S t r a t e g i e d i d a t t i c h e · programmazione in linguaggio C++ U. D. n.2: Strutture di...
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ISTITUTO MAGISTRALE STATALE “M. IMMACOLATA”
SAN GIOVANNI ROTONDO
DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E FISICA E INFORMATICA
ANNO SCOLASTICO 2017/2018
S t r a t e g i e d i d a t t i c h e
M e t o d o l o g i e d i d a t t i c h e
Lezione frontale x
Lezione dialogata x
Attività laboratoriali
Ricerca individuale
Lavoro di gruppo
Esercizi x
Soluzione di problem x
Discussione di casi
Esercitazioni pratiche
Realizzazione di progetti
Attività in lingua straniera.(*) x
ALTRO: [specificare]
(*) quando previsto.
S t r u m e n t i d i d a t t i c i Libro/i di testo x
Altri testi x
Dispense x
Laboratorio:
[specificare]
Biblioteca
Palestra
LIM
Strumenti informatici x
Audioregistratore
Videoproiettore
DVD
CD audio
Lavagna luminosa x
M o d a l i t à d i r e c u p e r o d e i d e b i t i f o r m a t i v i Prove X Tipologia della prova Durata della prova
Prova scritta X Problemi 2 ore
Prova orale X Punto di partenza:discussione dell'elaborato. 10- 20 minuti
Cronoprogramma: Informatica
Primo Biennio Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Classe prima Scienze Applicate
OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
Acquisizione delle finalità e delle
possibilità offerte dall’informatica
Codifica delle informazioni
Trasformazione tra sistemi numerici
Riconoscimento degli elementi del
sistema di elaborazione e loro
utilizzo
Modulo 1: Informatica di base
U. D. n.1: Un po di storia del calcolatore
U. D. n.2: Nozioni di base e sistemi di
numerazione
U. D. n.3: Le risorse del sistema di elaborazione
U. D. n.4: Principali sistemi operativi
16 ore
Analisi del problema
Costruzione di semplici modelli di
diagrammi a blocchi
Modulo 2: Progettazione del software
U. D. n.1: Fasi della progettazione e della
programmazione
U. D. n.2: Strutture di controllo fondamentali
17 ore
Totale 33 ore
OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
Riconoscimento delle strutture
formali dei linguaggi di
programmazione
Applicazione delle regole sintattiche
Utilizzo di semplici tecniche di
programmazione imperative
Modulo 3: Grammatiche e linguaggi di
programmazione
U. D. n. 1: introduzione ai linguaggi di
programmazione
U. D. n.2: Strutture di controllo e organizzazione
dei dati in linguaggio di programmazione
11 ore
Conoscere e saper utilizzare i più
comuni software applicativi per
l’elaborazione dei testi
Modulo 4: Elaborazione testi
U. D. n.1: La Video scrittura e la formattazione dei
testi
U. D. n.2: Tabelle e Layout di pagina
11 ore
Conoscere e saper utilizzare il foglio
elettronico
Modulo 5: Foglio di calcolo elettronico
U. D. n.1: Ambiente di lavoro del foglio
elettronico
U. D. n.2: Formule e funzioni in foglio elettronico
11 ore
Totale 33 ore
Classe seconda Scienze Applicate OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
Conoscere ed applicare le strutture
fondamentali di controllo.
Modulo 1: Algoritmi e Schemi di flusso
U. D. n.1: Strutture di selezione
U. D. n.2: Strutture iterative
U. D. n.3: Strutture enumerative
17 ore
Conoscere e saper utilizzare i più
comuni strumenti di presentazione
Modulo 2: Strumenti di presentazione
U. D. n.1: Realizzazione di una presentazione
semplice
U. D. n.2: : Realizzazione di una presentazione
multimediale
16 ore
Totale 33 ore
Saper utilizzare il foglio elettronico
Saper utilizzare il sistema di calcolo
elettronico mediante i tipi di
riferimenti
Saper costruire e rappresentare un
grafico mediante foglio elettronico
Modulo n. 3: Foglio di calcolo elettronico
U. D. n.1: Calcoli con il foglio elettronico:
Riferimenti relativi e riferimenti assoluti
U. D. n.2: Costruzione di grafici con il foglio
elettronico
17 ore
Conoscere i servizi della rete
Saper utilizzare le nuove tecnologie
di comunicazione del sistema di
elaborazione
Modulo 4: Reti e internet
U. D. n. 1: Le tecnologie del sistema ICT
U. D. n. 2: La navigazione nella rete
16 ore
U. D. n. 3: La Posta elettronica
U. D. n. 4: Norme per un utilizzo responsabile
della rete
Totale 33 ore
Classe Terza Scienze Applicate OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
Conoscere la struttura di un
programma in linguaggio C
Comprendere il concetto di variabile
e le modalità di definizione
Saper implementare semplici
istruzioni in linguaggio di
programmazione
Modulo 1: Il linguaggio C
U. D. n.1: Generalità del linguaggio C e ambiente
Dev-C++
U. D. n.2: Il programma e le variabili
U. D. n.3: Principali direttive e librerie
U. D. n.4: Principali operatori matematici
16 ore
Analisi del problema e
implementazione in linguaggio di
programmazione
Costruzione, compilazione ed
esecuzione di semplici programmi
Modulo 2: Progettazione del software
U. D. n.1: Fasi della progettazione e della
programmazione in linguaggio C++
U. D. n.2: Strutture di controllo fondamentali del
linguaggio C++
17 ore
Totale 33 ore
OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
Conoscere le topologie e le tipologie
di reti
Conoscere l'architettura del modello
OSI e della rete internet
Conoscere la sintassi di base del
linguaggio HTML
Saper costruire una semplice pagina
HTML
Modulo 3: Reti di computer e linguaggio HTML
U. D. n. 1: Le topologie di rete
U. D. n. 2: Il modello ISO/OSI e la navigazione
nella rete
U. D. n. 3: Generalità del linguaggio HTML
U. D. n. 4: Formattazione di una pagina in HTML
16 ore
Comprendere la necessità dei
database e i vantaggi di un DBMS
Comprendere le differenze e
l'importanza dei sistemi informativi e
dei sistemi informatici
Riconoscere i differenti schemi
concettuali e strutture dei dati
Modulo n. 4: Introduzione ai database
U. D. n.1: Sistema informativo e sistema
informatico
U. D. n.2: Archivio e applicazione informatica
U. D. n.3 Funzioni di un DBMS
U. D. n.4 La Modellazione dei dati
17 ore
Totale 33 ore
Classe Quarta Scienze Applicate OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
Definizione e operazioni con stringhe
Modulo 1: Dati strutturati in C
in linguaggio C
Definire e operare con archivi e file
Conoscere la sintassi di base del
linguaggio C
Operazioni e algoritmi classici sui
vettori
U. D. n. 1: Stringhe e record
U. D. n. 2: Record logici e record fisici
U. D. n. 3: Definizione, apertura e chiusura di file
U. D. n. 4: Ordinamento, ricerca sequenziale e
ricerca binaria di un vettore
16 ore
Richiami sull'architettura delle reti e i
protocolli della comunicazione
Conoscere la sintassi di base del
linguaggio HTML
Saper costruire una pagina in formato
HTML
Modulo 2: Reti di computer e linguaggio HTML
U. D. n. 1: Le topologie di rete e il modello
ISO/OSI
U. D. n. 2: Generalità del linguaggio HTML
U. D. n. 3: Approfondimento dell' HTML
U. D. n. 4: Frame e Fogli di Stile
17 ore
Totale 33 ore
OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
Richiami sui Data-Base e i vantaggi
di un DBMS
Comprendere le differenze e
l'importanza dei sistemi informativi e
Modulo n. 3: Il Data-Base e le Funzioni di un
DBMS
U. D. n.1: Sistema informativo, sistema
16 ore
dei sistemi informatici
Progetto di un Data-Base
informatico, La Modellazione dei dati
U. D. n.2: Il modello E-R
U. D. n.3: Chiavi, Attributi e Regole di integrità
U. D. n.4: Normalizzazione di Tabelle
DBMS locali e di rete
Operazioni sui Data-Base
Conoscenza di software per Data-
Base gratuiti e non
Interrogazione di un Data-Base
Rappresentazioni delle informazioni
di un Data-Base
Modulo n. 4: Il Data-Base e le Funzioni di un
DBMS
U. D. n.1: Gestione dei Data-Base mediante
DBMS
U. D. n.2: Utilizzo di Software per DBMS
U. D. n.3: Estrazione di informazioni da un Data-
Base
U. D. n.4: Un DBMS di rete
17 ore
Totale 33 ore
Classe quinta Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
Conoscere le basi del calcolo
numerico
Conoscere il concetto di calcolo
numerico di un valore non facilmente
Modulo 1: Algoritmi di calcolo numerico
U. D. n.1: Calcolo approssimato della radice
23 ore
determinabile con metodi algebrici
Acquisire il concetto di numeri
pseudo-casuali
Conoscere il concetto fondamentale
sul metodo di bisezione
Conoscere i concetti fondamentali
sul calcolo approssimato delle aree
quadrata
U. D. n.2: Generare numeri pseudo-casuali
U. D. n.3 Calcolo approssimato della radice di una
equazione con il metodo della bisezione
U. D. n.4: Calcolo approssimato delle aree
Conoscere i principi di base del
calcolo computazionale
Conoscere il concetto di qualità di un
algoritmo
Definire la complessità di un
problema
Modulo 2: Principi teorici della computazione
U. D. n.1: Analisi degli algoritmi
U. D. n.2: Complessità dei problemi
10 ore
Totale 33 ore
OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
Riconoscimento delle strutture
formali dei linguaggi di
programmazione
Modulo 3: Programmazione di tipo imperativo e
visuale
11 ore
Applicazione delle regole sintattiche
Utilizzo delle tecniche di
programmazione appropriate al tipo
di problema da implementare
U. D. n. 1: Ambiente visuale dei linguaggi e
programmazione
U. D. n.2: Strutture di controllo e organizzazione
dei dati in linguaggio di programmazione di tipo
procedurale e visuale
Conoscere gli elementi fondamentali
di una rete
Conoscere le topologie di rete
Apprendere le tecniche di
multiplazione e di commutazione
Conoscere i compiti dei livelli ISO-
OSI e TCP/IP
Modulo 4: Fondamenti di networking
U. D. n.1: Introduzione al networking
U. D. n.2: Il trasferimento dell'informazione:
Multiplazione e Commutazione
U. D. n.3: L'architettura a strati ISO-OSI e TCP/IP
11 ore
Conoscere lo sviluppo di Internet e
del protocollo TCP/IP
Conoscere la struttura degli indirizzi
IP
Conoscere le tipologie di
applicazione di rete
Conoscere il funzionamento della
posta elettronica e i meccanismi dei
protocolli SMTP, POP e IMAP
Modulo 5: Internet e i servizi di rete
U. D. n.1: Il protocollo TCP/IP e gli indirizzi IP
U. D. n.2: I servizi di rete e il livello delle
applicazioni
U. D. n.3: Servizi di posta elettronica
11 ore
Totale 33 ore
Conoscere le funzioni e le
caratteristiche del DNS
U. D. n.4: Il Domain Name System (DNS)
Cronoprogramma Matematica: vedi allegato A.
Cronoprogramma Fisica: vedi allegato B.
Per le prove INVALSI per le classi seconde, il dipartimento propone una prova simulata a
febbraio e una ad aprile. Inoltre, per tutte le ore di supplenza che si dovessero fare durante l’a.s., si propone nel biennio di svolgere quesiti delle prove invalsi date negli anni precedenti,
mentre nel triennio quesiti delle prove di ammissione dei corsi di laure a numero programmato.
1. Viene compilata la scheda delle attività 2. Viene proposto il progetto olimpiadi di matematica e di informatica.
3. Le prove standardizzate di 10 quesiti a 4 uscite per le classi prime e terze saranno redatte dai prof. Di Cosmo e Troiano e consegnate entro il 20.09.2017. Si propone:
classi prime febbraio: numeri naturali, numeri interi, numeri razionali, insiemi, passaggio
dal linguaggio naturale al linguaggio formale;
classi prime maggio: calcolo letterale, operazioni con monomi e polinomi, quadrato di
binomio, criteri di congruenza dei triangoli;
classi terze febbraio: equazioni di secondo gardo in una incognita, equazioni delle retta e della circonferenza;
classi terze maggio: quesiti vari sulla parabola e disequazioni.
4. Si propone un test d’ingresso per tutte le classi prime a cura del prof. Di Cosmo Matteo.
5. Per gli alunni BES, DSA e i diversamente abili, ogni docente si rapporterà con i
referenti del gruppo BES e con i rispettivi docenti di sostegno. 6. Dopo lungo confronto tra i docenti presenti, il Dipartimento, in base alle reali esigenze
didattiche avvertite negli ultimi anni, individua le seguenti aree per le quali sarebbe
auspicabile promuovere iniziative di aggiornamento e formazione: Didattica laboratoriale
Cooperative Learning Programmare e insegnare per competenze
Metodologie didattiche innovative (Flipped Classroom)
In merito alla selezione dei docenti per il PON “Competenze per l’apprendimento”
progetto “#digital school 3.0”, il dipartimento indica le prof.sse Rosa Squarcella e Alba Siena come eventuali partecipanti.
7. Olimpiadi di Matematica e informatica. 8. Non si avanzano proposte per l’e-book.
9. Non si avanzano proposte per le classi aperte.
10. Si propongono percorsi di ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO che tengano conto della specificità dei licei: laboratori di ricerca, poli museali, biblioteche, uffici comunali.
Alle ore 19.30 il presidente dichiara sciolta la riunione e di essa si redige il presente verbale,
che, letto, viene sottoscritto.
San Giovanni Rotondo, 05/09/2017
Il segretario La presidente
Matteo Troiano Stefania Crisetti
ALLEGATO A
MATEMATICA
Assi culturali e competenze
a . A s s e c u l t u r a l e d i r i f e r i m e n t o
ASSE DEI LINGUAGGI
ASSE MATEMATICO x
ASSE TECNOLOGICO-SCIENTIFICO
ASSE STORICO-SOCIALE
b . T a b e l l a d e l l e c o m p e t e n z e d i A s s e
ASSE COMPETENZE COMPETENZE DI AREA
ASSE
MATEMATICO
a) Formalizzare e rappresentare relazioni e
dipendenze. Utilizzare le tecniche e le
procedure del calcolo aritmetico ed
algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica.
b) Comprendere i passi di un ragionamento
sapendoli ripercorrere, anche in
relazione alla costruzione di sistemi
assiomatici.
c) Interpretare ,descrivere rappresentare
fenomeni empirici riconoscendo
collegamenti con altre discipline.
d) Analizzare un problema e individuare il
modello matematico più adeguato per la sua
risoluzione e i migliori strumenti di calcolo.
e) Utilizzare il calcolo integrale in
contesti diversificati.
Comprendere il linguaggio formale specifico
della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero matematico,
conoscere i contenuti fondamentali delle
teorie che sono alla base della descrizione
matematica della realtà.
c . C o m p e t e n z e t r a s v e r s a l i d i c i t t a d i n a n z a COMPETENZA CONTRIBUTI DELLA DISCIPLINA
IMPARARE AD
IMPARARE
La disciplina stimola gli studenti ad integrare ed applicare i contenuti affrontati in classe attraverso percorsi di ricerca personale.
PROGETTARE La disciplina consente di analizzare e schematizzare situazioni reali
per affrontare problemi concreti anche in campi al di fuori dello
stretto ambito disciplinare.
COMUNICARE La disciplina insegna ad utilizzare un linguaggio formale e rappresentazioni
grafiche.
COLLABORARE E
PARTECIPARE
La disciplina consente di acquisire atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
La disciplina consente all'alunno di acquisire strumenti intellettuali utilizzabili nelle proprie scelte, conciliandole con un sistema di regole
e leggi.
RISOLVERE PROBLEMI La disciplina contribuisce all’utilizzo di modelli per classi di problemi.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
La disciplina permette il riconoscimento dell’isomorfismo tra modelli matematici e problemi concreti del mondo reale, consentendo
un’analisi dei fenomeni in termini di funzioni.
ACQUISIRE ED
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
La disciplina aiuta in una ricerca consapevole di informazioni
pertinenti attraverso differenti strumenti ( libri, internet, ecc.) e
nell’analisi dell’informazione in termini di consistenza logica.
S t r a t e g i e d i d a t t i c h e
a . M e t o d o l o g i e d i d a t t i c h e Lezione frontale x
Lezione dialogata x
Attività laboratoriali
Ricerca individuale
Lavoro di gruppo
Esercizi x
Soluzione di problem x
Discussione di casi x
Esercitazioni pratiche
Realizzazione di progetti
Attività in lingua straniera.(*) x
ALTRO: [specificare]
(*) quando previsto.
b . S t r u m e n t i d i d a t t i c i
Libro/i di testo x
Altri testi x
Dispense x
Laboratorio:
[specificare]
Biblioteca
Palestra
LIM
Strumenti informatici x
Audioregistratore
Videoproiettore
DVD
CD audio
ALTRO: Lavagna luminosa
[specificare]
x
C r i t e r i e s t r u m e n t i di v a l u t a z i o n e
a . T i p o l o g i a e n u m e r o d e l l e p r o v e d i v e r i f i c a Tipologia X Scritto
/ orale
N° minimo (1° periodo)
N° minimo (2° periodo)
N° minimo totale
annual
Compiti scritti: prove scritte orientate alla soluzione di problem
X S 2 2 4
Questionari: prove scritte composte prevalentemente di domande a risposta aperta o chiusa e applicazione di procedure schematiche
X
S
2 ( di cui una orale e una a scelta fra le tre tipologie)
1 (sostituibile con
ulteriore interrogazione
orale)
4 Colloqui interrogazioni orali individuali
X O
1 (a scelta fra le due
tipologie)
Questionari con discussione: brevi prove scritte del tipo “questionario”, seguite da una breve ridiscussione orale dell'elaborato.
