Rivista n.2 Distetto 108YA

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Anno Sociale 2009-2010 - N. 2 Governatore Vittorio Del Vecchio 108 Ya “Passione, Progettualità ed Azione a servizio dell’Umanità” Rivista del Distretto 108 YA dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs Spagna Messico Russia Sudafrica Cile Bangladesh

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Pubblicazione del Distretto LIONS 108YA dell'anno sciale 2009-2010

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Anno Sociale 2009-2010 - N. 2

Governatore Vittorio Del Vecchio

108Ya“Passione, Progettualità ed Azione a servizio dell’Umanità”

Rivista del Distretto 108 YA dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs

Napoli - Chiesa Gesù Nuovo

Spagna

Messico

Russia

Sudafrica

Cile

Bangladesh

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La Rivista del Distretto 108 Ya

Editore

The International Association of Lions Clubs

Distretto 108 Ya

Anno sociale 2009- 2010

Autorizzazion del Tribunale di Vibo Valentia

n. 51/1983 del 3 gennaio 1983

GovernatoreVITTORIO DEL VECCHIO

Direttore ResponsabileGIUSEPPE SPAGNUOLO

Responsabile RedazionaleSABATO RUGGIERO

RedazioneFRANCESCO NAPOLETANO

SERGIO PIZZOLLA

RAFFAELE TAGLIAMONTEPRISCO CUTINO

ERNESTO GENONI

MARIA D’APICECIRIACO RAGO

GIOVANNI DI CARONICOLA CLAUSI

SANDRO SCOPPAMAURIZIO BONANNO

Impaginazione, grafica e stampaPOLIGRAFICA RUGGIERO

Z. Ind.le PianodardineAvellino

Tel. 0825 628411

La redazione si riserva il diritto di modificare gli articoli per

esigenze editoriali.

Per la pubblicazione sulla rivista 108Yagli articoli devono essere in Word

e le immagini in f.to Jpgda inviare all’indirizzo di

posta elettronica:[email protected]

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PER IL 3° NUMERO INVIARE I TESTI

ENTRO IL PROSSIMO 30 GENNAIO 2010

EDITORIALE

2 Auguri di Buon Natale

IL GOVERNATORE

3 Il sentimento di universale fraternità a fondamento dell’azione dei lions

4 Presepi dal mondo

LA VOCE DEI LIONS

5 Al Brandel a Napoli

6 Una bella sfida nel segno del tema internazionale

8 Conferenza d’Inverno

10 Il “Progetto Africa” del Centro Internazionale di Ricerche

“Cittadinanza Umanitaria”

12 L’Abbazia di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso

14 Move to Grow

15 L’Europa è stata fatta, però mancano gli europei

16 Un evento d non perdere

18 Il gemellaggio tra clubs quale strumento per promuovere la comprensione

tra i popoli del mondo

LA VITA DELL’ASSOCIAZIONE

20 Prima Circoscrizione - Le terme di S. Chiara e S. Giacomo degli Spagnoli

21 L. C. Amantea - La Commedia “Chicchignola”

22 L. C. Napoli Vesuvio - Integrazione dei popoli e Cittadinanza Umanitaria:

aspetti normativi, amministrativi ed etici

23 Leo Club Napoli Vesuvio - I Giovani e la Cittadinanza Umanitaria

24 L. C. Cava – Vietri - “Antiriciclaggio e libere professioni”

25 L.C. Reggio Calabria M. G.

“Le radici della Magna Grecia nella Città metropolitana”

26 L. C. Catanzaro Mediterraneo - Convegno Legalità e Giustizia in Calabria

27 L. C. Caserta Real Sito di San Leucio - Cittadinanza Attiva e Storia

Economica Locale

28 L. C. Benevento Host - Il consumo dei prodotti alimentari e la valorizzazione

dei prodotti tipici tra esigenze educative e tutela del consumatore

29 L. C. Benevento Host - Consiglio comunale per le vittime delle missioni

di pace

31 L. C. Salerno - Exposcuola all’Università di Salerno

32 L. C. Castello di Cisterna Vesuvio Nord - “Rischio pandemia influenzale

da virus a/h1 n1: non allarmismo ma informazione

33 L. C. Corigliano Thurium - Rischio idrogeologico in Calabria

34 Terza Circoscrizione

“Non è mai troppo tardi per andare alla ricerca di un mondo nuovo”

35 L. C. Salerno Host - La Cittadinanza Umanitaria al Palazzo di Città

36 L. C. Napoli 1799 - Fu tutto serafico in ardore: il canto di S. Francesco

38 L. C. Napoli Svevo - Alla scoperta delle nostre radici: una visita a Cuma

39 L. C. Eboli Battipaglia Host - Influenza da nuovo virus A ( H1 N1 ):

Conosciamolo meglio

39 L. C. S. Maria Capua Vetere - “Charter Night”

40 Lions e Leo Clubs – Nola “G. Bruno” - Visita ufficiale del Governatore

42 L. C. Cava – Vietri “L’Ente Locale Soggetto Attivo dell’Integrazione”

44 L. C. Polistena “Brutium” - “La forza della Pace”

45 L. C. Morra De Sanctis “Alta Irpinia” - Dialogo fra le grandi religioni monoteiste:

cristianesimo, ebraismo e islamismo

46 L. C. di Lamezia Terme - Le “Giornate Federiciane”

48 L. C. Napoli Virgiliano - Bando di concorso per borse di studio

Premio “Emma Sorace”

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L’augurio di un buon Natale è rivolto a tutti iLions, che, in occasione della fine dell’anno incorso, possono trarre il consuntivo di ciò chehanno fatto e un preventivo di ciò che intendonorealizzare nel nuovo anno.

Occorre subito chiarire che si tratta di un pro-cedimento individuale, nel senso che appartienealla sensibilità di ognuno di noi ricercare nei pro-pri comportamenti e nelle proprie attività quoti-diane la soddisfazione dei bisogni, secondo leregole dell’economia politica e della psicologia.Tale ricerca non riguarda il programma comune ola vita comunitaria preparata dal direttivo per losvolgimento dei temi distrettuali o particolari, aiquali pure aderiamo o partecipiamo.

Partecipare ad un incontro, a un convegno, a unservice, a una conferenza può servire a sottrarre unlimitato spazio temporale all’attività principaleche abbiamo scelto e che svolgiamo, apparendo inpubblico, con maggiore o minore soddisfazioneinteriore. Ma può anche significare un accuratointenso arricchimento del patrimonio culturale,professionale, di vita e di rapporti.

Incontrare altre persone, ascoltare il loro pen-siero, le loro idee, il modo di ragionare, di espri-mersi, di rapportarsi, significa avere la capacità direlazioni umane, di essere disponibili, di dedicareuna parte del proprio tempo agli altri, di cercare dicapire ciò che succede. Ascoltare vuol dire sapereinterpretare gli scambi comunicativi e i silenzi,accettare i punti di vista divergenti dai propri.

Secondo Goethe, parlare è una necessità,ascoltare è un’arte.

L’ascolto richiede uno sforzo di interesse,di concentrazione e di attenzione, unaprova di stima verso gli altri, un modo diconcedere il proprio tempo e di aiutaregli altri. Ascoltare vuol dire evitare ilsilenzio passivo ed ha un impatto psi-cologico molto forte, in quanto creaun vero clima di rispetto, di stima e difiducia tra due interlocutori.

Ascoltare glialtri significa,secondo lo psico-logo Carl Togers,prestare attenzio-ne, in modo dafare esprimere ciòche ognuno sentee permettere, alungo termine, diimparare ad ascol-tarsi e trovare lastrada.

L’ascolto, al pari della lingua, si impara e si per-feziona con il tempo e con le occasioni, perchéascoltare vuol dire tacere, mettere da parte le pro-prie preoccupazioni personali, evitare di giudicaregli altri.

Allora possiamo dire di avere avuto un arricchi-mento culturale e sociale dalla partecipazione adun sodalizio, nel quale gli altri ci hanno messo alcorrente dei loro problemi di vita, dei loro studi,delle loro ricerche, delle novità e dei loro proble-mi e possiamo concludere positivamente l’analisidel consuntivo e ritenerci soddisfatti di unaappartenenza al club. Trascorrere una serata incompagnia può offrirci l’occasione di sentire par-lare, anche a tavola per consumare un pasto, icomuni amici che scopriamo di non conoscere eche ammiriamo perché hanno maggiori problemirispetto a quelli nostri.

Il programma per il futuro, che rientra nel-l’augurio che si scambiano i soci in occasione

delle festività natalizie, consiste proprio nelcreare, in ogni club, incontri personaliperiodici, nei quali ciascuno racconta la

propria esperienza professionale e divita, calata nel sociale, con la parteci-pazione di ascolto anche di nuovi soci,che trovino l’accoglienza giusta daparte dei presentatori e degli amici in

un ambiente naturale.

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Auguri di Buon Natale

Avv. Giuseppe SpagnuoloDirettore responsabile Rivista 108YA

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L’avvento del S. Natale ravviva in tutti un senti-mento universale di fraternità ed un attegiamento disperanza in un avvenire migliore, in cui prevalga unamaggiore comprensione tra i popoli, quale passaggioobbligato perché si realizzi un mondo di pace nellatutela della dignità e libertà di ciascun uomo e dell’am-biente naturale che lo circonda.

Il messaggio racchiuso in questo evento è direttoper la sua grande valenza umana a tutti, qualsiasi sia lareligione che professano e persino ai non credenti.

E tutti dobbiamo sentirlo profondamente ed assu-merlo come cardine fondamentale dei nostri compor-tamenti come individui e come componenti responsa-bili delle nostre comunità.

Noi lions non possiamo avere dubbi al riguardo siaper la chiarezza dei nostri Scopi, sia per la nobiltà deiprincipi racchiusi nel nostro Codice Etico.

Un documento, questo, che benché approvato nellontano 1918 nella Convention di St. Louis nelMissouri, conserva la sua piena validità anche neinostri giorni per la universalità dei suoi comanda-menti, che lo hanno fatto definire dal cardinaleCarpino “il più alto documento morale” prodotto dauna organizzazione laica di volontari nel servizioverso il prossimo.

Ed allora, anche se siamo giustamente impegnatinella vita di ogni giorno nei nostri rapporti familiari edi lavoro, dobbiamo trovare, per essere coerenti con lapromessa solenne che abbiamo fatta al nostro ingressonell’Associazione, uno spazio per una efficace attivitàassociativa partecipando alle iniziative umanitarie esociali dei nostri clubs.

Abbiamo il privilegio di appartenere ad un’organiz-zazione di servizio che opera da oltre novanta anni peril bene dell’umanità e questa appartenenza ci dà, già diper sé, prestigio e credibilità, ma dobbiamo adoperarciperché tale prestigio e tale credibilità si incrementigiorno dopo giorno nelle nostre comunità attraverso ilconcreto svolgimento del nostro motto We Serve.

Le sfide da affrontare sono molteplici specialmentein questo momento di crisi dei valori e dei mercati, nelcontesto di una trasformazione epocale della nostrasocietà e di ricerca di un nuovo equilibrio politico ed

economico a livello mondiale.I lions di tutto il mondo devono partecipare atti-

vamente a questo processo di trasformazione dif-fondendo i principi della cittadinanza umanitaria,che concede a tutti gli stessi diritti, ma imponeanche precisi obblighi, gli uni e gli altri ispirati avalori inalienabili comuni a tutte le culture ed atutte le religioni.

Anche se i nostri services non possono risolvere inmodo esaustivo i problemi delle nostre comunità, con-tribuiscono certamente, se realizzati in modo intelli-gente e mirato, a richiamare su tali problemi l’attenzio-ne della collettività, determinando una vera e propriapresa di coscienza e di conseguente responsabilità, asensibilizzare le istituzioni di riferimento ed a diffonde-re, specie nelle nuove generazioni, la cultura più idoneaalla costruzione di una società migliore.

Ho presenziato a molti services con i quali si sonoaffrontate, in scuole di ogni ordine e grado e conmedotologie e tecniche di avanguardia, problematichedel modo giovanile come quelle della violenza e dellanecessità di prevenzione delle malattie, della integra-zione delle varie etnie e sono stati grandi l’interesse ela partecipazione dei giovani.

Ho avuto quindi la conferma della utilità ed effica-cia dei nostri interventi diretti a costruire una sanaidentità collettiva, quale fonte di una futura società piùgiusta ed armoniosa.

Ho avuto anche la conferma che le nostre qualifica-te sollecitazioni ad organi istituzionali ed a rappresen-tanti di enti locali hanno sortito l’effetto voluto di pro-vocare interventi più solleciti a tutela di categorie di cit-tadini più deboli e bisognosi e dell’ambiente naturale.

La voce dei lions sta diventando sempre più un coroforte ed armonico idoneo a rompere quel muro di silen-zio e di indifferenza che si registra in molti settori dellavita sociale.

Pertanto l’augurio che mi sento di fare, come uomoe come lions, è quello che ciascuno possa trovare sem-pre la serenità e la forza di profondere il meglio di sénella vita privata come in quella associativa per vedererealizzati i propri sogni personali e familiari in unmondo di pace e di universale fratellanza.

Il sentimento di universale fraternità a fondamentodell’azione dei lions

Avv. Vittorio Del VecchioGovernatore 108 YA

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Il presepe, soprattutto nell’immagine centraledella Natività, fa giungere fin nel profondo delnostro animo un messaggio di fede e di speranzanella rinascita dell’intera umanità nel rispettodella dignità della persona umana e dei conse-guenti principi di solidarietà e giustizia sociale.

L’evento della nascita di Gesù ha certamentesegnato l’inizio di una nuova era nella storia del-l’umanità, l’era del cristianesimo che riaffermacon forza proprio quei valori, recepiti anche nelCodice Etico della nostra Associazione.

Pertanto, le immagini delle natività riportatesulla copertina rappresentano il modo più bello edeloquente con il quale i Lions porgono a tutti ilettori gli auguri per le prossime festività.

Sono immagini che propongono la scena dellanatività secondo la cultura, le tradizioni ed icostumi di popoli di tutto il mondo dai ghiacciaidell’Alaska ai deserti africani, dal continente ame-ricano ai paesi dell’estremo oriente.

Esse, quindi, oltre al principale messaggio spiri-tuale, esaltano i valori universali dell’arte intesacome espressione dell’animo e delle capacità diinventiva e genialità dell’uomo a qualsiasi etnia ocultura appartenga.

I materiali impiegati nella costruzione di que-ste meravigliose rappresentazioni della Natività edi loro colori rispecchiano le risorse naturali e letradizioni delle nazioni da cui provengono e quin-di creano emozioni e suscitano l’interesse cultura-le del visitatore.

Ma la grande varietà di queste vere e proprieopere d’arte conserva un denominatore comune:l’immagine di Gesù, tra Giuseppe e Maria, in unluogo di estrema povertà, da cui promana il mes-

saggio di umiltàe del valore fon-damentale dellafamiglia.

E mi piacer i c h i a m a r eanche un altrosignificato che ènecessario evi-denziare in presenza di una trasformazione epoca-le della nostra società, che sta acquistando semprepiù e velocemente natura multietnica.

Gesù, che dovette lasciare l’Egitto e rifugiarsi aGerusalemme per sfuggire alle minacce di Erode, èuno dei tanti bambini che, in ogni epoca ed inogni parte del mondo, sono vittima di persecuzio-ne politica, religiosa o razziale.

Anche Lui, come ha affermato Papa BenedettoXVI. ha dovuto subire l’esperienza dell’emigrazio-ne.

Ed allora i Lions dovranno condurre una atten-ta analisi sulle problematiche legate all’immigra-zione e diffondere il loro pensiero, che coniuga iprincipi umanitari della solidarietà e dell’acco-glienza con le esigenze sociali dei paesi meta diquesti flussi migratori e che ritiene indispensabilecreare, specialmente nelle nuove generazioni, unanuova cultura fondata sul convincimento che il“diverso” non costituisce una minaccia per la pro-pria identità, un limite alla comunicazione, bensìuna grande risorsa culturale ed economica.

Così facendo possiamo contribuire a realizzarein concreto uno degli scopi fondamentali del LionsInternazionale, che è quello di promuovere lacomprensione tra i popoli del mondo.

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Presepi dal mondoUna collezione di miniature esposte a Cava de' Tirreni nell'Oratorio Arciconfraternita

Avv. Vittorio Del VecchioGovernatore 108 YA

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La visita del presidente della Fondazioneinternazionale, Al Brandel, ha dato rilievo alnostro distretto 108 YA, portando un’aria dilargo respiro e illustrando a Napoli il forte pro-gramma di aiuti umanitari nel mondo che laFondazione promuove ogni anno a vantaggio dimolte popolazioni bisognose, con una spesa dimilioni di dollari, frutto della collaborazione ditutti gli associati.

L’evento è servitoa fare incontrare ladelegazione di Lionsstranieri, tra i quali lamoglie del presidentei n t e r n a z i o n a l e ,signora MaureenMurphy, con il verticedella associazionelocale, guidata dalgovernatore avv.Vittorio Del Vecchio,dai vice Emilio Cirilloe Michele Roperto, da Giovanni Ingenito e dalcoadiutore Pasquale Somma, concludendosi neisaloni del Circolo dell’Unione.

Nell’interessante meeting sono stati presenta-ti i programmi, le attività, i services del nostro

distretto, ricordando la Carta della Cittadinanzaumanitaria offerta a tutti i Lions dell’Europa, ilCentro internazionale di ricerche per lo sviluppoe la pace tra i popoli, per sperimentare nuove epiù efficienti forme di aiuti umanitari sul meto-do dell’Approach Capability e della Cross fertili-zation tra donatori e popolazioni aiutate.

Il Governatore avv. Vittorio Del Vecchio ha,quindi, invitato tutti igovernatori delMultidistretto Italyalla riunione fissataper il 23 gennaio2010 a Napoli pervisitare il Centrointernazionale dir i c e r c h e“Cittadinanza umani-taria”.

Per poter diffon-dere questi incontripiacevoli e soprattut-

to il messaggio internazionale appare utile ser-virsi della trasparenza che proviene dalla rivistadell’associazione, sperando che i singoli clubsraccolgano l’invito per approfondire l’apparte-nenza.

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Avv. Ermanno BocchiniDirettore internazionale 2007/2009

Rappr. del LCI presso il Consiglio d’Europa

Al Brandel a NapoliPresidente della Fondazione internazionale

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Il Presidente Internazionale Eberhard Wirfs haideato un apposito “riconoscimento” per i Clubs,per i Lions e per i Distretti che più e meglio avran-no saputo interpretare nel corso dell’anno sociale ilsenso del suo tema “Move To Grow”. Egli ha quindistabilito di conferire personalmente uno specialepremio denominato “ginkgo” nel corso della prossi-ma Convention internazionale di Sidney, a lugliodel prossimo anno 2010.

Il Presidente Wirfs ha individuato alcune cate-gorie di attività di crescita nell’esercizio delle qualidovranno essere prescelti i soggetti da premiare: a)maggior numero di soci donne acquisiti da un Clubo da un Distretto; b) maggior numero di nuovi sitiweb di Club aggiunti da un Distretto; c) donazionepiù alta alla LCIF da parte di un Club e di unDistretto; d) progetti di servizio straordinari ese-guiti da un Club o Distretto; e) Lions che rappre-sentano al meglio il tema internazionale.

I premi ginkgo, nel numero di tre per ogni cate-goria, saranno attribuiti su segnalazione - da pre-sentare alla Sede internazionale (Dipartimentodelle pubbliche relazioni) entro il 1° aprile 2010unitamente ad un rapporto illustrativo - deiGovernatori distrettuali o degli Officers internazio-nali.

A leggere le indicate categorie di attività, siosserva immediatamente che le proposte delPresidente Wirfs non sono orientate solo versoattività misurabili pressoché esclusivamente conindicatori di quantità, ma si coglie, attraverso lastraordinarietà che dovrebbe connotare un proget-to di servizio e la specialità che dovrebbe caratte-

rizzare un Lions, la necessità di ricercare e sintetiz-zare quella qualità che da tempo e da più partiandiamo auspicando nella nostra Associazione.

E che il detto auspicio, almeno qui in Italia,aleggi da tempo, è testimoniato dalle lettere alDirettore che vengono mensilmente pubblicatesulla rivista nazionale The Lion nelle quali tutte, oquasi, si coglie il rimpianto dei tempi andati, diquando cioè la nostra Associazione, a parere di chiscrive quelle lettere e peraltro da ogni parte delnostro Paese, era capace, aggregandole al propriointerno, di esprimere il meglio delle risorse sociali;e ciò sia in termini culturali sia in termini di capa-cità di svolgere efficaci e qualificate attività di ser-vizio.

D’altra parte, è vero anche che la nostraAssociazione, da qualche tempo, sta soffrendo unprocesso di diaspora testimoniato dai dati statisticiinternazionali, non solo, ma addirittura dallanecessità di mettere in campo strumenti speciali,come il “team del Governatore” formato dal ViceGovernatore e da quest’anno sociale da un secon-do Vice Governatore con l’intento di formare unaleadership capace anche di cogliere appieno lecause che quella diaspora determinano.

Tutto ciò è rafforzato, a mio parere, propriodalla scelta del tema internazionale che apparecome un invito accalorato che viene da chi è pre-occupato per lo stato di salute dell’Associazione,evidentemente non solo in Italia.

