RUOLO DELL’AGENZIA REGIONALE PROTEZIONE AMBIENTE (A.R.P.A.)

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- Dipartimento di Lecce- Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale RUOLO DELL’AGENZIA REGIONALE PROTEZIONE AMBIENTE (A.R.P.A.) (A.R.P.A.) in relazione agli inquinanti ambientali urbani in relazione agli inquinanti ambientali urbani ARPA PUGLIA - Dr. Carlo Balestra -

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Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

RUOLO DELL’AGENZIAREGIONALE PROTEZIONE

AMBIENTE

(A.R.P.A.)(A.R.P.A.)in relazione agli inquinanti ambientali urbaniin relazione agli inquinanti ambientali urbani

RUOLO DELL’AGENZIAREGIONALE PROTEZIONE

AMBIENTE

(A.R.P.A.)(A.R.P.A.)in relazione agli inquinanti ambientali urbaniin relazione agli inquinanti ambientali urbani

ARPA PUGLIAARPA PUGLIA

- Dr. Carlo Balestra - - Dr. Carlo Balestra -

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BREVE INQUADRAMENTO STORICOBREVE INQUADRAMENTO STORICOBREVE INQUADRAMENTO STORICOBREVE INQUADRAMENTO STORICO

In Puglia l’Agenzia Regionale per la Protezione

dell’Ambiente è stata istituita con Legge

Regionale n°6 del 22/01/99.

Ad essa sono stati trasferiti i beni mobili,

immobili ed il personale dei P.M.P.

A seguito di referendum abrogativo delle competenze ambientali da parte delle Aziende USL, con Legge n°61 del 21/01/94, viene istituita l’Agenzia Nazionale Protezione Ambiente e le Agenzie Regionali.

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COMPITI PRINCIPALI DELL’ARPACOMPITI PRINCIPALI DELL’ARPAIN MATERIA AMBIENTALEIN MATERIA AMBIENTALE

COMPITI PRINCIPALI DELL’ARPACOMPITI PRINCIPALI DELL’ARPAIN MATERIA AMBIENTALEIN MATERIA AMBIENTALE

Ricerca sui fenomeni di inquinamento e sulle condizioni di rischio ambientale

Raccolta ed elaborazione dei dati ambientali

Piani mirati per la tutela dell’ambiente

Ricerca, sviluppo e diffusione di tecnologie ecologicamente compatibili

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Informazione sulla prevenzione dei rischi ambientali, con la relazione annuale sullo stato dell’ambiente della Regione Puglia

Studi di valutazione di impatto ambientale Vigilanza e controllo dei fattori fisici,

chimici e biologici di inquinamento ambientale

COMPITI PRINCIPALI DELL’ARPACOMPITI PRINCIPALI DELL’ARPAIN MATERIA AMBIENTALEIN MATERIA AMBIENTALE

COMPITI PRINCIPALI DELL’ARPACOMPITI PRINCIPALI DELL’ARPAIN MATERIA AMBIENTALEIN MATERIA AMBIENTALE

Valutazione e prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti connessi alle attività produttive

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COMPITI PRINCIPALI DELL’ARPACOMPITI PRINCIPALI DELL’ARPAIN MATERIA AMBIENTALEIN MATERIA AMBIENTALE

COMPITI PRINCIPALI DELL’ARPACOMPITI PRINCIPALI DELL’ARPAIN MATERIA AMBIENTALEIN MATERIA AMBIENTALE

Indagini laboratoristiche in materia ambientale richieste da Ministeri, Regioni, Provincie, Comuni, AUSL e Collettività

Attività istruttoria connessa all’approvazione di progetti e al rilascio di autorizzazioni in materia ambientale

Promozione di forme di consultazione con le varie organizzazioni ambientaliste sindacali e con le associazioni imprenditoriali di categoria

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ASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPAASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPA

L’A.R.P.A. si articola su tre livelli:

• Regionale

• Provinciale

• Territoriale

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Interesse regionale:Interesse regionale:• Protezione dell’ambiente

• Prevenzione individuale e collettiva sui fattori di rischio collegati all’ambiente

• Formazione e informazione

• Amministrativo

ASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPAASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPA

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Interesse provinciale:Interesse provinciale:

• Prevenzione ambientale

• Prevenzione individuale e collettiva sui fattori di rischio collegati all’ambiente di vita

ASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPAASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPA

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Interesse territoriale:Interesse territoriale:• Rappresentato da Servizi, con bacino di

intervento coincidente con gli ambiti territoriali AUSL, deputati allo svolgimento tecnico di primo livello e alle attività istruttorie e di vigilanza in materia di prevenzione ambientale

ASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPAASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPA

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Livello provinciale:Livello provinciale:• Organizzato in forma Dipartimentale, è

preposto allo svolgimento di tutte le attività in materia di prevenzione ambientale, individuale e collettiva, nonché delle attività di consulenza e supporto tecnico-specialistico e laboratoristico nei confronti di Ministeri, Regioni, Comuni, Provincia, AUSL, Enti pubblici e privati, collettività.

ASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPAASPETTI ORGANIZZATIVIASPETTI ORGANIZZATIVI

DELL’ARPADELL’ARPA

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Organizzazione dell’ARPA:Organizzazione dell’ARPA:Organizzazione dell’ARPA:Organizzazione dell’ARPA:

L’A.R.P.A. è strutturatain Aree di interesse ambientale:

ACQUA

ARIA

SUOLOC

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Dotazione Organica e StrumentaleDotazione Organica e StrumentaleDotazione Organica e StrumentaleDotazione Organica e Strumentale

• Sono stati trasferiti all’ARPA le funzioni, il personale, i beni, dei P.M.P.

• Altra dotazione organica da reperire mediante mobilità di personale appartenente a Ministeri, Regioni, Provincie, AUSL, Comuni, Enti pubblici vari.

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Dotazione Organica e StrumentaleDotazione Organica e StrumentaleDotazione Organica e StrumentaleDotazione Organica e Strumentale

A.R.P.A. ha deliberato una pianta organica provvisoria che prevede personale per circa 650 unità, in approvazione della Giunta Regionale

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NORMATIVANORMATIVANORMATIVANORMATIVA

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NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICONORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICO

1)1) D.P.C.M. 01/03/91 D.P.C.M. 01/03/911)1) D.P.C.M. 01/03/91 D.P.C.M. 01/03/91Limiti massimi di esposizione al Limiti massimi di esposizione al

rumore negli rumore negli ambienti abitativi e ambienti abitativi e

nell’ambiente esterno.nell’ambiente esterno.

Limiti massimi di esposizione al Limiti massimi di esposizione al

rumore negli rumore negli ambienti abitativi e ambienti abitativi e

nell’ambiente esterno.nell’ambiente esterno.

2)2) L. 26/10/95 n° 447 L. 26/10/95 n° 4472)2) L. 26/10/95 n° 447 L. 26/10/95 n° 447 sull’inquinamento sull’inquinamento

acustico.acustico.

Legge quadroLegge quadroLegge quadroLegge quadro

3)3) D.P.C.M. 14/11/97 D.P.C.M. 14/11/973)3) D.P.C.M. 14/11/97 D.P.C.M. 14/11/97Determinazione dei Determinazione dei valori limitevalori limite

delle sorgenti sonore.delle sorgenti sonore.

Determinazione dei Determinazione dei valori limitevalori limite

delle sorgenti sonore.delle sorgenti sonore.

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4)4) D.P.C.M. 31/03/98 D.P.C.M. 31/03/984)4) D.P.C.M. 31/03/98 D.P.C.M. 31/03/98

Atto di indirizzo e coordinamento Atto di indirizzo e coordinamento

recante criteri generali per recante criteri generali per

l’esercizio dell’attività del l’esercizio dell’attività del tecnico tecnico

competente in acusticacompetente in acustica, ai sensi , ai sensi

dell’art. 3 comma 1, lett. b e dell’art. 3 comma 1, lett. b e

dell’art. 2 comma 6, 7 e 8 della L. dell’art. 2 comma 6, 7 e 8 della L.

26/10/95 n°447.26/10/95 n°447.

Atto di indirizzo e coordinamento Atto di indirizzo e coordinamento

recante criteri generali per recante criteri generali per

l’esercizio dell’attività del l’esercizio dell’attività del tecnico tecnico

competente in acusticacompetente in acustica, ai sensi , ai sensi

dell’art. 3 comma 1, lett. b e dell’art. 3 comma 1, lett. b e

dell’art. 2 comma 6, 7 e 8 della L. dell’art. 2 comma 6, 7 e 8 della L.

26/10/95 n°447.26/10/95 n°447.

NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICONORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICO

5)5) D.P.C.M. 16/04/99 n° 215 D.P.C.M. 16/04/99 n° 2155)5) D.P.C.M. 16/04/99 n° 215 D.P.C.M. 16/04/99 n° 215

Regolamento recante norme Regolamento recante norme

per la determinazione dei per la determinazione dei

requisiti acustici delle requisiti acustici delle

sorgenti sonore nei sorgenti sonore nei luoghi luoghi

di intrattenimento danzante di intrattenimento danzante

e di pubblico spettacolo.e di pubblico spettacolo.