X
S+O
prova pratica di informatica: prova consistente in una esercitazione al computer sull'uso di uno o più programmi
X
P
0
0
0
TOTALE 4 4 8
Una delle prove scritte del pentamestre consisterà nella simulazione dell'esame, permanendo la
situazione attuale riguardo l'Esame di Stato.
b . G r i g l i e d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r o v e d i v e r i f i c a
[inserire qui le griglie di valutazione in DECIMI (o in quindicesimi per le simulazione d'esame),
con indicatori e descrittori]
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DEL COMPITO SCRITTO DI MATEMATICA
Voto in
quindicesi
mi
Voto in
decimi
Livello
Conoscenze Competenze Capacità
di formule, degli enunciati dei
teoremi, delle definizioni,
delle dimostrazioni, di
procedure standard risolutive
di calcolo, nell'applicazione delle
procedure, nella rappresentazione
grafica, nell'uso corretto del
simbolismo matematico, nella
presentazione formale corretta
di comprensione ed analisi del
testo, logiche, di coerenza
argomentativa, di scelta delle
strategie risolutive, di analisi ed
interpretazione dei risultati
1 – 2
1 Totalmente
negativo
Assenza di qualunque
conoscenza rilevabile.
Assenza di qualunque competenza
rilevabile.
Assenza di qualunque capacità
rilevabile.
3 – 4
2
Fortemente
negativo
Conoscenze quantitativamente
sostanzialmente trascurabili e
fortemente inficiate da errori
Competenze quantitativamente
trascurabili e usate in modo
totalmente inefficace.
Capacità del tutto inadeguate allo
svolgimento della prova.
5
3
Assolutamen
te
insufficiente
Conoscenze quantitativamente
ridottissime e spesso errate.
Impossibilità di sviluppare le
soluzioni per mancato possesso delle
competenze minime; errori
gravissimi.
Scarsamente adeguate anche agli
aspetti più elementari della
prova.
6 – 7
4
Gravemente
insufficiente
possesso di una parte ridotta
delle conoscenze minime con
errori e confusioni
Impossibilità di sviluppare la
maggior parte delle soluzioni per
scarso possesso delle competenze
minime; errori gravi.
Parzialmente compatibili solo
con gli aspetti più semplici della
prova.
8 – 9
5
Insufficiente
Le conoscenze minime sono
possedute solo parzialmente e
con inesattezza.
Impossibilità di sviluppare parte
rilevante delle soluzioni per
inadeguato possesso delle necessarie
competenze minime; presenza
significativa di errori.
Compatibili solo con gli aspetti
più semplici della prova.
10 – 11
6
Sufficiente
Possesso qualitativamente
accettabile delle conoscenze
minime
Uso adeguato delle competenze
minime necessarie alla soluzione di
una parte significativa della prova.
Adeguate agli aspetti concettuali
non complessi.
12
7
Discreto
Possesso sicuro delle
conoscenze essenziali.
Padronanza adeguata delle
competenze essenziali necessarie
alla soluzione di una parte rilevante
della prova.
Adeguate agli aspetti concettuali
di media complessità.
13
8
Buono
Possesso sostanziale delle
conoscenze previste con
qualche eccezione.
Uso sicuro delle competenze
previste con qualche eccezione.
Adeguate alla trattazione di gran
parte della prova, anche in
relazione ad aspetti di rilevante
complessità.
14
9
Ottimo
Possesso sicuro delle
conoscenze previste con
poche eccezioni.
Uso sicuro delle competenze
previste con rare eccezioni.
Adeguate ad una trattazione
esauriente della prova.
15
10
Eccellente
Nessun elemento relativo alle
conoscenze pregiudica lo
svolgimento completo e
corretto della prova.
Nessun impedimento allo
svolgimento completo e corretto
della prova imputabile alle
competenze.
Adeguate ad una trattazione
ottimale di tutta la prova.
VALUTAZIONI ANALITICHE:
VOTO =
V = (Vcon+Vcom+Vcap) /3 arrotondato al voto intero più vicino
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE ATRE PROVE
INDICATORI VOTO
•Conoscenze assenti, lessico totalmente inadeguato.
•Non si orienta in alcun modo nella costruzione di una risposta.
•Non decodifica neanche approssimativamente l'oggetto della discussione.
1
•Conoscenze praticamente assenti, lessico inadeguato alla formulazione della risposta.
•I tentativi di produzione della risposta sono completamente inefficaci.
•Non decodifica in modo utile l'oggetto della discussione.
2
•Conoscenze scarse, lessico scorretto.
•Non individua i concetti chiave.
•Non coglie l’oggetto della discussione.
3
•Conoscenze frammentarie, lessico stentato.
•Non effettua collegamenti tra i vari aspetti trattati.
•Non coglie molto parzialmente l'oggetto della discussione.
4
•Conoscenze scarne degli aspetti principali affrontati, lessico limitato.
•Utilizza le conoscenze acquisite in ambiti specifici solo se guidato.
•Coglie con molte difficoltà l’oggetto della discussione.
5
•Conoscenze di base, lessico semplice.
•Utilizza le conoscenze specifiche in ambiti specifici.
•Segue la discussione trattando gli argomenti in modo sommario .
6
•Conoscenze precise, lessico corretto.
•Utilizza le conoscenze acquisite in ambiti specifici, spiegandone l’applicazione.
•Pur non avendo eccessiva autonomia nell'argomentare coglie positivamente i suggerimenti.
7
•Conoscenze puntuali, lessico chiaro.
•Utilizza le conoscenze acquisite in ambiti specifici, spiega e motiva. l’applicazione
realizzata.
•Discute e approfondisce se indirizzato.
8
•Conoscenze sicure, lessico ricco.
•Utilizza con sicurezza le conoscenze acquisite, spiega le regole di applicazione.
•Discute e approfondisce le tematiche in oggetto.
9
•Conoscenze approfondite, ampliate e sistematizzate, lessico appropriato e ricercato.
•Utilizza con sicurezza le conoscenze acquisite, spiega le regole di applicazione e le adatta a
contesti generali.
•Sostiene i punti di vista personali .
10
c . C r i t e r i d e l l a v a l u t a z i o n e f i n a l e
Criterio
X
Livello individuale di acquisizione di conoscenze X
Livello individuale di acquisizione di abilità X
Livello individuale di acquisizione di competenze X
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza X
Impegno X
Interesse X
Partecipazione X
ALTRO: [specificare]
R e c u p e r o e v a l o r i z z a z i o n e delle e c c e l l e n z e
a . M o d a l i t à d e l r e c u p e r o c u r r i c o l a r e
( da e f f e t t u a r s i a l l ' i n t e r n o d e i p e r c o r s i m o d u l a r i ) Ripresa delle conoscenze essenziali x
Riproposizione delle conoscenze in forma semplificata x
Percorsi graduati per il recupero di abilità
Esercitazioni per migliorare il metodo di studio
Esercitazioni aggiuntive in classe x
Esercitazioni aggiuntive a casa
Attività in classe per gruppi di livello
Peer Education (educazione tra pari) x
ALTRO: [specificare]
b . M o d a l i t à d e l r e c u p e r o e x t r a - c u r r i c o l a r e Ripresa delle conoscenze essenziali x
Riproposizione delle conoscenze in forma semplificata x
Percorsi graduati per il recupero di abilità
Esercitazioni per migliorare il metodo di studio
Sportello didattico individuale o per piccoli gruppi x
Corso di recupero per piccoli gruppi omogenei x
Attività didattiche su piattaforma e-learning
ALTRO: [specificare]
c . M o d a l i t à d i r e c u p e r o d e i d e b i t i f o r m a t i v i
Prove X Tipologia della prova Durata della prova
Prova scritta X Problemi 2 ore
Prova orale X Punto di partenza:discussione dell'elaborato. 10- 20 minuti
d . M o d a l i t à d i v a l o r i z z a z i o n e del le e c c e l l e n z e
Corsi di preparazione e partecipazione a gare,
olimpiadi e concorsi
x
Corsi di approfondimento x
Esercitazioni aggiuntive in classe
Esercitazioni aggiuntive a casa
Attività in classe per gruppi di livello
Attività didattiche su piattaforma e-learning
ALTRO: [specificare]
P r o g e t t i , o s s e r v a z i o n i e p r o p o s t e
ARGOMENTO PROGETTI / OSSERVAZIONI / PROPOSTE
MATEMATICA Olimpiadi della matematica
CLASSE PRIMA
Obiettivi disciplinari
a . Articolazione delle competenze in abilità e conoscenze
Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/ometodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale; le competenze sonodescritte in termini di responsabilità e autonomia
Abilità : indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico,
intuitivo e creativo) e pratiche (cheimplicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,
strumenti)
Conoscenze : indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.
Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di
lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
ARITMETICA E ALGEBRA 1 COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE
-Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica.
-Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi.
-Operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati.
- Servirsi della definizione di valore assoluto di un numero
-Calcolare potenze ed eseguire operazioni tra esse.
-Risolvere espressioni numeriche.
-Utilizzare il concetto di approssimazione.
-Padroneggiare l’uso delle lettere come costanti, come variabili e come strumento per scrivere formule e rappresentare relazioni.
-Eseguire le operazioni con i polinomi.
-Fattorizzare in casi semplici un polinomio.
-I numeri naturali, interi, razionali (sotto forma frazionaria e decimale), irrazionali e introduzione ai numeri reali; loro struttura, ordinamento e rappresentazione sulla retta.
-Le operazioni con i numeri interi e razionali e loro proprietà.
-Potenze e loro proprietà.
-Rapporti e percentuali.
-Approssimazioni.
-Valore assoluto di un numero.
-Le espressioni letterali e i polinomi.
-Operazioni con i polinomi.
.
2 GEOMETRIA
-Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
-Riconoscere la
congruenza di due triangoli.
-Determinare la lunghezza di un
-Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini postulato, assioma, definizione, teorema e dimostrazione.
-Il piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure, poligoni (in particolare i quadrilateri) e loro
segmento e l’ampiezza di un angolo.
-Eseguire costruzioni geometriche elementari.
-Riconoscere se un quadrilatero è un trapezio, un parallelogramma, un rombo, un rettangolo o un quadrato.
-Dimostrare semplici proprietà di figure geometriche.
proprietà.
3 RELAZIONI E FUNZIONI
-Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica.
- Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi.
-Eseguire operazioni tra insiemi. -Risolvere equazioni e disequazioni di primo grado in una incognita. - Determinare il risultato di operazioni fra insiemi. Costruire ed interpretare la tabella di verità di un connettivo logico e di una proposizione logica composta. -Utilizzare diverse forme di rappresentazione (verbale, simbolica, grafica) e saper passare dall’una all’altra.
-Il linguaggio degli insiemi, delle relazioni e delle funzioni: definizioni ed operazioni fondamentali.
-Elementi di logica: concetto di proposizione, connettivi logici, predicati, i quantificatori.
-Equazioni e disequazioni di primo grado
-Principi di equivalenza per equazioni e disequazioni.
-Alcune funzioni di riferimento: le funzioni lineari e di proporzionalità diretta e inversa.
Informatica: fogli elettronici, programmi didattici di ambito geometrico.
4 DATI E PREVISIONI
-Analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo
-Raccogliere, organizzare
e rappresentare un insieme di dati.
-Calcolare valori medi e misure di variabilità di una distribuzione.
-Dati, loro organizzazione e rappresentazione. -Distribuzioni delle frequenze a seconda del tipo di carattere e principali rappresentazioni grafiche.
-Valori medi e misure di variabilità.
(*) l'uso del foglio elettronico è previsto per tutte le classi, gli altri programmi
sono a scelta e discrezione del docente.
b . Obiettivi disciplinari minimi
(soglia di sufficienza )
N. COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE
1 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica.
Esprimere un numero razionale in notazione frazionaria e decimale ed operare le relative conversioni per numeri non periodici. Confrontare numeri in varie notazioni. Gestire in modo intuitivo il concetto di numero irrazionale e la possibilità di esprimerlo in modo approssimato.
Gestire operazioni fra monomi e fra polinomi, applicare (nei due versi) i prodotti notevoli più semplici (quadrato del binomio, differenza di quadrati). Scomporre polinomi in una variabile attraverso l'uso delle procedure più semplici (raccoglimento totale, riconoscimento di prodotti notevoli semplici).
Risolvere equazioni di primo grado intere.
Risolvere disequazioni lineari intere.
Gli insiemi N, Z e Q, le definizioni operative delle operazioni in essi, le principali regole di calcolo (se non nella loro enunciazione formale, almeno nell'insieme delle possibilità operative che offrono). Definizione di potenza con esponente naturale e relative proprietà. Scomposizione di un numero intero in fattori primi e determinazione di m.c.m e M.C.D fra più numeri. Le frazioni ed i numeri razionali nella loro funzione di esprimere quantità non intere, loro confronto e operazioni fra essi. Conversione fra notazione frazionaria e decimale per i numeri non periodici. Espressione in forma frazionaria e decimale delle potenze di 10. Espressione di un numero in notazione scientifica.
Definizione di monomio. Riconoscimento di monomi simili e loro somma. Operazioni fra monomi. Definizione di polinomio ed operazioni di somma, differenza, prodotto. Prodotti notevoli: quadrato del binomio, differenza di quadrati, cubo del binomio. Riconoscimento di un prodotto notevole sviluppato nel caso di binomi costituiti dalla somma di due lettere.
Tecniche di soluzione di equazioni di primo grado
Disequazioni lineari intere.
2 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
Eseguire costruzioni geometriche semplici sulla base di consegne assegnate. Saper individuare (nei casi più elementari) e motivare correttamente i passaggi di una dimostrazione, sulla base dei teoremi e principi più ricorrenti della geometria piana (criteri di congruenza fra triangoli, proprietà dei triangoli isosceli, teoremi sugli angoli opposti al vertice, alterni, corrispondenti, coniugati, proprietà dei parallelogrammi).
Gli enti geometrici fondamentali e le loro più importanti proprietà. Gli enti geometrici definibili di base (segmento, angolo, ecc.) ed i concetti di confronto ed operazioni fra essi. Definizione di triangolo. I criteri di congruenza dei triangoli e loro applicazione a casi semplici ed allo studio dei triangoli isosceli. Enunciato e applicazioni semplici del teorema di Talete. Posizione relativa di rette. Classificazione dei quadrilateri più ricorrenti, conoscenza delle proprietà essenziali dei parallelogrammi. .
3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
Tradurre condizioni matematiche esplicite imposte ad una variabile in una equazione o disequazione di primo grado.
Problemi di determinazione che utilizzano come modello equazioni o disequazioni di primo grado
4 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
Individuare le modalità di una variabile statistica. Eseguire lo spoglio di un insieme di dati statistici. Determinarne le frequenze assolute e relative e rappresentarle su un istogramma. Calcolare media, moda e mediana di un insieme di dati statistici.
Rappresentare in vari modi una relazione. Riconoscere se una relazione è una funzione. Saper posizionare punti di coordinate assegnate sul piano cartesiano.
Saper costruire una tabella di dati con un foglio elettronico ed usarla per produrre un grafico. Saper eseguire alcune operazioni semplici di analisi dei dati (per esempio calcolarne il valore medio e\o altri indici statistici).
Strumenti matematici di base per la raccolta, rappresentazione ed analisi di dati statistici. (raccolta, spoglio, determinazione delle frequenze assolute e relative, rappresentazioni grafiche, calcolo di media moda mediana).
I concetti di relazione e di funzione e loro rappresentazioni. L'uso del piano cartesiano per la rappresentazione di funzioni.
Informatica. 5 Uso del formalismo specifico
della matematica in casi non complessi, saper utilizzare semplici procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica: comprendere la valenza metodologica dell’informatica
Padroneggiare il linguaggio e le tecniche di rappresentazione degli insiemi. Determinare il risultato di operazioni fra insiemi servendosi della rappresentazione grafica. Costruire ed interpretare la tabella di verità di un connettivo logico e di una proposizione logica composta. Usare consapevolmente i connettivi logici per esprimere (mediante caratteristica) il risultato delle
Conoscenza dei concetti di insieme, elemento e del simbolo di appartenenza. Modalità di rappresentazione degli insiemi. Definizione delle operazioni fra insiemi e loro modalità di effettuazione. Relazione di inclusione fra insiemi. Conoscenza dei connettivi logici et, vel, aut, non, e delle loro tabelle di verità e tecniche per la determinazione della tabella di verità di una
nella formalizzazione e modellizzazione di situazioni semplici individuandone i procedimenti risolutivi.
principali operazioni fra insiemi. Usare in modo appropriato i quantificatori nella traduzione di affermazioni logiche dal linguaggio corrente al linguaggio formale specialistico e viceversa.
proposizione composta. Legame fra i connettivi et e vel e le relative operazioni fra insiemi. Differenza fra proposizione e predicato. Conoscenza dei due quantificatori e loro corrispondenza con la lingua corrente.
Percorso didattico
Moduli / Unità didattiche / Unità di apprendimento
( d i s c i p l i n a r i / i n t e r d i s c i p l i n a r i )
[indicare il titolo del modulo / unità didattica / unità di apprendimento, i principali contenuti,
le altre discipline coinvolte nell'UdA, il periodo dell'a.s. in cui saranno svolti e il numero
delle ore necessarie, comprensivo di recuperi e della valorizzazione delle eccellenze ]
N. MODULO UD UDA
CONTENUTI ALTRE DISCIPLINE COINVOLTE
PERIODO N° ORE
0 Richiami del programma della secondaria di primo grado
Operazioni in N, Z e Q. 1° Quadrimestre 8
1 Insiemi e logica.
Gli insiemi: definizioni ed operazioni fondamentali. Elementi di logica: concetto di proposizione, connettivi logici, predicati, i quantificatori.
1° Quadrimestre 8
2 Gli insiemi numerici e le operazioni.
Insiemi numerici N,Z,Q,R; proprietà delle operazioni e delle potenze, mcm e MCD, percentuali, proporzioni, la notazione scientifica e l’ordine di grandezza di un numero, l’approssimazione di un numero, errore assoluto e relativo. Sistemi di numerazione, con particolare riferimento al sistema binario.
1° Quadrimestre 12
3 Calcolo letterale
Calcolo letterale: monomi, polinomi e relative operazioni, prodotti notevoli. Scomposizione di un polinomio in fattori.
