Rivista degli exallievi di Lombriasco

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Questo non si era mai visto: una candela che rifiuta di

accendersi! Tutte le candele dell’armadio inorridirono.

Era una cosa inaudita! Mancavano pochi giorni a

Natale e tutte le candele erano eccitate all’idea di essere

protagoniste della festa, con la luce, il profumo e la bel-

lezza che irradiavano e comunicavano a tutti. Eccetto

quella giovane candela rossa e dorata che ripeteva osti-

natamente: “No e poi no! Io non voglio bruciare.

Quando veniamo accesi, in un attimo ci consumiamo.

Io voglio rimanere così come sono: elegante, bella e

soprattutto intera!”.

“Se non bruci è come fossi già morta senza essere vis-

suta”, replicò un grosso cero, che aveva già visto due

Natali. “Tu sei fatta di cera e stoppino ma questo è

niente. Quando bruci sei veramente tu e sei completa-

mente felice”. “No, grazie tante”, rispose la candela

rossa. “Ammetto che il buio, il freddo e la solitudine

sono orribili, ma è sempre meglio che soffrire per una

fiamma che brucia”.

“La vita non è fatta di parole e non si può capire con le

parole, bisogna passarci dentro”, continuò il cero.

“Solo chi impegna il proprio essere cambia il mondo e

allo stesso tempo cambia se stesso. Se lasci che la soli-

tudine, buio e freddo avanzino, avvolgeranno il

mondo”.

“Vuoi dire che noi serviamo a combattere il freddo, le

tenebre e la solitudine?”.“Certo”, ribadì il cero. “Ci

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consumiamo e perdiamo eleganza e colori, ma diventia-

mo utili e stimati. Siamo i cavalieri della luce”. “Ma ci

consumiamo e perdiamo forma e colore!”. “Sì, ma

siamo più forti della notte e del gelo del mondo”, con-

cluse il cero.

Così, anche la candela rossa e dorata si lasciò accende-

re. Brillò nella notte con tutto il suo cuore e trasformò

in luce la sua bellezza, come se dovesse sconfiggere da

sola tutto il freddo e il buio del mondo.

La cera e lo stoppino si consumarono piano piano ma

la luce della candela continuò a splendere a lungo negli

occhi e nel cuore degli uomini per i quali era bruciata.

Buon Natale

Il Salutodel Delegato“La pace nella luce”.Una esperienza dei giovani francesi: negli anni 1970 alcunigiovani francesi si riunirono attorno ad un monaco nel piccolopriorato di Bedoin ai piedi del monte Ventoux. Che cosa liunisce? Un ideale comune: la vita monastica con le osservanzepiù che secolari: Liturgia in latino, canto gregoriano, silenzio,separazione dal mondo, preghiere. La comunità cresce rapida-

mente e presto ilpriorato diventatroppo piccolo:bisogna costruiresu una collina a treKm. dal Barroux,un monastero che i

monaci possono occupare nel 1981. Dedicata alla SantaPatrona della Provenza, il monastero Santa Maddalena è eret-to in abbazia nel 1989, un anno dopo essere stato riconosciutoufficialmente dalla Santa Sede.

Con l’afflusso di vocazioni, otto monaci sono mandatia fondare un nuovo monastero nel 2002 a St. Pierre di Clairacvicino a Agen. Adesso sono quattordici, e più di una cinquan-tina al Barroux. La storia del monastero Santa Maddalena èuna storia liturgica. All’inizio ciò che attirava monaci e novizifu il tesoro della liturgia latina e gregoriana arricchita lungo isecoli. Un’arte di pregare che a loro sembrava più nuova e piùprofonda di quella delle invenzioni moderne. Una scuola dipreghiera dove attingono il desiderio e la forza di avvicinarsi

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a Dio attraverso le vie della preghiera. Nella fedeltà alla regoladi San Benedetto, i monaci uniscono la preghiera al lavoro:Ora et Labora.Troviamo nel negozio del monastero i prodottirealizzati con cura nel laboratorio: pane, torrone, pasta dimandorle, olio di oliva, vino rosso, bianco e rosé, DVD, libri didiverse edizioni. Si trovano anche prodotti di altri monasteri euna grande scelta di libri e DVD religiosi. Una selezione diquesti articoli è presente nel loro sito per la vendita per corri-spondenza.

L’avventura deimonaci è esclusivamenteinteriore; l’unica attrazione èla sete di Dio. La sete di asso-luto, la sete di un altromondo, un mondo di verità ebellezza, che la liturgia attira, al punto di orientare lo sguardoverso le cose eterne, dal punto di fare del monaco un uomoteso di tutto il suo essere verso la realtà che non passa.

Prima di essere delle accademie di scienza e degliincontri della civiltà, i monasteri sono delle dita silenzioseindirizzate verso il cielo, il richiamo ostinato che esiste unaltro mondo, di cui questo non è che l’immagine che annunziae prefigura. Il cuore del contemplativo deve essere luminosocome uno specchio o come un’acqua limpida e tranquilla. Come Exallievi l’esempio di questi monaci ci aiuta pensare alprossimo sinodo dei Giovani. Sarà un momento utile permeditare sulla nostra vita spirituale. Come Exallievi di DonBosco troviamo un po’ difficile imitare questo modello di pre-ghiera e di lavoro, ma possiamo sempre santificare il nostrolavoro con l’offerta al Signore della nostra giornata lavorativa.A tutti i più cordiali auguri di Natale e Felice Anno Nuovo.

Brizio Arlian

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Il Salutodel DirettoreLombriasco: un’esperienza che si rinnova.Cari exallievi/e, eccoci arrivati all’appuntamento annuale conqueste pagine di collegamento con la vostra casa salesiana chevi ha visto crescere in tempi e modi diversi, ma sempre sottolo sguardo di don Bosco attraverso l’accompagnamento deisalesiani e dei loro collaboratori.Tutto questo prosegue oggi per altri ragazzi e ragazze ed èbello pensare a questa tradizione che continua e si rinnova nelservizio ai più piccoli nella scuola media e per i più grandi nel-l’istituto agrario. Per questo vi invito a mantenere vivo ilvostro legame fra voi e con la nostra casa, ma anche a farconoscere ad altri la possibilità di fare l’esperienza educati-va sempre valida, propositiva ed interessante presso la scuo-la salesiana di Lombriasco.Tante volte parlando con le famiglie in occasione dell’iscrizio-ne a scuola, mi capita di incontrare exallievi oppure personeindirizzate da noi da qualche exallievo: davvero possiamomantenere vivo il nostro ambiente educativo salesiano facen-dolo conoscere e stimare. Grazie per questo vostro preziososervizio. Grazie per le varie forme con le quali sostenete lapresenza salesiana a Lombriasco.Certo le situazioni cambiano, la realtà ci presenta nel mondodel lavoro e della formazione nuove sfide, ma l’ambiente sale-siano continua a proporsi come spazio di educazione ed evan-gelizzazione, come luogo di crescita al servizio dei nostri gio-vani. Allora non si tratta, come dico a volte nei raduni annuali, dirimpiangere il passato, ma di coltivare nuove prospettiveattraverso un ambiente radicato nel passato, ma proiettato nelfuturo. Per questo a Lombriasco sono nate nuove proposte,

