Rivista incontro n68 dicembre 13

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n.68 - dicembre 2013

Rivista stampata su carta ecologica priva di cloro (ECF) ricavata da foreste a gestione sostenibile.

Editrice:Cassa Rurale Bassa Vallagarina

Direttore responsabile:Walter Liber

Coordinatore:Gianni Debiasi

Redazione:Angela Bonato, Mauro Canteri,Andrea Fracchetti,Francesco Gondola,Francesca Simonetti,Serena Zomer

Hanno collaborato:Alessandro Anderloni,Gianpaolo Armani,Maire Brusco,Greta Campostrini,Lara Campostrini,Cornelio Cavagna, Corrado Corradini,Giuliano Deimichei,Loris Fumanelli,Diego Gamberoni,Walter Liber, Martina Maddinelli,Matteo Mattei, Paolo Mondini,Francesco Penner, Francesca Pedrinolla,Alberto Poli,Sergio Ragno,Federico Rampini,Roberto Tescano,Primo Vicentini,Michele Zomer

Segreteria di redazione:Ufficio SociCassa Rurale Bassa Vallagarina Tel. 0464 678121

Stampa e progettazione grafica:Grafiche FontanariS. Margherita di Ala (TN)

Iscrizione registro stampa:Tribunale di Rovereton° 205 del 29/12/1995

Copertina:VersoMalga Cornafessa

foto di Stefano Gaiga

www.cr-bvallagarina.net

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L’EDITORIALE

L’ANALISI

UNO SGUARDO SUL MONDO

4 Un salto nello spazio per contare di più

6 Il grande crac Lehman non ha insegnato nulla

FOCUS COOPERAZIONE

8 Un alense in vetta alla cooperazione

10 Credito cooperativo, l’ora della collaborazione

IN PRIMO PIANO

12 Nuovi strumenti per l’edilizia

18 La visita di Cassa Centrale

NOVITÀ IN CASSA

20 L’omaggio natalizio ai Soci

22 Il servizio 730 e Unico 2014

SPAZIO ASSeT

28 ASSeT e il MART di Rovereto

NEWS COOPERATIVE LOCALI

30 In viaggio di studio

DAL TERRITORIO

32 Stella d’Oro e Soccorso alpino: la nuova autorimessa

34 La festa di San Martino

36 L’Arcivescovo incontra le realtà economiche locali

38 La finesta, uno sguardo sul territorio

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Pensando alle nostre comunità

di Primo Vicentini - PresidenteL’Editoriale

“Incontro” torna nelle case dei nostri lettori dopo le tante novità e gli avvenimenti di questi ultimi mesi che hanno interessato la Cassa e le nostre comunità.È ormai quasi una prassi – peraltro assolutamente obbligata – avvia-re qualsiasi ragionamento che riguarda il nostro presente e il nostro futuro chiamando in ballo l’attuale crisi, e le sue implicazioni sempre più pesanti.Come più volte ho già avuto modo di dire, è ormai evidente che nelle nostre società più che uno stato di crisi si è consolidato ormai un vero e proprio cambiamento strutturale, che in nessun caso ci potrà consentire di ripercorrere le strade e le logiche del passato.Anche in questi mesi, in questo procedere “obbligato” verso nuovi equilibri e nuove sostenibilità, la nostra Cassa ha dimostrato di avere idee molto chiare. Idee che si poggiano sulla convinzione che oggi più che mai è necessario puntare a un sempre maggiore rafforza-mento delle reti e dei circuiti locali, comunque vadano le vicende della macro-economia e della macro-politica.Non certo in una logica di progressiva autarchia o di esclusione, ma al contrario per porre un argine a tutto ciò che dall’esterno tende a imporre una formula “unica e omologata” di futuro, che azzera le storie, le culture, i pregi dei piccoli, le catene di reciproco sostegno e di solidarietà.Questo nuovo numero di “Incontro” è particolarmente ricco di reso-conti che vogliono testimoniare questa nostra impostazione e queste nostre volontà.In questa medesima visione prospettica della vita presente e futu-ra nelle nostre comunità si è collocata la recente visita pastorale alle diocesi di Ala e di Avio dell’Arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan. Nell’incontro che abbiamo avuto con Lui abbiamo accolto con piacere il suo invito a volare alto, a vedere l’essenzialità delle questioni e dei problemi.Non certo per subordinazione ad un potere temporale che ci pare sempre più confinato ad un retaggio storico fuori del tempo, e men che meno per accompagnare o supportare una idea di preminenza della nostra religione rispetto a qualsiasi altra…… ma semplice-mente per riportare una testimonianza qualificata e utile di un cam-mino possibile, sobrio e sostenibile. Peraltro, non possiamo neppure non ricordare a noi stessi che l’i-dea stessa della Cooperazione trentina (ma lo stesso vale anche per quella veneta) affonda le sue radici proprio nella tradizione della dot-trina sociale della Chiesa. Forti di questa evidenza storica che non possiamo e non dobbiamo in alcun modo dimenticare, mi sia consentito in chiusura accompa-gnare ai consueti auguri di Felice Anno Nuovo anche i più sinceri auguri di Buon Natale, in primo luogo a chi tra noi vive situazioni di sofferenza e di difficoltà.

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Partecipare il futuro in modo nuovo

di Giuliano Deimichei - DirettoreL’Analisi

È un dato di fatto che i nostri territori, sia trentini sia veneti, siano stretti in questi anni dentro a continue difficoltà, e siano sollecitate a porsi nuove domande, nel tentativo di ritrovare nuovi equilibri e nuove prospettive.Tutto questo vale tanto per le singole persone quanto per le aziende produttive, e le strutture di servizio.Nelle nostre famiglie, è sempre più elevato il numero di chi non ha più la tranquilla certezza di qualche anno addietro di un posto sicuro, certezza di commesse e di pagamenti, o la tranquillità di un reddito stabile. E dall’altro verso si fa davvero pesante la difficoltà dei nostri giovani di trovare una strada al termine degli studi.Cercare una soluzione a questi problemi non è certo facile, ma di sicuro non lo possiamo fare con le logiche del passato. Anche nelle nostre comunità sono tanti i nodi che stanno venendo al pettine: soffriamo di una burocrazia mastodontica e soffocante, le nostre aziende faticano a stare al passo con i tempi, ed in Tren-tino - ancora prima che nei nostri territori veneti - il livello di agia-tezza raggiunta ci ha resi pigri, inconsciamente passivi e timorosi. Rinchiudendoci in quel guscio dell’interesse personale che ci pare tanto più indispensabile ed essenziale quanto più prendiamo atto del deteriorarsi della situazione economica e sociale nella quale viviamo.Ed invece mai come ora dobbiamo fare le scelte esattamente oppo-ste, ed essere partecipi in modo nuovo e diverso del nostro comune destino.Come Cassa Rurale abbiamo proposto in questi mesi “SistemaCasa”, uno strumento finanziario che per la prima volta premia con un bo-nus particolare “chi fa lavorare la propria gente, quella che ha i suoi stessi valori e condivide le sue stesse scelte”. Lo strumento infatti si rende operativo solo tra clienti della Cassa. Tra persone cioè che condividono una medesima idea di futuro e di sviluppo sostenibile, con logiche di sobrietà, di vicendevole rispetto, di sostenibilità.Ci auguriamo che dentro questo circuito tutti possano trovare stimoli per “metterci del loro”, ricercando dentro logiche di reciprocità sia il proprio vantaggio sia quello del proprio territorio.Un territorio che manda continui segnali di nuove difficoltà, da regi-strare con preoccupazione, ma che genera anche segnali di ottimi-smo, di intraprendenza, di positività: cito per tutti, a titolo di esempio il recente insediamento ad Ala del primo stabilimento italiano del gruppo francese “Le Nappage” che è tra i più importanti produttori europei di prodotti monouso in carta per la tavola, o l’apertura di un nuovo servizio notarile nel centro storico di Ala, gestito dal Dott. Paolo de Biase.Sono segnali da cogliere, anche se non decisivi, e che ci fanno guar-dare al futuro con ottimismo, e con rinnovato impegno.

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uno sguardosul mondo

La partenza del vettore PSLV C-25con a bordo la sonda Mangalyaan

Il Premier IndianoManmohan Singh

Da “La Stampa” 5 novembre 2013 - Sintesi della Redazione

Un salto nello spazio percontare di più di Roberto Tescano - New Dehli

Con la sonda Mangalyann l’India entra nel ristretto club delle potenze dotate di capacità autonoma di esplo-razione spaziale.

L’India punta su Marte: con l’am-bizioso lancio della Mars Orbiter Mission (Mom) l’India tende non solo a dimostrare di avere raggiunto il più elevato livel-lo di sviluppo scientifico-tecnologico, ma più in generale ad affermare un rango globale che va molto al di là delle attività spaziali.Ieri il “Times of India”, uno dei principali quotidiani na-zionali, commentava la vigilia del lancio toccando nel testo dell’articolo solo la dimensione scientifica dell’im-presa ma, significativamente, intitolava: “La missione

verso Marte mira a potenziare le credenziali dell’India”.Non da oggi lo spazio è stato uno dei terreni privilegiati per una competizione in cui la vera posta in gioco non erano la scienza e la tecnologia, ma il prestigio dei Paesi, il loro rango, il loro status.Di fronte alla messa in orbita di una capsula con a bor-do Yuri Gagarin, nel 1961, l’America si sentì surclassata, umiliata, e trasse spunto da quella sfida per impegnarsi in uno straordinario sforzo capace di mobilitare con suc-

cesso enormi capacità sia organiz-zative che scientifiche.Come dice Niccolò Machiavelli, non è solo la forza a determinare il peso dei soggetti politici, ma anche la “fama”. E l’India ci tiene molto alla propria fama, e anche in que-sto caso una delle molle essenzia-li riveste una natura chiaramente competitiva.Per l’America c’era l’Urss, per l’In-dia soprattutto la Cina, che recen-

temente ha dimostrato un notevole attivismo in campo spaziale.Non manca, negli ambienti politici e intellettuali india-ni, chi manifesta una certa indifferenza rispetto a questo evento, riflettendo l’indiscutibile caduta del fascino delle imprese spaziali che si registra un po’ ovunque. E anche a livello popolare non si registrano grandi entusiasmi.Ma la critica più sostanziale si riferisce piuttosto a una

5Sotto ad un ponte a New Dahli(tratto da: www.fanpage.it)

riflessione su quelle che dovreb-bero essere le priorità di un Paese che è tuttora alle prese con enor-mi problemi sociali e con pesanti carenze infrastrutturali: la scienza e la tecnologia spaziale sono avan-zate, ma l’istruzione pubblica a livello di scuola elementare è in condizioni penose; si raggiungono i pianeti ma le strade sono spesso impercorribili.Niente di nuovo, certo, se si pen-sa a quali fossero le condizioni dell’Unione Sovietica alla fine de-gli anni ’50, al momento del suo straordinario sforzo e del clamo-roso sorpasso degli Stati Uniti in campo spaziale. E in fondo anche rispetto agli Stati Uniti, seppure ad altri livelli, non si può certo dire che il colossale sforzo sostenuto per il programma spaziale rivestisse una priorità oggettiva ri-spetto ad altre finalità del Paese (sanità, istruzione, lotta alla povertà).Eppure sarebbe un errore non attribuire a questo “ex-ploit” spaziale un significato politico molto concreto e non secondario.In un mondo che ha visto in pochi anni la fine del bi-polarismo americano-sovietico e il rapido tramonto del sogno unipolare americano, l’India è obbiettivamente uno dei pochi Paesi che possa aspirare a essere uno dei soggetti costitutivi di quel multipolarismo che sembra oggi essere l’unica opzione realistica per la gestione del sistema internazionale.In fondo anche lo sforzo sostenuto dall’India per dotar-si di armi nucleari si può interpretare in questa chiave, mentre sarebbe riduttivo interpretarlo unicamente con

riferimento alle tensioni con il Pakistan, e anche come elemento di equilibrio e deterrenza rispetto alla potenza della Cina.Il valore strategico-militare delle armi nucleari è inferio-re al loro senso politico. Basti considerare l’attaccamen-to di Francia e Regno Unito al loro possesso: certo non interpretabile in chiave di deterrente militare (tra l’altro non si saprebbe bene nei confronti di chi).Il loro status nucleare sorregge piuttosto l’inflessibile rivendicazione di membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’India sta cercando di aggiungere elementi per sostenere anch’essa una propria candida-tura, ed è qui che lo spazio conta, nella misura in cui soltanto un numero estremamente ridotto di Paesi è in grado di competere seriamente su questo terreno.L’India punta su Marte ma pensa a New York, al seggio permanente dell’ONU,… e al proprio futuro di Grande Potenza.

La Mangalyaan - Appunti di viaggioSintesi di articoli diversi apparsi su “ItaliaOggi”

L’India ha effettuato con successo il lancio di un satellite con destinazione Marte. La Mangalyaan, come è chiamata in modo informale la Mars Orbiter Mission, è partita alle 10:08 del 5 novembre ora italiana dal centro spaziale di Satish Dhawan, una volta terminato il conto alla rovescia di 56 ore. L’India entra così nella ristretta cerchia di quanti hanno tentato la missione verso il pianeta rosso. Del club fanno parte Stati Uniti, Unione europea, Russia, Cina e Giappone. Se il satellite riuscirà a entrare con successo nell’orbita marziana gli indiani saranno i primi asiatici a raggiungere il traguardo, man-cato dalle missioni giapponese e cinese. L’esito non appare peraltro scontato, perché meno della metà dei 51 viaggi verso il pianeta rosso ha avuto successo.Se la missione verso Marte andrà a buon fine l’India farà valere la propria tecnologia low-cost, come è stata definita da Reuters. Il costo della missione è fissato in 73 mi-lioni di dollari, una piccola parte rispetto a quello della missione Maven della Nasa, 671 milioni di dollari, il cui lancio è stato effettuato circa 2 settimane dopo, il 18 novembre.

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uno sguardosul mondo

Nei giornisuccessivi al crack

New Yorkdavanti all’ingresso

Il grande crac Lehman non ha insegnato nulla di Federico Rampini

L’impunità dei potenti e l’impotenza di chi non lo è, soprattutto se è giovane

Che fine ha fatto Richard Fuld? Sta bene, grazie. Dopo essere sta-to un simbolo dell’arroganza di Wall Street, cinque anni fa il chief executive di Lehman Brothers fu costretto a dichiarare bancarotta. Lunedì 15 settembre 2008 resta «una data segnata dall’infamia», come Roosevelt definì Pearl Harbor. Davvero una Pearl Harbor economica: cinque anni fa si mise in moto la concatenazione di catastrofi che hanno sprofondato l’A-merica e l’Europa nella più grave crisi dopo la Grande Depressione. Se qualcuno pensa che Fuld abbia paga-to personalmente, deve ricredersi. L’ex numero uno di

Lehman continua a fare affari a Wall Street. A capo della sua società Matrix Advisors, guadagna laute commissio-ni dando agli investitori i suoi consigli sulle strategie per arricchirsi, e perfino sulla «gestione del rischio». Le sce-ne dei dipendenti di Lehman che cinque anni fa usciva-no mestamente dal palazzo della banca, con gli scatoloni di cartone in cui avevano messo in fretta e furia gli effetti personali, illustrano il destino dei bancari, non dei ban-chieri. In decine di migliaia persero il posto a Wall Stre-

et, ma i capi anche quando han-no dovuto lasciare il posto hanno avuto trattamenti di riguardo: super-liquidazioni coi «para-caduti d’oro» multi-milionari. C’è perfino chi ha guadagnato tan-to dai crac finanziari. John Paul-son, capo di un “hedge fund”, ha comprato degli attivi di Lehman durante la procedura fallimenta-re, dai quali ha già ricavato un miliardo di dollari di profitti. Non è andata così per la stragran-de maggioranza degli americani.

