S 1-2 relazione di calcolo strutture palestra campagnola v2 · Per assicurare il collegamento del...

57
Comune di Campagnola Emilia Provincia di Reggio Emilia Committente: COMUNE DI CAMPAGNOLA EMILIA Piazza Roma, 2 42012 – Campagnola Emilia (RE) MIGLIORAMENTO SISMICO PALESTRA SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE Via Gramsci, 5 - 42012 Campagnola Emilia ILLUSTRAZIONE SINTETICA E RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO (ai sensi del Cap.10 delle NTC’18, della Circ.n°617 /09 e della D.G.R. n° 1373/2011) fase: PROGETTO ESECUTIVO Tavola N: S 01 02 aggiornamento: (novembre 2018) Responsabile Unico del Procedimento: Enrico Arch. Vincenzi Progettista architettonico e strutturale: ROBERTO RIVA Ingegnere via Secchi Ronchi n° 3/A – 42016 - GUASTALLA(RE) Tel.-fax 0522/822048 – cell. 348 3123743 e-mail: [email protected] Roberto ing. Riva

Transcript of S 1-2 relazione di calcolo strutture palestra campagnola v2 · Per assicurare il collegamento del...

Comune di Campagnola Emilia Provincia di Reggio Emilia

Committente:

COMUNE DI CAMPAGNOLA EMILIA Piazza Roma, 2 42012 – Campagnola Emilia (RE)

MIGLIORAMENTO SISMICO PALESTRA SCUOLE

ELEMENTARI E MEDIE Via Gramsci, 5 - 42012 Campagnola Emilia

ILLUSTRAZIONE SINTETICA E RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE INTERVENTI DI

MIGLIORAMENTO SISMICO (ai sensi del Cap.10 delle NTC’18, della Circ.n°617 /09

e della D.G.R. n° 1373/2011)

fase: PROGETTO ESECUTIVO

Tavola N:

S 01 02 aggiornamento: (novembre 2018)

Responsabile Unico del Procedimento:

Enrico Arch. Vincenzi

Progettista architettonico e strutturale:

ROBERTO RIVA Ingegnere via Secchi Ronchi n° 3/A – 42016 - GUASTALLA(RE) Tel.-fax 0522/822048 – cell. 348 3123743 e-mail: [email protected]

Roberto ing. Riva

Pag.2

Sommario

1) ILLUSTRAZIONE SINTETICA DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI D EL PROGETTO STRUTTURALE ........................... ....................... 3

A) DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO ...................................................................................................................... 3

B) DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA ............................................................................................................................... 5

C) RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................................................................. 7

D) DEFINIZIONE DEI PRINCIPALI PARAMETRI DI PROGETTO ............................................................................................. 9

E) DESCRIZIONE DEI MATERIALI PER USO STRUTTURALE UTILIZ ZATI ............................................................................... 11

F) CRITERI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE ............................................................................................................ 14

G) COMBINAZIONI DELLE AZIONI PRESENTI IN RELAZIONE AGL I SLU E SLE INDAGATI ................................................ 16

H) METODO DI ANALISI UTILIZZATO ................................................................................................................................ 21

I) CRITERI DI VERIFICA AGLI STATI LIMITE INDAGATI , IN PRESENZA DI AZIONE SISMICA ................................................... 21

J) RAPPRESENTAZIONE DEI RISULTATI PIU SIGNIFICATIVI ................................................................................................. 21

K) CARATTERISTICHE E AFFIDABILITA DEL CODICE DI CALCOL O ................................................................................... 29

L) RISULTATI PIU SIGNIFICATIVI DELLE STRUTTURE DI FOND AZIONE ................................................................................ 29

M) INDICAZIONE DELLA CATEGORIA DI INTERVENTO PREVISTO ..................................................................................... 29

N) DESCRIZIONE DELL ’UNITÀ STRUTTURALE ESISTENTE .............................................................................................. 30

O) DEFINIZIONE DELLE PROPRIETA MECCANICHE DEI MATERIAL I (§ 8.5.3 - § 8.5.4 NTC’18) .................................... 30

P) RISULTATI PIU SIGNIFICATIVI EMERSI DAL CONFRONTO TR A I LIVELLI DI SICUREZZA PRE E POST INTERVENTO ......... 30

2) VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ULTIMI DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO REALIZZATI ..................... .......................... 31

INTERVENTO N° 1 ................................... .......................................................................................................................................... 31

INTERVENTO N° 2 ................................... .......................................................................................................................................... 34

INTERVENTO N° 3 ................................... .......................................................................................................................................... 38

INTERVENTO N° 4 ................................... .......................................................................................................................................... 40

INTERVENTO N° 5 ................................... .......................................................................................................................................... 51

3) VERIFICHE AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO .......... ..................................................................................................................... 57

Pag.3

1) ILLUSTRAZIONE SINTETICA DEGLI ELEMENTI ESSENZIAL I DEL PROGETTO STRUTTURALE

a) Descrizione generale del progetto

L’Amministrazione Comunale intende realizzare opere di miglioramento sismico della palestra all’interno del

plesso scolastico di scuola dell’obbligo del capoluogo.

Preso atto che il fabbricato non appartiene al patrimonio culturale, sentita l’Amministrazione Comunale, il

progetto dell’intervento prevede la realizzazione di opere di miglioramento sismico tali da conseguire un livello

di sicurezza pari ad almeno il 60% della richiesta di resistenza in termini di accelerazione, rispetto alla capacità

ad oggi richiesta per le nuove costruzioni.

L’unità strutturale oggetto d’intervento è posta all’interno del complesso scolastico del capoluogo del quale

fanno parte le scuole elementari e medie, con accesso diretto dal parcheggio su Via Gramsci, a sud-ovest del

centro storico del Comune di Campagnola Emilia in corrispondenza delle coordinate geografiche latitudine

44.8402° e longitudine 10.7580°, su terreno pianegg iante (altezza s.l.m. 27 m) ed è staticamente indipendente

rispetto ai fabbricati posti nelle vicinanze.

Fig. 1: vista aerea dell’immobile

Il fabbricato è stato realizzato a fine anni ’60 su terreno pianeggiante a sud-ovest del centro storico del Comune di

Campagnola con destinazione d’uso “palestra”. Nel corso degli ultimi due decenni sono state realizzate opere di

manutenzione straordinaria con particolare riferimento al rifacimento del manto di copertura con installazione di

impianto fotovoltaico (2010) ed al ripristino puntuale del copriferro in alcune zone degradate delle superfici esterne

del calcestruzzo. Internamente si è provveduto al rifacimento della pavimentazione galleggiante della palestra con

realizzazione di rampa esterna di accesso per disabili (angolo nord-est). I locali della zona spogliatoi e

Pag.4

dell’appartamento del custode al piano primo non sono stati oggetto negli anni di interventi di ristrutturazione

significativi.

Osservato che gli eventi sismici avvenuti nel corso del 2012 non hanno dato origine a danneggiamenti visivamente

rilevabili, con riferimento alla documentazione d’archivio disponibile, alle indagini diagnostiche effettuate ed ai

disegni esecutivi predisposti, si redige la presente relazione di calcolo allo scopo di effettuare le verifiche

numeriche ritenute opportune relative alle opere di miglioramento sismico proposte.

La palestra, di proprietà comunale, è inserita all’interno del complesso scolastico della scuola dell’obbligo del

capoluogo, Ai sensi della D.G.R. n° 1661/2009 l’immobile appartiene alla categoria B2.1.1 “scuole di ogni ordine

e grado” dell’Allegato B e pertanto ad una categoria di edifici che possono assumere rilevanza alle conseguenze

di un eventuale collasso. Per questo motivo si assumerà nelle verifiche una classe d’uso III ai sensi del § 2.4.2.

delle NTC’18.

Analizzata la documentazione d’archivio, effettuati i sondaggi in sito e le analisi numeriche nella configurazione

pre-intervento, si ritiene che il fabbricato in oggetto presenti le seguenti principali criticità di carattere strutturale:

- Comportamento poco rigido in direzione X (perpendicolare al piano dei portali) per terremoti di forte

intensità per i quali è ragionevole ipotizzare l’impossibilità delle pareti in muratura di partecipare al

contributo resistente nei confronti dell’azione sismica;

- Limitata resistenza a presso-flessione dei pilastri dei portali in direzione X (di minor inerzia della sezione);

- Pilastri zona bassa (servizi) di sezione ridotta ed armatura limitata;

- Travi e cordoli poco armati con scarsa capacità di resistenza della sezione e conseguente formazione di

cerniere plastiche per momento flettenti anche di relativamente bassa entità;

- Tamponamenti perimetrali della palestra con problematiche di ribaltamento per azioni fuori piano (lati sud

e nord tra i portali e lato est di testata soprattutto).

Preso delle carenze strutturali presenti, la progettazione del miglioramento sismico è stata predisposta

sostanzialmente proponendo la realizzazione dei seguenti interventi:

- Intervento 1: REALIZZAZIONE NUOVO PILASTRO D'ANGOLO 30X30 CM DI CONTROVENTAMENTO

In corrispondenza dei due angoli del lato ovest del fabbricato (telaio d’estremità parte bassa), è previsto

l’accostamento del pilastro esistente con uno analogo di nuova realizzazione. Tale tipologia d’intervento

nasce dalla necessità di aumentare la capacità resistente del telaio in c.a. alle azioni orizzontali senza

intervenire con interventi di cerchiatura che presupporrebbero la demolizione di porzioni di parete e finiture

interne.

Per assicurare il collegamento del pilastro alla struttura esistente e garantire così la trasmissione delle

azioni al nuovo elemento si prevede il collegamento alla veletta in c.a. sfruttando il foro creato

superiormente per realizzare il getto e lungo l’altezza mediante connettori a taglio inghisati con resina.

- Intervento 2: REALIZZAZIONE NUOVO PILASTRO D'ANGOLO 25X70 CM DI CONTROVENTAMENTO

Pag.5

Preso atto dell’esigenza di aumentare la capacità resistente del telaio basso di facciata alle azioni

orizzontali senza intervenire con interventi di cerchiatura di quelli esistenti evitando la demolizione di

porzioni di parete oltre alle finiture interne, è previsto l’inserimento di due nuovi pilastri 25x70 cm ai lati

della porta d’ingresso in sostituzione dei due tamponamenti in muratura (colore azzurro nelle foto).

Per assicurare il collegamento di tali nuovi elementi alla struttura esistente e garantire così la trasmissione

delle azioni, si prevede il carotaggio del nucleo centrale del cordolo di bordo in corrispondenza delle

armature di collegamento verticale.

Intervento 3: INSERIMENTO VINCOLI ANTI-RIBALTAMENTO TAMPONAMENTI LATERALI PALESTRA

(elemento secondario)

Approfittando della presenza dei puntoni orizzontali in tubolare 80x3 mm inseriti nel sistema di

controventamento di cui all’intervento n° 4, si rit iene opportuno evitare il ribaltamento fuori piano delle

pareti di tamponamento in muratura della palestra, poste sui lati lunghi sud e nord.

- Intervento 4: CONTROVENTI DI PARETE E DI PIANO IN ACCIAIO CON CORDOLO A TERRA IN C.A.

Rilevato che il comportamento in direzione X (perpendicolare ai portali) del telaio in c.a. è più critico

rispetto a quello in Y (nel piano del portale), si è ritenuto opportuno inserire un sistema di

controventamento in acciaio, adeguatamente distribuito sulla lunghezza per evitare eccessive

concentrazioni di carico, in grado di scaricare a terra le forze inerziali agenti nella direzione più critica.

Vista l’esigenza di ancorare a terra i controventi inclinati, si propone la realizzazione di un nuovo cordolo

longitudinale in c.a. (parallelo a quello esistente), collegato alla base dei portali appena al di sopra dei

plinti di fondazione.

- Intervento 5: CARPENTERIA ANTI-RIBALTAMENTO PARETE LATO EST (elemento secondario)

Verificato che le caratteristiche geometriche e di massa della parete di tamponamento lato est non sono

tali evitare il ribaltamento della parete fuori piano o la crisi per flessione in mezzeria (ribalt. di modo II), si

ritiene opportuno prevedere un sistema di vincolo in carpenteria metallica in grado di impedire tale

eventualità.

Rimandando l’analisi globale del modello di calcolo predisposto al documento di valutazione della sicurezza,

all’interno della seguente relazione si effettuaranno le verifiche ritenute significative relativamente alle opere di

miglioramento sismico proposte.

b) Descrizione della struttura

L’unità strutturale in oggetto è caratterizzata dalla presenza di 11 portali in c.a. in opera con pilastri e travi

inclinate di copertura a sezione variabile disposti ad interasse pari a circa 3,6 m oltre ad un telaio piano di

testata al solo piano terra.

Pag.6

In particolare si è potuto constatatare la presenza dei seguenti elementi strutturali:

Fondazioni

Dalla documentazione d’archivio messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale e dai sondaggi

effettuati mediante scavi a campione (vedi documentazione fotografica), si osserva come le fondazioni dei

portali sono realizzate a plinti indipendenti, aventi dimensioni pari a circa 120x230x80 cm e con base di

appoggio posta a -170 cm dall’attuale piano di campagna. A partire da quota -90 cm (estradosso plinti portali),

sono state successivamente impostate le fondazioni portamuro ed i plinti dei pilastri interni (zona servizi). In

particolare è stato realizzato un getto di cls magro di larghezza pari a circa 50 cm con sovrastante cordolo di

collegamento casserato in c.a. 30x40 cm, debolmente armato. Negli elaborati grafici esecutivi d’archivio pare

che i plinti interni siano collegati al resto delle fondazioni mediante cordoli in c.a. Da rilevare in particolare come

i plinti dei portali siano stati realizzati con eccentricità dalla parte opposta rispetto a quella teoricamente

richiesta per effetto dei carichi statici applicati in relazione alle caratteristiche geometriche del portale e della

rigidezza dei suoi elementi costitutivi. Il diagramma dei momenti flettenti dei pilastri infatti si inverte di segno

(diagramma a farfalla) per effetto dei carichi verticali previsti in copertura.

Strutture in elevazione

Come già anticipato la struttura portante è prevalentemente costituita da telai piani in c.a. collegati

trasversalmente da cordolature e cornicioni in c.a. debolmente armati. In corrispondenza della zona servizi alcune

travi dei solai d’interpiano risultano appoggiate su pareti in muratura di due teste in corrispondenza in particolare

della parete di separazione con il locale palestra e con la parete esterna lato ovest del primo piano. Nel complesso

pertanto tale costruzione dovebbe essere definita di tipo “misto”. Inoltre, si osservi come sulle pareti perimetrali

della zona servizi in realtà appoggino le travi-veletta a sostegno dei solai d’interpiano. Gli unici “tamponamenti” di

fatto presenti, oltre a quelli interni di spessore pari a circa 15 cm, risultano essere quelli interposti tra i portali sui

lato sud e nord al di sotto dei serramenti della palestra e la parete di testata lato est.

Vista la tessitura muraria presente sulle facciate esterne, si prende atto che tali pareti di due teste siano

realizzate con mattoni a macchina semipieni tipo UNI.

Come anticipato i pilastri dei portali presentano sezione variabile da 30x70 cm alla base a 30x120 cm in

sommità mentre le travi, inclinate di circa 10° sul l’orizzontale, si rastremano verso il colmo fino ad una sezione di

30x80 cm.

I pilastri interni della zona servizi presentano sezione 30x30 cm al piano terra e sezione 25x25 cm al primo

piano mentre quelli presenti sulla facciata lato ovest hanno sezione 30x30 cm.

Impalcati e solai

Il solai di interpiano presenti sono realizzati in latero-cemento senza soletta collaborante armata superiore

(rasati).

Vista la documentazione d’archivio reperita ed effettuato il sondaggio sul 1° solaio (vedi indagini di agnostiche),

si assumono le caratteristiche geometriche e meccaniche riportate negli elaborati grafici del rilievo allegati. Il 1°

solaio d’abitazione (solaio “A” e “D”) presenta altezza strutturale di 16 cm mentre i solai “B” e “C” rispettivamente

impalcato di sottotetto e copertura sono di altezza 12 cm.

Il vano scala di accesso al piano superiore è realizzato con soletta armata in c.a. di spessore pari a 12 cm

appoggiata in parte sulla muratura ed in parte sulla trave in c.a. del 1° solaio.

Pag.7

Ad illustrazione della conformazione geometrica del fabbricato si faccia riferimento ai disegni architettonici e

strutturali allegati alla presente relazione tecnica.

c) Riferimenti normativi

NAZIONALI

• Legge n. 64 del 2/2/1974 “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”.

• D.M. 16 gennaio 1996 “Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche”.

• Legge n. 1086 del 5/11/1971 “Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica”.

• DM del 14/02/92 “Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”.

• D.M. 09 gennaio 1996 “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso ed a struttura metallica”.

• D.M. 16 gennaio 1996 “Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”.

• Circ. Min. LL. PP. 04 luglio 1996 n. 156 AA.GG/STC Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” di cui al D.M. 16 gennaio 1996.

• Circ. Min. LL. PP. 10 Aprile 1997 n. 65 Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche” di cui al D.M. 16 gennaio 1996.

• Circ. Min. LL. PP. 15 ottobre 1996 n. 252 AA.GG/STC Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso ed a struttura metallica” di cui al D.M. 09 gennaio 1996.

• Bollettino Ufficiale C.N.R.-U.N.I. 10011 / 1988 “Costruzioni di acciaio: Istruzioni per il calcolo. l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione”.

• Bollettino Ufficiale C.N.R.-U.N.I. 10022 / 1984 “Profilati in acciaio formati a freddo: Istruzioni per l’impiego nelle costruzioni”.

• DM Min. LL. PP. 20 Novembre1987 “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”

• CNR UNI 10033-74 Sistemi di unità di misura. • CNR UNI 10024-86

Analisi delle strutture mediante elaboratore: impostazione e redazione delle relazioni di calcolo. • Linee guida per sistemi costruttivi a pannelli port anti basati sull’impiego di blocchi cassero e

calcestruzzo debolmente armato gettato in opera. Consiglio Sup. Lavori Pubblici – parere n° 117 del 10-02-2011

• Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 del Consiglio Sup eriore dei Lavori Pubblici: "Istruzioni per l'applicazione delle "Nuove norme tecniche per le costruzioni" di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008” (Gazzetta Ufficiale del 26.02.2009 n. 47, supplemento ordinario n. 27).

• D.M. del 17/1/2018 - Norme tecniche per le costruzi oni.

