Rivista [d|t] Numero 2

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dopotutto [una poesia italiana fuori]- numero 2 | anno 2013- [d|t]-

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dopotutto poesia italiana fuori contemporanea dispatrio geografia geo-affettività malcolm angelucci antonio bux jacopo galimberti davide castiglione tomaso aramini mirko roglia giacomo maria leoni valerio cruciani

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dopotutto[una poesia italiana fuori]-

numero 2 | anno 2013-

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numero 2 | anno 2 | luglio 2013

Bussola

2 Geografieaffettive

latitudini

5 Malcolm Angelucci 8 Tomaso Aramini 12 Antonio Bux 15 DavideCastiglione 18 Valerio Cruciani 21 Jacopo Galimberti 24 Giacomo Maria Leoni 27 Mirko Roglia

laBoratorio

30 laboratorio, dopotutto (24/03/2013)

32 Note bio-bibiografiche

dopotutto

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Geografie affettive

«lo scrivere è tracciare le carte di un continente inutile»Luigi Di Ruscio

Le contingenze e le normali difficoltà che fanno il quotidianononhannoancoraimpedito–soloritardato–ilnumero2dellarivista,do-potutto.Unnumerochearrivadopotantolavoroesipresentaquantomaicomposito,conben8autoriabitantiin5paesidiversiedistribuitisuduecontinenti.AinomidiTomasoAramini(Leeds)eDavideCasti-glione(Nottingham),giàpresentinelnumeroprecedente,siaggiungequellodiMirkoRogliache,comeiprimidue,viveelavorainInghilter-ra(Londra).DallaSpagna,rispettivamentedaMadridedaBarcellona,provengonoitestidiValerioCrucianieAntonioBux;dallaGermania,einparticolaredallacittàdiBrema,giungonolepoesiedigramuglio,pseudonimo di Giacomo Maria Leoni, mentre la scrittura di Jacopo GalimbertisitrovaametàstradatralaFrancia(Parigi)el’Inghilterra.Icomponimentichearrivanodapiù“lontano”sono,infine,quellidiMalcomAngelucci,autorecheviveelavoraaSydney,inAustralia.

Un numeromolto composito, per certi versi anche eterogeneo, sesi guarda agli stili e alle ricerche personali degli autori raccolti. Ep-pure è anche un percorso – soprattutto da ricercare nei testi – che vorrebbe proporre un tentativo di ricondurre alla geografia del-le cose e delle situazioni che ci sono intorno.A quei paesaggi chestannocontemporaneamentefuoriedentrodichi liviveognigior-no, di chi li sente. Un sentire che nasce proprio da questa intera-zione che abbiamo individuato come una sorta di una familiari-tà estranea e dislocata, un dislocamento interno, a volte interiore,che può anche prescindere dai luoghi. Il termine in gioco, che da

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qualchetempoaquestapartesembrariemergerenellenostrerifles-sioni, è geo-affettività;unaparolanuovachemescolageografieeaffet-ti,echeèservitadabussolanellasceltadeitestidiquestonumero.

Al di là dei diversi stili personali con cui si esprimono i vari auto-ri,infatti,cisembracheneitestisipercepiscaunasensibilitàattentaalle cose e alle situazioni che obbligano con il loro limite, con la loro concretezza.Un termine quest’ultimo che, insieme alla dimensionedigeo-affettività,definisceiltipodilinguaggiocheandiamocercan-do.La concretezzadell’immagine, comedi una certa immediatezzae comprensibilità del linguaggio della poesia, ci sembra auspicabileancoradipiùintempodicrisi.Ilcambio,cheunacrisiditipoglobaleauspica, si manifesta sempre in termini epocali e di paradigma. Anche secondiversearticolazionisecondolatitudinidifferenti,èinteressantenotarecomesembraessercipertuttiuncertobisognodiaffidarsiallacorpositàdell’esperienza.Ancheperquesto,nonostanteitempilun-ghiavolteimpostidallaquotidianità,continueremoinquestanostravolontàdiandareallascoperta.

a. mistrorigo | r. minardi

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«senoncifossequellamiacontinuaassenzachem’induceapensareall’ItaliaquandosonoinInghilterraeall’Inghil-terraquandosonoinItalia».

