Sabrina Angiona, Francesca Chiucchiolo Elementi dell’evoluzione economica in Umbria attraverso le...

Elementi dell’evoluzione economica in Umbria

attraverso le banche dati Istat

Sabrina Angiona - Sede territoriale per l’Umbria - Istat

Francesca Chiucchiolo - Sede territoriale per l’Umbria - Istat

Perugia, 3 novembre 2016

Indice

1. Introduzione

2. Principali banche dati Istat

3. Mercato del lavoro

4. Consumi e condizioni economiche delle famiglie

5. Struttura produttiva

Elementi dell’evoluzione economica in Umbria attraverso le banche dati Istat

Sabrina Angiona – Francesca Chiucchiolo – Perugia, 3 novembre 2016

"…….le serie storiche dell’Istat sono delle

autentiche memorie viventi del nostro paese che

abbiamo aggiornato e rese disponibili con la

massima diffusione….."

(Giorgio Alleva)

Introduzione



Principali banche dati Istat



Principali banche dati Istat htpp://seriestoriche.istat.it



Principali banche dati Istat htpp://dati.istat.it



Principali banche dati Istat htpp://ottomilacensus.istat.it



Principali banche dati Istat http://www.istat.it/it/archivio/16782



Mercato del lavoro

I dati che sono in grado di ricostruire l’evoluzione storica del mercato del

lavoro in Italia derivano da una pluralità di fonti di diversa natura, che

vanno da rilevazioni totali e campionarie a fonti di tipo amministrativo.

Censimento generale della popolazione

Rilevazione sulle forze di lavoro

Conti economici nazionali

Rilevazione sulle contribuzioni contrattuali

Rilevazione sui conflitti di lavoro



Mercato del lavoro – Alcuni dati

In Umbria, nel lungo periodo, andamento in linea con il dato nazionale

Nel 1971 inversione di tendenza: minimo storico in Umbria e lieve

crescita in Italia

45,4

51,4




La forbice si riduce

nel lungo periodo

Nel 2015 il divario di

genere si dimezza

rispetto al 1977

Dal 2008 la

distanza si allarga

fino a raggiungere

il valore massimo

nel 2015

15,8

39,7

52,9




Si accentua

nei giovani la

difficoltà di

trovare lavoro

8,7 10,4

6,2

9,0

1977-2015 aumento

della disoccupazione

totale di 1,7 punti

percentuali dovuto

all’incremento della

componente maschile

31,5

38,7




Nel tempo gli inattivi con

oltre 65 anni aumentano

per l’invecchiamento della

popolazione ed è più

evidente per le donne

Le donne tra i 15 e 64 anni

inattive diminuiscono nel tempo

più degli uomini della stessa

classe di età

Negli anni ’70 gli inattivi tra i 15

e 64 anni sono soprattutto di

sesso femminile ma nel tempo il

divario di genere si riduce




Gli occupati nel settore

Agricoltura si riducono

più del doppio, quelli nei

Servizi registrano un

incremento consistente

(+39,9%)

In Agricoltura e

nell’Industria

diminuiscono gli

indipendenti mentre

aumentano in modo

consistente nel

settore dei Servizi



27 11


Nel lungo periodo la popolazione attiva in condizione professionale si sposta

dal settore dell’Agricoltura al settore dell’Industria e delle Altre attività

A partire dal 1981 anche l’Industria inizia a perdere una parte di popolazione

attiva a favore del settore Altre attività




In Umbria l’andamento della

popolazione attiva in

condizione professionale è in

linea con il dato nazionale in

tutti e tre i settori di attività



Consumi e condizioni economiche delle famiglie

La fonte informativa più rilevante per l’analisi della spesa familiare per beni

e servizi è l’indagine sulle spese delle famiglie, che dal 2014 sostituisce

l’indagine sui consumi delle famiglie.

L’indagine fornisce, grazie al dettaglio informativo delle diverse voci di

spesa e alle informazioni raccolte sui singoli componenti, un quadro

esauriente delle modificazioni che si registrano nel livello e nella

composizione delle spese al variare delle condizioni sociali ed economiche

delle famiglie.