Pag.8

REGIONALI

• Legge Regionale 30 ottobre 2008, n. 19 “Norme per l a riduzione del rischio sismico”, con le modifiche apportate dalla Legge Regionale 6 luglio 2009, n. 6 “Governo e riqualificazione solidale del territorio ”;

- Deliberazione della Giunta Regionale n. 1804-2008 “Approvazione degli standard minimi per l’esercizio

delle funzioni in materia sismica e definizione del rimborso forfettario per spese istruttorie” ;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 120-2009 “Integrazione alla deliberazione della Giunta regionale n. 1804 del 3/11/2008 recante: Approvazione degli standard minimi per l’esercizio delle funzioni in materia sismica e definizione del rimborso forfettario per spese istruttorie”;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 1435-2009 “Disposizioni organizzative per l’esercizio delle

funzioni in materia sismica in attuazione della L.R. 19/2008”; - Deliberazione della Giunta regionale n. 1852-2009 “Ricognizione dei Comuni che esercitano

autonomamente, in forma singola o associata, le funzioni in materia sismica di cui al Titolo IV della legge regionale 30 ottobre 2008, n. 19, e di quelli che le esercitano avvalendosi delle strutture tecniche regionali”;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 1430-2009 “Istituzione del comitato tecnico scientifico ai sensi

della legge regionale n. 19 del 2008;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 1500-2009 “Composizione e modalità di funzionamento del Comitato regionale per la riduzione del rischio sismico di cui all’art. 4 comma 3, della L.R. 19/2008”;

- Decreto dell’Assessore alla Sicurezza territoriale. Difesa del suolo e della costa. Protezione civile n. 45-

2009 “Nomina componenti Comitato regionale per la riduzione del rischio sismico”

- Determinazione del Responsabile del Servizio Geologico, Sismico e dei suoli n. 13710-2009 “Affidamento, ai sensi dell’art. 57, comma 2, lett. b), del D.Lgs. n. 163 del 12/04/2006 e ss.mm., a Eucentre – Centro formazione e ricerca in ingegneria sismica, di Pavia per la fornitura del software per lo sviluppo del modulo 1 “Procedura informatica per la denuncia e trasmissione delle pratiche edilizie in zone sismiche”;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 1661-2009 “Approvazione elenco categorie di edifici di interesse

strategico e opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile ed elenco categorie di edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso” ;

- Determinazione del Direttore generale Ambiente e D ifesa del suolo e della costa n. 2380-2010

“Approvazione della modulistica relativa ai procedimenti in materia sismica”

- Deliberazione della Giunta regionale n. 1373-2011 “Atto di indirizzo recante l’individuazione della documentazione attinente alla riduzione del rischio sismico necessaria per il rilascio del permesso di costruire e per gli altri titoli edilizi,alla individuazione degli elaborati costitutivi e dei contenuti del progetto esecutivo riguardante le strutture e alla definizione delle modalità di controllo degli stessi, ai sensi dell’art.12, comma 1, e dell’art. 4, comma 1 della L.R. n. 19 del 2008” ;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 1878-2011 “Approvazione dell’atto di indirizzo recante la “Modulistica Unificata Regionale relativa ai procedimenti in materia sismica (MUR)”;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 1879-2011 “Approvazione dell’atto di indirizzo in merito alla

definizione degli interventi di sopraelevazione, ampliamento e delle strutture compenetranti, ai fini dell’applicazione del paragrafo 8.4.1. delle NTC-2008 e della L.R. n° 19 del 2008”;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 2272-2016 “Atto di indirizzo recante l’individuazione degli

interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici e delle varianti in corso d’opera, riguardanti parti strutturali, che non rivestono carattere sostanziale, ai sensi degli articoli 9, comma 4 della L.R. n. 19 del 2008” ;

Pag.9

d) Definizione dei principali parametri di progetto

Sentito il Committente, vista la destinazione d’uso del fabbricato, si ritiene opportuno in questo caso definire le

seguenti ipotesi di progetto:

- Tipo di opera: Opera ordinaria

- Vita nominale VN : 50.00

- Classe d’uso. III (costruzioni con affollamenti signicativi)

- Periodo di riferimento per l’azione sismica VR = 75 anni

- Classe di duttilità: classe B

Con riferimento alle “Norme Tecniche per le Costruzioni” Pubblicate con Supplemento Ordinario n°159 al la G.U.

n° 222 del 23/09/05 ed alla D.G.R.. n° 1677/2005 de l 24/10/2005 “Prime indicazioni operative in merito al D.M.

14/09/05 recante “Norme Tecniche per le Costruzioni”, si prende atto che il Comune di Campagnola Emilia viene

classificato in Zona sismica tipo 3 (zone a bassa sismicità).

Con riferimento alla relazione geologico-geotecnica d’archivio predisposta dal Dott. Geol. Marco Mantovani per la

ristrutturazione di un fabbricato in prossimità di quello in oggetto (e ad altre analoghe relazioni predisposte nelle

vicinanze messe a disposizione dall’Amministrazione comunale), si ritiene opportuno associare al terreno presente

una categoria stratigrafica del suolo di fondazione tipo “C” ed una categoria topografica T1 (sup. pianeggiante).

Inoltre, in osservanza della D.G.R. n° 2193/15, il valore SS è stato considerato pari ad 1,7 (anziché 1,5 proposto

dalle NTC’18), per mettere in conto l’amplificazione stratigrafica per terreni tipo “pianura 2”, secondo le

classificazioni stabilite dalla regione.

Ciò consente di definire univocamente lo spettro di progetto elastico in accelerazione e quindi anche le

sollecitazioni presenti sulla struttura una volta scelto un opportuno fattore di struttura “q” in grado di mettere in

conto la duttilità della stessa.

Nel seguito si adotteranno pertanto i seguenti valori di progetto dell’azione sismica:

- Tipo di opera: Opera ordinaria

- Vita nominale VN : 50.00

- Classe d'uso: classe III (scuole)

- Periodo di riferimento per l’azione sismica VR = 75 anni

- Classe di duttilità: classe B

- Zona sismica tipo 3 (zone a bassa sismicità)

- categoria di suolo tipo “C”

- categoria topografica T1 (sup. pianeggiante)

- Sito di costruzione: Campagnola Emilia: lat. 44.8402° e long. 10.7580°

- Contenuto tra ID reticolo: 15168 15169 15390 15391

Pag.10

* Valori di accelerazione da incrementare del fattore 1,7/1,5 =1,13 per mettere in conto le analisi regionali di

microzonazione sismica

Pag.11

In generale le verifiche verranno eseguite con riferimento ai seguenti stati limite:

SLU di resistenza della struttura e delle fondazioni (Approccio 2: (A1+M1+R3));

SLV di salvaguarda della vita per quanto riguarda le azioni sismiche;

SLE R stato limite esercizio per combinazioni rare (solo per le nuove costruzioni);

L’entità delle azioni applicate sulla costruzione sono state indicate all’interno delle singole verifiche agli SLU

effettuate nei successivi capitoli corrispondenti ai quali si rimanda per completezza.

e) Descrizione dei materiali per uso strutturale ut ilizzati

Con riferimento alle indagini diagnostiche predisposte nel settembre 2018 dalla ditta “4emme”, sono state

effettuate le seguenti assunzioni in merito alle caratteristiche meccaniche dei materiali strutturali esistenti e di

quelli da impiegare per la realizzazione delle opere di miglioramento:

MATERIALI ESISTENTI (vedi relazione indagini diagno stiche)

CALCESTRUZZO

PORTALE IN C.A. ESISTENTE: CLASSE 28/35 (Rck350 daN/cm2)

Copriferro: 10-20 mm

Cemento tipo: R600

Livello di conoscenza: LC2

Fattore di confidenza: FC= 1.20

Resistenza media (Fcm) <daN/cmq>: 370.50

Resistenza di calcolo a compressione del calcestruzzo (Fcd) <daN/cmq>: 262.44

Resistenza di calcolo a compr. del calcestruzzo per verifica a taglio (Fcd (Tag)) <daN/cmq>: 174.96

Resistenza media a trazione (Fctm) <daN/cmq>: 28.35

Resistenza di calcolo a trazione del calcestruzzo (Fctd) <daN/cmq>: 15.75

Modulo Elastico “fessurato” (riduzione 30%) E = 235000 daN/cm2

FONDAZIONI IN C.A. ESISTENTI: CLASSE 25/30 (Rck300 daN/cm2)

Copriferro: 20 mm

Cemento tipo: R730

Livello di conoscenza: LC2

Fattore di confidenza: FC= 1.20

Resistenza media (Fcm) <daN/cmq>: 329

Resistenza di calcolo a compressione del calcestruzzo (Fcd) <daN/cmq>: 233

Resistenza di calcolo a compr. del calcestruzzo per verifica a taglio (Fcd (Tag)) <daN/cmq>: 155

Resistenza media a trazione (Fctm) <daN/cmq>: 25.6

Resistenza di calcolo a trazione del calcestruzzo (Fctd) <daN/cmq>: 14.2

Pag.12

ACCIAIO per C.A.

Con riferimento alle tipologie di materiali presenti all’epoca di costruzione (fine anni ’60), si assumono le

seguenti caratteristiche meccaniche dell’acciaio per c.a. esistente:

acciaio tipo Aq50 - Aq60 (fy=2700 daN/cmq)

Livello di conoscenza: LC2

Fattore di confidenza: 1.20

Tensione media di snervamento (Fym) <daN/cmq>: 3600

(da prove sperimentali in sito e da documentazione storica d’archivio)

Resistenza di calcolo dell'acciaio (Fyd) = fym/(FCx1,15) = 2600 daN/cm2

MURATURA TAMPONAMENTO IN MATTONI FACCIA A VISTA SEM IPIENI

Osservando i valori riportati in tabella C8A.2.1 della Circolare si assume:

Densità del blocco in muratura γ = 1600 daN/m3

Malta a prestazione garantita tipo: M2.5

Percentuale di foratura del blocco ϕ < 45%

Resistenza media a compressione della muratura fm 65.0 daN/cm2

Resistenza media a taglio (τ0) 2.7 daN/cm2

FC 1.2

Modulo elastico (E) 45000 daN/cm2

Modulo elastico tangenziale (G) 18000 daN/cm2

Modulo elastico “fessurato” (E) 22500 daN/cm2

MATERIALI PER OPERE DI MIGLIORAMENTO

CALCESTRUZZI

TRAVI E PLINTI DI FONDAZIONE: CLASSE 30/35 (Rck350 daN/cm2)

SLUMP: S3

Massima dimensione aggregato: 20 mm

Classe di esposizione: XF3 – cls esposto al gelo ed alla pioggia

Copriferro: 30 mm

OPERE IN ELEVAZIONE: CLASSE 30/35 (Rck350 daN/cm2)

SLUMP: S4

Massima dimensione aggregato: 15 mm

Classe di esposizione: XF3 – cls esposto al gelo ed alla pioggia

Copriferro: 30 mm

Pag.13

ACCIAIO D’ARMATURA PER CEMENTO ARMATO

ACCIAIO IN BARRE TIPO B450C (ex FeB44K contr.) fy,nom = 4500 daN/cm2

ft,nom = 5400 daN/cm2

RETI E TRALICCI TIPO B450C (ex FeB44K contr.) fy,nom = 4500 daN/cm2

ft,nom = 5400 daN/cm2

ACCIAIO PER STRUTTURE METALLICHE E COMPOSTE (§ 11.3 .4 NTC2008)

PROFILI LAMINATI (UNI EN 10025) TIPO S235 (ex Fe360)

Spessori nominali < 40 mm fyk = 2350 daN/cm2 ; ftk = 3600 daN/cm2

TUBI SENZA SALDATURA (UNI EN 10210) TIPO S235H (ex Fe360)

Spessori nominali < 40 mm fyk = 2350 daN/cm2 ; ftk = 3600 daN/cm2

TUBI SALDATI (UNI EN 10219-1) TIPO S235H (ex Fe430)

Spessori nominali < 40 mm fyk = 2350 daN/cm2 ; ftk = 3600 daN/cm2

PIATTI-IRRIGIDIMENTI TIPO S235 (ex Fe430)

Spessori nominali < 40 mm fyk = 2350 daN/cm2 ; ftk = 3600 daN/cm2

TONDI PER TIRANTI E CANAULE TIPO S355 (ex Fe510)

Spessori nominali < 40 mm fyk = 3550 daN/cm2 ; ftk = 5100 daN/cm2

PROCESSO DI SALDATURA: a completa penetrazione o a cordoni d’angolo

Classe II ad arco (UNI5132)

BULLONI E CHIODI: devono soddisfare i requisiti di cui alla norma armonizzata UNI EN 15048-1:2007

“Bulloneria strutturale non a serraggio controllato” e recare la marcatura CE (punto A §11.1 NTC2008)

VITI e BARRE FILETTATE: Classe 8.8 ad alta resistenza (UNI5740)

fyb = 6490 daN/cm2 ; ftb = 8000 daN/cm2

DADI: Classe 8 ad alta resistenza (UNI5740)

fyb = 6490 daN/cm2 ; ftb = 8000 daN/cm2

ZINCATURA: a caldo per immersione (UNI5744)

RESINA EPOSSIDICA PER INGHISAGGI SU CALCESTRUZZO E MURATURA

Resina epossidica tipo HILTI HIT-RE 500 SD (o similari tipo fischer FIS EM 390 S)

Pag.14

f) Criteri di progettazione e modellazione

Nella presente relazione di calcolo verranno analizzati singolarmente gli interventi proposti, riportandone gli effetti

migliorativi sul comportamento complessivo del fabbricato.

Per effettuare le verifiche di resistenza sugli elementi oggetto d’intervento è stato predisposto un modello di

calcolo ad elementi finiti in grado di simulare il comportamento dell’edificio sotto i carichi statici e sismici.

Benchè la struttura sia da ritenersi “mista” per quanto riguarda l’analisi relativa ai carichi statici presenti, si è

ritenuto opportuno effettuare un’analisi dinamica lineare (comunque sempre accettabile a differenza dell’analisi

non lineare), affidando al sistema resistente in calcestruzzo l’intera capacità resistente nei confronti dell’azione

sismica (nell’analisi pre-intervento è stata effettuata anche una simulazione con la presenza delle pareti in

muratura, soprattutto per valutare il rischio di concentrazioni locali di tensione tali da portare a rottura gli elementi

sismo-resistenti anche per terremoti di importanza minore (rotture a taglio in corrispondenza di puntoni in

muratura).

Per le verifiche di resistenza degli interventi di miglioramento si è ritenuto opportuno utilizzare lo stesso modello

globale utilizzato per la valutazione della sicurezza post-intervento, con il medesimo fattore di struttura q=1,5,

utilizzando accelerazioni di progetto corrispondenti all’81% di quelle dall’attuale normativa per le nuove costruzioni

(periodo di ritorno di circa 419 anni).

In particolare, come indicato nella tabella 7.2.I delle NTC’18, le verifiche locali dei collegamenti sono state

effettuate utilizzando un fattore di sovraresistenza γRd = 1,2. (di fatto in tal caso le sollecitazioni utilizzate nelle

verifiche dei corrisponderebbero alla capacità richiesta per le nuove costruzioni (0.81x1.2~ 1).

Inoltre, per il dimensionamento del sistema di controventamento esterno in acciaio, al modello di base sono stati

eliminati i “tiranti compressi” sia di piano che di parete ed analizzate le sollecitazioni per la combinazione di carico

di sisma in direzione +X. Dopo aver accertato che i modi di vibrare ottenuti risultano essere pressochè coincidenti

rispetto al modello “completo”, si sono utilizzate le sollecitazioni di trazione ivi ottenute in quanto leggermente

maggiori delle precedenti.

Allo scopo di “simulare al meglio” il reale comportamento del fabbricato, occorre prendere atto dei seguenti

accorgimenti di modellazione che incidono numericamente sui risultati del calcolo:

- gli impalcati in latero-cemento presenti, benché non presentino soletta collaborante armata,

vengono considerati infinitamente rigido nel proprio piano per le condizioni di carico di tipo sismico.

Ciò consente contemporaneamente di ottenere uno stato di sollecitazione realistico per i carichi

statici (liberi spostamenti nello spazio dei nodi del portale) e contemporaneamente considerare la

componente torsionale dell’azione sismica (spesso significativa). Ciò anche in considerazione della

conformazione tridimensionale del telaio nel quale i portali sono collegati tra loro da cordoli e travi di

impalcati;

- gli elementi sismo-resistenti verticali (pilastri in c.a.) sono stati incastrati alla base evitando di

simulare la presenza di fondazioni flessibili in grado di “alterare” i risultati del calcolo aumentando i

periodi dei modi di vibrare, in seguito alle deformazioni elastiche verticali dovute alla presenza dei

carichi statici;

Pag.15

- con riferimento ai risultati ottenuti dalle indagini diagnostiche e dai sondaggi effettuati, le resistenze

di progetto dei materiali costituenti gli elementi sismo-resistenti in calcestruzzo (pilastri in c.a.) sono

stati assunti come di seguito indicato, applicando un fattore di confidenza FC=1,2:

- calcestruzzo: fcd = 262 daN/cm2 (corrispondente ad Rck350 “ridotto”)

- acciaio: fyd = 2600 daN/cm2 (corrispondente ad acciaio Aq50 “ridotto”)

Con un modulo elastico del calcestruzzo ragionevolmente ridotto del 30% rispetto a quello

proposto dalla

normativa;

- sono state assunte le caratteristiche meccaniche delle sezioni resistenti riportate negli elaborati

grafici del rilievo architettonico allegati ottenuti dalla verifica della documentazione d’archivio

disponibile e dalla verifica in situ;

- agli effetti dei carichi verticali le pareti in muratura portanti presenti in corrispondenza della zona

servizi sono state inserite nel modello come bielle verticali senza la possibilità di assorbire azioni

sismiche orizzontali (ipotesi di forti terremoti ed analisi del comportamento strutturale con pareti in

muratura già danneggiate senza possibilità di fornire alcun contributo alla capacità in caso di

sisma). In particolare si è ritenuto opportuno “appoggiare” le travi-veletta perimetrali in c.a. degli

impalcati di interpiano su tali elementi “puntuali” (realistico pensare all’appoggio in continuo di tali

travi-cordoli sulla muratura);

- poiché debolmente armati in corrispondenza dei nodi, in tutte le analisi numeriche effettuate le travi

ed i cordoli di impalcato sono stati svincolati (cerniera) in corrispondenza dei collegamenti con gli

elementi sismo resistenti ipotizzando da subito la formazione di cerniere plastiche, sicuramente

presenti in caso di terremoti con domanda di accelerazione prossima all’effettiva capacità del

fabbricato;

- nell’analisi numerica i tamponamenti presenti sono stati inseriti in termini di masse applicate in

corrispondenza dell’appoggio degli stessi (in fondazione e sulle travi di solaio) paragonabili ai limiti

significativi;

- nel calcolo dell’entità delle masse “attivate” dal sisma sono state trascurate quelle poste al di sotto

del piano di campagna (plinti e travi continue di fondazione.

- Presenza di giunti di separazione fra strutture contigue:

o Non sono presenti giunti di separazione con altri fabbricati.

- criteri per la valutazione degli elementi non strutturali e degli impianti (§ 7.2.3.-7.2.4. ntc)

o preso atto della tipologia di intervento in progetto e del contesto relativo allo stato dei luoghi rilevato

mediante sopralluogo, non si segnalano particolari accorgimenti tecnici degni di segnalazione per

quanto riguarda la presenza di elementi non strutturali.