Regolamento recante norme Regolamento recante norme

per la determinazione dei per la determinazione dei

requisiti acustici delle requisiti acustici delle

sorgenti sonore nei sorgenti sonore nei luoghi luoghi

di intrattenimento danzante di intrattenimento danzante

e di pubblico spettacolo.e di pubblico spettacolo.

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6)6) L.R. n° 3 del 12/02/02 L.R. n° 3 del 12/02/026)6) L.R. n° 3 del 12/02/02 L.R. n° 3 del 12/02/02Norme di indirizzo per il Norme di indirizzo per il

contenimento e la riduzione contenimento e la riduzione

dell’inquinamento acustico.dell’inquinamento acustico.

Norme di indirizzo per il Norme di indirizzo per il

contenimento e la riduzione contenimento e la riduzione

dell’inquinamento acustico.dell’inquinamento acustico.

NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICONORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICO

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICO

Legge Quadro 26/10/95 n° 447Legge Quadro 26/10/95 n° 447Legge Quadro 26/10/95 n° 447Legge Quadro 26/10/95 n° 447Presentazione,Presentazione, a cura del possessore delle sorgenti a cura del possessore delle sorgenti

specifiche, specifiche, della previsione di impatto acusticodella previsione di impatto acustico per per

realizzazione, modifica o potenziamento di:realizzazione, modifica o potenziamento di:

Presentazione,Presentazione, a cura del possessore delle sorgenti a cura del possessore delle sorgenti

specifiche, specifiche, della previsione di impatto acusticodella previsione di impatto acustico per per

realizzazione, modifica o potenziamento di:realizzazione, modifica o potenziamento di:

Art. 8 Art. 8 ::

aeroporti, strade, discoteche, impianti sportivi e ricreativi, aeroporti, strade, discoteche, impianti sportivi e ricreativi,

ferrovie, scuole, ospedali e case di cura e riposo, parchi, ferrovie, scuole, ospedali e case di cura e riposo, parchi,

insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui sopra. insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui sopra.

aeroporti, strade, discoteche, impianti sportivi e ricreativi, aeroporti, strade, discoteche, impianti sportivi e ricreativi,

ferrovie, scuole, ospedali e case di cura e riposo, parchi, ferrovie, scuole, ospedali e case di cura e riposo, parchi,

insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui sopra. insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui sopra.

Sanzioni amministrative,Sanzioni amministrative, a carico dei possessori delle a carico dei possessori delle

sorgenti specifiche, variabili da 500.000 a 20.000.000 sorgenti specifiche, variabili da 500.000 a 20.000.000

fatto salvo l’art. 658 del codice penale.fatto salvo l’art. 658 del codice penale.

Sanzioni amministrative,Sanzioni amministrative, a carico dei possessori delle a carico dei possessori delle

sorgenti specifiche, variabili da 500.000 a 20.000.000 sorgenti specifiche, variabili da 500.000 a 20.000.000

fatto salvo l’art. 658 del codice penale.fatto salvo l’art. 658 del codice penale.

Art. 10 Art. 10 ::

Vigilanza e controllo, Vigilanza e controllo, delegati a Province, Comuni e delegati a Province, Comuni e

ARPA.ARPA.

Vigilanza e controllo, Vigilanza e controllo, delegati a Province, Comuni e delegati a Province, Comuni e

ARPA.ARPA.

Art. 14 Art. 14 ::

COMMENTOCOMMENTO

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICO

D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97

Tabella ATabella ATabella ATabella A

Aree particolarmente protette:Aree particolarmente protette:

aree ospedaliere, scolastiche, destinate al riposo e aree ospedaliere, scolastiche, destinate al riposo e

svago, residenziali rurali, parchi, ecc..svago, residenziali rurali, parchi, ecc..

Aree particolarmente protette:Aree particolarmente protette:

aree ospedaliere, scolastiche, destinate al riposo e aree ospedaliere, scolastiche, destinate al riposo e

svago, residenziali rurali, parchi, ecc..svago, residenziali rurali, parchi, ecc..

ClasseClasse II ::

Aree ad uso prevalentemente residenziale:Aree ad uso prevalentemente residenziale:

aree interessate da traffico veicolare, con bassa aree interessate da traffico veicolare, con bassa

densità di popolazione, con limitata presenza di densità di popolazione, con limitata presenza di

attività commerciali ed assenza di attività industriali attività commerciali ed assenza di attività industriali

ed artigianali.ed artigianali.

