Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA •...

36
Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati A n n o I V n . 1 L u g l i o 2 0 1 3 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO SPECIALE PER L’ASSEMBLEA DEI SOCI 5 LUGLIO 2013 Cresce l’impegno di OSA nei servizi di assistenza domiciliare Web Adi: il primo bilancio della piattaforma telematica di OSA è positivo “Papa Francesco, una carezza di Dio per i ragazzi di Villa 21” Padre Charly: “La Provvidenza è stata molto buona con noi”

Transcript of Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA •...

Page 1: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

P e r i o d i c o d e l l ’ O S A • O p e r a t o r i S a n i t a r i A s s o c i a t i

A n n o I V n . 1

L u g l i o 2 0 1 3

A L S E R V I Z I O D E L L A S A L U T E

NUMERO SPECIALE PER L’ASSEMBLEA DEI SOCI 5 LUGLIO 2013

Cresce l’impegno di OSA nei servizidi assistenza domiciliare

Web Adi: il primo bilancio dellapiattaforma telematica di OSA è positivo

“Papa Francesco, una carezzadi Dio per i ragazzi di Villa 21”

Padre Charly: “La Provvidenzaè stata molto buona con noi”

Page 2: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

w w w . o s a . c o o p

AL SERVIZIO DELLA SALUTE

Page 3: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

Cari Soci,anche quest’anno possiamo essere soddisfatti dei ri-sultati che tutti insieme abbiamo raggiunto. Tra-guardi incoraggianti, che danno speranza per ilfuturo, ancor più se rapportati alla situazione diestrema incertezza che il Paese sta attraversando,con aziende che chiudono e posti di lavoro che siperdono ogni giorno.

Da sempre nella cooperazioneLa nostra Cooperativa, è bene ricordarlo, nacque allafine degli anni ’80 per dare lavoro a giovani neolau-reati in medicina e assistenza domiciliare alle per-sone con AIDS, assistite sino ad allora solo negliospedali. Dai suoi inizi OSA ha posto la massima at-tenzione nel garantire lavoro e quindi assistenza. Ab-biamo cercato, fra mille difficoltà, di custodire questospunto iniziale, e fra un posto di lavoro in più e unmaggior profitto, abbiamo sempre scelto, nella so-stenibilità, la prima via. Conservando nel tempo lastruttura giuridica della cooperativa, senza farci atti-rare da altri modelli, che avrebbero allontanato ine-vitabilmente tutti noi da questo scopo iniziale.Difendiamo, infatti, la cooperazione, in Confcoope-rative, come strumento, oggi più di ieri, ideale per ladifesa e la tutela di chi non può competere con logi-che collegate al capitale, che per sua natura, è fina-lizzato alla produzione di utile, tendendo aschiacciare le fasce più deboli. Il modello coopera-tivo, con tutte le sue dinamiche particolari, è basato,invece, sul rapporto fra persone che lavorano in-sieme, con le complicazioni a volte connesse a ciò,ma preferibili rispetto alle logiche che portano aguardare solo al profitto e alla sua massimizzazione.

Alcuni dati dal Bilancio 2012Numeri sicuramente importanti quelli del 2012, chefanno della nostra cooperativa una realtà importantenel settore, e che riguardano il fatturato, da semprein crescita, e i margini operativi, che hanno consen-tito anche quest’anno di chiudere in utile (la cui de-stinazione sarà decisa nella prossima assemblea deisoci del 5 luglio). La proposta del CdA conterrà anchequest’anno una piccola parte dello stesso da dedi-care al “ristorno per tutti i soci”. Ricordo, infatti, che

in una cooperativa ciò che “avanza”, sottraendo i“costi” dai “ricavi”, deve essere ripartito fra tutti i soci.Negli ultimi 15 anni sono stati attribuiti ai soci ri-storni per quasi 5 milioni di euro. Cifre che avrebberopotuto essere addirittura più elevate se la PubblicaAmministrazione ci avesse pagato nei limiti di Carisoci, tempo previsti dall’Unione Europea. Se ciò av-verrà potremo ridurre drasticamente la spesa per gliinteressi bancari - che quest’anno supera i 3 milionidi euro! - e aumentare, appunto, la voce “ristorni” nelnostro bilancio. Com’è ingiusto un Paese in cui, perpoter pagare gli stipendi ogni mese, una cooperativacome la nostra, nella quale il “lavoro” rappresenta lavoce maggiore di costo, deve andare a “comprare” ildenaro in banca. E ancora più strano se si pensa chegli “oneri finanziari” sono una delle componenti sucui si calcola una tassa ingiusta come l’Irap (nel 2012circa 1,4 milioni di euro) che penalizza maggior-mente chi come noi ha una base di lavoratori così nu-merosa.Speriamo che qualcosa cambi in fretta e che le Isti-tuzioni sappiano riconoscere il valore della coopera-zione e ci diano almeno quanto ci spetta, conpagamenti in tempi “civili”.

Il LavoroNonostante queste difficoltà anche nel 2012 ab-biamo conservato tutte le nostre “commesse”, dallaSicilia alla Lombardia, e creato nuove opportunità di

Lettera ai sociditorialedditoriale

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 3

Page 4: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

lavoro. Il numero degli occupati rispetto all’anno pre-cedente, infatti, è cresciuto ancora e siamo ormai2.301 soci lavoratori, dei quali 2.119 dedicati diretta-mente all’assistenza e 182 alle attività di coordina-mento. Altro aspetto di rilievo è che circa il 67% ècomposto da donne.La composizione per età indica che, nonostante glianni passino, solo 270 soci lavoratori hanno più di 50anni e che la grande maggioranza (774) ha fra trentae quaranta anni e che 688 hanno meno di trentaanni. Se le istituzioni comprendessero il valore dellacooperazione, nelle sue dinamiche più concrete enella capacità di creare lavoro, anche il problemadella disoccupazione giovanile nel nostro Paese sa-rebbe meno grave.

I nuovi serviziUna realtà, quella della nostra Cooperativa, semprein costante evoluzione. Lo dimostrano i nuovi serviziche abbiamo attivato e quelli che saranno avviati abreve: in Lombardia nei territori di Crema e Cremona,e in Sicilia nelle provincie di Agrigento e Caltanis-setta. Senza contare il fatto che OSA ha contribuitoa costruire e andrà a gestire una nuova residenza sa-nitaria con oltre 100 posti letto in Puglia.

Prospettive futureOltre a portare assistenza, in un Sistema come quelloSanitario in grave crisi, non solo economica e finan-ziaria, ma principalmente di idee, siamo impegnati,nella Federazione Sanità di Confcooperative, nellaprogettazione di nuovi modelli assistenziali che sa-remo chiamati ad applicare in futuro. Modelli in cuil’Assistenza Primaria avrà finalmente un ruolo cen-trale, e che prevedono un’integrazione reale fra glioperatori che si occupano di assistenza nel territorio,fra cooperative socio-sanitarie, cooperative di medicidi famiglia e cooperative di farmacisti. In questa di-rezione ci stiamo già muovendo, con la realizzazionedi nuovi soggetti consortili, nelle diverse regioni, in-tegrandoci con le migliori risorse espressione dei ter-ritori dove operiamo.Se da una parte gli sforzi che stiamo sostenendosono orientati a dare il nostro contributo perché il Si-stema sanitario funzioni sempre meglio, in un si-stema pubblico che sta arretrando paurosamente,tagliando risorse, dall’altra abbiamo deciso di pun-tare con più forza sui servizi integrativi, rafforzandoil marchio "Mai soli”. Si tratta, come sapete, di un pro-gramma che mira a garantire continuità assistenziale

una volta terminate le attività previste dal piano in-dividuale formulato dalle AA.SS.LL.Abbiamo bisogno dell’impegno, della disponibilità edella professionalità di tutti voi per il buon esito diquesto progetto. Intendiamo, infatti, fornire una con-creta risposta alle esigenze che registriamo quotidia-namente, relazionandoci con le persone cheassistiamo e con i loro cari. A breve partiranno pro-grammi assistenziali rivolti direttamente ai cittadini,in sinergia con i farmacisti e i medici di medicina ge-nerale, con cui cercheremo di portare alle famiglie indifficoltà risposte assistenziali appropriate.

La comunicazioneCon questo spirito e nell'intento di collegarci sempredi più ai nostri assistiti, abbiamo scelto, inoltre, di im-pegnarci in uno sforzo di comunicazione esterna.Abbiamo, così, rinnovato completamente il sito e ri-dato linfa a “OSA News”, con una redazione costituitada giornalisti professionisti impegnata quotidiana-mente nella scrittura di contenuti online pensati peri nostri assistiti. Si tratta di uno strumento essenzialeper “raccontare” OSA all’esterno, un utile “diario dibordo” del nostro lavoro, al quale ognuno di noi puòdare il proprio contributo.Se sapremo, in futuro, collegarci alle persone con cuiveniamo in contatto, e sapremo stabilire con esse unpatto fiduciario, facendole sentire parte del nostrosistema, e non semplici “clienti”, il nostro percorsocontinuerà, dando sostanza a quello “scambio mu-tualistico” per cui nasce e cresce una cooperativacome la nostra. Scambio mutualistico che per unacooperativa sociale deve estendersi alla società ci-vile, e per quanto ci riguarda, e per fortuna, a quellagente che nel momento di bisogno potrà trovare ri-sposte ed essere contenta di aver trovato sulla suastrada un socio lavoratore della Cooperativa OSA.

Con questo augurio mi sento quindi di ringraziarvipersonalmente per l’impegno e la dedizione chemettete nel vostro lavoro. Invio un caro saluto a tuttivoi e alle vostre famiglie.

