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"La " La cosa pi importante riuscire a trasformare il pianoforte da strumento a percussione in uno strumento che canta ... contr il timbro cantante fatto di sfumature, colori e cont r asti "

Cari amici musicistiIn fondo semplice: per fare uno strumento musicale vivo sufficiente scegliere materiali naturali di ottima qualit e assemblarli secondo le migliori regole di costruzione- cos che nasce la ricchezza di colori sonori auspicata da Horowitz. Certo, ma questo riesce solo in meno di dieci fabbriche artigianali al mondo;quasi tutti i nuovi pianoforti oggigiorno sono strumenti tendenzialmente percussivi,sminuiti al ruolo di strumento a percussione. La possibilit di modulare l'intensit e il timbro dei suoni prodotti di vitale importanza per il pianista professionista,il presupposto per qualsiasi interpretazione ... e anche per il "semplice" piacere di fare musica e suonare,tutti i pianisti necessitano come prima cosa di colori sonori. Vi invitiamo a conoscere i nostri pianoforti verticali e pianoforti a coda costruiti secondo la grande tradizione artistica artigianale-dal Vostro rivenditore Steingraeber o da noi,nella citt del festival di Bayreuth. Siamo lieti di ricevere la Vostra visita

Udo Steingraeber

Klaviermanufaktur Steingraeber & Shne, 95444 Bayreuth, Germany, Steingraeberpassage [email protected] - www.steingraeber.de Fondale: "Bagatelle sans tonalit" Franz Liszt 1885, p. 1

La pi completa ed economica enciclopedia discografica

NAX 572332 NAX 572637 NAX 572415 NAX 570707

NAX 572736 NAX 572650 NAX 572571 NAX 570978

NAX 570782 NAX 572654 NAX 660302 NAX 669030

NAX 559679 NAX 559639 NAX 111372 NAX 111369

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&sommarioDIRETTORI RUBRICHE

musica227 - giugno 2011

Conversazione con Riccardo Muti. Un amore da matrimonio con la Chicago Symphonydi Alberto Cantu `

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7 8 10 1 2 22

Editoriale Indice delle recensioni Recite, Recital, Concerti Dalla plateaLe recensioni di concerti e spettacoli a Bari, Bologna, Brescia, Catania, Firenze, Genova, Ginevra, Liegi, Lugano, Milano, Palermo, Vicenza, Venezia

Letture musicali Attualita `24 Intervista a Luisa Sello 26 Intervista a Udo Steingraeber 28 La polemica di Marzio Pieri 30 Ci hanno lasciato

Foto di Todd Rosemberg, cortesia www.riccardomuti.com

24VOCI STORICHE

Linimitabile Schipadi Michael Aspinall

40 32 48 54 55 50 94 96

Vetrina CD I dischi 5 stelle del mese Le recensioni di MUSICA80 Sedici domande ad Alexandre Tharaud

GUSTAV MAHLER

Letture mahleriane di riferimento: la Quinta e lOttavadi Riccardo Cassani

PIANOFORTE

Un perfezionismo daltri tempi. Il segreto di Rudolf Buchbinderdi Mario Marcarini

Etichette e distribuzione Abbonamenti

Hanno collaborato a questo numero: Michael Aspinall, Carlo Bellora, Paolo Bertoli, Marco Bizzarini, Claudio Bolzan, Michele Bosio, Vera Brentegani, Roberto Brusotti, Alberto Cantu, Riccardo Cassani, Nicola Catto, Sergio Cimarosti, Benedetto Ciranna, Roberto Codazzi, Umberto Garberini, Gianni Gori, Stephen Ha` ` stings, Marco Leo, Mario Marcarini, Gianluigi Mattietti, Alberto Mattioli, Dario Miozzi, Maurizio Modugno, Aldo Nicastro, Stefano Pagliantini, Giuseppe Pennisi, Marzio Pieri, Giorgio Rampone, Piero Rattalino, Riccardo Risaliti, Riccardo Rocca, Luca Rossetto Casel, Giuseppe Rossi, Giovanni Andrea Sechi, Luca Segalla, Franco Soda, Alessandro Taverna, Lorenzo Tozzi, Massimo Viazzo, Carlo Vitali, Giovanni Vitali, Adriana Zecchini, Paolo Zecchini, Roberto Zecchiniredazione, direzione, amministrazione, pubblicita: ` MUSICA - Via Tonale, 60 - 21100 Varese Tel. 0332 331041 - Fax 0332 331013 www.rivistamusica.com e-mail: [email protected]: Dario Acosta/DG (68), Francesco Angelico (27), Archivio Rivista Musica (copertina Schipa, 28b, 29a, 29b, 30b, 31a, 31c, 48b, 49, 60, 88, 92), Emanuele Arciuli (24a), Basta (copertina Buchbinder), Marco Borggreve (74, 80), Brescia e Amisano/Teatro alla Scala (18), Rocco Casaluci/Teatro Comunale di Bologna (12), foto di Luca dAgostino Luisa Sello veste abiti Archetipo, sponsor personale dellartista. www.archetipo.com (copertina Sello, 24b), Alessandro Dobici (10), David Geringas (31b), Askonas Holt (11), Philipp Horak (51), Lauterwasser/DG (48a), Silvia Lelli, cortesia www.riccardomuti.com (copertina Muti, 36-37), Library of Congress (40-41, 43, 45), Musacchio/Accademia Santa Cecilia (30a), Gianandrea Noseda (65), Palatului (26a), Marzio Pieri (28a), Quartetto Borodin (58), Todd Rosemberg, cortesia www.riccardomuti.com (5, 39), Klaus Rudolph (48c), Udo Steingraeber (26b), Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (16), Teatro Petruzzelli Bari (14), Sonja Werner (72), ZDF (82)

Rivista di cultura musicale e discografica fondata nel 1977

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editoriale &

R

iccardo Muti e Tito Schipa (entrambi in copertina questo mese), oltre a condividere un amore forte per quella bellissima regione la Puglia nella quale crebbero ed ebbero la prima (ottima) istruzione musicale, sono accomunati ora da un rapporto quasi altrettanto intenso con la cit` ta di Chicago, dove Schipa fu un divo incontrastato nelle stagioni in-

vernali dal 1919 al 1931 e nelle stagioni estive (a Ravinia Park) dal 1923 al ` 1928 e dove Muti si e insediato da pochi anni, stabilendo non solo unintesa da matrimonio con una delle migliori orchestre al mondo, ma anche un legame ` ` di riconoscenza e affetto reciproco con la stessa citta. Ma la vera affinita tra il direttore con il senso innato del canto e il tenore-musicista per eccellenza sta nel carattere inconfondibile del loro fraseggio, che si riconosce dopo poche battute e che lascia unimpronta unica su ogni compo` sizione eseguita. La volonta del tenore di far vivere le parole con immediatezza nuova allinterno di una linea melodica di cesellato rilievo rese affascinante la sua arte anche quando il tim` ` bro si era quasi prosciugato. La capacita di Muti di dare un profilo nobile e una vitalita inte` ` riore alle melodie piu familiari del nostro melodramma si e arricchita di uno spessore umano ` piu denso e intrigante quando il maestro ancora indebolito dopo un intervento chirurgico ` ha diretto quel Nabucco al Teatro dellOpera che rimarra nella storia per diversi motivi. E sono lieto di esserci stato anchio a cantare il Va pensiero sotto la sua bacchetta allultima ` recita, dove regnava unatmosfera di felicita intensa per la battaglia (per la restituzione delFUS)

vinta grazie allintervento decisivo dello stesso Muti.

A questo proposito potrebbe sembrare paradossale il sogno raccontatoci da Marzio Pieri nella polemica di questo mese. Una polemica che esprime tuttavia un timore che era piuttosto diffuso anche nel pieno della battaglia sacrosanta per ilFUS:

che le fondazioni musicali, rifornite

di soldi, continuassero ad accontentarsi del buono invece di mirare implacabilmente al meglio ` ` (che non e necessariamente la meta piu costosa). Quale teatro italiano, ci si domanda, sa` prebbe accogliere oggi un giovane (ma gia geniale) Schipa ed affidargli sei titoli di seguito, come fece il San Carlo nel 1915? E il fatto che sia girata la voce in questi mesi che si vorrebbe far diventare Gustavo Dudamel, un giovane di talento enorme ma digiuno di cultura melodrammatica (e per certi incarichi la cultura conta molto, come ci ricorda qui Rudolf Buch` binder), il direttore musicale della Scala, fa riflettere su un modo di gestire i teatri assai piu ` attento ai colpi mediatici che riverberano allesterno che alla vitalita dei personaggi che interagiscono sulla scena. Stephen Hastings

&indice delle recensioniAA.VV Berlin Opera Night (musiche di Handel, Mozart, Puccini, Dvorak, Wagner, R. Strauss, Saint-Saens, Leoncavallo, Lehar, J. Strauss II) G. Bumbry, A. Schwanewilms, Charles Castronovo, R. Pape, V. Kasarova, A. Pieczonka, M. Crider, J. Kowalski, V. Galouzine, J. Banse, S. Licitra, A. Kirchschlager, M. Bruck; Orchester der Deutschen Oper Berlin, dir Kent Nagano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .DVD 3/4 Historia Sancti Martini (musiche sacre del XIII secolo) Diabolus in musica, dir Antoine Guerber . . . . . . . . . . 4 & Les lecons particulieres de musique Anner Byl` sma un film di Francois Manceaux . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .DVD 5 & Les lecons particulieres de musique Pierre-Yves ` Artaud un film di Roger Kahane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .DVD 5 Venezia: Sonate e Sinfonie (musiche di Rosenmuller, Legrenzi, Stradelli) The Rare Fruits Coun cil, vl e dir Manfredo Kraemer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4& Sestetto

57 65 66 66 90

Medium E. Keller, M. Powers, B. Dame, F. Rogier, C. Mastice; Orchestra non specificata, dir Emanuel Balaban . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . The Saint of Bleecker Street G. Ruggiero, D. Poleri, G. Lane, M. Di Gerlando, L. Lishner, C. Akos, M. BRITTEN HAYDN Marlo, E. Gonzales, D. Aiken, L. Becque; Orche& Quattro interludi marini da Peter Grimes op. 33a stra e Coro non specificati, dir Thomas Schippers . BBC Philharmonic, dir Edward Gardner . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 60 & Sei Quartetti per archi op. 20 Daedalus Quartet . . . . . . . . . . . 3/4 64 & The Telephone M. Kotlow, F. Rogier; Orchestra non Sinfonia n. 53 in Limperiale ; Sinfonia n. 54 Hei& Sinfonia per violoncello e orchestra op. 68 vcl Paul specificata, dir Emanuel Balaban . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . delberger Sinfoniker, dir Thomas Fey . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 64 Watkins BBC Philharmonic, dir Edward Gardner . . . . . 5 60 The Unicorn, the Gorgon and the Manticore Orche& Suite sinfonica da Gloriana op. 53a ten Robert Murstra e Coro non specificati, dir Thomas Schippers . HENZE ray BBC Philharmonic, dir Edward Gardner . . . . . . . . . . . . . . . . 5 60 Guitar Music 2 (musiche varie) chit Franz Halasz, MESSIAEN mand Anna Torge, arp Cristina Bianchi, Ensemble BUCHHOLTZ Oktopus, dir Konstantia Gourzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 64 & Harawi sopr Annika Skoglund, pf Carl-Axel Domini Piano Works (musiche per pianoforte) pf Marco que . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Kraus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 60

in Sol op. 36 violini Isabelle Faust, JuliaMaria Kretz viole Stefan Fehland, Pauline Sachse, vc Christoph Richter, Xenia Jankovic . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 58