Aree ad uso prevalentemente residenziale:Aree ad uso prevalentemente residenziale:

aree interessate da traffico veicolare, con bassa aree interessate da traffico veicolare, con bassa

densità di popolazione, con limitata presenza di densità di popolazione, con limitata presenza di

attività commerciali ed assenza di attività industriali attività commerciali ed assenza di attività industriali

ed artigianali.ed artigianali.

ClasseClasse IIII ::

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICOD.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97

Tabella ATabella ATabella ATabella A

Aree di tipo misto:Aree di tipo misto:

traffico veicolare locale con media densità di popolazione, traffico veicolare locale con media densità di popolazione,

presenza di attività commerciali, uffici, limitata presenza presenza di attività commerciali, uffici, limitata presenza

di attività artigianali e assenza di attività industriali, aree di attività artigianali e assenza di attività industriali, aree

rurali con impiego di macchine operatrici. rurali con impiego di macchine operatrici.

Aree di tipo misto:Aree di tipo misto:

traffico veicolare locale con media densità di popolazione, traffico veicolare locale con media densità di popolazione,

presenza di attività commerciali, uffici, limitata presenza presenza di attività commerciali, uffici, limitata presenza

di attività artigianali e assenza di attività industriali, aree di attività artigianali e assenza di attività industriali, aree

rurali con impiego di macchine operatrici. rurali con impiego di macchine operatrici.

ClasseClasse IIIIII ::

Aree di intensa attività umana:Aree di intensa attività umana:

intenso traffico veicolare, alta densità di popolazione, intenso traffico veicolare, alta densità di popolazione,

elevata presenza di attività commerciali e uffici, presenza di elevata presenza di attività commerciali e uffici, presenza di

attività artigianali, strade di grande comunicazione e linee attività artigianali, strade di grande comunicazione e linee

ferroviarie, aree portuali e aree con piccole industrie.ferroviarie, aree portuali e aree con piccole industrie.

Aree di intensa attività umana:Aree di intensa attività umana:

intenso traffico veicolare, alta densità di popolazione, intenso traffico veicolare, alta densità di popolazione,

elevata presenza di attività commerciali e uffici, presenza di elevata presenza di attività commerciali e uffici, presenza di

attività artigianali, strade di grande comunicazione e linee attività artigianali, strade di grande comunicazione e linee

ferroviarie, aree portuali e aree con piccole industrie.ferroviarie, aree portuali e aree con piccole industrie.

ClasseClasse IVIV ::

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICOD.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97

Tabella ATabella ATabella ATabella A

Aree prevalentemente industriali:Aree prevalentemente industriali:

aree interessate da insediamenti industriali e scarsità aree interessate da insediamenti industriali e scarsità

di abitazioni. di abitazioni.

Aree prevalentemente industriali:Aree prevalentemente industriali:

aree interessate da insediamenti industriali e scarsità aree interessate da insediamenti industriali e scarsità

di abitazioni. di abitazioni.

ClasseClasse VV ::

Aree esclusivamente industriali:Aree esclusivamente industriali:

aree interessate da attività industriali e prive di aree interessate da attività industriali e prive di

insediamenti abitativi. insediamenti abitativi.

Aree esclusivamente industriali:Aree esclusivamente industriali:

aree interessate da attività industriali e prive di aree interessate da attività industriali e prive di

insediamenti abitativi. insediamenti abitativi.

ClasseClasse VIVI ::

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICOD.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97

CLASSICLASSI Tempi di riferimentoTempi di riferimento

Diurno Diurno (6:00(6:0022:00)22:00) Notturno Notturno (22:00(22:006:00)6:00)

II 5050 4040

IIII 5555 4545

IIIIII 6060 5050

IVIV 6565 5555

VV 7070 6060

VIVI 7070 7070

Tabella CTabella CTabella CTabella C

Fissa i valori di immissioneFissa i valori di immissione ( (ambiente esternoambiente esterno) per l’insieme di tutte ) per l’insieme di tutte le sorgenti in relazione alla seguente tabella:le sorgenti in relazione alla seguente tabella:Fissa i valori di immissioneFissa i valori di immissione ( (ambiente esternoambiente esterno) per l’insieme di tutte ) per l’insieme di tutte le sorgenti in relazione alla seguente tabella:le sorgenti in relazione alla seguente tabella:

Art. 3Art. 3 ::

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICOD.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97

