute
Il miglioramento dello stato di salute
della popolazione (Better health).
La capacità - e la sensibilità - di rispondere alle esigenze dei pazienti (Responsiveness).
L'equità nel finanziamento del sistema (Fair financing).
La missione(OMS, 2000)
J.J. Rousseau (1712-1778)
“Discorso sull’originee sui fondamenti
delle diseguaglianzetra gli uomini”
(1755)
Adam Smith (1723-1790)La divisione del lavoro
La mano invisibile
Constitution for the United States of America (1787)
Rivoluzione Francese
I lumi della ragione e i fuochi della rivoluzione –
scrive Giorgio Cosmacini – hanno acceso la
consapevolezza che la salute è un bene non solo del singolo, ma dell’intera
società.Il legislatore francese
dell’anno III (1794) afferma che la salute è un
problema più vasto di quello clinico individuale,
da affrontare non solo come risposta al bisogno
dell’individuo biologico, ma anche come soddisfazione delle esigenze di uomini costitutivi di un tessuto
sociale.
CODICE NAPOLEONICO1804
Codifica il trionfo della ragione di stampo illuministico
La rivoluzione industriale.
Gran Bretagna
1848 – Public Health Act
Nel 1848 viene approvata la legge che darà vita a un servizio nazionale di sanità pubblica – Public Health Act –, che consentirà la costituzione di Comitati locali di Sanità con il compito, tra l’altro, di nominare medici esclusivamente dedicati alla sanità pubblica, Medical Officer of Health (MOH).
EDWIN CHADWICK
Florence Nightingale
1848
Otto von Bismark
(1815-1898)Per contrastare le lotte del
movimento operaio promosse una politica fortemente
repressiva nei confronti delle organizzazioni operaie ma
puntò ad integrare la classe operaia con l’introduzione di
una legislazione sociale molto avanzata
Germania
La medicina è una scienza sociale e
la politica è una medicina su larga scala
Rudolf VIRCHOW (1821-1902)
In ItaliaGiulio Bizzozzero, patologo generale a
Torino, inaugurando l’anno accademico 1883-84 afferma:
“Voi udite, e udrete sempre più parlare di questioni sociali. Ma quando si tratta di bonificare terreni malarici, di costruire spedali, di migliorare le condizioni igieniche dei quartieri operai, allora l’erario è esausto, allora si grida ai quattro venti la necessità di ricorrere a nuove imposte. Ma al tempo stesso si trovano e si profondono milioni per rendere più teatralmente pomposa un’incoronazione – come quella, cinque anni prima, del nuovo re Umberto I – o per ricostruire più splendidi i palazzi dei parlamenti – come quelli romani recentemente restaurati – o per imporre a colpi di cannone il proprio protettorato a popoli – come quello eritreo – che si vogliono sfruttare a beneficio di pochi affaristi”
Legge Crispi Pagliani
1888
The 1930s: The Great Depression
New Deal
Franklin D. Roosevelt (1882-1945)Social Security Act -1935
John M. Keynes (1884-1946)
. The Beveridge Report
(1942)
Wiston Churchill
Social Security
Education
Health Care
Costituzione Italiana (22.XII.1947)
• La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
• Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Art. 32
10 dicembre 1948
Ogni persona ha diritto a un adeguato livello di vita cheassicuri a lui e alla sua famiglia la salute e il benessere,
inclusi il cibo, il vestiario, l’abitazione, l’assistenza medica e i servizi sociali necessari, e il diritto
alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, disabilità, vedovanza e vecchiaia.
Beveridge Model
Bismark Model
USAModel
ALMA-
ATA197
8
1948
LA SALUTE
COME
DIRITTO
LA SALUTECOMEMERCEPER TUTTI PER POCHI
1978 2008
World Bank
Da Keynes
A Friedman
MILTON FRIEDMANE I CHICAGO BOYS
SelectivePrimary Health Care
ComprehensivePrimary Health Care
Rockefeller Found.Rockefeller Found.