nuove iniziative che coinvolgono vari settori della scuola.Le pagine che state scorrendo presentano alcune di questenuove proposte che danno vivacità all’ambiente educativo eche ci vedono crescere come comunità educativa pastorale:salesiani e laici insieme nel quotidiano “esserci” per e con igiovani con il cuore di don Bosco.Nello stesso tempo la nostra comunità salesiana non si dimen-tica di voi che avete fatto un tratto di cammino qui aLombriasco. Siete nella preghiera quotidiana della comunità,nel ricordo dei salesiani che avete conosciuto, ma anche ditutti gli altri con la consapevolezza che la vita vi presenta gioiecerto, ma anche fatiche e delusioni, momenti di sofferenza epassaggi a volte complicati. Qualche volta vi fate presenti perchiedere un consiglio, per presentare un dubbio, per affidarciuna preghiera perché qui vi sentite a casa. La nostra presenzaqui a Lombriasco è certamente anche per voi oltre che per igiovani presenti nelle aule, nei cortili dove siete stati protago-nisti anni fa. Aiutateci ad esservi vicini, ad accompagnarvi nelcammino quotidiano, anche quando magari le distanze che ciseparano sono geograficamente grandi o le vicende della vitavi hanno allontanato dall’esperienza di fede e si sono fattecomplesse sotto vari punti di vista. In questo anche i mezzi di comunicazione possono darci oggiuna mano e facilitare i contatti, ma non si sostituiscono all’in-contro personale che per tanti avviene ad esempio nei radunid’autunno. Il delegato signor Brizio, il presidente prof.Marziano e il loro staff organizzano con vivacità e dedizionequesti incontri. A volte ci sono exallievi che si fanno presentiin maniera simpatica come uno diplomato nel 1946 che mi hainviato un’interessante lettera rievocando la storia diLombriasco. Un altro a settembre ha portato dall’Emilia i suoiparenti a visitare la casa dove ha studiato, altri mandano leloro offerte per sostenere l’attività scolastica con erogazioniliberali, altri ancora partecipano ai convegni organizzati insede o ne sono promotori ed animatori. Moltissimi ci seguonoattraverso il gruppo facebook degli exallievi o il sito istituzio-nale della scuola salesiana, non pochi li incontriamo in occa-sione del servizio pastorale nelle parrocchie della zona, vari

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tornano qui dopo anni cercando di incontrare i salesiani deiloro anni passati o ricordandoli con riconoscenza se sono giànella gioia del Signore della vita. Si presentano varie vicende esistenziali che certamente hannoavuto negli anni trascorsi nella scuola salesiana di Lombriascomomenti significativi, importanti anche quando si faticavanell’esperienza scolastica, magari non si condivideva tuttodell’ambiente educativo, si vivevano momenti sereni e tensio-ni giovanili o si scalpitava nell’attesa di varcare il cancellodopo anni di impegno. Da quel cancello si ritorna sempre,prima o poi, con un ricordo, un senso di gratitudine, il deside-rio di mantenere vivo, in un modo o nell’altro, un legame, unriferimento a don Bosco e a questa sua presenza lombriasche-se.A tutti e a ciascuno va il mio augurio di buon Natale con lasperanza che la presenza di Dio in mezzo a noi vi aiuti a colti-vare desideri grandi, a sognare il meglio per voi e per i vostricari, a rinnovare la fede, la speranza e la carità cristiana perdire la bellezza dell’essere credenti.Con stima ed amicizia.

Il DirettoreCasanova don Marco

CONTINUA A SOSTENERE LA TUA SCUOLA!!!L’attuale normativa sui redditi consente alle PERSONE FISICHE

di DETRARRE ed alle IMPRESE di DEDURRE le donazioni a favore di Istituti scolastici senza scopo di lucro o di Enti

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ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO!

Il Salutodel PresidenteTUTTI VENDONO TUTTO A TUTTIDon Bosco e il Madagascar

A voi, miei cari amici ex allievi, ora che è Natale, dono qual-cosa che a mia volta mi è stato regalato. Un dono che viene daun posto lontano, molto prezioso e per questo adatto alla con-divisione che mi piace avere con voi.Il luogo in questione è il Madagascar, un pezzo d’Africaimmerso tra il canale di Mozambico e l’Oceano Indiano, macon una forte componente che sa di Asia.Comincio da questo pensiero che ogni sera durante quelperiodo affiorava dopo ogni giorno là trascorso: “tutti vendo-no tutto a tutti”. In quest’isola mastodontica, la quarta al mondo per estensio-ne, fatta di alture brulicanti di uomini e risaie, contornata daselve pluviali con i suoi animali endemici, unici, e da aridesavane abitate da secchi baobab e immersa tra due mari cri-stallini, il senso del valore ha un senso speciale, così come losono i suoi tratti distintivi.Ogni abitante, visto dal finestrino di un fuoristrada sganghe-rato o da quello di un vecchio treno a rotaie che collegano vil-laggi altrimenti non praticabili e che mi hanno trasportatonegli impervi spostamenti, era occupato, impegnato e concen-trato in una sola operazione costante: la vendita! La popola-

zione sembra quasi nonlavori, sembra sia marginalee nascosta quest’attività: ilpopolo vende!Anziani, donne e bambinismerciano con affanno per-petuo prodotti del terreno,abiti improbabili, frutti everdure tumefatte, insetti

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commestibili, “palme del viaggiatore” e suppellettili rudi-mentali. Ogni angolo di strada, ogni spiazzo era un banchetto:il mercato delle loro esistenze. Il popolo mercanteggiava leproprie precarie condizioni. Infatti, questo “piccolo” continen-

te presenta gravi problemati-che economiche e le dicianno-ve tribù distribuite tra gli alto-piani e le coste, nonostante lepossibili risorse, sono tra lepiù povere al mondo, a causadi un passato complicato, fattodi dominazioni e un presentedi grande instabilità politica e

di conseguenza sociale. Proprio nei contesti Salesiani, i quali operano con numeroseOpere in Madagascar, ho appreso che la scolarizzazione è unaterra negata, un confine che pochi oltrepassano, non senzaostacoli e impedimenti.In Madagascar si cresce in fretta, si cresce già da infanti, avvol-ti nei “lamba”, teli multiuso tipici, e appesi alle schiene dellemadri e si cresce appena si muovono iprimi attenti passi, per offrire in strada,in cambio di monete o banconote,baratti privi di stime.Ad essere onesti ho acquistato benpoco nel pratico, ma ho comperatomolto da loro.Ho comperato la loro genuinità, la lorovoglia di correre verso il differente eabbracciare forte un “vazaha”, appella-tivo riservato per chiunque non siadella loro razza, quale io ero. Ho com-perato la loro devozione per l’ambien-te, ritenuto sacro e quindi non compromesso, la loro curaattenta per gli animali così speciali, come i lemuri, in lingualocale “spiriti della notte”, incredibili nelle loro sinuosemovenze e nei loro canti di richiamo. Ho comperato la lorodevozione per l’acqua dei mari e dei loro fiumi, pozzi di pescee di cibo, e degni del rispetto.Ho comperato il senso dell’aiuto e dell’offerta per il prossimo.In questo contesto di miseria e di povertà ma di altrettantavoglia di vivere con un entusiasmo per me, a volte, difficile da