Per converso non deve sfuggirci che la nostraAssociazione, considerata a buona ragione la primaassociazione di servizio al mondo, continua a mie-tere successi attraverso le iniziative messe incampo dalla Fondazione LCIF, attraverso il LionsQuest, il Poster della Pace, i Campi e gli ScambiGiovanili ……, così come non deve sfuggirci il sensodella grande svolta che sta imprimendo alla cresci-ta del lionismo mondiale il progetto che si sta ela-borando, a Napoli, nei laboratori del CentroInternazionale di Ricerche sulla “CittadinanzaUmanitaria” intorno alla intuizione dell’IP Direttore

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Una bella sfida nel segno del tema internazionale

Dott. Gianfranco SavaCoordinatore Distrettuale

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Internazionale Ermanno Bocchini. E allora dunque sospinti da lionistico furore per-

corriamo il sentiero tracciato da Wirfs!Da buon tedesco, il Presidente Internazionale si

è anche preoccupato di scrivere una guida (scarica-bile dal sito internazionale dell’Associazione) peraffermare i suoi principi, ma anche per tracciare ilpercorso da seguire per la crescita favorendo, fral’altro e come indicato all’inizio di quest’articolo,l’innesco per una bella competizione tra Clubs eDistretti nella direzione indicata.

D’altra parte, anche il nostro GovernatoreVittorio Del Vecchio, che tedesco non è, non soloha scelto di proiettare nell’occasione delle suerituali visite ai Clubs il filmato contenente il mes-saggio del Presidente Internazionale, ma ha volutoquest’anno dare all’organigramma costruito per lagestione del Distretto il taglio del manuale opera-tivo, fornendo, in particolare, per il tema operativodistrettuale e per il service distrettuale, le principa-li linee guida alle quali attenersi per la realizzazio-ne dei relativi progetti di servizio. Quelle lineeguida del manuale operativo, è appena il caso dinotare, sono applicabili a tutti i progetti di serviziodella nostra Associazione ma costituiscono unaimportante indicazione di obiettivi da raggiungeree di metodo di lavo-ro da adottare per ilperseguimento diquegli obiettivi.

Ed allora lavoria-mo quest’anno,ovvero per quel cheresta di quest’anno,nella direzione indi-cata!

I Clubs – meglio,molto meglio, seinsieme, ed in speciein una grande Cittàcome quella diNapoli ed in ungrande Distretto come quello nostro che tanto biso-gno hanno di lionismo - contribuendo alla progetta-zione di services straordinari sapranno certamenteaccettare la sfida per questo genere di crescita.

E dunque, in quanto Coordinatore distrettualedel tema internazionale, con l’autorizzazione delGovernatore Vittorio Del Vecchio e con l’accordoCoordinatore delle attività distrettuali di servizioFrancesco Accarino, mi permetto di proporre la

seguente metodologia di lavoro.In ciascuna delle 11 Circoscrizioni il singolo

Responsabile circoscrizionale del tema internazio-nale, con l’impulso benevolo del Presidente diCircoscrizione e dei Delegati di Zona, avrà cura dicontattare nei modi che riterrà più opportuni(meglio comunque se non per iscritto) i Presidentidei Clubs ai quali sarà ribadita la piattaforma ope-rativa del Presidente Wirfs ed ai quali si chiederà ditempestivamente indicargli, a proprio giudizio, ilservice del proprio Club ed il Lions del proprio Clubche avranno meglio espresso il senso del temainternazionale e che possa, perciò, partecipare allaselezione di Sidney. Ciò dovrà avvenire nei modi enei tempi che possano consentire al Governatore ditrasmettere la nomination in America entro il 1°aprile del 2010.

Devo aggiungere che, indipendentemente dallapartecipazione alla indicata selezione, ilGovernatore Vittorio Del Vecchio ha anch’egli idea-to di concedere un riconoscimento speciale, chesarà consegnato ai rispettivi Presidenti nel corsodel prossimo Congresso Distrettuale di Napoli, amaggio 2010, a tutti quei Clubs che avranno svoltoun’attività di servizio ispirata al tema internazio-nale Move To Grow.

Un premio deltutto speciale infineil Governatore ècerto di conferire, inquella medesimasede, ad uno o piùLions del Distrettoche avranno beninterpretato il mes-saggio del Presi-dente EberhardWirfs.

Anche per questoulteriore obiettivo diservizio suggerisco diadottare la medesima

sopraindicata metodologia di lavoro a cura deiResponsabili circoscrizionali.

Sono certo che quando avremo, come sempre,colto quest’opportunità saremo sicuramente sod-disfatti, ma in quest’anno sociale saremo anchegratificati non solo dal risultato raggiunto, ma dal-l’aver contribuito anche noi a porre a dimora i seminon di un ginkgo, ma di una foresta di alberi diginkgo.

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Partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino con voli Air Malta / Alitalia .

Arrivo all’Aeroporto Internazionale di Malta, (MLA). Accoglienza da parte di personale parlante

italiano.

Trasferimento all’Hotel Hilton 5 stelle superiore, con pullman riservati ed accompagnatore

locale parlante italiano. I bagagli viaggeranno a seguito. Nella hall dell’Hotel sarà presente un hospitality desk personalizzato con il logo di Lions Club. Due assistenti parlanti italiano saranno a disposizione dei Lions durante la sistemazione nelle camere.

Pomeriggio: Visita del Governatore e di una delegazione dei Clubs dei Lions al Presidente della Repubblica di Malta S.E. George ABELA, presso il Palazzo Presidenziale di Valletta;

Serata: Incontro con i Lions di Malta

Venerdì 26 Febbraio 2010 – Conferenza, pranzo facoltativo ed escursione nel pomeriggio

Ore 09.30: Sala Congressi dell’Hotel Hilton: Inaugurazione della conferenza - sfilatadelle bandiere: Tedesca, Europea, Italiana e Maltese con l’esecuzione dei relativi inni nazionali. Interventi di saluto: - Presidente dei Lions Clubs di Malta più antico

in rappresentanza degli altri Clubs;- Delegato di zona di Malta, Tom Restal; - Autorità del Governo di Malta; - Governatore dei Lions ed Introduzione ai lavori congressuali;

- Relazione sul tema dell’immigrazione a cura di relatori indicati dal Governatore.

Ore 12.00: Termine della lavori congressuali. Ore 12.15: Pranzo facoltativo Hotel Hilton. Ore 13.30 Trasferimento a Valletta

e Malta experience ( mezza giornata).Ore 14.00: Arrivo a Valletta.

Ore 18.00: Rientro in Hotel.

Ore 20.00: Cena libera.

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LA VALLETTA, CAPITALE DI MALTA

Escursione della capitale di Malta.

L'Europa deve la sua salvezza alla Valletta, la città che porta il nome del Cavaliere cui si deve la vittoriosa resistenza all'assedio dei turchi nel 1565 e che divenne in seguito la città dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni e la sede del governo maltese.La capitale fu concepita dal Gran Maestro dell’Ordine, il francese Jean de La Vallette, e fu lui che ne pose la prima pietra sei mesi dopo il Grande Assedio. Viaggiando nel Mediterraneo sir Walter Scott descrisse La Valletta come una città costruita da gentiluomini per gentiluomini'. Oggi la bella capitale maltese è circondata da mura cinquecentesche perfettamente conservate, di dimensioni tali da poter essere facilmente visitata a piedi nel giro di poche ore senza essere sopraffatti dal caldo sole mediterraneo. In effetti le vie della Valletta furono attentamente progettate in modo da canalizzare verso l'interno della città la fresca brezza proveniente dal porto. Con le sue mura imponenti domina i due porti che la fiancheggiano; quello di Marsamxett e lo storico Porto Grande, uno dei porti naturali piú importanti del mondo. La cittá custodisce gran parte del patrimonio archeologico, artistico e culturale dell’isola.

CATTEDRALE DI SAN GIOVANNI

Situata nell'omonima via, la chiesa venne costruita per volere dei Cavalieri Ospitalieri appena dopo il loro insediamento a Malta; realizzata da Gerolamo Cassar in pochi anni (1573-1577) grazie ai fondi resi disponibili, venne poi eletta a co-cattedrale assieme a San Pawl a Mdina. In seguito la cattedrale subì varie aggiunte: la sagrestia, l'oratorio e la loggia. In netto contrasto con la semplicità architettonica (una sola navata centrale con due navate laterali) vi è l'elaborata decorazione sia pittorica che scultorea: le pareti, la volta e persino il pavimento sono un susseguirsi di colori e materiali differenti, che rispecchiano i vari stili dell'epoca in cui ogni modifica venne apportata. La volta affrescata venne commissionata dai Grandi Maestri Rafael e Nicolas Cottoner a Mattia Preti, che realizzò una pregevole Vita di San Giovanni Battista. L'altare maggiore e il coro sono decorati da lapislazzuli, marmi pregiati e pietre dure; in particolare è opera di Giuseppe Mazzuoli il gruppo di marmo del coro. Nella sagrestia si possono ammirare il Battesimo di Cristo di Mateo Perez d'Alecio, il Ritratto del Gran Maestro Pinto di Antoine de Favray e il Ritratto del Gran Maestro Nicolas Cottoner di Mattia Preti.

Sabato 27 Febbraio 2010

Sabato - 27 febbraio –

Ore 09.30: Sala Congressi dell’Hotel Hilton: Seconda sessione lavori congressuali. Relazione sul tema: Cultura come ricerca di valori universali comuni - a cura di relatori indicati dal Governatore. Conclusioni del Governatore. Ore 11.30: Trasferimento in pullman per escursione alla vecchia capitale di Malta: Mdina, la cittàsilenziosa, scogliera di Dingli, Giardino Botanico di San Anton. Ore 13.00: ritorno in albergo: Ore 13.30: Pranzo libero.

Escursione a Mdina e Rabat

MDINA E RABAT: la storia di Mdina (la città silenziosa) e dell'adiacente Rabat è alterna ed antica quanto la storia stessa di Malta: le sue origini risalgano a più di 4000 anni fa. La città fu chiamata Mdina dai saraceni, che conquistarono l'isola nell'870 a.C., e la separarono da Rabat per ragioni di sicurezza costruendole attorno un profondo fossato e circondando la parte più alta della città connuovi e più resistenti bastioni e mura. Chiamarono il punto più alto Mdina che significa città fortificata e l'area rimanente Rabat, vale a dire sobborgo.

Ore 17.30: Rientro in hotel. Possibilità di fare shopping nei dintorni dell’hotel, località S. Julian. Ore 20.30: Cena di Gala presso l’Hilton Hotel con spettacolo folkloristico.

La Valletta è ricca di bei giardini e tra questi gli upper Barabba Gardens in origine i giardini privati dei Cavalieri di san Giovanni, da cui si gode una vista stupenda sul Gran Karbour (porto) e sulla Cattedrale. Gli upper Barocca Gardens sono situati vicino a Castille place. I Giardini upper Barocca erano originariamente i giardini privati dei Cavalieri Italiani che avevano li vicino la loro residenza. Sotto i giardini oggi troviamo una piccola terrazza dove una volta esisteva un luogo che ospitava una batteria di artiglieria. Le statue ed i busti nel giardino raffigurano diverse personalità della storia Maltese tra cui Lord Stricrland, primo ministro di Malta ed il monumento funerario del Governatore Sir Thomas Moitland morto nel 1816.

MALTA EXPERIENCE

La piccolo isola di Malta ha una storia lunga e ricca - The Malta Experience Show è il posto idealeper scoprire quest’isola in breve tempo. Quest’attrazione audio-visuale è trasmesso in 15 lingue diverse in un auditorium che può accogliere fino a 280 persone.

GIARDINI DI BARACCA SUPERIORE

DINGLI: è una piccola città sul litorale ad ovest di Malta, a 13 chilometri dalla capitale La Valletta e a soli

due chilometri dall'altra città più vicina, Rabat. Il villaggio si trova su un plateau a circa 250 metri sul livello del mare. La zona fornisce non solo la vista del mare aperto ma anche la possibilità di poter ammirare la piccola isola disabitata di Filfola. Dalle scogliere è possibile ammirare i Giardini di Boschetto col Palazzo Verdala. La campagna qui è ideale per lunghe passeggiate. Dingli oggi èuna tranquilla zona rurale comunque nel tardo medioevo era una delle più grandi parrocchie di Malta. La chiesa di Santa Maria, patrona del villaggio, fu costruita nel 1678. Le vie intorno ad essa sono strette ed avvolgenti, tipiche di un vecchio villaggio agricolo. Nei dintorni del villaggio è possibile trovare parecchi luoghi preistorici e diverse strutture megalitiche.

Domenica 28 Febbraio 2010 – partenze

Domenica - 28 febbraio - Partenze Ore 10.00: Sala Congressuale - Santa Messa. Ore 12.00: Check out hotel ed identificazione dei bagagli. Trasferimento in aeroporto con pullman riservati. Ckeck in aeroporto, imbarco e partenza del gruppo.

VISITA DELLE CATACOMBE DI SAN PAOLO A RABAT: le catacombe di S. Paolo, formano un vasto labirinto di passaggi stretti e gallerie scavate nella roccia a differenti livelli dando luogo a diversi piani comunicanti con piccole e strette scalinate.A Malta le catacombe erano esclusivamente usate come cimiteri ed hanno recessi orizzontali chiamati loculi, altari, tombe scavate nella roccia e sepolcri coperti.

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COMUNICATO N. 1Ai Presidenti dei Clubs

sommario: Paragrafo 1: IntroduzioneParagrafo 2: Il ProgettoParagrafo 3: L’attività del “Centro”Paragrafo 4: Trasparenza finanziaria Paragrafo 5: Aspetti operativi

1.- IntroduzioneIl giorno 12 settembre 2009 il Centro internazionale di

ricerche “Cittadinanza Umanitaria” ha iniziato, concreta-mente, la propria attività, dopo l’inaugurazione, avvenutail 18 maggio a Napoli alla presenza del Presidente dellaFondazione Internazionale “Mahendra Amarasuriya”.

2. Il progettoIl “Progetto Africa” vede protagonista i lions e il nostro

Distretto che, primo nel mondo, ha avuto l’onore (e l’one-re) di avviare la nuova fase di “investimenti umanitari”, inluogo dei tradizionali aiuti umanitari.

3.- L’attività del CentroIl Centro ha iniziato a lavorare al “Progetto Africa” spe-

rimentando, per la prima volta, la trasformazione dellavecchia metodologia degli aiuti umanitari in investimentiumanitari.

In cosa consiste questa nuova visione è presto detto.Invece di chiedere agli africani ciò di cui hanno bisogno noichiediamo ciò che vorrebbero fare se avessero la possibili-tà e ciò di cui dispongono sia come capacità umane siacome materie prime.

Noi Lions, con le nostre professionalità, possiamo aiuta-re loro a realizzare i loro obiettivi sviluppando il capitaleumano e fisico della comunità africana prescelta. Ma nonsostituendoci a loro, che sono e restano i protagonisti dellasvolta, bensì assistendoli, fornendo risorse materiali edintellettuali, contribuendo altresì a formare le migliorienergie di quelle popolazioni, affinchè si affranchino dalladipendenza e perseguano nuovi modelli di sviluppo pernon chiedere più aiuto in futuro.

Il Centro lavorerà, attraverso i suoi Laboratori: a titoloesemplificativo si citano Laboratorio linguistico compostoda soci che conoscono le lingue, Informatico per costruiresiti, blog, ecc., Sanitario, Igienico, Economico, ai quali ogniClub può partecipare segnalando, attraverso il Presidente, i

nominativi dei propri soci.Punto di partenza resta pertanto la realizzazione da

parte dei Laboratori di un “Piano di fattibilità” con l’utiliz-zo di tutte le risorse di cui il nostro Distretto dispone.

Il sostegno che i Clubs del Distretto 108YA hanno for-nito alla causa ad oggi è notevole, tenuto conto che buonaparte dei 63.000 Euro raccolti sono il frutto della iniziativadei soci.

Occorre, naturalmente, produrre altri sforzi e incremen-tare il sostegno finanziario se si vogliono raggiungere tra-guardi veramente significativi attraverso manifestazioniorganizzate o promosse dai singoli club che sono i veri pro-tagonisti di questo grande Progetto

4.- Trasparenza finanziariaI fondi raccolti ammontano, come detto, ad euro

63,000 circa depositati presso il Banco di Napoli agenzia diBattipaglia

IBAN 62 T 01010 7690 1000 0000 4620I poteri di firma sono attribuiti al solo Governatore, pre-

vio consenso dei tre Garanti dei Clubs eletti dal Congressoe che rappresentano tutti i clubs che hanno raccolto i fondifino ad oggi.

5.- Aspetti operativiI componenti del “Centro” si riuniscono con periodicità

mensile. Nella riunione del 12 settembre 2009 sono statiindividuati laboratori operativi.

Nel successivo incontro del 24/10 u.s. si è procedutoall’esame delle richieste dei soci che hanno manifestato lavolontà di far parte dei Laboratori.

Tale operazione sarà completata e perfezionata nelprossimo incontro previsto per il 29/11 p.v. con l’interventodel Governatore del Distretto 108 YA, Avv. Vittorio DelVecchio.

Napoli, 25 Novembre 2009

IL COMITATOErmanno Bocchini – Giovanni Scotto di Quacquero –

Tommaso Sorrentino – Annunziato Santoro – RenatoRivieccio – Francesco Napolitano – Camillo Lerio Miani –Arcangelo Cola – Brigida Musella Pappalardo – MarioMatano – Raffaele Villanacci – Mario Scuccimarra –Patrizia Baccari – Francesco Barbieri – Antonio Zuccarini

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“Aiutiamoli a non chiedere aiuto”.

Il “Progetto Africa” del Centro Internazionale diRicerche “Cittadinanza Umanitaria” Service permanente del Distretto 108 YA

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Il Governatore Vittorio Del Vecchio nel retro delsuo guidoncino ha voluto rappresentare tre realtàmonastiche: l’Abbazia della SS. Trinità di Cava dèTirreni (Salerno), l’Abbazia di S. Michele Arcangelodi Montescaglioso (Matera), il Duomo di Gerace(Reggio Calabria). Tre realtà monastiche che hannosvolto un ruolo determinante nella storia, nella cul-tura e nell’economia delle tre regioni (Campania,Basilicata e Calabria) che compongono il nostroDistretto 108YA. Tre realtà che documentano la per-fezione della vita comunitaria raggiunta nei mona-steri benedettini, lasciando un segno chiaro di cul-tura e laboriosità non solo nelle proprie comunità,ma nell’intero nostro Paese, ed esaltando soprattut-to la regola di S. Benedetto: “ora et labora”, allaquale ben confluiscono quei principi lionistici diimpegnarsi e lavorare per una società migliore, diessere vicini ai più deboli, di “servire”.

Tre realtà che, in alcuni casi, nel tempo, hannoperso il loro ruolo spirituale ma hanno lasciato unsegno preciso che appartiene alla storia ed alla cul-tura dei nostri territori e che, forse, non tutti hannola fortuna di conoscere. Su invito del Governatoremi viene data la possibilità di presentare, nellanostra Rivista, queste tre realtà, nei limiti delleconoscenze di colui che non è uno storico, ma haavuto la possibilità di visitarle, iniziando

dall’Abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo.In occasione di una delle visite amministrative

del Governatore, accompagnato dal suo staff, tra-sferendoci da Matera a Rossano, ci fermammo aMontescaglioso, una città di antiche origini, con lagrande Abbazia dedicata a S. Michele Arcangelo. Unterritorio dove convivono cultura latina e bizantinae le numerose chiese ne raccontano la lunga storiache, presumibilmente, l’abitato risale al IV millennioa. C. e, nei secoli successivi diventa un importantecentro della Magna Grecia e della Lucania romana,mentre in età medievale diventa capoluogo di unavasta contea normanna. Ne sono testimonianza iresti delle fortificazioni greche e delle mura medie-vali.

Il primo nucleo dell’Abbazia di S. Michele vienecostituito dai monaci benedettini nella prima metàdel secolo XI, all’esterno della cinta fortificata dellacittà. Successivamente, nella seconda metà delsecolo XI, con l’arrivo dei Normanni, il territorio cit-tadino viene ampliato ed il monastero benedettino

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L’Abbazia di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso

Antonio De CaroSegretario distrettuale

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viene inglobato nell’abitato. La tradizione localevuole che nel 537 “con il soggiorno nella città di S.Placido, in viaggio verso la Sicilia, una comunità dimonaci Italogreci abbia abbandonato le vecchieconsuetudini per abbracciare la Regola di S.Benedetto. Per quanto la leggenda sia priva diriscontri documentari, non è escluso che prima deiBenedettini, a Montescaglioso sia esistito un grup-po di monaci greci della cui presenza esiste traccia

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nella vicina Murgia”. Le prime notizie di un insedia-mento benedettino a Montescaglioso sono, comun-que dell’anno 893, mentre il primo documentoriguardante l’Abbazia è del 1065, quando il Vescovodi Matera conferma ai monaci il possesso dellachiesa di S.Maria in Platea a Montescaglioso. Conl’abate Simeone, nel 1078, ha inizio la costruzionedella nuova grande chiesa di S. Michele, consacratanel 1099 e ricostruita tra il 1590 e il 1650. I mona-ci, con l’ennesimo processo con i cittadini e ilMarchese di Montescaglioso circa le proprietàdell’Abbazia, si trasferiscono a Lecce, dove la comu-nità benedettina, nel 1806, privata di ogni possedi-mento, con la soppressione degli ordini religiosi, daparte di Gioacchino Murat, si estingue. Nel 1818,con il Concordato tra il Borbone e la Santa Sede, ilmonastero di Montescaglioso viene assegnato aiFrancescai di S. Lorenzo Maggiore di Napoli, ma conl’Unità d’Italia, nel1866, gli ordini religiosi vengononuovamente soppressi e l’Abbazia di S. Michelediventa proprietà del comune di Montescaglioso.

