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family2012 Rivista ufficiale del VII Incontro Mondiale delle Famiglie Numero 2 - 27 Febbraio 2012 newsletter Il cammino “Stili di vita” Dieci storie di famiglie Mostra A Palazzo Reale di Milano “Famiglia all’italiana” Famiglie nel mondo Dal Messico: feste civili e religiose Quando la tradizione parla di fede Francesca Dossi e Alfonso Colzani * La seconda catechesi preparatoria al VII Incontro mondiale delle famiglie ci immerge nel cuore della misteriosa, meravigliosa e quanto mai complessa alleanza coniugale, pensata da Dio come luogo primario di trasmissione della vita umana, fisica, spirituale, morale, religiosa… nonché luogo del Suo stesso dirsi al mondo. Quale culla più calda, tenera, sicura per la vita umana se non l’amore intenso, profondo e benedetto di un uomo e di una donna? Il linguaggio della tenerezza dei corpi, diversi ma protesi l’uno verso l’altro, il reciproco ascolto che solleva dalla solitudine, il desiderio di affrontare insieme, da alleati, il percorso della vita, rendono la coppia umana capace di generare, superando i confini della felice intesa a due, per disporsi ad accogliere nuova vita, nuovo amore, nuova speranza… tanto da farsi fino in fondo a immagine e somiglianza del creatore. Non c’è vita senza accoglienza, dedizione, cura, ascolto, non c’è vita senza tenerezza, sguardo benevolo, parole di rassicurazione; non c’è vita, infine, senza il gioioso ritiro da sé per far posto all’altro/a, così che avverta la nostra felicità per la sua esistenza. Quanto sono rassicuranti e vitali quelle mille attenzioni di cui sono capaci un padre e una madre per i loro piccoli, quanta vita può dare un abbraccio, uno sguardo benevolo, un incoraggiamento convinto, un apprezzamento spassionato. E perché nessuno si senta ‘ormai’ escluso, ricordiamo che tutto ciò non ha età, genera vita oltre ogni nostra previsione anche laddove le primissime età fossero compromesse per negligenza, superficialità, abbandono. Lo testimoniano le numerose famiglie che vivono con grande apertura e generosità l’esperienza dell’affido e/o dell’adozione: dare la vita non è anzitutto o primariamente una questione fisica ma è esperienza che chiede di giocarsi interamente nella relazione, prima in coppia, con i figli poi, con tutti i figli che ci sarà dato accogliere. Perché da lì scaturisca e si comunichi l’originale qualità umana del nostro esistere, fatta di capacità di incontro, accoglienza, amore reciproco, gratitudine, perdono fino alla fine… come Gesù Cristo ci ha mostrato in prima persona. Così, grazie alle nostre famiglie, nulla sarà perduto e l’amore di Dio avrà un’altra buona possibilità di farsi segno e abitare il mondo. *Responsabili Servizio per la famiglia della diocesi di Milano I VOLONTARI VERSO L’INCONTRO. IL CARDINALE SCOLA: «DOMANDATEVI PER CHI LO FATE?» La famiglia genera alla vita e si apre all’accoglienza

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family2012Rivista ufficiale del VII Incontro Mondiale delle Famiglie Numero 2 - 27 Febbraio 2012

newsletter

� Il cammino“Stili di vita”Dieci storie di famiglie

� MostraA Palazzo Reale di Milano“Famiglia all’italiana”

� Famiglie nel mondoDal Messico: feste civili e religioseQuando la tradizione parla di fede

FrancescaDossi e AlfonsoColzani *

La seconda catechesipreparatoria al VII Incontromondiale delle famiglie ciimmerge nel cuore dellamisteriosa, meravigliosa equanto mai complessa alleanzaconiugale, pensata da Dio comeluogo primario di trasmissionedella vita umana, fisica,spirituale, morale, religiosa…nonché luogo del Suo stesso dirsial mondo. Quale culla più calda,tenera, sicura per la vita umanase non l’amore intenso,profondo e benedetto di unuomo e di una donna? Illinguaggio della tenerezza deicorpi, diversi ma protesi l’unoverso l’altro, il reciproco ascoltoche solleva dalla solitudine, il