ItaloSvevo,Soggiorno londinese

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Malcolm Angelucci

da“Brenner”

Estrarreicoloridelsangueviennesetutti, a colpi di tacco e di punta –sibeve,sibevemanonsidiluisceil giallo, il rosso, il mozziconediMühlsultavolodellastoria:poi la lezione rintanaad un calduccio, alle piume,aunprimonovecentoebloccalìperchéqualcosa–equindiundolore–s’espanda,unrabboccoditroppomanontraboccarevolgaril’estrattodi Vienna,il giallo rosso tabaccodella punta e del tacco

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Vicolo bersaglio

Ilvicolo,l’ascesa,ilbersagliolungolavalleimpararsiaidoveri–avreivomitatoilupinimailmaldimontagneèundiversomancamento.

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da“Walser”

Accalorate le mani del Brahmsl’applausoalseguito,noveecinquantaavolteinregistratalacertezza

chetaglialefrequenzedeibraccettifuoridalComunale,finenovembrepassopiùlungochetaglialanotteterribile, senza ginocchi -

Altrovedasempreunamappaunlavorareaffrancasisenteforteallenoveecinquantail calorifero autonomosuivetrisenzacondòmini

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Tomaso Aramini

da Nuovi sguardi

Franz Kai Platz

Gli stip soffusi, cupi.Ilgrigiorecandentedipalazzieterni.Le bancarelle frondose,rumoreggianti,ormaivuote.Icumulidiortaggiinvenduti,montagne brulle,che si ergono accanto alle rotaie dei tram.La lotta furibonda di bocche bluperuncavolomasticabile.Intricodimaniseppiate.Rovidibracciascarnificate.Sguainare di mascelle essudate.Autolisidiunacittà.

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Vespro a S.Maria de Feira

Icirridifumo,zolfatinelcielopurpureo.Icapannonititanici,incendiatidalucivirulenticheinfettanoilvillaggio.Ilgorgogliomeccanicodellepresseche tritura ogni dolore.Gli operai anziani che si allontanano,scorrazzatidallelorovecchieutilitarie.Le case abbandonate,abitate da cani,in compagnia di ricordi incancreniti.Le porte assenti.Illegnodegliinfissitarmato,rosicchiato dal passato.Ilrugghiodiunragazzochesputa,fendepugni,calcianell’aria.Lottando contro nemici diafani.Inunvagaredisorientato,finoadiventaremaratonadirabbia.Mentre i suoi occhi miopisi imbattono in collinecosparse di sale.Muriinvalicabilidireclusione.

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da Ritratti di persone

Dumil Hostel

Una sala nuda, con muri scrofolosi annerita dalla disobbedienza,accoglie con macerie di arredamento.Ilettiacastello,ammassatiin afose stanzette,affondanonellaluridamoquette.Opache chiazze di luce fuoriesconodalampadineappeseadinermifilidiferro.L’acredinedeisospirilamentosisecernesciaguresoffocatediviteintransito.Colori di tessuti cuciti addosso alla pellefiammeggianoconvuotolucoretraipianiconprivilegiatainedia.Unuovoallacokebrucia.Si essicca tra le piastre unte.Una minigonna mostra cuscini di grasso.Untrafficodiarmisiconcludeconfacilità.Qualchegrammodierbascivolanelletasche,dalle grate di plastica della reception.Unvecchioalcolizzatocroato,affamato di gin,si lascia andare su un compensato di legno.Elegiaco,scavatodalsuppliziodelsuorespirare,

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grugniscedallosguardocavoestagnanterivolidiabitudinarianormalità.Fuoriimbianchinirivernicianodisciattobenesserel’ammucchiofreakdi ridenti facciate liberty.ArriverannoalDumilperricoprirloconlalorospazzatura.

