Roppolo, 20 marzo 2011 - La nostra base... · attraverso lo Zodiaco, che si rispecchia nella...

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spunti settimanali per meditare pagina 1 di 27 Roppolo, 20 marzo 2011 le Celebrazioni del Grande Oriente d'Italia per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia . “spunti settimanali per meditare” Carissimi Fratelli, continuando nelle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia un pensiero va al Fratello Henri Durant che, presente nella battaglia di Solferino (24 giugno 1859), penso ed organizzò ciò che tutto il mondo oggi conosce la “Croce Rossa”. Un esempio per tutti noi nel ricordarci quale è l’impegno che ogni Fratello potrebbe svolgere, oggi più che mai, nel mondo profano. Vi auguro una favolosa giornata e una splendida settimana _______________________________________________ Enrico Consonni Ex Maestro Venerabile Loggia Ankus n. 1003 all’Oriente di Caselle Torinese Henri Dunant a Solferino e l'ideazione della Croce Rossa Le battaglie di Solferino e San Martino sono tra le più studiate dell'Ottocento. Gli uffici storici militari degli eserciti in campo pubblicarono opere imponenti. Le rispettive relazioni ufficiali sintetizzarono centinaia di diari storici dei corpi impegnati nella lotta. La loro lettura incrociata aiuta a capire perché Napoleone III e Francesco Giuseppe d'Asburgo pochi giorni dopo la battaglia abbiano imboccato la via dell'armistizio. Il costo umano della guerra si rivelò superiore alle previsioni, al pari di quello finanziario. Con l'intervento in Italia la Francia doveva dimostrare di essere in grado di organizzare una gigantesca operazione militare al centro dell'Europa. Lo fece. Dal canto suo, l'impero d'Austria doveva provare di saper reggere all'assalto. Vi riuscì. Nessuno dei due contendenti aveva motivo di andare oltre. Si

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Roppolo,  20  marzo  2011   

  

le  Celebrazioni  del  Grande  Oriente  d'Italia  per   i l  150°  Anniversario  dell'Unità  d'Italia .  

   

“spunti  settimanali  per  meditare”     

Carissimi  Fratell i ,  continuando   nelle   celebrazioni   del   150°   anniversario  

dell ’Unità   d’Ital ia   un   pensiero   va   al   Fratello  Henri  Durant   che,   presente  nella  battaglia  di  Solferino   (24  giugno  1859),  penso  ed  organizzò  ciò  che  tutto   i l  mondo  oggi  conosce   la  “Croce  Rossa”.  

Un   esempio   per   tutti   noi   nel   ricordarci   quale   è   l ’ impegno   che   ogni  Fratel lo  potrebbe  svolgere,  oggi  più  che  mai,  nel  mondo  profano.  Vi  auguro  una  favolosa  giornata  e  una  splendida  settimana  

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Enrico  Consonni  Ex  Maestro  Venerabile  Loggia  Ankus  n.  1003  all’Oriente  di  Caselle  Torinese  

   

Henri  Dunant  a  Solferino  e   l ' ideazione  della  Croce  Rossa  Le   battaglie   di   Solferino   e   San   Martino   sono   tra   le   più   studiate  dell 'Ottocento.   Gli   uffici   storici   militari   degli   esercit i   in   campo  pubblicarono   opere   imponenti.   Le   rispettive   relazioni   ufficial i  sintetizzarono   centinaia   di   diari   storici   dei   corpi   impegnati   nella   lotta.  La   loro   lettura   incrociata   aiuta   a   capire   perché   Napoleone   I I I   e  Francesco   Giuseppe   d'Asburgo   pochi   giorni   dopo   la   battaglia   abbiano  imboccato   la   via   dell 'armistizio.   I l   costo   umano   della   guerra   si   r ivelò  superiore  alle  previsioni,  al  pari  di  quello   f inanziario.  Con   l ' intervento   in  Ital ia   la  Francia  doveva  dimostrare  di  essere   in  grado  di  organizzare  una  gigantesca   operazione  militare   al   centro   dell 'Europa.   Lo   fece.  Dal   canto  suo,   l ' impero   d'Austria   doveva   provare   di   saper   reggere   all 'assalto.   Vi  r iuscì .   Nessuno   dei   due   contendenti   aveva   motivo   di   andare   oltre.   Si  

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sarebbero   indebolit i   senza   alcun   vantaggio   proprio.   Vienna   rischiava   di  perdere  definitivamente   la  guida  della   confederazione  germanica.  A   sua  volta  Parigi   intendeva  fermare   la  questione   ital iana   in  confini  territoriali  controllabil i .  Le  due  potenze  continentali  ebbero   in  comune   i l   timore  che  le  nazionalità  esplodessero  e  divenissero   incontrollabil i .  Mentre   si  preparava  ad  assediare  Verona   con  300   cannoni  e  una   riserva  di   300.000   proietti l i   e   a   suscitare   l ' insorgenza   nazionale   di   magiari   e  boemi,   i l  6   luglio  Napoleone   I I I  propose  a  Francesco  Giuseppe  d'Asburgo  una  sospensione  delle  osti l ità  con  una   lettera   recata  dal  generale  Emile‐Félix  Fleury.  L'8   si   incontrarono   i  capi  di  Stato  Maggiore  degli  eserciti   in  guerra   e   l '11,   nel   corso   di   un   cordiale   colloquio,   i   due   imperatori  f irmarono   l 'armistizio.   Vittorio   Emanuele   I l   lo   sottoscrisse   con   la  formula:   «Per   ciò   che   mi   riguarda».   Non   era   una   riserva   né   una  scappatoia.  Ai  sensi  dello  Statuto,   i l  governo  era  «del  re»,  non  del  primo  ministro   o   di   una  maggioranza   parlamentare.   La   sua   parola   era   quella  del  regno.  La   battaglia   ebbe   un   osservatore   partecipe:   Henri   Dunant.   Due   anni  dopo   pubblicò   “un   souvenir   de   Solférino”   (1862),   tradotto   in   ital iano  l 'anno   seguente.   Alla   descrizione   di   quanto   aveva   veduto   aggiunse  l 'auspicio   di   un'organizzazione   internazionale   per   i l   soccorso   e   la   cura  dei   ferit i   in   battaglia.   La   proposta   non   era   nuova.   L'aveva   avanzata   dal  1848  Ferdinando  Palasciano,  medico  chirurgo  dell 'esercito  di  Ferdinando  I l   di   Borbone,   ed   era   stata   r i lanciata   nel   1861   dal   f i lantropo   Henri  Arnault,   fornitore  dell 'Armata   imperiale   francese.  Dunant  nel  1863  dette  vita   a   un   comitato   internazionale   che   nell 'agosto   1864   promosse   a  Ginevra  una  conferenza   internazionale  nella  quale  si  affermò   i l  principio  della   neutralità   delle   ambulanze,   degli   ospedali   e   del   personale  impegnato   nel   recupero   e   cura   dei   ferit i   e   adottò   per   simbolo   la   croce  rossa   in  campo  bianco.  Lo  stesso  anno  nacque   la  Croce  Rossa   ital iana.  Nel   1901   Henri   Dunant   venne   insignito   del   primo   premio   per   la   pace  conferito  dall 'apposita  giuria   sulla  base  del   ricchissimo   lascito  di  Alfred  Nobel,   i l   f is ico   che   aveva   realizzato   un'immensa   fortuna  migliorando   la  produzione   della   dinamite,   la   cui   adozione   in   guerra   segnò   una   svolta  nelle  tecniche  di  distruzione.  Nel   Ricordo   di   Solferino   Dunant   narrò   con   semplicità   lo   spettacolo  atroce   delle   sofferenze   dei   ferit i   e   ripeté   quanto   già   si   sapeva   ed   era  stato   ripetuto   dai   resoconti   giornalistici   della   guerra   in   Crimea,   dove  Florence   Nightingale   si   era   prodigata   nell 'assistenza   sia   ai   feriti   sia   ai  malati   (di   colera):   i l   ritardo   delle   cure,   la   mancanza   di   acqua,   cibo,  pulizia  delle  ferite  causava   i l  maggior  numero  delle  perdite.  La  testimonianza  di  Dunant  documenta   la  battaglia  non  meno  dei  celebri  dipinti   che   r icordano   Francesco   Giuseppe,   Napoleone   I I I   e   Vittorio  Emanuele   I l   in   visita   ai   rispettivi   esercit i   la   sera   della   battaglia.   (da  “1959:   l ’ indipendenza”  Aldo  A.  Mola)  

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La   presente   l i s ta   di   dif fus ione   di   “spunti   sett imanal i   per   meditare”   è   a   carattere  pr ivato   e   r iservato.   In   ogni   caso   e   in   quals ias i  momento,   chi   non   volesse   r icevere,  per   quals ias i   motivo,   queste   not iz ie   o   le   r icevesse   ad   ind ir izzo   non   gradito,   è  pregato   di   segnalarmelo   e   provvederò   ad   escludere   o   modif icare   l ’ ind ir izzo   dal la  l i s ta.  

   

Privacy :Coloro  che  desiderano  ancora  r icevere  comunicaz ioni  da  questo   indir izzo  di  posta   elettronica,   in   ottemperanza   al le   disposiz ioni   in  mater ia   di   inv i i   te lematic i  in   vigore   dal l ’1.1.2004   (T.U.   sul la   tutela   del la   pr ivacy   emanato   con   D.   Lgs.  196/2003   pubbl icato   sul la   G.   U.   n.   174),   devono   fornire   apposita   autorizzazione  al l ’ invio.  L’autor izzazione  s i   intende  approvata  tramite  s i lenzio  assenso.  Viceversa,   se   qualcuno   dei   dest inatar i ,   success ivamente   e   in   quals ias i   momento,  desiderasse   essere   cancel lato,   può   comunicar lo   inviando   una   e ‐mail   con   scr it to  “cancel lami  dal la  tua  posta”.  Inf ine,   se   s iete   a   conoscenza   di   altr i   che   sono   interessati   a   r icevere   la   posta,   dite  loro   di   comunicarlo   inviando   una   e ‐mail   con   scr it to   “ iscr iv imi   al la   tua   posta”,  r iportando   i  propri  dati   (nome,   cognome,   contatto   telefonico,  mail…e,   importante,  Grado,  R∴  Loggia  con  n°   ident if icat ivo,  Oriente,  Obbedienza  e  quant’altro  uti le) .  

       

Enr ico  Consonni  –  Casel le  Tor inese  R∴L∴  Ankus  n°  1003  G∴O∴ I∴  exmvloggiankus1003@ankus. i t    cel l .  +39  335  7891291  

       

Nota  di   r iservatezza:   I l  presente  messaggio ,   corredato  dei   re lat iv i  al legat i ,   cont iene  in formazioni   da   cons iderars i   strettamente   conf idenzia l i ,   ed   è   dest inato  esc lus ivamente   al   dest inatar io   sopra   ind icato,   i l   quale   è   l ’unico   autor izzato   ad  usar lo,   copiar lo   e,   sotto   la   propr ia   responsabi l i tà,   di ffonder lo .   Chiunque   r icevesse  questo   messaggio   per   errore   o   comunque   lo   leggesse   senza   esserne   legitt imato   è  avvert ito   che   t rattener lo,   copiar lo,   divulgar lo,   distr ibuir lo   a   persone   diverse   dal  dest inatar io   è   severamente   proib i to,   ed   è   pregato   di   r inviar lo   immediatamente   al  mittente  distruggendone   l ’or ig inale.  Grazie .  

   

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Carissimi   inviatemi   le   vostre   tavole   verranno   pubblicate   con   i l   nome  per   intero   e   la   carica   o   con   le   sole   iniziali   come   voi  mi   indicherete   di  scrivere.  Continuate  ad   inviarmi  anche  aforismi  o  semplici  pensieri  che  verranno  inseriti  nella  specifica  rubrica.  

