rivista giovani medici n.4 anno 2011

16
  anno 1 n° 4 Set – Ott 201 1 tesi le innovazioni che si propone di introdurre l’organico Progetto di Riforma presentato dai titola- ri del Ministero della Salute e del MIUR, in occasione di una con- ferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi il 28 luglio u.s., e nalizzato a contrarre il corposo iter forma- tivo dei giovani medici Italiani che si attesta, nella più rosea delle previsioni, intorno ai 12-13 anni, anticipando quindi l’ingresso nel mondo del lavoro e favorendo la costruzione di un più solido pac- chetto previdenziale. Se, da un lato, l’impianto della Ri- forma appare condivisibile per gli effetti connessi alla contrazione dei tempi, dall’altro, lo spirito sottinte- so alla stessa, primariamente orien- tato a logiche di bilancio, desta non poche perplessità. La ratio sarebbe quella di utilizzare i fondi rispar- miati centralmente per stanziare ulteriori 2.000 – 2.500 contratti ministeriali l’anno, ad integrazione degli attuali 5000 messi a concorso a fronte di un fabbisogno di circa 8.850 unità indicato dalle Regioni; in tal modo si farebbe fronte alla previsione della carenza di profes- sionalità mediche conseguente al pensionament o di circa un terzo dei medici in attività nel giro di un de- cennio. Inoltre, già dall’anno acca- demico 2012-2013 il capitolo di spe- sa dedicato non sarebbe sufciente a coprire gli oneri dei contratti di formazione: a «invarianza dei fon- di», infatti, dal 2013-2014, avrà piena realizzazione il DM sul Rias- setto delle scuole di specializzazione di area sanitaria, che ha elevato la durata dei corsi a 5 anni (ed a 6 anni per alcune branche chirurgiche), con attivazione degli anni aggiun- tivi. Primum movens ed obiettivi, dunque, appaiono prevalentemen- te, se non esclusivamente, di caratte- re economico. Non a caso l’aspetto che sta maggiormente stimolando la discussione nella categoria si ri- ferisce alla proposta di impegnare i medici in formazione specialistica degli ultimi 2 anni di corso, ribat- tezzati “strutturandi”,  all’interno delle ASL e delle Aziende Ospeda- liere. Quello che desta le maggiori perplessità, infatti, è il pericolo che le Regioni decidano di avvalersi di professionalità in formazione, e quindi a basso costo e ad alto tasso di ricambio, evitando di mettere a concorso i posti di dirigente medi- co che andranno progressivamente liberandosi. Per di più, è noto che il turnover della dirigenza medica ospedaliera prevede di per sé una contrazione: ogni 5 pensionamenti saranno soltanto due i posti libera- tisi messi a concorso. D’altra parte, però, è in previsione il potenziamen- to delle varie articolazioni assisten- ziali del territorio. Per scongiurare il prolarsi di qualunque scenario potenzialmente svantaggioso per le giovani generazioni di medici il S.I.G.M. propone un antidoto: ren- S ofano venti di Riforma nel panorama della forma- zione pre e post lauream di medicina. Dopo anni di iniziative e di proposte messe in campo al ne di sensibilizzare le Istituzioni competenti nel senso di garantire alle future professionalità mediche un percorso formativo in linea con gli standard e coi modelli degli altri Paesi dell’Unione Euro- pea (UE), le richieste avanzate dal nostro Segretariato sembrano tro- vare riscontro. Ma è tutto oro quel che luccica? Laurea abilitante in medicina e chirurgia, con anticipazione del ti- rocinio professionalizzante dell’at- tuale esame di abilitazione al corso di laurea ed eliminazione dei tempi morti e dei disservizi registratisi, ne- gli ultimi nove anni, tra il consegui- mento della laurea e l’accesso alle scuole di specializzazione. Ipotesi di riequilibrio dei posti di specializza- zione in relazione ai reali fabbisogni delle Regioni, che sono funzione del mutato bisogno di salute in continuo divenire, e non più in base alla capacità formativa delle singole Università. Riduzione della durata delle scuole di specializzazione (*) e conseguente accantonamento di risorse da utilizzare per nanziare contratti aggiuntivi. Specializzandi degli ultimi 2 anni di corso titolari di contratto di formazione-lavoro con crescente autonomia di ese- cuzione dei compiti assistenziali (e migliori tutele previdenziali e dei diritti fondamentali quali ferie, ma- lattia, gravidanza, riposo compensa- tivo e radiologico, ecc.)  e maggiore compartecipazione delle Regioni al nanziamento dei contratti. In- centivazione all’accesso dei gio- vani medici alla ricerca attraverso la riduzione di un anno del corso di dottorato, per chi possa docu- mentare di aver eseguito attività di ricerca durante la specializzazione (Legge n. 240/2010). Queste in sin- LUCI E OMBRE DELLA PROPOST A DI RIFORMA FAZIO – GELMINI  di W alter Mazzucco, And rea Silenzi e Carlo Ma nzi L’ISCRIZIONE AL CLUB MEDICI E’ GRATUITA con la carta di credito dedicata ai soci SEDE INTERREGIONALE AREA SUD Centro Direzionale: Isola E3, Palazzo Avalon Napoli – 081 7879520 SEDE NAZIONALE E INTERREGIONALE Via G. Marchi,10 Roma – 06 8607891  a   c  a  n  o  n  i   z  e  r  o   p  r  e  n  d  i  d  u  e continua a pag. 2 Ferruccio Fazio Ministro della Salute e Mariastella Gelmini Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Presentazi one della proposta di riforma, Palazzo Chigi 28 luglio 2011  R io rg a n i zz a zi on e de l pe rc or s o f or m a t i vo uni ve rs i ta ri o di m e d ic i n a

description

rivista giovani medici n.4 anno 2011

Transcript of rivista giovani medici n.4 anno 2011

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 1/16

 

  anno 1 n° 4 Set – Ott 2011

tesi le innovazioni che si proponedi introdurre l’organico Progettodi Riforma presentato dai titola-ri del Ministero della Salute e delMIUR, in occasione di una con-ferenza stampa tenutasi a PalazzoChigi il 28 luglio u.s., e nalizzatoa contrarre il corposo iter forma-tivo dei giovani medici Italianiche si attesta, nella più rosea delle

previsioni, intorno ai 12-13 anni,anticipando quindi l’ingresso nelmondo del lavoro e favorendo lacostruzione di un più solido pac-chetto previdenziale.Se, da un lato, l’impianto della Ri-forma appare condivisibile per glieffetti connessi alla contrazione deitempi, dall’altro, lo spirito sottinte-so alla stessa, primariamente orien-tato a logiche di bilancio, desta nonpoche perplessità. La ratio sarebbequella di utilizzare i fondi rispar-miati centralmente per stanziareulteriori 2.000 – 2.500 contrattiministeriali l’anno, ad integrazione

degli attuali 5000 messi a concorsoa fronte di un fabbisogno di circa8.850 unità indicato dalle Regioni;in tal modo si farebbe fronte allaprevisione della carenza di profes-sionalità mediche conseguente al

pensionamento di circa un terzo deimedici in attività nel giro di un de-cennio. Inoltre, già dall’anno acca-demico 2012-2013 il capitolo di spe-sa dedicato non sarebbe sufcientea coprire gli oneri dei contratti diformazione: a «invarianza dei fon-di», infatti, dal 2013-2014, avràpiena realizzazione il DM sul Rias-

setto delle scuole di specializzazionedi area sanitaria, che ha elevato ladurata dei corsi a 5 anni (ed a 6 anniper alcune branche chirurgiche),con attivazione degli anni aggiun-tivi. Primum movens ed obiettivi,dunque, appaiono prevalentemen-te, se non esclusivamente, di caratte-re economico. Non a caso l’aspetto

che sta maggiormente stimolandola discussione nella categoria si ri-ferisce alla proposta di impegnarei medici in formazione specialisticadegli ultimi 2 anni di corso, ribat-tezzati “strutturandi”, all’internodelle ASL e delle Aziende Ospeda-liere. Quello che desta le maggioriperplessità, infatti, è il pericolo chele Regioni decidano di avvalersi diprofessionalità in formazione, equindi a basso costo e ad alto tassodi ricambio, evitando di mettere aconcorso i posti di dirigente medi-

co che andranno progressivamenteliberandosi. Per di più, è noto cheil turnover della dirigenza medicaospedaliera prevede di per sé unacontrazione: ogni 5 pensionamentisaranno soltanto due i posti libera-tisi messi a concorso. D’altra parte,però, è in previsione il potenziamen-to delle varie articolazioni assisten-ziali del territorio. Per scongiurareil prolarsi di qualunque scenariopotenzialmente svantaggioso perle giovani generazioni di medici ilS.I.G.M. propone un antidoto: ren-

Sofano venti di Riformanel panorama della forma-zione pre e post laureamdi medicina. Dopo anni

di iniziative e di proposte messe incampo al ne di sensibilizzare leIstituzioni competenti nel senso digarantire alle future professionalitàmediche un percorso formativo inlinea con gli standard e coi modellidegli altri Paesi dell’Unione Euro-pea (UE), le richieste avanzate dalnostro Segretariato sembrano tro-vare riscontro.

Ma è tutto oro quel che luccica?Laurea abilitante in medicina echirurgia, con anticipazione del ti-rocinio professionalizzante dell’at-tuale esame di abilitazione al corsodi laurea ed eliminazione dei tempimorti e dei disservizi registratisi, ne-gli ultimi nove anni, tra il consegui-mento della laurea e l’accesso allescuole di specializzazione. Ipotesi diriequilibrio dei posti di specializza-zione in relazione ai reali fabbisognidelle Regioni, che sono funzionedel mutato bisogno di salute incontinuo divenire, e non più in basealla capacità formativa delle singole

Università. Riduzione della duratadelle scuole di specializzazione (*)e conseguente accantonamento dirisorse da utilizzare per nanziarecontratti aggiuntivi. Specializzandidegli ultimi 2 anni di corso titolaridi contratto di formazione-lavorocon crescente autonomia di ese-cuzione dei compiti assistenziali(e migliori tutele previdenziali e dei

diritti fondamentali quali ferie, ma-

lattia, gravidanza, riposo compensa-

tivo e radiologico, ecc.) e maggiorecompartecipazione delle Regionial nanziamento dei contratti. In-centivazione all’accesso dei gio-

vani medici alla ricerca attraversola riduzione di un anno del corsodi dottorato, per chi possa docu-mentare di aver eseguito attività diricerca durante la specializzazione(Legge n. 240/2010). Queste in sin-

LUCI E OMBRE DELLA PROPOSTADI RIFORMA FAZIO – GELMINI

 di Walter Mazzucco, Andrea Silenzi e Carlo Manzi 

L’ISCRIZIONE ALCLUB MEDICI E’ GRATUITAcon la carta di credito dedicata ai soci

SEDE INTERREGIONALE AREA SUD

Centro Direzionale: Isola E3, Palazzo Avalon Napoli – 081 7879520

SEDE NAZIONALE E INTERREGIONALE

Via G. Marchi,10 Roma – 06 8607891

 a  c a n o n i

 

 z e r o

 

 p r e n d i  d u e

continua a pag. 2

Ferruccio Fazio Ministro della Salute e Mariastella Gelmini Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.Presentazione della proposta di riforma, Palazzo Chigi 28 luglio 2011

 Riorganizzazione del percorso formativo universitario di medicina

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 2/16

 

 www.giovanemedico.it 02

esperienze degli altri Paesi EU, eda maggior ragione se si tiene contodel processo di riorganizzazione erifunzionalizzazione che sta inte-ressando il SSN in risposta all’au-mento dell’aspettativa di vita allanascita e delle patologie croniche,cronico-degenative ed invalidanti,alla sempre più spinta innovazionetecnologia, a fronte della semprepiù esigua disponibilità di risorseda destinare alla Sanità.Il S.I.G.M. si è dichiarato apertoal confronto, purché nalizzato almiglioramento della condizionedei giovani medici, che non puòprescindere dall’implementazionedegli standard formativo-profes-sionalizzanti pre e post lauream, eper questo ha chiesto ed ottenuto lapromessa della costituzione di un

tavolo tecnico al quale siedano tuttii portatori di interesse, a comincia-re dai delegati delle associazioni dicategoria, con l’intento di coniuga-re l’esigenza di cambiamento conle aspettative dei giovani medici.Sebbene la complessità della Ri-forma, che dovrebbe intervenire supiù livelli normativi, preluderebbea tempi non brevi per la traduzionepratica del progetto – in ogni caso iMinisteri avrebbero previsto che glispecializzandi in corso potrebberooptare per portare a termine i lorostudi con le vecchie regole, oppureafferire al percorso abbreviato – di

contro appare opportuno investireda subito coloro i quali subirebberoin pieno gli effetti della riforma, ov-vero gli attuali studenti in medicina,delle determinazioni conseguentiall’introduzione delle innovazio-ni annunciate, a cominciare dalla

proposta di adozione di un concorso

di accesso alla specializzazione a

graduatoria unica nazionale, della

quale non si ritrova traccia alcuna

nella bozza di proposta dei Ministri. Soltanto attraverso un modellopartecipativo sarà possibile ottene-re una condivisione consapevole edorientata di un processo riformista

che, per denizione, ingenera sio-logicamente ansia e difdenza. Maoccorre un’assunzione di responsa-bilità da parte delle giovani e dellefuture generazioni di medici, nonpiù delegando le decisioni a terziancorati a logiche gerontocratichee sindacaliste, bensì facendo ricorsoalle capacità adattative richieste peraffrontare le criticità della Sanitàdel XXI secolo, al pari di quantogià in corso d’opera nelle Nazioni“concorrenti”.Giunge al caso nostro, a tal pro-posito, una dotta citazione di uncelebre postulato della teoria evo-

luzionistica di Charles Darwin:“Non sono le specie più forti a

sopravvivere, né le più intelligenti,

ma sono quelle che riescono a ri-

spondere con maggior prontezza ai 

cambiamenti”.

