ROVIGO ProgettObesità · 2016. 2. 17. · Le sette sorelle ROVIGO Festa grande per Avis e Aido di...

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Le sette sorelle ROVIGO F esta grande per Avis e Aido di Canaro che hanno raggiunto rispettivamente il 30° e il 20° anno dalla fondazione. Un traguardo festeggiato in due momenti diversi, a partire da venerdì 31 agosto. A fare da apripi- sta è stata una serata organizzata in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e con la compagnia teatrale “Briciole d'Arte” di Canaro che, presso i giardi- ni del Teatro Comunale, ha magistralmente messo in scena la commedia “Att salut minghina” commedia dialettale vincitrice del 2° concorso “Teatro in vernaco- lo” citta di Voghiera (FE). Nell'occasione è stato presen- tato il libro celebrativo di questo duplice anniversario alla presenza di diverse autorità civili fra cui il vicesinda- co, Riccardo Piovan e l'ex sindaco Giuseppe Zogno. Numerosi i dirigenti di associazioni come il presidente provinciale dell'Avis, Gianluca Braga, con il vicepresi- dente Udino Veronese, un collaboratore del Centro di coordinamento trapianti di Rovigo, Lorenzo Libanori, il consigliere regionale dell'Aido, Lino Ruzza. È seguita una domenica più religiosa, con la S. Messa officiata dal vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo, S. E. mons. Lucio Soravito de Franceschi, che ha sottolineato quanto sia “doveroso salvare, difendere e valorizzare la vita in ogni stagione dell'esistenza e in ogni situazione: giovane o carica di anni; sana o malata; forte o debole che sia”. La liturgia è stata animata dalla Schola Cantorum di Canaro che ha cantato per la prima volta l'inno del donatore. Hanno partecipato una quarantina di comunali dell'Avis e dell'Aido e numerosissimi concit- tadini e parrocchiani. Non hanno fatto venir meno la loro presenza nemmeno gli alunni della classe quinta elementare che, con la loro insegnante, hanno visto esposti i loro lavori durante nell'anno scolastico. A Canaro Avis & Aido fanno “50” in due D a queste colonne, due numeri fa, annunciavamo che le Associazioni del dono del sangue della provincia di Rovigo, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato, con le Aziende Ulss n.18 e 19, nonché con il Dipartimento di Medicina Trasfusionale diretto dal Primario dott. Rocco Potenza, avrebbero posto in essere un'iniziativa di grande interesse nel quadro della tutela della salute del donatore: la corretta educazione alimen- tare e, come diretta conseguenza, la gestione delle problematiche connesse. Ora dalle parole si è passati ai fatti, con l'avvio del “progetto obesità”. Aderendo attraverso la compilazione di un modulo che viene distri- buito presso il Centro trasfusionale, il donatore ottiene un opuscolo informativo sulle corrette norme alimenta- ri. Successivamente, viene messo in contatto con il Servizio di dietologia dell'Ulss di riferimento (in esenzio- ne di ticket) per un controllo della propria situazione e per dei consigli. Alla prima visita il donatore riceve, inol- tre, un simpatico ed assai utile contapassi. Il progetto è destinato a migliorare la vita e le abitudini alimentari dei donatori. Per la tutela della salute del donatore. Rispettivamente hanno compiuto 30 e 20 anni. ProgettObesità A sinistra, il presidente dell’Avis provinciale Gianluca Braga ed il prima- rio del SIT di Rovigo, Rocco Potenza che collaborano al progetto. 26

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Le sette sorelleROVIGO

Festa grande per Avis e Aido di Canaro che hannoraggiunto rispettivamente il 30° e il 20° anno dalla

fondazione. Un traguardo festeggiato in due momentidiversi, a partire da venerdì 31 agosto. A fare da apripi-sta è stata una serata organizzata in collaborazione conl'Amministrazione Comunale e con la compagniateatrale “Briciole d'Arte” di Canaro che, presso i giardi-ni del Teatro Comunale, ha magistralmente messo in

scena la commedia “Att salut minghina” commediadialettale vincitrice del 2° concorso “Teatro in vernaco-lo” citta di Voghiera (FE). Nell'occasione è stato presen-tato il libro celebrativo di questo duplice anniversarioalla presenza di diverse autorità civili fra cui il vicesinda-co, Riccardo Piovan e l'ex sindaco Giuseppe Zogno.Numerosi i dirigenti di associazioni come il presidenteprovinciale dell'Avis, Gianluca Braga, con il vicepresi-dente Udino Veronese, un collaboratore del Centro dicoordinamento trapianti di Rovigo, Lorenzo Libanori, ilconsigliere regionale dell'Aido, Lino Ruzza. È seguita una domenica più religiosa, con la S. Messaofficiata dal vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo, S. E.mons. Lucio Soravito de Franceschi, che ha sottolineatoquanto sia “doveroso salvare, difendere e valorizzare lavita in ogni stagione dell'esistenza e in ogni situazione:giovane o carica di anni; sana o malata; forte o deboleche sia”. La liturgia è stata animata dalla ScholaCantorum di Canaro che ha cantato per la prima voltal'inno del donatore. Hanno partecipato una quarantinadi comunali dell'Avis e dell'Aido e numerosissimi concit-tadini e parrocchiani. Non hanno fatto venir meno laloro presenza nemmeno gli alunni della classe quintaelementare che, con la loro insegnante, hanno vistoesposti i loro lavori durante nell'anno scolastico.

A Canaro Avis & Aido fanno “50” in due

Da queste colonne, due numeri fa, annunciavamo chele Associazioni del dono del sangue della provincia

di Rovigo, in collaborazione con il Centro ServiziVolontariato, con le Aziende Ulss n.18 e 19, nonché con

il Dipartimento di Medicina Trasfusionale diretto dalPrimario dott. Rocco Potenza, avrebbero posto in essereun'iniziativa di grande interesse nel quadro della tuteladella salute del donatore: la corretta educazione alimen-tare e, come diretta conseguenza, la gestione delleproblematiche connesse. Ora dalle parole si è passati aifatti, con l'avvio del “progetto obesità”. Aderendoattraverso la compilazione di un modulo che viene distri-buito presso il Centro trasfusionale, il donatore ottieneun opuscolo informativo sulle corrette norme alimenta-ri. Successivamente, viene messo in contatto con ilServizio di dietologia dell'Ulss di riferimento (in esenzio-ne di ticket) per un controllo della propria situazione eper dei consigli. Alla prima visita il donatore riceve, inol-tre, un simpatico ed assai utile contapassi. Il progetto èdestinato a migliorare la vita e le abitudini alimentari deidonatori.

Per la tutela della salute

del donatore.

Rispettivamentehanno compiuto

30 e 20 anni.

ProgettObesità

A sinistra, il presidente dell’Avis provinciale Gianluca Braga ed il prima-rio del SIT di Rovigo, Rocco Potenza che collaborano al progetto.

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Continuano ad essere numerose e molteplici le atti-vità organizzate dall'Avis comunale di Ceneselli per

sensibilizzare un sempre maggior numero di persone eperchè ogni cittadino (di qualsivoglia età) possa sentirsiparte integrante della grande famiglia dei donatori disangue. Con i bambini delle scuole elementari è statoorganizzato un concorso per il migliore striscione Avis,per tutti i ragazzi si organizza, da cinque anni a questaparte, la “festa degli aquiloni” che sta riscuotendo unsuccesso crescente di edizione in edizione. Ancora:l'Avis è presente tra i ragazzi più grandi, agonistica-mente impegnati nella squadra di calcio a sette, cosìcome tra le persone che hanno compiuto qualcheprimavera in più e che frequentano i corsi di ginnasticadi mantenimento (nell'ultimo anno le iscrizioni sonoaddirittura raddoppiate). L'Avis, inoltre, collabora fatti-vamente, assieme ad una nutrita schiera di amici esimpatizzanti, con l'Amministrazione comunale al servi-zio di assistenza domiciliare per gli anziani. Se poiaggiungiamo la festa sociale dell'8 dicembre e l'ormai

tradizionale rappresentazione teatrale con i ragazzi delCEOD di Canda, possiamo ben capire quanto la realtàavisina sia radicata ed attiva nel comune di Ceneselli. Un'Avis che, sulla scia degli insegnamenti del grandesocio Bruno Zaghini, continua ad interpretare un ruolodi sensibilità, dono, disponibilità e solidarietà senzaconfini. Franco Raddi

Quest'anno l'Assemblea provinciale dell'Avis si terrà a Taglio di Po.Il Consiglio Provinciale ha deciso di rendere itinerante l'evento assem-bleare per raggiungere, con questo importante appuntamento per lanostra vita associativa, le varie realtà Avis della nostra terra polesana.

La Festa Avis provinciale Rovigo 2008 si terrà, invece, ad Adria saba-to 14 e domenica 15 giugno. La Comunale di Adria festeggia, proprioquest'anno, il cinquantesimo anniversario di fondazione.

Superata nel 2007, dall'Avis provinciale di Rovigo, la soglia delle 20mila donazioni. Il numero è straordinario in relazione al numero diabitanti e, conseguentemente, di donatori della provincia. È stato

raggiunto, per l'esattezza, il tetto delle 21.952 donazioni: un traguardomeraviglioso! Grazie di cuore a tutti i donatori.

Sulla scia delle possibili agevolazioni che l'Avis provinciale di Rovigocerca di proporre a favore dei propri soci e donatori iscritti, segnaliamoche il 27 novembre scorso è stata sottoscritta una convenzione tra Avisprovinciale Rovigo e Unipol Assicurazioni. L'intesa prevede uno scontoin tutti i rami assicurativi a favore dei soci Avis e dei loro familiari. Bastapresentarsi presso qualsiasi agenzia Unipol ed esibire il tesserino asso-ciativo. Per tutti citiamo il 10% per l'RC Auto. Anche altri sconti perfurto/incendio dal 20% al 30%...