desiderio di affrontare insieme,da alleati, il percorso della vita,rendono la coppia umanacapace di generare, superando iconfini della felice intesa a due,per disporsi ad accogliere nuovavita, nuovo amore, nuovasperanza… tanto da farsi fino infondo a immagine e somiglianzadel creatore. Non c’è vita senzaaccoglienza, dedizione, cura,ascolto, non c’è vita senzatenerezza, sguardo benevolo,parole di rassicurazione; non c’èvita, infine, senza il gioiosoritiro da sé per far postoall’altro/a, così che avverta lanostra felicità per la suaesistenza. Quanto sonorassicuranti e vitali quelle mille

attenzioni di cui sono capaci unpadre e una madre per i loropiccoli, quanta vita può dare unabbraccio, uno sguardobenevolo, un incoraggiamentoconvinto, un apprezzamentospassionato. E perché nessuno sisenta ‘ormai’ escluso,ricordiamo che tutto ciò non haetà, genera vita oltre ogninostra previsione anche laddovele primissime età fosserocompromesse per negligenza,superficialità, abbandono. Lotestimoniano le numerosefamiglie che vivono con grandeapertura e generositàl’esperienza dell’affido e/odell’adozione: dare la vita non èanzitutto o primariamente una

questione fisica ma è esperienzache chiede di giocarsiinteramente nella relazione,prima in coppia, con i figli poi,con tutti i figli che ci sarà datoaccogliere. Perché da lìscaturisca e si comunichil’originale qualità umana delnostro esistere, fatta di capacitàdi incontro, accoglienza, amorereciproco, gratitudine, perdonofino alla fine… come Gesù Cristoci ha mostrato in prima persona.Così, grazie alle nostre famiglie,nulla sarà perduto e l’amore diDio avrà un’altra buonapossibilità di farsi segno eabitare il mondo.

*Responsabili Servizio per lafamiglia della diocesi di Milano

I VOLONTARI VERSO L’INCONTRO.IL CARDINALE SCOLA:«DOMANDATEVI PER CHI LO FATE?»

La famiglia genera alla vita e si apre all’accoglienza

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Più di 3.000 persone hanno già dato lapropria disponibilità: saranno volon-

tari per il VII Incontro mondiale dellefamiglie. Giovani, adulti, studenti, lavo-ratori e pensionati, in tanti hanno accoltol’invito del Cardinale Angelo Scola a of-frire quel che si può perché «ciò che con-ta è il sì di ciascuno». Ad oggi l’84 percento dei volenterosi proviene dall’Italia,

il 3 per cento dall’Europa, il13 per cento dal resto delmondo. I volontari ita-lianiarrivano da tutte le provincedella penisola, da Aosta aTrapani, passando per Rovi-go, Cagliari, Ancona e Cam-pobasso. A Milano, le zone

che hanno riunito più disponibilità sono idecanati di Zara, Porta Romana-Porta Vit-toria e Affori. Da segnalare anche l’at-tivismo del decanato di Cinisello Bal-samo. Oltre alla generosità e alla disponi-bilità per le mansioni logistiche, ai volon-tari è chiesto di mettere a disposizione lapropria professionalità. Servono ancoraquasi 2.000 persone, fra i 18 e i 70 anni,per incarichi di traduzione, grafica, scrit-tura, video, Internet, come anche assis-tenza specializzata a disabili e anziani,animazione e sorveglianza. Per iscriversic’è tempo fino al 29 febbraio, i ritar-

datari potranno poi fare riferimento alsito www.family2012.com per altre even-tuali possibilità di servizio. A seconda del-la disponibilità, sono previsti impegni eincarichi diversi. Ai volontari di “periodolungo” (almeno tre mesi) è richiesto unservizio part time in orario di ufficio permansioni di segreteria, reception,traduzioni, organizzazione trasporti e lo-gistica, comunicazione, magazzino e in-fo-point. I volontari di “periodo medio”(3 maggio-4 giugno) lavoreranno su turnida 4/8 ore, in orario di ufficio e nei finesettimana, per segreteria, accredito e ri-lascio badge, logistica, magazzino e alles-timento kit, info-point e area comuni-cazione. Infine, ai volontari che si is-crivono per il “periodo breve” (25 mag-gio-4 giugno) e il “periodo evento” (30maggio-4 giugno) sono richiesti turni da6/8 ore per seguire il Congresso ragazzi edare una mano per assistenza, logistica e