POICHÉ I COMUNI DELLA PROVINCIA DI LECCE POICHÉ I COMUNI DELLA PROVINCIA DI LECCE

NON HANNO ANCORA PROVVEDUTO ALLA NON HANNO ANCORA PROVVEDUTO ALLA

ZONIZZAZIONE ACUSTICA (ANCHE IN ASSENZA ZONIZZAZIONE ACUSTICA (ANCHE IN ASSENZA

DI UNA LEGGE REGIONALE), SI APPLICA LA DI UNA LEGGE REGIONALE), SI APPLICA LA

NORMA TRANSITORIA DI CUI ALL’ART. 8, NORMA TRANSITORIA DI CUI ALL’ART. 8,

OVVERO OVVERO SI ADOTTANO ANCORA I LIMITI SI ADOTTANO ANCORA I LIMITI

ACUSTICI ACUSTICI ESTERNIESTERNI DI CUI AL D.P.C.M. 01/03/91 DI CUI AL D.P.C.M. 01/03/91..

POICHÉ I COMUNI DELLA PROVINCIA DI LECCE POICHÉ I COMUNI DELLA PROVINCIA DI LECCE

NON HANNO ANCORA PROVVEDUTO ALLA NON HANNO ANCORA PROVVEDUTO ALLA

ZONIZZAZIONE ACUSTICA (ANCHE IN ASSENZA ZONIZZAZIONE ACUSTICA (ANCHE IN ASSENZA

DI UNA LEGGE REGIONALE), SI APPLICA LA DI UNA LEGGE REGIONALE), SI APPLICA LA

NORMA TRANSITORIA DI CUI ALL’ART. 8, NORMA TRANSITORIA DI CUI ALL’ART. 8,

OVVERO OVVERO SI ADOTTANO ANCORA I LIMITI SI ADOTTANO ANCORA I LIMITI

ACUSTICI ACUSTICI ESTERNIESTERNI DI CUI AL D.P.C.M. 01/03/91 DI CUI AL D.P.C.M. 01/03/91..

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICO

D.P.C.M. 01/03/91D.P.C.M. 01/03/91D.P.C.M. 01/03/91D.P.C.M. 01/03/91Limiti di accettabilità per le sorgenti sonore Limiti di accettabilità per le sorgenti sonore fissefisse in in

relazione alla zonizzazione dei territori comunali.relazione alla zonizzazione dei territori comunali.

Limiti di accettabilità per le sorgenti sonore Limiti di accettabilità per le sorgenti sonore fissefisse in in

relazione alla zonizzazione dei territori comunali.relazione alla zonizzazione dei territori comunali.

ART. 6 ART. 6 ::

ZONIZZAZIONEZONIZZAZIONE Limite diurno Leq(A)Limite diurno Leq(A) Limite notturno Leq(A)Limite notturno Leq(A)

Zona esclusivamenteZona esclusivamenteindustrialeindustriale 7070 7070

6565Zona AZona A(D.M. 02/04/68 n° 1444)(D.M. 02/04/68 n° 1444) 5555

6060Zona B Zona B

(D.M. 02/04/68 n° 1444)(D.M. 02/04/68 n° 1444) 5050

7070Tutto il territorioTutto il territorionazionalenazionale

6060

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICOD.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97D.P.C.M. 14/11/97

Finestre AperteFinestre Aperte 5050 4040

Valori limite differenziali di immissioneValori limite differenziali di immissione

((ambiente abitativoambiente abitativo):):

Valori limite differenziali di immissioneValori limite differenziali di immissione

((ambiente abitativoambiente abitativo):):

Art. 4Art. 4 ::

Diurno dB(A)Diurno dB(A) (6:00(6:0022:00)22:00)

Notturno dB(A)Notturno dB(A)(22:00(22:006:00)6:00)

Finestre ChiuseFinestre Chiuse 3535 2525

Criterio DifferenzialeCriterio Differenziale 55 33

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ACUSTICOINQUINAMENTO ACUSTICOD.P.C.M. 16/04/99 n° 215D.P.C.M. 16/04/99 n° 215D.P.C.M. 16/04/99 n° 215D.P.C.M. 16/04/99 n° 215

Art. 1Art. 1Determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore nei Determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di pubblico spettacolo o di intrattenimento luoghi di pubblico spettacolo o di intrattenimento danzantedanzante, compresi i circoli privati in possesso della , compresi i circoli privati in possesso della prescritta autorizzazione, prescritta autorizzazione, nonché nei pubblici esercizi che utilizzano impianti elettroacustici di amplificazione e diffusione sonora, in qualsiasi ambiente sia al chiuso che , in qualsiasi ambiente sia al chiuso che all’aperto.all’aperto.

