Roppolo, 20 marzo 2011 - La nostra base... · attraverso lo Zodiaco, che si rispecchia nella...
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Roppolo, 20 marzo 2011
le Celebrazioni del Grande Oriente d'Italia per i l 150° Anniversario dell'Unità d'Italia .
“spunti settimanali per meditare”
Carissimi Fratell i , continuando nelle celebrazioni del 150° anniversario
dell ’Unità d’Ital ia un pensiero va al Fratello Henri Durant che, presente nella battaglia di Solferino (24 giugno 1859), penso ed organizzò ciò che tutto i l mondo oggi conosce la “Croce Rossa”.
Un esempio per tutti noi nel ricordarci quale è l ’ impegno che ogni Fratel lo potrebbe svolgere, oggi più che mai, nel mondo profano. Vi auguro una favolosa giornata e una splendida settimana
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Enrico Consonni Ex Maestro Venerabile Loggia Ankus n. 1003 all’Oriente di Caselle Torinese
Henri Dunant a Solferino e l ' ideazione della Croce Rossa Le battaglie di Solferino e San Martino sono tra le più studiate dell 'Ottocento. Gli uffici storici militari degli esercit i in campo pubblicarono opere imponenti. Le rispettive relazioni ufficial i sintetizzarono centinaia di diari storici dei corpi impegnati nella lotta. La loro lettura incrociata aiuta a capire perché Napoleone I I I e Francesco Giuseppe d'Asburgo pochi giorni dopo la battaglia abbiano imboccato la via dell 'armistizio. I l costo umano della guerra si r ivelò superiore alle previsioni, al pari di quello f inanziario. Con l ' intervento in Ital ia la Francia doveva dimostrare di essere in grado di organizzare una gigantesca operazione militare al centro dell 'Europa. Lo fece. Dal canto suo, l ' impero d'Austria doveva provare di saper reggere all 'assalto. Vi r iuscì . Nessuno dei due contendenti aveva motivo di andare oltre. Si
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sarebbero indebolit i senza alcun vantaggio proprio. Vienna rischiava di perdere definitivamente la guida della confederazione germanica. A sua volta Parigi intendeva fermare la questione ital iana in confini territoriali controllabil i . Le due potenze continentali ebbero in comune i l timore che le nazionalità esplodessero e divenissero incontrollabil i . Mentre si preparava ad assediare Verona con 300 cannoni e una riserva di 300.000 proietti l i e a suscitare l ' insorgenza nazionale di magiari e boemi, i l 6 luglio Napoleone I I I propose a Francesco Giuseppe d'Asburgo una sospensione delle osti l ità con una lettera recata dal generale Emile‐Félix Fleury. L'8 si incontrarono i capi di Stato Maggiore degli eserciti in guerra e l '11, nel corso di un cordiale colloquio, i due imperatori f irmarono l 'armistizio. Vittorio Emanuele I l lo sottoscrisse con la formula: «Per ciò che mi riguarda». Non era una riserva né una scappatoia. Ai sensi dello Statuto, i l governo era «del re», non del primo ministro o di una maggioranza parlamentare. La sua parola era quella del regno. La battaglia ebbe un osservatore partecipe: Henri Dunant. Due anni dopo pubblicò “un souvenir de Solférino” (1862), tradotto in ital iano l 'anno seguente. Alla descrizione di quanto aveva veduto aggiunse l 'auspicio di un'organizzazione internazionale per i l soccorso e la cura dei ferit i in battaglia. La proposta non era nuova. L'aveva avanzata dal 1848 Ferdinando Palasciano, medico chirurgo dell 'esercito di Ferdinando I l di Borbone, ed era stata r i lanciata nel 1861 dal f i lantropo Henri Arnault, fornitore dell 'Armata imperiale francese. Dunant nel 1863 dette vita a un comitato internazionale che nell 'agosto 1864 promosse a Ginevra una conferenza internazionale nella quale si affermò i l principio della neutralità delle ambulanze, degli ospedali e del personale impegnato nel recupero e cura dei ferit i e adottò per simbolo la croce rossa in campo bianco. Lo stesso anno nacque la Croce Rossa ital iana. Nel 1901 Henri Dunant venne insignito del primo premio per la pace conferito dall 'apposita giuria sulla base del ricchissimo lascito di Alfred Nobel, i l f is ico che aveva realizzato un'immensa fortuna migliorando la produzione della dinamite, la cui adozione in guerra segnò una svolta nelle tecniche di distruzione. Nel Ricordo di Solferino Dunant narrò con semplicità lo spettacolo atroce delle sofferenze dei ferit i e ripeté quanto già si sapeva ed era stato ripetuto dai resoconti giornalistici della guerra in Crimea, dove Florence Nightingale si era prodigata nell 'assistenza sia ai feriti sia ai malati (di colera): i l ritardo delle cure, la mancanza di acqua, cibo, pulizia delle ferite causava i l maggior numero delle perdite. La testimonianza di Dunant documenta la battaglia non meno dei celebri dipinti che r icordano Francesco Giuseppe, Napoleone I I I e Vittorio Emanuele I l in visita ai rispettivi esercit i la sera della battaglia. (da “1959: l ’ indipendenza” Aldo A. Mola)
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Enr ico Consonni – Casel le Tor inese R∴L∴ Ankus n° 1003 G∴O∴ I∴ exmvloggiankus1003@ankus. i t cel l . +39 335 7891291
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Carissimi inviatemi le vostre tavole verranno pubblicate con i l nome per intero e la carica o con le sole iniziali come voi mi indicherete di scrivere. Continuate ad inviarmi anche aforismi o semplici pensieri che verranno inseriti nella specifica rubrica.
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“le tavole dei nostri Fratell i”
C. M. DL. – Fratello della Loggia Missori – Risorgimento n° 640 all’Oriente di Milano.
Equinozio Equinozio di Primavera. Le antiche origini della Pasqua nei culti primaveril i in onore della Dea Eostre L’Equinozio di primavera, come quello d’autunno, è uno dei due momenti dell ’anno in cui giorno e notte sono in perfetto equil ibrio ( la parola equinozio deriva dal latino “aequus nox”, notte uguale). Astronomicamente l ’equinozio di primavera (chiamato anche Vernale) è i l momento in cui i l sole si trova al di sopra dell ’equatore celeste. l punto dell ’equinozio di primavera dell’emisfero settentrionale è anche chiamato punto vernale, punto dell ’Ariete o punto gamma (γ) . Mentre quello dell’equinozio d’autunno è anche chiamato punto della Bilancia (ω) . Tuttavia, a causa della precessione degli equinozi, questi punti non si trovano più nella costellazione da cui prendono i l nome. Agli equinozi i l Sole sorge precisamente ad est e tramonta precisamente ad ovest, ovunque. La lunghezza del dì eguaglia la lunghezza della notte. L’ istante nel quale i l Sole passa attraverso ogni punto di equinozio può essere calcolato accuratamente, così l ’equinozio è sempre e solo un particolare istante, piuttosto che un giorno intero. L’Equinozio di primavera segna i l primo passo del cammino solare verso la pienezza del Solstizio estivo. Dopo i l lungo sonno invernale, culminato con i l momento di minima insolazione al Solstizio invernale, la natura torna a manifestare i l proprio ciclo vitale. I l r ito interviene per sottolineare la ritmicità della vita, nell ’alternarsi delle sue fasi, per dare un impulso ulteriore al risveglio che ogni primavera porta con sé e per invitare ognuno di noi al risveglio interiore. Con l ’Equinozio di Primavera, l ’Anno Magico mette per la prima volta l ’ Io di fronte al non‐ Io, all’Altro. Come sapete i l percorso del Sole attraverso lo Zodiaco, che si rispecchia nella successione delle stagioni, è la grande lancetta che va di concerto con la crescita spir ituale dell ’ Iniziato che segue l ’Anno Magico. L’Equinozio di Primavera è l ’ inizio dello Zodiaco, ciò ci indica che anche nella crescita spir ituale dell ’ Iniziato. Quando si assiste all’esplosione delle forze della
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Primavera, che lo Zodiaco ci pone i l primo impatto con i l non‐ Io, con “l’altro” che non deve più restare l ’antagonista dell ’ Io. Le feste della Ruota dell ’Anno. All ’ interno dell ’anno, i l Paganesimo riconosce otto feste principali , otto giorni speciali , ognuno dei quali simboleggia e celebra un evento stagionale. Queste feste sono anche chiamate Sabba. Le feste cattoliche che tutti conoscono, e su cui si basano i nostri odierni calendari, sono state sovrapposte a queste più antiche celebrazioni pagane, per farne cadere i festeggiamenti in favore della loro rel igione, cercando così di allontanare ulteriormente le reminiscenze pagane e i relativi rituali . Ma non ci sono riuscit i del tutto . . . C’è da aggiungere che in molte feste contadine della nostra penisola (e anche oltre) si possono ritrovare elementi di queste celebrazioni, magari nascosti sotto i l velo del folclore o della “ritualità” cristiana. I l sabba è una festa, è vita, gioia, luce, e anche ombra. Si celebrano le stagioni, i passaggi, gli Dei, la natura.. . sono feste solari, per cui diversi pagani consigliano quando possibi le di celebrarli durante le ore diurne. Si può ballare, cantare, banchettare, ma anche pregare e meditare. Si può festeggiare in gruppo, o da soli . Non ci sono “regole” o pratiche valide per tutti , solo l ’evento che i l sabba celebra. I sabba come abbiamo detto sono otto, suddivisi in quattro maggiori e in quattro minori. Nomi e particolarità possono naturalmente variare da Tradizione a Tradizione; le basi delle feste, legate al ciclo naturale, r imangono comunque sostanzialmente le stesse. Calenda ‐ Samhain ‐ Samonios ‐ Halloween 31 ottobre.Calenda o Samhain, è i l capodanno pagano. Fine dell’estate e inizio dell ’ inverno per i Celti , ovvero f ine e inizio del nuovo anno... i l passaggio forse più importante. Questa festa viene anche considerata la terza ed ultima festa del Raccolto. In questo avvenimento, la Dea si addormenta e lo scettro passa al Dio, ormai vecchio e in declino, nella stagione invernale. Anche la natura sembra morire, ma si r idesterà la stagione successiva, tornando alla vita insieme alla Dea. Solstizio d’Inverno ‐ Saturnali ‐ Yule 21/24 dicembre chiamato anche Saturnalia, o Festa delle Luci. È uno dei sabba minori, i l passaggio celeste in cui la notte è più lunga del giorno, e segna l ’ inizio dell ’ inverno astronomico. Questo Sabba in particolare, cade in concomitanza al Natale Cristiano, come venne stabil ito nell ’anno 395: 25 dicembre , la medesima data in cui i romani celebravano la festa del “Sol Invictus”, i l sole invitto. Da quel momento vi fu una mescolanza tra feste e simboli pagani.. . come l ’abete decorato (ormai detto albero di Natale), le ghirlande o l ’agrifoglio. L’abete ad esempio è l ’albero che rappresenta la Dea in questa stagione, e la ghirlanda rappresenta la ruota dell’anno. Alcune tradizioni vogliono la conservazione di parti dell ’abete, che saranno poi bruciate a Calendimaggio/Beltane. Abbiamo detto che questo è i l giorno più buio della ruota dell ’anno, in cui le ore
