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ROSSO MANIERO NUNZIATELLA Organo ufficiale dell’Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella Anno XII MARZO 2017 n. 1 MAURIZIO DE VITO PISCICELLI (corso 1883-87) RECUPERO DELLE MEGAGLIE AL VALOR MILITARE le medaglie originali d’argento e d’oro al valor militare recuperate e custodite dall’Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella Nato a Napoli il 25 marzo 1871 ad appena 13 anni, nel 1884, entra al Collegio Militare di Napoli Tra quelle mura inizia la sua bril- lante carriera militare che lo porta, nel 1912, a partecipare da Uffi- ciale di Cavalleria alla spedizione italiana in Libia. E’ capitano, comandante dello squadrone dei Savari, quando gli viene conferita la prima Medaglia d’Argento al Valore Militare con la seguente motivazione: Si comportò molto valorosa- mente al comando dello squa- drone dei savari nel combat- timento delle Due Palme (12 marzo 1912). Aveva già dato prova di molto coraggio in un conflitto fra carabinieri e con- trabbandieri, gettandosi poi in mare per salvare un carabi- niere pericolante. (Bengasi, 11 febbraio 1912) Nell’agosto dello stesso anno ri- ceve la seconda Medaglia d’Ar- gento al Valore Militare con questa motivazione: Ferito nel combattimento di- Kabara Ruidat (30 agosto 1912), proseguiva arditamente col proprio squadrone dei sa- vari contro il nemico finché cadde ferito una seconda volta. Maurizio de Vito Piscicelli nel 1917 è Tenente Colonnello del 6° Lancieri di Aosta. Al comando del II Battaglione del 147° Rgt. Fanteria della Brigata Caltanissetta combatte nella Grande Guerra sul fronte del Carso. Si trova a fronteggiare pre- ponderanti forze nemiche, orga- nizza una forte resistenza sul posto e cade, il 24 ottobre 1917, nelle prime ore della battaglia di Capo- retto, alla testa dei suoi uomini dopo aver rifiutato di arrendersi. Questa la motivazione della Me- daglia d’Oro al Valore Militare: «Con alto spirito militare, per maggiormente giovare alla causa della Patria, volle assu- mere il comando di un batta- glione di fanteria cui dette ognora il più fulgido esempio di abnegazione e di devozione al dovere. Nelle tragiche ore di una di- sperata resistenza, unendo alla sagacia del comandante le virtù dell’eroe, sostenne alla testa del proprio reparto il violento cozzo di preponde- ranti masse nemiche; circon- dato ed invitato alla resa, ri- spose intensificando il fuoco delle mitragliatrici rimastegli, deciso all’estremo olocausto. Colpito a morte, cadde ab- bracciato a un’arma, ed il suo

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ROSSO MANIERO

NUNZIATELLAOrgano ufficiale dell’Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella

Anno XII MARZO 2017 n. 1

MAURIZIO DE VITO PISCICELLI(corso 1883-87)

RECUPERO DELLE MEGAGLIE AL VALOR MILITARE

le medaglie originali d’argento e d’oro al valor militare recuperate

e custodite dall’Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella

Nato a Napoli il 25 marzo 1871 adappena 13 anni, nel 1884, entra alCollegio Militare di NapoliTra quelle mura inizia la sua bril-lante carriera militare che lo porta,nel 1912, a partecipare da Uffi-ciale di Cavalleria alla spedizioneitaliana in Libia.E’ capitano, comandante dellosquadrone dei Savari, quando gliviene confe rita la prima Medagliad’Argento al Valore Militare conla seguente motivazio ne:Si comportò molto valorosa-mente al comando dello squa-drone dei savari nel combat-timento delle Due Palme (12marzo 1912). Aveva già datoprova di molto coraggio in unconflitto fra carabinieri e con-trabbandieri, gettandosi poi inmare per salvare un carabi-niere pericolante. (Bengasi, 11 febbraio 1912)

Nell’agosto dello stesso anno ri-ceve la seconda Medaglia d’Ar-gento al Valore Militare con questamotivazione:Ferito nel combattimento di-Kabara Ruidat (30 agosto1912), proseguiva arditamentecol proprio squadrone dei sa-vari contro il nemico finchécadde ferito una secondavolta.Maurizio de Vito Piscicelli nel1917 è Tenente Colonnello del 6°Lancieri di Aosta.Al comando del II Battaglione del147° Rgt. Fanteria della BrigataCaltani ssetta combatte nellaGrande Guerra sul fronte delCarso. Si trova a fronteg giare pre-ponderanti forze nemiche, orga-nizza una forte resistenza sul postoe cade, il 24 ottobre 1917, nelleprime ore della battaglia di Capo-retto, alla te sta dei suoi uomini

dopo aver rifiutato di arrendersi.Questa la motivazione della Me-daglia d’Oro al Valore Militare:«Con alto spirito militare, permaggiormente giovare allacausa della Patria, volle assu-mere il comando di un batta-glione di fanteria cui detteognora il più fulgido esempiodi abnegazione e di devozioneal dovere.Nelle tragiche ore di una di-sperata resistenza, unendoalla sagacia del co mandantele virtù dell’eroe, sostennealla testa del proprio repartoil violento cozzo di preponde-ranti masse nemiche; circon-dato ed invitato alla resa, ri-spose intensificando il fuocodelle mitragliatrici rimastegli,deciso all’estremo olo causto.Colpito a morte, cadde ab-bracciato a un’arma, ed il suo

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ultimo grido di “Viva l’Italia”lanciato ai sopraggiungentiavversari mostrò ad essi comesanno morire, pur nell’avversafortuna, i soldati d’Italia.»(Kamno Alto - Slovenia - 24 ot-tobre 1917.A Maurizio de Vito Piscicelli è ti-tolata la scuola elementare che sitrova nella via omonima del quar-tiere Arenella a NapoliIl nome di Maurizio de Vito Pisci-celli, insieme ai nomi di quantidimostraro no con il sacrificio dellapropria vita il senso e il valoredell’essere stati formati nella sto-rica Scuola Militare della Nunzia-tella, è inciso sul Masso del Grappache presidia l’ingresso nellaScuola.Le Medaglie di Maurizio de VitoPiscicelli sono custodite dall’As-sociazione Nazionale ex AllieviNunziatella.

Le Medaglie di un nostro Eroe

Maurizio de Vito Piscicelli

Ci siamo riusciti, insieme ci siamoriusciti! Nell’anno del Centenariodel suo eroico sacrificio, abbiamoinfatti riportato alla sua e nostraScuola le Medaglie originali, alValor Militare, del nostro eroicoMaurizio de Vito Piscicelli (Corso

1883-87). All’esi-to, per noi vincen-te, dell’asta segna-lataci tempestiva-mente dall’amicoBoris Mascìa, sia-mo infatti riuscitiad assicurarci leMedaglie che sa-ranno ora gelosa-mente custodite nelnostro Museo dellaNunziatella.Così grazie allapronta generositàdi molti amici, sia-mo riusciti a recu-perare dei beni pernoi preziosissimi eche stavano per di-sperdersi sul mer-cato del collezio-nismo. Si tratta,come noto, di unaMedaglia d’ Oro edi due Medaglie d’Argento al ValoreMilitare, conferiteal nostro valoroso Ten. Col. Mau-rizio de Vito Piscicelli per tre si-gnificativi e mirabili comportamentiin drammatici combattimenti. Ditali significativi fatti e della figuradel nostro Maurizio pubblichiamo,su questo stesso numero del RossoManiero, alcuni rilevanti riferimenti;ciò con la promessa di dedicargli,entro il giorno del Centenario delsuo sacrificio (24 ottobre 1917, re-sistendo eroicamente all’invasionetedesco-austro-ungarica nella zonadi Caporetto), una pubblicazionepiù adeguatamente completa.L’iniziativa e la sottoscrizione, perl’acquisto ricordato, si sono svi-luppate con una tempestività eduna partecipazione entusiasmanti:in brevissimo tempo, ben 74 dona-zioni individuali (alcune partico-larmente generose) e 2 sezionalihanno spinto la raccolta ben oltrele previsioni. A chi ha accolto l’ap-pello con sensibile attenzione econcreto entusiasmo, un sentitissimoed affettuoso ringraziamento!

Considerato che siamo riusciti adaggiudicarci l’asta per le Medagliead un valore inferiore alla raccolta,potremo ora contare su un “avanzo”significativo. Con esso e sicuri diinterpretare lo spirito profondo dellanostra partecipazione alla sotto-scrizione, costituiremo un “Fondodella Memoria” (aperto anche afuturi contributi ed affidato in ge-stione alla nostra Fondazione) dadedicarsi specificatamente, secondoprecise indicazioni che saranno viavia date dalla Associazione, adeventuali nuove acquisizioni e allaconservazione museale di Medaglieo altri significativi ricordi apparte-nenti a nostri valorosi Caduti, non-ché ad eventuali pubblicazioni chepossano “raccontare” diffusamentedelle loro splendide ed esemplariFigure.

Alessandro Ortis (c. 1958-62)Il busto di Maurizio de Vito Piscicelli

custodito in Palazzo San Giacomo sede

del Municipio di Napoli

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NUNZIATELLA AMPLIATA, AMMODERNATA EDEUROPEA

…si va avanti…“Per andare avanti nella difesa eu-ropea pensiamo a una scuola, e noistiamo pensando alla Nunziatella…”. Così, all’inizio del mese dimarzo scorso, il Ministro della Difesa,On. Roberta Pinotti, al termine diun recente Consiglio ministerialeeuropeo ha confermato il ruolo dirilievo che si intende attribuire allanostra Scuola Militare “…che vantauna storia formativa tra le più antichee prestigiose nel mondo”. La dichiarazione ha subito riscossoentusiasmo tra i “due pizzi” in quantoha interpretato quel bisogno di svi-luppo dell’Istituto, da tempo auspi-cato e promosso da tutti noi exallievi, nel solco della tradizione“Preparo alla vita e alle armi”. Sitratta, infatti, di un’importante op-portunità per la Nunziatella, a cuiprospetticamente viene affidato unruolo centrale nell’ambito di unacooperazione strutturata e più inte-grata tra gli Stati dell’Unione Euro-pea. In tale ottica si avvalora l’impulso asuo tempo fornito dal contributoconcreto del nostro progetto urba-nistico – strutturale – funzionale -organizzativo complessivo (studioValle e proposta europea, già da noipubblicati anche con i supplementispeciali “Grande Nunziatella” e“Scuola Militare Europea” di questonostro stesso trimestrale) volto adare un nuovo volto alla Scuola chediventerà, anche dal punto di vistainfrastrutturale, il perno di un progettodi riqualificazione architettonica evalorizzazione dell’intera area diPizzofalcone, in cui attraverso l’an-nessione della Caserma Bixio, po-trebbero essere rese disponibili, adallievi e alla cittadinanza partenopea,nuove aree da adibire a strutture di-dattiche, museali, sportive e biblio-teche. Dal piano degli intenti, alle azionidi fatto il passo è stato veramentebreve; da ultimo, il 21 marzo scorso,il Rosso Maniero è stato visitato da

una delegazione della Difesa conl’obiettivo di avere un chiaro puntodi situazione sullo stato delle infra-strutture e sulle priorità. In tale con-testo i temi affrontati sono stati quellinecessari ad andare incontro allavolontà politica di internazionaliz-zazione: adeguamenti infrastrutturalidell’attuale struttura (ad alta valenzastorico-architettonica), valutazionedi successivi sviluppi infrastrutturali,progettualità per definire una baseformativa idonea a configurare il“college europeo”.A questo proposito, per progredireconcretamente sul macro progetto(integrazione Rosso Maniero – Bixioe posizionamento istituzionale-for-mativo europeo), il Capo di StatoMaggiore della Difesa GeneraleClaudio Graziano, “Amico dellaNunziatella”, ha recentemente as-sunto una importante decisione: perdare vigore all’impegnativo percorsoda noi promosso e sostenuto anchedal Ministro, nel mese di marzo ap-pena trascorso ha attivato un quali-ficatissimo “Gruppo di Lavoro”(GdL), guidato con sentito impegnodal Presidente del Centro Alti Studidella Difesa, Gen. C.A. P. Del Casale,ed articolato in 3 sottogruppi:formativo-didattico, con a capo ilnostroGen. C.A. Serino, che peraltroè pure il Vice Presidente del GdL epuò contare, nell’assolvimento delsuo mandato, anche sulla collabora-zione di un altro ex allievo, il Gen.B. Sumatra;finanziario, a guida del determinatoex allievo Gen. G. Miglietta che siavvale anche dell’operato dell’exComandante ed ex Allievo Gen. D.Pace;infrastrutturale, il cui coordina-mento è affidato direttamente al Di-rettore Generale di GENIODIFE, ilGen. D. Scala.Ovviamente, i tempi per raggiungeregli obiettivi finali ed eventuali anti-cipati utilizzi parziali della Bixio daparte degli allievi della Nunziatella,dovranno tener necessariamente con-

to anche dei tempi riguardanti lefasi del trasferimento, già previsto esancito, dei reparti della Polizia dallaBixio alla Caserma Boscariello diMiano ; per quest’ultima, messa adisposizione tempestivamente dal-l’Esercito, la Polizia ha già avviatouno specifico programma di adatta-mento strutturale, infrastrutturale efunzionale, necessario per accoglierei suoi reparti provenienti dalla Bixio.In questo quadro, l’Associazionedovrà continuare ad operare comegià nel tempo, collaborando oppor-tunamente ed intensamente con leIstituzioni al fine di contribuire apromuovere un progredire solerteverso il successo finale: una Nun-ziatella ampliata, ammodernata eprima Scuola Militare Europea; unaScuola Militare che in prospettiva,dal primato di ben 230 anni di Storiaprestigiosa e nel solco della suaantica tradizione, si apra come pre-ziosa opportunità formativa per gio-vani di ogni regione d’Italia e d’Eu-ropa, allievi di “taglio” progressi-vamente interforze, pronti ad ali-mentare, come meritoriamente dasempre, Accademie, Università equalificate professioni civili o mili-tari.Ora, concludendo questo “pezzo diaggiornamento”, desidero ringraziaresentitamente: gli amici ex allievi piùdirettamente impegnati nell’attualeavanzamento operativo (RolandoMosca Moschini, Toni Concina, An-tonio Gucciardino, Camillo Massaed i già citati Pietro Serino, Gu-glielmo Miglietta, Mario Sumatra eDomenico Pace); Peppino Catenacci,Arturo Parisi e Mimmo Orsini perla costante collaborazione; gli amicidel Consiglio Nazionale e gli amicitutti della Associazione per l’impor-tante ed essenziale sostegno corale. Insomma, si va avanti…tutti insieme,per lo sviluppo futuro della nostraamata Scuola.

Alessandro Ortis (C. 1958-62)

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La Giornata della Memo-

ria: il ricordo di Filippo

Palieri corso 1926-29La consueta Giornata della Memo-ria in ricordo delle vittime dellaShoah è stata celebrata presso laScuola Militare “Nunziatella” nellarituale giornata del 27 gennaio2017 dagli Allievi, dai Docenti, da-gli ex-Allievi e dai massimi verticidell’Istituto, che hanno reso questaparticolare commemorazione unmomento di profonda riflessionesull’Olocausto e sulle sue vittime,annoverate purtroppo anche tra gliex Allievi della Scuola.La manifestazione si è aperta conla prolusione del Comandante, Col.Fabio Aceto, il quale, nel rivolgereun indirizzo di saluto ai parteci-panti, ha sottolineato il valore dellaMemoria quale strumento socialeper la costruzione del futuro e lasua differenza con il più intimosentimento del Ricordo, entrambinecessari per una completa rico-struzione storiografica, auspicandoche le giovani generazioni sap-piano leggere tra le pieghe dellacronaca la forza delle tragedie per-sonali, con il loro eroismo, coe-renza e la forza delle idee.L’evento è entrato, poi, nel vivocon l’introduzione dei lavori rea-lizzati nell’ambito del dipartimentoumanistico e di quello storico-fi-losofico della Scuola. Moderatricedegli interventi è stata la prof.ssaValentina Fascia, direttore delprimo dei due dipartimenti citati,la quale ha presentato la tavola ro-tonda, apertasi con la condivisionedi un lavoro realizzato durante la“Lectura Dantis”, progetto extra-curriculare della “Nunziatella”, cu-rato dalla prof.ssa Maria CarolinaCampone e adattato alla Giornatadella Memoria, su idea del prof.Bruno Iossa. Attraverso tre succes-sivi “movimenti”, dapprima, le

allieve Mariangela Ferrara e AsiaCacciapuoti, della III Compagnia,hanno rispettivamente letto e com-mentato l’undicesimo capitolo delromanzo di Primo Levi “Se questoè un uomo” e, in seguito, l’allievaAlessia Intonti, anch’ella della IIICompagnia, ha interpretato unapsico-lirica da lei composta, ispi-rata al passo in questione, con unsottofondo musicale di LudovicoEinaudi.Ha preso poi la parola il dott.Mimmo Orsini, Segretario dell’As-sociazione nazionale ex-allievi, ilquale ha dato lettura della motiva-zione per il conferimento della Me-daglia d’oro al Merito civile perl’ex allievo Filippo Palieri (1911-1945, corso 1926-29), in ricono-scimento dell’attività svolta, in soc-corso della popolazione di Rietidurante il suo soggiorno in quellacittà, in qualità di Capo gabinettodella locale Questura. Napoletanodi nascita, il Palieri, dopo aver sal-vato dalla deportazione circa tre-cento artigiani rietini, informandolipersonalmente del pericolo immi-nente (e di qui accusato per il suoimpegno di “mancato collaborazio-nismo” fu internato nel campo diconcentramento di Wietzendorf,dove morì di stenti il 13 aprile1945, pochi giorni prima della li-berazione del campo stesso daparte dell’esercito inglese.La figura del Palieri, esempio diimpegno civile, è stata rievocatanella drammaticità del suo sacrifi-cio, per il suo efficace tentativo dimettere in pratica uno dei mottidella Scuola: “Essere più che sem-

brare” che in lui si tradussein una fattiva operosità a fa-vore della popolazione ci-vile. A suggello della mattinata,tre allievi hanno ricordato ilPalieri attraverso la lettura dipassi scelti di due libri che

ne ricostruiscono l’iter umano, “Ol-tre il lager” e “Eredità d’affetti”, ilprimo, scritto dal figlio Filippo,noto giornalista, imperniato sullavicenda umana del militare; il se-condo, invece, costituito da unaraccolta di poesie dedicategli dallamoglie, la poetessa e scrittrice Giu-liana Palieri Annesi.In conclusione, il prof. Bruno Si-nopoli, direttore del dipartimentostorico-filosofico e docente di fi-losofia, ha rievocato le tappe stori-che di un momento cruciale dellastoria del Novecento, il Nazismo ele sue conseguenze, attraverso lapresentazione di un video, con ilquale ha proposto ai presentil’opera “Vuoto di memoria” del-l’artista israeliano Menashe Kadi-shman, che fa parte della collezionedel Museo Ebraico di Berlino.L’opera è un’installazione attivache richiede la partecipazione delpubblico:camminando su una serie di faccemetalliche drammaticamente de-formate, queste producono unsuono stridente che rievoca la di-sarmonia e lo squilibrio causati dal-l’irrompere dell’Olocausto nellastoria umana.In chiusura, il Comandante dellaScuola ha ringraziato tutti gli in-tervenuti, ricordando che l’impe-gno del Palieri deve costituire unmodello per i giovani allievi, cherappresentano il futuro di una glo-riosa istituzione e dell’Italia.

