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Sala Consilina, 20 Aprile 2007

Le dinamiche socio economiche

le nuove emergenze delle

Piccole e Medie Imprese

ASSISTENZA A P.A. E P.M.I. PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL P. I. GAC “CERTOSA DI PADULA”

- Cod. intervento S CMV 000 008 -Territorio s.p.a.

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La Giunta Regionale ha approvato il 16 marzo 2007, con la Delibera n. 453 i tre Programmi per il periodo 2007 – 2013:

Programma Operativo FESRProgramma Operativo FSE Programma di Sviluppo Rurale (PSR)

Essi costituiscono, insieme al Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS), l’impianto della Programmazione unitaria.

La novità, rispetto al periodo precedente, consiste nel fatto che si prevede un’unica programmazione delle risorse (Fondi Comunitari, Fondi FAS). Questa innovazione è stata proposta dalle Regioni meridionali e fatta propria dal Governo nell’ultima Legge Finanziaria.

Il percorso appena concluso ha avuto inizio con l’approvazione del Documento Strategico Regionale il 1 agosto del 2006. Dunque, l’uso dei Fondi Comunitari si inserisce dentro una precisa strategia di sviluppo della Regione Campania.

Alla definizione dei Programmi hanno contribuito attivamente e validamente sia le Parti economiche e sociali che Istituzionali, che continueranno a svolgere tale ruolo anche nell’attuazione.

La programmazione 2007-13

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Cenni sulla normativa comunitaria

Programmazione 2007 - 2013

REGOLAMENTO (CE) N. 1083/2006 DEL CONSIGLIO (11 luglio 2006) - recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n.1260/1999.

Gli obiettivi della politica comunitaria individuati dal Regolamento sono 3:a) obiettivo «Convergenza»: FESR, FSE e Fondo di coesione;b) obiettivo «Competitività regionale e occupazione»: FESR e FSE;c) obiettivo «Cooperazione territoriale europea»: FESR.

L'obiettivo «Convergenza» è volto ad accelerare la convergenza degli Stati membri e regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni per la crescita e l'occupazione tramite l'aumento e il miglioramento della qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, lo sviluppo dell'innovazione e della società della conoscenza, dell'adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, la tutela e il miglioramento della qualità dell'ambiente e l'efficienza amministrativa.

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Cenni sulla normativa comunitaria

Programmazione 2007 - 2013

REGOLAMENTO (CE) N. 1083/2006 DEL CONSIGLIO (11 luglio 2006) - recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n.1260/1999.

Le regioni ammissibili al finanziamento dei Fondi strutturali nell'ambito dell'obiettivo «Convergenza» sono quelle corrispondenti al livello 2 della classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (di seguito: «il livello NUTS 2») ai sensi del regolamento (CE) n. 1059/2003 il cui prodotto interno lordo (PIL) pro capite, misurato in parità di potere di acquisto e calcolato sulla base dei dati comunitari per il periodo 2000-2002, è inferiore al 75 % del PIL medio dell'UE a 25 per lo stesso periodo di riferimento.[Art.5, comma 1 del Regolamento].

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La programmazione 2007-13

2007 - 2013 2000 - 2006

FONDIFONDI RISORSERISORSE FONDIFONDI RISORSERISORSE

FESRFESR 6.864,86.864,8 FESRFESR 5.551,4 5.551,4

FSEFSE 1.118,01.118,0 FSEFSE 1.003,4 1.003,4

FASFAS 4.068,4 4.068,4 FASFAS 3.165,63.165,6

TOTALE FS - TOTALE FS - FASFAS 12.051,212.051,2 TOTALE FS - TOTALE FS -

FASFAS 9.720,49.720,4

FAS (FAS (Risorse già Risorse già deliberate*deliberate*))

585,0585,0

FEASRFEASR 1.882,01.882,0 FEOGAFEOGA 1.097,6 1.097,6

SFOPSFOP 95,6 95,6

TOTALETOTALE 14.518,214.518,2 TOTALETOTALE 10.913,610.913,6

*Delibera CIPE 3/2006

Le risorse complessive a disposizione della Regione Campania sono le seguenti:

Rispetto al periodo 2000-06, disporremo di 3,5 miliardi di euro in più, grazie al proficuo negoziato condotto con Bruxelles e al maggior apporto che, nella finanziaria, il Governo ha destinato al FAS.