1° Quadrimestre 20
4 Equazioni e problemi algebrici
Equazioni lineari numeriche intere, problemi: problem solving e algoritmi risolutivi. Equazioni di primo grado in una Incognita. Problemi di determinazione che utilizzano come modello equazioni di primo grado
2° Quadrimestre 8
5 Statistica in variabile discreta.
Elementi di statistica. Concetti fondamentali della statistica in variabile discreta. Indici di valore
Fisica 2° Quadrimestre (*)
9
centrale e di variabilità. Rappresentazione di dati statistici.
6 (*)
7 Geometria del piano
Introduzione alla geometria del piano, triangoli, perpendicolari e parallele, luoghi geometrici, parallelogrammi e trapezi, corrispondenza di Talete
2° Quadrimestre 20
8 Relazioni e funzioni
Relazioni e funzioni, funzioni numeriche e rappresentazione grafica
2° Quadrimestre 5
9 disequazioni Disequazioni lineari intere. 2° Quadrimestre 4
10 informatica Informatica: fogli elettronici, Programmi didattici di ambito geometrico. (***)
1° - 2° Quadrimestre (*)
5(**)
(*) quando alla voce periodo compare questo simbolo significa che l'argomento,
per sua natura, non si presta ad essere esaurito in un unico modulo
temporalmente limitato, ma attraverso l'introduzione ed il richiamo progressivo
dei concetti nel corso dell'anno scolastico, questa caratteristica è in parte
attribuibile a tutti gli argomenti, ma lo è in modo particolare per quelli
evidenziati.
(**) queste ore sono quelle a carattere strettamente informatico, cioè dedicate
alla conoscenza del calcolatore e\o dello specifico programma. Tutto il tempo
dedicato alle lezioni nelle quali il computer verrà usato per approfondire
argomenti di matematica, durante le quali quindi gli studenti acquisiranno sia
competenze matematiche che informatiche, è già stato computato in relazione ai
singoli argomenti.
(***) a parte il foglio elettronico gli altri programmi sono a discrezione del
docente.
CLASSE SECONDA ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITA’ E CONOSCENZE
CLASSE SECONDA
ARITMETICA E ALGEBRA
1 COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE
-Utilizzare le tecniche e le
procedure del calcolo aritmetico
ed algebrico,
rappresentandole anche sotto
forma grafica.
-Individuare strategie appropriate
per la soluzione di problemi
-Fattorizzare in casi
semplici un
polinomio.
--Fattorizzare i
polinomi e
applicazione della
regola di Ruffini
-Eseguire la divisione
tra polinomi
- Eseguire operazioni
tra frazioni algebriche
e risolvere equazioni
e disequazioni
frazionarie
-Semplificare
espressioni
contenenti radicali
-Le espressioni letterali e i polinomi.
-Operazioni con i polinomi.
-Scomposizioni in fattori, divisioni tra
polinomi, regola di Ruffini, teorema del
resto.
-Le frazioni algebriche
-Espressioni, equazioni e disequazioni
frazionarie
-L’insieme R e le sue caratteristiche
-Il concetto di radice n-esima di un
numero reale e di potenza con
esponente razionale
2 GEOMETRIA
-Confrontare ed analizzare figure
geometriche, individuando
-Scrivere l’equazione
di una retta nel piano
-Il metodo delle coordinate: la retta nel
invarianti e relazioni.
cartesiano,
riconoscendo rette
parallele e rette
perpendicolari.
-Calcolare l’area
delle principali figure
geometriche del
piano
-Utilizzare i teoremi di
Pitagora, Euclide e
Talete per calcolare
lunghezze
-Isometrie
piano cartesiano.
-Area dei poligoni.
-Teoremi di Euclide, di Pitagora e di
Talete.
-Le principali isometrie e le loro
proprietà
3 RELAZIONI E FUNZIONI
-Utilizzare le tecniche e le
procedure del calcolo aritmetico e
algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica.
- Individuare strategie appropriate
per la soluzione di problemi.
-Risolvere equazioni,
disequazioni e
sistemi di primo
grado e saperli
interpretare
graficamente
- Risolvere sistemi di
disequazioni
- Rappresentare nel
piano cartesiano le
funzioni f(x)=mx+q e
casi particolari
- Sistemi lineari
- Sistemi di disequazioni lineari
-Funzioni di proporzionalità diretta e
funzioni lineari.
-Utilizzare diverse
forme di
rappresentazione
(verbale, simbolica,
grafica) e saper
passare dall’una
all’altra.
4
DATI E PREVISIONI
- Individuare strategie appropriate
per la soluzione di problemi.
-Raccogliere,
organizzare e
rappresentare un
insieme di dati.
-Calcolare la
probabilità
-Calcolare la
frequenza
-Significato della probabilità e sue
valutazioni
-Probabilità e frequenza
-I primi teoremi di calcolo delle
probabilità
b . Obiettivi disciplinari minimi
( soglia di sufficienza )
N. COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE
1 Utilizzare semplici tecniche
e procedure di calcolo
aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche
sotto forma grafica
-Fattorizzare semplici
polinomi
- Eseguire semplici
operazioni tra frazioni
algebriche e risolvere
semplici equazioni e
disequazioni frazionarie
-Semplificare espressioni
contenenti radicali non
complesse
-Scomposizioni in fattori e
regola di Ruffini
-Le frazioni algebriche
-Espressioni, equazioni e
disequazioni frazionarie
-L’insieme R e le sue
caratteristiche
-Il concetto di radice n-esima
di un numero reale e di
potenza con esponente
razionale
2 Confrontare ed analizzare
figure geometriche,
individuando invarianti e
relazioni.
-Calcolare nel piano
cartesiano il punto medio e
la lunghezza di un segmento
-Scrivere l’equazione di
semplici rette nel piano
cartesiano, riconoscendo
rette parallele e rette
perpendicolari.
-Calcolare l’area delle
principali figure geometriche
del piano
-Utilizzare i teoremi di
Pitagora, Euclide e Talete per
calcolare lunghezze
-Isometrie
-Il metodo delle coordinate: la
retta nel piano cartesiano.
-Area dei poligoni.
-Teoremi di Euclide, di
Pitagora e di Talete.
-Le principali isometrie e le
loro proprietà
3
--Utilizzare le tecniche e le
procedure del calcolo
aritmetico e algebrico,
-Risolvere semplici equazioni
e disequazioni, semplici
sistemi di primo grado e
- Sistemi lineari
rappresentandole anche
sotto forma grafica.
- Individuare strategie
appropriate per la soluzione
di problemi.
saperli interpretare
graficamente
- Risolvere semplici sistemi di
disequazioni
- Rappresentare nel piano
cartesiano le funzioni
f(x)=mx+q e casi particolari
-Utilizzare diverse forme di
rappresentazione (verbale,
simbolica, grafica) e saper
passare dall’una all’altra.
- Sistemi di disequazioni
lineari
-Funzioni di proporzionalità
diretta e funzioni lineari.
4
- Individuare strategie
appropriate per la soluzione
di problemi.
-Raccogliere, organizzare e
rappresentare un insieme di
dati.
-Calcolare la probabilità
-Calcolare la frequenza
-Significato della probabilità e
sue valutazioni
-Probabilità e frequenza
-I primi teoremi di calcolo
delle probabilità
3. CONTENUTI DEL PROGRAMMA
N. MODULO
UDA
CONTENUTI ALTRE
DISCIPLINE
COINVOLTE
PERIODO N°
ORE
0 Richiami del
programma
del
primo anno
Operazioni in N, Z e Q,
operazioni con i polinomi e
fattorizzazione.
1° Quadrimestre 5
1 Fattorizzazione
dei polinomi e
Ruffini
-Fattorizzazione di polinomi,
regola di Ruffini e teorema del
resto
-Divisione tra polinomi
1° Quadrimestre
15
2 Frazioni
algebriche
-Operazioni tra frazioni
algebriche e risolvere equazioni
e disequazioni frazionarie
1° Quadrimestre 10
3 Sistemi lineari -Equazioni, disequazioni e
sistemi di primo grado e saperli
interpretare graficamente
-Sistemi di disequazioni
1° Quadrimestre
10
4 Calcolo in R -L’insieme R e le sue
caratteristiche
-Il concetto di radice n-esima di
un numero reale e di potenza
con esponente razionale
1° Quadrimestre 10
5 La retta nel
piano
-Punto medio e
lunghezza di un segmento
-Equazioni di rette nel piano
cartesiano e loro
rappresentazione grafica.
2° Quadrimestre
20
6 Geometria -Area delle principali figure
geometriche del piano
- I teoremi di Pitagora, Euclide
e Talete per calcolare
lunghezze
-Isometrie
2°
Quadrimestre
15
7 Dati e
previsioni
-Significato della probabilità e
sue valutazioni
-Probabilità e frequenza
-I primi teoremi di calcolo delle
probabilità
2° Quadrimestre
14
4. MODULI INTERIDISCIPLINARI (Tra discipline dello stesso asse o di assi diversi)
ASSE MATEMATICO DESCRITTORI
Riconosce e decodifica le principali operazioni
matematiche
Esprime in Inglese con correttezza e
appropriatezza terminologica le principali
operazioni matematiche.
Abilità: risolve operazioni matematiche di base
seguendo istruzioni e verificando la correttezza
dei risultati.
N° ore previste: 3
CLASSE TERZA
ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI IN ABILITÀ E CONOSCENZE
N° COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE
1 Utilizzare le tecniche e le procedure
del
calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma
grafica
Analizzare dati e interpretarli
sviluppando
deduzioni e ragionamenti sugli stessi
anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità
offerte da applicazioni specifiche di
tipo
informatico.
Comprendere il linguaggio specifico
della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero
matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica
della realtà.
Riconoscere una funzione numerica
reale.
Fornire la definizione di dominio e di
codominio di
una funzione.
Stabilire il campo di esistenza di semplici
funzioni.
Interpretare il grafico della funzione per
valutare il
dominio ed il codominio sugli assi
rispettivi.
Individuare nel grafico di una funzione i
suoi zeri.
Essere in grado di fornire esempi per
ogni tipo e
saper riconoscere una funzione
suriettiva, iniettiva e biunivoca dal suo
grafico.
Eseguire una restrizione sul dominio per
una funzione.
Riconoscere funzioni invertibili e
costruire la
funzione inversa.
Tracciare il grafico della funzione
inversa.
Determinare la funzione composta
Concetto di funzione.
Definizione di funzione
reale a variabile reale.
Dominio e codominio.
Lettura del grafico di
una funzione.
Definizioni di funzione
suriettiva, iniettiva,
biunivoca, crescente e
decrescente.
Invertibilità.
mediante due o più funzioni assegnate.
Studiare funzioni definite a tratti.
Composizione di
funzioni.
2 Confrontare ed analizzare figure
geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
Comprendere il linguaggio specifico
della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero
matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica
della realtà.
Essere in grado di utilizzare
consapevolmente, nelle attività di
studio e di approfondimento,
strumenti informatici e telematici.
Individuare gli invarianti in una
simmetria e le simmetrie di una figura.
Determinare le eq.ni di una simmetria
rispetto
all’asse x, rispetto all’asse y, rispetto ad
una retta parallela all’asse x, rispetto ad
una retta parallela all’asse y, rispetto alla
bisettrice I-III quadrante e
rispetto alla bisettrice II-IV quadrante.
Determinare le eq.ni di una simmetria
rispetto all’origine O degli assi.
Determinare le eq.ni di una simmetria
rispetto ad un punto P(x0; y0).
Definire la simmetria centrale in termini
di composizione di simmetrie assiali.
Individuare un vettore mediante una
coppia ordinata di numeri reali.
Associare ad un vettore la traslazione
corrispondente.
Scrivere le eq.ni della traslazione
associata ad un vettore (a; b).
Individuare gli invarianti in una
traslazione.
Grafici deducibili dal grafico di y=f(x).
Definizione di
trasformazione
geometrica.
Simmetria assiale.
Simmetria centrale.
Vettori e traslazioni.
3 Utilizzare le tecniche e le procedure
del
calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma
grafica
Individuare le strategie appropriate
per la
Distinguere fasci di rette.
Associare ad un fascio proprio le
generatici ed il centro.
Associare ad un fascio improprio la retta
base e la direzione.
Determinare le eq.ni delle rette di un
fascio che soddisfano a condizioni
assegnate.
Fasci di rette propri e
fasci impropri.
soluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli
sviluppando
deduzioni e ragionamenti sugli stessi
anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità
offerte da applicazioni specifiche di
tipo
informatico.
Comprendere il linguaggio specifico
della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero
matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica
della realtà.
Scrivere l’eq.ne di una retta in forma
parametrica.
Determinare l’eq.ne dell’asse di un
segmento e le eq.ni delle bisettrici degli
angoli formati da due rette.
Determinare l’eq.ne di un luogo in base
ad una condizione assegnata.
Modelli per l’insieme delle soluzioni di
una
disequazione del tipo f(x,y) < k.
Eq.ne di una retta in
forma parametrica.
Luoghi geometrici.
Disequazioni in due
incognite.
Disequazioni
contenenti
espressioni con
incognite in valore
assoluto
4 Utilizzare le tecniche e le procedure
del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma
grafica.
Confrontare ed analizzare figure
geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
Individuare le strategie appropriate
per la soluzione di problemi.
Analizzare dati e interpretarli
sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi
anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità
offerte da applicazioni specifiche di
tipo informatico.
Modellizzazione matematica di
Determinare l’eq.ne di una specifica
conica assegnate determinate
condizioni.
Individuare le simmetrie di una conica.
Stabilire la posizione reciproca di una
retta e di una conica.
Determinare l’equazione della/e retta/e
tangente/i con il metodo più
appropriato.
Disegnare il grafico di funzioni di tipo
irrazionale deducibili dai grafici delle
coniche e applicarlo alla risoluzione
grafica delle equazioni/disequazioni.
Le coniche trattate
come
luoghi geometrici sia
dal punto di vista
sintetico che analitico.
Elementi caratteristici
del grafico di una
conica.
Determinazione di una
conica in base a
condizioni assegnate.
Posizione reciproca di
una retta e di una
conica.
Funzioni irrazionali.
Modelli per la
risoluzione di
particolari classi di
fenomeni
Comprendere il linguaggio specifico
della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero
matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica
della realtà.
eq.ni e disequazioni.
5 Utilizzare le tecniche e le procedure
del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma
grafica.
Confrontare ed analizzare figure
geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
Individuare le strategie appropriate
per la soluzione di problemi.
Analizzare dati e interpretarli
sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi
anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità
offerte da applicazioni specifiche di
tipo informatico.
Modellizzazione matematica di
fenomeni
Comprendere il linguaggio specifico
della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero
matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica
della realtà.
Essere in grado di utilizzare
Saper riconoscere i principali modelli
combinatori
Sapere distinguere tra concezione
classica e statistica della probabilità.
Sapere calcolare la probabilità della
somma logica e del prodotto logico di
eventi, la probabilità condizionata.
Interpretare un fenomeno statistico
partendo dalla sua rappresentazione
grafica.
Calcolare i principali indici statistici.
Calcolare la varianza e lo scarto
quadratico medio.
Permutazioni,
combinazioni,
disposizioni.
Concetto di evento.
Gli indici: medie e
scarto quadratico
medio
consapevolmente, nelle attività di
studio e di approfondimento,
strumenti informatici e telematici.
Comprendere la valenza metodologica
dell’informatica nella formalizzazione e
modellizzazione dei processi complessi
e nell’individuazione di procedimenti
risolutivi.
6 Utilizzare le tecniche e le procedure
del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma
grafica.
Confrontare ed analizzare figure
geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
Analizzare dati e interpretarli
sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi
anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità
offerte da applicazioni specifiche di
tipo informatico.
Modellizzazione matematica di
fenomeni
Comprendere il linguaggio specifico
della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero
matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica
della realtà.
Risolvere disequazioni irrazionali.
Interpretare potenze ad esponente
intero e
razionale.
Fornire una interpretazione della
potenza ad esponente irrazionale.
Trasformare espressioni in base alle
proprietà delle potenze.
Scrivere, quando è possibile, una
espressione sotto forma di potenza.
Definire la funzione esponenziale.
Disegnare il grafico della funzione
esponenziale.
Riconoscere il carattere di monotonia
delle funzioni esponenziali.
Risolvere semplici eq.ni esponenziali.
Determinare il logaritmo in base a di
alcuni numeri positivi mediante lo
schema del confronto fra esponenti.
Utilizzare la calcolatrice scientifica per
approssimare logaritmi in base 10 ed in
base e.
Definire la funzione logaritmica.
Riconoscere nelle funzioni esponenziale
e
logaritmica una inversa dell'altra.
Disegnare il grafico della funzione
Disequazioni
irrazionali.
Ampliamento del
concetto di potenza.
La funzione
esponenziale.
Caratteristiche della
funzione esponenziale.
Il logaritmo in base a di
un numero
La funzione
logaritmica.
Caratteristiche della
Funzione logaritmica.
Algebra dei logaritmi.
Il “cambio di base”.
Eq.ni esponenziali.
Disequazioni
esponenziali.
Eq.ni logaritmiche.
Disequazioni
logaritmiche.
logaritmica.
Riconoscere il carattere di monotonia
della funzione logaritmica.
Stabilire zero e segno di una funzione
logaritmica.
Dimostrare le proprietà dei logaritmi.
Utilizzare le proprietà dei logaritmi per
trasformare espressioni.
Convertire il log in base a di un numero
nel log in base b dello stesso numero.
Risolvere equazioni esponenziali
mediante il “confronto tra esponenti” o
mediante “applicazione” del logaritmo.
Utilizzare tecniche di sostituzione con
variabili ausiliarie per particolari classi di
equazioni.
Risolvere disequazioni esponenziali
facendo riferimento al carattere di
monotonia della funzione.
Utilizzare tecniche di sostituzione con
variabili ausiliarie.
Risolvere equazioni logaritmiche anche
mediante trasformazioni basate sulle
proprietà dei logaritmi o sostituzioni.