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d’oscurità superano quelle di luce. Ma contemporaneamente, passato questo momento, la luce torna a crescere, annunciando i l prossimo ritorno della vita e del calore. Così, in questa festa, i l sole, rappresentato dal Dio, muore e rinasce quasi allo stesso tempo. In alcune tradizioni, questo giorno corrisponde quindi alla discesa del vecchio Dio nella terra (per alcuni gli inferi, anche se questo termine r ischia di essere fuorviante, a mio avviso); l ì , incontrata la Dea (che si prepara al risveglio), i l Dio si rinnova, rinasce e torna alla luce come giovane Dio, o nuovo sole. Per questo avvenimento, nei tempi passati, vi era l ’uso di accendere grandi fuochi nella notte, per invitare i l sole a tornare nuovamente ad i l luminare i l mondo. In altre tradizioni, al Solstizio d’Inverno, i l Dio, “morto” a Samhain, rinasce dal grembo della Dea come Dio fanciul lo. Candelora ‐ Imbolc 2 febbraio i signif icati della Candelora sono la purif icazione e i l rinnovamento. la Candelora (o Imbolc) per alcune culture e tradizioni coincide con la f ine dell’ inverno e l ’ inizio della primavera; i l più famoso detto popolare a r iguardo infatti recita:
“Quando vien la Candelora de l ’ inverno semo fora; ma se piove o tira i l vento de l ’ inverno semo dentro.”
Se i l giorno della candelora si avrà bel tempo, si dovranno aspettare ancora diverse settimane perché l ’ inverno f inisca e giunga la primavera. Al contrario, se alla candelora fa brutto, la primavera sta già arrivando. Che giunga subito o ritardi ancora un pò, le giornate continueranno comunque ad allungarsi, avremo più momenti di luce e la temperatura pian piano salirà.. . Si ritorna alla vita e alle attività all’aperto. Alcuni animali inizieranno i l r isveglio dal letargo e alcuni germogli faranno capolino dalla terra e dai rami.. . Siamo all ’aurora dell ’anno. Con questa festa celebriamo i l ritorno della luce dopo i mesi di buio, l ’ inizio del r isveglio della natura (e della Dea) dopo i l sonno dell ’ inverno... i l “riprendersi” della Madre dopo i l parto... Diverse Streghe festeggiano la tripl ice Dea in questa occasione, alcune di tradizione celta celebrano in particolare la Dea Brigid (da cui per i cristiani, S. Brigida). Si preparano e si consacrano le nuove candele che si util izzeranno durante l ’anno, si spazzano casa e uscio a mandar via polvere e stantio, si prepara i l sapone, ci si purif ica in preparazione della nuova stagione e di tutto quello che porta e comporta. Equinozio di Primavera ‐ Primiera ‐ Ostara 21 marzo È uno dei sabba minori. Qui, I l giorno e la notte hanno la stessa durata, e si entra nella stagione della vita. È favorevole ai r ituali ed alle operazioni attive. Celebra i l r itorno della ferti l ità della terra, e già si vedono i primi f iori attendere gli insetti che spargeranno i l poll ine,
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fecondandoli. Alcuni la ritengono la festa di “fidanzamento” tra la Dea ancora vergine e i l Dio, che culminerà nell ’unione di calendimaggio . . . Un’antica usanza è quella di colorare, decorare le uova, e offr ir le in segno di buon augurio di prosperità. Le famose uova di pasqua, derivano proprio da questa vecchia consuetudine. Calendimaggio ‐ Beltane 30 aprile 01 maggio Un altra festa di grande importanza, come Calenda/Samhain. È una festa di prosperità; qui la Dea incontra i l Dio, fecondando così la terra, i cui frutti si raccoglieranno nell’estate. Viene anche chiamata notte di Walpurga. Qui si bruciano secondo alcune tradizioni, i rami di abete conservati da Yule. Un’antica tradizione nord‐europea, vuole in questo giorno i l ballo del palo di maggio. È una alta pertica a cui sono legati nastri rossi e bianchi, intorno a cui si danza, tenendoli per mano ed avvolgendoli lungo i l palo. Questa danza propiziava la prosperità e la crescita. Questa festa di gioia, ferti l ità, fecondazione e concepimento, è stata bollata come demoniaca dalla cristianità. Non essendo stato possibi le sovrapporla ad una importante celebrazione cattolica, come è successo per Samhain, nel tentativo di scalzare la rel igione pagana, ed essendo riconosciuta importante da tutte le culture e tradizioni, allora è stata stravolta, diventando sinonimo di depravazione, malvagità, ritualità malefiche e compagnia bella.. . questa si potrebbe tranquil lamente definire diffamazione. Anche perché, provate a immaginarvi un raccolto di mele, senza che i l f iore abbia potuto trasformarsi in frutto.. . E i l signif icato della festa è proprio questo, l ’unione della natura maschile e femminile, al f ine del concepimento e del perpetuarsi della vita, di ciclo in ciclo. Solstizio d’Estate ‐ Le Erbe ‐ Litha ‐ Midsummer 21/24 giugno È uno dei sabba minori, chiamato anche Mezza Estate, e r icordato ( i l 24 giugno) come Festa di S. Giovanni dalla tradizione cattolica. I l Solstizio d’Estate rappresenta i l giorno di massima potenza del Sole, quando la luce prevale sulle ombre della notte (ciò corrisponde all ’ inizio dell’estate astronomica). Qui i l Dio è nel suo pieno vigore, e viene celebrato con l ’accensione di fuochi. La Dea, invece, attende di spargere i l frutto della sua unione, mentre tutto intorno la natura è in pieno rigoglio. Un tempo, tradizionalmente, si usava accendere grandi falò nei campi in onore del sole, facendo passare i l bestiame tra di essi perché fosse purif icato dal fumo, e saltando sulle f iamme (quando queste si abbassavano) per propiziare ferti l ità e un buon raccolto. Nella tradizione magica invece, la notte del 24 e la prima mattina, rappresentano i l momento più propizio per la raccolta di erbe e piante, od anche della rugiada, da usarsi poi nel corso dell ’anno per rituali e
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altre operazioni. L’erba di san Giovanni ( Iperico), i l Vischio, i l Sambuco, la Verbena e l ’Artemisia sono tra le erbe da raccogliere in questa notte. La tradizione popolare i tal iana, di qualsiasi regione, è piena di gesti benauguranti e piccoli r it i f inalizzati alla divinazione sul futuro matrimonio delle fanciul le, specialmente nelle prime ore del 24 giugno. Festa del Raccolto ‐ Lughnasad ‐ Lammas 01 agosto Questa festa è dedicata al primo raccolto dell ’anno, in maniera particolare a quello del grano (da qui anche la denominazione di questa celebrazione in Festa del Pane) e dei cereali nel mondo agreste. Per la tradizione celtica è la festa in onore del Dio Lugh (chiamata anche “Le nozze di Lugh”). Contemporaneamente a ciò, come per gli altr i sabba, celebriamo un momento particolare nel ciclo della ruota dell ’anno: i l Dio progressivamente si fa scuro, perde la sua potenza di luce e calore con l ’autunno che avanza, mentre la Dea dispensa i suoi primi frutti che assicureranno la continuità sino al nuovo ciclo. Nell’antichità questo momento era identif icato con i l sacrificio dello spir ito del grano, una successiva trasposizione della divinità: nella festa del raccolto si celebra infatti la morte e la rinascita dello spirito del grano, che cade come spiga sotto la falce e risorge come farina, pane, e altro giovane seme per i l ciclo successivo; Vita, Morte ( intesa come trasformazione) e Nuova Vita. Un equil ibrio che permette alla Ruota di proseguire i l suo corso. Equinozio d’Autunno ‐ Secunda ‐ Mabon 21/23 settembre è uno dei sabba minori, l ’ultimo prima della Calenda/Samhain, prima della f ine del ciclo. È anche la seconda festa del raccolto. Qui si iniziano a tirare le somme, di ciò che si è seminato e di ciò che si è e si sta raccogliendo Come molti sanno i l calendario attualmente in uso trae origine da quello promulgato nel 44 a.C. da Giulio Cesare. Questi, su suggerimento dell’astronomo egiziano Sosigene, al f ine di mantenere i l computo del tempo in sincronia con gli eventi astronomici e meteorologici, aveva introdotto alcuni giorni extra da aggiungersi, uno ogni quattro anni, ai normali 365 di ciascun anno. In questo modo venivano recuperate quelle sei ore in più necessarie per completare la r ivoluzione della Terra intorno al Sole la quale, com’è noto, non si compie in un numero intero di giorni. Sennonché l ’aggiunta di un giorno ogni 4 anni si dimostrò troppo abbondante e, come un orologio che va avanti nel tempo, i l nuovo calendario accelerava troppo rispetto alle stagioni, le quali , dopo alcuni secoli , non coincidevano più con i giorni dell ’anno ai quali erano state inizialmente collegate. I l divario fra la data segnata sul calendario e i l tempo meteorologico divenne evidente nel 325 quando si radunò i l Concil io di Nicea che, fra le altre cose, decise di f issare definitivamente la data della Pasqua la quale, a quel tempo, non veniva celebrata ovunque nello stesso giorno.