A Ceneselli l’Avis vola come un aquilone Cinque annicon una festadedicata ai più giovani.

Avis che vai, gadget che trovi… Dopo l'incredibilesuccesso della penna Avis alla forma di siringa

(piovono ordini da tutta Italia!), la Provinciale licenziaora un nuovo gadget. Si tratta del gioco delle 15tessere, parente del cubo magico (ad una sola faccia).Sarà un modo per ingannare il tempo e per ricordar-si sempre dell'Avis…

Nel Comune di Gavello è stato inaugu-rato un monumento al… donatore?

No, non sarebbe una novità “da giorna-le”. A Gavello hanno fatto qualcosa dipiù e tutti i volontari del paese possonoora riconoscersi e farsi monito ai concit-tadini grazie ad una presenza “monu-mentale” che invita tutti ad aver cuoreper le necessità del prossimo. L'iscrizioneche campeggia alla base del monumen-to dice: “Quello che facciamo per noistessi muore con noi, quello che faccia-mo per gli altri o per il mondo, rimane edè immortale…”. La massima, dell'autore americanoAlbert Paine (What we do for ourselvesdies with us. What we do for others andthe world remains and is immortal), èdavvero un ottimo incoraggiamento perdare sempre del proprio meglio, per glialtri, per tutti. G.C.

L’Avis per giocareIl “cuore” di GavelloUna delle tante attività organizzate dall’Avis comunale di Ceneselli per coinvolgere in gran massa la comunità.

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Notizie in breve... notizie in breve... notizie in breve... notizie in breve...

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Le sette sorelleTREVISO

Anche quest'anno, in provincia di Treviso, si sonoraccolte più di 48.000 sacche che hanno registrato

una leggera flessione dello 0,3% rispetto al 2006, l'an-no della raccolta record. È aumentata la raccolta effet-tuata presso i Centri trasfusionali, mentre è diminuitadel 5,5% quella delle Unità di raccolta esterne gestitedall'Associazione. Si riscontrano “velocità” diverse fra letre Ulss presenti in provincia: la 7 di Conegliano haincrementato la raccolta del 3%, mentre nella 8 diCastelfranco-Montebelluna e nella 9 di Treviso vi è statauna diminuzione rispettivamente dello 0,5% edell'1,5%. Dal punto di vista dell'Avis, il 2007 è stato unanno molto equilibrato, dato che l'andamento dellaraccolta ha seguito di pari passo quello registrato daiconsumi. Durante i 12 mesi non abbiamo mai registra-to periodi di marcata carenza di scorte, come quasisistematicamente avveniva negli anni passati nei quali,

di solito nei periodi estivi oin occasione delle festivitànatalizie, si verificava uncalo delle scorte disponibili.Il 2007 ha registrato anchea livello dipartimentale uncalo dei consumi di circa il6% e di pari passo sonoaumentate le autodonazio-ni del 26%. Questo haindubbiamente contribuitopositivamente all'equilibriodella bilancia del fabbiso-gno e alla garanzia dell'au-tosufficienza dipartimenta-

le. Sono aumentate anche le cessioni extraregionali dioltre 2.250 unità. È stata buona anche l'attività dimodulazione di chiamata messa in atto dall'associazio-ne, in particolare nelle zone della nostra provincia in cuinon esiste un “ufficio di chiamata”, cosa che hapermesso di rallentare la raccolta per quei gruppisanguigni per i quali c'erano scorte più che a sufficien-za e di accelerarla per altri, i cui consumi richiedevanocontributi maggiori. A questo proposito pensiamo chequesta esperienza vada incrementata ed affinatasempre di più. Molto positivo anche il bilancio dellaraccolta su appuntamento per le piastrine, che ha regi-strato 1.022 unità. Complessivamente, il giudizio che sipuò esprimere è sicuramente più che positivo. Grazie alprezioso dono dei soci donatori, al lavoro svolto dainovanta presidenti, dai loro consigli direttivi e da tutti ivolontari siamo riusciti a soddisfare le esigenze terapeu-tiche del Dipartimento, sapientemente messe in atto dalpersonale medico e paramedico degli ospedali dellaMarca trevigiana. Di contro, nel 2007 abbiamo registra-to un calo complessivo dei nuovi iscritti del 13%, datoche ci preoccupa e del quale dobbiamo tenere conto.Dobbiamo studiare e analizzare bene questo fenome-no che va arrestato ed è necessario fare il possibile perinvertire la rotta. Gli ammalati hanno bisogno delsangue delle persone sane e chi sta fisicamente benedeve sentire il dovere di aiutare chi è meno fortunato.Sulla scia di questi ultimi dati dobbiamo tutti trovare innoi l'entusiasmo che ci spinga a superare l'“ordinario”ed acquisire la consapevolezza che una società civile ètale solo quando è capace di progettare un futuro piùagevole e sicuro per tutti. Gino Foffano

Invariate le donazioni

2007, in calo i consumi,

soddisfatte le necessità

non solo della Marca.Flessione neinuovi iscritti,

un punto da monitorare.

Pari coi consumi

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La legge finanziaria 2008 ha riproposto la possibilità di destinareuna quota-parte del cinque per mille dell'IRPEF a sostegno delle

associazioni di volontariato, delle organizzazioni non lucrative diutilità sociale... quindi anche dell'Avis. A questo proposito, visti gli onerosi impegni per l'adeguamento el'accreditamento dei Servizi mobili (le Unità di Raccolta esterne) dellaMarca trevigiana secondo le nuove normative regionali e nazionali(legge n. 22 del 16 agosto 2002), l'Avis provinciale ha stabilito che icontributi andranno a finanziare il più possibile gli interventi e le stru-mentazioni necessarie. “E' nostra intenzione riuscire a dare un contri-buto anche al laboratorio di ricerca scientifica legato all'attività della

Banca Cordonale del Centro Trasfusionale di Treviso - spiega il presi-dente provinciale, Gino Foffano - Nell'ambito della ricerca applicativaclinica il laboratorio, infatti, in collaborazione con la scuola diDottorato di Ricerca in Medicina Rigenerativa dell'Università diPadova, ha individuato la presenza di cellule staminali ad elevataplasticità anche nei baffy coat, ottenuti dal frazionamento delle unitàdi sangue intero.Ciò potrebbe rivelarsi una preziosa fonte di cellule staminali pronta-mente disponibili per la terapia cellulare. Contiamo sulla collabora-zione di tutti i contribuenti, donatori e non, per poter arrivare ad unottimo risultato in entrambi i casi”.

5 x mille a ricerca e modernizzazione della raccolta

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Ènato a scuola il manifesto 2008 dell'Avis provincialedi Treviso. Due rose che si avvicinano a rappresenta-

re, in modo straordinariamente semplice, ma efficace, lacapacità del gesto del dono di saper unire. A “firmarle”Chiara Buriola, studentessa della 4ª B dell'Istituto stata-le d'Arte “B. Munari” di Vittorio Veneto, vincitrice delconcorso lanciato dall'Associazione ad ottobre scorso.Una scelta non facile, quella da parte della commissio-ne (composta sia da rappresentanti dell'Avis, sia daesperti esterni nel settore grafico e della comunicazio-ne), trovatasi a decidere tra ben 30 bozzetti realizzatidagli allievi delle classi 4ª B e C della sezione stampa,coordinate dal prof. Antonio Dei Rossi. La collaborazio-ne tra l'Avis provinciale e l'Istituto d'Arte di VittorioVeneto era partita nel 2007, con l'obiettivo di puntaresui giovani, sul loro modo di comunicare e sulle loroformidabili idee per incrementare il numero dei nuovidonatori! Una forma di sensibilizzazione diversa perl'Associazione, che ai ragazzi ha dato la massima libertàdi espressione. “Abbiamo pensato al manifesto come amezzo di comunicazione diretta e immediata per parla-re ai giovani di donazione di sangue - spiega la referen-te Avis dell'iniziativa, Wanda Pradal - e abbiamo lascia-to che a guidare disegni, slogan e parole rivolti ai giova-ni fossero la fantasia e la creatività di altri giovani: glistudenti, appunto”. Molto soddisfatto il presidentedell'Avis provinciale, Gino Foffano: “Abbiamo intrapre-so una strada nuova che ci ha portati a straordinari risul-tati. Tutti i lavori realizzati sono di alta qualità e dimo-strano che i ragazzi di oggi, pur bombardati da millesollecitazioni diverse, sanno cogliere in pieno il messag-gio della solidarietà”. Nel corso della conferenza stam-pa, il 31 gennaio all'Istituto d'Arte, è stato sottolineato

l'entusiasmo anche da parte della scuola per la collabo-razione. “Esser stati scelti per tale iniziativa è motivo diorgoglio per l'Istituto - ha dichiarato la preside, prof.ssaSandra Molinaro - abbiamo sposato subito e con entu-siasmo l'iniziativa, i ragazzi hanno messo in campotesta, mani e cuore e i risultati ne sono la dimostrazio-ne”. Il concorso ha visto il coordinamento del prof.Maurizio Armellin e in Commissione, tra gli altri, il grafi-co ed editore Roberto Da Re Giustiniani. Ha collaboratol'Avis comunale di Vittorio Veneto. La premiazione uffi-ciale del manifesto di Chiara Buriola e l'esposizione ditutti i bozzetti partecipanti si svolgerà il 29 marzo aMotta di Livenza, in occasione dell'assemblea dell'Avisprovinciale. Michela Rossato

Nasce all’Istitutod’Arte“Munari”di VittorioVeneto il manifesto2008 dellaProvinciale.