Risolvere semplici disequazioni
logaritmiche facendo riferimento al
carattere di monotonia della funzione.
Disegnare il grafico di funzioni
esponenziali o logaritmiche sottoposte a
trasformazioni geometriche.
7 Utilizzare le tecniche e le procedure
del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma
grafica..
Modellizzazione matematica di
fenomeni.
Comprendere il linguaggio specifico
Conoscere la definizione di successione
numerica.
Conoscere le varie rappresentazioni.
Applicare le formule fondamentali delle
progressioni.
Utilizzare le successioni per definire
Successioni
numeriche.
Progressioni
della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero
matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica
della realtà.
l’area del cerchio.
OBIETTIVI DISCIPLINARI MINIMI
N° COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE
1 Possedere le competenze e le capacità
sopra indicate limitatamente alle parti
applicative fondamentali e ai quesiti
standard.
Effettuare analisi corrette ma non
approfondite.
Effettuare semplici valutazioni con la guida
dell’insegnante.
Applicare le conoscenze in
compiti semplici anche se
con imprecisioni.
Esprimersi in linguaggio
semplice ma corretto.
Conoscere i contenuti del
programma secondo quanto
indicato in conoscenze.
PERCORSO DIDATTICO
N° MODULO CONTENUTO PERIODO N°ORE
0 Richiami equazioni e disequazioni di I
e II grado.
Equazioni e disequazioni di I e II
grado.
I Quadrimestre
Settembre
8
1 Equazioni e disequazioni Equazioni e disequazioni con il valore
assoluto.
Equazioni e disequazioni irrazionali.
I Quadrimestre
Ottobre-
Novembre
16
2 Le funzioni. Le funzioni e le loro caratteristiche.
Funzioni composte.
I Quadrimestre
Novembre
8
Successioni numeriche.
Progressioni.
3 Il piano cartesiano L’equazione di una retta.
Rette parallele e rette perpendicolari.
I luoghi geometrici e la retta.
I fasci di rette.
I Quadrimestre
Dicembre-
Gennaio
24
4 La circonferenza. La circonferenza e la sua equazione.
Rette tangenti a una circonferenza.
Fasci di circonferenze
II Quadrimestre
Febbraio-Marzo
20
5 La parabola La parabola e la sua equazione.
Le rette tangenti a una parabola.
II Quadrimestre
Marzo-Aprile
12
6 L’ellisse e l’iperbole L’ellisse e la sua equazione.
Tangenti a una ellisse.
L’ellisse e le trasformazioni
geometriche.
L’iperbole e la sua equazione.
Tangenti a un’iperbole.
L’iperbole traslata.
L’equazione generale di una conica.
II Quadrimestre
Aprile
12
7 Esponenziali e logaritmi La funzione esponenziale.
Equazioni e disequazioni
esponenziali.
Definizione di logaritmo e sue
proprietà
La funzione logaritmica.
Equazioni e disequazioni
logaritmiche.
II Quadrimestre
Maggio-Giugno
20
CLASSE QUARTA
O b i e t t i v i d i s c i p l i n a r i
a . A r t i c o l a z i o n e d e l l e c o m p e t e n z e i n a b i l i t à e
c o n o s c e n z e
C o m p e t e n z e : indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono
descritte in termini di responsabilità e autonomia
A b i l i t à : indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che
implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti)
C o n o s c e n z e : indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
N.
Competenze
Abilità
Conoscenze
1 Formalizzare e rappresentare relazioni e dipendenze.
Associare ad un grafico una funzione compatibile e
viceversa.
Saper associare ad una
funzione polinomiale un
grafico possibile (anche su
basi euristiche).
Saper determinare le proprietà
di una funzione sia sulla base
del suo grafico che della sua
espressione analitica
Saper dedurre il grafico di una
funzione a partire da quello di
un'altra mediante
trasformazioni geometriche.
Saper utilizzare modelli
goniometrici per descrivere
fenomeni a carattere periodico.
Saper dimostrare i teoremi di
trigonometria.
Saper calcolare la velocità
media di variazione di una
funzione del tempo ed
estenderla intuitivamente al
caso di velocità di variazione
istantanea. Estendere questo
Funzioni polinomiali
Proprietà delle funzioni
(iniettività, suriettività,
crescenza, periodicità,parità
,disparità dominio, codominio,
invertibilità)
Definizione, grafico e proprietà
delle principali funzioni
circolari e delle loro inverse.
Teoremi di trigonometria.
Concetto di “velocità di
variazione” della funzione che
descrive un processo.
concetto anche al caso di variabile indipendente non
temporale.
2 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica.
Individuare le strategie
appropriate per la soluzione di
problemi.
Desumere il numero di soluzioni di una equazione del
tipo f(x) = 0 o il numero di
intervalli di soluzioni di una
disequazione del tipo f(x) >
(<) 0 dal grafico di f(x).
Saper identificare, su base
euristica, una funzione
continua ed una che non lo è.
Servirsi del grafico di una
funzione per stabilire
l'esistenza, il numero, il segno,
ecc. delle soluzioni di
un'equazione esponenziale o
logaritmica.
Saper distinguere fra una
soluzione esatta e una
soluzione approssimata. Saper
determinare intuitivamente e
graficamente il numero delle
soluzioni reali di un’equazione
polinomiale e non. Saper
calcolare il valore
approssimato di una soluzione
con il metodo di bisezione.
Tradurre il metodo di
bisezione in un semplice
algoritmo
Saper associare un angolo ad
un sistema di riferimento e
rappresentarne graficamente il
valore delle funzioni
goniometriche. Saper definire
il seno, il coseno e la tangente
di angoli orientati in termini di
coordinate cartesiane.
Costruire graficamente gli
angoli corrispondenti a
determinati valori delle
funzioni goniometriche.
Saper calcolare le funzioni
circolari di angoli notevoli.
Numero delle soluzioni delle equazioni polinomiali e non.
Legame fra soluzioni di una
equazione/ disequazione ad una
incognita e il grafico e le
proprietà della corrispondente
funzione.
Calcolo approssimato. Metodi
analitici (bisezione) e numerici
(anche con uso di calcolatori)
per la soluzione approssimata di
equazioni.
Formule di base del calcolo
goniometrico.
Equazioni e disequazioni
goniometriche elementari,
riconducibili ad esse e lineari.
Saper calcolare le funzioni degli archi associati.
Saper usare in modo
appropriato le formule di
addizione in particolare per
ricavarne altre.
Saper risolvere equazioni e
disequazioni elementari o
riconducibili ad esse. Saper
risolvere le equazioni e
disequazioni lineari o
riconducibili a lineari. Saper
interpretare le soluzioni di
disequazioni e sistemi sulla
circonferenza goniometrica.
Uso della circonferenza goniometrica nella risoluzione
di equazioni e disequazioni
goniometriche.
3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di
problemi geometrici.
Applicare i teoremi della trigonometria nella risoluzione
di problemi nel piano.
Teoremi della trigonometria: teoremi sui triangoli
rettangoli,corda, seno e coseno.
4 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche,
usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo
informatico.
Saper interpretare un fenomeno statistico partendo
dalla sua rappresentazione
grafica.
Calcolare i principali indici
statistici.
Calcolare la varianza e lo
scarto quadratico medio.
Interpretare i valori indice in
termini di caratteristiche di un
insieme di dati.
Saper dare la
definizione classica e
frequentista di
probabilità.
Sapere calcolare la
probabilità della
somma logica e del prodotto logico di eventi, la
probabilità condizionata ,
Teorema di Bayes.
Saper contare le permutazioni
di un insieme. Saper calcolare
il numero di disposizioni e
combinazioni. Saper
determinare la potenza n-
esima di un binomio.
Raccolta di dati. Strumenti per l'analisi di dati statistici. Indici
di valore centrale e di
variabilità.
Distribuzioni statistiche.
Probabilità condizionata e
composta.
Elementi di calcolo
combinatorio.
b . O b i e t t i v i d i s c i p l i n a r i m i n i m i
( s o g l i a d i s u f f i c i e n z a )
N.
Competenze
Abilità
Conoscenze
Sa effettuare analisi corrette ma non approfondite.
Applica le conoscenze in compiti semplici anche se con
imprecisioni.
Corrette ma non approfondite.
Se guidato sa effettuare semplici valutazioni.
Si esprime in linguaggio semplice ma corretto.
P e r c o r s o d i d a t t i c o
M o d u l i / U n i t à d i d a t t i c h e / U n i t à
di a p p r e n d i m e n t o ( d i s c i p l i n a r i / i n t e r d i s c i p l i n a r i )
N.
modulo
UD
UDA
CONTENUTI
Altre
discipline
coinvolte
Periodo
n° ore
1. Funzioni Rappresentazione grafica di
funzioni. Analisi grafica di
equazioni e disequazioni. Metodi di
soluzioni approssimata.
I quadrimestre 10
2. Goniometria Funzioni circolari,
formule goniometriche,
equazioni e disequazioni.
I quadrimestre 10
3. Trigonometria Teoremi sui triangoli e applicazioni
geometriche. I quadrimestre 17
4 Statistica descrittiva Rappresentazione dati. Indici di
posizione centrale. Indici di
variabilità.
II quadrimestre 13
5 Probabilità e calcolo
combinatorio
Concezione classica e frequentista
di probabilità.
Calcolo della probabilità di eventi
dipendenti, indipendenti,
compatibili ,incompatibili.
Elementi di calcolo combinatorio.
Probabilità composta e teorema
di Bayes.
II quadrimestre 16
CLASSE QUINTA
O b i e t t i v i d i s c i p l i n a r i
Articolazione delle competenze in abilità e conoscenze C o m p e t e n z e : indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia
A b i l i t à : i ndicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti)
C o n o s c e n z e : indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
N.
COMPETENZE
ABILITÀ
CONOSCENZE
1 Formalizzare e rappresentare relazioni e dipendenze.
Utilizzare le tecniche e le
procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto
forma grafica.
-Saper studiare le principali caratteristiche di una funzione
e tracciarne il grafico.
-Saper leggere un grafico
acquisendo da esso le
informazioni.
-Saper affrontare e
modellizzare situazioni di tipo
non deterministico.
-Saper utilizzare lo
strumento delle coordinate
cartesiane in ambito
tridimensionale.
Funzioni di variabile reale e successioni.
Funzioni e loro proprietà.
Composizione di funzioni.
Parità, Disparità, periodicità.
Il limite di funzioni e
successioni.
Continuità e discontinuità.
Ricerca asintoti orizzontali,
verticali ,obliqui.
Concetto di derivata e sua
interpretazione geometrica.
Regole di derivazione.
Ricerca dei massimi e minimi tra
i punti di derivabilità e di non
derivabilità.
Flessi e concavità della funzione.
Integrali indefiniti e primitive di
una funzione.
Integrali definiti.
Concetto di distribuzione,
discreta e continua,di probabilità.
Rette, piani e sfere nello spazio e
relazioni reciproche.
2 Comprendere i passi di un
ragionamento sapendoli
ripercorrere anche in relazione
alla costruzione di un sistema
assiomatico.
Riconoscere la struttura di un
sistema ipotetico deduttivo
individuandone i vari
elementi.
Capire il contenuto di un
teorema e la sua
dimostrazione.
Teoremi fondamentali sui limiti
e sulle funzioni continue.
Relazioni per trovare l'asintoto
obliquo di una funzione.
Definizione di derivata e sua
applicazione alle principali
funzioni.
Legame tra continuità e
derivabilità.
Regole di derivazione.
Derivata della funzione
composta e dell'inversa.
Teoremi delle funzioni
derivabili: Rolle, Lagrange e sue
conseguenze, Cauchy, De
L'Hopital.
Integrali immediati.
Teorema fondamentale del
calcolo integrale (teor. di
Torricelli Barrow).
Teorema della media.
Risoluzione di integrali definiti.
3 Interpretare, descrivere
rappresentare fenomeni
empirici riconoscendo
collegamenti con altre
discipline.
Saper applicare il calcolo
differenziale in ambito fisico.
Usare gli strumenti del calcolo
delle probabilità e della
statistica per modellizzare e
risolvere problemi di tipo non
deterministico.
Velocità e accelerazione
istantanea.
Altre applicazioni del calcolo
differenziale all'ambito delle
scienze sperimentali, per
esempio:
Intensità di corrente.
Legge dell'induzione come
rapporto di differenziali.
Lavoro di forze non costanti.
Fenomeni fisici, economici,
sociali, ecc. interpretabili
attraverso le distribuzioni di
probabilità.
4 Analizzare un problema
matematico o di altro ambito e
individuare il modello
matematico più adeguato e i
migliori strumenti di
soluzione.
Saper risolvere problemi di
massimo e minimo in
geometria piana, solida,
analitica.
Saper calcolare l'area di
regioni di piano limitate e
non.
Conoscere il procedimento
necessario per ricercare i
massimi e minimi di una
funzione ricavata dal problema.
Calcolo di aree di superfici
piane.
.
O B I E T T I V I D I S C I P L I N A R I M I N I M I
(SO G L I A D I S U F F I C I E N Z A )
N.
COMPETENZE
ABILITÀ
CONOSCENZE
1 Formalizzare e rappresentare relazioni e dipendenze.
Utilizzare le tecniche e le
procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto
forma grafica.
- Saper studiare le principali caratteristiche di una
funzione polinomiale o
comunque semplice e
tracciarne il grafico.
- Saper interpretare gli
elementi essenziali di un
grafico ricavandone
alcune informazioni
essenziali.
- Riconoscere l'utilità di un
modello probabilistico
(almeno nel caso di
variabile discreta) nella
descrizione di un fenomeno
aleatorio.
- Saper utilizzare lo
strumento delle coordinate
cartesiane in ambito
tridimensionale.
Funzioni di variabile reale e successioni.
Funzioni e loro proprietà.
Composizione di funzioni.
Parità, Disparità, periodicità.
Il limite di funzioni e
successioni.
Continuità e discontinuità.
Ricerca asintoti orizzontali,
verticali ,obliqui.
Concetto di derivata e sua
interpretazione geometrica.
Regole di derivazione.
Ricerca dei massimi e minimi tra
i punti di derivabilità.
Flessi e concavità della funzione.
Integrali indefiniti e primitive di
una funzione.
Integrali definiti.
Concetto di distribuzione,
discreta, di probabilità.
2 Comprendere i passi di un ragionamento sapendoli
ripercorrere anche in relazione
alla costruzione di un sistema
assiomatico.
Riconoscere la struttura di un sistema ipotetico deduttivo
individuandone i vari
elementi.
Capire l'enunciato di un
teorema e gli elementi
Teoremi fondamentali sui limiti e sulle funzioni continue.
Definizione di derivata e sua
applicazione alle più semplici
funzioni.
essenziali della sua
dimostrazione.
Legame tra continuità e
derivabilità.
Regole di derivazione.
Derivata della funzione
composta.
Teoremi delle funzioni
derivabili: Rolle, Lagrange e sue
conseguenze, De L'Hopital.
Integrali immediati.
Teorema fondamentale del
calcolo integrale
(Torricelli Barrow).
Teorema della media.
Risoluzione di integrali definiti
di funzioni polinomiali o
comunque di immediata
integrazione.
3 Interpretare, descrivere
rappresentare fenomeni
empirici riconoscendo
collegamenti con altre
discipline.
Saper applicare gli elementi
essenziali del calcolo
differenziale in ambito fisico.
Usare gli strumenti del calcolo
delle probabilità e della
statistica per modellizzare e
risolvere problemi semplici di
tipo non deterministico.
Velocità e accelerazione
istantanea.
Altre applicazioni del calcolo
differenziale all'ambito delle
scienze sperimentali, per
esempio:
Intensità di corrente.
Fenomeni fisici, economici,
sociali, ecc. interpretabili
attraverso le distribuzioni di
probabilità discrete.
4 Analizzare un problema
matematico o di altro ambito e
Saper risolvere o comunque
comprendere l'impostazione di
Conoscere il procedimento
necessario per ricercare i
individuare il modello soluzioni di problemi semplici massimi e minimi di una
matematico più adeguato e i di massimo e minimo in funzione ricavata dal problema.
migliori strumenti di geometria piana, solida,
soluzione. analitica. Calcolo di aree di superfici piane
Saper calcolare l'area di nei casi più semplici.
regioni di piano limitate nel
caso di funzioni semplici.
P e r c o r s o d i d a t t i c o
Moduli / Unità d i d a t t i c h e / Unità di a p p r e n d i m e n t o
( d i s c i p l i n a r i / i n t e r d i s c i p l i n a r i )
CLASSI QUINTE
N.
MODULO
UD
UDA
CONTENUTI
ALTRE
DISCIPLINE
COINVOLT
E
PERIODO
N°
ORE
1 Elementi di topologia Insiemi limitati, estremo superiore ed inferiore,
punti di accumulazione e
punti isolati
I quadrimestre
6
2 Successioni Successioni convergenti,
divergenti, limiti di
successioni. Progressioni
aritmetiche e geometriche.
I
quadrimestre 10
3 Limiti e continuità Definizione di limite. Continuità della funzione e
discontinuità in un punto.
I
quadrimestre 12
4 Calcolo di limiti e
applicazioni
Calcolo dei limiti. Asintoti
verticali, orizzontali e
obliqui grafico probabile.
I
quadrimestre 10
5 Calcolo differenziale Definizione di derivata. Continuità e derivabilità.
Regole di derivazione.
Significato geometrico
della derivata.
Applicazioni alla fisica.
I
quadrimestre 15
6 Teoremi fondamentali del
calcolo differenziale
Teoremi di Rolle,
Lagrange e sue
conseguenze, Cauchy, De
L'Hospital
II
quadrimestre 12
7 Massimi e minimi di una funzione e flessi
Problemi di massimo e minimo.
II
quadrimestre 6
8 Studio completo di
funzione
Esercizi. II
quadrimestre 4
9 Integrali indefiniti e definiti. Calcolo di aree
Metodi di integrazione teorema fondamentale del
calcolo integrale e teorema
della media.
II
quadrimestre 16
10 Distribuzione di
probabilità.