- requisiti delle fondazioni e collegamenti tra fondazioni:

o vista la tipologia costruttiva delle fondazioni esistenti e preso atto che non sono stati rilevati

danneggiamenti associabili a cedimenti locali e/o globali o a fenomeni di liquefazione, sono previsti

interventi di consolidamento dei plinti di fondazione in corrispondenza dei nuovi pilastri d’angolo in

Pag.16

c.a. da realizzare in prossimità della zona servizi, allo scopo di ridurre le sollecitazioni flettenti su

quelli esistenti in caso di sisma. Per ancorare a terra ed alla base della struttura esistente i

controventi inclinati, si propone la realizzazione di un nuovo cordolo longitudinale in c.a. (parallelo a

quello esistente), collegato alla base dei portali appena al di sopra dei plinti di fondazione. Preso

atto della tipologia strutturale presente infatti non si ritiene opportuno intervenire anche

consolidando ed allargando i plinti del portale. Ciò per evitare la perdita della spinta passiva del

terreno posto lateralmente che inevitabilmente si perderebbe una volta effettuato lo scavo (utile

anche per la presenza di forze orizzontali “statiche” generate dalla particolare geometria della

struttura).

- vincolamenti interni e/o esterni, schemi statici adottati:

Per ogni intervento progettato si è fatto riferimento a schemi di calcolo semplificati comunque a favore di

sicurezza oppure ai vincoli applicati all’interno del modello di calcolo. Si veda di volta in volta quanto

riportato nei corrispondenti paragrafi di verifica.

g) combinazioni delle azioni presenti in relazione agli SLU e SLE indagati

Preso atto che rispetto all’uso pre-esistente non vi sono variazioni di classe e/o destinazione d’uso tali da

comportare l’obbligo di “adeguamento sismico” ai sensi del § 8.4.1. delle NTC’08, si riporta di seguito l’analisi dei

carichi relativa allo stato di fatto e di progetto in relazione alle tipologie di solaio rilevate:

o Azioni statiche permanenti ed accidentali

Si riporta di seguito l’analisi dei carichi derivante dalla localizzazione e dalla geometria delle strutture secondo la

normativa vigente.

(A) solaio in latero-cemento h=16 cm

STATO DI FATTO E DI PROGETTO − Peso proprio solaio in c.a. ............................................................................................... 140 daN/m2 − permanenti abitazione ...................................................................................................... 200 daN/m2

________ Totale carichi permanenti .................................................................................................... 340 daN/m2 Sovraccarico accidentale (abitazione) ................................................................................ 200 daN/m2

(B) solaio in latero-cemento h=12 cm sottotetto abi tazione

STATO DI FATTO E DI PROGETTO − Peso proprio solaio in c.a. ............................................................................................... 120 daN/m2 − permanenti copertura ......................................................................................................... 20 daN/m2

________ Totale carichi permanenti .................................................................................................... 140 daN/m2 Sovraccarico accidentale (uso manutenzione) ................................................................. 100 daN/m2

Pag.17

(C) solaio in latero-cemento h=12 cm copertura

STATO DI FATTO E DI PROGETTO − Peso proprio solaio in c.a. ............................................................................................... 120 daN/m2 − Intonaco-rivestimento a soffitto .......................................................................................... 25 daN/m2 − Manto copertura in lamiera................................................................................................. 15 daN/m2 − Impianto fotovoltaico .......................................................................................................... 20 daN/m2

________ totale carichi permanenti portati ........................................................................................... 60 daN/m2 Totale carichi permanenti .................................................................................................... 180 daN/m2 Sovraccarico accidentale (neve) ......................................................................................... 120 daN/m2

Materiali − Peso specifico del cls non armato .................................................................................. 2400 daN/m3

− Peso specifico del cls armato ......................................................................................... 2500 daN/m3

− Peso specifico dell’acciaio .............................................................................................. 7850 daN/m3

− Peso specifico della muratura piena .............................................................................. 1800 daN/m3

− Peso specifico della muratura semipiena (ϕ<45%) ........................................................ 1600 daN/m3

Azioni del vento

In tal caso si decide ragionevolmente di fare riferimento al caso di costruzione con aperture di sup <33% del totale:

Altezza localita’ 27 m s.l.m. Zona: 2 qref= 39.1 daN/m2 pressione cinetica di riferimento classe B classe di rugosità del terreno categoria IV cat. di esposizione del sito z= 7 m altezza da terra della costruzione ce (8)= 1.63 coeff. di esposizione

Tipologia di superficie: costruzioni con ap. <33%

cpe = + 0.03 α – 1 coeff. di forma sopra vento copertura cpe = - 0.4 coeff. di forma sotto vento copertura cpe = +0.8 coeff. di forma sopra vento parete cpe = - 0.4 coeff. di forma sotto vento parete cd = 1 coeff. dinamico

Pag.18

Posto α = 16° corrispondente ad una pendenza del 27% si ot tiene:

Pressione del vento: pp(8) = qref x ce x cp x cd = 51 daN/m2 Depressione del vento cop.: pd(8) = qref x ce x cp x cd = - 26 daN/m2 Azione tangente del vento: pt(8) = qref x ce x cp x cf = 2.0 daN/m2

Azioni della neve

Altitudine sul livello del mare: 27 <m> Tipologia di copertura: A due falde Pressione della neve ps = µ1*qsk*Ce*Ct Parametri d'input ed intermedi: Categoria del coefficiente d'esposizione: Normale Ce (Coefficiente d'esposizione): 1 Ct (Coefficiente termico): 1 Carichi agenti: qsk (Valore di riferimento del carico neve al suolo): 150.00 <Kg/mq> µ1(alfa1) (Coefficiente di forma della copertura): 0.80 µ1(alfa2) (Coefficiente di forma della copertura): 0.80 Carichi agenti: qsk (Valore di rif. del carico neve al suolo): 150 daN/mq qss (Carico sinistro neve sulle cop.): 120 daN/mq qsd (Carico destro neve sulle cop.): 120 daN/mq

o Azioni sismiche sulla costruzione

Preso atto delle destinazioni d’uso previste in progetto, con riferimento ai contenuti del § 2.4 delle NTC’18, si

ritiene opportuno effettuare le seguenti assunzioni alla base del calcolo:

Vita nominale VN ≥ 50 anni

Classe d’uso. III (costruzioni con affollamenti significativi)

Il periodo di riferimento dell’azione sismica VR sarà pertanto pari a:

VR = 1.5 x 50 = 75 anni per la porzione di immobile con classe d’uso III

Definita la posizione geografica del fabbricato in progetto, assunta in tal caso, una categoria di suolo tipo “C” ed

una categoria topografica T1 (sup. pianeggiante), si è ritenuto opportuno adottare un fattore di struttura q =1,5 per

mettere in conto la scarsa capacità dissipativa del complesso.

Pag.19

Si adotteranno pertanto i seguenti valori di progetto dell’azione sismica:

Dati struttura - Sito di costruzione: Via Gramsci, 6, 42012 Campag nola Emilia RE, Italia LON. 10.75800 LAT. 44.84020 Contenuto tra ID reticolo: 15168 15390 15169 153 91 Simbologia TCC = Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazion e rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazion e frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazion e quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collass o SLO = Stato limite di operatività SLU I = Stato limite di resistenza al fuoco SND = Stato limite di salvaguardia della vita (non dissipativo) TR = Periodo di ritorno <anni> Ag = Accelerazione orizzontale massima al sito FO = Valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale TC* = Periodo di inizio del tratto a velocità costa nte dello spettro in accelerazione orizzontale <sec > SS = Coefficiente di amplificazione stratigrafica CC = Coefficiente funzione della categoria del suolo TCC T R Ag <g> FO TC* S S C C ---------------------------------- SLV 419 0.134 2.55 0.27 1.50 1.61 - Edificio esistente: No - Tipo di opera: Opera ordinaria - Vita nominale V N: 50.00 - Classe d'uso: Classe III - SL Esercizio: SLO-Pvr No, SLD-Pvr No - SL Ultimi: SLV-Pvr 16.40, SLC-Pvr No - Struttura dissipativa: No - Quota di riferimento: 0.00 <m> - Altezza della struttura: 8.00 <m> - Numero piani edificio: 2 - Coefficiente θ: 0.00 - Edificio regolare in altezza: No - Edificio regolare in pianta: No - Forze orizzontali convenzionali per stati limite non sismici: 1.00% - Genera stati limite per verifiche di resistenza a l fuoco: No Dati di piano Simbologia Imp. = Numero dell'impalcato Lx = Dimensione del piano in dir. X Ly = Dimensione del piano in dir. Y Ex = Eccentricità in dir. X Ey = Eccentricità in dir. Y Ea = Eccentricità complessiva Imp. Lx Ly Ex Ey Ea <m> <m> <m> <m> <m> ------------------------------- 1 10.80 13.30 0.54 0.67 0.86 2 7.20 13.30 0.36 0.67 0.76 Dati di calcolo - Categoria del suolo di fondazione: C - Tipologia strutturale: c.a. o prefabbricata a tel aio di un piano --------------------------------------------------- -------- Periodo T 1 0.45367 Coeff. λ SLV 1.00 Rapporto di sovraresistenza ( αu/ α1) 1.05 Valore di riferimento del fattore di struttura (q 0) 3.15 Fattore riduttivo (K w) 1.00 Fattore riduttivo regolarità in altezza (KR) 0.80 Fattore di comportamento dissipativo (q) 2.52 Fattore di comportamento non dissipativo (qND) 1.50 Fattore di comportamento per SLD (qD) 1.50 - Categoria topografica: T1 - Superficie pianeggian te, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i<=15° - Coeff. amplificazione topografica S T: 1.13

Pag.20

- Fattore di comportamento per sisma verticale (qv) : 1.50 - Modalità di calcolo modi di vibrare: Ritz-vectors - Numero vettori: 2 - CCE per vettori di Ritz e numero di modi da calco lare 5) Forze dir. X Numero modi: 30 6) Forze dir. Y Numero modi: 30 - Modi da considerare: Tali da movimentare una perc entuale di massa pari a 85.00% - Trascura modi con massa movimentata minore di: 5. 00% - Smorzamento spettro: 5.00% - Angolo di ingresso del sisma: 0.00 <grad>

Si osservi in particolare come sia stata utilizzata nei calcoli una accelerazione di picco corrispondente al 81% della

resistenza richiesta per la progettazione dei nuovi fabbricati in termini di periodo di ritorno (TR = 419 anni ~ 80% di

712 anni).

o Condizioni di carico elementari

Simbologia CCE = Numero della condizione di carico elemen tare Comm. = Commento Tipo CCE = Tipo di CCE per calcolo agli stati limit e Sic. = Contributo alla sicurezza F = a favore S = a sfavore A = ambigua Var. = Tipo di variabilità B = di base I = indipendente A = ambigua Dir. = Direzione del vento Tipo = Tipologia di pressione vento M = Massimizzata E = Esterna I = Interna Mx = Moltiplicatore della massa in dir. X My = Moltiplicatore della massa in dir. Y Mz = Moltiplicatore della massa in dir. Z Jpx = Moltiplicatore del momento d'inerzia int orno all'asse X Jpy = Moltiplicatore del momento d'inerzia int orno all'asse Y Jpz = Moltiplicatore del momento d'inerzia int orno all'asse Z CCE Comm. Tipo CCE Sic. Var. Dir. Tipo Mx My Mz Jpx Jpy Jpz <grad> --------------------------------------------------- -------------------------- 1 pp+perm 1 S -- -- -- 1.0 0 1.00 0.00 0.00 0.00 1.00 2 permNS 2 S -- -- -- 1.0 0 1.00 0.00 0.00 0.00 1.00 3 accid scuola 5 S B -- -- 1.0 0 1.00 0.00 0.00 0.00 1.00 4 neve 11 S B -- -- 1.0 0 1.00 0.00 0.00 0.00 1.00

o Combinazioni di carico elementari Simbologia CC = Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Comm. = Commento TCC = Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica ) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazi one rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazi one frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazi one quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vi ta SLC = Stato limite di prevenzione del colla sso SLO = Stato limite di operatività SLU I = Stato limite di resistenza al fuoco SND = Stato limite di salvaguardia della vi ta (non dissipativo) An. = Tipo di analisi L = Lineare NL = Non lineare Bk = Buckling S = Sì N = No

Pag.21

CC Comm. TCC An. Bk 1 2 3 4 F X F Y Mt ±S X ±S Y --------------------------------------------------- ----------------------------------- 1 sisma +Mt SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 1.00 0.30 0.30 2 sisma +Mt SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 1.00 0.30 -0.30 3 sisma +Mt SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 1.00 -0.30 0.30 4 sisma +Mt SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 1.00 -0.30 -0.30 5 sisma -Mt SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -1.00 0.30 0.30 6 sisma -Mt SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -1.00 0.30 -0.30 7 sisma -Mt SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -1.00 -0.30 0.30 8 sisma -Mt SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -1.00 -0.30 -0.30 9 sisma+X SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 0.30 1.00 0.30 10 sisma+X SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 0.30 1.00 -0.30 11 sisma+X SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -0.30 1.00 0.30 12 sisma+X SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -0.30 1.00 -0.30 13 sisma-X SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 0.30 -1.00 0.30 14 sisma-X SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 0.30 -1.00 -0.30 15 sisma-X SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -0.30 -1.00 0.30 16 sisma-X SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -0.30 -1.00 -0.30 17 sisma+Y SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 0.30 0.30 1.00 18 sisma+Y SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 0.30 -0.30 1.00 19 sisma+Y SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -0.30 0.30 1.00 20 sisma+Y SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -0.30 -0.30 1.00 21 sisma-Y SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 0.30 0.30 -1.00 22 sisma-Y SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 0.30 -0.30 -1.00 23 sisma-Y SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -0.30 0.30 -1.00 24 sisma-Y SND L N 1.00 1.00 0. 30 0.00 0.00 0.00 -0.30 -0.30 -1.00 25 CC 9 - Amb. 2 (SLU) SLU L N 1.30 1.30 1. 50 1.50 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 26 CC 10 - Amb. 2 (SLE R) SLE R L N 1.00 1.00 1. 00 1.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00

h) metodo di analisi utilizzato

Il calcolo delle sollecitazioni di progetto viene effettuato effettuando l’analisi dinamica lineare modale utilizzando

per gli elementi resistenti all’azione sismica (pilastri in c.a.), le rigidezze “fessurate” attraverso una riduzione

“fittizzia” del modulo elastico di circa il 30%.

Tale assunzione consente un più agevole controllo dei risultati ottenuti dal calcolo e risulta comunque a favore di

sicurezza.

i) criteri di verifica agli stati limite indagati, in presenza di azione sismica

Per quanto riguarda le verifiche degli elementi in c.a., una volta ottenute le sollecitazioni presenti in relazione ai

carichi statici e sismici applicati , si è tenuto conto delle seguenti ipotesi di calcolo:

- Resistenza del calcestruzzo pari a quella esistente (Rck350) ridotta da γC ed FC=1.2;

- Resistenza a snervamento delle armature esistenti in acciaio tipo Aq50 pari a fyd,es = 2600 daN/cm2 (fym,es

ridotta da γS=1,15 ed FC=1.2);

- Resistenza a snervamento delle nuove armature in acciaio B450C a fyd = 3900 daN/cm2 (fyk ridotta da

γS=1,15) trascurando la presenza delle altre armature poste internamente sia a presso-flessione che a

taglio.

I tabulati numerici di verifica più significativi sono riportati all’interno dei corrispondenti paragrafi relativi ai vari

interventi strutturali proposti.

j) rappresentazione dei risultati piu significativi

(1) Risultati dell’analisi

Definite le caratteristiche plano-volumetriche del modello di calcolo e lo spettro di progetto del terremoto, si

ottengono i seguenti risultati dell’analisi effettuata con q=1,5 ed assumendo una accelerazione di progetto pari a

Pag.22

quella che fornisce un rapporto capacità/domanda pari all’ 80% in termini di periodo di ritorno (81% in

accelerazione).