Maria Carolina Campone Livia FasciaInsegnanti della Nunziatella

ATTIVITA’ DELLA SCUOLA MILITARE NUNZIATELLA

TRE GIORNATE DA NON DIMENTICARE

campo di concentramento di Auschwitz

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Il Giorno del Ricordo: le

vittime delle Foibe

(24 febbraio)Il secondo appuntamento dell’annoistituzionalmente dedicato allacommemorazione delle atrocità delsecondo conflitto mondiale vuolele scuole d’Italia concentrate sulladata del 10/02 quale Giorno del Ri-cordo per omaggiare la memoriadi coloro trucidati nell’eccidio dellefoibe. La giornata, aperta dall’in-tervento del Comandante e Diri-gente Scolastico col. Fabio Aceto,ha ripercorso le origini dell’eventoe l’esodo conseguente. L’8 settem-bre 1943 venne costituito il Comi-tato Esecutivo Provvisorio di Li-berazione dell’Istria che emisecentinaia di condanne a morte di-rette a rappresentanti dello Stato,

oppositori politici, semplici citta-dini, tutti potenziali nemici del fu-turo stato comunista jugoslavo. Facendo seguito a queste primenote, il professor Guido Iorio, do-cente di Filosofia e Storia pressola Scuola ha poi illustrato la vicendaNorma Cossetto, emblematica perefferatezza e ferocia e ricostruitadalla narrazione dell’allieva Co-stanza Della Corte del III ClassicoB. La maggioranza di queste vittimefu condannata, giustiziata e scara-ventata nelle foibe o nelle minieredi bauxite. Tra le vittime ci furonoanche gli esodati. O semplicementegiovani come Norma che si rifiu-tarono di piegarsi al regime. Se-guendo gli eventi della giornataagli allievi è stata poi proposta la

visione dello spettacolo di SimoneCristicchi “Magazzino 18”, storiadi una tragedia rimossa e storiaanche di uno spettacolo controversoche ripercorre il destino degli oggettie delle masserizie di cui oggi ancorac’è ampia traccia nel Porto Vecchiodi Trieste. Abiti, mobili, giocattoli,lettere, fotografie hanno raccontatouna memoria tenuta in vita conreazioni attente, misurate, spessoscettiche da parte della comunitàculturale e politica contemporanea. Al centro della giornata l’inter-vento dell’ex allievo dott. ToniConcina, (c. 1955-58),Manager diTelecom Italia già sindaco di Or-vieto, titolare di prestigiosi incari-chi nazionali ed internazionali (so-cietà Ensemble, UMIG, TelecomItalia, RCS Media Group, Consi-gliere del Ministro dell’Interno nel

1987) , con la sua personale espe-rienza di esule dalmata, che rievocai ricordi, ricordi che portano pole-miche: “ C’è chi nega che sianoavvenuti i fatti, chi è sicuro che isuoi morti siano più morti degli al-tri. E’ stata pura ferocia, comequella dell’Isis oggi”. L’appelloaccorato, ai giovani allievi dellaNunziatella affinché le foibe siano“un monito per i più giovani”, esoprattutto l’invito a ricordare siadeterminante per la costruzione diun’identità collettiva.In chiusura, il riepilogo critico delprof. Massimo di Lillo, ex allievo(c. 1995-98) e Docente di Filosofiapresso la Scuola, che ha ricordatola distinzione necessaria tra storiae storiografia, tra memoria storica

collettiva, individuale e ricordo.

Prof.ssa Livia FasciaVicario della Nunziatella

“Ero anche mi, nella notte

dal 25-26 ottobre al 4 no-

vembre 1954. Trieste

torna all’Italia.

Tempo inclemente nella notte del 25 otto-bre 1954. Si era tutti a Duino, a piedi, inbicicletta, arrampicati su vecchie auto ecamioncini, auto vecchie e nuove, moto-cicli, sotto una pioggia che scivolava suivestiti senza che li bagnasse, li asciugavauna bora fredda e calda di passione, i trie-stini, donne, uomini, anziani, e tutta la mu-leria di Trieste, aspettava lì in piedi da ore,sul vecchio confine, che arrivassero, machi? Sventolavano le bandiere italiane,quando l’onda si propaga: “arriveno, arri-veno!” Ma chi? Sono i primi militari ita-liani, soldati del Reggimento Fanteria Sas-sari, più i carabinieri, destinati allepostazioni di confine ed alla sicurezza dellacittà di Trieste. I camion verde militare, sibloccano, una marea di gente li circonda:“fermite, fermite!!” urlano, e trascinanogiù il povero autista sorpreso e festante an-che lui, abbracciato dalle mule che se lostringono e lo baciano! Piangono e nontrattengono le lacrime i triestini che hannoatteso per anni quel momento di sublimefelicità. Incalza la pioggia, il tempo peg-giora con il trascorrere delle ore, ma chise ne importa? Eccoli, ora sono qui connoi, e chi li lascia più? E volete che io,Giovanni Rodriguez da Napoli, ex allievoNunziatella del corso 48/51, e dopo ancorache l’associazione ex allievi, sotto al guidadell’allora presidente Brancaccio, il segre-tario Maffettone e gli allievi del corso53/56 con alla guida Concina e Catenacciaderirono a mozioni e istanze per Triesteitaliana, non sarei accorso anche io per vi-vere questa immensa e indescrivibile festa? Appena ebbi conoscenza che di lì a pochigiorni, Trieste sarebbe ritornata all’Italia,andai all’Associazione, dal nostro segre-tario, l’indimenticabile avv.to RaffaeleMaffettone, al quale proposi di andare aTrieste in rappresentanza dei giovani exallievi della Nunziatella. Sensibile a questamia patriottica iniziativa, l’avv.to Maffet-tone immediatamente aderì, e mi mandòdal Maresciallo comandante la stazione deiCC a Montedidio, con un suo biglietto dipresentazione, perché mi facessi dare unbiglietto ferroviario previsto per le mani-festazioni patriottiche, più un biglietto dipresentazione destinato al nuovo Coman-dante provvisorio del territorio di Trieste,.

da sinistra il Prof. G. Iorio, Dr. T. Concina (c. 1955-58), Col. F. Aceto, Prof. M. Di

Lillo (c. 1995-98)

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6Mi fu concesso all’istante il foglio di via,da un cortese quanto entusiasta Maresciallodei carabinieri. La sera stessa del 23 otto-bre, partii da Napoli. A Roma, presi il trenoper Trieste, partenza ore 22,25, arrivo pre-visto l’indomani mattina alle 8. Tutta lanotte in treno, e chi dormiva? A Venezia,il convoglio attaccò la locomotiva a car-bone, a Cervignano tornò quella elettrica,la manovra non finiva mai, tanta era l’im-pazienza. A Monfalcone. Affacciati sui fi-nestrini del treno già si vedevano le ban-diere italiane stese su ogni casolare. Dalladiscesa di Duino, lungo la costa verso Trie-ste, in una mattinata grigia e fredda, maazzurro e caldo il cuore, il convoglio, tarantaran, scorreva allegramente sui binari, ve-loce lungo la facile discesa, costeggiandoil mare sopra Aurisina, Grignano, Mira-mare, Barcola, sino alla stazione imban-dierata all’inverosimile. Gli inglesi d’ac-cordo con gli italiani, volevano che ilpassaggio delle consegne fosse veloce esenza intoppi, in una cintura di massimasicurezza, temendo incidenti e provoca-zioni, affidando l’ordine a truppe miste an-gloamericane ed italiane, che già pattuglia-vano la città. Venti giorni prima, nelCastello di Duino, l’8 ottobre, il Gen.Win-terton, per la Gran Bretagna, il Gen. Dab-ney per gli S. Uniti, ed il Gen. De Renzi,per l’Italia, si erano già accordati sullefirme, e sulle prime misure da prendereper il passaggio delle consegne, mentre sulTimavo stazionavano i triestini, che teme-vano chissà quali ripensamenti. Arrivandoin stazione, poco mancava che anche i bi-nari fossero fasciati di bianco, rosso everde. L’entusiasmo popolare a lungo re-presso, esplose in quei giorni, senza che sitemessero punizioni da parte delle autorità.Oramai i triestini erano un popolo comein una piena inarrestabile, e per le stradesi viveva un’atmosfera inneggiante il ri-torno all’Itali. W l’Italia! Era scritto su tuttii muri. In cuor mio ringrazio ancora unavolta Maffettone, e la Nunziatella tutta,che mi avevano permesso di vivere un’at-mosfera che mai più avrei vissuto così in-tensamente e traboccante di emozioni con-divise da tutti gli italiani. Il giorno 26, a piazza Unità, sotto una piog-gia battente, tempesta e bora, la folla fe-stante sommerge le Rive etutta la piazza Unità, per l’ar-rivo dei reparti italiani.Fronte a loro si era posto loschieramento angloameri-cano, per la cerimonia delpassaggio delle consegne.Non accadde niente.NIENTE? La folla che avevagli ombrelli per proteggersidalla pioggia, li buttò peraria, per sventolare meglio,con le mani libere, fazzoletti,e bandiere, ruppe i cordoni,

occupò tutti gli spazi, i camion dei soldativennero presi d’assalto, militari abbracciatie baciati. Un entusiasmo difficile a conce-pire, impensabile per chi non era presente,basta considerare che il Gen. De Renzi,quando entrò in Municipio per cingeredella fascia tricolore il Sindaco Bartoli, eraletteralmente coperto di fiori. Quando siaffacciò alla finestra, certamente non si sa-rebbe mai aspettato un tripudio pari ad unuragano. Gli schieramenti dell’Esercito ita-liano erano impossibilitati a manovrare perla sfilata, ogni spazio era stato invaso. Elaggiù, sul molo AUDACE, una scena diindescrivibile emozione, come in una regiadi italica trascendenza, il Cacciatorpedi-niere GRECALE, e la nave BERSA-GLIERE, ripetendo il rituale dell’Audacedi 36 anni prima, stavano attraccando sulpatrio suolo, di nuovo italiano. Il Bersa-gliere ci mise ore per attraccare, non si po-tevano lanciare le gomene, la folla le vo-leva prendere per non lasciarle più, comea cingersi tutti intorno al Bersagliere. Itriestini hanno uno speciale amore per ibersaglieri nel ricordo perenne del lorosbarco quando passarono dall’Austria al-l’Italia. Le giornate seguenti, vissute in città, fu-rono altrettanto indescrivibili per l’entu-siasmo a lungo represso, e che aleggiavain tutte le strade e piazze, come ad una li-berazione dal giogo che “i titini “minac-ciarono per molti anni dopo l’armistiziodel 43, nell’intento dichiarato di impadro-nirsi della città di Trieste. Feste, canti edinni patriottici non si contavano più in queigiorni, sino al 4 novembre, quando si pre-parò la sfilata per la tradizionale festa dellacelebrazione della Vittoria, quella dellaguerra del 14-18. Io nel frattempo mi pre-sentai al Gen. Canani, in via dell’Univer-sità, dove aveva posto il suo provvisorioComando. Mi presentai, all’ingresso, etanto entusiastica era l’atmosfera, che comedissi: “sono un ex allievo della Nunziatella,ed ho un messaggio per il Comandante,spuntarono un paio di ufficiali, un mag-giore ed un capitano, che da ex allievi pureloro, mi introdussero dal generale senzaun attimo di attesa, che appena mi vide miabbracciò, e disse agli astanti: “Ecco, laNunziatella che in queste occasioni non

manca mai! “Chiamò subito dopo l’aiu-tante maggiore, e ordinò che una jeep mifosse messa disposizione per visitare inuovi e sacri confini della PATRIA!! LET-TERALE!! Anni dopo, nel 1957-58. fa-cendo il servizio militare, come S. Tenentedi complemento, nel 2° Piemonte Caval-leria, comandante di un plotone autoblindo,quando ero di turno e di servizio, mi sa-rebbe toccato andare a verificare che i pa-letti del nuovo confine, che avrei visto dilì a poco, fossero al loro posto. Sulla jeepcaricai alcuni amici triestini, tra i qualil’amico e compagno di corso Mario Pilat,esule da Pola, e via per Basovizza, l’Italiadi qua, e la Jugo di là.La sera del 3 novembre, girando per Trie-ste, come d’altronde accadeva da giorni, itriestini facevano a gara ad invitare i mili-tari nei bar, a bere con loro. Quella sera inpiazza Goldoni, assistetti ad una scena cu-riosa, quanto significativa. Un paio di co-razzieri altissimi, in divisa di gala, con lesciabole, l’ELMO e tanto di CRINIERAche gli scendeva quasi a terra, stavano ade-rendo in un bar sotto i portici, al solito in-vito, quando vidi un paio di triestini chequatti quatti, con le forbicette in mano, glitagliarono un pezzetto di criniera, da con-servare poi nel tempo come ricordo! Il giorno dopo sulle rive, ho ancora vivonella mente il ricordo di cosa accadde allasfilata delle truppe italiane, alla presenzadel Presidente della Repubblica, Luigi Ei-naudi, quando arrivarono per ultimi i ber-saglieri, scene indimenticabili! Innanzitutto sul Molo Audace, era arrivata anchel’Amerigo Vespucci, che oltre all’ incro-ciatore Duca degli Abbruzzi, troneggiavacome monumento splendido ed antico,inno perenne alla marineria italiana, e suicui trinchetti erano schierati alla mano isuoi marinai, che all’unisono, ed al fischiodel Nostromo, gridavano ‘Trieste, Trieste,Italia!!’ Roba da BRIVIDI!! Ma quandoin fondo alla pescheria, di Via 4 novembre,si creò il largo, perché dovevano arrivare ibersaglieri nella loro tradizionale leggen-daria corsa al suono delle loro trombe, e sicominciò a udire la fanfara che si avvici-nava sempre più, con le sue caratteristichenote: parappara, parappapà….. e che fini-rono per scatenare, dopo un istante di si-lenzio, seguito da un solo grido ed all’uni-sono:” arriveno, arriveno” un’ondata dientusiasmo prorompente, e come un fiumein piena, la gente a stento trattenuta datransenne e da cordoni di carabinieri, ruppegli argini e si precipitò sui malcapitatibersaglieri, a strappando loro bottoni epiume.,gridando:” Lo gò preso! lo gò;ciappa’! Portandosi trionfanti al petto illoro trofeo!!QUEL GIORNO C’ERO ANCHE IO!!