Giuseppe Maria MilanesePresidente OSA

NUMERO 1 • LUGLIO 20134

Page 5: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

ommaommario

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 5

OSA NEWS(in attesa di registrazione)Periodico ad uso internoriservato ai soci e dipendenti OSA

DirettoreGiuseppe Milanese

Coordinamento editorialeGnoti LabMassimiliana Ilari (OSA)

Comitato di RedazioneElio GuzzantiFrancesco GiuffridaDaniele PalumboGina GasbarroneFlaviano PonzianiMauro D’Orazio

RedazioneOSA - Operatori SanitariAssociati soc. coop. a r.l.Via Lucio Volumnio, 100178 RomaTelefono 06/710661Fax 06/71066440

Realizzazione graficaMitoGroup srl

Finito di stampare nel mese di luglio 2013dalla tipografia “Artigrafiche srl” Roma

Questo numero di OSA Newsè dedicato al nostro amico e collegaRoberto Natale

6 OSA chiude in positivo il bilancio 2012

9 “Gli operatori OSA? Disponibili, empatici,professionali”

10 Cresce l’impegno di OSA nei servizi diassistenza domiciliare

13 “Vincenti grazie a qualità ed esperienza”

14 Cap, l’assistenza al cittadino passa anchedalle farmacie

16 “Papa Francesco, una carezza di Dio per iragazzi di Villa 21”

19 “Non lasciate che vi rubino la speranza”

20 “La Provvidenza è stata molto buona con noi”

21 Web Adi, il primo bilancio è positivo

22 “Assistenza primaria: ora più che mai”, ilnuovo modello illustrato al Sanit

24 Qualità dei servizi e intrattenimento: la ricettaper l’eccellenza della Residenza Bellagio

26 “Ritorno in comunità, ma stavolta daoperatore”

27 Mai Soli, un servizio a misura di assistito

29 Nasce OSA News online, il diario di bordodella Cooperativa sul web

30 Encomi

Page 6: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 20136

Il 2012 è stato ancora un anno difficile. Un periodo ca-ratterizzato da una grande sofferenza dell’economiae della finanza nel Paese. Argomenti in apparenzacomplicati, da addetti ai lavori, ma mai come ora le fa-miglie comprendono appieno le conseguenze con-crete della crisi. Un momento complicato che attra-versa il mondo del lavoro e quellodelle imprese, che tocca tutti, cheinduce a ridurre i consumi, a fare at-tenzione alle spese, a scegliere ognigiorno di acquistare o di investire,quando si può, in cose necessarie, in cose sicure,rimandando a tempi più sereni tutto ciò che ci apparesuperfluo.In greco, la parola crisi significa scelta. In giapponese,la stessa parola è rappresentata da due ideogrammiche, tradotti, indicano pericolo e opportunità. I tempiattuali, si sa, sono complessi.Ogni periodo di difficoltà, tutta-via, porta con sé l’inizio di unasoluzione e lo spostamentoverso un equilibrio diverso, ma-gari più utile e più sostenibile.La Cooperativa OSA vive im-mersa in questa realtà e, comele famiglie, è fortemente impe-gnata a sostenere i redditi deipropri soci lavoratori eserci-tando quotidianamente sceltee ricerche delle migliori oppor-tunità che il mercato offre permassimizzare le risorse, compri-mendo al massimo le spese purgarantendo la qualità di un ser-vizio cosi delicato come quelloche si rivolge alla persona.

Nonostante queste difficoltà oggettive, OSA ha co-munque fatto registrare numeri positivi: i ricavi sonoaumentati del 10,6 per cento rispetto all’anno prece-dente, il valore della produzione passa da 68,6 a 75,9milioni di euro.Cresce anche la compagine dei soci lavoratori, incre-

mentata di circa il 5 per cento. Beneanche l’utile di esercizio sociale, chesi chiude con un risultato di 511.944euro, al netto delle imposte e del ri-storno (100 mila euro) destinato aisoci cooperatori. Si conferma la con-

sistenza del fondo di mutualità, ampiamente utilizzatonell'anno, ma ripristinato con adeguato accantona-mento, che chiude registrando un valore di fine annopari a 103 mila euro. Nel 2012 la Cooperativa ha inoltremantenuto il proprio patrimonio netto, stabile a quota8,9 milioni di euro.

L’utile di esercizio, invece, fa re-gistrare una lievissima contra-zione: passando dai 554.783euro del 2011 ai 511.944 eurodel 2012 (si tratta dello 0,67 percento del fatturato).La voce degli interessi e deglioneri bancari rappresenta, comesempre, una voce di spesa moltosignificativa, correlata alla naturadell'azienda, eminentementelabour intensive e con capitaligenerati dall'autofinanziamento.Nell’anno che si è appena con-cluso, OSA ha sostenuto costiper interessi ed oneri per circa3,2 milioni di euro, a fronte diutilizzi di affidamenti concessidal sistema creditizio per circa

OSA chiude in positivoil bilancio 2012Crescono i ricavi, il valore della produzione e la compagine deilavoratori, nonostante le difficoltà dovute ai ritardi della PubblicaAmministrazione e alla difficile congiuntura economica

“Quando è in ballo la salute dellepersone, è necessaria

un’attenzione particolare percontrollare che i servizi erogati

siano costantemente verificati evalutati”

Page 7: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

100 milioni di euro.Come noto, la voce più importante tra i costi del contoeconomico della Cooperativa è rappresentata daglistipendi e dai salari corrisposti mensilmente ai soci edai correlati oneri legati al costo del lavoro: oneri pre-

videnziali, assistenziali, tasse e contributi. La corre-sponsione degli stipendi e degli oneri connessi vieneerogata mensilmente, mentre la Pubblica Amministra-zione, alla quale OSA presta i propri servizi, paga le fat-ture con un ritardo medio di 240 giorni.Altrettanto noto è il fatto che alcune commesse ab-biano tempi di pagamento ancorapiù lunghi rispetto ai 240 giorni dimedia, arrivando a superare l’anno.Si tratta, come appare evidente achiunque si informi costantementetramite giornali e tv, di un grave pro-blema che affligge tante imprese che, come OSA, of-frono i propri servizi o vendono i propri beni allaPubblica Amministrazione, ritrovandosi loro malgradoa fare da "banche" del sistema pubblico.Per poter puntualmente adempiere alle proprie obbli-gazioni, per condurre la Cooperativa con la stessa di-ligenza con cui ciascuno conduce la propria famiglia,OSA è chiamata quindi a massimizzare le risorse e avagliare e scegliere gli investimenti nella prospettiva

di creare maggiore opportunità di lavoro e di sviluppoper il futuro.Il sistema creditizio è quindi necessariamente partnerinsostituibile per poter sostenere lo squilibrio tempo-rale tra incassi e pagamenti. Il sistema bancario offre

il proprio "prodotto", il denaro, e il prezzo che si pagaper ottenerlo è determinato dal tasso di interesse dacui scaturiscono gli oneri bancari che la Cooperativadeve fronteggiare.OSA, con la sua puntuale condotta pluriennale, hamantenuto un significativo accesso al credito, conse-

guendo affidamenti totali per circa100 milioni di euro. Questo fattorepone la Cooperativa in una condi-zione migliore rispetto a tante altreimprese che sperimentano ognigiorno quanto sia diventato difficile,

nel nostro Paese, ottenere prestiti bancari per soste-nere sia la propria attività sia per affrontare il momentodi crisi. Naturalmente, tale possibilità ha un costo chesi manifesta con la consistente spesa per interessi cheOSA sostiene.Se il sistema della Pubblica Amministrazione effet-tuasse il pagamento delle fatture secondo i terminiprevisti dall’Unione Europea, cioè a 30 o 60 giorni, talevoce verrebbe drasticamente ridotta a tutto vantag-

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 7

Spazio OSA

A) CREDITI VERSO SOCI 404.260B) IMMOBILIZZAZIONI (al netto dei fondi) 11.483.691C) ATTIVO CIRCOLANTE 52.994.927II - CREDITI 51.954.246verso clienti 49.307.370D) RATEI E RISCONTI 234.966Totale ATTIVO 65.117.843A) PATRIMONIO NETTO 8.902.992- CAPITALE SOCIALE 5.023.701- RISERVE 3.367.348- utile d’esercizio 511.944B) FONDI 695.488C) TFR 1.591.078D) DEBITI 52.461.367- verso banche 30.202.732- verso banche oltre 12 mesi 4.307.747E) RATEI E RISCONTI 1.466.919Totale PASSIVO 65.117.843

STATO PATRIMONIALE 31/12/2012

“Si conferma la consistenza delfondo di mutualità, ampiamente

utilizzato nell'anno, maripristinato con adeguato

accantonamento”

Page 8: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

gio dei soci, che vedrebbero aumentare il volume deimargini da destinare a ristorno.Nel corso degli ultimi 16 anni, OSA ha corrisposto alsistema bancario oneri finanziari cumulativi per circa20 milioni di euro a fronte di ristorni attribuiti ai sociper 5 milioni di euro complessivi.Se fosse possibile ottenere una riduzione dei termini

di pagamento dei crediti, la Cooperativa ridurrebbe ilricorso al finanziamento da parte del sistema crediti-zio, ottenendo una minore spesa per interessi, impie-gando cosi i margini per un ulteriore sviluppo ed unamaggiore remunerazione del fattore lavoro, in lineacon i propri scopi.

NUMERO 1 • LUGLIO 20138

A) VALORE DELLA PRODUZIONE 75.900.824

B) COSTI DELLA PRODUZIONE 71.372.811 6) materie prime 1.490.184 7) per servizi 14.431.175 8) godimento beni di terzi 3.631.537 9) per il personale 49.184.076

10) ammortamenti e svalutazioni 784.267 11) variazioni delle rimanenze 1.725 12) 13) altri accantonamenti 1.556.057 14) oneri diversi di gestione 293.790 DIFFERENZA TRA RICAVI E COSTI DELLA PRODUZIONE 4.528.013 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI - 3.025.893 D) RETTIFICHE DELLE ATTIVITA' FINANZIARIE - E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 360.861 22) imposte sul reddito dell'esercizioIRAP/IRES 1.351.037 Utile di esercizio 511.944

RISTORNO A SOCI 100.000

CONTO ECONOMICO 31/12/2012

Page 9: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 9

Spazio OSA

Disponibilità, empatia, professionalità, umanità, cor-dialità. Sono le parole che hanno scelto gli assistiti e iloro familiari - figli, coniugi, genitori - per descrivere illavoro degli operatori OSA. È quanto emerge da dueindagini che sono state svolte nei territori della AslRoma G e di Palermo. Una fotografia, quella scattatadalle due ricerche, che fornisce un quadro puntuale deirapporti umani che si vengono a instaurare fra assistitie operatori e che rivela anche l’eccellente livello quali-tativo del servizio fornito.Emerge, sono gli stessi intervistati a raccontarlo, losforzo degli operatori nel cer-

care un dia-logo continuocon le personedi cui si pren-dono cura. Unimpegno relazionale portato avanti con cortesia, genti-lezza, disponibilità all’ascolto e a dare consigli.Più di tre assisiti su quattro, ad esempio, alla domanda“l’operatore le spiega cosa fare in sua assenza?” ha rispo-sto positivamente (con punte del 92 per cento raggiuntea Palermo) e tra l’80 e il 92 per cento di loro ha dichiaratoche l’operatore è sempre stato pronto a ascoltare le loroesigenze e a dispensare informazioni.Se poi si osservano le percentuali relative al quesito“l’operatore la saluta e le chiede come si sente?” emergecome l’educazione e la cortesia siano ormai tratti distin-tivi dello stile OSA, diffusi in maniera capillare. Quasi tuttigli intervistati sia a Roma sia a Palermo hanno rispostopositivamente. Rari i casi di ritardi gravi, altra conferma della professio-nalità degli operatori della Cooperativa. Sia nel territorio

della Asl Roma G sia in quello palermitano, nell’82 percento dei casi gli assistiti hanno affermato di aver rice-vuto le prestazioni di cura da operatori estremamentepuntuali o che, in caso di ritardi, sono stati avvisati tem-pestivamente attraverso la centrale operativa di riferi-mento o tramite il contatto diretto con i domicili. Giudizio positivo non solo per chi fisicamente si recanelle case delle persone, ma anche per chi lavora “dietrole quinte”, nella Centrale Operativa che coordina il servi-zio e a cui si rivolgono gli assistiti che affrontano le pro-blematiche. Anche qui, 9 intervistati su 10 hanno

dichiarato di aver risolto il problema per cui avevanochiamato.Uno sforzo che ha portato i risultati attesi, come appareevidente ascoltando gli stessi assistiti. “È come un figlioper me, quando so che deve venire a casa mia mi sentogià meglio”, ha detto ad esempio un paziente in riferi-mento all’operatore che si è preso cura di lui. Un rapportodi fiducia difficile da instaurare, viste le problematiche disalute dell’utenza, ma che è fondamentale per il buonesito del percorso assistenziale, se è vero, come dice unutente di Palermo, che “un sorriso può essere più efficacedi mille terapie”.

