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L’anno che volge a termine ha registrato tanti fatti significativi che hanno rappresentato per tutti un’occasio- ne di intensa riflessione sulle domande di senso che l’uo- mo contemporaneo si pone e pone agli altri. Un fatto straordinario è certamente avvenuto in quel- la sera del 13 marzo, quando la fumata bianca annuncia- va col fiato sospeso, che il conclave dei cardinali aveva dato al mondo un nuovo Papa, o più semplicemente, co- me avrebbe di lì a poco detto l’eletto, un nuovo Vescovo di Roma, che è poi la stessa cosa: «Habemus Pa- pam! .... qui sibi nomen imposuit Franciscum». E di lì a poco apparve colui che, primo nella storia, aveva scelto per sé il nome del Poverello d’Assisi, il Car- dinale Jorge Mario BERGOGLIO. La presentazione fu tra le più semplici e umane: buonasera a tutti, cari fratelli e sorelle ….” e, nei primi giorni successivi alla sua elezione Francesco ebbe a con- fidare che un anziano Cardinale conclavista gli aveva raccomandato: «Eminenza non si dimentichi dei poveri ….». Era una vera novità nella storia bimillenaria della Chiesa? Sostanzialmente no. Un ritorno alle origini, un invito per tutti alla sobrietà evangelica, a “testimoniare il Vangelo, se necessario, …. anche con le parole ….”, certamente Papa, Vicarius Chri- sti …., vicario di colui che non aveva amato la povertà, ma l’aveva scelta, fin dalla sua comparsa nel mondo, dal- la sua nascita in un luogo della casa adibito al ricovero degli animali, nell’assenza di ogni conforto, anche mini- mo, consueto nella nascita di un bambino; il Signore Ge- sù che aveva ricordato di “non avere un posto dove poggiare il capo”, che aveva accettato di essere “un senza fissa dimora” e di accettare il pane dalle mani di chi glielo offriva, consacrando se stesso al Padre per la salvezza degli uomini, con i quali aveva condiviso tutto, fuorché il peccato”. La povertà di Gesù scelta ed amata, qualcuno dirà poi Madonna Povertà, non è pauperismo e scelta estrema di rinuncia ai beni della terra, disprezzati e rifiutati, ma l’amore per la vita semplice ed essenziale ….: guardate gli uccelli del cielo …. i gigli del campo …. Piazza E. Cesaro, 27 - 80058 TORRE ANNUNZIATA (NA) - Tel 0815362771 Fax 0815363694 Responsabile Editoriale: Il Parroco - A cura del: Gruppo Comunicazioni Sociali Parrocchiale «Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo» (Gv 1, 9) Buon Natale! Buon Natale! Buon Natale! Buon Natale! VOCE dalla COMUNITÀ PARROCCHIALE DI S. S. T T ERESA ERESA di di G G ESÙ ESÙ Anno XII - N. 10/2013 D D ICEMBRE ICEMBRE Egli sceglie la povertà, per amare i poveri, gli ana- wim di Jahweh, che il Vecchio Testamento indica come i prediletti dal Signore. Le parole di Sant’Alfonso nel celeberrimo canto “Tu scendi dalle stelle” fanno cogliere maggiormente, in que- sto Natale, come sia necessario, per la Chiesa e per cia- scun credente, raccogliere l’esempio di Cristo per andare incontro, per dirla con il Papa, alle periferie della storia, i disoccupati, i senza tetto, i migranti, i profughi, i disereda- ti, i disprezzati, i diversi di tutte le categorie …., scorgen- do in essi il volto sorridente del “Bambino” che chiede di rinascere e di farsi riconoscere in ciascuno degli apparte- nenti a queste condizioni umane. Accogliamo dunque l’evento che stiamo per celebra- re, dando alla Natività il vero significato di speranza e di fiducia perché, giungendo a tutti il messaggio che Dio ama gli uomini portato dagli Angeli essi possano cantare, una voce dicentes: Gloria in Excelsis Deo! Auguri di Santo Natale e di prospero e sereno Anno Nuovo nel Signore: Pace, Gioia, Serenità, Santità per tutti. Don CIRO D IVINO IVINO B B AMBINO AMBINO «.... Quanto questa povertà più m’innamora, giacché ti fece amor povero ancora ….»