Giovanni Rodriguez (c. 1948-51)foto archivio G. Rodriguez

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Ricordo, nel bicentenario

della sua nascita, di

Francesco de Sanctis Il 28 marzo 2017 la Scuola Mili-tare Nunziatella ha celebrato conuna Giornata di Studi il bicentena-rio della nascita di Francesco DeSanctis, già Ministro dell’Istru-zione (1878-82) e Docente pressola Scuola Militare Nunziatella dal1841 al 1848. L’occasione per ri-flettere sulla figura di uno dei mag-giori protagonisti della storia dellaletteratura italiana e sul romanzodella Nazione, è stata fornita inmaniera impeccabile dall’inter-vento di uno dei più noti italianistidel panorama accademico, il prof.Matteo Palumbo, ordinario pressol’università Federico II di Napoli. Alla presenza degli Allievi dellaScuola, sotto la direzione del Co-mandante Fabio Aceto, si è realiz-zata un’altra preziosa occasione disinergia tra l’Associazione ex al-lievi Nunziatella e la Scuola. Gra-zie al contributo prezioso delPresidente Ing. Alessandro Ortis,del Presidente onorario dott. Giu-seppe Catenacci e dell’infaticabilelavoro del Dott. Domenico Orsini,ci si è immersi nell’affascinanteviaggio ripercorso da Matteo Pa-lumbo, un viaggio estetico, lettera-rio e poetico che ha ripercorso, daDante a Guicciardini a Machia-velli, ad Ariosto, sino a Leopardi,quello che è stato definito il primometodo critico per interpretare lastoria di una nazione attraverso lasua letteratura, il “metodo per in-terrogare la vita”. Tutti gli interventi hanno attraver-sato quindi la straordinaria e tor-mentata attività culturale, letterariae politica del De Sanctis, impron-tata sull’eccellenza del metodo,fondamentale sia per il contributoda dare alla vita della nazione chenella costruzione dell’amor di pa-tria. In primis, il ComandanteAceto ha sottolineato l’azione edu-cativa esercitata dallo studiososulle future classi dirigenti, sotto-

lineando come la scuola sia pre-sentimento della società, di quellasocietà “sconfitta dalle sue atavi-che abitudini e mollezze” che ne-cessitava, allora come ora, unaprofonda trasformazione.Successivamente il direttore del di-partimento di Italianistica (prof.Valentina Fascia) ha illustrato l’at-tività didattica del De Sanctis nellascuola Militare preparatoria di S.Giovanni a Carbonara (1839-41)ed in seguito al Real Collegio Mi-litare della Nunziatella (1841-48),nelle lezioni raccolte poi solo nel1926 da Benedetto Croce con il ti-tolo “Teoria e storia della Lettera-tura”. Al Real Collegio Militaredella Nunziatella il De Sanctis at-traversò una prima fase intrisa disensibilità romantica leopardiana,prendendo le distanze dal purismoletterario artificioso e dopo averscoperto alcune letture dell’Illumi-nismo francese, pervenne alla se-conda fase di convinta adesione adun programma cattolico-liberale distampo giobertiano che gli causò lasospensione dall’insegnamentodalla Nunziatella.La giornata ha poi accolto l’emo-zionante visione di Matteo Pa-lumbo, nelle parole stesse del DeSanctis: “Sia pure vostro danno evergogna il non voler studiare. Aldi là del fare esiste l’obbligo nonnecessario ma indispensabile dieducare mente e cuore.” La lette-ratura, dunque, abbia il culto dellascienza ma conservi l’entusiasmodell’arte. Nasce così l’affascinanteviaggio (coincidente con l’unitàd’Italia, 1870) rappresentato dallasua opera, la Storia della Lettera-tura Italiana, opera ad un tempoestetica, etica e politica riunita inun’unica prospettiva, quella del-l’autore che dialoga con la storia,ricercandovi gli archetipi diun’idea civile della letteratura cheha il suo padre spirituale in Dante;di qui, la fondamentale differenzatra il ruolo dell’artista e quello delpoeta, distinti dal servire l’inte-resse particulare del singolo (l’ar-

tista, cinico,e p i c u r e o ,materialistadisincantato)contro laforza moraleed immagi-nativa delsecondo (ilpoeta che

“esplora il proprio petto”), alla ri-cerca della verità nascosta da se-coli di ipocrisia religiosa, servitù dianimo, esteriorità e superficialità.L’uditorio ha accolto con un lun-ghissimo applauso l’universo dise-gnato dal prof. Matteo Palumbo, ele numerose questioni sollevate daldibattito successivo, generoso e vi-vace. A seguire, le parole del Pre-sidente onorario dott. Catenacci,geloso custode e bibliofilo di rarospessore, che ha letteralmente ri-versato sull’uditorio una impres-sionante quantità di documentisotto forma di libri, opuscoli, scrittidi ed in onore di De Sanctis, a me-mento di quanto l’Associazioneabbia fatto e faccia per mantenerevivo nei giovani Allievi la memo-ria di quello che la Nunziatella harappresentato negli anni. Infine, in luogo di una conclu-sione, il saluto del Presidentedell’Associazione, Ing. AlessandroOrtis che nel ripercorrere le paginedella propria formazione culturale,scientifica e professionale ha ricor-dato ai giovani presenti il ruolodella tradizione e del talento indi-viduale, ed il ruolo esercitato dallaScuola che ci ospita nel renderepossibile un’alchimìa difficile daripetere nello spazio e nel tempo.Quella di un’Istituzione che rico-nosce i suoi membri – a dispettodei tempi – come appartenenti adun unico ideale che, al pari dellavera arte, non è elaborazione di uncontenuto astratto, ma unità di con-tenuto e forma rappresentate neisuoi Ideali.

Livia FasciaVicario della Nunziatella

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ATTIVITA’ DELL’ASSOCIAZIONEGaeta – 5 febbraio 2017 e

domenica 12 febbraio 2017

“Muoio per la di-fesa del mio Re,della mia Patriae della Religionee non bramo chela Vostra benedi-zione”

Queste le ultime parole del TenenteColonnello Paolo de’ Sangro diSan Severo a S.A.R. il PrincipeLuigi, Conte di Trani, il 5 febbraio1861“Giorno 5 febbraio 1861. Verso le4 pomeridiane una densa ed altis-sima colonna di fumo susseguitada fortissima detonazione palesalo scoppio di una polveriera nellapiazza, che rovesciò al mare, conampia breccia, la cortina a dentidi sega fra la Cittadella e la BatteriaS. Antonio”.Il distaccato racconto “piemontese”di questo tragico episodio, nonrende giustizia all’immane tragediaconsumatasi nelle mura di Gaetaquel 5 febbraio 1861.Giuseppe Quandel (c. 1844-51)nella sua relazione scrive: “sono imagazzini da munizioni della Bat-teria Cittadella e Denti di Sega S.Antonio che saltano in aria, pro-ducendo la distruzione di partedella seconda batteria, di vari com-plessi casamattati facenti parte delcontiguo Quartiere di S. Biagio,del corpo di Guardia difensivodella Porta di Terra, dei fabbricatiintermedi tra la Cittadella ed ilsuddetto Quartiere, e la cadutadelle abitazioni particolari, finsopra la strada di Constanversa”.Le immani devastazioni provoca-rono la morte di tutti i soldati diGuardia nella batteria e negli am-bienti circostanti. Oltre un centinaiodi civili perirono nell’esplosione,senza considerare i feriti, o i sepoltivivi sotto le macerie. Il Genio Mi-

litare registrò 57soldati feriti e 100militari mortitra cui il Genera-le Francesco Tra-versa (c. 1804-08)e il Ten. Colonnel-lo Paolo de San-gro (c. 1832-39).Pietro Quandel (c. 1839-48) nel suo “Giornale”afferma: “tutte le case paralleleall’apertura verso il mare son de-molite, e delle altre fin presso allachiesa di S. Biagio gran parte mi-naccia di cadere”.Dovrà passare un secolo perché, il5 febbraio del 1961, l’Ass. Naz.Ex Allievi della Nunziatella possacommemorare quel tragico eventoricordando i valorosi che vi perserola vita. Da quel lontano giorno,ogni anno, ha continuato a farlo,ininterrottamente, per 56 anni. Que-st’anno il Presidente Onorariodr. Giuseppe Catenacci che ha ca-peggiato la delegazione dell’As-sociazione di cui facevano parteGiovanni Salemi (c. 1941-44) eAldo Migliano (c. 1961-64).Era presente inoltre l’assessore allaCultura Francesca Lucreziano inrappresentanza del Sindaco di Gae-ta. Quest’anno poi, per completarela bella manifestazione, l’Istitutodi Ricerca Storica, presieduto daGiovanni Salemi, ha organizzato,nel pomeriggio, un convegno daltitolo “Risorgimento di Ieri e Ri-sorgimento di Oggi” chiamandocome relatore il noto giornalistaed autore di numerosi libri LorenzoDel Boca (Indietro Savoia; Male-detti Savoia; Italia bugiarda; Ri-sorgimento Disonorato; Veneziatradita; solo per citarne alcuni).Fatto più unico che raro, in unmondo lacerato da divisioni e ge-losie, domenica si è realizzatauna bella sinergia tra i due eventi,del mattino e del pomeriggio.Una gradita sorpresa dal giovane

editore nocerino Vincenzo D’Ami-co che ha, poi, brevemente pre-sentato la sua ultima fatica, un in-teressante libro sull’ultimo Sovra-no de facto delle Due Sicilie, S.M.Francesco II.La relazione di Lorenzo Del Boca,arricchita da brani “briganteschi”eseguiti in acustico da BenedettoVecchio ha riscosso un notevoleinteresse testimoniato dal gran nu-mero di domande con cui il pubblicoha “bombardato” il relatore.

Al termine del convegno, il dr. Ca-tenacci oltre a regalare ai presentiil pamphlet realizzato per l’occa-sione dall’Associazione Nazionaleex Allievi Nunziatella dal titolo“La fine di un Regno: Gaeta, 5febbraio 1861: l’inizio della finenelle cronache dei protagonisti”,curato insieme con lo storico Fran-cesco Maurizio Di Giovine “Amicodella Nunziatella”, ha voluto omag-giare il relatore con un bel volumesulla storia della Nunziatella, men-tre il musicista Benedetto Vecchio,leader del gruppo M.B.L., MusicistiBasso Lazio, ha regalato a DelBoca il suo ultimo CD.

il Presidente dell’Istituto di Ricesca Sto-

rica dr. Giovanni Salemi (c. 1941-44)

il dr. Catenacci (c. 1953-56) mentre

omaggia il dr. Del Boca del volume sulla

Storia della Nunziatella

Paolo de Sangro

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Civitella del Tronto - 47°

incontro tradizionalista,

18 - 19 marzo 2017L’ncontro ha assunto quest’announa particolare connotazione. Infattigli organizzatori, per tutti il Presi-dente degli Incontri prof. PaoloCaucci von Saucken ed il SegretarioGenerale degli stessi dott. FrancescoMaurizio Di Giovane - che per in-ciso fa parte dell’ Albo Amici dellaNunziatella - confermando il Con-vegno nella illustre cittadina dura-mente colpita dal terremoto chenell’agosto 2016 ha interessato ilTeramano, hanno voluto in tal modotestimoniare con la loro presenzafisica il loro legame con questasplendida Terra che vide la suapiazzaforte nell’inverno 1860-1861essere l’ultimo baluardo a difesa delRegno delle Due Sicilie.Il Convegno si è aperto sabato 18marzo presso la Sala Polivalentedi Palazzo Rosati.Dopo la commemorazione dell’Edi-tore di Controcorrente Pietro Golia,recentemente scomparso, il Presi-dente Caucci ha rivolto al Sindacodi Civitella Avvocato Cristina DiPietro le espressioni più vive disolidarietà per la popolazione colpitadal recente Sisma e di apprezza-mento per l’efficace impegno pro-fuso nella circostanza dai cittadinicoordinati dal loro Sindaco.Introdotto dal Dottore Di Giovineha quindi preso la parola il dottoreGiuseppe Catenacci, PresidenteOnorario della Associazione Na-zionale ex Allievi Nunziatella che,dopo aver portato il saluto del Pre-sidente Nazionale Ingegnere Ales-sandro Ortis, ha illustrato il pam-phlet di Antonio Ulloa “Intorno atalune opinioni del Morning Postsull’esercito napolitano” curato dalui e dal dottore Di Giovine, rea-lizzato dall’Associazione Nazionaleex Allievi e dalla sua SezioneAbruzzo e Molise, e dedicato alSindaco Di Pietro “quale debito diriconoscenza e di ammirazione perla capacità dallo stesso dimostrata

nel gestire l’emergenza in questio-ne”. Ha preso quindi la parola il Sindacoche ha ringraziato tutti per la testi-monianza di alta vicinanza offerta. In conclusione dell’intervento ilPresidente Catenacci ha fatto donoal Sindaco per la Biblioteca Co-munale di una copia del libro “LaNunziatella nella storia” e per Leistessa del foulard del Bicentena-rio.Il Convegno è quindi proseguitocon interventi dei relatori che nel-l’ordine hanno trattato: * Il Prof.Miguel Ayuso, Dalla Cri-stianità al Carlismo nell’opera diElias de Tejada; * il Dott.Eduardo Vitale, Dellamilitanza antiprotestante a Napolinella visione di Elias de Tejada; * il Prof. Giovanni Turco, ex do-cente della Nunziatella, di Sogget-tivismo religioso e soggettivismopolitico; * il Prof. Gianandrea de Antonellis,Indagine tra i prodomi del moder-nismo: il Sinodo di Pistoia; * il Dott. Giovanni Salemi, Per lamemoria storica del nostro anticoPaese contro l’oblio; * il Dott. Pasquale Sallutro, Civi-tella del Tronto, l’ultimo assedio; * il Dott. Maurizio Di Giovine,infine, ha presentato le novità edi-toriali di interesse. Di particolare interesse a tale ultimoriguardo la presentazione del ro-manzo storico “ A Civitella delTronto con i soldati del Re “ operadi Maurizio Di Giovine dedicata

a Giovanni Salemi, in occasionedel suo novantesimo compleanno.Per chi volesse saperne di più sirimanda alla rubrica “Lo scaffa-le”.La pubblicazione edita dall’Asso-ciazione è stata quindi distribuitaai numerosi presenti ed in un con-gruo numero di copie ai rappre-sentanti dei comuni di Civitella delTronto, di Teramo e di Ascoli Picenoper la diffusione nelle Scuole me-die. Sabato 19 marzo, dopo la SantaMessa celebrata presso la Chiesadi Santa Maria degli Angeli, l’omag-gio al Monumento a ricordo delsacrificio di Matteo Wade e la de-posizione di una corona in ricordodei Caduti, si è tenuto presso l’HotelZunica un incontro conviviale. Tavolo d’onore con la delegazionedell’ Associazione Nazionale ExAllievi Nunziatella formata dagliex allievi Antonio Cauti, Presidentedella Sezione Abruzzo e Molise(c.1941- 44), Giovanni Salemi(c.1941 - 44) festeggiatissimo, Fran-co Angioni (c.1949-52) corteggia-tissimo per il suo glorioso trascorsomilitare di cui da più parti è statoinvitato a dare testimonianza. Giu-seppe Catenacci, per l’occasione“cantastorie” di turno, Giancarlo Ta-tone (c.1955-58), interessatissimoed indaffaratissimo a mettere a fuo-co nuove iniziative, Francesco Mau-rizio Di Giovine, impareggiabileorganizzatore di tutto, Amico della“Nunziatella”, e Giovanni Turcoex Professore della Nunziatella.

da sinistra: G. Catenacci, P. Caucci von Saucken, C. Di Pietro, E. Vitale

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FONDAZIONE “NUNZIATELLA” O.N.L.U.S.Napoli, 21 marzo 2017

Carissime e Carissimi Amici ExAllievi, intendiamo ringraziare,Tutti, per il prezioso contributoofferto attraverso la scelta di de-stinare il 5‰ delle Vostre impo-ste alla Fondazione Nunziatella.Il risultato è stato interessante, sesi pensa che, per il 2015 (A.F.2014), con 487 preferenze ab-biamo ottenuto (ed incassato il 7novembre 2016) la somma di39.902,63 Euro.L’incremento generale delle op-zioni e delle somme assegnate,grazie ad una capillare e co-stante azione di promozione, ciincoraggia a ricordarVi che taleprezioso contributo, peraltro acosto zero per chi dona (infatti,attraverso l’opzione del 5‰vengono destinate imposte co-munque già versate allo Stato),rappresenta indubbiamente unsegno di forte attaccamento allanostra Nunziatella.L’attività della Fondazione,ormai nota al mondo degli Ex, èattestata da anni su interventi disostegno morale e materiale adEx allievi e famiglie, nonché suinterventi volti a conservare o avalorizzare il patrimonio storico-morale della Scuola Militare;questi ultimi interventi vengonorealizzati dall’Associazione Na-zionale Ex Allievi Nunziatellacon il sostegno della Fonda-

zione.Il ricavato dal vostro gesto di ge-nerosità, soprattutto in visione diun auspicabile incremento, èvolto anche alla attribuzione diborse di studio per Ex allievi stu-denti meritevoli e di prestitid’onore per laureati impegnatinell’alta formazione (master,phd, ecc.) presso Universitàmolto qualificate; finora i pre-stiti d’onore sono stati utilizzaticon splendidi risultati da partedegli assegnatari.Ma vi è di più: l’integrazione didonazioni finanziarie mirate,promosse cioè da Ex a favore dialtri Ex o loro famiglie in diffi-coltà, è da tempo attuata e gra-zie al 5‰ potrebbe esserepotenziata.Concludiamo quindi chieden-doVi, come gesto di solidarietà ed’amore verso la Nunziatella, didestinare e possibilmente far de-stinare, anche da amici e parenti,alla Fondazione il libero e nononeroso “cinque per mille”:basta solo l’apposizione di una

firma e di un codice fiscale

(quello della Fondazione Nun-

ziatella ONLUS 95007380637)

sulla dichiarazione dei redditi

(CU, 730, Unico, ecc.).Grazie mille per l’attenzione e

la collaborazione che ci state

dedicando!

Un forte abbraccio

Alessandro OrtisPresidente Associazione NazionaleEx Allievi Nunziatella

Antonio PernaPresidente Fondazione “Nunzia-tella” O.N.L.U.S.

5 per milleGli Ex Allievi…...ci sono !L’anno scorso così intitolammol’articolo del Rosso Maniero concui si comunicava che, per l’AnnoFinanziario 2014, la Fondazioneaveva ottenuto un contributo diquasi € 40.000,00 con n° 487 attri-buzioni…..Per l’Anno Finanziario 2015 ab-biamo ora raggiunto n° 530 attri-buzioni con un contributo di €. 46.000,00. Certo non sono an-cora le n° 720 che hanno caratte-rizzato il primo 5 per mille (A.F.2007) ma confidiamo nella rispo-sta dei tanti Ex Allievi per superareanche quel traguardo !La destinazione del 5 ‰, come ènoto, non comporta alcun onereaggiuntivo in quanto la si attribui-sce, in sede di dichiarazione deiredditi, con la mera indicazione delcodice fiscale della Fondazione ela ns. firma nell’apposita casella“Scelta per la destinazione del 5 xmille dell’Irpef”. CODICE FISCALE:

95007380637

REPETITA IUVANT……………….. PER I DISTRATTI

Ricordiamo a tutti i distratti di rinnovare l’iscrizione all’Associazione. E’ possibile

verificare l’ultimo anno di pagamento della propria quota indicato in alto a destra

dell’etichetta con l’indirizzo.