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comprendere, ho visto la grandezza delle Opere di DonBosco ed il loro modo di lavorare rivolto agli ultimi di quel-la terra, ma in particolare ai giovani i quali sono la concretasperanza di un futuro migliore. In quei giorni così pieni di verde, il verde stupefacente delMadagascar, dove ogni spazio era uno scenario, ho cercato, amio modesto modo, di ispirarmi proprio a Don Bosco e allasua naturale adesione a coloro che hanno più necessità. Hospesso pensato alla sua ricerca di coloro che in fondo nonmeritavano di essere aiutati poiché ai margini, dimenticati.Non so quanto di me sia riuscito a dare in quelle missioniSalesiane, gestite da forti uomini e offerte a bambini già adulti.

Il mio viaggio aveva comefine iniziale la consulenza inambito agricolo, ma anche l’intento di conoscere le Operedi Don Bosco. E inMadagascar egli agisce ecco-me: il suo esempio è una realtàben salda e i MissionariSalesiani operano in molte

case sparse nel paese e alcune mi hanno ospitato con calore.Queste case si adoperano essenzialmente nel recupero dipreadolescenti privi di nozioni basilari, con classi per ragazzinon scolarizzati e lo fanno con vigore, andando a cercareiscritti inizialmente non consapevoli di questa possibilità,creando reti di solidarietà e azioni palpabili. In questa terra,in alcuni tratti, apparentemente “dimenticata da Dio” e cono-sciuta da alcuni solo come “esclusiva e potenziale” meta turi-stica di nicchia, Don Bosco è grande e forte nell’esempio enelle opere concrete e anche qui sarà di valido aiuto per legiovani generazioni di Malgasci, anche per coloro che ancoranon lo conoscono. Sono certo che questa esperienza mi hadato un regalo, uno di quei regali che mai avrei potuto per-mettermi con i mezzi consueti, però di un valore che non avràmai fine grazie al mio ricordo.Un caro augurio per un Santo Natale e un sereno anno nuovo.

Marziano Bertino

“Ciò che l’occhio ha visto, il cuore non dimentica” (proverbio malgascio)

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Convegno Annu

nuale

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Fiori d’Arancio

Berardo Geom. Stefania e Fabrizio

Frossasco Geom. Albertoe Rava Anna

Urgnani Jessica e Flavio

Gili P.A. Roberto e Alessia

Quasi Cinquantenn

nni30-35° di diploma ITA - ITG

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PRENDERSI CURA DELLA FEDE DEI GIOVANI, UN ESERCIZIO DI FUTURO!

Pensieri sparsi verso il Sinodo 2018“Don, mio figlio non vuol più saperne di andare a Messa”!Quante volte chi è impegnato nella vita parrocchiale, o rico-pre incarichi educativi, si è sentito ripetere simili frasi da ungenitore sinceramente preoccupato per il raffreddamentospirituale del proprio “pargolo” adolescente. Se proviamoad analizzare questo fenomeno, prima di tutto occorreosservare che la mancatafrequenza all’Eucaristiafestiva non è altro se nonla punta di un iceberg,che rende più visibilequella fase di crisi omessa in discussione diun’appartenenza religiosala quale sembra non direpiù nulla alla propria esistenza. Del resto le nuove genera-zioni respirano a pieni polmoni sia il clima familiare, all’in-terno del quale Gesù Cristo e la sua Parola hanno un postosempre più irrilevante, sia l’andamento della società, chepotrebbe essere definita con un certo ottimismo post-cristia-na o piuttosto secolarizzata. Anche nel caso in cui ci siano(e, per fortuna, esistono ancora!) delle famiglie vivaci ezelanti dal punto di vista della fede, non è così scontato chei ragazzi, una volta terminato il percorso catechistico prepa-ratorio alla Cresima, siano perseveranti nel partecipare allavita della comunità. Infatti, se non hanno la possibilità di

continuare un cammino dicrescita spirituale con i lorocoetanei, facilmente si sco-raggiano e con la scusa dimolteplici impegni nelleattività extra scolastiche sicomportano in modo esat-tamente opposto a quello

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che è il significato del sacramento della Confermazione,esprimente la decisione di vivere da buon cristiano nell’etàgiovanile ed in quella adulta. Tante volte la gente comunepunta il dito sulla gioventù liberamente pascolante per lestrade di questo mondo, tuttavia sarebbe molto più produt-tivo se gli adulti facessero un’attenta verifica dei propri stilidi vita e della modalità di rapporto tra la fedeltà a Cristo el’agire quotidiano. È ovvio che non serva a nulla, agli occhidei figli, fingere di essere credenti e, poi, smentire tale atteg-giamento di facciata con le scelte che vengono fatte giornoper giorno o nei ragionamenti e nelle valutazioni riguardoalle vicende dell’attualità. Non si può barare con i giovani,si deve essere testimoni coerenti di quelle virtù umane e cri-stiane che costruiscono una personalità matura e consape-vole, capace di assumersi le proprie responsabilità concoraggio ed entusiasmo. Essere genitori non vuol dire sem-plicemente sbrigare una pratica come quella di pagare labolletta del gas, limitandosi a distribuire la paghetta settima-nale o mensile ai propri “fanciulli” senza interessarsi più ditanto agli aspetti concreti della loro vita ed evitando la faticao il piacere di dialogare costantemente con loro. In certicasi i ragazzi e le ragazze sperimentano un accentuato dis-agio interiore, anche quando apparentemente il nucleofamiliare non manifesta particolari problemi, per cui è fon-damentale avere il polso della situazione attraverso unacostante attenzione educativa che sia in grado di infonderefiducia e sicurezza in coloro che si stanno aprendo alla vita.Per quanto riguarda l’educazione alla fede, come suggerivaPaolo VI, oggi più che di maestri c’è bisogno di testimoni ei maestri saranno credibili nella misura in cui sapranno esse-

re portatori di una testimo-nianza significativa. Perfare degli esempi pratici,dire al figlio/a dodicenne:“Va’ al catechismo, altri-menti il parroco non ti fafare la Cresima” e nonserve proprio a nulla.