Un rapporto del Dipartimento del Tesoro, fa il bilancio definitivo di quella crisi: 8,8 milioni di posti di lavoro perduti, 19.200 miliardi di dollari di ricchezza delle fa-miglie distrutta. Un sondaggio Gallup dà la misura del trauma anche psicologico: la maggioranza degli ameri-cani sono convinti che un’Apocalisse finanziaria di quel-

Da “La Repubblica” - 16 settembre 2013 - Sintesi della Redazione

7La sededi Lehman Brothers

le dimensioni può ripetersi e distruggere i loro rispar-mi prima che loro raggiungano l’età della pensione. Il magazine Time celebra il quinto anniversario con una copertina terribile: il Toro della Borsa è in festa, il titolo dice «Come Wall Street ha vinto», il sottotitolo è «cin-que anni dopo il crac, tutto potrebbe succedere un’altra volta». Perfino il Wall Street Journal, giornale conserva-tore, dedica la sua attenzione ai perdenti. In prima pagi-na c’è una grande inchiesta sulla Lost Generation. Non solo in Europa, anche in America i ventenni sono una Generazione Perduta. Malgrado il tasso di disoccupazio-ne giovanile sia solo un terzo o la metà rispetto ai paesi più colpiti dell’eurozona come Spagna Grecia e Italia, il Wall Street Journal osserva che i ventenni americani con un lavoro sono spesso confinati su «un binario di serie B, senza prospettive di carriera, e vedono sfumare per sempre la possibilità di avvicinarsi in futuro ai livelli di benessere dei genitori».Un’intera generazione, rivela l’inchiesta, «sta rinuncian-do o rinviando sine die tutti i riti dell’età adulta: il ma-trimonio, l’acquisto della casa, la nascita di un figlio». Per capire la copertina di Time, «come Wall Street ha vinto», bisogna risalire proprio al crac Lehman. Che sprofondò l’establishment in un terrore da «contagio si-stemico». E fu seguito da una svolta repentina. Lo stes-so ministro del Tesoro Hank Paulson (Amministrazione Bush) che aveva lasciato fallire la banca di Fuld, 24 ore dopo decise un salvataggio da 85 miliardi di dollari per il colosso assicurativo Aig. Nasceva così la dottrina «too big to fail»: ci sono colossi finanziari troppo grandi per-ché li si possa lasciare fallire (con il corollario del «too big to jail», nessun megabanchiere è finito in carcere). 600 miliardi finirono nel fondo Tarp per i salvataggi bancari. L’aspetto più pernicioso del «too big to fail», è l’incentivo implicito che offre ai banchieri perché rico-mincino ad assumere rischi eccessivi. Tanto, se finisce male sarà il contribuente a pagare il conto.

Dopo il Tarp, ebbe inizio l’èra segnata da uno straordina-rio protagonismo delle banche centrali, con l’esperimen-to estremo di politica monetaria condotto dalla regina fra loro: la Federal Reserve americana. Un esperimento fatto di massicci acquisti di bond sui mercati, per azze-rare il costo del credito e inondare di liquidità l’econo-mia. I rialzi poderosi delle Borse mondiali, Wall Street in testa, sono strettamente legati a questa terapia d’urto.

Richard Fund(nato a New York nel 1946)soprannominato a Wall Street “Il Go-rilla” per la sua competività

Richard “Dich” Fund è un banchiere e dirigente ame-ricano con un patrimonio netto di 160 milioni di dollari. Ha costruito la sua fortuna con una folgo-rante carriera in Lehman Brothers, in qualità di CEO (Amministratore Delegato) e come esponente della Federal Reserve di New York, esponente del Word Economic Forum, del Middlebury College e del New York Presbyterian Hospital.

Da www. Celebritynetwork.com

Giovanni Duns Scoto(1265 -1308)francescano, filosofo e teologoscozzese, beatificato nel 1993

“…è giusto che il mercante (ndr: ivi compreso il banchiere, il prestatore di denaro) riceva un’adegua-ta remunerazione, a patto, però, che egli arrechi un servizio utile alla comunità. Cosa questa che ha luogo, allorché i mercanti trasferiscono da un posto all’altro cose utili, se le conservano, se le migliora-no, se aiutano la gente comune a giudicare retta-mente il valore e il prezzo delle cose.”

…da “Quaestiones Quodlibetales”

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Un alensein vetta allacooperazione A cura della Redazione

Incontriamo il neo assessore provinciale alla cooperazione Tiziano Mellarini, da sempre socio della nostra Cassa Rurale

Da qualche settimana nominato as-sessore provinciale alla cultura, coo-perazione, protezione civile e sport, Tiziano Mellarini conosce bene la realtà della Cassa Rurale Bassa Val-lagarina e le peculiarità del territorio nel quale il nostro istituto di credito opera.Compiaciuti del fatto che per la prima volta un alense sia chiamato a questo importante incarico, facciamo con lui una analisi sull’attuale congiuntura economica e sulle prospettive per il futuro.

Assessore, che idea s’è fatto di questo mondo muo-vendo i primi passi nella nuova veste di responsabile provinciale dell’importante settore cooperativo? Diciamo che si tratta di un contesto molto significativo che ho avuto l’opportunità di conoscere a fondo, sia da sindaco di Ala che nei miei mandati di assessore provinciale all’a-gricoltura e turismo, confrontandomi spesso con le varie realtà cooperative che costituiscono un tessuto di base indi-spensabile per la nostra economia, in particolare quelle del

comparto agricolo. L’opportunità di avere oggi la responsabilità politica di questo mondo mi riempie di orgoglio e di senso di responsabilità e costituisce una sfida importante, perché arriva in un momento di grande cambiamento con la crisi econo-mica che fa sentire i suoi effetti negativi per famiglie e aziende.Penso che la ripartenza dopo la congiun-tura inizi proprio da queste realtà così legate al territorio e alla gente. È qui che costruiamo il nostro futuro.

Una considerazione che vale in par-ticolare per le Casse Rurali. Direi di sì, le modalità con le quali specie

nei prossimi mesi le Casse Rurali si approcceranno alle temati-che del risparmio e del credito saranno determinanti per mette-re benzina nel motore dell’economia trentina e - di conseguen-za - creare opportunità occupazionali.

focusCooperazione

Anno 2008al 110° anniversario della Cassa Rurale Tiziano Mellarini

9Alla 118ª Assemblea dellaCooperazione trentina - giugno 2013

Sappiamo che, in un momento difficile per l’economia, il va-lore del credito assume una valenza strategica; ecco allora che è importante pensare che con i risparmi di ciascuno di noi la nostra Cassa Rurale abbia l’opportunità di alimentare la fiducia nelle nostre imprese che dobbiamo vedere, oggi più che mai, soggetti vicini e non estranei. Perché in esse lavo-rano i nostri figli, i nostri amici, perché con il loro impegno fanno crescere il territorio creando quel sistema che permette al Trentino - meglio di altri territori - di ammortizzare gli effetti nefasti della congiuntura. Un ruolo che in modo parti-colarmente efficace la Cassa Rurale Bassa Vallagarina dimo-stra di saper assolvere con responsabilità e spirito di servizio in questi anni.

Qual è il valore aggiunto di un istituto di questo tipo?Fin dalla fine dell’800 questa Cassa Rurale è stata legata in-dissolubilmente col territorio, lo ha aiutato a crescere, conti-nua a sostenerlo nei momenti di difficoltà attraverso il rappor-to con la gente, promuovendo lo sviluppo economico, a cavallo fra la provincia di Trento e quella di Verona, legando così due terre che condividono valori comuni, come quelli del lavoro e, appunto, della cooperazione. Specie in un momento come questo nel quale le notizie che apprendiamo sull’economia sono spesso preoccupanti -così come alcune difficoltà occupa-zionali anche in realtà a noi vicine - occorre avere dei punti di riferimento immediati, diretti, dove il rapporto personale ha ancora un significato nobile ed è un valore.Per questo mi sono sempre piaciuti gli slogan che accompa-gnano l’attività di questa Cassa Rurale, e della quale anch’io ormai da moltissimi anni faccio parte in qualità di socio:

“Convergere per Crescere” e dal 2009 “Insieme per progredi-re” che sottolineano il contributo che essa continua a dare allo sviluppo delle comunità, dagli aspetti sociali a quelli culturali ed ambientali. In una parola al “benessere” della gente.

Il futuro della cooperazione in Trentino?Si tratta di una rete fondamentale per il nostro territorio, un momento di sviluppo che parte dal basso e unisce gente e ca-tegorie in uno sforzo comune. In questi anni vi sono state an-che alcune situazioni di difficoltà anche nel mondo coopera-tivo. Questo va detto, perché solo parlando con franchezza e correttezza si può costruire un futuro che abbia gambe solide. Però va detto anche che questi casi isolati non possono certo minare la fiducia di un movimento, quello cooperativo, che nella stragrande maggioranza dei casi esprime valori più che mai attuali e validi. Per i prossimi mesi e anni penso che la cooperazione e so-prattutto il settore delle Casse Rurali abbia il dovere di impe-gnarsi sulle direttrici del sostegno alle aziende e alla crescita dei giovani e delle loro iniziative imprenditoriali. Non si tratta solo di mettere a disposizione risorse economi-che ma di far crescere, valorizzare e selezionare quelle ini-ziative con alto contenuto di innovazione che possono dare sviluppo al territorio e fungere da punti di riferimento per i giovani.Da questo punto di vista non mancheranno il sostegno e l’apporto della Provincia per mettere in campo, attraverso fondi di rotazione ed altre iniziative, gli strumenti adeguati per supportare al meglio l’economia della Vallagarina e del Trentino.

10 Il pubblico del meeting

Creditocooperativo,l’ora dellacollaborazione di Walter Liber

Nel capoluogo piemontese il “polo” del credito coope-rativo del Nord Est (Cassa Centrale Banca e le società informatiche Phoenix e Ibt) ha incontrato 150 Bcc italiane per discutere di futuro.

La speranza è l’ultima a morire, come si dice. E se si guarda al futuro con occhi aperti (e piedi piantati per terra), si può sperare che il domani non sia peggio di

ieri, come accade da ormai cinque anni. A patto che non si sprechino risorse, e ci si concentri sull’obiettivo in ma-niera forte e unitaria. Le banche cooperative che si sono incontrate a Torino il 28 settembre scorso al meeting organizzato dal “polo” del Nord Est per la prima volta insieme (Cassa Centrale Banca e le società informatiche Phoenix e Ibt) hanno dato esattamente questo segnale. Basta competizione interna al sistema, è venuto final-mente il tempo di fare le cose assieme. Per le due “fab-briche” del sistema di credito cooperativo nazionale, Iccrea Holding (sede a Roma e copertura nazionale) e Cassa Centrale Banca (base nel Nord Est e servizi estesi a Bcc in molte regioni italiane), si tratta di mettersi intor-

no al tavolo e ragionare su pro-getti concreti di collaborazione. Perché tutte le banche - anche quelle cooperative - si trovano oggi a fare i conti con le stesse emergenze: necessità di dimi-nuire i costi di struttura, gestire le sofferenze sui crediti arrivate ormai a livello nazionale al 12%, aumentare la redditività. Argo-menti che interpellano la respon-sabilità individuale e di sistema. La risposta che è arrivata da To-

rino è confortante: si è respirato un clima diverso, sicu-ramente stimolato dalla crisi, ma affatto scontato fino alla vigilia.

focusCooperazione

Da “Cooperazione Trentina”periodico della Federazione Trentina della Cooperazione

La tavola rotondain primo piano Magagni e Fracalossi

11Mario Sartori Luigi Cristoforetti

IL CONVEGNOÈ toccato a Luigi Cristoforetti, presidente di Phoenix, nel suo saluto iniziale ai 450 amministratori e dirigenti presenti di oltre 150 banche da tutta Italia (e Repubblica di San Marino), porre in evidenza l’esigenza di fare rete in un’ottica di sussidiarietà a supporto delle banche co-operative.Giorgio Crosina, direttore di Phoenix Informatica Ban-caria e Stefano Bonomini, direttore di IBT - Informatica Bancaria Trentina, hanno rappresentato il futuro dell’in-formatica nel sistema cooperativo, i nuovi sistemi di controllo e i nuovi canali di servizio alla clientela.Per dirla con altre parole una banca che non starà solo in Banca, ma anche sul tablet, o sullo smartphone, il telefo-nino di ultima generazione. “L’attività remota delle banche si affermerà sempre di più” ha affermato Giorgio Crosina, “e anche il Credito cooperativo dovrà muoversi. Senza che per questo ci si debba trasferire su Internet, ma i sistemi di pagamento si evolvono ormai verso i servizi online, che utilizzano la rete”. E Phoenix è pronta a raccogliere la sfida. Stefano Bono-mini, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza della relazione tra le società informatiche e le banche clienti, che andranno sempre più caratterizzate da flessibilità e qualità del servizio offerto. E’ in questo ambito che si collocano i progetti di IBT, tra cui “Zero Carta”, che con-sentirà di effettuare tutte le operazioni bancarie comple-tamente in digitale. Mario Sartori, direttore di Cassa Centrale Banca, ha analizzato con molta lucidità “l’azienda” Cassa Centra-le: “Sappiamo fare bene il nostro mestiere - è stata la sua conclusione - ma oggi non è più sufficiente. Da soli non si va da nessuna parte”.Il direttore di Cassa Centrale ha provato ad elencare almeno quattro aree di collaborazione con Iccrea, tutte

urgenti e concretizzabili in tempi brevi: gestione del ri-schio, contenimento dei costi, aumento dei ricavi e im-patto della tecnologia sul modo di fare banca.Proposte che hanno lasciato il segno nella successiva ta-vola rotonda moderata da Luigi Giurato con i presidenti delle federazioni e di Iccrea: “l’esperienza nata in Trentino è cooperativa a tutto tondo, ed ha portato sicuramente valore al sistema migliorando l’efficienza”, ha esordito il presidente di Cassa Centrale Banca Giorgio Fracalossi. “Anche Ic-crea Holding è cresciuta molto. Ma dopo anni di competizione dobbiamo vedere la realtà con altri occhi, e mostrare grande senso di responsabilità. I bilanci impongono azioni, anche au-daci. Non dimentichiamo che il Fondo di garanzia dei depo-sitanti è intervenuto in questi anni con 800 milioni di euro. Possiamo continuare all’infinito così?”.Il presidente di Iccrea Holding Giulio Magagni non si è tirato indietro, affermando che “il clima è cambiato, è assolutamente inutile farsi concorrenza interna, perché la competizione si gioca fuori dal credito cooperativo. Dobbiamo razionalizzare i costi ed evitare sperperi, mettendo insieme il meglio che abbiamo. Dobbiamo essere uno dei motori forti per la crescita dell’Italia”.Temi che hanno trovato condivisione anche da parte dei presidenti della Federazione veneta delle Bcc Ilario No-vella (“giusto collaborare, ma anche una certa competizione migliora l’efficienza delle imprese”) e del Friuli Venezia Giulia Giuseppe Graffi Brunoro (“d’accordo, le Bcc de-vono anche diversificare i servizi per aumentare la redditivi-tà, come la consulenza avanzata”). In discussione c’è la partita fondamentale del modello di cooperazione verso il quale si vuole tendere. Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina, ha av-vertito: “se vogliamo rilanciare il credito cooperativo dob-biamo prendere il sacco per la cima, coinvolgendo tutti gli attori del sistema, senza mai dimenticare che non parliamo di banche, ma di cooperative”.