Queste risorse non sono sufficienti a determinare lo sviluppo della Campania, poiché esse incidono solo per il 20% sul PIL regionale. Infatti, tali risorse non sono da considerarsi sostitutive di quelle nazionali destinate al Sud del paese.

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Vettori regionali di spesa (sul totale delle risorse FESR, FSE e FAS 2007-13)

Priorità QSN % Altre risorse

Risorse umane 4,0

PON Istruzione

di cui: istruzione 2,20

Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione 14,3

PON Ricerca e Sviluppo tecnologico – competitività sistemi produttivi

Energia e ambiente 14,3

Energia rinnovabile 0,6 POI Energia rinnovabile e risparmio energetico

Inclusione sociale e qualità della vita 7,0

di cui: sicurezza 1,40

PON Sicurezza

di cui : Sanità 1,40 FAS 2007-2013 Riserva nazionale

Risorse naturali e turismo 12,4 POI Attrattori Culturali, Naturali e Turismo

di cui: cultura 1,40

Reti e servizi per la mobilità 17,4

PON Reti e collegamenti per la mobilità FAS 2007-2013 Riserva Nazionale

Sistemi produttivi e occupazione 13,9

PON Ricerca e Sviluppo tecnologico – competitività sistemi produttivi

Città e sistemi urbani

12,1

Apertura internazionale1,0

Governance e assistenza tecnica 3,0 PON Governance e Assistenza Tecnica

Totale 100

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Rispetto ai vettori di spesa previsti nel QSN, la Campania ha deciso di:

- aumentare del 3,6% la quota destinata a Trasporti e mobilità

- aumentare del 5,2% la quota destinata ai Sistemi Urbani

- portare l’investimento in Ricerca al 3% del PIL regionale

Inoltre:

Per alcuni settori già oggetto di Programmi Nazionali e Programmi

Interregionali (in particolare, per sicurezza, sanità, turismo, energia,

ricerca e istruzione) sono state comunque assegnate risorse nei Programmi

Regionali.

Vettori regionali di spesa

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Programmi Operativi Nazionali con ricaduta in Campania di circa € 7 MiliardiIstruzione, Ricerca e Competitività, Sicurezza, Reti e mobilità, Governance e Assistenza Tecnica

Programmi Operativi Interregionali con ricaduta in Campania di circa € 1 miliardoEnergia rinnovabile e risparmio energetico Attrattori Culturali, Naturali e Turismo

Programmi di settore delle Amministrazioni Nazionali

Fondo Europeo per la Pesca

Bilancio Regionale

Le altre risorse

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I PRINCIPI ISPIRATORIConcentrazione vincolante, Integrazione, Programmazione partecipata,

Concertazione

Programmazione 2007 - 2013

I PRINCIPI OPERATIVI

Concentrazione tematica: •riserva del 40% delle risorse disponibili su Grandi Programmi e Grandi Progetti•razionalizzazione degli Aiuti alle imprese

Concentrazione territoriale: •Sub-delega ai Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti (18 più Napoli) per Programmi di riqualificazione urbana•Griglia di accesso alle risorse selezionando i Comuni con eccellenze o con forti identità, o sulla base della qualità dei servizi ai cittadini.•Nella programmazione 2000-06, si è verificata una sfasatura tra la programmazione della spesa e l’attuazione dei progetti. Proprio per ovviare a ciò, l’ambizione del nuovo ciclo è di avere un numero consistente di progetti pronti fin dall’inizio.Integrazione finanziaria: •Integrazione di tutte le fonti di finanziamento aggiuntive con l’impegno di far convergere verso questo disegno strategico anche le risorse del Bilancio regionaleIntegrazione gestionale: •Saranno il Presidente della Giunta, in qualità di Autorità di Gestione dei tre Programmi, e la Giunta Regionale ad assicurare il governo unitario dell’attuazione•Concertazione: •si prevedono azioni di compensazione a favore delle popolazioni che accetteranno interventi per il miglioramento delle politiche ambientali, come ad esempio la gestione dei rifiuti, facendosi carico di problematiche civili di interesse collettivo.

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Titolo Progetto Meuro

FRIEL -Impianto eolico di Andretta e Bisaccia 122,6

Metropolitana di NA (Stazione Municipio) 76

Metropolitana di NA (tratta Municipio-Garibaldi) 187,2

Metropolitana di NA (tratta Vanvitelli-Dante) 92,7

Metropolitana di Na (Tratta Dante-Municipio) 123,3

Circumvesuviana (Torre Annunziata-Pompei) 64,2

Real Albergo dei Poveri 51,6

Periodo 2000 – 2006: 7 Grandi Progetti

Periodo 2007 – 2013:

50 Grandi Programmi

e Grandi Progetti•Su cui concentrare il 40% delle risorse disponibili.