trasporti. Intanto fra il 13 e il 16 febbraioha riscosso successo “Centogiorni davolontari”, tour di quattro incontri nellaDiocesi di Milano per promuovere lapartecipazione dei volontari. Agli appun-tamenti di Milano, Besana Brianza,Cinisello Balsamo e Busto Arsizio hannopartecipato complessivamente più di1.200 persone. Per quanto riguarda laformazione, per i Team leader che hannodato la disponibilità a guidare gruppi di20-25 volontari è stato attivato un corsodi formazione di tre incontri, presso Vil-la Sacro Cuore, a Triuggio.Altri corsi per i volontari saranno attivatia ridosso dell’evento, mentre da marzosu www.family2012.com sarà disponibileun corso di e-learning per l’aggiorna-mento a distanza. Tre le sessioni pre-viste: “I temi dell’incontro”, “Esserevolontari”, “L’incontro mondiale delleFamiglie: il programma”. �

Obiettivo 5.000 volontari per il PapaProsegue la campagna di reclutamentoGià tanti «sì» dall’Italia e dal mondo

VVEERRSSOO LL’’IINNCCOONNTTRROO

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Servono ancora quasi 2.000persone, fra i 18 e i 70 anni,per incarichi di traduzione,grafica, scrittura, video,Internet, come ancheassistenza specializzata a disabili e anziani, animazionee sorveglianza. Per iscriversic’è tempo fino al 29 febbraio

IL TUO VIAGGIO INTORNOALMONDOCOMINCIA DAMIL

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per il più grande evento

internazionale del 2012

MI CHIAMO JASMINE

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30MAGGIO3 GIUGNO 2012

in collaborazione con

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Procede la preparazione deivolontari che presteranno illoro servizio l’Incontromondiale delle famiglie aMilano. Nel fine settimana del4 e 5 febbraio si è tenuta unadue giorni di formazione per i150 “team leader”, icoordinatori delle squadre incui opereranno i volontari neinumerosi servizi previstidurante gli eventi. Ovviamentetanta preparazione sugliaspetti tecnici, ma nonperdendo di vista il “perché”di questo servizio. E del “perché” ha parlatol’arcivescovo di Milano AngeloScola, che ha voluto incontrarepersonalmente i 150capigruppo e ha proposto loroun’ampia riflessione. «Certo –ha detto -, è necessaria unamotivazione umana per questoimpegno gratuito, ma serimaniamo legati a una logica

di tipo puramente tecnico enon recuperiamo il senso delper Chi lo facciamo, Cristo. Enon centreremo comunque mail’obiettivo. Occorre essereconsapevoli che la base ditutto è il Signore e farnepartecipi gli altri, anchenell’attività organizzativa evolontaria». In gioco, riflette ilcardinale c’è la possibilità ditestimoniare concretamente lafede, domandandosi sempre,però – ed è qui un altroaspetto che l’arcivescovosottolinea con forza – perché sipromuovono questi incontri:«Perché credete, crediamo,nella famiglia», rispondesubito. «Di fronte a tantaconfusione e incertezze, maicome oggi, è urgente tornarealle cose come sono,

chiamandole con il loro nome:per noi la famiglia è unione traun uomo e una donna, stabile,fedele e aperta alla vita.Certamente, specie nellasocietà attuale, ci sono delledifficoltà a comprendere lavera natura della famiglia,derivanti anzitutto dallaframmentarietà in cui siamoimmersi nella vita quotidiana,ma proprio il tema di Family2012 ci aiuta a ritrovareun’unità». Infatti, la famiglia,che rimanda al mondo degliaffetti, il lavoro e la festa,sono esperienze di ogni uomoe donna a tutte le latitudini.«Riunire coerentemente earmonicamente questi treelementi, sentiti oggi comedisgiunti, è una grandeopportunità». �

«Volontari, sappiate perché, ma soprattutto per Chi svolgete questo servizio»

� L’ARCIVESCOVO DI MILANO AI “TEAM LEADER”

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Roma, Colonia, Sydney, Caravaggio,Loreto. Fra Giubileo, Giornata Mon-diale della Gioventù e CongressoEucaristico, da quando è diventatamaggiorenne Francesca Barisaninon ha perso occasione di mettersial servizio della Chiesa. «Perché mipiace darmi da fare, avere delle re-sponsabilità e sentire di star parte-cipando alla costruzione di qual-cosa di importante». In dodici annidi esperienze come volontaria,Francesca ha fatto un po’ di tutto,dall’organizzare il flusso dei pelle-

grini al gestire l’ingresso dei pull-man nei parcheggi. Per il VII Incon-tro mondiale si è proposta comeTeam leader: «Guiderò un gruppodi 20-25 volontari. Se sentirò il pe-so di essere punto di riferimento?Non penso, le responsabilità non mispaventano». Da Brescia, la città incui vive, a maggio Francesca rag-giungerà il VII Incontro mondialeassieme a una decina di amicivolontari. «Siamo un gruppo affi-atato, solitamente anche più nu-meroso, fino a quaranta volontari.