dere l’attività degli strutturandi in-tegrativa e non sostitutiva a quelladegli strutturati, non inserendolinella dotazione delle piante orga-niche e vincolando il numero distrutturandi a quello di strutturatiin carico presso le Unità Opera-tive sede di formazione, secondoun rapporto non superiore ad 1a 5. Inoltre, in risposta a quantiassociano ad una riduzione delladurata dei corsi di specializzazio-ne un peggioramento della già,per molti versi discutibile, perfor-mance della formazione destinataai futuri specialisti, è possibileribattere che il punto discrimi-nante non è la durata temporale,bensì la qualità della formazione,sulla quale si dovrebbe investire acominciare dal corso di laurea in

medicina, scarsamente professio-nalizzante se comparato alle altreesperienze EU.In tal senso, l’anticipo all’internodi un corso di laurea abilitante deitirocini professionalizzanti post-lauream, attualmente concentra-ti nei tre mesi parte integrantedell’esame di abilitazione, sorti-rebbero l’effetto positivo di arric-chire la formazione dello studentein medicina attraverso l’incremen-to del tempo da destinare alla fre-quenza della Medicina Generalee del Territorio, oltre che dellarete dell’Emergenza-Urgenza e

dei DEA. Ma ciò richiederebbe alcontempo una contrazione deglispazi dedicati alla talora ecces-siva formazione contenutistica,che caratterizza la formazionepre lauream in Italia a discapitodel “saper fare”. Inoltre, in sinto-nia con l’implementazione di unSistema Salute integrato Ospe-dale-Territorio, tale da garantirela continuità delle cure, anchela formazione post lauream delmedico dovrebbe trovare una cor-rispondenza a tale modello, am-pliandosi signicativamente sia lacasistica clinica che le prestazioni

accessibili agli specializzandi,fermo restando il primato dellametodologia dell’insegnamentoe della ricerca appannaggio delleUniversità.È lecito ipotizzare, inne, che unariduzione del percorso formativo,ancorchè minima, potrebbe inne-scare a ritroso un processo vir-tuoso di responsabilizzazione deiformatori, i quali dovrebbero ren-dere conto e ragione, in controten-denza rispetto al vigente sistema analità anche di ammortizzazionesociale, di licenziare un “prodottonito” pronto ad esercitare con

autonomia e competenza la pro-fessione medica.In ultima analisi, una riformadella formazione medica apparequanto mai necessaria, se si vuo-le allineare il nostro Paese alle

 di Giovanni Galati 

Cari lettori,

la nostra iniziativa editoriale sta riscuotendo un cres cente 

riscontro di consensi. Trattasi della prima rivista a diu-

sione gratuita, a carattere nazionale, ideata e curata dal comitato redazionale nato in seno al Segretariato Italiano

Giovani Medici (SIGM), col proposito di dare voce 

ai giovani e uturi proessionisti della salute in tema di 

  ormazione, inserimento proessionale, uturo previden-

ziale, ricerca scientifca e politica sanitaria.

Presentata nel dicembre 2010 a Napoli, in occasione del II 

Congresso Nazionale SIGM, la Rivista “Giovani Medici” 

rappresenta un progetto unico nel suo genere, raccontando

la vita associativa del SIGM, ma anche la saccettata real-

tà quotidiana in cui vivono i giovani operatori del SSN, rasuccessi e sconftte, aspirazioni e difcoltà.

Il comitato di redazione è aperto a proposte di collabora-

zione ed invio di contributi all’indirizzo E-mail redazione.

[email protected].

“Giovani Medici” sta cercando te!

...segue dalla prima

*Tabella comparativa durata corsi di specializzazione per area e singole tipologie.

Titolo di diploma

MEDICINA INTERNAGERIATRIA

MEDICINA DELLO SPORTMEDICINA TERMALEONCOLOGIA MEDICA

MEDICINA DI COMUNITÀALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA

DERMATOLOGIA E VENEREOLOGIAEMATOLOGIA

ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL RICAMBIOGASTROENTEROLOGIA

MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLAREMALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO

MALATTIE INFETTIVEMEDICINA TROPICALE

NEFROLOGIAREUMATOLOGIA

NEURO FISIOPATOLOGIA

NEUROLOGIANEUROPSICHIATRIA INFANTILE

PSICHIATRIAPEDIATRIA

CHIRURGIA GENERALECHIRURGIA DELL’APPARATO DIGERENTE

CHIRURGIA PEDIATRICACHIRURGIA PLASTICA, RICOSTRUTTIVA E ESTETICA

GINECOLOGIA ED OSTETRICIANEUROCHIRURGIA

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIAUROLOGIA

CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALEOFTALMOLOGIA

OTORINOLARINGOIATRACARDIOCHIRURGIA

CHIRURGIA TORACICACHIRURGIA VASCOLARE

ANATOMIA PATOLOGICABIOCHIMICA CLINICA

MICROBIOLOGIA E BATTERIOLOGIA/VIROLOGIAPATOLOGIA CLINICA

RADIOTERAPIAMEDICINA NUCLEARE

ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVAAUDIOLOGIA E FONIATRIA

MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA (FISIATRIA)TOSSICOLOGIA MEDICA

GENETICA MEDICASCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE

FARMACOLOGIACHIRURGIA ORALE

ORTOGNATODONZIA

IGIENE E MEDICINA PREVENTIVAMEDICINA AERONAUTICA (E SPAZIALE)

MEDICINA DEL LAVOROMEDICINA LEGALE

STATISTICA SANITARIAFARMACIA OSPEDALIERA

FISICA MEDICA

Duratapost

riduzione

5

4

3

3

5

3

4

4

4

4

4

4

4

4

4

4

4

4

44

4

4

5

5

5

5

5

5

5

5

5

4

4

5

5

5

4

4

4

4

4

4

4

3

3

4

4

3

4

3

3

43

4

4

3

3

3

Durata minima stabilitada Direttiva 2005/36/CE

5

4

-

-

5

-

3

3

-

3

4

-

4

4

4

-

4

-

4-

4

4

5

5

5

5

4

5

5

5

5

3

3

-

5

5

4

4

4

-

4

4

3

-

3

-

4

-

4

-

-

4-

4

-

-

-

-

Durata stabilitadal DM 1°

agosto 2005

5

5

5

5

5

5

5

5

-

5

5

5

5

5

5

5

5

5

55

5

5

6

5

5

5

5

6

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

4

4

55

5

5

5

4

4

 AREA MEDICA 

 AREA CHIRURGICA 

 AREA SERVIZI CLINICI

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 3/16

 

 anno 1 n° 4 Set – Ott 2011 0

Zheng Qingming, uno

studente liceale cinese,

decise di togliersi la vita

lanciandosi sotto un tre-

no in corsa. Quell’anno avrebbedovuto sostenere la prova per

l’ammissione al college, tutta-

via per farlo doveva pagare una

costosa tassa scolastica. Zheng

viveva in un villaggio rurale della

Cina, dove il reddito medio annuo

di una famiglia è inferiore al co-

sto della retta di un anno scola-

stico. La sua famiglia non poteva

  permettersi di pagare la tassa

scolastica poiché aveva speso tut-

ti i propri risparmi per curare il 

nonno del ragazzo”.La morte ingiusta di Zheng, cosìcome quella di tante altre perso-

ne nel mondo, è la brutale con-seguenza dell’attuale processodi globalizzazione economica inatto. In Cina, così come in altrenazioni le recenti riforme politi-che neo-liberiste, hanno ridottol’inuenza dello Stato afdandoalle regole del cosiddetto liberomercato la gestione della Sanità,dell’educazione e dell’assistenzasociale mettendole in ginocchio. Idiritti universali della tutela dellasalute e della dignità umana sonostati trasformati in beni economi-ci lasciando al miglior offerente lapossibilità di comprare il diritto

di possederli. Come medici dob-biamo riconoscere la patogenicitàdell’ingiustizia sociale generata,riconoscendo come principalefattore etiologico il contesto so-ciale, politico ed economico, nel

quale le persone nascono, cresco-no e muoiono.L’approccio biomedico che ap-prendiamo nelle facoltà di medi-

cina non consente di compren-dere no in fondo le radici delledisuguaglianze. Per riuscirci è ne-cessario abbandonare la visionedell’uomo basata esclusivamentesulla dimensione biologica edacquisire ad un approccio allapersona e alla malattia, che con-sideri la salute come prodotto difattori di tipo sociale, economico,politico e culturale, trova il suosviluppo nel nuovo paradigmadella Salute Globale (SG).Parlare di SG ci mette di frontead un nuovo concetto di salu-te, che origina dalla denizione

adottata dall’OrganizzazioneMondiale della Sanità (OMS)nel 1948 e dalla dichiarazione diAlma Ata del 1978. La SG è an-che da intendersi come un ambi-to di formazione, ricerca e azione,che evidenzia le ineguaglianze siaall’interno di una nazione che tranazioni diverse, promuovendo ladiffusione di evidenze scientichema, soprattutto, la loro consape-vole e duratura traduzione nellepolitiche collettive e nelle prati-che quotidiane dei singoli indivi-dui. In questo senso il ruolo deiprofessionisti sanitari dovrebbe

essere auto-riessivo nel pensarequanto, nel quotidiano, essi stessisono produttori di disuguaglian-ze, così da individuare le azioniconcrete che possono essere in-traprese modicando modalità

di lavoro e attitudini. Essi dovreb-bero, insieme alle associazioni dicategoria, svolgere un ruolo divigilanza sulle pratiche in atto,promuovendo lo sviluppo di unclima favorevole al contrasto at-tivo delle disuguaglianze. Il cam-biamento auspicato, dunque, èprima di tutto un cambiamentoculturale, rispetto al quale l’ambi-to della formazione emerge come

luogo strategico. Non a caso, daqualche anno le Facoltà di Medi-cina di molti Paesi sono state tea-tro di tentativi di trasformazionedei curricula, spesso promossi da-gli studenti stessi, nel senso di unamaggiore apertura alle tematichedella SG.In Italia la formazione scienti-co universitaria nelle diversefacoltà di Medicina Italiane èancora carente su queste temati-che e dai contenuti non omoge-nei. Negli ultimi anni sono statiistituiti corsi opzionali legatiprevalentemente alla sensibilità

e all’iniziativa dei singoli do-centi ed all’attività delle realtàstudentesche. L’Unione Euro-pea ha nanziato un progettotriennale coordinato da Medicicon l’Africa CUAMM, che nelperiodo 2007-2009 ha persegui-to l’obiettivo della diffusionesistematica delle tematiche ine-renti la SG, catalizzando la mes-sa in rete delle principali realtàattive o interessate, organizzan-do una formazione di formatorie una conferenza internazionaledalla quale ha preso poi origineun processo partecipativo che

ha portato, nel Marzo 2010,alla nascita della Rete Italianaper l’Insegnamento della SaluteGlobale (RIISG).La Rete è costituita da diversi at-tori che provengono dal mondo

universitario, dal privato sociale,da realtà associative studenteschee non. Obiettivo primario dellarete è la promozione di attivitàvolte a diffondere l’insegnamen-to della SG fornendo strumentisia conoscitivi che operativi perpermettere agli operatori sanita-ri di adempiere al proprio ruolodi responsabilità nei confrontidella società, dalle singole per-

sone con le quali ogni giornoentrano in contatto a coloro iquali si vedono negare l’accessoall’assistenza ed il raggiungi-mento di un adeguato livello disalute dai determinanti sociali.Per un giovane medico aprire ilproprio orizzonte culturale alletematiche della SG diventa per-ciò prioritario per poter arrivarea possedere gli strumenti neces-sari ad incidere sulle distorsionidi una realtà che fa da sfondoall’eterno binomio della condi-zione umana salute/malattia.Conoscere le cause alla base

delle diseguaglianze in salute eagire per contrastarle non devee non può essere solo un dove-re professionale, ma soprattuttoetico; non farlo, rivendicando laposizione di neutralità scienti-ca della medicina, signica ri-schiare di essere anche noi partedel problema.

NdR: Il presente contributo vie-

ne pubblicato, condividendo la

visione della Rete Italiana per

l’Insegnamento della Salute Glo-

bale. Il S.I.G.M., infatti, sostie-

ne l’opportunità di promuovere

l’attivazione di corsi sulla Salu-te Globale presso gli organismi 

competenti in tema di formazione

specialistica e specica di medici-

na generale, tanto a livello nazio-

nale che locale.