“Gli operatori OSA? Disponibili,empatici, professionali”Così gli assistiti descrivono il lavoro di chi ogni giorno si prendecura di loro. I risultati dell’indagine condotta nei territori della AslRoma G e Palermo

professionalitàdisponibilitàFretta

duciaumanitàcordialità

empatia soddisfazione

PocaUmanità

PocaCordialità

PocaProfessionalità

PocaAssistenza

coinvolgimento

umanitàPocaProfessionalità

amicizia

Page 10: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 201310

Assistere nelle proprie case le persone che ne hannobisogno. Era questa la prima missione da cui ha avutoorigine la Cooperativa nel 1985.Di strada, negli ultimi 28 anni, gli operatori di OSA nehanno fatta moltissima. Un percorso iniziato con ilprimo progetto di assistenza domiciliare a favore dipersone malate di Aids a Roma e proseguito con i tantiservizi che la Cooperativa ha realizzato negli anni peranziani e disabili, specializzandosi anche nel seguireutenti con patologie che necessitano di livelli assisten-ziali avanzati e di tecnologia a domicilio. La Cooperativa arriva ogni anno nella casa di oltre 25mila persone, di cui quasi due terzi nella sola regioneLazio, assistiti e curati a casa da oltre mille professioni-sti tra infermieri, fisioterapisti e medici secondo un mo-dello consolidato.La crescita dei servizi di assistenza domiciliare sviluppatida OSA è ormai da anni un dato di fatto. Una sicurezza acui operatori, referenti e dirigenti sono ormai quasi abi-tuati. Ma, in realtà, si tratta di un lavoro continuo, chenasce dai momenti di progettazione e sviluppo di nuoviservizi e prosegue nella gestione delle problematicheche si manifestano quando si incontrano migliaia di fa-

Cresce l’impegno di OSA nei servizidi assistenza domiciliareNel corso del 2013 sono aumentati gli assistiti. Al via nuoviprogetti in Sicilia e in Lombardia

Crema e Cremona, obiettivo qualitàin Lombardia

La presenza di OSA in Lombardia si rafforza conl’arrivo di due nuovi servizi. Si tratta della cen-trale operativa Adi di Crema, inaugurata nel feb-braio 2013, e dell’Adi di Cremona, avviata agiugno. L’obiettivo della Cooperativa è di aumen-tare il volume di accessi e gestire un numerosempre crescente di esigenze. Come noto, inLombardia, il Sistema sanitario garantisce deivoucher a titolo mensile, utilizzabili per l'acquistodi prestazioni Adi a favore di soggetti fragili af-fetti da patologie cronico-degenerative. Conquesto sistema, in sostanza, è sempre l’interes-sato che sceglie il provider per i servizi assisten-ziali. La strategia di espansione, ha sottolineatoAndrea Trappolini (responsabile del servizio pri-vato in OSA), punterà quindi sulla qualità e sullapuntualità. L’Adi conta su un’equipe di professio-nisti per la valutazione delle singole problema-tiche e per la stesura di piani di assistenza ad hoc.

Page 11: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 11

Spazio OSA

miglie e si portano nelle loro case quei necessari “corpiestranei” che sono gli operatori di OSA.Entrare nelle abitazioni delle persone, parlare con i me-dici di medicina generale e delle Asl, spiegare ai fami-gliari le terapie o le motivazioni di una scelta di orario,motivare gli operatori, controllare la programmazionedelle attività, entrare in sintonia con le persone assi-stite. È il pane quotidiano di chi si occupa di assistenzadomiciliare, delle equipe di coordinamento ormai col-laudate che lavorano per assicurare che tutti gli oltre1.500 assistiti ricevano ogni giorno le giuste cure.Nel 2012, OSA ha sviluppato l’assistenza domiciliare in seiregioni per conto di 12 diverse Asl. Rispetto all’anno pre-cedente, si sono aggiunte due nuove attività: una al Nord(nell’Asl di Cremona) ed una al Sud (nell’Asl di Caltanis-setta). Per il 2013 è in partenza una nuova attività ad Agri-gento. In aggiunta, nel corso del 2012, hanno visto la lucedue nuovi servizi nelle Asl Roma D e Latina a seguito diaggiudicazione di nuovi appalti, che hanno dato conti-nuità alla presenza consolidata di OSA in quelle Asl.Una menzione particolare la merita il servizio svoltoper la Asl di Latina. Si tratta di uno stretto partenariatotra Asl e OSA, all’interno di un progetto sperimentaledi cure di comunità che affianca ai servizi di assistenzadomiciliare sanitaria un coinvolgimento dei medici dimedicina generale, dei momenti valutativi congiunti,la creazione di ambulatori di comunità ed una infor-

matizzazione globale dei servizi.La rilevanza dell’assistenza domiciliare è cresciuta neglianni all’interno di OSA ed è oggi organizzata nella “Divi-sione assistenza domiciliare”. Un nucleo con una sua di-rezione, strutturata in due aree operative (centro-Norde centro-Sud), 12 gruppi di coordinamento con altret-

Agrigento, l’ultimo arrivato in SiciliaNegli ultimi mesi, la presenza di OSA in Sicilia siè consolidata con la partenza dei servizi Adipresso l’Asp di Agrigento. Un progetto che si af-fianca all’analoga esperienza della Cooperativaa Caltanissetta, attivata nell’ottobre dello scorsoanno, e alla sede di Palermo (che gestisce il ser-vizio di cure sanitarie e sociosanitarie a domicilioa scopo preventivo). Nel mese di maggio, gli ac-cessi nell’Agrigentino si sono attestati a 3.246unità, in larga parte relativi ad assistenza di tipoinfermieristico (2.547 accessi). Anche in questocaso, considerando il potenziale bacino diutenza delle zone, la Cooperativa conta di au-mentare gradualmente il volume di gestione.Dopo l’avvio a fine 2012, a Caltanissetta i numeriiniziano a salire. A maggio gli accessi sono stati3.300, divisi tra servizi di tipo infermieristico(2.041 in totale) e riabilitativi (1.259).

Page 12: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

tanti responsabili ed uffici dislocati nei vari territori.L’obiettivo è di assicurare che tutto avvenga secondo lecorrette modalità, una missione svolta rapportandosicostantemente con la direzione di divisione.Quando è in ballo la salute delle persone, è necessariaun’attenzione particolare per controllare che i servizierogati siano costantemente verificati e valutati. Perquesto è in continua evoluzione un sistema di qualitàche definisce regole, protocolli operativi e standard darispettare. Si tratta, anche in questo caso, del risultatodi anni di esperienza confluiti nell’impianto di un si-stema che, già nel lontano 2001, consentì alla Coope-rativa di ottenere - tra i primi in Italia - la Certificazionedi qualità secondo le norme ISO 9002:1999, aggiornatapoi alla successiva normativa ISO 9001:2000.Ma la migliore certificazione arriva ogni giorno da tuttigli assistiti. Il loro numero, che cresce ogni anno, è laprova più evidente di quella qualità che è l’obiettivoprimo ed ultimo del lavoro che tutti i soci di OSA coin-volti in questi servizi mettono in campo ogni giorno.

NUMERO 1 • LUGLIO 201312

Spazio OSA

Villa Bianca rafforza la presenza di OSA in PugliaTra le principali novità del 2013, la residenza Villa Bianca è destinata a diventare uno dei fiori all’occhiellodella Cooperativa. Due piani e 64 stanze doppie con bagno privato attrezzato, per un totale di 116 posti.È la dotazione della struttura di Mesagne (Brindisi), che conterà anche su 14 mini appartamenti indipen-denti. Oltre ai comfort, i punti di forza della nuova Rssa saranno le attività ad ampio spettro dedicate agliospiti, tra cui il cineforum, i corsi di musica e le attività artistiche e sportive.

Aprilia Adi, quando il socialeincontra il sanitario

Una stretta cooperazione tra Comune, Asl e OSAper la presa in carico di persone non autosuffi-cienti. Questo il punto di forza del servizio Adi diAprilia, una delle ultime novità nel panoramadella Cooperativa. Attivato a marzo, il progettoè fortemente integrato a livello istituzionale edè stato ideato per portare ad un livello qualita-tivo superiore l’assistenza socio sanitaria nel ter-ritorio. Come? Attraverso riunioni tra operatori,medici e personale OSA ogni 30 giorni (il primomercoledì del mese), durante le quali vengonovalutati i singoli casi ed elaborati i Piani assisten-ziali individualizzati (Pai). Un modello complessoma ambizioso, che vede la partecipazione con-temporanea di diversi attori, tutti orientati allasalute degli assistiti.