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Il dono del sangue “raccontato” ai ragazzi da chil'ha ricevuto. È l'iniziativa realizzata con successo

a Resana grazie ad un testimonial straordinario eal concorso “L'impegno nella vita!”. Per l'ottavaedizione del concorso sul tema della donazione disangue, organizzato in collaborazione conl'Istituto comprensivo scolastico locale e il patroci-nio del Comune resanese e della Provincia diTreviso, l'Avis comunale di Resana ha infatti ospi-tato un giovane eccezionale: Paolo Berro. Dopo iltestimonial Ippolito Sanfratello, campione olimpi-co di pattinaggio sul ghiaccio, è stata la volta diBerro, da dieci anni su una carrozzina a causa diun incidente stradale. Paolo, paralizzato dal colloin giù, si è salvato anche grazie al sangue degliavisini ed ha raccontato la sua storia fatta dimomenti difficili, ma anche di tanta forza divolontà e tante conquiste. “Voi donatori statefacendo qualcosa di straordinario - ha detto -perché salvate delle vite umane! Chissà quantosangue sarà servito per salvare me! Senza di voi,non avrei potuto superare tutto quello che ho

superato! Grazie per quello che fate e che conti-nuerete a fare!”. “Hai mai avuto momenti disconforto? - ha chiesto con l'ingenuità tipica deigiovani una ragazza di terza media e Paolo, disar-mante nella sua risposta - e chi non ne ha maiavuto? solo che non ho nemmeno il tempo di

pensarci, ci sono persone che stanno peggio di meed io sto sfruttando al massimo quello che possofare... Dopo l'incidente non respiravo nemmenoda solo, poi, dopo una lunga terapia riabilitativa,sono riuscito a reinventarmi la mia nuova vita”.Grazie ad un programma di riconoscimento voca-le che gli permette di navigare in internet, telefo-nare e scrivere senza usare le mani, Paolo harealizzato molti progetti importanti. Ha due lauree(ha dato gli esami in videoconferenza), ha riaper-to online il museo civico di Castelfranco Veneto edè promotore della fondazione “Paolo Berro perl'arte e la cultura”. I ragazzi sono rimasti affasci-nati dal suo racconto e dall'entusiasmo con cui,nonostante le enormi difficoltà, affronta ogni suogiorno: una lezione di vita importante! L'iniziativaè stata un successo e la premiazione del concorso,il 15 marzo, è coincisa con la serata musicale “DalFestival di Sanremo per l'Avis” che ha visto esibir-si quattro giovani cantautori, di cui due reduci da“Sanremo Giovani”.

Stefano Bosa

Due rose per Avis

Resana & Paolo Berro: una serata da ricordare

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Di fronte ad una platea di circa 400 persone, nonsoltanto gli organizzatori avisini, ma anche gli stessi

illustri relatori dell'incontro “La gestione del politrau-ma”, si sono dimostrati piacevolmente sorpresi e soddi-sfatti. Il dibattito del 29 novembre su un argomentonon facile, ma importante, ha attirato un pubblicodavvero folto. L'Avis comunale di Mareno e di Vazzola,in collaborazione con l'Amministrazione Comunale,

hanno infatti voluto regalare a tutta la cittadinanza unaserata di formazione e riflessione presso l'OasiCampagnola di Mareno sul tema della sicurezza strada-le e soprattutto dell'intervento sanitario in casi di poli-traumi, dalla chiamata del 118 alla gestione ospedalie-ra. Dopo i saluti di Giancarlo Battistella, presidentedell'Avis comunale di Mareno di Piave e di MirellaBrugnera, in rappresentanza dell'Avis comunale di

Vazzola, del sindaco Tocchet e dell'Assessore provincia-le Noal, la parola è passata a Diego Sala, consiglieredell'Avis nazionale, che ha ribadito ancora una volta lasempre attuale necessità di donare sangue. Perché,sebbene il Veneto sia complessivamente una regione“all'avanguardia” per quanto concerne le sacche disangue raccolte annualmente, l'Italia non è affatto unPaese autosufficiente per quanto concerne la disponibi-lità di sangue ed emocomponenti. Il dott. Agueci,Direttore U.O. Ortopedia/Traumatologia Conegliano, hamoderato l'intera conferenza, che ha visto quattroautorevoli interventi. Innanzitutto, quella del dott. Rosi,direttore U.O.C. Suem 118 Tv Emergenza, il quale hariassunto i principi del primo soccorso e le fasi previsteper soccorrere tempestivamente un ferito traumatizza-to. Ha fatto seguito il dott. Bernardi, direttore U.O.C.Pronto Soccorso Conegliano, che ha focalizzato l'atten-zione sulla gestione iniziale in Pronto Soccorso. Altromomento davvero interessante è stato quello della rela-zione sul “trauma grave in terapia intensiva” del dott.Possamai, direttore U.O.C Anestesia-Rianimazione diConegliano, che ha posto l'accento su un aspetto piut-tosto delicato: al giorno d'oggi esistono patologie chehanno impatto diverso sui mass media. Quotidiani e telegiornali dedicano ampi spazi ai nume-rosi giovani tragicamente coinvolti in incidenti automo-bilistici, ma poi non si curano di informare la cittadinan-za riguardo agli sviluppi post-trauma o alle difficoltàdelle categorie più deboli, quale quella dei disabili. Perfinire, è intervenuto il dott. Giovanni Battista Scalì,V.Q.A. Comando Polizia Stradale Treviso. L'attenzione èdunque stata riposta su alcune delle più usuali violazio-ni al corretto comportamento civico in caso di incidentestradale, come la fuga e l'omissione di soccorso.Davvero una serata da esportare...

Laura Rossi

Le sette sorelleTREVISO

Sala strapiena per un incontro

organizzato dalle Avis

di Mareno diPiave e Vazzola.

Politraumi, successo per quattrocento

Posti auto riservati ai donatori di sangue, e in parti-colare a chi effettua le aferesi, al parcheggio dell'o-

spedale Ca' Foncello di Treviso. Non sono facili datrovare, ma ci sono. Cercate il cartello di divieto disosta e con la scritta “Ulss 9 Servizio S.I.T.”. Un po’criptico anche il cartello, messo insieme ad altri chefanno confusione, ma è il pensiero gentile per i dona-tori che conta... E l’idea è stata del Primario G.B. Gajo.

Donatori abituati...parcheggi riservati

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Sul tappeto il trasferimentonel nuovoCentro trasfusionale el’accreditamentodei punti di raccolta.

Le soddisfazioni 2007 le sfide 2008 per il Src

Il 2008: anno ricco d'impegni e novità. Quest'annodovrebbero iniziare i controlli della Regione Veneto sui

requisiti di idoneità previsti dalle norme regionali per lestrutture trasfusionali. Sono interessati tutti i centri doveviene effettuata la raccolta di sangue. La documenta-zione necessaria è stata consegnata alla Regione asettembre 2007, con coordinamento dell'Avis regionaleper tutte le sedi interessate nelle province di Venezia,Padova e Treviso. L'esperienza e la costante richiesta escambio d'informazioni suggeriscono di avviare presto,ed in modo strutturato, una sinergia tra le realtà delVeneto che effettuano direttamente la raccolta. Unpercorso di aggregazione delle strutture di raccolta,come peraltro previsto anche dalla legge sangue, puòportare alla condivisione di acquisti, sistemi informativi,convenzioni e non solo. Anche l'utilizzo nelle tre provin-ce dello stesso sistema informativo “Emonet” rendelogica un'azione comune per ottenere le ottimizzazioninecessarie e non correre il rischio di pagare tre volte ilcosto degli aggiornamenti. I benefici comuni sono intui-bili per tutti. Per questo abbiamo apprezzato l'interven-to dell'Avis regionale e speriamo che possa essere avvia-ta un'azione a breve per un successivo sviluppo. Nelfrattempo, abbiamo messo a disposizione i protocollioperativi in uso presso di noi per consentire un correttoe controllato sistema di svolgimento di tutte le attività,sia presso il centro, sia in occasione delle raccolte dome-nicali. Il nuovo sistema informativo dipartimentaletroverà completa introduzione nel corso di quest'anno.Nonostante i problemi che tale sistema sta causando,siamo ottimisti sugli sviluppi futuri che prevedono daparte nostra la possibilità di fornire ai donatori gli esamitramite Web, eliminando tempi di attesa, problemipostali e consentendo quindi di disporre on line dellapropria situazione clinica. Nello stesso tempo, tutte lecomunali che hanno aderito alla gestione donatoritramite Assoweb, potranno avere in tempo reale la

situazione dei propri soci (donazioni, esami, sospensio-ni...), nonché un software in grado di rispondere a tuttele esigenze di segreteria. Nei prossimi mesi, probabil-mente prima dell'estate, si realizzerà il trasloco delCentro di raccolta di Mestre presso il nuovo ospedale.Una sistemazione più idonea per garantire flusso e assi-stenza dei donatori e vicina ai servizi a cui va consegna-to il materiale biologico raccolto. Utilizzeremo al megliogli spazi assegnatici, anche mettendo a frutto quantoarrivatoci grazie al “cinque per mille” raccolto grazie a413 cittadini, che ringraziamo di cuore. Assicuriamo cheanche ciò che ci verrà destinato in futuro sarà utilizzatoper migliorare le strutture per l'accoglimento dei dona-tori e per continuare a garantire gli standard di qualitàche sono sempre stati l’obiettivo della nostra attività. Lapredisposizione del calendario per le raccolte domeni-cali è stata laboriosa, ma abbiamo cercato di venireincontro a tutte le esigenze delle Avis, riuscendo adinserire anche le nuove raccolte per le sedi diPramaggiore e Cintocaomaggiore. Il calendario inseritoanche nel nostro sito (www.avisrcmestre.ve.it) è occa-sione per coloro che vogliono donare il proprio sangueo desiderano effettuare gli esami preventivi per diventa-re donatori per scegliere data e località a loro più como-da. L'organizzazione è taleda consentire l'accesso daparte di chiunque, con lasemplice accortezza per idonatori abituali che per laprima volta fanno la dona-zione presso le nostre strut-ture, di portare gli esamirilasciati in occasionedell'ultima donazione odell'ultimo controllo effet-tuato.