________________________________________________________

ELENCO BARICENTRI E MASSE IMPALCATI: Simbologia Imp. = Numero dell'impalcato X = Coordinata X Y = Coordinata Y Z = Coordinata Z Mo = Massa orizzontale Jpz = Massa rotazionale intorno all'asse Z Imp. X Y Z Mo Jpz Imp. X Y Z Mo Jpz <m> <m> <m> <kg> <kg*mq> <m > <m> <m> <kg> <kg*mq> ---------------------------------------- -------- -------------------------------- 1 5.62 6.65 3.30 159092.00 5162440.00 2 7.4 3 6.65 6.44 47031.20 1378960.00 TOTALI MASSE IMPALCATI: Mo Jpz <kg> <kg*mq> -------------------- 206124.00 6541390.00 ELENCO BARICENTRI E MASSE IMPALCATI: Simbologia Nodo = Numero del nodo Mo = Massa orizzontale Nodo Mo <kg> Nodo Mo <kg> Nodo Mo <kg> Nodo M o <kg> Nodo Mo <kg> Nodo Mo <kg> Nodo Mo <kg> Nodo Mo <kg> Nodo Mo <kg> ------------ ------------ ------------ ------ ------ ------------ ------------ ------------ ------------ ------------ -268 572.38 -267 572.38 -264 2641.20 -263 4 249.00 -262 4249.00 -261 4236.57 -260 4249.00 -259 4249.00 -258 4236.57 -257 4249.00 -256 4249.01 -255 4236.57 -254 2 641.20 -253 1458.94 -252 1741.32 -251 1741.32 -250 1741.32 -249 1741.32 -248 1741.32 -247 1741.32 -246 1741.32 -245 1 741.32 -244 1741.32 -243 1458.94 -242 1458.94 -241 1741.32 -240 1741.32 -239 1741.32 -238 1741.32 -237 1741.32 -236 1 741.32 -235 1741.32 -234 1741.32 -233 1741.32 -232 1458.94 -231 1589.67 -230 1872.05 -229 1872.05 -228 1872.05 -227 1 872.05 -226 1872.05 -225 1872.05 -224 1872.05 -223 1872.05 -222 1872.05 -221 1589.67 -220 1589.67 -219 1872.05 -218 1 872.05 -217 1872.05 -216 1872.05 -215 1872.05 -214 1872.05 -213 1872.05 -212 1872.05 -211 1872.05 -210 1589.67 -209 1 720.40 -208 2002.78 -207 2002.78 -206 2002.78 -205 2002.78 -204 2002.78 -203 2002.78 -202 2002.78 -201 2002.78 -200 2 002.78 -199 1720.40 -198 1720.40 -197 2002.78 -196 2002.78 -195 2002.78 -194 2002.78 -193 2002.78 -192 2002.78 -191 2 002.78 -190 2002.78 -189 2002.78 -188 1720.40 -187 596.33 -186 596.33 -185 596.33 -184 596.33 -183 596.33 -182 596.33 -181 596.33 -180 596.33 -179 596.33 -178 596.33 -177 596.33 -176 596.33 -175 596.33 -174 596.33 -173 596.33 -172 596.33 -171 596.33 -170 596.33 -169 596.33 -168 596.33 -167 596.33 -166 596.33 -165 774.08 -164 774.08 -163 774.08 -162 774.08 -161 774.08 -160 774.08 -159 774.08 -158 774.08 -157 774.08 -156 774.08 -155 774.08 -154 774.08 -153 774.08 -152 774.08 -151 774.08 -150 774.08 -149 774.08 -148 774.08 -147 774.08 -146 774.08 -145 774.08 -144 774.08 -143 670.87 -142 670.87 -141 670.87 -140 670.87 -139 670.87 -138 670.87 -137 670.87 -136 670.87 -135 670.87 -134 670.87 -133 670.87 -132 670.87 -131 670.87 -130 670.87 -129 670.87 -128 670.87 -127 670.87 -126 670.87 -125 670.87 -124 670.87 -123 670.87 -122 670.87 -120 698.59 -119 698.59 -118 698.59 -117 698.59 -116 698.59 -115 698.59 -114 698.59 -113 698.59 -112 698.59 -111 698.59 -110 698.59 -109 698.59 -108 698.59 -107 698.59 -106 698.59 -105 698.59 -104 698.59 -103 698.59 -102 698.59 -101 698.59 -100 698.59 -99 698.59 -98 601.11 -97 601.11 -96 601.11 -95 601.11 -94 601.11 -93 601.11 -92 601.11 -91 601.11 -90 601.11 -89 601.11 -88 601.11 -87 601.11 -86 601.11 -85 601.11 -84 601.11 -83 601.11 -82 601.11 -81 601.11 -80 601.11 -79 601.11 -78 601.11 -77 601.11 -76 5838.54 -75 4006.11 -74 5529.43 -73 4 006.11 -72 5529.43 -71 4006.12 -70 5520.83 -69 4006.11 -68 5529.43 -67 4006.11 -66 5529.43 -65 4006.11 -64 5 520.83 -63 4006.11 -62 5529.43 -61 4006.12 -60 5626.27 -59 3043.45 -58 3319.00 -57 3043.45 -56 4525.35 -55 3 043.45 -54 3154.88 -53 5742.44 -52 2686.67 -51 2686.67 -50 2686.67 -49 5266.73 -48 2686.67 -47 1728.47 -46 2 686.67 -45 6426.27 -44 2223.50 -43 481.65 -42 721.20 -41 1752.04 -40 1142.33 -39 8061.50 -38 451.07 -37 1 142.33 -36 2223.50 -35 481.65 -34 1679.41 -33 1752.04 -32 6426.27 -31 5266.73 -30 2686.67 -29 2686.67 -28 2 686.67 -27 5742.44 -26 2686.67 -25 2686.67 -24 2686.67 -23 5838.54 -22 4006.11 -21 5529.43 -20 4006.11 -19 5 529.43 -18 4006.12 -17 5520.83 -16 4006.11 -15 5529.43 -14 4006.11 -13 5529.43 -12 4006.11 -11 5520.83 -10 4 006.11 -9 5529.43 -8 4006.12 -7 5626.27 -6 3043.45 -5 3319.00 -4 3043.45 -3 4525.35 -2 3043.45 -1 3 154.88 109 717.58 111 700.38 113 717.58 115 717.58 117 700.38 119 717.58 121 717.58 123 689.92 161 717.58 163 700.38 165 717.58 167 717.58 169 700.38 171 717.58 173 717.58 175 689.92 209 3541.35 211 3 526.53 213 3541.35 215 3541.35 217 3526.53 219 3541.35 221 3541.35 223 2247.20 261 3541.35 263 3526.53 265 3 541.35 267 3541.35 269 3526.53 271 3541.35 273 3541.35 275 2247.20

TOTALI MASSE NODI: Mo <kg> --------- 596600.00

ELENCO FORZE SISMICHE DI IMPALCATO Simbologia Imp. = Numero dell'impalcato cx = Coeff. c in dir. X cy = Coeff. c in dir. Y Mz = Momento intorno all'asse Z Imp. cx cy Mz <daNm> ----------------------- 1 0.19 0.19 48998.50 2 0.11 0.11 28256.90

Pag.23

TOTALI FORZE SISMICHE: Mz <daNm> -------- 77255.40 ELENCO PESI E FORZE FITTIZIE IMPALCATI: Simbologia Imp. = Numero dell'impalcato Peso = Peso Fx = Forza in dir. X Fy = Forza in dir. Y Imp. Peso Fx Fy Imp. Peso Fx Fy <daN> <daN> <daN> <daN> <d aN> <daN> ------------------------------ ------------------ ------------ 1 167561.00 1675.61 1675.61 2 54456.70 54 4.57 544.57 ELENCO PESI E FORZE FITTIZIE IMPALCATI: Simbologia Nodo = Numero del nodo Peso = Peso Fx = Forza in dir. X Fy = Forza in dir. Y Nodo Peso Fx Fy Nodo Peso Fx Fy Nodo Peso Fx Fy Nodo Peso Fx Fy Nodo Peso Fx Fy <daN> <daN> <daN> <daN> <daN> <daN> <daN> <daN> <daN> <daN> <daN> <d aN> <daN> <daN> <daN> ------------------------ ------------------------ ------------------------ --------------------- --- ------------------------ -268 561.50 5.62 5.62 -267 561.50 5.62 5.62 -264 3488.77 34.89 34.89 -263 5963.77 59.64 59 .64 -262 5963.77 59.64 59.64 -261 5951.57 59.52 59.52 -260 5963.77 59.64 59.64 -259 5963.77 59.64 59.64 -258 5951.57 59.52 59 .52 -257 5963.77 59.64 59.64 -256 5963.77 59.64 59.64 -255 5951.57 59.52 59.52 -254 3488.77 34.89 34.89 -253 1610.77 16.11 16 .11 -252 2067.33 20.67 20.67 -251 2067.33 20.67 20.67 -250 2067.33 20.67 20.67 -249 2067.33 20.67 20.67 -248 2067.33 20.67 20 .67 -247 2067.33 20.67 20.67 -246 2067.33 20.67 20.67 -245 2067.33 20.67 20.67 -244 2067.33 20.67 20.67 -243 1610.77 16.11 16 .11 -242 1610.77 16.11 16.11 -241 2067.33 20.67 20.67 -240 2067.33 20.67 20.67 -239 2067.33 20.67 20.67 -238 2067.33 20.67 20 .67 -237 2067.33 20.67 20.67 -236 2067.33 20.67 20.67 -235 2067.33 20.67 20.67 -234 2067.33 20.67 20.67 -233 2067.33 20.67 20 .67 -232 1610.77 16.11 16.11 -231 1739.02 17.39 17.39 -230 2195.58 21.96 21.96 -229 2195.58 21.96 21.96 -228 2195.58 21.96 21 .96 -227 2195.58 21.96 21.96 -226 2195.58 21.96 21.96 -225 2195.58 21.96 21.96 -224 2195.58 21.96 21.96 -223 2195.58 21.96 21 .96 -222 2195.58 21.96 21.96 -221 1739.02 17.39 17.39 -220 1739.02 17.39 17.39 -219 2195.58 21.96 21.96 -218 2195.58 21.96 21 .96 -217 2195.58 21.96 21.96 -216 2195.58 21.96 21.96 -215 2195.58 21.96 21.96 -214 2195.58 21.96 21.96 -213 2195.58 21.96 21 .96 -212 2195.58 21.96 21.96 -211 2195.58 21.96 21.96 -210 1739.02 17.39 17.39 -209 1867.26 18.67 18.67 -208 2323.82 23.24 23 .24 -207 2323.82 23.24 23.24 -206 2323.82 23.24 23.24 -205 2323.82 23.24 23.24 -204 2323.82 23.24 23.24 -203 2323.82 23.24 23 .24 -202 2323.82 23.24 23.24 -201 2323.82 23.24 23.24 -200 2323.82 23.24 23.24 -199 1867.26 18.67 18.67 -198 1867.26 18.67 18 .67 -197 2323.82 23.24 23.24 -196 2323.82 23.24 23.24 -195 2323.83 23.24 23.24 -194 2323.82 23.24 23.24 -193 2323.82 23.24 23 .24 -192 2323.82 23.24 23.24 -191 2323.82 23.24 23.24 -190 2323.82 23.24 23.24 -189 2323.82 23.24 23.24 -188 1867.26 18.67 18 .67 -187 585.00 5.85 5.85 -186 585.00 5.85 5.85 -185 585.00 5.85 5.85 -184 585.00 5.85 5.85 -183 585.00 5.85 5 .85 -182 585.00 5.85 5.85 -181 585.00 5.85 5.85 -180 585.00 5.85 5.85 -179 585.00 5.85 5.85 -178 585.00 5.85 5 .85 -177 585.00 5.85 5.85 -176 585.00 5.85 5.85 -175 585.00 5.85 5.85 -174 585.00 5.85 5.85 -173 585.00 5.85 5 .85 -172 585.00 5.85 5.85 -171 585.00 5.85 5.85 -170 585.00 5.85 5.85 -169 585.00 5.85 5.85 -168 585.00 5.85 5 .85 -167 585.00 5.85 5.85 -166 585.00 5.85 5.85 -165 759.38 7.59 7.59 -164 759.38 7.59 7.59 -163 759.38 7.59 7 .59 -162 759.38 7.59 7.59 -161 759.38 7.59 7.59 -160 759.38 7.59 7.59 -159 759.38 7.59 7.59 -158 759.38 7.59 7 .59 -157 759.38 7.59 7.59 -156 759.38 7.59 7.59 -155 759.38 7.59 7.59 -154 759.38 7.59 7.59 -153 759.38 7.59 7 .59 -152 759.38 7.59 7.59 -151 759.38 7.59 7.59 -150 759.38 7.59 7.59 -149 759.38 7.59 7.59 -148 759.38 7.59 7 .59 -147 759.38 7.59 7.59 -146 759.38 7.59 7.59 -145 759.38 7.59 7.59 -144 759.38 7.59 7.59 -143 658.13 6.58 6 .58 -142 658.13 6.58 6.58 -141 658.13 6.58 6.58 -140 658.13 6.58 6.58 -139 658.13 6.58 6.58 -138 658.13 6.58 6 .58 -137 658.13 6.58 6.58 -136 658.13 6.58 6.58 -135 658.13 6.58 6.58 -134 658.13 6.58 6.58 -133 658.13 6.58 6 .58 -132 658.13 6.58 6.58 -131 658.13 6.58 6.58 -130 658.13 6.58 6.58 -129 658.13 6.58 6.58 -128 658.13 6.58 6 .58 -127 658.13 6.58 6.58 -126 658.13 6.58 6.58 -125 658.13 6.58 6.58 -124 658.13 6.58 6.58 -123 658.13 6.58 6 .58 -122 658.13 6.58 6.58 -120 685.31 6.85 6.85 -119 685.31 6.85 6.85 -118 685.31 6.85 6.85 -117 685.31 6.85 6 .85 -116 685.31 6.85 6.85 -115 685.31 6.85 6.85 -114 685.31 6.85 6.85 -113 685.31 6.85 6.85 -112 685.31 6.85 6 .85 -111 685.31 6.85 6.85 -110 685.31 6.85 6.85 -109 685.31 6.85 6.85 -108 685.31 6.85 6.85 -107 685.31 6.85 6 .85 -106 685.31 6.85 6.85 -105 685.31 6.85 6.85 -104 685.31 6.85 6.85 -103 685.31 6.85 6.85 -102 685.31 6.85 6 .85 -101 685.31 6.85 6.85 -100 685.31 6.85 6.85 -99 685.31 6.85 6.85 -98 589.69 5.90 5.90 -97 589.69 5.90 5 .90 -96 589.69 5.90 5.90 -95 589.69 5.90 5.90 -94 589.69 5.90 5.90 -93 589.69 5.90 5.90 -92 589.69 5.90 5 .90 -91 589.69 5.90 5.90 -90 589.69 5.90 5.90 -89 589.69 5.90 5.90 -88 589.69 5.90 5.90 -87 589.69 5.90 5 .90 -86 589.69 5.90 5.90 -85 589.69 5.90 5.90 -84 589.69 5.90 5.90 -83 589.69 5.90 5.90 -82 589.69 5.90 5 .90 -81 589.69 5.90 5.90 -80 589.69 5.90 5.90 -79 589.69 5.90 5.90 -78 589.69 5.90 5.90 -77 589.69 5.90 5 .90 -76 5727.60 57.28 57.28 -75 3930.00 39.30 39.30 -74 5424.37 54.24 54.24 -73 3929.99 39.30 39.30 -72 5424.37 54.24 54 .24 -71 3930.00 39.30 39.30 -70 5415.94 54.16 54.16 -69 3930.00 39.30 39.30 -68 5424.37 54.24 54.24 -67 3930.00 39.30 39 .30 -66 5424.37 54.24 54.24 -65 3930.00 39.30 39.30 -64 5415.93 54.16 54.16 -63 3929.99 39.30 39.30 -62 5424.37 54.24 54 .24 -61 3930.00 39.30 39.30 -60 5519.37 55.19 55.19 -59 2985.63 29.86 29.86 -58 3255.94 32.56 32.56 -57 2985.63 29.86 29 .86 -56 4439.37 44.39 44.39 -55 2985.63 29.86 29.86 -54 3094.94 30.95 30.95 -53 5633.33 56.33 56.33 -52 2635.63 26.36 26 .36 -51 2635.63 26.36 26.36 -50 2635.63 26.36 26.36 -49 5166.67 51.67 51.67 -48 2635.63 26.36 26.36 -47 1695.63 16.96 16 .96 -46 2635.63 26.36 26.36 -45 6304.17 63.04 63.04 -44 2181.25 21.81 21.81 -43 472.50 4.72 4.72 -42 707.50 7.08 7 .08 -41 1718.75 17.19 17.19 -40 1120.63 11.21 11.21 -39 7908.33 79.08 79.08 -38 442.50 4.42 4.42 -37 1120.63 11.21 11 .21 -36 2181.25 21.81 21.81 -35 472.50 4.72 4.72 -34 1647.50 16.48 16.48 -33 1718.75 17.19 17.19 -32 6304.17 63.04 63 .04 -31 5166.67 51.67 51.67 -30 2635.63 26.36 26.36 -29 2635.63 26.36 26.36 -28 2635.63 26.36 26.36 -27 5633.33 56.33 56 .33 -26 2635.63 26.36 26.36 -25 2635.63 26.36 26.36 -24 2635.63 26.36 26.36 -23 5727.60 57.28 57.28 -22 3930.00 39.30 39 .30 -21 5424.37 54.24 54.24 -20 3929.99 39.30 39.30 -19 5424.37 54.24 54.24 -18 3930.00 39.30 39.30 -17 5415.94 54.16 54 .16 -16 3930.00 39.30 39.30 -15 5424.37 54.24 54.24 -14 3930.00 39.30 39.30 -13 5424.37 54.24 54.24 -12 3930.00 39.30 39 .30 -11 5415.93 54.16 54.16 -10 3929.99 39.30 39.30 -9 5424.37 54.24 54.24 -8 3930.00 39.30 39.30 -7 5519.37 55.19 55 .19 -6 2985.63 29.86 29.86 -5 3255.94 32.56 32.56 -4 2985.63 29.86 29.86 -3 4439.37 44.39 44.39 -2 2985.63 29.86 29 .86 -1 3094.94 30.95 30.95 109 703.94 7.04 7.04 111 687.07 6.87 6.87 113 703.94 7.04 7.04 115 703.94 7.04 7 .04 117 687.07 6.87 6.87 119 703.94 7.04 7.04 121 703.94 7.04 7.04 123 676.82 6.77 6.77 161 703.94 7.04 7 .04 163 687.07 6.87 6.87 165 703.94 7.04 7.04 167 703.94 7.04 7.04 169 687.07 6.87 6.87 171 703.94 7.04 7 .04 173 703.94 7.04 7.04 175 676.82 6.77 6.77 209 4371.81 43.72 43.72 211 4357.28 43.57 43.57 213 4371.81 43.72 43 .72 215 4371.81 43.72 43.72 217 4357.28 43.57 43.57 219 4371.81 43.72 43.72 221 4371.81 43.72 43.72 223 2653.38 26.53 26 .53 261 4371.81 43.72 43.72 263 4357.27 43.57 43.57 265 4371.81 43.72 43.72 267 4371.81 43.72 43.72 269 4357.28 43.57 43 .57 271 4371.81 43.72 43.72 273 4371.81 43.72 43.72 275 2653.38 26.53 26.53