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“le  tavole  dei  nostri  Fratell i”   

C.   M.   DL.   –   Fratello   della   Loggia   Missori   –   Risorgimento   n°   640  all’Oriente  di  Milano.  

 

Equinozio  Equinozio  di  Primavera.  Le  antiche  origini  della  Pasqua  nei   culti  primaveril i   in  onore  della  Dea  Eostre  L’Equinozio  di  primavera,  come  quello  d’autunno,  è  uno  dei  due  momenti  dell ’anno   in   cui   giorno   e   notte   sono   in   perfetto   equil ibrio   ( la   parola  equinozio  deriva  dal   latino  “aequus  nox”,  notte  uguale).    Astronomicamente   l ’equinozio   di   primavera   (chiamato   anche  Vernale)   è  i l   momento   in   cui   i l   sole   si   trova   al   di   sopra   dell ’equatore   celeste.   l  punto   dell ’equinozio   di   primavera   dell’emisfero   settentrionale   è   anche  chiamato   punto   vernale,   punto   dell ’Ariete   o   punto   gamma   (γ) .   Mentre  quello   dell’equinozio   d’autunno   è   anche   chiamato   punto   della   Bilancia  (ω) .   Tuttavia,  a   causa  della  precessione  degli   equinozi,  questi  punti  non  si   trovano  più  nella   costellazione  da   cui  prendono   i l  nome.  Agli  equinozi  i l   Sole   sorge   precisamente   ad   est   e   tramonta   precisamente   ad   ovest,  ovunque.  La   lunghezza  del  dì  eguaglia   la   lunghezza  della  notte.  L’ istante  nel  quale  i l   Sole   passa   attraverso   ogni   punto   di   equinozio   può   essere   calcolato  accuratamente,   così   l ’equinozio   è   sempre   e   solo   un   particolare   istante,  piuttosto  che  un  giorno   intero.  L’Equinozio  di  primavera   segna   i l  primo  passo  del   cammino   solare   verso  la  pienezza  del  Solstizio  estivo.  Dopo   i l   lungo  sonno   invernale,  culminato  con   i l   momento   di   minima   insolazione   al   Solstizio   invernale,   la   natura  torna   a   manifestare   i l   proprio   ciclo   vitale.   I l   r ito   interviene   per  sottolineare   la  ritmicità  della  vita,  nell ’alternarsi  delle  sue   fasi,  per  dare  un   impulso   ulteriore   al   risveglio   che   ogni   primavera   porta   con   sé   e   per  invitare  ognuno  di  noi  al  risveglio   interiore.  Con   l ’Equinozio   di   Primavera,   l ’Anno   Magico   mette   per   la   prima   volta  l ’ Io   di   fronte   al   non‐ Io,   all’Altro.   Come   sapete   i l   percorso   del   Sole  attraverso   lo   Zodiaco,   che   si   rispecchia  nella   successione  delle   stagioni,  è   la   grande   lancetta   che   va   di   concerto   con   la   crescita   spir ituale  dell ’ Iniziato  che  segue   l ’Anno  Magico.  L’Equinozio  di  Primavera  è   l ’ inizio  dello   Zodiaco,   ciò   ci   indica   che   anche   nella   crescita   spir ituale  dell ’ Iniziato.   Quando   si   assiste   all’esplosione   delle   forze   della  

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Primavera,   che   lo   Zodiaco   ci   pone   i l   primo   impatto   con   i l   non‐ Io,   con  “l’altro”  che  non  deve  più  restare   l ’antagonista  dell ’ Io.  Le   feste   della   Ruota   dell ’Anno.   All ’   interno   dell ’anno,   i l   Paganesimo  riconosce   otto   feste   principali ,   otto   giorni   speciali ,   ognuno   dei   quali  simboleggia   e   celebra   un   evento   stagionale.   Queste   feste   sono   anche  chiamate   Sabba.   Le   feste   cattoliche   che   tutti   conoscono,   e   su   cui   si  basano   i   nostri   odierni   calendari,   sono   state   sovrapposte   a   queste   più  antiche  celebrazioni  pagane,  per   farne  cadere   i   festeggiamenti   in   favore  della   loro   rel igione,   cercando   così   di   allontanare   ulteriormente   le  reminiscenze  pagane  e   i   relativi   rituali .  Ma  non   ci   sono   riuscit i  del   tutto  . . .  C’è   da   aggiungere   che   in  molte   feste   contadine   della   nostra   penisola   (e  anche  oltre)  si  possono  ritrovare  elementi  di  queste  celebrazioni,  magari  nascosti   sotto   i l   velo  del   folclore  o  della   “ritualità”   cristiana.   I l   sabba   è  una   festa,   è   vita,   gioia,   luce,   e   anche   ombra.   Si   celebrano   le   stagioni,   i  passaggi,   gli   Dei,   la   natura.. .   sono   feste   solari,   per   cui   diversi   pagani  consigliano   quando   possibi le   di   celebrarli   durante   le   ore   diurne.   Si   può  ballare,   cantare,   banchettare,   ma   anche   pregare   e   meditare.   Si   può  festeggiare   in   gruppo,   o   da   soli .  Non   ci   sono   “regole”   o   pratiche   valide  per   tutti ,  solo   l ’evento  che   i l  sabba  celebra.   I  sabba  come  abbiamo  detto  sono   otto,   suddivisi   in   quattro   maggiori   e   in   quattro   minori.   Nomi   e  particolarità   possono   naturalmente   variare   da   Tradizione   a   Tradizione;  le   basi   delle   feste,   legate   al   ciclo   naturale,   r imangono   comunque  sostanzialmente   le  stesse.    Calenda   ‐  Samhain  ‐  Samonios   ‐  Halloween  31  ottobre.Calenda  o  Samhain,  è   i l  capodanno  pagano.  Fine  dell’estate  e  inizio   dell ’ inverno   per   i   Celti ,   ovvero   f ine   e   inizio   del   nuovo   anno...   i l  passaggio   forse  più   importante.  Questa   festa  viene  anche  considerata   la  terza   ed   ultima   festa   del   Raccolto.   In   questo   avvenimento,   la   Dea   si  addormenta   e   lo   scettro   passa   al   Dio,   ormai   vecchio   e   in   declino,   nella  stagione   invernale.   Anche   la   natura   sembra   morire,   ma   si   r idesterà   la  stagione  successiva,  tornando  alla  vita   insieme  alla  Dea.  Solstizio  d’Inverno   ‐  Saturnali   ‐  Yule  21/24  dicembre  chiamato  anche  Saturnalia,  o  Festa  delle  Luci.  È  uno  dei  sabba  minori,   i l  passaggio   celeste   in   cui   la  notte  è  più   lunga  del  giorno,  e   segna   l ’ inizio   dell ’ inverno   astronomico.   Questo   Sabba   in   particolare,  cade   in  concomitanza  al  Natale  Cristiano,  come  venne  stabil ito  nell ’anno  395:  25  dicembre   ,   la  medesima  data   in  cui   i  romani  celebravano   la   festa  del  “Sol   Invictus”,   i l   sole   invitto.  Da  quel  momento  vi   fu  una  mescolanza  tra   feste   e   simboli   pagani.. .   come   l ’abete   decorato   (ormai   detto   albero  di  Natale),   le  ghirlande  o   l ’agrifoglio.   L’abete  ad   esempio   è   l ’albero   che  rappresenta   la   Dea   in   questa   stagione,   e   la   ghirlanda   rappresenta   la  ruota   dell’anno.   Alcune   tradizioni   vogliono   la   conservazione   di   parti  dell ’abete,   che   saranno   poi   bruciate   a   Calendimaggio/Beltane.  Abbiamo  detto   che  questo   è   i l   giorno  più  buio  della   ruota  dell ’anno,   in   cui   le   ore  

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d’oscurità   superano   quelle   di   luce.   Ma   contemporaneamente,   passato  questo   momento,   la   luce   torna   a   crescere,   annunciando   i l   prossimo  ritorno   della   vita   e   del   calore.   Così,   in   questa   festa,   i l   sole,  rappresentato  dal  Dio,  muore  e  rinasce  quasi  allo  stesso  tempo.  In   alcune   tradizioni,   questo   giorno   corrisponde   quindi   alla   discesa   del  vecchio   Dio   nella   terra   (per   alcuni   gli   inferi,   anche   se   questo   termine  r ischia   di   essere   fuorviante,   a  mio   avviso);   l ì ,   incontrata   la   Dea   (che   si  prepara   al   risveglio),   i l   Dio   si   rinnova,   rinasce   e   torna   alla   luce   come  giovane  Dio,  o  nuovo  sole.  Per  questo  avvenimento,  nei   tempi  passati,  vi  era   l ’uso   di   accendere   grandi   fuochi   nella   notte,   per   invitare   i l   sole   a  tornare  nuovamente  ad   i l luminare   i l  mondo.  In   altre   tradizioni,   al   Solstizio   d’Inverno,   i l   Dio,   “morto”   a   Samhain,  rinasce  dal  grembo  della  Dea  come  Dio  fanciul lo.  Candelora   ‐   Imbolc  2   febbraio   i   signif icati   della   Candelora   sono   la   purif icazione   e   i l  rinnovamento.   la   Candelora   (o   Imbolc)   per   alcune   culture   e   tradizioni  coincide   con   la   f ine  dell’ inverno   e   l ’ inizio  della  primavera;   i l  più   famoso  detto  popolare  a  r iguardo   infatti  recita:  

“Quando  vien   la  Candelora  de   l ’ inverno  semo  fora;  ma  se  piove  o  tira   i l  vento  de   l ’ inverno  semo  dentro.”  

Se   i l   giorno   della   candelora   si   avrà   bel   tempo,   si   dovranno   aspettare  ancora  diverse   settimane  perché   l ’ inverno   f inisca  e  giunga   la  primavera.  Al  contrario,   se  alla  candelora   fa  brutto,   la  primavera   sta  già  arrivando.  Che   giunga   subito   o   ritardi   ancora   un   pò,   le   giornate   continueranno  comunque   ad   allungarsi,   avremo   più  momenti   di   luce   e   la   temperatura  pian   piano   salirà.. .   Si   ritorna   alla   vita   e   alle   attività   all’aperto.   Alcuni  animali   inizieranno   i l   r isveglio   dal   letargo   e   alcuni   germogli   faranno  capolino  dalla   terra  e  dai   rami.. .  Siamo  all ’aurora  dell ’anno.  Con  questa  festa   celebriamo   i l   ritorno   della   luce   dopo   i   mesi   di   buio,   l ’ inizio   del  r isveglio   della   natura   (e   della   Dea)   dopo   i l   sonno   dell ’ inverno...   i l  “riprendersi”  della  Madre  dopo   i l  parto...  Diverse  Streghe   festeggiano   la  tripl ice  Dea   in   questa   occasione,   alcune   di   tradizione   celta   celebrano   in  particolare   la  Dea  Brigid   (da   cui  per   i   cristiani,   S.  Brigida).   Si  preparano  e   si   consacrano   le   nuove   candele   che   si   util izzeranno   durante   l ’anno,   si  spazzano   casa   e   uscio   a   mandar   via   polvere   e   stantio,   si   prepara   i l  sapone,   ci   si   purif ica   in   preparazione   della   nuova   stagione   e   di   tutto  quello  che  porta  e  comporta.    Equinozio  di  Primavera   ‐  Primiera   ‐  Ostara  21   marzo   È   uno   dei   sabba   minori.   Qui,   I l   giorno   e   la   notte   hanno   la  stessa  durata,  e   si  entra  nella   stagione  della  vita.  È   favorevole  ai   r ituali  ed   alle   operazioni   attive.   Celebra   i l   r itorno   della   ferti l ità   della   terra,   e  già  si  vedono   i  primi  f iori  attendere  gli   insetti  che  spargeranno   i l  poll ine,  

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fecondandoli.   Alcuni   la   ritengono   la   festa   di   “fidanzamento”   tra   la   Dea  ancora  vergine  e   i l  Dio,  che  culminerà  nell ’unione  di  calendimaggio   . . .  Un’antica   usanza   è   quella   di   colorare,   decorare   le   uova,   e   offr ir le   in  segno  di  buon  augurio  di  prosperità.  Le  famose  uova  di  pasqua,  derivano  proprio  da  questa  vecchia  consuetudine.    Calendimaggio   ‐  Beltane  30   aprile   01   maggio   Un   altra   festa   di   grande   importanza,   come  Calenda/Samhain.   È   una   festa   di   prosperità;   qui   la   Dea   incontra   i l   Dio,  fecondando   così   la   terra,   i   cui   frutti   si   raccoglieranno  nell’estate.  Viene  anche   chiamata   notte   di   Walpurga.   Qui   si   bruciano   secondo   alcune  tradizioni,   i   rami  di  abete  conservati  da  Yule.  Un’antica   tradizione  nord‐europea,   vuole   in   questo   giorno   i l   ballo   del   palo   di  maggio.   È   una   alta  pertica   a   cui   sono   legati   nastri   rossi   e   bianchi,   intorno   a   cui   si   danza,  tenendoli   per   mano   ed   avvolgendoli   lungo   i l   palo.   Questa   danza  propiziava   la  prosperità  e   la  crescita.  Questa   festa   di   gioia,   ferti l ità,   fecondazione   e   concepimento,   è   stata  bollata   come   demoniaca   dalla   cristianità.   Non   essendo   stato   possibi le  sovrapporla   ad   una   importante   celebrazione   cattolica,   come   è   successo  per   Samhain,   nel   tentativo   di   scalzare   la   rel igione   pagana,   ed   essendo  riconosciuta   importante   da   tutte   le   culture   e   tradizioni,   allora   è   stata  stravolta,   diventando   sinonimo   di   depravazione,   malvagità,   ritualità  malefiche   e   compagnia   bella.. .   questa   si   potrebbe   tranquil lamente  definire  diffamazione.  Anche   perché,   provate   a   immaginarvi   un   raccolto   di  mele,   senza   che   i l  f iore   abbia   potuto   trasformarsi   in   frutto.. .   E   i l   signif icato   della   festa   è  proprio   questo,   l ’unione   della   natura  maschile   e   femminile,   al   f ine   del  concepimento  e  del  perpetuarsi  della  vita,  di  ciclo   in  ciclo.    Solstizio  d’Estate   ‐  Le  Erbe   ‐  Litha   ‐  Midsummer  21/24   giugno   È   uno   dei   sabba  minori,   chiamato   anche  Mezza   Estate,   e  r icordato   ( i l   24   giugno)   come   Festa   di   S.   Giovanni   dalla   tradizione  cattolica.    I l   Solstizio   d’Estate   rappresenta   i l   giorno   di  massima   potenza   del   Sole,  quando   la   luce  prevale   sulle  ombre  della  notte   (ciò  corrisponde  all ’ inizio  dell’estate  astronomica).  Qui   i l   Dio   è   nel   suo   pieno   vigore,   e   viene   celebrato   con   l ’accensione   di  fuochi.   La   Dea,   invece,   attende   di   spargere   i l   frutto   della   sua   unione,  mentre  tutto   intorno   la  natura  è   in  pieno  rigoglio.  Un   tempo,   tradizionalmente,  si  usava  accendere  grandi   falò  nei  campi   in  onore   del   sole,   facendo   passare   i l   bestiame   tra   di   essi   perché   fosse  purif icato   dal   fumo,   e   saltando   sulle   f iamme   (quando   queste   si  abbassavano)  per  propiziare  ferti l ità  e  un  buon  raccolto.  Nella   tradizione   magica   invece,   la   notte   del   24   e   la   prima   mattina,  rappresentano   i l  momento   più   propizio   per   la   raccolta   di   erbe   e   piante,  od   anche   della   rugiada,   da   usarsi   poi   nel   corso   dell ’anno   per   rituali   e  

