Rutìn.it n°4 Novembre

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Ostilità Quotidiane Intervista con Adrian TRANQUILLI A tu per tu con KOKI WOW... Dead ... to be Wild N°4 Anno I - Novembre 2011 - www.rutin.it Tabloid Gratuito a Fumetti

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Rutìn.it n°4

Transcript of Rutìn.it n°4 Novembre

Ostilità Quotidiane

Intervistacon

AdrianTRANQUILLI

A tu per tucon KOKI

WOW...

Dead ... to be Wild

N°4 Anno I - Novembre 2011 - www.rutin.it

Tabloid Gratuito a Fumetti

www.rutin.it - Numero 4 - Anno I - Novembre 2011

EDITORIALEEDITORIALEPagare la SIAE per i trailer? No, grazieGuardate i trailer in Internet prima di scegliere un film? Girovagate per il web alla ricerca di un qualsivoglia video musicale o book-trailer che possa aiutarvi nell’acquisto di dischi, libri, fumetti? In-somma, siete accaniti fruitori del materiale multimediale messo a disposizione dai vostri siti preferiti? Bene, anzi male! Perché se la risposta è sì, preparatevi al peggio: nei prossimi giorni correte il rischio di trovarvi di fronte un’amara sorpresa. “La sezione video di questo sito è stata sospesa”. È la scritta in cui potreste imbattervi in giro per la Rete.

Il motivo è presto detto: la SIAE ha imposto una norma in base alla quale chi vuole fornire in Internet trailer, booktrailer e video musicali dovrà ottenere una licenza a pagamento. Già, tutti i siti a carattere commerciale saranno costretti a pagare 1800 euro all’an-no alla SIAE per poter ospitare materiale audiovisivo. Secondo la SIAE, l’obiettivo della direttiva è “diffondere il rispetto dei diritti degli autori”, visto che i siti “aumentano la loro attrattività verso gli utenti arricchendo con i trailer e con la musica i loro contenuti”.A dir il vero, considerando le difficoltà economiche dell’editoria online, l’unico effetto che potrebbe sortire la norma è quello di far chiudere le sezioni video di molti siti. Il tutto a discapito della fun-zione di promozione culturale svolta dai magazine online: qualora venisse a mancare, danneggerebbe in primis gli operatori (distribu-tori cinematografici, case editrici, etichette discografiche). Un bel paradosso. Non sarà che la SIAE batte cassa per appianare il debito di 800 milioni di euro verso gli associati? A pensare male si fa pec-cato, ma spesso ci si azzecca…

Francesco Siciliano

www.rutin.itN° 4 - Anno I - Novembre 2011Editore: Eggs Press s.r.l.Direttori Editoriali:Guido MuziEmanuele [email protected] Legale:Via Yser, 21 00198 RomaSede Operativa:Via G. Paisiello, 32 00198 Roma

Direttore Responsabile: Francesco SicilianoRedazione:Tanina CordaroFrancesco Saverio RussomannoJlenia CurròPaola [email protected] Marketing:Luca Maria PolaccoAnna Maria [email protected]

Art Director:Damiano MontiCopertina, Grafica e Impaginazione:Alessandro Di BaccoFoto a cura di: Romina Nizar

Stampa:Centro Stampa Quotidiani S.p.a.Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)www.csqspa.it

Grafica, marchi e contenuti di tutte le pagine sono di esclusiva proprietà di Eggs Press s.r.l. e dei rispettivi autori.

INDICEINDICE

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Registrato presso il Tribunale di Roma n. 83/2011 del 16 Marzo.

14 INTERVISTA A KOKIdi Michael Passalacqua

15 OBIETTIVO: ROMPERE IL MURO...di Anna Maria Possidente

10 TUCOdi Daniele Dickmann

9 DEBUGdi Nevitz

8 I SEGNALI PARLANO CHIARO...di Eloisa Scichilone

PELVIUSdi Vano3

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È l’autore di Ghenga, il

fumetto seriale a tiratura nazionale uscito alcuni anni fa in edicola, in-centrato sul tema degli studenti fuo-risede e al quale hanno collaborato solo disegnatori e grafici italiani. La sua particola-rità sta nel parlare dell’argomento con un suo stile personalissimo, presentando le avventure di Sara, Sabrina e Arianna in chiave ironica e surreale.