GIORDANO

& The

Siberia (Preludio atto II); Fedora (Intermezzo Atto II) BBC Philharmonic, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 65

5 71

4 70 5 71 4 70

5 72

KACHATURIAN

CASTELNUOVO-TEDESCOPlatero y yo (selezione) narratore Moni Ovadia chit Emanuele Segre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 60

& Sinfonia

n. 2 La campana Houston Symphony Orchestra, dir Leopold Stokowski . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 85

MIASKOVSKI& Quartetto

per archi n. 13 op. 86 Quartetto Borodin . . . . . 5 57

ADAMSDoctor Atomic G. Finley, R.P. Fink, T. Glenn, S. Cooke, E. Owens, E. Patriarco, M. Arwady, R. Honeywell; The Metropolitan Opera Orchestra, Chorus and Ballet, dir Alan Gilbert, reg Penny Woolcock, sc Julian Crouch, reg video Gary Halvorson . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .DVD 3 55

KNUSSENOphelias Last Dance op. 32 pf Kirill Gerstein . . . . . . . . . . . . . . . . 4 84

CATALANILoreley (Danza delle Ondine); La Wally (Preludio atto I, Preludio atto IV) BBC Philharmonic, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 65

MOZARTArie da Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Cos` fan tutte sopr Aga Mikolaj WDR Rundfunkorchester Koln, dir Karl Sollak . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 & Die Zauberflote P. Beczala, D. Roschmann, D. Roth, M. Salminen, D. Rancatore, W. Schone, G. Le Roi; Orchestre et Choeur de lOpera National de Paris, dir Ivan Fischer, reg Benno Besson, sc e cost Jean-Marc Stehle, reg tv Francois Roussil lon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .DVD 5 & Divertimento K 563 per trio darchi Trio Zimmermann 5 Integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra clav e fortepiano Viviana Sofronitzki, Linda Nicholson, Mario Aschauer Musicae Antiquae Collegium Varsoviense, dir Tadeusz Karolak . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3/4 Requiem K 626; Ave Verum Corpus KV 618 sopr Marinella Pennicchi, msopr Gloria Banditelli, ten Mirko Guadagnini, bas Sergio Foresti, Coro Canticum Novum di Solomeo, Accademia Hermans, dir Fabio Ciofini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 & Sonata in DO K 330; Rondo in la K 511; Rondo in RE K 485; Adagio in si K 540; Sonata in do K 457 for Kristian Bezuidenhout . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 586

LEONCAVALLOPagliacci (Intermezzo) BBC Philharmonic, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 65

CHOPIN BACH C.P.E.Sei Concerti per il cembalo concertato Wq 43; clav Andreas Staier Freiburger Barockorchester, dir Petra Mullejans . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 56 Concerto per pianoforte n. 1 in mi op. 11; Concerto per pianoforte n. 2 in fa op. 21 pf Daniel Barenboim Staatskapelle Berlin, direttore Andris Nelsons . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3/4 61 Fantasia in fa op. 49; Sonata in si bemolle op. 35; Notturno in RE bemolle op. 27 n. 2; Barcarola in FA diesis op. 60; Valzer in la op. 34 n. 2; Valzer in FA op. 34 n. 3; Valzer in RE bemolle op. 64 n. 1; Valzer in do diesis op. 64 n. 2; Berceuse in RE bemolle op. 57; Polacca in LA bemolle op. 53 pf Daniel Barenboim . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 61

LISZT& Die

BACHMottetti Vocalconsort Berlin, dir Marcus Creed . . . . . . . . . . . . . . 4 55 Passione secondo Giovanni BWV 245 M. Padmore, H. Muller-Brachmann, P. Harvey, B. Fink, K. Fugr, J. Lunn; Monteverdi Choir, English Baroque Soloists, dir John Eliot Gardiner . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 56 Passione secondo Matteo BWV 244 A. Dieltiens, S.K. Thornhill, T. Mead, M. White, G. Tu rk, J. Podger, C. Daniels, P. Harvey, S. Noack; Kampen Boys Choir, Netherlands Bach Society, Museum Catharijne Convent, dir Jos van Veldhoven . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 56

CIAIKOVSKI4 62 5 62 5 62 5 82

Il lago dei cigni, suite Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, dir Yuri Temirkanov . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . & Sinfonia n. 2 op. 17 Piccola Russia ; Sinfonia n. 3 op. 29 Polacca Orchestra del Ministero della Cultura dellURSS, dir Gennadi Rozhdestvensky . . . . . BACH-BUSONI & Sinfonia n. 4 op. 36; Sinfonia n. 5 op. 64; Sinfonia Ciaccona pf Freddy Kempf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3/4 77 n. 6 op. 74 Patetica ; Romeo e Giulietta, Fanta sia-ouverture Halle Orchestra, dir John Barbirolli . . . . . & Sinfonia n. 6 op. 74 Patetica West-Eastern Divan BARTOK Orchestra, dir Daniel Barenboim . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Concerto per violino n. 2; Concerto n. 1 op. post. vl Arabella Steinbacher Orchestre de la Suisse RoCILEA mande, dir Marek Janowski . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 56 Adriana Lecouvreur (Intermezzo) BBC Philharmonic, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BELLINI Norma J. Anderson, D. Barcellona, S.Y. Hoon, I. Abdrazakov, S. Ignatovich, L. Melani; Coro del Festival Verdi, Orchestra Europa Galante, dir Fabio ` Biondi, reg Roberto Ando, sc Giovanni Carluccio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .DVD 4 57

Zelle in Nonnenwerth, per violino e pianoforte S. 382; Romance oubliee per violino e pianoforte vl Jean-Marc Phillips Varjabedian, pf Vincent Coq . . . . . . . & Elegie n. 1 S. 130 per violoncello e pianoforte; Elegie n. 2 S. 131 per violoncello e pianoforte; La Lugubre Gondola S. 134 per violoncello e pianoforte vcl Raphael Pidoux, pf Vincent Coq . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fantasia e fuga su B.A.C.H.; Benediction de Dieu dans la solitude; Venezia e Napoli; Sonata in si pf Marc-Andre Hamelin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sonata in si pf Kirill Gerstein . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . & Tristia, per violino, violoncello e pianoforte S. 723c Trio Wanderer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5 86

72 74

5 86 4 66 4 84 5 86

73

73 74

LULLY Bellerophon C. Auvity, C. Scheen, I. Perruche, J. Borghi, E. Alexiev, J. Teitgen, R. Getchell; Chur de chambre de Namur, Les Talens Lyriques, dir Christophe Rousset . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 67

OBRECHT& Missa

de Sancto Donatiano Cappella Pratensis, dir Stratton Bull . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 74

MAHLER& Lieder

4 65

DEBUSSY ` ` Prelude a lapres-midi dun faune; La mer; Jeux London Symphony Orchestra, dir Valery Gergiev . . . . . . . . . . . . 3 62

da Des Knaben Wunderhorn bar Thomas Hampson, Wiener Virtuosen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Sinfonia n. 4 sopr Camilla Tilling, World Orchestra for Peace, dir Valery Gergiev . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .DVD 3 Sinfonia n. 5 London Symphony Orchestra, dir Valery Gergiev . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3/4 Sinfonia n. 5 World Orchestra for Peace, dir Valery Gergiev . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .DVD 3

WILLEM VAN OTTERLOO68 68 68 68& Musiche

di Smetana, Franck, Beethoven, Schubert, Brahms, Bruckner, Wagner, Saint-Saens, Rach maninov, Berlioz, Weber, Meyerbeer, Grieg, Prokofiev, org Feike Asma, pf Cor de Groot, vl Theo Olof, vl Herman Krebbers; Hague Philharmonic, Royal Concertgebouw Orchestra, Wiener Symphoniker, Berliner Philharmoniker, dir Willem van Otterloo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 75

MASCAGNILAmico Fritz (Intermezzo) BBC Philharmonic, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 65

PONCHIELLILa Gioconda (Danza delle ore) BBC Philharmonic, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 65

BORODIN& Quartetto

FAURE& Messe

per archi n. 1 op. 26 Quartetto Borodin . . . . . . . 5 57

BOTTESINI& Concerto

per contrabbasso n. 2 in si; Duetto per clarinetto e contrabbasso ctb Enrico Fagone, cl Corrado Giuffredi Orchestra della Svizzera Italiana, dir Christoph-Mathias Mueller . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 58 & Gran Duo Concertante per violino e contrabbasso; Passione amorosa per violino e contrabbasso vl Walter Zagato, ctb Enrico Fagone, Orchestra della Svizzera Italiana, dir Christoph-Mathias Mueller . . . . . . . 5 58

de Requiem op. 48; Ave Verum op. 65 n. 1; Ave Maria op. 67 n. 2; Tantum ergo op. 55; Messe des pecheurs de Villerville sopr Ana Quintans, bar Peter Harvey, Ensemble Vocal de Lausanne, Sinfonia Varsovia, dir Michel Corboz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 63

MENDELSSOHNOttetto per archi op. 20; Sestetto per pianoforte e archi op. 110 I Solisti Filarmonici Italiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 70 Quartetto per archi in LA op. 13; Quattro Pezzi op. 81 per quartetto darchi Quartetto di Roma . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 70

PROKOFIEV& Concerto

FRANCK& Sonata

in LA per violino e pianoforte vl Francesca Dego, pf Francesca Leonardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 63

MENOTTIAmahl and the Night Visitors C. Allen, R. Kuhlmann, A. McKinley, D. Aiken, L. Lishner, F. Monachino; Orchestra e coro non specificati, dir Thomas Schippers . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 71 Sebastian, Suite dal balletto Robin Hood Dell Orchestra di Philadelphia, dir Dimitri Mitropoulos . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 71

per violino n. 1 op. 19; Concerto per violino n. 2 op. 63 vl Pavel Berman, Orchestra della Radio Svizzera Italiana, dir Andrey Boreyko . . . . . . . . . . . . . . . 5 76 & Sonata per due violini in Do op. 56 vl Pavel Berman, Anna Tifu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 76