Di seguito le informazioni utili per effettuare i versamenti (quota €. 70,00, ridotta ad €,

35,00 per gli under 25)

• c/c postale n° 20289807 intestato ad Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella –

Tesoreria – Largo Nunziatella – 80132 NAPOLI;

• bonifico su c/c postale IBAN IT39 0076 0103 4000 0002 807 BIC/SWIFTBPPIITRRXXX;

• bonifico su c/c bancario intestato ad Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella c/o

CREDEM S.p.A. Ag. 14 Napoli – IBAN IT05 F030 3203 4070 1000 0000 262.

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Umberto Colella (c. 2001-

04) e la sua esperienza

come operatore

umanitarioGiovedì 26 Gennaio, in una gre-mita Domus Ars, in Via SantaChiara a Napoli, l’ex allievo Um-berto Colella, corso 2001/04, me-dico in formazione specialistica,nonché operatore umanitario perMedici senza Frontiere, ha raccon-tato la sua esperienza in Afghani-stan e a bordo della nave Bourbon

Argos in soccorso ai migranti nelcanale di Sicilia. In Afghanistan ha trascorso duemesi durante in quali è stato asse-gnato in un ospedale da campo inuna remota regione ai confini conil Pakistan, assistendo la popola-zione locale e, in particolar modo,le partorienti. In quelle zone si èarrivati a punte di circa 2000 partial mese nonostante le condizionisanitarie e sociali siano spesso ca-renti (per rendere meglio l’idea, inun comune ospedale italiano questecifre si ottengono in un anno).Sulla nave Bourbon Argos, invece,Umberto ha trascorso circa unmese durante il quale era l’unicomedico della nave, portando sullaterra ferma migliaia di migranti inbalia del mare aperto nel tratto delMar Mediterraneo tra Sicilia e co-ste libiche.Umberto ha iniziato a coltivarequesta passione come operatore

umanitario circa otto anni fa,quando, da giovane studente dellafacoltà di Medicina e Chirurgia,contribuì a fondare il gruppo localedi Medici Senza Frontiere a Na-poli.Da allora ha partecipato attiva-mente, come semplice volontarioo come referente di vari ruoli, e ilsuo sogno ha preso sempre piùforma, anche grazie agli appassio-nanti incontri con gli operatoriumanitari di ritorno dal “campo”. Presenti all’evento gli ex allieviGiuseppe Allocca corso 1971/74insieme ad Antonio Schiattarella2004/07 e Flavio Toscano del corso2004/07.

Gita a Roma anticaDomenica 29 gennaio 2017 è statauna giornata indimenticabile per ifortunati che hanno partecipato allavisita guidata di Roma antica.La partenza di buon mattino conbus da Napoli che dal Vomero alparcheggio Brin ha raccolto allevarie fermate stabilite, tutti i gitanti

in attesa al freddo e al vento ge-lido.Presenti il Presidente della SezioneCampania e Basilicata Aldo Car-

riola (66/70), il Vice PresidenteCiccio Bonito (52/56), il TesoriereItalo Maccarone (51/54), i Consi-glieri Beniamino Di Pietto (49/52),Giuseppe Allocca (71/74), Giu-seppe D’Anna (62/65), Gegè DeMaria (66/69) e Ettore De Simone,insieme a consorti ed amici a bordodel bus della Perna Tour.Si aggregavano all’arrivo a RomaVincenzo Piccolo (05/08) e fidan-zata, provenienti da L’Aquila perl’occasione e Aldo Gelormino(62/65) e signora, residenti aRoma.Ad attenderci al Circo Massimo laGuida autorizzata Dr SilverioScotti che già ci aveva accompa-gnato in una precedente visita adOstia antica qualche anno fa.Silverio, collega di corso di Aldoin Accademia (il 7° Corso dell’al-lora Corpo delle Guardie di Pub-blica Sicurezza), è un ex Vice Que-store della Polizia di Stato inpensione da qualche anno proprioper intraprendere il lavoro a lui piùconsono e più adatto alla sua pas-sione per la storia dell’arte.

Come un severo sergente di ferroci ha messo amichevolmente inriga spronandoci in continuazione

ATTIVITA’ DELLE SEZIONI REGIONALI ED ESTERODELL’ASSOCIAZIONE

Campania / Basilicata

Umberto Colella soccorre un piccolo pro-

fugo a bordo della nave Bourbon Ars

il folto gruppo di gitanti con consorti ed amici

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anche con simpatici rimbrotti, adessere più veloci e celeri nei tra-sferimenti da un luogo all’altro fattirigorosamente a piedi. Percorrendocirca 7,5 km siamo partiti dal Mo-numento dei Re al Circo Massimocon il relativo commento sulle ori-gini vulcaniche di Roma con vistadei Castelli; abbiamo visto il ForoRomano dall’alto, il Campidoglio,abbiamo attraversato il Ghettoebraico, oltrepassato velocementeLargo Torre Argentina, visto Pa-lazzo Chigi, Piazza Colonna, Mon-tecitorio, Piazza Navona, visitatoil Pantheon.Per ogni sito raggiunto Silverio, laguida, ci ha dato le relative notiziestoriche e anche di più, non per-mettendo a nessuno di distrarsi siaper la sua bravura di esposizionechiara e non pesante, sia per le con-tinue simpatiche ramanzine cheelargiva senza alcun timore reve-renziale nei confronti di tutti, ma-schietti e femminucce.Al Portico d’Ottavia nel Ghettoebraico ci hanno raggiunto per ilpranzo gli ex romani Giorgio Pic-cirillo (62/65), Giovanni Bozza(62/65) e Francesco Daccò.Insieme abbiamo gustato un carat-teristico 1° piatto romano e i fa-mosi carciofi alla giudia obbligatoriin quel ristorante. Alla fine delpranzo il Presidente Carriola ha re-galato alla guida Silverio il crestrappresentativo della Sezione Cam-pania e Basilicata per ricordo e perringraziarlo della sua gentile e ot-tima performance, offerta gratuita-mente a tutti i presenti.

Aldo Carriola (c. 1966/70)

Cena a SalernoL’8 febbraio su iniziativa di Car-mine Pastore (89-92), che lavorada due anni a Salerno come consu-lente informatico, un gruppo di exallievi residenti nel salernitano edintorni si è riunito a cena pressoil ristorante “Sempre In Porto” allaMarina d’Arechi. Erano presenti

alla serata, il“principe delforo”, MimmoSquillante (73-76 decano, suomalgrado, perl’occasione) ,Gerardo Iovane(88-91), mate-matico di chiarafama, comebuona partedegli ex allievidello scientificoA negli anni delc o m p i a n t oprof .CarmeloChemi, EnzoTroncone (98-01), ingegnere ge-stionale, Marcello d’Aiuto (98-01),penalista, con la moglie Federica,Giovanni Coppola (99-02), com-mercialista a Vico Equense, Luigidi Rosa (05-08), consulente in di-ritto bancario, cappellone ipsofacto del convivio. La serata è tra-scorsa amabilmente degustandoun’ottima cena a base di pesce, e siè avuta l’ennesima conferma che,pur essendo di generazioni diverse,lo spirito di appartenenza che leganoi ex allievi fa sì che si crei un’at-mosfera magica, quasi si fosse tuttiin un’ideale Sala Convegno a ri-dere e scherzare come ai tempi checi hanno visto condividere i piùbegli anni della nostra vita alRosso Maniero.

Carmine Pastore (c. 1989/92)

Castel Gandolfo 25 feb-

braio 2017Le previsioni metereologiche insettimana e le condizioni atmosfe-riche di primo mattino del 25 feb-braio u.s. sembravano fossero nonottimali ma certamente favorevoliper quella che era considerata unagita di ottimo livello sia per le lo-calità da vedere che per i siti da vi-sitare: Castel Gandolfo e Nemi coni rispettivi Palazzo Pontificio e

Giardini e Lago omonimo con Mu-seo delle Navi di Caligola.La bontà dell’escursione e l’impor-tanza della meta da visitare le ave-vamo riscontrate subito visto l’ele-vato numero di prenotati a frontedel non basso costo per la parteci-pazione e l’impegno fisico da af-frontare.Sul grande bus della Perna Tourquasi pieno, partivano da Napolisalendo alle previste fermate dalVomero a Via Marina ParcheggioBrin, il Presidente della SezioneCampania e Basilicata Aldo Car-riola (66/70), i Consiglieri Benia-mino Di Pietto (49/52), GiuseppeD’Anna (62/65), Pasquale D’Er-rico (79/82), Eugenio De Maria(66/70), Giuseppe Allocca (71/74),il Past President Carlo Pascucci(53/57), il Probo Viro AntonioMarra de Scisciolo (53/56), gli ExAllievi Ettore Di Simone (52/55),Leonardo Sabelli (62/65), Giu-seppe Borriello (71/75), MicheleRendina (71/74) , insieme a con-sorti, familiari ed amici.Si univano a noi a Castel Gandolfoil Consigliere Alberto BellucciSessa (60/64) con la moglie e Vin-cenzo Piccolo (05/08) con la fidan-zata.Ad attenderci al parcheggio dei busc’era la Guida Turistica autorizzataDr. Silverio Scotti che già ci avevaaccompagnato in una precedente

ritratta di spalle a capotavola Federica ed in senso orario il ma-

rito Marcello d’Aiuto (98/01), Enzo Troncone (98/01), Carmine

Pastore (89/92), Mimmo Squillante (73/76), Gerardo Iovane

(88/91), Luigi di Rosa (05/08), Giovanni Coppola (99/02)

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visita ad Ostia antica qualche annofa e il mese scorso a Roma durantela passeggiata storica dai Re allaRepubblica.Giova ricordare che Silverio, col-lega di corso di Aldo Carriola inAccademia (il 7° Corso dell’alloraCorpo delle Guardie di PubblicaSicurezza), è un ex Vice Questoredella Polizia di Stato in pensioneda qualche anno proprio per intra-prendere il lavoro a lui più consonoe più adatto alla sua passione perla storia dell’arte. Questa volta eraaccompagnato dalla gentile con-sorte Agnese che è stata insieme anoi per tutto il tempo della visita.Come è noto il Palazzo Apostolicodi Castel Gandolfo è stato la resi-denza estiva dei Papi fino all’at-tuale Papa Francesco che, dichia-rando la Sua intenzione di nonabitare in quella dimora, ne ha au-torizzato la vi-sita ai fedeli apartire dalloscorso mese diottobre. Tale so-pralluogo rap-p r e s e n t a v aquindi la primavolta in assolutoper tutti i pre-senti.Dopo la visitade l l ’appar ta -mento privatoPontificio al se-condo piano e lapinacoteca con iritratti dei Papi al primo che cihanno profondamento colpito perla loro contemporanea austerità esemplicità, ci recavamo a pranzodivisi in due gruppi in due Risto-ranti quasi attigui ma piccoli perospitarci bene tutti insieme, appar-tenenti ad un unico proprietario conil menù uguale per entrambi i lo-cali. Per la formazione dei gruppisi è tenuto conto della familiarità,amicizia e vicinanza delle annualitàdi corso. Subito dopo iniziava la visita delGiardino e dell’Antiquarium di

Villa Barberini con guida dedicata.Purtroppo incominciava anche apiovere quasi a dirotto per cui nonabbiamo potuto gustare, comeavrebbero meritato, quei magnificiviali che hanno visto i Sommi Pon-tefici passeggiare nei loro periodidi riposo.Risaliti sul bus, stanchi e infred-doliti per l’umido e la pioggia, ciindirizzavamo verso Nemi doveera prevista la visita al Museo delleNavi di Caligola e la passeggiatasul lungo lago omonimo. Ma, perla sfortuna che ci perseguitava, ledue strade percorribili dai bus peraccedere alla soave cittadina, eranointerrotte entrambe per cui, in frettae furia, recuperati tutti gli occu-panti del nostro mezzo, dopo avervelocemente ringraziato la nostraGuida Silverio omaggiandolo conla pubblicazione “Storia della Nun-

ziatella” molto gradita per ringra-ziarlo della sua attenzione e dispo-nibilità manifestata sempre neinostri confronti, rientravamo a Na-poli.Giornata tutto sommato positivache ci ha visto ancora una voltagoliardicamente validi insieme ainostri familiari ed amici di ugualenatura. Per la mitezza delle condi-zioni atmosferiche, cercheremo diorganizzarci. Alla prossima

Aldo Carriola (c. 1966/70)

La Nunziatella incontra

l’Arciconfraternita dei

PellegriniGemellare le energie positive dellacittà, legarsi alla tradizione e al ter-ritorio, con lo sguardo rivolto al fu-turo. Questo il senso profondodell’incontro tra l’AugustissimaArciconfraternita dei Pellegrini eduna rappresentanza di allievi dellaScuola Militare Nunziatella tenu-tosi Domenica 5 marzo alle ore 10nella monumentale Chiesa dei Pel-legrini, sita all’interno dell’ospe-dale alla Pignasecca. La messa,officiata dal preposto dell’Arcicon-fraternita don Tonino Palmese edal Cappellano della Nunziatelladon Pasquale Maiello, ha suggel-lato un sodalizio ideale tra due isti-tuzioni dedite al servizio ed allavita comunitaria di significativoimpatto sociale e culturale.L’iniziativa, organizzata dal Segre-tario dell’Augustissima Arcicon-fraternita dei Pellegrini GianniCacace e dall’avvocato SergioLonghi, ex-allievo Nunziatella econfratello, si inserisce in un per-corso di più ampio respiro, cultu-rale in primo luogo, che vede laScuola Militare Nunziatella prota-gonista di un prossimo brillanterinnovamento, annunciato all’in-domani della giornata dal Ministrodella Difesa, Roberta Pinotti, altermine di un Consiglio AffariEsteri. Nella sede della Commis-sione Europea di Bruxelles, l’on.Pinotti ha reso nota l’intenzionedell’Italia di proporre che laScuola Militare Nunziatella di Na-poli diventi una scuola di forma-zione militare nell’ambito di unacooperazione strutturata del-l’Unione Europea. “Per andareavanti nella difesa europea pen-siamo a una scuola, e noi stiamopensando che la Nunziatella possadiventare di ambito europeo”, haspiegato Pinotti. Esiziale si riveladunque il ruolo della nostra anti-chissima Scuola all’interno del pa-norama cittadino con tutte quelle

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realtà più preziose della città diNapoli, che nei secoli hanno piùvolte incrociato i rispettivi percorsiin concomitanza con alcuni dei piùsignificativi accadimenti della sto-ria. Basti pensare che l’Arciconfra-ternita nacque nel 1578 ed è tra ipiù antichi sodalizi cattolici d’Ita-lia, mentre la Scuola Militare Nun-ziatella fu fondata nel 1787 ed è lapiù antica Scuola militare di tuttoil territorio nazionale ed europeo.Due istituzioni con tanta storia allespalle, ma particolarmente attive,nei rispettivi ambiti, con iniziativedi grande impatto sociale e cultu-rale, che fanno di esse dei vanti as-soluti per la città.L’evento ha dato l’opportunità agliallievi della Nunziatella di entrarein contatto con una delle più belleChiese della città ed il relativocomplesso museale, contenenteopere di assoluto valore storico eartistico. Alla cerimonia hannopresenziato il sottosegretario allaDifesa Gioacchino Alfano, il Pre-fetto Dott.ssa Carmela Pagano, ilGenerale di B. Comandante Le-gione CC Campania Mario Cinque(ex allievo), il Questore dott. An-tonio De Iesu e in rappresentanzadella Scuola il Vicario prof.ssaLivia Fascia. Quest’ultima, nel ri-volgere un indirizzo finale di Sa-luto da parte del ColonnelloComandante Fabio Aceto, ha sot-tolineato che lo spirito di sacrificioche contraddistingue i giovani Ca-detti della Nunziatella non è solo

custodia di antichi valori ma ancheanelito alla vita e che l’unicitàdella Scuola, incardinata in unacittà altrettanto unica può solo be-neficiare dell’incontro con altre re-altà uniche nel loro genere qualil’Arciconfraternita, convinti comesi è che non ha senso essere unicise non lo si è con qualcun altro.Il tradizionale scambio di saluti edi crest, consegnato dall’all. IlariaFiglioli al Primicerio Galgano, hacoronato una giornata ricca dispunti di riflessione e di senso difratellanza, orgoglio e amor di Pa-tria.

Livia Fascia Vicaria della Scuolae Sergio Longhi (c. 1968-71)

Cena a Vico Equense

dell’11 marzoCome da suggerimenti emersi inoccasione della cena di febbraio aSalerno, l’ex allievo Carmine Pa-store (89-92) ha ac-colto conentusiasmol’idea di or-ganizzare,p o s s i b i l -mente conc a d e n z am e n s i l e ,cene e/o in-contri tra exallievi neilocali mi-gliori della

Campania.Questa volta la scelta è caduta sulristorante “Cerasè” di Vico Equense,in provincia di Napoli, individuatodall’ottimo Giovanni Coppola (99-02, corso pari anche lui, non saràmica un caso !).La serata, aperta anche a mogli/fi-danzate ed affini, ha visto la parte-cipazione di Gaetano Biasucci (88-91, decano della serata! ) con lamoglie Lucia e il piccolo Emilio(allievo “in pectore” del 245° Cor-so), dell’organizzatore Carmine Pa-store, con la moglie Giustina e legemelline Chiara e Giulia, di EnzoTroncone (98-01) con la compagnaLorenza, di Giovanni Coppola conla moglie Marisa e la piccola Bea-trice e infine di Francesco PaoloGuerriero (04-07) con la compagnaManuela. Una nota di merito vaalle compagne di vita di noi ex-al-lievi che da anni hanno abbracciatola croce di avere una seconda suo-cera come Mamma Nunziatellache, forse più della suocera “strictusensu”, richiede attenzioni e pre-senze ad occasioni ed eventi. Adogni modo anche questa serata ètrascorsa nel migliore dei modi pa-steggiando a vino bianco e degu-stando piatti della tradizione culi-naria della costiera sorrentina.Al termine, ci siamo dati appunta-mento alla prossima occasione conl’auspicio di raccogliere ulteriorientusiastiche adesioni.