Fra maggio e giugno però, tanti nonpotranno prendere giorni di ferie everranno solo domenica per la Mes-sa con il Papa». In mezzo ad amicie pellegrini, Francesca ha speri-mentato la gioia dell’incontro, del-la partecipazione e del seguire lachiamata al servizio. «La Giornatamondiale della gioventù così comeil Congresso eucaristico sono stateesperienze che mi hanno toccato ilcuore: studenti, lavoratori, pen-sionati, consiglierei a tutti di venirefare i volontari».

Al VII Incontro Mondiale mancanoormai meno di cento giorni.Francesca ha già partecipato al pri-mo appuntamento per Team leader,e a marzo e ad aprile raggiungerànuovamente Triuggio per gli ultimidue week end di formazione in pro-gramma. Intanto non rimane con le mani inmano. «Come ogni anno, per man-tenere l’allenamento a gestire situ-azioni complesse mi darò da farenell’organizzare la Veglia dellePalme della Diocesi di Brescia, cheraduna in città migliaia di giovani».Poi pensieri e preparazione saran-no tutti riservati al VII Incontromondiale, Francesca l’ha già mes-so in conto. �

La storia

Dopo Giubileo e Giornate della gioventùla “veterana” Francesca Barisania Milano sarà “team leader”

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IILL CCAAMMMMIINNOO VVEERRSSOO MMIILLAANNOO

Famiglie normalmente eccezionaliI dieci cortometraggi “Stili di vita”accompagnano le catechesi dell’Incontro

genera la vita (catechesi n. 2). Loro han-no 4 figli. Dopo tanti anni di tentativi fal-liti e il sospetto di sterilità, una prima es-perienza di affido e l’adozione finalmentedi una bimba, riescono a concepire unbambino. Oggi, guardando alla loro sto-ria, si sentono di dire: “il Signore si èservito di noi per farci assaporare con en-tusiasmo e gioia il sentimento dell’amoreche, oltre a moltiplicarsi per divisione,

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Un Incontro di famigliecon le famiglie, la settima edizionemilanese, e questa operazione di video-catechesi va esattamente in questa direzione

non ha proprio nessun limite”. Poi ci sonoJhonny e Jacqueline, peruviani di originema residenti a Cologno Monzese, nei pres-si di Milano. Laureati in Economia e Com-mercio, un paese di origine, il Perù, unacittà, Lima, e una meta condivisa, l’Italia.La loro storia, come per tante famigliemigranti oggi, racconta il viaggio di unafamiglia e del fare famiglia (Cat.3, Lafamiglia vive la prova). E ancora, Elisa-betta e Valerio volti di La famiglia animala società (catechesi n. 4). 38 anni e 36anni, vivono con i loro 3 figli a Milanodentro a Villaggio Barona insieme a tantesituazioni di difficoltà e tanti volontariche se ne occupano. La catechesi n. 5, Illavoro e la festa nella famiglia ha, in-vece, la voce di Leo e della lotta che con-duce da oltre 1000 giorni. Giorni di pre-sidio dopo che l’azienda in cui ha lavora-to per 30 anni all’improvviso ha chiuso,lasciando a casa lui e sua moglie.Per vedere le video-catechesi HYPERLINK"http://www.family2012.com" www.fa -mily2012.com, sezione “materiali”. �

Una storia esemplare per ogni cate -chesi; un volto, una voce, un’espres-

sione. Questa è la consapevolezza che siha nell’ascoltare l’intervista a Bruno Volpie alla moglie Enrica, voci della prima ca -techesi. E nel vedere come la loro per-sonale e particolare storia racconti, sen-za dichiararlo, il senso profondo di “Ilsegreto di Nazareth”. Per accompagnare le 10 catechesi del-l’incontro è stato realizzato il progetto“Stili di vita”: dieci cortometraggi con lestorie di famiglie eccezionalmente nor-mali che si raccontano dando così l’op-portunità a chi le ascolta di avvicinarsialle catechesi stesse in altro modo ma,soprattutto, di confrontarsi con la lorostoria, identificandosi o prendendone ledistanze o semplicemente lasciandosi ar-ricchire dal confronto con l’altro. Un In-contro di famiglie con le famiglie, la set-tima edizione milanese, e questa ope -razione di video-catechesi va esatta-mente in questa direzione. Mauro e Marta raccontano così La famiglia