Variabili aleatorie
discrete(distribuzioni
binomiale e di Poisson).
Variabilialeatorie continue
(distribuzione normale).
II
quadrimestre 8
ALLEGATO B
FISICA
Assi c u l t u r a l i e c o m p e t e n z e
Asse c u l t u r a l e di r i f e r i m e n t o
ASSE DEI LINGUAGGI
ASSE MATEMATICO
ASSE TECNOLOGICO-SCIENTIFICO X
ASSE STORICO-SOCIALE
T a b e l l a delle c o m p e t e n z e di A s s e
ASSE COMPETENZE COMPETENZE DI AREA
ASSE DEI
LINGUAGGI
a) Padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti
b) Leggere, comprendere ed interpretare
testi scritti di vario tipo
c) Produrre testi di vario tipo in relazione ai
differenti scopi comunicativi
d) Utilizzare una lingua per i principali
scopi comunicativi ed operativi
e) Utilizzare gli strumenti fondamentali per
una fruizione consapevole del patrimonio
artistico e letterario
f) Utilizzare e produrre testi multimediali
ASSE
MATEMATICO
a) Utilizzare le tecniche e le procedure del
calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
b) Confrontare ed analizzare figure
geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
c) Individuare le strategie appropriate per
la soluzione di problemi
d) Analizzare dati e interpretarli sviluppando
deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche,
usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Uso del formalismo specifico della
matematica in casi non complessi, saper
utilizzare semplici procedure tipiche del
pensiero matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla base
della descrizione matematica.
Comprendere la valenza metodologica
dell’informatica nella formalizzazione e
modellizzazione di situazioni semplici
individuandone i procedimenti risolutivi.
ASSE
TECNOLOGICO
- SCIENTIFICO
a) Osservare, descrivere ed analizzare
fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle sue varie
forme i concetti di sistema e di complessità.
b) Analizzare qualitativamente e
quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza.
c) Essere consapevole delle potenzialità
delle tecnologie rispetto al contesto
culturale e sociale i cui vengono applicate
Possedere i contenuti di base delle scienze
fisiche,
motorie e delle scienze naturali (chimica,
biologia, scienze della terra,
astronomia),utilizzando metodi di indagine
e procedure semplici.
Essere in grado di utilizzare correttamente
strumenti informatici e telematici nelle
attività di studio, pratiche e di
laboratorio;comprendere la valenza
metodologica dell’informatica nella
formalizzazione e modellizzazione di
situazioni semplici individuandone i
procedimenti risolutivi.
ASSE STORICO - SOCIALE
a) Comprendere il cambiamento e la diversità
dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra
epoche e in una dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche
e culturali.
b) Collocare l’esperienza personale in un
sistema di regole fondato su reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona,
della collettività e dell’ambiente
c) Riconoscere le caratteristiche essenziali del
sistema socio economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio
2
c . C o m p e t e n z e t r a s v e r s a l i di c i t t a d i n a n z a
COMPETENZA CONTRIBUTI DELLA DISCIPLINA
IMPARARE AD
IMPARARE
Mantenersi aggiornati nelle metodologie di learning proprie del contesto temporale.
PROGETTARE Usare l’analisi di un oggetto o di un sistema artificiale in termini di
funzioni o di architetture per fornire un prodotto utilizzabile
COMUNICARE Presentare i risultati delle proprie analisi e delle proprie esperienze.
COLLABORARE E
PARTECIPARE
Sapersi organizzare all’interno di un team di sviluppo e ricerca,
essere in grado di condividere le proprie abilità al fine del
raggiungimento di uno scopo commune
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
Lavorare in maniera sistemica in un determinato ambiente analizzandone le componenti al fine di valutarne i rischi per se stesso
e gli altri operatori.
RISOLVERE PROBLEMI Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per
riconoscere un modello di riferimento utilizzabile per avviare
un appropriato processo risolutivo.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
Riconoscere l'isomorfismo fra modelli matematici e processi logici
che descrivono situazioni fisiche o astratte diverse. Riconoscere
ricorrenze o invarianze nell'osservazione di fenomeni fisici, figure
geometriche, ecc.
ACQUISIRE ED
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni
(fisici, chimici, biologici, geologici ecc.) o degli oggetti artificiali o
la consultazione di testi e manuali o media. Acquisire un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad
una adeguata interpretazione della natura, organizzando e
rappresentando i dati raccolti
3
CLASSE PRIMA
Articolazione delle competenze in traguardi formativi e rispettivi indicatori
capitolo Competenze Dalle indicazioni
nazionali Traguardi formativi
Indicatori
1. L’energia e le altre Osservare e identificare
fenomeni.
• Capire cosa intendiamo con il
termine energia e da dove
proviene l’energia che
utilizziamo tutti i giorni.
• Capire di cosa si occupa la
fisica.
• Distinguere tra fonti
energetiche rinnovabili e non
rinnovabili.
• Definire l’unità campione
dell’intervallo di tempo, della
lunghezza e delle grandezze
derivate area e volume.
grandezze fisiche
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi; formalizzare un problema
di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Fare esperienza e rendere
ragione del significato dei vari
aspetti del metodo sperimentale,
dove l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Formulare il concetto di
grandezza fisica.
• Discutere il processo di
misurazione delle grandezze
fisiche.
• Comprendere il concetto di
ordine di grandezza.
• Analizzare e definire le unità
del Sistema Internazionale.
• Definire la grandezza densità. • Analizzare e operare con le
dimensioni delle grandezze
fisiche.
• Discutere le misure dirette e
indirette.
• Effettuare calcoli con numeri
espressi in notazione scientifica.
• Approssimare i numeri in
notazione scientifica.
• Effettuare le conversioni da
unità di misura a suoi multipli e
sottomultipli e viceversa.
• Effettuare le corrette
equivalenze tra lunghezze, aree e
volumi.
2. La misura • Osservare e identificare
fenomeni.
• Analizzare i tipi di strumenti e
individuarne le caratteristiche.
• Distinguere gli strumenti
analogici da quelli digitali.
• Definire le caratteristiche degli
strumenti di misura.
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi; formalizzare un problema
di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Fare esperienza e rendere
ragione del significato dei vari
aspetti del metodo sperimentale,
dove l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Definire il concetto di
incertezza di una misura.
• Definire il valore medio di una
serie di misure.
• Capire cosa significa
arrotondare un numero.
• Capire cosa sono le cifre
significative.
• Definire il concetto di errore
statistico.
• Discutere i diversi tipi di errori
derivanti dalle operazioni di
misura.
• Calcolare l’incertezza nelle
misure indirette.
• Eseguire correttamente le
approssimazioni per eccesso e
per difetto.
• Calcolare le cifre significative
per numeri derivanti da
operazioni matematiche.
• Dimostrare le formule sulle
incertezze.
3. La luce • Osservare e identificare
fenomeni.
• Osservare il percorso di un
raggio di luce.
• Osservare la direzione di
propagazione della luce.
• Osservare il comportamento di
un raggio luminoso che incide su
uno specchio piano e su uno
specchio sferico.
• Capire cosa succede quando un
raggio luminoso penetra
attraverso una lente.
• Definire e rappresentare il
concetto di raggio luminoso.
• Identificare il fenomeno della
riflessione.
• Identificare il fenomeno della
rifrazione.
capitolo Competenze Dalle indicazioni
nazionali Traguardi formativi
Indicatori
4. Le forze
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi; formalizzare un problema
di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Fare esperienza e rendere
ragione del significato dei vari
aspetti del metodo sperimentale,
dove l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Costruire l’immagine di un
oggetto resa da uno specchio
piano e da uno specchio sferico.
• Analizzare il comportamento di
un raggio luminoso che incide
sulla superficie di separazione tra
due mezzi.
• Analizzare il fenomeno della
riflessione totale.
• Descrivere e analizzare le lenti
sferiche.
• Discutere il fenomeno della
riflessione e formulare le sue
leggi.
• Descrivere e discutere le
caratteristiche degli specchi
sferici.
• Formalizzare la legge dei punti
coniugati.
• Dimostrare le leggi relative
agli specchi.
• Discutere il fenomeno della
rifrazione e formulare le sue
leggi.
• Descrivere il funzionamento
delle fibre ottiche.
• Descrivere e discutere le
caratteristiche degli specchi
sferici.
• Formalizzare l’equazione per le
lenti sottili e definire
l’ingrandimento.
• Comprendere e valutare le
scelte scientifiche e tecnologiche
che interessano la società in cui
vive.
• Discutere e valutare
l’importanza dell’ottica
geometrica sia per quanto
concerne la nostra capacità
visiva individuale sia per quanto
riguarda la sua applicazione in
dispositivi quali macchine
fotografiche, microscopi,
cannocchiali etc, ponendoli
anche in riferimento ai contesti
storici e alle società reali.
• Osservare e identificare
fenomeni. • Classificare le forze. • Analizzare l’effetto delle forze
applicate a un corpo.
• Comprendere il concetto di
vettore.
• Definire le forze di contatto e le
forze a distanza.
• Descrivere e discutere la misura
delle forze.
• Operare con i vettori.
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi; formalizzare un problema
di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Fare esperienza e rendere
ragione del significato dei vari
aspetti del metodo sperimentale,
dove l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Distinguere il concetto di forza-
peso dal concetto di massa e
comprendere le relazioni tra i
due conc etti.
• Associare il concetto di forza a
esperienze della vita quotidiana.
• Studiare le forze di attrito. • Analizzare il comportamento
delle molle e formulare la legge
di Hooke.
• Descrivere un meccanismo per
la misura dell’accelerazione di
gravità sulla Terra.
• Discutere le caratteristiche
delle forze di attrito radente,
volvente e viscoso.
• Discutere la legge di Hooke e
descrivere il funzionamento di
un dinamometro.
• Comprendere e valutare le
scelte scientifiche e tecnologiche
che interessano la società in cui
vive.
• Valutare l’importanza e l’utilità
degli strumenti di misurazione
sia in ambiti strettamente
scientifici che in quelli della vita
quotidiana.
capitolo Competenze Dalle indicazioni
nazionali Traguardi formativi
Indicatori
5. L’equilibrio dei
solidi
• Osservare e identificare
fenomeni.
• Capire quali sono le differenze
tra i modelli del punto materiale
e del corpo rigido, e in quali
situazioni possono essere
utilizzati.
• Analizzare in quali condizioni
un corpo rigido può traslare e in
quali condizioni, invece, può
ruotare.
• Spiegare se, e come, lo stesso
oggetto può essere considerato
come punto materiale, corpo
rigido oppure corpo deformabile.
• Formulare ipotesi esplicative • Studiare le condizioni di • Fare alcuni esempi di forze
utilizzando modelli, analogie e equilibrio di un punto materiale. vincolari e indicare in quali
leggi; formalizzare un problema • Analizzare il concetto di direzioni agiscono.
di fisica e applicare gli strumenti vincolo e definire le forze • Definire i vari tipi di leve e
matematici e disciplinari vincolari. indicare quali sono vantaggiose e
rilevanti per la sua risoluzione. • Analizzare l’equilibrio di un quali svantaggiose.
• Fare esperienza e rendere corpo su un piano inclinato. ragione del significato dei vari • Valutare l’effetto di più forze aspetti del metodo sperimentale, su un corpo rigido. dove l’esperimento è inteso come • Cosa si intende per braccio di interrogazione ragionata dei una forza? fenomeni naturali, scelta delle • Definire il momento di una variabili significative, raccolta e forza. analisi critica dei dati e • Formalizzare le condizioni di dell’affidabilità di un processo di equilibrio di un corpo rigido. misura, costruzione e/o •Analizzare il principio di validazione di modelli. funzionamento delle leve. • Studiare dove si trova il baricentro di un corpo. • Comprendere e valutare le • Fornire alcuni esempi di leve
scelte scientifiche e tecnologiche vantaggiose e svantaggiose.
che interessano la società in cui vive.
6. L’equilibrio dei
fluidi
• Osservare e identificare
fenomeni.
• Definire gli stati di
aggregazione in cui può trovarsi
la materia.
• Analizzare i diversi effetti che
può avere una forza in funzione
di come agisce su una superficie.
• Definire le caratteristiche dei
tre stati di aggregazione della
materia.
• Definire la grandezza fisica
pressione.
• Formulare ipotesi esplicative • Analizzare la pressione nei • Formulare ed esporre la legge
utilizzando modelli, analogie e liquidi. di Pascal.
leggi; formalizzare un problema • Mettere in relazione la • Formulare e discutere la legge
di fisica e applicare gli strumenti pressione che un liquido esercita di Stevino.
matematici e disciplinari su una superficie con la sua • Formulare la legge di
rilevanti per la sua risoluzione. densità e con l’altezza della sua Archimede e, con il ricorso
• Fare esperienza e rendere colonna. all’ebook discuterne la
ragione del significato dei vari • Analizzare la situazione dei dimostrazione.
aspetti del metodo sperimentale, vasi comunicanti. • Presentare e discutere gli
dove l’esperimento è inteso come • Analizzare il galleggiamento strumenti di misura della
interrogazione ragionata dei dei corpi. pressione atmosferica.
fenomeni naturali, scelta delle • Capire se una colonna d’aria • Definire le unità di misura della
variabili significative, raccolta e può esercitare una pressione. pressione atmosferica.
analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli. • Comprendere e valutare le
scelte scientifiche e tecnologiche
che interessano la società in cui
vive.
• Valutare l’importanza degli argomenti relativi alla pressione
in alcuni dispositivi sanitari,
come ad esempio una flebo, o
nella costruzione di strutture di
difesa e arginamento ambientale,
come una diga.
• Proporre e discutere altre situazioni della realtà che
ricorrono all’utilizzo dei concetti
affrontati.
3. Percorso didattico
N capitolo Contenuti altre discipline
periodo n° ore
1 L’energia e le
altre
grandezze fisiche
1. L'energia 2. Le fonti energetiche 3. La fisica 4. le grandezze fisiche 5. Il Sistema Internazionale di Unità 6. La notazione scientifica 7. Le definizioni operative 8. L'intervallo di tempo 9. La lunghezza 10. La massa 11. L'area 12. Il volume 13 La densità 14. Le dimensioni fisiche delle grandezze
1° quadrimestre 9
2 La misura 1. Gli strumenti di misura 2. L'incertezza nelle misure 3. Il valore medio e l'incertezza 4. L'errore statistico 5. L'incertezza nelle misure indirette 6. dimostrazioni delle formule sulle incertezze 7. Le cifre significative 8. le leggi sperimentali
1° quadrimestre 15
3 La luce 1. I raggi di luce 2. Le leggi delle riflessione e gli specchi piani 3. Specchi sferici 4. Costruzione delle immagine per specchi sferici 5. La legge dei punti coniugati e l'ingrandimento 6. Dimostrazioni delle leggi relative agli specchi 7. Le leggi della rifrazione 8. La riflessione totale 9. Lenti sferiche 10. La formula delle lenti sottili e l'ingrandimento 11. Macchina fotografica e cinematografo 12. L'occhio 13. Il microscopio e il cannocchiale
1° quadrimestre 24
4 Le forze 1. Le forze cambiano la velocità 2° quadrimestre 15
2. La misura delle forze
3. La somma delle forze 4. I vettori 5. Le operazioni con i vettori 6. La forza peso e la massa 7. Le forze di attrito 8. La forza elastic 9. Le leggi sperimentali e modelli
5 L’equilibrio
dei solidi
1. Il punto materiale e il corpo rigido 2. L'equilibrio del punto materiale 3. L'equilibrio su un piano inclinato 4. L'effetto di più forze su un corpo rigido 5. Il momento di una forza 6. L'equilibrio di un corpo rigido 7. Le leve 8. Il baricentro
2° quadrimestre 15
6 L’equilibrio
dei fluidi
1. Solidi, liquidi e gas 2. La pressione 3. La pressione nei liquidi 4. La pressione della forza peso nei liquidi 5. I vasi comunicanti 6. La spinta di Archimede 7. Dimostrazione della legge di Archimede 8. Il galleggiamento dei corpi 9. La pressione atmosferica
2° quadrimestre 21
CLASSE SECONDA
Articolazione delle competenze in traguardi formativi e rispettivi indicatori
capitolo Competenze Dalle indicazioni
nazionali Traguardi formativi
Indicatori
7. La velocità
8. L’accelerazione
9. I vettori
Osservare e identificare
fenomeni.
- Caratterizzare il moto di un
punto materiale.
- Comprendere la legge oraria
del moto.
- Definire il concetto di velocità - - Distinguere i concetti di
posizione e spostamento nello
spazio.
- Distinguere i concetti di istante e intervallo di tempo.
• Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
- Comprendere il concetto di
sistema di riferimento.
- Distinguere velocità media e
velocità istantanea.
- Comprendere e interpretare un
grafico spazio-tempo.
- Comprendere il moto rettilineo
uniforme.
- Definire la traiettoria. - Definire il moto rettilineo. - Eseguire equivalenze tra unità
di misura.
- Utilizzare correttamente la
rappresentazione grafica.
- Mettere in relazione il grafico
spazio-tempo e il grafico
velocità-tempo.
- Dimostrare la legge del moto
rettilineo uniforme.
- Calcolare l’istante di tempo.
Osservare e identificare fenomeni.
- Caratterizzare il moto vario su una retta.
- Definire il concetto di accelerazione.
- Definire il concetto di velocità
istantanea.
- Definire il concetto di
accelerazione media e
accelerazione istantanea.
• Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
- Dedurre la velocità istantanea
dal grafico spazio-tempo.
- Comprendere e interpretare un
grafico velocità-tempo.
- Comprendere il moto rettilineo
uniformemente accelerato
con partenza da fermo e con
partenza in velocità.
- Utilizzare correttamente la
rappresentazione grafica.
- Descrivere il grafico spazio-
tempo del moto
uniformemente accelerato.
- Descrivere il moto dei corpi in
caduta libera.
- Dimostrare la legge della
velocità.
- Dimostrare la legge generale
della posizione.
- Mettere il relazione il grafico
della velocità e il grafico
dell’accelerazione.
- Descrivere il moto dovuto al
lancio verticale verso l’alto
• Osservare e identificare
fenomeni.