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altre  operazioni.   L’erba  di   san  Giovanni   ( Iperico),   i l  Vischio,   i l   Sambuco,  la  Verbena  e   l ’Artemisia  sono  tra   le  erbe  da  raccogliere   in  questa  notte.  La   tradizione   popolare   i tal iana,   di   qualsiasi   regione,   è   piena   di   gesti  benauguranti   e   piccoli   r it i   f inalizzati   alla   divinazione   sul   futuro  matrimonio  delle  fanciul le,  specialmente  nelle  prime  ore  del  24  giugno.  Festa  del  Raccolto   ‐  Lughnasad   ‐  Lammas  01   agosto   Questa   festa   è   dedicata   al   primo   raccolto   dell ’anno,   in  maniera   particolare   a   quello   del   grano   (da   qui   anche   la   denominazione  di   questa   celebrazione   in   Festa   del   Pane)   e   dei   cereali   nel   mondo  agreste.   Per   la   tradizione   celtica   è   la   festa   in   onore   del   Dio   Lugh  (chiamata   anche   “Le   nozze   di   Lugh”).   Contemporaneamente   a   ciò,   come  per   gli   altr i   sabba,   celebriamo   un   momento   particolare   nel   ciclo   della  ruota   dell ’anno:   i l   Dio   progressivamente   si   fa   scuro,   perde   la   sua  potenza   di   luce   e   calore   con   l ’autunno   che   avanza,   mentre   la   Dea  dispensa   i   suoi  primi   frutti  che  assicureranno   la  continuità  sino  al  nuovo  ciclo.   Nell’antichità   questo   momento   era   identif icato   con   i l   sacrificio  dello   spir ito  del  grano,  una   successiva   trasposizione  della  divinità:  nella  festa   del   raccolto   si   celebra   infatti   la  morte   e   la   rinascita   dello   spirito  del   grano,   che   cade   come   spiga   sotto   la   falce   e   risorge   come   farina,  pane,   e   altro   giovane   seme   per   i l   ciclo   successivo;   Vita,  Morte   ( intesa  come   trasformazione)   e   Nuova   Vita.   Un   equil ibrio   che   permette   alla  Ruota  di  proseguire   i l  suo  corso.  Equinozio  d’Autunno   ‐  Secunda   ‐  Mabon  21/23   settembre   è   uno   dei   sabba   minori,   l ’ultimo   prima   della  Calenda/Samhain,  prima  della  f ine  del  ciclo.  È  anche   la  seconda  festa  del  raccolto.  Qui   si   iniziano  a   tirare   le   somme,   di   ciò   che   si   è   seminato   e  di  ciò  che  si  è  e  si  sta  raccogliendo  Come  molti  sanno   i l  calendario  attualmente   in  uso  trae  origine  da  quello  promulgato   nel   44   a.C.   da   Giulio   Cesare.   Questi,   su   suggerimento  dell’astronomo   egiziano   Sosigene,   al   f ine   di   mantenere   i l   computo   del  tempo   in   sincronia   con   gli   eventi   astronomici   e   meteorologici,   aveva  introdotto   alcuni   giorni   extra   da   aggiungersi,   uno   ogni   quattro   anni,   ai  normali  365  di  ciascun  anno.   In  questo  modo  venivano   recuperate  quelle  sei   ore   in   più   necessarie   per   completare   la   r ivoluzione   della   Terra  intorno  al   Sole   la  quale,   com’è  noto,  non   si   compie   in  un  numero   intero  di   giorni.     Sennonché   l ’aggiunta   di   un   giorno   ogni   4   anni   si   dimostrò  troppo   abbondante   e,   come   un   orologio   che   va   avanti   nel   tempo,   i l  nuovo  calendario  accelerava   troppo   rispetto  alle   stagioni,   le  quali ,  dopo  alcuni   secoli ,   non   coincidevano   più   con   i   giorni   dell ’anno   ai   quali   erano  state   inizialmente  collegate.   I l  divario   fra   la  data  segnata  sul  calendario  e   i l   tempo  meteorologico   divenne   evidente   nel   325   quando   si   radunò   i l  Concil io  di  Nicea   che,   fra   le  altre   cose,  decise  di   f issare  definitivamente  la   data   della   Pasqua   la   quale,   a   quel   tempo,   non   veniva   celebrata  ovunque  nello  stesso  giorno.  

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I l   21   marzo   segna   l ’Equinozio   di   Primavera,   apertura   ufficiale   della  stagione   più   dolce   dell ’anno   e   antica   “porta   del   ciclo”   pagana.   Non   è  una   festa   celtica   propriamente   detta   e   non   ci   sono   tracce   scritte   o  evidenze   sul   fatto   che   i   Celti   la   festeggiassero,   e   nessun   nome   legato   a  questa   festa   si   ritrova   propriamente   nella   tradizione   celt ica   antica.  Molti   caratteri   simbolici   associati   al   concetto   di   Primavera,   invece,  gravitano   sia   su   Imbolc   (1°   febbraio),   data   dell ’ inizio   interiore   della  stagione  che  si  risveglia  nel  mondo  sotterraneo  della  Terra  Madre,  sia  su  Beltane   (1°   maggio),   suo   culmine   e   passaggio   verso   la   grande   luce  dell’estate.  Equinozi   e   solstizi   erano,   quindi,   visti   come   momenti   di   transizione.  Equinozio   “equum   nocti”   “uguale   alla   notte”,   infatti   giorno   e   notte  hanno   la   stessa   durata.   Questo   raro   bilanciamento   perfetto   dei   giorni  solstizial i   era   considerato   dai   popoli   antichi   un  momento   potente   per   i  r it i  sacri .  Sebbene   le   Quattro   Feste   del   Fuoco   celtiche   –   le   Porte   del   Ciclo   della  Terra   –   fossero   le   occasioni   r ituali   preminenti   dell ’anno   celtico,  sappiamo   che   le   feste   solari   nel   periodo   più   antico   avevano   acquisito  qualche  signif icato  anche  nella   tradizione  celt ica.   I  due  solstizi   (d’estate  e   d’inverno)   erano   le   sole   celebrazioni   commemorate   quasi   ovunque,  tuttavia   alcune   tracce   mostrano   che   una   data   vicino   all ’equinozio   era  festeggiata   in   alcune   comunità.   La   festa   dell ’Annunciazione   della  Vergine   (25   marzo)   è   indicativa:   le   principali   feste   mariane   segnalano  sempre   la   presenza,   nella   stessa   data   o   nei   giorni   vicini,   di   una   festa  incentrata  sulla  Dea.  Diodoro  Siculo  allude  all ’evento   commemorato   in  questo  giorno  quando,  parlando  di  un   tempio  circolare  ornato  di  offerte  votive   in  un’isola  degli  iperborei,   racconta   che   «ogni   diciannove   anni   i l   dio   appariva   danzando  nel   cielo   i l   giorno   dell ’equinozio   di   primavera».   La   solarità   del   numero  19  riemerge   in   Ir landa,  nel  monastero  di  Kildare   fondato  da  Santa  Brigit:  diciannove   vergini   avevano   i l   compito   di   vegliare   la   sacra   f iamma   che  rappresentava   la   Madre.   I l   dio   solare   maschile   nelle   tradizioni   più  antiche   le   è   compagno   ma   non   prevale   e   i l   suo   “apparire”   radioso   è  collegato  ai  r it i  di  ferti l ità.  I  tre  santi  celtici  di  marzo  In  marzo   ci   sono   tre   celebrazioni  dedicate  ad  alcuni   fra   i  più   importanti  santi   celt ici   e   diventate   feste   nazionali.   Le   feste   dei   Santi   normalmente  coincidono   con   la   data   della   loro  morte,  ma   qualcuno   ha   suggerito   che  la   loro   collocazione   in   questo   periodo   possa   far   pensare   che   qualche  r ituale  più  antico  sia  stato  ridistribuito  nelle  festività  cristiane.  San  Dewi  I l   1°   marzo   si   celebra   i l   St.   David’s   Day   dedicato   a   San   Dewi   (David),  patrono  del  Galles.  Di   lui   si  hanno   scarse  notizie  da  antichi  manoscritt i:  sua  madre  si  chiamava  Non  e  suo  padre,  Sant,  era   f igl io  di  Ceredig,  Re  di  Ceredigion.   Dopo   essere   stato   educato   nel   Cardiganshire,   Dewi   andò   in  

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pellegrinaggio   in   Galles   e   nell’ovest   dell ’ Inghilterra   dove   secondo   la  tradizione   fondò   importanti   centri   rel igiosi   come   Glastonbury   e  Croyland.  Morì  nel  589  d.C.  San  Piran  I l   5  marzo   si   celebra   i l   St.   Piran’s  Day   dedicato   al   Santo   Piran,   patrono  della   Cornovaglia   e   dei   minatori   che   scavano   lo   stagno.   Secondo   la  leggenda,  dall ’ Ir landa  Piran  navigò   su  una  pietra  da  macina  e  poi   scoprì  come   fondere   lo   stagno   quando   accese   i l   fuoco   su   alcune   pietre   che  contenevano   i l   minerale.   La   celebrazione   più   importante   si   svolge   a  Perranporth  e  richiama  migliaia  di  persone  da  tutta   la  Cornovaglia.  San  Patrizio  I l   17  marzo   c’è   i l   celeberrimo   St.   Patrick’s  Day   dedicato   a   San   Padráigh  (Patrizio),   i l   patrono   dell ’Eire   che   cristianizzò   gli   ir landesi,   i l   suo  apostolato   sull ’ isola   durò   trent’anni.   Padráigh   spiegò   alla   gente   i l  concetto   mistico   della   Trinità   paragonandola   al   tr ifoglio   –   tre   entità  distinte,   le   foglioline,   r iunite   in  un’unica  pianta  –  ed  ecco  che   i l   tr ifoglio  è  assurto  a  simbolo  dell ’ Isola  Verde   (da   ricordare:   la   tripl icità  divina  era  una   caratteristica  della  divinità   celtica  e  di  altre  deità  pagane,  anche   in  questo   caso   è   materiale   che   i l   cristianesimo   ha   riadattato   per   farsi  comprendere).   I l  St.  Patrick’s  Day  viene  celebrato   in   tutto   i l  mondo  dalle  comunità   ir landesi,   l ’evento   maggiore   si   svolge   a   Dublino   e   calamita  centinaia   di   migliaia   di   persone.   Anche   negli   Stati   Uniti   si   svolgono  mega‐celebrazioni   profondamente   intessute   di   Heritage   (eredità)   e  “orgoglio   ir landese”.   La   festa  ha   fatto  ormai   i l  giro  del  mondo  e  anche   i  non‐ ir landesi   omaggiano   i l   St.   Patrick’s,   qui   da   noi   ci   sono   numerose  rassegne  musicali .  L’equinozio   di   primavera   è   chiamato   anche   festa   degli   Alberi,   Anna  Perenna   (   antichissima   divinità   romana   femminile   festeggiata   nel   bosco  sacro,   a   Lei   dedicato,   alle   idi   di  marzo)   o   Lady   Day,   signif icante   giorno  della  Dea  Luna.  I  Piccoli  misteri  Eleusini  venivano   festeggiati   in  questo  mese  posto   sotto  i l   dominio   di   maret,   simbolo   delle   forze   maschil i   fecondatrici .  Astrologicamente   ci   troviamo   sotto   i l   segno   dell’ariete   che   racchiude   i  simboli  maschil i .  È   la   festa   degli   opposti,   delle   dualità   delle   forze   maschil i   e   femminili  rappresentate   dal   giorno   e   dalla   notte   che   hanno   la   stessa   durata   e  dell ’equil ibrio   cosmico   che  producono  garantendoci  vita  ed  abbondanza.  Si  celebra   la  ferti l ità  e   la  vita  sia  degli  uomini  che  della  natura.  Simboli   di   ferti l ità   sono   i l   coniglio,   i   f iori   e   le   uova;   queste   ultime   sono  la   rappresentazione   della   Dea   ( l ’albume)   e   del   Dio   ( i l   tuorlo)  mentre   i l  guscio,   fusione   perfetta   di   due   simboli   geometrici   (   i l   cerchio   e   la  piramide),   congiunge   e   protegge   i   due   elementi.   Tutto   ciò   che   vive   ha  origine  dalle  uova:  animali,  esseri  umani  e  piante  che  attraverso   i l  seme,  che   ha   la   stessa   struttura   dell’uovo   ( la   vita   protetta   da   un   guscio)  perpetua   la  vita  vegetale  …  