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“Famiglia all’Italiana”:nelle immagini del cinema 100 anni di famiglia in ItaliaII cambiamenti della famiglia italianaraccontati attraverso le immagini che

hanno fatto la storia del cinema del nos-tro Paese. Palazzo Reale di Milano ospita dal 2marzo al 3 aprile 2012 la mostra“Famiglia all’italiana”, pensata comeevento culturale in preparazione al VIIIncontro mondiale delle famiglie. Real-izzata dalla Fondazione ente dello spet-tacolo, in collaborazione con il Centrosperimentale di cinematografia –Cineteca nazionale, la promuovono ilComune di Milano e Palazzo Reale incollaborazione la Fondazione MilanoFamiglie 2012. Oltre 60 immagini fotografiche raccon-tano la storia della famiglia italianavista attraverso le più celebri pellicolecinematografiche del nostro tempo. Siparte dagli anni Dieci fino ai giorni nos-tri, attraverso un percorso cronologicoche mostra le trasformazioni che nel-l’ultimo secolo hanno scosso la società,travolgendo anche la famiglia che verràcelebrata a Milano in occasione del VIIIncontro Mondiale delle Famiglie.«La famiglia è la prima cellula della so-cietà, all’interno della quale si intrec-ciano le prime relazioni, dalla quale siparte alla scoperta del mondo, dove sisperimenta un amore che avvolge comedono inaspettato – sottolinea monsignorErminio De Scalzi, presidente della Fon-dazione Milano Famiglie 2012 -. Lafamiglia non è un’entità astratta ma un“luogo” reale e contemporaneo con ilquale tutti siamo chiamati a con-frontarci, perché tutti abbiamo espe-rienza di famiglia. Un’esperienza chetocca, a volte quasi inconsapevolmente,ogni ambito della vita, anche quelloartistico, così come avviene nel cinemache da sempre racconta storie edemozioni».«Famiglia che vince si cambia: non è ungioco di parole, ma un caleidoscopiometamorfico e isomorfico di immagini,

quelle dedicate dal nostro cinema allafamiglia e alla sua inarrestabileevoluzione - spiega monsignor DarioEdoardo Viganò, presidente della Fon-dazione ente dello spettacolo -: da As-sunta Spina a Piccolo mondo antico, dalCuore grande delle ragazze ad Anchelibero va bene, il cinema italiano rendeomaggio alla famiglia per quel che è: is-tituzione dinamica, gestaltica, attra-verso cui riflettere in scala i cambia-menti sociali, le increspature del nostrotessuto antropologico, l’ordito esisten-ziale e la trama relazionale. Storia delcinema, storia familiare, in breve, Sto-

ria: “Famiglia all’italiana” non ècollezione di scatti, ma scatto checolleziona le monografie della nostra vi-ta, le personali del nostro vissuto. Cin-ema-vita, cinema-famiglia».A partire da importanti documenti del-l’epoca del muto si giunge al Cinemacontemporaneo, compiendo unapanoramica esaustiva e soffermandosisoprattutto sui capolavori che hanno re-so il nostro cinema noto a livello inter-nazionale. Le immagini ci mostrano, peresempio, i drammatici tradimenti mes-si in scena nella versione cine-matografica di Assunta Spina (1915;Gustavo Serena) e il dramma familiaredi matrice ottocentesca di Piccolo mon-do antico (1941; Mario Soldati). Dallamiseria degli anni di guerra in cui i bam-bini vengono strappati all’innocenza(Ladri di biciclette; 1948, di Vittorio DeSica) al sogno di riscatto della madre in-terpretata da Anna Magnani in Bellissi-ma (1951, di Luchino Visconti). Un’in-tensa panoramica ci accompagna nellapresa di coscienza di un’intera gener-azione nei confronti di un mondo in pro-fondo cambiamento che spezza i lega-mi familiari (Il ferroviere; 1956, diPietro Germi), per arrivare alla comme-dia degli anni Sessanta che – a partireda Divorzio all’italiana (1961, ancora diGermi) – commenta con sguardo ironicola famiglia, con i suoi finti perbenismi ei suoi tabù. Una carrellata complessa,che non dimentica di porre l’accentosulla storia italiana, su un passato diffi-cile da ignorare (La ciociara, 1960, di DeSica; Le quattro giornate di Napoli,1962, di Nanni Loy), su quegli sguardiprovocatori tipici del cinema degli anniSettanta (Fatti di gente perbene, 1974,di Mauro Bolognini; Un borghese piccolopiccolo, 1977, di Mario Monicelli). At-traverso le foto di scena, arriviamo alcuore dell’istituzione familiare, dal suocostituirsi come clan unito e coesononostante drammi e incomprensioni(da La famiglia; 1987, di Ettore Scola a Ilcuore grande delle ragazze, 2011 diPupi Avati), al suo essere investita dal-la perdita di valori, come appare evi-dente nei film degli ultimi anni (da Labestia nel cuore, 2005, di CristinaComencini a Anche libero va bene,2006, di Kim Rossi Stuart). �

Mostra a Milano - Palazzo Reale

LA MOSTRA È AD INGRESSO GRATUITO. Milano, Palazzo Reale piazza Duomo 12Orari: lunedì 14.30/19.30; martedì – mercoledì - domenica 9.30/19.30;giovedì – sabato 9.30/22.30. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

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LLEE FFAAMMIIGGLLIIEE NNEELL MMOONNDDOO

Rev. don JuliánArturo LópezAmozurrutiaProfessoredell’UniversitàPontificia del Messico

Nel Vangelo si proclama con gioia: «Dioinfatti ha tanto amato il mondo, da

dare il suo Figlio unigenito, perché chi-unque creda in Lui non muoia, ma abbiala vita eterna» (Gv 3,14). La buona notiziasi diffonde come un’allegria condivisa:«Rallegratevi con me!» (Lc 15,6). Nellafesta credente esiste, in modo misterioso,l’offerta di una presenza ineffabile: «dovedue o tre sono riuniti nel mio nome, lìsono io in mezzo a loro» (Mt 18,20).Celebrare la fede è una delle dimensioniirrinunciabili della condizione battesi-

male. Lo facciamo in particolare nellaLiturgia; in grado eminente, nella SantaEucarestia. Eppure la qualificazionegioviale della nostra appartenenza alla

Chiesa si estende a tutti i momenti dellavita. Incluso quando la prova tocca leporte dell’esistenza, la gioia e la pacedello Spirito Santo accompagnano il dis-

Siamo Lucrezia e Emilio Planas,viviamo a Città del Messico con inostri 9 figli. Nella nostra famigliaDio è il centro. Facciamo tuttoper Lui e da Lui. Le nostre con-versazioni familiari ruotano at-torno a Dio in modo naturale, tut-ti (anche i più piccoli) siamo co-scienti di tutto quello che abbi-amo ricevuto da Lui e che a Luidobbiamo rispondere con le nos-tre azioni.In famiglia preghiamo tutti igiorni, la mattina, prima di ogni

pasto e la sera recitiamo il rosarioprima di andare a dormire. Ladomenica andiamo tutti a messa eper tutti noi i sacramenti sonofeste molto importanti. Ogni bat-tesimo, ogni prima comunione,sono una opportunità per rinno-vare e ravvivare la vita familiare.Dio è sempre presente nelle cose,sia grandi sia piccole, della nostravita quotidiana.Tutti i giorni consumiamo pranzi ecene in famiglia. Sono momentipiacevoli di convivenza. Ci piac-

Una famiglia, una storia

Messico, la gioia nelle feste della fedeLincontrano tra sacramenti e cultura popolare

MESSICOCAPITALE: Città del Messico

POPOLAZIONE: 112.000.000

GOVERNO: Repubblica federale

America

��Lucrezia ed Emilio Planas: «Nella nostra famiglia Dio è il centroInsieme con la preghiera in casa e i sacramenti»

��In tutte le manifestazionila fede si ra dica in un contestoantropologico profondamentesentito, fonte di identitàculturale