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Nuovi strumenti per l’ediliziadi Gianni Debiasi

Un insieme strutturato di finanziamenti per i privati e le imprese messi in campo dalla Cassa, e disponibili fino a fine 2014

“Guardiamo al futuro con serenità consapevole, e continuiamo a cre-dere che investire in quella politica della fiducia che abbiamo avviato fin dal primo manifestar-si della crisi, con una logica di anticiclicità, rappresenti il modo migliore di interpretare il nostro ruolo di Cassa Ru-rale, di Banca territoriale.” Con queste considerazioni il Presidente Primo Vicen-tini nel corso di tre serate ad Ala, Caprino Veronese e Bosco Chiesanuova ha aperto lo scorso novembre la presentazione dei nuovi interventi aziendali a tasso agevolato a favore dell’edilizia abitativa.Primi invitati gli artigiani e i tecnici professionisti. A Caprino e Bosco l’invito è stato esteso anche a soci e

clienti mentre per Ala e Avio, principalmente per mo-tivi di spazio negli Auditorium aziendali, si è preferito posticipare la presentazione dell’iniziativa alle comu-nità alla prima quindicina del prossimo gennaio.La nuova iniziativa si caratterizza (e questa è stata la seconda importante considerazione che il Presidente ha

voluto fortemente sottolineare!) per la volontà di fare sistema sul territorio, in primo luogo con i soggetti istituzionali e di rappre-sentanza che a vario titolo opera-no all’interno del circuito econo-mico edilizio.Per questo ai vari incontri hanno presenziato ed hanno portato i loro fattivi contributi anche le varie amministrazioni territoriali e comunali accompagnate in al-cuni casi dai responsabili degli

uffici preposti, nonché le rapprentanze delle diverse associazioni di categoria.Ma fare rete, all’interno delle diverse linee di finan-ziamento previste da “SistemaCasa”, non è soltanto questo: il progetto ricomprende infatti una innovativa formula, denominata “Circuito Plus”, che invita e sol-lecita direttamente i clienti ed i soci della Cassa ad una scelta consapevole che premia quanti hanno scelto le logiche cooperative della nostra azienda, ed operano all’interno di essa.

Il marchio dell’iniziativaAuditorium di Ala,l’intervento del Presidente

segue a pag 17

in primo piano

13L’incontro con i rappresentanti degli Artigiani che ha preceduto l’avvio dell’iniziativa

LA NUOVA CONSULENZA DEDICATA

Capire come fare per avviare i lavori, quali documenti presentare, a quali uffici rivolgersi, quali tempi prevedere…

Sapere con esattezza se una spesa è inserita nella normativa fiscale delle detrazioni per i lavori edilizi e per le altre spese ad essi collegabili (quali ad esempio l’acquisto di mobilio), conoscere la

misura della detrazione ammessa, capire le differenze tra ristrutturazione e riqualificazione energetica…

Essere informati sulle modalità corrette per effettuare il pagamento della merce acquistata o dei lavori edilizi effettuati…

Per tutti questi quesiti ASSeT avvierà un apposito servizio di consulenza gratuita ai sociPer saperne di più telefona all’Associazione o consulta il sito internet (vedi pag. 48)

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FORMULA

CIRCUITO

PLUS

con formula speciale per i giovani

per i clienti destinatari del contributo provinciale

COMPRO

ATTUALIZZOIL

CONTRIBUTO

Finanziamento concesso tramite mutuo ipotecario, con la caratteristica di finanziabilità di tipo fondiario (Ndr: il prestito non può superare in nessun caso l’80% del valore com-plessivo della spesa effettuata). “Compro” può essere richiesto sia per l’acquisto sia per la costruzione o il risanamento della prima casa di abitazione.· L’immobile deve essere situato nei territori di operatività aziendale· L’importo massimo concedibile è di 180.000 euro· La durata del finanziamento è variabile e in alcuni specifici casi può anche superare il

limite dei 25 anni· Il tasso di interesse applicato viene calcolato sommando al tasso Euribor a 6 mesi - che

rappresenta il riferimento base per il calcolo - una maggiorazione variabile a seconda della durata:

durata fino a 15 anni Euribor 6 mesi + 2,50%durata fino a 20 anni Euribor 6 mesi + 2,75%durata fino a 25 anni Euribor 6 mesi + 3,00%durata oltre 25 anni Euribor 6 mesi + 3,50%

· Spese bancarie di istruttoria euro 200,00

Formula speciale per i giovani (fino a 35 anni di età)Per tutti i primi 5 anni della durata del finanziamento la maggiorazione applicata al tasso Euribor viene ulteriormente decurtata di 25 punti base (dello 0,25%). In ragione di ciò dunque, ad un giovane che richieda un mutuo fino a 15 anni di durata, il tasso applicato nei primi 5 anni sarà quello Euribor 6 mesi (attualmente 0,50%) + 2,25%, per un totale ad oggi del 2,75%.

Il finanziamento è stato ideato per coloro che siano rientrati nella assegnazione del Con-tributo P.A.T. per l’acquisto e la costruzione della prima casa. Il prestito ha la forma tecni-ca di mutuo chirografario, per un importo corrispondente alla attualizzazione finanziaria del valore degli accreditamenti garantiti negli anni dall’Ente pubblico.

· L’immobile deve essere situato nei territori di operatività aziendale· L’importo massimo concedibile è di 100.000 euro · La durata è fissata in massimi 10 anni · Il tasso di interesse è previsto al 5% fisso per l’intera durata del finanziamento· Spese bancarie e di istruttoria: 0,50% dell’importo concesso con minimo di 100 euro· Imposta D.P.R. 601: 0,25% per i finanziamenti superiori ai 18 mesi· Condizione collegata a garanzia dell’affidamento: cessione notarile del contributo pro-

vinciale

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FORMULA

CIRCUITO

PLUS

per lavori effettuati tra clienti della Cassa Rurale FORMULACIRCUITO

PLUS

RISTRUTTURO Finanziamento concesso tramite mutuo chirografario, richiedibile sia per la ristruttura-zione sia per la riqualificazione energetica dell’unità immobiliare.Può essere richiesto anche per abitazioni non prima casa.Il finanziamento è inserito in un plafond di complessivi 3 milioni di euro.

· L’immobile deve essere situato nei territori di operatività aziendale· L’importo del singolo finanziamento è fissato in complessivi 30.000 euro· La durata è fissata in massimi 5 anni · Il tasso di interesse è previsto al 4% fisso per l’intera durata del finanziamento· Spese bancarie e di istruttoria: 0,50% dell’importo concesso con minimo di 100 euro· Imposta D.P.R. 601: 0,25% per i finanziamenti superiori ai 18 mesi

Si tratta indubbiamente del prodotto più innovativo ed interessante tra quelli di “Siste-maCasa”.Esso prevede infatti - espressamente - che la relazione commerciale sottostante ai fi-nanziamenti si perfezioni tra soggetti clienti o soci della Cassa. Con il fine di premiare la fiducia che essi si riservano l’un l’altro, e insieme premiando la fiducia che ambedue riservano all’istituto di Credito della propria comunità. Questo vincolo di reciprocità non è peraltro assoluto, perché il beneficio viene riconosciuto al raggiungimento della misura minima del 50% del costo complessivo dell’intervento di ristrutturazione o di riqualifica-zione energetica.

Per chi ristruttura Per l’artigiano· Si applicano tutte le condizioni previste

per il finanziamento “Ristrutturo” · Il tasso del mutuo chirografario viene ul-

teriormente ridotto alla nuova misura del 3% fisso per tutta la sua durata

· Tipologia del finanziamento: Anticipazio-ne credito (contratti/ordini o altro equi-valente)

· Importo massimo: euro 100.000· Durata: fino a revoca· Tasso: Euribor 3 mesi (arrotondato ai 10

cent. superiori) + spread del 3,50%· Commissione di messa a disposizione

fondi: 1,00%

Da sottolineare la previsione dell’anticipo contratti a favore dell’artigiano. Pur in una logica di subordinazione al merito creditizio che è comune peraltro a tutte le altre tipolo-gie di finanziamento di “SistemaCasa”, la Cassa riconosce in questo caso uno speciale bonus, prezioso in termini di liquidità messa a disposizione in via anticipata.

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PROVIAMO A FARE QUATTRO CONTI:

Due ipotesi di costo di ristrutturazione: la prima per interventi che non determinano miglioramenti all’efficienza energetica dell’edificio, la seconda che riguarda interventi dedicati per intero a tale finalità.Le due simulazioni rendono evidenti sia i risparmi derivati dal finanziamento della Cassa concesso a tasso agevolato sia i risparmi derivanti dalla attuale normativa fiscale, che consente detrazioni del 50 e del 65% della spesa effettuata.Le misure delle detrazioni fiscali per l’anno 2014 sono attualmente in fase di approvazione da parte del Parlamento, all’in-terno delle disposizioni della nuova Legge Finanziaria. I testi presentati dal Governo, (al momento in cui andiamo in stampa, in corso di esame da parte della V Commissione Bilancio) prevedono che esse rimangano invariate nelle medesime misure attualmente in essere (“potenziate” rispetto alla detrazione del 36% stabilita dall’art.16-bis del Tuir).

26 novembrela presentazione a Caprino Veronese

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Il settore edilizio presenta connotati diversi nei territo-ri veneti e trentini, e lo strumento individuato intende corrispondere efficacemente alle necessità sia degli uni sia degli altri, sommandosi ai contributi pubblici recente-mente deliberati dalla Provincia Autonoma di Trento, ed auspicabilmente rappresentando un incentivo di per sé sufficiente per un rilancio del settore anche nei territori della provincia di Verona serviti dalla Cassa.Da questo punto di vista, di rilevante impatto risulteran-no certamente i contenuti della Legge Finanziaria 2014. “L’auspicio di ognuno”, ha opportunamente precisato la Dr.ssa Franca Della Pietra che nelle diverse serate ha esposto con la consueta chiarezza le diverse opportunità di carattere fiscale collegate alle diverse tipologie di in-tervento edilizio, “è che anche per il prossimo anno, così come peraltro già inserito nella bozza governativa presentata all’e-same del Parlamento, siano confermati gli attuali incentivi.”Incentivi diversi a seconda della singola tipologia di in-tervento, ma che risultano tutti assolutamente vantaggio-si: basta dire che nella casistica più favorita (quella che fa riferimento agli interventi di riqualificazione energetica) la detrazione ammessa in fase di dichiarazione dei reddi-ti prevede un recupero che arriva addirittura al 65% del totale della spesa sostenuta!Da sottolineare infine gli apporti forniti da parte degli ar-tigiani locali già in fase di predisposizione del progetto. Ancora prima della stesura finale, nel corso di un con-fronto tecnico con la Direzione, i rappresentanti dell’As-sociazione di Ala e Avio hanno infatti preso visione dei vari finanziamenti, suggerendo utili integrazioni. In quella sede è emerso peraltro il condiviso rammarico per la attuale mancanza, anche nei nostri territori veneti, di una analoga struttura di rappresentanza della categoria.

Materiale pubblicitario a disposizionedelle ditte aderenti all’iniziativa

Auditorium di Alal’intervento di Armando Chizzola

20 novembrela presentazione a Bosco Chiesanuova

Nel caso in cui infatti il cliente o il socio si rivolga ad un artigiano o una ditta locale anch’essa cliente o socia, la Cassa prevede per ambedue particolari ed ulteriori vantaggi, forniti in via esclusiva.“Si tratta di una opportunità concreta che vuole favorire in modo diretto il nostro circuito economico e finanziario inter-no, in modo che se ne avvantaggi direttamente anche l’in-tero territorio, esaltando e favorendo le sue potenzialità di auto-sviluppo e le sue capacità di tenuta” ha chiosato in proposito il Presidente in risposta ad una specifica do-manda posta a margine dei lavori.

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La visita diCassa Centrale di Alberto Poli

Il CdA e l’intera struttu-ra di Direzione a con-fronto con i vertici di Cassa Centrale.

Una visita di cortesia, quella del 9 ottobre scorso, che ha suggellato l’ottima qualità delle relazioni tra i due Enti. Ma non solo; l’incontro con il Presidente Giorgio Fracalossi e il Direttore Mario Sartori di Cassa Centrale Banca ha rappresentato per la nostra Cassa una preziosa occasione per un’analisi della attua-le difficile congiuntura dei mercati e per uno sguardo prospettico in direzione di una sempre maggiore colla-borazione tra Enti del Movimento cooperativo trentino.E’ toccato al Presidente Vicentini rendere gli onori di casa. Gli ha fatto seguito il Presidente Fracalossi, che ha sottolineato il ruolo importante al servizio delle Casse

Rurali svolto da Cassa Centrale fin dall’anno della sua costituzione: nel 1974, con un capitale sociale di 500 mi-lioni di lire. Fracalossi ha poi ripercorso le tappe più significative di un percorso di crescita aziendale che non si è mai interrotto, sottolineando la lungimiranza della scelta strategica attuata nel 1997 di un allargamento delle at-

tività aziendali oltre i confi-ni trentini. Scelta supportata allora da un Accordo delle Federazioni Trentina, Vene-ta e del Friuli Venezia Giulia che ha dato la stura al pode-roso successivo sviluppo di Cassa Centrale Banca.E’ stato infatti sulla scia di tale allargamento che ne-gli anni si è poi costituito Nord-Est Asset Management “NEF” - Fondo comune di investimento del gruppo per

la gestione del risparmio -, l’allargamento nel 2002 a nuovi soggetti cooperativi di altre Federazioni regio-nali - grazie a un ulteriore aumento di capitale - e la nascita nel 2007 del Gruppo Bancario Cassa Centrale. Con al vertice la capogruppo Centrale Finanziaria del Nord Est e società controllante Cassa Centrale Banca nel cui CdA siedono tra gli altri anche i rappresentanti del colosso tedesco DZ Bank, a suggello di una collabo-

in primo piano

Il tavolo dei relatoriLa sede di Cassa Centrale Bancain via Segantini a Trento

19Il PresidenteGiorgio Fracalossi

Auditorium di Aviomomento dei lavori

razione di carattere strategico che ha volto la sguardo alle sinergie ed ai vantaggi di un rapporto privilegiato con il movimento cooperativo bancario ed assicurativo del Centro Europa.Subito dopo, rispettivamente nel 2008 e 2009, prendono il via due nuove realtà societarie ad elevata specializza-zione: Centrale Leasing e Centrale Credit & Real Estate Solutions.Ma che cosa fa nello specifico Cassa Centrale Banca, e in che modo - con quali logiche, quale struttura e quali strumenti - essa fornisce i propri servizi e prodotti alle diverse Casse Rurali trentine ed alle diverse BCC na-zionali, per un totale di circa 200 Aziende?A tutto questo ha risposto il direttore Mario Sartori, ri-cordando in apertura “i numeri” del suo Istituto.Oggi il Gruppo Cassa Centrale Banca si presenta come una realtà solida e bel patrimonializzata (coefficiente Tier 1 a 17,5%, di molto superiore a quanto richiesto da Basilea 3) e capace di esprimere forte redditività: l’utile netto 2013 ha raggiunto i 14,3 milioni con una raccolta di 8,5 miliardi di euro, in netto aumento anche per ef-fetto dell’attività di rifinanziamento presso la BCE per conto delle Casse Rurali e delle altre BCC nazionali.Le sofferenze lorde sono al 4%, ed il grado di copertura dei crediti deteriorati è del 50,8%.Qualche flash relativo all’attività svolta: la Banca ha attualmente in circolazione oltre 800 mila carte gestite, 182 banche aderiscono al suo servizio “Alm”, il sistema di monitoraggio e consulenza alle Casse per la gestio-ne dei rischi. E ancora, 120 banche aderiscono ai suoi servizi di Gestioni Patrimoniali, 189 a Nef (al Fondo Comune di Investimento Nord Est Fund), 153 ad Asset Management (Servizi Centralizzati di assistenza alla gestione dei rischi dei portafogli di proprietà degli Isti-tuti di Credito). Oltre 620, infine, gli Enti Pubblici che in 9 diverse regioni italiane si avvalgono in outsourcing del suo servizio di tesoreria .

