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E E X X A A L L L L I I E E V V I I N N E E W W S S F F L L A A S S H H ANNO 6 - NUMERO 27 - SETTEMBRE 2017 Periodico di attualità religiosa e sociale della Confederazione Mondiale degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco CONFEDERAZIONE MONDIALE DEGLI EXALLIEVI E DELLE EXALLIEVE DI DON BOSCO 2 LETTERA DI PAPA FRANCESCO AI GIOVANI 3 VISITA DI ANIMAZIONE IN TAILANDIA LA VOCE DEL RETTOR MAGGIORE 20 130 ANNI DI PRESENZA SALESIANA IN CILE Edizione italiana 24 12-13 5 OTTOBRE MEMORIA LITURGICA DEL BEATO ALBERTO MARVELLI

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ANNO 6 - NUMERO 27 - SETTEMBRE 2017Periodico di attualità religiosa e sociale della

Confederazione Mondiale degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco

CONFEDERAZIONE MONDIALEDEGLI EXALLIEVI E DELLE EXALLIEVE

DI DON BOSCO

2LETTERA DI PAPA FRANCESCO AI GIOVANI

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VISITA DI ANIMAZIONE IN TAILANDIA

LA VOCE DEL RETTOR MAGGIORE

20130 ANNI DI PRESENZA SALESIANA IN CILE

Edizione italiana

24

12-13 5 OTTOBRE

MEMORIA LITURGICA DELBEATO ALBERTO MARVELLI

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LETTERA DELSANTO PADRE FRANCESCO

AI GIOVANI

Carissimi giovani,

sono lieto di annunciarvi che nell’ottobre 2018 si celebrerà il Sinodo dei Vescovi sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Ho voluto chefoste voi al centro dell’attenzione perché vi porto nel cuore. Proprio oggi viene presentato il Documento Preparatorio, che affido anche a voi come “bus-sola” lungo questo cammino.

Mi vengono in mente le parole che Dio rivolse ad Abramo: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io tiindicherò» (Gen 12,1). Queste parole sono oggi indirizzate anche a voi: sono parole di un Padre che vi invita a “uscire” per lanciarvi verso un futuro nonconosciuto ma portatore di sicure realizzazioni, incontro al quale Egli stesso vi accompagna. Vi invito ad ascoltare la voce di Dio che risuona nei vostricuori attraverso il soffio dello Spirito Santo.

Quando Dio disse ad Abramo «Vattene», che cosa voleva dirgli? Non certamente di fuggire dai suoi o dal mondo. Il suo fu un forte invito, una vocazione,affinché lasciasse tutto e andasse verso una terra nuova. Qual è per noi oggi questa terra nuova, se non una società più giusta e fraterna che voi desi-derate profondamente e che volete costruire fino alle periferie del mondo?

Ma oggi, purtroppo, il «Vattene» assume anche un significato diverso. Quello della prevaricazione, dell’ingiustizia e della guerra. Molti giovani sono sot-toposti al ricatto della violenza e costretti a fuggire dal loro paese natale. Il loro grido sale a Dio, come quello di Israele schiavo dell’oppressione del Fa-raone (cfr Es 2,23).Desidero anche ricordarvi le parole che Gesù disse un giorno ai discepoli che gli chiedevano: «Rabbì […], dove dimori?». Egli rispose: «Venite e vedrete»(Gv 1,38-39). Anche a voi Gesù rivolge il suo sguardo e vi invita ad andare presso di lui. Carissimi giovani, avete incontrato questo sguardo? Avete uditoquesta voce? Avete sentito quest’impulso a mettervi in cammino? Sono sicuro che, sebbene il frastuono e lo stordimento sembrino regnare nel mondo,questa chiamata continua a risuonare nel vostro animo per aprirlo alla gioia piena. Ciò sarà possibile nella misura in cui, anche attraverso l’accompa-gnamento di guide esperte, saprete intraprendere un itinerario di discernimento per scoprire il progetto di Dio sulla vostra vita. Pure quando il vostrocammino è segnato dalla precarietà e dalla caduta, Dio ricco di misericordia tende la sua mano per rialzarvi.

A Cracovia, in apertura dell’ultima Giornata Mondiale della Gioventù, vi ho chiesto più volte: «Le cose si possono cambiare?». E voi avete gridato insiemeun fragoroso «Sì». Quel grido nasce dal vostro cuore giovane che non sopporta l’ingiustizia e non può piegarsi alla cultura dello scarto, né cedere allaglobalizzazione dell’indifferenza. Ascoltate quel grido che sale dal vostro intimo! Anche quando avvertite, come il profeta Geremia, l’inesperienza della vo-stra giovane età, Dio vi incoraggia ad andare dove Egli vi invia: «Non aver paura […] perché io sono con te per proteggerti» (Ger 1,8).

Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità. Non abbiate paura di ascoltare lo Spiritoche vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro. Pure la Chiesa desidera mettersi inascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelorisuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori. San Benedetto raccomandava agli abati di consultare anche i giovani prima di ogni scelta impor-tante, perché «spesso è proprio al più giovane che il Signore rivela la soluzione migliore» (Regola di San Benedetto III, 3).