E’ oggi meta di turisti e si possono visitare i chio-stri, una piccola area archeologica, la cucina, la saladel capitolo, la biblioteca con affreschi dei secoliXVI e XVII, nonché conoscere i sistemi per la raccol-ta dell’acqua, farsi un’idea della vita quotidiane deimonaci, quando l’Abbazia viveva i suoi momentibelli e meno belli di “luce” spirituale. Numerose,comunque, sono ancora le chiese che meritano diessere visitate e che raccontano la lunga storia diMotescaglioso, una città che conserva molte tradi-zioni religiose e popolari ricorrenti durante l’interoanno.

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Move to GrowE’ il tema del Presidente Internazionale, Eberhard Wirfs

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Move to grow è il tema del presidente internazio-nale, Eberhard Wirfs, per l’anno sociale 2009-2010.

E’ un’espressione che possiede la sinteticità e l’es-senzialità proprie delle lingue anglosassoni, ma è pre-gna di spunti che danno adito a riflessioni; nel con-tempo può essere resa in italiano con una molteplici-tà di sfumature, come è nella nostra mentalità e comesi confà ad una lingua con una ricchezza lessicale taleda rappresentare ogni sfaccettatura possibile disignificato.

Letteralmente “move to grow” vuol dire “muoversiper crescere” .

Ma ai Lions non verrebbe mai chiesto di muoversigenericamente ed in modo indeterminato, ma si sug-gerisce loro un movimento inteso come azione consa-pevole, che presupponga un pensiero articolato e,quindi, un progetto, progetto che deve essere rivoltoall’uomo nella sua interezza, con i suoibisogni materiali ed immateriali, chesono tanti, in relazione alla diversitàdegli individui ed al territorio in cui abi-tano.

Se tutti noi realizzeremo programmidi questo tipo, cresceremo qualitativa-mente a livello individuale ed associa-zionistico; troveremo condivisione ainostri progetti, ai quali tante persone diqualità potranno aderire, portando adun incremento non solo quantitativo,ma, soprattutto, qualitativo della nostraassociazione.

Per i progetti più ambiziosi e piùsostanziali non aspettiamoci risultati abreve termine. I risultati saranno magari lenti, mal’importante è che siano duraturi.

Il gincko, albero scelto come simbolo dal presiden-te Wirfs, è la pianta più antica; cresce in mille anni,ma produce una chioma bella e folta, costituita dafoglie unite e compatte alla base, quindi nella sostan-za, diversificate e variegate nella parte superiore.

Detta foglia può, pertanto, essere paragonataall’opera dei Lions, che, uniti nella passione e nell’in-

tento, devono produrreopere diverse e meritorie,che tengano conto deibisogni del vicino e dellontano, in quanto nel vil-laggio globale non è con-cepibile il progresso del-l’uno, senza quello dell’al-tro.

Lavorare a livello glo-bale significa pensare alivello globale; promuove-re le necessità nazionali, tenendo presente un quadropiù esteso.

La presenza di Lions Clubs in oltre 200 paesi delmondo rende possibile stabilire un contatto con indi-vidui che hanno le nostre stesse idee in tutte le parti

della Terrra.C’è molto da apprendere gli uni dagli

altri e non può esserci metodo miglioreche l’osservazione che determina unmiglioramento personale.

“La prospettiva globale e la cono-scenza regionale portano alle miglioripratiche. Inoltre, l’accettazione delle dif-ferenze culturali e la conoscenza accre-sciuta delle relazioni internazionaliavranno un grande impatto sulla nostraassociazione” Eberhard Wirfs).

Soprattutto è necessario diffonderei nostri sogni e la loro realizzazione pra-tica, affinché altri possano conoscerli econdividerli.

In particolare bisogna farli conoscere ai giovaniche potranno essere i Lions di domani.

I frutti del successo nel futuro derivano dal semedelle azioni presenti, in quanto il nostro obbiettivoprincipale è creare e costruire un domani migliore.

È il sogno del nostro past Direttore InternazionaleErmanno Bocchini e della sua “cittadinanza umanita-ria”, che punta al progresso ed allo sviluppo di tutti ipopoli.

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Liliana CarusoResponsabile VIII Circoscrizione

Tema di Studio Internazionale

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L’Europa è stata fatta, mancano però ancora glieuropei.

Così, stretti tra le maglie di un ferreo nazionalismoed una guerra dei poveri per la tutela e la valorizzazio-ne dei prodotti dei singoli stati, il bilancio 2003 di que-sta nazione europa è sempre più triste e sconfortante.

La politica è in vacanza, dopo l’impellente necessitàdi assicurare a berlusconi la cotinuità per rete quatro, ola telenovela sulla grazia a sofri, si continua esclusiva-mente a pensare al bicchiere di spumante nostrano, allelenticchie, al panettone, e se il paese fa acqua e lapapera non galleggia .... be questo è un problema che siesaminerà certamente nel corso di questo nuovo anno.

Infondo se si risolveva tutto oggi, ...... domani cosasi sarebbe fatto?

A noi non resta che augurarci che questo anno, siaun anno di sincero benessere, di vera pace.

L’italia, come l’europa non può restare sospesa sulledue sfide che ha avuto davanti a se nel 2003: quellaistituzionale e quella della crescita. Sfide, e rischi, chesi cumulano.

Come sostiene l’on. Giuliano amato, per lui - “I padri

fondatori, fautori com’erano di un’Europa politica, col-sero già nella prospettiva del mercato comune un fat-tore unificante. Si piegarono a passare attraverso ilpiano economico nella convinzione che avesse dentrodi sé i prodromi dell’unificazione politica. Fu un’intui-zione felice”, “Eppure attraverso l’Europa economica siè andato formando un vissuto politico e il senso condi-viso che la costruzione di un unico mercato servisse adaccrescere e diffondere un maggior benessere maanche un futuro comune.

A questo bisogno corrisponde l’approdo dellaConvenzione. Nessuno di noi ha mai pensato che labozza di Costituzione consegnata ai capi di Stato e digoverno fosse perfetta, anzi. Ma configurava l’architet-tura essenziale di un’Europa all’altezza dei tempi”.Infine Amato spiega che l’idea di una doppia velocitànon lo convince: “Rischiamo di avere due identità, unaindebolità dall’altra”. A noi la speranza, di un anno dovele cose girano nel verso giusto, la sua bisestilità dovreb-be – si spera – trasformare il mondo di ieri: asincrono efuori asse – in un 2004 ricco di sforzi per raggiungerele mete sognate e sinora mai nemmeno sfiorate.

Lello Tagliamonte

L’Europa è stata fatta, però mancano gli europei.

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Il motto del nostro Governatore: “Passione,Progettualità ed Azione a servizio dell’umanità” èun invito ad operare con le caratteristiche peculia-ri al nostro movimento a favore dell’umanità sof-ferente.

Nel meeting di Salerno,con la regia accorta ediligente del nostro Gianfranco Sava,abbiamo trat-tato i temi di maggiore sofferenza nel nostroMediterraneo. Ritengo infatti che le discrasie ideo-logiche,razziali e religiose presenti ,ormai da trop-po tempo,sulle sponde del Nostro Mare,siano darimuovere a tutti i costi per il futuro stesso delnostro destino mediterraneo.

Ed allora eccoci presenti con quella famosa“goccia” di lionismo a contribuire per la distensio-ne e la pace fra quelle genti che oggi, a ragione dimolti e innanzitutto di noi Lions ,sono diventate la“nostra” gente.

Il “focus” del Governatorato di Vittorio DelVecchio è infatti costituito dalla affermazionedella indifferibilità dell’integrazione fra tutti ipopoli del mondo secondo le regole del diritto edella solidarietà, come peraltro prescrivono i nostriscopi e gli stessi Principi della CittadinanzaUmanitaria Europea.

Ecco allora la necessità di partecipare all’even-to annunciato dal titolo di queste frettolose note.

Cominciò il Governatore Bruno Cavaliere nel2002/2003 gemellando con lungimiranza e fedelionistica il nostro Distretto 108 YA,il più granded’Europa,col distretto 128 Lions Israel.Quei Lionsvennero a Napoli ed auspicarono con le nostremassime Autorità un avvicinamento fra i nostripopoli che fosse di incoraggiamento ed insieme diauspicio ad approfondire le ragioni dell’amicizia edella solidarietà fra i popoli.

Oggi, la spinta impressa durante quell’incontrodel 2002,si concretizza in Azione emblematica edinsieme efficace a realizzare quegli auspici.

Il nostro Distretto parteciperà alla 50°Convention del Distretto 128 Lions Israel dal 18 al20 marzo 2010,nel corso della quale si perfezione-rà, con la restituzione della visita,il Gemellaggiogià sottoscritto nel 2002.

Sarà formalizzata altresì la costituzione di unaBiblioteca per non vedenti arabi e israeliani daporsi come simbolo di affratellamento non soloauspicato ma finalmente realizzato.La Bibliotecasarà realizzata con la dotazione di recorded booksforniti dai nostri due Distretti .Il nostro Distrettoha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa conun contributo di 4800 $ a suggello dell’impegno asuo tempo anticipato.

Dulcis in fundo; per tutti quelli che volesserovivere l’emozione di una visita dei Luoghi di TerraSanta è stato organizzato un Pellegrinaggio deiLions e per i Lions, a ridosso della Convention ,chedurerà dal 11 al 18 marzo, a condizioni estrema-mente interessanti proprio per l’effetto dell’impe-gno organizzativo del Distretto israeliano.

Per espressa delega del Governatore ho volutoproporVi una parentesi di VITA DA LIONS, auspicoche possiate partecipare numerosi e, per questaragione, sollecito il vostro interessamento per iltramite del depliant di presentazione che ritrove-rete di seguito ed anche direttamente ai miei reca-piti.

PDG CIRO BURATTINO80121 NAPOLI Via Vittoria Colonna,4Tel.081-406432 mob .3356436737 E-Mail: [email protected]

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50° Convetion Annuale Lions in Israele

Un evento da non perdere!

Vita da Lions

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Programma Long Weed end a Tel Aviv

18-21 marzo 2010 18/03: Partenza da Napoli con

Pullman G.T., arrivo a Roma ed imbarcoin mattinata con volo di linea per TelAviv, trasferimento privato dall’ aeropor-to all’ Hotel 5° stelle di Tel Aviv, sistema-zione nelle camere riservate. Nel pome-riggio trasferimento all’ Auditoriumdell’Università di Tel Aviv Smolars per l’apertura del 50° Convention annuale2010. In serata rientro in hotel per lacena e il pernottamento.

19/03: Prima colazione in hotel, inte-ra giornata dedicata all’ evento Lions,con light lunch e cena di gala. Rientro inhotel per il pernottamento.

20/03: Prima colazione in Hotel e tra-sferimento in bus per Gerusalemme,intera giornata dedicata alla visita guida-ta della città con pranzo in ristorante. Inserata rientro a Tel Aviv. Cena e pernot-tamento.

21/03: Prima colazione in hotel, giroorientativo con visita guidata della cittàdi Tel Aviv, pranzo libero, trasferimentoin bus per l’ aeroporto di Tel Aviv, per lapartenza per l’Italia con volo di linea.

Trasferimento in bus privato daRoma a Napoli, dove l’arrivo è previstoin serata.

PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA(ISRAELE)

PROGRAMMA DI VIAGGIO11-18 MARZO 2010

GIOVEDI 11 MARZOArrivo all’Aeroporto Internazio-nale di

Tel Aviv, incontro con l’assistente e trasferi-mento all’Hotel Tal. Incontro con il gruppoLions d’Israele. Cena e pernottamento.

VENERDI 12 MARZODopo la prima colazione, partenza per

una breve visita della città di Tel Aviv e lacittà Vecchia di Jaffa, proseguendo lungo lastrada costiera si visiterà Cesarea, anticacittà dell’Impero Romano. Visiteremo gliantichi reperti archeologici risalenti alperiodo Romano, al periodo delle Crociateed al periodo Bizantino, visita del TeatroRomano, si continuerà per Mount Carmel esi visiterà il Monastero Stella Maris. Vistapanoramica della baia, in seguito visita gui-data di Acre, città medioevale dove si potràvedere il Salone dei Cavalieri.

Proseguimento per Hagoshrim Kibbuz Hotel,cena e pernottamento.

SABATO 13 MARZO Dopo la prima colazione, passeggiata per

i Kibbutz, proseguimento per le alture diGolan, visita alla Riserva Naturale di Banyas.Si proseguirà per Safed, la città di Kabbala.

Arrivo a Kinneret (il mare di Galilea),dove si avrà la possibilità di vedere i luoghinarrati nel Nuovo Testamento: Tabcha (lamoltiplicazione del pane e dei pesci), laChiesa della Beatitudine (il Sermone dellaMontagna). Navigazione nel mare di Galileae proseguimento per Nazareth, sistemazionepresso l’Hotel Rimonim Mary’s Well, cena epernottamento.

DOMENICA 14 MARZODopo la prima colazione, visita di

Nazareth, la Basilica dell’Annunciazione e laChiesa di San Giuseppe. Visita di Cana, luogodelle famose nozze dove Gesù fece il suoprimo Miracolo. Si proseguirà per il MonteTabor e la chiesa della Trasfigurazione.Proseguimento lungo la Valle del Giordano,passando per La Locanda del BuonSamaritano. Sistemazione presso l’HotewlPrima Kings, cena e pernottamento.

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Il gemellaggio tra clubs è lo strumento migliore percreare quella sinergia necessaria per attuare gli Scopidell’Associazione, per rafforzare i vincoli amicali e perla crescita spirituale e culturale dei soci.

Esso può intervenire tra due o più clubs apparte-nenti a Distretti o Multidistretti anche di diversenazioni ed in questo ultimo caso si qualifica come“internazionale”.

Per gli incontri permanenti tra clubs dello stessoDistretto può tutt’al più stipularsi un c.d. “Pattod’Amicizia” non riconoscendosi a tale iniziativa la natu-ra di “gemellaggio”.

Poiché ricevo da molti clubs richieste di chiarimen-to sulle modalità per attuare un gemellaggio nazionaleod internazionale, ho ritenuto opportuno esporle perfacilitare questa lodevole iniziativa.

E’ opportuno che ogni clubs, oltre alle motivazioniprincipali così come individuate nello stesso titolo del-l’articolo, prenda in considerazione, con una attentaanalisi, possibili altre motivazioni di ordine storico, cul-turale od economico che possano costituire ulteriorecemento del “gemellaggio”.

A tal fine è opportuno che il “gemellaggio” si svilup-pi attraverso una prima fase in cui i Presidenti dei clubsinteressati sviluppino un dialogo, anche per corrispon-denza, sugli interessi dei rispettivi clubs all’inziativa, suinformazioni circa le qualifiche professionali dei rispet-tivi soci, sulle attività prevalenti del club, sulla comuni-tà in cui opera, sulla sua storia, e sugli usi e costumi.

Nella seconda fase di formalizzazione del “gemel-laggio”, la relativa proposta sarà presentata, nei clubsinteressati, al vaglio del Consiglio direttivo e, successi-vamente, all’Assemblea dei soci per la deliberazionedefinitiva.

Tale deliberazione deve essere portata a conoscenzadel Governatore, dei Vice Governatori, dell’Officer dele-gato ai gemellaggi e del Cerimoniere dei Distretti coin-volti.

Sarà poi scelta di comune accordo tra i due clubs lacittà e la data per la cerimonia solenne della dichiara-zione di “gemellaggio”, che sarà diretta dal Cerimonieredel Distretto del club ospitante.

Successivamente ed il altra data può organizzarsi il

cd. Ritorno del Gemellaggio nella città dell’altro clubgemellato.

In entrambe le occasioni è opportuno invitare allamanifestazione i rappresentanti delle istituzioni e deglienti locali ed altre autorità civili, religiose e militari.

Il documento per formalizzare un “gemellaggio” é ilPatto di Gemellaggio, che viene sottoscritto daiPresidenti dei clubs gemellati e controfirmato daiGovernatori dei Distretti interessati o dal ViceGovernatore o altro officer delegato.

Detto atto dovrà essere stilato in carta pergamena osimile e dovranno contenere nella parte centrale ed inalto la denominazione The International Association ofLions Clubs ed l’indicazione dei Distretti interessati edel nominativo dei Governatori ed ai lati in alto lariproduzione dei guidoncini dei clubs .

Si riporta lo schema esemplificativo del Patto diGemellaggio, in cui potranno essere contenute altreespressioni analoghe e più aderenti anche alla realtàsocio-ecomomica del territorio dei clubs gemellati.

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Il gemellaggio tra clubs quale strumento per promuovere la comprensione tra i popoli del mondo

Alfredo FasuloPresidente Com. distrettuale per i Gemellaggi

“L’anno…………., addì………..del mese di………………..i sottoscritti…………..Presidente del Lions Club ………….............. …………..Presidente del Lions Clubs…………………….Nello spirito di fratellanza che è scopo primario

del Lionismo, accertato il vivo desiderio dei nostriClubs , espresso nell’assemblea dei soci, di operare dicomune accordo e con la volontà di meglio cono-scersi, per servire insieme ed affrontare solidalmenteproblemi e tematiche comuni, stipulano oggi questo:

PATTO DI GEMELLAGGIOe prendono solenne impegno di coltivare i legami

di amicizia tra i soci, di coordinare il loro “WI SERVE”per realizzare le comuni aspirazioni di sviluppare lacollaborazione per un più efficace contributo all’ele-vazione dell’uomo, di favorire la reciproca ed onestaconoscenza con stabili relazioni di scambio.

Il Presidente del Lions Clubs di .......... Il Presidente del Lions Clubs di ……....Il Governatore (o V. Governatore odofficer delegato del Distretto…..)

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Nell’ambito del service “Beni culturali minori”, i Clubdella I Circoscrizione stanno individuando una serie disiti da segnalare e da illustrare nel volume che verràpubblicato a cura del prof. Sergio Brancaccio nell’am-bito del service “Beni culturali minori”. Le zone da noiprescelte sono state Napoli e Capri, poiché questi sonoi siti su cui insistono tutti i Club della nostraCircoscrizione.

Lavorando su Napoli, però, risulta necessario inter-rogarsi su cosa bisogna intendere per Beni culturali“minori”. Quelli meno conosciuti? Quelli collocati inaree della città non inserite negli abituali itinerari turi-stici? Quelli che potrebbero essere considerati “menoimportanti” perché malridotti o perché non conservanoopere di artisti particolarmente famosi?

La scelta non è facile, anche perché Napoli ha la for-tuna di possedere un patrimonio architettonico e arti-stico straordinario, testimonianza di un periodo chedalla preistoria giunge fino ai nostri giorni, diffuso suun’ampia zona della città. Inoltre, molti dei monumen-ti napoletani “minori” sono invece carichi di storia e dibellezza e a volte possono sorprendere con soluzioniarchitettoniche geniali o con straordinarie opere d’arte.

Tra tutti questi abbiamo scelto di illustrarne alcuniche vale la pena di andare a visitare, perché possonodare un’idea, insieme con i siti più noti, di quanto fittasia nella nostra città la produzione artistica. Un vade-mecum, quindi, per Napoletani o turisti appassionatid’arte, che vogliano scoprire anche i tesori nascostidella città.

Alcuni Club della I Circoscrizione hanno già indivi-duato i monumenti da illustrare e quindi sabato 28

novembre ci siamo incontrati per andarli a scoprire inanteprima (foto 1). Erano presenti il club Napoli 1799(Presidente ing. Eugenio Emilio Potortì) e il club NapoliPosillipo (Presidente dott. Carmelo Cimmino).

La partenza è stata dalla famosissima Piazza delGesù, non per visitare la chiesa del Gesù nuovo o quel-la di S. Chiara, ma per scoprire invece una parte dellaNeapolis romana meno nota al gran pubblico e cheverrà illustrata dal Club Napoli Posillipo: le terme roma-ne messe in luce durante uno scavo del 1951/52 nell’alaovest del noto chiostro maiolicato del monastero di S.Chiara.

Lasciandoci alle spalle i gruppi di turisti che affolla-vano il decumano inferiore e la chiesa, siamo quindientrati nelle terme romane, uno dei più importanticomplessi termali della città antica, un edificio che dalI sec. d.C. al V sec. d.C. occupò questa zona, alloraextraurbana. Particolarmente interessanti nel percorsodi visita i resti di unapalestra e di una nata-tio (piscina), un tepi-darium che ancoraconserva parte delrivestimento inmarmo, un laconicum(sauna) (foto 2) a pian-ta quadrilobata, un fri-gidarium utilizzato inun secondo momentocome cisterna.

Accanto alle terme,

Le terme di S. Chiara e S. Giacomo degli SpagnoliPrima Circoscrizione

Beni culturali “minori” a Napoli

Stefania PaoliResp. I Circ. Service “Beni culturali minori”

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NEil bel Museo dell’Opera di S. Chiara, che conserva impor-

tanti reperti scultorei sia della fase romana del sito, siadella fase trecentesca della chiesa e, nel piano superiore,reliquiari, preziosi stendardi da processione, piviali, son-tuosi drappi ricamati con straordinaria perizia (foto 3).

Ci siamo poi spostati di zona e di epoca e siamoandati a Piazza Municipio, ad ammirare la Basilica di S.Giacomo degli Spagnoli e in particolare lo splendidomonumento del Viceré Don Pedro de Toledo, che verràillustrato dal Club Napoli Futura.

Dietro l’altare maggiore della chiesa cinquecentesca

è il magnifico monumento in marmo, restaurato direcente, che conserva le spoglie di Don Pedro e dellamoglie Maria Ossorio Pimentel (foto 4). Il viceré e laconsorte sono raffigurati in ginocchio su un alto basa-mento, ai cui angoli sono collocate imponenti statueche raffigurano le quattro virtù cardinali. Il monumen-to è impreziosito da bassorilievi che ricordano l’ingres-so di Carlo V a Napoli da Porta Capuana, la vittoria diDon Pedro sul corsaro Barbarossa a Baia e quella con-tro i Turchi in Puglia, ma anche da sculture raffiguran-ti festoni di foglie e frutta, figure femminili a mezzobusto (foto 5), palmette, scene di vita quotidiana. Unvero capolavoro.