Il medico e le cause socialidelle malattie a cura della Rete Italiana per l’Insegnamento della Salute Globale (RIISG)

 Per un giovane medico aprirsi alle tematiche della Sa-

lute Globale diventa prioritario

 Salute Globale:

Direttore responsabile 

Walter Mazzucco

Capo-redattore 

Giovanni Galati

Comitato di redazione 

Maria Elisa Di Cicco, Enrico Ranieri,

Andrea Silenzi, Andrea Ziglio

Progetto, Marketing e relazioni esterne 

Martino Massimiliano Trapani

Contatti e Pubblicità

[email protected]

Progetto grafco e impaginazione Club Medici Service Srl

Stampa

Tipograa CSR Srl

Via di Pietralata 155 Roma

Tiratura

10.000 copie

Hanno collaborato a questo numero:

Gianluca Albanese, Vito Bongiorno, Agostino

Buonauro, Antonio Carnì, Agata Correnti,

Claudio Costantino, Virgilio de Bono, Violante 

Di Donato, Luigi Gianturco, Massimiliano Ian-

nuzzi Mungo, Francesco Macrì, Marco Marici,

Carlo Manzi, Alessandro Orsini, Livio Picchet-

to, Alessandro Raaele, Andrea Sansone, Giulia

Silvestrini (RIISG), Paola Simonelli, Martino

Massimiliano Trapani.

Registrato in data 10/01/2011 al n.2 dell’ap-

  posito pubblico registro della cancelleria del 

Tribunale Ordinario di Palermo (Num. R.G.

4299/2010), ai sensi delle Legge sulla stam-

 pa 8 ebbraio 1948 n. 47 

n. 4

 Editoriale

di W. Mazzucco, A. Silenzi e C. Manzi – p.01

Luci e ombre della pro-posta Fazio - Gelmini

 Salute Globale

a cura della RIISG – p.03

Il medico e le causesociali delle malattie

 Formazione all’estero

di Vito Bongiorno – p.04

“I have a...French dream”

 Lavoro e professione

di E. Ranieri, V. de Bono e A. Raaele – p.07 

Il salto nella professionedopo la laurea

 Dottorati di ricerca

di Andrea Ziglio – p.10 

Razionalizzaree sistematizzare

 L’intervista

di A. Correnti, V. Di Donato e A. Sansone – p.14

A confronto con ilPresidente OMCeO Roma

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 4/16

 

 www.giovanemedico.it 04

Sogno che nel nostro Paese un giorno si po-trà contare su una formazione di qualità.Sogno che un giorno le nostre Universitàsaranno piene di stranieri che verranno

ad apprendere il mestiere del medico, perché noi losapremo insegnare come nessun altro. Purtroppo,spesso avviene esattamente il contrario.

Ho conseguito la specializzazione nel 2007, maavevo iniziato a “viaggiare” all’estero già dalla nedel 2005, stanco, scontento e deluso della mia espe-rienza di specializzando: meta la Francia, dappri-ma nella “Ville Lumiére”, poi nel Sud-Est, dove hoavuto modo di conoscere a fondo il sistema forma-tivo sanitario francese ed a trarne le dovute diffe-renze da quello Italiano.Gli studenti in medicina francesi sono obbligati,sin dal terzo anno di corso, a partecipare a degli“stage” clinici in tutti i reparti, ivi incluso il ProntoSoccorso, per ben l’80% del periodo di formazio-ne. Nei reparti sono impegnati a fare la visita coni medici, vericare il trattamento farmacologico,eseguire gli ECG ed i prelievi arteriosi, richiederele consulenze esterne e tenere il diario clinico ben

aggiornato, dopo aver fatto (e scritto) l’anamnesi el’esame obiettivo del paziente. Il tutto sotto la gui-da di strutturati e docenti del reparto, i quali, unpaio di volte a settimana, dedicano il loro tempoall’insegnamento pratico sul campo. Gli studenti, alpari, seguono in sala operatoria il chirurgo per as-sistere sia agli interventi in urgenza che in elezione.Tutto ciò mi ricordava vagamente i primi tre annidi specializzazione in Italia, salvo la frequenza “at-tiva” della sala operatoria, che era appannaggio dei“senior” del quinto anno.Finiti i sei anni di Medicina, anche per i collegifrancesi viene il momento della specializzazione:questi giovani medici, per potersi fregiare del ti-tolo di “Dottore”, saranno costretti a partecipa-re a quattro stage semestrali in diverse specialità

afni tra loro (scelte secondo una graduatoria dimerito su base nazionale), optando poi per quel-la denitiva dove trascorrere i 6 semestri rima-nenti e conseguire, inne, il titolo di specialista. Èprevista anche la possibilità per lo specializzandodi prendere un anno di “pausa” per approfondiregli studi in maniera indipendente, anche all’este-ro, ovviamente al prezzo del posticipo della nedella specializzazione.Durante gli stage lo specializzando è formatodal chirurgo senior sulle urgenze di base no adessere in grado di affrontare in autonomia, allane del percorso formativo, anche le situazionipiù complesse.Lo stesso avviene per la chirurgia in elezione. Il me-dico Tutor è paragonabile ad un pilota istruttore

che sorveglia il suo allievo in fase di decollo, voloed atterraggio: se la manovra diventa pericolosa, èlui che prende i comandi.Se per noi italiani tutto ciò potrebbe sembrare suf-ciente per essere dei veri specialisti, i nostri cuginisono più esigenti: due anni da Assistente Ospeda-

liero Universitario sono necessari per lavorare inprivato.L’Università garantisce la formazione e se ne as-sume la piena responsabilità. Durante questi annil’Assistente lavora duro, con gli stessi diritti e do-veri di un medico strutturato e assicura, inoltre,l’insegnamento universitario.

Finiti i due anni, con almeno un migliaio d’in-terventi sulle spalle eseguiti con il supporto dellospecializzando di turno ed eventualmente del ri-spettivo studente, un giovane chirurgo potrà tro-vare lavoro in clinica privata o in ospedale e tuttii nuovi colleghi, così come i Medici di MedicinaGenerale ed i vecchi colleghi Universitari, saran-no disponibili ad aiutarlo e sostenerlo al ne diun ottimale inserimento lavorativo.Ciò che avviene oltralpe è davvero un sogno? Cre-do che potrebbe diventare realtà anche per noi,semplicemente prendendo coscienza di modelliformativi più efcaci, ovvero con un taglio mag-giormente professionalizzante. Non sempre imi-tare è un limite, ma può essere utile, se fatto conintelligenza. E il risultato sarebbe vantaggioso

per tutti, operatori e utenti del servizio.

“I have a...French dream” di Vito Bongiorno

 di Antonio Carnì 

Prof. Stella, in apertura mi permetta di rivolgerLel’apprezzamento del SIGM per il nuovo corso, dina-mico e pragmatico, che i lavori dell’ONFMS hannointrapreso sotto la Sua Presidenza.

Alla riunione di insediamento dell’ONFMS il sottoscritto ha

 presentato un documento che sintetizzava le proposte e le ri-

chieste del SIGM: alcune di esse hanno già trovato riscontro,

altre rimangono ancora di sattese. Tra queste, abbiamo proposto

che l’ONFMS provveda, di concerto con gli Ufci del MIUR,

ad elaborare delle linee guida uniformi in tema di applicazione

del Nuovo Ordinamento Didattico e del D.Lgs 368/99 e smi,

con l’intento di superare le difformità interpretative che si sono

ingenerate sul territorio nazionale. Per fare esempi concreti: ci 

sono scuole della stessa tipologia con tronco comune articolato

in modo differente; ed ancora, presso alcune scuole le assenze

autorizzate sono conteggiate a parte dai periodi di malattia ed 

in altre no. Potrà l’Osservatorio mettere ordine su tali aspetti? 

R. Concordo con la necessità di uniformare la formazionea livello nazionale. A tal proposito, per quanto di propriacompetenza, l’Osservatorio Nazionale promuoverà l’interes-samento del MIUR.

Un tema caro al nostro Segretariato è rappresentato dall’esi-

  genza di intervenire al ne di semplicare, riorganizzare e

razionalizzare il sistema formativo pre e post lauream in me-

dicina. L’attuale articolazione dei vari momenti formativo-

 professionalizzanti è, ad esempio, alla base dello stato di de-

roga che produce ritardi sistematici e variabili di anno in anno

nell’espletamento del concorso di accesso alle scuole di spe-

cializzazione. Inoltre, contribuisce a ritardare ulteriormente

l’acceso alla professione, come dimostra il dato relativo all’at-

tesa media di occupazione, che per uno studente italiano che

si iscrive al primo anno di Medicina è pari ad almeno 15-16 

anni. Quali soluzioni ritiene possano contribuire a risolvere tali 

criticità? 

R. Penso si possa intervenire attribuendo al tirocinio pre-lau-

rea il valore del tirocinio nalizzato all’esame di stato (si gua-dagnano sei mesi circa) e riducendo al minimo indispensabileil percorso delle Scuole di Specializzazione (ad esempio: 4anni per le tipologie afferenti all’area medica).

Molto impegno è stato profuso per mettere a punto gli stru-

menti di verica della qualità della formazione medico specia-

listica. Quali risultati concreti è lecito attendersi dall’adozione

di strumenti quali questionari, progress test e site visits, ai ni 

del monitoraggio degli standard formativi delle scuole di spe-

cializzazione, e quali i limiti dei predetti strumenti? 

R. Ritengo utile vericare sul campo l’efcacia degli stru-menti che stiamo predisponendo. Alla ne valuteremo i limitie faremo un bilancio dell’operato.

In occasione della progettazione delle site visits è stata avviatauna stretta collaborazione con gli Osservatori Regionali. Può

spiegarci in cosa consiste e quali altri risultati potrebbe porta-

re, a Suo avviso, questo connubio? 

R. Spero che la “stretta” collaborazione possa funzionare

Osservatorio Nazionale

della Formazione medicospecialistica (ONFMS)

Intervista al Presidente, Prof. Andrea Stella Formazione all’estero

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 5/16

 

 anno 1 n° 4 Set – Ott 2011

 Alcuni Atenei  hanno adottatoiniziative per  districarsi trale innovazioni introdotte dal  Riordino delle Scuole di  Specializzazione

0

Con l’entrata in vigo-re, a partire dall’an-n o a c c a d e m i c o2008/2009, del nuo-

vo Ordinamento Didattico del-le Scuole di Specializzazione diArea Sanitaria (D.M. 1 Agosto

2005), alcuni Atenei hanno adot-tato iniziative volte a districarsitra le numerose innovazioni in-trodotte dal Riordino delle Scuo-le di Specializzazione. La Facoltà

specializzandi, con il mandato diesitare una bozza di Regolamen-to delle Scuole di Specializzazio-ne di Area Sanitaria. Dopo unafase gestazionale durata qualchemese, tale bozza è stata approvatain Consiglio di Facoltà, rendendol’Ateneo di Palermo una tra leprime realtà del centro-sud a do-tarsi del Regolamento sulle Scuo-le di Specializzazione di Area Sa-nitaria. All’interno dello stesso si

percorso formativo specialisti-co. Di estremo interesse è anchel’esperienza della Lombardia,laddove l’Osservatorio Regionaledella Formazione Medico Spe-cialistica è intervenuto nell’ema-nare linee guida di riferimentoper le Scuole di Specializzazionedi area sanitaria.Nonostante tali esempi di buo-ne pratiche regolamentari, nellamaggior parte dei casi nelle altre

 di Claudio Costantino

di Medicina e Chirurgia di Ve-

rona è stata antesignana in talsenso, essendosi già dotata di unapposito regolamento sulle scuo-le di specializzazione di area sani-taria all’indomani dell’entrata invigore della riforma. Dopo pochimesi, la Sede SIGM di Palermo,in risposta all’esigenza di inter-pretare ed applicare univocamen-te le innovazioni introdotte tantodal D.Lgs. 368/99 che dal D.M.01/08/2005, ha sensibilizzato laFacoltà di Medicina e Chirurgiadell’Ateneo Palermitano a convo-care un incontro al quale sono in-tervenuti i Direttori delle Scuole

di Specializzazione; a seguito delprocuo confronto tra i rappre-sentanti del SIGM ed i Direttori,per volontà della Presidenza dellaFacoltà è stata istituita una com-missione paritetica di docenti e

segnalano gli articoli dedicati alla

mobilità dello specializzando siasul territorio nazionale che inter-nazionale, le modalità di certi-cazione e rendicontazione dellepresenze, ed i nuovi standard perla valutazione del percorso for-mativo medico-specialistico. Nelfrattempo, anche le Università diPavia e di Roma Tor Vergata han-no seguito un similare percorsoche ha portato alla realizzazionedi analoghi Regolamenti, en-trambi degni di nota.Nel particolare, sia l’Ateneo diPavia che quello di Tor Vergatasi concentrano sulla denizione

dell’attività di tutoraggio, de-nendo puntualmente i compitisia dei tutor che dei Pool di tutor,oltre che sul grado di autonomia,progressivamente crescente, daassegnare al medico durante il

realtà italiane i diritti elementari

degli specializzandi (assenze giu-sticate, maternità, malattia, tu-toraggio, mobilità intra ed extra-nazionale, riposo compensativo,monte orario, ecc.) continuanoad essere disattesi.Per tale ragione invitiamo tuttii colleghi, dopo aver preso vi-sione del testo dei regolamentisopra citati (pubblicati nella Se-zione Scuole di Specializzazionedel Portale dei Giovani Medici:www.giovanemedico.it), a farsiparte in causa nel proporre alleIstituzioni Accademiche delproprio Ateneo di sperimentare

un siffatto modello partecipati-vo volto a migliorare il contestoin cui si opera, oltre che a segna-lare alla nostra redazione even-tuali disservizi o esperienze utilida condividere.

Lavori in corso

 Regolamenti delle scuole di specializzazione di area sanitaria:perché ci permetterebbe di spingere le Regioni ad una mag-

giore attenzione per un buon monitoraggio; inoltre, le infor-mazioni degli Osservatori Regionali potrebbero essere piùprecise, provenendo direttamente dalle realtà territorial i.

