Robusto imparare ad imparare 3 2

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Convegno “Imparare ad imparare” Taormina 16-18 aprile 2012 Note a margine del lavoro del 3° gruppo J. Bruner e Duccio Demetrio sottolineano l’importanza della narrazione in quanto esperienza umana indispensabile, affascinante, ineludibile, essenziale. La favola di Alice nel paese delle meraviglie è una metafora che vuole essere il paradigma della vita e degli eventi unici che ogni individuo si trova a fronteggiare, costellata di ostacoli insormontabili, personaggi enigmatici, stereotipi imprevedibili, situazioni oniriche. Il racconto che ho immaginato durante il lavoro di gruppo è nato sulla scia di “una scatola di canditi” che ha evocato in me le immagini cinematografiche sia del film“Forrest Gump” che di quelle che costituiscono il prodotto narrativo originale di un percorso didattico realizzato presso la scuola della quale sono dirigente. Tre i momenti essenziali del percorso didattico nato per approfondire e rielaborare la narrazione utilizzando il linguaggio audiovisivo: l’inquadratura, la narrazione, la realizzazione di un film. La visione e maggiormente la costruzione di un film fanno ripercorrere le tappe della conoscenza e dell’esperienza umana, accumunano le generazioni, ne rendono significativo il processo di trasmissione delle esperienze, educano alla conoscenza delle sfaccettature innumerevoli della realtà. E’ stata un’avventura che ha messo alla prova le nostre capacità di educatori che si sono calati attraverso gli occhi delle bambine e dei bambini nel passato del grande scienziato siracusano Archimede, di cui sono state evocate alcune straordinarie scoperte ancora così attuali, al fine di indicare ai nostri piccoli alunni quanto sia importante seguire le proprie inclinazioni e osservare con curiosità il presente. Ringrazio i componenti del gruppo di lavoro con il quale ho condiviso intense sensazioni narrative e uniche. La serenità, la profondità dei loro pensieri hanno lasciato una traccia piacevole e serena del mio soggiorno taorminese; ho rivissuto le esperienze della giovane docente alle prese con i primi dilemmi educativi, mi sono compenetrata nella storia dell’insegnante esperiente che ha recuperato un ragazzo difficile, ho condiviso le difficoltà quotidiane di chi governa la scuola ove vivono e convivono le diverse etnie e dove ci si sforza per non togliere ad alcuno la possibilità di ricevere risposte pienamente soddisfacenti al proprio percorso di crescita. Se volete conoscere e condividere le tappe dell’avventura di apprendimento narrata, potete contattami all’indirizzo mail: [email protected]

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Convegno “Imparare ad imparare” Taormina 16-18 aprile 2012

Note a margine del lavoro del 3° gruppo

J. Bruner e Duccio Demetrio sottolineano l’importanza della narrazione in quanto esperienza umana indispensabile, affascinante, ineludibile, essenziale. La favola di Alice nel paese delle meraviglie è una metafora che vuole essere il paradigma della vita e degli eventi unici che ogni individuo si trova a fronteggiare, costellata di ostacoli insormontabili, personaggi enigmatici, stereotipi imprevedibili, situazioni oniriche. Il racconto che ho immaginato durante il lavoro di gruppo è nato sulla scia di “una scatola di canditi” che ha evocato in me le immagini cinematografiche sia del film“Forrest Gump” che di quelle che costituiscono il prodotto narrativo originale di un percorso didattico realizzato presso la scuola della quale sono dirigente. Tre i momenti essenziali del percorso didattico nato per approfondire e rielaborare la narrazione utilizzando il linguaggio audiovisivo: l’inquadratura, la narrazione, la realizzazione di un film. La visione e maggiormente la costruzione di un film fanno ripercorrere le tappe della conoscenza e dell’esperienza umana, accumunano le generazioni, ne rendono significativo il processo di trasmissione delle esperienze, educano alla conoscenza delle sfaccettature innumerevoli della realtà. E’ stata un’avventura che ha messo alla prova le nostre capacità di educatori che si sono calati attraverso gli occhi delle bambine e dei bambini nel passato del grande scienziato siracusano Archimede, di cui sono state evocate alcune straordinarie scoperte ancora così attuali, al fine di indicare ai nostri piccoli alunni quanto sia importante seguire le proprie inclinazioni e osservare con curiosità il presente. Ringrazio i componenti del gruppo di lavoro con il quale ho condiviso intense sensazioni narrative e uniche. La serenità, la profondità dei loro pensieri hanno lasciato una traccia piacevole e serena del mio soggiorno taorminese; ho rivissuto le esperienze della giovane docente alle prese con i primi dilemmi educativi, mi sono compenetrata nella storia dell’insegnante esperiente che ha recuperato un ragazzo difficile, ho condiviso le difficoltà quotidiane di chi governa la scuola ove vivono e convivono le diverse etnie e dove ci si sforza per non togliere ad alcuno la possibilità di ricevere risposte pienamente soddisfacenti al proprio percorso di crescita. Se volete conoscere e condividere le tappe dell’avventura di apprendimento narrata, potete contattami all’indirizzo mail: [email protected]