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foto 4

foto 5

Sabato, 5 dicembre, presso l’auditorium delle scuo-le medie ”G. Mameli”, il Lions Club Amantea, in colla-borazione con l’Associazione Culturale Teatrale ”LaGinestra”, ha presentato ”Chicchignola” di EttorePetrolini; Regia di Rosa Maria De Lorenzo Scialis;Traduzione in vernacolo Belmontese a cura di:Giovanna De Luca e Susy Marano.

La manifestazione ha avuto una finalità sociale,culturale e umanitaria.

Il Presidente del Lions Club Amantea, VincenzoGagliardi infatti, dopo aver calorosamente salutato ilpubblico presente, ha ricordato come, ”le libere offer-te della serata saranno devolute all’UNITALSI diAmantea, quindi, teatro all’insegna della solidarietà.

Il Presidente ha ringraziato tutti coloro che hannocontribuito all’organizzazione della manifestazione;ha espresso sentiti ringraziamenti agli attori e a tutti iprotagonisti dell’associazione ”La Ginestra” per avereaderito all’iniziativa, e un grazie particolare allaRegista Rosa Maria De Lorenzo Scialis.

La commedia, dai toni comici, ha messo in luce lecaratteristiche dell’essere umano… Chicchignola, unpover’uomo onesto ed intelligente è costretto a subireinganni e tradimenti anche dalla propria compagna.

Ma il candore non è cecità…Chicchignola riuscirà adimostrare la vigliaccheria della propria compagna edel suo amante!

Egli, poi, risalirà la scala sociale, grazie alla sua venaartistica, ma…” il destino di un uomo onesto e intelli-gente, in un mondo di furbi è, spesso…quello… di resta-re solo… Così è stato per Chicchignola!

La commedia ha perfettamente smascherato l’esse-re umano, ridicolizzando le debolezze ed evidenziandoanche le difficoltà dell’onesto in un mondo corrotto!

I toni ironici hanno coinvolto il pubblico numerosoe attento, che ha apprezzato anche le espressioni ori-ginali del dialetto Belmontese.

La manifestazione ha offerto motivi e spunti diriflessione etico-sociale e culturale in un’ atmosfera dientusiasmo e di solidarietà!

Lions Club Amantea

La Commedia ”Chicchignola”Dott. Nicola Clausi

Coordinatore comunicazione IX circoscrizione

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Spesso siamo contemporanei di eventi che sono giàstoria.

Assistiamo, infatti, a una dicotomia tra l’emergente cul-tura globale e la necessità di riaffermare l’identità di molteculture. Si tratta di fenomeni concomitanti che possonoapportare conflitti qualora non si accentuino i sentimentidi umanizzazione al di là delle tensioni tecnologiche, eco-nomiche e anche politiche, riconoscendo il primato dellavita e della sua dignità e consentendo agli uguali di esse-re differenti.

Il processo di integrazione esige non solo una certifica-zione legale, quanto la possibilità di affrontare, con unadiagnosi, per così dire, funzionale, le principali aree dipotenzialità e di carenza presenti, al fine di attivare gliinterventi più idonei a promuovere il massimo di autono-mia, di acquisizione di competenze, di abilità espressive e dicomunicazione.

L’integrazione deve procedere nel rispetto delle identi-tà culturali dei popoli, ma anche dei valori e delle normedel nostro ordinamento.

La mancanza di corretti interventi, una promozioneincauta di sviluppo potrebbe produrre ulteriori forme diemarginazione.

Il processo è già in divenire, ora sotto le pressionisociali, ora politiche, ora sotto l’influenza delle scienzefinalizzate all’individuazione di idee alle quali affidare ognitipo di progettualità.

L’Europa torna a diventare un problema strategico eculturale, in altri termini si riaffaccia il binomio teoria –prassi , si ripropone il gioco, sempre complesso, tra naturae cultura.

Le Associazioni tutte, il Lions Club International, in par-ticolar modo, sono obbligate a distinguere l’effimero dal-l’essenziale, l’occasionale dal costitutivo, il suggestivo dalvero in una rinnovata tensione verso fini importanti, nelsenso che i fini e non i mezzi diventano valori per una cri-tica progettualità del futuro.

Il Club Napoli Vesuvio inaugura l’anno sociale 2009 –2010 offrendo il suo contributo di cultura e di esperienzaal tema di studio operativo inserito nel programma distret-tuale

Creare e stimolare uno spirito di comprensione tra ipopoli del mondo :

l’integrazione degli immigrati nel rispetto della loroidentità culturale e dei valori e delle norme del nostroordinamento

Il Lions Club Napoli Vesuvio ha deliberato di dedicarel’inaugurazione e tutti i lavori dell’anno sociale 2009 –2010 al ricordo grato, affettuoso, amicale del Socio fonda-tore Prof. Dott. Federico Sangiulo, per noi tutti ZioFederico. Egli con l’esempio (e l’esempio non è una astrat-ta pedagogia) della Sua vicenda professionale e umana harafforzato in noi tutti la convinzione che nelle dimensionidel fare l’uomo verifica le sue possibilità e capacità: puòessere un segno o nessun segno sulla trama della vitasociale: Può essere addirittura l’antitrama e guardare condistacco il quadro sociale che, per eccesso di colore, disuture, di squilibri si sovraccarica, può disfarsi in un taglioprofondo oltre il quale passa il vento del nulla.

Se ci comportassimo così, però, si avrebbe la sensazio-ne che in fondo tutte le cose e tutti gli uomini siano sem-pre, gli uni rispetto agli altri, chiunque essi siano degli sco-nosciuti, inesorabilmente, e come le nostre strade si incro-cino sempre per pochi passi e istanti, conquistando la fuga-ce parvenza della comunione, della vicinanza, dell’amicizia.Noi, personalmente e come Club, convinti che la vita, lastoria punisce sempre i ritardatari, abbiamo deciso di“esserci”, “hic et nunc”, tenendo fermo l’ancoraggio aldibattito politico-sociale del momento, nazionale ed inter-nazionale. Infatti, con i tempi che corrono, il Mezzogiornodi tutto ha bisogno fuorché di un “meridionalismo autore-ferente”.

Integrazione dei popoli e Cittadinanza Umanitaria:aspetti normativi, amministrativi ed etici

Clara GuarinoPresidente Lions Club Napoli Vesuvio

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I confini d’Europa e di tutti i paesi sono meno rigidi. IlMediterraneo non è più il mare nostrum, né il Lago Turco.Questo processo è già in divenire e potrebbe, sotto certiaspetti, incutere timore. Se è legittimo essere preoccupati,non è certo ragionevole diffondere la politica della paura.

Lo scenario non è confortante, è vero, ma sono esaltan-ti le idee per le quali si scende in campo ed esse valgononon soltanto per quello che concretizzano ma per quelloche creano e per quello che costano in termini d’impegno,di progettualità e di passione.

La gestione pubblica, per sua natura, appartiene allasocietà e una società percorsa da forti correnti valoriali,come la nostra, non fa a meno dei partiti, ma non appaltail suo pensiero tout court alla politica dei partiti. Il divariofra stato giuridico e stato sociale, temuto da SilvioSpaventa, ormai è ancora più marcato. Nel tentativo dimettere in norma i comportamenti si è trascurato di orga-nizzare, contemporaneamente, lo stato sociale che, nelfrattempo, è mutato con la diffusione accelerata dei sape-ri (non sempre organizzati). Conosciamo, sovente, il prezzodelle cose non il loro valore. Enorme è, quindi, la responsa-bilità delle associazioni che hanno il dovere di esercitareuna serena capacità di ascolto, sottolineando e rafforzan-do la convinzione che tutti possiamo comprendere la veri-tà delle cose, la necessità per cui si è costretti a determina-te azioni e, nel farlo, possiamo meglio capire i doveri neiriguardi di noi stessi e degli altri. Allora la “dura lex” può

diventare “lux”, ovvero una spinta propulsiva, presuppostonecessario perché un sano sviluppo diventi duraturo,armonioso progresso. Nel redigere il nostro programma-progetto, del quale la tavola rotonda di oggi costituisce laprima tappa, abbiamo inteso privilegiare l’idea-guida dellapartecipazione che attiva la cultura della comunità, dellacon-esserci, del fare collettivo, senza sterile protagonismo,e rimette in moto la speranza.

Liberiamoci delle inutili soprastrutture che spesso, pesa-no come e più delle strutture. Aiutiamoci a costruire unageocultura della alterità, dell’altruismo e della concretaglobalizzazione per regalare a noi e consegnare alle gene-razioni future quella che Matilde Serao definiva “la favoladella vita”, favola intesa non come evasione dalla concre-tezza della nostra vicenda umana ma, piuttosto, come unapiù impegnata operazione di scavo all’interno di essa perrecuperare il significato del valore persona, che è sempreun valore trascendente. E’ questo l’unico atto di fede e difiducia nell’uomo, il valore del filo che distanzia e congiun-ge le perle dei nostri giorni inquieti,nei quali spesso anna-spiamo naufraghi.

“La rinunzia a costruire il migliore dei mondi possibilinon significa rinunziare a un mondo migliore anche se ilrinnovamento impone di puntare sull’improbabile”. E noiintendiamo puntare anche sull’improbabile con la forzadella mente ove nascono le idee e con l’impeto del cuoreove germogliano i sogni.

I Giovani e la Cittadinanza Umanitaria Tiziana ZungriPresidente del Leo Club Napoli Vesuvio

Siamo quasi nel 2010 eppure, sempre più spesso, assistiamo a com-portamenti “primitivi” da parte di essere umani nei confronti di altriesseri umani la cui sola colpa è quella di essere “differenti” per fattorifisici, psichici o ideologici.

Siamo diventati intolleranti forse per paura dell’ignoto e trasfor-miamo il nostro timore in odio,sovente, immotivato.

Che fastidio può arrecarci una persona che tifa per una squadra dicalcio diversa dalla nostra? Eppure gli episodi di violenza negli stadisono sempre più frequenti.

Si ignora quello che può regalarci un diversamente abile magari conun piccolo gesto. Lavoro nel campo e conosco abbastanza la realtà dipaesi molto diversi dal nostro.

Il fastidio e, cosa ancora più grave l’intolleranza, si estende non sol-tanto nei confronti di chi è fisicamente o psichicamente diverso da noi,ma più spesso, purtroppo, anche nei confronti di chi adotta comporta-menti sociali differenti dai nostri ma pur sempre nel rispetto dei paesi di appartenenza. Integrazione vuol dire ancheconoscere le realtà di altri paesi, comprenderle e rispettarle. Analogamente le persone provenienti da altre realtà dovran-no inserirsi e col tempo adattarsi ai nostri comportamenti socio-economici conservando la loro autonomia di pensieroe di identità.

Il Leo Club Napoli Vesuvio, che io rappresento, collaborerà producendo documenti e azioni concrete al program-ma-progetto presentato dalla presidentessa del nostro Lions Club Clara Guarino.

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Nell’ambito delle molteplici attività programmateper l’anno sociale dal nostro Club, il 6 novembre 2009nei Saloni del Social Tennis Club di Cava de’Tirreni,Città del nostro Governatore, si è svolto il Service aven-te come argomento l’antiriciclaggio in connessione edin relazione con le libere professioni.

La presenza di pubblico è stata elevata e qualifica-ta, e notevole quanto interessata è stata la partecipa-zione agli interventi che si sono succeduti ed agli argo-menti trattati, offrendo così un’opportunità qualificatad’incontro e di confronto che l’intera platea ha potutoapprezzare ricevendo spunti, risposte e, perché no, sti-moli su questioni di elevata pregnanza ma ancora dilimitata conoscenza e ridotta coscienza.

D’altronde, non poteva essere da meno se a venirtrattato era un tema di piena attualità edelicatezza, che abilmente e fortementeha voluto si svolgesse il nostro Presidentedr. Giuseppe Di Domenico, avvalendosidegli Amici Soci avv. Marco Salerno, avv.Daniele Angrisani e dr. Eugenio Verbena,componenti del Comitato Organizzatoredel Service.

Inoltre i relatori intervenuti hanno dettato le preci-se linee di discussione individuando le esatte problema-tiche di fronte alle quali un libero professionista puòtrovarsi in un momento di particolare crisi finanziaria edi necessaria tutela sociale.

All’incontro ha presenziato l’avv. Vittorio DelVecchio, Governatore del Distretto 108 YA, il quale ,conl’acume che gli è proprio ed a noi tutti è noto, ha sapu-to brevemente individuare le precise caratteristiche delprofessionista nel ruolo che svolge, richiamandone lespecifiche responsabilità nel rispetto delle normativevigenti ed, in particolare, di quelle predisposte in temadi riciclaggio.

Tra le altre autorità lionistiche sono intervenutialtresì il dr. Gerardo Giordano, Presidente della VIICircoscrizione, l’avv. Elio Benigni, CoordinatoreDistrettuale Educazione alla Legalità, numerosiPresidenti di Club viciniori ed altre Autorità.

Nella sua presentazione del Service l’avv.DanieleAngrisani. Responsabile Educazione alla Legalità della

VII Circoscri-zione, ha illu-strato l’aspet-to normativoriguardante ilfenomeno rici-claggio, richia-mando il D.Leg.vo 231/07,sorta di Testo Unico in materia, il cui art. 2 chiarisce ilconcetto di riciclaggio in relazione all’art. 648 bis c.p.

Nel suo intervento, pur rammentando che per rici-claggio è da intendersi la conversione o trasferimento dibeni di provenienza criminosa, o anche l’occultamento ola dissimulazione della reale provenienza di tali beni, o

l’acquisto cosciente degli stessi pursapendo l’illecita provenienza, ciò chemaggiormente ha evidenziato è la pre-visione normativa relativa alla parteci-pazione, cosciente, ad uno degli atti,che per la sua genericità può facilmen-te condurre ad ipotizzare l’applicabilitàper i professionisti degli artt. 378 e 379

c.p. (favoreggiamento).In conclusione ha raccomandato, con richiamo al

tema del Service, l’attenta verifica della clientela daparte del professionista e l’esatta applicazione dellanormativa vigente, pur conscio che una capillare infor-mazione anche attraverso gli ordini professionali forsenon c’è stata e la guardia è stata un po’ abbassata.

In prosieguo, con l’abile e lucida presentazione delsocio dr.Eugenio Verbena si sono succeduti gli autore-voli relatori presenti , primo fra tutti, in ordine d’inter-vento, il dr. Pier Luigi Vigna, Procuratore GeneraleOnorario presso la Suprema Corte di Cassazione, giàProcuratore Nazionale Antimafia.

Il dr. Vigna, senza voler utilizzare giri di parole oargomenti vaghi, ha inteso subito richiamare l’atten-zione sulle ragioni dell’attività preventiva, posta dallanormativa antiriciclaggio, al fine di verificare ed indi-viduare la provenienza d’ ingenti movimenti di capita-li, frequentemente di origine illecita, e riportare nelgiusto alveo tali operazioni finanziarie.

Lions Club Cava – Vietri

“Antiriciclaggio e libere professioni”

avv. Giuseppe CammarotaAddetto Stampa del Club

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Il Lions Club Reggio Calabria Magna Grecia ha orga-nizzato un convegno sul tema “Le radici della MagnaGrecia nella Città metropolitana” che si è tenuto nelsalone dei lampadari di Palazzo S Giorgio sede delComune di Reggio Calabria.

“Dove l’apsia, il più sacro dei fiumi, sfocia nel mare.All’interno laddove scorre, al maschio una femminas’avvinghia, colà una città fonda, pertanto Apollo offrea te la terra di Ausonia”.

Questa è stata l’indicazione dell’Oracolo ai calcidesipartiti per fondare una nuova città e, come vuole laleggenda sono sbarcati sulla spiaggia dove è stata fon-data la nuova polis la “Reghion”.

Il Club Magna Grecia ha voluto celebrare questoevento in occasione della posa in opera del monumen-to scolpito dal Maestro Giuseppe Gattuso su ordine delComune di Reggio Calabria.

Le relazioni sono state tenute dai Prof. D. Castrizio eG. Bombino e del Dott V. Vitale che hanno illustreratola storia di Reggio Calabria, e le trasformazioni dellacittà dalle origini ad oggi legando il suo passato al pre-sente della città dichiarata Città Metropolitana daqualche mese.

Il convegno è stato moderato dal Dott G.Quattrone, mentre l’artista ha dato la sua chiave di let-tura del manufatto.

Al Convegno è stato aperto dal Presidente del Club,Dott D. Iero ed il saluto del Sindaco di Reggio CalabriaDott G. Scopelliti è stato posto dal Vice Sindaco dellaCittà Dott G. Raffa, L’On. Giovanni Nucera ha illustratol’importanza dell’impegno del Lions Club nello sviluppourbano della Città.

Nel corso del Convegno il Club ha consegnato all’ar-tista una targa di riconoscimento al valore dell’operaeseguita.

Lions Club Reggio Calabria Magna Grecia

“Le radici della Magna Grecia nella Città metropolitana”

AlkilaniI dott. MohammadVice Presidente

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Il 7 novembre 2009, presso la Casa delle Culturedell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, organiz-zato dal Lions Club Catanzaro Mediterraneo, si è tenu-to il Convegno “Tra vecchie leggi e nuove domande.Legalità e Giustizia in Calabria.” Hanno partecipato alConvegno, portando i saluti delle rispettive Istituzioni,il vice-Sindaco di Catanzaro, avv. Antonio Tassoni (tral’altro socio Lions), il Presidente della Provincia diCatanzaro, dott.ssa Wanda Ferro, il Presidente dellaCamera di Commercio di Catanzaro, Comm. PaoloAbramo, il Direttore del Centro di Giustizia Minorile diCalabria e Basilicata, dott. Angelo Meli, il Vice-Governatore del Distretto Lions 108Ya, Avv. MicheleRoperto.

Il presidente del Lions Club Catanzaro Mediterraneo,dr. Francesco Quintieri, ha aperto i lavori sottolineandoil valore della cultura e della conoscenza, come parolechiave, espressioni di qualità fondamentali per il pro-gresso della società civile. Quintieri ha affidato il suointervento alle parole del grande scrittore e poetaargentino, Jorge Luis Borges, il quale ebbe a dire che “ilcittadino può non conoscere il nome di chi lo governa,ma deve esser sicuro che costui governerà per il benecomune e la giustizia”.

Ha introdotto i Relatori il dott. Arcangelo Badolati,scrittore e giornalista, caposervizio del quotidianoGazzetta del Sud, che ha svolto la funzione di modera-tore.

L’avv. Ernesto D’Ippolito, ha dato inizio agli inter-venti programmati. L’Emerito Presidente dell’UnioneForense Calabrese, parafrasando il titolo del convegno“tra vecchie leggi e nuove domande”, si è richiamato alCodice Locrese, ritenuto il primo codice di leggi scritto,rievocandola figura di colui che ne fu l’ispiratore:Zaleuco di Locri, il primo legislatore del mondo occi-dentale, simbolo dell’osservanza incondizionata allalettera della legalità, che si identifica nella norma qualeimperativo categorico, valore supremo da rispettare efar rispettare ad ogni costo. A fare da contraltare aldetto dell’Avv. D’Ippolito, in perfetto rapporto di com-plementarietà, si è posto l’intervento dell’altro relatore,avv. Armando Veneto, Presidente della Camera Penaledi Palmi e Past-Governatore del Distretto Lions 108 Y, il

quale ha evidenziato come oggi il tema del diritto edelle norme pone al centro il cittadino ed il suo biso-gno di libertà e di sicurezza. “La norma - ha afferma-to – è valore non più per se stessa, ma in quanto stru-mento per la realizzazione della libertà. Una legge chenon deve essere espressione delle convenienze di certigruppi o addirittura di convenienze individuali, maespressione di interessi generali e condivisi”.

Il dott. Emilio Ledonne, Procuratore NazionaleAntimafia Aggiunto, da parte sua, ha introdotto il temadella mafia in Calabria. “La mafia - ha evidenziato - hacambiato aspetto, si è fatta meno visibile; le cronacheoggi registrano probabilmente meno omicidi e fatti disangue che in passato. Ma la mafia è sempre presenteed è andata ad annidarsi tra le maglie del potere poli-tico, infettandolo”. L’alto magistrato,cifre alla mano, hadescritto con grande competenza e precisione gli effet-ti del fenomeno mafioso nelle regioni del sud: ben 175comuni sciolti negli ultimi anni per infiltrazioni mafio-se nelle principali regioni meridionali. Il relatore haavvertito che la Magistratura e le Forze dell’Ordine nonpossono sconfiggere la mafia senza la partecipazionedella società civile tutta ed il contributo di ogni singo-lo cittadino. L’ultimo intervento è stato affidato aldott. Pietro Sirena, Presidente della II Sezione dellaCorte Suprema di Cassazione. “Le domande di giustiziadel cittadino - ha detto il dott. Sirena - sono antiche eparadossalmente sempre uguali a sé stesse, ancoraoggi. In ogni epoca la richiesta del cittadino si atteggiasempre, in egual modo, quale richiesta di una decisionechiara, certa, efficace e resa in tempi brevi”. Passandoad esaminare lo stato della giustizia penale, il presiden-

Lions Club Catanzaro Mediterraneo

Convegno Legalità e Giustizia in Calabria

Dott. Francesco QuintieriPresidente

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te Sirena ha sottolineato come proprio la lentezza deiprocessi penali finisca, inevitabilmente, per ostacolarel’azione di contrasto a comportamenti delinquenziali ingenerale e dalla malavita organizzata in particolare. IlMagistrato ha, infine, esaminato con grande compe-tenza il sistema processuale penale italiano proponen-do ai problemi soluzioni quali la necessità di incentiva-re il ricorso ai riti alternativi e di realizzare una seriadepenalizzazione.