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NEWS

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Un altro significativo traguardo èstato raggiunto in questi giorni dalPontificio Consiglio per la famiglia: la traduzione in catalano e slovenodelle catechesi preparatorie. In tuttosono ben 11 le traduzioni di questotesto: francese, inglese, tedesco,spagnolo, portoghese, polacco,romeno, ungherese, arabo, catalano,slovacco. È in preparazione la traduzione inlingua russa. Il tema di Milano è statopresentato nei giorni scorsi indiverse occasioni. Don Andrea Ciucci ha presentato letematiche dell’evento di Milanodurante le consuete attività deldicastero: ai tre gruppi di vescovistatunitensi in visita “ad liminaapostolorum”; al comitatointernazionale dell’associazioneIncontro matrimoniale cristiano; ad alcune associazioni familiaririunite a Roma per una sessionecongiunta di lavoro; al gruppo di lavoro internazionaleappositamente costituito dalle Acli. �

cepolo di Gesù Cristo con la forza vitto-riosa della risurrezione. Non è strano,pertanto, che tra le occasioni privilegiatein cui le famiglie vivano la festa, come es-tensione delle celebrazioni liturgiche, sitrovino la recezione dei sacramenti.

I SACRAMENTI: FESTE FAMILIARIIn Messico, l’amministrazione del Bat-tesimo, la Cresima, la Prima comunionee il Matrimonio sono accompagnati daspeciali toni festivi che si prolunganocon allegri eventi sociali. La dimensionepubblica della fede si lascia sentire spe-cialmente sotto forma di convivialità.Inoltre, la cultura popolare ha integratoaltri momenti rilevanti della vita, comeil terzo compleanno dei bambini e ilquindicesimo delle ragazze, come irri -nunciabili eventi pubblici che devono es-sere celebrati, e non si concepisce lafesta sociale senza un previo contestoliturgico.In tutte le manifestazioni, la fede si ra -dica in un contesto antropologico pro-fondamente sentito, fonte di identitàculturale. Favoriscono l’incontro e la co-munione a partire dal miracolo della vi-ta che si riceve e dell’opportunità dicondividerla. Al di là di tutto questoperò, le feste della fede sono chiamatea convertirsi in autentiche espressionidella coscienza credente, cioè, in pro-fessione di fede.Nella sua espressione unicamente uma -na, è latente il pericolo che la festa si

converta in occasione di discordia, o in-cluso che si in un rituale pagano o pre -testo per atti immorali. Nonostante labuona volontà, anche il nervosismo cheaccompagna i preparativi può allontanarlidalla loro finalità autentica. Al contrario, nella loro natura evange-lizzatrice, le feste della fede hanno da-to fondamento alla sana convivenza dico-loro che per molto tempo sono statilontani e incluso alla riconciliazione dichi aveva preso le distanze. Il fruttoumano, però, avrà senso solo se le festesi mantengono attente alla motivazionecentrale della loro allegria, cioè, allapresenza di Gesù Cristo vivo in mezzo aisuoi discepoli. Le feste sono una bellapiat taforma di evangelizzazione e di vis-suto della fede, testimonianza per unmondo triste e senza senso, in cui moltevolte gli uomini si riuniscono senzasapere perché. �

ciono i viaggi in famiglia, che fac-ciamo una settimana all’anno, almare o in qualche stato del nos-tro Paese. A volte sono viaggi cul-turali, per musei e chiese, altrevolte sono viaggi più ecologici,per fiumi e monti. Ci piaccionotutti in ugual modo. Ci piacciono molto anche i giochida tavola la sera del sabato; i beifilm al cinema; ogni tanto il bow -ling e andare il fine settimana inun centro sportivo dove nuotiamoe passeggiamo per i giardini. Ogni anno durante la Settimanasanta andiamo a fare missioni. Èuna attività che a tutti noi piacee ci arricchisce sul piano dell’am-

icizia (andiamo con altre famiglieamiche) e sul piano spirituale. Ci piace parecchio la prepa ra -zione al Natale: facciamo il Pre-sepe, addobbiamo l’albero, ac-cendiamo le candele della coronadell’Avvento, le lucerne e la ce-na familiare. La notte del 24 dicembre, dopola messa ci riuniamo per cantarele canzoni, cullare Gesù bambinoe pregare ringraziando Dio per laSua incarnazione tutti uniti, non-ni, zii e nipoti. Una vera festa in famiglia!