Francesco Rivano, detto Vano, ha anche realizzato il video anima-to di Safari rmx di Jovanotti, con il quale ha vinto il premio della criti-ca su Qoob; ha collaborato con Left nelle vesti di vignettista satirico e curato la sigla del documentario Le Dame e il Cavaliere, uscito in dvd in tutte le librerie. Inoltre, proprio su Ghenga è stato realizzato un do-cumentario, andato in onda sul ca-nale tematico Current TV.

Attualmente, oltre a collaborare con Rutìn.it sta preparando la sua prima graphic novel, che si intitole-rà Nutrirsi d’Avanzi. La sua scelta di sposare il progetto alla base della nostra rivista è legata al fatto che ne appoggia lo spirito di condivisione libera.

Vano

Numero 4 - Anno I - Novembre 2011 - www.rutin.it

Miwa Ueda, nota al pubblico italiano per Peach Girl (Play

Press) e Papillon (Star Comics), farà uscire una nuova romanticissima se-rie manga dal titolo Rokomoko.

L’annuncio è stato dato nel numero di dicembre di Bessatsu Friend (rivi-sta che propone gli shojo – ovvero i manga destinati ad un pubblico fem-minile – edita dalla Kodansha), che pubblicherà il fumetto dalla pros-sima uscita, la cui distribuzione è prevista in Giappone il 13 dicembre.

Al centro della trama è la giovane Hiroko, una ragazza sul punto di con-fessare i suoi sentimenti al suo com-pagno Takeru, ma che si trova a dover fare i conti con un’inattesa rivale.

Sempre all’insegna del romantici-smo, all’interno di Bessatsu Friend debutterà anche un altro manga: Kimi ni Happiness, dell’autrice Ruka Ichinose.

Al momento non è ancora pre-vista alcuna distribuzione di Roko-moko per il mercato italiano.

Paola Faedda

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Nuova Serieper Miwa Ueda

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Da qualche settimana nelle li-brerie, Post Coitum – Satire

di un tardo impero sta riscuotendo un unanime successo di critica e di pubblico. L’occasione per incon-trare l’autore Makkox a Roma si presenterà mercoledì 7 dicembre alla libreria MelBookStore in via Nazionale 254.

Il libro, uscito per BAO Publi-shing in un’edizione corredata da un’introduzione di Luca Bizzarri e una prefazione di Luca Sofri, pro-pone 256 pagine di fiele, ironia e amarezza su un anno di attualità politica italiana. È la prima, spetta-colare raccolta delle vignette pub-blicate su ilPost.it. Una collezione che consacra Makkox come uno dei massimi nomi della satira italiana.

Makkox è autore di fumetti che appaiano sul web dal 2007. Il 10 settembre 2011 gli è stato conferito il prestigioso Premio Internaziona-le della Satira Politica di Forte dei Marmi, già consegnato a colleghi del calibro di Vauro, Vincino, Fo-rattini e Giannelli. E proprio Vau-ro e Vincino l’hanno scelto per la squadra che riporterà la storica rivi-sta Il Male in edicola.

Oltre all’autore, all’incontro sarà presente il famoso fumettista e regi-sta Sergio Staino.

Tanina Cordaro

Appuntamento con la Satira di Makkox

Yoko d’Holbachie, personali-tà dallo stile inconfondibile,

terrà la sua prima personale italia-na presso la galleria Mondo Biz-zarro di Roma nel mese di dicem-bre. L’artista esporrà le sue opere accanto alle serigrafie di Takashi Murakami e a un’ampia selezione di tavole originali dei più popolari anime giapponesi.

Perfetto connubio di pop-surre-alismo californiano e giapponese in stile kawaii, il lavoro di Yoko d’Holbachie è caratterizzato da una sorta di introspezione psichedelica: una vena da vibrante maestro del colore in grado di incendiare tele dove, ciò che sembrano essere luci di videogame, illuminano paesaggi immaginifici, dando vita a perso-naggi fantastici, impossibili da di-menticare.

Nata a Yokohama, Yoko d’Hol-bachie si è mossa a lungo nel mon-do della grafica, dell’illustrazione e del design prima di imboccare la strada dell’arte visiva. E dal 2008, questa originale artista giapponese ha bruciato le tappe, esponendo nel-le più importanti gallerie del mondo e conquistando la copertina della prestigiosa rivista Hi-Fructose.

A cura della Redazione

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La Prima Volta di Yoko d’Holbachie in Italia

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Gipi salirà in cattedra per una lezione sul fumetto domenica

4 dicembre alle ore 18 all’Audito-rium Parco della Musica di Roma.