Pag.24

ELENCO MODI DI VIBRARE, MASSE PARTECIPANTI E COEFFI CIENTI DI PARTECIPAZIONE Simbologia Modo = Numero del modo di vibrare C = * indica che il modo è stato considerato Per. = Periodo Diff. = Minima differenza percentuale dagli altri p eriodi Φx = Coefficiente di partecipazione in dir. X Φy = Coefficiente di partecipazione in dir. Y Φz = Coefficiente di partecipazione in dir. Z %Mx = Percentuale massa partecipante in dir. X %My = Percentuale massa partecipante in dir. Y %Mz = Percentuale massa partecipante in dir. Z %Jpz = Percentuale momento d'inerzia polare partec ipante intorno all'asse Z Modo C Per. Diff. Φx Φy Φz %Mx %My %Mz %Jpz --------------------------------------------------- --------------------- 1 * 0.4537 72.98 181.33 -0.00 0.00 40.96 0 0.000 0.000 0.000 2 * 0.2623 5.10 -0.01 -164.55 0.00 0.00 0 33.730 0.000 3.859 3 * 0.2495 1.68 0.00 -120.89 0.00 0.00 0 18.206 0.000 0.018 4 0.2454 1.68 0.00 26.70 0.00 0.00 0 0.888 0.000 0.010 5 0.2269 1.34 0.00 -3.09 0.00 0.00 0 0.012 0.000 0.187 6 * 0.2239 0.56 0.01 -60.33 0.00 0.00 0 4.534 0.000 12.935 7 0.2226 0.56 0.00 -23.81 0.00 0.00 0 0.706 0.000 0.712 8 * 0.1948 4.18 -122.53 0.00 0.00 18.70 3 0.000 0.000 0.000 9 * 0.1870 4.18 0.00 -45.52 0.00 0.00 0 2.582 0.000 0.091 10 0.1629 14.82 -0.00 -3.07 0.00 0.00 0 0.012 0.000 1.781 11 0.1410 0.66 0.00 0.10 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.028 12 0.1401 0.66 0.00 -2.77 0.00 0.00 0 0.010 0.000 1.247 13 0.1327 5.54 38.80 -0.00 0.00 1.87 5 0.000 0.000 0.000 14 0.1227 5.76 4.80 -0.00 0.00 0.02 9 0.000 0.000 0.000 15 0.1160 0.78 0.01 0.28 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.001 16 0.1151 0.61 0.05 0.21 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.072 17 0.1144 0.47 0.00 0.18 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.000 18 0.1139 0.47 0.02 2.57 0.00 0.00 0 0.008 0.000 1.396 19 0.1129 0.29 0.05 -1.75 0.00 0.00 0 0.004 0.000 0.385 20 0.1126 0.29 -0.01 0.40 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.012 21 * 0.1083 1.29 -0.10 6.91 0.00 0.00 0 0.059 0.000 6.089 22 * 0.1069 1.29 0.05 11.75 0.00 0.00 0 0.172 0.000 19.651 23 0.0962 3.84 -0.83 -0.00 0.00 0.00 1 0.000 0.000 0.000 24 0.0926 0.96 -0.34 0.00 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.000 25 0.0917 0.38 0.17 -0.00 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.000 26 0.0914 0.13 0.13 -0.00 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.000 27 0.0912 0.13 0.01 0.00 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.000 28 * 0.0885 0.65 -0.03 18.42 0.00 0.00 0 0.423 0.000 25.227 29 0.0879 0.65 -0.25 -0.05 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.000 30 0.0868 1.29 0.61 -0.01 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.000 31 0.0732 2.28 0.00 -0.20 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.012 32 0.0716 2.28 0.01 5.49 0.00 0.00 0 0.038 0.000 0.849 33 0.0682 2.65 0.00 -5.09 0.00 0.00 0 0.032 0.000 0.229 34 0.0665 2.65 -11.56 -0.01 0.00 0.16 7 0.000 0.000 0.000 35 * 0.0642 3.54 0.01 51.54 0.00 0.00 0 3.309 0.000 5.861 36 0.0584 3.15 20.84 0.05 0.00 0.54 1 0.000 0.000 0.000 37 0.0566 2.88 -8.24 0.14 0.00 0.08 5 0.000 0.000 0.000 38 0.0550 2.88 -3.05 0.02 0.00 0.01 2 0.000 0.000 0.000 39 0.0531 3.62 0.01 2.07 0.00 0.00 0 0.005 0.000 0.036 40 0.0466 5.43 -23.91 -0.13 0.00 0.71 2 0.000 0.000 0.000 41 0.0442 4.66 2.06 -0.05 0.00 0.00 5 0.000 0.000 0.000 42 0.0422 4.66 -0.10 0.18 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.881 43 * 0.0400 1.74 55.03 -0.18 0.00 3.77 2 0.000 0.000 0.000 44 0.0393 1.74 -0.33 -0.09 0.00 0.00 0 0.000 0.000 0.111 45 0.0354 0.27 -31.61 -0.76 0.00 1.24 5 0.001 0.000 0.022 46 0.0353 0.27 -7.82 0.13 0.00 0.07 6 0.000 0.000 0.379 47 0.0308 6.20 -14.24 3.72 0.00 0.25 3 0.017 0.000 0.000 48 * 0.0290 1.84 0.07 -92.06 0.00 0.00 0 10.558 0.000 0.000 49 * 0.0285 1.84 42.37 0.96 0.00 2.23 7 0.001 0.000 0.000 50 0.0274 4.07 -0.39 -18.24 0.00 0.00 0 0.414 0.000 0.002 51 * 0.0229 4.74 0.78 55.35 0.00 0.00 1 3.817 0.000 0.001 52 * 0.0219 4.74 124.28 -0.58 0.00 19.24 0 0.000 0.000 0.000 53 * 0.0208 5.44 -0.26 -56.84 0.00 0.00 0 4.025 0.000 0.007 54 * 0.0178 0.82 -1.08 66.34 0.00 0.00 1 5.483 0.000 0.000 55 * 0.0177 0.82 87.73 0.87 0.00 9.58 9 0.001 0.000 0.000 56 * 0.0148 12.42 -0.15 -63.10 0.00 0.00 0 4.960 0.000 0.003 57 * 0.0132 12.42 -0.01 -62.44 0.00 0.00 0 4.857 0.000 0.035 58 0.0100 29.64 17.55 -0.24 0.00 0.38 4 0.000 0.000 0.000 59 0.0077 29.64 -0.13 26.32 0.00 0.00 0 0.863 0.000 0.000 60 0.0043 81.86 -0.24 5.18 0.00 0.00 0 0.033 0.000 0.052 Tot.cons. 94.5 0 96.72 0.00 73.78

Pag.25

ELENCO COEFFICIENTI DI RISPOSTA Simbologia Modo = Numero del modo di vibrare Sx = Coefficiente di risposta (moltiplicato per 1 00) in dir. X Sy = Coefficiente di risposta (moltiplicato per 1 00) in dir. Y Stato limite di salvaguardia della vitaModo Sx Sy ---------------- 1 22.12 22.12 2 22.71 22.71 3 22.71 22.71 4 22.71 22.71 5 22.71 22.71 6 22.71 22.71 7 22.71 22.71 8 22.71 22.71 9 22.71 22.71 10 22.71 22.71 11 22.70 22.70 12 22.70 22.70 13 22.68 22.68 14 22.67 22.67 15 22.66 22.66 16 22.66 22.66 17 22.65 22.65 18 22.65 22.65 19 22.65 22.65 20 22.65 22.65 21 22.64 22.64 22 22.64 22.64 23 22.62 22.62 24 22.62 22.62 25 22.62 22.62 26 22.62 22.62 27 22.61 22.61 28 22.61 22.61 29 22.61 22.61 30 22.61 22.61 31 22.58 22.58 32 22.58 22.58 33 22.58 22.58 34 22.57 22.57 35 22.57 22.57 36 22.56 22.56 37 22.56 22.56 38 22.55 22.55 39 22.55 22.55 40 22.54 22.54 41 22.54 22.54 42 22.53 22.53 43 22.53 22.53 44 22.53 22.53 45 22.52 22.52 46 22.52 22.52 47 22.51 22.51 48 22.51 22.51 49 22.51 22.51 50 22.51 22.51 51 22.50 22.50 52 22.50 22.50 53 22.50 22.50 54 22.49 22.49 55 22.49 22.49 56 22.49 22.49 57 22.48 22.48 58 22.48 22.48 59 22.48 22.48 60 22.47 22.47 DOMANDA IN DUTTILITÀ DI CURVATURA Direzione X µEdX=6.36 Direzione Y µEdY=9.89

Pag.26

(2) Deformate e sollecitazioni presenti

Viste dall’alto delle deformate relative ai modi di vibrare.

deformata elastica modo di vibrare n° 1

deformata elastica modo di vibrare n° 2

deformata elastica modo di vibrare n° 3

Pag.27

Inviluppo momenti flettenti sui pilastri e sulle travi

Inviluppo azioni di taglio sui pilastri e sulle travi

Pag.28

Inviluppo azioni assiali sui tiranti in acciaio

(3) Altri risultati significativi

Le verifiche dei singoli elementi strutturali (pilastri, controventi, carpenterie, ), sono state riportate all’interno del

capitolo 2 della presente relazione.

(4) giudizio motivato di accettabilita dei risultat i

I risultati delle diverse verifiche effettuate sono stati confrontati con quelli ottenuti da controlli e calcolazioni

eseguite con metodi tradizionali semplificati utilizzati in fase di analisi dei vari elementi strutturali. In particolare

l’attendibilità dei risultati ottenuti è confermata anche da controlli e verifiche incrociate effettuate sia in fase

preliminare che in fase di analisi dell’elaborazione numerica.

A questo proposito si ritiene opportuno segnalare:

- controllo sui carichi applicati in automatico dal programma di calcolo per effetto della presenza delle aree di

influenza di solaio;

- inserimento di vincoli aventi lo scopo di prevedere la formazione di cerniere in determinate posizioni degli

elementi strutturali allo scopo di aumentarne la sicurezza in fase di dimensionamento;

- utilizzo di programmi di calcolo con solutori in forma chiusa con inserimento diretto dei dati ed utilizzo di

schemi statici “di letteratura” e confronto con i risultati ottenuti dalla modellazione;

- predimensionamento con verifiche e controlli secondo il metodo delle tensioni ammissibili e ricorso a

formule “storiche” di calcolo di comprovata validità;

Alla luce di tali considerazioni, consapevoli delle semplificazioni effettuate in fase di modellazione ed alla luce delle

disposizioni indicate all’interno della Normativa Tecnica attualmente vigente, si ritiene ragionevole affermare

l’attendibilità e la completezza dei risultati ottenuti ,compatibilmente all’importanza dell’opera in progetto.

Pag.29

Qualora tuttavia, in corso d’opera, dovessero manifestarsi delle situazioni difformi rispetto a quanto fino ad ora

ipotizzato, tali da modificare il comportamento globale del complesso e/o locale di alcuni elementi strutturali, sarà

opportuno procedere alla esecuzione di ulteriori controlli e/o verifiche allo scopo di evitare l’abbassamento del

livello di sicurezza della costruzione.

k) caratteristiche e affidabilita del codice di cal colo

La modellazione degli elementi strutturali e la rielaborazione dei risultati del calcolo sono stati effettuati con:

ModeSt ver. 8.17, prodotto da Tecnisoft s.a.s. - Prato

La struttura è stata calcolata utilizzando come solutore agli elementi finiti:

Xfinest ver. 2018, prodotto da Ce.A.S. S.r.l. - Milano

Il software suddetto è stato testato dal sottoscritto attraverso l’analisi di diverse tipologia di strutture ed è da

ritenersi affidabile compatibilmente con le valutazioni richieste relativamente al caso in esame. Per quanto

riguarda la documentazione fornita dal produttore del software, si rimanda ai corrispondenti manuali e tutorial di

utilizzo pubblicamente disponibili.

l) risultati piu significativi delle strutture di f ondazione

Per quanto riguarda il dimensionamento delle opere di fondazione, preso atto delle informazioni contenute

all’interno della relazione predisposta dal Dott. Marco Mantovani (ed anche di quella a firma del Dott. Geol.

Mazzetti), per terreni distante qualche centinaia di metri da quello in oggetto, si è ritenuto opportuno utilizzare per il

controllo delle tensioni sul terreno di fondazione i seguenti valori di resistenza di progetto:

- Coesione non drenata caratteristica cuk = 0.5 daN/cm2 (coeff. M1 = 1.0 tab. 6.2.II)

- carico limite approssimato per terreni coesivi qlim = 5.7 x cuk + γ h = 3.03 daN/cm2

- carico critico prime plasticizzazioni per terreni coesivi qlim = π x cuk + γ h = 1.75 daN/cm2

- coeff. di riduzione della capacità portante fondaz. superficiali R3 = 2.3 (tab. 6.a.I)

- Resistenza di progetto del terreno agli SLU (Approccio 2: A1+M1+R3) Rd = 1.31 daN/cm2 (prof. -100 cm)

- Resistenza di progetto del terreno agli SLE Ed = 0.75 daN/cm2 (prof. -100 cm)

ed inoltre, per le costruzioni esistenti:

m) indicazione della categoria di intervento previs to

Come già accennato, il progetto prevede la realizzazione di un insieme di interventi tali da poter essere

complessivamente "classificati" come opere di "miglioramento sismico" ai sensi del paragrafo 8.4.2. delle attuali

"Norme Tecniche per le Costruzioni" e soprattutto ai sensi del paragrafo C.8.4.2. della Circolare esplicativa n° 617

del 2 febbraio 2009.

Pag.30

n) descrizione dell’Unità strutturale esistente

Si veda quanto riportato al punto b) del presente paragrafo e quanto contenuto nel documento di valutazione della

sicurezza predisposto.

o) definizione delle proprieta meccaniche dei mater iali (§ 8.5.3 - § 8.5.4 NTC’18)

Il grado di conoscenza acquisito sul fabbricato è da ritenere consono alla tipologia di interventi da porre in atto.

Con riferimento a quanto indicato nel Cap. 8 delle Norme Tecniche e della Circolare esplicativa (compreso le

appendici), preso atto del sistema costruttivo del fabbricato, dei controlli effettuati e delle indagini diagnostiche

realizzate nel settembre 2018, si ritiene opportuno assumere un livello di conoscenza “adeguata “ LC2 utilizzando

pertanto nelle verifiche di calcolo i valori medi di resistenza dei materiali divisi per il fattore di confidenza FC=1,2 e

per il fattore di sicurezza γm.

Per quanto riguarda pertanto la definizione delle caratteristiche meccaniche dei materiali esistenti, si faccia

riferimento a quanto già indicato nei paragrafi relativi alle tipologie di materiali presenti.

p) risultati piu significativi emersi dal confronto tra i livelli di sicurezza pre e post intervento

I valori di indice di rischio riportati fanno riferimento all’analisi globale della costruzione. Con riferimento alle

verifiche effettuate sugli elementi secondari (tamponamenti in muratura) e riportate all’interno della relazione di

calcolo, i corrispondenti indici, relativi soprattutto alla configurazione pre-intervento, potrebbero risultare

significativamente inferiori anche in relazione all’utilizzo di schemi di calcolo eccessivamente cautelativi (verifica

dei tamponamenti tra i portali della palestra supporti liberi lateralmente ed appoggiati solo a terra).

Poiché per l’analisi della sicurezza dei suddetti fenomeni vengono utilizzate metodologie ed ipotesi di calcolo

significativamente differenti rispetto alle analisi numeriche ivi effettuate, si ritiene opportuno per coerenza fare

riferimento ai soli indici ottenuti dall’analisi globale.

Tenuto conto pertanto delle inevitabili semplificazioni dei modelli di calcolo predisposti e di quelle associate al

comportamento elastico lineare del materiale presente, si può ragionevolmente affermare come gli interventi

proposti siano in grado fornire globalmente alla struttura un significativo miglioramento della capacità di risposta

alle sollecitazioni di tipo sismico.

Numericamente i benefici ottenuti dagli interventi di miglioramento proposti in termini di periodo di ritorno ed

accelerazione risultano essere i seguenti:

- in termini di periodo di ritorno un incremento dell ’indice di sicurezza dal 37% all’ 80%;

- in termini di accelerazione di picco un incremento dell’indice di sicurezza dal 39% all’ 81%

rispetto alle corrispondenti capacità richieste dall’attuale normativa per le nuove costruzioni.

Per maggiori approfondimenti si faccia riferimento a quanto indicato nelle calcolazioni effettuate nei successivi

paragrafi ed a quanto riportato all’interno del documento n° 8 “Relazione di Valutazione della Sicurez za”.

Pag.31

2) VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ULTIMI DEGLI INTERVE NTI DI MIGLIORAMENTO REALIZZATI

Intervento n° 1

REALIZZAZIONE NUOVO PILASTRO D'ANGOLO 30X30 CM DI C ONTROVENTAMENTO

In corrispondenza dei due angoli del lato ovest del fabbricato (telaio d’estremità parte bassa), è previsto

l’accostamento del pilastro esistente con uno analogo di nuova realizzazione. Tale tipologia d’intervento nasce

dalla necessità di aumentare la capacità resistente del telaio in c.a. alle azioni orizzontali senza intervenire con

interventi di cerchiatura che presupporrebbero la demolizione di porzioni di parete e finiture interne.

Si osservi in particolare come nel modello di calcolo l’elemento beam sia stato svincolato in sommità ai carichi

verticali per evitare che irrealisticamente su tale pilastro finissero numericamente sollecitazioni assiali presenti

realmente su quello esistente.

Per assicurare il collegamento del pilastro alla struttura esistente e garantire così la trasmissione delle azioni al

nuovo elemento si prevede il collegamento alla veletta in c.a. sfruttando il foro creato superiormente per realizzare

il getto e lungo l’altezza mediante connettori a taglio inghisati con resina.

Si riportano di seguito le verifiche di calcolo con le sollecitazioni ottenute dal modello post-intervento sia del

pilastro che del nuovo plinto in opera.

Pilastrate n. 898 899898 (a) Nodi: -266 -268 276 899 (b) Nodi: -265 -267 160 Simbologia Xg = Coordinata progressiva (dal primo nodo) in cui vien e effettuato il progetto/verifica CC = Combinazione delle condizioni di carico elementari e = eccentricità aggiuntiva in caso di compressione o pressoflessione α = amplificazione per gerarchia delle resistenze TG = taglio da gerarchia delle resistenze TCC = Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione freq uente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quas i permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività SLU I = Stato limite di resistenza al fuoco SND = Stato limite di salvaguardia della vita (non dissipativo) In = Identificativo della pilastrata facente parte dell' inviluppo El = Elemento (asta) in cui viene effettuato il progetto /verifica (progressivo sul numero di aste) Sez. = Numero della sezione X = Coordinata progressiva rispetto al nodo iniziale N = Sforzo normale Mz = Momento flettente intorno all'asse Z My = Momento flettente intorno all'asse Y My ver. = Momento flettente di verifica intorno all'asse Y Mz ver. = Momento flettente di verifica intorno all'asse Z Nu = Sforzo normale ultimo M'ydy = Momento resistente massimo in campo sostanzialmente elastico intorno all'asse Y M'ydz = Momento resistente massimo in campo sostanzialmente elastico intorno all'asse Z MRdy = Momento resistente allo stato limite ultimo intorno all'asse Y µΦY = Valore di progetto della duttilità di curvatura in dir. Y locale MRdz = Momento resistente allo stato limite ultimo intorno all'asse Z µΦZ = Valore di progetto della duttilità di curvatura in dir. Z locale esp. = Esponente per verifiche secondo [4.1.19] Sic. = Sicurezza a rottura AfT = Area di ferro tesa AfC = Area di ferro compressa σc = Tensione nel calcestruzzo

σf = Tensione nel ferro

Pag.32

X0 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) dell'ini zio del tratto X1 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) della fi ne del tratto Staff. = Staffatura adottata Br y = Numero bracci in dir. Y locale Br z = Numero bracci in dir. Z locale bw, y = Larghezza membratura resistente al taglio in dir. Y Vsdu, y = Taglio agente in dir. Y ctg θ, y = Cotangente dell'angolo di inclinazione dei puntoni di calcestruzzo in dir. Y VRsd, y = Taglio ultimo lato armatura in dir. Y VRcd, y = Taglio ultimo lato calcestruzzo in dir. Y bw, z = Larghezza membratura resistente al taglio in dir. Z Vsdu, z = Taglio agente in dir. Z ctg θ, z = Cotangente dell'angolo di inclinazione dei puntoni di calcestruzzo in dir. Z VRsd, z = Taglio ultimo lato armatura in dir. Z VRcd, z = Taglio ultimo lato calcestruzzo in dir. Z Sic.T = Sicurezza a rottura per taglio Tipo = Tipologia 2C = Doppia C lato labbri 2Cdx = Doppia C lato costola 2I = Doppia I 2L = Doppia L lato labbri 2Ldx = Doppia L lato costole C = Sezione a C Cdx = C destra Cir. = Circolare Cir.c = Circolare cava I = Sezione a I L = Sezione a L Ldx = L destra Om. = Omega Pg = Pi greco Pr = Poligono regolare Prc = Poligono regolare cavo Pc = Per coordinate Ia = Inerzie assegnate R = Rettangolare Rc = Rettangolare cava T = Sezione a T U = Sezione a U Ur = U rovescia V = Sezione a V Vr = V rovescia Z = Sezione a Z Zdx = Z destra Ts = T stondata Ls = L stondata Cs = C stondata Is = I stondata Dis. = Disegnata B = Base H = Altezza Cf = Copriferro Fcm = Resistenza media Fctm = Resistenza media a trazione Fcd = Resistenza di calcolo a compressione del calcestruz zo Fcd (Tag) = Resistenza di calcolo a compressione del calcestruz zo per verifica a taglio Fctd = Resistenza di calcolo a trazione del calcestruzzo Fym = Tensione media di snervamento Fyd = Resistenza di calcolo dell'acciaio Fyd (Tag) = Resistenza di calcolo dell'acciaio per verifica a t aglio Sez. Tipo B

<cm> H

<cm> Cf

<cm> Fcm

<daN/cmq> Fctm

<daN/cmq> Fcd

<daN/cmq> Fcd (Tag) <daN/cmq>

Fctd <daN/cmq>

Fym <daN/cmq>

Fyd <daN/cmq>

Fyd (Tag) <daN/cmq>

42 R 30.00 30.00 3.60 249.00 17.91 176.38 117.58 9.95 4300.00 3583.33 3115.94 Stato limite ultimo - Verifiche a flessione/pressof lessione

Xg <m>

CC TCC In El Sez. X <cm>

N <daN>

My <daNm>

My ver. <daNm>

Mz <daNm>

Mz ver. <daNm>

Nu <daN>

MRdy <daNm>

MRdz <daNm>

esp. Sic.