Le conclusioni sono state affidate all’avv. GiuseppeIannello, presidente dell’Ordine degli Avvocati diCatanzaro e Past-Governatore del Distretto Lions 108YA, il quale ha auspicato che lo Stato e le Istituzioni

siano in grado, attraverso risposte finalmente avvertirecome adeguate, di riconquistare la fiducia dei cittadini.

Il Convegno, che ha visto un’estesa partecipazionedi pubblico, ha avuto ampio risalto nei quotidiani, nelletelevisioni locali e sul canale satellitare CalabriaChannel.

Nell’ambito dell’iniziativa è stata prevista una dona-zione ai ragazzi detenuti dell’Istituto Minorile diCatanzaro, con una toccante cerimonia svoltosi nei gior-ni immediatamente precedenti il Convegno; inoltre èstato consegnato un riconoscimento al socio lions BrunoPungitore, imprenditore calabrese distintesi per il corag-gio nel perseguimento della cultura alla legalità.

Vivo interesse ha suscitato il convegno”CittadinanzaAttiva e Storia Economica Locale” organizzato dal lionsclub “Caserta Real Sito di San Leucio”, presieduto daFrancesco Dal Poggetto, con l’adesione dei lions clubs“Caserta Reggia” e “Caserta Vanvitelli” rispettivamentepresieduti dal dr. Dario Parisi e avv. AntonioPasquariello.

“E’ un service - ha commentato il presidente delclub - che nasce anche dalla legittima reazione a quel-la valanga di negatività che ha ricoperto e sta ricopren-do tutto e tutti in questa terra.”

Una approfondita analisi, dei processi di svilupposocio-economico e delle intuizioni dell’esperimentosociale dei Borbone, ispirati da Auguste Comte, cheavevano dato vita ad uno modello sociale unico inEuropa, ad una collettività impegnata in un progettofantastico ed innovativo, dove lo statuto redatto pren-deva inizio con l’elencazione dei doveri di coloro che nefacevano parte. Ed era così che l’armonia sociale pren-deva il via dall’applicazione dei doveri.

Un convegno fondante delle attività sociali checontraddistinguono l’operato dei lions nella loro quoti-diana azione sociale su princìpi ispirati ad una cittadi-nanza attiva, per il bene e nell’interesse dell’intera col-lettività.

“Conoscere le vere problematiche storico-economi-co sociali locali – ha commentato Francesco DalPoggetto - è di fondamentale importanza per la comu-nità affinché si rafforzi quel senso di appartenenza,

quella dignità e consapevolezza dei valori lasciati dacoloro che ci hanno preceduto. E’ un service - haaggiunto il presidente - che nasce anche dalla legitti-ma reazione a quella valanga di negatività che ha rico-perto e sta ricoprendo tutto e tutti in questa terra.”

La manifestazione svoltasi, oggi 21 novembre, alcomplesso monumentale del Belvedere di San Leucio,ha visto gli interventi del giornalista dr. FernandoRiccardi, dello storico dr. Maurizio Di Giovine, dell’avv.Alfonso Caterino, immediato past governatore deldistretto, con una vivace retrospettiva dello svilupposocio economico della colonia borbonica del Real Sitodi S.Leucio”, e l’intervento dell’avv. Ermanno Bocchinirappresentante Lions Internazionale al Consigliod’Europa.

Lions Club Caserta Real Sito di San Leucio

Cittadinanza Attiva e Storia Economica Locale

Ernesto GenoneAddetto Com. Imm. e stampa V circ..

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Presso la Sala Conferenze della Camera diCommercio in Piazza IV Novembre a Benevento si ètenuto venerdì 30 ottobre alle ore 17,30 un Service daltitolo: ”Il consumo dei prodotti alimentari e la valoriz-zazione dei prodotti tipici tra esigenze educative etutela del consumatore”, organizzato dal Lions ClubBenevento Host, in collaborazione con la Camera diCommercio di Benevento e con il patrocino del Comunee della Provincia di Benevento.

Il convegno, che ha visto la partecipazione di unfolto pubblico interessato al problema della sicurezzaalimentare, è stato presieduto dal dott. GianfrancoUcci, Presidente del Lions Club Benevento Host che loha introdotto mettendo in risalto l’attualissima impor-tanza del tema che sarebbe stato analizzato sotto i variaspetti da tutte le altre istituzioni presenti. Ha anchepreannunciato una serie di services che riguarderannotemi di primaria importanza.

Hanno portato il loro saluto istituzionale il presi-dente della provincia prof. Cimitile, le autorità lionisti-che prof.ssa Maricetta Speranza Sanfilippo, Presidentedella VI circoscrizione ed il dr. Landolfi Delegato della14 zona della VI circoscrizione, l’on.Carmine Nardoneex presidente della Provincia e docente di Economiaagraria. E’ seguito l’intervento della dott.ssa GabriellaMoscati, delegata all’Agricoltura e Ambiente del ClubLions Benevento Host che ha fatto riferimento allanecessità della tutela del consumatore e all’importanzadi una corretta dieta nell’alimentazione.

Il prof. Giuseppe Marotta docente di economiadell’Università del Sannio, ha trattato l’argomentocome fattore di sviluppo economico in relazione allenuove istanze del consumatore: rapporto tra qualitàdella vita, sicurezza alimentare e legame con il territo-rio, evoluzione della sicurezza alimentare con normepubbliche e norme private a garanzia degli standards diqualità dei propri prodotti e sicurezza sulla provenien-za. La sicurezza e gli standard di qualità portano allavalorizzazione dei prodotti tipici di una regione, carat-terizzati dalla qualità distintiva della forte identità ter-ritoriale con i propri marchi di provenienza e di produ-zione. Ha anche segnalato l’importanza dei Farmers

Market e del turismo agroalimentare. Sono seguiti altri interventi interessanti: il dott.

Francesco Massaro, Direttore prov. della S.T.A.P.A.-Ce.P.I.C.A., che ha parlato dei compiti dell’Assessoratodella provincia per la sicurezza e la tutela dei prodotti:controlli deputati ai processi produttivi, programmi dieducazione alimentare concordati con le scuole, con-trolli sul prezzo equo per il consumatore.

Il dott.Iadanza, AssessoreAttività produttive delComune di Benevento ha evidenziato la vocazionerurale della nostra provincia e l’impegno del comuneverso le aziende agricole per la valorizzazione dei pro-dotti certificati, l’obbligo all’educazione alimentareanche come conoscenza della provenienza, della pro-duzione e delle caratteristiche degli alimenti.

La dott.ssa Filomena Iadanza, responsabile dellaPrevenzione collettiva dell’ASL ha parlato della evolu-zione della legislazione sulla sicurezza alimentare.

Il Regolamento n.178 / 28.01.2002 stabilisce i prin-cipi ed i requisiti generali della legislazione alimentare,istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimenta-re e fissa procedure nel campo della sicurezza alimen-tare. I suoi aspetti salienti: stabilisce norme generali diigiene dei prodotti alimentari destinate agli operatoridel settore alimentare; elenca i principi prioritari(responsabilità, sicurezza, haccp ); ribadisce l’applica-zione dei principi del sistema dell’analisi dei pericoli edei punti critici di controllo (HACCP) alla produzioneprimaria anche se non è ancora praticabile su basegeneralizzata. L’Avv. Francesco Luongo, Lion eResponsabile prov. del Movimento Difesa del Cittadinoha confermato l’impegno di tale associazione nel tute-lare i cittadini sia avverso alle frodi alimentari cheall’aumento dei prezzi insistendo sulla necessità dellaetichetta sui prodotti in vendita e di quella di abbat-tere la filiera dal produttore al consumatore.

Anche il dott. Auriemma dei Coltivatori Diretti haparlato della necessità di combattere le frodi e le falsi-ficazioni per la valorizzazione e della tutela dei prodot-ti, soprattutto in riferimenti a sostanze che vengonofatte passare falsamente per prodotti nazionali e dellemisure di rintracciabilità ed etichettatura a garanzia,

Lions Club Benevento Host

Il consumo dei prodotti alimentari e la valorizzazione dei prodotti tipici tra esigenze educative e tutela del consumatore

Giovanni ErricoAddetto stampa

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controllo e trasparenza per i consumatori con l’etichet-ta di origine obbligatoria, e con una autorità unica perla gestione dell’emergenza, l’intensificazione dei con-trolli e delle sanzioni ed adeguati interventi di promo-zione e valorizzazione che evidenzino la qualità e lasicurezza alimentare delle produzioni italiane.

La dott.ssa Carmen Maffei ha parlato dei compiti edell’ impegno dell’ UNICEF: delle disuguaglianze nelmondo con la responsabilità dei Paesi industrializzati edella necessità di programmi di assistenza per com-battere la fame nel mondo.

Le conclusioni sono state tratte dal dott. GennaroMasiello Presidente della Camera di Commercio che converve ha parlato del disegno di legge proposto per la

nascita dell’Agenzia regionale per la SicurezzaAlimentare,un organismo che dovrebbe garantire dife-sa, tutela e promozione delle nostre produzioni.

Il convegno si è concluso con l’intervento del vicegovernatore del Distretto Lions 108 YA, dr. EmilioCirillo che si compiaciuto dell’iniziativa del Club e delsuo Presidente Ucci, ha ricordato il rapporto particola-re ed antico dell’uomo con il cibo ed ha apprezzato larilevanza degli argomenti trattati e dei problemi messiin evidenza con l’auspicio che “attraverso il dialogo sipossono ottenere quei risultati che sono nel cuore ditutti”. La serata si è conclusa con la degustazione diprodotti tipici locali offerti dalla Camera di Commerciodi Benevento e dai Coltivatori Diretti della provincia.

Benevento ha celebrato oggi la Giornatadella memoria delle vittime per la pace. Asei anni dall’attentato di Nassirya in Iraqdove persero la vita 19 italiani tra carabi-nieri, militari e civili, il Consiglio Comunalesi è riunito in seduta aperta per commemo-rare la strage del 2003 sulla scorta di unordine del giorno approvato dalla stessaassemblea due anni fa, su una iniziativa dialto valore civile e morale voluta dal presi-dente del Lions Club Benevento Hostdott.Gianfranco Ucci e dal Sindaco ed ilConsiglio Comunale concorde della città diBenevento, di cui per altro Ucci è compo-nente attivo.

La seduta è stata un’avvenimento per ricordaretutte le vittime delle missioni all’estero e si è svoltain contemporaneità dell’approvazione unanimedell’Aula del Senato al ddl che istituisce la giornatadella ”memoria dei caduti delle missioni di pace”, eche viene fatta coincidere con la data della stragedi Nassiriya (12 novembre 2003).

Alla seduta hanno preso parte le massime autori-tà civili e militari della città, era altresì presente laProf.ssa Maricetta Speranza Sanfilippo, Presidentedella sesta circoscrizione dei Lions Clubs nonché isoci del Lions Club Benevento Host, la presidentedell’Unicef e folte rappresentanze delle scuole citta-dine. Si è aperta con un minuto di silenzio chiesto

dal presidente del Consiglio, Giovanni Izzo. Dopo lalettura dei messaggi inviati dagli on. Mazzoni e DeGirolamo, esprimento pieno sostegno alle nostreforze armate e consapevolezza del significato civiledel confronto, ha introdotto il dott. Gianfranco Ucci: ”Questi avvenimenti luttuosi –ha detto- ci spingo-no a stringersi intorno ai nostri soldati che in mis-sione dall’alto valore umanitario hanno sacrificatola loro vita per portare sicurezza e pace in quei paesilontani, in cui l’Italia è stata presente su esplicitomandato dell’Onu. rafforzando il ruolo delle istitu-zioni internazionali.” Successivamente è intervenu-to il prefetto dott. Michele Mazza che ha espresso ilsuo cordoglio per tutte le vittime delle missioni di

Consiglio comunale per le vittime delle missioni di paceLions Club Benevento Host

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pace,ha ricordato i nuovi ruoli assunti dalle forzearmate per il mantenimento della pace e dell’ordinenel mondo a costo di una scia di sangue che parten-do dalla strage di Kindu, a Nassiryia, continua conKabul.

Il Gen. di C. A. Francesco Paolo Spagnuolo, liondel club Avellino Host, già Comandante delContingente Italiano nonché rappresentante italia-no in Iraq nel periodo marzo-luglio 2004, ha porta-to nell’aula la sua esperienza ed il debito di onoreverso i suoi soldati che non furono mai forza dioccupazione ma forza di sicurezza impegnata a col-laborare con le autorità locali e a soddisfare le esi-genze della popolazione.

Sono seguiti gli interventi dei capogruppi alconsiglio comunale, da Orlando aDe Minico, Aversano, De Pierro,De Nigris, De Luca che con le loroargomentazioni hanno ricordatoil dovere della memoria e dell’im-pegno nella consapevolezza chel’Italia deve continuare a svolge-re il compito delle missioniall’estero per garantire la pace ecostruire un futuro economico esociale nei tanti paesi che sonoprivi di democrazia nel mondo edhanno anche auspicato un’azionedi sensibilizzazione svolta nellescuole perché i giovani possanoessere messi a contatto con letante manifestazioni di altruismoe generosità di cui i militari ita-

liani ci hanno dato prova contribuendo adare certezza ai nostri cuori e alle nostrementi, avverso ad un contesto socialedove purtroppo prevale una logica egoi-stica e tendente all’isolamento dallesorti generali.

La prof.ssa Maricetta SperanzaSanfilippo ha portato il saluto delgovernatore del Distretto 108YA, Avv.Vittorio Del Vecchio ed ha ricordato chei Lions di tutto il mondo amano e si bat-tono per la pace come è confermato dal“Poster della Pace” che da più di 20 anniviene organizzato nelle scuole ed haricevuto l’ambito riconoscimento dimessaggero di pace.

Ha anche ricordato: ”La memoriadella strage che ha toccato i nostri cuori, deve esse-re un monito per le nuove generazioni, affinché nonci sia mai più spazio per la violenza e la chiusuramentale”.

Il sindaco Fausto Pepe ha tratto le conclusioni:Le vittime di Nassiryia vanno assommate alle altrevite che si sono sacrificate per il nostro Risor-gimento e che sono servite a far nascere una nazio-ne democratica ,oggi noi che siamo un paese liberoe democratico abbiamo il diritto e il dovere di aiu-tare i paesi che hanno difficoltà ad organizzare laloro vita nella democrazia e nella pace.Questo impe-gno deve essere mantenuto vivo anche con altremanifestazioni di solidarietà verso gli operatori dipace.

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Anche il 2009 è stato caratterizzato dalla significativapresenza dei Lions salernitani - nelle straordinarie giorna-te di Exposcuola – attraverso la preparazione di uno standufficiale.

L’iniziativa, quest’anno, ha goduto della particolaredisponibilità al coordinamento dei vari presidenti deiClubs Lions di Salerno capoluogo, favorita positivamentedagli orientamenti emersi nell’Associazione durante laPrima Assemblea della VII Circoscrizione a Paestum edaccuratamente perseguiti dalla Delegata di Zona LeaD’Agostino.

Alla iniziativa infatti hanno aderito: Annamaria DellaMonica (Salerno Host), Grazia Cioffi Sica (PrincipessaSichelgaita), Anna Maria Di Filippo Borri (Salerno Duomo),Maria Sanfilippo Feleppa (Salerno 2000), Ciro Adinolfi(Salerno Arechi), Carmela Tavernise (Salerno HippocraticaCivitas), Luciano Petruzziello (Salerno Università).

I Lions salernitani sono alla continua ricerca dimomenti promozionali generali che consentano di farconoscere sempre meglio e più approfonditamente leconsiderevoli iniziative di servizio svolte nelle varie comu-nità in cui agiscono i vari Clubs. Avere anche la possibili-tà di comprendere nuove esigenze di vari soggetti dellacittadinanza attiva e soprattutto gli interessi del variega-to mondo giovanile, durante una kermesse comeExposcuola, corrisponde sempre meglio alla naturadell’Associazione ed al suo motto “WE SERVE”.

Inoltre il contatto diretto e personale che può avveni-re in momenti di incontri così gioiosi ed informali, purnella ricchezza delle opportunità presenti nella manife-stazione, può consentire come ha consentito, la possibili-tà di costruire momenti di conoscenza diretta per l’aggre-gazione di nuovi soci disponibili a rafforzare l’identità lio-nistica.

L’interesse dei Lions di Salerno per il mondo dellascuola, la conoscenza dei bisogni e dei problemi delmondo giovanile, le particolari peculiarità del mondodegli insegnanti e degli educatori, sono da tempo tra leprincipali priorità degli interventi progettati per svolgereazioni sempre più accurate in tale ambito.

In particolare i cambiamenti sociali determinati negliultimi anni nel mondo giovanile, costituiscono uno speci-fico e peculiare service nazionale che è in corso di realiz-zazione proprio per meglio realizzare una forma di ascol-to di tali problematiche.

E’ evidente che una manifestazione così articolata -come Exposcuola - possa essere una opportunità ed unaoccasione che va colta in tutto il suo significato. Ciò natu-ralmente se, si procederà, nel tempo, magari gradualmen-te, agli opportuni adeguamenti ai bisogni da parte dei

giovani, di trovare un luogo nel quale, oltre a poter con-frontare od apprendere esperienze realizzate in altre ediverse situazioni scolastiche od extrascolastiche, siaanche un luogo nel quale diventa possibile manifestare ilproprio contributo partecipativo: essendo ormai evidenteche il bisogno di partecipazione sia uno degli elementiprioritari dell’inserimento dei giovani nella realtà sociale.

Allo stato la manifestazione si caratterizza principal-mente come un luogo di trasmissione di vari contenuti,frutto del lungo lavoro di gestazione durante l’anno sco-lastico, piuttosto che un luogo anche di partecipazionemagari esagerata, per le forme tipiche del modernomondo giovanile.

Anche gli stands minori, come quello predisposto daiLions, risentono di quest’aspetto trasmissivo piuttosto chepartecipativo, anche se per un’Associazione, la questionesi porrebbe in un modo diverso. Lo stand si potrebbe con-figurare come un luogo nel quale ciascun ente o associa-zione, potrebbero far incontrare esempi dell’impegno“tipicamente ordinario” dell’associazione con la sensibilitàverso un particolare ambito di azione ricercato, di unapersona interessata, che nel caso in esame di Exposcuola,potrebbe essere un giovane o una insegnante.

Perciò stesso occorrerebbe superare la precarietà del-l’incontro, realizzando stands più strutturati per favorirenell’informalità momenti di particolare approfondimento.Mentre per azioni di coinvolgimento di piccoli gruppi,potrebbero essere organizzate salette di incontro, inter-scambiabili, fruibili per più momenti di scambio di espe-rienze.

Infine per quanto concerne i Lions, è evidente che ilmateriale promozionale da distribuire, andrebbe organiz-zato in funzione di obiettivi meglio circoscritti in prece-denza e durante la progettazione e l’allestimento dellostand. Per questo forse sarebbe auspicabile, con l’apertu-ra del nuovo anno sociale, stabilire a livello di zona, unaparticolare responsabilità per la organizzazione coordina-ta della partecipazione.

Exposcuola all’Università di SalernoLions Clubs Salerno

Gerardo GiordanoPresidente VII Circoscrizione

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Giovedi 12 Novembre 2009 presso i saloni del “S.NICOLA PARK HOTEL” di Marigliano il Lions ClubCastello di Cisterna Vesuvio Nord ha aperto il suo annosociale con il Service Distrettuale” I Giovani nel Mondodel Lavoro”. Presenti il primo Vice Governatore Dott.Emilio Cirillo, si e’ discusso sulle raccomandazioni gene-rali per la riduzione del rischio espositivo in corso dipandemia influenzale A/H1 N1 nei luoghi di lavoro,tema dell’originale opuscolo stampato in migliaia dicopie a cura del Club, distribuite prevalentemente pres-so le piccole e medie imprese del territorio Nolano-Pomiglianese (primo sponsor la Delegazione API diNola-Pomigliano).

Ad introdurre i lavori ed a dare il benvenuto ainumerosissimi ospiti presenti e’ stato il Presidente delClub Dott. Francesco Raia il quale ha illustrato in breveil programma dell’anno sociale 2009/10, che si era pra-ticamente aperto il giorno precedente con il Posterdella Pace al Teatro Auditorium di Saviano, con la stra-ordinaria partecipazione di dieci Scuole Medie Statalidell’interland Nolano, che hanno assicurato un lusin-ghiero successo alla manifestazione, che ogni anno consapienza la socia Carmela Penna organizza, destandovasta eco nell’intero Distretto 108 YA.

Nell’annunciare i relatori il Presidente ha raccoman-dato la chiarezza su un argomento cosi’ delicato edibattuto che sta disorientando gli Italiani spaventatidalle possibili conseguenze sulla salute, per questaannunciata pandemia e sono molto incerti se vaccinar-si oppure no. Ed e’ proprio in questo solco di adeguatainformazione, di sensibilizzazione a salvaguardia dellapropria salute, senza allarmismi, che il Club ha organiz-zato la conferenza con ospiti di indubbia fama.

Dopo brevi ma puntuali interventi di saluto delleAutorita’ Lionistiche presenti quali il Presidente della3°Circoscrizione Avv. Antonio Pesce e del Delegato dizona in sede Ing. Gianfranco Bonocore; hanno relazio-nato il Coordinatore Distrettuale del service Rag.Pasquale Bruscino ed il socio Alfonso Gifuni sofferman-dosi sulla utilita’ di diffondere notizie certe ed aggior-nate sul virus A e sulla vaccinazione in particolare neiluoghi di lavoro delle piccole realta’ produttive, alquan-to trascurate dai canali ufficiali ministeriali e non.