GERSHWINRhapsody in Blue; I Got Rhythm Variations; Concerto per pianoforte in FA pf Jean-Yves Thibaudet, Baltimore Symphony Orchestra, dir Marin Alsop . . . . . . 4 64

PUCCINIManon Lescaut (Intermezzo); Suor Angelica (Intermezzo); Edgar (Preludio atto I, Preludio atto III) BBC Philharmonic, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 65 Tosca E. Magee, J. Kaufmann, T. Hampson; Coro e Orchestra dellOpernhaus di Zurigo, dir Paolo Carignani, reg Robert Carsen, sc e cost Anthony Ward . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .DVD 3/4 77 Turandot F. Corelli B. Nilsson G. Visnevskaja N. Zaccaria R Capecchi F. Ricciardi P. De Palma A. Mercuriali V. Carbonari, I. Farina, J. Valtriani, R. Pelizzoni; Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, dir Gianandrea Gavazzeni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3/5 91

BRAHMS& Concerto

in Re op. 77 vl Isabelle Faust Mahler Chamber Orchestra, dir Daniel Harding . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 58 Ein deutsches Requiem sopr Natalie Dessay, bar Ludovic Tezier, Orchestra Sinfonica della Radio di Francoforte, Coro della Radio Svedese, dir Paavo Jarvi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 59 Quintetto in fa op. 34 per pianoforte e archi pf Paolo Restani Quartetto darchi della Scala . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 78

I numeri della prima colonna si riferiscono alle stelle attribuite a ciascun disco. La sigla DVD prima del numero delle stelle segnala unedizione video. I titoli preceduti dal quadratino rosso segnalano i dischi con 5 stelle (vedi pagina 54)

8

musica 227, giugno 2011

RACHMANINOVDanze Sinfoniche Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, direttore Yuri Temirkanov . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 62 Variazioni su tema di Corelli op. 42 pf Freddy Kempf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3/4 77

SHOSTAKOVICH& Sinfonia

n. 1 op. 10; Sinfonia n. 11 op. 103; Lanno 1905 Symphony of the Air, dir Leopold Stokowski . 5 85

SIBELIUS RAVEL& Sonata

per violino e pianoforte; Tzigane Rhapsodie de Concert per violino e pianoforte vl Francesca Dego, pf Francesca Leonardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Sonata per violino e violoncello vl Francesco DOrazio, vcl Nicola Fiorino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Sonata postuma per violino e pianoforte; Sonata in SOL per violino e pianoforte; Pezzo in forma di Habanera per violino e pianoforte; Berceuse sul nome di Gabriel Faure per violino e pianoforte; Tzigane per violino e pianoforte vl Francesco DOrazio, pf Giampaolo Nuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Valses nobles et sentimentales pf Freddy Kempf . . . . . . . . 3/4

Sinfonia n.2 op. 43; Karelia suite op. 11 New Zealand Symphony Orchestra, dir Pietari Inkinen . . . . . . . . . . . . 3/4 8663 78

SMETANA& Trio

in sol per pianoforte, violino e violoncello op. 15 Trio Wanderer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 86

STRAUSS78 77& Arie

REGER& Concerto

per pianoforte op. 114 pf Marc-Andre Hamelin, Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, dir Ilan Volkov . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

REICH& Electric

counterpoint, Six marimbas counterpoint, Vermont counterpoint vibr, marimba, perc, nastro preregistrato Kuniko Kato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

RISTORI

e scene da Arabella, Capriccio e Ariadne auf Naxos sopr Lisa della Casa, Wiener Philharmoniker, dir vari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . & Burleske pf Marc-Andre Hamelin, Rundfunk-Sinfo nieorchester Berlin, dir Ilan Volkov . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . & Vier letzte Lieder (3 Lieder); Monologo di Elektra sopr Kirsten Flagstad, Orchestra dellOpera di Stato di Berlino, dir Georges Sebastian . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 66 & Vier letzte Lieder sopr Lisa della Casa, Wiener Phil harmoniker, dir Karl Bohm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Vier letzte Lieder; Rosenkavalier-Suite; Till Eulenspiegel sopr Anja Harteros, Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, dir Mariss Jansons . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Vier letzte Lieder; Scene da Ariadne auf Naxos e 5 78 Capriccio sopr Aga Mikolaj WDR Rundfunkorcheln, ster Ko dir Karl Sollak . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5 86 5 66 5 86 5 86 4 86 3 86

Divoti affetti alla Passione di Nostro Signore D. Mields, F. Vitzhum; Echo du Danube . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 78 Esercizi per lAccompagnamento Echo du Danube . . . . . 4 78

STRAVINSKI& Concertino

per quartetto darchi Quartetto Borodin . . . . . 5 57 Trois mouvements de Petrouchka pf Freddy Kempf . . 3/4 77

ROSSICleopatra D. Theodossiou, A. Liberatore, P. Pec` chioli, S. Catana, W. Corro, T. Carraro, P. Gardina, G. Medici; Orchestra Filarmonica Marchigiana, Coro Lirico Marchigiano V. Bellini , dir David Crescenzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3/4 79

STURLAPassio di Venerd` Santo Il Concento Ecclesiastico, dir Luca Franco Ferrari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 89

Lukas Passion sopr Veronika Winter, contr Anne Serenate a Filli E. Galli, Y. Arias Fernandez, M. Oro; Bierwirth, ten Julian Podger, bas Clemens HeiLa Risonanza, dir Fabio Bonizzoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 82 drich, Matthias Vieweg, Rheinische Kantorei, Das Kleine Konzert, dir Hermann Max . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 89 & Ouverture in la; Tre Fantasie per flauto dolce; ConSCARLATTI D. certo in La minore per flauto dolce fl dolce Julien & Sonate K 239, K 208, K 72, K 8, K 29, K 132, K Martin, vlag Josh Cheatham, Capriccio Stravagan430, K 420, K 481, K 514, K 64, K 32, K 141, K te, dir Skip Sempe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 90 472, K 3, K 380, K 431, K 9, pf Alexandre Tharaud . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 80

SCARLATTI A.

TELEMANN

TITO SCHIPA& Integrale

VERDI& Il

delle registrazioni 1913-1964 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 46

SCHUBERTQuartettsatz in do D 703 Quartetto di Roma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sonata in SI bemolle D 960; Improvviso in fa op. 142 n. 1; Klavierstuck in MI bemolle D 946 n. 2 pf Luca Ciammarughi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . & Trio D471 per archi Trio Zimmermann . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . & Nacht und Traume (Lieder D827, D833, D637, D869, D876, D778, D842, D193, D194, D891, D889, D517, D289, D434, D502, D861, D303) bar Matthias Goerne, pf Alexander Schmalcz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4 70 4 84 5 74

5 84

trovatore F. Corelli, E. Bastianini, M. Parutto, F. Barbieri, A. Ferrin, A. Marcangeli, V. Pandano, C. Platania, M. Russo; Orchestra e Coro del Teatro dellOpera, dir Oliviero de Fabritiis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Inno delle nazioni ten Francesco Meli, Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La Traviata (Preludio atto III) BBC Philharmonic, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Libera me dalla Messa per Rossini; La vergine degli angeli sopr Barbara Frittoli, Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . Quattro pezzi sacri Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5 91 4 92 4 65 4 92 4 92

SCHUMANNHumoreske op. 20 pf Kirill Gerstein . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 84 Quintetto in Mi bemolle op. 44 per pianoforte e archi pf Paolo Restani, Quartetto darchi della Scala . . . . . . . . . 3 78

WAGNER& Wesendonck-Lieder;

SCHONBERG& Variazioni

Scene e Arie da Tristan und Isolde e Gotterdammerung sopr Kirsten Flagstad, Orchestra dellOpera di Stato di Berlino, dir Georges Sebastian . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 86

op. 31 West-Eastern Divan Orchestra, dir Daniel Barenboim . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 82

WOLF-FERRARII Quattro Rusteghi (Intermezzo); I gioielli della Madonna (Intermezzo) BBC Philharmonic, dir Gianandrea Noseda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 65

SCODANIBBIOOltracuidansa ctb Stefano Scodanibbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3/4 85

&recite recital concertiBERGAMO-BRESCIAFestival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo (www.festivalpianistico.it)

` a cura di Nicola Catto

1 (Bg, Teatro Donizetti), 2/6 (Bs, Teatro Grande) musiche di Liszt, Schubert-Liszt; pf B. Berezovsky 4 (Bg), 4/6 (Bs) musiche di Barto k, Liszt, Ciaikovski; pf D. Lazi; Budapest Festival Orchestra, dir I. Fischer 6 (Bg), 7/6 (Bs) musiche di Schubert, Liszt; pf A. Volodos 8/6 (Bg) musiche di Shostakovich, Mahler; vl J. Jansen; Frankfurt Radio Symphony Orchestra, dir P. Jarvi 10 (Bg), 12/6 (Bs) musiche di Bach, Schumann; pf G. Sokolov

BOLOGNA

Teatro Comunale di Bologna (www.tcbo.it)

10, 12, 14, 15, 16, 18, 19, 21/6 Rossini: La Cenerentola; M. Spyres/E. Scala, S. Alberghini/E. Chan, P. Bordogna/ ` M.F. Romano, L. Polverelli/C. Amaru, L. Regazzo/L. Tittoto; Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, dir M. Mariotti; reg D. Abbado, scene G. CarluccioBologna Festival (www.bolognafestival.it)

Ciaikovski; Orchestra Giovanile Italiana, dir A. Boreyko 8, 9, 10/6 (Piccolo Teatro) ciclo Liszt; pf A. Tardino, G. Graniti, F. Nicoletta, C. Shekari Oreh, E. Cicconofri, A. Marino 14/6 (Teatro Goldoni) musiche di Reich; vl D. Ceccanti, vc V. Ceccanti; Contempoartensemble, dir M. Ceccanti 17/6 musiche di Kodaly, Musorgskij, Berlioz; Philharmonia Orchestra, dir E.P. Salonen 18, 20, 22/6 (Teatro della Pergola) Monteverdi: Lincoronazione di Poppea; S. Graham, J. Ovenden, M. Brook, J.M. Lo Monaco, A. Dahlin, F. Lombardi, S. Malfi, A. Kasyan; Il complesso barocco, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, dir A. Curtis; reg e scene P.L. Pizzi 23/6 musiche di Donizetti; sop M. Devia; Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, dir D. Callegari

del Teatro Carlo Felice, dir G. Sagripanti; reg I. Garcia, scene B. Montresor

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (www.laverdi.org)