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L’anno che volge a termine ha registrato tanti fatti significativi che hanno rappresentato per tutti un’occasio-ne di intensa riflessione sulle domande di senso che l’uo-mo contemporaneo si pone e pone agli altri.

Un fatto straordinario è certamente avvenuto in quel-la sera del 13 marzo, quando la fumata bianca annuncia-va col fiato sospeso, che il conclave dei cardinali aveva dato al mondo un nuovo Papa, o più semplicemente, co-me avrebbe di lì a poco detto l’eletto, un nuovo Vescovo di Roma, che è poi la stessa cosa: «Habemus Pa-pam! .... qui sibi nomen imposuit Franciscum».

E di lì a poco apparve colui che, primo nella storia, aveva scelto per sé il nome del Poverello d’Assisi, il Car-dinale Jorge Mario BERGOGLIO.

La presentazione fu tra le più semplici e umane: “buonasera a tutti, cari fratelli e sorelle ….” e, nei primi giorni successivi alla sua elezione Francesco ebbe a con-fidare che un anziano Cardinale conclavista gli aveva raccomandato: «Eminenza non si dimentichi dei poveri ….». Era una vera novità nella storia bimillenaria della Chiesa? Sostanzialmente no.

Un ritorno alle origini, un invito per tutti alla sobrietà evangelica, a “testimoniare il Vangelo, se necessario, …. anche con le parole ….”, certamente Papa, Vicarius Chri-sti …., vicario di colui che non aveva amato la povertà, ma l’aveva scelta, fin dalla sua comparsa nel mondo, dal-la sua nascita in un luogo della casa adibito al ricovero degli animali, nell’assenza di ogni conforto, anche mini-mo, consueto nella nascita di un bambino; il Signore Ge-sù che aveva ricordato di “non avere un posto dove poggiare il capo”, che aveva accettato di essere “un senza fissa dimora” e di accettare il pane dalle mani di chi glielo offriva, consacrando se stesso al Padre per la salvezza degli uomini, con i quali aveva condiviso tutto, “fuorché il peccato”.

La povertà di Gesù scelta ed amata, qualcuno dirà poi Madonna Povertà, non è pauperismo e scelta estrema di rinuncia ai beni della terra, disprezzati e rifiutati, ma l’amore per la vita semplice ed essenziale ….: guardate gli uccelli del cielo …. i gigli del campo ….

Piazza E. Cesaro, 27 - 80058 TORRE ANNUNZIATA (NA) - Tel 0815362771 Fax 0815363694 Responsabile Editoriale: Il Parroco - A cura del: Gruppo Comunicazioni Sociali Parrocchiale

«Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo» (Gv 1, 9)

Buon Natale!Buon Natale!Buon Natale!Buon Natale!

VOCE dalla COMUNITÀ PARROCCHIALE DI

S. S. TTERESAERESA di di GGESÙESÙ Anno XII - N. 10/2013 DDICEMBREICEMBRE

Egli sceglie la povertà, per amare i poveri, gli ana-wim di Jahweh, che il Vecchio Testamento indica come i prediletti dal Signore.

Le parole di Sant’Alfonso nel celeberrimo canto “Tu scendi dalle stelle” fanno cogliere maggiormente, in que-sto Natale, come sia necessario, per la Chiesa e per cia-scun credente, raccogliere l’esempio di Cristo per andare incontro, per dirla con il Papa, alle periferie della storia, i disoccupati, i senza tetto, i migranti, i profughi, i disereda-ti, i disprezzati, i diversi di tutte le categorie …., scorgen-do in essi il volto sorridente del “Bambino” che chiede di rinascere e di farsi riconoscere in ciascuno degli apparte-nenti a queste condizioni umane.

Accogliamo dunque l’evento che stiamo per celebra-re, dando alla Natività il vero significato di speranza e di fiducia perché, giungendo a tutti il messaggio che Dio ama gli uomini portato dagli Angeli essi possano cantare, una voce dicentes: Gloria in Excelsis Deo!