Giorgio Gobbo

Soddisfazione, all'Avis provinciale di Venezia, per l'an-damento del 2007. La raccolta è stata buona e si è veri-

ficato un rilevante incremento della raccolta totale disacche di sangue intero (+712 unità), con un importanteaumento anche in occasione delle raccolte domenicali(+348 unità). La raccolta di plasma in aferesi si è mante-nuta sui buoni livelli dell'anno precedente (2.198 sacchetotali). Sono stati inoltre eseguiti 1.455 controlli specifici aidonatori e 1.192 esami ad aspiranti donatori, che costitui-

scono la garanzia di continuità e ricambio generazionaleper il futuro. I traguardi raggiunti devono essere un puntodi partenza per trovare nuove vie che consentano di assi-curare un corretto rifornimento a fronte delle aumentaterichieste da parte delle unità ospedaliere. Da parte nostragarantiamo tutto l'impegno necessario ed ai donatori chie-diamo di continuare a donare con la consueta assiduità. Diseguito l’articolo di Giorgio Gobbo fa il punto sull’attivitàdel Servizio Raccolta Convenzionata Provinciale Avis (Src).

Le sette sorelleVENEZIA

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Le sette sorelleVENEZIA

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Entrare in una classe significa già instaurare unrapporto con chi, in quella classe, ci attende. Entrare

in una classe significa avere un ruolo, indossare lamaschera del momento per essere se stessi al meglio; eper far ciò occorre saper leggere tutti i messaggi, verba-li e non verbali, che ci vengono lanciati e rispondere conaltrettanti messaggi significativi, capaci di lasciare unsegno. Cominciava così la dispensa consegnataquest'anno agli operatori scuola dell'Avis provincialeVenezia, al corso di formazione per chi opera nelle scuo-le con giochi di simulazione, giochi in scatola e attivitàsulle fiabe, sulla solidarietà e il dono. Ogni educatore(colui che conduce), ogni operatore (colui che opera,che crea) dovrebbe essere in grado di sentire il propriocorpo mentre comunica, di utilizzare il proprio corpo atal fine e di accogliere l'animato, l'educando comecompagno di viaggio dove fondamentale è il percorso,il processo formativo in atto. Durante le attività dipromozione dell'Avis e della cultura della solidarietà chel'Avis provinciale Venezia organizza ormai da sei annipresso moltissimi istituti della Provincia, si ha davveropoco tempo a disposizione: si parla di amore, di incon-tro, di muri da abbattere per accogliere, di gesti capacidi lasciare segni profondi, il tutto in due ore di lezione.È proprio per questo che la formazione degli operatoriha voluto incentrarsi su alcune tecniche che potesseroaiutare a lasciar segni profondi, per far sì che l'espe-rienza vissuta potesse diventare per gli studenti forte-mente significativa. Tra queste tecniche, tratte per lo piùdal Teatro Sociale, particolarmente utile e interessante èrisultata la metodologia del Teatro dell'Oppresso. “IlTeatro dell'Oppresso è basato sul principio che tutte lerelazioni umane dovrebbero essere di natura dialogica:tra uomini e donne, tra razze, famiglie, gruppi e nazio-ni, il dialogo dovrebbe prevalere. In realtà tutti i dialoghihanno la tendenza a diventare monologhi, che creanola relazione oppressi-oppressori. Riconoscendo questarealtà, il più importante principio del Teatrodell'Oppresso è di aiutare a restaurare il dialogo tra gli

esseri umani”. Il Teatro dell'oppresso (TdO) nasce neglianni '60 in Brasile, ad opera di Augusto Boal, direttoredel Teatro Arena di Saõ Paulo. Si basa su una precisapresa di posizione, a favore degli "oppressi" e, paralle-lamente a Paulo Freire, su un lavoro di coscientizzazio-ne. La metodologia intende il teatro come mezzo diconoscenza e come linguaggio, come mezzo di cono-scenza e trasformazione della realtà interiore, relaziona-le e sociale. È un teatro che rende attivo il pubblico eserve ai gruppi di “spett-attori” per esplorare, metterein scena, analizzare e trasformare la realtà che essi stes-si vivono. Ha tra le finalità quella di far riscoprire allagente la propria teatralità, vista come mezzo di cono-scenza del reale, e di rendere gli spettatori protagonistidell'azione scenica, affinché lo siano anche nella vita. Sibasa sull'ipotesi che “tutto il corpo pensa”, in altreparole su una concezione “globale” dell'uomo vistocome interazione reciproca di corpo, mente, emozioni.Il metodo fornisce strumenti d'analisi, liberazione ecoscientizzazione attraverso un approccio non direttivoe ad una relazione dialogica, che annulli gli aspetti diviolenza a favore del dialogo e della cooperazione.L'Avis provinciale di Venezia ha tratto da questa meto-dologia un grande aiuto per la formazione dei proprioperatori e ha deciso di “esportare” tutto ciò all'inter-no del progetto “Con-tatto”, in collaborazione conl'Osservatorio Politiche di Welfare del Comune diVenezia, l'Assessorato alla Cultura della Provincia diVenezia e il Centro servizi volontariato della provincia diVenezia. All'interno del progetto si stanno svolgendo esi svolgeranno dei corsi, in tutta la provincia, in comuni-cazione per il sociale e esercizi tratti dalla metodologiadel Teatro dell'Oppresso di cui si potrà leggere e a cui cisi potrà iscrivere navigando sul sito dell'Avis provincialedi Venezia. Un altro cammino, altre strade e altre ener-gie, per la Provinciale e per le sue Comunali, convintiche “non occorra pensare che il mondo va cambiato;occorre trasformarlo, ora”. (Augusto Boal)

Laura Elia - Area scuola e formazione - Avis provinciale

“... il più importanteprincipio del Teatrodell'Oppresso è di

aiutare a restaurareil dialogo tra

gli esseri umani”.Le nuove tecniche

dei nostri operatori.

Sono già più di 50 gli iscritti alGruppo Avis Carive, nato meno

di due anni fa per volontà dellaComunale di Venezia. Al gruppo appartengono dipendenti della Cassa diRisparmio di Venezia SpA (Gruppo Intesa San Paolo), ma anche familiari edex-dipendenti, quasi tutti donatori effettivi. L'obiettivo è quello di promuo-vere la donazione di sangue tra il personale della Banca organizzandoiniziative che possano dare visibilità all'Associazione e fare nuovi proseliti.Ne è stato un esempio la Festa di Babbo Natale per i bambini dei dipen-

denti, organizzata dal CircoloDipendenti Carive, che ha permes-so al Gruppo Avis di presentarsi

ufficialmente ai molti ospiti; con l'occasione ai bimbi è stato regalato delmateriale didattico preparato dall'Avis (un quaderno illustrato). “Credomolto nelle potenzialità di questo gruppo - ha dichiarato Roberto Belli,presidente dell'Avis Comunale di Venezia - in breve ha registrato un’ottimacrescita e partecipa con grande entusiasmo alla vita dell'associazione, il chemi fa ben sperare per il ricambio generazionale”. Giorgia Chiaro

Come cresce il gruppo Avis Carive!

Trasformando il mondo

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L'unione fa la forza, soprattutto per l'Avis, soprattuttoa Venezia. Qui la popolazione è distribuita nelle isole

di Pellestrina, Lido, Burano e Murano e unire tutti idonatori in momenti di aggregazione è effettivamenteun'impresa. Se i risultati ci sono (nel 2007 l'Avis diVenezia ha raggiunto circa 5300 donazioni) è unica-mente grazie allo sforzo che tutti assieme si fa nell'or-ganizzare eventi associativi. In particolare si devonoringraziare i gruppi nati all'interno della Comunaleveneziana: il Gruppo dell'ACTV, il primo nato da oltre 25anni; il Gruppo di Pellestrina, che partecipa alle attivitàsempre numeroso e con grande entusiasmo; il gruppoSportivo del Lido, che promuove eventi sportivi e cultu-rali al Lido di Venezia; il Gruppo di Burano che è moltoattivo nella sua isola e il neo-nato Gruppo della Carive.Grazie all'aiuto di tutti i loro componenti, ogni manife-stazione diventa un evento da ricordare e fa riscoprire ilpiacere di stare assieme, scambiarsi idee e donare ilproprio tempo agli altri. Oltre all'ottava “Giornata dellosport” e “Natale con l'Avis”, ricordiamo il concerto delle

“Mamme per caso”,tenutosi a gennaio alLido, in concomitanzacon i festeggiamentidei 50 anni dellafondazione della chie-sa parrocchiale di SanNicolò. Quale occasio-ne migliore per acco-gliere una vasta plateadi veneziani, per unpomeriggio di sensibi-lizzazione alla culturadel dono? Dirette dal Maestro Maurizio Piccoli (cono-sciuto dagli addetti ai lavori per i brani scritti per Mina,Loredana Bertè, Mia Martini e Renato Zero) le 12“mamme” hanno eseguito canzoni tratte dal film SisterAct e pezzi di Gigi d'Alessio e George Harrison, perconcludere con un gran finale di brani natalizi.

Orietta Guerrasio , vice presidente Avis Venezia

Tante iniziative,tanta visibilità, e i risultati si vedono.

Le mille iniziativedella Comunaledi Veneziauniscono le suevarie realtà.