Altro tema sensibile è quello della Programmazione del Fab-

bisogno di professionalità mediche da formare alla luce della

carenza di medici che si prola nel nostro Paese nel prossimo

decennio. Già nel corrente anno accademico sono state aumen-

tate le immatricolazioni alle Facoltà Mediche ed è in discussio-

ne l’incremento dall’attuale dotazione annua di 5000 contratti 

ministeriali ai 7000 annui per il prossimo triennio. Ritiene che

sia questa la strada maestra per ovviare allo stato emergen-

ziale, a cui ciclicamente si va incontro, come dimostrano l’al-

ternarsi del fenomeno della “Pletora Medica” con quello della

“Gobba Demograca”, ovvero il passaggio dall’eccesso alla

carenza di professionalità mediche? Il nostro Segretariato ha

  proposto l’istituzione di un sistema di Osservatori Regionali 

sulla condizione occupazionale del medico al ne di rendicon-

tare in maniera tempestiva ed uniforme con un dato attendibi le

il fabbisogno di professionalità mediche per ciascuna Regione.

Cosa ne pensa di tale proposta? 

R. Credo che adeguare il numero programmato alle esigenzedella comunità non sia un limite ma una buona prassi. Oc-corre però essere “tempestivi” per poter essere efcaci.

Recentemente i Ministri Fazio e Gelmini hanno avanzato la

 proposta di evolvere lo status degli specializzandi iscritti agli 

ultimi due anni di corso in assistenti in formazione, titolari di 

un contratto di formazione-lavoro direttamente stipulato con le

Regioni. Ritiene che tale iniziativa possa avere delle implica-

zioni positive nella formazione dei futuri specialisti? 

R. Si può valutare con estrema attenzione la proposta dei Mi-

nistri perché giusticata sul piano formativo ed applicativoe permetterebbe un ampliamento del numero di contratti diformazione. Personalmente condivido la proposta, ma oc-corrono regolamentazioni precise per mantenere il governodella formazione-lavoro in carico ai Direttori delle Scuole edai loro Consigli.

Riguardo alla contrattualizzazione dello “strutturando”, il 

nostro Segretariato vuole scongiurare che tale innovazione

non sia ispirata da semplici logiche di risparmio, col rischio

che le Regioni ricorrano a tale gura per ridurre il numero dei 

concorsi per la dirigenza medica, bensì che abbia la nalità di 

valorizzare il medico in formazione specialistica, mettendolo

in condizione di acquisire progressivamente l’autonomia pro-

 fessionale, sotto la guida dei tutor a cui fare riferimento nelle

situazioni più complicate e la necessaria tutela medico-legale.

Cosa ne pensa? 

R. Ritengo che nella proposta di riforma in oggetto ci sia-no degli aspetti positivi, per esempio la contrattualizzazioneagli ultimi due anni di corso potrebbe per molti essere unpassaggio in prova prima dell’assunzione vera e propria, allostesso tempo è vero che, come per ogni riforma, è importantevigilare sul modo in cui viene applicata, ma questo non è uncompito dell’Osservatorio.

In chiusura, nel ringraziarLa per la disponibilità a sottoporsi 

alla presente intervista, è d’obbligo chiederLe se ha in cantiere

altre iniziative oltre quelle già avviate.

R. Al momento attuale nessuna iniziativa ulteriore rispettoa quelle prima presentate. Ribadisco, però, che un argomen-

to da affrontare con maggiore incisività è quello dell’auto-nomia dello Specializzando perché, all’interno della stessatipologia di Scuola, i comportamenti dei Direttori delleScuole, dei Direttori Sanitari delle Aziende Ospedaliere,dei Tutori e delle altre figure preposte alla formazione sonomolto eterogenei.

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 6/16

 

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le informazioni precontrattuali e per conoscere le condizioni economiche dell’offerta

si rinvia al documento “Informazioni europee di base sul credito ai consumato ri” (SECCI) che potrà essere richiesto in filiale unitamente a

copia del testo contrattuale. Salvo approvazione Agos Ducato.

richiedila subito!direttamente dal sito www.giovanemedico.it

contatta le sedi Club Medici

con la carta

di credito Clubdedicata ai soci 

AREA VERDEsede interregionale area sudCentro Direzionale: Isola E3Palazzo Avalon Napoli – 081 7879520

AREA BLUsede nazionale e interregionaleVia G. Marchi,10 Roma – 06 8607891

Hai subito a disposizione una significativa riserva di denaro

Hai il canone gratuito per la prima emissione e per tutti i rinnovi successivi

Puoi passare facilmente dalla soluzione rateale alla soluzione al saldo

Puoi rateizzare l’acquisto di polizze, viaggi ed eventi organizzati dal Club a condizioni agevolate

Hai l’iscrizione al Club Medici in omaggio

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 7/16

 

 anno 1 n° 4 Set – Ott 2011 0

Ore 03.13. Squilla iltelefono. Il giovanemedico di guardiaalza la cornetta ed

una voce dal tono concitato loscuote dal suo torpore: «dottore,

scenda subito: la signora Rossi,

stanza 313.. si è aggravata!». Mar-co è da poco iscritto all’ordine deimedici.Da grande aspira a diventarecardiologo, ma deve attendereancora alcuni mesi prima di poterprovare il concorso per l’accessoalle scuole di specializzazione.Ha studiato tanto e si è meritatoil diploma di laurea con il massi-mo dei voti, ma la sua sicurezzasi scioglie al solo pensiero di es-sere in procinto di affrontare unpaziente critico: prescrivergli ilfarmaco adatto ed al giusto do-

saggio, trovarsi a praticare dellemanovre salvavita, senza avereil conforto di un collega esperto.Ha un breve momento di esita-zione, quasi rimpiange di essersi“avventurato” nella sua primanotte di guardia in una casa dicura, ma si fa coraggio e, quasisenza pensare, si precipita al ca-pezzale della sua paziente. Marcoè uno dei tanti medici che da ne-olaureati si affacciano al mondodel lavoro in una sanità in affan-no ed alla perenne rincorsa perfar quadrare i conti. Tuttavia,nonostante gli effetti della globa-

lizzazione e della crisi nanziariaabbiano alimentato fenomeniquali inoccupazione e precaria-to, un medico neo-laureato, seben orientato ed inserito, può dasubito inserirsi nel mondo del la-voro per collezionare esperienze.Sostituzioni del medico di medi-cina generale e guardie medicheo turistiche, medico prelevatore,medico a supporto di eventi spor-tivi, spettacoli e concerti, tradut-tore di testi scientici, assistenzasanitaria nei centri di accoglienzaper immigrati, medico dei villaggivacanze, medico nei penitenzia-

ri, medico di guardia in case dicura: sono tutte opzioni di lavoroche un giovane medico dovrebbeprendere in considerazione all’in-domani dell’abilitazione.Per aiutare Marco e tutti i gio-

vani medici a navigare nel maremagnum della professione, nelpresente articolo si è cercato disistematizzare le prospettive pro-fessionali nel post lauream per unmedico neo-abilitato. Innanzitut-to, giova ricordare che il diplomadi specializzazione è il requisitoessenziale per accedere al ruolodi dirigente medico nel SSN. Ildiploma conseguito attraverso lafrequenza del corso di formazio-ne specica in medicina generaleè al pari il requisito necessarioper aspirare di fregiarsi dell’ap-pellativo di Medico di Famiglia,

divenendo titolari di un proprioelenco di assistiti.In sintesi, l’esercizio della pro-fessione medica presenta quattrodiverse opzioni, ovvero il regime1) libero professionale;

2) di convenzionamento con il SSN;

3) di dipendenza;

4) di consulenza.

Se l’esercizio della libera profes-sione, presso studi medici con-sociati o poliambulatori, puòrappresentare da subito un buonviatico per le branche specialisti-che più remunerative (chirurgiaplastica, radiodiagnostica, der-

matologia, oculistica, ecc.), nonsfugge l’importanza di acquisireesperienza e spendibilità profes-sionale per farne una dignitosae stabile fonte di sostentamento.Di contro, l’esercizio in regime di

convenzionamento con il SSN (Ta-

bella A) presenta caratteristichedi maggiore stabilità professio-nale ed economica. Il più ambitocontinua ad essere l’esercizio inregime di dipendenza (Tabella B),con forme di contrattualizzazionepraticamente a tempo indetermi-nato nel SSN o in Istituzioni pub-bliche o private. L’esercizio dellaprofessione medica in regime di

consulenza (Tabella C), invece,rappresenta un modo per poterimplementare tanto il curriculumprofessionale, quanto per arro-tondare gli introiti. Ma non è -

nita! È possibile, infatti, lavorarecome informatore scientico diaziende farmaceutiche o di azien-de protesiche, medico di bordo(ma occorre conseguire unaspecica qualica attraverso ilsuperamento di una soluzionealquanto impegnativa), giorna-lista di divulgazione scienticae l’elencazione potrebbe anco-ra continuare. In conclusione,non resta che augurare a tuttii colleghi un sincero in bocca allupo per il loro futuro profes-sionale, senza mancare di fareun richiamo ai dettami del co-

dice deontologico, nonché allepremesse che hanno indottociascuno di noi ad intrapren-dere il lungo e graticante per-corso della cura della personaglobalmente intesa.

Il salto nella professionedopo la laurea di Enrico Ranieri, Virgilio de Bono ed Alessandro Raffaele

Tabelle

• Medico Militare (sia nei reparti operativi, sia negli ospedali militari)

• Medico del Ser vizio Penitenziario

• Medico della Protezione Civile (per le emergenze nei primi 30 giorni)

• Medico dei Servizi di Emergenza (CRI e istituzioni connesse)

• Medico INPS (nei servizi medico-legali e negli istituti termali)

• Medico INAIL (nei servizi medico-legali o di riabilitazione e recupero)

• Medico CIRM – Centro Internazionale Radio-Medico

(per la tele assistenza alla navigazione)

Dipendente di altre istituzioni pubbliche nazionali

Ruoli manageriali o di medico in:

• Strutture di ricovero e cura

• Strutture di Riabilitazione per lungodegenti 

• Hospice 

• Strutture specialistiche ambulatoriali 

Dipendenza Istituzioni Private Accreditate

Strutture esercitanti in regime libero profess. non accreditato

 

Dipendenza Istituzioni Private or proft

Può realizzarsi nelle molte modalità realizzate da iniziative disussidiarietà locale o da organizzazioni internazionali (MediciSenza Frontiere, Emergency, Amnesty International, ecc.)

Dipendenza ONLUS e Istituzioni Private non proft

L’opzione per la or ma convenzionata prevede diverse possibilità:

• medico delle cure primarie (medico di Medicina generale,

Pediatra di amiglia)

• medico della continuità assistenziale (ex guardia medica)• medico specialista dei servizi territoriali 

• medico di cooperativa di servizi convenzionata con l’ASP 

A. Esercizio in regime di convenzionamento con il SSN

Dipendente del SSN 

• Dipendente Ministero della Salute 

• Dipendente Assessorato Regionale Sanità

• Dirigente medico ASP (con unzioni manageriali, medico della struttura

aziendale, medico dei presidi e ser vizi direttamente gestiti)

• Dirigente medico Azienda sanitaria ospedaliera (con unzioni manageriali,

medico di U.O. o di dipartimento)

• Medico IRCCS (con unzioni manageriali o come medico ricercatore di U.O.)

B. Esercizio in regime di dipendenza

La scelta di esercitare come consulente professionistapuò ricadere su diversi indirizzi:

• Consulente di assicurazioni • Consulente di tribunali 

• Consulente di studi legali 

• Consulente di associazioni di tutela, ecc.