Ma Cassa Centrale è soprattutto vicinanza alle esigen-ze delle Casse per quanto concerne i supporti della attività commerciale e di marketing, dell’attività finan-ziaria, di governance e di gestione delle informazioni, di fornitura di servizi di consulenza nel presidio del rischio e gestione dei costi. Il tutto senza invadere la autonomia e l’operato della singola realtà.L’incontro aziendale, a cui hanno partecipato con vivo interesse portando le loro osservazioni anche i vari componenti della struttura di Direzione della nostra Cassa, si è però quasi obbligatoriamente e naturalmen-te incanalato sulle prospettive del sistema trentino del Credito, e sulle sfide del prossimo futuro. “Sarà importante perseverare nella politica della reciproca collaborazione, vero valore aggiunto del nostro sistema”, ha chiosato in proposito il Presidente Fracalossi, “avviando nuove sinergie con il resto del Movimento cooperativo, ai vari livelli”. “In questi anni la BCE ha dato una mano a garanzia del-la solvibilità del sistema, italiano e non solo”, ha aggiunto Sartori “ma i problemi non sono certo finiti lì! Il problema del rischio credito è sempre più opprimente, le grandi banche si orientano su crediti “corporate” di livello primario, e que-sto ci costringe ad una attenzione sempre maggiore nell’e-rogare credito, soprattutto verso settori respinti dalle altre banche. Immagino un futuro dove la filiera organizzativa definisca fin dove le singole casse Rurali possono muoversi nel comparto “corporate” per poi successivamente affidarsi a istituti specializzati come Mediocredito Trentino Alto Adige, dove oggi Cassa Centrale Banca è presente con una forte pre-senza azionaria di partecipazione.”Articolato e vivace il dibattito conclusivo, che ha tocca-to il tema della migliore relazione - in una logica di rete - tra il principio della autonomia e quello del controllo preventivo delle criticità organizzative e di redditività della singola azienda, la questione della dimensione territoriale minima che garantisca l’efficienza di una Cassa, e gli impatti sulla relazione Cassa-cliente che de-riveranno da un futuro e massivo utilizzo delle nuove tecnologie.

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novità in cassa

L’OMAGGIO NATALIZIO AI SOCIAnche quest’anno in occasione del Natale la Cassa intende riservare ai soci un presente, come segno di attenzione nei loro confronti, e di augurio per le prossime festività.La modalità sarà quella già conosciuta ed ormai consolidata: ad ogni socio che si preoccuperà di validare agli spor-telli il buono sotto-riportato verrà riservata una borsa contenente prodotti gastronomici locali, da ritirare presso il Punto Vendita della Cantina Sociale di Avio presentando lo stesso coupon.

Per i soci che risiedono in Lessinia e a Caprino V.se che si troveranno impossibilitati a ritirare l’omaggio sarà possibile prendere accordi con il personale delle filiali.

L’iniziativa è frutto della collaborazione e della positiva sinergia instaurata fra la Cassa e le cooperative locali Famiglia Cooperativa Vallagarina, Cantina Sociale di Avio e Caseificio Sociale di Sabbionara. La tradizionale borsa, anche quest’anno in tessuto non tessuto e quindi riutilizzabile, conterrà una soppressa, una confezione di pasta fresca e una di tortellini, un taglio di mezzano di malga, mezzo litro di olio extravergine di oliva e una bottiglia di Enantio.Come per lo scorso anno l’omaggio è riservato ai soci che risultano titolari di rapporti commerciali con la Cassa, nella convinzione che ciascun socio possa qualificarsi come tale se interprete di scelte e comportamenti coerenti.Ricordiamo inoltre che a quanti hanno aderito al nostro appello per non ricevere più di un numero del periodico Incon-tro nella stessa famiglia, il coupon sarà spedito via posta. Presso gli sportelli sarà comunque disponibile un numero residuale di buoni, ma l’invito è quello di ritagliare e validare agli sportelli il buono riportato sotto. Nella stessa occa-sione i soci che lo vorranno potranno richiedere una copia del volume “Acqua in Val Lagarina - Valdadige Veronese”.

CALENDARIO E ORARI DEL RITIRO

da martedì 10 fino a martedì 31 dicembreda lunedì 6 fino a venerdì 31 gennaio

nei giorni che vanno dal lunedì al sabato compreso nei seguenti orari:8.30 - 12.30 e 15.00 - 19.00

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· Il termine ultimo per la presentazio-ne delle richieste di contributo è fissato al 31.01.2014

· Il modulo è disponibile agli sportelli e sul sito www.cr-bvallagarina.net

LA CASSA E LE ASSOCIAZIONIL’INCONTRO 2013“Fare rete sul territorio” è stato il filo conduttore della serata di lunedì 4 novembre, in cui la Cassa ha incontrato, come di consueto, le associazioni. All’invito, inoltrato per la prima volta in formato elettronico ed esposto nelle filiali, hanno risposto oltre 100 rappresentanti dei sodalizi, giunti all’auditorium della sede con la curiosità di conoscere le novità loro dedicate.Nel corso dell’incontro il Presidente ha sottolineato più volte come la Cassa ritenga necessario favorire e valorizzare i legami fra le realtà che operano a vario titolo nelle nostre comunità, soprattutto in questo momento di crisi. E queste parole, altrimenti astratte, hanno trovato subito una declinazione concreta nella prima presentazione di un nuovo prodotto aziendale, ideato proprio con questa finalità: SistemaCasa, una rete finanziaria a favore del settore edile, che restituisce un vantaggio economico sia alle famiglie committenti che agli artigiani, se clienti della Cassa. “Allo stesso modo - ha affermato il Presidente - vogliamo incrementare e rafforzare la rete di rapporti che ci lega alle associazioni, qualificandola attraverso una crescen-te fiducia reciproca.” La modalità principale sarà il logo personalizzato “Insieme da sempre” che le associazioni sono invitate ad apporre sui volantini delle loro iniziative e sul loro sito, con il collegamento alla homepage della Cassa. “Un marchio che caratte-rizza un’attenzione vicendevole, e la volontà di una sempre maggiore collaborazione.”Vari gli interventi che hanno dato voce a ringraziamenti, sottolineature (una per tutte la necessità di sfruttare maggiormente il servizio Digital Signage per pubblicizzare le iniziative delle associazioni sugli schermi TV nei saloni della cassa ad Ala e Avio), e richieste, come quella di promuovere i contatti fra le associazioni dei vari territori, di cui con tutta probabilità si occuperà ASSeT. Durante la serata non è mancato il richiamo ai dati economici, presentati in apertura dal Direttore, che si è soffermato sui dati di bilancio semestrale della Cassa, sottolineando come la nostra Banca sia al di sotto delle medie di sistema in relazione alle spese per il personale e al totale dei costi di gestione, mentre abbia un’incidenza maggiore rispetto alle Casse Rurali Trentine per quanto riguarda gli interventi sociali. Il Presidente ha definito questo dato meritorio dal punto di vista della responsabilità sociale, ma sempre più difficilmente compatibile con le esigenze di rigoroso controllo dei costi nell’attuale fase economico-sociale, ed ha richiamato l’aggiornamento dell’Atto di indirizzo, con cui il Cda ha stabilito, in merito alle associazioni, di sostenere le attività che vengono svolte esclusivamente in zona, e l’intenzione di ridurre il sostegno a favore delle iniziative editoriali. L’ultima parte della serata, seguita con molta attenzione dai presenti, è stata affidata alla competenza della dott.ssa Della Pietra, che ha illustrato le novità e le incombenze fiscali e normative riguardanti il mondo associativo - a partire dal nuovo spesometro istituito dall’Agenzia delle Entrate.

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IL SERVIZIO 730E UNICO 2014Anche per il 2014 la Cassa propone il servizio di assistenza fiscale per i propri soci in convenzione con il Caf Acli, e gli altri centri che aderiscono all’iniziativa, introducendo alcune novità. Il servizio, che nello scorso 2013 ha registrato oltre 1.200 adesioni, è apprezzato dalla compagine sociale per la convenienza e la semplicità d’accesso, oltre che per la competenza con cui viene svolto dagli operatori. A partire da quest’anno la Cassa, nell’intenzione di favorire principalmente il socio, diretto partecipe della cooperativa, e nello stesso tempo perseguire un’attenta politica di gestione dei costi anche alla luce del positivo incremento della compagine sociale negli ultimi anni, ha introdotto alcune variazioni in merito a destinatari e costo del servizio. Esso verrà riservato solamente al socio e al suo coniuge/convivente, cui sarà chiesto un contributo all’elaborazione della pratica rispettivamente di 10 e 20 euro. È comunque prevista la possibilità per gli altri componenti del nucleo familiare di accedere al servizio presso i locali della Cassa, segnalandolo allo sportello in fase di prenotazione, e corrisponden-do la tariffa a prezzo intero direttamente all’operatore, al termine della compilazione del modello 730 o Unico. Al pari della scorsa edizione la Cassa si occuperà della raccolta delle adesioni e della predisposizione degli ap-puntamenti, che cercheranno di accontentare per quanto possibile - considerato l’elevato numero di adesioni! - le preferenze indicate in fase di prenotazione. La compilazione verrà effettuata dagli addetti Acli presso il centro servizi di via Sartori ad Ala e nelle filiali di Avio, Rivalta, Bosco Chiesanuova; da quest’anno sarà possibile effettuare la dichiarazione in diretta anche nella filiale di Caprino Veronese, se perverrà un numero minimo di adesioni tali da giustificare la presenza dell’operatore.Inoltre, i soci che lo vorranno, potranno rivolgersi ai Caf Uil, Coldiretti e Cgil di Ala previo ritiro agli sportelli del modulo di attestazione della qualifica di socio/coniuge di socio, ed è in corso la valutazione per estendere la convenzione all’ufficio Coldiretti di Caprino V.se.

IL SERVIZIO IN SINTESI

• DestinatariIl socio e il suo coniuge/convivente, che intrattengano rapporti attivi con la Cassa.Possono richiedere il servizio 730 i lavoratori dipendenti con lavoro attivo nel periodo giugno/luglio 2014 o i pen-sionati. I lavoratori dipendenti che si trovano in altra situazione potranno prenotare la compilazione del modello Unico.Non possono usufruire del servizio i lavoratori autonomi titolari di partita I.V.A. ed i Soci diversi dalle persone fisiche.• Come aderireCompilare e riconsegnare il modulo di richiesta pubblicato nella pagina a fianco entro il 14 febbraio 2014. Il modulo sarà disponibile anche agli sportelli e sul sito www.cr-bvallagarina.net. • AppuntamentiIl servizio sarà erogato nel periodo compreso tra marzo e giugno 2014. Gli aderenti saranno avvisati al recapito indicato in fase di prenotazione in merito a luogo, data ed orario dell’appuntamento. Riceveranno inoltre l’elenco della documentazione da presentare al momento della compilazione.Il servizio in convenzione con le Acli sarà erogato ad Ala presso la struttura aziendale ex ambulatorio Tonello, e ad Avio, Rivalta e Bosco Chiesanuova presso le filiali. Da quest’anno la compilazione verrà effettuata in diretta anche a Caprino V.se, se vi sarà un numero minimo di 10 iscrizioni. I Caf Uil, Coldiretti e Cgil presteranno invece il servizio nei loro uffici di Ala e Rovereto; inoltre è in corso la valutazione per estendere la convenzione all’ufficio Coldiretti di Caprino V.se. • Modalità di pagamentoTramite autorizzazione dell’addebito del corrispettivo sul conto corrente della Cassa.

Per qualsiasi informazione o chiarimento è possibile contattare l’Ufficio Soci 0464678147 - 148

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SERVIZ IO NON IN CONVENZIONE – TARIFFA CAF DI RIFERIMENTO

:

- ( op er at or e A C L I )

- ( op er at or e A C L I )

- ( op er at or e A C L I - e l a b o r az i o n e d i r e t t a )

- ( op er at or e A C L I - e l a b o r az i o n e d i r et t a )

- ( op er at or e A C L I - e l a b o r a z i o n e d i re t t a )

G a r a n z i a d i R i s e r va t e z z a . L e i n f o r m a z i o n i c h e c i t r a s m e t te r à s a r a nn o g es t i t e e l e t t r o n i c am e n t e d a l l a C as s a R u r a l e B as s a

V a l l a ga r i na

New!

da riconsegnare agli sportelli

entro il 14 febbraio 2014

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LA CASSA INCONTRA I NUOVI SOCISono oltre 200 (per la precisione 215) i soci entrati a far parte della compagine sociale aziendale nel periodo 1 giugno 2012 - 31 maggio 2013; e a loro la Cassa ha dedicato lunedì 11 novembre una apposita serata. L’incontro è stato una piacevole occasione, per quanto possibile informale, per conoscersi meglio e approfondire gli aspetti più concreti e importanti dell’attività bancaria e della identità cooperativa aziendale.Si è parlato del ruolo del socio e dei suoi doveri, dei prodotti e servizi messi a sua disposizione in via esclusiva dalla Cassa e delle scelte fatte in questi anni per fronteggiare la crisi. Analizzate anche la specificità dell’essere Banca di territorio, e la complessità di una gestione che necessariamente dove avere l’obiettivo di incrementare il patrimonio aziendale e restituire nello stesso tempo a soci, clienti e comunità locali la maggiore quantità possibile delle risorse prodotte....I nuovi soci che hanno partecipato ai lavori sono stati, complessivamente, poco più di una ventina: numero indub-biamente non esaltante! Va osservato però che si è trattato della prima volta che la Cassa ha organizzato un evento di questo tipo (peraltro in un periodo dell’anno sicuramente non favorevole e carico di altri impegni). Per contro, as-solutamente positivo è stato il fatto che i presenti fossero tutti molto giovani, e che pur nel dopo-cena alcuni di loro avessero comunque saputo trovare il tempo e le motivazioni per arrivare fino ad Ala partendo da Bosco Chiesanuova, Caprino e Rivalta Veronese.Se dunque all’incontro del prossimo anno è lecito sperare che la quantità della partecipazione possa migliorare, per quanto ha riguardato la qualità ci si può senz’altro dichiarare del tutto soddisfatti!

I NUOVI PREMI AZIENDALI ALLO STUDIO 2014E’ di questi giorni l’esame da parte del Consiglio di Amministrazione della definizione dei nuovi bandi di concorso per l’assegnazione dei premi allo studio ed alla professionalità.Come si ricorderà, la Cassa da tempo aveva espresso la propria volontà di aggiornare e migliorare l’attuale regola-mento per la valutazione delle domande pervenute, facendo anche tesoro delle proposte che il neo costituito “Gruppo Giovani” ha in corso di elaborazione.Anche per il prossimo 2014, l’impianto generale della iniziativa aziendale risponderà alla confermata volontà di soste-nere l’impegno ed il merito dei nostri giovani. Non solo nei percorsi di studio della scuola secondaria, universitaria, post-universitaria e professionalizzante ma anche nel lavoro autonomo e nella libera impresa, quando connotati da originalità e spirito innovativo.