•Distinguere tra grandezze
scalari e vettoriali.
•Riconoscere in situazioni
pratiche il carattere vettoriale di
forze e spostamenti.
• Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
•Comprendere le tecniche
risolutive legate all’espressione
in componenti di un vettore.
•Applicare il concetto di
prodotto vettoriale al momento
di una forza e a quello di una
coppia.
•Eseguire le operazioni
fondamentali tra vettori.
•Operare con le funzioni
goniometriche.
•Utilizzare il prodotto scalare e il prodotto vettoriale.
10. I moti nel piano •Osservare e identificare fenomeni.
- Descrivere i moti nel piano con
grandezze vettoriali.
- Comprendere la composizione dei moti.
- Definire il vettore
spostamento.
- Definire il vettore velocità. - Definire il vettore
accelerazione.
•Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
- Comprendere il moto circolare
uniforme.
- Comprendere il moto armonico. - Interpretare il grafico spazio-
tempo del moto armonico.
- Definire la velocità angolare. - Definire l’accelerazione
centripeta.
- Descrivere la legge oraria del
moto armonico.
- Definire la velocità istantanea
del moto armonico.
- Definire l’accelerazione del
moto armonico.
- Dimostrare la legge
dell’accelerazione nel moto
armonico.-
11. • Osservare e identificare
fenomeni.
- Identificare i sistemi di
riferimento inerziali.
- Comprendere il primo, il
secondo, e il terzo principio della
dinamica
- Individuare l’ambito di validità
delle trasformazioni di Galileo.
- Enunciare e applicare i principi
della dinamica
I princìpi della dinamica e la relatività galileiana
•Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Formulare il secondo e il terzo
principio della dinamica.
• Comprendere l’origine e la
rilevanza delle forze apparenti.
• Applicare le trasformazioni di
Galileo.
• Calcolare, in semplici casi, il
valore delle forze apparenti.
- Fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.
- Riconoscere il ruolo delle forze presenti in un sistema, con particolare riferimento al loro carattere vettoriale.
- Analizzare il moto dei corpi
quando la forza totale applicata è
nulla.
- Mettere in relazione le
osservazioni sperimentali e la
formulazione dei principi della
dinamica.
- Esprimere la relazione tra accelerazione e massa inerziale.
• Comprendere e valutare le
scelte scientifiche e tecnologiche
che interessano la società in cui
vive.
•Spiegare il funzionamento e i
possibili utilizzi del microscopio
a forza atomica.
•Spiegare per quale motivo su una particella in orbita si osserva un'apparente assenza di peso.
• Osservare e identificare fenomeni.
12Applicazione dei princìpi della dinamica
Studiare l’applicazione dei
princìpi della dinamica a diversi
tipi di moto
Riconoscere le condizioni di
equilibrio di un punto materiale
e di un corpo rigido.
Applicare le leggi fondamentali
della dinamica.
Applicare le condizioni di
equilibrio a esempi concreti
•Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
Descrivere il moto lungo un piano inclinato.
Applicare il diagramma delle
forze per un sitema di corpi in
movimento.
Individuare le caratteristiche del
moto parabolico ed esaminare la
possibilità di scomporre un
determinato moto in altri più
semplici.
Formulare la legge del moto
armonico, esprimendo s, v e a in
relazione alla pulsazione .
Applicare la scomposizione delle forze alla forza peso nel moto
lungo un piano inclinato.
Calcolare l’effetto dell’attrito sul
moto lungo il piano inclinato.
Usare i diagrammi delle forse per
determinare grandezze
incognite.
Analizzare e risolvere il moto dei
proiettili con velocità iniziali
diverse.
Calcolare la gittata di un proiettile
che si muove di moto
parabolico.
Analizzare il moto armonico di
una massa attaccata a una molla.
Analizzare il moto armonico di un
pendolo.
- Fare esperienza e rendere ragione
del significato dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
•Individuare il ruolo della forza
centripeta nel moto circolare
uniforme.
• Analizzare il concetto di forza
centrifuga apparente.
• Descrivere le proprietà delle oscillazioni del sistema massa-
molla e del pendolo.
•Utilizzare le relazioni che legano
le grandezze lineari e le
grandezze angolari.
• Utilizzare le leggi che
forniscono il periodo di
oscillazione del sistema massa-
molla e del pendolo.
• Comprendere e valutare le scelte
scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Individuare le situazioni della
vita reale in cui si eseguono
misure delle grandezze
cinematiche, lineari e angolari.
13. Il lavoro e
l’energia
• Osservare e identificare fenomeni.
•Mettere in relazione forza,
spostamento e lavoro compiuto.
• Analizzare la relazione tra
lavoro prodotto e intervallo di
tempo impiegato.
• Identificare le forze conservative
e le forze non conservative.
•Definire il lavoro come prodotto
scalare di forza e spostamento.
• Individuare la grandezza fisica
potenza.
• Riconoscere le differenze tra il
lavoro compiuto da una forza
conservativa e quello di una forza
non conservativa.
•Fare esperienza e rendere ragione
dei vari aspetti del metodo
sperimentale, dove l’esperimento
è inteso come interrogazione
ragionata dei fenomeni naturali,
scelta delle variabili significative,
raccolta e analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
•Formulare il principio di
conservazione dell’energia
meccanica e dell’energia totale.
• Riconoscere la capacità di
compiere lavoro posseduta da un
corpo in movimento oppure da
un corpo che si trova in una data
posizione.
•Ricavare e interpretare
l’espressione matematica delle
diverse forme di energia
meccanica.
• Utilizzare il principio di
conservazione dell’energia per
studiare il moto di un corpo in
presenza di forze conservative.
• Valutare il lavoro delle forze dissipative e in base a quello
prevedere il comportamento di
sistemi fisici.
•Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
•Calcolare il lavoro di una forza
variabile.
• Realizzare il percorso logico e
matematico che porta dal lavoro
all’energia cinetica, all’energia
potenziale gravitazionale e all’energia potenziale elastica.
•Definire l’energia potenziale
relativa a una data forza
conservativa.
• Riconoscere le forme di energia
e utilizzare la conservazione
dell’energia nella risoluzione dei problemi.
•Comprendere e valutare le scelte
scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
•Essere consapevoli dell’utilizzo
dell’energia nelle situazioni reali.
•Riconoscere le potenzialità di
utilizzo dell’energia in diversi
contesti della vita reale.
• Riconoscere e analizzare
l’importanza delle trasformazioni
dell’energia nello sviluppo
tecnologico.
14. La termologia Osservare e identificare fenomeni. Definire la temperatura come grandezza fisica.
Definire il calore come grandezza fisica.
Introdurre i cambiamenti di stato di aggregazione della materia.
Distinguere la scala termometrica Celsius dalla scala termometrica Kelvin.
Mettere in relazione il calore con la temperatura e la massa di un corpo.
Definire il calore latente di fusione.
Definire il calore latente di vaporizzazione.
Formalizzare un problema di Introdurre il calore specifico e Descrivere il calorimetro e
fisica e applicare gli strumenti la capacità termica. analizzare l’applicazione a
matematici e disciplinari casi specifici.
rilevanti per la sua risoluzione.
CLASSE TERZA
Articolazione delle competenze in traguardi formativi e rispettivi indicatori
capitolo Competenze Dalle indicazioni
nazionali Traguardi formativi
Indicatori
15. Osservare e identificare
fenomeni.
• Identificare i vettori quantità di
moto di un corpo e l’impulso di
una forza.
• Indicare i criteri secondo i quali le grandezze all’interno di un
sistema fisico si conservano.
• Definire il vettore momento
angolare.
• Calcolare le grandezze quantità
di moto e momento angolare a
partire dai dati.
• Esprimere le leggi di conservazione della quantità di
moto e del momento angolare.
• Analizzare le condizioni di
conservazione della quantità di
moto e del momento angolare.
La quantità
di moto e il momento angolare
Fare esperienza e rendere
ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta
e analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo
di misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Ragionare in termini di forza
d’urto.
• Affrontare il problema degli
urti, su una retta e obliqui.
• Identificare il concetto di
centro di massa di sistemi
isolati e non.
• Interpretare l’analogia formale
tra il secondo principio della
dinamica e il momento
angolare, espresso in funzione
del momento d’inerzia di un
corpo.
• Attualizzare a casi concreti la
possibilità di minimizzare, o
massimizzare, la forza d’urto.
• Dare ragione dell’origine di
fenomeni fisici quali il rinculo
di un cannone e la spinta
propulsiva di un razzo.
• Riconoscere gli urti elastici e anelastici.
Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
Formulare il teorema dell’impulso a partire dalla
seconda legge della dinamica.
Ricavare l’espressione
matematica della
conservazione della quantità di
moto e del momento angolare.
Definire la legge di
conservazione della quantità di
moto in relazione ai principi
della dinamica.
Analizzare la conservazione
delle grandezze fisiche in
riferimento ai problemi da
risolvere.
Utilizzare i principi di conservazione per risolvere
quesiti sul moto dei corpi nei
sistemi complessi.
Risolvere semplici problemi di
urti, su una retta e obliqui.
Rappresentare il teorema
dell’impulso tramite i vettori.
Calcolare il centro di massa di
alcuni sistemi.
Calcolare il momento di inerzia
di alcuni corpi rigidi.
• Comprendere e valutare le
scelte scientifiche e
tecnologiche che interessano la
società in cui vive.
• Comprendere come si possa
immagazzinare energia e
compiere lavoro attraverso il
moto di rotazione di un volano.
• Spiegare quali problemi di
gestione energetica si
potrebbero risolvere usando dei
volani.
16. La gravitazione
• Osservare e identificare fenomeni.
• Descrivere i moti dei corpi celesti e individuare la causa
dei comportamenti osservati.
• Analizzare il moto dei satelliti
e descrivere i vari tipi di orbite.
• Descrivere l’azione delle forze
a distanza in funzione del
concetto di campo
gravitazionale.
• Formulare le leggi di Keplero.
• Definire il vettore campo
gravitazionale g.
• Fare esperienza e rendere ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo
di misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Mettere in relazione fenomeni osservati e leggi fisiche.
• Formulare la legge di
gravitazione universale.
• Interpretare le leggi di Keplero
in funzione dei principi della
dinamica e della legge di
gravitazione universale.
• Utilizzare la legge di gravitazione universale per il
calcolo della costante G e per il
calcolo dell’accelerazione di
gravità sulla Terra.
• Definire la velocità di fuga di
un pianeta e descrivere le
condizioni di formazione di un
buco nero.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Studiare il moto dei corpi in relazione alle forze agenti.
• Descrivere l’energia potenziale
gravitazionale in funzione della
legge di gravitazione universale.
• Mettere in relazione la forza di
gravità e la conservazione
dell’energia meccanica.
• Calcolare l’interazione gravitazionale tra due corpi.
• Utilizzare le relazioni
matematiche opportune per la
risoluzione dei problemi
proposti.
• Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Comprendere che le leggi sperimentali di Keplero sono
conseguenze della legge di
gravitazione universale e dei
principi della dinamica.
• Comprendere le implicazioni
culturali e scientifiche del
succedersi dei diversi modelli
cosmologici.
• Dare ragione della seconda e della terza legge di Keplero a
partire dalla legge di
gravitazione universale.
17. • Osservare e identificare
La meccanica dei fenomeni.
fluidi
• Identificare l’effetto che una
forza esercita su una superficie
con la grandezza scalare
pressione.
• Ragionare sull’attrito nei fluidi.
• Rappresentare la caduta di un
corpo in un fluido ed esprimere il
concetto di velocità limite.
• Valutare l’importanza della
spinta di Archimede nella vita
reale.
• Fare esperienza e rendere ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Mettere in relazione fenomeni e leggi fisiche.
• Analizzare la forza che un fluido
esercita su un corpo in esso
immerso (spinta idrostatica).
• Analizzare il moto di un liquido
in una conduttura.
• Esprimere il teorema di
Bernoulli, sottolineandone
l’aspetto di legge di
conservazione.
• Riconoscere i limiti di validità delle leggi fisiche studiate.
• Formalizzare il concetto di
portata e formulare l’equazione di
continuità.
• Formalizzare le condizioni di
galleggiamento di un corpo
immerso in un fluidi in relazione
al suo peso e alla spinta
idrostatica.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Analizzare le modalità con cui la pressione esercitata su una
superficie di un liquido si
trasmette su ogni altra superficie
a contatto.
• Ragionare sul movimento
ordinato di un fluido.
• Applicare le leggi di Pascal, Stevino, l’equazione di continuità
e l’equazione di Bernoulli nella
risoluzione dei problemi proposti.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Riconoscere a cosa può essere assimilato il sistema idrico di un
acquedotto.
• Valutare alcune delle applicazione
tecnologiche relative ai fluidi
applicate nella quotidianità.
• Valutare i potenziali vantaggi e
svantaggi dell’utilizzo della
tecnica del “fracking”.
18. • Osservare e identificare
La temperatura fenomeni.
• Introdurre la grandezza fisica
temperatura.
• Definire le scale di temperatura
Celsius e Kelvin e metterle in
relazione.
• Stabilire il protocollo di misura
per la temperatura.
• Effettuare le conversioni da una
scala di temperatura all’altra.
• Formulare ipotesi esplicative,
utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Osservare gli effetti della
variazione di temperatura di corpi
solidi e liquidi e formalizzare le
leggi che li regolano.
• Ragionare sulle grandezze che descrivono lo stato di un gas.
• Riconoscere le caratteristiche
che identificano un gas perfetto.
• Mettere a confronto le
dilatazioni volumetriche di solidi
e liquidi.
• Formulare le leggi che regolano le trasformazioni dei gas,
individuandone gli ambiti di
validità.
• Definire l’equazione di stato del
gas perfetto.
• Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Ragionare in termini di
molecole e atomi.
• Indicare la natura delle forze
intermolecolari.
• Identificare il concetto di mole e
il numero di Avogadro.
• Definire i pesi atomici e
molecolari.
• Utilizzare correttamente tutte le
relazioni individuate per la
risoluzione dei problemi.
• Stabilire la legge di Avogadro.
19. • Osservare e identificare
Il calore fenomeni.
• Introdurre i concetti di energia
interna e calore.
Comprendere l’equivalenza tra
calore e lavoro.
• Individuare i meccanismi di trasmissione del calore.
• Definire la capacità termica e il
calore specifico.
• Descrivere la misurazione del
calore.
• Definire il potere calorifico di una sostanza.
• Discutere le caratteristiche della
conduzione e della convezione.
• Spiegare l’irraggiamento e la
legge di Stefan-Boltzmann
• Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Formalizzare le proprietà
dell’equilibrio termico.
• Esprimere la relazione regola la
conduzione del calore.
• Definire la capacità termica e il
calore specifico.
• Utilizzare il calorimetro per la
misura dei calori specifici.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Comprendere i problemi legati al riscaldamento globale e le
implicazioni scientifiche e
sociali.
• Descrivere l’effetto serra.
• Descrivere alcuni potenziali
vantaggi derivanti dall’uso delle
stampanti 3D.
20. • Osservare e identificare
Il modello fenomeni
microscopico della
materia
• Inquadrare il concetto di temperatura dal punto di vista
microscopico.
• Definire l’energia interna dei gas
perfetti e dei gas reali.
• Individuare la relazione tra temperatura assoluta ed energia
cinetica media delle molecole.
• Spiegare perché la temperatura
assoluta non può essere negativa.
• Fare esperienza e rendere
ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Descrivere il moto browniano.
• Fornire esempi di fenomeni della
vita quotidiana che si possono
interpretare in termini di moto
browniano
• Spiegare la rilevanza del moto
browniano all’interno della teoria
della materia.
• Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Comprendere il fenomeno dell’agitazione termica.
• Rappresentare il modello
microscopico del gas perfetto.
• Analizzare le differenze tra gas
perfetti e reali dal punto di vista
microscopico.
• Descrivere i meccanismi microscopici nei cambiamenti di
stato
• Indicare la pressione esercitata
da un gas perfetto dal punto di
vista microscopico .
• Formulare l’equazione di Van
der Waals per i gas reali.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Formulare il teorema di equipartizione dell’energia.
• Ragionare in termini di
distribuzione maxwelliana delle
velocità.
• Formulare l’energia interna di
un gas perfetto e di un gas reale.
• Calcolare la pressione del gas perfetto utilizzando il teorema
dell’impulso.
• Ricavare l’espressione della
velocità quadratica media.
• Applicare le formule dell’energia
interna ad esempi specifici.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Conoscere l’ordine di grandezze delle dimensioni fisiche tipiche
delle nanotecnologie.
• Esporre alcune possibili applicazioni pratiche delle
nanotecnologie.
21. • Osservare e identificare
I cambiamenti fenomeni
di stato
• Conoscere i cambiamenti di stato di aggregazione della materia e
le leggi che li regolano.
• Definire il concetto di calore latente.
• Definire i concetti di vapore
saturo e temperatura critica.
• Definire l’umidità relativa.
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Descrivere la spiegazione
microscopica delle leggi che
regolano la fusione e
l’ebollizione.
• Mettere in relazione la pressione di vapore saturo e la temperatura
di ebollizione.
• Mettere in relazione la
condensazione del vapore
d’acqua e i fenomeni atmosferici.
• Descrivere la sublimazione.
• Interpretare il diagramma di fase
alla luce dell’equazione di van
der Waals per i gas reali.
• Analizzare i diagramma di fase.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Formalizzare le leggi relative ai diversi passaggi di stato.
• Rappresentare i valori della pressione di vapore saturo in
funzione della temperatura.
• Interpretare i diagrammi di fase.
22. • Osservare e identificare i
• Esaminare gli scambi di energia
• Indicare le variabili che
Il primo fenomeni. tra i sistemi e l’ambiente. identificano lo stato
principio termodinamico di un sistema.
della termodinamica
• Fare esperienza e rendere
ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Interpretare il primo principio
della termodinamica alla luce del
principio di conservazione
dell’energia.
• Esaminare le possibili, diverse, trasformazioni termodinamiche.
• Descrivere l’aumento di
temperatura di un gas in funzione
delle modalità con cui avviene il
riscaldamento.
• Studiare le caratteristiche delle
trasformazioni adiabatiche.