MILANO

Teatro alla Scala (www.teatroallascala.org)

GENOVA

Teatro Carlo Felice (www.carlofelice.it)

7, 9/6 Puccini: Madama Butterfly; R. Angeletti, V. Simeoni, L. Caimi, L. Grassi, M. Bolognesi; Orchestra e Coro

5/6 G. Huppertz: Metropolis; Filarmonica della Scala, dir F. Strobel 12, 14, 15/6 musiche di Ciaikovski, Prokofiev; pf A. Toradze; Filarmonica della Scala, dir N. Luisotti 6, 9, 11, 13, 16, 21, 23/6 Gounod: Ro meo et Juliette; N. Machaidze/M. Alejandres, V. Grigolo/F. Portari, A. Vinogradov, R. Braun, F. Ferrari, C. Burggraaf; Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, dir Y. Nezet-Seguin; reg B. Sher, scene M. Yeargan 20, 22, 24/6, 2, 4, 6, 8, 12, 15/7 Verdi: Attila; O. Anastassov, M. Vratogna/L. Nucci, M. Alvarez/F. Sartori, E. Pankratova/L. Garcia; Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, dir N. Luisotti; reg G. Lavia, scene A. Camera 30/6, 1, 5, 7, 9, 11, 13, 14/7 Rossini: LItaliana in Algeri; M. Pertusi, F. Polinelli, L. Brownlee, A. Rachvelishvili, V. Taormina; Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, dir A. Allemandi; reg e scene J.P. Ponnelle

2, 3, 5/6 Brahms: Ein Deutsches Requiem; Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, dir X. Zhang 9, 10, 12/6 musiche di Gershwin, Copland, Shaw, Bernstein, Gershwin/Russell; cl M. Frost; Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dir X. Zhang

NAPOLI

Teatro San Carlo (www.teatrosancarlo.it)

21, 22/6 musiche di Bernstein, Gershwin, Ciaikovski, Ravel; Orchestra del Teatro San Carlo, dir D. Oren 29, 30/6 musiche di Debussy, Bernstein, Elgar; Orchestra del Teatro San Carlo, dir D. Renzetti

PALERMO

Teatro Massimo (www.teatromassimo.it)

12, 14, 15, 17, 18, 19/6 Donizetti: Lucia di Lammermoor; N. Alaimo/S. Piazzola, D. Rancatore/O. Peretyatko, F. Demuro/P. Fanale, D. Vatchkov/U. Guagliardo; Orchestra e Coro del Teatro Massimo, dir S. Ranzani; reg G. Deflo, scene W. Orlandi

6/6 (Teatro Manzoni) musiche di Shostakovich, Mahler; vl J. Jansen; Frankfurt Radio Symphony Orchestra, dir P. Jarvi Orchestra Mozart (www.orchestramozart.com)

ROMA

Accademia Nazionale di Santa Cecilia (www.santacecilia.it)

4, 6, 7/6 musiche di Beethoven; Orchestra dellAccademia di Santa Cecilia, vl e dir L. KavakosOrchestra Sinfonica di Roma (www.orchestrasinfonicadiroma.it)

1/6 (Teatro Manzoni) musiche di Mozart, Beethoven; pf H. Grimaud; Orchestra Mozart, dir C. Abbado

CATANIA

Teatro Massimo Bellini (www.teatromassimobellini.it)

17, 18/6 musiche di Dvorak, Brahms; Orchestra e Coro del Teatro Massimo Bellini, dir D. Kaftan

5, 6/6 (Auditorium Conciliazione) musiche di Cherubini, Ciaikovski, Beethoven; Orchestra Sinfonica di Roma, dir R. Bokor 12, 13/6 Invito allopera; Orchestra Sinfonica di Roma, dir F. La Vecchia

SPOLETO

FIRENZE

54o Festival dei due mondi (www.festivaldispoleto.com)

Maggio musicale fiorentino (www.maggiofiorentino.it)

7/6 musiche di Markevitch, Schubert,& Romeo et Juliette debutta alla Scala

24, 25, 26/6, 1, 2/7 (Teatro Nuovo) Menotti: Amelia al ballo; A. Kucerova, ` A. Antoniozzi, S. Gueze, A. Spina; Orvero. Si tratta quindi di debutto scaligero dellopera nelloriginale versione francese: ulteriore onere per Vittorio Grigolo e Nino Machaidze, che dal 6 giugno saranno Romeo e Giulietta a Milano, nellallestimento di Bartlett Sher (proveniente da Salisburgo e recensito sul numero 205 di MUSICA) e con la direzione del gio vane canadese Yannick Nezet-Seguin. www.teatroallascala.org

Per quanto sembri strano, unopera celebre come quella di Gounod, cavallo di battaglia di divi come Alfredo Kraus, Franco Corelli e Mirella Freni, non viene eseguita alla Scala dal 1934, quando i giovani amanti di Verona furono interpretati (in traduzione italiana) dalle splendide voci di Beniamino Gigli e Mafalda Fa-

Vittorio Grigolo

Il Rheingold diretto da Jeffrey Tate a Venezia . LArena apre con Traviata per la regia di Hugo De Ana . Metropolis in versione integrale al Teatro alla Scala . Lucia di Lammermoor a Palermo, Torino e Trieste . Il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo

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chestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dir J. Debus; reg G. Ferrara, scene G. Quaranta 29/6 musiche di Schubert, Battistelli, Liszt, Mendelssohn; Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi, dir G. dEspinosa

TORINO

Teatro Regio (www.teatroregio.torino.it)

21, 22, 23, 25, 26, 28, 29, 30/6, 2, 3/7 Donizetti: Lucia di Lammermoor; E. Mosuc/M.G. Schiavo, F. Meli/P. Pretti, F.M. Capitanucci/S. Del Savio, V. Kowaljov/A. Guerzoni; Orchestra e Coro del Teatro Regio, dir B. Campanella; reg G. Vick, scene P. Brown

del Teatro La Fenice, dir A. Fogliani 10, 11/6 musiche di Mahler, Ives, Copland, Beethoven; Orchestra del Teatro La Fenice, dir J. Axelrod 24, 26, 28, 30/6, 2/7 Wagner: Das Rheingold; G. Grimsley, S. Genz, M. Miller, R.P. Fink, K. Azesberger, N. Petrinsky, N. Beller Carbone, C. Williams; Orchestra del Teatro La Fenice, dir J. Tate 25/6 Rossini: Petite Messe Solennelle; Coro del Teatro La Fenice, dir C.M. Moretti

VERONA

89 Festival Lirico Arena di Verona (www.arena.it)

TRIESTE

Teatro Verdi (www.teatroverditrieste.com)

11, 12, 14, 15, 16, 17, 18/6 Donizetti: Lucia di Lammermoor; S. Dalla Benetta, M. Bronikowski, J.F. Borras, G. Furlanetto; Orchestra e Coro del Teatro Verdi; reg G. Ciabatti

VENEZIA

Teatro la Fenice (www.teatrolafenice.it)

3/6 Omaggio a Nino Rota; Orchestra

17, 24/6 Verdi: La Traviata; E. Jaho, F. Demuro, V. Stoyanov; Orchestra e Coro dellArena di Verona, dir C. Rizzi; reg e scene H. De Ana 18, 26, 30/6 Verdi: Aida; M. Carosi, F. Armiliato, G. Casolla, G. Prestia, A. Gazale, C. Striuli; Orchestra e Coro dellArena di Verona, dir D. Oren; reg G. De Bosio 25/6 Rossini: Il barbiere di Siviglia; A. Siragusa, A. Kurzak, B. De Simone, A. Argiris, M. Vinco; Orchestra e Coro dellArena di Verona, dir A. Battistoni; reg e scene H. De Ana

Adriana Kucerova

& Amelia balla a Spoleto

Dal 24 giugno al 2 luglio il Festival di Spoleto, giunto alla 54 edizione, celebra i centesimo anniversario della nascita del proprio fondatore Gian Carlo Menotti riproponendone la prima opera, quellA` melia al ballo che debutto in lingua inglese (Amelia Goes to the Ball) nel 1937 e lanno seguente, in italiano, ` al casino di Sanremo. Questa go-

dibilissima opera buffa in un atto ` sara interpretata dal soprano Adriana Kuc erova e da Alfonso Antoniozzi nei ruoli di Amelia e del marito tradito; Johannes Debus ` dirigera lOrchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, che ha una lunga tradizione di esibizioni al festival umbro. www.festivaldispoleto.com

chiude in bellezza con Grigory Sokolov . Esa-Pekka Salonen dirige la Sinfonia fantastica al Maggio Musicale Fiorentino

&dalla plateaAlla quinta delle sette recite previste di questErnani bolognese il protagonista Roberto Aronica ha tirato fuori lo squillo della festa in O tu che lalma adora , Dimitra Theodossiou sempre lodevole per mezze voci, bel colore e piglio drammatico ha intonato con sicurezza i temibili Do acuti su In` volami e Tutto sprezzo , e cos a seguire per tutti i quattro atti sino al terzettone finale col vecchio Silva: un Furlanetto sempre in ruolo con somma eleganza e ricompensato da ricca messe dapplausi. Qual` che perplessita destava semmai il Don Carlo di Ivan Inverardi, sim` patico trombone dalla gestualita caricata che tuttavia riscopriva una vena di umorismo assai forte nel personaggio originale di Victor Hugo. Imperdonabile la sua cabaletta Vieni meco, sol di rose sussurrata in disparte ad Elvira con eterodossa emissione di falsetto, ma nellatto di Aquisgrana si congedava con accenti di autentica e stentorea ` maesta. Insomma un Carlo alla carlona, come da stereotipo attribuito ai costumi del Magno di cui il ` Quinto voleva emulare le virtu. In questa promettente opera di transizione, assente per oltre quattro decenni dalle scene del Comunale bolognese, il meglio dellinnovazione Tutti gli uomini sono Dio almeno per un minuto ma poi tornano a essere se stessi , dice la peccatrice Katerina. Ma per il giovane pastore ` ` ` ` Manolios non sara cos: uscira pro gressivamente da se identificandosi in Cristo per farsi portavoce del suo messaggio di pace, fratellanza e soli` darieta. Uno scandalo non sopportabile per la sua gente, da punire ` con la morte. In estrema sintesi e quanto si ritrova, elaborato in una struttura narrativa densamente stratificata, in Cristo di nuovo in croce, romanzo del 1948 di Nikos Kazantzakis, scrittore cretese dalla per` sonalita fuori dagli schemi, la cui opera fu a suo tempo celebre e ` molto discussa, mentre in tempi piu ` recenti e tornata alla ribalta soprattutto quale fonte di un notevole film di Scorsese (Lultima tentazione di Cristo). Conquistato dalla forza ` della spiritualita di Kazantzakis e dalla sua visione non ortodossa del cristianesimo, in molti aspetti coincidenti con il suo umanesimo uto ` pistico, Bohuslav Martinu dedico i suoi ultimi anni di vita a The Greek verdiana si concentra nei cori e nei ` concertati. Pure qui tutto e girato al meglio grazie allenergica e puntuale concertazione di Roberto Polastri (che sostituiva Bruno Bartoletti). Lo conoscevamo come specialista del moderno; la sua competenza in un Verdi ancora giovanile, corru` sco di battaglieri fremiti romantici, e piacevole rivelazione. ` Lallestimento e una chicca. NeRoberto Aronica e Dimitra Theodossiou