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Alban  Eil ir   ‐  La  cerimonia  dell ’equinozio  di  Primavera  La   Cerimonia   dell’Equinozio   di   Primavera   dell ’Ordine   dei   Bardi,   Ovati   e  Druidi  (OBOD)  L’inverno   qualche   volta   sembra   così   lungo   che   noi   potremo   essere  perdonati   se   ci   meravigl iamo   quando   ci   capita   di   credere   che   la  primavera   sembra   non   ritornare   mai.   Ma   la   Dea   della   Primavera   sta  solamente   dormendo   nell ’oscurità   dell’ Inverno,   e   mentre   si   stira  solamente   ad   Imbolc,   al   tempo   dell ’Equinozio   di   Primavera   si   sveglia  veramente.  Le   forze  della   luce  sono  ugualmente  equil ibrate  con   le   forze  dell ’oscurità  in  questo  momento,  ma   la   luce   si   sta  accrescendo   ‐  e   raggiungerà   i l   suo  apogeo  tre  mesi  dopo,  al  Solstizio  d’Estate.  Le  quattro   feste  dei  due   solstizi  e  dei  due  equinozi   sono   solari   ‐  essendo  contrassegni   dei   tempi   dei   giorni   più   lunghi   e   più   corti   ,   e   dai   tempi  dell ’equivalenza  tra  giorno  e  notte  con  gli  equinozi.  Le   quattro   “feste   del   fuoco”   che   si   intercalano   con   le   feste   solari   sono  lunari,   come   nel   calendario   druidico   dove   vi   è   un   f lusso   equil ibrato   di  celebrazioni   lunari  e  solari .  La   pianta   simbolica   per   l ’Equinozio   nel   Druidismo   è   i l   trifoglio   o  shamrock,   che   è   anche   usualmente   uti l izzato   per   i l   Giorno   di   San  Patrizio,   i l   17   marzo   ‐   quasi   allo   stesso   tempo   dell’Equinozio   di  Primavera.  La  spiegazione  usuale  per   l ’uso  del   tr ifoglio  è  che  San  Patrizio   lo  uti l izzò  una   volta   per   i l lustrare   la   dottrina   della   Trinità,  ma   di   fatto   i l   tr ifoglio  probabilmente   l ’emblema   nazionale   dell ’ Ir landa   a   causa   delle   sue  precedenti   associazioni   con   i l   druidismo,   ed   è   visto   da   alcuni   autori  come   una   sopravvivenza   del   tr ignetra,   una   ruota   o   simbolo   solare  cristianizzato.  Le   foglie   tr ipartite  della  Primavera  nella   cerimonia  Druidica   e  nell ’asola  ir landese  per   i l  giorno  di  San  Patrizio  ci   riporta   indietro,  poi,  non  solo  al  Dio  Sole  e  alla  dottrina  della  Trinità  ( la  quale  secondo  alcuni  si  è  evoluta  dal   Druidismo),   ma   anche   all’ insegnamento   dell ’Awem,   e   al   concetto  della   Triplice   Dea   ‐   per   Artemide,   la   Tripl ice   Dea   Lunare   dei   greci,   che  nutre   le  sue  cerve  col  trifoglio.  Nel  Druidismo,   la  primavera  è  considerata  così   importante,  che   tre   feste  sono  dedicate  a  questa   stagione:   Imbolc,   che   contrassegna   i  primi   segni  della   Primavera,   Alban   Eil ir   contrassegna   i l   suo   più   ovvio   inizio,   e  Beltane   che   contrassegna   la   stagione   nella   sua   pienezza,   prima   che   si  svi luppi  nella  molto  differente  qualità  dell’Estate.   La   seguente   citazione  da  Nuinn  elabora   l ’argomento:  “La   primavera   nel   movimento   Druidico   è   in   sostanza   una   tripl ice  celebrazione.  Si   potrebbe   perfino   tornare   al   Solstizio   d’Inverno,   con   la   rinascita   della  luce.Comunque,   cominciando   con   Imbolc   o   Brighid   come   la   prima   del  trio,   noi   abbiamo   i l   Primo   Aratro,   i l   lavare   la   faccia   della   terra   e   otto  

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luci   perchè   questa   è   una   specifica   occasione   per   la   Dea   Madre  (Purif icazione   della   Santissima   Vegine   Maria   nel   Cristianesimo   e  Candelora  nel  Cristianesimo).  Così  noi  dobbiamo  usare   la  terra,   l ’acqua  e  la   luce.  La   seconda   Festa   è   l ’Equinozio   di   Primavera,   Alban   Eil ir .   Qui,   di   nuovo  all’aria   aperta,   se   noi   celebriamo   a   Parliament   Hil l ,   noi   abbiamo   l ’uso  della   Pietra   della   Libera   Parola   (Terra),   i l   fuoco   della   primavera  ( l ’ incensiere)  e   la  spada  di  etere  o  spir ito:  e   l ’acqua   trasformata   (vino)  e  dato  dalla  Signora  Primavera,  così  come   i l  seme‐atomo  della  crescita”.  Alban   Eil in,  nel  momento   dell’equil ibrio   tra   Imbolc   e  Beltane,   è  anche   i l  punto   di   equil ibrio   tra   giorno   e   notte,   ed   è   i l   momento   perfetto   per  aprire   la  qualità  dell ’equil ibrio  nelle  nostre  vite.  Marte  e   l ’Equinozio  I l  mese  di  Marzo,  come  dice   lo   stesso  nome,  era  dedicato  a  Marte,  e  per  buona   parte   del   mese   si   tenevano   feste   in   suo   onore.   I l   Marte  dell ’Equinozio  non   è  però   i l  dio  bell icoso  delle  battaglie,  ma  piuttosto   i l  principio   maschile   di   natura   ignea,   che   deve   congiungersi   a   Venere.  Diceva  Majer  nell ’Arcana  Arcanissima  «Se  congiungi  questo  Marte  con   la  Venere  dei   Filosofi,   e   l i   leghi   con  una   catena   invisibi le,   si   concepirà  una  soavissima   fanciul la,   i l   cui   nome   e   Armonia.».   Armonia,   nata   dalla  fusione   dei   contrari ,   era   la   protettr ice   della   concordia   e   dell ’ordine  morale   e   sociale,   ossia   rappresentava   l ’equil ibrio   tra   l ’egoità   e   la  necessità  della  vita  sociale.  Lo   Zodiaco   mostra   come   nell ’asse   Ariete‐Bilancia,   ossia   la   l inea  diametrale  che  congiunge   i  due  Equinozi,  vi  sia  un  perfetto  equil ibrio   tra  le   forze,   da   un   lato,   Marte,   Plutone   e   l ’esaltazione   del   Sole   (Ariete),  dall ’altro   Venere,   Proserpina,   e   l ’esaltazione   di   Saturno   (Bi lancia).   I  f i losofi   chiamavano   Cauda   pavonis   questa   f ioritura   primaverile,   che  r icorda   lo   sbocciare   dei   f iori   sulle   piante.   I l   tronco   e   le   radici   sono  formati   dalla   coppia   Sole   e   Saturno,   ovvero   dalla   l infa   discendente   ed  ascendente,   da   energia   e  materia,   in   cui   si   armonizzano   le   forze   solari  espansive   con   quelle   razionali   implosive   di   Saturno:   l ’ Io   di   fronte   agli  Altri   e   alle   regole.   I   f iori   portano   organi   femminil i   e   maschil i ,   in   cui  Plutone   e  Prosepina   formano   la  parte   strutturale,   ovvero   stami   e  ovaio,  e  Marte  e  Venere   le  parti   feconde,  cioè  poll ine  e  uova.  La  cosa  più  ovvia  che  possa  succedere  è   la   fecondazione,  per  questo  Marzo  è  detto   i l  mese  delle  dee  dell ’amore,  perché  per  proseguire   i l   cammino   le   forze  maschil i  devono   congiungersi   a   quelle   femminil i .   Marzo   ovvero   l ’Equinozio   di  Primavera,   è  quindi   la  premessa  di  Calendimaggio,  dove  avverrà   la   vera  “coniunctio”   e   quindi   la   moltipl icazione.   Tutto   questo   è   detto  ovviamente   nel   l inguaggio   simbolico   esoterico,   ma   ciò   non   toglie   che  non   sia   vero   anche   in   pratica.   L’Arte   rispecchia   sempre   ciò   che   davvero  succede  nella  natura,  e,   in  marzo  e   in  primavera   in  genere,  si  ha  proprio  la   stagione   degli   amori,   sia   per   le   piante,   che   per   gli   animali ,   che   per  l ’uomo.  

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Per   questo,   in   molte   parti   del   mondo,   oltre   che   a   Marte   i l   mese   era  dedicato   anche   a   Venere   o   alle   sue   corrispondenti   nelle   diverse  mitologie:   Afrodite,   Astarte,   Isthar,   Cibele,   Iside,   Inanna,   Lakshmi,  Radha,  e   . . .  Anna  Perenna.  In   tempi   antichi   le   l i turgie   del   calendario   consentivano   ai   popoli   di  partecipare   al   corso   dell’anno   cogliendo   la   possibi l ità   del   contatto   con  numi  chiaramente  distinti;   i   tempi  moderni,  con   l ’avvento  dell ’ intelletto,  hanno   sciolto   l ’uomo  dall ’ordine   sacro  del   tempo.  Questo   scioglimento  è  stato  nel  contempo  un   l iberarsi   (della   forza   individuale)  e  un   impoverirsi  (dell ’anima).  Secondo   gli   antichi   Egizi ,   con   l ’arrivo   della   primavera   l ’Uovo   cosmico  plasmato  da  Ptah,  da   lui  deposto  sulle  rive  del  Nilo  e  qui  covato  dall’oca  sacra,   si  apriva  e  ne  usciva  Ra,   i l  Sole.   I l   f iume  viveva   in  simbiosi  col  dio  solare:  “Cresce,   io  cresco;  vive,   io  vivo”.  In  maggio,  al   ritorno  della  bella  stagione,   i  Celti   festeggiavano  Beltaine,  festa   dedicata   a   Bel   (o   Belenos),   i l   dio   della   luce.   Etimologicamente   i l  termine  Beltaine   signif ica   “fuoco   luminoso”:   ecco   perché   i   r iti   di   questa  festa   si   svolgevano   alla   luce   di   grandi   falò.   I l   fuoco   era   quello  dell ’ ispirazione,   la   forza  che  spinge  al  movimento,  che  chiama  all’aperto  e  r isveglia   i  sensi.  L’Equinozio   di   Primavera,   Alban   Eiler,   posto   a   Oriente,   rappresenta   i l  momento   della   ricezione:   r icezione   della   saggezza,   mentre   stiamo   di  fronte   ai   primi   raggi   del   Sole   che   sorge   i l   primo  mattino   di   primavera.  L’oriente   è   sempre   stato   associato   alla   saggezza   e   all ’ i l luminazione,  perchè   è   a   Oriente   che   sorge   i l   Sole.   In   questo  momento   noi   possiamo  aprirci  alla  saggezza  e  ai  poteri  che  possono  apportarci  chiarezza   . . .    Anticamente   tra   le   popolazioni   celtiche   si   usava   far   passare   i l   bestiame  attraverso   due   fuochi   “purif icatori”.   Anche   i   giovani   saltavano   sopra   i l  fuoco  per  propiziarsi   la   fortuna  nella   ricerca  della   sposa  o  dello   sposo;   i  viaggiatori   saltavano   i l   fuoco   per   assicurarsi   un   viaggio   sicuro   e   le  donne   incinte   per   assicurarsi   un   parto   facile.   In   primavera   si  celebravano   in   Grecia   i   Piccoli   Misteri   Eleusini   ad   Eleusi ,   una   piccola  città  dell’Attica.   I l  nome  signif ica  “arrivo”,  perché  si  narra  che  qui  arrivò  Demetra   cercando   la   f igl ia   Persefone   rapita   dal   dio   dei  morti,   Ade.   La  sparizione   ed   i l   ritorno   di   Persefone   venivano   ricordati   con   le   cerimonie  che  simulavano   la  morte  mistica  della  natura,   la  rinascita,   la   fecondità  e  la  generazione.  I l   messaggio   per   gli   iniziati   ai   Piccoli   Misteri   era   la   promessa   di  abbondanza   materiale   da   parte   della   dea   del   grano,   ma   anche   la  l iberazione   dall ’angoscia   e   dal   dolore   ed   un   trattamento   privilegiato  dopo   la  morte.  Omero,  parlando  dei  Misteri,  disse:  ”Coloro  che  non  conoscono  queste  sacre  cerimonie  e  coloro  che  vi  hanno  partecipato   non   avranno   uguale   destino   dopo   la  morte,   nel   regno   delle  ombre”.  