Lucrezia e Emilio PlanasMéxico

Messico, la gioia nelle feste della fedeLincontrano tra sacramenti e cultura popolare

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Ogni battesimo, ogni prima comunione, sono unaopportunità per rinnovare e ravvivare la vitafamiliare. Dio è sempre presente nelle cose,

sia grandi sia piccole, della nostra vita quotidiana

Catechesi, tradotteanche in catalano e sloveno

� DAL PONTIFICIO CONSIGLIO

Nell’altrapagina lacattedrale

di Cittàdel

Messico

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IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII UUTTIILLIIMATTINO

POMERIGGIO

SERA

Programma provvisorio del VII Incontro Mondiale delle Famiglie

(fieramilano city)Fiera della famigliaLibreria Internazionale

Accoglienza delle delegazioni e delle famiglieInaugurazionedella Fiera della Famiglia

S. Messa nelle Parrocchie

(fieramilano city)Congresso teologicopastoraleFiera della famigliaLibreria Internazionale

Congresso9.30 Cerimonia di apertura10.00 I relazione11.30 II relazione13.00 pausa pranzo

(fieramilano city)dibattiti,testimonianze,tavole rotonde15.00 I sessione17.00 II sessione

cena presso le famiglie ospitanti o presso le Parrocchie

accoglienza e festaa cura e presso le Parrocchie,Comunità Pastorali,gruppi, associazionie movimentiospitanti

S. Messa nelle Parrocchie

(fieramilano city)Congresso teologicopastoraleFiera della famigliaLibreria Internazionale

Congresso9.30 III relazione11.00 IV relazione13.00 pausa pranzo

(a Milano e in altrediocesi lombarde)incontri, dibattiti,testimonianze,tavole rotonde,workshops

cena presso il luogo deglieventi pomeridiani

momento di festapresso illuogo degli eventipomeridiani

S. Messa nelle Parrocchie

(fieramilano city)Congresso teologicopastoraleFiera della famigliaLibreria Internazionale

Congresso9.30 V relazione11.00 VI relazione13.00 pausa pranzo

(in diversi luoghisignificativi di Milano) incontri, dibattiti,testimonianze,tavole rotonde,workshops

h. 20.00 concertoalla Scala riservatoalle delegazioni

cena presso le famiglieospitanti o presso le Parrocchie

h. 21.30Adorazione Eucaristica in Duomo e nelle principaliBasiliche e Chiesedella Diocesi

Fiera della famigliaLibreria Internazionale

Celebrazioni e incontrinelle Parrocchie o per movimenti o per specifici gruppi

nel pomeriggio cammino versol'area dell'eventocon il Papa

dal tardo pomeriggiomomento di accoglienza e preparazione all'Incontro con il Papa

a seguireFesta delle Testimonianzecon Benedetto XVI(Milano Parco NordAeroporto di Bresso)

h. 10.00: S. Messa solennepresieduta da Benedetto XVI(Milano Parco NordAeroporto di Bresso)

MAGGIOMartedì 29

MAGGIOMercoledì 30

MAGGIOGiovedì 31

GIUGNOVenerdì 1

GIUGNOSabato 2

GIUGNODomenica 3

Al VII Incontro mondiale delle famiglie ci si iscrive viainternet. È possibile sul sito www.family2012.com, initaliano e altre cinque lingue, dove si possono scegliere i diversi “pacchetti di ospitalità” con il pagamento on-line. Sono previste facilitazioni per le famiglie conpiù di un figlio. Il solo accesso alle celebrazioni con PapaBenedetto XVI è gratuito. E’ però necessario dotarsidell’apposito pass di ingresso sul sitowww.family2012.com, sezione iscrizioni.

� PER PARTECIPARE

«Aiuta una famiglia non italiana a mettersi in cammino verso Milano. Aiutaci anon escludere nessuno. Succede se lo vuoi». Le famiglie che si stannopreparando a venire a Milano per incontrare il Papa provengono da tutto ilmondo. Alcune da paesi poverissimi come Haiti. Altri da luoghi molto distantie mal collegati. Per non escludere nessuno e consentire a chi non si puòpermettere i costi del viaggio di venire, è stato creato il Fondo accoglienzaper le Famiglie del mondo. Al fondo possono contribuire singoli, famiglie,parrocchie e movimenti. I versamenti vanno effettuati sul conto correnteIT16Q0306901629100000014189. Causale: Gemellaggi for Family 2012.

Aiuta una famiglia a venire a MilanoIl fondo di solidarietà per l’incontro

� CONTRIBUISCI

Newsletter di www.family2012.com - sito registrato al Tribunale di Milano n. 266 del 13 maggio 2011 - direttore responsabile Davide Milani

Iscrizioni su www.family2012.comC’è tempo fino al 31 marzo 2012