C. Esercizio in regime di consulenza

 Lavoro e professione

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 8/16

 

 www.giovanemedico.it 08

Nel nostro Paese lasanità privata ac-creditata, ancorchéminoritaria rispetto

al comparto pubblico, rappresen-ta una realtà di comprovata af-dabilità con punte di eccellenza

in molte specialità chirurgiche edad elevato impatto tecnologico.Inoltre, contribuisce signicativa-mente nel soddisfare il crescentebisogno di salute in termini dipatologie croniche, cronico-dege-nerative ed invalidanti, attraversostrutture di lungodegenza e riabi-litazione.Gli oltre 12000 medici, sia dipen-denti che a contratto libero pro-fessionale, in atto operanti nellestrutture accreditate a gestioneprivata, pur rappresentando il10% di tutti i medici ospedalieriitaliani, svolgono il 20% della at-

tività assistenziale nazionale, conuna elevata qualità delle cure ero-gate e con elevata soddisfazioneda parte dei pazienti. Anche i datinazionali relativi al confrontodell’attività tra ospedalità pubbli-ca e privata accreditata, espres-sa in termini di peso medio deiDRG e Case Mix, registrano ilsorpasso del privato sul pubblico.Sulla base di queste premesse, siè costituita la Federazione Ita-liana delle Società Scientichedella Ospedalità Privata Accredi-tata (FISOPA), associazione checonfedera le società scientiche

rappresentative delle professiona-lità mediche di diverse specialità,operanti nella sanità privata ac-creditata dal SSN: ad oggi aderi-scono alla Federazione 14 societàscientiche ed oltre 5000 medici.Le molteplici nalità della FISO-PA possono essere ricondotte alprimario obiettivo di promuovereil riconoscimento del contributoapportato al SSN dalle professio-nalità mediche che lavorano nellestrutture private accreditate.Nel particolare, la Federazioneintende avviare progetti di ricercascientica polispecialistica, sia in

ambito clinico che sperimentalesu nuovi farmaci, materiali e tec-niche diagnostiche e chirurgiche,sviluppando sinergie utili ad ot-timizzare le prestazioni ed offrireelevati standard assistenziali ai

cittadini, avanzando al contempouna candidatura per contribuirealla formazione delle nuove gene-razioni di specialisti.Inoltre, la Federazione si è as-sunta l’onere di tutelare i propriassociati, promuovendo oppor-

tune iniziative informative, for-mative, giuridiche e legislative.Infatti, a fronte del contributodocumentato dai dati precitati,l’ormai anacronistica normati-

va vigente penalizza eccessiva-mente i medici che esercitanonelle strutture accreditate pri-vate, rispetto ai loro pari cheoperano nel pubblico, in termi-ni di riconoscimento giuridicodell’anzianità di servizio ai ni

concorsuali per i ruoli apicalidella dirigenza medica del SSN:l’attività nel privato accreditatoviene infatti valutata nella misu-ra del 25% degli anni di lavoro

effettivamente svolti. In altre pa-role, atteso il requisito essenzialedi almeno 5 anni di dirigenzamedica nel pubblico per aspirareal “primariato”, stanti le cose,un medico con backgroundospedaliero privato accredita-

to necessiterà di un’anzianitàdi servizio di venti anni. Fortedei dati, la FISOPA è pertantoimpegnata in un’opera di sen-sibilizzazione nei confronti di

Istituzioni, società scienticheed organizzazioni sindacali e dicategoria, che si è concretizzatanella stesura di una proposta dilegge nalizzata all’equipara-zione dell’anzianità di serviziotra pubblico e privato, presen-

tata nel corso di un convegnotenutosi presso la Biblioteca delSenato della Repubblica il 28giugno 2011. Peraltro, la pre-detta normativa risulta limitare

i giovani medici per i quali, seda una parte l’ospedalità priva-ta accreditata offre importantipossibilità lavorative, non saràpossibile giovare dei riconosci-

menti carrieristici di chi lavoranel pubblico.Atteso che nel nostro Paesel’accesso alla sanità privata av-viene per chiamata diretta sullabase di un rapporto duciario,mentre l’accesso alla dirigenzamedica avviene tramite pubblicoconcorso, il SIGM ha preso po-sizione nel senso di un riequili-brio del riconoscimento dell’an-zianità di servizio tra pubblico eprivato.Inoltre, SIGM e la FISOPAhanno convenuto sull’oppor-tunità di realizzare congiunta-

mente iniziative, progetti e pro-duzioni, al ne di promuoverel’inserimento lavorativo dei gio-vani medici nella Sanità PrivataAccreditata, settore di strategicaimportanza del SSN.

SIGM e FISOPA per valorizzareil ruolo del giovane medico di Massimiliano Iannuzzi Mungo e Walter Mazzucco

Collaborazione tra SIGM e FISOPA

RIVISTA BIOMEDICA MULTIDISCIPLINAREPER GIOVANI MEDICI

CAPSULA EBURNEA

Capsula Eburnea è una rivista biomedica multidiscipli-nare per giovani medici nata su iniziativa del S.I.G.M.con l’intento di stimolare l’interesse dei neolaureati in discipline biomediche nei conronti della ricercascientifca. Giovani medici, specializzandi, dottorandi,assegnisti e borsisti possono cimentarsi nella stesura di lavori originali. In particolare, la rivista (ISSN 1970-5492), pubblica esclusivamente on-line articoli scien-tifci originali su argomenti di medicina, biomedicina,biotecnologie mediche, scienze motorie e psicologia me-dica ed accetta contributi redatti come articoli originali,review, casi clinici, note di tecnica, note di terapia e nuo-

ve tecnologie. I lavori sono sottoposti a peer-review da parte di reviewers che si impegnano nel dare opportuni suggerimenti per migliorare la qualità del manoscritto,rendendolo pubblicabile. Capsula Eburnea è pertantosia una rivista scientifca che uno strumento di orma-zione per giovani ricercatori. L’Editorial board è costitu-

ito da 40 membri provenienti da vari continenti (Euro- pa, USA e Asia). Ad oggi sono stati editi 5 Volumi con la pubblicazione di circa 150 lavori originali, coinvolgendocirca 50 reviewers ra giovani proessori e ricercatori nonché medici con esperienza nella produzione di lavori scientifci. Tutti gli articoli pubblicati sono provvisti di DOI (The Digital Object Identifer System) e sonoindicizzati su numerosi motori di ricerca biomedica, tracui: Scopus, The Directory o Open Access Journals, Ul-rich’s Periodical Directory, Google Scholar. Dal 2011,

 per elevare ulteriormente la qualità dei lavori pubblicati,

saranno valutati per la pubblicazione soltanto lavori inlingua inglese. L’indirizzo web dove trovare inormazio-ni relative alle modalità di preparazione, sottomissione e revisione dei lavori è: http://www.capsulaeburnea.unipa.it/. In ultimo, ma non per importanza, CapsulaEburnea pubblica gratuitamente tutti i contributi.

 

 Sanità privata accreditata

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 9/16

 

 anno 1 n° 4 Set – Ott 2011 0

IGiovani Medici (S.I.G.M.)da anni richiamano l’at-tenzione del Legislatore alne di superare l’annoso

problema del duplice ed iniquoinquadramento previdenziale deimedici in formazione specialistica

in INPS ed ENPAM. A tal pro-posito, il SIGM, a seguito di unconfronto costruttivo coi verticidel Ministero del Lavoro e dellePolitiche Sociali, ha esitato unaproposta di legge, in atto in di-scussione alla Commissione La-voro della Camera dei deputati,attraverso la quale si stabilirebbeche, in sostituzione dell’attualesconveniente contribuzione allagestione separata INPS, a decor-rere dall’anno accademico 2011-2012, il medico, iscritto all’Alboprofessionale, che sottoscriveun contratto di formazione spe-

cialistica, verserà all’ENPAMla contribuzione sui compensipercepiti. Inoltre, un ulteriorecomma predisporrebbe il tra-sferimento dall’INPS all’EN-PAM dei contributi già versatidagli specializzandi dall’a.a.2006/2007, ovvero dall’entratain vigore dei contratti di forma-zione specialistica, ad oggi.Negli ultimi mesi il SIGM ha ri-formulato e presentato la predettaproposta di legge all’attenzionedella Commissione Bilancio delSenato della Repubblica sotto-forma di emendamento sia alla

Manovra Finanziaria di luglio,sia alla più recente Manovrastraordinaria, intervenuta a se-guito della richiesta di maggiorestabilità da parte dell’UnioneEuropea e della Banca CentraleEuropea. Come è noto, l’inqua-dramento previdenziale esclusivoin ENPAM degli specializzandisortirebbe l’effetto di favorire ilraggiungimento da parte dei gio-vani medici del massimo pensio-nistico, a fronte della condizioneattuale caratterizzata da eccessivitempi medi per l’accesso alla pro-fessione rispetto al contesto EU;

inoltre, si porrebbero le basi af-nché, a seguito di una successivamodica dei Regolamenti internidell’Ente Previdenziale dei Me-dici, si possa accedere prima deidieci anni di contribuzione oggi

previsti, e quindi in maniera piùconveniente, all’istituto del ri-scatto degli anni di laurea (di talemodica regolamentare, richiestacon decisione dal SIGM, se neavvantaggerebbero anche i medicidel corso di formazione specicain medicina generale). Altra ri-chiesta dei Giovani Medici si rife-risce all’introduzione di modalitàdi elezioni che permettano di por-tare al governo dell’ENPAM gli

ci Italiani e della campagna disensibilizzazione della categoriaalla tematica previdenziale. A talproposito il SIGM ha prodotto,col Patrocinio del Ministro delLavoro e delle Politiche Sociali,un Manuale in formato tascabiledal titolo “Giovani Medici Previ-

denti: imparare a costruire il futuro

 pensionistico”, in distribuzione atutti i medici under 40 su tutto ilterritorio nazionale, unitamente

eletti direttamente dagli azionisti,ovvero tutti i contribuenti allaCassa previdenziale. L’elezione di-retta dei vertici (CdA e organismiconsultivi dei fondi ENPAM), odi una parte di essi, da parte dellabase aprirebbe alla possibilità, adoggi nei fatti disattesa, di favorirela presenza dei giovani negli orga-ni di governo dell’Ente previden-ziale, in un momento delicato incui si devono operare delle scelte

cruciali per il futuro pensionisticodelle giovani generazioni.Tutte le succitate iniziative si in-seriscono nell’ambito delle Pro-poste del SIGM per migliorarela Condizione dei giovani medi-

al bollettino di Club Medici.Nel garantire il massimo impegnoper la risoluzione delle criticitàprevidenziali che investono la ca-tegoria dei giovani medici, ivi in-cluso il difcile ed estremamenteoneroso accesso all’Istituto delriscatto degli anni di laurea, comeribadito dal Presidente Nazionaledel SIGM, Walter Mazzucco, alMinistro del Lavoro e delle Politi-che Sociali, Maurizio Sacconi, nel

corso di un incontro informale in-tervenuto a settembre, invitiamo icolleghi a tenersi costantementeaggiornati attraverso il Portale deiGiovani Medici ed a sostenere leproposte del Segretariato.

Stop al duplice inquadramento

previdenziale degli specializzandi! di Marco Mafrici, Gianluca Albanese, Francesco Macrì 

La Medicina nel nostro Paese è sempre più rosa: in Italia 1 medico su 3 è don-

na (ma soltanto 1 su 10 riveste incarichi di primariato) e, a giudicare dalle 

iscrizioni alle Facoltà di Medicina, a breve il numero di donne medico supe-

rerà quello dei colleghi maschi. Inoltre, già da anni le donne rappresentano la

maggioranza del personale impiegato nel Servizio Sanitario Nazionale (circa il 

64% nel 2009). Ci è sembrato quindi doveroso ritagliare uno spazio nella no-

stra Rivista da dedicare alle giovani donne medico e abbiamo deciso di inaugu-

rarlo trattando di maternità. Se conciliare lavoro e amiglia è difcile per tutte 

le donne, lo è a maggior ragione per le donne medico: il problema principale è 

costituito dalla carenza di tempo libero, in quanto il nostro mestiere (è inutile 

negarlo) richiede, per essere svolto al meglio, massima dedizione e incuranza

degli orari. A un certo punto della carriera, poi, le donne medico si trovano a

doversi districare tra la vocazione per la Medicina e la naturale predisposizione 

ad avere fgli, in un contesto sociale in cui la precarietà avanza anche nel nostrocampo, rendendo il tutto an-

cora più difcile. D’altra parte 

l’articolo 37 della Costituzione 

recita: “La donna lavoratrice 

ha gli stessi diritti e, a parità

di lavoro, le stesse retribuzioni 

che spettano al lavoratore. Le 

condizioni di lavoro devono con-

sentire l’adempimento della sua

essenziale unzione amiliare e 

assicurare alla madre e al bam-

bino una speciale adeguata pro-

tezione.”A partire dal 1971 (anno

della Legge 1204, primo testo

unico sulla maternità) la legisla-

zione italiana si è adoperata moltissimo per tutelare e migliorare la condizione lavorativa delle madri, producendo una mole di documenti piuttosto corposa,

dal momento che, pur partendo da una base comune di normative valide per 

tutte le donne, per i medici alcune norme sono pensate ad hoc, a seconda che si 

tratti di lavoratrici dipendenti (nel pubblico o nel privato), medici di medicina

generale, medici di continuità assistenziale, pediatri di libera scelta e così via.

Come punto di rierimento in materia ci viene in soccorso la guida “Lavoratrice 

Madre Medico”a cura di Eolo Giovanni Parodi e Marco Perelli Ercolini, che 

da anni l’ENPAM mette gratuitamente a disposizione sotto orma di CD-Rom

 per i medici che ne acciano richiesta. Il materiale è anche consultabile online a

questo indirizzo: http://www.enpam.it/wp-content/repository/universaliamul-

timediale/LMM/indice.htm Nel testo, che viene continuamente aggiornato,

vengono trattati tutti gli aspetti dell’attuale normativa sulla madre lavoratrice 

(dal trattamento economico ai congedi, dall’allattamento alle agevolazioni per 

 fgli disabili, dalle adozioni alla previdenza) e sono inclusi una raccolta di tutte 

le leggi, un utile glossario e una ricca modulistica.

Medicina in rosa

LAVORATRICEMADRE MEDICO

 di Maria Elisa Di Cicco

 Il SIGM presenta una Proposta di Legge in Parlamento

Le dottoresse che ossero interessate a ricevere gratuitamente a casa il CD-

Rom di “Lavoratrice Madre Medico”possono arne richiesta alla Direzione 

generale dell’ENPAM (Tel: 0648294226/242/346 - Fax: 06 48294345

Email: [email protected]) o al proprio Ordine Provinciale.

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 10/16

 

 www.giovanemedico.it 10

La razionalizzazione ela sistematizzazionehanno rappresentatoil lo conduttore del-

le più recenti riforme del sistemaformativo universitario.