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Molto meglio ragionare così: “La nostra famiglia vive nellafede, perciò è importante per la tua formazione umana e cri-stiana partecipare in modo attivo agli incontri organizzati inparrocchia”. Tale atteggiamento è da ripetere anche dopoil periodo istituzionale legato ai Sacramenti dell’iniziazionecristiana, dando la precedenza ai gruppi formativi organiz-zati nella comunità per i giovani, invitando i figli/e a saperbilanciare gli impegni di studio e gli allenamenti sportivi conle proposte formative offerte agli adolescenti dei gruppi par-rocchiali. Aiutati dai loro genitori, affiancati da animatoripreparati e desiderosi di comunicare un’esperienza vissuta inprima persona, i giovanotti e le signorine sentiranno che l’a-

micizia con il Signore Gesùnon è una riduzione per laloro libertà, ma è un eserci-zio di futuro, una “marcia inpiù” per affrontare la stu-penda avventura della vita.Scopriranno così che ogniambito del loro esistere puòessere illuminato dalla

“fede” e che un discepolo di Cristo ha l’opportunità di esserun “buon lievito nella pasta” di questo mondo rendendosistrumento di pace, giustizia, amore gratuito e disinteressato,accoglienza, rispetto per la dignità di ogni essere umano.Accompagnare i giovani richiede di uscire dai propri schemi,accettare che siano diversi dal come eravamo noi alla loroetà, focalizzare che quando eravamo ragazzi gli adulti sirapportavano in un’altra maniera nei nostri confronti, mentreoggi la realtà è alquanto variegata e difforme rispetto aitempi passati. Forse per certi aspetti sono più fragili, motivoin più per dedicarsi con tutte le nostre capacità ed energiedi mente e di cuore a quella che Don Bosco definiva “l’artepiù sublime” vale a dire la formazione spirituale dei ragazzi.Come tutti sanno, Papa Francesco ha fissato per l’autunno2018 un Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede edil discernimento vocazionale” per far riflettere la Chiesasull’opera importantissima dell’educazione religiosa delle

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nuove generazioni, che sono la speranza per tutta la grandefamiglia dei figli di Dio. Auguriamoci, carissimi amici exallievi, di riuscire ad esseresegni dell’amore del Signore per i nostri ragazzi, contenti nelcondividere con loro quella vita buona, fondata sul Vangelo,che è garanzia di felicità nell’oggi e nel domani.

Don Paolo Audisio di Somma

BREOLUNGI 2017Anche quest’anno ci siamo ritrovati a Breolungi per ricordare

Don Rossi, nel 15° anniversario della sua morte.Le varie telefonate per ricordare la data davano scarse adesioni

ma poi, grazie all’impegno di Aime e Alessandrini, la partecipazione alla Santa Messa celebrata da Don Bianchi,

coadiuvato dal parroco Don Ghigo che gentilmente tutti gli anni ci ospita, è stata numerosa.

Don Rossi e Don Pellerino cercavano di coinvolgere anche i familiari degli allievi nelle diverse manifestazioni

che organizzavano, per ritrovarsi insieme in momenti di festa e mantenere l’amicizia cresciuta a Lombriasco.

È impossibile dimenticare “la bruschetta” di Don Rossi, preparata da lui secondo un’antica sua ricetta segreta

ed il binomio “Pelle-Rossi”.

GRAZIE DON ROSSI.Or son passati tre lustri da quando ci ha lasciato, ma Lei è sempre presente e vivo in mezzo a noi!

Breolungi, 1 aprile 2017

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Raduno nella Vallèe

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO:

un assaggio di futuro

L’alternanza scuola-lavoro puòessere definita come un’esperien-za formativa innovativa creataper unire il sapere ed il “saperfare”, orientando le aspirazionidegli studenti ed aprendo, allostesso tempo, la didattica e l’ap-prendimento al mondo esterno.In questo modo la scuola collegata direttamente con il mondodel lavoro può diventare un’ottima risposta al problema delladisoccupazione.

L’alternanza scuola-lavoro è un istitutointrodotto per tutti glistudenti dell’ultimotriennio delle scuolesuperiori, ed è una delleinnovazioni introdottedalla Legge n.107 del2015, c.d. “BuonaScuola”, in un’ottica di“apertura della scuola”.

Con questa finalità la scuoladovrebbe diventare un’efficacepolitica strutturale volta ad age-volare la crescita e la formazionedi nuove competenze professiona-li. Per questo motivo le strutturescolastiche cercano di aprirsidirettamente sul territorio, chie-dendo alla società di aiutare glistudenti a diventare protagonisticonsapevoli delle proprie scelte edel proprio domani.

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L’innovazione apportata dalla “Buona Scuola” introduce unmetodo di apprendimento nel quale vengono coinvolti anchegli adulti, in qualità di tutor interni ed esterni.In questo modo si cerca di agevolare ed incentivare la comu-nicazione tra le diverse generazioni, permettendo e creandole basi per uno scambio di esperienze e per una crescita reci-proca.Nell’alternanza scuola-lavoro vengono coinvolte imprese,aziende, associazionisportive e di volonta-riato, enti culturali,istituzioni ed ordiniprofessionali ai qualiviene chiesto didiventare partnereducativi e formatividelle scuole.Lo studente che par-tecipa all’alternanzascuola-lavoro non è mai un lavoratore, ma uno studente cheapprende competenze coerenti con il percorso di studi intra-preso.Il progetto di alternanza si articola sia in moduli didattico-for-mativi, svolti in classe, sia in moduli di apprendimento praticoeffettuati all’interno di un contesto lavorativo.Come funziona?Gli alunni del triennio ricevono dal tutor scolastico le infor-mazioni sul percorso di alternanza scuola-lavoro e, insieme,cercano di individuare le migliori attitudini dello studente. Inquesto modo viene individuata la struttura ospitante nellaquale svolgere il progetto.A questo punto inizia la formazione generale sulla salute esicurezza nei luoghi di lavoro, che prepara lo studente adaffrontare l’esperienza concreta di alternanza scuola-lavoro.La fase successiva prevede l’incontro tra tutor esterni ed alunni coinvolti, con visite presso le strutture ospitanti peragevolare la familiarizzazione e conoscere meglio l’ambientedi lavoro.

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Terminata la fasepreparatoria tutte leparti coinvolte sotto-scrivono un pattoformativo ed unaConvenzione tra lascuola e la strutturaospitante, volta a

regolare interamente il progetto. Tutto è pronto, inizia l’espe-rienza!L’alunno segue il percorso scelto, sia in aula che presso lastruttura ospitante, documentando su un diario o un librettopersonale le attività svolte. Al termine del percorso l’alunnoviene valutato dai docenti e dai tutor, ottenendo l’attestato dicertificazione e di competenze.

E il futuro?? Parlerà spagnolo e francese!!La nostra scuola si è convenzionata con due struttureSalesiane all'estero, in Argentina e in Francia. Presto i nostriragazzi andranno a fare un'esperienza di Alternanza ScuolaLavoro che non sarà solo competenze pratiche, ma che svilup-perà anche le loro competenze di cittadinanza con un vero eproprio scambio culturale.La nostra scuola si sta adoperando per entrare nel mondo 4.0

PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO:GIOVANI IN AGRICOLTURA

In collaborazione con le SCUOLE AGRICOLE SALESIANE ARGENTINE E LYCEE DE RESSINS. PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO“GIOVANI IN AGRICOLTURA”

INTRODUZIONEIl presente progetto vuole mettere in essere quanto previstodalla Legge 107/2015 in materia di Alternanza ScuolaLavoro.