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Antonio Bux

Allenamenti

Era tra i folti boschidiquegliorribilibanchi-custodi della nostra noia-chenoigiocavamoa fare un pallonecon cartaccia pienadimezzaequazionee due penne a sostenerela mano portiere,uno contro unorete dopo retementre il professorediquellanostrapartitaciammonivamettendoci alla porta,quasifosseluiarbitrodellanostravita,e noi i giocatoristanchieprovaticomevittimedicrampidall’allenatoresostituiti,e accolti nei cessidafischiedaapplausisommersidel nostro pubblico bambino,tuttigiàschiavidi uno stesso segnato destino.

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Un operaio

La decima ora del sesto giorno del nono meselapassicomesempre,attivandoilmaledettoarnese:ognimattinaprendi/asciuga/imbusta/infilaepoiancoratornaacasa/raccomandaifigli/bacialamoglie/ecorriinchiesaladomenicaassonnatoincodaadaspettarel’estremaunzione:quarant’annid’uomo,ventidifabbrica,trefiglieadognibustapagac’èilmutuodapagareeilsabatolaCoopevenerdìilparrucchiere;milleeurodispeseperfabbricarecessi,dovesiederannopoiqueiculioralìconteapregaregenuflessi-tuttisanti-coiportafoglipiùgrassichetenetornicosìbassoacasa,nelprofilosilenziosodituamogliechet’accoltella,ecoibambinichehannofameetuaspiegarglichesimangiaunavoltasolaalgiorno-altrimentisivaingalera-edinuovoancoradomanipronto,arigettartisuquellapiattaforma:tu-meccanismoperfetto-nell’imperfezionedellavita.

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Maidiventiamotroppobambinise non nella pausa pranzoquandocitiriamoaddosso tutti i resti del risotto, e ridiamosenzacoltellitraidenti;cosìfreddamente torniamo poi a cucinarci il cuore, tra un caffèe un malumore, senza zuccherointuttalafrettaditornarealavorare.

Nota:“Allenamenti”e“Unoperaio”sonotrattidaDisgrafie(Oèdipus,2013),vinci-toredelpremiominturnaepoesiagiovaniOrnellaValerio,mentre“Maidiventiamotroppobambini”ètrattadaTrilogia dello zero(MarcoSayaEdizioni,2012),finalistaal premio Lorenzo Montano.

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Davide Castiglione

Più di uno

Perdite:visibiliacominciaredagliavampostiincuil’accordoètranessunsorrisoecertesmorfiediuncontratto,diunespressivo,diluiche…Voidell’Accademiad’ArtediParigioRomae te in cerca di mecenate, seguite oraperorailtrattodiquestelabbra,come gli si piegano alle incursionidiundoloredaglistraniaddendi:debiti,corse,ilmutuosottrarsil’unoall’altra,luichesicredenonvistoquandolascansatraspigolidomesticierimozioni…esultavolo,aldunque,alnòcciolodella ciliegina che fuesibita con gustoperduta per primasultavolo,mancotardi,ilbilancioappuntosi annuncia di perditedi sottrazioni di - ma che bene che suona -manchevolezzenonpiùbambine.

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Dovecirinvengonoc’èpocodisconosciutoquantolacomunanzadeicespid’insalataallostessobanchettod’acquairrigatao sotto la stessa lama. Derratenonrimandabiliafindimale,trenimerciche precedono i passeggeri e tra tante cosemièvenutoinmentedidispiacermi–lodovevoaglialtrilodovevoalleviscereeinveceun lontano parente al dolore è solo esserciarrivatiamente.Aforzadismussarei detriti mi sono dentro – inaridire,ingolfarmi.Cosanonsuccede:che la bocca dello stomaco sia la bocca delle labbrae tra tante coseche la solitudine si è poco inclini a misurarla neitravasiriuscitiallaperfezioneda una parte sola.