Art. 1Art. 1Determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore nei Determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di pubblico spettacolo o di intrattenimento luoghi di pubblico spettacolo o di intrattenimento danzantedanzante, compresi i circoli privati in possesso della , compresi i circoli privati in possesso della prescritta autorizzazione, prescritta autorizzazione, nonché nei pubblici esercizi che utilizzano impianti elettroacustici di amplificazione e diffusione sonora, in qualsiasi ambiente sia al chiuso che , in qualsiasi ambiente sia al chiuso che all’aperto.all’aperto.Tali requisiti Tali requisiti nonnon si applicano alle manifestazioni e agli si applicano alle manifestazioni e agli spettacoli temporanei o mobili che prevedono l’uso di spettacoli temporanei o mobili che prevedono l’uso di macchine o di impianti rumorosi.macchine o di impianti rumorosi.In tali situazioni si applica la deroga sindacale ai limiti di In tali situazioni si applica la deroga sindacale ai limiti di inquinamento acustico, anche con prescrizioni.inquinamento acustico, anche con prescrizioni.

Tali requisiti Tali requisiti nonnon si applicano alle manifestazioni e agli si applicano alle manifestazioni e agli spettacoli temporanei o mobili che prevedono l’uso di spettacoli temporanei o mobili che prevedono l’uso di macchine o di impianti rumorosi.macchine o di impianti rumorosi.In tali situazioni si applica la deroga sindacale ai limiti di In tali situazioni si applica la deroga sindacale ai limiti di inquinamento acustico, anche con prescrizioni.inquinamento acustico, anche con prescrizioni.

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NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(per impianti di TLC)(per impianti di TLC)

1)1) Legge 23/02/01 n° 36 Legge 23/02/01 n° 36

sulla protezione sulla protezione

dalle esposizioni a campi dalle esposizioni a campi

elettrici, magnetici ed elettrici, magnetici ed

elettromagnetici.elettromagnetici.

Legge quadroLegge quadroLegge quadroLegge quadro

(per impianti di TLC)(per impianti di TLC)

2)2) L.R. n°5 del 08/03/02 L.R. n°5 del 08/03/022)2) L.R. n°5 del 08/03/02 L.R. n°5 del 08/03/02

Norme transitorie per la tutela Norme transitorie per la tutela

dell’inquinamento elettromagnetico dell’inquinamento elettromagnetico

prodotto da sistemi di prodotto da sistemi di

telecomunicazioni e radiotelevisivi telecomunicazioni e radiotelevisivi

operanti nell’intervallo di frequenza operanti nell’intervallo di frequenza

fra 0 Hz e 300 GHz.fra 0 Hz e 300 GHz.

Norme transitorie per la tutela Norme transitorie per la tutela

dell’inquinamento elettromagnetico dell’inquinamento elettromagnetico

prodotto da sistemi di prodotto da sistemi di

telecomunicazioni e radiotelevisivi telecomunicazioni e radiotelevisivi

operanti nell’intervallo di frequenza operanti nell’intervallo di frequenza

fra 0 Hz e 300 GHz.fra 0 Hz e 300 GHz.

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NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(per impianti di TLC)(per impianti di TLC)

4) Decr. Lgs. n° 259 01 Agosto 2003 4) Decr. Lgs. n° 259 01 Agosto 2003 (entrato in vigore il 16-09-03 )(entrato in vigore il 16-09-03 )

4) Decr. Lgs. n° 259 01 Agosto 2003 4) Decr. Lgs. n° 259 01 Agosto 2003 (entrato in vigore il 16-09-03 )(entrato in vigore il 16-09-03 )

““Codice delle comunicazioni Codice delle comunicazioni

elettroniche”elettroniche”

““Codice delle comunicazioni Codice delle comunicazioni

elettroniche”elettroniche”

3) D.P.C.M. 08 Luglio 20033) D.P.C.M. 08 Luglio 20033) D.P.C.M. 08 Luglio 20033) D.P.C.M. 08 Luglio 2003

““Fissazione dei limiti di esposizione, Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze elettromagnetici generati a frequenze comprese tra comprese tra 100 KHz e 300 GHz100 KHz e 300 GHz””

““Fissazione dei limiti di esposizione, Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze elettromagnetici generati a frequenze comprese tra comprese tra 100 KHz e 300 GHz100 KHz e 300 GHz””

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NORMATIVANORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(per impianti a bassa frequenza (per impianti a bassa frequenza 50 Hz50 Hz))(per impianti a bassa frequenza (per impianti a bassa frequenza 50 Hz50 Hz))

1) D.P.C.M. 08 Luglio 20031) D.P.C.M. 08 Luglio 20031) D.P.C.M. 08 Luglio 20031) D.P.C.M. 08 Luglio 2003

““Fissazione dei limiti di esposizione, Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (frequenza di rete (50 Hz50 Hz) generati ) generati dagli elettrodotti.”dagli elettrodotti.”