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Sham  El  Nessim  era  un’antica   festività  egiziana   le  cui   tracce   r isalgono  a  circa   4700   anni   fa.   Resta   una   delle   feste   pubbliche   Egiziane,   cade   i l  lunedì  e  coincide  con   l ’equinozio  di  primavera.  Per   i l   Cristianesimo,   le   date   degli   equinozi   di   2000   anni   fa,   dunque  tenendo   conto   dello   sfasamento   dovuto   alla   precessione   degli   equinozi,  corrispondono   al   giorno   e   alla   festività   l iturgica   del   concepimento   di  Gesù   (equinozio   primaverile   =   Annunciazione)   e   di   Giovanni   Battista  (equinozio  autunnale).  I  calcoli  per   i l  giorno  di  Pasqua  nella  chiesa  Cristiana  ( la  prima  domenica  dopo   la   prima   luna   piena   contemporanea   o   successiva   all ’equinozio   di  marzo),   usa   la   sua   definizione   specif ica   dell’equinozio   ‐   che   capita  sempre   i l   21  marzo.   I l   giorno   di   Pasqua   può   capitare   al   più   presto   i l   22  marzo.    L’equinozio   di  marzo   segna   i l   primo   giorno   dell ’anno   per   una   varietà   di  calendari,   inclusi   i l   calendario   Iraniano,   i l   calendario   Bahá’í .   I l   festival  Persiano   ( Iraniano)   del   Naw‐Ruz   viene   celebrato   in   questo   giorno.  Nell’antica  mitologia  persiana,   Jamshid,   i l   re  mitico  della  Persia,  ascese  al   trono   in   questo  giorno   e   ogni   anno  quest’evento   viene   commemorato  con   feste   per   due   settimane.   Queste   feste   rievocano   la   storia   della  creazione   e   l ’antica   cosmologia   del   popolo   Iraniano   e   Persiano.   È   un  giorno   di   festa   anche   per   l ’Azarbaijan,   l ’Afganistan,   l ’ India,   la   Turchia,  Zanzibar,   l ’Albania  e  diversi  paesi  dell ’Asia  Centrale,  è   festa  anche  per   i  Kurdi.   È   inoltre   una   festività   Zoroastrina,   è   anche   un   giorno   sacro   per   i  seguaci  della  Fede  Bahá’í  e  per   i  musulmani   Ismail i  Nizari   comunemente  chiamati  come  gli  Aga  Khanis.    L’Equinozio  d’autunno  segna   l ’ inizio  della  metà  oscura  dell’anno  e  quello  di   primavera   l ’esatto   opposto:   è   l ’ inizio   della  metà   luminosa,   quando   le  ore  di   luce   superano   le  ore  di  buio.  È   i l  primo  giorno  della  primavera,   la  stagione   della   rinascita,   associata   presso   varie   culture   a   concetti   come  ferti l ità,  resurrezione,   inizio.  Le  antiche  tradizioni  ci  offrono   infatti  tutta  una  serie  di  miti   legati  alla  primavera,  che  hanno  al   loro  centro   l ’ idea  di  un  sacrif icio  a  cui  succede  una   rinascita.  Un  mito  che  mostra  bene   l ’ idea  di   un   sacrif icio   e   di   una   successiva   rinascita   è   quello   frigio   di   Attis   e  Cibele:   Attis,   bell issimo   giovane   nato   dal   sangue   della   dea   Cibele   e   da  questa   amato,   voleva   abbandonarla   per   sposare   una   donna   mortale.  Cibele   lo   fece   impazzire   ed   egli   si   evirò  morendo   dissanguato.   Dal   suo  sangue  nacquero  viole  e  mammole.  Gli  dei,  non  potendolo  resuscitare,   lo  trasformarono   in  un  pino  sempreverde.    Dopo   l ’Equinozio,  si  svolgevano  nel  mondo  ellenico   le  Adonìe,   feste  della  resurrezione   di   Adone,   bell issimo   giovane   amato   dalla   dea   Afrodite   che  venne   ucciso   da   un   cinghiale   (forse   i l   dio  Ares   ingelosito).  Adone   era   in  realtà   i l   dio   assiro‐babilonese   Tammuz,   a   cui   i   fedeli   si   r ivolgevano  chiamandolo   “Adon”   (Signore).   Egli   dimorava   sei   mesi   all ’anno   negli  inferi ,   come   i l   sole   quando   si   trova   al   di   sotto   dell’equatore   celeste  (autunno   e   inverno).   Si   festeggiava   a   primavera   la   sua   risal ita   alla   luce  

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quando   si   r icongiungeva   alla   dea   Ishtar,   l ’equivalente   dell ’Afrodite  greca.  Allo   stesso  modo   si   festeggiava   Persefone   che   ritorna   nel  mondo  dopo  aver  trascorso  sei  mesi  nel  regno  dei  morti.    Tutti   questi   miti   ci   mostrano   l ’unione   di   un   simbolismo   celeste   ( i l  cammino   del   sole   nel   cielo)   e   un   simbolismo   terrestre   ( i l   r isveglio   della  Natura)   in   cui   riecheggia   i l   tema   del   matrimonio   fra   una   divinità  maschile,   celeste   o   solare,   ed   una   femminile,   legata   alla   terra   o   alla  luna.   La   primavera   era   infatti   la   stagione   degli     accoppiamenti   rituali ,  delle   nozze   sacre   in   cui   i l   Dio   e   la   Dea   (personificati   spesso   da   un  sacerdote   e   da   una   sacerdotessa)   si   accoppiavano   per   propiziare   la  ferti l ità.  Venivano   accesi   dei   fuochi   rituali   sulle   coll ine   e,   secondo   la   tradizione,  che   peraltro   è   rimasta   ancora   oggi   nel   folklore   europeo,   più   a   lungo  r imanevano  accesi,  più  fruttifera  sarebbe  stata   la  terra.  Questi   r iti   avevano   un   particolare   valore   soprattutto   nel   paganesimo  dell ’area   mediterranea   dove   già   all ’equinozio   i l   r itorno   della   bella  stagione   e   i l   rinnovarsi   della   natura   è   evidente.   Per   i   popoli   nordici ,  come   i   Celti , la   ricorrenza   primaveri le   più   importante   era   Beltane   che   si  celebrava  nella  notte  tra   i l  30  aprile  e   i l  1°  maggio.  Come   molte   delle   antiche   festività   pagane,   anche   l ’Equinozio   di  Primavera   fu  cristianizzato:   la  prima  domenica  dopo   la  prima   luna  piena  che   segue   l ’Equinozio   (data   f issata   nel   IV   secolo   D.C.),   i   cristiani  celebrano   la   Pasqua   commemorando   la   resurrezione   di   Cristo   avvenuta  proprio  durante   la   festività   ebraica   così  denominata   che   ricorda   l ’esodo  del  popolo  di   Israele  dall ’Egitto.  Ma  nei   simboli  e  nelle   tradizioni  collegate  a  questa   festa   sono  evidenti   i  r icordi   di     altre   e   ben   più   antiche   festività   poi   cancellate   dal  Cristianesimo  con  una  vera  e  propria  opera  di  sincretismo.  I l   termine   “Easter”   con   cui   in   inglese   si   designa   la   Pasqua   ci   riporta   ad  una  antica  divinità  pagana  dei  popoli  nordici,   la  dea  Eostre,  assimilabile  a  Venere,  Afrodite  e   Ishtar,   la  quale  presiedeva  ad  antichi  culti   legati  al  sopraggiungere   della   primavera   e   alla   ferti l ità   dei   campi.   I   popoli   Celti  denominavano   l ’equinozio   di   Primavera   “Eostur‐Monath”   e  successivamente   “Ostara”.   I l   nome   sembrerebbe   provenire   da   aus   o   aes  e   cioè   Est,   e   infatti   si   tratta   di   una   divinità   legata   al   sole  nascente   e  al  suo   calore.  E  del   resto   i l   tema  dei   fuochi  e  del   ritorno  dell’astro   sarà  un  tema   ricorrente   nel   prosieguo   delle   tradizioni   pasquali .   A   Eostre   era  sacra   la   lepre,   simbolo   di   ferti l ità   e   animale   sacro   in  molte   tradizioni.   I  Britanni   associavano   la   lepre   alle   divinità   della   luna   e   della   caccia   e   i  Celti   la   consideravano  un  animale  divinatorio.   Si  dice   che   i  disegni   sulla  superficie   della   luna   piena   raffigurino   una   lepre,   ricordo   questo  dell ’associazione   dell ’animale   con   divinità   lunari.  Questa   raffigurazione  della   “lepre  nella   luna”  appare  nelle   tradizioni   cinesi,   europee,  africane  e   indiane.   Nella   tradizione   buddhista   le   leggende   narrano   di   come   una  lepre   si   sacrif icasse  per  nutrire   i l  Buddha  affamato,  balzando  nel   fuoco.  

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In   segno  di  gratitudine   i l  Buddha   impresse   l ’ immagine  dell ’animale   sulla  luna.   In   Cina   la   lepre   lunare   ha   un   pestello   ed   un   mortaio   con   cui  prepara   un   elis ir   di   immortalità.   Gli   Indiani   Algonchini   adoravano   la  Grande   Lepre   che   si   diceva   avesse   creato   la   Terra.   Nell’antica   Europa   i  Norvegesi   rappresentavano   le   Divinità   lunari   accompagnate   da   una  processione   di   lepri   che   portano   lanterne.   Anche   la   Dea   Freya   aveva  come   inservienti   delle   lepri   e   la   stessa   Dea   Eostre   era   raffigurata   con  una   testa   di   lepre.   La   lepre   di   Eostre,   che   deponeva   l ’uovo   della   nuova  vita  per  annunciare   la   rinascita  dell ’anno,  è  diventata   l ’odierno   conigl io  di   Pasqua   che   porta   in   dono   le   uova,   altro   simbolo   di   ferti l ità.Così   le  uova   pasquali   si   ricollegano   alle   tradizioni   pagane   in   cui   si   celebrava   i l  ritorno   della   dea   andando   a   scambiarsi   uova   “sacre”   sotto   l ’albero  ritenuto   “magico”   del   vi l laggio,   usanza   che   collega   Eostre   alle   divinità  arboree  della  ferti l ità.  E   l ’uovo   non   è   scelto   a   caso   ma   è   da   sempre   simbolo   di   vita,   di  creazione,   di   rinascita.   Per   i l   primitivo   raccoglitore   e   cacciatore   la  primavera   portava   gli   uccell i   a   deporre   le   proprie   uova   e   dunque   ad  avere  un  nuovo  sostentamento  dopo   l ’austerità  dell ’ inverno.  E   la  nascita  del   mondo   da   un   uovo   cosmico   è   un’idea   universalmente   diffusa   che  veniva  celebrata  presso  molte  civi ltà  alla   festa  equinoziale  di  primavera,  quando   la   natura   r isorge.   Infatti   in   numerose   mitologie   un   uovo  primordiale,  embrione  e  germe  di  vita,  è   i l  primo  essere  ad  emergere  dal  Caos:   è   “l’Uovo   del  mondo”   covato   da   una   Grande   Dea   e   dischiuso   dal  Dio   Sole.   Un   mito   dell ’ India   narra   che   nella   notte   dei   tempi   tutto   era  immerso   nelle   tenebre   e   sepolto   in   un   sonno   profondo.   L’Assoluto   volle  creare   i l   cosmo   dalla   propria   sostanza,   così   creò   le   acque   e   vi   depose   a  galleggiare   un   uovo   splendente   i l   quale   generò   al   proprio   interno  Brahma,   i l   Creatore,   che   divise   poi   l ’uovo   stesso   in   due   parti ,   formando  la  terra  e   i l  cielo.  

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“i  Fratelli  scrivono  o  suggeriscono”   

dal  Fratello  Fabio  Neri:  Ci  sedemmo  dalla  parte  del  torto  visto  che  tutti  gli  altr i  posti  erano  occupati.  Bertolt  Brecht  

 

dal  Fratello  Nicola  Cutrera:  Che  cos'è   l 'uomo  nella  natura?  Un  nulla   in  confronto  con   l ' infinito,  un  tutto   in  confronto  al  nulla,  qualcosa  di  mezzo  tra   i l  nulla  e   i l  tutto."      Blaise  Pascal.  

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“Manifestazioni,  convegni  e  non  solo”  dal  Fratello  Enrico  Consonni:  Aiutiamo   la  nostra   rivista  “L’Ipotenusa”  a   raggiungere   l ’obiettivo  che   i  Fratell i  che  operano  per  questa  pubblicazione  si  sono  dati.  I l  Fratello  Massimo  Raffo  ci  spiega  come:  Centro  di  Documentazione   Ipotenusa  via  Jacopo  Bernardi  n.  14   ‐  10064  Pinerolo  (To)   ‐ Italia  tel.  +39  0121  323720   ‐  fax  +39  0121  202994  e‐mail:  [email protected]  Anche  noi   in  1000!!!  Gennaio  2011  Carissimo  Fratel lo  Per   l 'anno  2011   L' lpotenusa   si  prefigge  un   importante   traguardo:  quello  di   raggiungere   i   1000   abbonati.   Non   è   un   r isultato   così   facile   da  realizzare  ma   siamo   f iduciosi   che,   con   un   pò   di   buona   volontà   e   con   un  pò   di   collaborazione   da   parte   di   tutti   i   Fratell i ,   potremmo   tentare   di  conseguirlo.  La  formula  è   la  seguente:  

∴ Ciascun  Fratello  sottoscrive  o  rinnova   i l  proprio  abbonamento.  ∴ Ciascun   abbonato   si   attiva   per   presentare   almeno   un   nuovo  

abbonato.  ∴ Ciascun   M∴V∴   promuove   nella   propria   R∴L∴ l ’abbonamento   dei  

FF∴  a  piedil ista.  L'Ipotenusa,   che   è   i l   periodico   ufficiale   del   Collegio   Circoscrizionale   dei  MM∴VV∴   del   Piemonte   e   Valle   d'Aosta,   è   una   pubblicazione   ricca   di  contenuti   e   di   facile   lettura,   comprensibile   soprattutto   da   parte   dei  giovani   Apprendisti   ma   utile   e   apprezzata   anche   dai   Compagni   e   dai  Maestri ,   scritta   da   Fratell i   per   i   Fratell i ,   ma   non   per   questo   meno  elevata  nella  qualità  degli  articoli  e  nel  rigore  della   l inea  editoriale.  Ci  auguriamo  che  anche  Tu,  che  hai   l iberamente   scelto  di   far  parte  della  nostra   Istituzione   concordi   con   noi   sull ' importanza   della   diffusione   del  l ibero  pensiero,  della  cultura,  della  storia  e  della  Tradizione  della  Libera  Muratoria.  Ti   rivolgiamo   pertanto   l 'appello   di   sostenere   i l   nostro   lavoro   e   di  aiutarci   nella   promozione   della   nostra   antica   ed   apprezzata   rivista  soprattutto  nei  confronti  dei  neofit i .  Nel  caso  Tu  voglia  accogliere   i l  nostro   invito,  Ti  ricordiamo  chela    Rivista   ha   una   cadenza   tr imestrale   e   che   l ' importo   annuo  dell 'abbonamento  è  di  €  20,00.  L'abbonamento   si   può   effettuare   versando   l ' importo   sul   C/C   Postale   n.  36784296,   intestato   al   Centro   di   Documentazione   Ipotenusa,   oppure  tramite  bonifico  bancario   sul   codice   IBAN  del  Centro  di  Documentazione  Ipotenusa  che  è   i l  seguente:  IBAN:   IT35Y0760101000000036784296  (Banco  Posta).  