Carmine Pastore (c. 1989-92)

in primo piano gli allievi ed in secondo piano i confratelli mentre ascoltano la messa

Da sinistra: Giovanni Coppola (99/02), Francesco Pio Guerriero

(04/07) e compagna, Enzo Troncone (98/01) e compagna, Gaetano

Bisucci (88/91) e moglie e Carmine Pastore (89/92) con moglie e figlie

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Emilia Romagna

Bologna, 27 gennaio 2017

Si è tenuta questa mattina, pressoil Liceo Scientifico “Enrico Fermi”di Bologna, una prima presenta-zione, alle scolaresche, della nostraScuola. L’incontro, concordato conla Dirigenza Scolastica nell’ambitodelle Assemblee autogestite di Isti-tuto, ha visto il nostro Presidentedi Sezione Roberto Slaviero(71/75) accompagnato dalla giova-nissima Ex Allieva Giorgia LaRocca (14/16) incontrare un nu-

mero di Studenti certamente limi-tato ma molto interessato al mondoMilitare, in generale, ed alla Nun-ziatella, in particolare, che hannoseguito con passione la presenta-zione e si sono confrontati congrande curiosità nel dialogo che neè seguito. Infatti, dopo l’esposi-zione accompagnata da una seriedi slide, preparate dal SegretarioNatale Guarnaccia (06/08), e dopola visione di un breve filmato,giunto da Napoli, si sono dilungati

per oltre due ore nello scambio diopinioni e nella ricerca di rispostealle tante domande che la curiositàingenerava in Loro.L’intento della Sezione, oltre chedi promuovere il Concorso per ac-cedere al Rosso Maniero, ha volutoinnescare un rapporto con taleLiceo per analoghe future occa-sioni di incontro e, soprattutto, dif-fondere la conoscenza e laconsiderazione che la nostra caraScuola merita.

Lombardia

4° Incontro Bresciano -

28 gennaio 2017Sabato 28 Gennaio si è svolto aBrescia, presso la splendida Loca-tion della Antica Trattoria Portieriil 4° incontro degli Ex Allievi pre-senti a Brescia e dintorni e a Cre-mona.L’evento, che ormai si può consi-derare tradizionale, organizzato inmodo impeccabile da Ugo Cecchi(’56-’60), ha radunato quest’anno8 Ex Allievi e 2 ragazze.Oltre allo scrivente e Cecchi, eranopresenti Alessandro Pinzo (12-15),Davide Zingrillo (10-13), Di BelloErnesto (54-58), Bova Gianfranco(57-60), Fiaccavento Sergio (54-57) e Pino Zucchi (66-70).Durante il pranzo il “Kap’s Pinzo”ci ha parlato delle sue esperienzedi vita alla Nunziatella, mentre loscrivente ha parlato delle elezioninazionali e di Sezione che si svol-geranno nel prossimo autunno edha ricordato che il tradizionale “in-contro di primavera interscuole”,giunto alla sedicesima edizione,avrà luogo il 1 Aprile presso il GolfClub Dei Colli di Bergamo, sededella prima edizione.Ho approfittato dell’incontro perconsegnare ai Soci le pubblicazioniedite dalla nostra Associazione inoccasione del Raduno Nazionaledel 18 Novembre 2016 ed hoomaggiato le ragazze del foulard

realizzato per le Ex Allieve.Il taglio della torta con il logo dellaNunziatella ha chiuso un felice mo-mento di incontro all’interno dellacomunità degli Ex Allievi in Lom-bardia.

San Valentino… con la

Nunziatella nel cuore!Lo scorso martedì 14 febbraio,circa 40 Ex Allievi hanno avutomodo di festeggiare il loro perso-nalissimo San Valentino grazie alleattività organizzate dalla SezioneLombardia per l’occasione.La serata è stata inaugurata dalla

visita guidata ai capolavori di Bel-lotto e Canaletto, esposti presso leGallerie d’Italia di piazza dellaScala all’interno della mostra de-nominata “Lo stupore e la luce”.All’adunata delle 18:30 nel nuovopolo museale di piazza della Scala,sono accorsi quindici ospiti chehanno avuto modo di ammirare i

capolavori dei due artisti e di co-noscere meglio storie e aneddotidel loro periodo. Tra le opere piùfotografate della serata, tante le ve-dute veneziane, con spazio ancheper alcune vedute antiche di Mi-lano.Terminata la visita guidata, i par-tecipanti si sono diretti verso il ri-storante A’mare, sempre in zonaDuomo, dove si sono aggregati al-tri Ex Allievi che per motivi di la-voro non sono riusciti a prendereparte alla visita guidata. Circa 40gli Ex Allievi presenti a cena, ca-pitanati dal nostro Presidente Iridio

Fanesi (’54- ’58), checome da tradizione ha fattogli onori di casa omag-giando le gentili signorepresenti a cena con unarosa rossa.La romantica cornice rea-lizzata per l’occasione haregalato una piacevole se-rata a tutti gli ospiti, chehanno così celebratol’amore per la Nunziatellabrindando con le coppie

presenti. Il taglio della torta adopera del Presidente ha chiuso unabellissima serata vissuta all’insegnadell’amore e della bellezza italiana.Si ringraziano Alessandro Mara-belli (’56-’59) e Francesco De San-tis (’91-’94) per il contributo foto-grafico.

Il blu limpido di Milano ha fatto da cornice alla bella

serata trascorsa in occasione di San Valentino

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Cena ex Allievi Piacenza

e dintorni.Mercoledì 29 marzo si sono riunitigli Ex Allievi presenti nelle zonedel piacentino, lodigiano, pavese ecremonese ai quali si sono aggiuntilo scrivente ed altri Ex milanesi.Memori della splendida serata pas-sata lo scorso anno, l’incontro èstato organizzato da MassimoMassoni (59-62) nella stessa “Lo-canda del falco” situata nel borgodel “Castello di Rivalta” (PC), unlocale di grande suggestione cheparla di qualità e di legami con ilterritorio.Il borgo è considerato dai visitatoricome un gioiellino di quasi milleanni, mantenuto e restaurato congrazia e gusto.Oltre allo scrivente e a Massonierano presenti De Santis Francesco(91-94), Ainis Giulio (58-62), Kel-ler Fulvio (67-70), Pontremoli Pie-tro (91-94), Vicario Cesare (58-62)

e Scattaretico Corrado (83-86),Comandante Provinciale dei Cara-binieri di Piacenza.Durante la cena il ComandanteScattaretico ci ha piacevolmenteintrattenuto con alcuni “Racconti”di vita vissuta mentre era in servi-zio nell’Italia Meridionale!

Il taglio della torta con il logo dellaNunziatella ha chiuso un felicemomento di incontro all’internodella comunità degli Ex Allievi inLombardia.

Luca Miraglia (c. 2011-14)

da sinistra: Massimo Massoni (59-62), Fulvio Keller (67-70), Iridio Fanesi (54-58),

Giulio Ainis (58-62), Pietro Pontremoli (91-94), Corrado Scattaretico (83-86), Cesare

Vicario (58-62) non è ritratto Francesco De Santis (91-94) perchè, da bravo

cappellone del gruppo, è dietro la macchina fotografica.

Piemonte / Valle d’Aosta

Il 6 febbraio il 23° corso della ScuolaUfficiali CC ha visitato il NATO HQa Bruxelles . Tanti gli ex allievi pre-senti, fra ufficiali allievi, inquadratorie personale in servizio alla NATO.Nella foto tutti gli ex: Gen. D. CCVittorio Tomasone (70/74), Gen. D.Michele Risi ( RICA Military Coun-selor) (c. 80/84), Col. CC Renato Chi-coli (78/81),Col. CC Saverio Nuzzi(79/82), Gen. B. Filippo Troise(80/84), il gruppo di ex S.Ten. CCcon una rappresentanza della nostraSezione, capeggiata da Giosuè Tor-torella (91/94)

20 febbraio 2017 pizzata fra amici … tanti …( Tanti cappel-loni con i Divinissimi Caio-lo/Mariconda/Fontanella/Mar-cianò)

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Il 2 marzo l’ Ordinario Mili-tare Mons. Marcianò ha offi-ciato il Precetto pasqualeInterforze; presente una no-stra rappresentanza con il La-baro e tanti Amici, fra cui unfolto gruppo di S.Tenenti Ex

Il 10 marzo alla Reggia di Venariaè stato presentato il libro “Carabi-nieri per la libertà” alla presenzadel C.te Generale dell’ArmaGen.CA Del Sette. Fra i presentiabbondavano i distintivi di prove-nienza dalla Nunziatella sia sulledivise che sulle giacche dei civili.

Il 15 marzo a Civitavecchia la“Vecchia guardia della sezione Pie-monte” si è riunita in un pranzo dicorpo.. ec-co, fra gli altri, conGiampaolo Torcigliani (95/98) icompagni di corso Stefano D’Annae Vincenzo Nafta !!Allievi.

Il 26 marzo 2017 a Pinerolo il Presidente del SenatoGrasso, accompagnato da Autorità locali e nazionali, ha vi-sitato anche il Museo dell’Arma di Cavalleria, avendocome guida il nostro Paolo Caratori Tontini (c. 80/83) Di-rettore del Museo. Il Tesoriere dell’Ass.ne Amici delMuseo è Camillo Mariconda !!!!!

30/3/2017 * Scuola di Applica-zione * Camillo Mariconda(63/66), Franco Frasca (72/75),Mimmo Caiolo (71/75) incontranoil nuovo Cte del Comando per laFormazione, Specializzazione eDottrina dell’Esercito Italiano Ge-nerale CA Pietro Serino (74/78

nella foto il primo giorno da cappellone…). Assieme al col. Livio Fru-menti (c. 82/85) sono con il Cte della Scuola, Gen. CA Claudio Berto econ i Generale B. Roberto De Masi (Capo di SM) e Antonio Pennino(Cte del Centro Studi Post Conflict operations, fratello di ex Allievo.

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Il 10 aprile l’incontro è stato ripetuto al circolo del Whist di Torino, ovePietro Serino ha incontrato anche i cappelloni (da sin.nella foto: FrancescaPulimeno e Marzia Maccaroni - le S.Tenenti kaps c. 11/14 - Pietro Serino,Camillo Mariconda, Gen.CA Claudio Berto, Gabriele Marcianò e AlbertoFontanella Solimena)

In precedenza nello stesso circolo era avvenuta la consegna del “plico re-galo” (tessera, calendario e pubblicazioni) ai neoiscritti all’AssociazioneMarco Cortellino, Paolo Leone, Marzia Maccaroni, Francesca Pulimeno(corso 11/14), Nicolò Vinella (09/11), Nicola Gioia e Michele Campadelli(03/12), Davide Inglese, Mirko Lembo, Giuliano Carfora (10/13), VittoriaNallo, Giuseppe Rega e Andrea Lorello (13/16)

L’8 aprile Dario APUZZO (82/85) èintervenuto a Torino … ben sponso-rizzato dal suo compagno di corsoPino Tempesta

Ed eccoli i nostri Cappelloni …. Universitari ed ufficiali della Scuola di Applicazione …. Con lo stessoentu-siasmo di sempre! Ragazzi davvero in gamba … !!!!

ULTIMISSIMA: Paolo Fortuna (75/79scientifico A) è stato ap-pena nominato dal Con-siglio Superiore dellaMagistratura procuratoredella Procura di Aosta !

Siamo già d’accordo che, una volta insediatosi, ci incontreremo!!!

n.d.d.: della Sezione Piemonte viene riportato, con non poca fatica, uno stralcio del giornalino edito

dalla stessa.

Veneto

Venerdì 10 febbraio 2017: il Gior-

no del Ricordo…un giorno di ri-

cordi!

F.P. al mattinoAngelo Aronica 1965/68;Giuseppe Occhioni 1959/62 conJole;Gianpaolo Di Silvio 1952/56 conWilly;

Mario Serafini 1965/69;Piero Minischetti 1962/65 conPola;Mario Valerio Colombo ;Federico Turco 1972/76;Boris Mascìa 1986/89.La giornata di venerdì 10 febbraioper Noi Nunziatelli è stata assaisignificativa e ricca di ricordi…

Abbiamo cominciato alle 11.30 conla cerimonia in suffragio dei Martiridelle Foibe e degli Esuli Istriani,Giuliani, Dalmati, Fiumani…pressoil Parco omonimo a Biancade diRoncade (TV).Quest’anno, con nostra grande sod-disfazione, hanno partecipato inmolti.

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19C’eravamo ovviamente Noi Nun-ziatelli, che abbiamo adottato “illuogo fisico e la cerimonia” diBiancade, con nutrito e qualifica-tissimo drappello (vd. FP); vi eranoil Vicesindaco e tre assessori delComune di Roncade, che ha final-mente inserito la cerimonia, da Noipromossa, tra le celebrazioni uffi-ciali dell’amministrazione; vi eranole rappresentanze delle due localiSezioni degli Alpini, quella deiMarinai, quella dell’Avis e quelladei Trevisani nel Mondo; parecchicittadini e soprattutto c’era la gio-vanissima “Sindaco dei Ragazzi”…che ha degnamente rappresentato,con spontaneità e coraggiosa pro-

lusione istituzionale, tutti i ragazzidelle scuole del comune, le gene-razioni degli Italiani che cresconoe che vogliono essere consapevolidel passato a volte glorioso ma tal-volta scomodo del proprio Paese!Finalmente la coltre di vergognosaomertà e colpevoli silenzi si è in-franta e grazie anche a Noi dellaSezione Veneto il Comune di Ron-cade onora dal 2014 la memoria ditanti Italiani trucidati barbaramenteper quella che fu “pulizia etnica”nelle martoriate terre del confineorientale.Finita la cerimonia non potevamancare il momento enogastrono-mico, quest’anno presso la trattoria

Roma che ci ha deliziati con tipicheleccornie a base di cacciagione lo-cale.Dopo il pranzo e i saluti, la pattuglianunziatellica si è assottigliata e,rinsaldati i ranghi (rimasti Occhioni,Minischetti, Mascìa, e consorti),s’è recata a Treviso a far visita aDon Severo Dalle Fratte, cappellanomilitare alla Nunziatella…dal 1959al 1964.Don Severo ci ha accolti con grandepiacere e assieme abbiam ricordato“la gioventù”. Poi ha fatto brillaregli occhi al buon Saponetta – Oc-chioni (59-62) quando ha tiratofuori gli Album Mak P di allora ele foto del <campo estivo del 1960>,con messa allestita proprio sotto leTre Cime di Lavaredo è lo stessoSaponetta che gli faceva da chieri-chetto!!!Ovunque ci si trovi, qualunque siail ruolo che ricopriamo o le re-sponsabilità che stiamo svolgendoal massimo del nostro impegno, lanostra forza è e sarà sempre <ilsaper ritrovar lo spirito dei “sedicianni col DuePizzi calcato in te-sta”>!Viva la Nunziatella, viva tutti iFratelli di DuePizzi

il gruppo di ex allievi che hanno partecipato alla manifestazione

Estero

Si è concluso l’iter costitutivo

della “Sezione Estero” con la

nomina dei componenti degli

Organi direttivi.

Il Consiglio direttivo è costituito

da:Gabriele Albarosa 84-87 (UK)Ugo Celestino 84-87 (BE),Francesco Norante 84-87 (UK), Cino Picillo 87-90 (USA),

Alessandro Pelliccia 96-99 (UK)Sergio Piazzi 73-76 (Malta-CH)Carlo Volpe 94-97 (HU)Il primo Consiglio elettivo, al-l’unanimità, ha attribuito le cari-che di:Presidente: Sergio Piazzi 73-76(Malta-CH)Segretario: Gabriele Albarosa 84-87 (UK)

Tesoriere: Carlo Volpe 94-97 (HU)Buon lavoro quindi ai neo-nomi-nati, ai consiglieri ...e tutti coloroche vorranno apportare contributiin opere, idee e presenza nel bril-lante futuro della Sezione Estero!