-0.07 25 SLU a 1 42 83.00 242.78 -0.00 -0.00 28818.90 0.00 0.00 1.00 >100 0.33 25 SLU a 2 42 13.00 -805.54 108.19 -33.83 -806.94 3676.45 -3676.40 1.00 25.887 0.33 25 SLU a 2 42 13.00 -805.54 108.19 -33.83 -806.94 3676.45 -3676.40 1.00 25.887 3.03 25 SLU b 2 42 283.00 -15.79 -217.68 -8.21 -18.76 -3586.10 -3586.05 1.00 15.876

Stato limite elastico - Verifiche a flessione/press oflessione

Xg <m>

CC TCC In El Sez. X <cm>

N <daN>

My <daNm>

My ver. <daNm>

Mz <daNm>

Mz ver. <daNm>

Nu <daN>

M'ydy <daNm>

M'ydz <daNm>

esp. Sic.

-0.07 1 SND a 1 42 83.00 186.75 -0.00 -0.00 28818.90 0.00 0.00 1.00 >100 0.33 19 SND b 2 42 13.00 -619.65 1125.34 1055.77 -623.57 3445.70 3445.69 1.00 1.580 0.33 19 SND b 2 42 13.00 -619.65 1125.34 1055.77 -623.57 3445.70 3445.69 1.00 1.580 3.03 11 SND b 2 42 283.00 -12.15 -273.54 -33.79 -12.37 -3377.15 -3377.13 1.00 10.989

Stato limite d'esercizio - Verifiche tensionali

Xg CC TCC In El Sez. X N Mz My AfT AfC σσσσc σσσσf

Pag.33

<m> <cm> <daN> <daNm> <daNm> <cmq> <cmq> <daN/cmq> <daN/cmq> -0.90 26 SLE R a 1 42 0.00 -0.00 0.00 -0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 -0.90 26 SLE R a 1 42 0.00 -0.00 0.00 -0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 -0.07 26 SLE R a 1 42 83.00 186.75 -0.00 -0.00 8.04 0.00 0.00 23.22

0.33 26 SLE R a 2 42 13.00 -619.65 -25.44 80.79 4.02 4.02 3.23 36.67 0.33 26 SLE R a 2 42 13.00 -619.65 -25.44 80.79 4.02 4.02 3.23 36.67 3.03 26 SLE R b 2 42 283.00 -12.15 -5.71 -160.68 4.02 4.02 4.99 172.41

Staffe - Verifiche armatura

X0 <m>

X1 <m>

Staff. Br y Br z CC TCC In bw, y <m>

Vsdu, y <daN>

ctg θθθθ, y VRsd, y <daN>

VRcd, y <daN>

bw, z <m>

Vsdu, z <daN>

ctg θθθθ, z VRsd, z <daN>

VRcd, z <daN>

Sic.T

0.33 0.78 ø8/10 2 2 25 SLU b 0.30 15.52 2.16 15846.00 15846.00 0.30 120.71 2.16 15846.00 15846.00 >100 0.33 0.78 ø8/10 2 2 25 SLU a 0.30 15.53 2.16 15846.00 15846.00 0.30 120.68 2.16 15846.00 15846.00 >100 0.33 0.78 ø8/10 2 2 11 SND b 0.30 141.38 2.16 15829.20 15829.20 0.30 643.99 2.16 15829.20 15829.20 24.58 0.33 0.78 ø8/10 2 2 19 SND b 0.30 368.93 2.16 15829.20 15829.20 0.30 468.75 2.16 15829.20 15829.20 33.77 0.78 2.58 ø8/20 2 2 25 SLU b 0.30 15.52 2.50 9162.52 14322.30 0.30 120.71 2.50 9162.52 14322.30 75.90 0.78 2.58 ø8/20 2 2 25 SLU a 0.30 15.53 2.50 9162.52 14322.30 0.30 120.68 2.50 9162.52 14322.30 75.93 0.78 2.58 ø8/20 2 2 11 SND b 0.30 141.38 2.50 9162.52 14301.40 0.30 643.99 2.50 9162.52 14301.40 14.23 0.78 2.58 ø8/20 2 2 19 SND b 0.30 368.93 2.50 9162.52 14301.40 0.30 468.75 2.50 9162.52 14301.40 19.55 2.58 3.03 ø8/20 2 2 25 SLU b 0.30 15.52 2.50 9162.52 14251.50 0.30 120.71 2.50 9162.52 14251.50 75.90 2.58 3.03 ø8/20 2 2 25 SLU a 0.30 15.53 2.50 9162.52 14251.50 0.30 120.68 2.50 9162.52 14251.50 75.93 2.58 3.03 ø8/20 2 2 11 SND b 0.30 141.38 2.50 9162.52 14246.90 0.30 643.99 2.50 9162.52 14246.90 14.23 2.58 3.03 ø8/20 2 2 19 SND b 0.30 368.93 2.50 9162.52 14246.90 0.30 468.75 2.50 9162.52 14246.90 19.55

Per quanto riguarda il dimensionamento del plinto di base, si osservi come le massime sollecitazioni alla base del

nuovo pilastro risultano essere pari a (combin. Carico n°9):

N ~ 650 daN ; T = 560 daN ; M = 1620 daNm

Assunta la presenza di un plinto zoppo avente dimensioni in pianta pari a circa 80x150 cm ed altezza 70 cm,

trascurata l’azione di taglio alla base (trasmessa al terreno per spinta passiva dalla parete del plinto) ed

incrementato il momento flettente per effetto dell’eccentricità del carico assiale si ottiene: Plinto pilastro n. 1 Simbologia Caso = Caso di verifica CC = Numero della combinazione delle condizioni di caric o elementari TCC = Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione freq uente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quas i permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività SLU I = Stato limite di resistenza al fuoco SND = Stato limite di salvaguardia della vita (non dissipativo) Az = Azioni ed effetti sul plinto/palo RVN = Reazioni vincolari agenti TAG = Effetti dovuti ai tagli ECC = Effetti dovuti all'eccentricità PP = Effetti dovuti al peso proprio SVR = Effetti dovuti ai sovraccarichi e al peso del terreno TOT = Azioni totali di calcolo N = Sforzo normale Tx = Taglio in dir. X Ty = Taglio in dir. Y Mx = Momento intorno all'asse X My = Momento intorno all'asse Y σt = Tensione sul terreno FtirX = Forza complessiva di tiro nell'armatura di fondo in dir. X Af X = Area di ferro nel fondo in dir. X FDtirX = Forza resistente complessiva di tiro nell'armatura di fondo in dir. X FtirY = Forza complessiva di tiro nell'armatura di fondo in dir. Y Af Y = Area di ferro nel fondo in dir. Y FDtirY = Forza resistente complessiva di tiro nell'armatura di fondo in dir. Y σfX = Tensione nell'armatura nel fondo in dir. X

σfY = Tensione nell'armatura nel fondo in dir. Y Tipo = Tipo di verifica effettuata Cf = Copriferro Cls = Tipo di calcestruzzo Fck = Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Fctk = Resistenza caratteristica a trazione del calcestruz zo Fcd = Resistenza di calcolo a compressione del calcestruz zo Fctd = Resistenza di calcolo a trazione del calcestruzzo

Pag.34

Tp = Tipo di acciaio Fyk = Tensione caratteristica di snervamento dell'acciaio Fyd = Resistenza di calcolo dell'acciaio Caratteristiche delle sezioni e dei materiali utili zzati

Cf <cm>

Cls Fck <daN/cmq>

Fctk <daN/cmq>

Fcd <daN/cmq>

Fctd <daN/cmq>

Tp Fyk <daN/cmq>

Fyd <daN/cmq>

5.00 C28/35 290.50 19.84 193.67 13.23 B450C 4500.00 3913.04 Le tensioni sul terreno vengono calcolate oltre che per l'effetto delle reazioni vincolari anche considerando i seguenti effetti Azioni ed effetti comuni Az N

<daN> Mx

<daNm> My

<daNm> PP 1800.00 0.00 0.00 SVR 0.00 Azioni, effetti e tensioni sul terreno Caso CC TCC Az N

<daN> Tx

<daN> Ty

<daN> Mx

<daNm> My

<daNm> σσσσt

<daN/cmq> 1 1 SLU RVN 601.77 0.00 0.00 150.00 -1440.00

1 SLU TAG -0.00 0.00 1 SLU ECC 0.00 0.00 1 SLU TOT 2401.77 0.00 0.00 150.00 -1440.00 -1.68 Stato limite ultimo - Verifiche armatura fondo Caso CC TCC FtirX

<daN> Af X

<cmq> FDtirX <daN>

FtirY <daN>

Af Y <cmq>

FDtirY <daN>

1 1 SLU 218.82 4.52 17702.20 410.30 4.71 18439.80 Verifiche effettuate Caso Tipo

1 σt min (max compr.),SLU N cost - min. sic.

Intervento n° 2

REALIZZAZIONE NUOVO PILASTRO CENTRALE 25X70 CM DI C ONTROVENTAMENTO

Preso atto dell’esigenza di aumentare la capacità resistente del telaio basso di facciata alle azioni orizzontali senza

intervenire con interventi di cerchiatura di quelli esistenti evitando la demolizione di porzioni di parete oltre alle

finiture interne, è previsto l’inserimento di due nuovi pilastri 25x70 cm ai lati della porta d’ingresso in sostituzione

dei due tamponamenti in muratura (colore azzurro nelle foto).

Analogamente ai pilastri d’angolo, nel modello di calcolo l’elemento beam sia stato svincolato in sommità ai carichi

verticali ed alla rotazione fuori piano per evitare che irrealisticamente su tale pilastro finissero numericamente

sollecitazioni assiali e flessionali non compatibili con la realtà di comportamento della struttura.

Per assicurare il collegamento di tali nuovi elementi alla struttura esistente e garantire così la trasmissione delle

azioni, si prevede il carotaggio del nucleo centrale del cordolo di bordo in corrispondenza delle armature di

collegamento verticale. Tale carotaggio, necessario anche per realizzare il getto del pilastro, verrà anch’esso

riempito dal calcestruzzo.

Si riportano di seguito le verifiche di calcolo con le sollecitazioni ottenute dal modello post-intervento sia del

pilastro che del nuovo plinto in opera.

Pilastrata n. 39 Nodi: -40 139 Simbologia Xg = Coordinata progressiva (dal primo nodo) in cui vien e effettuato il progetto/verifica CC = Combinazione delle condizioni di carico elementari e = eccentricità aggiuntiva in caso di compressione o pressoflessione α = amplificazione per gerarchia delle resistenze TG = taglio da gerarchia delle resistenze TCC = Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica)

Pag.35

SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione freq uente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quas i permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività SLU I = Stato limite di resistenza al fuoco SND = Stato limite di salvaguardia della vita (non dissipativo) El = Elemento (asta) in cui viene effettuato il progetto /verifica (progressivo sul numero di aste) Sez. = Numero della sezione X = Coordinata progressiva rispetto al nodo iniziale N = Sforzo normale Mz = Momento flettente intorno all'asse Z My = Momento flettente intorno all'asse Y My ver. = Momento flettente di verifica intorno all'asse Y Mz ver. = Momento flettente di verifica intorno all'asse Z Nu = Sforzo normale ultimo M'ydy = Momento resistente massimo in campo sostanzialmente elastico intorno all'asse Y M'ydz = Momento resistente massimo in campo sostanzialmente elastico intorno all'asse Z MRdy = Momento resistente allo stato limite ultimo intorno all'asse Y µΦY = Valore di progetto della duttilità di curvatura in dir. Y locale MRdz = Momento resistente allo stato limite ultimo intorno all'asse Z µΦZ = Valore di progetto della duttilità di curvatura in dir. Z locale esp. = Esponente per verifiche secondo [4.1.19] Sic. = Sicurezza a rottura AfT = Area di ferro tesa AfC = Area di ferro compressa σc = Tensione nel calcestruzzo

σf = Tensione nel ferro X0 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) dell'ini zio del tratto X1 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) della fi ne del tratto Staff. = Staffatura adottata Br y = Numero bracci in dir. Y locale Br z = Numero bracci in dir. Z locale bw, y = Larghezza membratura resistente al taglio in dir. Y Vsdu, y = Taglio agente in dir. Y ctg θ, y = Cotangente dell'angolo di inclinazione dei puntoni di calcestruzzo in dir. Y VRsd, y = Taglio ultimo lato armatura in dir. Y VRcd, y = Taglio ultimo lato calcestruzzo in dir. Y bw, z = Larghezza membratura resistente al taglio in dir. Z Vsdu, z = Taglio agente in dir. Z ctg θ, z = Cotangente dell'angolo di inclinazione dei puntoni di calcestruzzo in dir. Z VRsd, z = Taglio ultimo lato armatura in dir. Z VRcd, z = Taglio ultimo lato calcestruzzo in dir. Z Sic.T = Sicurezza a rottura per taglio Tipo = Tipologia 2C = Doppia C lato labbri 2Cdx = Doppia C lato costola 2I = Doppia I 2L = Doppia L lato labbri 2Ldx = Doppia L lato costole C = Sezione a C Cdx = C destra Cir. = Circolare Cir.c = Circolare cava I = Sezione a I L = Sezione a L Ldx = L destra Om. = Omega Pg = Pi greco Pr = Poligono regolare Prc = Poligono regolare cavo Pc = Per coordinate Ia = Inerzie assegnate R = Rettangolare Rc = Rettangolare cava T = Sezione a T U = Sezione a U Ur = U rovescia V = Sezione a V Vr = V rovescia Z = Sezione a Z Zdx = Z destra Ts = T stondata Ls = L stondata Cs = C stondata Is = I stondata Dis. = Disegnata B = Base H = Altezza Cf = Copriferro Fcm = Resistenza media Fctm = Resistenza media a trazione

Pag.36

Fcd = Resistenza di calcolo a compressione del calcestruz zo Fcd (Tag) = Resistenza di calcolo a compressione del calcestruz zo per verifica a taglio Fctd = Resistenza di calcolo a trazione del calcestruzzo Fym = Tensione media di snervamento Fyd = Resistenza di calcolo dell'acciaio Fyd (Tag) = Resistenza di calcolo dell'acciaio per verifica a t aglio Sez. Tipo B

<cm> H

<cm> Cf

<cm> Fcm

<daN/cmq> Fctm

<daN/cmq> Fcd

<daN/cmq> Fcd (Tag) <daN/cmq>

Fctd <daN/cmq>

Fym <daN/cmq>

Fyd <daN/cmq>

Fyd (Tag) <daN/cmq>

25 R 70.00 25.00 3.60 249.00 17.91 176.38 117.58 9.95 4300.00 3583.33 3115.94 Stato limite ultimo - Verifiche a flessione/pressof lessione

Xg <m>

CC TCC El Sez. X <cm>

N <daN>

My <daNm>

My ver. <daNm>

Mz <daNm>

Mz ver. <daNm>

Nu <daN>

MRdy <daNm>

MRdz <daNm>

esp. Sic.

0.20 25(e) SLU 1 25 0.00 -1609.56 0.00 -32.19 -42.55 -42.55 -1609.98 -7249.46 -22341.20 1.00 >100 0.20 25(e) SLU 1 25 0.00 -1609.56 0.00 -32.19 -42.55 -42.55 -1609.98 -7249.46 -22341.20 1.00 >100 3.03 25 SLU 1 25 283.00 0.00 0.00 -760.20 -0.18 0.00 -21943.10 1.00 28.865 Stato limite elastico - Verifiche a flessione/press oflessione

Xg <m>

CC TCC El Sez. X <cm>

N <daN>

My <daNm>

My ver. <daNm>

Mz <daNm>

Mz ver. <daNm>

Nu <daN>

M'ydy <daNm>

M'ydz <daNm>

esp. Sic.

0.20 17(e) SND 1 25 0.00 -1238.13 0.00 24.76 -13172.40 -13172.40 -1241.42 6804.31 -14742.80 1.00 1.096 0.20 17(e) SND 1 25 0.00 -1238.13 0.00 24.76 -13172.40 -13172.40 -1241.42 6804.31 -14742.80 1.00 1.096 3.03 19 SND 1 25 283.00 0.00 0.00 -11207.10 -0.18 0.00 -14459.30 1.00 1.290 Stato limite d'esercizio - Verifiche tensionali

Xg <m>

CC TCC El Sez. X <cm>

N <daN>

Mz <daNm>

My <daNm>

AfT <cmq>

AfC <cmq>

σσσσc <daN/cmq>

σσσσf <daN/cmq>

0.20 26 SLE R 1 25 0.00 -1238.13 -27.68 0.00 0.00 20.11 0.72 10.56 0.20 26 SLE R 1 25 0.00 -1238.13 -27.68 0.00 0.00 20.11 0.72 10.56 3.03 26 SLE R 1 25 283.00 0.00 -579.53 0.00 12.06 8.04 4.00 144.76 Staffe - Verifiche armatura

X0 <m>

X1 <m>

Staff. Br y Br z CC TCC bw, y <m>

Vsdu, y <daN>

ctg θθθθ, y VRsd, y <daN>

VRcd, y <daN>

bw, z <m>

Vsdu, z <daN>

ctg θθθθ, z VRsd, z <daN>

VRcd, z <daN>

Sic.T

0.20 0.90 ø8/10 2 2 25 SLU 0.25 253.59 1.93 35930.20 35930.20 0.70 0.00 2.50 14801.00 27031.00 >100 0.20 0.90 ø8/10 2 2 19 SND 0.25 9316.92 1.93 35889.40 35889.40 0.70 0.00 2.50 14801.00 26982.50 3.85 0.90 3.30 ø8/20 2 2 25 SLU 0.25 253.59 2.50 23258.70 30282.60 0.70 0.00 2.50 7400.50 26979.10 91.72 0.90 3.30 ø8/20 2 2 19 SND 0.25 9316.91 2.50 23258.70 30241.70 0.70 0.00 2.50 7400.50 26942.60 2.50

Le sollecitazioni di presso-flessione agenti sulla sezione ottenute dal modello di calcolo post-intervento, risultano

essere:

N =1240 daN

M = 13172 daNm

Posta una sezione di verifica 70x25 cm armata con 4 barre Φ24 mm si ottengono i seguenti valori di tensione sui

materiali: ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___Acc. : fyk = 4500 daN/cm² fyd = fyk / 1. 15 = 3913 daN/cm² J'x = 714583 cm4 Cls. : Rck = 350 daN/cm² fcd = -0,85x0, 83xRck/1.50 = -165 daN/cm² J'y = 91146 cm4 ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___ acc. : B450C fyk = 4500 daN/cm² Modulo acc. Ea = 2100000 daN/cm ² cls. : C28/35 fck = 280 daN/cm² n = Ea/Ec = 15.00 Modulo cls. Ec = 323080 daN/cm ² ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___ SLE : Rara SLE : Q uasi Permanente Perm. Var. Perm. Var. N = -1240 0 = -1240 daN N = -1240 0 = -1240 daN Mx = 13080 0 = 13172 daNm Mx = 13080 0 = 13172 daNm My = 0 0 = 0 daNm My = 0 0 = 0 daNm ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___ σ.cls. = 84.52 < 168.00 daN/cm² (0,60 fck) Comb. Rara σ.cls. = 84.52 < 126.00 daN/cm² (0,45 fck) Comb. Quasi Perm. σ.acc. = 3102 < 3600 daN/cm² (0,80 fyk) Comb. Rara ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___

Pag.37

NODI : FERRI : = 4ø24 daN/cm² x(cm) y(cm) daN/cm² x(cm) y(cm) 1 -12.50 -35.00 1 1 ø 24 -1003.01 0.00 31.00 2 -84.52 -12.50 35.00 2 1 ø 24 -9.84 0.00 16.00 3 -84.52 12.50 35.00 3 1 ø 24 2108.91 0.00 -16.00 4 12.50 -35.00 4 1 ø 24 3102.07 0.00 -31.00

Posto che le azioni di taglio vengano sopportate dalle barre compresse, si riportano di seguito le verifiche di

resistenza della barra più sollecitata utilizzando il metodo ETAG (Guideline foe European Technical Approvalo of

metal Anchors for use in Concrete (Annex C)).