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Infine,   per   rendere   più   accessibile   questa   nostra   promozione,   Ti  proponiamo   di   sottoscrivere,   in   un'unica   soluzione,   l 'abbonamento   per   i  prossimi  3  anni  al  prezzo  speciale  di  €  45,00.  Grazie  per   l 'adesione  ed   i l  sostegno  che  ci  auguriamo  non  vorrai  negarci.  Con   i l  più  cordiale  TFA.  La  Direzione  del  C.D.I.  

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dal  Fratello  Cesare  Marco  De  Lorenzi:  È  nata   la  Fondazione  Cielo  Stellato  Onlus .  25  anni   fa,   i l  10   febbraio  1986,   veniva  ucciso  dalle  Brigate  Rosse   Lando  Conti,   ex   Sindaco   di   Firenze.   Dopo   anni   di   battaglie   per   l ’affermazione  dei   diritti   delle   vittime   del   terrorismo   e   della  mafia,   in   sua  memoria ,   i l  f igl io,   Lorenzo  Conti  ha  deciso  di   fondare  una   Fondazione  per  aiutare   le  famiglie   delle   vittime   del   dovere   e   quelle   che   hanno   dei   bambini   che  necessitano  di  cure  costosissime.  Conto  corrente  con   le  seguenti  coordinate:  IBAN:I   T48D0103002841000000995587   Intestato   a   Fondazione   Cielo  Stellato  Onlus;  si   spera   nell 'adesione   a   questo   progetto.   Si   aderisce   mediante   un  versamento  (bonif ico)  annuale  di  €  10,00.  

      

“Accadimenti”  del  Fratello  Cesare  Marco  De  Lorenzi:   

A  Milano  dal  28  marzo  al  25  maggio  2011,  Museo  del  Risorgimento,   via  Borgonuovo   23,   ciclo   di   otto   incontri   sul   tema:   “All’Oriente   d’Italia.  Unità,   Massoneria   e   Saperi   tradizionali”,   per   i   150   anni   dell ’Unità  d’Italia   con   i l   patrocinio   del   Comune   di   Milano   ‐   Dipartimento   della  Cultura,  dell ’Università  degli  Studi  di  Milano  –  Dipartimento  di  Filosofia,  del  Grande  Oriente  d’Italia.  Comitato   scientif ico:  Davide  Bigall i ,  Giorgio  Fedocci,   Paolo   Gastaldi,   Marina   Messina,   Massimo   Rizzardini,   Andrea  Vento.  Parteciperanno  quali  oratori:  Davide  Bigall i ,  Claudio  Bonvecchio,  Marco   Cuzzi,   Antonino   De   Francesco,   Marcello   Fagioli ,   Bernardino  Fioravanti,  Giorgio  Gall i ,  V.  Paolo  Gastaldi,  Morris  Lorenzo  Ghezzi,   Ivano  Granata,   Anna   Maria   Isastia,   Giovanni   Lasi,   Antonio   Panaino,   Marco  Pasi,  Massimil iano  Rizzardini.  Info  02  88454599  mail:  [email protected]  vedere  manifestino  allegato.  Al   Castel lo   di   Belgioioso,   Belgioioso   (Pv)   terza   edizione   di   “Bravo”  Maestri   di   Qualità,   evento   dedicato   all ’arte   e   all ’artigianato   che   si  svolgerà   nei   giorni   26/27   marzo,   orario   di   visita   dalle   10   alle   20  continuato.   Trattasi   di   una   mostra   tematica   sui   mestieri   artigianali   di  tradizione   e   particolari.   Una   selezione   di   circa   50/60   espositori  provenienti   da   tutta   l ' Ital ia   ed   in   più   una   sezione   dedicata   alla  gastronomia.   I l   Fraterno   amico  Maurizio   Fusari   rappresenterà   i l  mondo  

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della  gioielleria  ed  oreficeria  d'arte  oltre  alle  pietre  preziose  con  un  suo  spazio   espositivo   in   cui   sarà   personalmente   presente   per   incontrare   e  ricevere  gli  amici  che  vorranno  passare  un  momento  di  distensione  e  una  piacevole   visita   al   castel lo.   Nel   caso   qualcuno   fosse   interessato,   può  telefonargli   (037‐88888)   e,   f ino   a   che   saranno   in   sua   disponibil ità,  fornirà  dei  biglietti  per   l ' ingresso  omaggio.  

È  nata   l 'associazione  Movimento  per   la  Cultura.  Chi  volesse  partecipare  può   iscriversi:  soci   fondatori  €100,00  dei  quali  €30  come   iscrizione  e  €70  annuali,   soci   ordinari   €30   dei   quali   5   come   iscrizione   e   25   annuali .   I  Sostenitori   con   un   minimo   di   €100.   Per   le   quote   IBAN:   IT   26   K   02008  02228  000101343845  Unicredit  Banca  corso   Ital ia  15,  34100  Trieste.  I l  C.F.  dell 'associazione  è  90130350326  Ad   aprile   esce   nelle   l ibrerie   ital iane   “Bent   Parodi.   Tradizione   e  Assoluto”   (Tipheret   editore,   Acireale‐Roma),   i l   l ibro   di   Alberto   Samonà  dedicato   al   celebre   scrittore   e   giornalista   sici l iano,   studioso   di  esoterismo   e   del   mondo   delle   rel igioni,   scomparso   nel   2009.   L’ intento  del   volume   è   raccontare   l ’universo   simbolico   della   Tradizione,  approfondendo   i l   pensiero   di   uno   dei   suoi   principali   esponenti   ital iani  degli   ultimi   anni:   nelle   pagine   di   questo   saggio   si   tenta,   infatti ,   di  fornire   un   contributo   alla   conoscenza   delle   idee   di   Bent   Parodi,  tracciando   le   coordinate   della   sua   visione   della   vita,   delineando   i  contorni   dell’ ideale   da   lui   sempre   perseguito   di   una   “aristocrazia   dello  spirito”,  non   legata  all’appartenenza  ad  una   specif ica  classe   sociale,  ma  composta   da   uomini   e   donne   accomunati   dal   senso   del   Sacro   e   della  trascendenza  di  sé  e  del  mondo.  I l   21   Marzo   1987   la   Gran   Loggia   approva   i   punti   che   sanciscono  “l’ identità”  del  Grande  Oriente  d’Italia.  

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Amicizia  è  ascoltare  gli  altri  come  vorresti  che  gli  altri  ascoltassero  te.   

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Lunedì  21  marzo  2011  i l  21  marzo,  alle  ore  00  21’  sarà  esattamente   i l  momento  equinoziale.  L’Equinozio   di   primavera ,   come   quello   d’autunno,   è   uno   dei   due  momenti   dell ’anno   in   cui   giorno   e   notte   sono   in   perfetto   equil ibrio   ( la  parola  equinozio  deriva  dal   latino  “aequus  nox”,  notte  uguale).  Astronomicamente   l ’equinozio   di   primavera   (chiamato   anche   Vernale)   è  i l  momento   in  cui   i l  sole  si  trova  al  di  sopra  dell ’equatore  celeste.  Milano   ore   20,00   Tempio  Grande .  Alzaia  Naviglio  Grande,   158.   Tornata  Rituale   della   R∴L∴   Missori   Risorgimento   n°   640   all’Or∴   di   Milano.  Durante   i   Lavori   si   Traccerà   una   Tavola   sul   signif icato   dell ’Equinozio   di  primavera.  Modena   ore   20,30   Casa   Massonica   di   Modena.   Via   Pietro   Giardini  486/h.   Tornata   Rituale   della   R∴L∴   Fratel lanza   e   Progresso   n°   987  all’Or∴  di  Modena.  

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Novara   20,30   Casa   Massonica   novarese ,   via   dell ’Archivio   5.   Tornata  Rituale   della   R∴L∴ .   Alessandro   Antonell i   n°   857   all’Or∴ .   di   Novara.  Durante   i   Lavori   verrà   Tracciata   una   Tavola   dal   Fr∴ .   D.   N..   Seguirà  fraterno  convivio.  Torino   ore   21,00   Conservatorio   “Giuseppe   Verdi”   di   Torino .   Piazza  Bodoni.   Concerto   Cori   Risorgimentali   21  marzo   2011.   La   Loggia  Madre  Ausonia   n°   11   all’Or∴   di   Torino,   insieme   all ’Accademia   Corale   “Stefano  Tempia”   di   Torino,   all’ interno   delle   celebrazioni   del   150°   anniversario  dell ’Unità  d’Italia,  con  spir ito   r ievocativo  degli   ideali  di  quei  Fratell i  che  con   la   loro   volontà   e   sacrificio   contribuirono   a   creare   la   nostra   amata  patria,   in   particolare   i   FFrr∴   Nigra,   Buscalioni,   Kosuth,   Govean,   La  Farina   che   ornarono   le   Colonne   della   Loggia   Madre   al   momento   della  sua   fondazione,   organizza   i l   concerto   che   rappresenta   un   impagabile  excursus  artistico,  musicologico  e  sociale  nell ’ambito  del  periodo  storico  torinese   ed   ital iano   compreso   tra   i l   1828   e   i l   1866.   Verranno   eseguite  musiche  e   canti  patriottici  e  popolari  di  Mercadanti,  Donizzetti ,  Rossini,  Paisiel lo,   Verdi,   Mabell ini   Mattei,   Fabbrica,   Coccia,   Giorza,   Novaro,  Forni,  Mercadante,   Ciardi,   Castoldi,   Pastore,   Krakamp,   Novaro/Mameli,  verranno   recitati   testi   di   Nigra,   Manzoni,   Fusinato,   Carducci,   Novaro,  Carbone   …   dal   Coro   Stefano   Tempia,   dalla   Corale   Polifonica   di  Sommariva   Bosco   con   i l   maestro   Francesco   Cavalieri   al   pianoforte   e   i l  soprano  Francesca  Rotondo.  Per   informazioni   e   prenotazioni   mail.   [email protected]   ‐  [email protected]  338  6872497  338  4435066  Milano   ore   21,00   Teatro   San   Babila,   corso   Venezia   2/a .   Concerto   Pro  terremotati   del   Giappone,   alla   serata   interverranno   i l   Console  Giapponese   Naotaka   Sakaguci,   i l   Presidente   della   Provincia   Podestà   ed  altre   personalità.   Durante   la   serata   si   esibirà  Midori   Sakaguci   (moglie  del   console),   primo   viol ino   Alessadra   Sonia   Romano   e   la   sua   orchestra  "Serenata  Ensemble".  

 

Martedì  22  marzo  2011  Francavil la   al   Mare   (Ch)   ore   20,00   Casa   massonica.   Viale   De   Simone,  44.   Tornata   Rituale   della   R∴L∴   Ariel   n°   1252   all’Or∴   di   Francavil la.  Durante   i   Lavori   i l   Fr∴   V.   DeL∴   scolpirà   una   Tavola   “Non   è   consentito  ad   alcuno   di   passare   dall ’una   all ’altra   colonna”.I l   signif icato   di   tale  impedimento.  Coquio   Trevisago   (Va)   ore   20,00   Casa  Massonica .   Tornata  Rituale   della  R∴L∴   C.   Cattaneo   n°   700   all’Or∴   di   Varese.   Dopo   i   Lavori   i   Fratell i   si  r itrovano   in  agape  fraterna.    Milano  ore  18,00  Aula  Magna  Università  del  Card.  Colombo.  Piazza  San  Marco,   2.   Istituto   Studi   Umanistici   F.   Petrarca,   ciclo   di   lezioni   “Potere  laico  e  potere   rel igioso  nel  Medioevo  e  nel  Rinascimento”,  conferenza  di  Virginio  Aimone,  Università  di  Friburgo:  “Potere  Laico  e  Potere  Religioso  nel  Medioevo:   la  dottrina  delle  due  spade”.  