Page 13: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 13

Assistenza domiciliare

Lavorano tutto l’anno, a ritmi più serrati proprio quandoaltrove si progettano ormai le vacanze. Ma all’Ufficiogare e adempimenti contrattuali, il vero “motore” di OSA(se si fermasse non ci sarebbe praticamente lavoro perla Cooperativa), ci sono abituati. “I bandi possono uscirein qualsiasi momento - racconta la responsabile Ales-sandra Leoni -, ma per prassi la Pubblica Amministra-zione ne realizza la maggior parte nei mesi di giugno enel periodo post natalizio, quindi per forza di cose dob-biamo aumentare i ritmi a luglio e a febbraio”.Una regola non scritta, che però chi conosce i mecca-nismi degli enti pubblici ha imparato nel tempo. E diesperienza in materia, il personale dell’Ufficio gare neha da vendere. Leoni lavora a questo “organo” fonda-mentale di OSA dal 1997,anche se fa parte dellaCooperativa dal 1993. Lei,che è “ormai una veterana”,come si definisce sorri-dendo, e che ha visto au-mentare negli anni laconcorrenza, racconta cheoggi, rispetto al decennioprecedente, è più difficileaggiudicarsi un appalto.La responsabile dell’Uffi-cio gare, però, è serena: “Èvero che è aumentata la concorrenza, ma è anche veroche sono poche le realtà che possono vantare l’espe-rienza e il bagaglio di professionalità che ha la nostraCooperativa”.Capacità ed esperienza che fanno la differenza, anchee soprattutto per gli enti pubblici che alle realtà comeOSA affidano uno dei beni più importanti per la comu-nità: la salute dei cittadini. “Per aggiudicarsi una garasono fondamentali la qualità del servizio offerto e l’affi-dabilità del soggetto che concorre, che viene conside-rata non solo in base alla solidità economica, ma anche

e soprattutto in base agli anni di lavoro che questo puòvantare nel settore”, dice Leoni.Si spiegano così i successi della Cooperativa, che neltempo ha visto crescere con costanza non solo il nu-mero dei lavoratori e il monte ore di lavoro svolto, maanche la percentuale di gare vinte su quelle a cui ha par-tecipato. Con risultati a volte sorprendenti. “Nel 2012, cisiamo aggiudicati circa l’80 per cento dei bandi a cui ab-biamo partecipato - racconta la responsabile dell’Ufficio- e anche se dell’ultimo anno non siamo in grado di for-nire risultati precisi, in quanto molte gare sono ancorain corso di aggiudicazione, sicuramente il trend che ab-biamo registrato negli ultimi dieci anni è positivo”.Non mancano le difficoltà, soprattutto in un periodo

difficile per gli Enti pubblici, alle prese con i tagli im-posti dalla spending review. “La crisi ha influito nontanto nel numero di bandi pubblicati quanto nella fasedi gestione del contratto - rivela Leoni -. Le Aziende sa-nitarie locali arrivano a chiedere addirittura fino al 10per cento di sconto e per noi si fa dura, dato che lavo-riamo principalmente con le persone e che dobbiamofare riferimento ai contratti collettivi. Visto che siamouna realtà seria e non vogliamo abbassare il livello qua-litativo del servizio offerto, spesso l’unica strada è la ri-duzione del margine operativo”.

“Vincenti grazie a qualità edesperienza”La responsabile Alessandra Leoni racconta il lavoro dell’Ufficio gare eadempimenti contrattuali, organo fondamentale di OSA che nel 2012si è aggiudicato l’80 per cento dei bandi a cui ha partecipato

Page 14: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 201314

Medici di medicina generale, operatori socio sanitarie farmacie insieme, per fornire un’assistenza pun-tuale e continua ai cittadini. Il consorzio Cap, conte-nitore di soci erogatori di attivitàsocio-sanitaria, ha un progetto am-bizioso. L’obiettivo è elevare a si-stema la collaborazione fra i soggettiche si occupano di dare una rispostaalle esigenze socio sanitarie dellepersone, così da garantire standard qualitativi elevatie, soprattutto, disponibilità nel territorio sette giornisu sette.Il progetto, che già negli scorsi anni ha iniziato aprendere forma, si avvale a partire da luglio della col-laborazione delle farmacie. L’intento è raggiungere ilcittadino “sotto casa”, attraverso la rete capillare deiconsorzi farmaceutici aderenti. I consorziati Cap pos-sono fornire un insieme di attività di intervento: nonsolo cura e assistenza (anche domiciliare, a cui pro-prio partendo dal Cap si può accedere), ma anche diprevenzione, educazione sanitaria e per le correttepratiche di autogestione delle malattie croniche.OSA, come gli altri attori che aderiscono al progetto,fornirà le prestazioni socio sanitarie (anche domici-liari). Il consorzio, invece, è chiamato a redigere le re-gole e a controllare che queste venganorispettate.Grazie al Cap, l’utente che necessita unaprestazione socio sanitaria o diagnosticapuò contattare la farmacia aderente allarete, dove è supportato tempestiva-mente. L’operatore provvede, infatti, afissare un appuntamento di prestazione e lo fa con-sultando un portale online dove sono a disposizionei centri aderenti. In alternativa, può prenotare un ap-puntamento per la valutazione per l’assistenza sani-

taria e sociale direttamente a casa dell’utente. All’as-sistito viene consegnato un documento di prenota-zione e vengono illustrate le modalità di accesso al

servizio.Basta recarsi in farmacia, insomma,per prenotare servizi socio sanitari ediagnostici ed essere indirizzati alprofessionista più opportuno, sel’esigenza è specifica, oppure a un

medico di medicina generale. Un sistema che è ingrado di garantire una significativa riduzione deitempi di attesa. A disposizione degli utenti, anche unnumero verde, a cui è possibile rivolgersi per otte-nere chiarimenti e informazioni.Per gli assistiti, oltre alla comodità di avere uno “spor-tello” di accesso al servizio sul territorio, c’è la garanziadi una prestazione che viene erogata in stretta colla-borazione con i consorzi di medici di famiglia, i qualiredigono l'atto di valutazione multidimensionalesocio-sanitario, a sua volta richiesto dai farmacisti perla gestione della presa in carico. Il tutto a tariffe “sociali”e sostenibili, in linea con i ticket del Ssn.I fruitori del servizio possono avere a disposizioneuna carta associativa: una ricaricabile Postepay, ado-perabile attraverso i pos installati presso tutte le far-

macie. La Cap Card, questo il nome, èutilizzabile da tutto il nucleo familiare edà diritto a sconti e all’assistenza telefo-nica per informazioni su servizi, presta-zioni, tariffe e consulenza sanitaria esociale.Nello specifico, fra i servizi che vengono

proposti sotto l’unico “tetto” del Cap ci sono visitemedico-specialistiche, diagnostica, assistenza socialealla famiglia, esami a domicilio e l’assistenza domici-liare infermieristica e fisioterapica. E ancora: pac-

Cap, l’assistenza al cittadino passaanche dalle farmacieDa luglio, gli utenti possono prenotare servizi socio sanitari ediagnostici o essere indirizzati a un medico di medicina generaletramite le farmacie aderenti al consorzio

“L’intento è raggiungere ilcittadino ‘sotto casa’,

attraverso la rete capillare deiconsorzi farmaceutici

aderenti”

“Attraverso il sistemaCap si vuole realizzareuna completa ‘presa incarico’ degli assistiti in

continuitàassistenziale”

e politica sanitaria

Page 15: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

chetti di prevenzione, presidio medico-chirurgico,assistenza medica specialistica domiciliare, serviziodi telemedicina e telesoccorso. Nel “pacchetto Cap”rientrano inoltre l’assistenza sociale,il badantato e i servizi di trasporto ealla persona.Attraverso il consorzio degli aderential Cap si vuole, insomma, realizzareuna completa “presa in carico” degliassistiti in continuità assistenziale. Ilservizio si pone come integrazione di quanto già ero-gato dal Servizio sanitario regionale, della rete ospe-daliera e delle attività di prevenzione.

L’obiettivo dichiarato del progetto è, infatti, “diven-tare il perno del sistema delle cure primarie in si-stema di governance, un governo clinico che

costruisca la squadra tra gli operatorisocio sanitari e i centri medico dia-gnostici con il supporto di un si-stema di ‘recup’ di indirizzogovernato presso le sedi delle farma-cie”. Si tratta di una vera e propria ri-voluzione, che potrebbe registrare,

tra gli effetti positivi, lo smaltimento parziale del ca-rico di lavoro per i pronto soccorso.

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 15

“Grazie al Cap, l’utente chenecessita una prestazione

socio sanitaria o diagnosticapuò contattare la farmaciaaderente alla rete, dove è

supportato tempestivamente”

Attualità e politica sanitaria

Page 16: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 201316

“Fratelli e sorelle, buonasera!”. Chissà quanto sono ri-suonate forti, le prime parole di Papa Francesco, nelprimo pomeriggio di Buenos Aires. Una frase tantosemplice e diretta, da commuovere immediatamentemilioni di credenti in tutto il mondo. A migliaia di chi-lometri da quel cielo di metà marzo di piazza San Pie-tro iniziava anche un’altra festa, quella della Villa 21. Iragazzi di questo barrio della Capitale argentina sfre-giato dalla droga e dalla povertà, infatti, conosconobene quel sorriso genuino che illuminava il volto delnuovo Papa. È lo stesso di quel “padre” Bergoglio chesi è speso per loro, aiutandoli a lottare contro povertàe dipendenza. Ci racconta le emozioni di quel pome-riggio Padre Charly, che a Villa 21 porta avanti il pro-getto Mamà Osa, nato proprio dall’incontro fra l’alloraCardiale Bergoglio e i sacerdoti che si occupano deiragazzi del barrio.

Il Santo Padre è ben noto per il suo impegno versogli ultimi della società. Quanto è stato importanteil suo contributo per l’avvio del Progetto Mamà Osa?“Fu proprio l’allora Cardinale Bergoglio, Arcivescovo diBuenos Aires, a metterci in contatto con Giuseppe Mi-lanese, che era già all’epoca molto interessato alla suaopera religiosa e sociale. Giuseppe venne diverse voltein città con il suo gruppo, per sostenere un progettodi una ‘fattoria sociale’ per il recupero di consumatoridi paco (una droga economica molto diffusa nei quar-tieri poveri di Buenos Aires, ndr). Se è vero che nellaparrocchia di Caacupe stavamo finendo il lavoro di re-cupero dei tossicodipendenti di paco, non eravamoriusciti però a completare il progetto ‘della fattoria so-ciale’. Per queste ragioni, in uno dei suoi viaggi, AngeloCaciolo, che faceva parte del gruppo di Giuseppe,pensò che si poteva favorire un progetto per la prote-zione dei bambini del Hogar Nino Jesus”.

E così è nata Mamà Osa…“Infatti, una realtà che permettea molti ragazzi della nostra cittàdi poter fare colazione, pranzo,partecipare a laboratori di ap-poggio scolastico, ricreazione esport, di ricevere sostegno nelpercorso scolastico”.

Vi tenete ancora in contattocon Papa Francesco?“Il Cardinale Bergoglio sostenevatanto la nostra opera. Da quandoè stato eletto al Soglio Pontificionon abbiamo più parlato per-sonalmente con lui. Sappiamoche potremmo contattarlo senzadifficoltà: è sempre stato dispo-

“Papa Francesco, una carezzadi Dio per i ragazzi di Villa 21”Padre Charly è il sacerdote che si occupa del progetto MamàOsa, fondato grazie all’aiuto di Bergoglio. Ci racconta come nelbarrio di Buenos Aires hanno vissuto l’elezione del Pontefice

Page 17: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

nibile e potremmo arrivare a lui tranquillamente, masenza dubbio capiamo che avrà molti problemi con laconduzione e il risanamento della Chiesa Universale,quindi non lo disturbiamo. Preghiamo per lui, e loteniamo vicino al cuore”.

Sappiamo che vi ha anche inviato una lettera.“Ci ha scritto nel marzo di quest’anno, in occasione delquinto anniversario del nostro Hogar de Cristo, il centrodi recupero per i tossicodipendenti che lui stesso hainaugurato nel 2008”.

Nonostante non sia ancora stata pianificata, in Ar-gentina c’è grande fermento per la prima visita delPapa. Lo aspettate anche per mostrargli i passi inavanti del progetto?“L’impressione che abbiamo al momento qua è che ilCardinale Bergoglio ora è il Papa Francesco ed è ditutti. Se e quando verrà a Buenos Aires, suppongo avràpoco tempo e tutti cercheranno di avvicinarlo. Se vorrà,sarà lui stesso a cercarci, non proveremo a inserircinella sua agenda perché sarà sicuramente molto fitta”.

