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    Riferimenti Legislativi

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    DECRETO LEGISLATIVO 15 agosto 1991,- Attuazione delle direttive n.80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n.83/477/CEE, n 86/188/CEE e n.

    88/642/CEE, in materia di protezione deilavoratori contro i rischi derivanti daesposizione ad agenti chimici, fisici ebiologici durante il lavoro, a norma dell'art.

    7 della legge 30 luglio 1990, n. 212.(Pubblicato sul Supplemento Ordinarioalla Gazzetta Ufficiale 27 agosto 1991, n.

    200 della )

    http://www.ambiente.it/sicurezza/legislazione/leggi/1991/dlgs277/testo.htmhttp://www.ambiente.it/sicurezza/legislazione/leggi/1991/dlgs277/testo.htm
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    G.U.U.E. L 42 del 15 febbraio 2003 - IAtti per i quali la pubblicazione unacondizione di applicabilit - *Direttiva 2003/10/CE del Parlamento europ

    , sulle prescrizioni minime di sicurezza e disalute relative all'esposizione dei lavoratoriai rischi derivanti dagli agenti fisici(rumore) (diciassettesima direttiva

    particolare ai sensi dell'articolo 16,paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE)

    http://europa.eu.int/eur-lex/it/dat/2003/l_042/l_04220030215it00380044.pdfhttp://europa.eu.int/eur-lex/it/dat/2003/l_042/l_04220030215it00380044.pdf
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    ESPOSIZIONE AL RISCHIO RUMORE

    Entro il 15 febbraio 2006 gli Stati membridell'Unione Europea dovranno recepire ladirettiva 2003/10/CE del 6 febbraio 2003. NellaGazzetta Ufficiale n. 42/L dell'Unione europea

    stata pubblicata la Direttiva 2003/10/CE delParlamento europeo e del Consiglio. La direttivastabilisce prescrizioni minime di protezione deilavoratori contro i rischi per la loro salute e

    sicurezza che derivano, o possono derivare,dall'esposizione al rumore e, segnatamente,contro il rischio per l'udito.

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    Nel caso di superamento del valoreinferiore (80 dB):

    DPI a disposizione dei lavoratori

    A disposizione esami audiometricipreventiviInformazione e formazione

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    Nel caso il livello sia pi elevato delvalore di azione superiore (85 dB)

    Applicazione di misure tecniche edorganizzative per ridurre esposizione

    Indicazione dei luoghi di lavoro conappositi segnali

    Utilizzo dei DPI

    Diritto a controllo audiometrico

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    Disposizioni pi cautelative

    I dispositivi vanno messi a disposizione apartire da 80 dB, secondo la direttiva, apartire da 85 db secondo il decreto

    Vanno obbligatoriamente indossati apartire da 85dB secondo la direttiva, apartire da 90 dB secondo il decreto

    La segnalazione dei luoghi va effettuataper valori superiori a 85dB, a partire da90 db secondo il decreto.

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    Disposizioni meno cautelative

    Secondo la Direttiva lapplicazionedelle misure tecniche ed organizzativevolte a ridurre lesposizione vannorealizzate a partire da esposizioni

    superiori a 85 dB, secondo il decreto lariduzione al minimo del rischio vaeffettuata a prescindere dal livello diesposizione.

    Il valore limite di esposizione a dispositiviindossati di 87 dB secondo la direttiva,di 90 dB secondo il decreto.

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    La Direttiva non prende in considerazioneun valore limite di esposizione a dispositivinon indossati.

    Il decreto 277, in caso di superamento di

    90 dB entro 30 gg dallaccertamento deveinformare lorgano di vigilanza , in meritoagli interventi attuati e deve iscrivere i

    lavoratori in apposito registro da inviarealla USL e allISPESL.

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    I nuovi limite di esposizione e i valori diesposizione che faranno scattare l'azione a livello

    di esposizione giornaliera al rumore e allapressione acustica di picco sono:Valorilimite di esposizione:LEX,8h = 87 dB(A)e ppeak = 200 Pa rispettivamente;

    Valori superiori di esposizione chefanno scattare l'azione:LEX,8h = 85dB(A) e ppeak = 140 Pa rispettivamente;

    Valori inferiori di esposizione chefanno scattare l'azione:LEX,8h = 80dB(A) e ppeak = 112 Pa rispettivamente.