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Per   informazioni   Istituto   Studi   Umanistici   F.   Petrarca   via   Gasparo   da  Salò,  7  tel.  02  6709044  www.irst.netistpetrarca@iol. it    

 

Giovedì  24  marzo  2011  Milano   ore   20,30   Tempio   Grande.   Via   Alzaia   Naviglio   Grande,   158.  Tornata   Rituale   della   R∴L∴   Giuseppe   Zanardell i   n°   1228   all ’Or∴   di  Milano.   Durante   i   Lavori   in   Gr∴   di   Compagno,   i l   Fr∴   L∴   F∴   traccerà  una   Tavola:   “Stati   d’animo   e   processi   alchemici   nei   primi   passi  nell ’ Istituzione”.  Alessandria  ore  20,30  Casa  massonica  alessandrina .  Piazza  D’Annunzio,  2.   Tornata   Rituale   della   R∴L∴   Santorre   di   Santarosa   n°   1   all’Or∴   di  Alessandria.   I   Lavori   procederanno   unitamente   alle   altre   due   R∴   Logge  all’Or∴   di   Alessandria,   la   R∴L∴  Marengo   n°   1061   e   la   R∴L∴   Pitagora  n°   1065   e   alla   presenza   del  G.M.O.  Grande  Oratore   Fr∴  Morris   Lorenzo  Ghezzi.  Per  comunicazioni  e  per   la  partecipazione  mail:  [email protected]    

 

Venerdì  25  marzo  2011  Milano   ore   20,00   Casa   Massonica   milanese.   Via   Rucellai,   23.   Tornata  Rituale,  nei  primi  due  Gradi,  della  R∴L∴  Umanità  e  Progresso  Krishna  n°  43  all’Or∴  di  Milano.  Durante   i  Lavori   in   I I°  Gr∴   i l  Fr∴  C∴  DS∴  traccerà  la   Tavola   sul   tema:   “Le   parole   d’ordine   e   di   passo   in   grado   di  Compagno”.  Torrenova   (Me)   ore   19,30   Tempio   Massonico .   Via   Nazionale.   Tornata  Rituale  della  R∴L∴  Agatirso  n°  1229  all’Or∴  di  Torrenova  (Me).  Durante  i   Lavori   in   Camera   di   Mezzo   i l   Fr∴   A∴   C∴   traccerà   una   tavola   sulla  tematica  “L’azione  magica,   i l  disinteresse  ed   i l  sacrif icio”.  Pavia   ore   20,30   Casa  Massonica   pavese .   Via   Porta   Calcinara.   Tornata  Rituale,   ritualità   Emulation,   della   R∴L∴  Akhen  Aton   n°   1132   all ’Or∴   di  Pavia.  Seguirà  fraterno  spuntino.  Pesaro   Casa   Massonica ,   via   Almerigo   di   Ventura,   40.   Tornata   Rituale  congiunta   della   RR∴LL∴   Victor  Hugo   1893   n°   1273   all ’Or∴   di  Urbino   e  De  Hominis  Dignitate  n°  1314  all’Or∴  di  Senigall ia  tracciando  una  tavola  su   "Considerazioni   sui   150   anni   dell'Unità   d'Italia".   Nell 'ambito   delle  iniziative   locali   volte   a   festeggiare   i l   centocinquantesimo   dell 'Unità  d'Ital ia,   le   Logge   Victor   Hugo   1893   n°   1273   all’Or∴   di   Urbino   e   De  Hominis  Dignitate  n°  1314  all’Or∴  di  Senigall ia  daranno  vita,  venerdì  25  marzo,  ad  una   tornata   congiunta  nella  Casa  Massonica  di  Pesaro,   in  Via  Almerigo   di   Ventura,   40.   Dopo   la   rituale   apertura   si   procederà   alla  sospensione   dei   lavori .   Successivamente   i l   Prof.   Vittorio   Ciarrocchi,  insigne   storico   e   latinista,   sarà   introdotto   nel   tempio   per   una   breve  relazione   circa   le:   "Considerazioni   sui   150   anni   dell 'Unità   d'Ital ia".  L' impegno   delle   varie   Officine   marchigiane   di   celebrare   l 'Unificazione  rappresenta  un  messaggio  di   identità  ed  unità  nazionale  nella   tradizione  laica  sentita  da  tutta   la  Comunione  

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Cagliari  ore  20,15  Casa  Massonica   cagliaritana ,  piazza   Indipendenza  1.  Tornata   Rituale,   ritualità   Emulation,   della   R∴L∴   Heradon   n°   1224  all’Or∴  di  Cagliari .   L'agenda  dei   Lavori  prevede   cerimonia  di   Iniziazione  al  Grado  di  A.A.L.M.  del  profano  E.A.C..  Al  termine  fraterno  convivio.  Milano   ore   19,30  Hotel  NH   President   (già   Jolly  Hotel   President).   Largo  Augusto,   10.   I l   Frifay   Club,   insieme   a   Casa   d’Europa  Milano,   organizza  serata   con   conferenza.   "Fare   l ' Italia"   I l   processo   di   costruzione   dello  Stato   unitario   e   l ’Europa   Relatrice   Prof.   Maria   Luisa   Betri,   Università  degli  Studi  di  Milano.  Programma  della   serata:  Ore  19.30   L’associazione  Amici   della   Scala   e   della  Musica   presenta:   breve   viaggio   attraverso   la  musica   di   Giuseppe   Verdi,   espressione   dello   spir ito   del   Risorgimento  Italiano.   Alessandra   Sonia   Romano   violino,   Luca   Policarpo   pianoforte;  partecipa   i l   soprano  Midori   Sakaguchi..   Ore   20.00   Aperit ivo.   Ore   20.30  Introduzione   dell’Avv.   Isetta   Pinto   e   Conferenza   della   Prof.ssa   Maria  Luisa   Betri.   Ore   21,15   Ricca   cena   con   sorprese.   La   quota   di  partecipazione   sarà   di   €   43,00   per   i   soci   e   di   €   45,00   per   gli   amici .  Prenotatevi   per   tempo,   telefonando   a:   Segretaria   Friday   Club   Rosa  Spano   3392236679   o   Avv.   Isetta   Pinto   02‐7600   1857   Siti : www.fridayclub.it,  www.casadeuropamilano.org  

 

Sabato  26  marzo  2011  Perugia   ore   16,00   Nuova   Casa   Massonica .   Corso   Cavour,   97   Tornata  Rituale  della  R∴L∴  Quatuor  Coronati  n°  1166  Or∴  di  Perugia.  Ore   16,00   ‐   Tornata   Rituale,   r iservata   ai   Fratell i   del   GOI,   con   la  cerimonia   di   affi l iazione   di   tre   nuovi   Membri   Onorari   della   nostra  Loggia,   i   Fratel l i   F.  B.  di   Trieste,  P.  P.  di   Salerno   e  P.  P.  di  Rende,  per   i l  contributo   che   da   anni   essi   ci   regalano   negli   studi   che   insieme  svi luppiamo.   Sempre   per   lo   stesso  motivo   altr i   due   Fratell i   che   devono  essere   affi l iati  ma   che   per   altr i   impegni   personali   non   possono   venire   a  Perugia,   i  Fratel l i  S.  F.  di  Messina  e  A.  P.  di  Ravenna  verranno  affi l iati   in  un   secondo   tempo.   A   tutti   e   cinque   un   ringraziamento   per   la   loro  collaborazione  e  per  aver  accettato   la  nostra  proposta.  Siamo  onorati  di  averl i  con  noi.  Ore  18,00   ‐  Dopo   la  chiusura  dei  Lavori  Rituali  apriremo   i l  Tempio  a  tutti  gli   Amici   del   Circolo,   iscritti   appartenenti   ad   altre  Obbedienze   e   iscritti  non   massoni,   Uomini   e   Donne   (al le   quali ,   oggi   invio   i   miei   auguri   più  affettuosi  per   la   loro  più   importante  giornata  dell 'anno).  L'Oratore  della  serata  sarà   i l  Fr∴  Massimo  Biondi  della  R∴L∴  Sebezia  all ’Or∴  di  Napoli  che   ci   parlerà   de   " I l   Testamento   di   Pietra   di   Raimondo   di   Sangro  Principe  di  Sansevero".  Ore  20,00   ‐  Andremo  a  cena  al  Ristorante  La  Piazzetta  vicino  all 'Albergo  Priori  dovete  potete   telefonare   (075.5723378)  per  dire   se  avete  bisogno  di   camere   o   anche   solo   per   comunicare   se   r imanete   a   cena   (ambedue   i  casi   prezzi   speciali) .   Per   coloro   che   si   fermano   a   dormire   avrei   pensato  di   fare   i l   giorno   dopo   una   visita   alla   Chiesa   Templare   di   San   Bevignate  restaurata,   di  mattina   verso   le   ore   10   con   le   auto   già   pronte   e   cariche  

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dei   bagagli ,   in   modo   che   f inita   la   visita   ( in   un'oretta   si   fa   tutto,  compresa   la  visita  al  percorso   sotterraneo  dopo   sono   stati   trovati   i   resti  romani   di   una  Domus   e   di   una   vasca   per   tinteggiare   le   lane)   potete   già  partire  da  quel  punto   vicino  alla   superstrada   sia   verso   i l  Nord   che   verso  i l  Sud.  

 

Cambio  data  spostato  da  sabato  26  marzo  a  domenica  27  marzo  Domenica  27  marzo  2011  Livorno  ore  9,30  Casa  Massonica   l ivornese .  Replica  del   l     Seminario per  i   Maestri   delle   colonne   di   armonia   del   Grande   Oriente   d’Italia.   I l   12  marzo  a  Firenze,   i l  26  marzo  a  Livorno,   i l  7  maggio  a  Massa  Marittima.   I l  Collegio  Circoscrizionale  della  Toscana  promuove  un  Seminario   rivolto  ai  Maestri   delle   Colonne   di   armonia.   La   Musica,   i l   Rituale   in   Grado   di  Apprendista   e  modalità  d’opera  a   cura  dei   Fratell i  Guido  Boni  dell ’Or∴  di   Firenze   e   Bruno   Frediani   dell ’Or∴   di   Siena.   Tutti   consapevoli  dell ’abbinamento   musica‐ritualità,   ci   sembra   utile   per   molti   Fratell i  delle   varie   Officine   poter   offr ir   loro   questa   opportunità   di   rif lessione   e  di   Tecnica   che   può   risultare   fondamentale   per   creare   quel   giusto   cl ima  durante   i   lavori .   I l   Seminario   sarà   replicato   in   tre   località   diverse   della  regione:   Firenze,   Livorno,   Massa   Marittima,   questo   per   fornire  l ’opportunità   a   più   Fratel l i   di   poter   intervenire.   Si   svolgeranno   tutti   di  sabato  al  mattino  a  partire  dalle9.30  presso   le  Case  massoniche  delle  tre  località  toscane.  

 

Lunedì  28  marzo  2011  Milano   ore   20,30   Casa   Massonica   milanese .   Via   Rucellai,   23.   Tornata  Rituale  della  R∴L∴  Umanità  e  Progresso  n°  608  all’Or∴  di  Milano.  Chatil lon   (Ao)   ore   20,30   Casa   Massonica   Località   Solei l ,   16.   Tornata  Rituale,   r itualità   Emulation,   della  R∴L∴  Mont‐Blanc   n°   1197.   all ’Or∴di  Saint   Vincent   (Ao).   Tornata   in   grado   di   Apprendista     Tavola   del   Fr∴  G∴A∴ .  Pavia   ore   20,00   Casa  Massonica   pavese .   Via   Porta   Calcinara.   Tornata  Rituale  della  R∴L∴  Gerolamo  Cardano  n°  63  all’Or∴  di  Pavia.  Milano   ore   18,00  Museo   del   Risorgimento ,   via   Borgonuovo   23.   “Prima  dell’Unità,   dalla  Massoneria   Italiana   alla   Carboneria”.   Primo   incontro,  di   un   ciclo   di   otto,   sul   tema:   “All ’Oriente   d’Ital ia.   Unità,  Massoneria   e  Saperi   tradizionali”.   Relatori   Antonino   De   Francesco,   Università   degli  Studi  di  Milano,  V.  Paolo  Gastaldi,  Università  degli  Studi  di  Pavia.  Con   i l  patrocinio   dell ’Università   degli   Studi   di   Milano   –   Dipartimento   di  Filosofia,   del   Grande   oriente   d’Ital ia,   del   Comune   di   Milano  Dipartimento   della   Cultura,   per   i   150   anni   dell ’Unità   d’Italia.   Comitato  scientifico:   Davide   Bigall i ,   Giorgio   Fedocci,   Paolo   Gastaldi,   Marina  Messina,  Massimo  Rizzardini,  Andrea  Vento.  Info  02  88454599  mail:  [email protected]  Questi   incontri   costituiranno   una   virtuale   "marcia   di   avvicinamento"   al  convegno,   sempre   organizzato   da   Grande   Oriente   d'Ital ia   in  

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collaborazione   con   i l   Collegio   Lombardo   previsto   per   i l   28   maggio   su  "Unità  Nazionale   e   Federalismo"  a  Milano   in  piazza   San  Babila  presso   i l  Teatro  Nuovo.  