Per proseguire sulla stessa linea,il MIUR ha recentemente ri-chiesto al Consiglio Universita-rio Nazionale (CUN) un lavorodi analisi, classicazione e siste-matizzazione su base nazionaledei dottorati di ricerca. Un simi-le lavoro, infatti, potrebbe averegrande utilità nel contrastareun’eccessiva frammentazionedei corsi e dispersione delle lorodenominazioni, favorendo unamaggiore corrispondenza conle denominazioni dei dottoratistranieri.In realtà, già dopo una prima

ricognizione sui dottorati of-ferti dalle Università Italiane,il CUN ha evidenziato comemolte di esse abbiano già com-piuto in autonomia un lavorodi razionalizzazione degli stessi,istituendo un numero limitatodi “scuole di dottorato” di tipoeminentemente disciplinare.Accanto a queste, inoltre, sonostate istituite un minor numerodi scuole o corsi di natura o te-

matica interdisciplinare più col-legati alle specicità di ricercadell’Ateneo o alle collaborazioniinternazionali.L’analisi del CUN è proseguitaconfrontando i dottorati offerti

dalle principali Università Ita-liane e straniere e ha prodottoun elenco di denominazioni,la cui parte relativa all’ambitosanitario viene riportata nellatabella*.Nello stesso documento il CUNha ritenuto però opportunosegnalare alcuni aspetti che in-vitano alla cautela nell’imple-mentazione di una rigida clas-sicazione. Agli Atenei, infatti,devono essere garantiti marginidi essibilità, in presenza di so-lide motivazioni, per far emer-gere le iniziative più innovative

e non imporre strutture rigide inun ambito cruciale come quellodella formazione dei giovani allaricerca.Non si dovrebbero, ad esempio,porre vincoli denominativi adottorati congiunti tra Univer-sità di più Paesi o a dottoratiinterdisciplinari ad alto impattoinnovativo che rappresentanouno degli obiettivi dei program-mi quadro dell’Unione Europea.

La stessa essibilità è necessariapoi per poter fruire al meglio deiprogrammi regionali di ricerca einnovazione tecnologica o per idottorati in collaborazione conle imprese (dottorati “indu-

striali”), che possono rappre-sentare un’offerta di posizionilavorative interessanti per i dot-tori di ricerca e una fonte di ri-sorse nanziarie importanti perla ricerca universitaria. Non bi-sogna dimenticare, inne, che laessibilità risulta fondamentaleanche per seguire l’evoluzio-ne della ricerca, che è semprepiù rapida di quella normativae richiede alle Università unapronta risposta per poter esserecompetitive a livello internazio-nale. Questo cambio di nomen-clatura dei dottorati si afanca

ad altre novità in cantiere cheverranno meglio denite in unfuturo decreto attuativo, qualila riduzione del tetto dei dotto-rati senza borsa rispetto a quel-li con borsa e la possibilità difrequenza congiunta scuola dispecializzazione di area sani-taria – dottorato di ricerca perun anno con conseguente ridu-zione del corso di dottorato adue anni.

Il CUN propone:razionalizzare e sistematizzare di Andrea Ziglio

 Dottorati di ricerca

 di Maria Elisa Di Cicco

Sulla via del ritorno da un Congresso di ambito pediatrico, mi sono tro-

vata a chiacchierare delle aspettative dei giovani medici relativamente 

ai Congressi scientifci. Per i giovani medici, in particolare per i medi-

ci specializzandi, ogni Congresso rappresenta un evento importante,

un’occasione per aggiornarsi, incontrarsi e conrontarsi, ma anche per 

cominciare a muovere i primi passi nella Ricerca. Eppure, nonostante 

questo, è atto noto che sempre meno giovani partecipano ai Convegni 

delle Società scientifche.

Per i giovani medici il principale deterrente è costituito dal attore econo-

mico (costi elevati per iscrizione, viaggio, vitto e alloggio), sebbene già da

tempo le Società stiano cercando di venire loro incontro proponendo costi 

di iscrizione ridotti. La Società Italiana di Medicina Perinatale, in occa-

sione del suo XIV Congresso nazionale (Firenze 2011), ha addirittura

 pensato ad un “Pacchetto Low Cost”dedicato a specializzandi, studenti e 

dottorandi. Un esempio che le altre Società dovrebbero quindi senz’altroimitare. Ai giovani medici vengono riservati solitamente la sessione po-

ster e le comunicazioni orali relative ai lavori più interessanti, attività che 

costituiscono uno stimolo per imparare da un lato la progettazione e lo

svolgimento di una ricerca scientifca, dall’altro la presentazione dei dati 

ottenuti. Si tratta quindi di elementi irrinunciabili, ma spesso si assiste 

a sessioni poster deserte (di uditori e, talora, persino di presentatori 

o moderatori!) oppure organizzate contemporaneamente ai pranzi di 

lavoro. Persino lo spazio per l’afssione dei poster viene a volte rica-

vato in angoli poco visitati della sede congressuale.

Maggiori attenzioni sono riservate alle comunicazioni orali, nono-

stante l’apposita sessione venga spesso inserita al termine dei lavori 

ufciali o a ridosso delle pause. A questo proposito, ciò che andreb-

be incrementato e protetto è lo spazio da dedicare alla discussione,

dal momento che i relatori molto spesso superano i tempi previsti,

risicando le domande dell’auditorio verso gli esperti, occasione irri-

 petibile di crescita. Ancor più auspicabile sarebbe stimolare una reale 

rivoluzione generazionale garantendo la partecipazione diretta dei 

giovani medici ra i relatori, al fne di avorire la partecipazione attiva

alla vita societaria e scientifca.

Il mio volo pindarico fnisce qui e, in attesa di qualche novità, il mes-saggio fnale vuole essere il seguente: viva i Congressi (magari con

 più giovani protagonisti), perché se è vero che sui libri è scritto tutto

(quante volte ce l’avranno detto?) è anche vero ciò che diceva Mark

Twain… “Attento a leggere libri di medicina… potresti morire per 

un errore di stampa!”.

Giovani e congressi: quali aspettative?

Allergologia ed immunologia clinica

Anatomia patologica

Anatomia umana e morfologia applicata

Anestesia e rianimazione e terapia intensiva

Chirurgia cardio-toraco vascolare

Chirurgia generale

Chirurgia maxillo-facciale

Chirurgia pediatrica

Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica

Dermatologia

Ematologia

Endocrinologia, diabetologia,

andrologia e metabolismoFarmacologia

Fisiologia

Gastroenterologia

Genetica medica

Geriatria

Ginecologia ed ostetricia

Immunologia

Istologia ed Embriologia Medica

Malattie dell’apparato cardiovascolare

Malattie dell’apparato respiratorio

Malattie infettive e tropicali

Medicina dello sport

Medicina sica e riabilitazione

Medicina interna

Medicina legale

Medicina molecolare

Medicina nucleareMicrobiologia

Microbiologia e virologia

Nefrologia

Neurochirurgia

Neurologia

Neuropsichiatria infantile

Neuroscienze

Oftalmologia

Oncologia cellulare e molecolare

Oncologia clinica

Ortopedia e traumatologia

Otorinolaringoiatria e audiologia

Patologia clinica

Pediatria

Psichiatria

Psicologia clinica

RadiodiagnosticaReumatologia

Sanità pubblica

Scienza dell’alimentazione e nutrizione umana

Tossicologia medica

Urologia

Immunopathology and allergy

Pathology

Anatomy

Anesthesiology

Cardio-thoraco vascular surgery

Surgery

Maxillo-facial surgery

Pediatric surgery

Plastic and reconstructive surgery

Dermatology

Haematology

Endocrinology, diabetology,

andrology and metabolismPharmacology

Physiology

Gastroenterology

Medical genetics

Geriatrics

Obstetrics, Gynaecology and reproduction

Immunology

Histology

Cardiology

Respiratory medicine

Infectious Diseases

Sport medicine

Rehabilitation

Internal medicine

Forensic medicine

Molecular medicine

Nuclear medicineMicrobiology

Microbiology and virology

Nephrology

Neurosurgery

Neurology

Child development neuropsychiatry

Neurosciences

Oftalmology

Cellular and molecular oncology

Clinical oncology

Orthopedics and traumatology

Otology, laryngology and audiology

Laboratory medicine

Pediatrics

Psychiatry

Clinical psychology

Diagnostic imagingRheumatology

Public Health

Nutrition science

Medical toxicology

Urology

*Tabella. Elenco dottorati di ricerca di ambito sanitario:denominazioni proposte in Italia e corrispondenza internazionale.

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 11/16

 

 anno 1 n° 4 Set – Ott 2011 1

 PisaSede Locale di Pisariunione del Direttivo

 di Alessandro Orsini e Maria Elisa Di Cicco

Il 18 luglio 2011 si è riunito il Con-siglio Direttivo della Sede Localedi Pisa, in presenza di una rappre-sentanza dei medici specializzandidell’Ateneo Pisano. All’ordine delgiorno numerosi temi caldi, a co-minciare dall’annunciata Riformadel percorso formativo del giovane medico: dalla discussione èemerso un sostanziale parere favorevole in merito alla laureaabilitante e alla riduzione della durata dei corsi di Specializza-zione, mentre sono state espresse numerose perplessità in meritoalla gura dello “strutturando”.Tra le altre problematiche di interesse, è stato segnalato che in al-cuni Atenei, e tra questi quello Pisano, il contratto di formazione

viene rilasciato al titolare soltanto al momento della sottoscri-zione del contratto relativo all’anno successivo. Ciò crea proble-mi non indifferenti per coloro che necessitano di una copia car-tacea per poter, ad esempio, inoltrare richiesta di nanziamentoo prestito. Inoltre, il contratto di formazione spesso non vieneaccettato quale garanzia sufciente per accedere ai nanziamen-ti o ai mutui bancari.Sono stati richiesti anche chiarimenti per quanto riguarda ilmancato adeguamento triennale della retribuzione degli spe-cializzandi al tasso di inazione ed è stato suggerito di “istitu-

Comunicaci le novità della tua sede: [email protected] 

L’Assessore alla Sa-nità della RegioneLombardia, Dott.Luciano Brescia-

ni, ci ha accolto nel suo ufciodell’”Ogiva”, come sempre sor-

ridente, per fare il punto in me-rito alla piattaforma program-matica messa in campo dallaRegione Lombardia a sostegnodella condizione dei giovani me-dici lombardi.

Assessore, cosa pensa dell’ipo-

tesi di contrattualizzare gli spe-

cializzandi negli ultimi due anni 

di corso? 

R. Si tratta di uno snodo crucialeafnché anche in Italia, al pari dialtri Paesi esteri (dove anche ioho avuto la fortuna di formar-

mi), gli specializzandi ricevanouna formazione totale ed il piùpratica possibile, specie per quellespecialità che necessitano di unaoperatività ed esperienza manua-le come le chirurgie. È chiaro cheil tutto debba avvenire con i piùopportuni crismi di regolarità econtrollo. In una simile macchi-na operativa sarebbero da scon-giurare situazioni in cui gli stessispecializzandi divengano “strut-turandi” privi di tutoraggio.

Un’altra ipotesi innovativa e stret-

tamente collegata alla precedente

è quella di dare sempre più oppor-

tunità a terzi (per lo più privati) di 

 poter investire sulla formazione dei 

 futuri specialisti assumendosene il 

carico economico. Qual è la sua

 posizione a tal proposito? 

R. Tali iniziative ovviamente sa-rebbero sinergiche a quelle già inatto ed in essere tramite i cano-nici canali istituzionalizzati delleUniversità. Quindi, non si trat-terebbe di una contrapposizione

tra privati ed Università con ilrischio di sopraffazioni da par-te degli uni sull’altra, ma di unacollaborazione nella formazioneche sappia far fronte alle realiesigenze territoriali, consideratala scarsità di risorse economichea volte spendibili dalle Universitàstesse. Quanto detto rappresente-rebbe i presupposti per assicura-re nel medio termine il turnoverdei professionisti e la continuitàdell’erogazione dei servizi specia-listici territoriali ed ospedalieri.L’idea, da porre all’attenzionedegli organi preposti (MIUR

in primis) sarebbe quella di unasperimentazione di simili ipotesiin pochi centri monitorabili dellaRegione Lombardia e/o eventual-mente di altre regioni virtuose.

Qual è l’attuale situazione la-

vorativa per i giovani medici in

Lombardia? 

R. La Regione ha già preso im-pegni in merito all’incrementodi contratti a tempo indetermi-nato, tramite nuove assunzio-ni e conversione degli attualicontratti a tempo determinato.È fondamentale, afnché vi siauna ripresa economica globale,che i giovani possano investi-re sul proprio futuro senza lospettro del precariato. Se si vuolmetter su famiglia si ha bisogno

di certezze e solide basi.

E riguardo la tutela dei medici 

donna con contratti di lavoro pre-

cari, in caso di gravidanza? 

R. Sono al vaglio una serie di ideeproprio per la tutela “socio-biolo-gica” della donna medico.

Nel ringraziare l’Assessore perla disponibilità, le Sedi SIGMLombarde ribadiscono che con-tinueranno nella loro opera dimonitoraggio sulle iniziative incantiere.

A confronto con i verticidella Sanità Lombarda di Luigi Gianturco e Martino Massimiliano Trapani 

 dalle Sedi...

Il Portale Italiano dei Giovani Medici (www.giovanemedico.it), oltre a rappresentare mezzo di comunicazione sul web del Seg retariato Italiano Giovani 

Medici (SIGM), è uno strumento a suppor to dei giovani medici che si aacciano alla proessione medica. Il Portale ha superato la soglia degli 8200 

utenti registrati, dato eclatante che esprime il gradimento della categoria nei conronti dei contenuti proposti dal SIGM, se si considera che è stato

lanciato nel maggio 2010, in occasione di una c onerenza stampa di presentazione pr esso il Ministero della Salute.