Auguri di Santo Natale e di prospero e sereno Anno Nuovo nel Signore: Pace, Gioia, Serenità, Santità per tutti.

Don CIRO

DDIVINOIVINO B BAMBINOAMBINO «.... Quanto questa povertà più m’innamora, giacché ti fece amor povero ancora ….»

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Parrocchia «S.TERESA di GESÙ » Torre Annunziata (NA) 2

DDICEMBREICEMBRE

Il 14 dicembre 1963, con decreto del Cardinale Alfonso CASTALDO, veniva eretta la Parrocchia di San Giuseppe e Santa Teresa d’Avila e veniva affidata alla Provincia Francescana del Sacro Cuore di Gesù. Il 29 giugno 1986 essa cambiò nome e assunse il titolo di Santa Teresa di Gesù, ancora oggi conservato. Padre Angelo SALVATORE è stato il primo parroco.

In occasione della ricorrenza del cinquantenario la

comunità parrocchiale ha inteso ricordare tale avveni-mento con poche e sobrie cerimonie sia di carattere litur-gico che laico. Durante questi 50 anni diversi sono stati i parroci che si sono susseguiti e ognuno di essi, anche se con percorsi diversi, si è prodigato perché la Chiesa fosse centro di fraternità e punto di riferimento. Nel 2010 il convento è stato soppresso e i frati sono stati trasferiti altrove e il timone è passato nelle mani di un sacerdote diocesano, Don Ciro ESPOSITO, che, nonostante le nu-merose problematiche dovute alla particolare condizione socio-economica-culturale di buona parte dei fedeli, rie-sce a portare avanti egregiamente il suo ufficio pastorale

Il programma liturgico ha previsto dal 5 al 13 dicem-bre celebrazioni liturgiche che sono state presiedute a turno da sacerdoti diocesani, tra cui il decano del XIII Decanato e da alcuni frati dell’Ordine dei Frati Minori che hanno svolto nel tempo il loro ministero nella parrocchia.

Il giorno 14 la comunità ha avuto il privilegio di ospi-tare l’amatissimo Arcivescovo Cardinale Crescenzio SEPE che, come di consueto, è riuscito a coinvolgere con il suo carisma e con il suo linguaggio semplice tutta l’as-semblea durante l‘Omelia.

Anche il Santo Padre FRANCESCO, in occasione di questo traguardo così importante, non ha fatto mancare la sua benedizione e il suo sostegno, affidando ad una pergamena il suo messaggio.

Al termine della celebrazione Eucaristica Sua Emi-nenza si è intrattenuto amabilmente con i fedeli e soprat-tutto i giovani si sono stretti intorno a Lui, grati per la sua presenza, essendo stati essi a sollecitare un formale invito.

Le cerimonie liturgiche sono state accompagnate da altri pochi eventi di carattere laico.

Gli alunni del locale Istituto d’Arte “de Chirico“ han-no allestito una mostra estemporanea sulla struttura ar-chitettonica interna ed esterna della chiesa e delle opere d’arte in essa custodite. I tre migliori lavori, selezionati da una commissione composta da cinque esperti, sono risultati nell’ordine: ”Il Crocifisso” di Luca Visciano, “Uomo in preghiera“ di Antonio De Luca, “Altare Mag-giore” di Christian Crispino. Un plauso però va a tutti i partecipanti perché hanno realizzato delle belle opere mostrando di avere delle buone capacità e un discreto talento.

A conclusione della celebrazione liturgica di sabato 14, il Cardinale Sepe ha personalmente premiato i ra-gazzi consegnando loro una bellissima pergamena rea-lizzata magistralmente dal Gruppo Comunicazioni Sociali Parrocchiale coordinato dall’impareggiabile Girolamo SCARPA.

Il giorno 13 è stata presentata una interessante ed accurata Monografia sulla storia di questa antica chiesa, sorta circa quattro secoli orsono, preparata dal Diacono Luigi AUSIELLO.