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I l 21 marzo segna l ’Equinozio di Primavera, apertura ufficiale della stagione più dolce dell ’anno e antica “porta del ciclo” pagana. Non è una festa celtica propriamente detta e non ci sono tracce scritte o evidenze sul fatto che i Celti la festeggiassero, e nessun nome legato a questa festa si ritrova propriamente nella tradizione celt ica antica. Molti caratteri simbolici associati al concetto di Primavera, invece, gravitano sia su Imbolc (1° febbraio), data dell ’ inizio interiore della stagione che si risveglia nel mondo sotterraneo della Terra Madre, sia su Beltane (1° maggio), suo culmine e passaggio verso la grande luce dell’estate. Equinozi e solstizi erano, quindi, visti come momenti di transizione. Equinozio “equum nocti” “uguale alla notte”, infatti giorno e notte hanno la stessa durata. Questo raro bilanciamento perfetto dei giorni solstizial i era considerato dai popoli antichi un momento potente per i r it i sacri . Sebbene le Quattro Feste del Fuoco celtiche – le Porte del Ciclo della Terra – fossero le occasioni r ituali preminenti dell ’anno celtico, sappiamo che le feste solari nel periodo più antico avevano acquisito qualche signif icato anche nella tradizione celt ica. I due solstizi (d’estate e d’inverno) erano le sole celebrazioni commemorate quasi ovunque, tuttavia alcune tracce mostrano che una data vicino all ’equinozio era festeggiata in alcune comunità. La festa dell ’Annunciazione della Vergine (25 marzo) è indicativa: le principali feste mariane segnalano sempre la presenza, nella stessa data o nei giorni vicini, di una festa incentrata sulla Dea. Diodoro Siculo allude all ’evento commemorato in questo giorno quando, parlando di un tempio circolare ornato di offerte votive in un’isola degli iperborei, racconta che «ogni diciannove anni i l dio appariva danzando nel cielo i l giorno dell ’equinozio di primavera». La solarità del numero 19 riemerge in Ir landa, nel monastero di Kildare fondato da Santa Brigit: diciannove vergini avevano i l compito di vegliare la sacra f iamma che rappresentava la Madre. I l dio solare maschile nelle tradizioni più antiche le è compagno ma non prevale e i l suo “apparire” radioso è collegato ai r it i di ferti l ità. I tre santi celtici di marzo In marzo ci sono tre celebrazioni dedicate ad alcuni fra i più importanti santi celt ici e diventate feste nazionali. Le feste dei Santi normalmente coincidono con la data della loro morte, ma qualcuno ha suggerito che la loro collocazione in questo periodo possa far pensare che qualche r ituale più antico sia stato ridistribuito nelle festività cristiane. San Dewi I l 1° marzo si celebra i l St. David’s Day dedicato a San Dewi (David), patrono del Galles. Di lui si hanno scarse notizie da antichi manoscritt i: sua madre si chiamava Non e suo padre, Sant, era f igl io di Ceredig, Re di Ceredigion. Dopo essere stato educato nel Cardiganshire, Dewi andò in
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pellegrinaggio in Galles e nell’ovest dell ’ Inghilterra dove secondo la tradizione fondò importanti centri rel igiosi come Glastonbury e Croyland. Morì nel 589 d.C. San Piran I l 5 marzo si celebra i l St. Piran’s Day dedicato al Santo Piran, patrono della Cornovaglia e dei minatori che scavano lo stagno. Secondo la leggenda, dall ’ Ir landa Piran navigò su una pietra da macina e poi scoprì come fondere lo stagno quando accese i l fuoco su alcune pietre che contenevano i l minerale. La celebrazione più importante si svolge a Perranporth e richiama migliaia di persone da tutta la Cornovaglia. San Patrizio I l 17 marzo c’è i l celeberrimo St. Patrick’s Day dedicato a San Padráigh (Patrizio), i l patrono dell ’Eire che cristianizzò gli ir landesi, i l suo apostolato sull ’ isola durò trent’anni. Padráigh spiegò alla gente i l concetto mistico della Trinità paragonandola al tr ifoglio – tre entità distinte, le foglioline, r iunite in un’unica pianta – ed ecco che i l tr ifoglio è assurto a simbolo dell ’ Isola Verde (da ricordare: la tripl icità divina era una caratteristica della divinità celtica e di altre deità pagane, anche in questo caso è materiale che i l cristianesimo ha riadattato per farsi comprendere). I l St. Patrick’s Day viene celebrato in tutto i l mondo dalle comunità ir landesi, l ’evento maggiore si svolge a Dublino e calamita centinaia di migliaia di persone. Anche negli Stati Uniti si svolgono mega‐celebrazioni profondamente intessute di Heritage (eredità) e “orgoglio ir landese”. La festa ha fatto ormai i l giro del mondo e anche i non‐ ir landesi omaggiano i l St. Patrick’s, qui da noi ci sono numerose rassegne musicali . L’equinozio di primavera è chiamato anche festa degli Alberi, Anna Perenna ( antichissima divinità romana femminile festeggiata nel bosco sacro, a Lei dedicato, alle idi di marzo) o Lady Day, signif icante giorno della Dea Luna. I Piccoli misteri Eleusini venivano festeggiati in questo mese posto sotto i l dominio di maret, simbolo delle forze maschil i fecondatrici . Astrologicamente ci troviamo sotto i l segno dell’ariete che racchiude i simboli maschil i . È la festa degli opposti, delle dualità delle forze maschil i e femminili rappresentate dal giorno e dalla notte che hanno la stessa durata e dell ’equil ibrio cosmico che producono garantendoci vita ed abbondanza. Si celebra la ferti l ità e la vita sia degli uomini che della natura. Simboli di ferti l ità sono i l coniglio, i f iori e le uova; queste ultime sono la rappresentazione della Dea ( l ’albume) e del Dio ( i l tuorlo) mentre i l guscio, fusione perfetta di due simboli geometrici ( i l cerchio e la piramide), congiunge e protegge i due elementi. Tutto ciò che vive ha origine dalle uova: animali, esseri umani e piante che attraverso i l seme, che ha la stessa struttura dell’uovo ( la vita protetta da un guscio) perpetua la vita vegetale …
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Alban Eil ir ‐ La cerimonia dell ’equinozio di Primavera La Cerimonia dell’Equinozio di Primavera dell ’Ordine dei Bardi, Ovati e Druidi (OBOD) L’inverno qualche volta sembra così lungo che noi potremo essere perdonati se ci meravigl iamo quando ci capita di credere che la primavera sembra non ritornare mai. Ma la Dea della Primavera sta solamente dormendo nell ’oscurità dell’ Inverno, e mentre si stira solamente ad Imbolc, al tempo dell ’Equinozio di Primavera si sveglia veramente. Le forze della luce sono ugualmente equil ibrate con le forze dell ’oscurità in questo momento, ma la luce si sta accrescendo ‐ e raggiungerà i l suo apogeo tre mesi dopo, al Solstizio d’Estate. Le quattro feste dei due solstizi e dei due equinozi sono solari ‐ essendo contrassegni dei tempi dei giorni più lunghi e più corti , e dai tempi dell ’equivalenza tra giorno e notte con gli equinozi. Le quattro “feste del fuoco” che si intercalano con le feste solari sono lunari, come nel calendario druidico dove vi è un f lusso equil ibrato di celebrazioni lunari e solari . La pianta simbolica per l ’Equinozio nel Druidismo è i l trifoglio o shamrock, che è anche usualmente uti l izzato per i l Giorno di San Patrizio, i l 17 marzo ‐ quasi allo stesso tempo dell’Equinozio di Primavera. La spiegazione usuale per l ’uso del tr ifoglio è che San Patrizio lo uti l izzò una volta per i l lustrare la dottrina della