Confermato anche nel 2007 il trend di crescitadell'Avis di San Michele al Tagliamento. Nel ringra-

ziare tutti i propri donatori presenta con soddisfazione isuoi numeri, contando ad oggi 352 iscritti di cui 237effettivi e 115 soci sostenitori che possono essere soddi-sfatti del +8% registrato dalle donazioni che, dopo il+8% del 2005 e il +10% del 2006, fa ben sperare in unincremento anche per l'anno appena iniziato. Un ottimoincentivo a proseguire nell'attività di sensibilizzazioneche, nel corso dell'ultimo anno, ha visto l'Avis parteci-pare alle principali manifestazioni locali: ad agosto allatradizionale festa di Cesarolo “Sot li stelis”, a settembrealla “Sagra dei Osei in Villa Ivancic” e a dicembre a“Natale Insieme”, iniziativa promossa dal Comune diSan Michele al Tagliamento in concomitanza con lecelebrazioni dei suoi 200 anni. In questa occasionel'Avis ha distribuito snack caldi alle famiglie, donandoun cappellino di Babbo Natale ed un simpatico pallonci-

no ai bambini. Il gazebo (nuovo di zecca!) è stato affol-lato durante tutta la domenica: un vero successo intermini di visibilità e promozione! L'associazione si è inoltre occupata della sistemazione diuna staccionata nel parco della città, che va ad aggiun-gersi all'adiacente monumento sorto sempre grazieall'Avis. Queste iniziative si sommano alle tre uscitedomenicali organizzate in collaborazione con l'Avis SRCa San Michele al Tagliamento, San Giorgio alTagliamento e Cesarolo. Tutti gli appuntamenti hannovisto la valida collaborazione dei membri del Consiglio,che, muniti di un nuovo opuscolo informativo, hannoanche presentato l'associazione a chi di volta in volta siè affacciato al mondo della donazione. L'Avis SanMichele al Tagliamento ha numero telefonico 333-3283842, e-mail: [email protected] e il sito inter-net: www.avisveneto.it/sanmichelealtagliamento.

Daniele Aggio

A Concordia Sagittaria una tradizione che “scalda” il cuore

San Michele al Tagliamento: fantasia e crescita costante

MammeAvis, non per caso

Anche quest'anno le Associazioni Avis ed Aido di Concordia hanno mantenutoaccesa la tradizione del vin brulè. Fin dall'anno della costituzione dell'Avis di

Concordia Sagittaria (1982), la notte di Natale è un'occasione privilegiata per un“caloroso” scambio di auguri. Caloroso e caldo, in quanto riscaldato dalla passionedei nostri volontari… ma anche intiepidito dai bicchieri fumanti di vin brulè e ciocco-lata calda che vengono gratuitamente offerti a quanti si avvicinano al nostro gazeboinstallato sulla piazza della cattedrale. L'impresa è stoica, perché le lunghe ore di atte-sa sotto il gazebo con le rigide temperature di dicembre, riscaldati solo dai fornellet-ti a gas, scoraggerebbero chiunque. Solo il grande cuore dei volontari di Avis ed Aidopuò portare avanti questa tradizione, non senza il sostegno che ci vengono offertidalle tante persone che, al termine della Santa Messa, si avvicinano per farci gli augu-ri. La speranza è che anche nel 2008 sempre più persone possano provare, comequotidianamente sperimentano i volontari di Avis ed Aido, quanto la gioia di donaresuperi di gran lunga quella di ricevere. Dario Piccolo

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Le sette sorelleVERONA

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Concluso il 2007 in positivo (40.500 unità donate,con un +0,8%) è iniziato bene anche il 2008, anno

di grandi appuntamenti per l'Avis veronese. Si è apertocon prima riunione della Conferenza di Dipartimento,che è venuta a sancire la partenza reale e concreta delDipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale,ovvero del Coordinamento provinciale collegato conl'ufficio regionale sangue e le Associazioni, previsto dalIV Piano sangue per favorire l'utilizzo ottimale delsangue stesso, risorsa strategica per il Servizio Sanitarioe per le aspettative di salute e di vita di noi tutti. Oltre alDirettore, dott. Giuseppe Aprili, e ai responsabili deiCentri trasfusionali di Verona e provincia, anche il volon-tariato del sangue vi partecipa con tre rappresentanti,(due dell'Avis e uno della Fidas) a pieno titolo coinvoltinella discussione. Preceduta dall'incontro col nuovoDirettore Generale dell'Azienda ospedaliera, dott.Sandro Caffi, che ha dimostrato da subito una buonaconoscenza e una certa attenzione nei confronti dellarealtà trasfusionale, la riunione è servita a fare il puntodella situazione e a gettare le basi della programmazio-ne futura. Da parte associativa, si sono puntualizzate leaspettative dei volontari: uniformità e sicurezza nelladonazione, mantenimento della raccolta localizzata inrelazione alla reale esistenza dei donatori. Abbiamoaltresì assicurato la nostra disponibilità per attuaregradualmente uffici di chiamata atti a disciplinare ledonazioni, per continuare ad essere in grado di garanti-re agli ammalati tutto il sangue e gli emocomponentinecessari, del tipo giusto e nella giusta quantità, ogni

giorno. Ma il 2008 sarà anche l'anno del 50° dell'Avisprovinciale e de 60° della comunale di Verona: unalunga intensa storia, costellata da tanti episodi e di innu-merevoli gesti dettati dalla solidarietà. Una concretaforma di disponibilità che ha coinvolto e tuttora coin-volge migliaia e migliaia di persone. Per l'occasione,realizzato un logo comune, i Consigli direttivi provincia-le e comunale hanno concordato anche un calendariocomune di manifestazioni che sarà presentato il 16 apri-le. Domenica 20 aprile, in occasione dell’assemblearegionale Avis, ci sarà invece l'inaugurazione dellamostra “Avista” e Filatelica con annullo postale dedica-to. L’assemblea e la mostra si svolgeranno presso il PoloGiorgio Zanotto dell’Università di Verona. Il 14 giugno,ancora, cerimonia e S. Messa celebrata dal vescovo,mons. Giuseppe Zenti per la Giornata Mondiale deldonatore al Centro Carraro ed infine il 25 ottobre, allaGran Guardia, il convegno: “Medicina Trasfusionale inItalia e in Europa: modelli organizzativi a confronto”,con realtori i massimi esponenti associativi e di ambitomedico scientifico nazionale. E non finisce qui, perchéaltre iniziative sono ancora in cantiere. Tanti appunta-menti e tanto impegno per tutti, per festeggiare degna-mente le ricorrenze, sempre con l'attenzione volta ainostri obiettivi primari: la puntualità all'appuntamentoperiodico con la donazione e la massima determinazio-ne nel promuovere gli ideali associativi, per favorire l'ag-gregazione di tanti altri che hanno bisogno della spintafinale, concretamente “del nostro aiuto” per scoprire aloro volta la gioia di donare. Luigi Piva

Un buon 2007, un intenso 2008Ai positivi risultati

donazionali sisposa un’intensa

attività previstaper l’anno in

corso, partendodal 50° della

Provinciale e dal 60° della

Comunaledi Verona.

Donare sangue è un'azione buona esalutare. Evviva l'Avis, evviva i volon-

tari dell'Avis! Con queste belle paroleGerry Scotti, durante la trasmissione diPassaparola del 13 gennaio 2008, haringraziato tutti i donatori di sangue e inparticolare Mario Luchi, dell'Avis provin-ciale di Verona nonchè collaboratore delnostro periodico, che si trovava tra ilpubblico. Al notissimo e amato presenta-tore di Canale 5, Mario aveva portato inomaggio una delle bellissime e ormaiceleberrime felpe realizzate dallaCommissione Giovani veronese per richia-

mare l'attenzione sul dono del sangue.Quello di Scotti è stato un messaggiobreve e conciso, ma venuto dal cuore eche ha dimostrato ancora una volta lasensibilità del presentatore verso l'argo-mento della donazione. Mentre parlava, Gerry ha chiesto al came-raman di inquadrare il nostro baldo MarioLuchi, che indossava la felpa Avis,raggiungendo con l'appello più di seimilioni di telespettatori sparsi in tuttal'Italia. Ecco qui accanto il nostro “alfiere”colto direttamente in... video. Bel colpoMario! Grazie Gerry!

Donare è buono e salutare, parola di... Passaparola!

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La campionessaolimpica PaolaPezzo madrinad’eccezione perle nuove diviseda ciclista.

Corri a donare è lo slogan che “firma” la maglietta di500 completi professionali da ciclista che l'Avis

Veronese ha lanciato per gli appassionati della biciclettacon testimonial nientemeno che la campionessa olim-pionica di mountain bike, Paola Pezzo. Il progetto èstato presentato alla stampa lo scorso 4 dicembre.L'iniziativa, sostenuta dal Centro Servizi per ilVolontariato della provincia di Verona che ha copertooltre il 60% della spesa, ha prodotto divise professiona-li da ciclista con la scritta "Corri a donare", riportatosotto il logo Avis che, a sua volta, si trova racchiusodentro un grande cuore. Alla conferenza stampa eranopresenti il dott. Giuseppe Aprili, direttore delDipartimento trasfusionale provinciale, AntonioPastorello vicepresidente dell'Amministrazione provin-ciale di Verona, Federico Sboarina Assessore comunaleallo sport di Verona e Lucio Garonzi, direttore delCentro Servizi per il Volontariato. “Sport e donazionedel sangue sono un connubio perfetto - ha sostenutol'ideatore dell'iniziativa, Piergiorgio Lorenzini, vicepresi-dente provinciale dell'Avis - L'idea è nata due anni favedendo i ciclisti amatoriali correre sulle strade conmagliette generiche o di qualche sponsor locale. Hopensato di lanciare il nostro messaggio sulle magliette,

anziché tramite i solitivolantini, con lo scopo siincentivare le donazionidel sangue e dei suoicomponenti sempre piùnecessari alle nostre strut-ture sanitarie”. PaolaPezzo, la campionessaolimpica di Atlanta eSidney, ha ammesso: “Ionon ho mai donato sangueperché già me ne toglievano abbastanza per le analisi.Ora sono in attesa del secondo figlio e non posso, main seguito aderirò anch'io. E appena riprenderò gli alle-namenti, non mancherò di indossare questo bellissimocompleto”. In un mese i 500 completi da ciclista sonoletteralmente andati a ruba e sicuramente li vedremoper le strade indossati dai numerosi appassionati dellabicicletta, nelle loro passeggiate o gare, con la consa-pevolezza che anche questa iniziativa contribuirà aincentivare la donazione di sangue. Constatato ilsuccesso del progetto, con risultati al di sopra di ogniaspettativa, la provinciale di Verona si sta mettendo inmoto per poterne realizzare un'altra serie. Mario Luchi