• Esprimere la differenza tra
grandezze estensive e intensive.
• Definire i calori specifici del gas
perfetto.
• Definire le trasformazioni cicliche.
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Formulare il concetto di
funzione di stato.
• Mettere a confronto
trasformazioni reali e
trasformazioni quasistatiche.
• Utilizzare e calcolare l’energia
interna di un sistema e le sue
variazioni.
• Definire il lavoro
termodinamico.
• Riconoscere che il lavoro
termodinamico non è una
funzione di stato.
• Descrivere le principali
trasformazioni di un gas perfetto.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Formalizzare il principio zero della termodinamica, le equazioni
relative alle diverse
trasformazioni termodinamiche e
l’espressione dei calori specifici
del gas perfetto.
• Interpretare il lavoro termodinamico in un grafico
pressione-volume.
• Calcolare i calori specifici del
gas perfetto.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Discutere dei possibili vantaggi e problemi connessi all’uso
dell’idrogeno in campo
energetico.
• Descrivere il funzionamento di una cella a combustibile.
23. • Fare esperienza e rendere ragione
Il secondo principio dei vari aspetti del metodo
della termodinamica sperimentale, dove l’esperimento è
inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali,
scelta delle variabili significative,
raccolta e analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Analizzare come sfruttare l’espansione di un gas per
produrre lavoro.
• Analizzare alcuni fenomeni della
vita reale dal punto di vista della
loro reversibilità, o irreversibilità.
• Descrivere il principio di funzionamento di una macchina
termica.
• Descrivere il bilancio energetico
di una macchina termica.
• Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Formulare il secondo principio della termodinamica.
• Formalizzare il teorema di Carnot
e dimostrarne la validità.
• Mettere a confronto i primi due enunciati del secondo principio e
dimostrare la loro equivalenza.
• Comprendere l’equivalenza
anche del terzo enunciato.
• Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Indicare le condizioni necessarie
per il funzionamento di una
macchina termica.
• Analizzare il rapporto tra il
lavoro totale prodotto dalla macchina e la quantità di calore
assorbita.
• Definire il concetto di sorgente
ideale di calore.
• Definire il rendimento di una
macchina termica.
• Definire la macchina termica reversibile e descriverne le
caratteristiche.
• Descrivere il ciclo di Carnot.
• Utilizzare la legge che fornisce il
rendimento di una macchina di
Carnot.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Comprendere la rilevanza della grandezza fisica «rendimento».
• Analizzare e descrivere il funzionamento delle macchine
termiche di uso quotidiano nella
vita reale.
24. • Osservare e identificare i
Entropia fenomeni.
e disordine
• Osservare la qualità delle sorgenti di calore.
• Confrontare l’energia ordinata a
livello macroscopico e l’energia
disordinata a livello microscopico.
• Definire l’entropia.
• Indicare l’evoluzione spontanea
di un sistema isolato.
• Definire la molteplicità di un macrostato.
• Fare esperienza e rendere ragione
dei vari aspetti del metodo
sperimentale, dove l’esperimento è
inteso come interrogazione
ragionata dei fenomeni naturali,
scelta delle variabili significative,
raccolta e analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Esaminare l’entropia di un
sistema isolato in presenza di
trasformazioni reversibili e
irreversibili.
• Discutere l’entropia di un sistema non isolato.
• Descrivere le caratteristiche
dell’entropia.
• Indicare il verso delle
trasformazioni di energia (la
freccia del tempo).
• Formulare il terzo principio della
termodinamica.
• Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Discutere l’origine microscopica del secondo principio della
termodinamica e il suo
significato.
• Formulare il quarto enunciato del secondo principio.
• Formalizzare l’equazione di
Boltzmann per l’entropia.
• Formalizzare un problema di
• Enunciare e dimostrare la
• Calcolare le variazioni di
fisica e applicare gli strumenti disuguaglianza di Clausius. entropia in sistemi isolati e non
matematici e disciplinari rilevanti isolati. per la sua risoluzione.
Percorso didattico
N capitolo contenuti altre discipline
periodo n° ore
15 La quantità
di moto e il
La quantità di moto. L'impulso di una forza e la variazione della quantità di moto. La conservazione della quantità di moto. La
1° quadrimestre 10
momento
angolare
quantità di moto negli urti. Gli urti obliqui. Il centro di massa. Il momento angolare. Conservazione e variazione del momento
angolare.
16 La
gravitazione
Le leggi di keplero. La legge di gravitazione universale. La forza peso e l'accelerazione di gravità. Il moto dei satelliti. La deduzione delle leggi di Keplero. Il campo gravitazionale. L'energia potenziale gravitazionale. Forza di gravità e conservazione dell'energia meccanica.
1° quadrimestre 9
17 La
meccanica
dei fluidi
I fluidi e la pressione. La legge di Archimede e il principio di galleggiamento. La corrente in un fluido. L'equazione di Bernulli. Effetto Venturi: la relazione pressione-velocità. L'attrito dei fluidi. La caduta in un fluido.
1° quadrimestre 9
18 La
temperatura
La definizione operativa della temperatura. L'equilibrio termico e il principio zero della termodinamica. La dilatazione lineare dei solidi. La dilatazione volumica dei solidi. La dilatazione volumica dei liquidi. Le trasformazioni di un gas. La prima legge di Gay-Lussac: la dilatazione volumica di un gas a pressione costante. La seconda legge di Gay-Lussac: pressione e temperatura di un gas a volume costante. La legge di Boyle: pressione e volume di un gas a temperatura costante. Il gas perfetto. Atomi e molecole. Numero di Avogadro e quantità di sostanza. Una nuova forma per l'equazione di stato del gas perfetto.
1° quadrimestre 12
19 Il calore Lavoro, energia interna e calore. Calore e variazione di temperatura. La misura del calore. Le sorgenti di calore e il potere calorifico. Conduzione e convezione. L'irraggiamento. Il calore solare e l'effetto serra.
1° quadrimestre 9
20 Il modello
microscopic
o della
materia
Il moto browniano. Il modello microscopico del gas perfetto. Il calcolo della pressione del gas perfetto. Il calcolo della pressione del gas perfetto. La temperatura dal punto di vista microscopico. La velocità quadratica media. La distribuzione statistica delle velocità molecolari nel gas perfetto. L'energia interna. L'equazione di stato di van der Waals per i gas reali. Gas, liquidi e solidi.
2° quadrimestre 10
21 I
cambiamen-
ti di stato
Passaggi tra stati di aggregazione. La fusione e la solidificazione. La vaporizzazione e la condensazione. Il vapore saturo e la sua pressione. La condensazione e la temperatura critica. Il vapore d'acqua nell'atmosfera.
2° quadrimestre 10
22 Il primo
principio
Gli scambi di energia tra un sistema e l'ambiente. Le proprietà dell'energia interna di un sistema. Trasformazioni reali e
2° quadrimestre 12
della
termodina-
trasformazioni quasistatiche. Il lavoro termodinamico. L'enunciato del primo principio della termodinamica. Applicazioni del primo
mica principio. I calori specifici del gas perfetto. Le trasformazioni adiabatiche.
23 Il secondo
principio
Le macchine termiche. Primo enunciato: lord Kelvin. Secondo enunciato: Rudolf Clausius. Terzo enunciato: il rendimento. Trasformazioni
2° quadrimestre 12
della
termodina-
reversibili e irreversibili. Il teorema di Carnot. Il ciclo di Carnot. Il rendimento della macchina di Carnot.
mica
24 Entropia e
disordine
La disuguaglianza di Clausius. L'entropia. L'entropia di un sistema isolato. Il quarto enunciato del secondo principio. L'entropia di un sistema non isolato. Il secondo principio dal punto di vista molecolare. Stati macroscopici e stati microscopici. L'equazione di Boltzmann per l'entropia. Il terzo principio della termodinamica.
2° quadrimestre 6
Percorso didattico
N capitolo contenuti altre discipline
periodo n° ore
7 La velocità Il punto materiale in movimento. I sistemi di riferimento. Il moto rettilineo. La velocità media. Il calcolo della distanza e del tempo. Il grafico spazio-tempo. Il moto rettilineo uniforme. La legge oraria del moto. Esempi di grafici spazio-tempo. Deduzione del grafico spazio-tempo dal grafico velocità-tempo.
1° quadrimestre 9
8 L'accelera-
zione
Il moto vario su una retta. La velocità istantanea. L'accelerazione media. Il grafico velocità-tempo. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto uniformemente accelerato con partenza da fermo. Il moto uniformemente accelerato con partenza in velocità. Il lancio verticale verso l'alto. Esempi di grafici spazio-tempo e velocità-tempo.
1° quadrimestre 12
9 I vettori Vettori e scalari. Operazioni sui vettori. Le componenti di un vettore. Il prodotto scalare. Il prodotto vettoriale.
1° quadrimestre 6
10 I moti del
piano
Vettore posizione e vettore spostamento. Il vettore velocità e il vettore accelerazione. La composizione dei moti. Il moto circolare uniforme. La velocità angolare. L'accelerazione centripeta. Il moto armonico. L'accelerazione nel moto armonico.
1° quadrimestre 21
11 I principi
della
Il primo principio della dinamica. I sistemi di riferimento inerziali e il sistema terrestre. Il principio di relatività galileiana. Forza,
2° quadrimestre 12
dinamica e
la relatività
accelerazione e massa. Secondo principio della dinamica. Le proprietà della forza peso. I sistemi di riferimento non inerziali e le forze
galileiana apparenti. Il terzo principio della dinamica.
12 Applicazio-
ni dei
La caduta lungo un piano inclinato. L'effetto dell'attrito sul moto lungo un piano inclinato. Il diagramma delle forze per un sistema di corpi
2° quadrimestre 15
principi
della
in movimento. L'equilibrio del punto materiale. L'equilibrio del corpo rigido. Il moto di un proiettile lanciato orizzontalmente. Il moto di
dinamica un proiettile con velocità iniziale obliqua. La forza centripeta e la forza centrifuga
apparente. Il moto armonico di una massa attaccata a una molla. Il moto armonico di un pendolo.
13 Il lavoro e
l'energia
Il lavoro di una forza. La potenza. L'energia cinetica. Le forze conservative e l'energia potenziale. L'energia potenziale della forza peso. L'energia potenziale elastica. La conservazione dell'energia meccanica. Le forze non conservative e il teorema lavoro- energia.
2° quadrimestre 15
14 La
termologia
La temperatura. Il calore. Il calore specifico e la capacità termica. La temperatura di equilibrio. I cambiamenti di stato di aggregazione.
2° quadrimestre 9
CLASSE QUARTA
Articolazione delle competenze in traguardi formativi e rispettivi indicatori N. U.D. COMPETENZE
Dalle indicazioni nazionali
Traguardi formative
Indicatori
11. Osservare e identificare
fenomeni.
• Identificare i vettori quantità di
moto di un corpo e l’impulso di
una forza.
• Indicare i criteri secondo i quali
le grandezze all’interno di un
sistema fisico si conservano.
• Definire il vettore momento angolare.
• Calcolare le grandezze quantità di
moto e momento angolare a partire
dai dati.
• Esprimere le leggi di
conservazione della quantità di
moto e del momento angolare.
• Analizzare le condizioni di conservazione della quantità di
moto e del momento angolare.
La quantità
di moto e il momento Angolare
Fare esperienza e rendere
ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta
e analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo
di misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Ragionare in termini di forza d’urto.
• Affrontare il problema degli
urti, su una retta e obliqui.
• Identificare il concetto di
centro di massa di sistemi
isolati e non.
• Interpretare l’analogia formale
tra il secondo principio della
dinamica e il momento angolare,
espresso in funzione del
momento d’inerzia di un corpo.
• Attualizzare a casi concreti la possibilità di minimizzare, o
massimizzare, la forza d’urto.
• Dare ragione dell’origine di
fenomeni fisici quali il rinculo di
un cannone e la spinta propulsiva
di un razzo.
• Riconoscere gli urti elastici e
anelastici.
Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
Formulare il teorema dell’impulso
a partire dalla seconda legge
della dinamica.
Ricavare l’espressione
matematica della conservazione
della quantità di moto e del
momento angolare.
Definire la legge di conservazione
della quantità di moto in
relazione ai principi della
dinamica.
Analizzare la conservazione
delle grandezze fisiche in
riferimento ai problemi da
risolvere.
Utilizzare i principi di
conservazione per risolvere
quesiti sul moto dei corpi nei
sistemi complessi.
Risolvere semplici problemi di
urti, su una retta e obliqui.
Rappresentare il teorema
dell’impulso tramite i vettori.
Calcolare il centro di massa di
alcuni sistemi.
Calcolare il momento di inerzia di
alcuni corpi rigidi.
• Comprendere e valutare le
scelte scientifiche e
tecnologiche che interessano
la società in cui vive.
• Comprendere come si possa
immagazzinare energia e
compiere lavoro attraverso il
moto di rotazione di un volano.
• Spiegare quali problemi di
gestione energetica si potrebbero
risolvere usando dei volani.
12. La gravitazione
• Osservare e identificare fenomeni.
• Descrivere i moti dei corpi celesti e individuare la causa
dei comportamenti osservati.
• Analizzare il moto dei satelliti
e descrivere i vari tipi di orbite.
• Descrivere l’azione delle forze
a distanza in funzione del
concetto di campo
gravitazionale.
• Formulare le leggi di Keplero.
• Definire il vettore campo
gravitazionale g.
• Fare esperienza e rendere ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo
di misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Mettere in relazione fenomeni osservati e leggi fisiche.
• Formulare la legge di
gravitazione universale.
• Interpretare le leggi di Keplero
in funzione dei principi della
dinamica e della legge di
gravitazione universale.
• Utilizzare la legge di gravitazione universale per il
calcolo della costante G e per il
calcolo dell’accelerazione di
gravità sulla Terra.
• Definire la velocità di fuga di
un pianeta e descrivere le
condizioni di formazione di un
buco nero.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Studiare il moto dei corpi in relazione alle forze agenti.
• Descrivere l’energia potenziale
gravitazionale in funzione della
legge di gravitazione universale.
• Mettere in relazione la forza di
gravità e la conservazione
dell’energia meccanica.
• Calcolare l’interazione gravitazionale tra due corpi.
• Utilizzare le relazioni
matematiche opportune per la
risoluzione dei problemi
proposti.
• Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Comprendere che le leggi sperimentali di Keplero sono
conseguenze della legge di
gravitazione universale e dei
principi della dinamica.
• Comprendere le implicazioni
culturali e scientifiche del
succedersi dei diversi modelli
cosmologici.
• Dare ragione della seconda e della terza legge di Keplero a
partire dalla legge di
gravitazione universale.
13. • Osservare e identificare
La meccanica dei fenomeni.
Fluidi
• Identificare l’effetto che una
forza esercita su una superficie
con la grandezza scalare
pressione.
• Ragionare sull’attrito nei fluidi.
• Rappresentare la caduta di un
corpo in un fluido ed esprimere il
concetto di velocità limite.
• Valutare l’importanza della
spinta di Archimede nella vita
reale.
• Fare esperienza e rendere ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Mettere in relazione fenomeni e leggi fisiche.
• Analizzare la forza che un fluido
esercita su un corpo in esso
immerso (spinta idrostatica).
• Analizzare il moto di un liquido
in una conduttura.
• Esprimere il teorema di
Bernoulli, sottolineandone
l’aspetto di legge di
conservazione.
• Riconoscere i limiti di validità delle leggi fisiche studiate.
• Formalizzare il concetto di
portata e formulare l’equazione di
continuità.
• Formalizzare le condizioni di
galleggiamento di un corpo
immerso in un fluidi in relazione
al suo peso e alla spinta
idrostatica.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Analizzare le modalità con cui la pressione esercitata su una
superficie di un liquido si
trasmette su ogni altra superficie
a contatto.
• Ragionare sul movimento
ordinato di un fluido.
• Applicare le leggi di Pascal, Stevino, l’equazione di continuità
e l’equazione di Bernoulli nella
risoluzione dei problemi proposti.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Riconoscere a cosa può essere assimilato il sistema idrico di un
acquedotto.
• Valutare alcune delle applicazione
tecnologiche relative ai fluidi
applicate nella quotidianità.
• Valutare i potenziali vantaggi e
svantaggi dell’utilizzo della
tecnica del “fracking”.
14. La temperatura Osservare e identificare
fenomeni. Definire la temperatura come
grandezza fisica. Definire il calore come
grandezza fisica.
Distinguere la scala termometrica Celsius dalla scala termometrica Kelvin.
Mettere in relazione il calore con la temperatura e la massa di un corpo.
Definire il calore latente di fusione.
Definire il calore latente di vaporizzazione. .
• Definire le scale di temperatura
Celsius e Kelvin e metterle in
relazione.
• Stabilire il protocollo di misura per la temperatura.
• Effettuare le conversioni da una
scala di temperatura all’altra.
Formalizzare un problema di
fisica e utilizzare gli strumenti
matematici idonei a risolverlo
Introdurre il calore specifico e
la capacità termica
Descrivere il calorimetro
• Formulare ipotesi esplicative, utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Osservare gli effetti della variazione di temperatura di corpi
solidi e liquidi e formalizzare le
leggi che li regolano.
• Ragionare sulle grandezze che
descrivono lo stato di un gas.
• Riconoscere le caratteristiche
che identificano un gas perfetto.
• Mettere a confronto le dilatazioni volumetriche di solidi
e liquidi.
• Formulare le leggi che regolano
le trasformazioni dei gas,
individuandone gli ambiti di
validità.
• Definire l’equazione di stato del
gas perfetto.
• Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Ragionare in termini di
molecole e atomi.
• Indicare la natura delle forze
intermolecolari.
• Identificare il concetto di mole e
il numero di Avogadro.
• Definire i pesi atomici e
molecolari.
• Utilizzare correttamente tutte le
relazioni individuate per la
risoluzione dei problemi.
• Stabilire la legge di Avogadro.
15. • Osservare e identificare
Il calore fenomeni.
• Introdurre i concetti di energia
interna e calore.
Comprendere l’equivalenza tra
calore e lavoro.