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Inteèveralastrettacheriparaicuccioliperchéinquelmentresentequasilastessatorturaredentroinsediamentiagliantipodi;everol’albero,nelbene,allapariconlafiladiformichesuperiltronco.

Dovestaviilcorsoèdivaschemanientesfiatatoi,daquandol’amicadicolponetta e risoluta e insensatatiavevapresaeincurvatanelventre.

Cosìdi peso, se torna ancora,dinecessitàancoracadi indietronell’inerziadiunmomentosenzaaltalena,

in un tremore da retroscena forse pensi e intuiscoeppure chi vuole bene e bastaha una freschezza, poche aspettative.

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Valerio Cruciani

cane che sbuchi fuori

cane che sbuchi fuoridal materasso abbandonatoall’angolodelgarage,trairifiutie i calcinacci,

cane,

seseiaffamato,va’suquellarivaeterna,roma,cerca i miei ossi succosi(ilmidollodelsignificato)e riportali indietro,ti lascerò una mancia e la mia casasenza ombresaràtua,datocheleavrairiportatolaluce

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espropriato anche della lingua

espropriato anche della linguaedeglistrumentidell’ironiadellarabbiaedell’argomentazionec’èquestocorpoquelchesonoche si fa passatosfuma,svaniscementreunnuovofantasmatardaafarsiavanticonlasuanuovalinguaper dominare tutte le sfumatureperesserefinalmentequelloequesto.

no,nonsonopiùquelloenonsonoancoraquesto

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si morde l’impiegata le unghie

simordel’impiegataleunghieappesaalvagonechesfrecciaalzaimagriocchiscavatidai giorni contratti come malattieciondolante si appoggia un istantealle mie spalle largheappesoperunfilodifiatoalvagobastonediferro.al peso della morta presenzam’aggrappocongliocchibluastriall’etichettadelregolamento:“èvietato,èobbligatorio,èdoveroso...”

poiilfischiostridentediradiol’urloghiacciantedell’ultimaruotadell’ultimocarroes’apronoleportedelnostrovagone.termini.lascialbafiguradileinonpiùdonnamagra nel suo cappotto e nei suoi tacchiesce liberandomi dal suo peso di mortastaccando il suo sangue dal mio.esco con lei.laseguoperunpo’conlosguardo.laperdonelcavosanguignodellescalemobili

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Jacopo Galimberti

il salario

Cominciò con il primo foglietto enigmatico.Gli importi da miseria, i tassi, lordo, defalca, storno, le sommatorie, le trattenute cifrate, trattieni quiuntempoche ti appartiene, midicevo,quandorubavoal supermercato o alla Upim. Ilfogliettom’iniziòalritodelleequivalenze,pietanzaquotidianadimoltisalariati.Improvvisamenteognispesaimprigionavafaticainoreeminutidivita.Unpacchettodisigaretteparlavadicinquantalunghissimi minuti, uncinemaazzeravaoltredueore.Mipassòlavogliaditutto,perchénienteeraall’altezzadi me, e del mio tempo.Inbancaritiravosololamiamostruosaassenzadivalore,evedevoamiciconintroitivastismarrireilsentimentodiunaquisto,vomitaresoldimorti,vuotidiore.

Adessoètuttofinito,misonoabituato.Non ne sono uscito, mi sono addentrato piuttosto,ma non ho smesso il taccheggio...

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Hoaccettatocheilmiosalariononsiacorrispettivodiunaqualità,mamisuradeldisprezzodellavorovivoemeroprezzodellamiadisponibilitàavenderetempo.Ora,hosmessoquelleequivalenze.Questoilconsuntivo.

Il cibo

Dopo pranzo mi abbandonoal torpore naturale della digestione. La pancia gorgheggia i pensieri si fanno indulgenti.Neldormivegliacapiscochel’insalataeglignocchistannodiventandome.