Poiché per il collegamento è previsto l’utilizzo di resina bi componente tipo HILTI HIT-RE 500 SD, da dati forniti dal

produttore su supporto in calcestruzzo C25/C30, si ottengono i seguenti risultati per trazione della barra Φ24mm:

- Barre tese all’intradosso: Ns,d = 3102x4.5 = 13960 daN

NRd,c = N0Rd,c * fT * fB,N * fA,N * fR,N * ftemp * fw,sat = 14370 daN > Ns,d

Dove in tal caso: N0Rd,c = 7420 daN (resistenza rottura conica cls classe C20/25)

fT = 2 (>400 mm) coeff. Rid. prof. ancoraggio

fB,N = 1+(fck,cube -25)/200 = 1.2 coeff. Rid. In funzione alla resistenza del “cls”

fA,N = 0.85 (150 mm) coeff. Rid. interasse di posa

fR,N = 0.95 (150 mm) coeff. Rid. distanza dal bordo

ftemp = 1 coeff. Rid. temperatura materiale base

fw,sat = 0.1 coeff. Rid. calcestruzzo saturo d’acqua

Pag.38

Intervento n° 3

INSERIMENTO VINCOLI ANTI-RIBALTAMENTO TAMPONAMENTI LATERALI PALESTRA (elemento

secondario)

Approfittando della presenza dei puntoni orizzontali in tubolare 80x3 mm inseriti nel sistema di controventamento

di cui all’intervento n° 4, si riportano di seguito le verifiche a ribaltamento fuori piano della parete in muratura di

tamponamento laterale della palestra, di due teste ed altezza pari a circa 4,10 m interposta tra due portali in c.a.

consecutivi. Per semplicità di calcolo ed a favore di sicurezza, le verifiche verranno effettuate nell’ipotesi che la

parete sia appoggiata a terra e prima del ritegno laterale verticale costituito dalla presenza dei portali.

_______________________________________________________________________

ANALISI PRE-INTERVENTO

Con riferimento allo schema statico di mensola incastrata alla base ed ai contenuti del §7.2.3. delle NTC’18, si

stima la forza inerziale di attivazione del cinematismo di ribaltamento “pre e post intervento” applicata all’elemento

secondario di sezione rettangolare di lunghezza unitaria e spessore 25 cm:

Densità del blocco in muratura γ = 1600 daN/m3

Resistenza media a compressione carichi verticali 90.0 daN/cm2

Malta utilizzata M5

Resistenza a compressione della muratura fk = 0,75 fm 37.0 daN/cm2

Modulo elastico (E) 15000 daN/cm2

Peso proprio muratura: = 430 daN/m2

Wa = 430x4.1 = 1763 daN

qa = 1 (tabella 7.2.I)

α = 0.15

S = Ss ST = 1,8

T1 = 0.25 s (da analisi modale in direzione Y)

J = bh3 /12 = 100x253/12 = 130208 cm4

E* = 15000 daN/cm2

K = 8 E* J / h3 = 8x15000x103208 / (4103) = 180 daN/cm = 180000 N/m

Ta = 2π (M/K)1/2 = 0.62 s

Sa = 0.15x1.8x[(3x(1+2.05/8)) / (1+(1-0.62/0.25)2 ) -0.5] = 0.15x1.8x(3.75/3.19 – 0.5) = 0.18

Fa = Sa Wa / qa = 0.18x1763/1 = 318 daN

Distribuendo il carico sull’intera altezza della parete si ottiene: q = Fa / 4.1 = 78 daN/m

Pag.39

Da cui:

Mrib = 78x4.1 2 / 2 = 656 daNm

Il momento stabilizzante è dovuto al solo peso proprio risulta essere pari a (rotazione rispetto allo spigolo esterno

~ resistenza infinita):

Mstab = 1763x0.12 = 212 daNm << Mrib

Con una semplice proporzione si può effettuare una stima dell’accelerazione di attivazione del meccanismo di

ribaltamento.

Si ottiene in tal caso:

qlim = 2x212/4.12 = 25 daN da cui Flim = 75 daN

pertanto Slim = 75/318 = 0.24 corrispondente a circa il 24% della capacità richiesta dall’attuale normativa in termini

di accelerazione.

_______________________________________________________________________

ANALISI POST-INTERVENTO

Ipotizzato di collegare la parete al tubolare metallico posto a circa 3 m d’altezza da terra, la connessione deve

essere in grado di contrastare l’azione ribaltante con una forza di pari entità.

Senza contare sul contributo stabilizzante dovuto al solo peso proprio della parete ed assunto un momento

ribaltante per unità di lunghezza di parete pari a circa 656 daNm, la forza orizzontale di contrasto deve essere pari

a circa:

N = 656/3 = 218 daN per metro lineare di parete

Con riferimento ai particolari grafici allegati tale azione (bilatera), è garantita dall’inghisaggio nella muratura del

collegamento con angolare metallico 60x6 mm e 2 barre filettate M8 a distanza di 18 cm inghisate con resina

epossidica per almeno 15 cm nella muratura semipiena.

Assunta una resistenza del supporto pari a circa 1/3 del calcestruzzo fessurato C20/25, si riportano di seguito le

verifiche di resistenza delle singole barre utilizzando il metodo ETAG (Guideline foe European Technical

Approvalo of metal Anchors for use in Concrete (Annex C)).

Dai dati forniti dal produttore della resina su supporto in calcestruzzo C20/C25, si ottengono i seguenti risultati per

trazione:

Ns,d = 218x2 = 114 daN

NRd,c = N0Rd,c * fT * fB,N * fA,N * fR,N * ftemp * fw,sat = 405 daN > Ns,d

Dove in tal caso: N0Rd,c = 1230 daN (resistenza rottura conica cls classe C20/25)

fT = 1 (>150 mm) coeff. Rid. prof. ancoraggio

fB,N = 0.33 coeff. Rid. per utilizzo su muratura

Pag.40

fA,N = 1 (180 mm) coeff. Rid. interasse di posa

fR,N = 1 (>80 mm) coeff. Rid. distanza dal bordo

ftemp = 1 coeff. Rid. temperatura materiale base

fw,sat = 1 coeff. Rid. calcestruzzo saturo d’acqua

Intervento n° 4

POSA CONTROVENTI DI PARETE E DI PIANO IN ACCIAIO CO N CORDOLO A TERRA IN C.A.

Con riferimento alla tavola grafica S4.3, si riportano di seguito le principali verifiche di resistenza delle aste e dei

nodi di carpenteria metallica predisposti. A favore di sicurezza, una volta accertato che il modello post-intervento

proposto e quello ottenuto eliminando gli elementi beam che risulterebbero compressi (tondi Φ27 e Φ20 mm) nella

condizione di carico con sisma in +X, presentano modi di vibrare e periodi propri pressochè identici, si è ritenuto

opportuno utilizzare nelle verifiche le sollecitazioni ottenute in quest’ultimo modello (valori di trazione sui tiranti

maggiori).

Simbologia Sez. = Numero della sezione Cod. = Codice Tipo = Tipologia 2C = Doppia C lato labbri 2Cdx = Doppia C lato costola 2I = Doppia I 2L = Doppia L lato labbri 2Ldx = Doppia L lato costole C = Sezione a C Cdx = C destra Cir. = Circolare Cir.c = Circolare cava I = Sezione a I L = Sezione a L Ldx = L destra Om. = Omega Pg = Pi greco Pr = Poligono regolare Prc = Poligono regolare cavo Pc = Per coordinate Ia = Inerzie assegnate R = Rettangolare Rc = Rettangolare cava T = Sezione a T U = Sezione a U Ur = U rovescia V = Sezione a V Vr = V rovescia Z = Sezione a Z Zdx = Z destra Ts = T stondata Ls = L stondata Cs = C stondata Is = I stondata Dis. = Disegnata D <cm> = Distanza Area <cmq> = Area Anet <cmq> = Area netta per compressione Aeff <cmq> = Area effettiva per trazione Jy <cm4> = Momento d'inerzia rispetto all'asse Y Jz <cm4> = Momento d'inerzia rispetto all'asse Z Iy <cm> = Raggio giratorio d'inerzia rispetto all'asse Y Iz <cm> = Raggio giratorio d'inerzia rispetto all'asse Z Wymin <cmc> = Modulo di resistenza minimo rispetto all'asse Y Wzmin <cmc> = Modulo di resistenza minimo rispetto all'asse Z Tp = Tipo di acciaio Fyk <daN/cmq> = Tensione caratteristica di snervamento dell'acciaio Fyt <daN/cmq> = Tensione caratteristica di rottura Wy,plas <cmc> = Modulo di resistenza plastico intorno all'asse Y Wz,plas <cmc> = Modulo di resistenza plastico intorno all'asse Z Atag,y <cmq> = Area resistente a taglio in dir. Y Atag,z <cmq> = Area resistente a taglio in dir. Z Jω <cm6> = Costante di ingobbamento CC = Numero della combinazione delle condizioni di caric o elementari Xl <m> = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale dell'asta ) in cui viene effettuato il progetto/verifica N <daN> = Sforzo normale N,Ed <daN> = Forza assiale di calcolo Npl,Rd <daN> = Resistenza plastica a trazione per sezione lorda Nu,Rd <daN> = Resistenza a rottura di trazione per sezione netta Nt,Rd <daN> = Resistenza a trazione ultima L <cm> = Lunghezza dell'asta λ = Snellezza per inflessione Ncr <daN> = Sforzo normale critico euleriano λ* = Snellezza adimensionale Curva = Curva di instabilità adottata Φ = Coefficiente Φ χ,min = Coefficiente χ di riduzione per instabilità Nb,Rd <daN> = Resistenza all'instabilità f Z,G <cm> = Freccia in direzione Z globale

Pag.41

Tirante di parete Φ27 mm

Caratteristiche profilati utilizzati

Sez.

Cod. Tipo D <cm

>

Area <cmq

>

Anet <cmq

>

Aeff <cmq

>

Jy <cm4

>

Jz <cm4

>

Iy <cm>

Iz <cm>

Wymin

<cmc>

Wzmin

<cmc>

Tp Fyk <daN/cmq

>

Fyt <daN/cmq>

16 tirante diam.27

Cir. -- 5.73 5.73 5.73 2.61 2.61 0.68 0.68 1.93 1.93 S355 UNI EN 10025-2

3550.00 5100.00

Caratteristiche profilati utilizzati Sez. Cod. Wy,plas

<cmc> Wz,plas

<cmc> Atag,y <cmq>

Atag,z <cmq>

Jωωωω <cm6>

16 tirante diam.27 mm 3.20 3.20 3.65 3.65 Asta n. 2030 (107 209) tirante diam.27 mm Crit. 5 ------------------------------------------- - Verifica Freccia massima carichi totali - CC 3 f Z,G=0.00 (L/237159) - Verifica a trazione [4.2.5] - CC 1 SND Xl=0.11 - Classe 3 Sollecitazioni: N=15552.70 N,Ed=15552.70 Npl,Rd=19357.80 Nu,Rd=21024.20 N,E d/Nt,Rd=0.80

Tirante di piano Φ20 mm

Caratteristiche profilati utilizzati Sez. Cod. Tipo D

<cm> Area

<cmq> Anet

<cmq> Aeff

<cmq> Jy

<cm4> Jz

<cm4> Iy

<cm> Iz

<cm> Wymin <cmc>

Wzmin <cmc>

Tp Fyk <daN/cmq>

Fyt <daN/cmq>

38 tirante diam.20 mm Cir. -- 3.14 3.14 3.14 0.79 0.79 0.50 0.50 0.79 0.79 S355 UNI EN 10025-2 3550.00 5100.00

Caratteristiche profilati utilizzati Sez. Cod. Wy,plas

<cmc> Wz,plas

<cmc> Atag,y <cmq>

Atag,z <cmq>

Jωωωω <cm6>

38 tirante diam.20 mm 1.30 1.30 2.00 2.00 Asta n. 3023 (219 -263) tirante diam.20 mm Crit. 5 ------------------------------------------- - Verifica Freccia massima carichi totali - CC 3 f Z,L =0.00 (L/416124) - Verifica a trazione [4.2.5] - CC 1 SND Xl=0.59 - Classe 3 Sollecitazioni: N=6222.04 N,Ed=6222.04 Npl,Rd=10621.60 Nu,Rd=11535.90 N,Ed /Nt,Rd=0.59

puntone Φ80x3 mm

Caratteristiche profilati utilizzati Sez. Cod. Tipo D

<cm> Area

<cmq> Anet

<cmq> Aeff

<cmq> Jy

<cm4> Jz

<cm4> Iy

<cm> Iz

<cm> Wymin <cmc>

Wzmin <cmc>

Tp Fyk <daN/cmq>

Fyt <daN/cmq>

11 puntone 80x3 Cir.c -- 7.26 7.26 7.26 53.87 53.87 2.72 2.72 13.47 13.47 S235H UNI EN 10210-1

2350.00 3600.00

Caratteristiche profilati utilizzati Sez. Cod. Wy,plas

<cmc> Wz,plas

<cmc> Atag,y <cmq>

Atag,z <cmq>

Jωωωω <cm6>

11 puntone 80x3 17.36 17.36 4.62 4.62 Asta n. 1204 (119 121) puntone 80x3 Crit. 1 ------------------------------------------- - Verifica di stabilità (4.2.4.1.3.1) - CC 1 SND Sollecitazioni: N=-6024.88 L=360.00 λ=132.14 Ncr=8614.44 λ* =1.41 Curva a: Φ=1.62 χ,min=0.41 N,Ed=-6024.88 Nb,Rd=6732.10 N,Ed/Nb,Rd= 0.89 - Verifica a compressione [4.2.9] - CC 1 SND Xl=0.1 5 - Classe 3 Sollecitazioni: N=-6024.88 N,Ed=-6024.88 Nc,Rd=-16242.00 N,Ed/Nc,Rd=0.37

Pag.42

collegamento “particolare A”

Assunto il Tiro di progetto corrispondente al massimo valore rilevato dei tiranti Φ27 (15553 daN) incrementato

del fattore di sovra resistenza γRd = 1,2 (tab.7.2.I NTC’18), si vuole effettuare la verifiche del collegamento del

tirante al nuovo cordolo 35x40 cm in c.a.