ALUNNI COINVOLTIIl progetto di seguito descritto è rivolto a tutti gli alunni inte-ressati dell’Istituto Tecnico Agrario delle classi terza, quartae quinta.

AZIENDE COINVOLTE:Il progetto è stato pensato e studiato dal team della ScuolaSalesiana “Don Bosco” di Lombriasco in collaborazione conuna serie di Scuole Salesiane dell’Argentina e con la ScuolaSalesiana di Ressins (Francia) . Nello specifico, fanno parte diquesto progetto, le seguenti scuole:

ARGENTINA- Escuela Agrotecnica Salesiana “Ambrosio Olmos” – Rio IV(Cordoba)

- Escuela Enologica Salesiana “San Isidoro” – Rodeo delMedio (Mendoza)- Escuela Salesiana “Beato Seffirino Namuncura” – Buenos Aires

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FRANCIA

Lycée de Ressins -Technologique et professio-nel Agricole Privé (Francia)

OBIETTIVI - COMPETENZEIl progetto descritto prevede un percorso integrato tra lanostra scuola e le Scuole Agricole Salesiane Argentine e lascuola agricola di Ressins in Francia.Il tutor interno, dopo aver preso contatti con i tutor esterni eresponsabili delle scuole succitate, ha predisposto una serie diattività da svolgersi presso le aziende agricole in loco al finedi fissare le competenze degli alunni partecipanti. Nello speci-fico il progetto prevede:

PER L’ARGENTINA- Raggiungimento delle competenze nel settore Agro eZootecnico attraverso la visita delle aziende collegate alla“Escuela Agrotecnica Salesiana “Ambrosio Olmos”. Nello spe-cifico trattasi di aziende specializzate nell’allevamento di bovi-ni e suini. Inoltre, essendo un’azienda di trasformazione deiprodotti del settore caseario, gli alunni saranno a contatto conla produzione del “Dulce de Leche”, tipico prodotto localeargentino. Durante la permanenza presso le strutture glialunni saranno direttamente coinvolti in alcune mansioni pro-prie delle lavorazioni delle aziende.- Raggiungimento delle competenze nel settore Agrotecnicoattraverso la visita delle aziende collegate alla “EscuelaEnologica Salesiana “San Isidoro”. Nello specifico trattasi diuna azienda specializzata nei settori enologia-produzioni viti-vinicola. Durante la permanenza presso la “Escuela San Isidoro” glistudenti saranno anche a contatto con il settore olivicolo,imparando a trattare gli ulivi e analizzare il processo produt-

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tivo. L’esperienza formativa assume quindi un carattere digrande importanza nel loro percorso scolastico. Anche in que-sto frangente gli alunni saranno direttamente coinvolti inalcune mansioni proprie delle lavorazioni dell’azienda.

PER LA FRANCIA- Raggiungimento delle competenze nel settore Agro eZootecnico, frutticolo, vitivinicolo e florovivaistico, attraversola visita delle aziende collegate al “Lycée de Ressins –Technologique et professionel Agricole Privé”. Nello specificotrattasi di una azienda specializzata nei settori enologia-pro-duzioni vitivinicole/frutticole e florovivaistica, unitamente adaziende specializzate nell’allevamento di bovini da latte e dacarne e aziende specializzate nell’allevamento suino, caprino eovino. Durante la permanenza presso il “Lycée de Ressins –Technologique et professionel Agricole Privé”, gli studentisaranno gli alunni saranno direttamente coinvolti in alcunemansioni proprie delle lavorazioni delle aziende. L’esperienzaformativa assume quindi un carattere di grande importanzanel loro percorso scolastico.

COMPETENZE TRASVERSALIIn accordo con quanto previsto dal trattato di Lisbona 2008,

oltre alle competenze specifiche di settore gli allievi, al termi-ne del loro percorso scolastico, devono raggiungere le compe-tenze di cittadinanza. Nello specifico, attraverso il nostro pro-getto, i ragazzi saranno accompagnati a “imparare ad impara-re” spingendoli a portare il proprio contributo nelle attivitàdelle aziende. Inoltre il progetto si propone di stabilire un col-legamento tra le tradizioni culturali locali in prospettivainterculturale in modo da far acquisire ai nostri studenti una“consapevolezza ed espressione culturale” diversa. Inoltre, perl’esperienza in Argentina, grazie alla visita presso la EscuelaSalesiana “Beato Seffirino Namuncura” di Buenos Aires, inostri studenti saranno a contatto con la storia dei primi sale-siani e dalla cristianizzazione dell’America Latina. Così comeper gli allievi che sceglieranno l’esperienza in Francia pressola scuola di Ressins è prevista la visita alla Abbazia di Cluny e

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alla Cattedrale di St. Jean in Lione. Quest’ultima parte del pro-gramma è in perfetto accordo con il “Progetto Uomo” pilastrodella Scuola Salesiana.CONCLUSIONICon il presente progetto la nostra scuola vuole dare agli stu-denti interessati la possibilità di fare un’esperienza all’esterocon l’intento di “apprendere facendo” . L’esperienza saràimportante non solo per la loro formazione scolastica maanche di crescita personale.

Lombriasco: Studenti Francesi nelle nostre campagne

Un gruppo di 13 studenti della Scuola Salesiana di Ressins(Francia) ha partecipato la scorsa settimana ad uno stage for-mativo nell’ambito del programma di scambio culturale“Solidale di Don Bosco”.Sono giunti a Lombriasco lunedì 23 ottobre con gli accompa-gnatori e dal confratello Padre Ripaud; nel salone dell’istitutohanno ricevuto il saluto di benvenuto dal Direttore DonMarco Casanova e dal Preside Prof. Marziano Bertino. E’seguita la presentazione dell’Istituto agrario G. Penna di Astiche gli studenti ospiti hanno poi visitato nel corso della setti-mana. Il programma della intensa settimana ha compreso oltre la

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visita all’azienda agricola dell’Istituto Salesiano diLombriasco con gli allevamenti bovino ed avicolo ed il Museo,la visita all’allevamento bufale “Morisiasco” con annessocaseificio a Caraglio e la visita agli impianti frutticoltura, dellacooperativa Lagnasco Group. Non è mancata la visita allaCooperativa Erbe Aromatiche a Pancalieri con i suoi impiantidi distillazione erbe officinali e a Vigone agli impianti di essi-cazione mais, all’allevamento bovini da latte e all’impianto bio-gas di Candiolo.Una giornata è stata dedicata all’uso dei droni in Agricolturadi cui l’istituto di Lombriasco studia e sviluppa l’uso, con pre-sentazioni e dimostrazioni in campo. Non poteva mancare lavisita a Valdocco e alla città di Torino. La giornata all’IstitutoG. Penna di Asti, le cantine e la produzione vinicola a SanDamiano e la visita di un agriturismo a Monastero Bormida,è stata per gli studenti intensa, apprezzata e proficua.La chiusura dell’esperienza e la presentazione dei progettifuturi che vedrà gli studenti di Lombriasco in Francia la pri-mavera prossima ed anche in Argentina, ha consentito di por-tare a casa idee nuove ed esperienze importanti da inserire nelbagaglio culturale che fa parte del modello salesiano di forma-zione.