Gabriele Albarosa (c. 1984-87)

ROSSO MANIERO

NUNZIATELLA

Organo ufficiale

dell’Associazione

Nazionale ex Allievi

Nunziatella

Direttore Responsabile

Giovanni Casaburi

Anno XII

Numero 1

Marzo 2017

Registrazione

Tribunale di Napoli

n° 01/2005

In redazione

Giuseppe CatenacciAlberto Fontanella SolimenaDomenico OrsiniGiovanni RodriguezSergio Sbordone

Sede

Via Generale Parisi, 1680132 NapoliTelefono: 081.7641134Fax: [email protected]

Stampa

La Buona Stampa

Viale Gramsci, 2180122 Napoli

Sito web

www.nunziatella.it

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VARIAZIONI MATRICOLARI E ALTRE NOTIZIEa cura di Alberto Fontanella Solimena (corso66-69 - 179°)

VARIAZIONI MATRICOLARI E ALTRE NOTIZIEa cura di Alberto Fontanella Solimena (corso66-69 - 179°)

Chi vuole collaborare invii notizie e variazioni matricolari sue o di altri ex a [email protected], oppure invii un mes-saggio su facebook ad Alberto Fontanella Solimena o un sms al 340-8716719 oppure gli telefoni allo 011-8119450.Le informazioni riportate nel seguito sono state reperite sul Web, su giornali vari, alla TV, ricevute dai diretti interes-sati o con il contribuito di:Giancarlo Tatone (55-58), Giancarlo Broggi (60-63), Camillo Mariconda (63-66), Mimmo Orsini (65-68), Aurelio Vi-tiello (68-71), Antonio Stango (73-76), Armando Rizzi (73-76), Roberto Marcuzzi (73-77), Vittorio Santoni (75-79),Antonio Verde (80-83), Gabriele Albarosa (84-87), Ferdinando Scala (84-87), Lello Lomartire (86-89), Mariano Ce-sare (93-96), Carlo Volpe (94-97), Fortunato Calderone (04-07), Antonio Schiattarella (04-07)

MAURIZIO DE VITO PISCICEL-

LI (1884-87) fu insignito di ben treMedaglie al Valor Militare, una d’Oroe due d’Argento che ora sono patri-monio del Museo della Scuola. Il 25-3-17 in via Bausan 24, nell’anniver-sario della nascita, gli alunni dellaScuola Elementare Piscicelli di Napoli,accompagnati dalla loro Dirigente edalle loro insegnanti, assieme ad unafolta rappresentanza della Scuola, ca-pitanata dal Comandante COL.. FABIOACETO, e dell’Associazione ex Al-lievi con il Presidente onorario PEP-PINO CATENACCI (53-56) ed il Pre-sidente della locale Sezione ALDOCARRIOLA (66-70), si è svolta la ce-rimonia di inaugurazione di una nuovatarga che ha corretto e sostituito laprecedente. Il 24-10-17, ad un seccolodall’eroica morte a Caporetto del no-stro Maurizio, Egli sarà ricordatopresso la scuola che gli è intitolata,in Via Piscicelli 37, Napoli.FILIPPO PALIERI (26-29) è statocommemorato il 27-1-17 presso laNunziatella, in occasione del Giornodella Memoria. Fu decorato di Me-daglia d’Oro al Merito Civile con laseguente motivazione: “Capo di Ga-binetto della Questura di Rieti, evi-denziando eccezionale slancio altrui-stico e sprezzo del pericolo, riuscivaa tenere nascosti agli occupanti te-deschi i nominativi degli artigianireatini, evitando in tal modo la lorodeportazione in campi di lavoro. Dopoaver informato personalmente i propriconcittadini del pericolo, veniva sco-perto dai nazisti e, arrestato, deportatonel lager di Wietzendorf dove perivaa causa degli stenti e delle torturepatite. Fulgido esempio di straordi-narie virtù civiche e generoso altrui-smo spinte sino all’estremo sacrificio.13 aprile 1945 - Wietzendorf (Ger-mania)”.

ROSARIO PRESTIGIACOMO

(73-76), compianto Generale di Brigatadei Carabimieri. Il 4-4-17, a un mesedalla scomparsa, gli è stata intitolatauna sala della caserma “Podgora”,sede del Comando Interregionale deiCarabinieri a Roma.DARIO LI MANDRI (07-08), Al-lievo portato via da un terribile malequando era al secondo anno, è statoricordato con la VIII edizione delTrofeo dell’Amicizia che si è svolto aFicarazzi (PA) dal 12 al 21-4-17 e ilcui ricavato è stato destinato a borsedi studio a favore delle scuole fre-quentate da Dario: Scuola primaria,Scuola secondaria dell’ICI di Ficarazzi,Liceo Classico Scaduto di Bagheria(PA) e Scuola Militare Nunziatella diNapoli. Hanno partecipato numerosiallievi della Nunziatella.____________________RENATO PORTA (55-58) ha rice-vuto a Palazzo Farnese, dall’Amba-sciatrice Catherine Colonna, l’onori-ficenza di Cavaliere dell’Ordine delMerito concessagli dal Presidentedella Repubblica francese “per lafruttuosa collaborazione sviluppatanell’interesse reciproco dei nostri duepaesi” come Amministratore Delegatoe Presidente della Biomerieux Italia.FEDERICO D’ATRI (65-68), expresidente del Comitato Tennis cam-pano, è stato nominato nella Com-missione sviluppo amatoriale (TPRA)per le Regioni Basilicata, Calabria,Campania e Sicilia.ANTONIO GIORDANO (65-68),Avvocato, è il Presidente della ProLoco di Boscotrecase (NA).CARLO CAGGIANO (66-69) il 14-1-17 ha festeggiato la nascita dellanipotina Carlotta.VINCENZO COPPOLA (69-72),Generale di Corpo d’Armata, Co-mandante delle Unità Mobili e Spe-

cializzate Carabinieri “Palidoro” conSede a Roma, è stato nominato ViceComandante generale dell’Arma deiCarabinieri. Ha sostituito il parigradoANTONIO RICCIARDI (67-71).FRANCESCO BILE (72-75) è statotra gli organizzatori del convegno“Luigi Vanvitelli, il ponte Carlo IIIfra le Sorgenti del Fizzo e il Pontedella Valle di Durazzano: opere minoridell’acquedotto Carolino”, tenutosiil 10-3-17 nella Facoltà di Architetturadi Napoli.MAURIZIO DE MARTINO (72-

76), con la moglie Mariafausta, il 21-2-17 ha festeggiato la laurea in lettereclassiche conseguita dalla nipote Giuliapresso la Federico II di Napoli.SERGIO PIAZZI (73-76), Amba-sciatore, nel febbraio ‘17 è stato elettoPresidente della Sezione Estero del-l’Associazione ex Allievi Nunziatel-la.PIETRO SERINO (74-78), Generaledi Corpo d’Armata, ha assunto laguida del Comando per la Formazione,Specializzazione e Dottrina dell’Eser-cito, dal quale dipende, in linea ge-rarchica, anche la Scuola MilitareNunziatella.GIORGIO STARACE (75-77) nelmarzo ‘17 è stato nominato Amba-sciatore d’Italia in Giappone.PAOLO FORTUNA (75-79) è ilnuovo Procuratore della Repubblicadi Aosta. Era in sevizio all’Ispettoratodel Ministero di Giustizia con l’inca-rico di effettuare controlli sulle attivitàdelle Procure. Di recente è stato no-minato Procuratore dal CSM.RINO MONTAGNA (75-79) il 22-3-17 ha festeggiato l’abiltazione allaprofessione di Dottore commercialistadel figlio Luca, già laureato in Eco-nomia e il 31-3-17 la laurea in ScienzePolitiche conseguita presso la Stataledi Milano dalla figlia Sara.

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MATTEO RUGGIERO (75-79) il27-2-17 ha festeggiato, con la moglieSabrina, la laurea in Giurisprudenzadella figlia Vittoria, conseguita convoti 110 e lode presso l’Università diFisciano (SA).GAETANO VALLEFUOCO (75-

79) dal 3-3-17 è il Comandante pro-vinciale dei Vigili del fuoco di Milano.Aveva l’analogo incarico a Napoli.MASSIMO LA BOCCETTA (76-

79), Luogotenente, Comandante dellaCentrale Operativa dei Carabinieri diIsernia, il 1°-3-17, dopo quarant’anni,ha lasciato il servizio attivo nell’Ar-ma.ANGELO JANNONE (78-81) dal30-1-17 insegna all’Università Ludesdi Lugano nel Corso di Laurea inCriminologia, Scienza della Sicurezzae delle Investigazioni, quale professoreassociato.FABRIZIO PARRULLI (79-82),Generale di Brigata, Comandante deiCarabinieri per la Tutela del PatrimonioCulturale, il 24-3-17 è stato protago-nista di un lungo intervento presso ilConsiglio di Sicurezza delle NazioniUnite a New York, visibile al seguentelink. https://www.facebook.com/ca-rabinieri.it/videos/971628736305857/FABIO RASPADAORI (79-82) eFABRIZIO MINELLI (80-83) sonoi promotori del Corso di Alta Forma-zione in International Digital SalesManagement che si svolgerà nel mag-gio ‘17 presso l’Università di Peru-gia.Info: https://goo.gl/9G8X8BLORENZO D’ADDARIO (80-83),Alpino, è stato promosso Generale diDivisione.MICHELE RISI (80-83) è stato pro-mosso Generale di Divisione dellaFolgore.BRUNO MEGALE (81-84) dal 1°-3-17 dirige il Presidio Ufficio Poliziadi Frontiera presso lo scalo aereo diFiumicino.ARTURO NITTI (81-84), Generaledi Brigata, Lagunare, dal 4-3-17 è alCentro Innovazione delle Strutturedell’Esercito, presso lo Stato Maggioredella Difesa.GIANCARLO SCAFURI (82-85),Colonnello, Comandante Provincialedei Carabinieri di Reggio Calabria,come documentato dai Tg nazionali.nel 30° anniversario dell’omicidio

della MAVM Vicebrigadiere RosarioIozia, è stato protagonista di un ac-corato intervento nella Chiesa Matricedi Cittanova (RC), presenti la mammae i fratelli dell’Eroe e numerose au-torità, si è rivolto alle scolareschemostrando la foto di Rosario: “Lì c’èuna mamma che dopo trent’anni an-cora piange suo figlio”, e poi: “Signoriinsegnanti spiegate beme che cos’èla ‘ndrangheta e non abbiate pauradi dire questa parola”.PEPPE BONELLO (83-86), trasferitoa Milano per lavoro, ha avuto dallasua Maria una bella bimba, Milvia.GIANLUCA CARAI (83-86), Ge-nerale di Brigata, Paracadutista, dal4-3-17 comanda la Brigata Sassari.Sostituisce il pari grado ARTURONITTI (81-84).GABRIELE ALBAROSA (84-87)

nel febbraio ‘17 è stato eletto Segre-tario della Sezione Estero dell’Asso-ciazione ex Allievi.UGO CELESTINO e FRANCE-SCO NORANTE (84-87) nel febbraio‘17 sono stati eletti Consiglieri dellaSezione Estero dell’Associazione.ANTONIO DEL GAUDIO (84-87),Colonnello Pilota EI, Comandantedel Reggimento AVES “Antares”, nelfebbraio ‘17 ha diretto il recuperodell’elicottero del 118 tragicamenteprecipitato in Abruzzo durante unamissione di soccorso e per questomotivo è stato intervistato dalle TVnazionali. Nello stesso mese ha rice-vuto, nella sede del Reggimento, gliallievi della Nunziatella, coadiuvatotra gli altri da MARCO CANDREVA(97-00), anch’egli pilota del Reggi-mento.GIUSEPPE TUCCIO (85-88), Co-lonnello Comandante Provinciale deiCarabinieri di Frosinone, è apparsosulle TV nazionali dopo l’efferatoomicidio del ragazzo di Alatri, casoche è stato risolto nel giro di soli duegiorni con l’arresto dei responsabili.SAVERIO CEGLIE (86-89), Co-lonnello, Comandante provinciale diNuoro, è stato intervistato dai TG na-zionali dopo che i suoi Carabinierihanno scoperto e sgominato una bandache voleva trafugare la salma di EnzoFerrari per poi chiedere un riscattoalla famiglia. Numerosi arresti tra Ve-neto, Toscana, Emilia Romagna eSardegna.

BEPI PEZZULLI (86-89), Businessconsultant internazionale, Presidentedel Comitato Select Milano, il 10-4-17 presso l’Accademia della Guardiadi Finanza di Bergamo, è stato relatoredella conferenza organizzata dalle Se-zione Lombardia dell’Associazionesulle opportunità offerte dalla Brexitper la creazione di un Distretto Affaria Milano,.VINCENZO FRANZESE (86-89),Tenente Colonnello, Comandante delNucleo operativo del Carabinieri diReggio Calabria, il 22-3-17 è statointervistato da RaiNews24 in occasionedella cattura di Santo Vottari, uno deipiù pericolosi ricercati dall’Europol.LUIGI IORIO (87-90), Colonnellodei Bersaglieri, il 12-3-17 è stato in-tervistato dal TG5 nella zona delleoperazioni sul ruolo del 1° ReggimentoBersaglieri - da lui comandato - nelladifesa delle maestranze italiane chelavorano alla messa in sicurezza delladiga di Mosul (Afganistan).CINO PICILLO (87-90) nel febbraio‘17 è stato eletto Consigliere dellaSezione Estero dell’Associazione exAllievi.CARMINE PASTORE (89-92) il 6-4-17 ha organizzato la terza cena intre mesi a Salerno a cui hanno parte-cipato ben 13 ex allievi campani con3 accompagnatrici. Oltre a Carminec’erano Mimmo Squillante (73-76),Michele Troisi (81-84), Fabio Cucu-rachi (85-88), Enzo Troncone (98-01), Alberto degli Effetti (01-04),Gaetano Riccio, Francesco PaoloGuerriero, Flavio Toscano, FrancescoDe Cesare e Silvio Pagano (04-07),Luigi di Rosa (05-08), Ciro Romano(07-10).CARLO CARERE (90-93), ex Ca-pitano dei Carabinieri, Attore e Scrit-tore, ha vinto, assieme al suo coautoreGian Giuseppe Ruzzu, il “Premio In-ternazionale Livatino 2017” per l’im-pegno profuso, con il suo libro, nellalotta contro la criminalità organizza-ta.MAURO MUZZI (92-95) l’11-03-16 ha festeggiato, con la moglie Mi-chela Serra, la nascita del figlio Mi-chele nato a Torino.ROBERTO FORLANI (93-96), dopoaver frequestato l’11° Corso di StatoMaggiore Interforze presso la Fü-hrungsakademie der Bundeswehr,

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22dall´ottobre 2016 è Ufficiale di Col-legamento Italiano presso il ComandoEsercito Tedesco, Reparto Pianifica-zione. Vive a Berlino con moglie etre figli, Pio Jr., Christian ed Ema-nuela.CARLO VOLPE (94-97) nel febbraio‘17 è stato eletto Tesoriere della Se-zione Estero dell’Associazione ex Al-lievi.REMO PALOMBO (96-99) il 5-11-16 ha festeggiato, con la moglie Linda,la nascita del figlio Giulio, nato di3,850 kg a Roma.ALESSANDRO PELLICCIA (96-

99) nel febbraio ‘17 è stato elettoConsigliere della Sezione Estero del-l’Associazione ex Allievi.MARCO SULPIZIO (96-99), Skip-per, organizza Crociere in barca avela. Le mete di quest’anno sono laCroazia e le Isole Tremiti.https://www.facebook.com/groups/81762388601/FABIO SACCONE (97-00), laureatoin Giurisprudenza alla Bocconi, Masterad Harvard e PH.D. alla Bocconi,guida il nuovo dipartimento di Regu-latory di Gattai Minoli Agostinelli.Ha lavorato in Banca d’Italia e inCleary Gottlieb.LUIGI MARANO (98-01) si è abi-litato come Professore Universitarioin Chirurgia Generale a soli 33 anni.È il più giovane d’Italia in quel ruolo.È Dirigente medico presso la ChirurgiaGenerale del “San Matteo degli In-fermi” di Spoleto dove si occupa deltrattamento chirurgico delle malattiedell’esofago e dello stomaco con imoderni approcci di chirurgia minin-vasiva e robotica. Nato a Casal diPrincipe, è stato intervistato da varigiornali del casertano, ai quali ha di-chiarato: “Nella mia vita professionaleè stato fondamentale l’impulso dellaScuola militare in tenera età: avervissuto insieme con gli altri tre intensianni di sacrifici, fallimenti e successi,mi ha fatto comprendere appieno ilvalore del gioco di squadra e dellerisorse umane nel pieno e costanterispetto di valori umani e sociali con-divisi”.CIRO CIRILLO (00-03), eletto conil PD, è il nuovo Vicepresidente delConsiglio comunale di Grosseto. Il5-3-17 alle 4:49 ha festeggiato, conla moglie Olga Iannicelli, la nascita a

Groseto del figlio Lorenzo.UMBERTO COLELLA (01-04),Medico in formazione specialistica,Operatore umanitario, il 26-1-17 èstato relatore all’incontro organizzatodal Gruppo di Napoli di Medici SenzaFrontiere di cui è membro, presso laDous Ars, in Vico Pallonetto a SantaChiara 3, Napoli. Nel corso dell’in-contro ha narrato le sue esperienze inAfghanistan e a bordo della BourbonArgos in soccorso ai migranti ed hainvitato a diventare volontario di MSFinfo.napoli@ rome.msf.org.GIORGIO PALMESANO (01-04)

il 28-2-17 a Grosseto ha festeggiato,con la moglie Anna Restuccio, la na-scita della figlia Arianna.FRANCESCO GUARENTE (03-

06) il 3-3-17 ha festeggiato i suoi 30anni con un folto gruppo di ex allievi:SANTE COPPOLA, NICOLÒ RUBI-NO, ANGELO TERRACCIANO,FRANCESCO GUARENTE, FRAN-CESCO POERIO, DAVIDE NITRIDE(03-06); STEFANO CAPRIELLO,FLAVIO TOSCANO, FRANCESCOALOE, ANTONIO SCHIATTARELLA(04-07), ANTONIO DE CESARE (07-10).FILIPPO MARIA BONCI (05-08)

ha organizzato il primo evento diOrientamento Professionale per gliEx Allievi della Nunziatella, laureandi,neo-laureati e già in carriera. La Se-zione Lombardia, da sempre sensibilea tali tematiche, si è fatta garante epromotrice dell’evento che rappresentail primo di una lunga serie di incontricon professionisti e top managers.Hanno collaborato all’organizzazioneNAZARIO PELUSO (02-05) e LUCAMIRAGLIA (11-14).GABRIELE LOMBARDO (05-08),Capitano, Comandante della Compa-gnia Carabinieri di Gioia Tauro (RC),il 7-4-17 è stato tra i protagonisti aiSeminari sulla Legalità organizzatidall’Istituto comprensivo statale diLaureana Galatro Feroleto.FRANCESCO MARINO (05-08),Tenente, Comandante del Nucleo ope-rativo e radiomobile dei Carabinieridi Enna, figlio della Medaglia d’Oroal Valor Civile Brigadiere CC Anto-nino, il 29-3-17, ore 12:30 ca., è statoospite, assieme alla mamma RosettaVittoria Dama e al fratello Antonino,della trasmissione “I fatti vostri”, con-

dotta su Rai2 da Giancarlo Magalli ilquale ha commemorato l’eroico Bri-gadiere e, tra le varie cose, ha sottoli-neato che Francesco ha frequentatola Nunziatella.MARCO MIELE (05-08), Capitanodella Guardia di Finanza e Pilota dielicotteri, il 27-3-17 ha conseguitocon lode la sua seconda Laurea inRelazioni Internazionali presso l’Uni-versità degli Studi di Roma LUM-SA.PASQUALE RINALDI (05-08), Ca-pitano della Guardia di Finanza, il16-3-17 si è laureato in Giurisprudenza,presso la L.U.M. Jean Monnet di Ca-samassima (BA).GIUSEPPE VERDE (05-08), Te-nente, Comandante della CompagniaCarabinieri di Cassano d’Adda (MI),è stato citato dai quotidiani nazionaliin quanto con i suoi uomini ha arrestatoin flagranza di reato un dipendentedel Comune di Pioltello (MI) concussoperché chiedeva indebitamente uncentinaio di euro ai cittadini stranieriche facevano domanda per accedereal “bonus bebè”.MICHELE MICCIO (06-09) il 30-3-17 si è laureato in Giurisprudenzapresso l’Università Suor Orsola Be-nincasa di Napoli con una tesi in Am-ministrativo su “Il rapporto tra ordi-namento statale e ordinamento spor-tico: la sentenza della Corte Costitu-zionale n. 49/2011”.ALESSANDRO SBRIZZI (07-10),il 25-03-17 ha conseguito il Post Gra-duate Degree (MBA) in Managementpresso l’Indian Institute of Manage-ment di Ahmedabad (India).NOEMI ANTONELLI (10-13) haconseguito la laurea triennale con 110e lode in Scienze dell’Alimentazionee della Nutrizione Umana presso ilCampus Biomedico di Roma, dovefrequenta il corso di laurea magistraleper specializzarsi in Tecnologie Ali-mentari ed è tutor universitario.FRANCESCO PALUMBO (10-13)

dal 3-10-16 non è più vfp1, ma Allievomaresciallo presso la Scuola Sottuf-ficiali dell’Esercito di Viterbo.CATERINA GENNARELLI (11-

14), è la prima ex allieva pilota disempre, ed è anche l’unica donnapilota del suo corso d’Accademia Ae-ronautica, il Turbine IV, attualmenteal secondo anno di corso.