Come hanno reagito i bambini alla notizia di unPapa argentino?“Ricordo perfettamente ogni momento di quel giorno.

La città era in festa, grandi e bambini sono usciti instrada e per le piazze, la Chiesa si è subito riempita digente che voleva condividere la notizia. I telefoni nonsmettevano di squillare. La gente gridava di allegria epiangeva di emozione. Molti mostravano foto con luie sembrava incredibile che una persona a noi così vi-cina, che visitava costantemente il nostro quartiere,fosse diventato Papa. Noi, come tutti, abbiamo semprevisto la figura del Pontefice come un qualcosa di moltolontano e irraggiungibile. Era davvero difficile crederee capire che cosa stava succedendo realmente”.

Questa splendida novità ha dato una spinta al pro-getto da un punto di vista pastorale?“Per molti l’elezione di Papa Francesco è stata l’occa-sione di una nuova conversione. Persone stanche e sfi-duciate sembrano aver ritrovato di colpo la forza e lavitalità per affrontare le difficoltà. La parrocchia, sempremolto popolata, ha avuto un flusso straordinario dipersone in quei giorni”.

La situazione nel quartiere è cambiata dal giornodella fumata bianca?“Qualcosa si è mosso nella scala di interesse dei gruppipolitici e mediatici. Dall’elezione di Papa Francesco sipercepisce chiaramente il potere dei media, che hanno

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 17

Spazio OSA

Page 18: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

contribuito a far scoprire al mondo dei luoghi altrimentisconosciuti a livello internazionale, come la Villa 21”.

Ci racconta le sue emozioni quando ha saputo cheil Cardinale che ha contribuito a fondare il progettoera diventato Papa?“Inizialmente sono rimasto stupito e perplesso. Nonriuscivo a capire la portata di quanto stesse succe-dendo. Sentivo come se una nube di grazia fosse arri-vata ad abbracciare la nostra patria, come se la rugiadadi Dio ci stesse dolcemente accarezzando dall’alto. Misentivo estasiato da Dio, per qualcosa di così vasto chenon capivo e non potevo spiegare”.

La dedizione di Papa Francesco per i poveri e i di-sagiati è un esempio per tutti. Come ha cambiato ilvostro impegno quotidiano la sua elezione?“Ha gettato su di noi una grande luce, anche a livello

di comunicazione e visibilità. Speriamo, tuttavia, chela vicinanza espressa da media e politici non sia unamoda passeggera, ma di qualcosa che possa mettereradici. Tutta quest’attenzione complica un po’ il nostrolavoro, ma la accogliamo di buon grado, nella speranzache qualche messaggio arrivi anche a chi ha la possi-bilità di fare qualcosa per la nostra realtà”.

Seguite regolarmente Papa Francesco, per esempionell’Angelus domenicale? “I media argentini trasmettono praticamente ogni pa-rola o gesto del Papa. Quando il Santo Padre dice qual-cosa che richiama l’attenzione mondiale, cosa che av-viene con molta frequenza, la notizia inonda i canalitv, le radio, i portali internet e i periodici. Si sente sem-pre più spesso la gente in strada che commenta i gesti,le parole e gli inviti del Papa. È un fatto che ci riempiedavvero il cuore d’orgoglio”.

Passiamo a Villa 21, qual è la situazione attuale nelbarrio?“Il quartiere, purtroppo, è sempre lo stesso. Povero,emarginato e con gravi problemi strutturali. Come sem-pre, la povertà porta con sé emarginazione, violenza emorte. Nonostante tutto gli abitanti, per la maggiorparte immigrati, continuano a lottare per migliorare lapropria vita, per portare avanti le proprie tradizioni, lapropria fede, la loro cultura e i loro valori”.

Come procede il centro diurno Niño Jesus?“Il Niño Jesus è in piena salute, supporta e accompagnala crescita di molti ragazzi. È uno spazio sereno, pienodi vita. Attualmente abbiamo attivato anche un labo-ratorio di murga (una sorta di teatro di strada che co-niuga musica, danza e recitazione, ndr) e abbiamo am-pliato la capacità gestionale a livello sociosanitario,con la presenza di uno psichiatra infantile che affronta

le difficoltà legate alle diverse forme di violenza edaltri conflitti gravi che spesso si vengono a creare nellefamiglie. Oltre allo psichiatra, lavora con noi anche unendocrinologo che monitora costantemente la crescitadei bambini”.

Sono previste nuove attività nel quartiere da partedella Cooperativa OSA?“Stiamo costruendo un centro di recupero, che per-metterà ad alcune madri tossicodipendenti di stare inluogo sicuro e pulito con i propri figli. La maggior partedi loro è spesso costretta a vivere in strada, con i bam-bini al seguito. Una situazione insostenibile, ingiusta.Questo nuovo spazio ci permetterà di accogliere que-ste donne, di aiutarle a disintossicarsi e di prendercicura della formazione e della salute dei loro figli”.

NUMERO 1 • LUGLIO 201318

Page 19: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

Spazio OSA

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 19

Il pensiero di Papa Francesco, nei giorni successivi allasua elezione al Soglio Pontificio, non poteva non rag-giungere anche i quartieri più disagiati della “sua” Bue-nos Aires. Nella lettera che vi proponiamo (ricevutaanche da Padre Charly), il Santo Padre ha voluto ringra-ziare i ragazzi del Hogar de Cristo, le case in cui i disagiatidella periferia della Capitale argentina trovano acco-glienza e riparo dal flagello della droga e della violenza.

Cara Famiglia del Hogar de Cristo,

oggi mi hanno ricordato che cinque anni fa cominciammo questo cammino con molta timidezza. Lo Hogar de Cristoè la casa di Gesù, dove, insieme a sua Madre Maria e suo Padre Giuseppe, ha scoperto l’amore. Ha imparato adamare e ad essere amato, a ridere e piangere, ringraziare e chiedere, festeggiare e soffrire.Il luogo in cui si è sempre sentito compreso, ascoltato, valorizzato, dove nessuno mai gli ha negato affetto, tenerezzae dove apprese ad amare la povertà, l’umiltà, il lavoro e lo sforzo, l’onestà, la coerenza, la pazienza ed il sapertollerare l’ingiustizia, il saper aspettare il tempo di Dio...Oggi lo “Hogar de Cristo” è una realtà grande, molto grande. Tre quartieri, che immagino uniti, uniti al cuore di Gesùe della Vergine, e dalla quale unione arriveranno tutte le grazie. Quanto dobbiamo ringraziarli per questo posto.Sono molto vicino a Voi! Come mi sarebbe piaciuto essere lì di persona!Cinque anni fa lavavo i piedi ai primi ragazzi del quartiere, magari qualcuno di loro adesso sta festeggiando. Da quiconcedo loro la mia benedizione, che possano anche loro lavare i piedi per Gesù... che tutti guardino ciò che Lui hacreato! È dalla mano di questi ragazzi che Gesù si mette al servizio dei più bisognosi, dei suoi sacerdoti e di tutta lagente meravigliosa che spende il proprio tempo, la propria vita e il proprio cuore in questa enorme sfida… difficile,però necessaria…Quanto mi avete insegnato con la vostra lotta quotidiana, quanto ringrazio di avervi conosciuto, quanto bene miavete fatto e mi fate ancora oggi!Oggi in questo anniversario, in questa festa…vi abbraccio tutti. E vi ricordo: vale la pena andare avanti... Vale lapena lottare… Vale la pena per Gesù e per sua Madre la Vergine Maria...Non lasciatevi rubare la speranza, non lasciatevi ingannare. Gesù vi ama molto… La Vergine via ama molto. E viamo molto anche io.E a voi, miei amati sacerdoti, vorrei inviare un abbraccio speciale… vi ringrazio di cuore per tutto quello che fate perquesto gregge di Dio, al quale mi sento molto unito e che tanto amo.E di nuovo dico a voi…NON LASCIATE CHE VI RUBINO LA SPERANZA.E a tutti voi, che festeggiate i 5 anni del “Hogar de Cristo”, vi benedica il buon Dio per mezzo dei sui angeli guardiani, diSan Giuseppe, Santa Teresa, per mezzo dei suoi santi protettori: San Michele Arcangelo, Madre Teresa di Calcutta, SanAlberto Hurtado, San Giovanni Bosco e Padre Carlos Mugica. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Festeggiate, Celebrate e COMPORTATEVI BENE!!E per favore, non dimenticatevi di pregare e far pregare per me. Ne ho tanto bisogno,

Francisco

“Non lasciate che vi rubino la speranza”La lettera di Papa Francesco in occasione del quinto anniversariodel Hogar de Cristo, inaugurato dal Santo Padre nel 2008

Page 20: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

“Giuseppe Querido”. Inizia così la lettera di padreCharly al presidente di OSA Giuseppe Maria Milanese.Poche righe, scritte di getto, che tradiscono la grandeemozione del giovane religioso argentino.Questa storia inizia nei giorni in cui la redazione gior-nalistica che si è occupata di OSA News contatta padreCharly per l’intervista che leggete in queste pagine.Una serie di domande, studiate per mettere in luce ilgrande ruolo di Papa Francesco nel progetto MamàOsa e tracciare un bilancio della Villa 21 e del centrodiurno Nino Jesus. Proprio nei giorni precedenti l’invio della nostra in-tervista, padre Charly aveva contattato gli uffici del-l’arcidiocesi di Buenos Aires per avere notizie sull’arrivodi nuovi fondi dall’Italia. Finanziamenti vitali, destinatialla costruzione di una nuova struttura per il recuperodi madri tossicodipendenti, che però mancavano al-l’appello, o almeno così avevano comunicato dagli uf-fici della Capitale. La nostra intervista, quindi, ha incuriosito il religioso.Perché tante domande da Roma? Armato di speranza,

fede e forza di volontà, il giovane padre Charly si è ri-volto nuovamente alla curia per saperne di più. Ed ècosì che ha fatto una splendida scoperta: si era trattatosolamente di un equivoco, un errore tecnico che avevaspinto il religioso a pensare che il progetto Mamà Osafosse stato addirittura sospeso.Forse un semplice sbaglio, un computer impazzito,un’incomprensione o probabilmente un ritardo nellacomunicazione. Alla fine, infatti, i fondi sono arrivatiregolarmente. “La providencia es muy buena con no-sotros” (“la provvidenza è molto buona con noi”, ndr),festeggia padre Charly nella lettera, che potete leggereintegralmente in questa pagina. Per chi vive da sempre in una realtà “ordinaria” comela nostra, dove cibo, cure mediche e sicurezza socialesono una semplice routine, può sembrare una cosa dapoco. Ma non è così. Soprattutto per chi ogni giornosi occupa di costruire il futuro di decine e decine digiovani in un ambiente complesso, avvelenato dalladroga e sconvolto dalla violenza e dalla povertà.