I termini di presentazione delle domande sono fissati per il 31 marzo 2014.

Gli esiti delle selezioni saranno comunicati nei tempi immediatamente successivi per consentire la effettua-zione della ormai tradizione cerimonia di premiazione entro la fine del mese di maggio.

I nuovi bandi di concorso, e ogni informativa di det-taglio saranno consultabili tra breve sul sito aziendale, presso gli sportelli o sulla pagina Facebook “LINKon-tr@giovani”.

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LA CASSA E L’ANNOSCOLASTICO 2013/2014Nel corso del mese di agosto, e fino alla prima metà di settembre, c’è stato un bel via vai di ragazzi e di giovani presso i nostri sportelli aziendali!Per il quarto anno consecutivo infatti la Cassa Rurale ha riproposto di ripetere l’iniziativa del Buono Scuola.A tutti gli studenti e gli scolari titolari di una posizione di risparmio presso il nostro Istituto - a partire dalla scuole elementari e fino al termine delle superiori - è stato infatti consegnato un apposito buono cartaceo di complessivi 20 euro, da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico presso i vari negozi e gli esercizi locali convenzionati: 21 in tutto, ad Ala, Chizzola, Avio, Sabbionara, Rivalta, Caprino Veronese, Cerro, Bosco Chiesanuova, Stallavena e S.Anna d’Alfaedo.I termini e le modalità dell’ iniziativa sono rimasti gli stessi degli anni precedenti: è peraltro diminuito l’importo della cifra messa a disposizione (nel 2012 il buono ammontava a 25 euro), ma tutto questo va ascritto alla ormai ben nota necessità della Cassa di essere sempre più attenta e rigorosa nella allocazione delle proprie risorse. 1.483 i giovani delle nostre comunità che hanno fruito dell’iniziativa per un importo complessivo di spesa di quasi 30.000 euro; e quelli tra loro che si sono rivolti al sistema delle Famiglie Cooperative hanno potuto accompagnare questo beneficio con la ulteriore opportunità di uno sconto fino al 15% sul prezzo dei libri di testo acquistati! Se figli di soci della Cassa infine, i genitori che ne hanno fatto richiesta hanno potuto beneficiare anche di un finan-ziamento fino a 500 euro a tasso zero e zero spese, restituibile in 10 rate mensili di 50 euro l’una.

L’OMAGGIO DI NATALE AI NOSTRI BAMBINIAnche quest’anno, in occasione delle festività natalizie, la Cassa Rurale desidera omaggiare i più piccini con un libretto differenziato per fascia d’età.Nel mese di dicembre verranno infatti messi a disposizione degli asili nido e delle scuole materne dei nostri territori di competenza più di 1.500 libricini, che le educatrici e le insegnanti provvederanno a consegnare ai loro bambini.Per i più piccoli dell’asilo nido, all’interno di un simpatico libretto della collana “Chi sono io?”, un animaletto si trasformerà di pagina in pagina in un altro sempre diverso, dando spazio all’immaginazione e stimolando fantasia e curiosità.Per i bambini della scuola materna viene invece proposto un volume della collana “L’enciclopedia dei piccoli” della casa editrice “La Coccinella” . Nelle varie pagine, consultate preferibilmente con l’ausilio di un adulto in modo da favorire momenti di interazione e di confronto, il bambino compirà un simpatico viaggio nelle più comuni esperienze della sua vita quotidiana.

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LA STRENNA 2013 AI SOCI“Acqua in Val Lagarina - Valdadige Veronese”: nel solco della tra-dizione editoriale curata per i soci e titolata “L’uomo e il territorio”, prosegue quest’anno l’interessante viaggio sul tema dell’acqua.Il volume, che segue al testo “Acqua in Lessinia” pubblicato nel 2010, è dedicato ai territori della Val Lagarina e della Valdadige Ve-ronese, profondamente segnati dalla presenza di questo elemento vitale. L’acqua è, infatti, la chiave della vita: è una risorsa cruciale per l’u-manità e il resto del mondo vivente. Tutti hanno bisogno di acqua, non soltanto per bere.Un elemento, l’acqua, che per tutto il Trentino e il Veneto è anche identità, dato caratteristico, patrimonio di natura bagnata da fiumi, torrenti, laghi e mare.La società utilizza l’acqua per generare e sostenere la crescita eco-nomica attraverso attività come l’agricoltura, l’industria manifatturie-ra, la produzione di energia e il turismo. L’acqua viene altresì impiegata per attività sportive e ricreative, diventando elemento di benessere e di svago.Gli argomenti sviluppati nel libro sono molteplici: dai corsi d’acqua alle opere di regimazione, dalle sorgenti e ac-quedotti ai pozzi e alle fontane, dai canali di derivazione alle centrali idroelettriche, dalla nascita dei consorzi irrigui ai nuovi sistemi di irrigazione, dallo sci al nuoto e ad altre pratiche sportive. Argomenti tutti che avrebbero richiesto maggiore spazio per una trattazione più esaustiva, vista anche l’abbondanza della documentazione a disposizione. Notevole attenzione è stata data alle immagini, sia d’epoca che attuali, alle quali è affidato il compito di rappresentare in maniera efficace il territorio e, nello specifico, alcuni interessanti aspetti legati all’acqua.Il volume, ideato e curato da Gianpaolo Armani, si avvale dei validi contributi di Giorgio Lucchini, Marco Segabi-nazzi, Giada Vicenzi e Paolo Zanchetta, che hanno tratto importanti notizie, spesso inedite, da ricerche pazienti e meticolose effettuate nei vari archivi storici. Il suggestivo apparato iconografico è opera del fotografo Giulio Malfer.Il libro parla dell’acqua, ma vuole anche lanciare un chiaro messaggio di impegno a non disperdere un patrimonio così importante, perché l’acqua è: salute, vita, futuro.

Commento di Gianpaolo Armani

Calendario di presentazione

· Venerdì 13 dicembre ore 20.30 - AVIO - Sala Conferenza della Filiale· Mercoledì 18 dicembre ore 20.30 - ALA - Sala dell’Auditorium presso la Sede La presentazione del volume sarà curata da Alessandro Anderloni. Narrazione musicale “Suite d’acqua”, con la partecipazione dei violinisti Lorella Baldin e Maria Vicentini.

Il ritiro della strenna Il volume potrà essere richiesto ai nostri sportelli al momento della consegna del Buono per il ritiro dell’Omaggio di Natale 2013.

A tutti una buona lettura!

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spazio ASSeT

Info

ASS

eT

ASSeT E L’ARENA DI VERONAOPERA ON ICESabato 28 settembre ad ore 18.00 un pullman gremito di Soci ASSeT è partito da Avio con destinazione Arena di Verona, dove è andata in scena la terza edizione dello show “Opera On Ice”.I più grandi campioni di pattinaggio artistico su ghiaccio hanno al-lietato la serata.La madrina dello spettacolo, Carolina Kostner, ha incantato i 12mila spettatori volteggiando sulle note del “Va pensiero” del Nabucco di Verdi, “La danza delle ore” da “La Gioconda” di Ponchielli. Un cast composto dai migliori pattinatori del mondo con l’accom-pagnamento di splendide voci liriche, 200 elementi del coro e l’or-chestra della Fondazione Arena di Verona.Per chi non avesse partecipato alla serata, nessun rammarico… una replica dell’evento andrà in onda nel periodo natalizio su Cana-le 5 condotto da Alfonso Signorini e Costanza Calabrese… certo non con le stesse emozioni che è capace di trasmettere dal vivo l’Arena di Verona!

NATALE IN ARENASabato 7 dicembre (nei giorni in cui “Incontro” raggiunge le case dei propri lettori) ASSeT accompagna i pro-pri Soci all’arena di Verona in occasione della trentesima rassegna internazionale del presepio, esposizione di presepi e opere d’arte provenienti da tutto il mondo e ispirate al tema della natività. Quest’anno la rassegna è dedicata a Papa Francesco che porta lo stesso nome dell’inventore del presepio, san Francesco.L’occasione consentirà anche di apprezzare una magnifica Verona, addobbata per le festività.

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ASSeT E IL MART DI ROVERETOANTONELLO DA MESSINA… FA IL BIS! Sono state necessarie due date per accontentare le tante richieste dei no-stri Soci alla mostra evento del 2013 sulla figura del grande pittore del Quattrocento Antonello Da Messina.Si è trattato del momento più im-portante dell’attività espositiva del Museo di quest’anno, tante infatti sono state le importanti concessioni internazionali delle opere da istituzio-ni culturali quali la Galleria Borghese di Roma, i Musei Civici di Venezia, la Fundación Colección Thyssen Bor-nemisza di Madrid, il Philadelphia Museum of Art e il Metropolitan Mu-seum di New York… solo per citarne alcune. Con la guida della nostra affezionata dott.ssa Amina Pedrinolla che rende le visite al Mart ancora più interes-santi di quanto già non lo siano, il gruppo ha potuto conoscere ed ap-prezzare la figura del grande artista

e del suo tempo attraverso lo studio degli intrecci storico-artistici di un personaggio che ha saputo cogliere sfumature psicologiche e caratteristiche intime dell’esistere. Interessante è stata anche la visita guidata dell’al-lestimento “L’altro ritratto” in cui sono esposte opere che cercano di rispondere alla domanda se sia ancora possibile oggi fare arte con un ritratto. Vedere la soddisfazione e la grande richiesta da parte dei nostri Soci non può che dare stimoli per nuove future uscite!

LA MAGNIFICA OSSESSIONEUn’altra tappa al museo di Rovereto, con la quale ASSeT ha una consolidata collaborazione, è stata in occasione del-la mostra “La magnifica ossessione” a fine novembre.Per i suoi dieci anni di attività il Mart ha ideato un percorso espositivo di quasi 3.000 opere permettendo così di esplo-rare il patrimonio del museo nella sua integrità ed eterogeneità di dieci anni di esperienza. Un percorso sì cronologico ma che procede in realtà per forti cambi tematici: le opere sono infatti disposte senza gerarchie visive mischiando le collezioni ed esaltando le differenze tra le categorie.

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PROSSIME USCITE“VERSO MONET” Presso la Gran Guardia di Verona, a fine gennaio è prevista la visita guidata all’attesa mostra “Verso Monet”, la grande esposizione tematica che riper-corre quattro secoli tra i più fecondi nella rappre-sentazione della natura su tela e dell’intera storia dell’arte.L’iscrizione obbligatoria va fatta tassativamente en-tro il 20 dicembre.

“MUSE” DI TRENTOIl 2014 apre in bellezza! Dopo l’uscita alla Gran Guardia di gennaio abbiamo infatti in cantiere una visita guidata al MUSE , il nuovo museo delle Scienze di Trento.“Dinamico, futuristico, interattivo, insolito, moderno, bio-tecnologico...” tanti i commenti di chi già ha avuto il piacere di visitarlo.

Non mancheremo anche noi di addentrarci tra i cinque piani del percorso espositivo che racconta la vita sulla Terra: partendo dall’alto dove si incon-trano sole e ghiaccio, scendendo ad approfondire le tematiche della biodiversità, della sostenibilità, dell’evoluzione fino al piano interrato con la meravi-glia della serra tropicale....Non perdetevi questa bellissima opportunità! Tutti i dettagli della visita, prevista per fine febbraio, vi saranno dati al più presto.

GLI AUGURI DEL DIRETTIVOIl Consiglio direttivo di ASSeT Bassa Vallagarina vuole porgere gli auguri natalizi a tutti i lettori e ringraziare i soci che in quest’anno hanno preso parte alle attività proposte o addirittura hanno preziosamente proposto idee e uscite. Un grazie, inoltre, anche a tutti gli enti e le cooperative locali che da anni stanno collaborando con affiatamento e ottimi risultati, tra i quali le cantine sociali di Ala e di Avio e la Famiglia Cooperativa. Si prevede che anche il 2014 non deluderà: sono infatti in cantiere numerose iniziative nuove, oltre a quelle oramai consolidate. Tra le prime si contano una collaborazione con alcune scuole medie del territorio per soste-nere le attività di recupero e studio pomeri-diano, l’attivazione di uno sportello informa-tivo di consulenza fiscale e normativa legata al progetto “SistemaCasa” (cui è dedicata una finestra apposita in questo numero di “Incontro”) e l’incremento delle attività gra-vitanti attorno al progetto degli orti ad Ala, sempre meglio organizzati e strutturati. Tra quelle già note, invece, varie uscite cul-turali - immancabili saranno le visite guidate al MART e l’appuntamento estivo all’Arena di Verona -, serate informative varie, il ser-vizio di distribuzione della bio-cesta e molto altro ancora.

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newsCOOPERATIVE LOCALI

IN VIAGGIO DI STUDIOIl 30 luglio scorso un gruppo di viticoltori della bassa Vallagarina si è recato in viaggio di studio nella zona della valle del Sarca per poter visionare alcune realtà viticole che da qualche tempo si sono avvicinate al metodo di coltivazione biologico.Al viaggio, organizzato congiuntamente dalla Cantina Sociale Avio e dalla Famiglia Cooperativa Vallagarina, hanno partecipato circa 30 agricoltori accompagnati dal tecnico dell’unità viticoltura della Fonda-zione E.Mach Marino Gobber.Si sono visitate aziende agricole di diversa dimensione, dal piccolo viticoltore professionista che conferisce alla cantina sociale fino al vi-gnaiolo che trasforma e vende i propri vini, passando da aziende di imprenditori puri con direttore e operai fissi, tutti però accumunati dalla conduzione biologica dei vigneti.

Durante la visita alla cantina sociale di Toblino, si è tenuto un incontro con il direttore della struttura che ha approfondito alcune delle motivazioni per le quali la scelta del biologico può essere strategica per il futuro, rimarcando la necessità per tutta l’agricoltura di essere particolarmente attenta agli aspetti del rispetto del vicino e della cittadinanza. La giornata si è conclusa presso l’azienda Pisoni Francesco, vignaiolo e distillatore, che da una decina di anni coltiva i vigenti con il metodo biologico.Certamente è stata una giornata intensa, ricca di spunti e di idee che possono essere introdotte anche nella nostra realtà avvicinan-dosi maggiormente al metodo di coltivazione biologico, magari guardando con meno sospetto anche a chi già da qualche tempo coltiva i propri campi con questo metodo proprio in bassa Vallagarina.