Trinità, ma di fatto i l tr ifoglio probabilmente l ’emblema nazionale dell ’ Ir landa a causa delle sue precedenti associazioni con i l druidismo, ed è visto da alcuni autori come una sopravvivenza del tr ignetra, una ruota o simbolo solare cristianizzato. Le foglie tr ipartite della Primavera nella cerimonia Druidica e nell ’asola ir landese per i l giorno di San Patrizio ci riporta indietro, poi, non solo al Dio Sole e alla dottrina della Trinità ( la quale secondo alcuni si è evoluta dal Druidismo), ma anche all’ insegnamento dell ’Awem, e al concetto della Triplice Dea ‐ per Artemide, la Tripl ice Dea Lunare dei greci, che nutre le sue cerve col trifoglio. Nel Druidismo, la primavera è considerata così importante, che tre feste sono dedicate a questa stagione: Imbolc, che contrassegna i primi segni della Primavera, Alban Eil ir contrassegna i l suo più ovvio inizio, e Beltane che contrassegna la stagione nella sua pienezza, prima che si svi luppi nella molto differente qualità dell’Estate. La seguente citazione da Nuinn elabora l ’argomento: “La primavera nel movimento Druidico è in sostanza una tripl ice celebrazione. Si potrebbe perfino tornare al Solstizio d’Inverno, con la rinascita della luce.Comunque, cominciando con Imbolc o Brighid come la prima del trio, noi abbiamo i l Primo Aratro, i l lavare la faccia della terra e otto
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luci perchè questa è una specifica occasione per la Dea Madre (Purif icazione della Santissima Vegine Maria nel Cristianesimo e Candelora nel Cristianesimo). Così noi dobbiamo usare la terra, l ’acqua e la luce. La seconda Festa è l ’Equinozio di Primavera, Alban Eil ir . Qui, di nuovo all’aria aperta, se noi celebriamo a Parliament Hil l , noi abbiamo l ’uso della Pietra della Libera Parola (Terra), i l fuoco della primavera ( l ’ incensiere) e la spada di etere o spir ito: e l ’acqua trasformata (vino) e dato dalla Signora Primavera, così come i l seme‐atomo della crescita”. Alban Eil in, nel momento dell’equil ibrio tra Imbolc e Beltane, è anche i l punto di equil ibrio tra giorno e notte, ed è i l momento perfetto per aprire la qualità dell ’equil ibrio nelle nostre vite. Marte e l ’Equinozio I l mese di Marzo, come dice lo stesso nome, era dedicato a Marte, e per buona parte del mese si tenevano feste in suo onore. I l Marte dell ’Equinozio non è però i l dio bell icoso delle battaglie, ma piuttosto i l principio maschile di natura ignea, che deve congiungersi a Venere. Diceva Majer nell ’Arcana Arcanissima «Se congiungi questo Marte con la Venere dei Filosofi, e l i leghi con una catena invisibi le, si concepirà una soavissima fanciul la, i l cui nome e Armonia.». Armonia, nata dalla fusione dei contrari , era la protettr ice della concordia e dell ’ordine morale e sociale, ossia rappresentava l ’equil ibrio tra l ’egoità e la necessità della vita sociale. Lo Zodiaco mostra come nell ’asse Ariete‐Bilancia, ossia la l inea diametrale che congiunge i due Equinozi, vi sia un perfetto equil ibrio tra le forze, da un lato, Marte, Plutone e l ’esaltazione del Sole (Ariete), dall ’altro Venere, Proserpina, e l ’esaltazione di Saturno (Bi lancia). I f i losofi chiamavano Cauda pavonis questa f ioritura primaverile, che r icorda lo sbocciare dei f iori sulle piante. I l tronco e le radici sono formati dalla coppia Sole e Saturno, ovvero dalla l infa discendente ed ascendente, da energia e materia, in cui si armonizzano le forze solari espansive con quelle razionali implosive di Saturno: l ’ Io di fronte agli Altri e alle regole. I f iori portano organi femminil i e maschil i , in cui Plutone e Prosepina formano la parte strutturale, ovvero stami e ovaio, e Marte e Venere le parti feconde, cioè poll ine e uova. La cosa più ovvia che possa succedere è la fecondazione, per questo Marzo è detto i l mese delle dee dell ’amore, perché per proseguire i l cammino le forze maschil i devono congiungersi a quelle femminil i . Marzo ovvero l ’Equinozio di Primavera, è quindi la premessa di Calendimaggio, dove avverrà la vera “coniunctio” e quindi la moltipl icazione. Tutto questo è detto ovviamente nel l inguaggio simbolico esoterico, ma ciò non toglie che non sia vero anche in pratica. L’Arte rispecchia sempre ciò che davvero succede nella natura, e, in marzo e in primavera in genere, si ha proprio la stagione degli amori, sia per le piante, che per gli animali , che per l ’uomo.
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Per questo, in molte parti del mondo, oltre che a Marte i l mese era dedicato anche a Venere o alle sue corrispondenti nelle diverse mitologie: Afrodite, Astarte, Isthar, Cibele, Iside, Inanna, Lakshmi, Radha, e . . . Anna Perenna. In tempi antichi le l i turgie del calendario consentivano ai popoli di partecipare al corso dell’anno cogliendo la possibi l ità del contatto con numi chiaramente distinti; i tempi moderni, con l ’avvento dell ’ intelletto, hanno sciolto l ’uomo dall ’ordine sacro del tempo. Questo scioglimento è stato nel contempo un l iberarsi (della forza individuale) e un impoverirsi (dell ’anima). Secondo gli antichi Egizi , con l ’arrivo della primavera l ’Uovo cosmico plasmato da Ptah, da lui deposto sulle rive del Nilo e qui covato dall’oca sacra, si apriva e ne usciva Ra, i l Sole. I l f iume viveva in simbiosi col dio solare: “Cresce, io cresco; vive, io vivo”. In maggio, al ritorno della bella stagione, i Celti festeggiavano Beltaine, festa dedicata a Bel (o Belenos), i l dio della luce. Etimologicamente i l termine Beltaine signif ica “fuoco luminoso”: ecco perché i r iti di questa festa si svolgevano alla luce di grandi falò. I l fuoco era quello dell ’ ispirazione, la forza che spinge al movimento, che chiama all’aperto e r isveglia i sensi. L’Equinozio di Primavera, Alban Eiler, posto a Oriente, rappresenta i l momento della ricezione: r icezione della saggezza, mentre stiamo di fronte ai primi raggi del Sole che sorge i l primo mattino di primavera. L’oriente è sempre stato associato alla saggezza e all ’ i l luminazione, perchè è a Oriente che sorge i l Sole. In questo momento noi possiamo aprirci alla saggezza e ai poteri che possono apportarci chiarezza . . . Anticamente tra le popolazioni celtiche si usava far passare i l bestiame attraverso due fuochi “purif icatori”. Anche i giovani saltavano sopra i l fuoco per propiziarsi la fortuna nella ricerca della sposa o dello sposo; i viaggiatori saltavano i l fuoco per assicurarsi un viaggio sicuro e le donne incinte per assicurarsi un parto facile. In primavera si celebravano in Grecia i Piccoli Misteri Eleusini ad Eleusi , una piccola città dell’Attica. I l nome signif ica “arrivo”, perché si narra che qui arrivò Demetra cercando la f igl ia Persefone rapita dal dio dei morti, Ade. La sparizione ed i l ritorno di Persefone venivano ricordati con le cerimonie che simulavano la morte mistica della natura, la rinascita, la fecondità e la generazione. I l messaggio per gli iniziati ai Piccoli Misteri era la promessa di abbondanza materiale da parte della dea del grano, ma anche la l iberazione dall ’angoscia e dal dolore ed un trattamento privilegiato dopo la morte. Omero, parlando dei Misteri, disse: ”Coloro che non conoscono queste sacre cerimonie e coloro che vi hanno partecipato non avranno uguale destino dopo la morte, nel regno delle ombre”.