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    In particolari circostanze, per le attivit in cui l'esposizione

    l'esposizione giornaliera al rumore variasignificativamente, il livello di esposizione giornaliero alrumore potr essere sostituito dal livello di esposizionesettimanale. Questo potr avvenire a condizione che: illivello di esposizione settimanale al rumore, come

    dimostrato da un controllo idoneo, non ecceda il valorelimite di esposizione di 87 db(A); e siano adottateadeguate misure per ridurre al minimo i rischi associati atali attivit. Attualmente, secondo il quanto stabilito dalDecreto Legislativo 227/91, vengono superati i valori

    limite quando l'esposizione quotidiana personale di unlavoratore al rumore risulta superiore a 90 dBA od ilvalore della pressione acustica istantanea non ponderatarisulta superiore a 140 dB (200Pa).

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    Attualmente, secondo il quanto stabilitodal Decreto Legislativo 227/91, vengonosuperati i valori limite quando l'esposizionequotidiana personale di un lavoratore al

    rumore risulta superiore a 90 dBA od ilvalore della pressione acustica istantaneanon ponderata risulta superiore a 140 dB

    (200Pa).

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    E' presumibile che diversi datori di lavoro,

    per rientrare nei nuovi limiti, seconsideriamo che la differenza di 3 dB tradue fenomeni sonori significa che uno il

    doppio dell'altro, dovranno adottare nuovemisure tecniche, organizzative eprocedurali. Gli Stati membri dovrannoconformarsi alla direttiva entro il 15

    febbraio 2006.

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    Il livello equivalente pu essere vistocome quel livello di pressione sonoracostante contenente la stessa energia del

    segnale di rumore variabile prodotto nellostesso intervallo di tempo dalla sorgente inesame

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    Fonti di rumore

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    Nel caso dell'orecchio la superficie ricevente il

    timpano costituito essenzialmente da una membrana le

    cui vibrazioni vengono trasmesse al cervello che le

    traduce in "sensazione uditiva".

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    rasm ss one e enomenosonoro

    Tutti i corpi, solidi, liquidi o gassosi,possono trasmettere le vibrazioni sonoredi una sorgente, e la velocit di

    trasmissione varia al variare della naturadel mezzo.

    Quando un suono di propaga, l'aria non subisceuno spostamento di insieme ma ogni sua

    molecola vibra intorno ad una sua posizione diequilibrio: da tali spostamenti derivano piccolevariazioni di pressione rispetto alla pressionemedia (pressione atmosferica).

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    Esistono zone di sovrapressione (onde dicompressione) e di depressione (onde di

    depressione) che si trasmettono convogliandoenergia dalla sorgente acustica alle superficiriceventi.La velocit di propagazione del suononell'aria a condizioni termodinamiche standard:

    C = 344 m/s

    1500 m/s nell'acqua

    3700 m/s nel calcestruzzo

    5000 m/s nell'acciaio

    450 m/s nel sughero

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    La sensibilit dell'orecchio umano considerata nella suagamma massima, va dai 16-20 Hz ai 16-20 kHz. Questi

    limiti variano da individuo a individuo e subiscono dellevariazioni con l'et. Ma non solo, l'orecchio umanopresenta sensibilit diverse alle varie frequenze, cio duesuoni che hanno lo stesso livello di pressione sonora adiverse frequenze possono provocare una diversa

    sensazione sonora. Tale comportamento differenziato sievidenzia con la famiglia di curve isofoniche (sottoriportate), le quali riuniscono i punti rappresentanti suonipuri che, alle diverse frequenze, danno la stessasensazione uditiva naturalmente, le isofoniche sono curve

    ricavate statisticamente e mostrano, sommariamente, chela zona di maggior sensibilit uditiva comppresa tra i1.000 e i 4.000 Hz.