JOB’S COOP E LE SUEMOLTEPLICI ATTIVITA’

Job’s Coop Società Cooperativa di produzione e lavoro è nata ad Ala nel 1986, e oltre al settore dei lavori socialmente utili si oc-

cupa della realizzazione e manutenzione di aree verdi, parchi e giardini, impianti di irrigazione, taglio e potatura di piante ad alto fusto, giardini pensili,

piante in idrocoltura per interni, piccoli lavori edili e cimiteriali, portierato, gestione auditorium della Cassa Rurale Bassa Vallagarina e sgombero neve. Dal 1992 ha la propria sede, con annessi uffici e magazzino, a Mori ed i suoi ambiti d’intervento sono principalmente in Vallagarina L’attività “sull’ambito privato” è svolta dai soci lavoratori dipendenti, principalmente sul settore verde. L’azienda dispone attual-mente di 40 mezzi, (tra autoveicoli, autocarri e macchine operatrici), veicoli e attrezzature proprie ed adeguate per la realizzazione e manutenzione delle varie opere inerenti al verde. Dalla lavorazione del terreno, scavi e livellamenti, fino alla messa a dimora e gestione delle piante, realizzazione tappeti erbosi anche con prato a rotoli pronto effetto. Realizza infine ogni intervento di manuten-zione, trattamento e potatura, lavori edili riguardanti le aree esterne, murature, sottoservizi e pavimentazioni.Da qualche anno la Cooperativa si è rivolta anche al settore del verde d’interno con l’utilizzo di piante in idrocoltura (coltivate nell’acqua in vasi con argilla espansa) particolarmente adatte per hotel, uffici e aziende. Grazie alla facilità di manutenzione e ge-stione questa modalità di coltivazione garantisce infatti ottimi risultati anche ai meno dotati di “pollice verde”.Grazie alle attività nei lavori socialmente utili convenzionati con l’ente pubblico, durante il periodo estivo Job’s Coop supera facil-mente le 100 unità lavorative, e registra complessivamente un fatturato medio annuo di circa 2 milioni di euro.

Società Cooperativa, sede legale: 38065 MORI (TN) - Via Terranera 75/77Tel. - 0464/919191 - Fax 0464/919100 - E-mail: [email protected]

FAMIGLIA COOPERATIVA VALLAGARINA

JOB'SCOOP ®

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FAMIGLIA COOPERATIVA VALPOLICELLA:presto una nuova filiale a Pedemonte La cooperazione di consumo in Valpolicella è rinata nel 2005 grazie al Consorzio SAIT che ha approvato l’adesione della Famiglia Cooperativa Valpolicella. Dopo l’apertura dell’agosto 2005 del primo punto vendita di 180 mq di superficie con assortimenti com-pleti nel capoluogo di Sant’Ambrogio di Valpolicella e grazie all’introduzione della Carta In Cooperazione ad oggi si sono associati più di 400 nuovi soci.È stato un ritorno molto atteso, poiché la Valpolicella (con i comuni di Dolcè, Fumane, Marano, Negrar, Pescantina, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio, Sant’Anna d’Alfaedo e l’ex comune di Parona) è sempre stata sensibile alla cooperazione, già dagli inizi del 1900. Intorno all’anno 1960 si contavano nella zona una ventina di cooperative nei settori vitivinicolo, marmifero e di consumo. Da qualche anno la Famiglia Cooperativa Valpolicella, fondata nel 1961, ha però avviato una nuova fase della sua storia, strigendo rapporti di collaborazione con la cooperazione trentina, prima la Cassa Rurale Bassa Vallagarina e quindi con il Consorzio Sait e la Federazione Trentina della Cooperazione. Il progetto è quello di creare una rete di negozi nella zona, per tornare ad assicurare un servizio alle comunità locali nella fascia pedecollinare nel settore del consumo, del turismo e dei servizi che ora mancano. Il modello è quello già collaudato da 120 anni in Trentino che sta dando molta soddisfazione alla comunità locale. Quest’anno 2013 ha una valenza importante perché dopo vari contatti e riunioni con le cooperative della Valpolicella si è riusciti ad effettuare la prima fusione per incorporazione della Coop. Pedemonte nella Famiglia Cooperativa Valpolicella. Così facendo la compagine sociale si è attestata a più di 500 soci con un apporto nel patrimonio sociale di un immobile sito nel comune di San Pietro in Cariano, precisamente nel paese di Pedemonte dove si sta progettando l’apertura del secondo punto vendita affiancato da un bar/trattoria con annesse sale riunioni al primo piano. Inoltre, grazie alla collaborazione di Carserver società leader in Italia per il noleggio a lungo termine associata all’Alleanza delle Cooperative Italiane, la cooperativa dispone di un Fiat Doblò per la consegna della spesa a casa e altri servizi annessi per i soci e i clienti impossibilitati alla mobilità. Questo progetto, appena possibile, verrà proposto a tutte le amministrazioni locali tramite gli assessorati alle politiche sociali. L’impegno della Famiglia Cooperativa Valpolicella e dei soci è a 360 gradi pertanto confidiamo che il futuro si prospetti in un clima più sereno dell’attuale.

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dal TERRITORIO

Stella d’Oroe Soccorso alpino: la nuovaautorimessadi Maire Brusco

Resoconto di una giornata speciale per il volontariato alense e per tutta la comunità

Inaugurata domenica 15 settembre la nuova autorimessa per i mezzi della Stella d’Oro Bassa Vallagari-na e del Corpo Nazionale Soccorso Alpino Ala-Avio, importanti asso-ciazioni di volontariato che offrono un aiuto concreto al territorio e alla comunità, esempio assoluto di cooperazione e sinergia. Viene riportato di seguito il resoconto della giornata che ha visto protago-nisti non solo i volontari delle due istituzioni, ma anche molte figure che hanno collaborato per la riuscita del progetto, costato ben 200.000 euro. Dopo la S. Messa e

il corteo aperto dalla Banda Sociale di Ala seguita dai volontari in divisa, ha subito preso la parola il Presiden-te Emiliano Trainotti elencando le autorità presenti e ringraziando tutti i tecnici che hanno messo a disposi-zione le loro competenze a titolo gratuito: Elena Bertè (architetto), Mara Dossi (geologo), Luca Fabbiani (ar-chitetto), Luca Marasca (geometra), Stefano Emanuelli (geometra), Michele Colato (perito), Franco Mariotto (geometra). Menzionati anche i Frati Cappuccini per la concessione della costruzione in adiacenza al loro ter-reno, la giunta Tomasoni per la concessione del terreno in uso e parte del finanziamento, l’assessore Mauro Gil-

mozzi e il dott. Miannulli, la ditta ElettroC di Cristoforetti Gianpaolo per la manodopera gratuita, l’im-presa edile Cazzanelli Francesco per il tempo non solo lavorativo ma anche personale dedicato alla realizzazione della costruzione. Un ringraziamento è stato inoltre rivolto dal Presidente Trainotti an-che alla Cassa Rurale Bassa Valla-garina che da sempre ha creduto nelle due associazioni, alle quali

ha concesso un apposito finanziamento a tasso zero, e ai membri del C.d.A. che personalmente, con la propria firma, hanno garantito per la concessione del mutuo. Un ringraziamento “speciale” è andato infine anche a tutti quei volontari che quasi sotto voce chiedevano: “Com’ela con sta tettoia?”, e sono stati quella pacca sulla spalla per

I volontari delle due Associazionidavanti alla nuova autorimessa Il taglio del nastro

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ricaricare le energie e andare avanti, all’attuale giunta di Ala, che si è decurtata l’indennità e ha donato € 3.500 e al Sindaco Peroni per la cortesia riservata; al Colorificio Giovanazzi che ha donato la tempera e ai volontari che hanno imbiancato, al Vice Presidente che ha coordina-to l’evento, alla Banda Sociale di Ala, alle donne Rurali impegnate nella realizzazione del buffet e alla Società Ciclistica di Ala che ha donato il vino per il brindisi. Espressa infine gratitudine nei confronti di Gianni To-gnotti e Andrea Cazzanelli che circa dieci anni fa (dopo aver valutato l’idea di Emiliano Trainotti di unire le due associazioni, vista l’esigenza comune di un’autorimessa) hanno deciso di portare avanti questa iniziativa con co-stanza e dedizione fino ad oggi.La vecchia sede poteva ospitare solamente due mezzi e i restanti venivano parcheggiati all’aperto, ma visto il co-sto di un’autoambulanza (circa 100.000 euro) e degli altri mezzi di soccorso, era chiaro servisse una soluzione. In seguito ha preso la parola proprio l’ex Presidente della Stella d’Oro Gianni Tognotti, aprendo con una frase di grande rilievo: “Oggi siete testimoni di un qualcosa che è stato costruito da molti ed è a disposizione di tutti” specifi-cando che “l’associazione è nata per offrire un servizio alla comunità; servizio che si è evoluto negli anni e punta a miglio-rarsi giorno dopo giorno”.A tal proposito si ricordano le attività collaterali per le comunità di Ala e Avio, come l’attività di informazione agli alunni delle scuole, il trasporto ematico per prelie-vi a domicilio, l’assistenza per manifestazioni sportive e culturali, i viaggi privati e il corso annuale gratuito di primo soccorso che avrà inizio il 16 gennaio 2014. Ha preso poi la parola anche il Capo Stazione del Soccorso

Alpino Andrea Cazzanelli: “Avevamo bisogno di un nuovo ricovero dei mezzi per garantire un’operatività maggiore e un servizio migliore”. A nome della Federazione trentina, il presidente Silvano Arlanch ha sottolineato il valore del volontariato, “senza del quale”, ha precisato, “tutto questo non servirebbe a niente”. Nel suo saluto il Sindaco Luigi-no Peroni ha ricordato soprattutto il lavoro e la figura di Roberto Franchini, che nel 1989 ha avuto l’intuizione giusta per far nascere la Stella d’Oro. A nome del Comu-ne di Avio ha preso successivamente la parola l’Asses-sore alla Sanità Lorenza Cavazzani mostrando rispetto, considerazione e gratitudine per il servizio che viene of-ferto alle due comunità di Ala e Avio. “Un lavoro lungo e complesso - ha affermato - ma che ha portato i suoi frutti e il risultato oggi si vede”. Claudio Soini a nome della Comu-nità di Valle ha ricordato nuovamente che “il vero valore della comunità sono i volontari. Loro nella struttura ci hanno creduto e hanno lavorato in sinergia per portarla a termine”. A conclusione l’Assessore Tiziano Mellarini, parlando anche a nome del presente Assessore Mauro Gilmozzi, ha valorizzato ancora una volta i volontari: “persone sen-za nessun fine o interesse che si mettono a disposizione per la comunità”. Ricordando anche il tempo di formazione che tutti gli operatori svolgono per essere preparati ad ogni evenienza e specificando che questo “è l’esempio perfet-to del fare comunità”. Ed a seguire il tradizionale taglio del nastro, con la successiva apertura delle porte della nuova autorimessa. Un augurio, da parte del Presidente Trainotti è andato anche al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Ala, Maresciallo Roberto Baù, affinché possa entrare al più presto nella nuova caserma visto l’impegno che presta tutti i giorni al territorio di Ala.

Le autorità presenti

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La festadi San Martino di Martina Maddinelli

Una festa del fine settima-na arricchita da una bella iniziativa di volontariato

Nell’omonima contrada di Ca-prino, per il quarto anno con-secutivo si è confermato il so-dalizio tra gli abitanti di San Martino, l’associazione Raggi di Sole, il Gruppo Alpini di Lubiara, la Protezione Civi-le, la Proloco e il gruppo Avis. Tutti insieme, l’11 e 12 novembre scorso, hanno collaborato per la Festa della Contrada, il cui ricavato è stato devoluto in beneficen-za a “La Casa dei Sogni” e a sostegno delle spese di manutenzione dell’Oratorio di San Martino.Una festa ben riuscita e affollata che ha ospitato il mer-catino km. 0 a cura di Coldiretti, il chiosco degli Alpini di Lubiara con pasta e fagioli e cotechino con la pearà. Per tutto il pomeriggio gli abitanti di San Martino hanno

servito caldarroste appena sfornate e focacce alla brace. C’è stato spazio anche per lo sport, con Asd Verona Trail Runner che ha organizzato all’interno della manifesta-zione il Trail del Lupo, percorrendo con 90 partecipanti colline e boschi intorno a Caprino Veronese. Presentata anche una nuova iniziativa realizzata con alcuni commercianti di Caprino che hanno preparato

e sponsorizzato un divertente calendario per il nuovo anno, che vede protagonisti i ragaz-zi della Casa dei Sogni. Il ca-lendario s’intitola “Sorridi al mondo ed il mondo ti sorride-rà”, ed in effetti le foto di De-nise Bertasi strappano sorrisi e toccano il cuore.Nel pomeriggio spazio alle at-tività per i più piccoli, con il Circolo Ippico le Colline di Ri-voli ed il battesimo della sella,

i pagliacci e truccabimbi con “InVita un Sorriso Clown dottori Onlus” ed il recital “Quell’amico di nome Mar-tino” a cura di Luca Sartori.A chiusura della giornata la Santa Messa e la processio-ne accompagnata dall’affezionato coro La Preara di Lu-biara e dal gruppo canoro Le Fontane di Pazzon. Infine lunedì 11, dopo la messa del Santo Patrono, si è svolta nella splendida chiesetta di S. Martino una serata dal titolo “suoni e voci in preghiera”: un viaggio imma-

dal TERRITORIO

La partenza delTrail del Lupo

Volontari al lavoroin “cucina”

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ginario in altre culture per sperimentare diverse dimen-sioni di preghiera con un suggestivo intervento di Ales-sandra Lorenzon con gong, campane tibetane e campane di cristallo e tamburi. Ospite speciale il jazzista Luca Do-nini, che ha improvvisato con vari strumenti a fiato. In chiusura si è esibito l’emergente gruppo “Go to Gospel” di Rivoli Veronese diretto con entusiasmo da Luciana Va-ona, riscuotendo applausi e standing ovations.Insomma una festa ricca di eventi, ben riuscita, che ha coinvolto, emozionato e che vi aspetta… l’anno prossimo!La festa è stata preziosa occasione per raccogliere fon-di per “La Casa dei Sogni”, iniziativa nata nel 2008 per la realizzazione di una struttura residenziale destina-ta ad ospitare le persone disabili adulte, quando non possono più vivere nel proprio nucleo famigliare.

Coro la Prearanella chiesetta di S. Martino

LA CASA DEI SOGNI L’idea della Casa dei Sogni, nasce nel 2008 da un gruppo di amici e genitori di persone disabili di Caprino Veronese.L’iniziativa ha portato inizialmente a costituire un’associazione, l’Associazione La casa dei Sogni, con l’intento di sensibilizzare la popolazione locale ad operare per l’integrazione e l’aiuto alle persone disabili. L’associazione, con il suo gruppo di volontari propone periodicamente attività di svago, gite, laboratori, passeggiate in riva al lago, e tutto ciò che può essere un’alternativa divertente alle uscite “solitarie” che molto spesso scandiscono i giorni di una persona disabile.Nell’ambito delle attività svolte dall’associazione è stata colta la necessità da parte delle famiglie con persone con disabilità di poter disporre nel territorio del Baldo-Garda di una struttura residenziale per disabili, una Comunità Alloggio, destinata ad ospitare le per-sone disabili adulte, quando non possono più vivere nel proprio nucleo famigliare.