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Sham El Nessim era un’antica festività egiziana le cui tracce r isalgono a circa 4700 anni fa. Resta una delle feste pubbliche Egiziane, cade i l lunedì e coincide con l ’equinozio di primavera. Per i l Cristianesimo, le date degli equinozi di 2000 anni fa, dunque tenendo conto dello sfasamento dovuto alla precessione degli equinozi, corrispondono al giorno e alla festività l iturgica del concepimento di Gesù (equinozio primaverile = Annunciazione) e di Giovanni Battista (equinozio autunnale). I calcoli per i l giorno di Pasqua nella chiesa Cristiana ( la prima domenica dopo la prima luna piena contemporanea o successiva all ’equinozio di marzo), usa la sua definizione specif ica dell’equinozio ‐ che capita sempre i l 21 marzo. I l giorno di Pasqua può capitare al più presto i l 22 marzo. L’equinozio di marzo segna i l primo giorno dell ’anno per una varietà di calendari, inclusi i l calendario Iraniano, i l calendario Bahá’í . I l festival Persiano ( Iraniano) del Naw‐Ruz viene celebrato in questo giorno. Nell’antica mitologia persiana, Jamshid, i l re mitico della Persia, ascese al trono in questo giorno e ogni anno quest’evento viene commemorato con feste per due settimane. Queste feste rievocano la storia della creazione e l ’antica cosmologia del popolo Iraniano e Persiano. È un giorno di festa anche per l ’Azarbaijan, l ’Afganistan, l ’ India, la Turchia, Zanzibar, l ’Albania e diversi paesi dell ’Asia Centrale, è festa anche per i Kurdi. È inoltre una festività Zoroastrina, è anche un giorno sacro per i seguaci della Fede Bahá’í e per i musulmani Ismail i Nizari comunemente chiamati come gli Aga Khanis. L’Equinozio d’autunno segna l ’ inizio della metà oscura dell’anno e quello di primavera l ’esatto opposto: è l ’ inizio della metà luminosa, quando le ore di luce superano le ore di buio. È i l primo giorno della primavera, la stagione della rinascita, associata presso varie culture a concetti come ferti l ità, resurrezione, inizio. Le antiche tradizioni ci offrono infatti tutta una serie di miti legati alla primavera, che hanno al loro centro l ’ idea di un sacrif icio a cui succede una rinascita. Un mito che mostra bene l ’ idea di un sacrif icio e di una successiva rinascita è quello frigio di Attis e Cibele: Attis, bell issimo giovane nato dal sangue della dea Cibele e da questa amato, voleva abbandonarla per sposare una donna mortale. Cibele lo fece impazzire ed egli si evirò morendo dissanguato. Dal suo sangue nacquero viole e mammole. Gli dei, non potendolo resuscitare, lo trasformarono in un pino sempreverde. Dopo l ’Equinozio, si svolgevano nel mondo ellenico le Adonìe, feste della resurrezione di Adone, bell issimo giovane amato dalla dea Afrodite che venne ucciso da un cinghiale (forse i l dio Ares ingelosito). Adone era in realtà i l dio assiro‐babilonese Tammuz, a cui i fedeli si r ivolgevano chiamandolo “Adon” (Signore). Egli dimorava sei mesi all ’anno negli inferi , come i l sole quando si trova al di sotto dell’equatore celeste (autunno e inverno). Si festeggiava a primavera la sua risal ita alla luce
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quando si r icongiungeva alla dea Ishtar, l ’equivalente dell ’Afrodite greca. Allo stesso modo si festeggiava Persefone che ritorna nel mondo dopo aver trascorso sei mesi nel regno dei morti. Tutti questi miti ci mostrano l ’unione di un simbolismo celeste ( i l cammino del sole nel cielo) e un simbolismo terrestre ( i l r isveglio della Natura) in cui riecheggia i l tema del matrimonio fra una divinità maschile, celeste o solare, ed una femminile, legata alla terra o alla luna. La primavera era infatti la stagione degli accoppiamenti rituali , delle nozze sacre in cui i l Dio e la Dea (personificati spesso da un sacerdote e da una sacerdotessa) si accoppiavano per propiziare la ferti l ità. Venivano accesi dei fuochi rituali sulle coll ine e, secondo la tradizione, che peraltro è rimasta ancora oggi nel folklore europeo, più a lungo r imanevano accesi, più fruttifera sarebbe stata la terra. Questi r iti avevano un particolare valore soprattutto nel paganesimo dell ’area mediterranea dove già all ’equinozio i l r itorno della bella stagione e i l rinnovarsi della natura è evidente. Per i popoli nordici , come i Celti , la ricorrenza primaveri le più importante era Beltane che si celebrava nella notte tra i l 30 aprile e i l 1° maggio. Come molte delle antiche festività pagane, anche l ’Equinozio di Primavera fu cristianizzato: la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l ’Equinozio (data f issata nel IV secolo D.C.), i cristiani celebrano la Pasqua commemorando la resurrezione di Cristo avvenuta proprio durante la festività ebraica così denominata che ricorda l ’esodo del popolo di Israele dall ’Egitto. Ma nei simboli e nelle tradizioni collegate a questa festa sono evidenti i r icordi di altre e ben più antiche festività poi cancellate dal Cristianesimo con una vera e propria opera di sincretismo. I l termine “Easter” con cui in inglese si designa la Pasqua ci riporta ad una antica divinità pagana dei popoli nordici, la dea Eostre, assimilabile a Venere, Afrodite e Ishtar, la quale presiedeva ad antichi culti legati al sopraggiungere della primavera e alla ferti l ità dei campi. I popoli Celti denominavano l ’equinozio di Primavera “Eostur‐Monath” e successivamente “Ostara”. I l nome sembrerebbe provenire da aus o aes e cioè Est, e infatti si tratta di una divinità legata al sole nascente e al suo calore. E del resto i l tema dei fuochi e del ritorno dell’astro sarà un tema ricorrente nel prosieguo delle tradizioni pasquali . A Eostre era sacra la lepre, simbolo di ferti l ità e animale sacro in molte tradizioni. I Britanni associavano la lepre alle divinità della luna e della caccia e i Celti la consideravano un animale divinatorio. Si dice che i disegni sulla superficie della luna piena raffigurino una lepre, ricordo questo dell ’associazione dell ’animale con divinità lunari. Questa raffigurazione della “lepre nella luna” appare nelle tradizioni cinesi, europee, africane e indiane. Nella tradizione buddhista le leggende narrano di come una lepre si sacrif icasse per nutrire i l Buddha affamato, balzando nel fuoco.
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In segno di gratitudine i l Buddha impresse l ’ immagine dell ’animale sulla luna. In Cina la lepre lunare ha un pestello ed un mortaio con cui prepara un elis ir di immortalità. Gli Indiani Algonchini adoravano la Grande Lepre che si diceva avesse creato la Terra. Nell’antica Europa i Norvegesi rappresentavano le Divinità lunari accompagnate da una processione di lepri che portano lanterne. Anche la Dea Freya aveva come inservienti delle lepri e la stessa Dea Eostre era raffigurata con una testa di lepre. La lepre di Eostre, che deponeva l ’uovo della nuova vita per annunciare la rinascita dell ’anno, è diventata l ’odierno conigl io di Pasqua che porta in dono le uova, altro simbolo di ferti l ità.Così le uova pasquali si ricollegano alle tradizioni pagane in cui si celebrava i l ritorno della dea andando a scambiarsi uova “sacre” sotto l ’albero ritenuto “magico” del vi l laggio, usanza che collega Eostre alle divinità arboree della ferti l ità. E l ’uovo non è scelto a caso ma è da sempre simbolo di vita, di creazione, di rinascita. Per i l primitivo raccoglitore e cacciatore la primavera portava gli uccell i a deporre le proprie uova e dunque ad avere un nuovo sostentamento dopo l ’austerità dell ’ inverno. E la nascita del mondo da un uovo cosmico è un’idea universalmente diffusa che veniva celebrata presso molte civi ltà alla festa equinoziale di primavera, quando la natura r isorge. Infatti in numerose mitologie un uovo primordiale, embrione e germe di vita, è i l primo essere ad emergere dal Caos: è “l’Uovo del mondo” covato da una Grande Dea e dischiuso dal Dio Sole. Un mito dell ’ India narra che nella notte dei tempi tutto era immerso nelle tenebre e sepolto in un sonno profondo. L’Assoluto volle creare i l cosmo dalla propria sostanza, così creò le acque e vi depose a galleggiare un uovo splendente i l quale generò al proprio interno Brahma, i l Creatore, che divise poi l ’uovo stesso in due parti , formando la terra e i l cielo.
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“i Fratelli scrivono o suggeriscono”
dal Fratello Fabio Neri: Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altr i posti erano occupati. Bertolt Brecht
dal Fratello Nicola Cutrera: Che cos'è l 'uomo nella natura? Un nulla in confronto con l ' infinito, un tutto in confronto al nulla, qualcosa di mezzo tra i l nulla e i l tutto." Blaise Pascal.
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“Manifestazioni, convegni e non solo” dal Fratello Enrico Consonni: Aiutiamo la nostra rivista “L’Ipotenusa” a raggiungere l ’obiettivo che i Fratell i che operano per questa pubblicazione si sono dati. I l Fratello Massimo Raffo ci spiega come: Centro di Documentazione Ipotenusa via Jacopo Bernardi n. 14 ‐ 10064 Pinerolo (To) ‐ Italia tel. +39 0121 323720 ‐ fax +39 0121 202994 e‐mail: [email protected] Anche noi in 1000!!! Gennaio 2011 Carissimo Fratel lo Per l 'anno 2011 L' lpotenusa si prefigge un importante traguardo: quello di raggiungere i 1000 abbonati. Non è un r isultato così facile da realizzare ma siamo f iduciosi che, con un pò di buona volontà e con un pò di collaborazione da parte di tutti i Fratell i , potremmo tentare di conseguirlo. La formula è la seguente:
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FF∴ a piedil ista. L'Ipotenusa, che è i l periodico ufficiale del Collegio Circoscrizionale dei MM∴VV∴ del Piemonte e Valle d'Aosta, è una pubblicazione ricca di contenuti e di facile lettura, comprensibile soprattutto da parte dei giovani Apprendisti ma utile e apprezzata anche dai Compagni e dai Maestri , scritta da Fratell i per i Fratell i , ma non per questo meno elevata nella qualità degli articoli e nel rigore della l inea editoriale. Ci auguriamo che anche Tu, che hai l iberamente scelto di far parte della nostra Istituzione concordi con noi sull ' importanza della diffusione del l ibero pensiero, della cultura, della storia e della Tradizione della Libera Muratoria. Ti rivolgiamo pertanto l 'appello di sostenere i l nostro lavoro e di aiutarci nella promozione della nostra antica ed apprezzata rivista soprattutto nei confronti dei neofit i . Nel caso Tu voglia accogliere i l nostro invito, Ti ricordiamo chela Rivista ha una cadenza tr imestrale e che l ' importo annuo dell 'abbonamento è di € 20,00. L'abbonamento si può effettuare versando l ' importo sul C/C Postale n. 36784296, intestato al Centro di Documentazione Ipotenusa, oppure tramite bonifico bancario sul codice IBAN del Centro di Documentazione Ipotenusa che è i l seguente: IBAN: IT35Y0760101000000036784296 (Banco Posta).