Recensioni di concerti e spettacolisbruck, la tomba di Aquisgrana non somiglia affatto al luogo reale, semmai al ciborio gotico di Arnolfo di Cambio in San Paolo fuori le Mu` ` ra, e cos via. Ce cultura visiva e ` ce invenzione in quei fondali boscherecci dipinti a mano, in quelle fughe prospettiche accelerate che continuano il costruito duro affacciato fin sul proscenio. Ci sono sete e broccati a dominante scarlatta, candele a centinaia, spade e armature, manti e corone. Zeffirelli? No, Visconti; visto che alla base di tutto sta unimportazione dal Massimo palermitano, dove ancora nel 1999 Beppe de Tomasi, Francesco Zito, Fulvio Lanza e Raffaele Del Savio coltivavano la secolare tradizione del teatro lirico allitaliana. Con buona pace del pensiero registico unico, ex avanguardia ormai ` degradata a noiosa accademia, sara meglio riaprire quei laboratori del saper fare che tutto il mondo cinvidiava e riutilizzare i loro prodotti sopravvissuti nei magazzini. Alla fi` ne sara pure un risparmio, nasceranno posti di lavoro e i giovani spettatori, che in numero sempre maggiore si vedono nelle sale, scopriranno un mondo per loro davvero nuovo e straniante: lopera del nonno. Carlo Vitali te, il Teatro Massimo parli di prima italiana per The Greek Passion, differente da Griechische Passion in modo sostanziale, come sostenuto ` da Brezina. Il soggetto, e bene precisarlo, racconta degli abitanti di un villaggio greco dellAnatolia, Lycovrisi, alcuni dei quali, prescelti per interpretare i personaggi di una sacra rappresentazione, si immedesimano in essi trasformando le loro esistenze e quelle degli altri. Su tut` ti Manolios, il Cristo designato, che ` finira ucciso per avere difeso i profughi di un altro villaggio in fuga dai turchi e impietosamente respinti dai suoi compaesani. Ad impressionare, fin dal primo ` ascolto, e linedito taglio adottato da Martinu: numerose situazioni di carattere differente fissate in quadri concatenati luno allaltro, ma al tempo stesso autonomi, in genere molto concisi e caratterizzati da ` unestrema variabilita di soluzioni musicali. Lossatura vocale, nel rap` porto fra i personaggi, e affidata a una originale e efficace melodia declamatoria (per usare la defini-

VERDI Ernani R. Aronica, D. Theodossiou, I. Inverardi, F. Furlanetto, S. Calzavara, A. Taboga, S. Pucci; Coro e Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, direttore Roberto Polastri regia Beppe de Tomasi scene e costumi Francesco Zito Bologna, Teatro Comunale, 17 maggio 2011

psicoanalisi da bar, ne genialate da macchina del tempo, ne amabili incursioni nel bordello o nella stanza del buco. Solo unambientazione nei cronotopi voluti dal libretto, ma non archeologica come si dice con disprezzo tra i bidelli del Konzept. La galleria dei ritratti equestri nel castello dei Silva omaggia alla lontana quella alquanto allucinata nella Hofkirche di Inn-

MARTINU The Greek Passion M. S. Doss, M. Hollop, J. Milner, B. Lazzaretti, E. Schilton, N. Ceriani, G. Lo Re, S. Nayda, J. Vacik, M. Srejma, C. Olivieri, A. Profeta, M. Frusoni, B. Diaz, J. Howarth, L.-O. Faria, V. Lima, P. Passarello, J. Milner; Orchestra e Coro del Teatro Massimo, direttore Asher Fisch regia Damiano Michieletto scene Paolo Fantin costumi Silvia Aymonino Palermo, Teatro Massimo, 5 maggio 2011

Passion (uno dei due titoli con i quali quel romanzo, tradotto da Jonathan Griffin, apparve nel 1953 nei paesi anglosassoni, essendo laltro Christ Recrucified), assumendosi anche lonere di ricavarne un libretto in inglese, compito assolto magistralmente. Il Covent Garden nel 1958 avrebbe dovuto tenere a battesimo lopera con la direzione di Kubelik, ma non se ne fece nul` la, per inopportunita politiche (le ripercussioni britanniche della crisi greco-cipriota). Fu poi lOpera di Zurigo a prospettare a Martinu ` unaltra occasione, chiedendo pero delle modifiche, a fronte delle quali ` il musicista prefer procedere, tra il 1957 e il 1959, anno della sua morte, a un rifacimento talmente radicale da consentire ad Ales Brezina, lartefice della ricostruzione delle-

dizione originale, di affermare che oggi esistono due versioni interamente differenti ed entrambe di grande valore del lavoro. Per molto tempo ad essere nota (anche di` scograficamente) e stata solo la seconda, andata in scena postuma in lingua tedesca a Zurigo nel 1961 e ` presentata piu volte anche in Italia (a Perugia nel 1962 in tedesco, alla Rai di Torino nel 1965 in italiano, a Parma nel 1969 e ancora a Bolo` gna nel 1970, in ceco). Inaspettatamente recuperata, la prima versione ` debutto a Bregenz nel 1999, coprodotta con il Covent Garden do` ve finalmente arrivo lanno seguen` te, iniziando cos a circolare e a conquistarsi uno spazio autonomo e alternativo rispetto allaltra. ` Questo excursus storico e indispen sabile per capire perche, giustamen-

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zione di Brezina) che a volte si apre in ariosi e, soprattutto, si contrappone a imponenti momenti corali, includendo anche il ricorso a pas saggi di puro parlato nonche a un attore che illustra e commenta gli accadimenti. Altrettanto dinamica lorchestra, dove spiccano il lavoro per sezioni (archi, fiati, percussioni) e i frequenti interventi di singoli strumenti anche inconsueti (su tutti, la fisarmonica). Quando le voci tacciono, brevi sezioni strumentali proseguono la narrazione, mentre veri e propri interludi svolgono una funzione di sintesi emotiva. La componente popolare e folklorica, la ritmica irregolare e gli ostinati possono far pensare a Janacek, ma Martinu ha una cifra tutta sua, meno ruvida e violenta, una naturale ` luminosita rasserenante che stempera il dramma, non per negarlo, ma per indicare che bene e male sono ` pur sempre due possibilita lasciate al libero arbitrio delluomo. Secondo le categorie dun tempo Marti nu non aveva fama di innovatore, ma un autentico capolavoro come The Greek Passion sembra confer` mare che la modernita non risiede nel linguaggio adottato e nei suoi codici formali, ma nel modo in cui i materiali, di qualsiasi tipo siano, sono trattati e nella forza espressiva che lautore riesce ad imprimere ad essi. ` Cos , con questa produzione, il Massimo ha realizzato una delle ` piu importanti operazioni culturali ` della corrente stagione, per di piu ` con una qualita visiva e musicale deccezione. La vicenda di un popolo in fuga che chiede accoglienza a un altro offriva al regista loccasione di riflettere la contempora` neita e Damiano Michieletto lha colta in pieno, senza forzature, dal ` momento che il testo e di unelo-

quenza tale da non richiedere che ` ` di essere esposto cos come . Ma ` tutto il suo spettacolo e un felice racconto per immagini che possiedono leloquenza plastica dei tableaux vivants e allo stesso tempo ` ben aderiscono alla mobilita della musica, calate in unatmosfera di fiaba spirituale con tocchi di realismo magico. Un contributo fonda` mentale e venuto dal magnifico impianto scenico di Paolo Fantin, una struttura multipiano rotante chiaramente ispirata a Escher, che non solo facilita i repentini mutamenti dellazione ma realizza anche ` una simultaneita di quadri perfetta ` nel render vive le due comunita e il loro conflitto. Autorevole e ispirata la direzione di Asher Fisch che ha preteso e ottenuto dallorchestra, dai cori e dagli interpreti precisione, passione e immedesimazione poetica. ` The Greek Passion e unopera dove non ha senso una distinzione fra personaggi maggiori e minori, e bisogna dare atto al teatro palermitano di averne avuto coscienza, con una distribuzione delle parti do` vunque ideale. E dunque solo per la diversa ampiezza degli interventi che qui si limita a citare la potente caratterizzazione vocale e scenica data da Mark S. Doss e Luis-Ottavio Faria alle contrapposte figure ` sacerdotali, mentre straordinario e parso lo Yannakos istintivo, visionario e generoso di Jan Vacik e adeguatamente intensa Judith Ho` warth quale Katerina. In Manolios, il giovane ingenuo pastore destinato al sacrificio, si ritrova qualcosa di Parsifal (e di Peter Grimes), nelle ` ` situazioni e ancor piu nella vocalita, ` risolta con notevole proprieta di mezzi dal tenore Sergey Nayda. Giorgio Rampone

MAHLER Sinfonia n. 9 in RE Swedish Radio Symphony Orchestra, direttore Daniel Harding Brescia, Teatro Grande, 2 maggio 2011

Un silenzio totale, protrattosi per ` piu di un minuto, ha preceduto lesplosione degli applausi al termine della Nona Sinfonia di Mahler diretta da Daniel Harding al Teatro Grande per linaugurazione del 48.mo Festival pianistico di Brescia e Bergamo. Sottolineiamo con pia` cere leccezionalita di un silenzio ` cos prolungato e perfino magico, logico sbocco di una sinfonia monumentale, che termina con un vastissimo Adagio, a sua volta sfociante

` in suoni degli archi sempre piu rarefatti, tenui, sottili. Un lungo si` lenzio non puo che essere lunico sbocco della Nona di Mahler: sarebbe stato inopportuno affrettare lapplauso, togliere alla musica quel silenzio che le appartiene di diritto. ` E stato un concerto memorabile ` per piu di un aspetto. Oggi ci sono direttori dorchestra che vengono proiettati nello star-system in gio` vanissima eta. Anche Harding, sul cui talento hanno scommesso mae-