Gipi (all’anagrafe Gian Alfonso Pacinotti) nasce a Pisa nel 1963. Nel 1994 inizia a pubblicare vi-gnette e racconti brevi sulla rivista satirica Cuore. Le prime storie a fu-metti escono sul mensile Blue e poi su altre testate e giornali italiani. Per la casa editrice Coconino Press ha realizzato diversi libri: da Ester-no Notte agli Appunti per una storia di guerra (premiato come miglior fumetto dell’anno al Festival Inter-nazionale di Angoulême nel 2006). Tra le altre sue opere, Questa è la stanza, la serie Baci dalla provincia, S., La mia vita disegnata male, l’an-tologia Diario di fiume e Verticali.

Gipi è anche illustratore per il quotidiano La Repubblica e col-labora con il settimanale Interna-zionale. Recentemente ha esordito come regista con L’ultimo terrestre, presentato lo scorso settembre alla 68esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

A cura della Redazione

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Gipi dà Lezione di Fumetto

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Entrata gio-vanissima in

The Walt Disney Company Italia come illustratri-ce, ha poi prose-guito lavorando come character designer, studio

ambienti e costumi per l’animazione.Tra il 1998 ed il 2003 partecipa a mol-

ti workshop con animatori professionisti di famosi titoli della Disney come Her-cules, Mulan, Tarzan e molti altri.

Ha lavorato a vari libri scolastici e illustrati, progetti per il web e commis-sioni private; nel 2006 insieme a Mau-ro Gandini ha creato Liludori, un pro-getto molto speciale che al momento riguarda libri, quadri, oggetti d’arte e una piccola linea di abbigliamento.

Con lo stesso Gandini, tra il 2007 ed il 2008, realizza due libri della serie Liludori Little Adventures intitolati A Family Tree e Catorama.

Nel 2011 partecipa, con una storia a fumetti, alla rassegna Kill the Granny Comedy Collection. Nel 2002 arriva seconda nel più importante contest iconist del mondo (iconfactory.com) con le icone di Cloth World. Nel 2008 vince il contest iconist di Pixelgirl.com con il set di icone di Liludori’s Nature. Attualmente insegna disegno applicato allo studio del Character Design presso la Scuola del Fumetto di Milano e si de-dica ai propri progetti personali. Conti-nua a lavorare nell’ambito dell’editoria illustrando libri e riviste specializzate.

www.eloisascichilone.com

Eloisa Scichilone

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Classe 1984, disegnatore

professionista dal 2005.

Passa la sua vita viaggiando e dise-gnando ad ogni occasione che gli si presenta.

Animatore in Giappone, designer di giocattoli a Hong Kong, illustra-tore in Spagna e in Italia.

Tra gli altri lavori ha pubblicato tavole pubblicitarie per McDonalds e strisce a fumetti per un quotidiano di Hong Kong.

Ora sta per uscire in Italia il suo primo manga: Adventure Hunter.

Nevitz

Nato a Roma, si diploma

presso l’Istituto Europeo di De-sign nel 1997.

Nello stesso anno collabora per la rivista di fumetti indipen-

dente Kerosene e pubblica illustra-zioni sulla rivista Lettere, curata da Riccardo Mannelli. Dal 1998 inizia a lavorare disegnando story-board per agenzie pubblicitarie e cine-matografiche come la, Armando Testa, Publicis, Eurorscg, Saatchi & Saatchi, Marino e associati, Fil-master, Faros film, Axis consulenti associati, Artservice, Harold mo-tion pictures, Sunflower produc-tion, Brw & partners, Fortuna felix film, Unilever.

Con la Colorado Commercial ha disegnato lo story-board dello spot Telecom Gandhi insieme al regista Spike Lee.

Per la Melampo Cinematografica insieme al regista Benigni disegna lo story-board di una scena del film La Tigre e la Neve.

Nel 2005 per la Cattleya ha dise-gnato lo story-board del film N con Paolo Virzì. Uscirà in seguito un ar-ticolo su questo lavoro nella rivista di cinema Ciak.

Come illustratore ha lavorato per la rivista New Politics edizioni il Riformista e per il quotidiano il Sole24Ore. Dal 2007 collabora con lo studio di Rosario Oliva come visualizer, character designer ed illustratore.

www.daniele/dickmann.com

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Daniele Dickmann

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Tutte le saghe hanno un inizio e quella degli X-Men non fa ecce-

zione. Dopo i primi tre capitoli dedicati alle avventure dei mutanti più famosi al mondo e l’episodio sulle origini di Wol-verine, ecco approdare sugli scaffali dei negozi il prequel X-Men: L’Inizio, di-sponibile nei formati DVD e Blu-Ray.