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Infine, per rendere più accessibile questa nostra promozione, Ti proponiamo di sottoscrivere, in un'unica soluzione, l 'abbonamento per i prossimi 3 anni al prezzo speciale di € 45,00. Grazie per l 'adesione ed i l sostegno che ci auguriamo non vorrai negarci. Con i l più cordiale TFA. La Direzione del C.D.I.
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dal Fratello Cesare Marco De Lorenzi: È nata la Fondazione Cielo Stellato Onlus . 25 anni fa, i l 10 febbraio 1986, veniva ucciso dalle Brigate Rosse Lando Conti, ex Sindaco di Firenze. Dopo anni di battaglie per l ’affermazione dei diritti delle vittime del terrorismo e della mafia, in sua memoria , i l f igl io, Lorenzo Conti ha deciso di fondare una Fondazione per aiutare le famiglie delle vittime del dovere e quelle che hanno dei bambini che necessitano di cure costosissime. Conto corrente con le seguenti coordinate: IBAN:I T48D0103002841000000995587 Intestato a Fondazione Cielo Stellato Onlus; si spera nell 'adesione a questo progetto. Si aderisce mediante un versamento (bonif ico) annuale di € 10,00.
“Accadimenti” del Fratello Cesare Marco De Lorenzi:
A Milano dal 28 marzo al 25 maggio 2011, Museo del Risorgimento, via Borgonuovo 23, ciclo di otto incontri sul tema: “All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali”, per i 150 anni dell ’Unità d’Italia con i l patrocinio del Comune di Milano ‐ Dipartimento della Cultura, dell ’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Filosofia, del Grande Oriente d’Italia. Comitato scientif ico: Davide Bigall i , Giorgio Fedocci, Paolo Gastaldi, Marina Messina, Massimo Rizzardini, Andrea Vento. Parteciperanno quali oratori: Davide Bigall i , Claudio Bonvecchio, Marco Cuzzi, Antonino De Francesco, Marcello Fagioli , Bernardino Fioravanti, Giorgio Gall i , V. Paolo Gastaldi, Morris Lorenzo Ghezzi, Ivano Granata, Anna Maria Isastia, Giovanni Lasi, Antonio Panaino, Marco Pasi, Massimil iano Rizzardini. Info 02 88454599 mail: [email protected] vedere manifestino allegato. Al Castel lo di Belgioioso, Belgioioso (Pv) terza edizione di “Bravo” Maestri di Qualità, evento dedicato all ’arte e all ’artigianato che si svolgerà nei giorni 26/27 marzo, orario di visita dalle 10 alle 20 continuato. Trattasi di una mostra tematica sui mestieri artigianali di tradizione e particolari. Una selezione di circa 50/60 espositori provenienti da tutta l ' Ital ia ed in più una sezione dedicata alla gastronomia. I l Fraterno amico Maurizio Fusari rappresenterà i l mondo
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della gioielleria ed oreficeria d'arte oltre alle pietre preziose con un suo spazio espositivo in cui sarà personalmente presente per incontrare e ricevere gli amici che vorranno passare un momento di distensione e una piacevole visita al castel lo. Nel caso qualcuno fosse interessato, può telefonargli (037‐88888) e, f ino a che saranno in sua disponibil ità, fornirà dei biglietti per l ' ingresso omaggio.
È nata l 'associazione Movimento per la Cultura. Chi volesse partecipare può iscriversi: soci fondatori €100,00 dei quali €30 come iscrizione e €70 annuali, soci ordinari €30 dei quali 5 come iscrizione e 25 annuali . I Sostenitori con un minimo di €100. Per le quote IBAN: IT 26 K 02008 02228 000101343845 Unicredit Banca corso Ital ia 15, 34100 Trieste. I l C.F. dell 'associazione è 90130350326 Ad aprile esce nelle l ibrerie ital iane “Bent Parodi. Tradizione e Assoluto” (Tipheret editore, Acireale‐Roma), i l l ibro di Alberto Samonà dedicato al celebre scrittore e giornalista sici l iano, studioso di esoterismo e del mondo delle rel igioni, scomparso nel 2009. L’ intento del volume è raccontare l ’universo simbolico della Tradizione, approfondendo i l pensiero di uno dei suoi principali esponenti ital iani degli ultimi anni: nelle pagine di questo saggio si tenta, infatti , di fornire un contributo alla conoscenza delle idee di Bent Parodi, tracciando le coordinate della sua visione della vita, delineando i contorni dell’ ideale da lui sempre perseguito di una “aristocrazia dello spirito”, non legata all’appartenenza ad una specif ica classe sociale, ma composta da uomini e donne accomunati dal senso del Sacro e della trascendenza di sé e del mondo. I l 21 Marzo 1987 la Gran Loggia approva i punti che sanciscono “l’ identità” del Grande Oriente d’Italia.
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Amicizia è ascoltare gli altri come vorresti che gli altri ascoltassero te.
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Lunedì 21 marzo 2011 i l 21 marzo, alle ore 00 21’ sarà esattamente i l momento equinoziale. L’Equinozio di primavera , come quello d’autunno, è uno dei due momenti dell ’anno in cui giorno e notte sono in perfetto equil ibrio ( la parola equinozio deriva dal latino “aequus nox”, notte uguale). Astronomicamente l ’equinozio di primavera (chiamato anche Vernale) è i l momento in cui i l sole si trova al di sopra dell ’equatore celeste. Milano ore 20,00 Tempio Grande . Alzaia Naviglio Grande, 158. Tornata Rituale della R∴L∴ Missori Risorgimento n° 640 all’Or∴ di Milano. Durante i Lavori si Traccerà una Tavola sul signif icato dell ’Equinozio di primavera. Modena ore 20,30 Casa Massonica di Modena. Via Pietro Giardini 486/h. Tornata Rituale della R∴L∴ Fratel lanza e Progresso n° 987 all’Or∴ di Modena.
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Novara 20,30 Casa Massonica novarese , via dell ’Archivio 5. Tornata Rituale della R∴L∴ . Alessandro Antonell i n° 857 all’Or∴ . di Novara. Durante i Lavori verrà Tracciata una Tavola dal Fr∴ . D. N.. Seguirà fraterno convivio. Torino ore 21,00 Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino . Piazza Bodoni. Concerto Cori Risorgimentali 21 marzo 2011. La Loggia Madre Ausonia n° 11 all’Or∴ di Torino, insieme all ’Accademia Corale “Stefano Tempia” di Torino, all’ interno delle celebrazioni del 150° anniversario dell ’Unità d’Italia, con spir ito r ievocativo degli ideali di quei Fratell i che con la loro volontà e sacrificio contribuirono a creare la nostra amata patria, in particolare i FFrr∴ Nigra, Buscalioni, Kosuth, Govean, La Farina che ornarono le Colonne della Loggia Madre al momento della sua fondazione, organizza i l concerto che rappresenta un impagabile excursus artistico, musicologico e sociale nell ’ambito del periodo storico torinese ed ital iano compreso tra i l 1828 e i l 1866. Verranno eseguite musiche e canti patriottici e popolari di Mercadanti, Donizzetti , Rossini, Paisiel lo, Verdi, Mabell ini Mattei, Fabbrica, Coccia, Giorza, Novaro, Forni, Mercadante, Ciardi, Castoldi, Pastore, Krakamp, Novaro/Mameli, verranno recitati testi di Nigra, Manzoni, Fusinato, Carducci, Novaro, Carbone … dal Coro Stefano Tempia, dalla Corale Polifonica di Sommariva Bosco con i l maestro Francesco Cavalieri al pianoforte e i l soprano Francesca Rotondo. Per informazioni e prenotazioni mail. [email protected] ‐ [email protected] 338 6872497 338 4435066 Milano ore 21,00 Teatro San Babila, corso Venezia 2/a . Concerto Pro terremotati del Giappone, alla serata interverranno i l Console Giapponese Naotaka Sakaguci, i l Presidente della Provincia Podestà ed altre personalità. Durante la serata si esibirà Midori Sakaguci (moglie del console), primo viol ino Alessadra Sonia Romano e la sua orchestra "Serenata Ensemble".
Martedì 22 marzo 2011 Francavil la al Mare (Ch) ore 20,00 Casa massonica. Viale De Simone, 44. Tornata Rituale della R∴L∴ Ariel n° 1252 all’Or∴ di Francavil la. Durante i Lavori i l Fr∴ V. DeL∴ scolpirà una Tavola “Non è consentito ad alcuno di passare dall ’una all ’altra colonna”.I l signif icato di tale impedimento. Coquio Trevisago (Va) ore 20,00 Casa Massonica . Tornata Rituale della R∴L∴ C. Cattaneo n° 700 all’Or∴ di Varese. Dopo i Lavori i Fratell i si r itrovano in agape fraterna. Milano ore 18,00 Aula Magna Università del Card. Colombo. Piazza San Marco, 2. Istituto Studi Umanistici F. Petrarca, ciclo di lezioni “Potere laico e potere rel igioso nel Medioevo e nel Rinascimento”, conferenza di Virginio Aimone, Università di Friburgo: “Potere Laico e Potere Religioso nel Medioevo: la dottrina delle due spade”.