Da un antico documento risulta che prima dell’eru-zione del Vesuvio del 1631 esisteva già in Torre dell’An-nunciata un piccolo convento dei frati Carmelitani, di-strutto in seguito al disastroso evento. Nel 1641 furono avviate le prime pratiche per ricostruire il convento con annessa una Chiesa più grande della precedente e lo strumento definitivo di rifondazione fu stipulato nell’aprile del 1645. A distanza di pochi anni i Carmelitani andaro-no via e subentrarono gli Olivetani, seguiti poi dagli Al-cantarini ed infine dai Frati Minori.

Le celebrazioni si sono concluse domenica 15 con un concerto di canti religiosi eseguiti dai cantori della Schola Cantorum, diretti egregiamente dalla maestra Tania EMBRIONE, accompagnatrice anche di tutti i riti liturgici, e da alcuni momenti di animazione dei ragazzi dell’oratorio festivo diretti dalla dott.sa Carmen OTTENA.

Tutto si è svolto all’insegna della semplicità e con grande spirito di collaborazione da parte dei vari opera-tori parrocchiali .

Leonilde CASTELLI

RRIUNITIIUNITI NELNEL S SUOUO N NOMEOME!! 1963 14 dicembre 2013

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Parrocchia «S.TERESA di GESÙ » Torre Annunziata (NA)

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DDICEMBREICEMBRE

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Parrocchia «S.TERESA di GESÙ » Torre Annunziata (NA)

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DDICEMBREICEMBRE

LLAA P PARROCCHIAARROCCHIA ININ C CAMMINOAMMINO

Il progetto N.I.P. che tutti ormai conosciamo esse-re Nuova Immagine di Parrocchia, ha preso il volo. Una schiera di generosi messaggeri è partita per andare verso tutte le “periferie”: i vicini ed i lontani della Par-rocchia.

Buona accoglienza hanno avuto i volenterosi i che hanno dato la loro disponibilità a portare i messaggi ed i segni nelle case delle famiglie e già si intravede qualche leggero cambiamento nel relazionarsi con gli altri.

Questo mese, come i mesi precedenti, abbiamo posto l’accento sulla vicinanza dei fratelli tra di loro, sì, perché come figli dell’unico Dio, siamo tutti fratelli! Ge-sù, l’Emanuele (Dio con noi), il Bambinello che tra qual-che giorno vedremo nella mangiatoia, il Bambinello che viene “in una grotta al freddo ed al gelo” ci aiuta ad essere “famiglia”, ci accoglie nella sua vita e ci chiede di vederLo, in coloro con i quali non riusciamo a parlare per vari motivi.

Egli viene a sorreggerci, a camminare con noi, ci indica con la Sua Luce come amare! Incominciamo con l’ascoltarci, avviciniamoci all’altro con il rispetto che cia-scuno merita, con il visitare l’altro, spesso lontano an-che se abita nel nostro condominio. Amiamo per primi, ce lo chiede Gesù!

Che il messaggio di Gesù sia compreso nella sua essenza, che nasca nel nostro cuore come spinta a riconoscere il fratello e ad accoglierlo; spesso basta uno sguardo amorevole, un caldo sorriso, una stretta di ma-no per riscaldare il cuore di tante persone sole. Gesù nasce per tutti noi! Costruiamo insieme un mondo migliore! Chiunque possa e voglia donare 1 ora del Chiunque possa e voglia donare 1 ora del Chiunque possa e voglia donare 1 ora del Chiunque possa e voglia donare 1 ora del proprio tempoproprio tempoproprio tempoproprio tempo ogni meseogni meseogni meseogni mese per sostenere e per sostenere e per sostenere e per sostenere e condividere in qualche modo la realizzazio-condividere in qualche modo la realizzazio-condividere in qualche modo la realizzazio-condividere in qualche modo la realizzazio-ne di questone di questone di questone di questo progetto, può dare la propria progetto, può dare la propria progetto, può dare la propria progetto, può dare la propria disponibilità in parrocchia. disponibilità in parrocchia. disponibilità in parrocchia. disponibilità in parrocchia.