•Per la realizzazione dei Grandi Programmi e Grandi Progetti si farà riferimento anche all’elenco di Studi di Fattibilità.

Grandi Progetti

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POR FESR – Assi e obiettivi

ASSI PRIORITARI OBIETTIVI SPECIFICI

1. Sostenibilità ambientale ed attrazione culturale e turistica

a) RISANAMENTO AMBIENTALE

b) RISCHI NATURALI

c) RETE ECOLOGICA

d) ENERGIA

e) LE RISORSE CULTURALI

f) SISTEMA TURISTICO

2. Competitività del sistema produttivo regionale

a) RICERCA, INNOVAZIONE E SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE

b) SVILUPPO DELLA COMPETITIVITA’

c) INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E LOGISTICA INDUSTRIALE

d) INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI

3. Benessere sociale e qualità della vita

a) RIGENERAZIONE URBANA

b) BENESSERE, SICUREZZA E QUALITA’ DELLA VITA

4. Accessibilità e trasporti

a) CORRIDOI EUROPEI

b) PIATTAFORMA LOGISTICA INTEGRATA

c) ACCESSIBILITA’ DELLE AREE INTERNE E PERIFERICHE

d) MOBILITA’ SOSTENIBILE AREE METROPOLITANE E SENSIBILI

e) PORTUALITA’

5. Assistenza tecnica e cooperazione territoriale

a) ASSISTENZA TECNICA

b) COOPERAZIONE TERRITORIALE

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POR FSE – Assi e obiettivi

ASSI PRIORITARI OBIETTIVI SPECIFICI

1. Adattabilità

a) Sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l’adattabilità dei lavoratori

b) Favorire l’innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro

c) Sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità

2. Occupabilità

d) Aumentare l’efficienza, l’efficacia, la qualità e l’inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro

e) Attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio di imprese

f) Migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere

3. Inclusione Sociale g) Sviluppare percorsi d’integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro

4. Capitale umano

h) Elaborazione, introduzione e attuazione delle riforme dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro per migliorarne l’integrazione e sviluppare l’occupabilità, con particolare attenzione all’orientamento

i1) Aumentare la partecipazione all’apprendimento permanente, anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle materie

i2) Aumentare l’accesso all’istruzione iniziale, professionale e universitaria, migliorandone la qualità

l) Creazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca, il mondo produttivo e istituzionale con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell’innovazione

5. Transnazionalità e interregionalità

m) Promuovere la realizzazione e lo sviluppo di iniziative e di reti su base interregionale e transnazionale, con particolare riferimento alle buone pratiche

6. Assistenza Tecnica n) Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei Programmi Operativi attraverso azioni e strumenti di supporto

7. Capacità Istituzionale

o) Migliorare le politiche, la programmazione, il monitoraggio e la valutazione a livello nazionale, regionale e locale, per aumentare la governance nel territorio

p) Rafforzare la capacità istituzionale e dei sistemi nell’implementazione delle politiche e dei Programmi

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ASSI PRIORITARI OBIETTIVI PRIORITARI

1. Miglioramento della competitività del settore agricolo attraverso il sostegno alla ristrutturazione

Promozione dell’ammodernamento e dell’innovazione nelle imprese e dell’integrazione lungo le filiere

Consolidamento e sviluppo della qualità della produzione agricola e forestale

Potenziamento delle dotazioni infrastrutturali fisiche e telematiche

Miglioramento capacità imprenditoriale e professionale degli addetti al settore agricolo e forestale esostegno al ricambio generazionale

2. Protezione dell’ambiente attraverso il sostegno alla gestione sostenibile del territorio

Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valorenaturalistico

Tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e profonde

Riduzione dei gas serra

Tutela del territorio

3. Miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali e sostegno alla diversificazione

Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione

Mantenimento e/o creazione di nuove opportunità occupazionali in aree rurali

4. Approccio Leader Rafforzamento della capacità progettuale e gestione locale

Valorizzazione delle risorse endogene dei territori

PSR – Assi e obiettivi

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Programma Operativo FESR:

5 Assi, 19 obiettivi specifici, 35 obiettivi operativi

Programma Operativo FSE:

7 Assi, 15 obiettivi specifici, 71obiettivi operativi

Programma per lo Sviluppo Rurale:

4 Assi, 38 Misure

I Programmi

Nel periodo 2000 – 2006 il POR si componeva di 7 Assi e 68 Misure.