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Per informazioni Istituto Studi Umanistici F. Petrarca via Gasparo da Salò, 7 tel. 02 6709044 www.irst.netistpetrarca@iol. it
Giovedì 24 marzo 2011 Milano ore 20,30 Tempio Grande. Via Alzaia Naviglio Grande, 158. Tornata Rituale della R∴L∴ Giuseppe Zanardell i n° 1228 all ’Or∴ di Milano. Durante i Lavori in Gr∴ di Compagno, i l Fr∴ L∴ F∴ traccerà una Tavola: “Stati d’animo e processi alchemici nei primi passi nell ’ Istituzione”. Alessandria ore 20,30 Casa massonica alessandrina . Piazza D’Annunzio, 2. Tornata Rituale della R∴L∴ Santorre di Santarosa n° 1 all’Or∴ di Alessandria. I Lavori procederanno unitamente alle altre due R∴ Logge all’Or∴ di Alessandria, la R∴L∴ Marengo n° 1061 e la R∴L∴ Pitagora n° 1065 e alla presenza del G.M.O. Grande Oratore Fr∴ Morris Lorenzo Ghezzi. Per comunicazioni e per la partecipazione mail: [email protected]
Venerdì 25 marzo 2011 Milano ore 20,00 Casa Massonica milanese. Via Rucellai, 23. Tornata Rituale, nei primi due Gradi, della R∴L∴ Umanità e Progresso Krishna n° 43 all’Or∴ di Milano. Durante i Lavori in I I° Gr∴ i l Fr∴ C∴ DS∴ traccerà la Tavola sul tema: “Le parole d’ordine e di passo in grado di Compagno”. Torrenova (Me) ore 19,30 Tempio Massonico . Via Nazionale. Tornata Rituale della R∴L∴ Agatirso n° 1229 all’Or∴ di Torrenova (Me). Durante i Lavori in Camera di Mezzo i l Fr∴ A∴ C∴ traccerà una tavola sulla tematica “L’azione magica, i l disinteresse ed i l sacrif icio”. Pavia ore 20,30 Casa Massonica pavese . Via Porta Calcinara. Tornata Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Akhen Aton n° 1132 all ’Or∴ di Pavia. Seguirà fraterno spuntino. Pesaro Casa Massonica , via Almerigo di Ventura, 40. Tornata Rituale congiunta della RR∴LL∴ Victor Hugo 1893 n° 1273 all ’Or∴ di Urbino e De Hominis Dignitate n° 1314 all’Or∴ di Senigall ia tracciando una tavola su "Considerazioni sui 150 anni dell'Unità d'Italia". Nell 'ambito delle iniziative locali volte a festeggiare i l centocinquantesimo dell 'Unità d'Ital ia, le Logge Victor Hugo 1893 n° 1273 all’Or∴ di Urbino e De Hominis Dignitate n° 1314 all’Or∴ di Senigall ia daranno vita, venerdì 25 marzo, ad una tornata congiunta nella Casa Massonica di Pesaro, in Via Almerigo di Ventura, 40. Dopo la rituale apertura si procederà alla sospensione dei lavori . Successivamente i l Prof. Vittorio Ciarrocchi, insigne storico e latinista, sarà introdotto nel tempio per una breve relazione circa le: "Considerazioni sui 150 anni dell 'Unità d'Ital ia". L' impegno delle varie Officine marchigiane di celebrare l 'Unificazione rappresenta un messaggio di identità ed unità nazionale nella tradizione laica sentita da tutta la Comunione
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Cagliari ore 20,15 Casa Massonica cagliaritana , piazza Indipendenza 1. Tornata Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Heradon n° 1224 all’Or∴ di Cagliari . L'agenda dei Lavori prevede cerimonia di Iniziazione al Grado di A.A.L.M. del profano E.A.C.. Al termine fraterno convivio. Milano ore 19,30 Hotel NH President (già Jolly Hotel President). Largo Augusto, 10. I l Frifay Club, insieme a Casa d’Europa Milano, organizza serata con conferenza. "Fare l ' Italia" I l processo di costruzione dello Stato unitario e l ’Europa Relatrice Prof. Maria Luisa Betri, Università degli Studi di Milano. Programma della serata: Ore 19.30 L’associazione Amici della Scala e della Musica presenta: breve viaggio attraverso la musica di Giuseppe Verdi, espressione dello spir ito del Risorgimento Italiano. Alessandra Sonia Romano violino, Luca Policarpo pianoforte; partecipa i l soprano Midori Sakaguchi.. Ore 20.00 Aperit ivo. Ore 20.30 Introduzione dell’Avv. Isetta Pinto e Conferenza della Prof.ssa Maria Luisa Betri. Ore 21,15 Ricca cena con sorprese. La quota di partecipazione sarà di € 43,00 per i soci e di € 45,00 per gli amici . Prenotatevi per tempo, telefonando a: Segretaria Friday Club Rosa Spano 3392236679 o Avv. Isetta Pinto 02‐7600 1857 Siti : www.fridayclub.it, www.casadeuropamilano.org
Sabato 26 marzo 2011 Perugia ore 16,00 Nuova Casa Massonica . Corso Cavour, 97 Tornata Rituale della R∴L∴ Quatuor Coronati n° 1166 Or∴ di Perugia. Ore 16,00 ‐ Tornata Rituale, r iservata ai Fratell i del GOI, con la cerimonia di affi l iazione di tre nuovi Membri Onorari della nostra Loggia, i Fratel l i F. B. di Trieste, P. P. di Salerno e P. P. di Rende, per i l contributo che da anni essi ci regalano negli studi che insieme svi luppiamo. Sempre per lo stesso motivo altr i due Fratell i che devono essere affi l iati ma che per altr i impegni personali non possono venire a Perugia, i Fratel l i S. F. di Messina e A. P. di Ravenna verranno affi l iati in un secondo tempo. A tutti e cinque un ringraziamento per la loro collaborazione e per aver accettato la nostra proposta. Siamo onorati di averl i con noi. Ore 18,00 ‐ Dopo la chiusura dei Lavori Rituali apriremo i l Tempio a tutti gli Amici del Circolo, iscritti appartenenti ad altre Obbedienze e iscritti non massoni, Uomini e Donne (al le quali , oggi invio i miei auguri più affettuosi per la loro più importante giornata dell 'anno). L'Oratore della serata sarà i l Fr∴ Massimo Biondi della R∴L∴ Sebezia all ’Or∴ di Napoli che ci parlerà de " I l Testamento di Pietra di Raimondo di Sangro Principe di Sansevero". Ore 20,00 ‐ Andremo a cena al Ristorante La Piazzetta vicino all 'Albergo Priori dovete potete telefonare (075.5723378) per dire se avete bisogno di camere o anche solo per comunicare se r imanete a cena (ambedue i casi prezzi speciali) . Per coloro che si fermano a dormire avrei pensato di fare i l giorno dopo una visita alla Chiesa Templare di San Bevignate restaurata, di mattina verso le ore 10 con le auto già pronte e cariche
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dei bagagli , in modo che f inita la visita ( in un'oretta si fa tutto, compresa la visita al percorso sotterraneo dopo sono stati trovati i resti romani di una Domus e di una vasca per tinteggiare le lane) potete già partire da quel punto vicino alla superstrada sia verso i l Nord che verso i l Sud.
Cambio data spostato da sabato 26 marzo a domenica 27 marzo Domenica 27 marzo 2011 Livorno ore 9,30 Casa Massonica l ivornese . Replica del l Seminario per i Maestri delle colonne di armonia del Grande Oriente d’Italia. I l 12 marzo a Firenze, i l 26 marzo a Livorno, i l 7 maggio a Massa Marittima. I l Collegio Circoscrizionale della Toscana promuove un Seminario rivolto ai Maestri delle Colonne di armonia. La Musica, i l Rituale in Grado di Apprendista e modalità d’opera a cura dei Fratell i Guido Boni dell ’Or∴ di Firenze e Bruno Frediani dell ’Or∴ di Siena. Tutti consapevoli dell ’abbinamento musica‐ritualità, ci sembra utile per molti Fratell i delle varie Officine poter offr ir loro questa opportunità di rif lessione e di Tecnica che può risultare fondamentale per creare quel giusto cl ima durante i lavori . I l Seminario sarà replicato in tre località diverse della regione: Firenze, Livorno, Massa Marittima, questo per fornire l ’opportunità a più Fratel l i di poter intervenire. Si svolgeranno tutti di sabato al mattino a partire dalle9.30 presso le Case massoniche delle tre località toscane.
Lunedì 28 marzo 2011 Milano ore 20,30 Casa Massonica milanese . Via Rucellai, 23. Tornata Rituale della R∴L∴ Umanità e Progresso n° 608 all’Or∴ di Milano. Chatil lon (Ao) ore 20,30 Casa Massonica Località Solei l , 16. Tornata Rituale, r itualità Emulation, della R∴L∴ Mont‐Blanc n° 1197. all ’Or∴di Saint Vincent (Ao). Tornata in grado di Apprendista Tavola del Fr∴ G∴A∴ . Pavia ore 20,00 Casa Massonica pavese . Via Porta Calcinara. Tornata Rituale della R∴L∴ Gerolamo Cardano n° 63 all’Or∴ di Pavia. Milano ore 18,00 Museo del Risorgimento , via Borgonuovo 23. “Prima dell’Unità, dalla Massoneria Italiana alla Carboneria”. Primo incontro, di un ciclo di otto, sul tema: “All ’Oriente d’Ital ia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali”. Relatori Antonino De Francesco, Università degli Studi di Milano, V. Paolo Gastaldi, Università degli Studi di Pavia. Con i l patrocinio dell ’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Filosofia, del Grande oriente d’Ital ia, del Comune di Milano Dipartimento della Cultura, per i 150 anni dell ’Unità d’Italia. Comitato scientifico: Davide Bigall i , Giorgio Fedocci, Paolo Gastaldi, Marina Messina, Massimo Rizzardini, Andrea Vento. Info 02 88454599 mail: [email protected] Questi incontri costituiranno una virtuale "marcia di avvicinamento" al convegno, sempre organizzato da Grande Oriente d'Ital ia in
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collaborazione con i l Collegio Lombardo previsto per i l 28 maggio su "Unità Nazionale e Federalismo" a Milano in piazza San Babila presso i l Teatro Nuovo.