A novembre 2012 a tal proposito è stata costitu-ita la Fondazione La Casa dei Sogni Onlus che si sta facendo carico della rea-lizzazione della Comunità Alloggio e si sta adope-rando per raccogliere tut-te le risorse necessarie.Il sito per la realizzazione della struttura è già stato individuato. Si tratta della ex-scuola elementare sita nella località di Lubiara a Caprino Veronese, che il Comune ha concesso in comodato d’uso per 30 anni.L’intera comunità di Ca-prino Veronese crede in questo progetto e non perde occasione per di-mostrare la propria gene-rosità o realizzare progetti volti alla raccolta fondi.L’edificio “ex-scuola elementare di Lubiara” che il Comune di Caprino ha dato in comodato d’uso

gratuito per ospitare la Casa Famiglia. La Fondazione sta raccogliendo i fondi per il restauro.

www.fondazionelacasadeisogni.itwww.facebook.com/FondazioneLaCasaDeiSogniOnlus

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L’Arcivescovo incontra le realtà economiche locali di Serena Zomer

Il Presidente Vicentini vi ha partecipato come rappresentante delle cooperative locali

Venerdì 8 novembre scor-so, nel corso della sua visita pastorale presso il decanato di Ala e Avio, l’Arcivesco-vo di Trento - mons. Luigi Bressan - ha incontrato gli amministratori pubblici e gli imprenditori locali.Nella serata, coordinata dal decano don Giampietro, il Presidente della Cassa Rurale Primo Vicentini ha porta-to il suo saluto e le sue riflessioni, a nome delle coopera-

tive locali. Le riportiamo qui di seguito nei suoi passaggi principali.“Eccellenza buonasera.Sono lieto di portarle il deferente saluto mio personale, ma soprattutto il caloroso benvenuto e il sentito ringraziamento a nome dei soci trentini e veneti delle nostre cooperative che costituiscono un elemento importante della vita economica e sociale delle comunità del Basso Trentino e, spesso, anche del-le zone dell’Alto Veronese e della Lessinia.Proprio questa operatività a cavallo di un confine millena-rio, e che da 50 anni separa l’autonomia speciale di Trento da

quella ordinaria di Verona, ci consegna anche un importante osservatorio com-parato sulla situazione economica delle nostre famiglie e delle nostre imprese (ol-tre che dei nostri enti pubblici, ma questa è un’altra storia). E ci consente di dire che questo Trenti-no - con le sue specialità istituzionali, territoriali, economiche e sociali troppo spesso snobbate dai trentini e sempre in-vidiate dai foresti – da terra di miserie e di emigrazioni è potuto diventare esem-pio di benessere e di coesione sociale e si dimostra ancora in grado di reagire ai preoccupanti morsi della crisi e di atte-

nuarne gli effetti sulle comunità.Proprio riguardo alla odierna crisi economica, ed al suo pro-gressivo aggravamento, mi sia consentita una considerazione di

dal TERRITORIO

Oratorio di Alal’intervento del Presidente Vicentini

L’Arcivescovo Bressane alcuni volontari de “I Vellutai”

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principio: oggi molti sostengono che l’economia e le sue regole sono i motori e la causa prima dello sviluppo delle nostre società.Noi crediamo che questo sia un falso e che invece sia la società sana che genera una economia sana, e non il contrario.E crediamo che competa in primo luogo a noi sottolineare “a gran voce” questa considerazione, ben sapendo che essa ci com-porta automaticamente nuove e più forti responsabilità in quan-to amministratori del bene comune: in termini di obblighi etici e morali, di sobrietà, di spirito di servizio, di buon esempio, di attenzione a chi è debole.Con riferimento più puntuale ai territori di competenza della nostra Cassa Rurale, mi sembra di poter dire che la crisi qui si presenta con alcune contraddizioni: indubbiamente sono eviden-ti le gravi difficoltà dei trasporti e dell’edilizia con i conseguenti pesanti effetti sull’indotto. Peraltro registriamo sensibili miglio-ramenti nei comparti dell’agricoltura e della zootecnia che solo pochi anni fa erano le autentiche cenerentole dell’economia locale. E ancora vediamo crescere il risparmio delle famiglie e questo fenomeno è probabilmente legato al calo della propensione alle spese di investimento che riguarda anche le imprese. Sia in Trentino sia nel Veronese registriamo una riduzione del-la domanda di credito e questo testimonia preoccupazione per il presente, scarsa fiducia nel futuro e, per dirla con una parola e una virtù che le è cara, grande bisogno di speranza.Mi consenta infine di porle una questione.

Nella pregevole pubblicazione che presenta la sua visita pasto-rale vengono ripercorsi molti aspetti, non solo ecclesiali, della visita pastorale di mons. Sartori. Era il 1995 e in un incontro analogo a quello di questa sera, veniva rilevata “l’indifferenza e spesso il rifiuto, soprattutto tra i giovani, verso l’impegno e il servizio per il bene comune.Questa è una valutazione che non mi trovava e non mi tro-va d’accordo. Non solo perché credo e spero nel fondamentale valore cooperativo dell’intergenerazionalità per cui una parte significativa del profitto cooperativo viene trasmessa di gene-razione in generazione. Ma soprattutto perché ho la convinzione che i giovani di oggi – rispetto alle generazioni precedenti - siano più sensibili e di-sponibili al bene comune, pur subendo tentazioni e spinte verso banali scorciatoie in quantità infinitamente superiori rispetto ai loro padri e nonni. Mi interessa molto e spero interessi anche ai presenti conoscere il Suo punto di vista. Grazie per la considerazione.”Articolata e completa è stata la risposta ed il commento di Mons. Bressan, che ha unito in un ragionamento com-plessivo le diverse domande e considerazioni formulate nei numerosi interventi fornendo un’importante chiave di lettura storico-economica ispirata alla dottrina sociale della Chiesa.In modo particolare l’Arcivescovo ha sottolineato il valo-re forte del rispetto della persona quale cardine primo e fondamentale di ogni agire sociale, economico e politico, assieme alla necessità di non disperdere in alcun modo il bagaglio delle competenze che il nostro territorio ha sapu-to fino ad oggi acquisire e consolidare. Ed in questo conte-sto ha condiviso il ragionamento che siano in primo luogo i giovani a dover essere chiamati a ruoli protagonisti che, oltre all’importanza delle azioni, valorizzino appieno la forza delle loro motivazioni di carattere etico e morale.

Sul sagrato della chiesadi S. Maria Assunta in Ala

LA VISITA PASTORALE AD ALA ED AVIOL’incontro dell’Arcivescovo con gli imprenditori e gli amministra-tori pubblici di Ala ed Avio si inserisce all’interno della visita pastorale che il Presule sta compiendo alle parrocchie del de-canato di Ala. Essa ha avuto inizio il 13 ottobre con la S. Messa nella chiesa parrocchiale di Ala, e si concluderà ad Avio il 15 dicembre con la celebrazione di chiusura prevista per le 15.30.La visita pastorale è un’occasione unica di condivisione della vita cristiana tra l’Arcivescovo e la comunità, chiamata a rinvi-gorire il proprio essere cristiani. Nei due mesi di permanenza Bressan ha riservato dei momenti di incontro e dialogo dedicati a sacerdoti, catechisti, bambini e ragazzi della catechesi, ma anche alle varie categorie che for-mano la società civile: giovani, insegnanti, gruppi missionari e di volontariato, famiglie e genitori, lavoratori, imprenditori. Visitate inoltre le varie parrocchie del decanato, celebrando la S. Messa in tutte le chiese della comunità.

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dal TERRITORIO

L’Associazione Centriamo Avio si presentaLa prima cosa che balza agli occhi dirigendosi verso il paese di Avio è il suo castello, che domina la valle sottostante e le rive dell’Adige come un severo guardiano. Non appare invece immediatamente il silenzioso operare dei numerosi commercianti che da cinquanta e più anni aprono le porte dei loro negozi alla cittadinanza offrendo prodotti e frutti della loro terra. L’associazione Centriamo Avio nasce proprio per la volontà degli operatori economici di ridare vita al centro con iniziative che possano coinvolgere tutta la cittadinanza e in grado di riportare l’attenzione sull’importanza delle attività economiche come parte integrante della storia locale.Nel Comune di Avio sono infatti presenti quasi una ventina di esercizi che hanno ricevuto la targa di Bottega Storica Trentina, per la distribuzione di beni al dettaglio da oltre mezzo secolo; un vero record in rapporto al numero delle attività totali presenti sul territorio.Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato loro all’inizio di dicembre nel corso di una manifestazione che ha interessato l’intero cen-tro storico della cittadina con un programma coinvolgente e ricco di sorprese: a cominciare dalla mostra fotografica (che rimarrà aperta

tutto il mese di dicembre presso il Municipio) degli scatti inediti delle botteghe di Avio ieri e oggi, accompagnate dall’esposizione artistica dei disegni creati dagli alunni delle scuole elementari, che per diverse settimane hanno lavorato per rappresentare gli scorci più suggestivi del centro storico. L’iniziativa delle Botteghe Storiche ha dato il via alle proposte di attività della neonata Associazione, la quale ha in serbo un ricco programma anche per il periodo natalizio, con numerose attività che coinvolgeranno grandi e piccini. Tra queste il concerto “Note di Natale” per riascoltare insieme tutti i più grandi classici natalizi dedicati ad adulti e bambini; “Il Natale che vorrei … la tua letterina a Babbo Natale” rivolto ai più piccoli che potranno partecipare all’e-strazione di giocattoli, e caramelle per tutti. Infine, il 21 dicembre si terrà presso l’auditorium del Comune di Avio l’estrazio-ne della Grande Lotteria di Natale con i numerosi e ricchi premi messi in palio dai negozianti e dagli operatori economici di Avio, come buoni sconto, buoni spesa e cene per due persone.

Spazio riservato ai Soci e clienti per formulare osservazioni o segnalazionied alle Associazioni locali per raccontare le loro attività.Qualora interessati contattare con congruo anticipo

la segreteria di redazione: 0464/678121 o 0464/678147

LA FINESTRA,UNO SGUARDO SUL TERRITORIO

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Voci e Luci in LessiniaCarissimi,con queste immagini del “popolo di Voci e Luci in Lessinia” in cammino sul Corno d’Aquilio, per l’ultimo appuntamento del festival giovedì 15 agosto 2013, desidero ringraziare tutti i sostenitori, i collaboratori e gli amici della rassegna.Migliaia e migliaia di persone ci hanno seguito, in questi due mesi di concerti e di spettacoli nella Lessinia veronese, trentina e vicentina. Sul sito e sul profilo Facebook di Voci e Luci in Lessinia potrete leggere e guardare le immagini di un’estate indimenticabile.Grazie a tutti e arrivederci al 2014.

Alessandro Anderloni

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Mercatinidi Natalea Ronconi È giunta quest’anno alla 6ª edizione l’iniziativa dei Mer-catini di Natale a Ronconi, piccola frazione del Comune di Sant’Anna d’Alfaedo che si incontra percorrendo la strada provinciale che dal capoluogo comunale conduce in direzione di Erbezzo. L’iniziativa, basata sul volonta-riato e l’associazionismo loca-le, è ideata dai giovani della co-munità, e ha riscontrato fin da subito apprezzamento e parte-cipazione. Il desiderio degli or-ganizzatori è che questa possa essere un’occasione concreta di incontro e di scambio di au-guri tra i residenti che vivono nel piccolo paese e i parenti, o per chi si è trasferito anni fa; un momento di condivisione per far memoria delle vecchie tradizioni, un’occasione per fermarsi davanti ad un brûlé o una cioccolata per fare quattro chiacchiere con gente che non si vedeva da tempo. Vuole inoltre essere un modo per far conoscere ai bambini i luoghi dove i loro nonni sono cresciuti, i loro giochi e passatempi più semplici, le loro attività nella stalla: come facevano i formaggi, quali attrezzi da lavoro usavano, cos’era il filò, quando nelle lunghe e fredde sere invernali la stalla diventava un vero e proprio punto di ritrovo per il paese.Quest’anno la manifestazione si svolgerà domenica 15 dicembre. Come negli scorsi anni ci saranno animazioni che coinvolgeranno tutta la famiglia, dai bambini ai nonni. In particolare il presepio vivente realizzato dai bambini e genitori tra le antiche corti in pietra della Lessinia, nelle stalle vecchie e dismesse della contrada. Verranno allestite le tipiche casette in legno dove si potranno degustare i prodotti tipici della Lessinia: salumi, formaggi, miele, gnocchi di montagna e altre specialità locali.Tra le antiche corti si potranno poi visitare le tipiche lavorazioni artigianali sulla pietra e sul legno.Tutto questo come sempre richiederà lavoro, impegno e collaborazione da parte di tutti per l’allestimento; per questo siamo fin d’ora a ringraziare tutti quelli che da sempre ci danno il loro aiuto e sostegno, che mettono a disposizione ore ed energie per il bene della nostra comunità, in primis le ditte che nonostante la crisi ci sostengono, il Comune di Sant’Anna d’Alfaedo e la locale Pro loco.

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L’Alense in festa“Passione sportiva, spirito di parte-cipazione, orgoglio dei colori sociali, voglia di non mollare, amore della propria storia... Nel corso del 2013, in nome di questi valori 156 soci hanno sottoscritto la tessera Gold Card. Per disegnare le nuove strade del futuro biancoceleste”.Queste le parole, riportate a grandi caratteri assieme al nome di tutti i sot-toscrittori, presenti sul tabellone “Soci Gold Card 2013” inaugurato il 9 no-vembre scorso durante un’importante giornata di festa presso la struttura sportiva comunale “C.Mutinelli”. Un segno tangibile della vicinanza dei tan-ti amici cha hanno deciso di sostenere concretamente il sodalizio biancoceleste durante un momento difficile del proprio cammino. Un atto d’amore che ha portato alla raccolta di circa 11.500 euro, sostegno di fondamentale importanza di cui l’Usd Alense va estremamente fiera. Un tesseramento avviato nella scorsa stagione ed ultimato dal nuovo direttivo insediatosi lo scorso giugno e composto da Matteo Mattei (presidente), Sabrina Cristoforetti (vice presidente), Gianni Debiasi (direttore generale), Davide Fasoli (resp. area economico-finanziaria), Alessandro Mellarini (direttore sportivo), Michele Zomer (resp. comunicazione) e Marcello Piamarta, icona del sodalizio biancoceleste. L’inaugurazione del tabellone è avvenuta in una giornata speciale durante la quale si sono riuniti atleti e dirigenti per scattare le foto ufficiali della stagione 2013-2014 e degustare in compagnia le castagne offerte dall’associazione sportiva. Tutti i calciatori, dal più piccolo al più anziano d’età, delle nove squadre attualmente impegnate nei rispettivi campionati, hanno posato per scattare le foto singole, di squadra e

di tutta la società riunita sugli spalti, per la grande soddisfazione del Presidente Matteo Mattei, orgoglioso di veder riunita tutta la sua ciurma con entusiasmo ed allegria. Tante le novità svelate durante la giornata, fra cui la nomina dei tutor (calciatori della Prima Squadra) che saranno al fianco delle formazioni giova-nili durante la stagione. Si tratta di un’iniziativa voluta fortemente dalla società affinché gli uni e gli altri possano condividere piacevoli momenti di sport per rinsaldare ulteriormente il legame e l’appartenenza ai colori sociali. Un pomeriggio di festa insomma, che ha visto fra l’altro la visita a sorpresa dell’Arcivescovo Luigi Bressan, il quale ha condiviso con tutti gli sportivi e simpatizzanti del nostro territorio un momento di dialogo all’insegna del divertimento.

Michele Zomer

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Lettera aperta alla Cassa RuraleGentile Direttore,sono una mamma di una ragazza che ha avuto per 5 anni la borsa di studio da voi offerta.Quest’anno è rimasta molto male vedendo di non poter partecipare al concorso solo perché abitiamo 100 metri al di là del confine del paese dove c’è la vostra filiale, stessa residenza degli altri anni.Io mi chiedo se è giusto guardare il confine geografico, o se è meglio tener presente dei clienti della Banca indipendentemente dal paese dove hanno la residenza.Io la stimo molto come direttore e come uomo che da fiducia ai ragazzi che si impegnano per migliorare il nostro Paese.La ringrazio e spero che l’anno prossimo venga tolta dal Bando di Concorso la clausola “residente nel paese” e si guardi all’impegno dei ragazzi!