““Fissazione dei limiti di esposizione, Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (frequenza di rete (50 Hz50 Hz) generati ) generati dagli elettrodotti.”dagli elettrodotti.”

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVA NORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(per impianti di TLC)(per impianti di TLC)

D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003

0.1 0.1 3 3 6060 0.20.2

>3 >3 3000 3000 2020 0.050.05 11

>3000 >3000 300.000 300.000 4040 0.10.1 44

COMMENTOCOMMENTO

In un intervallo temporale qualsiasi di sei minuti, il campo elettrico, il In un intervallo temporale qualsiasi di sei minuti, il campo elettrico, il campo magnetico e la densità di potenza non devono superare i limiti campo magnetico e la densità di potenza non devono superare i limiti di esposizione:di esposizione:

In un intervallo temporale qualsiasi di sei minuti, il campo elettrico, il In un intervallo temporale qualsiasi di sei minuti, il campo elettrico, il campo magnetico e la densità di potenza non devono superare i limiti campo magnetico e la densità di potenza non devono superare i limiti di esposizione:di esposizione:

EE (V/m)(V/m)

HH(A/m)(A/m)

FrequenzaFrequenza (MHz)(MHz)

DD(W/m(W/m22))

Art. 3 comma 1Art. 3 comma 1Art. 3 comma 1Art. 3 comma 1

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVA NORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(per impianti di TLC)(per impianti di TLC)

D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003

0.1 0.1 300.000 300.000 66 0.0160.016 0,10 0,10 (3MHz (3MHz 300GHz) 300GHz)

All'interno di edifici adibiti a All'interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore permanenze non inferiori a quattro ore giornalieregiornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti , e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari, si abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari, si assumono i valori di attenzione, in un qualsiasi intervallo di sei assumono i valori di attenzione, in un qualsiasi intervallo di sei minuti:minuti:

All'interno di edifici adibiti a All'interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore permanenze non inferiori a quattro ore giornalieregiornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti , e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari, si abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari, si assumono i valori di attenzione, in un qualsiasi intervallo di sei assumono i valori di attenzione, in un qualsiasi intervallo di sei minuti:minuti:

Art. 3 comma 2Art. 3 comma 2Art. 3 comma 2Art. 3 comma 2

EE (V/m)(V/m)

HH(A/m)(A/m)

FrequenzaFrequenza (MHz)(MHz)

DD(W/m(W/m22))

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVA NORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(per impianti di TLC)(per impianti di TLC)

0.1 0.1 300.000 300.000 66 0.0160.016 0,10 0,10 (3MHz (3MHz 300GHz) 300GHz)

EE (V/m)(V/m)

HH(A/m)(A/m)

FrequenzaFrequenza (MHz)(MHz)

DD(W/m(W/m22))

D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003

Ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi Ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi elettromagnetici, i valori di immissione dei campi, calcolati o misurati elettromagnetici, i valori di immissione dei campi, calcolati o misurati all'aperto nelle all'aperto nelle aree intensamente frequentatearee intensamente frequentate, cioè , cioè superfici edificate superfici edificate ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativisociali, sanitari e ricreativi, non devono superare i valori:, non devono superare i valori:

Ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi Ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi elettromagnetici, i valori di immissione dei campi, calcolati o misurati elettromagnetici, i valori di immissione dei campi, calcolati o misurati all'aperto nelle all'aperto nelle aree intensamente frequentatearee intensamente frequentate, cioè , cioè superfici edificate superfici edificate ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativisociali, sanitari e ricreativi, non devono superare i valori:, non devono superare i valori:

Art. 4 Art. 4 (Obbiettivi di qualità)(Obbiettivi di qualità)Art. 4 Art. 4 (Obbiettivi di qualità)(Obbiettivi di qualità)

0.1 0.1 300.000 300.000 66 0.0160.016 0,10 0,10 (3MHz (3MHz 300GHz) 300GHz)

EE (V/m)(V/m)

HH(A/m)(A/m)

FrequenzaFrequenza (MHz)(MHz)

DD(W/m(W/m22))

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVA NORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(per impianti di TLC)(per impianti di TLC)

Legge 22/02/01 n°36Legge 22/02/01 n°36Legge 22/02/01 n°36Legge 22/02/01 n°36

Controlli ambientali a favore dell’A.R.P.A.Controlli ambientali a favore dell’A.R.P.A.Controlli ambientali a favore dell’A.R.P.A.Controlli ambientali a favore dell’A.R.P.A.Art. 14 Art. 14 ::

SanzioniSanzioni previste da un minimo di 2 milioni previste da un minimo di 2 milioni a un massimo di 600 milioni.a un massimo di 600 milioni.SanzioniSanzioni previste da un minimo di 2 milioni previste da un minimo di 2 milioni a un massimo di 600 milioni.a un massimo di 600 milioni.