Martedì 29 marzo 2011 Milano ore 20,00 Casa Massonica milanese. Via Rucellai, 23. Tornata Rituale della R∴L∴ Avalon n° 1173 all’Or∴ di Milano. Durante i lavori Rituali, cerimonia di Iniziazione dei recipiendari sig.ri Z., S .e T. Pavia ore 20,30 Casa Massonica pavese. Porta Calcinara 41. Tornata Rituale R∴L∴ Giunio Bruto Crippa n° 979 all ’Or∴ di Pavia. Tornata Rituale in Grado di Compagno d’Arte. Milano ore 18,00 Aula Magna Università del Card. Colombo . Piazza San Marco, 2. Istituto Studi Umanistici F. Petrarca, ciclo di lezioni “Potere laico e potere rel igioso nel Medioevo e nel Rinascimento”, conferenza di Salvatore Prosdocimi, Università di Brescia: “I rapporti tra Potere laico e Potere rel igioso, l ’eredità intermedia e i problemi dell’età contemporanea”. Per informazioni Istituto Studi Umanistici F. Petrarca via Gasparo da Salò, 7 tel. 026709044 www.irst.netistpetrarca@iol. it
Mercoledì 30 marzo 2011 Milano ore 18,00 Museo del Risorgimento , via Borgonuovo 23. “La squadra e i l compasso. Simboli e l inguaggi della Massoneria” . Secondo incontro, di un ciclo di otto, sul tema: “All ’Oriente d’Ital ia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali”. Relatori Claudio Bonvecchio, Università degli Studi dell ’ Insubria, Antonio Panaino, Università degli Studi di Bologna. Con i l patrocinio dell ’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Filosofia, del Grande oriente d’Italia, del Comune di Milano Dipartimento della Cultura, per i 150 anni dell ’Unità d’Italia. Comitato scientifico: Davide Bigall i , Giorgio Fedocci, Paolo Gastaldi, Marina Messina, Massimo Rizzardini, Andrea Vento. Info 02 88454599 mail: [email protected] Questi incontri costituiranno una virtuale "marcia di avvicinamento" al convegno, sempre organizzato da Grande Oriente d'Ital ia in collaborazione con i l Collegio Lombardo previsto per i l 28 maggio su "Unità Nazionale e Federalismo" a Milano in piazza San Babila presso i l Teatro Nuovo.
Venerdì 1 ‐ Sabato 2 ‐ Domenica 3 Aprile 2011 ‐ Rimini Gran Loggia. Venerdì 1° aprile, sabato 2 e domenica 3, si svolgerà a Rimini la consueta Gran Loggia presso i l padigl ione della nuova f iera. È l ’assise che vede r iunit i i Maestri Venerabil i della Logge ital iane del Grande Oriente d’Italia e l ’occasione per assistere a convegni, tavole rotonde e mostre storico‐documentali . Si ricorda brevemente i l programma: Venerdì 1° aprile ore 15,00 Apertura e Ripresa dei Lavori Rituali , saluto ai rappresentanti dei Corpi Rituali , relazione morale del Grande Oratore, sospensione dei Lavori; ingresso di Fratell i non accreditati ai Lavori,
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Loggia aperta al pubblico profano, Ospiti ed Autorità intervento musicale, allocuzione pubblica del Gran Maestro. Sabato 2 aprile ore 9,30 Ripresa dei Lavori, relazione amministrativa del Gran Segretario, relazione del Consiglio dell ’Ordine, comunicazione del Responsabile della Bibl ioteca Nazionale del G.O.I. , discussione e votazione proposte delle Rispettabil i Logge (art. 86‐2°, discussione ed approvazione della proposta di riforma del sistema sanzionatorio discipl inare; sospensione dei Lavori. Domenica03 aprile ore 9,30: ingresso Apprendisti, Compagni e Maestri, ripresa dei Lavori, nomine dei Grandi Maestri Onorari, r icevimento e saluto Delegazioni Grandi Logge estere, allocuzione del Venerabil issimo Gran Maestro; sospensione dei Lavori. Domenica 3 aprile ore 08,30 è convocata, in seconda convocazione, l ’Assemblea dei Maestri Venerabil i per esame, discussione e votazione del bilancio consuntivo 2010 e del bilancio preventivo 2011.
Venerdì 08 aprile 2011 Pavia ore 20,30 Casa Massonica pavese , via Porta Calcinara. Tornata Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Akeh en Aton n° all ’Or∴ di Pavia. Seguirà fraterno spuntino.
Mercoledì 13 aprile 2011 Milano ore 18,00 Museo del Risorgimento , via Borgonuovo 23. “Risorgimento e Massoneria. Dalla Repubblica Romana alla Decima Crociata”. Quarto incontro, di un ciclo di otto, sul tema: “All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali”. Relatori Marco Cuzi, Università degli Studi di Milano, Anna Maria Isastia, Università degli Studi di Roma – La Sapienza. Con i l patrocinio dell ’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Filosofia, del Grande oriente d’Italia, del Comune di Milano Dipartimento della Cultura, per i 150 anni dell ’Unità d’Italia. Comitato scientifico: Davide Bigall i , Giorgio Fedocci, Paolo Gastaldi, Marina Messina, Massimo Rizzardini, Andrea Vento. Info 02 88454599 mail: [email protected] Questi incontri costituiranno una virtuale "marcia di avvicinamento" al convegno, sempre organizzato da Grande Oriente d'Ital ia in collaborazione con i l Collegio Lombardo previsto per i l 28 maggio su "Unità Nazionale e Federalismo" a Milano in piazza San Babila presso i l Teatro Nuovo.
Venerdì 15 aprile 2011 Novara 20,30 Casa Massonica novarese , via dell ’Archivio 5. Tornata Rituale della R∴L∴ Alessandro Antonell i n°857 all’Or∴ di Novara. Durante i Lavori i l Fr∴ B. traccerà una Tavola. Seguirà fraterno convivio.
Lunedì 18 aprile 2011 Milano ore 20,00 Tempio Grande Alzaia Naviglio Grande 158. Tornata Rituale della R∴L∴ Missori Risorgimento n° 640 all’Or∴ di Milano.
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Martedì 19 aprile 2011 Como ore 19,15 Società del Casino , via Bell ini 1. Tornata Rituale, r itualità Emulation, della R∴L∴ Rosa Commacina n° 1201 all ’Or∴ di Cernobbio. Per informazioni e preavviso di partecipazione [email protected]. Si raccomanda di arrivare puntuali entro le ore 19,00 in quanto i Lavori inizieranno inderogabilmente alle ore 19,15.
Mercoledì 20 aprile 2011 Milano ore 18,00 Museo del Risorgimento , via Borgonuovo 23. “La Vera Luce. I principi f i losofici della Massoneria Speculativa”. Quinto incontro, di un ciclo di otto, sul tema: “All ’Oriente d’Ital ia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali”. Relatori Davide Bigall i , Università degli Studi di Milano, Morris Lorenzo Ghezzi, Università degli Studi di Milano. Con i l patrocinio dell ’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Filosofia, del Grande oriente d’Ital ia, del Comune di Milano Dipartimento della Cultura, per i 150 anni dell ’Unità d’Italia. Comitato scientifico: Davide Bigall i , Giorgio Fedocci, Paolo Gastaldi, Marina Messina, Massimo Rizzardini, Andrea Vento. Info 02 88454599 mail: [email protected] Questi incontri costituiranno una virtuale "marcia di avvicinamento" al convegno, sempre organizzato da Grande Oriente d'Ital ia in collaborazione con i l Collegio Lombardo previsto per i l 28 maggio su "Unità Nazionale e Federalismo" a Milano in piazza San Babila presso i l Teatro Nuovo.
Venerdì 22 aprile 2011 Pavia ore 20,30 Casa Massonica pavese , via Porta Calcinara. Tornata Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Akeh en Aton n° all ’Or∴ di Pavia. Seguirà fraterno spuntino.
Sabato 23 aprile 2011 Macello (To) ore 21,00 Sala Conferenze del Castello di Macello . Incontro conferenza: “I l l inguaggio cifrato shakespeariano” “La Magia in Shakespeare: un confronto sugli ultimi drammi” a cura di Anna Cuculo e Davide Greco. Per i l ciclo: “Serate al Castello” l ’Associazione Culturale “Castello degli Acaja” Presenta: “Gli Arcani della Conoscenza” Dieci incontri a carattere sapienziale e simbolico. I l ritrovo è alle ore 20.00 per un veloce buffet, prima dell ’ inizio della serata. Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria. Tel. 0121340591. Segr. +393774525756. e‐mail : [email protected] www.associazionecastel loacaja.it
Sabato 30 aprile 2011 Varese Seminario , organizzato dal Collegio dei maestri Venerabil i della Lombardia sulla Ritualità per Dignitari di Loggia.
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Cesare Marco De Lorenzi∴ R∴L∴ Missori – Risorgimento n° 640 all’Or∴di Milano G∴O∴ I∴ Medico Chirurgo Dentista mail: cesaremarco@email. it ‐‐‐‐ dr.delorenzi@email. it cell . 335.6060744 ‐ fax 02.700411810 / 02.700502723
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