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    Infrasuoni: oscillazioni di pressione

    con frequenze inferiori a 20 Hz,quindi non udibili dall'orecchioumano.

    Suoni: oscillazioni di pressione confrequenze comprese tra 20 Hz e 20 kHz.

    Ultrasuoni: oscillazioni di pressione con

    frequenze superiori a 20 Hz,, quindi nonudibili dall'orecchio umano.

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    Caratteristiche del rumore

    - RUMORE STABILE oSTAZIONARIO: le variazioni diintensit non superano 3 dB;

    - RUMORE FLUTTUANTE: levariazioni superano i 3 dB;

    - RUMORE INTERMITTENTE: unrumore di durata superiore a 1sec. cade bruscamente in piriprese durante il periodo diosservazione;

    - RUMORE IMPULSIVO: rumori dialta intensit e durata inferiore ad

    1 sec.

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    Effetti del rumore

    Fattori favorenti

    -Sesso (le donne sono meno colpite)

    -Et (effetti dellinvecchiamento)

    -Danni allorecchio medio

    -Sostanze tossiche o farmaco ototossici (antibiotici,gentamicina, streptomicina, acetilsalicilico, benzene, piombo,tricloroacetilene)

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    -Legati alle caratteristiche del rumore

    - Livello sonoro

    - Periodo del giorno (il disturbo maggiore nelle

    ore notturne)- Possibilit di ridurre il rumore emesso

    - Legati al soggetto esposto

    - Sensibilit e carattere

    - Posizioni socio-economiche pi elevate- Attivit svolte (maggiore limpegno mentale,

    maggiore il disturbo)

    - Condizioni soggettive (ansia, depressione)

    Effetti del rumore

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    MISURA DEL RUMORE

    Il fonometro lo strumento pi semplice a disposizione per la

    misura del rumore.Il circuito di ponderazione o pesatura A del fonometro ha la funzionedi comportarsi, con le varie frequenze che lo compongono,nell'identica maniera dell'orecchio umano; sottostima le bassefrequenze e sovrastima le alte e, pertanto, generalmente la misuradel rumore viene espressa in dBA.Il parametro che si misura di solito con il fonometro il livello

    equivalente continuo (Leq) che possiamo definire il valore in dBA diun rumore continuo che tiene conto di tutte le variazioni di livellosonoro nel tempo, paragonandole ad un unico livello continuoavente pari energia (una sorta di valore medio della rumorosit).Il Leq moltiplicato per il tempo di esposizione misura il livello diesposizione (Lep) del lavoratore.

    Il rumore ritenuto lesivo per l'udito sopra gli 85 dBALeq.Sotto gli 80 dBALeq sono possibili effetti extrauditivi se esiste unasuscettibilit individuale, oppure se vi sono condizioni di lavoro o diesposizione particolari.

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    Una misurazione relativa: il Decibel

    Il decibel l'unit di misura convenzionalecon la quale in acustica si indica il livello diun fenomeno acustico. Infatti non si

    potrebbe misurare il suono in W, W/mquadrato, in Pa in funzionerispettivamente della potenza,dell'intensit, della pressione acustica,

    l'escursione tra il valore minimo e il valoremassimo raggiungibile, non renderebbefacilmente comprensibile detto fenomeno.

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    Se per esempio consideriamo la variazione della

    pressione sonora, riscontriamo come essa variaentro un intervallo compreso fra 20 microPa,soglia d'udibilit, a 63,2 Pa, soglia del dolore,

    con un'escursione avente il valore di 106. Per

    ridurre questo intervallo, si pensato di adottaremisurazioni di tipo relativo anzich di tipoassoluto come sono le precedenti, prendendo ariferimento il minimo valore udibile e partendo daesso per compiere le misurazioni.

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    Nelle esperienze effettuate si poi scopertocome la relazione che lega la sensazione sonora

    al fenomeno che l'ha generata sia di tipoesponenziale e non lineare. Per cui si riscontrato che raddoppiando la pressioneemessa da una sorgente, non segue un

    raddoppio della sensazione sonora, ma alcontrario si avr un aumento maggiore. Daqueste considerazioni, nasce una misurazione ditipo logaritmico: il decibel (indicativamente, adun aumento dell'intensit sonora di 3 decibelcorrisponde circa un raddoppio della

    percezione soggettiva del rumore).