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Pubblichiamo la lettera di ringraziamento del Preside del Lycée Agricole di Ressins.

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Stages estivi: ricordi di un allievo francese di 51 anni fa

Un ricordo dal 1966 da parte di un allievo francese.“Avevo 17 anni. Arrivavo all’istituto Agrario salesiano diLombriasco per effettuare uno stage sull’azienda agraria.Il direttore Don Scaramal mi fece una accoglienza calorosa. Conmolta gentilezza e molta pazienza, invece il sig. FrancescoZampieron mi fece scoprire il lavoro dei campi e dell’allevamento.Per me, originario delle Massiccio del Jurà francese (regione di alle-vamento bovino), molte tecniche mi erano sconosciute:- Irrigazione delle differenti coltivazioni- Da noi si usa il pascolo all’aperto, mentre da voi alimentazionein estate per le mucche lattifere avviene nella stalla con foraggioverde.- Coltivazione del sorgo e del mais- Coltivazione dei peperoni… ecc.Sul piano spirituale ho conosciuto la comunità salesiana e il suo fon-datore Don Bosco.Da quegli anni un’amicizia fraterna è nata col Sig. FrancescoZampieron, Nevio Tessarin, Brizio Arlian; degli amici che io incon-tro ogni anno da 51 anni… Sono riconoscente ogni volta che vengo per l’accoglienza che è riser-vata a me a mia moglie Colette e ai miei figli Claudio e Sandra.Ringrazio tutti i direttori che si sono succeduti e in particolare DonTarasco Genesio e Don Casanova Marco”.

Alain Brun allievo per stage nel 1966

Il Sig. Brun Alain, con la moglie Colette, il Sig. Zampieron, il Sig. Brizio Arlian e il Sig. Nevio Tessarin

Arrivi...Sig. Amal Franklin

Diamo il benvenuto nella nostra casadi Lombriasco al giovane chiericoAmal Franklin, proveniente dall’India.In Italia dal 2016, per lo studio dellateologia, l’anno scorso è stato all’ora-torio Michele Rua e adesso è aLombriasco con tanti ragazzi e giovanidella Scuola Media e dell’IstitutoAgrario. Lo ringraziamo per la buona volontà el’entusiasmo che la sua gioventù portanell’educazione e nella presenza tra i giovani.

Sig. Ottavio Forzatti

Arriva al colle DonBosco nel 1957. Dopoil diploma di PeritoIndustriale Grafico sidedica al lavoro ea l l ’ i n s e g n a m e n t o .Dotato di qualità musi-cali, nella banda dell’i-stituto suona il clarinet-to. La passione per losport lo vede prima

arbitro e allenatore di pallavolo poi abile ciclistae fonda ilgruppo «pedalare insieme per costruire insieme» con il qualeorganizza, con perfetta attrezzatura, pellegrinaggi, viaggi,escursioni con la “bicicletta” per piccoli e grandi, (chi non

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avesse la bicicletta, Ottavio la provvede), coadiuvato dafedelissimi generosi amici, in tutta Europa. Terminata la mis-sione al Colle Don Bosco l’obbedienza lo porta aLombriasco. Qui oltre le mansioni affidategli continuerà aseguire il gruppo ciclistico che lo porterà nel 2018 inNormandia. A lui il benvenuto tra noi augurandogli buonamissione.

e Partenze...Sig. Mottinelli Enzo

“Mottinelli lascia Lombriasco? Come è possibile?!” Chissàquanti exallievi, specie della Scuola Media, si saranno stupitisentendo che il sig. Enzo Mottinelli, salesiano coadiutore,

dopo cinquantadue anni è pas-sato dalla comunità diLombriasco a quella del ColleDon Bosco, dove si occupaprincipalmente dell'accoglienzadei pellegrini al celebre santua-rio.Sì, perché Enzo è stato un pila-stro della nostra scuola: in pas-sato insegnante di azienda aifuturi periti agrari, poi docentenella Scuola Media prima dieducazione tecnica e in seguitodi arte, ma soprattutto assisten-te per eccellenza, ammirevole

per la sua presenza costante e attenta in studio al mattino eal pomeriggio, in refettorio, nei momenti formativi e in par-ticolare in cortile, dove con occhio vigile seguiva i ragazzinelle ricreazioni tra battute spiritose e severi richiami alrispetto delle regole.

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Inoltre Lombry deve dire altri due grandi grazie al sig.Mottinelli: per il suo impegno nell'allestimento e nella manu-tenzione del museo di scienze naturali e per l'organizzazionedel soggiorno estivo a Cesenatico, che raduna ogni anno unbel gruppo di animatori e ragazzi.Caro Enzo, quando andremo al Colle per visitare i luoghidove nacque il padre e maestro dei giovani Don Bosco avre-mo anche l'occasione di incontrare un amico.......per ora,conoscendo le tue grandi capacità nell'ambito delle nuovetecnologie, gli exallievi sanno certamente come contattarti!

Don Dalbesio Pietro (D. Pedro)

Con l'estate 2017 è terminata la ventennale presenza aLombry di don Pietro Dalbesio, per tutti “Don Pedro”, docen-te di lettere (e in passato anche di inglese e religione) nellaScuola Media, dove nella prima parte della sua permanenzaè stato catechista.La sua grande esperienza, le notevoli capacità didattiche ela presenza costante in cortile nelle ricreazioni ci manche-ranno, ma nella casa salesiana di Bra potrà continuare lasua opera e mettere in campo le sue doti specialmente nellacollaborazione con le parrocchie di quella città.Grazie don Pedro e buon lavoro!

Entusiasmo dei Primi Radu

uni

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FORMAZIONE, INFORMAZIONE E SPERIMENTAZIONE IN CAMPO

Lo scorso anno scolastico agli allievi della nostra scuola si

sono aggiunti di tanto in tanto gruppi di “studenti” diversamen-

te giovani tra le cui file qualcuno di voi ex si riconoscerà.

Erano i frequentanti dei corsi abilitanti all’utilizzo della trattri-

ce agricola, dei carrelli telescopici o all’acquisto e utilizzo dei

prodotti fitosanitari, che si sono svolti nel periodo invernale e

primaverile coinvolgendo qualche centinaio di frequentanti.

La formazione per adulti in campo agrario è partita nel 2014 in

collaborazione con lo Cnos-Fap (l’ente di formazione profes-

sionale salesiano) di Valdocco inizialmente solo con i corsi

finanziati dal Piano di Sviluppo Rurale per poi passare anche a

quelli a libero mercato.