World BankWorld Bank
UNICEFUNICEF
Alma-AtaAlma-Ata
Le RIFORME GLOBALI del settore sanitario – Anni ’80-
90
PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI
MERCATO DEI FARMACI E DELLE CURE SECONDARIE
PROMOZIONE DI PROGRAMMI VERTICALI
SISTEMI SANITARI PUBBLICI RASI AL SUOLO
Tassazionegenerale
Assicurazioniprivate
Out-of-pocket
Assicurazionisociali
J. D. Sachs, La fine della povertà, Mondadori, 2005
“TRAPPOLE DELLA POVERTÀ”la lotta quotidiana per alimentarsi impedisce di accumulare capitale per costruire strade o acquistare medicine e zanzariere per contrastare la malaria, mentre i governi locali sono latitanti. Così non c’è margine da investire per il futuro e la povertà, letteralmente, intrappolata. Secondo Sachs l’aiuto internazionale deve, quindi, concentrarsi prioritariamente contro queste trappole
Il caso Italia
1888 legge Pagliani Crispi sulla “Tutela dell’Igiene e della Sanità Pubblica” (Legge n° 5849/1888)
1907 “Testo unico delle leggi sanitarie” (Regio Decreto n° 636/1907)
1934 “Testo unico delle leggi sanitarie” (Regio Decreto n° 1265/1934)
LA SANITÀ IN ITALIA: IL PASSATOLA SANITÀ IN ITALIA: IL PASSATO
Lo Stato quale garante della Sanità PubblicaLo Stato quale garante della Sanità Pubblica
1945 Direzione Generale della Sanità Pubblica sostituita da Alto Commissariato per l’Igiene e la Sanità Pubblica, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri (D. Lvi 417 e 446)
1958 istituzione Ministero della Sanità (legge 296)
1959 Istituto di Sanità Pubblica sostituito da Istituto Superiore di Sanità (legge 750)
1961 Consiglio Superiore di Sanità Pubblica sostituito da Consiglio Superiore di Sanità (legge 257)
LA SANITÀ IN ITALIA: IL PASSATOLA SANITÀ IN ITALIA: IL PASSATO
Monopolio dell’assistenza sanitaria negli anni ’50-’60Convenzionati con medici di base, specialisti, farmacie, ospedali pubblici e privatiL’assistenza mutualistica, di tipo assicurativo, non garantiva ogni tipo di prestazione sanitaria né a tutti i cittadini né per periodi indeterminati
LA SANITÀ IN ITALIA: IL PASSATOLA SANITÀ IN ITALIA: IL PASSATO
Gli Enti MutualisticiGli Enti Mutualistici Gli Enti MutualisticiGli Enti Mutualistici
• Grandi Mutue (INAM, ENPAS, INADEL)• Mutue Aziendali• Mutue per la tutela di specifiche categorie professionali
LA SANITÀ IN ITALIA: IL PASSATOLA SANITÀ IN ITALIA: IL PASSATO
Legge 132/68 Legge 132/68 Legge Mariotti
DPR 128/69DPR 128/69 Ordinamento interno dei servizi ospedalieri
Ordinamento interno dei servizi di assistenza delle cliniche e degli istituti universitari di ricovero e cura
Stato giuridico dei dipendenti degli enti ospedalieri
Riforma ospedalieraRiforma ospedaliera
IL PASSATO: COSA NON FUNZIONAVA?IL PASSATO: COSA NON FUNZIONAVA?
• Separazione netta tra prevenzione e terapia
• Pluralità di enti mutualistici e previdenziali erogatori di servizi sanitari, con troppe differenze nell’ordinamento e nelle prestazioni
• Mancanza di una programmazione sanitaria nazionale con conseguenti ed inevitabili squilibri territoriali
LE TAPPE DEL SSNLE TAPPE DEL SSN
1978 Legge 833 - Istituzione del SSN
1992 D. Lgs 502 - Riforma del SSN
1993 D. Lgs 517 - Modifiche al D.Lgs. 502
1999 D. Lgs. 229 - Riforma ter (Decreto Bindi)
L’art. 1 della legge di Riforma Sanitaria definisce il SSN nel seguente modo: il complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla PROMOZIONE, al MANTENIMENTO ed al RECUPERO della salute fisica e psichica di tutta la popolazione, senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio
OBIETTIVO PRINCIPALE DEL SSN
LL’’ISTITUZIONE DEL SSN: L. 833/78ISTITUZIONE DEL SSN: L. 833/78
PREVENZIONE MANTENIMENTO RECUPEROdella salute fisica e psichica di tutta la popolazione
USLUSLL. 833/78L. 833/78
Art. 10: “l’unità sanitaria locale è il complesso dei presidi, degli uffici e dei servizi dei comuni, singoli o
associati, e delle comunità montane i quali in un ambito territoriale determinato assolvono ai compiti del servizio
sanitario nazionale…”
Art. 14: “l’ambito territoriale di attività di ciascuna attività sanitaria locale è delimitato in base a gruppi di popolazione di regola compresi tra 50.000 e 200.000
abitanti, tenuto conto delle caratteristiche geomorfologiche e socio-economiche della zona”
• provvedere ad un ottimale e razionale utilizzo delle risorse destinate al SSN,
• perseguire la migliore efficienza del medesimo a garanzia del cittadino,
• perseguire equità distributiva e contenimento della spesa sanitaria
• assicurando a tutti i cittadini il libero accesso alle cure e la gratuità del servizio nei limiti ed in base ai criteri previsti dalla normativa vigente in materia.