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    Il decibel (dB) definito come: 10 * log 10P/P 0

    dove P la misura in Pa della pressione sonora e P 0 il livello

    standard di riferimento, cio il livello minimo di udibilit

    stabilito in 20 micro pascal, essendo questo il pi piccolo valore

    di pressione in grado di produrre una sensazione sonora in un

    orecchio normale (prescindendo per il momento dalla

    dipendenza di tale sensazione dalla frequenza). Il valore 0 diquesta scala deve quindi essere definito con una convenzione

    consistente nel fissare un valore di riferimento a cui far

    corrispondere lo zero e a cui rapportare i valori delle grandezze

    in esame.E' bene quindi sottolineare che il dB non una unit di misura,

    ma un modo di esprimere una certa misura: esso

    adimensionale.

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    Eff tti diti i d l

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    Effetti uditivi del rumore

    1) Spostamento temporaneo della soglia uditivaUn suono o un rumore particolarmente intensosono in grado di provocare un innalzamentodella soglia uditiva rispetto a quella di riposo,

    seguito da un recupero della percezione uditivache inizia al cessare dell'esposizione e sicompleta in circa 16 ore.2) Ipoacusia da trauma acustico cronico oipoacusia da rumore

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    Dopo alcuni giorni dall'inizio di un lavoro rumoroso, soprattutto alla

    fine della giornata lavorativa, possono comparire fischi o ronzii alleorecchie con sensazione di orecchio pieno, lieve cefalea, senso diintontimento. Successivamente questi sintomi tendono ascomparire tanto che il lavoratore esposto ha l'impressione diabituarsi al rumore.Esaurita la resistenza dell'apparato uditivo, si assiste ad un

    progressivo peggioramento della soglia uditiva; il lavoratore nonsente pi il ticchettio dell'orologio e lo squillo del telefono (deficitper i suoni con frequenze alte).Successivamente il lavoratore prova difficolt ad udire la voce deifamiliari e dei colleghi di lavoro e chiede loro di parlare a voce pialta, ha bisogno di alzare il volume della radio e della televisioneper comprendere bene le parole (deficit per i suoni con frequenzepi basse).Il deficit uditivo fino a questo punto instauratosi irreversibile enella maggioranza dei casi non evolutivo una volta cessatal'esposizione a rumore.

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    Perdurando l'esposizione a rumore e senza

    mezzi di protezione il deficit progredisce fino ache si raggiunge a distanza di qualche anno o dimolti anni la sordit

    3) Ipoacusia da trauma acustico acutoSi instaura dopo esposizione ad un frontesonoro di elevata intensit e di breve durata. frequentemente monolaterale in quanto il capofa da schermo all'orecchio controlaterale. Si pu

    verificare la rottura della membrana timpanica ele lesioni possono interessare sia l'orecchiomedio che l'orecchio interno.

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    Effetti extrauditivi del rumore

    I principali effetti extrauditivi del rumore segnalati a livelloepidemiologico riguardano l'apparato cardiovascolare,con aumentata incidenza di ipertensione arteriosa,modificazioni elettrocardiografiche e della frequenzacardiaca sino all' infarto miocardico; l' apparato

    gastroenterico con aumento di disturbi aspecifici e diulcera duodenale.Non vanno sottovalutati gli effetti neuropsichici comel'allungamento dei tempi di reazione, l'aumentato numerodi errori durante lo svolgimento del lavoro e l'interferenza

    del rumore con la percezione di eventuali messaggi dipericolo, tutti fattori che possono aumentare il rischio diinfortunio.

    Eff tti t diti i

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    Effetti extrauditivi

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    Effetti del rumoreSTS

    Eff tti d l

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    Effetti del rumoreIpoacusia da rumore

    Tracciato audiometrico

    N i

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    Presbiacusia

    Ipoacusia trasmissiva

    Ipoacusia percettivaNormoacusia