La rilevazione, oltre a svolgere un ruolo di rilievo per determinare gli

aggregati di Contabilità Nazionale e per ponderare il paniere di beni e

servizi degli indici dei prezzi al consumo, permette di calcolare le stime

ufficiali della povertà relativa e assoluta.



Consumi e condizioni economiche delle famiglie - Alcuni dati

A partire dal 1999 la spesa media mensile delle famiglie tende a crescere con intensità diverse negli anni

Nel periodo 2008-2009 la spesa si riduce per poi avere nei quattro anni successivi un andamento altalenante

Dopo un lieve ripresa del 2014 la spesa media nell’ultimo anno torna a diminuire del 1,6%

2.090,4

2.725,7

2.629,5 2.335,8




La propensione al risparmio delle famiglie umbre, nei venti anni,

si è ridotta di 4,8 punti percentuali

16%

11,2%



* In Umbria, il valore dell’anno 2015 non è significativo per scarsa numerosità campionaria


Tra il 2002 e il 2014 in Umbria l’incidenza della povertà relativa tra le famiglie risulta sempre

inferiore rispetto a quella media nazionale e fino al 2011 anche a quella dell’area Centro

Nel triennio 2012-2014 la situazione rispetto all’area Centro risulta invertita

8,0%

10,4%

6,5%




154.564

195.204 15.148.698

17.135.783

Nel decennio 2004-2014 le persone a

rischio di povertà o esclusione sociale

in Umbria crescono il doppio di quelle

del resto del paese

Le donne a rischio di povertà o

esclusione sociale superano di poco

gli uomini

+13,1%

+26,3%



Struttura produttiva

I censimenti generali a carattere economico, condotti dall’Istat fin dal 1927,

rappresentano la principale fonte informativa per le unità locali e il numero

di addetti delle imprese.

Il Registro statistico delle imprese attive - Asia - rappresenta, a partire dal

1996, la fonte ufficiale di dati sulla struttura della popolazione delle imprese

e sulla demografia delle stesse.



Struttura produttiva – Alcuni dati

Nel periodo 1951-2001 le UL delle imprese

umbre crescono in misura superiore rispetto

a quelle del territorio nazionale

Negli ultimi due anni, in Umbria, si assiste ad

un decremento delle UL, più marcato nel

2013

Analogo andamento si registra per gli addetti

-1,2%

-3,1%

La dimensione

media delle

imprese umbre è

stabile nel tempo:

3,8 addetti per UL




*Per l’anno 2014 il tasso di mortalità delle imprese è stimato

In Umbria l’andamento del tasso di

natalità delle imprese è in linea sia

con il dato dell’area Centro e con

quello nazionale

Sostanziale equilibrio nel tempo

tra il tasso di natalità e di mortalità

delle imprese

7,1 6,7

7,1

7,6




Il valore aggiunto del settore Altri servizi cresce progressivamente nel tempo

Il settore delle Costruzioni registra un forte incremento fino al 2008, poi inizia a decrescere

Dopo la crisi del 2008 il valore aggiunto del Commercio supera quello del settore dell’Industria




16,0%

13,0%

24,7%

20,0%

8,2%

10,6%

17,6%

22,1%

Nel lungo periodo

l’andamento dei due

indicatori in Umbria è in

linea con l’area Centro

e con il resto d’Italia

Nel 2014 la capacità di

esportare delle imprese

umbre decresce mentre

il grado di apertura dei

mercati aumenta di

poco

Nel resto del paese si

registra un andamento

inverso



estata

La storia italiana è accompagnata con continuità

nel suo divenire dalla statistica ufficiale con

letture puntuali e d’insieme sistematiche.

Con la Sesta Giornata della Statistica abbiamo

voluto mettere in luce il ruolo dell’Istat nella

misurazione ed analisi dei fenomeni socio-

economici evidenziando il valore basilare

dell’informazione statistica nella conoscenza

delle dinamiche del mercato del lavoro, della

povertà, dei mutamenti della popolazione, per la

comprensione dello sviluppo socio-economico

della collettività.

Conclusioni



Grazie per l’attenzione

Sabrina Angiona

Francesca Chiucchiolo

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Education

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