La registrazione al Portale è g ratuita ed include un servizio di Ne wsletter, attraverso il quale vengono veicolati agli utenti registrati i c ontenuti curati 

dal SIGM, ovvero una sintesi tra una comunicazione convenzionale ed i consigli pratici, rutto delle esperienze maturate sul campo dai responsabili 

del Segretariato Italiano Giovani Medici. Attraverso il Portale il SIGM ore servizi in termini di ormazione, occasioni di lavoro e perezionamentoin Italia ed all’Estero, di accesso alla ricerca scientifca, senza mancare di curare una corretta inormazione sugli aspetti tecnico-legislativi e di intervenire attivamente e criticamente sulle Politiche 

sanitarie, proessionali e previdenziali.

Il Portale è strutturato in sezioni tematiche. All’interno di esso è possibile accedere alle pagine delle Sedi Locali e Provinciali in cui si articola il SIGM sul territorio nazionale, oltre che al Forum dei 

Giovani Medici, piattaorma virtuale di conronto per la categoria, ed a “Capsula Eburnea”, la rivista scientifca sul web di rierimento per i g iovani medici ricercatori.

Le aziende e le società interes sate a pubblicizzare i loro prodotti sul Portale, attraverso un link o un banner dedicato, possono inviare una E-mail a [email protected]

In breve...

Successo del Portale Italiano Giovani Medici

 Intervista al Dott. Luciano Bresciani, Assessore

 Regionale Salute

zionalizzare” (o comunque di tutelare) la gura dell’aspirantespecializzando. Oltre a ciò, durante la riunione è stato deciso diinoltrare una richiesta ufciale per un incontro da organizzaretra i rappresentanti della Sede ed i vertici dell’Ordine dei Medicidi Pisa e della Facoltà di Medicina.Inne, è stata vagliata la strategia di promozione delle attivitàdella Sede, in particolare mediante il potenziamento della distri-buzione della Rivista, della pagina Facebook e dello spazio websul Portale dei Giovani Medici. I colleghi interessati a collaborare

o a prendere contatti con la Sede pisana del SIGM possono scri-vere una E-mail a [email protected].

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 12/16

 

 www.giovanemedico.it 12

Il 18 luglio 2011, pressol’Aula Grande Nord delPoliclinico Federico II,si è tenuta l’assemblea di

presentazione del nuovo diret-tivo della Sede SIGM NapoliFederico II, che ha registrato

una signicativa afuenza di neo-specializzandi e di giovani medi-ci, accorsi numerosi in rispostaall’invito loro rivolto dai rappre-sentanti del SIGM.Dopo l’apertura dei lavori, af-data al collega Carlo Manzi, VicePresidente Nazionale del SIGM,il quale ha presentato l’associa-zione e descritto brevemente iprincipali ambiti ed attività neiquali il Segretariato è da tempoimpegnato a livello nazionale, laparola è passata a Giovanni Ce-rullo, neoeletto Incaricato Localedella Sede. Questi, durante il suo

intervento, ha illustrato gli obiet-tivi e le principali iniziative allequali la Commissione Locale la-vorerà a partire dall’autunno, edha presentato tutti i componentidel direttivo. Il collega AngeloGioffredi ha successivamente il-

lustrato nel dettaglio alcuni deiprogetti che la Sede SIGM Napo-li Federico II intende realizzarenel breve periodo, ovvero l’orga-nizzazione di seminari di aggior-namento professionale e l’offerta

di servizi dedicati ai giovani me-dici ad opera di un pool di con-sulenti che assistano gli iscrittiall’associazione. Nel particolare,nel primo caso saranno coinvoltiprofessionisti qualicati che af-

fronteranno le problematiche piùcomuni alla pratica medicina, inmodo da implementare il tradi-zionale percorso formativo deglispecializzandi; nel secondo caso,gli esperti assisteranno lo spe-

cializzando ed il giovane medicoin caso di problemi burocratici-amministrativi, legali, scali, ecc.È stato altresì affrontato il temadella Previdenza, facendo riferi-mento alla normativa vigente edai principali Enti Previdenziali diriferimento per i giovani medicied illustrando i concetti di ricon-giunzione, totalizzazione e riscat-to degli anni di laurea.A tal proposito la Sede SIGMNapoli Federico II ha annunciatodi avere in programma l’organiz-zazione di un incontro tematicocon il supporto di rappresentantidell’INPS e dell’ENPAM al nedi fornire consigli pratici e in-formazioni su un argomento dasempre fonte di incertezza, dubbie preoccupazioni. Inne, dopo ilsaluto del responsabile della SedeSIGM di Caserta, Dott. Alfredo

Matano, il Segretario Locale del-la Sede SIGM Napoli FedericoII ha dato avvio alla campagnad’iscrizione all’associazione, che,con più di settanta iscrizioni ef-fettuate, si è aperta sotto i miglio-ri auspici.

Napoli Federico II: il nuovo corsodella Sede Locale SIGM di Agostino Buonauro

 dalle Sedi...

Finanziamentiper giovani medici

SEDE INTERREGIONALE AREA SUD

Centro Direzionale: Isola E3,Palazzo Avalon Napoli – 081 7879520

SEDE NAZIONALE E INTERREGIONALE

Via G. Marchi,10 Roma – 06 8607891

Senza alcuna documentazione di reddito,servizio diretto di approvazione ed erogazione a curadi Club Medici in max 48 ore dalla rma del contratto.

Presentando la semplice iscrizione all’Ordine e al Club Medici,si accede ad una linea di credito specialein escusiva per i giovani medici. 

Messaggio pubblicitario con nalità promozionale. Per le informazioni precontrattuali e per conoscere le condizioni economichedell’offerta si rinvia al documento “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” (SECCI) che potrà essere richiesto in lialeunitamente a copia del testo contrattuale.

Informazioni

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 13/16

 

 anno 1 n° 4 Set – Ott 2011 1

Suscita sempre maggio-re interesse, e talvoltaun comprensibile statod’ansia, parlare di re-

sponsabilità professionale delmedico in formazione speciali-stica. Trattasi, infatti, di temaalquanto controverso, rispettoal quale non c’è sufciente infor-

mazione, anche perché manca-no indicazioni chiare e fruibili.D’altra parte, capita sempre piùspesso di leggere di sentenze incui siano coinvolti dei medicispecializzandi.Ed in questi casi i giudici, as-sumendo un atteggiamento ga-rantista verso il paziente, nonsembrano fare particolari scontiverso quei giovani medici che sitrovano esposti al rischio di es-sere chiamati in sede penale, sep-pur nell’esigenza e nella contin-genza di “imparare” a saper fare.Alla ricerca di risposte attendibi-

li per orientare gli specializzan-di, la Sede SIGM “Sant’Andrea- La Sapienza” di Roma ha or-ganizzato un seminario di ap-profondimento sul tema, che siè rivelato utile nel chiarire alcuni

punti nodali, grazie al contribu-to del Prof. Natale Di Luca e del-la Prof.ssa Paola Frati, Docentidi Medicina Legale ed autori diun recente lavoro sull’argomen-to*, oltre che del Prof. VincenzoZiparo, Preside della Facoltà, edel Prof. Stefano Ferracuti, Psi-chiatra Forense.

Preliminarmente, giova ricorda-re come ciascun medico abilitato,e quindi anche lo specializzando,abbia piena responsabilità pena-le di ogni atto medico, valutatosecondo parametri di imperizia,imprudenza, negligenza e rispet-to delle normative.Il D.Lgs n. 368 del 1999 e smi,nell’introdurre il nuovo con-tratto di formazione, tenta didenire i diritti ed i doveri dellospecializzando alla luce delle di-rettive europee. L’interpretazio-ne del concetto dell’autonomiavincolata, introdotto dall’art 38,

è il nucleo essenziale della pro-blematica della responsabilitàdel medico in formazione spe-cialistica, infatti, la formazione«implica la partecipazione guida-

ta alla totalità delle attività medi-

che dell’unità operativa presso la

quale è assegnato dal Consiglio

della scuola, nonché la graduale

assunzione di compiti assistenzia-

li e l’esecuzione di interventi con

autonomia vincolata alle direttive

ricevute dal tutore, di intesa con

la direzione sanitaria e con i diri-

  genti responsabili delle strutture

delle aziende sanitarie presso cui si svolge la formazione. In nessun

caso l’attività del medico in for-

mazione specialistica è sostitutiva

del personale di ruolo». Per inci-so, si evidenzia una chiamata incausa per culpa in eligendo e/o invigilando dei vertici aziendali edei responsabili delle unità ope-rative a seguito dello scorretto“impiego” degli specializzandi.Al pari, dallo studio della giu-risprudenza più recente emergecome, secondo i Supremi Giu-dici, l’autonomia riconosciutadalla legge, sia pur vincolata,

non può che ricondurre allospecializzando le attività da luicompiute: se lo specializzandonon è (o non si ritiene) in gradodi compierle, deve riutarne losvolgimento, perché diversamen-

te se ne assumerebbe la respon-sabilità. La fattispecie congu-rerebbe un reato di colpa “perassunzione”, come sancito dallaCassazione Penale nella sentenzan. 6215/2010, ravvisabile in chicagiona un evento dannoso, es-sendosi assunto un compito chenon è in grado di svolgere. Tut-to ciò va ovviamente valutato inconformità con la gradualità diassunzione di responsabilità chela normativa prevede, secondo

cui il livello di perizia e diligenzarichiesto da un medico all’iniziodella specializzazione è diversoda quello di chi è alla ne delpercorso formativo. Lo specia-lizzando, in ogni caso, dovrebbedissociarsi per iscritto in cartellaladdove non dovesse condividerela condotta intrapresa dal tutor(strutturato o universitario),altrimenti se ne assumerebbeanche lui la responsabilità. Pe-raltro, nella medesima sentenzala Corte di Cassazione ribadisceche il medico specializzando nonè presente nella struttura per la

sola formazione professionale:non può essere considerato unmero esecutore d’ordini del tuto-re anche se non gode neppure diuna reale autonomia. Al contra-rio non versa in colpa, neppureper assunzione o per inosservan-za di legge, il professionista, equindi pure il medico specializ-zando che per imperizia cagionil’evento, quando, ancorché privodelle necessarie competenze e ca-pacità, si assume in condizioni diurgenza indifferibile un compitoriservato a personale qualicato.Altro punto di interesse è quello

del ruolo del tutor nel percorsoformativo dello specializzan-do, gura che per molti colle-ghi rimane una chimera. L’art38 del D.Lgs 368/99 disciplinache “Ogni attività formativa e

assistenziale dei medici in for-

mazione specialistica si svolge

sotto la guida di tutori, designati 

annualmente dal consiglio del-

la scuola sulla base di requisiti 

di elevata qualicazione scien-

tica, di adeguato curriculum

  professionale, di documentata

capacità didattico-formativa”,

denendo il rapporto numerico di 

“un tutore per un numero di spe-

cializzandi variabile a seconda

delle caratteristiche delle diverse

specializzazioni, e comunque nonsuperiore a tre, afnché maturino

un’esperienza clinica e chirurgica

che consenta loro di acquisire re-

ali capacità operative”.In teoria, dunque, il tutor è coluiche guida il medico in formazio-ne specialistica nella gradualeassunzione dei compiti assisten-ziali, riconoscendogli un margi-ne di autonomia in funzione della

capacità professionale progres-

sivamente acquisita, comunquelimitata dalle direttive impartite.Inoltre il tutor, secondo la Sen-tenza n. 6215 del 10/12/2009

della Corte Cassazione (Sez. 4),deve controllarne le attività pur

autonomamente svolte, deve ve-

ricare i risultati e consentirgli,

quindi, di apprendere quanto la

  formazione è idonea a fornirgli 

  per il futuro svolgimento in au-

tonomia della professione spe-

cializzata. In altre parole, se da un lato èlecito per lo specializzando pre-tendere la guida competente ecostante del tutor, dall’altro èpoco prudente sentirsi garantitiper il solo fatto di esercitare laprofessione sotto un “regime di

tutoraggio”.Solo un atteggiamento attivo econsapevole della responsabi-lità può ridurre i rischi, tantoper il discente che per la salutedel paziente.

La Responsabilità Professionale delMedico in formazione specialistica di Livio Picchetto e Paola Simonelli 

 La sede SIGM “S. Andrea- La Sapienza” ha organizzatoun seminario sul tema

*La responsabilità penale degli specializzandi e dei tutor, Riv. It. Med. Leg., 4–5/2010, 617 

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 14/16

 

 www.giovanemedico.it 14

Presidente, la parola

“giovane” è sempre più

sinonimo di “precaria-

to”. La professione me-

dica non è esente da tale assioma.

Quale ruolo potrebbe esercitare

l’Istituzione Ordinistica per soste-

nere e migliorare la condizione del 

 giovane medico? 

 R. La professione medica viveoggi un periodo di profondo disa-gio, nonostante abbia contribuitoin maniera determinante a porta-re il nostro Paese a livelli di tuteladella salute che, per quantità equalità, molti paesi ci invidiano. E’del tutto evidente che in tale con-testo sono proprio i giovani colle-ghi a pagare il prezzo più alto. Ilproblema vero non è il precariato,che, se limitato nel tempo, può an-

cora rientrare nella siologia delsistema. Quello che contestiamoda anni è tanto lo sfruttamentoche molti giovani sono costretti asubire, essendo remunerati in ma-niera indecorosa, quanto lo statodi costante “precarizzazione”.