NUMERO 1 • LUGLIO 201320

“La Provvidenza è stata moltobuona con noi”Padre Charly e la curiosa storia dei nuovi fondi per Mamà Osa, arrivatiin Argentina proprio mentre OSA News era in fase di realizzazione

Giuseppe querido,

escribo para agradecerte te cuento que po

r un error de la curia, nosotros pensamos que Mamà Osa se habia suspendid

o a prin-

cipio del año pasado llame un par de veces al

arzobispado y me dijeron que no habia entrado nada del

dinero hace poco, me

llego un mail de un periodista de OSA en el que me hacia un monton de preguntas.

Me sonaron medio raro las preguntas que me hacia y por eso llam

e a la curia para preguntar si habia entr

ado algo de dinero.

El contador busco y hoy me contestó: tenemos el dinero guardad

os en la curia!!!

No te imaginas la alegria que tenemos todos aca, estabam

os buscando el dinero para construir la n

ueva granja, y no sabiamos

de donde sacarla. La providencia es muy buena con nosotros.

Agradezco tu generosidad y la de todo OSA

Te mando un abrazo grande y espero contigo

que Francisco lleve a la Iglesia por los ca

minos que todos anhelamos

Te esperamos cuando quietaCarlos Olivero

Page 21: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 21

Spazio OSA

A due anni dal lancio, prosegue a passo spedito l’imple-mentazione della piattaforma Web Adi. Si tratta del soft-ware sviluppato dalla Cooperativa OSA in collaborazionecon Tc Data-Blackberry, che permette di collegare intempo reale operatori Adi, medici di base e Asl. In altre parole, Web Adi è un vero e proprio “ponte te-lematico”, una piattaforma informatizzata che per-mette di scambiare informazioni di carattere medicoe di programmare efficacemente le atti-vità di assistenza domiciliare. Per cercare di tracciare un resoconto delfunzionamento del sistema, abbiamo sen-tito Marco Attardi, tra i referenti della piat-taforma tecnologica Web Adi. “Il primobilancio è sicuramente positivo, analiz-zando in particolare le attività dove il si-stema ha raggiunto gli standard necessari - ha spiegatoAttardi -. Bisogna ricordare che si tratta di una tecnolo-gia che fa molto affidamento sull’interazione degli ope-ratori sul territorio, per questo, in media, entra a pienoregime in un tempo medio di 6-9 mesi, a seconda dellesingole realtà locali”. Un sistema complesso, per il quale serve una grandecollaborazione da parte di tutti gli attori in causa, mache garantisce ottimi risultati, permettendo anche disnellire i tempi d’azione. “Grazie alla piattaforma è pos-sibile accorgersi di eventuali ‘buchi’ aperti già alla finedella giornata lavorativa - ha sottolineato Attardi -. Inquesto modo le verifiche scattano più velocemente edè possibile riprogrammare efficacemente gli interventi”.A guadagnarci, quindi, è l’efficienza nella programma-zione, il livello di comunicazione e, non ultima, la qua-lità del servizio. Al momento Web Adi è disponibile e già avviato a pienoregime per i servizi Adi nelle Asl Roma D, E, F, G e per ilservizio di assistenza ai malati di Hiv nella Capitale. NelLazio è stato inoltre adottato nell’Asl di Latina. Fuori daiconfini laziali è invece attivo a Matera ed è attualmentein fase di implementazione a Palermo. Nell’Asl Roma G,in particolare, è previsto un incremento della collabora-

zione con il committente: i responsabili dell’azienda sa-nitaria locale potranno inserire tutte le richieste diretta-mente sulla piattaforma grazie a delle password agenerazione automatica, sulla falsariga di quelle in usoper i conti correnti bancari. Un fattore che dovrebbe garantire una maggiore traspa-renza, tempi più rapidi e costante espansione della piat-taforma. Questi, del resto, sono anche i punti di forza del

sistema, che nella sua prossima fase evolu-tiva sarà aperto anche agli assistiti. “Gliutenti potranno usare Web Adi per comu-nicare le loro esigenze ed esprimere com-menti sulla qualità del servizio ricevuto, siadal punto di vista professionale che umano- ha concluso Attardi -. Nell’assistenza do-miciliare i padroni di casa sono le persone,

il nostro compito è portare loro la nostra professionalitàin punta di piedi”.

Web Adi, il primo bilancio è positivoLa piattaforma telematica di OSA collega in tempo reale glioperatori Adi e i committenti delle Asl. In futuro il sistema saràesteso anche agli assistiti. Il commento del referente Marco Attardi

“Nell’assistenzadomiciliare i padroni dicasa sono gli assistiti, il

nostro compito èportare loro la nostra

professionalità inpunta di piedi”

Page 22: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

Raddoppiare i servizi di welfare, creare 193 mila nuoviposti di lavoro e aiutare le famiglie nella cura dei propricari. Sono gli obiettivi principali della proposta di riorga-nizzazione dell’assistenza primaria in Italia avanzata dalpresidente Giuseppe Maria Milanese, in occasione del-l’assemblea annuale di FederazioneSanità Confcooperative,svoltasi nell’ambito del Sanit 2013. Il progetto, presentato alla presenzadel ministro della Salute Beatrice Lo-renzin e del presidente della RegioneLazio Nicola Zingaretti, punta a costituireuna rete di cooperazione su tutto il ter-ritorio, mirata a garantire servizi alle fa-miglie che attualmente si affidano al badantato per lacura dei propri cari. Un modello, insomma, studiatoper evitare che i parenti che non sanno a chi rivolgersirinuncino alle prestazioni socio sanitarie. Un modo,inoltre, per rendere più efficiente l’assistenza primariae abbattere i costi del Sistema sanitario.“La cooperazione, da anni e nel silenzio, porta giàservizi a casa di 7 milioni di persone - ha spiegato Mi-lanese -. In molte zone d’Italia, le cooperative stannogià organizzando modelli di assistenza primaria operativisu base consortile, capaci di realizzare una vera presain carico dei cittadini, rendendo più appropriate tuttele cure. Non può esserci alcun risparmio se non siidentificano con chiarezza i livelli assistenziali e perchi si debbano produrre i servizi”.“Per centrare questo obiettivo, serve che le Istituzionisi dotino di apposite cabine di regia dedicate esclusi-vamente allo sviluppo dell’assistenza primaria - hacontinuato il Presidente -. Ma sono necessari anche si-stemi di accreditamento con cui selezionare i partnerprivati in base a storia imprenditoriale, requisiti ecapacità di risposta al sistema, anche dal punto di

vista occupazionale”.Un programma articolato in più punti, che si ispira amodelli consolidati della realtà sanitaria internazionale.È l’esempio del Regno Unito, dove a seguito dell’abo-lizione dei Primary care trust (l’equivalente locale delleAsl), il sistema ha visto il battesimo di consorzi di

medici (Clinical commissioning groups,ndr) a cui sono state attribuite, su tuttoil territorio britannico, l’erogazione ela tutela dei servizi assistenziali. Ma èanche il caso del Brasile, dove con Uni-med è stata creata la più grande espe-rienza cooperativa al mondo nel settore

sanitario, che copre l’83 per cento del suolo nazionalee fornisce assistenza a oltre 17 milioni di persone. In altre parole, quello presentato dal presidente Milaneseè a tutti gli effetti un “terzo settore” no profit, che siposiziona a metà tra il mercato e il Sistema sanitarionazionale e rappresenta un’integrazione tra pubblicoe privato. Per raggiungere il target prefissato, sonoquattro le proposte concrete messe in campo. La primaconsiste negli incentivi allo sviluppo di sistemi Adi(definiti da Milanese “la vera Cenerentola italiana”),con l’obiettivo di spostare l’asse della spesa dall’ospedaleal territorio, attraverso la realizzazione di una rete cherappresenti il soggetto a cui lo Stato possa rivolgersiper erogare servizi di assistenza primaria ai cittadini.Uno sviluppo che potrà avvenire anche attraverso laleva fiscale, fornendo vantaggi alle imprese che fannoil loro ingresso in campo. La seconda proposta prevede il superamento delsistema delle convenzioni in favore dell’accreditamento,concepito come uno strumento di regolazione delmercato sanitario. Lo status di “accreditato”, raggiungibileattraverso la verifica e il monitoraggio dei requisiti

e politica sanitaria

“Assistenza primaria: ora più che mai”,il nuovo modello illustrato al SanitPresentata all’assemblea annuale di FederazioneSanità Confcooperativela proposta di un network di cooperazione per l’assistenza primaria nelSistema sanitario nazionale e regionale. Il ministro Lorenzin: “Così sirisparmia e si umanizzano medicina e assistenza”

NUMERO 1 • LUGLIO 201322

“Una rete di cooperazione sututto il territorio, mirata a

garantire servizi allefamiglie che attualmente si

affidano al badantato per lacura dei propri cari”

Page 23: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

Attualità e politica sanitaria

minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da partedelle strutture pubbliche e private, sarà quindi utilizzatoper l’inserimento in una lista di potenziali fornitori diprestazioni per conto e a carico del Ssn.In quest’ottica, saranno i giudizi degliutenti a fare la differenza e contribuire adaumentare la competizione verso la ricercadi standard di qualità sempre più elevati.Una sorta di sistema di feedback, sulla fal-sariga di quanto già in atto nel RegnoUnito. Oltremanica l’Nhs Choices cataloga i providerin base ai servizi offerti, alle votazioni degli assistitie comprende una media dei giudizi sulla qualità ge-nerale. “In questo modo - ha spiegato il Presidentedi Confcooperative - il cittadino è una parte essenzialedel sistema, e non un cliente”.Altro punto chiave è la figura dei medici di famiglia,che dovranno fungere da elemento di controllo delterritorio, arrivando a gestire budget territoriali correlati

all’assistenza. “I medici di famiglia devono tornare apresidiare le case della persone - ha sottolineatoMilanese -. Con il loro aiuto possiamo davvero realizzareun’assistenza domiciliare con concetti di presa in carico”.