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Il letto del re

Difrontealcortissimolettodelresole,ilpensierovolaalleverdure,all’alimentazioneequilibrata,allanostrarazzache cresce in stazza e statura. Ma il re non era corto, dormivaseduto,perchépersecolilosdraiatoerailmorto:qualcunodanonimitare.

Overticalità,assedellegerarchie,dell’erezione,scongiuraciòcheèanimaleomorto,ciòchenonsielevanéporgetributoalladivinapostura.Persecolisisonoquadratiilculo,sbrodolatiaddossoeseavesseropotutoavrebberodormitoinpiedi,sesolocosìnonfosserofinitiperassomigliareaimulioallevacche,cheinrealtàdormonosvaccateperterraesenefreganoesononudavita.

Difrontealcortissimolettodelresole,ilpensierovolaalleverdure,all’alimentazioneequilibrata,allanostrarazzache cresce in stazza e statura. Ma il re non era corto, dormivaseduto,perchépersecolilosdraiatoerailmorto:l’altrolatodelguanciale.

Icattolicissimiamicidelresolesapevanobenequantolamortesadimerdae di menzongna. Bruciate le bare edificatesuicimiteri.Chimuoredeveesseretaciutoe chi lo piange minacciato.

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Giacomo Maria Leoni

Relatività costretta

Piantala di dire a Dio cosa fare con i suoi dadi.(N. Bohr)

Chissàquantepoesie,Albert,prima che fosse materiaenergia in fotocopia e spaziotempocarambola lottomaticadiquaternedimensionali,quantestringhesciolteedinflazionema poisemprequestocielocolorcielo.

Seesistesserotastiinquestomondoche so, per aria– arresta il sistema/metti in standby – qualepremeresti?

Dimenticarsi di domanialmenofinoadomani.

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QED

Mi auguro quindi che riusciate ad accettare la Naturaper quello che è: assurda.(R.Feynman)

Ad ogni partenza mi ascoltoperso e perfettounincrociotral’ultimoShuttleeViadeiForiImperialioun’autosbagliatacon le smagliature sul destinoincercadidiapositiveda presentare al passato

MonicaPaoladice- domani sono tutta tua, promessoio fatico tra pollici once gallonidomani?traduzionedifficilepiùdelprevistocom’èmezzalalunastaseraieri,ieril’altro,quand’era.

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Il titolo è dietro la poesia

La più poetica e la più precisa delle arti,vaga come un sogno ed esatta come l’algebra.(Guy de Maupassant)

Rimavaottocinqueesettesul suo marciapiedestracolmo di passatocoipresentichepassavanoeipassanticheaspettavanosembravaavesserouncuoreinvolontarioeilsegretodellagiovinezza(averpaurad’invecchiare).

Rimavatermosifonichesembraquasidiesserviviperchélecosepiùinteressantiavvengonoaibordidiunafotoefissavailparrucchieresull’angolodifrontealcircolosull’angolodifronteallapasticceriasull’angolooppostoalniente.

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Mirko Roglia

Monoliti

Non parlano, emettono suoni,travagliatoriinerti–arsiframeccanicheevaporidimercurio.Nonparliamo,diffidiamolenostrelingueoscene,ilcovodisogniteniamolarvato–comeinesistentepura cenere di mozzicone espansa.

Miparlòdiquellapoltigliadiconigliesugoebacchedigineproappenafuoridalcancello–aperto–chenessunovarcava:unamarmittafumanteelafollastavaneotestamentaria allo stesso tempo di Mario(licenziatoeadessoridottomaleeconluil’esiguafamiglia)rimasto in piedi allo sgranare delle bacche,chesieraportatoiduefiglidietro,amangiare,aparlaredellafinedellaGranCiminiera.