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l o s c a f f a l ea cura di Giuseppe Catenacci

Dodici volumi che consigliamo di inserire nel proprio “Scaffale” ricchi di non pochi riferimenti alla Nun-ziatella, alla Sua storia, al Suo mondo.

Francesco Maurizio Di Giovine “ A Civitella del Tronto con i soldati del Re”,D’Amico Editore, Capua, 2016, pagg. 118, (Edizioni fuori commercio)

E’ stato pubblicato per i tipi di D’Amico Editore un suggestivo romanzo storicoscritto da Francesco Maurizio Di Giovine. L’autore, vagabondando liberamente tragli ex Alunni usciti dal Real Collegio Militare di Napoli prima del 1860, immaginaun loro raduno, unitamente ai reduci del disciolto esercito del Regno delle Due Si-cilie, a Civitella del Tronto per ricordare i venticinque anni dalla caduta del Regno.Promotore dell’iniziativa è il capitano Ludovico Quandel al quale si uniscono altriex Alunni. Tutti personaggi reali. Ad essi si aggiungono personaggi del tempo pre-sente: alcuni con acronimi di facile individuazione; altri con i nomi in chiaro, comeè il caso del dott. Giovanni Salemi, il quale nel novembre scorso ha celebrato i primi

novanta anni. Le vicende descritte nel romanzo appaiono reali e si concatenano in modo credibile. La cronacadegli avvenimenti fa da continuo sfondo al raduno di Civitella del Tronto ed è costante l’esaltazione dell’onoremilitare, senza retorica e nella assoluta assenza di ogni nostalgia.

Elena d’Aosta - Accanto agli Eroi: Diario della duchessa d’Aosta I. maggio

1915 - giugno 1916

(a cura di Alessandro Gradenigo e Paolo Gaspari)

Gaspari Editore, 2016, pagg. 272 - €. 29,00

Hélène d’Orléans e le infermiere volontarie furono l’emblema del protagonismofemminile nella Grande Guerra. Capaci, determinate e altruiste svolsero un ruolofondamentale nell’assistenza ad un milione e mezzo di feriti. Il diario della duchessad’Aosta, integrato con le biografie e i diari dei medici e delle crocerossine è unostrumento essenziale per conoscere il processo con cui l’identità italiana e quella

femminile iniziarono ad affermarsi nella società.Questo bellissimo “Diario” edito, tra gli altri, sotto l’egida dell’Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella,non contiene commenti sui grandi eventi che dominarono la storia in quel periodo bellico, non racconta lepassioni ed i sentimenti che travolsero i protagonisti dei momenti che segnarono la nostra memoria storica,descrive invece con rigore ed essenzialità le strutture in cui si svolgeva l’assistenza sanitaria ai militari durantela Grande Guerra.Riferimenti che si intrecciano con la storia del Rosso Maniero e dintorni… sicuramente non mancano maquello essenziale è alla personalità della Duchessa, a suo marito Emanuele Filiberto, il comandante dell’invittaIII Armata, i cui cimeli sono custoditi nel Museo militare della Nunziatella e ad Amedeo, il loro primo figlio,poi allievo dal 1913 al 1915 della Nunziatella, Medaglia d’oro al Valor Militare.

Enzo Ciconte – Borbonici, patrioti e criminali

Salerno Editore, Roma 2016, pagg. 174 - €. 12,00

All’alba della costituzione del Regno d’Italia si consolidavano, nelle strutture portantidello Stato e in una parte rilevante della classe dirigente, i contatti con gli hominesnovi: mafiosi, camorristi, uomini della ‘ndrangheta. Quali effetti produsse un tale mododi fare politica nella formazione dello spirito pubblico della nuova Nazione?Enzo Ciconte in questo suo saggio indaga le reciproche “fascinazioni” tra movimentorisorgimentale e organizzazioni criminali - nuove o vecchie che fossero - scandaglia leragioni delle interazioni tra i due mondi, con il ricorso frequente alla violenza, e l’uso

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l o s c a f f a l ea cura di Giuseppe Catenacci

che se ne fece: da soggetti privati, per difendere o accrescere i loro interessi, da soggetti pubblici, per garantirela sicurezza comune o fornire un puntello alle fragili istituzioni.Scorrendo le pagine di questo volume non mancano riferimenti “Al mondo Nunziatella”. Così alle pagg. 25e 148 si fa riferimento al contributo dato dal Prof. Nino Cortese (docente di Storia alla Nunziatella tra il 1922ed il 1925), al Generale Carlo Filangieri (pagg. 43e 45), al Generale Guglielmo Pepe (pagg. 16 e 17) etc.

Antonio Ulloa – “Intorno a talune opinioni del Morning-Post sull’Esercito Na-

poletano” (a cura di Giuseppe Catenacci e Francesco Maurizio di Giovine)

Ed. ANEAN, Civitella del Tronto 2015, Pagg. 24 (fuori commercio)

Il pamphlet, il 124° della Collana “la Nunziatella in 16i” realizzato dall’AssociazioneNazionale Ex Allievi Nunziatella e dalla Sezione Abruzzi e Molise della stessa, è de-dicato al sindaco di Civitella del Tronto quale espressione di solidarietà nei confrontidella cittadina e dei suoi abitanti colpiti dal sisma dell’agosto 2016. Nel volumettoAntonio Ulloa (ex allievo c. 1823-27), ufficiale, scrittore militare di riconosciuta espe-rienza, ribatte le opinioni assolutamente negative del Morning-Post nei confrontidell’esercito napoletano che viene accusato di essere l’esercito peggiore d’Europa in

fatto di coraggio, disciplina ed insofferenza alle fatiche.La lettera di Ulloa colse nel segno ed a giusta ragione è stata considerata come la risposta ufficiale del Governodel Regno delle Due Sicilie alle vili accuse.

Martino A. Rizzo – Il brigante Palma e i Misteri del sequestro de Rosis

Falco Editore, Cosenza 2016, Pagg. 174 - €. 12,00

Dopo centocinquant’anni, questo libro ricostruisce la storia del brigante Palma cheoperò dopo l’Unità d’Italia nel circondario rossanese, sviscerandone la poliedrica ecomplessa personalità ed analizzando i tanti punti oscuri del rapimento di Alessandrode Rosis, da lui eseguito a Corigliano nel 1868. Muovendosi con spirito investigativo,basandosi sull’esame di circa 250 documenti (atti, articoli di giornali dell’epoca e te-stimonianze) e di circa 70 testi monografici, e anche alla luce di alcuni documenti pre-sentati per la prima volta, l’autore disegna il contesto dell’epoca e, come in un giallo,delinea i retroscena del sequestro, colloca le tessere mancanti al completamento del-

l’intricante mosaico e dà risposte su coloro che ispirarono il capobanda e trassero profitto dalle sue gesta. La-scia poi al lettore-giudice il compito di emettere, sulla base di quanto presentato, quelle sentenze che non cifurono all’epoca dei fatti.Come di consueto qualche riferimento alla “Nostra Storia”.L’unico lo troviamo nel capitolo “I militari nel circondario di Rossano” (da pag. 111 a pag. 123) nel quale sidà conto della determinazione del conte di Cavour di debellare il banditismo: “imporre l’unità alla parte piùcorrotta, più debole d’Italia. Sui mezzi non vi è pure gran dubiezza, la forza morale e, se questa non basta, lafisica”.Per realizzare tanto fu affidato al Generale Gaetano Sacchi di Pavia il compito di provvedervi.Il Sacchi affidò il comando delle operazioni al Colonnello Bernardino Milon, ex alunno del Real CollegioMilitare Nunziatella (c. 1842-49) Il Milon realizzò con successo il compito affidatogli e ciò è descritto con dovizia di notizie nel volume “Suntostorico del Brigantaggio: atterrite queste popolazioni” – la repressione del brigantaggio nel carteggio privatoSacchi-Milon.

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l o s c a f f a l ea cura di Giuseppe Catenacci

Marco Perrillo - Misteri e segreti dei quartieri di Napoli

Newton Compton Editore, Roma 2016, Pagg. 412 - €. 12,00

A Napoli le pietre parlano. Ogni anfratto, ogni angolo, ogni facciata di palazzo recain sé una storia nascosta. Per scoprirle bisogna scrostare i sedimenti del tempo, quellidi una città in cui i millenni passati convivono con l’oggi tra una via e l’altra, sia chepasseggiamo nel centro storico, sia che ci perdiamo in una strada di periferia. Misterie segreti dei quartieri di Napoli racconta come farlo, attraverso 10 passeggiate narra-tive che attraverseranno tutta la città. Dal cuore di Neapolis fino al porto, da Monte-calvario a Chiaia, da Posillipo a Fuorigrotta, il lettore sarà protagonista di una sortadi flânerie tra strade, vicoli, monumenti e piazze fatta di aneddoti, cenni storici, cu-

riosità, aspetti misteriosi del luogo che si andrà esplorando.Naturalmente in questo intrigante percorso la Nunziatella non poteva mancare, anzi fa da protagonista nella“quarta tappa, “il mare bagna Partenope” che ci accompagna tra i misteri e i segreti dei quartieri di Chiaja,San Ferdinando e Posillipo. Scorrendo le 45 pagine (da 245 a 290) dedicate ai tre quartieri è come se stessimoa casa. Pizzofalcone, Monte Echia, Villa Ebe, le grotte su cui poggia il Rosso Maniero che sfociano nella Gal-leria Borbonica; a pag. 257 viene ricordato Mario Stefanile (c. 1925-28), a pag. 258 Enrico Alvino, noto ar-chitetto e professore del Real Collegio Militare che nel 1853 costruì la c.d. Galleria Borbonica per consentireil rapido trasferimento delle truppe da Palazzo Reale alle caserme sul mare; sempre nei paraggi di quella cheora si chiama Piazza dei Martiri, nel 1868 l’Alvino completò il monumento con ai piedi i quattro leoni chestanno a simboleggiare quattro momenti significativi della lotta per la libertà del popolo napoletano. Le pagg.174 e 275 sono dedicate all’antica necropoli ed al timore per San Crispino: per chi non l’avesse compreso,siamo alla Nunziatella. Salendo verso Posillipo, a metà strada, con il Capo, troviamo il Mausoleo Schilizzi,ricco di “storie Nostre”.Il resto cercatelo Voi!

Autori Vari – Segreti d’Autore: ventisei racconti per “Il Mattino” dalle carte

dell’Archivio Storico del Banco di Napoli (a cura di Titta Fiore)

Editoriale Scientifica, Napoli 2016, pagg. 155 (fuori commercio)

Dai documenti custoditi nei giornali di cassa dell’Archivio Storico del Banco di Na-poli emerge un affresco d’epoca che comunica ancora oggi le emozioni dei grandiavvenimenti e l’immediatezza delle vicende quotidiane, la grandeur di una capitaleed i suoi mali atavici, i progetti illuminati ed i lampi della rivoluzione. Ispirandosialle “carte” dell’Archivio, ventisei firme della letteratura e del giornalismo raccon-tano il Sud trasformando quelle antiche testimonianze in “narrazione” della città edella sua storia. Dalla raccolta dei testi, in parte già pubblicati sulle pagine culturali

del “Mattino” in parte inediti, è nato questo libro curato dalla giornalista Titta Fiore, completato da una pre-fazione di Biagio de Giovanni.Ventisei coinvolgenti racconti, tutti da leggere, pieni di storia e di storie. Di interesse per la “nostra storia” ilracconto di Marco Ciriello “Amore e morti ai tempi della rivoluzione” (pagg. 32-36) che parla del GeneraleOronzio Massa, martire del 1799 ed alunno della Real Accademia Militare istituita con Real ordine del 27agosto 1774.

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l o s c a f f a l ea cura di Giuseppe Catenacci

Antonio Illibato – Il Vescovo Senatore: Gennaro di Giacomo dal Regno Borbo-

nico all’Unità d’Italia

M. D’Auria Editore, Napoli 2013 – Pagg. 206

Gennaro di Giacomo appartiene alla storia del clero napoletano e per circa un tren-tennio a quella dell’episcopato meridionale. Eletto vescovo di Alife all’indomani dellatragica giornata del 15 maggio 1848, operò in tempi marcati da eventi di straordinariaportata non solo per il Sud Italia, ma per l’intera Penisola e l’Europa. L’autore, sullascorta di una ricca documentazione d’archivio, fa luce sulla scelta filo-nazionale diquesto vescovo della Chiesa meridionale, che nel 1860 si schierò nella sua quasi to-talità accanto a Pio IX nella difesa del potere temporale. Il presente saggio, inoltre,

offre un interessante contributo alla conoscenza della grande difficoltà che non pochi cattolici ebbero in quelmomento di intuire l’irreversibilità del processo storico e i vantaggi che nel lungo periodo potevano derivaredalla Chiesa per realizzare la sua missione religiosa. Una difficoltà che generò disagi nelle coscienze di ec-clesiastici fedeli alla Chiesa e di uomini politici sinceramente religiosi, che con responsabilità e compiti diversiagirono in quegli anni tra i più travagliati della nostra storia recente.Di interesse per la Nunziatella è che il di Giacomo fu professore di storia e geografia presso il Real CollegioMilitare, dal 1830 al 32, di cui seguì le sorti dopo la caduta del Regno delle Due Sicilie, allorché la Chiesadella Nunziatella, unitamente a quella di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito, rientrò sotto la giu-risdizione del neo costituito Regno d’Italia. Nel volume sono numerosi i riferimenti al fatto che tanto il Di Giacomo in aperto contrasto con l’arcivescovodi Napoli Cardinale Sisto Riario Sforza fu privato dal Papa Pio IX della “vescovile giurisdizione”.

Ugo Dovere – “Governarsi per mastrìa de laici: l’Arciconfraternita e la chiesa di

Santa Maria della Catena in Napoli”

Ed. Guida, Napoli 2016, Pagg. 670 - €. 40,00

Attraverso abbondante documentazione archivistica inedita, il volume ricostruisce levicende storiche della confraternita napoletana della Madonna della Catena e della suachiesa, collocata al centro dell’antico borgo di Santa Lucia a Mare. Avviato nel 1575 eregolamentato per la prima volta nel 1850, il sodalizio raccoglieva al suo interno i mem-bri delle “arti marinare” per i quali sviluppò un complesso sistema solidaristico ispiratoai valori cristiani. All’indomani del concilio di Trento i pescatori e i marinai di SantaLucia si organizzarono in piena autonomia per avere la ‘loro’ chiesa, che vollero libera

da qualsiasi dipendenza o ingerenza ecclesiastica. I loro propositi, che si nutrivano di devozione marinara edeucaristica, puntavano al sostegno reciproco delle difficoltà materiali (sussidi economici per vedove e inabilial lavoro, doti maritali per giovani donne, cure mediche per le famiglie, garanzia di riscatto in caso di schiavitùnelle mani dei Turchi).L’ampio studio, che procede con metodo interdisciplinare, segue lo svolgimento dei fatti intrecciandoli con lastoria politica, sociale e religiosa del tempo, nonché gli sviluppi urbanistici ed architettonici del territorio. Ladocumentazione di corredo restituisce ampie testimonianze sulle tradizioni luciane da XVIII al principio delXX secolo e scandisce i progressi statutari del sodalizio.Di interesse della “Nunziatella e dintorni” i numerosi riferimenti alla figura dell’architetto Francesco Gavaudan(vedi pagg. 113-14, 119, 520, 525, 535, 581, 621) cui si devono molti dei lavori realizzati all’interno dellachiesa.L’Architetto Gavaudan nel 1860 subentrò al Professor Enrico Alvino quale insegnante di disegno e architetturanel Collegio Militare in Napoli. Il Gavaudan lavorò anche con successo nel restauro del teatro San Carlo dopo l’incendio del 1837 e nel rifa-cimento del monumentale salone di accesso al Palazzo Reale di Napoli.