Ultimo, ma fondamentale step, lo sviluppodella mutualità integrativa. Per stimolarela crescita della gestione del risparmioprivato destinato a fini sanitari, è statosottolineato, serve maggiore chiarezzanella definizione dei livelli essenziali di

assistenza sanitaria e la salvaguardia dei soggetti piùbisognosi. Occorre quindi tracciare una “linea di de-marcazione” tra gli ambiti riservati alla funzione pub-blica e quelli richiesti alla mutualità integrativa privata.Lo scopo, in ultima analisi, è quello di eliminare le so-vrapposizioni degli ambiti di intervento e le duplica-zioni di finanziamento. Un sistema che non presenta costi extra, ma cheprevede l’ottimizzazione di quanto già si spende oggi

per il Ssn. “Non servono fondi aggiuntivi - èstato spiegato nel corso dell’Assemblea diConfcooperative -, bisogna razionalizzare laspesa esistente”.Le proposte sono state accolte con favoredal ministro della Salute Lorenzin, che hamesso in evidenza la necessità di guardareal futuro anche a lungo termine. “Bisognaevitare che la gente emigri per curarsi. Dalministero c’è la massima apertura e collabo-razione allo sviluppo di un’azione integratacon il modello a rete della cooperazione so-ciosanitaria - ha commentato il Ministro -.Quello presentato dal presidente Milanese èun modello che si pone in modo integrato,con il territorio che si fa carico di gran partedei casi che non arriveranno in ospedale.Così non solo si risparmia, ma si umanizzanola medicina e l’assistenza”.Dell’esigenza di una riforma ha parlato ancheil presidente della Regione Lazio Nicola Zin-garetti, che ha messo l’accento sulla necessitàdi costruire un nuovo modello di difesa dellasalute. Il Governatore lo ha definito un nuovo“cantiere della sanità del Lazio”. “Serve unalegge quadro che offra a tutti gli operatoriun punto di riferimento”, ha detto Zingaretti.

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 23

“Milanese: Nonservono fondi

aggiuntivi, bisognarazionalizzare la spesa

esistente”

Page 24: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 201324

Non la chiamano la perla del lago di Como per caso: Bel-lagio è un vero gioiello italiano, incastonato sulla ramifi-cazione del Lario famoso e invidiato intutto il mondo. Proprio qui, nel prestigiosocomune del triangolo lariano, si trova laresidenza Bellagio, Rsa gestita dalla Coo-perativa OSA.La struttura è immersa in un panorama da sogno: 24ettari di parco giardino, impreziositi da alberi di ulivo,

mimosa, cipressi e ortensie con una vista mozzafiato sullago di Como. La residenza Bellagio, ben nota in Lombardiae nel panorama nazionale, rappresenta un’eccellenzanell’offerta di prestazioni socio sa-nitarie di qualità a persone anziane. La residenza ha una capienza di 150posti, 77 camere doppie e singole,tutte con vista sul lago. Gli ospiti ri-cevono continuativamente prestazioni di assistenza sa-nitaria di tipo medico, infermieristico e riabilitativo in un

clima familiare e accogliente. Ampio rilievo alla fisioterapia,portata avanti costantemente nella palestra interna con

attività individuali e di gruppo. I servizisocio sanitari sono disponibili tutto l’anno,24 ore al giorno, mentre i parenti possonoraggiungere la struttura grazie ad unservizio gratuito di bus navetta con due

collegamenti a settimana da Monza e Milano.Gite sul lago, laboratori di ricamo, artigianato e attività

di gruppo nella natura. Sono alcune delle iniziative stu-diate dal team di animatori del “Bellagio”. Un’equipe chesi occupa della gestione dell’intrattenimento degli ospiti

a 360 gradi, con un’attività pianificataper assecondare le festività nazionalie le peculiarità del clima locale. Per fare un esempio, con l’arrivo dellaprimavera, è stato avviato un pro-

gramma di ortoterapia. Una novità che presenta dei be-nefici per il supporto della riabilitazione fisica e psicologica

Qualità dei servizi e intrattenimento:la ricetta per l’eccellenza dellaResidenza BellagioFabio Nitri: “Fanno la differenza la professionalità del personale sociosanitario e dei servizi residenziali e il monitoraggio costante di esigenze eproblematiche”

“Quattro utenti su cinque, inmedia, hanno espresso

soddisfazione su variparametri come aspetti

relazionali e organizzativi”

“Gite sul lago, laboratori di ricamo,artigianato e attività di gruppo nellanatura. Sono alcune delle iniziative

periodiche del team di animatori delBellagio”

Page 25: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

dei pazienti, già in uso in varie parti del mondo eoggetto di numerose ricerche scientifiche patrocinatedall’American Horticultural Therapy Association (Ahta).Nella residenza Bellagio, in particolare, si è scelto diportare avanti un “Terrazzo sensoriale”, un giardino perl’ortoterapia studiato per coinvolgere inizialmente unpiccolo numero di residenti, come ha spiegato GenoveffaDelli Santi, del team di animazione della residenza: “Moltidei nostri ospiti erano già appassionati di giardinaggio,ma per questa iniziativa abbiamo scelto di coinvolgeresoprattutto gli uomini, che apprezzano particolarmentel’aspetto prettamente pratico dell’ortoterapia”. Non mancano, inoltre, le ‘battellate’: escursioni in traghettosul lago di Como organizzate per permettere agli ospitidi ammirare ancora più da vicino le meraviglie offertedal Lario. Ampio spazio, inoltre, al confronto generazionale:a fine maggio, per un giorno, i residenti del Bellagiohanno infatti avuto l’occasione di stare a stretto contattocon i ragazzi della scuola media locale. Una giornata al-l’insegna della buona musica dal vivo, che gli adolescentihanno offerto al pubblico esigente e acculturato dellaresidenza, che ha ricambiato le attenzioni condividendocon i giovani le proprie esperienze di vita. Quattro utenti su cinque, in media, hanno espresso sod-disfazione su vari parametri come aspetti relazionali eorganizzativi. Le percentuali salgono al 100 per centoper quanto riguarda la tempestività nella consegna delladocumentazione clinica richiesta e la risposta ai reclami.Gli standard di qualità del Bellagio sono ben documentati,disponibili per tutti gli ospiti e sono utilizzati anche daglioperatori per intraprendere azioni correttive in corso,nel rispetto della Carta dei servizi e della legge regionale. Ma come si raggiunge uno standard di qualità elevatoper l’assistenza socio sanitaria a persone anziane?Fabio Nitri, il coordinatore amministrativo della ResidenzaBellagio, ha spiegato che sono due, in particolare, ipunti chiave sui quali la Residenza Bellagio si è adoperatadi più negli ultimi anni per raggiungere gli attualistandard di eccellenza. “A fare la differenza è la profes-sionalità del personale socio sanitario e dei servizi re-sidenziali, che con dedizione e responsabilità garantisceun costante affiancamento all’ospite durante tuttol’arco della giornata - ha sottolineato Nitri -. Alcontempo, è importante effettuare un monitoraggiocostante, per intervenire tempestivamente e cogliereal momento giusto tutte le esigenze e le problematicheche possono manifestarsi”.

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 25

Spazio OSA

“La seconda vita dimia zia Olga al Bellagio”

“Sapeva i nomi di tutto il personale”. La voce diAdelio Laini è rotta dalla commozione, mentre rac-conta gli ultimi mesi della splendida esistenza diOlga Sesti, sua zia. Una storia che inizia nel 2007,con l’ingresso della signora nella Residenza Bella-gio, a seguito di un forte esaurimento nervoso. Una donna dal carattere deciso, carismatica e so-lare, capace di sbarcare il lunario e fare fortunanell’Italia devastata del secondo dopoguerra. Unapersonalità forte, a tal punto da spingere i suoiparenti a cercare per lei qualcosa di più di unasemplice dimora per anziani. La scelta, dopo unaselezione tra gli istituiti locali, è ricaduta sulla Re-sidenza Bellagio, ben conosciuta nella zona comeRsa di eccellenza.“Nella struttura si respira una grande umanità -racconta Laini -. Mia zia non ci ha messo molto alegare con il personale e a stringere le prime ami-cizie con gli altri ospiti, anche grazie alle attivitàche si svolgono ogni giorno nella residenza”. Ge-stire le esigenze degli ospiti, anche in caso di emer-genza è uno dei punti di forza del Bellagio, e hafatto la differenza anche per la signora Sesti. “Mia zia ha avuto alcuni malori durante la sua per-manenza, ma è stata letteralmente salvata dal per-sonale della struttura - ha continuato il nipote dellasignora -. Una volta è stata anche portata in ospe-dale con l’elisoccorso, è difficile non sentirsi al si-curo nella Residenza”.Il desiderio di “costruire” qualcosa, è rimasto nellasignora Olga forte come in gioventù. Da qui la suadecisione di supportare economicamente la strut-tura . “Dopo aver parlato con Fabio Nitri, mia ziaha deciso di partecipare con un legato (una dona-zione vincolata) ad un progetto di ampliamentodella struttura con una sezione per i malati di Al-zheimer”, ha sottolineato Laini. Il progetto diespansione del Bellagio è tuttora in fase di studioe vedrà lo sblocco del lascito non appena saràmesso nero su bianco. La signora Olga si è spenta, in serenità, lo scorsoanno.

Page 26: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 201326

“Se i sogni ci sono ancora, perché non cercare di rea-lizzarli?”. Inizia con una domanda la “nuova” vita diGiovanna. Il nome è di fantasia (per proteggere la suaprivacy), ma a qualcuno il suo caso sarà sicuramentetornato alla mente. In occasione dell’assemblea deisoci del luglio 2012, infatti, la storia era stata raccontatadalla stessa ragazza.Disturbi alimentari, psicosi, il suicidio come un pensierosempre più oppressivo e ingombrante. Questi i problemiche hanno portato Giovanna ad intraprendere unlungo percorso di riabilitazione, portato a termine consuccesso nell’ Oasi di Vico del Gargano.Nella seconda metà del 2012, inoltre, la situazione dellaragazza ha preso una piega decisamente positiva. Gio-vanna è andata a vivere da sola, è riuscita a guardare infaccia il suo passato e ha iniziato a costruire il suo futuro.“Ho sempre desiderato lavorare nel sociale, aiutare chiha bisogno - ha spiegato la giovane -. Sono i motivi percui ho deciso di iniziare un corso da Oss (Operatoresocio sanitario, ndr)”. Ed è qui, nell’assistenza socio

sanitaria, che passato e presente della ragazza si incro-ciano. A un anno e mezzo dall’ingresso nella comunitàpugliese, infatti, Giovanna è tornata nell’Oasi di Vico delGargano. Stavolta, però, a ruoli invertiti. “Ho avuto lapossibilità di completare le mie ore di tirocinio proprionella struttura dove sono stata assistita - ha sottolineatola ragazza -. È stata un’occasione fondamentale permettermi in gioco, testare la mia professionalità echiudere il cerchio del mio percorso di riabilitazione”.Ad aiutare la ragazza nell’inserimento nel mondo dellavoro, sono stati gli stessi operatori che l’avevano ac-compagnata nel suo percorso. “Quando sono tornata,tutti credevano che fossi passata semplicemente asalutare - ha raccontato con un pizzico di orgoglio -. Maquando ho spiegato la novità, lo staff mi ha accolto dasubito come una nuova collega da istruire”.“Guarire dal disturbo psichiatrico è possibile, serve in-trospezione, motivazione e un aiuto - ha conclusoGiovanna -. Dal giorno del mio primo ricovero ho fattomolta strada, imparando che volere è davvero potere”.