Un "dolce" Natale per sostenere la cooperazione internazionale.“NataleVero” è nato dal desiderio di far incontrare le realtà non profitdel territorio veronese che promuovono progetti nei Paesi in via disviluppo con la comunità in cui vivono, assieme alla volontà di offrireloro un aiuto concreto nella raccolta di fondi. Dal 14 al 16 dicembre, inPiazza Bra e al Palazzo della Gran Guardia, si è avuta la possibilità diconoscere i progetti di 23 organizzazioni impegnate in attività di soste-gno e aiuto nei cinque diversi continenti. A coloro che versavano uncontributo è stato donato, quale segno di ringraziamento, il “Pandorodella Solidarietà”. Il tipico dolce natalizio, simbolo della manifestazione,

è stato offerto dalle tre aziende del distretto dolciario veronese: Bauli,Melegatti e Paluani. A promuovere l'evento è stata “Dimensione Etica”,associazione nata nel 2005 con il desiderio di avvicinare il mondo profita quello non profit, che ha trovato l'appoggio del Comune di Verona, ilforte sostegno della Banca Popolare di Verona e la partecipazione di altrienti pubblici e sponsor privati, nonché la collaborazione di varie realtàassociative e culturali. Tra queste, non poteva certo mancare l'Avis veronese. Una splendidadimostrazione che c'è tanta bontà nel cuore di Verona, in particolare nelcuore dei tanti veronesi impegnati nella solidarietà.

L'Avis di Gazzolo d'Arcole è una piccola realtà avisina dell'est veronese,costituita da 127 soci donatori (al 31 dicembre del 2007). Da qualche

anno riscontra un notevole successo tra i nostri concittadini, con uncostante incremento degli iscritti e dei partecipanti alle iniziative sociali.In particolar modo, il numero delle donazioni è salito dalle 206 del 2004,alle 280 del 2007, con un incremento del 30%. Per non parlare degliaspiranti nuovi donatori, che lo scorso anno sono stati ben 51. “Questocontinuo incremento di iscritti e donazioni sono il frutto di un costanteimpegno da parte di tutto il consiglio direttivo, volto soprattutto verso igiovani della nostra comunità. - conferma il presidente, Andrea Rossi -Oltre ai “soliti” tornei sportivi, alle manifestazioni in occasione di festepopolari e propaganda di vario genere, particolare successo hannoriscontrato il dialogo e l'invito diretto: ogni anno infatti, soprattutto nelperiodo estivo, ci presentiamo in punta dei piedi ai nuovi maggiorennidirettamente a casa loro, per fare conoscere il mondo Avis. Da quandoabbiamo iniziato con questo sistema di “reclutamento”, i numeri sonoaumentati e le prospettive sono molto incoraggianti”. Un esempio,

anche per altre Avis, di impegno diverso verso una costante diffusionedella cultura del dono! Del direttivo di questa piccola realtà fanno parteMarco Meneghini, Fabio Castellani, Giuseppe Bonvicini, GiuseppeBoggiani, Silvio Damini, Massimo Lorenzoni, Alessandro Longo, LucaPegoraro, Giulio Maistrello ed Anna Carlassara.

Pedalando con Avis

A Gazzolo d’Arcole si continua a crescere bene

Un dolce Natale di solidarietà grazie ai Pandori

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Si riparte: anno nuovo, vita nuova! E come ogni anno,ci si augura che il nuovo sia migliore del precedente.

Per noi donatori, migliorare il numero di donazionirispetto all'anno appena trascorso è ormai diventatauna costante. Ogni anno i nostri ammalati usano unnumero sempre maggiore di sacche di sangue, di conse-guenza i dirigenti regionali del Servizio sanitario ci chie-dono di aumentare le donazioni. Quest'anno, alDipartimento di Vicenza il Crat ha chiesto un aumentopari al 2%, circa 1.000 sacche di sangue. Siamo sicuriche con l'impegno di tutti centreremo l'obiettivo esapremo esportare la nostra solidarietà anche oltre iconfini del Veneto. L'Avis vicentina per il nuovo annoproporrà ai suoi soci le attività realizzate negli annipassati: la “biciclettada” al Tempio del donatore aPianezze di Valdobbiadene e la festa del donatore a“Busa Fonda “ad Asiago (la prima a fine giugno e laseconda a fine agosto). In collaborazione con l'Avis

regionale, abbiamo organizzato un convegno che siterrà il 5 aprile alla scuola alberghiera “P. Artusi” diRecoaro, dove approfondiremo i temi: lo sviluppo deldipartimento, la nuova legge 219 sul sistema trasfusio-nale italiano, e la modifica delle convenzioni che riguar-dano i rapporti tra associazioni e federazioni di donato-ri di sangue con il servizio sanitario nazionale. Siete tuttiinvitati. Mi sembra doveroso ritenere che tutti i donato-ri devono essere coscienti e consapevoli di come stacambiando il sistema trasfusionale, in tutte le suecomponenti. Perché sapere quali sono le problematiche,evita di essere strumentalizzati, di subire imposizioni, diessere liberi di pensare con la propria testa. Come pote-te leggere, lavoro ce n'è per tutti, basta voler esserepersone attive, pronte a essere protagoniste nelle nostreAvis comunali, senza avere... le “mani legate”. Sicuro diritrovarvi nei prossimi incontri associativi, un saluto dalvostro presidente. Enrico Iseppi

Per il 2008 chiestoalla provincia

di Vicenza un incremento

di donazioni di circa il 2%.Un convegno, il 5 aprile, per

capire comecambia il mondo

trasfusionale.

Donatori “liberi”

Le sette sorelleVICENZA

Èlui o non è lui? Nel vederlo entrare, “aggi-rarsi” e sedersi a pranzo tra gli avisini, il

dubbio si è fatto sempre più forte… Alla festasociale di Cornedo Vicentino, in parecchi sisono chiesti se il “giovanotto” con la camiciaa righe altri non fosse se non… il direttoremaximo di “Dono & Vita”! Stessa improntadel viso, stessa espressione, stesso “taglio” di

capelli, persino la stessa “facilità di comuni-cazione”. Strano, di solito alle feste non lo sivede mai... Si è poi scoperto essere, in effetti,un donatore, quel sosia quasi perfetto diBeppe Castellano. Il quale, prima che facessi-mo in tempo a pubblicare la foto a lato,eludendo con mille artifici la sua ferrea“guardia” sul giornale e sulla sua impagina-zione, si era già fatto ricrescere i capelli (si faper dire, visto che son cresciuti con... riporto).Diavolo d'un Direttor!

Avis Cornedo - una presenza per lavita... è il titolo del libro, curato dal

socio Giorgio Fin, presentato il 21 otto-bre dall'Avis comunale di Cornedo, inoccasione del 35° anniversario della suafondazione. È un libro che intendeconsegnare alle future generazioni lamemoria di molte persone che hannocapito da subito l'importanza del donodel sangue e che hanno creduto forte-mente che dovesse essere un gesto libe-ro, gratuito e volontario, fatto e promos-so all'interno di una associazione. È libro

in cui viene raccontata la storia dellacomunale di Cornedo, delle sue attività,delle persone che le hanno dedicato illoro tempo. La presentazione dell'opera,che ha visto la presenza di numerosi soci,delle autorità comunali, dei dirigentidelle Avis consorelle, dell'Avis provincialee del responsabile del Servizio trasfusio-nale dell'Ulss 5, si è tenuta della meravi-gliosa cornice della sala di rappresentan-za di Villa Trissino ed è stata allietata daun concerto del coro “Valle fiorita” diCereda.

Era un clone?

Cornedo: un libro per il 35° presentato con il coro

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Il gruppo Avis di Rotzo, sull'Altopiano d'Asiago, ha collaborato con la parrocchia nell'or-ganizzazione della 9ª mostra dei 100 presepi, realizzata presso l'antica chiesetta di Santa

Margherita. La rassegna ha avuto un grande consenso tra i visitatori, sorpresi quanto soddi-sfatti per un viaggio nel mondo dei presepi probabilmente inaspettato per qualità e quan-tità. Ad essere esposti presepi costruiti con sapienza e maestria, con l'utilizzo delle piùsemplici risorse che la natura ci offre, originali, di fine abilità artistica, personali rappresen-tazioni del presepio nell'incantevole scenario della chiesa più antica dell'Altopiano.L'iniziativa mira a far conoscere il paese di Rotzo (il comune più piccolo e anticodell'Altopiano) e a tenere alto lo spirito del dono, qualunque esso sia.