Grazie!Grazie!Grazie!Grazie! Buon Natale! Buon Natale! Buon Natale! Buon Natale!

MMERAVIGLIAMOCIERAVIGLIAMOCI!!

Nascendo anche oggi, in questo nostro tempo, nella povertà di Betlemme, Gesù ci dona il suo messaggio: il percorso della gioia non è quello della corsa ad avere, avere sempre di più. No, la gioia si trova percorrendo un altro itinerario: l'itinerario del dono di sé, l'itinerario che va dall'egoismo al servizio umile e generoso presso le tante grotte di Betlemme, le tante ''periferie'' disseminate dovunque. Maria è di-ventata la culla di Dio e con Giuseppe guarda il Bambino nella povertà di Betlemme. Il loro stu-pore deve essere anche il nostro stupore. Dio si presenta nella fragilità e nella debolezza di un bambino. Maria e Giuseppe non hanno niente, sono poveri, eppure è la famiglia più felice di tutta la storia umana perché è la famiglia nella quale è presente Dio. Ecco il segreto della gioia! Ecco il tesoro di tutta l'umanità!

La tradizione provenzale pone in ogni pre-sepe, tra coloro che vengono a visitare il Bambi-no appena nato, un personaggio che si chiama il ''meravigliato'' : egli non fa altro che ammirare il lato buono di ogni cosa. Giunge davanti a Gesù con le mani vuote e tutti lo rimproverano, ma la Madonna gli dice: «Non ascoltarli. Tu sei stato messo sulla Terra per meravigliarti: hai com-piuto la tua missione e avrai la tua ricompensa. Il mondo sarà meraviglioso, finché ci saranno persone come te, capaci di meravigliarsi». Riscopriamo dentro di noi la capacità di stupirci e ammirare il lato buono di ogni cosa, di meravigliarci davanti a Gesù Bambino, che ha voluto prendere la nostra umanità per diventare nostra benedizione.

Antonella FOGLIAMANZILLO

IILL D DIOIO DIDI T TUTTIUTTI

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Sono giunti alla Casa del Padre:

• ANTONIETTA BARBUTO • RAFFAELE CASTALDO • ANGELA SANNINO • GIUSEPPINA BALZANO • FRANCESCA TEDESCO

“Io sono la luce del mondo; chi segue Me, non cammi-nerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8-12)

Parrocchia «S.TERESA di GESÙ » Torre Annunziata (NA)

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DDICEMBREICEMBRE

CONVEGNO ECCLESIALE NAZIONALE

Il prossimo Con-vegno Ecclesiale Nazionale (dopo quello di Verona nel 2006) si svol-gerà a Firenze dal 9 al 13 no-vembre 2015 sul tema “In Ge-sù Cristo il nuo-vo umanesimo”. L’obiettivo del Convegno eccle-siale, è quello a cui richiama quotidianamente Papa France-sco e sarà quello di “mostrare, a noi e al nostro mondo, che solo ritornando a far rivi-vere le radici cristiane da cui si è indebita-mente staccato, l’umanesimo può uscire dal suo dramma, dagli esiti nichilistici che ca-ratterizzano tante espressioni del nostro tem-po, e diventare nuovamente fattore di cresci-ta per l’umanità. La fede si propone come un’offerta di piena umanità all’uomo con-temporaneo, un’amica dell’intelligenza e della libertà”.

"Lasciate che i fanciulli Lasciate che i fanciulli Lasciate che i fanciulli Lasciate che i fanciulli vengano a me” vengano a me” vengano a me” vengano a me” (Lc 18,16)

Gesù è l'unico Maestro, l'Educatore per antonomasia, d'altro canto i fanciulli hanno una caratteristica che li contrad-distingue: sono privi di pregiudizi e, per questo motivo, il messaggio evangelico viene accolto specialmente se testimo-niato.

È a questo obiettivo che tende l'azio-ne dei catechisti e dei formatori che o-perano in parrocchia (e non senza diffi-coltà).