“Ritorno in comunità, mastavolta da operatore”Giovanna racconta il suo percorso di recupero dal disturbo psichiatrico,completato con il ritorno nell’Oasi di Vico del Gargano come Oss tirocinante

Segretariato Sociale, a Rocca Massima un ponte tra amministrazione e cittadinoLe famiglie sono sempre più colpite dalla crisi economica. Non è certo un mistero, l'ultima fotografia di Banki-talia, pubblicata ad aprile, parla chiaro: la ricchezza lorda delle famiglie italiane è diminuita di 17 miliardi dieuro nei primi nove mesi dello scorso anno. Per far fronte a questa emergenza e per accogliere le richieste dichi si trova in difficoltà, a partire da gennaio 2013, la Cooperativa OSA ha ricevuto l’affidamento diretto delServizio di segretariato sociale nel Comune di Rocca Massima (Latina). Si tratta di una sorta di "ponte" che col-lega l’amministrazione comunale e le fasce deboli della popolazione che hanno bisogno di sostegno sociale,burocratico, economico e alloggiativo e comprende i servizi Adi per anziani e il supporto scolastico dei minori. L'attività del Servizio di segretariato sociale di OSA spazia dalla diffusione di notizie relative alle prestazioni offertedal Comune e dal Distretto socio sanitario, fino al supporto psicologico e, grazie ad una convenzione con la Fon-dazione Banco Alimentare, passa anche attraverso la destinazione di pacchi alimentari. “Aiutiamo le famiglie in difficoltà economiche anche attraverso piccoli contributi a carattere saltuario, confondi erogati tramite i finanziamenti comunali e grazie alla legge 32 su base regionale”, ha spiegato a OSANews l’assistente sociale Maila Zampi, che si occupa della presa in carico dei singoli casi. Insomma, un'espressione diretta dell'amministrazione comunale nei confronti delle fasce deboli, raggiuntaattraverso il contributo di professionisti che fanno da intermediari tra Comune e popolazione e rispondonoaccogliendo direttamente la domanda del cittadino (o di gruppi di persone, associazioni, enti ed organismi)sempre con la massima riservatezza.

Page 27: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 27

Assistenza domiciliare

Un servizio creato su misura, per assistere le persone adomicilio. Il concetto alla base di Mai Soli è chiaro: ga-rantire la continuità del servizio di assistenza domici-liare una volta concluso il percorso del Piano assisten-ziale autorizzato dalla Asl. Le parole chiave del progetto, che si oc-cupa dell’utente a 360 gradi, sono “per-sonalizzazione” e “accuratezza”. L’obiet-tivo viene raggiunto grazie ad unagamma di opzioni che spazia dalle visitemediche specialistiche all’assistenza in-fermieristica, a quella di base e fisiote-rapica, passando per podologia, diagnostica a domi-cilio e trasporto disabili. Come funziona? Si tratta, sostanzialmente, di unapresa in carico completa della persone che prendevita a partire dalla prima comunicazione di intervento.Il meccanismo è semplice. Dopo la segnalazione, cheavviene tramite un apposito numero verde, la centrale

operativa procede ad una prima analisi telefonica deibisogni dell’utente, avviando immediatamente la ste-sura di un “pacchetto” di intervento che può coinvol-gere diversi attori. A seconda delle esigenze e delle prescrizioni mediche,

infatti, può essere inviato a domiciliodel richiedente un medico specialista,che effettua una prima valutazione,oppure (se dalla prima comunicazionenon siano emerse criticità di tipo me-dico), è il care manager che pianifica,in base alle esigenze dell’utente e dei

suoi familiari, l’intervento infermieristico, fisioterapicoo di base. È in questo momento che prende forma il Pai (Pianoassistenziale individuale). Si tratta, in sostanza, di un“pacchetto di interventi su misura”. Il Piano mira a for-nire interventi ad hoc, studiati dall’equipe multidisci-plinare, che dopo un’analisi delle esigenze socio sani-

Mai Soli, un servizio a misura di assistitoDopo una fase di assestamento, Mai Soli sta vivendo un nuovomomento di slancio. Tra gli obiettivi futuri, l’estensione a tutti iservizi di OSA e la presa in carico precoce dei pazienti ricoverati

“Con la presa in caricoprecoce puntiamo a liberareil circuito, snellire i tempi di

ricovero e, di riflesso,abbattere i costi per il

Sistema sanitario nazionale”

Page 28: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 201328

tarie dell’assistito e della sua famiglia, attiva la strategiamigliore per coprire tutte le necessità dei singoli casi.Dopo una fase di assestamento, Mai Soli sta vivendoun nuovo momento di slancio. Il servizio è attivo almomento sul territorio di Roma, Crema, Cremona eFoggia, ma è già in cantiere un’estensione a tutte lezone d’Italia in cui OSA è operativa. Ampliamento ma non solo. Uno dei progetti più signi-ficativi e ambiziosi, in questo senso, è la presa in caricoprecoce dei pazienti. Si tratta, sostanzialmente, di ap-plicare il concetto che sta alla base di Mai Soli anchealle persone già ricoverate. “Contiamo di pianificare il

rientro a casa del pa-ziente, inviando a domi-cilio un terapista occupa-zionale per la valutazionepreventiva di eventualibarriere architettoniche -ha spiegato a OSA NewsAndrea Trappolini, re-sponsabile del servizioprivato in OSA -. Pun-tiamo anche ad istruire ifamiliari, che rappresen-teranno la prima linea diassistenza per l’utente acasa e che potranno, inogni caso, fare riferi-mento a Mai Soli perqualsiasi esigenza legataalla degenza”.Un progetto ambizioso,ma dal potenziale note-vole. Secondo i dati 2010del Sistema nazionale diverifica e controllo sull'as-sistenza sanitaria (Siveas),pubblicati di recente,circa il 16 per cento deiricoveri sono “potenzial-mente inappropriati” dalpunto di vista clinico. Si-tuazione ancora piùgrave a livello organizza-tivo, dove il dato relativoalle giornate di degenza

inappropriate sale al 27 per cento, in particolare a causadella carenza di soluzioni di cura alternative all’ospe-dale. Con cifre simili, un sistema costruito per agevolareil turnover ospedaliero riveste un ruolo sociale non in-differente. “Possiamo aiutare la sanità a liberare postiletto, facendo accedere alle strutture di riabilitazionee ricovero persone che al momento sono in lista di at-tesa - ha sottolineato Trappolini -. Con la presa in caricoprecoce puntiamo a liberare il circuito, snellire i tempidi ricovero e, di riflesso, abbattere i costi per il Sistemasanitario nazionale, diminuendo il disagio per chiaspetta il ricovero”.

Page 29: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 29

Spazio OSA

Raccontare tutte le attività della Cooperativa. Per assolverein maniera sempre più efficace questo compito è statocreato “OSA News”, un canale di comunicazione onlinecostantemente aggiornato e in grado di fornire contenutidi qualità riguardanti la realtà OSA e ilmondo dell’assistenza sociosanitaria. Da sempre gli sforzi di OSA sono indirizzatial costante miglioramento dei serviziofferti. Ed è per questo che rientrano inquesto processo anche le modalità concui raccontiamo le attività della Cooperativa.Per raggiungere questo obiettivo è stata affidata larealizzazione di “OSA News” ad una redazione di gior-nalisti che, attraverso articoli e contributi video, rac-conterà il percorso della Cooperativa all’interno delmondo dell’assistenza socio-sanitaria. “OSA News” è articolato in di-verse sezioni: disabilità; terzaetà; attualità; salute e benessere;strumenti e tecnologie. I con-tenuti sono aggiornati con fre-quenza quotidiana, con articolistrettamente connessi alla realtàdi OSA e al mondo della sanitàin generale. Troveranno spazio,inoltre, le varie iniziative messein campo nelle diverse strutturee le sfide affrontate quotidia-namente dalla Cooperativa.Verrà anche data voce ai pro-fessionisti che fanno parte di OSA. Le loro storie, leloro opinioni e il loro parere professionale sarannoinfatti parte integrante dei contenuti di OSA News.Non mancheranno, poi, le ultime scoperte tecnologichenel campo degli strumenti a supporto degli assistiti e

le novità di carattere legislativo, economico e sociale,anche di rilevanza internazionale.Nella nuova sezione, infatti, verrà realizzata anche unacomparazione fra i vari sistemi di assistenza domiciliare

integrata in Europa e nel mondo. Si cer-cherà, in questo modo, di dare visibilitàalle best practice internazionali e di in-formare addetti ai lavori e non su quellache è ormai una realtà in continua cre-scita.

“OSA News” va ad integrare il sito osa.coop, che da 13anni costituisce il canale di comunicazione preferenzialetra la Cooperativa e gli stakeholder. Grazie all’inserimentodi questa nuova sezione, il sito riuscirà ad assolvere inmaniera più completa alla sua duplice funzione. Fin dalla

sua creazione, infatti, osa.cooppermette da un lato agli osser-vatori esterni di conoscere larealtà di OSA, dall’altro, consenteal pubblico interno di rafforzareil legame con la Cooperativa efruire di funzionalità dedicate.Il sito web è stato realizzatonel 2000 e la veste grafica èstata rivista nel 2011. Nel 2012è iniziata un’ulteriore rifles-sione a livello strategico permigliorarne l’efficacia comu-nicativa. Da questa analisi ènata l’Idea di “OSA News” che,nella sua versione online, per-

metterà di raccontare con maggiore efficacia le attivitàdella Cooperativa. Allo stesso tempo, si propone comeil luogo in cui i soci potranno condividere esperienze,sforzi e valori. Un diario di bordo di questa avventurache conduciamo all’insegna dell’eccellenza.

Nasce OSA News online, il diario dibordo della Cooperativa sul webUna redazione giornalistica si occupa di raccontare la realtàOSA e di informare il pubblico sulle ultime novità in campomedico, scientifico e legislativo

“I contenuti sono aggiornaticon frequenza quotidiana,

con articoli strettamenteconnessi alla realtà di OSA e

sul mondo della Sanità ingenerale”

Collegati al nostro portale osa.coop e iscriviti alla nostra newsletter

Page 30: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 201330

Pubblichiamo alcunidei ringraziamenti cheOSA ha ricevuto

Page 31: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

NUMERO 1 • LUGLIO 2013 31

Encomi

Page 32: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO
Page 33: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO
Page 34: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

Sede LegaleDirezione Generale

Via Lucio Volumnio, 100178 - Roma

Tel. 06 710661Fax 06 71066440  

Direzione SanitariaGestione Sviluppo

Risorse UmaneViale Bruno Rizzieri, 226

00173 - Roma

Tel. 06 72988400Fax 06 72988450

w w w . o s a . c o o p

Page 35: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

w w w . o s a . c o o p

AL SERVIZIO DELLA SALUTE

Page 36: Periodico dell’ OSA Operatori Sanitari Associati · 2018. 11. 29. · Periodico dell’ OSA • Operatori Sanitari Associati Anno IV n.1 Luglio 2013 AL SERVIZIO DELLA SALUTE NUMERO

P e r i o d i c o d e l l ’ O S A • O p e r a t o r i S a n i t a r i A s s o c i a t i

w w w . o s a . c o o p