LO STARTER DELLA RIFORMA DEL SSNLO STARTER DELLA RIFORMA DEL SSN
Con la promulgazione della L. n° 421 del 23/10/1992 il Parlamento delegava il Governo, attraverso l’emanazione di uno o più D.Lgs, a:
• D.Lgs 30/12/1992 n° 502 D.Lgs 30/12/1992 n° 502 ““Riordino della Riordino della disciplina in materia sanitariadisciplina in materia sanitaria””
• D.Lgs 7/12/1993 n° 517 D.Lgs 7/12/1993 n° 517 ““Modificazioni al Modificazioni al D.Lgs 502/92D.Lgs 502/92””
LA SECONDA RIFORMA SANITARIALA SECONDA RIFORMA SANITARIA
AZIENDALIZZAZIONE USLAZIENDALIZZAZIONE USL
D.Lgs 517/93 nuovo stato giuridico dell’Unità Sanitaria Locale Azienda USL
PERSONALITÀ GIURIDICA PUBBLICA
TOTALE AUTONOMIA:• organizzativa• amministrativa• patrimoniale• contabile• gestionale• tecnica
Compito principale della AUSL garantire i livelli uniformi di Assistenza Sanitaria nel proprio ambito territoriale
Essa è AZIENDA dotata di
Azienda Sanitaria Azienda Sanitaria LocaleLocale
Direttore Sanitario
Direttore Amministrativo
Distretti Sanitari
Presidi Ospedalieri
Dipartimenti (Dip. di
Prevenzione)
Direttore Generale
Consiglio dei Sanitari
AUSLAUSL
Igiene e Sanità Pubblica
Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
Dipartimento di Dipartimento di PrevenzionePrevenzione
Direttore di Dipartimento
AREE DIPARTIMENTALI
Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
Sanità animale
Igiene della produzione, trasformazione...degli alimenti di origine animale
Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche
Sanità Pubblica
Sanità Pubblica Veterinaria
Tutela della Salute negli Ambienti di
Lavoro
DistrettoDistretto
Presidi Ambulatoriali Specialistici
Ufficio di Coordinamento
Consultori Familiari
Direttore di Distretto
Assistenza Domiciliare
Centri di Riabilitazione
Residenze Sanitarie Assistenziali
Servizi per la Prevenzione e Cura delle Tossicodipendenze
Assistenzadi Base
Centri di Salute Mentale
Hospice
Sociale?
DISTRETTO SANITARIODISTRETTO SANITARIO
Medicina Preventiva dell’Età Evolutiva
• rilevanza nazionale
• alta specializzazione
• possedere almeno tre delle strutture di alta specialità indicate dal DM del Ministero della Sanità 29/1/1992 (G. U. n° 26 del 1/2/1992)
• essere caratterizzati da una organizzazione funzionale di tipo Dipartimentale
AZIENDALIZZAZIONE OSPEDALIAZIENDALIZZAZIONE OSPEDALI
Per diventare Azienda, gli Ospedali devono qualificarsi per:Per diventare Azienda, gli Ospedali devono qualificarsi per:Per diventare Azienda, gli Ospedali devono qualificarsi per:Per diventare Azienda, gli Ospedali devono qualificarsi per:
LA TERZA RIFORMA SANITARIALA TERZA RIFORMA SANITARIA
principio della delega:
perseguire la piena realizzazione del diritto
alla salute, dei principi e degli obiettivi già
previsti dalla I Riforma Sanitaria
Legge delega del 30 novembre 1998, n. 419Legge delega del 30 novembre 1998, n. 419Legge delega del 30 novembre 1998, n. 419Legge delega del 30 novembre 1998, n. 419
LA TERZA RIFORMA SANITARIALA TERZA RIFORMA SANITARIA
4 aspetti:
• Riordino SSN attuato con D. Lgs . 229 nel giugno 1999 ed in vigore dal 31 luglio 1999
• Riordino Medicina Penitenziaria• Ridefinizione rapporti tra SSN ed Università• Testo unico delle leggi e degli atti aventi
forza di legge relativi all’organizzazione ed al funzionamento del SSN
Legge delega del 30 novembre 1998, n. 419Legge delega del 30 novembre 1998, n. 419Legge delega del 30 novembre 1998, n. 419Legge delega del 30 novembre 1998, n. 419