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l o s c a f f a l ea cura di Giuseppe Catenacci

Giuseppe Catenacci e Francesco Maurizio Di Giovine – La fine di un Regno:

Gaeta 5 febbraio 1861: l’inizio della fine.

Ed. ANEAN e Sezione Lazio, Gaeta 2017 – pagg. 16 (fuori commercio)

Il pamphlet è stato realizzato a cura dell’Associazione Nazionale Ex Allievi Nun-ziatella e della Sezione Lazio per ricordare quello che fu il giorno più nefasto dellastoria di Gaeta nella sua ultra millenaria storia. In particolare il pamphlet riporta lacronaca che di quella giornata hanno fatto Antonio Guerritore, Domenico CapeceTomacelli, Teodoro Salzillo, Pietro, Giuseppe e Ludovico Quandel.Nella seconda e terza di copertina sono riportati i monumenti sepolcrali dei cadutidell’Assedio di Gaeta del 1860-61 sistemati nel mausoleo dei caduti ricavato all’in-

terno del Duomo di Gaeta.Coinvolgente, infine, il disegno a matita di Massimo di Domenico raffigurante la morte del Tenente GeneraleFrancesco Traversa, tra le macerie della batteria denti di sega Sant’Antonio

Salvatore Angius: “Dialoghi col vento”

Antonio Stango Editore, 64 pagine, euro 10,00 – ISBN 978-8888909356

L’amore dell’autore per la poesia – si legge nella sua nota biografica – “esplodegrazie ad un professore di lettere classiche conosciuto durante la frequentazionedella prestigiosa Scuola Militare Nunziatella, Claudio Ferone”, che imprime in lui“la passione per i poeti arcaici greci e latini, studiati direttamente dalle fonti”. Daallora Salvatore Angius (corso 1996-99, 209°) ha scritto molto e pubblicato diverseraccolte di poesia, fra le quali “Disse il Lupo alla Luna” (Feltrinelli, 2009; poi editoanche in lingua spagnola) e “Tracce nel Tempo” “Ma.gi., 2010”. Nel 2015 si è ag-giudicato il premio internazionale “Simón Bolivár”.

Il suo ultimo libro, la raccolta “Dialoghi col vento”, è stato ora pubblicato dall’editore Antonio Stango (corso1973-76, 186°) ed è già stato presentato con successo in incontri pubblici a Venezia e a Trieste.“Tra le viscere sospirano i miei pensieri / alimentati dai momenti d’amore intenso / ed attimi brucianti, per vi-goroso incenso. / Mai sei stato spavaldo nelle tue emozioni / perch’esse son baluardo e non prigioni / di quellospirito ardito e fiero di poeta / dal cuore ferito e che l’anima mai quieta”: così Salvatore dice di sé stesso neiversi proposti nell’ultima pagina di copertina. Un’intensità che si riscontra in tutte le poesie dell’opera. Il libro può essere orsinato via Internet su Amazon o scrivendo a [email protected].

Francesco II di Borbone, Re del Regno delle Due Sicilie

D’Amico Editore, Nocera Superiore, 2016 – euro 30,00.

La cartella, tirata in 180 esemplari numerati, presso la Ledaprint dell’ex al-lievo Francesco D’Amato, di significativo effetto tipografico contiene alsuo interno, in un’apposita tasca, due rarità che la impreziosiscono viep-più:un volumetto, poco o niente conosciuto, che descrive le vicende della vitaprima di erede al trono e poi di re, di ultimo Re, della dinastia dei Borbone

delle Due Sicilie di Francesco II;una splendida e significativa incisione, riprodotta nel suo formato originario di cm. 23x15,5 commissionatadalla Regina Maria Sofia di Baviera all’artista ceco Alfons Mucha, tra i più celebri di quegli anni, che benraffigura “la triste parabola umana e politica di re Francesco II”, per poi offrirla ai più devoti sostenitori delladinastia borbonica.La cartella è completata dalla presentazione curata da Giuseppe Catenacci e da una scheda informativa dellaincisione del Mucha curata dal Prof. Erasmo Vaudo, apprezzato critico d’arte.

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LANUNZIATELLA PER IMMAGINIa cura di Giuseppe Catenacci

Gli amici del corso 1960-63, a loro immagine e somiglianza, ci hanno fatto tenere due immagini davvero speciali che riproduciamo

qui di seguito : la prima porta alla ribalta la squadra di scherma , guidata dal Comandante M.O. Franco Magnani , e formata da

18 baldi atleti dei corsi dal 1957 al 1960 collezionisti all’epoca di non pochi successi.

La foto messa a disposizione da Domenico Saraceno è stata veicolata a noi da Giancarlo Broggi e poi “illustrata” dagli amici del

corso 1960-63 (Seminara in primis) e dintorni.

Riportiamo di seguito i nomi e volti dei baldi schermitori : in piedi da sinistra a destra il cap. Santonicola col pastrano ed a seguire

un allievo al momento non identificato, Lorenzo Vecchione, Francesco Marzetti, Gianfranco Mammani, Giuseppe De Nigris, Col.

Magnani, Cap. Chesi, Riccardo Paolo Calcagno , Roberto Caminiti, Raffaello Bortolazzi, il cap. Certo;

in basso da sinistra verso destra Domenico Saraceno (il cappellone della Squadra), T. Grasso, C. Vicario, A. D’ Amico, F.Vischi ,

R. Miniero, F. Anerdi , L. Gabatel e R. Ribetti.

G. Broggi e A. Seminara (c. 1960-63) hanno fornito la stampa seppiata che riproduce i lavori in corso per ricavare il percorso

delle attuali via Partenope e Chiatamone. Al centro della collina di Pizzofalcone è visibile il “Rosso Maniero” della Nunziatella

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LA NUNZIATELLA IN VERSI

C'è l'onda lunga del mare,l'onda lunga della giovinezza,che arriva fin sotto Pizzofalconeche nel mare si confonde,a richiamarciall'amato mare di Napoli,vecchio e desueto oggi,dove si son mossele onde insanguinate della storia,che portano inconfessabili brividi.Restano i nostri desideri non muti,le speranze non silenziosedella giovinezza dal volto tristeed i sorrisi inquieti.Giovinezza nervosa, pericolosase incupita sui PC,tesa nei giochi,eppure, appena felice, curiosa.È un attimo:tornare alla Nunziatella,a quella giovinezza che non esiste più?No, No!Ritrovare il mare della vita,seguirne il corso, l'onda, la tensionesaperla la vita, nella Nunziatella, an-cora aperta - oggi - al futuro

senza rimpianti, senza emozioni:la vita, morbidamente dura e feroce,del presenteche muta e non meraviglia,perché è il futuro che cambia.Mai il passato!Ed il passato della Nunziatellanon è fragore di armitra mura possentidove un segreto è racchiusomai svelatomai violato.Segreto èla pensosa culturadella Nunziatella.La respirie ti conquistasilenziosa, segretainconoscibile forsema è Tua,come quell'indimenticabile mare.Cultura che ti porterai dentroper tutta la vita.la tradirai forse?La dimenticherai?Mai

Lettera agli allievi di oggi e, per conoscenza, a tutti gli “anziani di ieri”.

Cari allievi di oggi, ragazze e ragazzi, vogliamo inviarvi un piccolo ‘saggio’, in versi o quasi,

che risponde ad una nostra antica domanda e rispondere alle vostre domande di oggi. Perché,

pur passati tanti anni, noi ex, con alle spalle mestieri diversi, vite facili e non facili diverse,

esperienze diverse, siamo ancora legati alla Nunziatella?

Agli allievi del 229° Corso Nunziatella: l'emozione segreta

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EX ALLIEVI ALLA RIBALTAGuelfo Margherita (c. 1952 - 55)

INTERVISTA

Guelfo Margherita, psichiatra innovatore: «Napoli? Sedotta e abbandonata come la Sirena»

Per anni direttore del reparto «Stella» dell’ospedale Leonardo Bianchi, narra la sua avventura in un libro, «Manicomio ad-

dio!» (Alpes)

di Eduardo MiloneGli anni Settanta trasformarono Napoli in un vivaio di nuove idee, trascinandola in unrinnovamento che coinvolse l’arte e la creatività. E anche le scienze. Uno dei protagonistidi quella rivoluzione, sull’onda dell’esperienza basagliana, è stato Guelfo Margherita,pioniere della psichiatria relazionale in Italia. La sua storia non è finita: a ottant’annicontinua a svolgere la sua missione nello studio in via Chiaia. Per anni direttore delreparto «Stella» dell’ospedale Leonardo Bianchi di Napoli, narra la sua avventura in unlibro, «Manicomio addio!» (Alpes). «Mi ha sempre affascinato l’anticonformismo, mitrovo a mio agio con l’inconscio, la metafisica e la mistica», dice lo psichiatra che nel1975 compì il primo di una lunga serie di viaggi in India e per il quale le filosofieorientali si sono sempre intrecciate con la professione medica.Nel precedente «La città psicotica» (Guida) lei si è occupato di Napoli, come se tutta lacittà fosse un paziente da analizzare. Qual è la diagnosi?«Il volume raccoglie interventi di vari autori che hanno partecipato ad un convegnol’anno scorso, del quale io ero uno dei coordinatori. Potrei dirle che, all’epoca in cui

dirigevo il dipartimento “Stella” del Leonardo Bianchi, mi resi conto che l’aura cimiteriale, sotterranea e viscerale del quartiere Sanitàinfluiva molto sulla psiche dei suoi abitanti. Parlando in generale di Napoli, basta pensare al mito di Partenope: la sirena sedotta eabbandonata, per non dire violentata, da Ulisse. È uno spunto che, volendo, si presta a molte considerazioni».Con quale spirito iniziò a lavorare al «Bianchi»?«Avevo un “doppio mandato”: uno era costituito dall’approccio basagliano, che all’epoca andava affermandosi, e l’altro era quellopersonale. Mi proponevo di trasformare quell’istituzione in base alla Teoria Generale dei Sistemi».In cosa consiste?«È stata ideata da Ludwig von Bertalanffy intorno agli anni Trenta. Col tempo è diventata la base della “terapia relazionale”. È unapproccio analitico rivolto non solo al singolo individuo, ma anche al sistema in cui egli vive: la famiglia, la società, la città. Eraquesto, per me, il punto di partenza da cui provare a correggere “l’ingiustizia” del sistema manicomiale in quegli anni».Come vivevano i pazienti?«In completa reclusione, quasi sempre in stato catatonico. Il personale stesso non era formato a trattare chi era ricoverato come unindividuo con cui relazionarsi. Per me, invece, entrambi i gruppi erano parti dello stesso organismo. Bisogna ricordare che, all’epoca,la medicina trattava i disturbi psichiatrici come patologie organiche: come se bastasse una lesione cerebrale per spiegare una psicosi».Ma lei si opponeva a questa visione.«Certo. Infatti mi ero già fatto cacciare dal reparto psichiatrico dell’Università di Napoli: sostenevo, sempre rifacendomi a Basaglia,che ai malati avrebbe fatto bene poter uscire dalle loro camere e interagire con la città, ovviamente con l’aiuto del personale dellastruttura. Arrivai al Bianchi già con la fama del “sessantottino”, e dimostrai subito che lo ero davvero».In che modo?«Scelsi uno strumento terapeutico che si rivelò molto utile: un pallone. Nei primi giorni coinvolsi sia i ricoverati che gli infermieri inpassaggi e tiri in porta. Gradualmente l’atmosfera cambiò: i malati non restavano più catatonici sui loro letti, oppure a camminare os-sessivamente su e giù per il reparto. Allo stesso modo, gli infermieri smettevano i panni dei sorveglianti. Attraverso il gioco si ridavadignità agli individui: la relazione che instauravano li rimetteva in contatto con la vita e con i sentimenti. L’esperimento riuscì e lasoddisfazione più grande fu il valore formativo che ebbe per il personale. Perché la verità è questa: non si può cambiare il mondo senzaformare gli individui. Rivoluzionare la mentalità degli infermieri era fondamentale. Bisognava restituire una dimensione umana allastruttura manicomiale».I suoi sforzi, però, non convinsero tutti. Lei fu oggetto di una campagna mediatica e politica che la portò addirittura all’arresto.«Quella fu la conferma della mia teoria, secondo cui un manicomio è capace, come struttura, di provocare un vero e proprio delirio nelcorpo della società. Basta attenersi ai fatti che ho messo in ordine nel libro: fui accusato di segregare i malati come in un lager. Proprioio, che cercavo di fare il contrario. E il maldestro lavoro del magistrato mi portò a ben quattro giorni di carcere, al termine dei quali fuirilasciato, scagionato da ogni accusa e totalmente riabilitato. Non ebbi alcuna difficoltà a riprendere il mio lavoro, tanto traballanti sierano rivelate le accuse contro di me».Come mai, allora, ha deciso di dedicare l’inizio del libro proprio a quella vicenda?«Ammetto di aver voluto togliermi qualche sassolino dalla scarpa, ora che i fatti sono così lontani. Ma è una faccenda risolta, prima ditutto con me stesso. Tutti si resero conto che il mio arresto era stata un’ingiustizia: fui un capro espiatorio, pagai anche perché nonavevo in tasca tessere di partito. Racconto quella storia per un altro motivo: spiegare il contesto politico in cui si svolse, con unosguardo all’opinione pubblica dell’epoca».Com’è cambiato l’ambito delle cure psichiatriche?«Direi che la difficoltà maggiore sta proprio nella collettivizzazione delle pratiche psichiatriche. Ci sono degli esempi virtuosi nelnostro Paese, eppure c’è ancora qualche lentezza. Bisogna ricordare che la psicosi, anche quando scaturisce dal singolo, nasce sempredal contesto in cui il malato vive, e deve essere quindi trattata come fenomeno gruppale sia dai pazienti che dagli specialisti».

(riprodotto da “Il Corriere del Mezzogiorno di Giovedi 9 Marzo 2017)

Guelfo Margherita in un disegno di Guido

Sacerdoti

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LA NUNZIATELLA SALE IN CATTEDRA!

L’Associazione si fa conoscere

nelle Accademie italiane con un

ciclo di conferenze

La Scuola Militare Nunziatellanasce ufficialmente il 18 Novem-bre 1787 come Reale AccademiaMilitare su proposta del MaggioreGiuseppe Parisi a Ferdinando IVdi Borbone perché“nell’arte dellaguerra e negli ornaticostumi la militargioventù ottimamenteammaestrata cre-scesse a gloria e si-curezza dello Stato”.Da allora molto ècambiato eppure con-tinuano ad essere tantigli Ex Allievi chefanno la storia d’Italia:da Carlo Pisacane eGuglielmo Pepe a En-rico Cosenz, da Ame-deo di Savoia-Aosta aVittorio Emanuele III,da Ettore Gallo a Ro-lando Mosca Mo-schini.La nostra Associa-zione è colma di Uffi-ciali e Dottori “di suc-cesso” in grado dirappresentare deipunti di riferimentovalidi non solo per lacomunità degli Ex Al-lievi, ma più in gene-rale per tutti quei giovani che at-tualmente studiano per diventarefedeli servitori dello Stato.Seguendo questo ragionamento, laSezione Lombardia della nostraAssociazione ha avanzato la pro-posta di creare un ciclo di confe-renze tenute da Ex Allievi in tuttele Accademie d’Italia con le qualitrasmettere ai frequentatori deiCorsi un bagaglio extracurricolarein grado di suscitare spunti di ri-flessione e di approfondimento.

La proposta nasce con l’intento difar conoscere il Rosso Maniero,l’Associazione e i suoi Ex Allieviattraverso un’attività formativa dialtissimo valore: alla luce del prin-cipio di cooperazione con le Isti-tuzioni dello Stato - spesso richia-mato in tutti i tavoli di lavoro checi coinvolgono – questo progetto

rappresenta un importante passo inavanti!Il ciclo di conferenze, da molti sim-paticamente nominato “la Nunzia-tella sale in cattedra”, verrà lan-ciato a Bergamo pressol’Accademia della Guardia di Fi-nanza con un primo incontro daltitolo:“La creazione di Milano Distretto

Affari: risvolti giuridic economici.

Il ruolo dell’Italia nel post Brexit”

Relazionerà l’Avvocato Bepi Pez-

zuli, Ex Allievo del 198° Corso ePresidente del Comitato SELECTMilano: il Comitato, forte di inter-locuzioni dirette e consolidate conla City di Londra e della viva at-tenzione ricevuta dalla Commis-sione Finanze della Camera deiDeputati del Settembre scorso, sipropone di costituire “Milano Di-

stretto Affari” e avviareun dialogo governativoper studiare incentivifiscali e misure idoneea superare il rischioPaese.Ma perché parlare diBrexit nell’Accademiadella Guardia Finanza?In ambito giuridico esi-ste una sempre più evi-dente tendenza all’in-ternazionalizzazionedel diritto.Agli occhi di uno stu-dente che affronta lostudio delle norme conquesta propensione auscire dai soli scheminazionali, il recenteReferendum inglese“BREXIT” potrebberappresentare un fortis-simo punto di rotturanel processo evolutivoappena enunciato. E secosì non fosse? E’ pro-prio a questo quesitoche Bepi cercherà di ri-spondere!

La speranza è quella di ripeterel’esperienza l’anno prossimo allar-gando gli orizzonti e coinvolgendodavvero tutte le Accademie ita-liane: per riuscirci sarà necessarioche tutte le Sezioni coinvolte coo-perino al fine di raggiungere un co-mune obbiettivo su larga scala.Intanto per ora l’appuntamento èfissato per lunedì 10 Aprile pressol’Aula Magna dell’Accademiadella Guardia di Finanza!

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