A tutti gli appassionati, il film svela l’oscuro passato dei supereroi, spiega come è nato l’eterno conflitto tra gli eroi e i malvagi dell’universo X-Men, e fornisce risposte a tutte quelle domande che fin’ora non avevano mai avuto un riscontro: perché Charles è su una sedia a rotelle? Da dove vengono X-Mansion e Cerebro? Come si sono incontrati gli X-Men? Per chi invece non ha mai vi-sto i film dei mitici mutanti o per chi non ha mai letto i famosi fumetti firmati Marvel che hanno ispirato la saga, X-Men: L’Inizio è la perfetta opportunità di avvicinarsi per la prima volta ad una delle serie cinematografiche, che con il passare degli anni, è diventata un importante pilastro dell’immaginario cinefilo.

Tra i numerosi contenuti speciali del Blu-Ray HD c’è Cerebro: localizzatore di mutanti, una funzione esclusiva che, durante la visione del film, consente di individuare i mutanti e di visualizzare una scheda con tutte le loro caratteristi-che, creando una mappa degli X-Men tutta da esplorare.

A cura della Redazione

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Le Origini degli X-Men in DVD e Blu-Ray

Dal 16 dicembre alla Dorothy Circus Gallery di Roma, lo

spazio dedicato all’arte pop-surreali-sta e alle nuove tendenze figurative, sarà in scena lo Special Christmas Event/Toys and Sculptures.

Ad esporre le loro creazioni due artisti del Circus Posterus: Kathie Olivas e Brandt Peters.

La prima è un’artista multime-diale i cui lavori si concentrano sull’imperfezione dei soggetti, principalmente bambini che vivono in una conformità post-apocalittica, prendendo spunto dai ritratti ameri-cani di inizio secolo.

Soggetto delle opere di Peters è invece un mondo fatto di racca-priccianti icone e alter ego di eroi mascherati, come a voler contrap-porre alla nostra idea di innocenza e accettazione sociale la loro antitesi, in modo da farci chiedere a quale dei due mondi apparteniamo.

Sarà possibile ammirare anche opere di Olin K. tribe, Alessio Vi-dal, Clementine de Chabenix e Ste-fano Bessoni.

Paola Faedda

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Regalo di Natalealla Dorothy Circus Gallery

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GarageZero propone un nuovo appuntamento con il contem-

poraneo, celebrando la street art nello spazio occupato di via dei Treviri a Roma, l’innovativa area museale pensata per contribuire al rilancio e allo sviluppo della cultura nella Capitale.

Il 2 dicembre alle ore 18 Diamond inaugurerà la poetica urbana con la sua personale rassegna Fear & De-sire, un percorso che, attraverso le armi e le immagini femminili, narra i risultati dell’imposizione mass me-diatica e del potere politico.

Diamond è un artista internazio-nale. La sua creatività prende forma sulla strada: negli anni ha trovato asilo in numerosi spazi autogestiti, su muri assegnati o conquistati di Roma. Nato nel 1977, l’innata pro-pensione per il disegno lo conduce ancora adolescente sulla strada, dove con una tag diversa da quella di oggi, inizia a mettere a fuoco gli obiettivi artistici da perseguire: diffondere la sua arte dentro e fuori il circuito espo-sitivo tradizionale e convenzionale. Diamond ha condotto i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal ’93 è attivo nel panorama del writing con un segno stilistico elegante e al contempo provocatorio. Nel 1998 autentica il suo passaggio dal writing alla street art.

A cura della Redazione

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Paura e Desiderio in Stile Street Art

Michael è un illu-

stratore free-lance Abruz-zese nato ad Atessa l’8 Apri-le 1987.

Si diploma come grafico

pubblicitario, ma sin da piccolo non riesce a stare un giorno senza disegnare; per questo motivo de-cide di frequentare per tre anni un corso da privatista con Antonio Fara, fumettista e illustratore, at-tualmente disegnatore di Nathan Never.

Successivamente si trasferisce per cinque anni a Bologna, dove frequenta il primo anno di Accade-mia di Belle Arti, un corso di illu-strazione per ragazzi con referente Octavia Monaco e uno di pittura ad olio con referente Nino Noce.