Grande successo per il concorso “Un dono nellozaino” organizzato dall'Avis comunale di Piovene

Rocchette. “A nome del Consiglio direttivo voglio espri-mere un ringraziamento a quanti hanno avuto un ruolonell'organizzazione di questo concorso - sottolinea ilpresidente, Gianni Gasparini - ai ragazzi per l'impegnospontaneo e positivo, agli insegnanti e al dirigentescolastico dell'Istituto comprensivo Statale “A.Fogazzaro” dott. Mario Chiarello, che hanno permessoe favorito lo svolgimento dell'iniziativa”. Un progettoche torna di grande vantaggio agli studenti e alla scuo-la italiana, che si arricchisce di fattori umani e di valorididattici. “Un dono nello zaino” è infatti riuscito aproporre non solo momenti di riflessione sui bisognidegli “altri”, ma anche occasioni di crescita personale,che stimolano l'apertura verso “l'altro” attraverso laconoscenza e la condivisione. “L'importanza del daredovrebbe inserirsi nel comportamento sociale - continuaGasparini - Il dono dovrebbe essere spontaneo, gratui-to, altrimenti non lo si può definire un dono. Non ci sideve aspettare nulla in cambio. Tutto va vissuto comeuna scelta naturale, oggi sono io a dare agli altri edomani potrebbe essere il contrario. Penso, che questodesiderio di fare del bene venga altrettanto spontaneoalla vista di un giovane o di un bambino sofferente, chenon può avere una vita allegra e serena come tutti glialtri, perché costretto a letto a causa di una gravemalattia”. L'iniziativa ha permesso di far capire che

donare è un esempio di solidarietà, che è un valore chesi può esprimere in molti modi, che essere solidali signi-fica decidere che vogliamo vivere insieme, avanzareinsieme, sentirci uniti da progetti e ideali, piuttosto che“vivere uno contro l'altro”. Le premiazioni del concorsosi sono svolte sabato 15 e 22 dicembre presso le Scuole“G. Pascoli e “Don Pietro Costa” di Piovene Rocchette.Hanno partecipato un centinaio di ragazzi della scuolaelementare e media, ai quali è stato consegnato unozaino come simbolo dell'iniziativa con all'interno il CDRom Sangue, Energia e Vita.

Zaino leggero, se dentro c’è un dono

L'Amministrazione comunale di Piovene Rocchette (Vi) ha recentemen-te organizzato alcuni incontri sul tema della solidarietà. In un'occasionel'Avis, assieme all'Admo, si è presentata alla comunità ripercorrendo unpo' la storia dell'associazione, illustrando gli obiettivi raggiunti e le atti-vità realizzate. È stato avvalorato lo scopo di promuovere la donazionedi sangue volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima econsapevole. Un gesto inteso come valore umanitario universale edespressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore qualepromotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore dellasalute, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto allasalute. Ha riscoscco molto interesse tra la cittadinanza l'intervento delDirettore sanitario dell'Avis provinciale di Vicenza, Enrico Acerbi, che ha

esposto in modo semplice e diretto tutti gli aspetti positivi e meno delladonazione, ripercorrendo alcune fasi della nostra storia. Molto "toccan-te" i due momenti che hanno visto l'intervento di un donatore e di unricevente di midollo osseo, che hanno testimoniato la propria esperien-za. Da un lato la testimonianza di chi ha sentito il desiderio di “donareuna parte di se stessi" a chi chiede aiuto, dall'altra la “gioia di poter rico-minciare a vivere” proprio grazie a quel desiderio. Alla serata ha parte-cipato anche il presidente dell'Avis provinciale, Enrico Iseppi. Un graziesincero dal Consiglio direttivo dell'Avis di Piovene Rocchette a quantihanno contribuito alla riuscita dell'incontro. Seneca, filosofo latino vissu-to ai tempi dell'Imperatore Nerone diceva: “devi vivere per un altro sevuoi vivere per te stesso”.

Piovene: anche ilComune è in campo

Presepi Avis sull’Altopiano

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Una bella iniziativa a PioveneRocchette ha coinvolto gli studenti.

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Meno tempid’attesa per

i donatori, più razionalegestione del

sangue donato.

Un’iniziativa con DolomitiBus

Donazione prenotata e “mirata”

Le sette sorelleBELLUNO

L'ufficio di chiamata dell'Abvs si prepara ad un ulte-riore grande salto di qualità. Facendo seguito alle

richieste e ai successivi accordi con il primario, dott.Gaetano Caloprisco, e con l'aiuto dott. Capelli del Sit diBelluno, l'associazione ha concordato di organizzarel'afflusso dei propri donatori di sangue, che fanno rife-rimento alla struttura ospedaliera di Belluno (CentroTrasfusionale), in modo da garantire tipologie di sanguee numero di donatori omogeneo per giornata di prelie-vo. Verrà perciò ulteriormente implementata la lista

delle chiamate telefo-niche giornaliere; daaprile, inoltre, saràpossibile la prenotazio-ne per fascia oraria(ore 7.30-8.30-9.30)con l'obiettivo diaccorciare drastica-mente i tempi di attesaper i donatori.L'accordo verrà detta-gliatamente spiegatoai donatori a mezzo

lettera che verrà predisposta congiuntamente da Sit eAbvs. Nella prima fase della nuova procedura, i donato-ri prenotati avranno diritto di precedenza su quanti sipresenteranno senza prenotazione, e in una secondafase si auspica di riuscire ad organizzare tutto il flussodei donatori presso il Sit con appuntamento. Questoaccordo non vuole essere un vincolo nei confronti deisoci, ma piuttosto un ulteriore mezzo per evitare tempidi attesa troppo lunghi, per garantire un flusso omoge-neo di donatori e quantità di donazioni predefinite perevitare giacenze di sangue. Verranno gestite, per orario,anche le donazioni di plasma per i gruppi AB e B. Siamocerti che i donatori di sangue dell'Abvs, così comehanno fatto nel passato, comprenderanno i motivi diquesto accordo e faranno del loro meglio per agevolareil lavoro di prenotazione. Li invitiamo, quindi, a contat-tare la segreteria provinciale al numero telefonico 0437-27700 per concordare direttamente, senza attendereuna nostra telefonata, la propria seduta di prelievo. Sequalche cosa non dovesse funzionare al meglio, lasegreteria provinciale è a disposizione anche con il fax:che ha numero 0437-25150.

Gina Bortot - Presidente Abvs provinciale

Un invito al dono del sangue e un ringraziamento achi già dona lungo… le strade della provincia. E’

l'iniziativa messa in essere dall'Abvs nel mese di gennaio

in collaborazione con la “Dolomiti bus”. Su tutti i pull-man e autobus della linea bellunese, infatti, sono statiaffissi dei pannelli con lo slogan “Grazie ai nostri dona-tori e un benvenuto a coloro che vorranno imitarli” suun arcobaleno di colori. Nel pannello compare anchel'indicazione del numero di telefono da comporre peravvicinarsi all'Abvs. Lo scorso anno, sempre a gennaio,l'Abvs aveva utilizzato lo stesso sistema per “affronta-re” il tema del bullismo tra i giovani. Nicola Boito

L’inaugurazione del Centro di Chiamata, realizzato grazie al CSV, al Consorzio BIM Piave e alla ditta Guarnier

E l’invito a donare corre in... corriera

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Anche quest'anno si è corsa la gara amatoriale “Casparetha” lungolo splendido tracciato che parte dalla piazza di Canale D'Agordo e

arriva al “Camping Lastei”. Al via 130 concorrenti (96 con le caspe e 34con gli sci d'alpinismo) tra i quali, a sorpresa, il campione di ciclismoIvan Basso (vincitore del “Giro d'Italia” 2006). Il percorso era di 5,6chilometri per i “ciaspisti” o “caspisti” e di 8 chilometri per gli sciatoridi alpinismo che si sono goduti anche una splendida serata di neve, inun'atmosfera da “fiaba” anche se non senza inconvenienti e… fatica!Aspetti, questi, che rendono appassionante e viva una gara che, puramatoriale, è sempre molto partecipata e sentita dai partecipanti. Asuggellare la manifestazione lo splendido paesaggio montano e dellaValle di Gares, la neve, il punto di rifornimento in località Campion, ifuochi (in dialetto Canalino “Pavarui”). Per la cronaca, a vincere la garamaschile di sci alpinismo è stato Moreno Nart, con il tempo di 51,29minuti, secondo Giorgio Farenzena con 54,09 minuti e terzo MicheleLucani con 57,03. Quella femminile è andata ad Arianna Pasquali con

1.05.53, seconda Celestina Tommaselli con 1.21.13 e terza MartinaLorenzi con 1.34.20. Per le “Ciaspe” o “Caspe” la vittoria è andata aPaolo Gamberoni giunto al traguardo in 34,31 minuti, al secondo postosi è classificato Gianluca Favero in 36,06 e al terzo Paolo Laplaca in37,28. Nella sezione femminile la prima è stata Emanuela Zaetta in59.46, seconda Sandra Cassol in 1.07.04 e terza Costantina Lorenzi con1.16,08. Da tutti gli organizzatori, dalla Polisportiva Canale D'Agordo aidonatori di sangue, vanno i complimenti ai concorrenti che hannopartecipato alla gara con vero spirito sportivo che è quello di divertirsi epassare una serena e divertente serata all'insegna dello stare insieme edell'allegria. Un ringraziamento va anche a tutti quelli che hanno datouna mano per la buona riuscita della gara e che mettono il propriotempo libero e a disposizione del volontariato. Anche il dopo gara èstato molto divertente, con le premiazioni e le estrazioni a sorteggio, il“Pasta party” e tanta buona musica. L'invito ora si rinnova per l'11gennaio 2009. Dino Xaiz

Il trofeo Abvs di volley ritornaalla grandedopo tre anni.