Lo sforzo di ridurre il numero delle misure operative nel ciclo 2007 – 2013 sconta il fatto che la normativa comunitaria prevede l’elaborazione di tre programmi monofondo e che, nel caso del PSR, ha predeterminato sia il numero degli Assi sia il numero delle Misure.

Per venire incontro alle sollecitazioni pervenute dalle Parti sociali, rispetto al Programma con esse concertato, le azioni del POR FESR sono state ridotte da 260 a 141.

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POR FESRLe politiche per le Piccole e Medie Imprese

nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

I contenuti strategici dell’Asse

L’obiettivo globale dell’Asse è sostenere la competitività del sistema produttivo regionale, attraverso:

•il potenziamento della ricerca e delle TIC;•la promozione dell’uso della conoscenza;•l’innalzamento dei vantaggi competitivi;•l’apertura internazionale;

e quindi, secondo una visione complessiva dello sviluppo dell’economia regionale, attraverso la realizzazione di una radicale opera di ammodernamento della sua struttura ed attraverso un’azione diretta ad eliminare ovvero a mitigare le diseconomie che ne penalizzano la capacità competitiva.

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POR FESRLe politiche per le Piccole e Medie Imprese

nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

I contenuti strategici dell’Asse

Il rafforzamento ed il potenziamento del settore della ricerca, per il trasferimento tecnologico a favore delle imprese e per la diffusione dell’innovazione nel tessuto produttivo, costituisce il primo elemento della strategia.La Regione Campania ritiene necessario incidere sugli ostacoli alla crescita del sistema produttivo, prevedendo:•una razionalizzazione del sistema degli aiuti alle imprese – attraverso l’uso coordinato di uno strumento generalista e di incentivi concentrati su settori specifici e territori circoscritti, ritenuti strategici per lo sviluppo dell’economia regionale;•puntando prioritariamente sul tessuto delle piccole e medie imprese, promuovendo grandi progetti industriali e produttivi nei settori di eccellenza, anche sfruttando le opportunità derivanti da aggregazioni con grandi imprese;•incentivando il rafforzamento della competitività dei settori e degli attori più penalizzati dalla globalizzazione e dalla concorrenza internazionale.

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nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

I contenuti strategici dell’Asse

Infine, saranno contemplati interventi per favorire la riconversione produttiva e/o il riposizionamento strategico dei comparti in declino individuati nell’analisi di contesto.La strategia dell’Asse è completata dagli interventi in materia di internazionalizzazione, che saranno incentrati su azioni volte a favorire l’attrazione di capitali esterni, l’apertura verso i mercati globali, privilegiando l’area del Mediterraneo.

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nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

Le priorità dell’Asse 2.

Il Programma Operativo definisce, per l’Asse 2, alcune priorità, nello specifico:

1. Promozione, valorizzazione, e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività;

2. Competitività dei sistemi produttivi e occupazione;3. Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi,

risorse.

Cerchiamo di capire in cosa consistono queste 3 priorità.

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nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

Priorità: Promozione, valorizzazione, e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività.

• Consolidamento dei Centri di Competenza (Che devono essere in grado di operare in una logica di mercato).

• Concentrazione: favorire l’aggregazione, di tali centri, in forme consortili.

• Incoraggiare la partecipazione dei privati nel settore della ricerca.• Determinare una concentrazione delle risorse in progetti di

grande qualità e di forte impatto (ad esempio, cluster/distretti tecnologici).

• Incentivare il collegamento tra impresa e ricerca.• Nuova imprenditorialità nei settori innovativi (spin off da impresa

o da ricerca).• Sviluppo della Società dell’Informazione verso le imprese ed i

cittadini.• Ridurre il digital divide, mediante la diffusione, nelle aree più

marginali della banda larga e la promozione dell’uso generalizzato delle TIC nelle P.M.I.

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nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

Priorità: Competitività dei sistemi produttivi e occupazione.

Lo sviluppo della capacità competitiva del sistema produttivo regionale sarà sostenuto attraverso forme di incentivazione di tipo selettivo e territoriale, nonché mediante una serie di interventi sui fattori di contesto, volti a ridurre le esternalità negative.

1. Enfatizzare le specializzazioni produttive, i progetti innovativi, i settori ed i territori strategici per l’economia regionale, attraverso un forte investimento volto a stimolare i processi di aggregazione fra imprese e il consolidamento di filiere produttive (crescita di un “sistema territorio”).