Ha preso la parola il primo relatore Prof. Giulio Tarrovirologo di fama, che si e’ soffermato sulla descrizionedella “spagnola” la pandemia che fra il 1918 ed 1919uccise circa 50 milioni di persone nel mondo. Non acaso il virologo ne ha voluto parlare perche’ l’attualeinfluenza suina ha in comune con la” GrandeInfluenza” il Virus A/ H1 N1 da cui entrambe traggonoorigine. Ma oggi i mezzi di prevenzione, le misure disicurezza, l’esistenza degli antivirali, dei vaccini e deglialtri farmaci sono nettamente superiori e piu’ efficacidi quelli di inizio ‘900, precisando che il termine pan-demia, non indica la gravita’, bensi’ la grande diffusibi-lita’ del suo virus.

E’ seguito poi l’intervento del Dott. RaffaelePalombino epidemiologo dell’ASL NA3 SUD ribadendopiu’ volte che vaccinarsi e’ importante. L’ideale e’ avereil 40% dei vaccinati per spezzare la catena epidemica.Piu’ la gente e’ vaccinata piu’ il virus e’ emarginato. Haconcluso i lavori il primo Vice Governatore Dott. EmilioCirillo che ha sottolineato come al contrario dell’in-fluenza stagionale classica i casi di mortalita’ perinfluenza A riguardano soprattutto persone di eta’inferiore ai 65 anni. In quanto i soggetti di eta’ piu’avanzata sembrano avere un certo grado di protezionea seguito di epidemie passate dovute a virus simili chehanno lasciato un segno nella memoria immunologicadei soggetti.

Lunghi e convinti applausi agli oratori dagli invitati,che hanno continuato la serata ascoltando la piacevo-le musica del piano bar del M°Luigi Esposito.

Lions Club Castello di Cisterna Vesuvio Nord

“Rischio pandemia influenzale da virus a/h1 n1:non allarmismo ma informazione”

Dott. Francesco Raia Presidente

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L’On. Mario Maiolo, Assessore regionale allaProgrammazione Nazionale e Comunitaria, al Lavoro ealla Politiche Sociali, nonché docente dell’Universitàdella Calabria e socio Lions, ha messo ancora in lucecome il problema della difesa del suolo sia fra i punti dimaggiore attenzione da parte della Giunta Regionale,che di recente fra l’altro ha inteso anche operare unpasso importante verso la sorveglianza del territorio,individuando le figure e le risorse necessarie nell’ottica diuna politica di prevenzione e previsione, che possa ridur-re la frequenza delle situazioni emergenziali del passatoanche recente.

Ha concluso i lavori il Vice Governatore, avv.Michele Roperto, che ha puntualizzato come i Lionsbasino il loro credo sulla cultura e sulla riscopertadell’Uomo, dando un maggiore significato e credendodi più nei valori della Vita e del rispetto dell’ambien-te, in cui l’Uomo deve vivere.

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Di “Rischio idrogeologico: attività di prevenzione egestione delle emergenze” si è parlato a CoriglianoCalabro in un importante Convegno organizzato dalLions Club Corigliano Thurium, in collaborazione con iLions Club Rossano Sybaris, Acri e Cariati “Otto Torri”.Dopo il saluto del Presidente del Lions Club CoriglianoThurium, dott. Saverio Spina, del Vice Sindaco diCorigliano e del Presidente della IX Circoscrizione, dott.Antonio Petrassi, ha preso la parola il CoordinatoreDistrettuale del Service “Rischio idrogeologico ed attivi-tà di prevenzione”, ing. Roberto Coscarelli, il quale hamesso in evidenza come fra i rischi naturali, quelli perfrane e per alluvioni sono rispettivamente al primo e alsecondo posto, come numero di morti, secondo una ana-lisi effettuata in Italia sui dati degli ultimi 50 anni. Hapreso la parola, quindi, il Prof. Pasquale Versace, ordina-rio della Facoltà di Ingegneria dell’Università dellaCalabria e fra i maggiori esperti a livello nazionale edinternazionale nel settore dei dissesti idrogeologici.

Il Prof. Versace ha messo in evidenza come i dissestiidrogeologici rappresentino purtroppo in Calabria unproblema “antico”, che però l’uomo non riesce a supera-re, per una gestione ancora poco attenta e oculata chefa del territorio. Uniche note positive sono le competen-ze nel settore che l’Università della Calabria riesce a for-nire, anche fra i giovani laureati, ed anche l’impegnodella Regione Calabria, che di recente ha stanziato circa800 milioni di euro per un piano organico per la difesadel suolo nella regione.

L’Ing. Natale Mazzei,Dirigente del ServizioGestione delle Emer-genze del Dipartimentodella Protezione Civiledella Presidenza delConsiglio dei Ministri,ha invece messo in lucele lacune che purtroppoesistono nella Pianifica-zione d’Emergenza deiComuni, dove il Sindacorappresenta l’Autoritàlocale di protezionecivile.

Lions Club Corigliano Thurium

Rischio idrogeologico in Calabria

Dott. Nicola ClausiCoordinatore comunicazione IX circoscrizione

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“Non è mai troppo tardi per andare alla ricerca di unmondo nuovo”. Chi in questi anni non ha riflettuto suquesta massima, sperando al contempo, di trovare laforza per cominciare a costruirlo sul serio quel mondonuovo. Chi in questi anni di forte contraddizione e diflessione non si è fermato a riflettere sul mondo a noipiù prossimo, ovvero quello della nostra Associazione.

Chi tra noi non ha pensato che occorreva costituir-si come una realtà locale e contemporaneamentetrans-locale. Che all’interno dei nostri clubs e dellanostra circoscrizione in generale era necessario ritrova-re freschezza, passione … affiatamento, specie su alcu-ni punti di comunanza e non dividersi su scelte tempo-ranee come per esempio l’adesione ad un gruppo o aun’idea locale.

Essere superpartes all’interno eaver campo liberoal di fuori dellarealtà associativa,senza sovrapporrele cose...ecco lavera sfida cui siamochiamati.

A cui ci chiamail nostro Gover-natore.

C’è effettivamente un problema di crescita, dimaturazione... ma cosa c’è di meglio di una situazionedifficile per mostrarsi veramente capaci di maturazionee essere preparati alle sfide? E con questo spirito digrande motivazione che per la prima volta la nostra cir-coscrizione si è ritrovata unita a discutere seriamente dirilancio, crescita, nuove adesioni, ritorno all’ortodossialionistica, di coerenza e fraternità.

Una riunione quella della terza circoscrizione dovele parole del nostro Governatore sono state sapiente-mente dosate nella realtà dei clubs dal PresidenteCircoscrizionale Avv. Antonio Pesce. Una mattinata incui lo spirito lionistico si è sentito forte, dove le schie-ne si sono radrizzate e i Clubs hanno rinforzato i lorovincoli di comunione e si sono impegnati ad un cammi-no unitario di crescita e di sviluppo.

Il Presidente Pesce, ha con forza sottolineato l’im-portanza dell’attenzione agli indirizzi programmaticidel nostro Governatore Avv Prof. Vittorio Del Vecchio edel Presidente Internazionale Eberhard J. Wirfs. Perquesto ha rivolto il suo accorato e fermo invito ai socidei Clubs della Circoscrizione, affinché non faccianovenire meno lo spirito che da sempre ha guidato il lio-nismo, a non desistere e a creare fiducia nel gruppo eimpegnarsi per quella politica del fare che è caratteri-stica primaria della nostra associazione.

Per il Presidente Pesce è fondamentale in questonuovo anno saper ritrovare il nostro essere leader glo-bali nella comunità in cui siamo inseriti per essere alservizio della collettività. “Occorre ricordarci più spes-so”, ha sottolineato l’Avv. Pesce, “che essere Lions vuol

dire soprattuttoessere volontari ingrado di darerisposte alle pro-prie comunità, diessere pronti aporsi al serviziodelle realtà in cuisiamo chiamati aservire, a favorirela pace e a pro-muovere la com-

prensione. Quel motto che è stampigliato sotto il nostro logo,

quel <<WE SERVE>> non è una semplice frase ma unospirito di vita, una chiara assunzione di responsabilità.

Da sempre i lions si adoperano affinchè la gente siasolidale tra di loro.

Da sempre essi cercano di iniettare nel tessutosociale, tra uomo ed uomo una maggiore comprensio-ne per una pacifica e fruttuosa convivenza.

Da sempre, questo sodalizio, si sforza di esserepunto di riferimento per una cultura che fa del donar-si un punto fermo.

Dobbiamo tendere a questi obbiettivi portando ilnostro contributo anche alla risoluzione di problemati-che locali con un coraggioso adeguamento delle nostrestrategie ai rapidi e continui mutamenti sociali”.

Terza Circoscrizione

“Non è mai troppo tardi per andare alla ricercadi un mondo nuovo”

Raffaele TagliamonteCoordinatore della Imm. Com. e stampa

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Lions Club Salerno Host

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Lunedì nove Novembre alle ore 17,30 nella saladel Gonfalone del Comune, il Lions Club Salerno Host,perseguendo la finalità di realizzare un’interazionesignificativa ed efficace con le Istituzioni, ha organiz-zato il service “I Lions per una nuova CittadinanzaUmanitaria”. Relatori sono stati il Sindaco di Salernodott. Vincenzo De Luca ed il prof. Ermanno BocchiniPast Direttore Internazionale del Lions ClubsInternational.

Protagonisti degli interventi sono stati i concetti diCittadinanza, di Democrazia, di Partecipazione, diSussidiarità ai quali, in maniera diversa ma sinergica, irelatori hanno fatto riferimento essenziale nei lorointerventi.

Ermanno Bocchini si è soffermato sul concetto diCittadinanza e sulle sue trasformazioni partendodal mondo classico per arrivare ai nostri giorni; laCarta della Cittadinanza Umanitaria Europea appro-vata nel 2004 dal Forum di Roma, ponendo l’accen-to sulla partecipazione attenta, consapevole eresponsabile dei cittadini, evidenzia l’importanza delpluralismo, dell’incontro fra culture diverse, del prin-cipio di sussidiarietà.

A conclusione del suo intervento il Past DirettoreInternazionale, per lasciare un segno concreto dell’in-contro, ha chiesto al Sindaco:

1) di creare sempre maggiori occasioni perché laCittadinanza da Rappresentativa diventi Consultiva;

2) di fare della Trasparenza un metodo permanen-te nel rapporto con i Cittadini;

3) di intitolare una strada o una piazza allaCittadinanza Umanitaria.

Vincenzo De Luca ha evidenziato come inDemocrazia sia indispensabile, non solo la consapevo-lezza dei Diritti, ma anche quella dei Doveri, il ricono-scimento del principio di Autorità che è legato forte-mente a quello di Responsabilità, la Trasparenza nellagestione della vita democratica. Forte è stata la sotto-lineatura del ruolo e della responsabilità delle Élitessia culturali che economiche per concorrere al miglio-ramento dei ceti meno avvantaggiati e contribuire

alla costruzione di una società più umana. I Lions, per la loro storia di impegno e

solidarietà,sono interlocutori naturali delle Istituzioni,per cui, concludendo il suo vigoroso e sentito inter-vento, il Sindaco si è dichiarato disponibile alle richie-ste del prof. Bocchini e a continuare il dialogo perrealizzare interventi significativi ed efficaci per lanostra comunità.

Il Governatore avv. Vittorio Del Vecchio ha conclu-so l’incontro sottolineando,ancora una volta, l’atten-zione e l’impegno dei Lions per le problematiche piùcruciali presenti nella nostra società e si è soffermatosul tema dell’immigrazione che, quest’anno, è tema distudio operativo del distretto 108YA il cui obiettivo,fra l’altro, è quello di avere organismi consultivi com-posti da immigrati per facilitarne la partecipazione el’integrazione.

Il Lions Club continua la sua attività partecipandoal Poster per la Pace del Lions International ed ha giàscelto il poster che lo rappresenterà fra i molti disegnipresentati dagli allievi dell’Istituto Comprensivo “A.Genovesi” di San Cipriano Picentino.

Nei prossimi incontri il raccordo con le Istituzionicontinuerà così pure la riflessione su tematiche noda-li per contribuire al dibattito culturale e alla crescitadi una partecipazione consapevole e responsabile.Non trascurato sarà l’impegno solidale che vede ilLions Club Salerno Host a fianco di associazioni uma-nitarie per facilitarne l’azione.

La Cittadinanza Umanitaria al Palazzo di Città

Annamaria Della MonicaPresidente

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Con una Lectura Dantis si è aperto il 28 ottobrescorso l’anno sociale 2009-2010 del Lions Club Napoli1799. E’ questo un appuntamento ormai consueto peril nostro Club, che sta riproponendo le pagine più belledel grande Poeta.

Alla fine dello scorso anno sociale Floriana Baldanza,socia del Club Napoli 1799, aveva letto e commentatonella sala S. Tommaso d’Aquino della Basilica di S.Domenico Maggiore il canto XII del Paradiso, dedicato aS. Domenico, “l’amoroso drudo” della Chiesa, il santomilitante; in apertura di quest’anno, abbiamo scelto dileggere il canto di S. Francesco, l’altro pilastro dellaChiesa cattolica. Dante ce li presenta insieme, indissolu-bili l’uno dall’altro: e noi abbiamo voluto seguire i det-tami del Maestro.

La cerimonia si è svolta nella primachiesa francescana del Vomero, quelladei Frati minori Conventuali, meglionota come S. Gennariello al Vomero.Come ha spiegato in apertura padreBussetti, nostro gentile ospite, la chie-sa sorge nel luogo in cui secondotestimonianze epigrafiche sarebbeavvenuta la liquefazione del sangue diS. Gennaro al momento della trasla-zione delle reliquie da Pozzuoli allecatacombe di Capodimonte. Il mona-stero, abolito nel 1807 durante ilperiodo francese, apparteneva aiCistercensi, ma nel 1821 fu affidato ai Francescani.

Il Presidente del Club Napoli 1799, Eugenio EmilioPotortì, ha chiarito che in quest’anno sociale, in cuiricorre l’ottavo centenario della Regula non bullata diS. Francesco, anche i Lions hanno voluto ricordare ilSanto d’Assisi. “Il suo essere per Cristo – scrive Potortìnella presentazione della Lectura Dantis- vuol direessere per gli ultimi. E’ questo che rende unica la figu-ra di Francesco e determina il peso che egli ha avuto eha nella Storia dell’Umanità”.

S. Francescoadottò comeemblema il Tau,ultima lettera del-l’alfabeto ebraico epoi simbolo cri-stiano della Croce:il PresidentePotortì, insiemecon la gentile consorte Giuliana e con la cognataFausta, ha perciò voluto fare omaggio a tutti i presen-ti di un Tau, benedetto da padre Bussetti.

Il service è stato introdotto e moderato dal pastGovernatore Paolo Lomonte, socio fondatore del Club

Napoli 1799. Paolo Lomonte ha volu-to introdurre la lettura del cantoricordando che quella dei Lions è unaAssociazione che crede nella fratel-lanza e nella libertà e che si pone alservizio degli umili, degli indifesi,contro le ingiustizie. E’ anche perquesto –ha proseguito il pastGovernatore- che la lettura del cantodi S. Francesco ha per noi Lions unavalenza particolare: Francesco erainfatti il santo della fratellanza uni-versale, ardente d’amore per tutti gliuomini e per tutte le cose del creato.

La lettura del canto decimoprimodel Paradiso deve essere un’occasione per avvicinarsi,con modestia e umiltà, a questa gigantesca figura disanto e di uomo.

Ha letto il canto Antonella Matrisciano, pastPresident del Leo club Napoli 1799, che con cura esensibilità è riuscita a mettere in risalto l’armonia deiversi, il cui ritmo e la cui sonorità costituiscono unesempio ineguagliabile di come la forma contribuisca–al pari del contenuto- a creare Poesia e Bellezza.

Poiché la nostra socia Floriana Baldanza non ha

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Fu tutto serafico in ardore: il canto di S. Francesco

Stefania PaoliLions Club Napoli 1799

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potuto partecipare al service per una forte influenza,il commento del canto è stato affidato a chi scrive.

Siamo nel cielo del Sole, il cielo dei Sapienti, ma ilcanto inizia con una amara e un po’ malinconicariflessione di Dante sull’insensatezza degli uomini, chesi dedicano freneticamente alla ricerca dei soli beniterreni (“O insensata cura dei mortali/quanto sondifettivi sillogismi/ quei che ti fanno in basso batterl’ali” vv. 1-3). Nei versi seguenti è poi dipinto con frasibrevi, quasi frenetiche anche dal punto di vista lingui-stico, tutto un mondo di corruzione, di malaffare, diarrivismo. Ma ormai Dante è fuori da tutto ciò, accol-to in cielo “glorªosamente?.

Tra le anime luminosissime dei Sapienti, inizia aparlare quella di S. Tommaso d’Aquino, unDomenicano, che tesserà un meraviglioso elogio di S.Francesco, così come Bonaventura da Bagnoregio, unFrancescano, svolgerà nel canto successivo le lodi di S.Domenico.

La struttura del canto è molto chiara. Tommaso spie-ga che la Provvidenza, vedendo lo stato in cui era ridot-ta la Chiesa, mandò “due principi” a salvarla: Francesco,ardente d’amore per Dio come un Serafino (“L’un fututto serafico in ardore” v. 37); Domenico, luminoso diSapienza come un Cherubino (“L’altro per sapªenza interra fue/ di cherubica luce uno splendore? vv. 38-39).Francesco e Domenico avevano entrambi il fine di sal-vare la Chiesa: parlare dell’uno, dunque, significa parla-re anche dell’altro, poiché solo le modalità differivano,ma il fine delle loro opere era identico.

Nell’elogio di S. Francesco, Tommaso dà prima lecoordinate geografiche del luogo in cui nacque que-sto sole, poi ne narra le vicende dalla giovinezza finoalla morte, focalizzando l’attenzione su un motivofortemente allegorico, il matrimonio di Francescocon la Povertà, e trascurando invece quegli episodianeddotici e dal tono più fiabesco di tanta letteratu-ra francescana.

Come è ben chiaro dalla lettura dei versi, infatti, ilS. Francesco di Dante è una figura eroica, battagliera,determinata: è quella di un uomo che ha fatto la durascelta di sposare la Povertà, negletta da tutti tranneche da Cristo, come scelta di libertà e di indipendenzadai valori sociali. Solo chi non possiede nulla, infatti,può lottare impavidamente per la propria missione,per i propri ideali e può utilizzare la povertà come gri-maldello per scardinare le convenzioni sociali. E cosìFrancesco, con coraggio, mosse guerra al padre (“gio-

vinetto in guerra/ del padre corse” vv. 58-59); puressendo figlio di un mercante, osò presentarsi “regal-mente” (v. 91) al papa Innocenzo III e poi a Onorio IIIper aver approvata la Regola; addirittura sfidò lasuperbia del Sultano (“ne la presenza del Soldansuperba” v. 101), anche se presto dovette desistere daquesto tentativo di catechesi. Francesco seguì questastrada, dura e acerba, della povertà assoluta e in puntodi morte, dopo aver ricevuto le stimmate, sigillo divi-no tangibile della conformità della vita di Francescocon quella di Cristo, raccomandò accoratamente quel-la che era stata la sua sposa ai compagni.

Terminato l’elogio di S. Francesco, Tommaso criticainvece i seguaci del proprio ordine, i Domenicani: solopochi seguono la strada indicata da S. Domenico men-tre gli altri, come pecore che vagano senza meta, tor-nano all’ovile prive di latte, prive cioè di nutrimentoper sé e per gli altri. Ecco risolto il dubbio di Dante sul-l’affermazione di S. Tommaso nel canto precedente:“U’ ben s’impingua, se non si vaneggia”.

La serata è stata conclusa dal Presidente della I cir-coscrizione Federico Ranchetti, che ha sottolineatocome nella società attuale, così come in quella delDuecento, si è perso ogni riferimento ai valori spiri-tuali, ogni interesse per una riflessione su se stessi esui propri obiettivi di vita.

Sia le istituzioni laiche, sia quelle religiose devonoallora svolgere un ruolo di recupero dei principi mora-li, dei valori ideali.

Il Lions Club Napoli 1799, ha terminato FedericoRanchetti, è una Istituzione laica che ha cercato disvolgere il suo ruolo anche con questa iniziativa: unaLectura Dantis con la quale ci si è riproposti di diffon-dere i principi di fortezza, di giustizia, di fratellanza.

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La gobba di Ventotene, appena visibile sulla linea dicongiunzione tra cielo e mare, si riuniva idealmenteall’imponente sagoma dell’Epomeo, al cono di Vivara,alla lingua bassa e sottile di Procida e al minuscolo iso-lotto di San Martino, poco più di uno scoglio emergen-te dal blu scuro del mare, a completare le isole dell’ar-cipelago flegreo.

Era questo il superbo paesaggio che si offriva allavista del folto gruppo di Lions domenica 15 novembredall’ acropoli di Cuma, generando in loro le stesse sen-sazioni che tremila anni prima avevano provato i grecidi Eubea e di Calcide, giunti a colonizzare queste terre,per poi fondersi nei secoli con le popolazioni indigene.

Anche i nuovi conquistatori, i Romani, si eranoaffacciati da quella rupe sul Mare Nostrum ed avevanofatto di Cuma uno dei centri più importanti dell’Italiameridionale, insieme con la vicina Puteoli.

Guardare delle vestigia archeologiche è sempreemozionante, ma in questo caso non si poteva fare ameno di pensare che in quei templi avevano pregato inostri diretti antenati, in quelle case avevano vissuto,su quel tratto dell’antica via Domitiana avevano pas-seggiato.