Osservato che dalla geometria esistente l’angolo di inclinazione del tirante rispetto all’orizzontale è pari a circa

45°, scomponendo la forza nelle due direzioni (oriz zontale e verticale) si ottengono i seguenti valori di

sollecitazione sulla piastra di fissaggio e sui 4 tirafondi classe 8.8 utilizzati:

N = 15553x1.2xsen(45°) = 13280 daN

V = 15553x1.2xcos(45°) = 13280 daN

M = 13280 x0.1 = 1328 daNm

Con riferimento all’immagine sottostante si riportano di seguito i tabulati di verifica

Collegamento 0001_-001 Simbologia N <daN> = Sforzo normale agente sul collegamento Tz <daN> = Taglio in direzione Z agente sul collegamento My <daNm> = Momento flettente intorno all'asse Y del collegamen to Ty l <daN> = Taglio in direzione Y locale Nl <daN> = Sforzo normale in direzione Z locale Mxl <daNm> = Momento flettente intorno all'asse X locale Fv,Ed <daN> = Taglio nei bulloni Fv,Rd <daN> = Resistenza a taglio del bullone Fb,Ed,p <daN> = Rifollamento lato piastra Fb,Rd,p <daN> = Resistenza a rifollamento lato piastra

Pag.43

Ft,Ed <daN> = Trazione nei bulloni Ft,Rd <daN> = Resistenza a trazione del bullone Bp,Ed,p <daN> = Azione di punzonamento di progetto lato piastra Bb,Rd,p <daN> = Punzonamento Int. V-T = Controllo interazione taglio/trazione [4.2.71] LT <m> = Lunghezza tirafondi σcR <daN/cmq> = Tensione nel calcestruzzo indotta dalla rosetta

σfR <daN/cmq> = Tensione nell'acciaio della rosetta per flessione

σc <daN/cmq> = Tensione nel calcestruzzo TP <daN> = Azione che genera tensione tangenziale parallela TO <daN> = Azione che genera tensione tangenziale ortogonale NO <daN> = Azione che genera tensione normale ortogonale τP <daN/cmq> = Tensione tangenziale parallela all'asse del cordone di saldatura

τO <daN/cmq> = Tensione tangenziale ortogonale all'asse del cordon e di saldatura

σO <daN/cmq> = Tensione normale ortogonale all'asse del cordone di saldatura

σID <daN/cmq> = Tensione ideale nel cordone di saldatura

ΣT <daN/cmq> = Somma tensioni nel cordone di saldatura Bnetta <mm> = Larghezza sezione al netto di eventuali fori Hnetta <mm> = Altezza sezione al netto di eventuali fori σ <daN/cmq> = Tensione normale

τ <daN/cmq> = Tensione tangenziale Myl <daNm> = Momento flettente intorno all'asse Y locale Tp = Tipo di acciaio Fyk <daN/cmq> = Tensione caratteristica di snervamento dell'acciaio Fyt <daN/cmq> = Tensione caratteristica di rottura CB = Classe del bullone Fyb <daN/cmq> = Tensione di snervamento dei bulloni Ftb <daN/cmq> = Tensione di rottura dei bulloni Piastra 177.00 x 242.00 s=20.00 - 4 Tirafondi φ 18 - Profondità di infissione: 350.00 2 righe ad interasse 150.00 2 colonne ad interasse 104.00 Altezza di gola saldature: anima 4.95 - ala 4.95 Caratteristiche meccaniche

Tp Fyk <daN/cmq>

Fyt <daN/cmq>

CB Fyb <daN/cmq>

Ftb <daN/cmq>

S235 UNI EN 10025-2 2350.00 3600.00 8.8 5600.00 8000.00 Tirafondi e calcestruzzo CC 1 SLU (Collegamento 0001_-001) Azioni sul collegamento: N=13278.00 Tz=-13280.00 My =-1328.00 Sollecitazioni agenti localmente: Ty l =-13280.00 N l =13278.00 Mx l =-1328.00 Taglio nei bulloni: Fv,Ed=3320.00 Fv,Rd=9771.61 Rifollamento lato piastra: Fb,Ed,p=3320.00 Fb,Rd,p= 20917.90 Trazione nei bulloni: Ft,Ed=7525.43 Ft,Rd=11059.20 Azione di punzonamento di progetto lato piastra: Bp ,Ed,p=7525.43 Bb,Rd,p=39086.40 Int. V-T=0.83 Tirafondi:LT=0.43 (0.31) σcR=103.97 σfR =1606.51 Compressione nel calcestruzzo: σc=55.09 Saldatura profilo-piastra CC 1 SLU (Collegamento 0001_-001) Azioni sul collegamento: N=13279.00 Tz=-13280.00 My =-664.00 Sollecitazioni agenti localmente: Ty l =-13280.00 N l =13279.00 Mx l =664.00 Azioni sul cordone: TP=0.00 TO=-168.29 NO=168.28 Tensioni nel cordone: τP=0.00 τO=618.29 σO=1441.54 σID =1568.54 ΣT=2059.82 Flessione attacco inferiore piastra Bnetta=177.00 Hnetta=20.00 CC 1 SLU (Collegamento 0001_-001) Azioni sul collegamento: N=13278.00 Tz=-13280.00 My =-1328.00 Sollecitazioni agenti localmente: Ty l =-96.37 Mx l =-0.05 Tensioni nella sezione: σ=0.41 τ=2.72 Flessione attacco destro piastra Bnetta=204.00 Hnetta=20.00 CC 1 SLU (Collegamento 0001_-001) Azioni sul collegamento: N=13278.00 Tz=-13280.00 My =-1328.00 Sollecitazioni agenti localmente: Ty l =6750.98 My l =296.46 Tensioni nella sezione: σ=2179.87 τ=165.47 Flessione attacco sinistro piastra Bnetta=204.00 Hnetta=20.00 CC 1 SLU (Collegamento 0001_-001) Azioni sul collegamento: N=13278.00 Tz=-13280.00 My =-1328.00 Sollecitazioni agenti localmente: Ty l =6750.98 My l =296.46 Tensioni nella sezione: σ=2179.87 τ=165.47

Pag.44

collegamento “particolare B”

Con riferimento al metodo ETAG (Guideline foe European Technical Approvalo of metal Anchors for use in

Concrete (Annex C)), si riportano le verifiche del collegamento tiranti-puntone posto a circa 3 m d’altezza.

Cautelativamente il controllo dei valori di resistenza rispetto a quelli di sollecitazione è stato effettuato nell’ipotesi di

utilizzo di resina bi componente tipo HILTI HIT-RE 500 SD e fori non passanti. Dove possibile ovviamente, si

ritiene migliorativo il collegamento con fori passanti e contro piastra.

Dal software di calcolo distribuito dal produttore della resina, assunto un calcestruzzo tipo C30/35, 8 barre filettate

M16 ed il seguente regime di sollecitazione si ottiene:

N = 15553x1.2xsen(45°) – 3600x1.2 = 8960 daN

V = 15553x1.2xcos(45°) = 13280 daN

M = 13280 x0.1 = 1328 daNm

Pag.45

Pag.46

Pag.47

collegamento “particolare C”

Tenuto conto della particolarità del collegamento e dei carichi sollecitanti attesi, si prevede la posa di 4 barre

filettate M18 su fori passanti nel portale in c.a. con relativa contro piastra. Visto il collegamento anche con il

sistema di controventamento di piano si è ritenuto opportuno confinare interamente il nodo portale-veletta in c.a.

mediante carpenteria metallica (vedi tav. S4.3).

La verifica del collegamento principale viene effettuata assimilando le barre filettate a tirafondi contrastati dal lato

opposto mediante rosette (in sostituzione della contropiastra).

Assunto il Tiro di progetto corrispondente al massimo valore rilevato dei tiranti Φ27 (15553 daN) incrementato del

fattore di sovra resistenza γRd = 1,2 (tab.7.2.I NTC’18), ed osservato che dalla geometria esistente l’angolo di

inclinazione del tirante rispetto all’orizzontale è pari a circa 45°, scomponendo la forza nelle due d irezioni

(orizzontale e verticale) si ottengono i seguenti valori di sollecitazione sulla piastra di fissaggio e sui 4 tirafondi

classe 8.8 utilizzati:

N = 15553x1.2xsen(45°) = 13280 daN

V = 15553x1.2xcos(45°) = 13280 daN

M = 13280 x0.1 = 1328 daNm

Con riferimento all’immagine sottostante si riportano di seguito i tabulati di verifica

Collegamento 0001_-001 Simbologia N <daN> = Sforzo normale agente sul collegamento Tz <daN> = Taglio in direzione Z agente sul collegamento My <daNm> = Momento flettente intorno all'asse Y del collegamen to Ty l <daN> = Taglio in direzione Y locale Nl <daN> = Sforzo normale in direzione Z locale Mxl <daNm> = Momento flettente intorno all'asse X locale

Pag.48

Fv,Ed <daN> = Taglio nei bulloni Fv,Rd <daN> = Resistenza a taglio del bullone Fb,Ed,p <daN> = Rifollamento lato piastra Fb,Rd,p <daN> = Resistenza a rifollamento lato piastra Ft,Ed <daN> = Trazione nei bulloni Ft,Rd <daN> = Resistenza a trazione del bullone Bp,Ed,p <daN> = Azione di punzonamento di progetto lato piastra Bb,Rd,p <daN> = Punzonamento Int. V-T = Controllo interazione taglio/trazione [4.2.71] LT <m> = Lunghezza tirafondi σcR <daN/cmq> = Tensione nel calcestruzzo indotta dalla rosetta

σfR <daN/cmq> = Tensione nell'acciaio della rosetta per flessione

σc <daN/cmq> = Tensione nel calcestruzzo TP <daN> = Azione che genera tensione tangenziale parallela TO <daN> = Azione che genera tensione tangenziale ortogonale NO <daN> = Azione che genera tensione normale ortogonale τP <daN/cmq> = Tensione tangenziale parallela all'asse del cordone di saldatura

τO <daN/cmq> = Tensione tangenziale ortogonale all'asse del cordon e di saldatura

σO <daN/cmq> = Tensione normale ortogonale all'asse del cordone di saldatura

σID <daN/cmq> = Tensione ideale nel cordone di saldatura

ΣT <daN/cmq> = Somma tensioni nel cordone di saldatura Bnetta <mm> = Larghezza sezione al netto di eventuali fori Hnetta <mm> = Altezza sezione al netto di eventuali fori Myl <daNm> = Momento flettente intorno all'asse Y locale σ <daN/cmq> = Tensione normale

τ <daN/cmq> = Tensione tangenziale Tp = Tipo di acciaio Fyk <daN/cmq> = Tensione caratteristica di snervamento dell'acciaio Fyt <daN/cmq> = Tensione caratteristica di rottura CB = Classe del bullone Fyb <daN/cmq> = Tensione di snervamento dei bulloni Ftb <daN/cmq> = Tensione di rottura dei bulloni Piastra 217.00 x 260.00 s=15.00 - 4 Tirafondi φ 18 - Profondità di infissione: 300.00 2 righe ad interasse 180.00 2 colonne ad interasse 120.00 Altezza di gola saldature: anima 6.36 - ala 6.36 Caratteristiche meccaniche

Tp Fyk <daN/cmq>

Fyt <daN/cmq>

CB Fyb <daN/cmq>

Ftb <daN/cmq>

S235 UNI EN 10025-2 2350.00 3600.00 8.8 5600.00 8000.00 Tirafondi e calcestruzzo CC 1 SLU (Collegamento 0001_-001) Azioni sul collegamento: N=13278.20 Tz=-13280.00 My =-1062.40 Sollecitazioni agenti localmente: Ty l =-13280.00 N l =13278.20 Mx l =-1062.40 Taglio nei bulloni: Fv,Ed=3320.00 Fv,Rd=9771.61 Rifollamento lato piastra: Fb,Ed,p=3320.00 Fb,Rd,p= 13642.10 Trazione nei bulloni: Ft,Ed=6235.02 Ft,Rd=11059.20 Azione di punzonamento di progetto lato piastra: Bp ,Ed,p=6235.02 Bb,Rd,p=29314.80 Int. V-T=0.74 Tirafondi:LT=0.38 (0.26) σcR=38.88 σfR =1452.20 Compressione nel calcestruzzo: σc=17.14 Saldatura profilo-piastra CC 1 SLU (Collegamento 0001_-001) Azioni sul collegamento: N=13278.20 Tz=-13280.00 My =-1062.40 Sollecitazioni agenti localmente: Ty l =-13280.00 N l =13278.20 Mx l =1062.40 Azioni sul cordone: TP=0.00 TO=-206.64 NO=206.61 Tensioni nel cordone: τP=0.00 τO=433.00 σO=1252.46 σID =1325.20 ΣT=1685.46

__________________________________________________________________

Con riferimento al metodo ETAG (Guideline foe European Technical Approvalo of metal Anchors for use in

Concrete (Annex C)), si riportano inoltre le verifiche del collegamento tiranti di piano-piastra di collegamento al

portale, posta sul lato interno della palestra.

Dall’analisi del modello, il carico di trazione massimo sul tirante tiranti Φ20 in oggetto risulta essere pari a circa

4400 daN. Incrementato tale valore del fattore di sovra resistenza γRd = 1,2 (tab.7.2.I NTC’18), ed osservato che

dalla geometria esistente l’angolo di inclinazione del tirante rispetto all’asse del portale è pari a circa 26°,

Pag.49

scomponendo la forza nelle due direzioni si ottengono i seguenti valori di sollecitazione sulla piastra di fissaggio e

sui 2 tirafondi classe 8.8 utilizzati:

N = 4400x1.2xsen(26°) = 2314 daN

V = 4400x1.2xcos(26°) = 4725 daN

M ~ 0 daNm

Assunto ragionevolmente che la forza di trazione sul collegamento venga assorbita dal cordolo in c.a. e dalle

restanti carpenterie si ottiene relativamente alle sollecitazioni taglianti (nel piano del portale):

Pag.50

Pag.51

collegamento “particolare D”

Con riferimento al metodo ETAG (Guideline foe European Technical Approvalo of metal Anchors for use in

Concrete (Annex C)), si riportano le verifiche del collegamento dei tiranti collegati alla parte bassa del telaio in c.a.

posto a circa 3 m d’altezza (lati lunghi zona servizi).

Dall’analisi del modello, il carico di trazione massimo sul tirante tiranti Φ27 in oggetto risulta essere pari a circa

8130 daN. Incrementato tale valore del fattore di sovra resistenza γRd = 1,2 (tab.7.2.I NTC’18), ed osservato che

dalla geometria esistente l’angolo di inclinazione del tirante rispetto all’orizzontale è pari a circa 45°, scomponendo

la forza nelle due direzioni (orizzontale e verticale) si ottengono i seguenti valori di sollecitazione sulla piastra di

fissaggio e sui 4 tirafondi classe 8.8 utilizzati:

N = 8130x1.2xsen(45°) = 6920 daN

V = 8130x1.2xcos(45°) = 6920 daN

M = 6920 x0.09 = 620 daNm

Osservato che la tipologia del particolare di fissaggio è la medesima di quella utilizzata per il particolare “C” e che

le sollecitazioni risultano inferiori, le tensioni presenti sui materiali costituenti si ritengono accettabili rispetto ai

valori limite proposti dalla normativa in vigore.

Intervento n° 5

POSA DI CARPENTERIA ANTI-RIBALTAMENTO PARETE LATO E ST (elemento secondario)

Con riferimento allo schema grafico sottostante e ad un tratto di muratura di lunghezza unitaria, assunto di

considerare la presenza della muratura faccia a vista di spessore pari a due teste + intonaco interno incernierata

alla base ed in sommità sotto il portale in c.a., si effettuano le seguenti verifiche di stabilità per ribaltamento fuori

piano in direzione X:

Densità del blocco in muratura γ = 1600 daN/m3

Resistenza media a compressione carichi verticali 90.0 daN/cm2

Malta utilizzata M2.5

Resistenza a compressione della muratura fk = 0,75 fm x FC 40.0 daN/cm2

Modulo elastico (E) 22500 daN/cm2

Peso proprio muratura: = 430 daN/m2

Pag.52

Schema di verifica adottato nel calcolo

Wa = 430x7.4x1 = 3182 daN

qa = 2 (tabella 7.2.I)

α = 0.15

S = Ss ST = 1,8 (compreso effetti locali)

T1 = 0.075x83/4 = 0.36 s ( periodo dir X da modello post intervento ~ 0.45 s)

J = 100x253/12 = 130208 cm4

K = 384 E J / 5h3 = 384x22500x130208 / (5x7403) = 555 daN/cm = 555000 N/m

Ta = 2π (M/K)1/2 = 0.88 s

Sa = 0.15x1.8x[(3x(1+3.7/7.4)) / (1+(1-0.58/0.36)2 ) -0.5] = 0.15x1.8x (4.5/1.37 - 0.5) = 0.75

Fa = Sa Wa / qa = 0.75x3182/2 = 1196 daN

Distribuendo il carico sull’intera altezza del pannello si ottiene: q = Fa / 7.4 = 162 daN/m

Da cui:

Mrib = 162x7.4 2 / 8 = 1106 daNm/m

Assunto un meccanismo resistente ad arco del tipo di quello proposto dall’EC6 ed assunta pari a circa 0.1t la

larghezza della porzione di muratura resistente si ottiene:

fd = 0.85 fk/γm = 0.85x40/2 = 17 daN/cm2

Nr = 17x0.1x25x100 = 4250 daN

Mres = Nr 0.9 t = 4250x0.9x25 = 95625 daNcm/m = ~ 956 daNm/m < Mrib

Constatato che la parete, anche se vincolata in corrispondenza della trave superiore del portale, non presenta

caratteristiche tali da opporsi efficacemente alla flessione fuori piano in corrispondenza della mezzeria, si ritiene

opportuno inserire un telaio in carpenteria metallica in grado di impedire tale cinematismo, assorbendo le

sollecitazioni inerziali della parete e riportandole sul portale in c.a. di estremità.

Con riferimento allo schema statico riportato negli elaborati grafici allegati si riportano di seguito le verifiche dei

profili e dei fissaggi:

Pag.53

Arcareccio orizzontale Ω150x80x40x3 mm

Assunto un carico unitario corrispondente a 162 daN/m2 (forza inerziale stimata per sisma in direzione X), con

riferimento all’area d’influenza del profilo si ottiene:

*************************************************** ***************************** Unità di misura: cm daN *************************************************** ***************************** INPUT *************************************************** ***************************** Trave in semplice appoggio con carico uniformemente distribuito. Materiale: Fe360 Modulo di elasticità (E): 2.06e+0 06daN / cm^2 Peso specifico (j): 0.00785 daN / cm^3 Tensione di snervamento (sy): 2350daN / cm^2 Tensione di rottura (st): 3600daN / cm^2 Profilo: omega-1 80x80x40x2,5 mm Area (A): 13.3 cm ^2 Momento di inerzia (J): 406 cm^ 4 Modulo di resistenza elastico (W): 53.9 cm ^3 Peso unitario (g): 0.10 d aN / cm Luce (L): 400 cm Carico distribuito (q): 4.05daN / cm Peso elemento strutturale: 40 daN *************************************************** ***************************** OUTPUT SINTETICO *************************************************** ***************************** Spostamento verticale massimo (freccia): 1.57 cm Rapporto Luce/freccia: 334 Sforzo di Von Mises massimo: 1502 daN / cm^2 Momento massimo: 81000daN c m Taglio massimo: 810daN

Montante verticale profilo rettangolare 300x150x5 mm

Assunto uno schema statico di trave caricata da due forze concentrate poste a circa L/3 di entità pari alle reazioni

vincolari degli arcarecci orizzontali collegati alla muratura, si ottiene:

*************************************************** *************************** Unità di misura: cm daN *************************************************** *************************** INPUT *************************************************** **************************** Trave in semplice appoggio con 2 carichi concentrat i eguali ai terzi della luce. Materiale: Fe360 Modulo di elasticità (E): 2.06e+0 06daN / cm^2 Peso specifico (j): 0.00785 daN / cm^3 Tensione di snervamento (sy): 2350daN / cm^2

Pag.54

Tensione di rottura (st): 3600daN / cm^2 Profilo: RHS-300 x150x10 Area (A): 44 cm^2 Momento di inerzia (J): 5296 cm ^4 Modulo di resistenza elastico (W): 353 cm^ 3 Peso unitario (g): 0.34 da N / cm Luce (L): 750 cm Carico concentrato (P): 1620daN Peso elemento strutturale: 255 daN *************************************************** **************************** OUTPUT SINTETICO *************************************************** **************************** Spostamento verticale massimo (freccia): 2.18 cm Rapporto Luce/freccia: 3447 Sforzo di Von Mises massimo: 1147.3 / c m^2 Momento massimo: 405000daN cm Taglio massimo: 1620daN

Collegamento particolare “H”

Con riferimento al metodo ETAG (Guideline foe European Technical Approvalo of metal Anchors for use in

Concrete (Annex C)), si riportano le verifiche del collegamento laterale arcareccio-portale in c.a.

Il controllo dei valori di resistenza rispetto a quelli di sollecitazione è stato effettuato nell’ipotesi di utilizzo di resina

bi componente tipo HILTI HIT-RE 500 SD e fori non passanti.

Dal software di calcolo distribuito dal produttore della resina, assunto un calcestruzzo tipo C30/35, 4 barre filettate

M12 ed il seguente regime di sollecitazione agente nel centro della piastra di collegamento 200x200x8 mm si

ottiene:

N = 810 daN

V = 0 daN

M = 810 x0.2 = 170 daNm

Pag.55

Pag.56

Pag.57

3) VERIFICHE AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO

Viste le tipologie di interventi proposti, non si ritiene opportuno riportare ulteriori verifiche agli stati limite

d’esercizio.

Guastalla, 28 novembre 2018 Il Tecnico

…...........................................