2. Si favorirà il riposizionamento e la valorizzazione dei settori tradizionali – ma strategici – per l’economia regionale: in particolare, le imprese artigiane orienteranno le scelte di integrazione verso la costituzione di filiere produttive strategiche, la definizione e l’attivazione di strumenti mirati al sostegno ed alla produzione, anche su scala sovra regionale, della produzione artigianale tipica e di qualità.

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nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

Priorità: Competitività dei sistemi produttivi e occupazione.

3. Qualificare e/o riorientare le produzioni appartenenti ai comparti in declino, per rafforzare quelle tipologie di impresa che risentono maggiormente della concorrenza internazionale e per favorire lo sviluppo di attività economiche nelle aree rurali e in quelle soggette a spopolamento e a desertificazione produttiva.

4. Infrastrutture economiche:• nuovi poli produttivi integrati (dopo una verifica sul

fabbisogno effettivo di nuove aree);• miglioramento della sostenibilità economica ed ambientale

delle aree industriali esistenti (potenziamento di servizi di logistica industriale e qualificazione del sistema dei servizi alle imprese).

5. Facilitare l’accesso al credito e alla finanza di impresa da parte del sistema produttivo regionale.

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nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

Priorità: Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi, risorse.

Tale priorità ha il duplice scopo di:• stimolare e sostenere i processi di internazionalizzazione delle

strutture economiche;• promuovere il territorio come insediamento competitivo di risorse

e capitali provenienti dall’estero.

Conseguentemente, si agirà:1. per favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese

campane che operano nei settori più competitivi e nelle aree strategiche di penetrazione;

2. per sostenenere l’attrazione di investimenti sul territorio regionale, privilegiando, anche in questo caso, i settori ad alto valore aggiunto e le filiere produttive.

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nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

Gli Obiettivi Specifici dell’Asse 2.

L’Asse 2, come si è visto, ha 4 Obiettivi Specifici (ex Misure):2.a) RICERCA, INNOVAZIONE E SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE;2.b) SVILUPPO DELLA COMPETITIVITA’;2.c) INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E LOGISTICA INDUSTRIALE;2.d) INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI.

Vediamo nel dettaglio quali sono tali obiettivi.

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nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”

Programmazione 2007 - 2013

Gli Obiettivi Specifici dell’Asse 2.

2.a) RICERCA, INNOVAZIONE E SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE:Accrescere la capacità di ricerca pubblica e privata, promuovere il trasferimento tecnologico e l’innovazione del sistema produttivo, incentivare la propensione delle imprese e dei sistemi produttivi ad investire in R&ST e favorire la diffusione della Società dell’Informazione.Si intende riorganizzare, integrare e rafforzare l’offerta di innovazione su scala regionale, incoraggiando il sostegno alla ricerca da parte dei privati, migliorando e rafforzando i collegamenti tra Impresa e Ricerca – sistema imprenditoriale e sottosistemi scientifici - con la finalità di promuovere il trasferimento tecnologico.L’innovazione non deveriguardare solo specifiche o isolate funzioni, ma estendersi in modo pervasivo sia nei prodotti, sia nei processi di ogni settore produttivo di beni e servizi, invadendo il settore primario (agricoltura e filiere agro-alimentari), quello industriale, ed infine il terziario classico ed avanzato.

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Gli Obiettivi Operativi dell’Obiettivo Specifico 2.a) RICERCA, INNOVAZIONE E SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE.

L’Obiettivo Specifico 2.a) si compone di 2 obiettivi operativi.Obiettivo Operativo 2.1 RICERCA E INNOVAZIONE PER LE IMPRESE:

Potenziare il sistema della ricerca applicata e pre-competitiva, attraverso il rafforzamento della cooperazione tra il sistema produttivo e le reti di eccellenza, la concentrazione tra i sistemi della conoscenza ed i sistemi territoriali, sostenendo il trasferimento tecnologico e l’innovazione di processo e di prodotto.

Obiettivo operativo 2.2 SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE:Promuovere la Società dell’Informazione e della conoscenza verso le imprese ed i cittadini,attraverso il completamento della dotazione delle infrastrutture immateriali, promuovendo la diffusione di servizi innovativi on line e abbattendo il divario digitale di tipo sociale, fisico e geografico.

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Gli Obiettivi Operativi dell’Obiettivo Specifico 2.b. SVILUPPO DELLA COMPETITIVITÀ.