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&dalla plateastri quali Simon Rattle e Claudio Abbado, ha bruciato le tappe, ma a differenza di altri colleghi ha saputo mantenere le promesse e le ha perfino oltrepassate. La Nona di Mahler, ` per la sua complessita a tratti quasi indecifrabile, sembra uno di quei testi musicali che si possono affrontare ` ` solo in eta piu che matura: Harding, ` a trentacinque anni, si e spinto molto ` ` piu in profondita di tanti maestri con il doppio della sua esperienza, e con esiti di perfezione unica. Ecco il primo movimento, Andante comodo, restituito con la massima trasparenza fin dalle prime decisive ` Il Teatro Petruzzelli si e aperto allavventura della musica contemporanea, con la nuova opera di Fabio Vacchi, Lo stesso mare, tratta dallomonimo romanzo di Amos Oz. Storia di una famiglia israeliana, vicenda di perdite e di attrazioni erotiche, una specie di girotondo alla ` Schnitzler (che Vacchi aveva gia messo in musica nel 1982): un commercialista rimasto vedovo (Albert) ha una relazione con una matura fiscalista (Bettin) e con una ragazza (Dita), la fidanzata di suo fi` glio (Rico), che e partito per il Tibet, ma che si consola con unesperta prostituta (Miriam). Dita, che vive il sesso con disinvoltura, va a letto anche con un quarantenne (Ghighi) e suscita le brame di un produttore cinematografico (Dobi), mentre la moglie di Albert (Nadia) si riaffaccia periodicamente sulla scena come un fantasma. Il libretto, scritto dallo stesso Oz, riprendeva non solo la vicenda ma anche lo stile del romanzo, quello stile misto di prosa e di poesia, insieme lirico e diaristico, che lo scrittore considera come la propria versione letteraria di un madrigale, e che aveva attratto immediatamente Vacchi. ` Peccato che la musicalita propria di quel testo sbiadisse nella trasposizione operistica, e diventasse, quasi paradossalmente, il suo punto debole. Su questa vicenda non lineare, sospesa, priva di progressioni drammatiche, concepita come una trama di sensazioni individuali, Se gli anniversari offrono loccasione di proporre angoli del repertorio meno conosciuti, e illuminare i compositori festeggiati da prospettive inconsuete, il recital che Angelika Kirchschlager e Julius Drake hanno proposto alla GOG ha ottemperato senzaltro ad entrambi i fattori: da un lato inserendo in programma albattute, in cui, sottovoce, compaiono le cellule generatrici di un brano oltre modo complesso, che rappresenta sempre come lo stesso Harding ha dichiarato una suprema sfida intellettuale . Ecco lenigmatico Landler, reso con la necessaria rudezza iniziale e poi rilanciato ad ` alta velocita come nelluniverso vertiginoso de La Valse di Ravel. ` Ecco lancor piu misterioso RondoBurleske, apparentemente centrifu` go, ma in realta compatto nella sua ` densita polifonica. Ecco infine ` lAdagio, non piu pensato come un momento lirico a se stante, ma come il logico coronamento di quanto precede. Forse la chiave di questa felicissima introspezione da parte del direttore inglese consiste in un atto di fiducia nella scrittura mahleriana. Considerando Mahler come un compositore avvenirista (e non decadente), come un autore dallo spirito giovane (dunque pieno di energie, malgrado la morte che lo avrebbe precocemente strappato a questo mondo), Harding ci ha fatto scoprire ` lorganicita e la coerenza interna di unopera come la Nona Sinfonia che pensavamo fosse giocata soprattutto sui contrasti, su esaltazioni e depressioni, su momenti intellegibili e su lunghi interludi magmatici. E invece, con una concertazione finissima e con unacuta lettura di quanto Mahler ha effettivamente scritto, il direttore inglese ha liberato la partitura dagli aloni tardo-romantici per consegnarla a quella ` galleria dei classici che, piu che alla storia, appartengono al futuro. Esemplare e impeccabile, in questo affascinante processo, lapporto dei musicisti dellOrchestra Sinfonica della Radio Svedese. Marco Bizzarini rientali e tardoromanici, di richiami operistici, di effetti messi in risalto dallottima prova dellorchestra del teatro, diretta dal nuovo direttore musicale Alberto Veronesi. La regia di Federico Tiezzi cercava di imprimere dinamismo a una vicenda statica, con figuranti, mimi, acrobati in continuo movimento, schermi sui quali venivano proiettate le e-mail di Rico, il continuo saliscendi dei personaggi sulle lunghe scale rosse inventate da Gae Aulenti, che suddividevano la scena in spazi diversi e distanti (che accentuavano il senso di isolamento dei personaggi), su uno sfondo che cambiava ad ogni atto: un mare raggrumato, con schiuma e uccelli di cartapesta, un deserto illuminato di colori diversi, e alla fine un prato fiorito che avvolgeva tutti i personaggi stendendosi anche in verticale. Bravi tutti i cantanti: il baritono inglese Julian Tovey (Albert) era solo un po penalizzato dalla linea vocale sempre schiacciata sul registro di passaggio, il tenore Danilo Formaggia (Dobi) sfoggiava un bel colore nei suoi squarci lirici, le quattro voci femminili caratterizzavano bene i rispettivi personaggi, quella agile e timbrata di Yulia Aleksyuk (Dita), sicurissima nei suoi virtuosismi proiettati sempre nel registro acuto, come quelle calde e piene di pathos di Chiara Taigi (Bettin), Sabina Macculi (Nadia), e del contralto Giovanna Lanza (Miriam). Gianluigi Mattietti ` complessita di lettura. La prima parte del Liederabend alternava canzoni ` giovanili di Mahler e alcuni tra i piu compiuti Wunderhorn-Lieder, mettendo dunque a fertile confronto brani ancora relativamente ingenui con altri compiutamente mahleria` ni . Limpaginazione e parsa sempre azzeccata, tranne che nel caso del

VACCHI Lo stesso mare J. Tovey, Y. Aleksyuk, C. Taigi, S. Macculi, G. Lanza, S. Pisani, D. Formaggia, A. Castellucci, S. Lombardi, G. Bozzolo, G. Piazza; Orchestra della Fondazione Petruzzelli, direttore Alberto Veronesi regia Federico Tiezzi scene Gae Aulenti costumi Giovanna Buzzi Bari, Teatro Petruzzelli, 2 maggio 2011

Yulia Aleksyuk e Stefano Pisani

molto intimistica, Vacchi ha costruito una grande opera in tre atti, ingegnandosi in tutti i modi per differenziare gli stili vocali dei singoli personaggi (dalla salmodia, allaria di coloratura, agli echi di melodie yiddish e di canti di Muezzin), per ricreare sul piano musicale i continui slittamenti stilistici del testo. Ma questa simbiosi non ha funzionato. Le parole sembravano sempre troppe, anche per le frequenti ripetizioni, e stipate a forza dentro la musica, cosicche il canto spesso contrastava con loggettiva bellezza di alcuni passaggi orche-

strali. Anche la presenza di tre narratori (Sandro Lombardi, Giovanna Bozzolo, Graziano Piazza), che parlavano in continuazione descrivendo ogni dettaglio dellazione, se da un lato rappresentava una guida si` cura anche per lo spettatore piu sprovveduto, dallaltro appesantiva lopera, appariva ridondante e spesso inutilmente didascalica. La scrittura orchestrale mostrava invece tutta la maestria di Vacchi: una musica costruita su un solido, collaudato impianto armonico, dalla ` densita variabile, ritmicamente complessa, intessuta di echi medio-

ANGELIKA KIRCHSCHLAGER Lieder di Mahler e Liszt pianoforte Julius Drake Genova, Teatro Carlo Felice, 9 maggio 2011

cune pagine non molto note, dallaltro inducendo a riflettere sul fatto che Liszt e Mahler, figure quanto mai differenti per tanti aspetti, sono accomunati dalla mancanza di ritro-

sie nellesporsi e tradursi in musica: cosicche molti fra i loro Lieder go` dono di una particolare qualita diret` ta e comunicativa, al di la della maggiore o minore stratificazione e

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terribile Das irdische Leben , avvicendato con troppa disinvoltura tra lo sfrontato Trost im Ungluck e il lieve Starke Einbildungskraft . Di tutti e tre peraltro la cantante sa` lisburghese si e rivelata interprete sensibilissima, palpitante e intensa nel Lied sul bimbo morto per fame (nel cui canto di sbalzo ha mostrato ` una notevole uniformita tra i registri), spigliata nello scherzo giovanile, vera mattatrice in Trost im Ungluck : vedi la strofa centrale ( Du glaubst du bist der Schonste ) profe rita tra i denti, preannunciata dal rude intervento del pianoforte. In effetti il mezzosoprano ha messo in ` campo una particolare abilita nella ` caratterizzazione dei Lieder a piu personaggi, come Lob des hohen Verstands (dove rimane nella memoria la malizia del cuculo, lesto ` ad approfittare dellottusita asinina) o il dialogo tra amorosi sordi messo in scena da Verlorne Muh! . Sug gello ideale, un Urlicht introdotto da Drake senza fretta, con asciutta ` religiosita , e condotto dalla ` Kirchschlager con intensita espressiva e dovizia di legato. ` Il Liszt liederista e sempre stato oggetto di remore: troppo esuberante e forse troppo cosmopolita per inserirsi davvero nel solco della tradizione, rappresenta comunque un orizzonte, forse un limite, dellispirazione liederistica. Certo, il modo in cui risolve in scena drammatica una lirica sublime come Der Ko nig in ` Thule non puo che suscitare per-

` plessita ; che si rinnovano quando ` una certa visceralita espressiva frain` tende lintima qualita della poesia, ` come e il caso, tra i Lieder proposti dal nostro binomio, della delicata Ein Fichtenbaum steht einsam (da Heine). Tuttavia alcune pagine colpiscono per larditezza di armonia e struttura, mentre altre sono semplicemente deliziose nella loro epidermica comunicativa: se non soffrisse del paragone con la poderosa costruzione schumanniana, Im Rhein, im scho nen Strome an drebbe ammirato senza remore, in ` virtu della semplice invenzione musicale. Temibili confronti condizionano anche lapprezzamento dei goethiani Canti notturni del viandante ` (il modello schubertiano e partico larmente evidente in Uber allen Gipfeln ), pur rilevanti per lirresistibile efficacia del cantabile. ` Alle qualita melodiche e drammatiche dei Lieder lisztiani la Kirchschla` ` ger si e consegnata con intensita , pienezza del canto, autorevolezza. Quanto al pianoforte, la concezione ` di Mahler e Liszt nel Lied e quasi opposta: per il primo si tratta di una sorta di evocazione dellorchestra, per laltro dello Strumento Assoluto. In entrambi i casi le sfide che rivolgono all accompagnatore sono alquanto ardue, ma il pianista londine` se si e dimostrato allaltezza tanto ` della sensibilita suggestiva reclamata dalluno, quanto del virtuosismo richiesto dallaltro. Roberto Brusotti

pres siciliennes M. Bystrom, F. Portari, T. Christoyannis, B. VERDI Les Ve Szabo, J. Brocard, C. Fel, C. Tilquin, F. Farina, H. Francis, G. Antoine, V. ` Iliev; Cur du Grand Theatre de Geneve, Orchestre de la Suisse Romande, direttore Yves Abel regia Christof Loy scene Johannes Leiacker costumi Ursula Renzenbrink Ginevra, Grand Theatre, 16 maggio 2011