“Casparetha” con sci, ciaspe e... Basso

Limana B vince il torneo della BefanaLa squadra del Limana B si è aggiudicata l'undicesima

edizione del torneo di pallavolo dell'Abvs, svoltosi il 5e 6 gennaio 2008 al Palimana a Limana, dopo tre annidi assenza (l'ultimo si era giocato nel 2004). Organizzato dalla sezione limanese dell'Abvs, il torneoha visto la collaborazione del gruppo della pallavoloLimana. La formazione di casa era composta da RobertoBianchini, Orlando Bordin, Diego Canal, Alessia Cibien,Oscar Da Cas, Roberto Famà, Lino Marcon, DamianoOrtolan, Tiziano Sommacal e Sandra Tacca. Due giornidi volley, sei squadre, oltre settanta iscritti (fra tesseratiFipav e non, fra donatori del sangue e non) ed unaformula molto semplice: si gioca al meglio dei tre set, ai15, rete a 2,35 metri, un punto per ogni parziale vinto,in un girone unico in stile mini-campionato… ed abbia-mo finito di dare i numeri! Parola al campo per le settepartite del sabato, al termine delle quali è il Limana B achiudere in vetta con 6 punti, seguito da Trichiana eTambre Spert con 3, Sedico e Belluno con 2 e Limana Afermo ad 1. Domenica prima battuta alle 9.30: ilTrichiana tiene accese le proprie speranze di insidiare lacapolista battendo Belluno e Sedico, il Limana B lespegne vincendo a sua volta col Belluno ed il derby con

Limana A e chiudendo a punteggio pieno. Limana Ache, dopo aver strappato un set ai cugini, si toglierà lasoddisfazione di battere 2-1 la seconda classificata, ilTrichiana, sceso in campo per l'ultima partita conscioche un set sarebbe bastato per chiudere secondo e chepertanto, conquistato il primo set, ha lasciato campoalle ragazze. A far calare il sipario sulla manifestazione-la sfida fra Tambre e Belluno, con gli alpagoti capaci diattraccare il Limana A a quota 5. Insomma, un weekendin cui giocatori, giocatrici, allenatori, dirigenti e sempli-ci appassionati si sono dati battaglia; divertimento edintrecci (uno su tutti, gli scontri riguardanti i vari compo-nenti del volley Limana) sono stati i fili conduttori di unevento che, organizzato soprattutto per far conoscerel'Abvs, potrebbe diventare un classico delle feste natali-zie pallavolistiche.Ecco la classifica finale che recita: 1) Limana B 10 punti;2) Trichiana 8; 3) Sedico 7; 4) Limana A e Tambre Spert5; 6) Belluno 2. (deb).

A sinistra, Nicola Ancillani premiale giocatrici Federica Segato eChiara Piol; in basso, il Limana B,squadra vincitrice.

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Le sette sorellePADOVA

Come ogni anno, anche lo scorso dicem-bre i giovani avisini di Conselve (Pd) sono

scesi in piazza per la raccolta fondi organiz-zata da Telethon e in contemporanea allamaratona televisiva. Quest'anno con trepresidi, uno nella piazza principale diConselve e due all'entrata dei principalisupermercati di Conselve, è stata raggiuntala cifra di 700 euro, interamente devoluti alComitato Telethon. Ancora una volta, ungrazie sentito ai giovani volontari che sonostati per due giorni “al freddo e al gelo” e atutta la popolazione di Conselve per la gran-de sensibilità e generosità dimostrata.

Assembleaprovinciale 2008e festa regionale

per la GiornataMondiale

del Donatorenel capoluogo.

Padova, cittàprotagonista

Quest’anno a Conselve TeleThon s’è fatto in tre

La 49ª assemble dell'Avis provinciale si tiene quest'an-no a Padova, città scelta anche per la terza “Festa

regionale del donatore”. Al centro dei lavori assemblea-ri vi sono i cambiamenti che varie istituzioni, quali laComunità Europea, la Regione Veneto e il Ministerodella Salute, hanno imposto a tutto il sistema trasfusio-nale e della raccolta sangue in particolare, fissandonuovi requisiti strutturali e modificando alcuni riferi-menti. Questi cambiamenti iniziano a creare non pochedifficoltà organizzative a molte Avis, ma si tratta dinovità che devono essere lette come “strada” permigliorare sempre di più la tutela della donazione e cheper questo motivo necessitano di una concreta disponi-bilità da parte delle stesse istituzioni. Quanto ai dati, iltotale provinciale di 34.644 donazioni (di cui 8.605 disangue intero raccolti dal Centro Raccolta dell'Avis) fasegnare un incoraggiante +2,51% rispetto all'annoscorso, ma che non è bastato. Pur con l'aumento di 849unità raccolte, infatti, il Dipartimento Provinciale èdovuto ricorrere a più di 10.500 unità di sangue ester-ne, (+500 sul 2006). È evidente quanto ci sia ancora dafare! A partire dal Piovese, che ci si augura rientri presto

nel Dipartimento di Padova, è fondamentale laprogrammazione regionale, che ci ha dato per il 2008l'obiettivo di aumentare la raccolta del 5%, pratica-mente il doppio dell'aumento fatto segnare quest'anno. Per ottenere ciò si seguirà l'indirizzo della regionale cheriguarda l'istituzione ed il potenziamento dei Centri dichiamata che (l'esperienza insegna) portano ad unincremento delle donazioni. Considerato che alcuneAvis comunali hanno difficoltà su questo punto, laProvinciale fornirà tutti i supporti e, in funzione digaranzia, procederà anche ad eseguire le chiamate perevitare che molti donatori idonei non siano contattati. Adare una mano sarà pure la firma della prima conven-zione provinciale, che regolerà l'attività donazionale inmaniera uniforme (e più vantaggiosa per il donatore) sututto il territorio, con maggiori tutele e garanzie. Faràavvicinare ed entusiasmare tutta la cittadinanza pado-vana e veneta la grandiosa manifestazione che è stataorganizzata per il 21 e 22 giugno a Padova, quale terzagiornata regionale del donatore: donatori, famiglie,ragazzi, giovani ed istituzioni sono tutti attesi in città.

Sergio Zambon

A sinistra, un “giovanissimo” stand Avis che, nonostante ilfreddo, non ha smesso di funzionare nel Conselvano.

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Un (segna) libro apre la menteil dono del sangue riapre la vitaSono 114mila i segnalibri informativi sulla donazione di sangue, sono in distribu-

zione tra studenti e cittadini della provincia di Padova. Promossa dall'Avis regiona-le del Veneto, in collaborazione con il Consorzio Biblioteche Padovane associative econ il patrocinio della Regione Veneto, la campagna è partita nelle trenta bibliotechepresenti in 28 comuni del Padovano: Abano Terme, Albignasego, Arquà Petrarca,Battaglia Terme, Cadoneghe, Cartura, Casalserugo, Cervarese S. Croce, Due Carrare,Galzignano Terme, Limena, Masera', Mestrino, Montegrotto Terme, NoventaPadovana, Ponte S. Nicolo', Rovolon, Rubano, Saccolongo, Saonara, SelvazzanoDentro, Teolo, Torreglia, Veggiano, Vigodarzere, Vigonza, Villafranca Padovana, Vo'.All'iniziativa, inoltre, hanno aderito anche altre 15 biblioteche comunali nelle provin-ce di Vicenza, Venezia, Verona e Treviso. Vista l’importanza e l’economicità dell’ini-ziativa (gran parte della spesa è stata sostenuta dall’Avis Regionale) ci si sarebbeaspettati, in verità, una più entusiastica adesione dalle altre province. Il segnalibro, immancabile compagno di studio o di lettura, vede stampate su un latoil logo della Avis Regionale e della Regione Veneto con un invito alla donazione,sull'altro lo spazio è personalizzato in base alla singola biblioteca che distribuirà isegnalibri e i riferimenti della sede Avis locale.

Sta entrando nel vivo la realizzazione del progettoideato dal gruppo Giovani, assieme all'Esecutivo,

dell'Avis Provinciale di Padova intitolato “Donare… Cel'abbiamo nel sangue!” e finanziato dal Comitato diGestione del fondo sociale per il Volontariato delVeneto. È una bella dimostrazione di capacitàdi proporre e responsabilità da parte di ungruppo che vuole essere protagonistadell'Avis di oggi. Il progetto, che durerà finoad agosto, vuole sensibilizzare i giovani fino ai35 anni su due aspetti fondamentali, ovverogli stili di vita corretti (per imparare a tutelarela salute propria ed altrui) ed alcuni aspetti delvolontariato in Avis (coinvolgendo gli stessidonatori). In particolare, è una ghiotta oppor-tunità per tutte le Comunali (alle quali è statopresentato in una apposita riunione in cuisono divenute protagoniste) di farsi conosce-re e fidelizzare i giovani del proprio territorio,illustrando i vari momenti della vita associati-va che vanno oltre la donazione. Sta riscuo-tendo, in questo periodo, grande successo ilCorso di formazione “Creare le radici dellaconoscenza”, realizzato perché riteniamo cheper avvicinare i giovani delle Comunali all'atti-vità associativa sia importante fargliela primaconoscere. Partendo da questa considerazio-ne sono state realizzati tre incontri, al sabato mattina,rispettivamente su: Avis; la donazione e IV pianosangue; comunicare l'Avis ai giovani. I relatori eranomedici come la dottoressa Nicoletta Gallo, responsabilesanitario del Centro Avis, dirigenti come FrancescoMagarotto e Bernardino Spaliviero e docenti esterni

come il prof. Francesco Pira. Di grande impatto si sta poirivelando Desdy Metuis, il nuovo testimonial dell'Avis:accattivante, bella e “di carta” come potete apprezzarenella locandina qui sotto. Avremo presto modo di cono-scerla attraverso i manifesti che saranno distribuiti a

tutte le Comunali e, grazie all'aiuto di una donatrice diPadova, si racconterà in un fumetto dai toni fortisull'importanza della donazione di sangue. Ma non vi vogliamo svelare il segreto: lo scoprireteleggendo! A presto!

Marina Barbieri

Rivolto ai giovani,durerà fino ad agosto 2008.

Donare... il progetto entra nel vivo

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