La saluto e la ringrazio

Pubblichiamo il contenuto di una lettera pervenuta lo scorso 14 agosto, e che la Direzione nei giorni immediatamente successivi ha messo a disposizione del Gruppo tecnico di lavoro aziendale incaricato di esaminare le modifiche/integrazioni ai Bandi di concorso per i Premi allo Studio 2014.Copia della lettera è stata inviata anche alla nostra Redazione.Nel merito, la questione posta dalla signora non richiede di una specifica risposta (…e peraltro le eventuali modifiche ai regolamenti in essere, come sopra specificato, sono attualmente in fase di definizione).Utilizziamo però la corrispondenza inviata dalla signora, ricordando ancora una volta che questa sezione del nostro notiziario non è dedicata solamente alle associazioni ed agli eventi più significativi delle nostre comunità; essa è anche uno spazio a disposizione di soci e clienti per fare sentire la loro voce, trasmettere le loro proposte e aprire momenti di analisi e riflessione riguardo ad argomenti di carattere generale o che interessano in modo specifico la nostra Cassa.Il nostro auspicio, e la nostra sollecitazione, è insomma che questi spazi siano utilizzati in futuro dai nostri lettori con sempre maggiore frequenza, anche per queste finalità!

Stefano Gianera al Torneo delle RegioniIl Motocross è per lui, e per papà Federico che lo segue dappertutto con grandissimo entusiasmo, la passione della vita.Stiamo parlando di Stefano Gianera residente a Crosano, classe 2003 e giovane talento del Moto Club Ala che ha avu-to quest’anno la grande soddisfazione di essere convocato in rappresentanza del Trentino al Torneo nazionale delle Regioni disputatosi lo scorso settembre a Congoli, nelle Marche.La sua categoria, la “Cadetti”, è aperta anche ai 2002. Ma questo non ha spa-ventato Stefano che ha affrontato le gare con grinta e determinazione, facendosi valere al meglio durante l’intera manifestazione.Terzo quest’anno al Campionato provinciale, ha partecipato a 4 gare del Cam-pionato Italiano… e Paolo Cavagna, l’attivissimo Presidente del Motocross Ala, è pronto a scommettere che al Campionato nazionale 2014, con un anno di esperienza in più nella sua categoria, Stefano ne farà vedere delle belle a tutti!

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Da Avio a Mulhouseper le gare olimpiche di settoreQuattro anni di allenamenti, dimostrazioni di abilità e la partecipazione al campionato provinciale, con buoni risultati, sono stati preludio per i pompieri aviensi alla presenza alle Olimpiadi 2013, disputate lo scorso luglio nella regione dell’Alsazia, in Francia. Assieme a loro, classificatisi al 34° posto, nel gruppo della medaglia d’argento, altre 4 squadre trentine, anch’esse posizionatesi ad un buon livello fra le 72 presenti. Partita il 14 luglio e suddivisa in quattro squadre di reperibilità, la delegazione aviense ha soggiornato in una struttura scolastica a poca distanza dal campo sportivo.Le gare si sono disputate nello stadio cittadino, dove la squadra durante la settimana ha effettuato varie prove, sia della manovra della pompa, sia della staffetta. I vari test, compiuti alla presenza dei giudici, hanno permesso di aggiustare i particolari dell’ese-cuzione che avrebbero potuto penalizzare il gruppo. E l’ultima prova, svolta in modo ottimale, ha incoraggiato tutti. Il mercoledì pomeriggio la squadra ha preso parte alla cerimonia ufficiale di inaugu-razione delle Olimpiadi, che ha visto la marcia delle formazioni, i discorsi di apertura e l’accensione della fiaccola. Gli allievi hanno gareggiato per primi, mentre i “senior”, supportati anche dal tifo dei compaesani e del sindaco giunti da Avio per l’occasione, hanno disputato la loro gara il venerdì. La tensione era tanta, poiché in pochi minuti si dovevano mettere in gioco l’esperienza e la tecnica apprese in anni di impegno, senza sbagliare… Al termine della manovra, ben riuscita, si sono concentrati sulla staffetta ad ostacoli che li ha visti impegnati per cinquanta metri, ed ha permesso loro di rag-giungere un buon risultato. Tra una prova e l’altra e al termine delle gare gli atleti hanno trovato il tempo per visitare la città, a piedi o con il caratteristico trenino, di rilassarsi in piscina e gustare la cucina tipica della zona. Il pomeriggio del sabato successivo le gare si sono chiuse con la classica sfilata all’in-terno di una degna cerimonia di conclusione, e con il sempre commovente momento dello spegnimento della fiaccola.Ed anche per la rappresentanza aviense è giunto il momento del rientro ad Avio. Grande la soddisfazione del comandante Sandro Speziali e dell’intera squadra, fiera di aver portato a buoni livelli in Europa il volontariato trentino.

I numeri dell’evento L’edizione 2013 dei campionati internazionali CTIF, equivalenti alle Olimpiadi dei vigili del fuoco, si è svolta a Mulhouse, in Francia, ed ha coinvolto 3.000 pompieri provenienti da 30 paesi diversi e da tutte la parti del mondo, che si sono sfidati in diverse prove di abilità. L’evento è organizzato ogni quattro anni dall’Associazione Internazionale dei Vigili del Fuoco e delle Unità di Soccorso, fondata nel 1900 a Parigi e che conta oggi 5 milioni di affiliati in 50 Paesi.

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Ala ospitale“A conclusione della Festa del Plein Air 2013 desidero ringraziarvi per la disponibilità, la competenza, la simpatia e l’ospitalità che ci avete riservato. E’ stato proprio un bel week-end, ci ha dato la possibilità di conoscere il vostro territorio che sapete valorizzare con passione e intelligenza ”. Questa è una delle tante mail arrivate all’Ufficio Cultura a conclusione dei due appunta-menti autunnali “targati” Touring Club Italiano: la “Festa del Plein Air” (28-29 settem-bre), e la “Giornata delle Bandiere Arancioni” (13 ottobre). Due appuntamenti diventati ormai tradizionali e che richiamano ad Ala numerosi turisti un po’ da tutto il Nord Italia, un’occasione importante quindi per far conoscere la nostra città e il nostro territorio. Le due iniziative hanno riscontrato infatti, negli anni, un crescente successo, un apprezzamento da parte degli ospiti che fa piacere, ma che può anche far riflettere.Si può far di più sul fronte dell’offerta turistica-culturale? Si può migliorare il gradimento e quindi la frequentazione del nostro territorio, della nostra città?Nel week-end della Festa del Plein Air, anche quest’anno sono stati accolti venticinque equipaggi: una settantina di persone che oltre che visitare la nostra città, hanno mangiato nei nostri ristoranti e hanno fatto piccoli acquisti nei nostri negozi e che, come si usa tra campe-risti, faranno il “passa parola” tra amici e all’interno dei loro Camper Club. Molti Comuni, anche piccoli Comuni, hanno già compreso le potenzialità del turismo itinerante e si sono attrezzati per offrire un’acco-glienza di qualità. Anche il Comune di Ala sta orientandosi a puntare di più su questo tipo di turismo. Realizzare un punto sosta o una piccola area attrezzata non comporta in fondo grandissimi investimenti! E la cosa potrebbe avere ritorni positivi sul territorio, nel settore della ristorazione, ad esempio, o del commercio minuto.Una scelta di questo tipo tra l’altro valorizzerebbe e qualificherebbe ulteriormente il marchio di Comune “Bandiera arancione”. Si tratta di un marchio di qualità turistico-ambientale che il Touring Club Italiano assegna ai Comuni ed alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta e un’accoglienza di particolare interesse. Ad Ala questo riconoscimento è stato assegnato nel 2007 ed è stato rinnovato fino a tutto il 2014. Anche la “Giornata delle Bandiere Arancioni” ha richiamato numerosi turisti che hanno apprezzato non solo la bellezza del centro storico, ma anche le iniziative organizzate per l’occasione. Grazie alla collaborazione con varie associazioni – i Vellutai Città di Ala, l’As-sociazione Teatrale Alense, il Gruppo Amici del Teatro di Serravalle, il Nordic Walking Arcobaleno, il Comitato Locande Città di Velluto e la Società Ciclistica Alense - e grazie anche alla concomitanza con l’iniziativa “Skywine”, è stato possibile offrire al visitatore un programma davvero ricco e vario. Un bell’esempio anche di come “mettendo assieme le forze” si possa fare di più e meglio.E per gli ospiti comunque una bella opportunità di trascorrere una giornata piacevole, all’insegna della cultura e della scoperta di un centro storico caratteristico e pregevole, ma forse ancora troppo poco conosciuto e per la cui valorizzazione e immagine, e proprio “mettendo assieme le forze”, potremmo sicuramente fare ancora di più e meglio.

Paolo MondiniAssessore alla cultura e al turismo

del Comune di Ala

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...E la storia continua!Presso il teatro parrocchiale di Sabbionara, in occasione dei festeggiamenti per gli scudetti vinti dalla formazione femmini-le di serie A (il terzo consecutivo) e da quella maschile di serie B ( con il conseguente passaggio alla categoria di serie A per il prossimo campionato) la Direzione dell’A.T. Sabbionara presie-duta da Loris Fumanelli ha voluto organizzare una rimpatriata per ricordare la storia del tamburello di Sabbionara.Alla presenza di un folto pubblico, sono sfilati sul palco i vecchi giocatori

che hanno ridato vita a partire dagli anni 70, a livello agonistico, a questo sport rispolverando la vecchia tradizione dello sport di piazza molto sen-tito in diversi paesi di tutto il Trentino.Erano presenti le autorità politiche del Comune, il sindaco Borghetti, l’as-sessore provinciale allo sport Dalmaso, l’assessore al turismo Mellarini, il presidente nazionale della federazione Crosato.Alla fine sono state premiate le squadre attuali del Sabbionara pluribla-sonate che hanno fatto volare la farfalla del Trentino in Italia ed in Europa con dei risultati, a dir poco, sorprendenti.Il Presidente Fumanelli ha ringraziato tutti i Presidenti che lo hanno prece-duto, ai quali è stata consegnata una targa ricordo.Ha voluto ringraziare altresì chi non ha potuto partecipare alla serata nella speranza di non aver tralasciato nessuno di quanti hanno collaborato; sot-tolineando la fattiva collaborazione di tutto l’attuale direttivo e dei numero-si supporters che hanno permesso, assieme ai giocatori, di dar lustro a questo sport molto sentito nella comunità di Sabbionara.La serata si è conclusa presso il circolo ACLI con un gradevole rinfresco offerto dalla Società.

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L’Opera lirica ad Avio

Cinque anni fa, all’interno del direttivo A.C.L.I. di Sabbionara, è nata l’idea di proporre alla comunità delle serate dedi-cate ad un genere artistico tutto italiano: l’opera lirica. Non eravamo certi della riuscita di questa nuova avventura, anzi nutrivamo forti dubbi sul gradimento di un ambito artistico così di nicchia, tan-te volte allettante solo per gli addetti ai lavori. Fortunatamente sbagliavamo, e questa iniziativa ha centrato l’obiettivo ed è risultata vincente.Nel corso di questi anni, presso l’audito-rium della Casa di Soggiorno Anziani di Avio, abbiamo presentato le più famose opere dell’intero panorama operistico, partendo da Puccini, passando da Bellini, Donizetti e tanti altri, per arrivare al cele-berrimo Verdi, simbolo del melodramma italiano. Queste serate, presentate e con-dotte dal professor Gaetano Pazzi, vero motore trainante dell’iniziativa, hanno proposto le romanze più conosciute di decine di opere, condendole con inqua-dramenti storici e letterari, talvolta anche con interessanti aneddoti, introvabili nel-la letteratura classica, ma a conoscenza solamente di chi ha coltivato tale passio-ne nel corso di tutta una vita.Il nutrito gruppo di appassionati ha inte-ragito costantemente con il relatore per soddisfare le proprie curiosità o magari per proporre i temi da trattare nelle serate successive. Non di rado sono stati pro-posti confronti tra i più famosi cantanti lirici contemporanei e non, cogliendone le personali sfumature interpretative. Recentemente abbiamo rivolto il nostro interesse ad un genere affine all’opera quale è il balletto. Giovedì 24 ottobre 2013 è stato presentato il balletto Giselle di Adolph Adam, passando così dal bel canto alla danza classica, tenendo come comune denominatore la musica.Siamo certi che tale iniziativa debba con-tinuare ad essere svolta, ringraziando la Cassa Rurale Bassa Vallagarina del prezioso sostegno offerto nell’organiz-zazione dell’annuale uscita all’Arena di Verona, culmine della nostra stagione teatrale.

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Volfango tuttorecchi:un soprannome insolito per il grandemusicista Wolfang Amadeus Mozart!Lo scorso 16 novembre al Teatro Sartori di Ala si è tenuto il secondo spettacolo orga-nizzato dal “Consorzio Ala Insieme” nell’ambito del progetto NaturAlateatro, nato dalla volontà degli operatori economici del nostro territorio con l’intento di investire sui giovani, dando loro la possibilità di mettersi in gioco, mettendo in rilievo le loro capacità e poten-zialità in un’attività ludico-culturale a tutto tondo.Il gruppo dei giovani che ha aderito a questa iniziativa è stato guidato dal regista milanese Danilo Faravelli che, preso questo impegno l’estate scorsa, si è reso disponibile per scrivere i copioni, preparare gli attori, organizzare le spettacolo con infinita passione. La sua pazienza, la sua determinazione e la sua simpatia hanno infuso nei giovanissimi attori la voglia di mettersi in gioco nel campo del teatro. Sì, perché diciamocelo, i ragazzi hanno intrapreso questa nuova attività senza aver mai avuto alcuna esperienza di recitazione; e in poche prove, sempre con l’aiuto diligente del regista, aiutato da persone volonterose (mamme e papà!) hanno messo in piedi ad oggi due spettacoli: il primo “Piccola Ballata Atesina” dove hanno rappresentato scorci della vita campestre di Ala legata al suo fiume, e il secondo proponendo episodi legati al giovane Mozart, illustre ospite di Ala nel ‘700.Nello spettacolo oltre alla recitazione ci sono stati momenti di danza, interpretati da un entusiasta corpo di ballo, e momenti musicali, eseguiti da nostri giovani musicisti, tutti ragazzi provenienti da diverse scuole di danza e musicali della nostra Provincia.Un gruppo eterogeneo e multietnico nella sua nascita, ma ora più che mai volenteroso di proseguire in questa attività. Magari “esportando” i propri sogni anche in altre piccole realtà, per il gusto di stare insieme con la convinzione di donare qualcosa di bello ai propri concittadini “adulti”.

“I nostri ringraziamenti vanno al Comune di Ala e in particolare l’Ufficio cultura, a Filippo Menolli e Cristina Mondini per la scenografia, ad Antonello Cunego per gli arrangiamenti, alla signora Mariagrazia Sala e all’associazione I Vellutai Città di Ala per i costumi, all’As-sociazione Teatrale Alense per il prezioso supporto tecnico.Non dimenticando tutto lo staff di trucco e parrucco, oltre che agli operatori dietro le quinte.Un ultimo pensiero ci sembra doveroso rivolgerlo ancora a Danilo Faravelli nostro maestro che con tanta, tanta pazienza ci ha con-cesso la sua fiducia permettendoci di raggiungere con successo questo nostro piccolo traguardo.Con l’augurio che ci voglia ancora prendere per mano per future esperienze come questa.”

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