C’èsilenzioinquestagonfiacambusa,arsadisospetti,dispiffericaporaleschi:lacompletadisfattadelvincolodell’insazietà.Pochidenariperloscontroall’ultimomutismo,all’orgogliomaiferino:mabiascicato,timido,genuflesso.Pochidenariebastalavittorianellosguardodel Rapace a godersi il sanguedell’arena,l’ultimasconfittadeipiccioni,mangiatoiapermonolitipiùzoppi,piùarsi,piùassiduamentestemprati.

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Roberto

Ti spezzi in fondo anche tu,tucheparevidisasso,bianconellestoffedicucinachetichiamavamoSassalbocomeilmontelàincima.Ilvoltotis’incrina,spalanchilelabbraall’ennesimaingiuriadel capo – che pure non osi chiamare bastardoenonvedelecrostechehaisulledita,lecentoepiùustionidellatuapellesquamosa,sconfittadaquarant’annidipignatte,inflitteacadenzacostantefravaporid’arrostoche intridono anche il sangue che sgorga e non sgorgacompressodallattice.Tiseispezzatoanchetu,comeforsealtrevoltechenonhocondivisomatiritornasulvisoquelmagonestrozzato,deglutitopernonessereespulsodalcarnierechepurecisfama.Penserai–iolocredo–atuopadrenel [campo,nelcontadopocofuoriBelluno,sfiancatomaforseancoraintero,nelladignitàdellaterrachequinonabbiamoe a tua madre, di certo. Non importa se il capo poi tornaepoiprovaassaiquietoacambiarediscorso.Tusorridi,sisa:è lui che ci regge. Dimentichi in fretta e non smetti di faremadavverogiùinfondolacordaèpiùlisae un segno è rimasto, incancellabile traccia. Ma tu taciforsesoltantoperchépensiatuofigliosulbancodiscuolaenonvuoicheallaserariabbiaunsuopadrespezzato.

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Amico

Sonoevaseleimposizionietilichediieri,ilprognatismodiunpassante,èevasoloscozzoduroadognivitastrusciatad’angolo.Coluicheciabitaèriversomonocorde,molluscobivalvefinalmentecalloso.

Sonoinsalutequestemembrasottoattacco.Sonoperdutidiieriicapoversieglistacchidellasciocchezza.Vieniqui,timidodialettodellemiecorde,lasciatimangiareeunavoltasoltantoleniscilevertebreserrate–bucatestrizzatenellanotte.

Beccheggiavoinunacanzonesolitaria,allimitediuncapannonediSondriodivelta.Arrivi,questacanzonesmodatacontortabambinaalle periferie senza doppio del metro e turitrovarmiinunlampod’orabenedettodalvinoeinsiememischiarequellanostracifratacupezzadelriso.

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laboratorio, dopotutto (24/03/2013)

Ritrovarcioconoscersi,darsidel tempoedarloallapoesia.Così cisiamoincontratiaLondra,domenica24marzo2013,inun’occasioneche presto si è fatta intima, di artigianato sulla propria parola e ascolto diquellaaltrui.Unasortadilaboratoriopoetico“orizzontale”,senzaautoritànépubblico,doveallaletturadiciascunautoreseguivano,arotazione, spunti, prime impressioni e consigli da parte degli altri.

Manoamanocheleggevamoeparlavamo,alcunitemi-chiavehannocominciatoaformarsi,fornendocosìuncentroopiuttostounaplura-litàdicentriaundialogochenonobbedivaanessunalineaguidapre-definita.Sonostatelepoesiestesseaguidarci.Allequestionidell’ioedellavoce(contutteledeclinazioniinterpretativechequestepermet-tono)senesonoprestoaffiancatedipiùspecifiche:quelladellanar-ratività,dellaconcretezzadellalingua,l’usodellametaforaeilricorsoallametapoesia.Lostimoloèstatoquellodicapiresec’ètangenzaomenonellericercheeneipercorsiindividuali;secomunisonogliin-terrogativielesoluzionisempreprovvisoriedichiscrive.