Art.15 Art.15 ::

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVA NORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(Elettrodotti a (Elettrodotti a 50 Hz50 Hz))

Art. 3 comma 1Art. 3 comma 1

Induzione MagneticaInduzione Magnetica ((T)T)

Campo ElettricoCampo Elettrico (KV/m)(KV/m)

5 100

D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003

Nel caso di esposizione a campi elettrici e magnetici alla frequenza Nel caso di esposizione a campi elettrici e magnetici alla frequenza di 50 Hz generati da elettrodotti, non deve essere superato il di 50 Hz generati da elettrodotti, non deve essere superato il limite limite di esposizionedi esposizione

(Elettrodotti a (Elettrodotti a 50 Hz50 Hz))

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVA NORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(Elettrodotti a (Elettrodotti a 50 Hz50 Hz))

D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003Art. 3 comma 2Art. 3 comma 2

Induzione MagneticaInduzione Magnetica ((T)T)

10

A titolo di misura di cautela A titolo di misura di cautela nelle nelle aree gioco per l'infanzia, in ambienti aree gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliereinferiori a quattro ore giornaliere, si assume il , si assume il valore di attenzionevalore di attenzione

da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio.normali condizioni di esercizio.

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVA NORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(Elettrodotti a (Elettrodotti a 50 Hz50 Hz))

D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003Art. 4 (Art. 4 (Obbiettivi di qualitàObbiettivi di qualità))

Induzione MagneticaInduzione Magnetica ((T)T)

3

Nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per Nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e' fissato l'obiettivo di qualitàinsediamenti e' fissato l'obiettivo di qualità

da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio.normali condizioni di esercizio.

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COMMENTOCOMMENTO NORMATIVA NORMATIVA

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICOINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO(Elettrodotti a (Elettrodotti a 50 Hz50 Hz))

D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003D.P.C.M. 08 Luglio 2003Art. 6Art. 6

Per la Per la determinazione delle fasce di rispettodeterminazione delle fasce di rispetto si dovrà fare riferimento si dovrà fare riferimento all'obiettivo di qualità di cui all'art. 4 ed alla portata in corrente in all'obiettivo di qualità di cui all'art. 4 ed alla portata in corrente in servizio normale dell'elettrodotto, come definita dalla norma CEI 11-60, servizio normale dell'elettrodotto, come definita dalla norma CEI 11-60, che deve essere dichiarata dal gestore al Ministero dell‘Ambiente e che deve essere dichiarata dal gestore al Ministero dell‘Ambiente e della tutela del territorio, per gli elettrodotti con tensione superiore a della tutela del territorio, per gli elettrodotti con tensione superiore a 150 kV e alle regioni, per gli elettrodotti con tensione non superiore a 150 kV e alle regioni, per gli elettrodotti con tensione non superiore a 150 kV. I gestori provvedono a comunicare i dati per il calcolo e 150 kV. I gestori provvedono a comunicare i dati per il calcolo e l'ampiezza delle fasce di rispetto ai fini delle verifiche delle autorità l'ampiezza delle fasce di rispetto ai fini delle verifiche delle autorità competenti.competenti.

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INDIRIZZI OPERATIVIINDIRIZZI OPERATIVIINDIRIZZI OPERATIVIINDIRIZZI OPERATIVI

DIREZIONE GENERALEDIREZIONE GENERALE

Via De Ruggiero n° 58 – Bari –Via De Ruggiero n° 58 – Bari –

Tel.: 080.5573324

080.5562329

Fax : 080.5473658

080.5426269

Dipartimento di LecceDipartimento di LecceVia Miglietta n° 2 – Lecce –Via Miglietta n° 2 – Lecce –

Tel.: 0832.343568

0832.215505

0832.215511

Fax : 0832.342579

INDIRIZZI OPERATIVIINDIRIZZI OPERATIVIINDIRIZZI OPERATIVIINDIRIZZI OPERATIVI