La possibilità di questo servizio di formazione viene anche

ribaltato agli studenti dell’ultimo anno dell’istituto tecnico

agrario che possono così presentarsi all’appuntamento con il

mondo del lavoro con alcune abilitazioni già acquisite.

Con il nuovo PSR regionale partiremo in questi giorni con

nuovi corsi sempre rivolti al comparto agricolo e agroindu-

striale di cui vi daremo più dettagliato riscontro sul sito della

scuola e tramite mail informative.

Presso l’azienda abbia-

mo ospitato diversi

campi dimostrativi.

Siamo partiti nell’au-

tunno scorso con la

semina del campo

varietali di frumenti di

forza in collaborazione

con ditte sementiere per

le varietà, di fitosanitari per trattamenti fungicidi e insetticidi e

di fertilizzanti per la concimazione. La prova è stata seguita,

nelle varie operazioni colturali e di monitoraggio da parte dei

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tecnici, dai ragazzi dell’istituto per farli partecipi delle varie

fasi di valutazione delle tecniche agronomiche. Il campo è poi

stato presentato agli agricoltori della zona in una giornata pub-

blica a fine maggio.

Sempre in autunno è stato realizzato dai ragazzi un campo

catalogo con vecchie varietà di frumento perché notassero gli

aspetti positivi e negativi confrontandole con le moderne varie-

tà. I semi sono stati forniti dall’ASCI Piemonte (Associazione

di Solidarietà per la Campagna Italiana) che vuole riabilitare

alcune vecchie varietà al

fine di coltivarle per realiz-

zare delle produzioni loca-

li. In giugno alcuni soci si

sono trovati a visitare il

campo e scambiarsi le

prime impressioni.

L’esperienza che ha portato

gli studenti a constatare che

ci sono diversi modi di approcciarsi all’agricoltura.

Sempre in collaborazione con l’ASCI Piemonte si è allestito un

campo con incroci di vecchie variètà di mais. Questa esperien-

za è stata una delle 38 che si sono realizzate in tutta Italia e

coordinate dalla Rete Semi Rurali e dal CREA centro per la

maiscoltura di Bergamo (Centro per la Ricerca in Agricoltura

e l’Analisi dell’Economia Agraria) e parte da un lavoro di anni

di incroci di materiale genetico conservato nei locali dell’ente,

per verificarne una eventuale potenzialità per l’introduzione in

un mercato locale. La valutazione del materiale è stata eseguita

per la prima volta in Italia secondo il metodo partecipativo in

parte realizzata direttamente dagli agricoltori e in parte dai tec-

nici del CREA.

In collaborazione con consulenti e ditte del settore sono inoltre

allestiti un campo prova di Bamboo gigante per la produzione

di germogli e legname da opera al fine di verificare la risposta

della coltura alle tecniche agronomiche e stesso approccio per

il campionario di Stevia rebaudiana, e il campo catalogo di col-

tivazione dell’aglione.

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I nostri mortiAnsaldi Geom. Paolo

Baravalle P.A. Pietro

Battisti P.A. Cristoforo

Bauducco Giuseppe

Bigiarini P.A. Leto

Bordone P.A. Dott. Giuseppe

Capello P.A. Renato

Dotta Elio

Foresto P.A. Renato

GarlandaP.A. Eusebio

Giovo Geom. Dott. Luca

Grillo Geom. Arch. Enrico

Grosso P.A. Enrico

Pareto P.A. Angelo

Perrin P.A. Patrick

Pilotto Geom. Arch. Silvano

Quinto P.A. Leone

Ras P.A. Michele

Ruffini P.A. Dott. Lino

Scoffone P.A. Michelangelo

Quanta sete nel mio cuore:solo in Dio si spegnerà.

Quanta attesa di salvezza:solo in Dio si sazierà.

L’acqua viva che egli dàsempre fresca sgorgherà:

Il Signore è la mia vita,il Signore è la mia gioia.

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CondoglianzeA Raimondo dott. Pino

per la morte della mammaA Bauducco Alessandro e Paolo

per la morte del papàA Don Paolo Audisio per la morte del papà

A Capello Geom. Davide e Geom. Enrico per la morte della mammaA Cavagliato P. A. Antonio

per la morte del papàA Forestello Prof. Enrico

per la morte del papàA Sollazzo Geom. Arch. Guido e Geom. Giuseppe

per la morte della mammaA Lombardo Geom dott. Carlo

per la morte della mammaA Garis Giuseppe

per la morte della mammaA Carena Geom. Ing. Andrea per la morte del papà

A Calliero Geom. Osvaldo per la morte della mammaA Meanti Geom. Roberto

per la morte del papà e della mammaA Chareun P.A. Augusto per la morte della moglie

A Re P.A. Bruno per la morte della mamma

“Non si perdono mai coloro che amiamo, perché possiamo amarli in Coluiche non si può perdere.”Sant’Agostino

Nuovi arrivi dalle medie

Terza Media A

Terza Media B

Raduni Chiassosi20-25° di diploma ITA - ITG

50 e oltre

50 anni e oltre

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L’ISTITUTO DI LOMBRIASCO AL 2° POSTO TRA IMIGLIORI ISTITUTI TECNICI DELLA PROVINCIA

La Fondazione Agnelli, per tramite di EUDOSCOPIO (www.eudo-scopio.it), provvede ogni anno alla stesura di una classifica deimigliori istituti scolastici in Provincia di Torino. Il rilevamento e laclassifica delle scuole avviene in base a specifici parametri analizzati già a partire dagli anni 2011/2012 in poi e basandosisu una serie di indicatori che sono meglio specificati sul sito diEUDOSCOPIO. I dati relativi all’anno in corso sono stati resi notie pubblicati sulla STAMPA – Cronaca di Torino – in data09/11/2017. Nella classifica dei 15 Istituti migliori appartenential gruppo “LICEO TECNI-CO TECNOLOGICO” al 2°posto compare il nostroIstituto “Don Bosco” diLombriasco (TO).Naturalmente, oltre la per-sonale soddisfazione per talericonoscimento il quale –peraltro – si riferisce non arilevamenti dell’ultimo annoma ad un periodo di tempoche parte dal 2011, resta unfatto molto importante: il fatto che sia un ISTITUTO AGRARIOparitario al secondo posto nella classifica tra i migliori 15Istituti della Provincia di Torino. Penso che, a questo punto, sequalcuno potesse ancora pensare che il corso di studi in Agrariasia un “ripiego” rispetto ad altri corsi di studi “più nobili”, possaessere a questo punto ulteriormente smentito. Penso, altresì, chequesto fatto possa costituire un ulteriore motivo di orgoglio perl’intero mondo agricolo, il quale vede ulteriormente riconosciuto(se mai ancora ce ne fosse stato bisogno) il ruolo della istruzionee della formazione delle giovani generazioni al fine di innovareun’agricoltura che, oggi più che mai, dimostra di essere indis-pensabile per l’intera economia.