Ad essi infatti sono affidati ragazzi e ragazze del primo e secondo anno del catechismo, del dopo comunione, della precatechesi, dei ministranti. Questi ul-timi sono orgogliosi di essere presenti sull'altare, unitamente al sacerdote du-rante le celebrazioni.

L'impegno di tutti coloro che sono in parrocchia (grandi e piccoli) è quello di diventare amici di Gesù e formare un'u-nica famiglia come la vedrebbe lo stesso Gesù.

Signore, rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso.

Insegnerò agli erranti le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. (Sal 50)

I CATECHISTI

"FRATERNITÀ, FONDAMENTO E VIA PER LA PACE". Questo è il tema della 47a Giornata Mondiale per la Pace, la prima di Papa Francesco. La fraternità è una

dote che ogni uomo

e donna reca con sé

in quanto essere

umano, figlio di uno

stesso Padre. La

fraternità è fonda-

mento e via per la pace. (1° gennaio 2014).

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DDICEMBREICEMBRE

Inizia un nuovo anno e mi piace con-dividere in maniera molto semplice la voglia di ricominciare, di rinnovarci, ri-flettendo su alcune sensazioni che un po’ tutti proviamo e che a volte è difficile di-re in poche parole. Vorrei dare apertura a questi miei pensieri come quando si apre una finestra sulla realtà che ci cir-conda e si permette alla luce e al calore di entrare nella stanza. Proprio il gesto dello spalancare una finestra, ti fa allar-gare le braccia, chiudere gli occhi, inspi-rare profondamente e ascoltare.

In questa immagine vedo tante don-ne che quotidianamente, aprendo le fi-nestre, facendo entrare aria fresca, rivi-talizzando ciò che era sopito, partecipa-no al grande mistero di ridare vita! E’ proprio così! Ogni giorno hai a che fare con il flusso continuo della vita che si rinnova e che non puoi fermare. Qualche volta ti domandi il senso della vita, ma è difficile dare la risposta perché forse non sappiamo vivere. Pensiamo, infatti, che vivere sia realizzare i progetti o in-seguire i sogni, magari godere della bel-lezza e degli affetti, fino a dichiarare che la vita è degna d’essere vissuta per l’a-more che si sperimenta e che si dona.

Sì, «la vita è bella, la vita è amo-re!».

Questo potrebbe suonare però come uno slogan a volte anche di cattivo gu-sto, oltre che non immediatamente com-prensibile. Se per caso ti trovassi in si-tuazioni difficili, se non ti sentissi ama-ta, se non avvertissi nemmeno la vici-nanza di Dio …. che penseresti della vi-ta? Continuerebbe ad essere bella?

Prima di cercare risposte fermati di-nanzi a quei momenti difficili che vorre-sti svanissero, situazioni in cui ti sembra di sentire troppo forte il rumore del tuo respiro e per la prima volta senti te stes-so profondamente e vuoi dare al tuo cuore un ritmo diverso. È proprio in questo istante che ti rendi conto di vivere e di volere ricominciare a vivere. Il tuo respiro, allora, diventa battito per ogni cosa che ti circonda e che chiede da te vita. Le cose attendono da noi uno sguardo, un’attenzione, che le renda vi-ve. Quanto riesci a vedere le cose per quello che sono e non per come le vorre-sti, le fai vivere e avviene una nuova cre-azione. Ogni cosa rinasce, prende da te la sua forza non perché sia ora miglio-rata, ma perché l’accogli così e non di-versamente, perché ti rendi conto che la tua vita è questa e nonostante tutto sai che c’è della bellezza per cui valga la pe-na lottare. E «quando si è arrivati a sentire la vita come una cosa bella e ricca di significato, anche di que-sti tempi, proprio di questi tempi, allora è come se tutto ciò che av-viene debba avvenire così e non al-trimenti» (Etty Hillesum) e ti accorgi che ricominciare è possibile in maniera diversa, basta aprire la finestra e fare entrare aria nuova. (tratto da FVS)

RRICOMINCIAMOICOMINCIAMO?? di Anna Pia VIOLA

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DDICEMBREICEMBRE (n. 18)

L’8 settembre del 1998 avvenne qualcosa che mise a dura prova il gruppo e buona parte della città. Anita, caposquadriglia delle gazzelle, a soli 15 anni, andò in Cielo. Il dolore fu grande e tutti si unirono e si strinsero attorno ai genitori Biagio e Pina e alla sorella Mena. Nessuno potrà mai dimenticare il sorriso, la gioia e la solarità di Anita. La voglia di cantare in reparto, di guardare le stelle per ore ai campi estivi. Sempre alle-gra e pronta a regalarti un sorriso in ogni situazione.