Nellallestimento Vepres siciliennes nato ad Amsterdam nel settembre scorso e riproposto ora a Ginevra, Christof Loy, per mantenere lidea della contrapposizione tra due popoli, ha messo in scena una vicenda ` priva di alcuna plausibilita storica, con Italiani oppressi e Francesi oppressori che si scontrano nella Sici lia del secondo Novecento. Ne si tratta dellunica stranezza di una regia che prevede un balletto ridotto a pantomima, a tratti volgare, che ripercorre a flashback linfanzia dei protagonisti (nettissimo il contrasto ` tra cio che si vede in scena e la musica delle Stagioni verdiane); gesti di sadismo nei confronti delle spose siciliane rapite; la morte di Procida, il quale viene ucciso prima

che giunga la grazia, non interviene nel finale IV e si ripresenta come fantasma nellultimo atto; lo spostamento dellouverture allinizio del II atto, perche la si ascolta in ma` niera differente dopo aver gia capito qualcosa del dramma . La partitura, proposta molto opportunamente nella versione originale fran` cese, e stata appunto tagliuzzata e cucita per rispondere ad esigenze registiche che in ogni caso lasciano perplessi. Buone sorprese sono giunte dalla locandina. Anche se il ruolo di He` lene viene definito come dramma` tico dagilita, il soprano Malin Bystrom, che ha timbro chiaro e voce poco sviluppata nel registro mediograve, riesce, grazie allo scaltro uso

&dalla plateadella coloratura, a simulare appieno quellaura drammatica che manca al suo strumento; e nel registro acuto spazia con agio dalla spiritosa leggerezza del bolero alle note lancinanti del terzetto finale. Il tenore Fernando Portari, pur non dotato di timbro particolarmente suadente, Il personaggio al quale Ferzan Ozpetek regista di questo spettacolo inaugurale del Maggio Musicale ` dedica maggiori attenzioni e Amneris. Una principessa vanitosa (le danze del secondo atto si trasformano in un lusinghiero gioco di specchi) e intensamente solitaria (la scena del giudizio la mette veramente a nudo psicologicamente) interpretata da ` una Luciana DIntino piu portata allintrospezione lirica che agli scatti crudeli. Non che rinunci a un registro di petto orgogliosamente esibito, ma tale esibizione sembra obbe` dire piu agli automatismi della tradizione teatrale che a unintima neces` sita della cantante e le genera qualche squilibrio quando passa dallottava grave aperta e corposa allottava ` alta piu raccolta e snella. I suoi momenti di amara consapevolezza nel quarto atto Ohime!...morir mi ` sento... sono comunque i piu commoventi dellintera recita. ` ` Piu in equilibrio e parso lo strumento del soprano cinese Hui He (Aida): una voce lirica abbastanza penetrante per correre a dovere nei concertati e sufficientemente duttile per regge` re i pianissimi piu soffici negli assoli. La voce piena non ha tuttavia un colore, un carattere fortemente definiti ` e la dizione e ancora poco idiomati` ca. E se da un lato si e apprezzato un gioco di portamenti di gusto decisamente ottocentesco, il fraseggio nel Per la serata inaugurale della XIV edizione di Omaggio a Palladio , il Festival ideato nel 1998 dal piani sta Andras Schiff e realizzato dalla ` Societa del Quartetto di Vicenza nella straordinaria cornice del palladiano Teatro Olimpico di Vicenza, il musicista ungherese ha proposto un concerto interamente dedicato a due dei massimi capolavori di Schubert, scritti entrambi in quellanno miracoloso, ultimo della sua vita, il 1828, nel quale fiorirono in rapida successione geniali e sconvolgenti lavori. Schiff, che da qualche anno si diletta anche a impugnare la bacchetta, ha impaginato un programma che metteva a stretto confronto due pagine profondamente contrastanti lavora molto bene sul fraseggio, ottenendo belle sfumature soprattutto nella mezza voce. E se deve maturare un po la lettura della melodia del V atto, particolarmente convin` cente e stato il quadro iniziale del III atto, snodo focale della vicenda col duetto tra Henri e Montfort, nel ` quale si e messo positivamente in luce anche il baritono Tassis Christoyannis, che ha saputo tratteggiare interamente il proprio spettro emotivo, dal sussurro della tenerezza alla spinta che indica non la violenza ma ` lintensita del sentimento paterno. ` Piu insipido il Procida di Balint Szabo, che per il poco volume non riesce a imporsi sulle masse, ma rassicu` rante la qualita complessiva dei personaggi secondari, tra i quali non si sono percepite sbavature, e dellOrchestre de la Suisse Romande, guidata da Yves Abel. Marco Leo in parte alla terra dorigine del regista (le tombe di Nemrut) e unazione talvolta inerte, ma libera almeno da fastidiose incongruenze: lostica ` conclusione del terzo atto e stata recitata con esemplare chiarezza. Gli altri interpreti vocali hanno col` ` pito piu per la loro affidabilita vocale che per la fantasia del fraseggio, ` ma Saverio Fiore e stato un Messaggero deccezione e Ambrogio Maestri ha sfruttato con intelligenza la ricca cavata della sua voce, senza riuscire a dirci qualcosa di nuovo su Amonasro. Lampio vibrato di Gia` ` como Prestia e piu adatto a perso` naggi meno implacabili, piu umani di Ramfis. Dignitosi il Re di Roberto Tagliavini e la Sacerdotessa di Caterina Di Tonno e non priva di inventiva la coreografia di Francesco Ventriglia, ben realizzata dai ballerini di MaggioDanza. Linvidiabile souplesse che distingue spesso le direzioni di Zubin Mehta era ben in evidenza in questa recita pomeridiana. Capita raramente di ` sentire un accompagnamento cos ` rifinita strumentalmente e cos capace nel contempo di dare limpressio` ne che tutto cio che capita in scena ` avvenga per caso e non per volonta ` prestabilita. Una casualita che Ozpe` tek ha sfruttato solo in parte, ma si e trattato dopotutto del debutto del cineasta turco nellarena lirica. Stephen Hastings da oscuri sussulti, eseguito da Schiff ` con suono evocativo e lontano, piu celeste che terreno, grazie anche alla scelta di un magnifico Bo sen dorfer. LOrchestra, formata da musicisti amici di Schiff, che annualmente si riuniscono a Vicenza per il piacere di suonare assieme, ha assecondato, non senza qualche sbavatura, ma con contagioso entusiasmo, il gesto ` del suo direttore, cos come il bravissimo coro, al quale si sono uniti dei solisti di eccezione, come il tenore Werner Gura, il soprano Mei ke Leluschko, il contralto Britta Schwarz e il basso Andreas Wolf, ` cui la partitura riserva pero solo brevi interventi. Stefano Pagliantini

VERDI Aida H. He, M. Berti, L. DIntino, G. Prestia, A. Maestri, R. Tagliavini, S. Fiore, C. Di Tonno; Coro e Orchestra del Maggio Musicale, direttore Zubin Mehta regia Ferzan Ozpetek scene Dante Ferretti costumi Alessandro Lai Firenze, Teatro Comunale, 8 maggio 2011

Aida a Firenze

` suo complesso era piu da esperta orecchiante che da musicista ispirata e autonoma. Marco Berti ha una voce generosamente dotata di quello squillo che definisce in parte il personaggio di ` ` Radames gia da un esercito di prodi da me guidato... . Il tenore deve esercitare tuttavia un autocontrollo notevole per conferire la dovuta finitezza ai legati sognanti dellaria che segue, dove ottiene risultati musicalmente dignitosi ma carenti di spon-

` taneita. Il duetto finale invece viene ` risolto con relativa facilita e il contesto scenico disegnato da Dante Ferretti con una tomba invasa progressivamente dalla sabbia come se ` fosse una clessidra e quello che maggiormente si imprime nella memoria. Nel complesso lo spettacolo era piuttosto attraente dal punto di vista ` visivo (cio che si vedeva era sempre ben in sintonia con i suoni che uscivano dalla fossa), con scene ispirate

SCHUBERT Missa Solemnis D950; Sonata per pianoforte D960 M. Le luschko, B. Schwarz, W. Gura, A. Rocchino, A. Wolf; Cappella Andrea Barca, Coro Schola San Rocco, direttore e pianoforte Andras Schiff Vicenza, Basilica San Felice e Fortunato, 6 maggio 2011

come la grandiosa Missa Solemnis n. 6 in Mi bemolle maggiore e lintima e sognante ultima Sonata in Si bemolle maggiore per pianoforte. ` Ne e sortito un connubio assolutamente inedito, che ha messo in lu` ce la costante dualita del mondo musicale schubertiano, teso tra laspirazione sinfonica di stampo beethoveniano, chiaramente presente nella Messa, e lintimismo dellHausmusik, trasceso in una dimensione visionaria e sognante, capace di aprire verso mondi ultraterreni e

` sconcertanti profondita. Proprio su ` questi estremi ci e parso dirigersi lestro interpretativo del maestro ungherese, che non ha avuto timore di ricavare nel primo dei due la` vori sonorita ampie e vibranti dalla sua Cappella Andrea Barca e dallimpegnatissimo Coro della Schola San Rocco, lasciando intravedere ` chiaramente future eredita bruckneriane, e di lasciare emergere dal successivo silenzio la commossa in` timita della sonata, con quel primo tema dolce e sognante, interrotto

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Dalla salle Favart al Palais Garnier (musiche di Offenbach, Massenet, Delibes, Bizet, David) mezzosoprano Jennifer Larmore Opus V Venezia, Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, 14 maggio 2011 Un pomeriggio a salotto (musiche di Martini, Faure, Debussy, Rossini, Donizetti, Godefroid, Hahn, Lenoir, Messager, Bernard, Chatau/Delorme) soprano Felicity Lott arpa Isabelle Moretti Venezia, Palazzetto Bru Zane, 17 maggio 2011