L’impressioneècheglispuntiemersisiriallaccinoadeifattibasilari:il senso di sé che si articola nella propria presenza autoriale (marca-tadallavoceinteriorecomedaquellarecitante)enellapossibilitàdiproiezione(l’io/l’altro-da-séneltesto,lanecessitàcriticadeldiscorsometapoeticoeilpotenzialedellametaforastessa);ilnonpoterprescin-deredallostare,làdovecisitrova,conglialtrietraglialtri(unaten-denza-spessoconuntonodescrittivo-checisembravolerstabilireunaformadicontinuitàtraesistenzaetempo).

laBoratorio

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Cisembrachetuttociòsiricolleghiallostrabismopercettivogiàpro-posto su dopotutto come forma paradossale di attenzione e condizione. Daritrattidipersoneallapresaindirettadisquallidiscorcicittadini,dall’osservazionedelquotidianoallasaggezzaavolteumoristica,finoadarrivarealladialetticatramemoriae/oformepiùellittichedievo-cazione.Ilbilanciodiquestoprimolaboratoriononpuòesserechepositivo,esifapiattaformadidecolloperunapraticadiascoltointer-soggettiva.L’ideaèche lasolitudinenecessariaallascritturapoeticahaanchebisognodiuncertotipodisocialità,uncampoapertodoveesporsi con rispetto e schiettezza.

la redazione, dopotutto.

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laBoratorio

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Note bio-bibliografiche

MalcolM angelucci (Bolzano,1974).ÈprofessoreinItalianisticaeStudiCulturali all’Universityof Technologydi Sydney, inAustralia,doveattualmenterisiede.Sioccupainparticolarediletteraturaitalianadelprimonovecento,editeatrodelsecondonovecento.Hapubbli-catounostudiosullostileelafiguradiCarloMichelstaedlerintitolatoWords Against Words: On the Rhetoric of Carlo Michelstaedter. (Leicester:Troubador,2011).LavoraadunaraccoltaineditacheriuniscelasuaproduzioneinversiintitolataIl problema del come.

toMaso araMini(Pordenone,1989).Criticocinematograficopreco-ce,unsuopezzovinceilconcorsonazionale“Scriveredicinema”giànegli anni del liceo. Nel 2008, pubblica il suo primo libro, il racconto Urlo Monco,pressol’editoreLibreriaalSegno.L’annosuccessivogiral’omonimolungometraggioche,nel2010,partecipaal“Yellowfeverindependentfilmfestival”diBelfast.Prosegueglistudicinematogra-fici aRoma, all’Accademiadel cinemadiCinecittà, e collabora conproduzionicinematograficheetelevisive,compresa“MediaTrust”aLondra.Nel2011,cominciaunMaster incinematografiaallaLeedsMetropolitanUniversity.

antonio Bux (Foggia,1982).Terminatiglistudisidedicaal lavoronellapropriacittàeaFirenze,primadiespatriareall’estero.Attualmen-te risiede a Barcellona. Alcune sue poesie sono apparse su antologie e rivisteletterariesianazionalicheinternazionali;moltisuoilavorisonostatitradottiinvarielingue.Recentemente,oltreadapparireconmoltitestisuvarilit-blogesitidieditoridipoesia,hacominciatoacimen-tarsi con la traduzione dallo spagnolo di altri autori contemporanei, sia iberici che latinoamericani. La sua prima silloge Disgrafie (Oèdipus, 2003)èstatapubblicatainversionebilingueitalo/castigliana.

note Bio-BiBliografiche

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davide castiglione (Alessandria,1985).LaureatoaPavia in lingue(inglese, spagnolo, ungherese) e da settembre 2011 dottorando con borsa all’università diNottingham.La sua tesi di specialistica, sulletraduzionidiSerenidaWilliams,haottenutoil1°postoex aequo al pre-mioGhimmy2010.Hapartecipatoadalcunipremidipoesiaevinto,nel2008,siaalconcorso«Ipoetilaureandi»diPaviasiaalconcorsonazionaleSubway.Suoitestisonoapparsisurivisteeantologie.Lasuaraccoltad’esordio,Per ogni frazione, è stata pubblicata da Campanotto editore nel 2010, ed è stata segnalata al premio Lorenzo Montano. È attivoanchesulversantedellacritica.