Ecco come amiamo ricordarla mentre conduceva la sua squadriglia in un grande gioco a Controne’98:

Ad ANITA

Un frinire di cicale, colonna sonora del tuo correre

con ogni fibra del corpo felicemente immersa nell’ estate.

E’ già alle tue spalle l’ombra e tendi gioiosa al sole.

Come questa foto la tua vita: un fuggire, sorridendo,

il buio e vivere nella luce.

Biagio SOFFITTO

La sorte di Anita cambiò radicalmente il modo di concepire lo scoutismo e il rapporto con i ragazzi per i capi del Torre Annunziata 1°, i quali, qualche anno do-po, decisero di cambiare nome alla Comunità Capi inte-standola ad “Anita Sorrentino” . Continua ancora a chiamarsi così il gruppo scout cittadino. Alcuni dei capi di allora, tra cui la stessa mamma di Anita, continuano a prestare la loro opera nel gruppo. Il loro servizio, indiriz-zato soprattutto ai ragazzi ed ai giovani di Torre Annun-ziata, deve superare sovente mille difficoltà, ma nulla è davvero impossibile quando si trae forza dal ricordo dello spirito puro e gioioso di una ragazza che ha lascia-to un segno indelebile nei nostri cuori.

Il 2005 e’ l’anno che in qualche modo segnò la fine di un percorso per il gruppo. Si spense Don Ma-rio Albertino lasciando dentro ognuno di noi un vuo-to incolmabile. Il Gruppo non potrà mai dimenticare la sua benevolenza e generosità che hanno consentito a tanti ragazzi di crescere avendo come riferimenti i valori insegnatici da Cristo.

Inoltre nello stesso anno, per altri motivi, ma come segno del destino di un percorso che finisce, in seguito ad incomprensioni di alcuni ragazzi del clan con i loro capi e dell’effetto sull’intera Comunità Ca-pi che ne scaturì, la Co.Ca. stessa subì uno stravol-gimento alla fine dell’anno. Molti capi decisero di andar via dal gruppo. Così, dopo anni di guida da parte di Giovanni Monaco, le redini del Gruppo pas-sarono ad Aurelio Boffa e a Giuseppina Balzano (attuali capi Gruppo).

Furono anni molto difficili, dove ci fu molto da lavorare per recuperare e attenuare il più possibile le mancanze in ogni ambito: con la Zona, con la par-rocchia, con i genitori, con i ragazzi stessi. In questo periodo buio, dove anche la luce di Don Mario si era spenta anzitempo, un grosso aiuto ci fu dato da Don Ciro Cozzolino come sostituto temporaneo di Don Mario (sostituito poi a sua volta l’anno successivo da Don Pasquale Paduano - attuale Assistente Ecclesia-stico del Gruppo). Come contrappasso a tante diffi-coltà, tuttavia, il Gruppo riuscì a realizzare cose di grande livello: nel 2006 il noviziato partecipò allo Challenge regionale (sul lago Matese) e i ragazzi del Torre Annunziata erano nelle squadre che vinsero il primo e il secondo posto dell’evento; il clan, dopo anni di sufficienza, riuscì a progettare e realizzare una route a Santiago de Compostela in Spagna (route che segnò profondamente tutti coloro che vi parteci-parono)! I capi ripresero attivamente la partecipazio-ne alla Zona e alle attività esterne al Gruppo.