I Lions erano lì per vedere con i loro occhi i lavori inprogresso, oggetto di un service iniziato lo scorso annodal Club Napoli Svevo, con la partecipazione dei clubNapoli Floridiana, Napoli Virgiliano, Napoli Mediterra-neo, Bacoli Monte di Procida e Campi Flegrei e prose-guito nel corrente anno sociale. Il service prevede ilsupporto finanziario, inclusa la fornitura di materialeed attrezzi, alle opere di scavo compiute dal gruppoarcheologico dell’Università “L’orientale” di Napoli”, chestanno fornendo importantissime informazioni storico- culturali su di un’area unica al mondo, in quanto in

grado di racchiudere in una profondità di meno di duemetri, più di millecinquecento anni di storia.

Dopo i saluti di rito del presidente del club NapoliSvevo, Gennaro Auzino, del responsabile della comuni-cazione Paolo Piccolo e di Anna Inserra responsabileper la prima circoscrizione del tema “La valorizzazionedei beni culturali e la tutela delle tradizioni popolari”,nel cui ambito si svolge il service in oggetto, ha presola parola il professore Matteo D’Acunto., docente diarcheologia e storia greca, nonché responsabile delgruppo di lavoro, che ci ha guidati in un percorso affa-scinante lungo tutta l’area archeologica. In particolareci si è soffermati nella zona bassa , dove i nuovi scavistanno portando alla luce, oltre al foro ed alle terme,tutta la zona residenziale dell’antica città, scoprendobotteghe, case, strade e , dulcis in fundo, lo stadio,posto al disotto di una zona, che ironia della sorte, peranni sede di un ippodromo clandestino. Mentre, infat-ti, la collina dell’acropoli era stata oggetto di studi e diesplorazioni, soprattutto grazie alla ricerca dell’antrodella Sibilla (ancora non trovato!), per molti annitutto il resto della zona era stato abbandonatoall’abusivismo e al degrado, e solo di recente si èriscoperto l’interesse per questo enorme patrimonioculturale, che potrebbe essere fonte di reddito e dilavoro per moltissimi giovani.

Al giorno d’oggi è solo possibile, dall’alto dell’acro-poli, immaginare la città greca, romana e campanadistesa nella conca che va dall’Arco Felice (l’anticaporta) al mare. Chissà se un giorno sarà possibile sosti-tuire all’immaginazione la realtà di un parco archeolo-gico completo ed attrezzato, frutto del lavoro e dell’en-tusiasmo di questi giovani ricercatori. In effetti, non sitratta solo di una speranza: abbiamo avuto direttamen-te dalla Sibilla la profezia che , grazie anche all’aiutodei Lions, questo sogno si realizzerà e la Sibilla, comeben sapeva il buon Virgilio, non si sbaglia mai.

Alla scoperta delle nostre radici: una visita a CumaRaffaele Zocchi

Responsabile dei Gemellaggi per la Campania

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Il 19 novembre al centro sociale si è tenuto unincontro dibattito sull’influenza stagionale di tipo A.Nel saluto iniziale il Presidente del Lions Club EboliBattipaglia Host dott. Nicola Iovine ha sottolineato lapresenza del club nella comunità, in modo concreto edattivo, avendo raccolto presso le farmacie termometria contatto da donare alle scuole materne , elementari emedie per monitorare la temperatura . Il prof. GiulioTarro ha dato ampia informazione sul virus, sulla suagenesi e sulla diffusione. Altrettanto hanno fatto glialtri relatori presenti. Dopo tanta informazione media-tica volta solo a creare allarmismo e confusione si ècercato di dare chiarezza e corretta delucidazione sul-l’argomento, con la partecipazione attiva del pubblicopresente che ha fatto numerose domande ricevendoampie ed esaurienti risposte . Ha chiuso l’incontro ilGovernatore del Distretto 108 YA avv. Vittorio delVecchio che ha ricordato ai presenti la vocazione dellanostra associazione a servire , con passione ed azione,

affiancandosi alle istituzioni per la crescita ed il benecomune dell’umanità. Al termine è stato distribuito unopuscolo informativo per diffondere , con la conoscen-za della malattia , un atteggiamento corretto ed altempo stesso sereno verso la problematica trattata.

Al Tifata Resort di San Prisco, il Lion Club S. MariaC.V. ha tenuto la tradizionale “Charter Night” la ceri-monia dell’anniversario della propria costituzione.

Alla serata presente il Governatore del Distretto 108YA avv. Vittorio Del Vecchio, con il segretario dott.Antonio De Caro, ricevuti dal Presidente ing. AntonioPasquariello e dalla gentile consorte, Cettina Corona.

“ Sono molto soddisfatto delle attività del Club, hadichiarato il Governatore Del Vecchio, e del program-ma approvato dall’assemblea dei soci per l’anno 2009-2010. Con piacere ho notato, ha continuato ilGovernatore, che il programma comprende service digrande spessore culturale.”

Tra le iniziative del club infatti “Usi e costumi delloIemen” che avrà luogo al Teatro Garibaldi il 28 novem-bre pv. ed il service “150°Anniversario sull’Unitàd’Italia.”

Il presidente Pasquariello, poi, ha nel corso dellaserata proceduto all’ammissione di 5 nuovi soci , l’arch.Aurelio Petrella, il geom. Nicola Falconetti, l’ing.Antonio Napolitano, il dott. Stefano Mingione e il dott.Salvatore Iaccarino e all’istituzione della Borsa diStudio a ricordo del socio past President Gen. Dr.Raffaele Auriemma, rivolta ai giovani degli IstitutiSuperiori di S. Maria C.V. alla presenza della moglieLaura ed il figlio avv. Giuseppe.

Lions Club Eboli Battipaglia Host

Influenza da nuovo virus A ( H1 N1 ):Conosciamola meglio

Rita FrancoLions Club Eboli Battipaglia Host

Lions Club S. Maria Capua Vetere

“Charter Night”

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L’inaugurazione dell’anno sociale 2009/2010 delLions Club “G. Bruno” Nola è stata celebrata sabato 7novembre 2009, presso il prestigioso Hotel “I Gigli” inNola unitamente al locale Leo Club.

Tale manifestazione è stata preceduta dalla visitaufficiale amministrativa del Governatore del Distretto108YA avv. Vittorio Del Vecchio e, per i Leo, dallaPresidente Distrettuale Prof. Giovanna Caianiello.

Superate le formalità burocratiche, con reciproca,ampia e soddisfacente disamina dei prescritti adempi-menti e relativa documentazione, è stata, dalPresidente del Club Giuseppe Barbato, avanzata richie-sta di confronto su tematiche programmatiche ed ope-rative, da parte di alcuni dei circa 40 soci presenti nella“sala convegni”, con il Governatore ed i componenti delsuo staff De Caro – Messina – Coscetta e Fusco.

Tanto anche per convalidare l’orientamento dell’at-tuale Governatore, volto ad una sempre maggiore con-cretezza e produttività dell’azione lionistica, intesa comequalità dei services che, oltre ad evidenziare carenze sulterritorio, avanzano proposte dirette alla soluzione delledenunciate problematiche, così affiancando le compe-tenti autorità e strutture istituzionali, senza alcuna vel-leità di volerle sopravanzare o sostituire.

E’ il caso dell’iniziativa prospettata dal socio NicolaVelotti, diretta al pubblico confronto con la RegioneCampania, la Provincia di Napoli, l’ASL NA/4 ed i 17Sindaci dei Comuni dell’Agro Nolano, sullo stato attua-le degli impegni assunti con la delibera regionale n.1404 dell’11.09.2008, concernente lo sviluppo produt-

tivo, ambiente, ricerca, formazione, turismo e valoriz-zazione dei Beni Culturali, ecc. ecc., con una disponibi-lità finanziaria iniziale di euro 10.000.000,00.

Il socio Romano Mario fa presente che le manifesta-zioni di forte impegno socio-culturale meriterebbero,per la loro realizzazione, un concreto contributo eco-nomico da parte del Distretto.

Il socio Attilio Schettino rileva che alcune temati-che, afferenti a problematiche di scottante attualità,meriterebbero la trattazione, da parte dei Clubs, per unlasso di tempo non limitato all’anno sociale in corso,ma protratta nel tempo.

Il socio Nunziata Giuseppe – Cerimoniere del Club –quale ex-Leo, sollecita una maggiore attenzione, nellaprogrammazione distrettuale, alle tematiche relative aidisagi giovanili nella attuale società.

Il Governatore ed il suo Staff , al termine dell’incon-

Lions e Leo Clubs – Nola “G. Bruno”

Visita ufficiale del Governatore

Alberto ArmanoLions Club Nola “Giordano Bruno”

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tro amministrativo, hanno dato positivo riscontro atutte le programmate iniziative ed ai quesiti posti daiSoci, ritenendo tali istanze altamente qualificanti edincidenti, con esclusione di ogni aspettativa relativa-mente ad eventuali contributi economici.

Successivamente, si è dato inizio alla cerimoniarelativa all’incontro con i soci Lions e Leo, nell’affolla-tissimo “salone delle feste” con la presentazione daparte dell’avv. A. Pesce – Presidente 3^ Circoscrizione -del Club di Nola il quale ha precisato che: … “con char-ter del 28.06.1990 è nato … ma consentitemi … per lemanifestazioni lionistiche di alto profilo socio-cultura-le che ne hanno caratterizzato l’attività … la primavolta sono entrato in questo Club in punta di piedi…”.

Preceduto da un breve intervento della PresidenteLeo Tina Castaldo, prendeva la parola, con una certaemozione, il Presidente del Club Giuseppe Barbato evi-denziando il fermo intendimento di realizzare progettiche rimuovono le cause dei bisogni e dell’emarginalitàpresenti sul nostro territorio e non, in altri termini unlionismo di proposta e di concrete realizzazioni.

Il tutto con l’ormai consolidato coinvolgimento deiLeo per sollecitare la loro formazione, il loro impegno aservire la comunità, nonché promuovere in loro le dotidi Leadership.

Lo stesso ha ribadito, altresì, la convinta adesione ecollaborazione al “Progetto Africa” del P.I.D. prof. E.Bocchini, che è stata concretizzata con il versamento dieuro 1.000,00 e con la assicurata disponibilità da partedei soci (ex Leo) Giuseppe Nunziata (medico), FrancescoDe Falco (economista) e Mario Romano (ingegnere),delle loro professionalità e competenze al serviziodell’Umanità.

Sulle direttive per le attività di servizio il Progetto“Un poster per la Pace” è stato coronato da un notevo-le successo anche per il coinvolgimento di 10 Istituti diScuole Medie i cui alunni hanno realizzato oltre 100elaborati sul tema “La potenza della Pace”, il tuttoanche per la solerte collaborazione delle consorti dei

Soci, alla responsabile della 3^ Circoscrizione prof.ssaM. Sorrentino.

Adesione incondizionata allo svolgimento dei com-pulsati convegni sulle tematiche “Integrazione degliimmigrati” e sulla “Tutela dei Beni Culturali c.d. minori”con il coinvolgimento di tutti i Clubs dellaCircoscrizione, per una maggiore incisività e visibilitàsul territorio dell’azione lionistica e che, ne contempo,ne giustifichi la presenza.

Corale impegno per la realizzazione di una tavolarotonda per il 22.01.2010, ove sarà analizzato lo statodi fatto e le prospettive di attuazione relativamenteall’intesa istituzionale programmatica tra la RegioneCampania, Provincia di Napoli e dei 17 Comunidell’Area Nolana, per gli impegni assunti con la delibe-ra della Regione Campania n. 1404 dell’11.09.2008.

Tale iniziativa è stata accolta con entusiasmo e fattapropria anche dai Lions CLubs di Marigliano e PalmaCampania - Vesuvio Est.

L’organizzazione è stata affidata ai soci S.Napolitano, A. Schettino e N. Velotti.

Varie iniziative di beneficenza, per enfatizzare ilsenso religioso e sociale del Natale, con “La giornatadell’accoglienza dei nonni” che si svolgerà nella Mensadel Seminario Vescovile il giorno 13 dicembre c.a..

Altre iniziative a favore dei meno fortunati sarannoprogrammate e gestite dalle impareggiabili e solertimogli dei Soci.

Per una maggiore partecipazione dei soci è stataorganizzata una speciale serata a Roma con spettacoloteatrale e visita al Quirinale.

Ancora allegramente insieme il 18 dicembre c.a. peril tradizionale scambio degli auguri natalizi.

Dopo altre iniziative, da concordare e da articolareper il secondo semestre, l’anno sociale sarà chiuso dal-l’incontro nelle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, perla diffusione del pensiero di “G. Bruno” organizzato dalnostro socio Armano Alberto e con relatore centrale ilSocio Onorario prof. Emerito Aldo Masullo.

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Nel prosieguo delle intense attività che stannocaratterizzando la vita associativa del Club Cava-Vietri,il 28 novembre 2009 si è svolto presso l’Aula Consiliaredel Comune di Cava de’ Tirreni l’Incontro StudioOperativo Distrettuale avente per tema l’Ente Localequale Soggetto Attivo dell’Integrazione, inserito nelpercorso delle attività di studio da svolgere nel Distretto108 YA e tracciato dal nostro Governatore avv. VittorioDel Vecchio, presente all’incontro, il quale sta profon-dendo tutte le proprie energie per trattare, con servicesed incontri nell’intero Distretto, tematiche sociali rile-vanti come quella oggetto della presente giornata.

La valenza, la portata e la qualità dell’incontro sonostate evidenziate fin dall’inizio nella brochure di presen-tazione della giornata, lì dove si leggeva l’inciso:

“Creare e stimolare uno spirito di comprensione tra ipopoli del mondo: l’integrazione degli immigrati nelrispetto della loro identità culturale e dei valori e dellenorme del nostro ordinamento”.

Da questo pensiero, proprio e qualificante dellacostante attività lionistica, si è andato sviluppando unintenso ragionamento con i qualificati interventi svol-ti da tutti i relatori invitati dal Presidente del Club Cava– Vietri dr. Giuseppe Di Domenico all’incontro organiz-zato dalla consocia avv. Annamaria Armenante in colla-borazione con i soci avv.Maria Teresa de Scianni, dott.ssaSilvana Longobardi, avv. Giuseppe Mazzotta e avv.Marcello Murolo.

Il Presidente del Club ha aperto i lavori con non pocaemozione nel trovarsi a parlare nella sede istituzionaledel governo cittadino della Città di Cava de’ Tirreni -Città Solidale- che ha istituito la Consulta dei Popoli ilcui scopo primario è quello di favorire una culturaaperta alla giustizia, alla pace ed alla solidarietà: propriocome l’inciso della brochure ha indicato dover fare ediffondere.

“Lo spirito di comprensione, ha proseguito ilPresidente Di Domenico, costituisce il giusto atteggia-mento per una convivenza multietnica, nonostante ledifferenze di razza e di tradizioni. Diffondere quindi lacultura del dialogo nel rispetto delle diversità, che sonouna risorsa culturale ed economica, e nella reciprocitàdei diritti e dei doveri”.

Come da programma, l’introduzione del tema è statasvolta dall’avv. Annamaria Armenante la quale, nonsmentendosi, ancora una volta è stata incisiva, chiara e

portatrice di tanti spunti di riflessioni e d’analisi suaspetti dell’integrazione degli immigrati che ondeggiatra “realtà ed utopia”, con tanti punti di domanda.

Pertanto, dopo un doveroso saluto alle AutoritàLionistiche ed alle numerose Associazioni intervenute,tra le quali la Caritas, nonché alla scolaresca di terzamedia della Scuola Balzico di Cava de’ Tirreni accompa-gnata dalla loro Preside dott.ssa Maria Josè Vigorito, hainteso, da subito, evidenziare l’intuizione felice delnostro Governatore avv. Del Vecchio a voler discutere eparlare d’integrazione: fenomeno strutturale di unasocietà in continua evoluzione che necessità di appro-fondimenti ed attenzione.

In questo contesto, ha rammentato ancora l’avv.Armenante, Cava de’ Tirreni ha assunto una posizioned’avanguardia nel quadro nazionale costituendo appun-to, tra le prime città d’Italia e come già accennato dalPresidente del Club, la Consulta dei Popoli, organismoche ha fatto entrare nelle competenze degli Enti comu-nali l’attività d’integrazione.

Tale attività avrà un effettivo riscontro e successosolo se saranno preliminarmente affermati, nel comunepensare, due principi: la conoscenza e la solidarietà checonsentiranno agli immigrati di esaudire la loro volontàd’integrazione nel rispetto dei valori e delle tradizionidella nazione italiana.”

A tal punto, dopo l’intervento moderatore del dr.Goffredo Locatelli, giornalista di Repubblica, ha preso laparola il Sindaco di Cava de’ Tirreni, dr. LuigiGravagnuolo, il quale ha ringraziato il Lions Club Cava-Vietri della brillante ed attuale iniziativa utile a ravviva-re, nella mente e nell’idea dei cittadini, lo spirito dellatolleranza scacciando, invece, quello abbietto del razzi-smo, che non può e non deve trovare spazio nella nostracultura.

“ Punto fondamentale, - ha precisato con la forza edil piglio che gli sono propri - è il controllo di ogni buonAmministratore sul rispetto delle leggi e della sicurezzada parte degli immigrati, in un ambito di reciproci dirit-ti e doveri. Sul territorio cavese le Associazioni di volon-tariato, con il contributo vigile dell’ente Comune, svol-gono un’intensa attività d’integrazione e ciò conduce,con il plauso ed il consenso di tutti, all’elevazione dellaposizione degli immigrati da stranieri-numeri a cittadi-ni assimilati al territorio con la dignità di “persona” por-tatrice, come tale, di valori, umanità, sofferenze ed

Lions Club Cava – Vietri

“L’Ente Locale Soggetto Attivo dell’Integrazione”

aavvvv.. GGiiuusseeppppee CCaammmmaarroottaaAddetto Stampa del Club

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anche di cultura e tradizioni. In tal modo l’integrazionesarà reale e da clandestini diverranno regolari e da stra-nieri saranno poi veri cittadini.”

A tal riguardo, per evidenziare aspetti propri dellasicurezza e della gestione migratoria, l’attento modera-tore ha invitato il relatore dott. Vincenzo Amendola,Vice Prefetto di Salerno, a delineare gli aspetti peculia-ri e l’attività della Prefettura in tema d’immigrazione.

“ La migrazione dei popoli – ha analizzato il relato-re- ha diversi volti e cause: può essere di tipo economi-co, come causata da problemi sociali, razziali o religiosi.

Ebbene, tali concause determinano flussi improvvisi,in nazioni come l’Italia, con conseguente innesco digravi problemi di accoglienza umanitaria ed un vortico-so aumento dell’incidenza socio-economica sui residen-ti pari fino al 7% circa. Un simile fenomeno – ha pro-seguito il Vice Prefetto- richiede necessariamente unapolitica di formazione degli immigrati al fine di accre-scere la loro cultura e competenza utili, se non necessa-ri, per una più facile integrazione. Senza ovviamentecon ciò escludere che tale percorso d’accrescimentopossa loro consentire un rientro nelle nazioni d’originenelle quali spendere la conseguita professionalità.

In tale ottica – ha concluso – l’opportuna integrazio-ne, nel rispetto delle Convenzioni Internazionali ed insinergia tra gli organi istituzionali centrali e periferici,non può nel modo più assoluto prescindere dalla paral-lela attività di contrasto dell’immigrazione clandestinache, quasi sempre, cela dietro di sé soggetti di alto gradocriminale con scopi ben diversi da quelli di una correttaintegrazione.”

L’intervento del Prof.Avv. Ermanno Bocchini,Direttore Internazionale 2007-2009 del Lions ClubInternational, ha accompagnato il prosieguo della mat-tinata raccogliendo,come sempre, l’attenzione silenzio-sa ed accorta della platea.

Difatti, con la forza della propria esperienza ottenu-ta in campo lionistico partecipando alla redazione dellaCarta Lions della Cittadinanza Umanitaria, ha evidenzia-to come si stia vivendo una pagina storica del lionismoe si stia rispondendo all’appello forte di tutta l’umanitàche chiede pace e libertà in uno allo sviluppo ed alladignità dei popoli.

Il tutto aggregato in tre parole Lions che raccolgonoi valori e gli aneliti di tutti: liberty, intelligence e orga-nization service.

Punto centrale dell’esatto agire – si sofferma a pre-cisare- è la differenza tra diritto e costume, dove l’iden-tità di ognuno di noi dipende dalla storia della propriacomunità.

E parlare d’integrazione è parlare di diversità senon di divisione: noi italiani, riferisce il Prof.Bocchini, abbiamo conosciuto l’integrazione comeemigranti e ancor più l’umanità ha conosciuto diffe-

renze e divisioni che fossero di religione piuttosto chepolitiche o sociali.

Osserva il Direttore Internazionale che “ non è laterra che ci fa cittadini del mondo ma la comprensionedelle diverse etnie e culture che hanno pari diritti egrado: bisogna costruire la libertà nella socialità e nellaconcordia per abbattere le barriere nel rispetto dellecomunità. Di certo è un nuovo fronte dove Associazioni,come quella dei Lions, ricoprono un ruolo determinanteper servire con intelligenza ed amore. Questo aiuterà acreare un nuovo concetto di cittadinanza, quellaCittadinanza del futuro senza frontiere, né divisioni ediversità”.

Non poteva infine mancare in tale consesso la vocedi chi della voglia d’integrazione, per sé e altri come lei,ne ha fatto una battaglia di vita rivestendo nell’istitu-zione pubblica un ruolo di rappresentanza: la Presidentedella Consulta dei Popoli, Sig.ra Ludmilla Muzychu.

Nel suo sentito intervento ha rilevato l’importanza diun tale incontro che ha avvertito come” un’altra prima-vera per aprire gli occhi su tante realtà di sfruttamentoe discriminazione “ e utile a favorire la crescita socialein un clima di aggregazione, partecipazione ed acco-glienza degli immigrati.