valerio cruciani (Roma, 1977). Laureato in Filologia Italiana nel2002, ha partecipato a vari festival letterari internazionali e letturepubblicheinvariecittàitalianeespagnole.Hacollaborato,ancheinvestediredattore,avarierivisteletterarieitalianeespagnole,siacarta-ceechedigitali(es.www.amnesiavivace.iteLoremIpsum,unprogettoeditoriale spagnolo). Dal 2003 si dedica anche alla scrittura per il ci-nema e attualmente insegna poesia e sceneggiatura presso la scuola di scritturaadistanzadiCarmenPosadas,curandoancheicorsidipoesiaenarrativadellebibliotechedelComunediMadrid.Nelnovembredel2011 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, La scheggia nel dito (2003-2011),inversionebilingueitaliano-spagnolo.

Jacopo galiMBerti (Pavia,1981).HavissutoaMonzafinoal2006esuccessivamenteinvariecapitalieuropee.HapubblicatounaraccoltasuInternet,Dal basso e altre poesie (2004-2007) con Cepollaro e-book. Nel2008haricevutoilPremio“RenatoGiorgi”(sezione“Cantiere”).Nel2011hapubblicatoilsuolibrod’esordioSenso comune (2004-2009) conLeVocidellaLuna.Scriveanchesaggisticadicaratterestorico-artistico e prosa. Ha partecipato al romanzo In territorio nemico, Mini-mumFax,2013.

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giacoMo Maria leoni (Livorno,1982).LaureatoinIngegneriaAe-rospazialeaPisa,haconseguitounMaster inSatellitiePiattaformeorbitantiaRoma.Dafebbraio2012vivee lavoraaBrema, inGer-mania. Appassionato di scrittura, oltre che di spazio, gestisce un pro-prioblogintitolato“gramugliosiscriveminuscolo”.AlcunisuoitestisonoapparsinelleantologiePerroneEditore.Ilsuoraccontobreve“Postambolo”haricevutounamenzioned’onorenellasezione“Unaprosainedita”delXVIPremio“LorenzoMontano”diAnteremEdi-zioni (2012).

Mirko roglia (AcquiTerme,1987).Findall’infanziavivetralecolli-nedelMonferratoedellaBassaPadana.Frequental’IstitutoAgrarioaFinaleEmilia.ViaggiainSudamerica.StudiaLettereModerneaBo-lognaelavoracomegiornalistainunquotidianolocale.Nel2011sitrasferisceaPoschiavo(CantondeiGrigioni,Svizzera)dovecominciaalavorareincucina.Hapubblicatosualcuneantologieerecentementealcunisuoitestisonoapparsisulblog“Ladimoradeltemposospe-so”.Collabora alla rivista “Mumbleduepunti” inqualitàdidirettoreresponsabileeconilprogetto“Lospazioesposto”,piazzadidialogosullapoesiacontemporanea.AttualmentelavoracomecuocoaLon-dra.

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Sabato22giugno2013,alcuniautoriprovenientidall’espe-rienza dopotutto [d|t] hanno parteciparto alla lettura po-etica“lecose intorno”chesiètenutaalFortePoerio inlocalitàOriagodiMira(VE).

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larivistadopotutto[d|t]eilmaterialerealtivoaglieventisipuòscaricareinmodocompletamentegratuitodalblog:www.dopotuttonet.wordpress.com

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dopotutto [d|t]invitagliautorifuori

a mandare i propri testiperifuturinumeridellarivista

all’indirizzoe-mail:[email protected]

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