Aurelio BOFFA

Ricordo di Ricordo di AANITANITA SSCAUTISMOCAUTISMO T TORRESEORRESE dal 2005 ad oggi dal 2005 ad oggi

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Il Bollettino mensile e tutte le informazioni Parrocchiali sono redatte grazie al prezioso contributo del

GGRUPPORUPPO C COMUNICAZIONIOMUNICAZIONI S SOCIALIOCIALI

Mensile a diffusione interna - Composizione e stampa in proprio - Copia gratuita

AAGENDAGENDA DIDI DDICEMBREICEMBRE

MERCOLEDÌ 01 GENNAIO

2014

MARIA SS. MADRE DI DIO SS. Messe ore 08.30 - 10.00 - 12.00 - 18.00

47ª GIORNATA MONDIALE DELLA PACE � VENERDÌ 03 Primo Venerdì del mese ore 18.00 S. Mes-

sa. � SABATO 04 Al termine della S. Messa vespertina concer-

to di canti natalizi dei fanciulli e dei ragazzi, guidati dalle suore e dai catechisti, con la direzione della maestra Giovanna. (ora pre-vista 18.45).

� LUNEDÌ 06 EPIFANIA DEL SIGNORE SS. Messe ore 08.00/10.00/12.00/18.00 Ore 19.30 Concerto Natalizio con la parteci-pazione dei cantori operanti nella parrocchia diretta dalla maestra Tania Embrione. Al concerto hanno cooperato gli altri organisti.

� MARTEDÌ 07 “SUFFRAGIO PARROCCHIALE MENSILE” La S. Messa delle ore 18.00 viene celebrata in memoria di tutti i fratelli defunti apparte-nuti alla famiglia parrocchiale.

� SABATO 11 Al termine della S. Messa vespertina estra-zione dei biglietti vincenti della Lotteria di S. Teresa 2014 Prima Estrazione (conserva-re il tagliando per la seconda estrazione)

� DAL 18 AL 25 Settimana di preghiera per l’UNITÀ DEI CRI-STIANI.

� DOMENICA 12 “BATTESIMO DEL SIGNORE” SS. Messe ore 08.00 - 10.00 - 12.00 - 18.00

SANTE MESSE

FERIALE:

Ore 07.30 Celebrazione della Parola di Dio e Lodi Mattutine.

Ore 18.00 Celebrazione S. Messa vespertina.

FESTIVO:

Ore 08.00 - 10.00 - 12.00 - 18.00

Il Parroco riceve tutti i giorni ore 17.30/19.30

OORARIORARIO DELLEDELLE C CELEBRAZIONIELEBRAZIONI

Una Comunità che pregaUna Comunità che prega

Puoi pregare con la Comunità ogni giorno feriale

Ore 07.30 Lodi Mattutine Ore 17.15 S. Rosario. A seguire i Vespri

Ore 18.00 S. Messa Vespertina

1° Venerdì Adorazione prolungata fino alle 21.00 Ogni Giovedì eccetto il primo

ore 18.30 Adorazione Eucaristica comunitaria

Ultimo Martedì ore 18.00 Celebrazione del SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE

� DOMENICA 22 Durante la S. Messa delle ore 10.00 benedi-zione dei bambinelli del presepe.

� MARTEDÌ 24 VIGILIA DI NATALE ore 23.00 Ufficio delle Letture - S. Messa della Notte Santa.

� MERCOLEDÌ 25 Solennità del “NATALE DEL SIGNORE” SS. Messe ore 08.30 - 10.00 - 12.00 - 18.00

� GIOVEDÌ 26 S. STEFANO - Ore 09.00 S. Messa Il pomeriggio la Chiesa rimane chiusa.

� DOMENICA 29 Festa della SACRA FAMIGLIA, durante la ce-lebrazione delle ore 12.00 i coniugi rinno-vano le promesse del loro matrimonio.

� MARTEDÌ 31 Ore 15.00 Adorazione Eucaristica in prepa-razione al nuovo anno. Ore 16.00 S. Messa di ringraziamento per l’anno trascorso e canto del “TE DEUM”

� LUNEDÌ 23 Suono delle zampogne con esecuzione di nenie natalizie al termine della S. Messa vespertina.

AAGENDAGENDA DIDI GGENNAIOENNAIO 2014 2014

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