L’Ordine di Roma, che mi onorodi presiedere, è impegnato da anniin una dura battaglia politica intal senso, concretizzatasi anchecon due importanti manifestazio-ni pubbliche tenutesi la prima in

Campidoglio – Sala degli Arazzi  – sul tema “Mercato del lavoromedico: occupazione, disoccu-pazione, precarietà” e la secondanella sede dell’Ordine, dal titolodi “Codice rosso per la sanità delLazio”. Non abbiamo intenzionedi demordere e continueremo, inogni caso, a tallonare i vertici re-gionali afnché venga mantenutala promessa elettorale di risolvereil problema del precariato. Occor-rerà inoltre operare realmente perpremiare, sempre e comunque, ilmerito dismettendo la politica de-gli annunci esclusivi.

 L’Ordine da lei presieduto è stato

tra i primi in Italia ad istituire al 

  proprio interno la Commissione

Giovani Medici: cosa rappresenta

e quali nalità si pregge? Quali 

servizi offre ai neo-iscritti? 

 R. Sia le azioni politiche intra-prese negli anni che i servizi resi,hanno avuto nella CommissioneGiovani Medici un punto di ri-ferimento fondamentale. Nessu-no dei giovani laureati dovrebbevivere in eterno nell’incertezza.Occorre una seria programma-zione dei fabbisogni lavorativi,contestualmente a quella della

formazione post laurea. Inoltre,dovremo fare in modo che i me-dici specializzati o formati allamedicina generale siano messi incondizione di unire al “sapere” il“saper fare”. L’Ordine di Roma,oltre i numerosi servizi che mette

a disposizione dei neo iscritti (le-gale, previdenziale, assicurativo,consulenza per l’apertura di stu-di medici/odontoiatrici, E.C.M.,ecc.) è stato il primo in Italia adavere stabilito una quota di iscri-zione di pertinenza dell’Ordineridotta del 50% per i giovani sinoa 3 anni dalla laurea, oltre ad averistituito un fondo di riserva per

tutti coloro che, indipendente-mente dall’età, avessero difcoltàeconomiche tali da non potersiiscrivere. L’obiettivo che abbiamoperseguito, emulato subito da al-tri Ordini, consente di implemen-tare la cultura della solidarietà tra

i colleghi. Abbiamo promosso direcente una ricerca sulla condizio-ne medica giovanile attraverso unquestionario ponderato, inviatoalla fascia anagraca fra i 25 e i45 anni, ricevendo in pochi giornioltre 1500 risposte che sono sta-te già elaborate. Le interessantinotizie ricevute, contestualizzatenell’attuale momento storico, ci

consentiranno di programmareazioni più appropriate e più ade-renti alla realtà. La medicina volge sempre più al 

  femminile. Una recente indagine

condotta dall’Ordine Provinciale

A confronto con il Presidedella Provincia Ro

 L’Intervista

www . c l u bme d i c i . i t

RC PROFESSIONALE

 

Polizza

per giovani medici

SEDE INTERREGIONALE AREA SUD

Centro Direzionale: Isola E3,Palazzo Avalon Napoli – 081 7879520

SEDE NAZIONALE E INTERREGIONALE

Via G. Marchi,10 Roma – 06 8607891

massimale di 2 milioni di euro

premio annuo 250

Giovani medici di basecon meno di tre anni di anzianità ordinistica

Giovani medici – altre specialzzazionigaranzie e tariffe in convenzione

 Il SIGM intervista il Dott. Mario Falconi, presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri 

 della Provincia di Roma

 di Agata Correnti, Violante Di Donato e Andrea Sansone

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 15/16

 

 anno 1 n° 4 Set – Ott 2011 1

senza distinzione alcuna. Certoè che aver appreso dall’indagine,da noi condotta, che le nostrecolleghe subiscono atti di violen-za in misura doppia rispetto allapopolazione femminile italiana ciha profondamente turbati e ulte-riormente spronati ad un costanteimpegno afnché ci siano real-mente pari opportunità anche perle nostre colleghe. Nelle prossime settimane si ter-

ranno le elezioni per il rinnovo del 

Consiglio di tutti gli Ordini Pro-

vinciali: può farci un breve bilancio

dell’operato della compagine ordi-

nistica uscente e quali altri punti 

saranno al centro della vostra azio-

ne in caso di riconferma? 

R. Come sempre prima delle

elezioni ordinistiche, abbiamol’abitudine di presentare al mon-do medico, attraverso il nostroorgano di stampa, un bilancioconsuntivo delle cose fatte e pre-ventivo su quelle da fare. Siamorealisticamente orgogliosi dei ri-sultati raggiunti, che hanno avu-to spesso, tra l’altro, il merito diessere i primi in assoluto portati atermine nel nostro Paese.Il prossimo futuro, data la criticasituazione vissuta giornalmenteda molti colleghi, lo impegnere-mo a strutture denitivamenteil TRIBUNALE DEI DIRITTI

DEL MEDICO, che ufcializze-remo nella sua completa artico-lazione dopo la pausa estiva. Ilservizio sanitario sta sempre piùdiventando residuale, soprattuttoa causa di una politica che non di-mostra reali capacità di governodi fenomeni e sistemi complessi.A pagarne le conseguenze, intutti i sensi, anche di aggres-sioni verbali e siche da partedi cittadini esasperati, sono co-loro che operano “in trincea”,soprattutto medici, e tra questii più giovani con contratti di la-voro precari. Con il costituendo

tribunale dei diritti del medicometteremo in campo nuove epiù incisive strategie di sostegnoai nostri colleghi e soprattuttovericheremo i diritti che devo-no essere garantiti, se si voglio-

maturando, anche se ritengo chele donne medico, in numero pro-gressivamente crescente rispettoagli uomini, sapranno e dovran-

no conquistarsi i loro giusti spazisenza attendere le lente matura-zioni di noi “maschietti”. Non esi-ste la soluzione magica e l’unicache conosciamo è quella di ruoliapicali assegnati per MERITO,

di Roma ha documentato come

non esista una reale parità di ge-

nere nell’esercizio della professione

medica: cosa ritiene che si possa e

debba fare per garantire l’accessodelle donne ai ruoli apicali della di-

rigenza medica? 

R. Occorre una profonda rivolu-zione culturale, che sta pian piano

no realmente medici motivati equalicati.

Inne, la domanda è d’obbligo:

quale spazio intendete destinare

alla presenza dei giovani all’interno

del Consiglio dell’Ordine? 

 R. Crediamo fermamente che igiovani colleghi e colleghe deb-bano sempre più esercitare unruolo attivo, di primo piano, an-che all’interno del Consiglio e diquesto saremo garanti.

Ci auguriamo peraltro, e ci impe-gneremo in tal senso, che questopossa avvenire anche attraversoopportune modiche regolamen-tari degli organismi dirigenti dellaFederazione Nazionale degli Ordi-

ni, dell’Enpam e dell’Onaosi.L’incerto futuro con cui moltigiovani colleghi devono quotidia-namente misurarsi non può esserepiù delegato, nè tantomeno a co-loro che, purtroppo molto spesso,mettono in pratica un mero ed in-consistente paternalismo.

nte OMCeOma

Il S.I.G.M., oltre ad essere impegnato nello studio della complessa normati-

va previdenziale, cercando di elaborare proposte volte a contrastare la dram-

matica previsione di un incerto uturo previdenziale per le giovani generazio-

ni di medici, ha avviato una campagna di sensibilizzazione della categoria

alla tematica previdenziale. A tal proposito ha prodotto, col Patrocinio del 

Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Manuale “Giovani Medici 

Previdenti: imparare a costruire il uturo pensionistico”, in distribuzione 

gratuita sul territorio nazionale ai medici under 40 in allegato alla rivista

Club Medici News. Il manuale, in ormato tascabile, è stato ideato con la fnalità di rendere ruibile il complicato sistema previdenziale di rierimento

 per i giovani medici, consentendo al lettore di reperire tutte le inormazioni di 

base per costruirsi per tempo il proprio proflo previdenziale.

Giovani Medici Previdenti

Un Manuale per

imparare a costruireil futuro pensionistico

Il dott. Mario Falconi, presidente dell’OMCeO della Provincia di Roma

 www.giovanemedico.it 

5/12/2018 rivista giovani medici n.4 anno 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/rivista-giovani-medici-n4-anno-2011-55a359a7984c3 16/16

 

SEDE INTERREGIONALE AREA SUD

Centro Direzionale: Isola E3,Palazzo Avalon Napoli – 081 7879520

SEDE NAZIONALE E INTERREGIONALE

Via G. Marchi,10 Roma – 06 8607891

Biglietteriaaerea nazionalee internazionale

Puoi prenotare e comprare bigliettiper voli di linea, forniamo informa-zioni dettagliate sulle diverse pos-sibilità e ricerchiamo la tariffa piùconveniente.Puoi pagare in contanti, con assegnoo carta di credito non elettronica.

Biglietteriaferroviariae marittima

 Al Centro Prenotazione Turismo puoicomprare e prenotare biglietti perFFSS, traghetti e alisca.Puoi pagare in contanti, con assegno ocarta di credito non elettronica.

Consulenzae prenotazioni

  Viaggi organizzati individuali e digruppo hotel, villaggi, residence,agriturismoPacchetti speciali per viaggi di nozzeOfferte speciali

AGENZIA VIAGGI CLUB MEDICI

Il settore turistico del Club Medici permette di prenotare a prezzi riservati aisoci con i principali tour operator italiani.Offre soluzioni per qualsiasi esigenza di viaggio: dai viaggi individuali aiviaggi di gruppo, dai soggiorni mare alle settimane bianche, dai week endculturali a quelli benessere. Propone ogni anno, un minimo di 5 viaggi digruppo organizzati in esclusiva per i soci sia in Italia che all’estero. Offreinoltre servizio di biglietteria aerea, marittima e ferroviaria, e dà l’opportu-nità a tutti i suoi soci di rateizzare il costo delle proprie vacanze.

 ABU DHABIDUBAI

EMIRATI ARABI UNITI

CAPODANNO 2012

esclusi va Clu b Medici

• 27 dicembre – 4 gennaio 2011• Conferme immediate da Napoli con Turkish Airlines• 9 giorni – 7 notti• 2 NOTTI ABU DHABI + 5 NOTTI DUBAI

Quota individuale€ 1.490,00 

LA QUOTA COMPRENDE

• Partenza con voli di linea in classe economica• Trasferimenti da/per l’aeroporto Abu Dhabia/r e tra Abu Dhabi-Dubai

• Sistemazione in camera doppia con primacolazione hotel Moevenpick Ibn Battuta Gatea Dubai e Centro Yas Island ad Abu Dhabi

• Ingresso al Ferrari World di Abu Dhabi• Nostro accompagnatore per tutta la durata

del viaggio• Quota bambini 2-12 anni € 700, supplemento

singola € 400• Cenone del 31 dicembre e discoteca• Tasse aeroportuali

LA QUOTA NON COMPRENDE

• Assicurazione annullamento totale € 56per persona

INFO E PRENOTAZIONI

081.7879520 Area turismo

OLANDA

PARTI PER...Madrid, Parigi, Londra, Berlino, Praga,

 Amsterdam, Vienna..e tante altre più sconti di qualunque altro! solo con il club viaggi e risparmi...

INFO E PRENOTAZIONI

081.7879520 Area [email protected]

• Partenze dai principali aeroporti italiani

 AMSTERDAM

Prenota il tuoweek end peruna delle bellissimecapitali europee...

a partire da€ 200 a persona!

• Soggiorno di 8 giorni/7 notti• Trattamento all inclusive

EGITTO

 Tra t tamen to

All Inclusi ve - 8 gg/7 n ts

 VOLI DA...

Milano, Bergamo, Torino, Verona, Bologna,Pisa, Rimini, Roma, Napoli, Bari, Catania

MARSA ALAMEden Village

a partire da€ 530 a persona!

MAIAMI e CARAIBI

• Soggiorno di 5 giorni/3 notti• Trattamento camera e colazione• Voli da Milano, Roma

Camera e Cola zione

5 gg/3 n ts

LA QUOTA INCLUDE

voli di linea a/r da Milano e Roma in classe eco-nomica, sistemazione in camera doppia con servizi

privati, voli da Miami a/r tasse incluse, 1 notte aMiami presso l’Hotel citato o similare, trasferimentiaeroporto/hotel e viceversa. Assistenza Eden Viaggia Miami e ai Caraibi.

HOTELIMPALA*** 

a partire da€ 595 a persona!(notte extra da€ 51 )

POSSIBILITÀ DI ESTENSIONEMARE AI CARAIBI

REP. DOMINICANA: Eden Gold Club Viva Dominicus Beach 4*- all inclu-sive trasferimenti + 5 notti: da € 710 (notte extrada€ 32)

MESSICO:

Eden Gold Occidental Allegro Playacar 4*- all in-clusive trasferimenti + 5 notti: da € 760 (notteextra da € 40)

GIAMAICA:

Eden Gold Riu Negril 5*- all inclusive trasferimenti +5 notti: da€ 860 (notte extra da € 56)

ARUBA: Eden Gold Hopliday Inn Aruba 4*- all inclusive tra-sferimenti + 5 notti: da€ 965 (notte extra da€ 81)