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UNA CASA PER IL FUTURO - PROGETTO CAMBOGIA

Siamo orgogliosi di poter presentare in anteprima un progettoumanitario nato dalla grinta e dalla passione di un nostro exallie-vo, Edoardo Ceresa, futuro architetto, che per la propria tesi dilaurea, in accordo con fratel Roberto Panetto, direttore di cinquescuole in Cambogia, intende sviluppare in larga serie, un pro-totipo abitativo a basso costo, ampliabile e amovibile.Tale prototipo sarà in grado di far fronte alle necessità abitative dialcune famiglie cambogiane i cui terreni e case sono stati espro-priati dal governo a fronte di interessi economici. Il luogo di inter-vento è Sihanoukville, una città portuale sulla costa dellaCambogia che si affaccia sul Golfo del Siam. Numerose famiglievivono in baracche temporanee, in zone non dotate di servizicomuni quali luce, gas o acqua potabile. Le tre condizioni essen-ziali da sviluppare sono: il rispetto del budget massimo, limitato a7.000 € per abitazione, la flessibilità e l’adattabilità dei moduli.Al progetto collaborano docenti del Politecnico di Torino, da anniimpegnati sul fronte dello sviluppo sociale sostenibile.Quest’anno la nostra Lotteria Missionaria, che avrà il suo culminenella festa di Don Bosco, sarà dedicata proprio a questa iniziativa.

Per un aiuto concreto, rivolgersi in Segreteria della scuola al n. 011-2346306 o scrivendo a: segreteria@salesianilombriasco.it

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Negli anni...anta40

°-45

° di

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lom

a IT

A - I

TG

Festa di fine annoal Colle

5° ITA

5° ITG

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Per l’Unione e l’Amicizia Abba StefanoAimaretti P.A. RobertoAmici di Don Rossi 2017BreolungiAnsaldi Gianna OlivariArmando P.A. EzioBaldioli Geom. GianfrancoBarbero P.A. Enot. ErnestoBernardone P.A. EnricoBigiarini P.A. Leto Bo P.A. Arch. GiuseppeBonetto P.A. MauroBoretto Geom. EraldoBorghino P.A. RobertoBorgogno P.A. Geom.GiovanniBrustolon P.A. AldoBuffa AlessandroBuffa ElisabettaCarle Geom. EnzoCavagliato P.A. AntonioCavallero P.A. GiuseppeCiomei P.A. FilibertoCurtaz P.A. RenèDalmasso Geom. PaoloDeandrea P.A. GiuseppeDemichelis P.A. DarioDonna Geom. RobertoEichholzer Geom. CarloFauda CarloFauda P.A. GiuseppeFavaro P.A. MonicaFerrero LuisaFerrero P.A. GiuseppeFerrero P.A. Luca

Ficetti Geom. CarloFilippucci P.A. MarioFinello P.A. GianluigiFissore P.A. RobertoFrassa P.A. GiuseppeGarnero Federica Girivet P.A. MarioIsolto P.A. AlbertoLeone P.A. QuintoMagnanini P.A. FedericoMalagoli P.A. OrfeoManassero Geom. ValerioMarcoz Geom. AlbertoMarenda P.A. StefanoMarocco P.A. Dott. ProfAdrianoMasera Geom. Carlo Massimino P.A. GiuseppeMeinardi Geom. FabrizioMennuni Geom. GiovanniMerlo Prof. P.A. CarloMirco GianlucaMonetti Geom. DarioMoriondo P.A. GiuseppeMusso Piantelli Geom.CristoforoNoz P.A. PaoloOssola Geom. CarloOstino Geom. OrazioPalumbo P.A. MariannaParavisi Geom. MarcoPasta P.A. RobertoPautasso P.A. Dott. GiacomoPerino Geom. PieroPerotti P.A. Mario Luigi

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Un grazie sincero per la generosa collaborazione.

Ci scusiamo per eventuali dimenticanze.

Pitet AugustaPochettino P.A. GiovanniPoletto Geom. CesarePozzallo Geom. RenzoRaglia Dott. P.A. UgoRamella P.A. RiccardoRezza P.A. GiovanniRonzio P.A. EnricoRosati P.A. UmbertoRubia Geom. CarloSapino Geom. LuigiSartore Geom. Arch. PieroScavarda Geom. Desiderio

Scotta MarcoSerafino P.A. PieroSucco Geom. DanieleTornielli Geom. SergioTruffa Geom. GianfrancoTurletti P.A. AlbertoVaglienti Pierino Vanzetti P.A. IlarioVaschetto SilvanoVaschetto P.A. TommasoVergnano P.A. GiovanniVesipa Geom. Ing. LuigiYeuilla P.A. Remo

Raduno quinquennio ITA-ITG

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TA C C U I N O3 Sabato 16 dicembre 2017 – ore 17.00Preparazione al Natale

3 Domenica 14 gennaio 2018 – ore 17.00S. Messa in ricordo di Don Sandro e Don De Martini

3 Sabato 27 gennaio 2018 FESTA DI DON BOSCO

3 Sabato 17 Marzo 2018S. Messa al Colle Don Bosco in ricordo di Don Agagliate, Don Rossi e Don Pellerino.Ritrovo sul piazzale della Basilica - ore 10.00/10.30 + S. Messa - ore 11.00Visita alla tomba di Don Agagliate a Capriglio - ore 12.00Pranzo - ore 13.00Post pranzo: visita musei al Colle. Per prenotare il pranzo contattare:Miranti Elio: 339 4738696 - elio.miranti@gmail.comAlessandrini Aurelio: 347 1680292 - aurelio.alessandrini@libero.it

3 Sabato 31 marzo 2018 – ore 17.00Preparazione alla Pasqua

3Domenica 13 maggio 2018 CONVEGNO

ANNUALE EXALLIEVIPer la prenotazione telefonare al 011-2346311

o inviare una mail alla segreteria@salesianilombriasco.it.Vi aspettiamo numerosi anche se sono giornate ricche di impegni. Non lasciamo morire questo importante appuntamento per tutti gli exallievi!!È un momento di grande unità tra le varie generazioni di studenti e insegnanti.

PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE

In caso di mancato recapito rinviare all'ufficio C.M.P. TO NORD

Per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere la relativa tassa. Grazie

ISTITUTO TECNICO SALESIANO - Via S. Giovanni Bosco, 7 - 10040 LOMBRIASCO (TO)

Supplemento a: "Maria Ausiliatrice" rivista della Basilica di Torino - Valdocco - Torino - Anno 34

numero 01 / 2018 - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27-02-2004 n. 46)

art.1, comma 2 e 3 - CB-NO/TORINO

COL TEMPO E COL PO - Rivista degli exallievi di Lombriasco

Redazione: Brizio Arlian, Elvira Carena, Emanuele Polato

Stampa: elledi - Arti Grafiche - Carmagnola