 

Martedì  29  marzo  2011  Milano   ore   20,00   Casa   Massonica   milanese.   Via   Rucellai,   23.   Tornata  Rituale   della   R∴L∴   Avalon   n°   1173   all’Or∴   di  Milano.   Durante   i   lavori  Rituali,  cerimonia  di   Iniziazione  dei  recipiendari  sig.ri  Z.,  S   .e  T.  Pavia   ore   20,30   Casa   Massonica   pavese.   Porta   Calcinara   41.   Tornata  Rituale   R∴L∴   Giunio   Bruto   Crippa   n°   979   all ’Or∴   di   Pavia.   Tornata  Rituale   in  Grado  di  Compagno  d’Arte.  Milano  ore  18,00  Aula  Magna  Università  del  Card.  Colombo .  Piazza  San  Marco,   2.   Istituto   Studi   Umanistici   F.   Petrarca,   ciclo   di   lezioni   “Potere  laico  e  potere   rel igioso  nel  Medioevo  e  nel  Rinascimento”,  conferenza  di  Salvatore  Prosdocimi,  Università  di  Brescia:  “I  rapporti  tra  Potere   laico  e  Potere   rel igioso,   l ’eredità   intermedia   e   i   problemi   dell’età  contemporanea”.    Per   informazioni   Istituto   Studi   Umanistici   F.   Petrarca   via   Gasparo   da  Salò,  7  tel.  026709044  www.irst.netistpetrarca@iol. it    

 

Mercoledì  30  marzo  2011  Milano   ore   18,00   Museo   del   Risorgimento ,   via   Borgonuovo   23.   “La  squadra  e   i l   compasso.  Simboli  e   l inguaggi  della  Massoneria” .  Secondo  incontro,   di   un   ciclo   di   otto,   sul   tema:   “All ’Oriente   d’Ital ia.   Unità,  Massoneria   e   Saperi   tradizionali”.   Relatori   Claudio   Bonvecchio,  Università   degli   Studi   dell ’ Insubria,   Antonio   Panaino,   Università   degli  Studi  di  Bologna.  Con   i l  patrocinio  dell ’Università  degli  Studi  di  Milano  –  Dipartimento   di   Filosofia,   del   Grande   oriente   d’Italia,   del   Comune   di  Milano   Dipartimento   della   Cultura,   per   i   150   anni   dell ’Unità   d’Italia.  Comitato   scientifico:   Davide   Bigall i ,   Giorgio   Fedocci,   Paolo   Gastaldi,  Marina  Messina,  Massimo  Rizzardini,  Andrea  Vento.  Info  02  88454599  mail:  [email protected]  Questi   incontri   costituiranno   una   virtuale   "marcia   di   avvicinamento"   al  convegno,   sempre   organizzato   da   Grande   Oriente   d'Ital ia   in  collaborazione   con   i l   Collegio   Lombardo   previsto   per   i l   28   maggio   su  "Unità  Nazionale   e   Federalismo"  a  Milano   in  piazza   San  Babila  presso   i l  Teatro  Nuovo.  

 

Venerdì  1   ‐  Sabato  2   ‐  Domenica  3  Aprile  2011   ‐  Rimini  Gran  Loggia.  Venerdì   1°   aprile,   sabato   2   e   domenica   3,   si   svolgerà   a   Rimini   la  consueta   Gran   Loggia   presso   i l   padigl ione   della   nuova   f iera.   È   l ’assise  che   vede   r iunit i   i   Maestri   Venerabil i   della   Logge   ital iane   del   Grande  Oriente   d’Italia   e   l ’occasione   per   assistere   a   convegni,   tavole   rotonde   e  mostre   storico‐documentali .   Si   ricorda   brevemente   i l   programma:  Venerdì  1°  aprile  ore  15,00  Apertura  e  Ripresa  dei   Lavori  Rituali ,   saluto  ai  rappresentanti  dei  Corpi  Rituali ,  relazione  morale  del  Grande  Oratore,  sospensione   dei   Lavori;   ingresso   di   Fratell i   non   accreditati   ai   Lavori,  

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Loggia   aperta   al   pubblico   profano,   Ospiti   ed   Autorità   intervento  musicale,  allocuzione  pubblica  del  Gran  Maestro.  Sabato  2  aprile  ore  9,30  Ripresa  dei  Lavori,  relazione  amministrativa  del  Gran   Segretario,   relazione   del   Consiglio   dell ’Ordine,   comunicazione   del  Responsabile   della   Bibl ioteca   Nazionale   del   G.O.I. ,   discussione   e  votazione   proposte   delle   Rispettabil i   Logge   (art.   86‐2°,   discussione   ed  approvazione   della   proposta   di   riforma   del   sistema   sanzionatorio  discipl inare;   sospensione   dei   Lavori.   Domenica03   aprile   ore   9,30:  ingresso  Apprendisti,  Compagni  e  Maestri,  ripresa  dei  Lavori,  nomine  dei  Grandi  Maestri   Onorari,   r icevimento   e   saluto   Delegazioni   Grandi   Logge  estere,   allocuzione   del   Venerabil issimo   Gran   Maestro;   sospensione   dei  Lavori.  Domenica   3   aprile   ore   08,30   è   convocata,   in   seconda   convocazione,  l ’Assemblea   dei   Maestri   Venerabil i   per   esame,   discussione   e   votazione  del  bilancio  consuntivo  2010  e  del  bilancio  preventivo  2011.  

 

Venerdì  08  aprile  2011  Pavia   ore   20,30   Casa   Massonica   pavese ,   via   Porta   Calcinara.   Tornata  Rituale,   ritualità   Emulation,   della   R∴L∴   Akeh   en   Aton   n°   all ’Or∴   di  Pavia.  Seguirà  fraterno  spuntino.  

 

Mercoledì  13  aprile  2011  Milano   ore   18,00   Museo   del   Risorgimento ,   via   Borgonuovo   23.  “Risorgimento   e   Massoneria.   Dalla   Repubblica   Romana   alla   Decima  Crociata”.   Quarto   incontro,   di   un   ciclo   di   otto,   sul   tema:   “All’Oriente  d’Italia.   Unità,   Massoneria   e   Saperi   tradizionali”.   Relatori   Marco   Cuzi,  Università   degli   Studi   di   Milano,   Anna   Maria   Isastia,   Università   degli  Studi  di  Roma  –  La  Sapienza.  Con   i l  patrocinio  dell ’Università  degli  Studi  di   Milano   –   Dipartimento   di   Filosofia,   del   Grande   oriente   d’Italia,   del  Comune   di  Milano  Dipartimento   della   Cultura,   per   i   150   anni   dell ’Unità  d’Italia.   Comitato   scientifico:   Davide   Bigall i ,   Giorgio   Fedocci,   Paolo  Gastaldi,  Marina  Messina,  Massimo  Rizzardini,  Andrea  Vento.  Info  02  88454599  mail:  [email protected]  Questi   incontri   costituiranno   una   virtuale   "marcia   di   avvicinamento"   al  convegno,   sempre   organizzato   da   Grande   Oriente   d'Ital ia   in  collaborazione   con   i l   Collegio   Lombardo    previsto   per   i l   28   maggio   su  "Unità  Nazionale   e   Federalismo"  a  Milano   in  piazza   San  Babila  presso   i l  Teatro  Nuovo.  

 

Venerdì  15  aprile  2011  Novara   20,30   Casa   Massonica   novarese ,   via   dell ’Archivio   5.   Tornata  Rituale   della   R∴L∴   Alessandro   Antonell i   n°857   all’Or∴   di   Novara.  Durante   i  Lavori   i l  Fr∴  B.  traccerà  una  Tavola.  Seguirà  fraterno  convivio.  

 

Lunedì  18  aprile  2011  Milano   ore   20,00   Tempio   Grande   Alzaia   Naviglio   Grande   158.   Tornata  Rituale  della  R∴L∴  Missori  Risorgimento  n°  640  all’Or∴  di  Milano.  

 

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Martedì  19  aprile  2011  Como   ore   19,15   Società   del   Casino ,   via   Bell ini   1.   Tornata   Rituale,  r itualità   Emulation,   della   R∴L∴   Rosa   Commacina   n°   1201   all ’Or∴   di  Cernobbio.   Per   informazioni   e   preavviso   di   partecipazione  [email protected].  Si   raccomanda  di  arrivare  puntuali   entro   le   ore   19,00   in  quanto   i   Lavori  inizieranno   inderogabilmente  alle  ore  19,15.  

 

Mercoledì  20  aprile  2011  Milano  ore  18,00  Museo  del  Risorgimento ,  via  Borgonuovo  23.  “La  Vera  Luce.   I  principi   f i losofici  della  Massoneria  Speculativa”.  Quinto   incontro,  di   un   ciclo   di   otto,   sul   tema:   “All ’Oriente   d’Ital ia.   Unità,  Massoneria   e  Saperi   tradizionali”.   Relatori   Davide   Bigall i ,   Università   degli   Studi   di  Milano,  Morris   Lorenzo   Ghezzi,   Università   degli   Studi   di  Milano.   Con   i l  patrocinio   dell ’Università   degli   Studi   di   Milano   –   Dipartimento   di  Filosofia,   del   Grande   oriente   d’Ital ia,   del   Comune   di   Milano  Dipartimento   della   Cultura,   per   i   150   anni   dell ’Unità   d’Italia.   Comitato  scientifico:   Davide   Bigall i ,   Giorgio   Fedocci,   Paolo   Gastaldi,   Marina  Messina,  Massimo  Rizzardini,  Andrea  Vento.  Info  02  88454599  mail:  [email protected]  Questi   incontri   costituiranno   una   virtuale   "marcia   di   avvicinamento"   al  convegno,   sempre   organizzato   da   Grande   Oriente   d'Ital ia   in  collaborazione   con   i l   Collegio   Lombardo   previsto   per   i l   28   maggio   su  "Unità  Nazionale   e   Federalismo"  a  Milano   in  piazza   San  Babila  presso   i l  Teatro  Nuovo.  

 

Venerdì  22  aprile  2011  Pavia   ore   20,30   Casa  Massonica   pavese ,   via   Porta   Calcinara.       Tornata  Rituale,   ritualità   Emulation,   della   R∴L∴   Akeh   en   Aton   n°   all ’Or∴   di  Pavia.  Seguirà  fraterno  spuntino.  

 

Sabato  23  aprile  2011  Macello   (To)   ore   21,00   Sala   Conferenze   del   Castello   di   Macello .  Incontro  conferenza:  “I l   l inguaggio  cifrato  shakespeariano”  “La  Magia   in  Shakespeare:  un   confronto   sugli  ultimi  drammi”  a   cura  di  Anna  Cuculo  e  Davide   Greco.   Per   i l   ciclo:   “Serate   al   Castello”   l ’Associazione   Culturale  “Castello   degli   Acaja”   Presenta:   “Gli   Arcani   della   Conoscenza”   Dieci  incontri   a   carattere   sapienziale   e   simbolico.   I l   ritrovo   è   alle   ore   20.00  per   un   veloce   buffet,   prima   dell ’ inizio   della   serata.   Ingresso   gratuito.  Prenotazione  obbligatoria.  Tel.  0121340591.  Segr.  +393774525756.  e‐mail   :  [email protected]  www.associazionecastel loacaja.it  

 

Sabato  30  aprile  2011  Varese   Seminario ,   organizzato   dal   Collegio   dei  maestri   Venerabil i   della  Lombardia  sulla  Ritualità  per  Dignitari  di  Loggia.  

 

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La   presente   l ista   di   diffusione   di   Accadimenti   è   a   carattere   privato   e  riservato.   In  ogni   caso  e   in  qualsiasi  momento,   chi  non   volesse   ricevere,  per   qualsiasi   motivo,   queste   notizie   o   le   ricevesse   ad   indirizzo   non  gradito,   è   pregato   di   segnalarmelo   e   provvederò   ad   escludere   o  modificare   l ' indirizzo  dalla   l ista.    Privacy :   Coloro   che   desiderano   ancora   ricevere   comunicazioni   da  questo   indirizzo  di  posta   elettronica,   in  ottemperanza  alle  disposizioni  in  materia   di   invii   telematici   in   vigore   dall '1.1.2004   (T.U.   sulla   tutela  della   privacy   emanato   con   D.   Lgs.   196/2003   pubblicato   sulla   G.U.   n.  174),  devono   fornire  apposita  autorizzazione  all' invio.  L'autorizzazione  si   intende  approvata  tramite  silenzio  assenso.  Viceversa,   se   qualcuno   dei   destinatari,   successivamente   e   in   qualsiasi  momento,  desiderasse  essere  cancellato,  può  comunicarlo   inviando  una  e‐mail  con  scritto  "CANCELLAMI  DALLA  TUA  POSTA".  Infine,   se   siete   a   conoscenza   di   altri   che   sono   interessati   a   ricevere   la  posta,   dite   loro   di   comunicarlo   inviando   una   e‐mail   con   scritto  "ISCRIVIMI  ALLA  TUA  POSTA",  riportando   i  propri  dati  (nome,  cognome,  contatto   telefonico,   mail   …   e,   importante,   Grado,   R∴   Loggia   con   n°,  Oriente,  Obbedienza  e  quant’altro  utile).  T∴  F∴  A∴  Cesare∴  

 

Cesare   Marco   De   Lorenzi∴   R∴L∴   Missori   –   Risorgimento   n°   640  all’Or∴di  Milano  G∴O∴ I∴  Medico  Chirurgo  Dentista    mail:  cesaremarco@email. it   ‐‐‐‐  dr.delorenzi@email. it  cell .  335.6060744   ‐  fax  02.700411810  /  02.700502723  

 

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