• Individuare i meccanismi di trasmissione del calore.
• Definire la capacità termica e il
calore specifico.
• Descrivere la misurazione del
calore.
• Definire il potere calorifico di una sostanza.
• Discutere le caratteristiche della
conduzione e della convezione.
• Spiegare l’irraggiamento e la
legge di Stefan-Boltzmann
• Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Formalizzare le proprietà
dell’equilibrio termico.
• Esprimere la relazione regola la
conduzione del calore.
• Definire la capacità termica e il
calore specifico.
• Utilizzare il calorimetro per la
misura dei calori specifici.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Comprendere i problemi legati al riscaldamento globale e le
implicazioni scientifiche e
sociali.
• Descrivere l’effetto serra.
• Descrivere alcuni potenziali
vantaggi derivanti dall’uso delle
stampanti 3D.
16. • Osservare e identificare
Il modello fenomeni
microscopico della
material
• Inquadrare il concetto di temperatura dal punto di vista
microscopico.
• Definire l’energia interna dei gas
perfetti e dei gas reali.
• Individuare la relazione tra temperatura assoluta ed energia
cinetica media delle molecole.
• Spiegare perché la temperatura
assoluta non può essere negativa.
• Fare esperienza e rendere
ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Descrivere il moto browniano.
• Fornire esempi di fenomeni della
vita quotidiana che si possono
interpretare in termini di moto
browniano
• Spiegare la rilevanza del moto
browniano all’interno della teoria
della materia.
• Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Comprendere il fenomeno dell’agitazione termica.
• Rappresentare il modello
microscopico del gas perfetto.
• Analizzare le differenze tra gas
perfetti e reali dal punto di vista
microscopico.
• Descrivere i meccanismi microscopici nei cambiamenti di
stato
• Indicare la pressione esercitata
da un gas perfetto dal punto di
vista microscopico .
• Formulare l’equazione di Van
der Waals per i gas reali.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Formulare il teorema di equipartizione dell’energia.
• Ragionare in termini di
distribuzione maxwelliana delle
velocità.
• Formulare l’energia interna di
un gas perfetto e di un gas reale.
• Calcolare la pressione del gas perfetto utilizzando il teorema
dell’impulso.
• Ricavare l’espressione della
velocità quadratica media.
• Applicare le formule dell’energia
interna ad esempi specifici.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Conoscere l’ordine di grandezze delle dimensioni fisiche tipiche
delle nanotecnologie.
• Esporre alcune possibili applicazioni pratiche delle
nanotecnologie.
17. • Osservare e identificare
I cambiamenti fenomeni
di stato
• Conoscere i cambiamenti di stato di aggregazione della materia e
le leggi che li regolano.
• Definire il concetto di calore latente.
• Definire i concetti di vapore
saturo e temperatura critica.
• Definire l’umidità relativa.
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Descrivere la spiegazione
microscopica delle leggi che
regolano la fusione e
l’ebollizione.
• Mettere in relazione la pressione di vapore saturo e la temperatura
di ebollizione.
• Mettere in relazione la
condensazione del vapore
d’acqua e i fenomeni atmosferici.
• Descrivere la sublimazione.
• Interpretare il diagramma di fase
alla luce dell’equazione di van
der Waals per i gas reali.
• Analizzare i diagramma di fase.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Formalizzare le leggi relative ai diversi passaggi di stato.
• Rappresentare i valori della pressione di vapore saturo in
funzione della temperatura.
• Interpretare i diagrammi di fase.
18. • Osservare e identificare i
• Esaminare gli scambi di energia
• Indicare le variabili che
Il primo fenomeni. tra i sistemi e l’ambiente. identificano lo stato
principio termodinamico di un sistema.
della termodinamica
• Fare esperienza e rendere
ragione dei vari aspetti del
metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Interpretare il primo principio
della termodinamica alla luce del
principio di conservazione
dell’energia.
• Esaminare le possibili, diverse, trasformazioni termodinamiche.
• Descrivere l’aumento di
temperatura di un gas in funzione
delle modalità con cui avviene il
riscaldamento.
• Studiare le caratteristiche delle
trasformazioni adiabatiche.
• Esprimere la differenza tra
grandezze estensive e intensive.
• Definire i calori specifici del gas
perfetto.
• Definire le trasformazioni cicliche.
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Formulare il concetto di
funzione di stato.
• Mettere a confronto
trasformazioni reali e
trasformazioni quasistatiche.
• Utilizzare e calcolare l’energia
interna di un sistema e le sue
variazioni.
• Definire il lavoro
termodinamico.
• Riconoscere che il lavoro
termodinamico non è una
funzione di stato.
• Descrivere le principali
trasformazioni di un gas perfetto.
• Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Formalizzare il principio zero della termodinamica, le equazioni
relative alle diverse
trasformazioni termodinamiche e
l’espressione dei calori specifici
del gas perfetto.
• Interpretare il lavoro termodinamico in un grafico
pressione-volume.
• Calcolare i calori specifici del
gas perfetto.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Discutere dei possibili vantaggi e problemi connessi all’uso
dell’idrogeno in campo
energetico.
• Descrivere il funzionamento di una cella a combustibile.
19. • Fare esperienza e rendere ragione
Il secondo principio dei vari aspetti del metodo
della termodinamica sperimentale, dove l’esperimento è
inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali,
scelta delle variabili significative,
raccolta e analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Analizzare come sfruttare l’espansione di un gas per
produrre lavoro.
• Analizzare alcuni fenomeni della
vita reale dal punto di vista della
loro reversibilità, o irreversibilità.
• Descrivere il principio di funzionamento di una macchina
termica.
• Descrivere il bilancio energetico
di una macchina termica.
• Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Formulare il secondo principio della termodinamica.
• Formalizzare il teorema di Carnot
e dimostrarne la validità.
• Mettere a confronto i primi due enunciati del secondo principio e
dimostrare la loro equivalenza.
• Comprendere l’equivalenza
anche del terzo enunciato.
• Formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione.
• Indicare le condizioni necessarie
per il funzionamento di una
macchina termica.
• Analizzare il rapporto tra il
lavoro totale prodotto dalla macchina e la quantità di calore
assorbita.
• Definire il concetto di sorgente
ideale di calore.
• Definire il rendimento di una
macchina termica.
• Definire la macchina termica reversibile e descriverne le
caratteristiche.
• Descrivere il ciclo di Carnot.
• Utilizzare la legge che fornisce il
rendimento di una macchina di
Carnot.
• Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che
interessano la società in cui vive.
• Comprendere la rilevanza della grandezza fisica «rendimento».
• Analizzare e descrivere il funzionamento delle macchine
termiche di uso quotidiano nella
vita reale.
20. • Osservare e identificare i
Entropia fenomeni.
e disordine
• Osservare la qualità delle sorgenti di calore.
• Confrontare l’energia ordinata a
livello macroscopico e l’energia
disordinata a livello microscopico.
• Definire l’entropia.
• Indicare l’evoluzione spontanea
di un sistema isolato.
• Definire la molteplicità di un macrostato.
• Fare esperienza e rendere ragione
dei vari aspetti del metodo
sperimentale, dove l’esperimento è
inteso come interrogazione
ragionata dei fenomeni naturali,
scelta delle variabili significative,
raccolta e analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Esaminare l’entropia di un
sistema isolato in presenza di
trasformazioni reversibili e
irreversibili.
• Discutere l’entropia di un sistema non isolato.
• Descrivere le caratteristiche
dell’entropia.
• Indicare il verso delle
trasformazioni di energia (la
freccia del tempo).
• Formulare il terzo principio della
termodinamica.
• Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e
leggi.
• Discutere l’origine microscopica del secondo principio della
termodinamica e il suo
significato.
• Formulare il quarto enunciato del secondo principio.
• Formalizzare l’equazione di
Boltzmann per l’entropia.
• Formalizzare un problema di
• Enunciare e dimostrare la
• Calcolare le variazioni di
fisica e applicare gli strumenti disuguaglianza di Clausius. entropia in sistemi isolati e non
matematici e disciplinari rilevanti isolati. per la sua risoluzione.
Percorso didattico
N Unità did. Contenuti altre discipline
periodo n° ore
11 La quantità
di moto e il
La quantità di moto. L'impulso di una forza e la variazione della quantità di moto. La conservazione della quantità di moto. La
1° quadrimestre 3
momento
angolare
quantità di moto negli urti. Gli urti obliqui. Il centro di massa. Il momento angolare. Conservazione e variazione del momento
angolare.
12 La
gravitazione
Le leggi di keplero. La legge di gravitazione universale. La forza peso e l'accelerazione di gravità. Il moto dei satelliti. La deduzione delle leggi di Keplero. Il campo gravitazionale. L'energia potenziale gravitazionale. Forza di gravità e conservazione dell'energia meccanica.
1° quadrimestre 3
13 La
meccanica
dei fluidi
I fluidi e la pressione. La legge di Archimede e il principio di galleggiamento. La corrente in un fluido. L'equazione di Bernulli. Effetto Venturi: la relazione pressione-velocità. L'attrito dei fluidi. La caduta in un fluido.
1° quadrimestre 3
14 La
temperatura
La definizione operativa della temperatura.Il calore specifico e la capacità termica. I
cambiamenti di stato.L'equilibrio termico e il principio zero della termodinamica. La dilatazione lineare dei solidi. La dilatazione volumica dei solidi. La dilatazione volumica dei liquidi. Le trasformazioni di un gas. La prima legge di Gay-Lussac: la dilatazione volumica di un gas a pressione costante. La seconda legge di Gay-Lussac: pressione e temperatura di un gas a volume costante. La legge di Boyle: pressione e volume di un gas a temperatura costante. Il gas perfetto. Atomi e molecole. Numero di Avogadro e quantità di sostanza. Una nuova forma per l'equazione di stato del gas perfetto.
1° quadrimestre 5
15 Il calore Lavoro, energia interna e calore. Calore e variazione di temperatura. La misura del calore. Le sorgenti di calore e il potere calorifico. Conduzione e convezione. L'irraggiamento. Il calore solare e l'effetto serra.
1° quadrimestre 3
16 Il modello
microscopic
o della
materia
Il moto browniano. Il modello microscopico del gas perfetto. Il calcolo della pressione del gas perfetto. Il calcolo della pressione del gas perfetto. La temperatura dal punto di vista microscopico. La velocità quadratica media. La distribuzione statistica delle velocità molecolari nel gas perfetto. L'energia interna. L'equazione di stato di van der Waals per i gas reali. Gas, liquidi e solidi.
2° quadrimestre 3
17 I cambiamen-
ti di stato
Passaggi tra stati di aggregazione. La fusione e la solidificazione. La vaporizzazione e la condensazione. Il vapore saturo e la sua pressione. La condensazione e la temperatura critica. Il vapore d'acqua nell'atmosfera.
2° quadrimestre 3
18 Il primo
principio
Gli scambi di energia tra un sistema e l'ambiente. Le proprietà dell'energia interna di un sistema. Trasformazioni reali e
2° quadrimestre 4
della
termodina-
trasformazioni quasistatiche. Il lavoro termodinamico. L'enunciato del primo principio della termodinamica. Applicazioni del primo
mica principio. I calori specifici del gas perfetto. Le trasformazioni adiabatiche.
19 Il secondo
principio
Le macchine termiche. Primo enunciato: lord Kelvin. Secondo enunciato: Rudolf Clausius. Terzo enunciato: il rendimento. Trasformazioni
2° quadrimestre 3
della
termodina-
reversibili e irreversibili. Il teorema di Carnot. Il ciclo di Carnot. Il rendimento della macchina di Carnot.
mica
20 Entropia e
disordine
La disuguaglianza di Clausius. L'entropia. L'entropia di un sistema isolato. Il quarto enunciato del secondo principio. L'entropia di un sistema non isolato. Il secondo principio dal punto di vista molecolare. Stati macroscopici e stati microscopici. L'equazione di Boltzmann per l'entropia. Il terzo principio della termodinamica.
2° quadrimestre 3
CLASSE QUINTA
Articolazione delle competenze in traguardi formativi e rispettivi indicatori
N. Unità did. Competenze Dalle indicazioni
nazionali Traguardi formativi
Indicatori
1. L’ELETTRO-
MAGNETISMO
• Osservare e
identificare fenomeni.
• •
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi; formalizzare un problema
di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Fare esperienza e rendere
ragione del significato dei vari
aspetti del metodo sperimentale,
dove l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• •
• • •
2. La luce e le onde
elettromagnetiche
• Osservare e identificare fenomeni.
• Osservare il percorso di un raggio di luce.
• Osservare la direzione di
propagazione della luce.
• Osservare il comportamento di
un raggio luminoso che incide su
uno specchio piano e su uno
specchio sferico.
• Capire cosa succede quando un
raggio luminoso penetra
attraverso una lente.
• Definire e rappresentare il concetto di raggio luminoso.
• Identificare il fenomeno della
riflessione.
• Identificare il fenomeno della
rifrazione.
N. Unità did. Competenze Dalle indicazioni
nazionali Traguardi formativi
Indicatori
3. LA
RELATIVITA’
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi; formalizzare un problema
di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Fare esperienza e rendere
ragione del significato dei vari
aspetti del metodo sperimentale,
dove l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• Costruire l’immagine di un
oggetto resa da uno specchio
piano e da uno specchio sferico.
• Analizzare il comportamento di
un raggio luminoso che incide
sulla superficie di separazione tra
due mezzi.
• Analizzare il fenomeno della
riflessione totale.
• Descrivere e analizzare le lenti
sferiche.
• Discutere il fenomeno della
riflessione e formulare le sue
leggi.
• Descrivere e discutere le
caratteristiche degli specchi
sferici.
• Formalizzare la legge dei punti
coniugati.
• Dimostrare le leggi relative
agli specchi.
• Discutere il fenomeno della
rifrazione e formulare le sue
leggi.
• Descrivere il funzionamento
delle fibre ottiche.
• Descrivere e discutere le
caratteristiche degli specchi
sferici.
• Formalizzare l’equazione per le
lenti sottili e definire
l’ingrandimento.
• Comprendere e valutare le
scelte scientifiche e tecnologiche
che interessano la società in cui
vive.
• Discutere e valutare
l’importanza dell’ottica
geometrica sia per quanto
concerne la nostra capacità
visiva individuale sia per quanto
riguarda la sua applicazione in
dispositivi quali macchine
fotografiche, microscopi,
cannocchiali etc, ponendoli
anche in riferimento ai contesti
storici e alle società reali.
• Osservare e identificare
fenomeni.
• •
• Formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e
leggi; formalizzare un problema
di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione.
• Fare esperienza e rendere
ragione del significato dei vari
aspetti del metodo sperimentale,
dove l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di
misura, costruzione e/o
validazione di modelli.
• •
• Comprendere e valutare le
scelte scientifiche e tecnologiche
che interessano la società in cui
vive.
•
-N. Unità did. Competenze Dalle indicazioni
nazionali Traguardi formativi
Indicatori
4. LA
STRUTTURA
DELLA
MATERIA
• Osservare e identificare
fenomeni.
• •
• Formulare ipotesi esplicative • •
utilizzando modelli, analogie e
leggi; formalizzare un problema •
- di fisica e applicare gli strumenti •
matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione. •
• Fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari • aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come • interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle • variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e • dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli. • • Comprendere e valutare le •
scelte scientifiche e tecnologiche
che interessano la società in cui vive.
5. ASTROFISICA
E COSMOLOGIA
• Osservare e identificare
fenomeni.
• •
• Formulare ipotesi esplicative • •
utilizzando modelli, analogie e
leggi; formalizzare un problema • •
di fisica e applicare gli strumenti
matematici e disciplinari •
rilevanti per la sua risoluzione.
• Fare esperienza e rendere
ragione del significato dei vari •
aspetti del metodo sperimentale, •
dove l’esperimento è inteso come •
interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, scelta delle • •
variabili significative, raccolta e
analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli. • Comprendere e valutare le
scelte scientifiche e tecnologiche
che interessano la società in cui
vive.
• •
3. Percorso didattico
N capitolo contenuti altre discipline
periodo n° ore
1 L’ELETTRO-
MAGNETISMO
Il campo magnetico. Campo magnetico prodotto da magneti e da correnti: azione magnete corrente; il vettore induzione magnetica B; il campo magnetico generato da alcuni circuiti (legge di Biot-Savart, spira circolare, solenoide, ecc.). Forze agenti su conduttori percorsi da correnti: la forza di Lorenz; momento magnetico di una spira; motore elettrico a corrente continua. Proprietà magnetiche della materia: comportamento magnetico delle sostanze; effetti prodotti da un campo magnetico sulla materia;
9.
1° quadrimestre 8
2 La luce e le
onde
elettromagne-
tiche
L’induzione e le onde elettromagnetiche. L’induzione elettromagnetica: le esperienze di Faraday; la legge di Faraday-Neumann e la legge di Lenz; autoinduzione e mutua induzione. Correnti alternate: produzione delle correnti alternate; le caratteristiche dei circuiti in corrente alternata; i trasformatori e il trasporto delle correnti alternate; motori in corrente alternata. Le onde elettromagnetiche: genesi delle onde elettromagnetiche; lo spettro elettromagnetico; la spettroscopia nella regione del visibile; applicazioni; radiazioni ionizzanti e non ionizzanti; pericolosità delle radiazioni.
1° quadrimestre 10
3 LA
RELATIVITA’
I fondamenti della relatività ristretta; la composizione relativistica della velocità; il concetto di simultaneità; la dilatazione dei tempi; la contrazione delle lunghezze; la massa-energia relativistica e la relatività generale; la gravità e la curvatura spazio-tempo.
2° quadrimestre 5
4 LA STRUTTURA
DELLA MATERIA
- Fisica quantistica Le origini della fisica dei quanti; la meccanica quantistica dell’atomo
I costituenti ultimi della materia; le interazioni fondamentali e i quanti mediatori; il fascino dei quark; il Modello Standard.
2° quadrimestre 5
5 ASTROFISICA E
COSMOLOGIA
Le stelle e le galassie; la radioastronomia e i misteriosi oggetti; l’universo in espansione; l’ipotesi del big bang.
2° quadrimestre 5