È un artista camaleontico, che ama i camaleonti ed è proprio un camaleonte il protagonista del suo ultimo progetto Koki the Chameleon, che considera un po’ come il suo piccolo grande alter-ego artistico.

il suo blog è : http://kokicaos.blogspot.com/il blog di Koki: http://kokichameleon.blogspot.com/

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Michael Passalacqua

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Obiettivo: rompere il muro dell’ovvioSi è appena conclusa una sua mostra al Museo Macro di Roma, in cui i protagoni-sti erano due tra i più amati personaggi del mondo dei fumetti, Batman e Joker: Adrian Tranquilli ci confessa la sua missione artisti-ca in un’intervista esclusiva.

Come nasce la sua passione per i fu-metti?

Da bambino disegnavo fu-metti in continuazione: era il mio modo di creare un mondo ‘altro’ da contrap-porre a quello dei grandi. Mi sono formato negli anni dell’Editoriale Corno di Lu-ciano Secchi e ho sempre amato il fumetto supere-roico che nel tempo è di-ventato il mio strumento di analisi del nostro modello culturale. Perché, per citare Marco Arnaudo, il fumetto supereroico è il “metatesto più ampio e complesso dell’intera storia umana”.

E l’idea della mostra All is violent, all is bright?È nata dalla volontà di creare all’interno del Ma-cro un percorso narrativo sviluppato con due in-stallazioni. Da una parte, al centro del museo era stata collocata una scultura che appariva come un modello architettonico che riproduceva la Ba-silica di San Pietro realizzata con cinquantamila carte da gioco sulle quali campeggiava un’unica figura altrettanto carica di valenze simboliche: il Joker. Erano 52 diverse facce di questo per-sonaggio ambiguo ed emblematico, scelte dalle

prime rappresentazioni settecentesche sino a quelle più contemporanee, che ho ripetuto in ma-niera quasi ossessiva creando un vero e proprio ‘castello di carte’. Dall’altra parte, all’esterno e nel punto più alto del museo, appariva un’altra struttura architettonica costituita di gabbie, dove lo spettatore di fatto era ‘costretto’ ad entrare per

raggiungere la figura del Bat-man che pareva ingabbiato, ma solo per scoprire che in realtà era lo stesso spettatore ad esse-re ingabbiato e non viceversa.

Nelle precedenti esposizioni These Imaginary Boys e The Age of Chance la figura in pri-mo piano era quella del supere-roe. Don’t Forget the Joker an-ticipa un’inversione dei ruoli e prepara la strada all’antieroe come protagonista?Ho scelto alcune figure che ap-partengono al nostro immagi-nario collettivo, in particolare quelle che sono state generate nell’ambito dei comics, ma il mio lavoro si colloca oltre que-sto aspetto che è solo di super-ficie, in quanto ciò che mi inte-ressa di più è ‘rompere il muro

dell’ovvio’, come dicono gli antropologi.

Qual è la sua opinione sull’annuncio da par-te della Casa Editrice DC Comics di azzerare

alcune testate storiche, tra le quali Superman, Batman e Wonder Woman?Una delle caratteristiche fondamentali del fu-metto supereroico (in particolare quello targato Marvel e DC) è aver creato una struttura spazio-temporale interna e coerente, esattamente come ogni mitologia o religione. E la cosiddetta conti-nuity ne è parte integrale. Perderla è, al di là della ovvia manovra commerciale, un grosso errore.

Cosa pensa del cinema in relazione ai perso-naggi del mondo dei fumetti?È un’arma a doppio taglio, e se da una parte aiu-ta a rilanciare il personaggio per nuove genera-zioni, dall’altra si rischia, con produzioni spesso mediocri (come Daredevil, il Punitore, I Fanta-stici Quattro) di svilire o banalizzare il personag-gio nell’immaginario collettivo.

Qual è il suo fumetto preferito?Ho un’adorazione reverenziale nei confronti di Jack Kirby. Trovo straordinari i lavori di Win-sor McCay, Will Eisner, Gil Kane, Alan Moore, Mike Mignola, Jae Lee, Frank Miller, John Ro-mita Jr., Edoardo Risso, Paul Pope. I miei fumet-ti preferiti vanno da Gli Eterni di Jack Kirby a Rat-Man di Leo Ortolani passando per gli X-Men di Chris Claremont.

Anna Maria PossidenteFoto a cura di Romina Nizar

Ho scelto alcune figure che appartengono al nostro immaginario collettivo, ma il mio lavoro si colloca oltre questo aspetto

L’intervista integrale suwww.rutin.it