Il Centre de Musique Romantique Francaise del Palazzetto Bru Zane a Venezia ha messo assieme, nellambito del Festival Dal Secondo Impero alla Terza Repubblica , due serate a distanza ravvicinata con lintento, pienamente riuscito, di ricreare latmosfera del salotto parigino a cavallo tra Otto e Novecento, dove era frequente eseguire arie dopera, trascrizioni da camera di brani tratti da celebri melodrammi e raffinate me lodies. Ha affidato la ` non semplice impresa quanto e facile in questi casi calcare la mano o trascendere i limiti del buon gusto a due voci importanti: quella di Jennifer Larmore, nella splendida Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, e quella di Felicity Lott, nella deliziosa sala da musica del Palazzetto. La cantante americana, spesso bistrattata dalla critica italiana e di rado presente sui nostri palcoscenici, ha brillato per invidiabile salute vocale, sfoggiando voce tuttora salda ed estesa, ancorche un po intubata ` in basso, e soprattutto una capacita di immedesimarsi nel clima disimpegnato della serata facendo ricorso alle sue riconosciute doti di attrice (fenomenale la sua mimica facciale) e a una carica di dirompente ironia, con cui ha saputo catturare il pubblico. Il programma, interamente francese, era dedicato a quattro capolavori teatrali come Le contes dHoffmann di Offenbach, il Werther di Massenet, la Lakme di Delibes e la Carmen di Bizet. La Larmore ha cantato laria di Nicklausse Vois sous larchet fremissant con grande partecipazione emotiva, la stessa che ha contraddistinto la drammatica aria di Charlotte Va! Laisse couler mes larmes . Immancabile lesecuzione della Barcarolle, nella trascrizione per voce sola con il controcanto degli archi del Quintetto Opus V, trasformata, come il duetto Lakme -Mallika Sous le Dome epais , in una dolce e ca rezzevole melodie da salotto. Nella Chanson bohemienne dalla Carmen la cantante ha improvvisato una divertente scena di seduzione con gli strumentisti del quintetto, mostrando al contempo una

voce salda nei diversi registri ed ancora ampia negli acuti. Vera girandola di divertimento e di (auto)ironia il bis, Art is calling for me , pagina tratta dal musical The Enchantress di Victor Herbert del 1911, un ritratto scanzonato di una diva del canto con tutti i suoi tic, manie e capricci. Applausi calorosi anche per il Quintetto Opus ` V, che si e divertito a seguire la cantante e, in proprio, a eseguire quattro piccoli quintetti di Felicien David, musicista poco noto vissuto tra il 1810 e il 1876, dedicati alle stagioni, pagine salottiere e piacevolissime, ben adatte al clima della serata. Altrettanto riuscito il concerto al Palazzetto con Felicity Lott, Dama dellImpero Britannico, cantante dalla gloriosa carriera, dal repertorio ricercato, qui accompagnata dallarpa di Isabelle Moretti. Certo, la voce, che un tempo era dolce e carez` zevole, ora ha un timbro piu secco, come svuotato; i fiati, ancora notevoli, si sono accorciati, ma che im` porta: la classe e sorprendentemente fresca, il gusto impeccabile e lele` ganza intrigante. A cio si aggiunga una totale consonanza con il mon` do francese (la Lott e Officier dans lOrdre des Arts et des Lettres e Chevalier dans la Legion dHon` neur) e una grande familiarita con la lingua dOltralpe, unite alla contagiosa voglia di divertire e divertirsi. Grazie allaccompagnamento suadente di una fuoriclasse dellarpa come Isabelle Moretti, la cantante inglese ha deliziato il pubblico con un repertorio da salotto, raffinato e intelligente nelle scelte: apertosi con il celebre Plaisir damour di Johann Paul Aegidius Schwarzen` dorf, detto il Martini Tedesco, e proseguito con tre arie da camera di Donizetti e Rossini, musicisti che con la Francia ebbero un intenso rapporto, per arrivare a dei gioielli come le melodies di Faure e di Reynaldo Hahn - di cui la Lott ` ha eseguito con grande musicalita e ` sottesa ironia A Chloris , languido cammeo che fa il verso a Rameau. ` La seconda parte e stata un crescendo di humour e brio scintillante con Parlez-moi damour di Jean

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&dalla plateaLenoir, lirresistibile Ca fait peur aux oiseaux di Paul Bernard fino allaria Jai deux amants tratta dalla comedie musicale Lamour maUn parallelepipedo di tre tonnellate sospeso a mezzaria sul palcoscenico tramite 250 cavi dacciaio. Con la sua caratteristica indifferenza alle sfumature storiche, Heiner Muller volle ambientare lazione del proprio dramma Quartett (1982) in un salotto prima della rivoluzione francese e in un bunker dopo la terza guerra mondiale . Intorno, grazie alla magia del chromakey, tutto un universo in espansione: cavalcate di nembi, tumultuoso ribollire di oceani e ruotar di galassie, diorami tridimensionali di una metropoli che potrebbe essere Parigi, minacciose masse umane, megaliti inquietanti; ma locchio dello spetta` tore e imprigionato senza scampo in quei pochi metri quadrati impudicamente offerti alla sua voyeuri` stica curiosita come la casa del Grande Fratello. Due sedie, una tavola, due bicchieri di vino e poco altro ne fanno tutto larredo. Dopo solo tre decenni il nichilismo post-ideologico e fieramente immoralista del drammaturgo tedesco, a quel tempo paradigma dellavanguardia teatrale, appare logorato ` dalla sazieta di un abuso mediatico che ne ha fatto pane quotidiano per famigliole teledipendenti. Der Rest ist Verdauung , come profe` tava Quartett; il resto e digestione, ` col distillato della quale si puo fare spettacolo a sontuosa misura scaligera. Distanziandosi con eleganza ` da un dialogo originale che piu ` ` graveolente di cos non si puo immaginare, ma che tradotto in esangue international English da un Luca Francesconi librettista di se medesiIn quattro anni di sodalizio Valery Gergiev e la London Symphony si sono plasmati a vicenda. A tratti il suono e il fraseggio dellorchestra rievocano quelli delle orchestre russe di una volta, mentre Gergiev, padre padrone dei complessi del Teatro Marinskij di San Pietroburgo e star internazionale con il dono ` dellubiquita, mostra unattenzione per lui nuova verso i dettagli e le sfumature. In effetti i delicati pianissimi ascoltati nellAndante elegiaco della Terza Sinfonia di Ciaikovski e la leggerezza del Concerto per orchestra n. 1 di Shedrin erano insoliti in ` un direttore piu incline allenfasi tragica e al turbinio informe delle sque di Andre Messager. Larpista Moretti ha contribuito non poco allincanto della serata, dispiegando tutto il suo virtuosismo in un brano asperrimo come Le Carnaval de Ve nise di Dieudonne-Felix Godefroid e nellaffascinante Une Chatelaine en sa tour. A chi non cera suggerisco di ascoltare il CD Naive inciso nel 2009 dalle interpreti con lo stesso repertorio. Stefano Pagliantini consistenza dei personaggi alternando il declamato atonale dagli smisurati salti di registro al recitativo arioso; i concisi spunti di aria e di duetto in stile di conversazione ai floridi abbellimenti ed altri passi vocalizzati di artificioso gusto neobarocco. Ai due antagonisti, il soprano Allison Cook (Marquise de Merteuil) e il baritono Robin Adams (Vicomte de Valmont) non mancano le necessarie doti di vir` tuosita ne la competente presenza fisica, e nemmeno le attitudini trasformistiche per reggere un gioco scenico che prevede sdoppiamenti e inversioni di ruolo. Le loro schizofreniche pulsioni sono amplificate dal piccolo complesso collocato in fossa: una ventina di strumenti regolati con alacre gesto dalla finnica Susanna Ma lkki, prima donna a calcare questo podio in 232 anni di esercizio. Dal sesto piano, invisibili agli spettatori, le rispondono una grande orchestra e un coro diffusi in sala da altoparlanti stereofonici. Con la spazializzazione elettronica curata dallIRCAM parigino, tutte le fonti sonore si combinano e si proiettano in una sbalorditiva esperienza multidimensionale. Teatro colmo in ogni ordine e poche defezioni lungo le tredici scene dellatto unico. Al termine gli applausi scroscianti per quasi dieci minuti non risparmiavano nessuno, ` ma la fetta piu cospicua toccava al regista catalano, coautore a tutti gli effetti di una visionaria produzione ` per cui gia si prevede la distribuzione su DVD. Carlo Vitali ` derata la piu asettica tra le sei sinfonie ciaikovskiane, ma in questo caso si percepiva il ribollire di oscure forze telluriche sotto la sua superficie levi` gata ed elegante. E avvenuto anche nel secondo movimento, uno strano valzer dove la melodia sembra faticare a prendere slancio, del quale Gergiev ha messo in evidenza la trama sottile, quasi scheletrica. Ma qui il direttore russo era nel suo elemento naturale e con una London Symphony a disposizione il risultato non poteva che essere eccellente. Non era nel suo elemento naturale, Gergiev, in Mozart, e lo si avvertiva dal peso eccessivo degli archi, dal fraseggio a tratti rugoso, dallaFRANCESCONI Quartett A. Cook, R. Adams; Orchestra e coro del Teatro ` alla Scala, direttori Susanna Malkki, Jean-Michael Lavoie regia Alex Olle scene Alfons Flores costumi Lluc Castells Milano, Teatro alla Scala, 28 aprile 2011

Quartett a Milano

mo riecheggia paradossi alla Oscar Wilde: Love is the domain of the servants ... Fear makes philosophers ... Virtue is an infectious disease ... ed altrettali profonde massime da cioccolatino Perugina. Our noble profession is to kill time , confessa a un certo punto il visconte di Valmont mettendo il ` dito nella piaga. E Alex Olle, condirettore de La Fura dels Baus, sviluppa ulteriormente il tema nelle sue note di regia: Valmont e la Merteuil sono due personaggi archetipici: rappresentano lalta socie` ta, o la nuova classe medio-alta di ` qualunque citta cosmopolita [...] i cui membri si tengono ben lontani ` dalla realta che ne rende possibile la sopravvivenza, estranei ai sacrifici che il mantenimento dei loro con-

tinui capricci richiede allintero pia` neta . Messa cos , con approccio ` ecologico e forse classista, la pie ce acquisterebbe ben altra rilevanza civile; peccato che dopo quasi ottanta ` minuti di perversita verbali, denudamenti e cross-dressing con contorno di fellatio, sodomia, stupro e veneficio, lo scioglimento si attui in chiave di mera psico(pato)logia individuale, con una crisi pantoclastica della malefica protagonista. Fatti suoi, verrebbe da dire contemplando il cruento rito di rebirth che daltronde il Francesconi drammaturgo ha qui trapiantato in forma di pantomima dalla Hamlet-Maschine dello stesso Muller. Dove la triplice fatica dellautore ` prende davvero il volo e nella parte musicale, che aderisce alla sfuggente

SHEDRIN Concerto per orchestra n. 1 MOZART C