• Piano Sanitario Nazionale (PSN)• Garantire livelli essenziali ed uniformi di
assistenza (evidence based medicine)• Regionalizzazione SSN Federalismo• Più poteri ai comuni in materia sanitaria• Aziendalizzazione delle strutture sanitarie
(USL ed Ospedali)
LA TERZA RIFORMA SANITARIALA TERZA RIFORMA SANITARIA
PUNTI CENTRALI DELLA RIFORMAPUNTI CENTRALI DELLA RIFORMA
• Accreditamento (L. 724 del 23/12/1994)• Organizzazione di tipo dipartimentale • Dipartimento di prevenzione• Distretto Sanitario di base• Ridefinizione requisiti DirettoriGenerali• Razionalità ed economicità degli interventi in materia di
formazione ed aggiornamento del personale sanitario (ECM)
LA TERZA RIFORMA SANITARIALA TERZA RIFORMA SANITARIA
PUNTI CENTRALI DELLA RIFORMAPUNTI CENTRALI DELLA RIFORMA
LA TERZA RIFORMA SANITARIALA TERZA RIFORMA SANITARIA
• Ruolo unico della Dirigenza medica Organizzazione per Strutture Complesse
• Esclusività del rapporto di lavoro• Abbassamento dell’età pensionabile per i medici del
SSN (65 aa, elevabile a 67 aa)• Cessazione anticipata delle mansioni assistenziali del
personale medico universitario, che può proseguire l’attività didattica
• Riconduzione della Ricerca scientifica agli obiettivi del PSN
PUNTI CENTRALI DELLA RIFORMAPUNTI CENTRALI DELLA RIFORMA
Servizio Sanitario Servizio Sanitario NazionaleNazionale
Ministero della Salute
Consiglio superiore di sanità (CSS)
Conferenza Stato-Regioni
Istituto superiore di sanità (ISS)
Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL)
Agenzia per i servizi sanitari regionali (ASSR)
Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)
Istituti zooprofilattici sperimentali (II.ZZ.SS.)
Servizio sanitario regionale
Servizio sanitario regionale
Servizio sanitario regionale
Servizio sanitario regionale
LA TERZA RIFORMA LA TERZA RIFORMA SANITARIASANITARIA
Servizio Sanitario Servizio Sanitario RegionaleRegionale
Assessorato alla sanità
(Agenzia sanitaria regionale)
(Osservatorio epidemiologico regionale)
Aziende sanitarie locali
Aziende ospedaliere
Policlinici universitari
Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico
Strutture sanitarie private accreditate
Ambiente ?Ambiente ?
LA TERZA RIFORMA SANITARIALA TERZA RIFORMA SANITARIA
PIANO SANITARIO NAZIONALEPIANO SANITARIO NAZIONALE
1. i livelli uniformi di assistenza2. i progetti-obiettivo
3. le aree prioritarie di intervento4. le esigenze prioritarie in materia di ricerca sanitaria applicata
5. gli indirizzi relativi alla formazione di base del personale6. le misure e gli indicatori per la verifica degli interventi di assistenza
7. i finanziamenti relativi a ciascun anno di validità del piano
STABILISCE
LIVELLI DIASSISTENZA
OBIETTIVI• prevenzione• cura• riabilitazione
LINEE GENERALIDI INDIRIZZO
DEL SSN
INDICA
Con riferimento agli obiettivi del PSN, individua per il livello regionale:
le politiche per la salute
le strategie sanitarie
le strategie organizzative
la allocazione delle risorse
È adottato o adeguato entro 150 giorni dalla data
di entrata in vigore del PSN
Piano sanitario regionalePiano sanitario regionale
Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro
Assistenza distrettuale
Dipartimento di prevenzione
Aziende ospedaliere
Livelli essenziali di Livelli essenziali di assistenzaassistenza
Assistenza ospedaliera
Presidi ospedalieri di Asl
Policlinici universitari
IRCCS
Altre strutture pubbliche
Strutture private accreditate
Distretti
I servizi sanitari regionali sono in grado di garantire equita’ in salute?