L’Obiettivo Specifico 2.b) si compone di 2 obiettivi operativi.Obiettivo operativo 2.3. SISTEMI E FILIERE PRODUTTIVE:

Incentivare lo sviluppo dei sistemi e delle filiere produttive, con priorità alle forme di aggregazione fra imprese, ai settori strategici, innovativi, con più alto grado di specializzazione, favorendo, al contempo, la riconversione produttiva dei comparti in declino e il riposizionamento strategico dei settori e dei soggetti più penalizzati dalla concorrenza internazionale.

Obiettivo operativo 2.4. CREDITO E FINANZA INNOVATIVA:Migliorare la capacità di accesso al credito delle imprese presenti sul territorio regionale, anche attraverso strumenti di finanza innovativa.

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Gli Obiettivi Operativi dell’Obiettivo Specifico 2.c. INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E LOGISTICA INDUSTRIALE.

L’Obiettivo Specifico 2.c) si compone di 1 obiettivo operativo.Obiettivo operativo 2.5. INFRASTRUTTURE INDUSTRIALI ED

ECONOMICHE:Recuperare, valorizzare e/o completare le aree industriali esistenti, dando priorità agli insediamenti in aree urbane periferiche e al riutilizzo di edifici dismessi, e realizzare nuovi poli produttivi integrati, a seguito di opportune verifiche sul reale fabbisogno di nuova infrastrutturazione in campo industriale.

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Gli Obiettivi Operativi dell’Obiettivo Specifico 2.d. INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI.

L’Obiettivo Specifico 2.d) si compone di 1 obiettivo operativo.Obiettivo operativo 2.6. APERTURA INTERNAZIONALE:

Sostenere l’internazionalizzazione di imprese, processi e prodotti, privilegiando i settori più competitivi e le aree strategiche di penetrazione, e favorire l’attrazione di capitali e flussi di consumo provenienti dall’estero.

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LE PROVINCE• La delega all’attuazione delle politiche di lavoro e istruzione, completando il percorso di decentramento, in

coerenza con il disegno di legge in materia• La conferma della competenza delle Province in materia di agricoltura• La funzione sostitutiva nelle deleghe alle città superiori a 50.000 abitanti, nel caso di gravi inadempienze• La partecipazione agli Accordi di Reciprocità mediante cofinanziamento

I PARCHI • In continuità con il ciclo precedente, la valorizzazione dei Parchi quali soggetti di sviluppo integrato tra

l’ambiente, il turismo e l’agricoltura, per rafforzare i piccoli comuni e valorizzare le Comunità Montane nel contesto delle realtà e delle economie rurali, prevedendo l’assegnazione di sovvenzioni globali

GLI ACCORDI DI RECIPROCITA’• L’utilizzo degli Accordi di Reciprocità come strumenti di razionalizzazione dei programmi e delle esperienze

di sviluppo locale esistenti sul territorio

Utilizzo prioritario delle rinvenienze del POR 2000/2006 per il consolidamento dei Progetti Integrati a partire dai loro progetti portanti

L’Accordo di Programma Quadro sarà lo strumento di attuazione delle deleghe e delle Sovvenzioni globali

Programmazione partecipata

La GOVERNANCE degli interventi, oltre ai Comuni, verrà perseguita a livello territoriale mediante:

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Dotazione Finanziaria dell’Asse 2.

L’asse 2 ha una dotazione finanziaria complessiva pubblica pari a 1.800.000.000 Euro, e la partecipazione statale e comunitaria è uguale (900.000.000 di Euro ciascuno).

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Conclusioni

Nella programmazione 2000-2006, si è verificato uno sfasamento tra programmazione della spesa e realizzazione dei progetti. L’ambizione del nuovo ciclo è di avere già un numero consistente di progetti pronti fin dall’inizio.

Al fine di garantire il rapido avvio della nuova programmazione, la Regione Campania ha già individuato una serie di strumenti in grado di accelerare la predisposizione di progetti cantierabili e la rendicontazione della spesa:

Parco progetti: sono pervenuti 1144 Progetti, e circa 800 per il Turismo

Studi di Fattibilità: il cui elenco è stato condiviso con le Parti Sociali

Fondo di rotazione per la Progettazione esecutiva

Programma “100 Giovani per l’Europa”

Concorso di idee “EU-GENIO – Talenti per l’Europa” per la presentazione di idee-progetto innovative riguardanti le tipologie di interventi individuati nei Programmi