I lavori sono stati chiusi dall’intervento dell’avv.Vittorio Del Vecchio, Governatore del Distretto 108 YA,il quale, nel ringraziare tutti i protagonisti della manife-stazione, ha evidenziato il puntuale e prezioso contribu-to dei relatori nell’aver saputo leggere, sotto ogni profi-lo, una questione che non è più un problema ma unarealtà da gestire e analizzare con attenzione e rispetto.

Oggi, ha proseguito il Governatore, si discute e siparla di ciò che riguarderà la società del domani, chesarà multietnica riconoscendo dignità e rispetto a tuttinel segno dell’accoglienza. Il percorso verso la nozionedell’accoglienza e del rispetto delle regole esistenti saràoggetto di una nuova cultura, soprattutto nel mondodella scuola, per la conseguente affermazione di un soli-do principio di solidarietà ed accoglienza, appunto,necessari a garantire un avvenire di concordia.

La presenza di pubblico ha elevato il valore dell’in-contro e la partecipazione attenta della platea ha evi-denziato come il tema dell’Integrazione sia argomen-to di interesse per l’intera comunità la quale chiede diconoscere le sue problematiche ed è conscia che ormaiessa è una questione, se non un valore, che fa parteormai della società e da essa non ci si può né distacca-re né rimanerne indifferenti.

Il successo conseguito dalla manifestazione eraatteso e la conferma non poteva mancare, lasciando unsegno tangibile della volontà lionistica di proseguire sutale percorso nella convinzione di aver lasciato semi diriflessione in tutti gli intervenuti e forza per un agiremigliore.

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“La pace va costruita giorno dopo giorno, rifuggen-do la violenza, dicendo no alla ‘ndrangheta che èmorte, in quanto la mafia e la violenza si combattonoandando a scuola, rifuggendo dalle tentazioni dell’ille-galità, dalle raccomandazioni, rispettando le regole. Voiavete due aiuti insostituibili, la famiglia e la scuola cheè la vostra palestra. La scuola e la famiglia sono ibaluardi della vostra difesa. Solo il sapere e l’acquisizio-ne di capacità in termini di competenze e conoscenzevi può tirare fuori dal degrado e vi darà la possibilità ditrovare spazio nel mondo del lavoro”. Anche questo, fral’altro, ha detto il dott. Antonio Marziale, presidentedell’Osservatorio sui diritti dei minori, ieri mattina,nella sala teatro del plesso Francesco Jerace di Polistena(RC), concludendo l’incontro con gli studentidell’Istituto comprensivo “Gaetano Salvemini” sul tema“La forza della pace” quale valido strumento controogni forma di violenza”, programmato dal Lions clubPolistena “Brutium”, distretto 108 YA, in occasione delritiro degli elaborati(disegni) che hanno partecipato alconcorso “Poster per la pace”, che ogni anno i LionsClubs di tutto il mondo sono orgogliosi di sponsorizza-re presso le scuole locali ed i gruppi giovanili. Il concor-so incoraggia i giovani di tutto il mondo ad esprimere,in maniera artistica, la loro visione della pace. Anche ilL.C. Polistena Brutium ha partecipato al concorso, coin-volgendo le scuole medie di Polistena e Rosarno non-ché il gruppo giovanile ASCESCI di Polistena (RC).

E’ stato il dirigente scolastico dott.ssa MariaDomenica Mallamaci ad aprire l’incontro affermandoche “la forza della verità, dell’amore, della non-violen-za, consente di cambiare il proprio destino; e la scuola,in quanto luogo privilegiato di ogni tipo di formazioneculturale, deve promuovere la pace, i diritti, lo sviluppoe il dialogo costruttivo. Il nostro percorso – ha aggiun-to la preside - è orientato ad insegnare agli alunni acomportarsi per tutta la vita da cittadino attivo eresponsabile. Nella scuola e nella società sono necessa-ri percorsi di accoglienza intellettuale, di apertura dimente e di cuore, di dialogo alla disponibilità e allasolidarietà. Per un mondo migliore occorre comprensio-ne e tolleranza”. L’avv. Ettore Tigani, Presidente delLions club Polistena “Brutium”, ha sottolineato gli scopiumanitari di un’associazione internazionale che, sin dal1917, è impegnata a svolgere un servizio a favore dellacrescita morale, sociale e culturale delle comunità,mettendosi al servizio degli altri. Infatti, Tigani– ha

concluso il suo intervento riportando la frase del fon-datore dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs,Melvin Jones, secondo cui non si può andare lontanifinchè non si fa qualcosa per qualcun altro. L’avv.Antonino Napoli, responsabile del concorso “Poster perla pace” del Lions club Polistena Brutium e vice presi-dente dell’Osservatorio sui diritti dei minori, ha rimar-cato che la pace è il contrario della violenza, spiegan-do l’iniziativa “Poster per la pace” come un modo pereducare alla pace, al rispetto della legalità e delle rego-le, invitando i ragazzi a pretendere un impegno deipolitici per far emergere un progetto politico finalizza-to alla pace e alla non violenza. Il presidentedell’Osservatorio sui diritti dei minori, ha sottolineatocome i bambini sono la parte più bella del genereumano e di come lui abbia deciso di dedicare la sua vitaai bambini bisognosi di aiuto. Marziale ha invitato iragazzi a cominciare ad avere uno spirito critico difronte al processo di globalizzazione. Ha anche detto diragazzi a stare attenti a chi fa credere che il successo èlegato alla bellezza e ai muscoli, e a chi tenta di ruba-re loro anche i sogni facendo credere che è più intelli-gente chi è più bravo con gli strumenti dell’era digita-le, di internet. “Siete bambini come lo siamo stati noi–ha aggiunto Marziale- che avete dei doveri nei con-fronti della vostra vita. Oggi è richiesta competenza esolo la scuola ve la può dare”. Ha ricordato inoltre lebattaglie condotte dall’Osservatorio per introdurrenelle scuole l’educazione ai media, l’educazione allalegalità e l’educazione sessuale. Antonio Marziale haconcluso ricordando agli studenti l’importanza dellascuola e della famiglia quali baluardi della tutela e delladifesa dei ragazzi, invitandoli a leggere la Convenzionesui diritti dell’infanzia che il 20 novembre 1989 venneapprovata dall’Organizzazione delle Nazioni unite.

Lions Club Polistena “Brutium”

“La forza della Pace” Dott. Rocco Gatto

Addetto Stampa L.C. Polistena “Brutium”

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Dopo l’interessante tema trattato presso il palazzovescovile di Nusco” La mia Africa, la nostra Africa”, cheha coinvolto gli studenti delle scuole superiori diMontella e di Nusco, nel dialogo con due insigni perso-naggi del mondo della cultura, la scrittrice FlorianaMastandrea e il poeta cabilo(Algeria) Hamza Zirem, erappresentanti delle Istituzioni territoriali, il Lions ClubMorra De Sanctis Alta Irpinia, presieduto dalla presideDora Garofalo, ha realizzato un altro importante ecoinvolgente evento.

Le premesse vi erano tutte per la buona riuscita delconvegno” Dialogo fra le grandi religioni monoteiste:cristianesimo, ebraismo e islamismo”, organizzato pres-so l’Istituto Vanvitelli diLioni.

Erano presenti la presi-dente del Club DoraGarofalo, la vicepresideAnna Di Domenico, il presi-dente del Consiglio diIstituto Silvano Ciotta, l’on.Gerardo Bianco, il respon-sabile del convento di S.Francesco a Folloni, padreAgnello Stoia, il vescovo Francesco Alfano, dell’Arcidocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, il Ministrodell’Ofm. Conventuali della provincia di Napoli, il poetacabilo (Algeria) Hamza Zirem, la presidente della sestacircoscrizione Maricetta Speranza Sanfilippo, e la sot-toscritta.

Il tema è stato trattato sulla base delle numerosedomande, per alcuni versi provocatorie, fatte dagliallievi ai relatori di altissima levatura culturale oltre chereligiosa.

Dopo i vari richiami storici-culturali che hannoofferto interessanti spunti di riflessione su eventi lut-tuosi di fanatismo religioso e di pregiudizi radicati avario livello, sono stati illustrati i principi e le visioniteologiche delle confessioni di appartenenza degliEbrei, dei Cristiani e dei Musulmani, tutti uniti dallafede in un unico Dio, creatore dell’universo e Signoredella storia.

Dagli interventi è emerso che Ebrei, Cristiani e

Musulmani hanno per secoli vissuto a contatto, anchese questa convivenza non è stata quasi mai pacifica.

Ci sono tuttora gravi problemi e complesse situazio-ni a sfondo religioso che preoccupano la comunitàinternazionale. Le orribili stragi, i genocidi, gli scontrinel Medio-Oriente, la violazione dei diritti umani mani-festano la difficile convivenza tra culture diverse, incu-tono paura ed allontanano sempre di più i presuppostinecessari alla convivenza civile e concreta dei popoli.Ma spesso la scontro non ha nulla a che vedere con ilcredo religioso o con un Dio, quale che sia, per il qualenon vi sono distinzioni di razza, cultura e popolo.

I governi sfruttano l’ignoranza e la paura, mischia-no religione e terrorismoper conquistare il potere ecreare il regno della stupi-dità. Le religioni monotei-ste hanno il comuneobiettivo della pace e dellafelicità dell’uomo sullaterra.

Individui di fede e tra-dizioni culturali diversepossono e devono convi-

vere pacificamente insieme. Lo straniero, il diverso, laminoranza non basta trattarla con giustizia, ma nem-meno con tolleranza: si tollerano le medicine non lepersone.

Nei confronti di chi si trova in una posizione disvantaggio rispetto alla nostra società bisogna agirediversamente, dare a chi ha bisogno gli strumenti pervivere con noi senza alterare le sue caratteristiche cul-turali, altrimenti non avremo una società multicultura-le, ma solo una società dove una maggioranza potentetollera una minoranza debole.

Lo straniero deve essere uguale di fronte alla legge,nella parità di condizione di lavoro e retribuzione esoprattutto nel rispetto e nell’amore, anche se è l’amo-re la forma più difficile di accoglienza.

Solo entrando in quest’ottica di uguaglianza umana,dalla tolleranza potremo passare ad una giusta ed amo-revole società. E’ solo nel rispetto dell’altro e della sualibertà che il dialogo può esistere e fiorire.

Lions Club Morra De Sanctis “Alta Irpinia”

Dialogo fra le grandi religioni monoteiste: cristianesimo, ebraismo e islamismo

Dott.ssa Marina DapiceAddetto Com. Imm. e stampa V I circ..

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Nell’ambito del suo cinquantenario, il Lions Club diLamezia Terme, con il patrocinio del Comune diLamezia Terme, ma in piena autonomia finanziaria, haistituito le “Giornate Federiciane”, progetto culturale divasta portata che ha coinvolto la Città in tutte le suecomponenti: istituzioni, scuole, associazioni, cittadini,imprese.

Le manifestazioni dedicate alla figura di Federico II,stupor mundi, si ponevano alcuni obiettivi.

Da un lato di ricordare, stimolando la curiosità deicittadini lametini e radicando in essi il senso dellamemoria, una parte della città, che seppur ricca di sto-ria, appare come dimenticata.

Dall’altro traduce l’impegno in città del Lions Club edel suo presidente avv. Antonello Sdanganelli in unaottica di sussidiarietà orizzontale nell’autentico signifi-cato costituzionale, proprio nell’anno sociale del cin-quantenario della sua fondazione, offrendo alla comu-

nità un serie di eventi culturali, compreso un concorsoper gli studenti delle scuole superiori, una rappresenta-zione teatrale ispirata alla vita intima dell’imperatore,la presentazione di un libro su Federico II, e la statuache è autentica opera d’arte.

Peraltro, la figura di Federico II, che a lungo hadimorato ed amato il nostro castello ed i nostri luoghirendendo la città pariordinata, quanto a rango impe-riale, a Napoli, Palermo e Reggio, affrancandola daivincoli feudali e rendendola Città Demaniale, è il sim-bolo della ricerca di una nuova identità di liberazionedi mali endemici vecchi e nuovicon l’obiettivo primariodi radicare nella memoria collettiva il legame dell’im-peratore Federico II con il nostro territorio.

Illustrato il progetto in una conferenza stampatenutasi in data 18 novembre, le Giornate Federiciane,svoltesi dal 23 al 29 novembre in vari luoghi della Cittàsono state anticipate dal concorso “Premio Lions 2009Federico II”, per 21 studenti delle scuole superiori (LiceiClassico, Magistrale, Scientifico) che si sono misurati suun tema complesso che li ha impegnati in un lavoro diraccordo ideale fra passato e presente sulle doti di sta-tista e legislatore di Federico II.

E’ stata allestita una mostra nel Chiostro del SanDomenico, nella quale sono stati esposti abiti e costu-mi di epoca medievale realizzati dall’IstitutoProfessionale per l’Artigianato e Moda di LameziaTerme, e tavole raffiguranti edifici legati alla figura diFederico II: il Castello Normanno-Svevo e l’AbbaziaBenedettina. La mostra è stata visitata da migliaia di

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Lions Club di Lamezia Terme

Le “Giornate Federiciane”

avv. Caterina EgeoAddetto Stampa

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persone e, in particolare, è stata apprezzata da un cen-tinaio di studenti dell’area mediterranea (Egitto, Siria,Palestina, Giordania, Marocco, Libia, Tunisia, Israele) ingita culturale in Calabria.

Venerdi 27.11 al Teatro Umberto, alla presenza di unfolto pubblico proveniente anche da fuori regione, si èsvolto il convegno nazionale “Federico II in Calabria”.

Dopo i saluti del Sindaco prof.Gianni Speranza, el’introduzione del presidente avv. AntonelloSdanganelli che ha rimarcato l’ampia condivisione incittà del progetto culturale dedicato all’imperatoresvevo, è stata premiata Rossella Consoli, vincitrice delpremio Lions 2009 Federico II, riservato agli studentidelle scuole superiori, con la consegna di un pc porta-tile di ultima generazione.

La parte scientifica del convegno, presieduta dallaprof.ssa Giovanna De Sensi Direttore DipartimentoStoria Antica dell’Unical, si è articolata in una primafase dedicata all’architettura ed archeologia federicia-na del lametino con particolare riferimento al castellonormanno-svevo, condotta dalla prof.ssa FrancescaMartorana dell’università di Reggio Calabria e dal prof.Eugenio Donato.

Sono seguite l analisi storiche con metodo rigorosa-mente scientifico da parte del prof. SalvatoreTramontana dell’università di Messina, e dal prof. PietroDalena dell’Unical. L’uno ha esposto una tesi più tradi-zionalista dell’imperatore, ritenendolo un uomo realistalegato al suo tempo; l’altro ha riconosciuto le intuizio-ni innovative di Federico II nella legislazione ed ammi-nistrazione del regno, ricordando il legame con il terri-torio lametino.

In data 28.11 al complesso monumentale SanDomenico è stato presentato il libro di Felice RasoCostabile- past President del Club- “IL profumo deiNeroli”, ispirato alle vicende umane di Federico IIambientate a Nicastro, con gli interventi dello scrittoreSanto Gioffrè e del prof.Carmelo Carabretta. All’inizio,la compagnia teatrale Scenari Visibili di Dario Natale ha

rappresentato il suggestivo dramma “Prove di dialogofra padre e figlio: Federico II ed Enrico VII”, prodottodal Lions Club di Lamezia Terme, ispirato alle vicendenicastresi dell’imperatore.

Nella giornata conclusiva delle “GiornateFedericiane”, si è creato un evento-festa per le stradedel centro con un corteo in costume medievale consbandieratori e musici con le trombe a collo lungo epercussioni, che hanno attraversato le vie del centro fradue ali di folla assiepata ai bordi.

Alle 11,30, in via Garibaldi, alla presenza delle auto-rità civili, militari e di tutti i Lions Club del Sud, si ètenuta la solenne cerimonia di donazione della statuain bronzo alta circa 4 metri, raffigurante Federico II,realizzata dal Maestro Maurizio Carnevali, destinata adiventare l’autentico monumento della città.

Scene di autentica commozione collettiva hannosuscitato i discorsi celebrativi del Sindaco e del presi-dente del Lions Club Lamezia terme AntonelloSdanganelli.

Si è trattato di un avvenimento che trascende, evi-dentemente, le vicende ordinarie di una città, in quan-to esso rappresenta un’opera d’arte tale da divenire unriferimento culturale e sociale per l’intera comunità.

Ma le sorprese non erano ancora finite, poiché leGiornate Federiciane si sono concluse nella splendidacornice delle Cantine Lento, di proprietà del socioPietro Lento, produttore del pregiatissimo vino, espor-tato ed apprezzato in tutto il mondo Federico II, che haofferto a soci ed ospiti un gustoso buffet.

Durante le varie fasi del progetto, va rilevata la pre-senza costante e preziosa in tutti gli eventi del II° ViceGovernatore Michele Roperto, la cui carica ha di certodato valore aggiunto al Club.

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Art. 1 - Il Lions Club Napoli Virgiliano, con il sostegno del Distretto Lions 108YA, nell’ambito del TemaInternazionale “MOVE TO GROW”, allo scopo di incentivare l’avvio dei giovani ad attività professionali, artisti-che ed artigianali, organizza e bandisce un concorso per borse di studio, intitolato “Premio Emma Sorace”, daassegnare a giovani praticanti giornalisti residenti nelle regioni della Basilicata, Calabria e Campania.

Art. 2 - Il concorso è aperto a tutti i giovani studenti praticanti, di età non superiore a 30 anni, che alladata del 15 Febbraio 2010 risultino iscritti alle scuole di giornalismo nelle regioni della Basilicata, Calabria eCampania, e che non abbiano mai precedentemente esibito il lavoro in concorso del quale sono autori.

Art. 3 - Il concorso prevede l’assegnazione di n° 3 (tre) borse di studio dei seguenti importi: euro 3.000,00 (tre-mila/00) per il 1° classificato, euro 2.000,00 (duemila/00) per il 2° classificato, euro 1.000,00 (mille/00) per il terzoclassificato. Sono, inoltre, conferiti riconoscimenti ai concorrenti meritevoli, non vincitori.

Art. 4 - Le borse di studio sono assegnate da una commissione esaminatrice, composta da cinque membri, deiquali tre soci Lions. Il loro giudizio è insindacabile. La commissione esaminatrice indicherà anche i nominativi deiconcorrenti meritevoli non vincitori ai quali conferire un riconoscimento di merito.

Art. 5 - Il concorso ha per tema “Muoversi per Crescere”. I candidati, richiamandosi al motto internazionale“Move to Grow” dovranno elaborare un articolo giornalistico su un episodio che metta in luce un’attività umana(muoversi) che ha consentito di raggiungere obiettivi o traguardi significativi (crescere). L’episodio dovrà riguarda-re la ricaduta positiva nella sfera materiale o spirituale di un individuo o di una comunità. Ciascun elaborato nondovrà essere più lungo di 3 (tre) cartelle pari a 90 righe e a 6.400 battute complessive.

La commissione giudicatrice svolgerà i suoi lavori a Napoli e la premiazione avverrà nel corso di una cerimoniaconclusiva.

Ogni candidato dovrà far pervenire il proprio lavoro all’indirizzo indicato nel successivo articolo 6. Le spese postali, di viaggio, di soggiorno sono a carico esclusivo dei partecipanti.I lavori presentati non saranno restituiti al termine della manifestazione conclusiva.Art. 6 - Le domande di partecipazione, unitamente al lavoro indicato nell’articolo precedente, dovranno perve-

nire entro il termine del 10 Marzo 2010 alla Segreteria del “XIX premio Emma Sorace” presso la dott.ssa ClementinaMangini de Tommasis, Piazza Muzii n° 24/25 , 80128 NAPOLI.

Le domande, redatte in carta semplice, dovranno contenere: cognome e nome, luogo e data di nascita, domici-lio, numero telefonico, codice fiscale.

Alla domanda si dovrà allegare, pena l’esclusione:- Lavoro giornalistico effettuato- Scheda di partecipazione firmata con l’indicazione dell’argomento del lavoro e con informazioni riguardanti la

sua realizzazione ed eventuali note aggiuntive- Curriculum personale- Dichiarazione di accettazione incondizionata delle norme del presente bando e di esclusione degli organizza-

tori da ogni responsabilità per reclami di qualsiasi natura da chiunque siano essi presentati.I dati personali comunicati saranno utilizzati esclusivamente per le finalità strettamente connesse e strumenta-

li all’espletamento dei lavori della commissione giudicatrice. Art. 7 - I lavori della commissione giudicatrice si concluderanno entro il 30 Marzo 2010.L’assegnazione dei premi e dei riconoscimenti di merito saranno resi noti agli interessati entro la settimana suc-

cessiva a mezzo telegramma. I premi e i riconoscimenti saranno conferiti durante una manifestazione da tenersi a Napoli durante la quale

saranno presentate le opere vincitrici.Il giorno, il luogo e l’ora della manifestazione saranno tempestivamente comunicati agli interessati a mezzo di

apposito invito.Art. 8 - Gli organizzatori si riservano il diritto di pubblicizzare la manifestazione senza obbligo di riconoscimen-

to o corresponsione di diritti di alcun genere.La Responsabile del Progetto La Presidente del Club

Dott.ssa Angela Roselli Sorace Dott.ssa Giulia De Vita Pisapia

Lions Club Napoli Virgiliano

Bando di concorso per borse di studio Premio “Emma Sorace” - XIX Edizione

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Anno Sociale 2009-2010 - N. 2

Governatore Vittorio Del Vecchio

108Ya“Passione, Progettualità ed Azione a servizio dell’Umanità”

Rivista del Distretto 108 YA dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs

Napoli - Chiesa Gesù Nuovo

Spagna

Messico

Russia

Sudafrica

Cile

Bangladesh