Così, anche attraverso il cammino di questo Sinodo, io e i miei fratelli Vescovi vogliamo diventare ancor più «collaboratori della vostra gioia» (2 Cor 1,24).Vi affido a Maria di Nazareth, una giovane come voi a cui Dio ha rivolto il Suo sguardo amorevole, perché vi prenda per mano e vi guidi alla gioia di un «Ec-comi» pieno e generoso (cfr Lc 1,38).

Con paterno affetto,

Dal Vaticano, 13 gennaio 2017

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SALUTO DEL PRESIDENTE

LA VOCEDEL RETTOR MAGGIOREAI SALESIANI IN VISTA

DEL SINODO SUI GIOVANI

la struttura fondamentale del DocumentoPreparatorio del Sinodo ed esorta a stu-diarlo approfonditamente e a condividereai vari livelli le riflessioni; ricorda di in-viare al Dicastero di Pastorale Giovanile lerisposte al Questionario annesso al Docu-mento Preparatorio; e pone infine tre do-mande specifiche per gli ambientisalesiani.

Carissimi allievi e amici di Don Bosco,

Vorrei salutarvi aprendo assieme a voi un nuovo numero del nostro Exallievi Newsflash.

L’estate è finita e continuiamo nelle nostre sfide e progetti. Ancora una volta la Famiglia Salesiana è in lotta - i Salesiani lasciano la Casa Ge-neralizia della Pisana a Roma o la morte dell’ex delegato mondiale per gli exalunni don Adriano Bregolin (in verità, Vicario del Rettor Maggioredon Chàvez, ndd); non dimentichiamo di rivolgerci a Maria, nostra Madre celeste e a Don Bosco, il nostro patrono, per proteggere e guidarci.Ci è stato dato molto, quindi dobbiamo trovare i modi per ripagare tutta la ricchezza avuta.

Vi invito a chiederci: cosa possiamo fare per i nostri fratelli e sorelle, per gli exalunni del nostro Paese o per la Famiglia salesiana? Cosa possofare personalmente per la nostra comunità e la mia famiglia? Quali sono i miei doni da offrire? Non esitare a condividere le tue potenzialitàcon il mondo.

Abbiamo iniziato a sperimentare il database, così speriamo che sarà presto preparato per essere utilizzato in tutto il mondo. Continuiamocon la comunicazione di Facebook, il sito web, la rete, la piattaforma di business, le nuove associazioni nazionali.Ora vi invito a leggere alcuni frutti dei sogni di don Bosco degli ex studenti di tutto il mondo. Godetevi questo fresco e nuovo Newsflash.

Michal Hort

confratelli nel mondo, in vista del prossimoSinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, lafede e il discernimento vocazionale” (ot-tobre 2018).

Riconoscendo nell’attuale stagione dellaChiesa «un tempo propizio per il nostroservizio e la nostra comunione ecclesiale»il Rettor Maggiore esamina in primo luogo

«Di fronte alla convocazione di questo Si-nodo e alla pubblicazione di questo Docu-mento Preparatorio, come ci sentiamosfidati nella nostra esperienza carisma-tica?».

È questa la domanda che il Rettor Mag-giore, Don Ángel Fernández Artime, ha in-viato attraverso una lettera a tutti i suoi

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DONDON AADRIANODRIANO BBREGOLINREGOLIN

Don Adriano Bregolinha raggiunto

la Casa del Padre

vicario ispettoriale nel triennio 1988-1991.Nel maggio 1996 diventa Ispettore dellaIVO fino al 2002 quando, durante il Capi-tolo Generale (CG) 25 viene eletto Consi-gliere per la regione Italia Medio-Oriente.

Il 27 dicembre 2003, in seguito alla nominadi don Luc Van Looy a vescovo della dio-cesi di Gent, viene chiamato dal RettorMaggiore, don Pascual Chàvez, a ricoprirel’incarico di Vicario Generale. Ruolo che ri-coprirà fino al 26 marzo 2014.

Dal 20 giugno 2014 Direttore dell’IstitutoSalesiano a Firenze.

Trento è stato ordinato diacono il 28 mag-gio 1977 e sacerdote il 27 maggio 1978.

I primi anni del suo ministero sono statidedicati al lavoro pastorale e vocazionalenelle comunità di Trento e di Verona SanZeno, assumendo non molti anni dopo l’in-carico di direttore delle due Case sale-siane.

Laureatosi in Lettere Moderne nel marzo1980 presso l’Università di Padova, donBregolin ha ricoperto anche l’incarico diConsigliere dell’Ispettoria Italia VenetaOvest (IVO) diventando successivamente

(ANS - Roma) - 23 agosto 2017 - Questamattina, durante un’escursione in monta-gna, colpito da un improvviso infarto è de-ceduto don Adriano Bregolin.

Don Adriano, ex Vicario Generale dellaCongregazione Salesiana, era attualmenteDirettore dell’Istituto Salesiano di Firenze.

Don Adriano Bregolin, nato a Cona in pro-vincia di Venezia il 16 ottobre 1948, è dive-nuto salesiano il 16 agosto 1966 dopo averfrequentato il noviziato di Albarè.

Completati gli studi teologici a Verona e a

21 marzo 2013 - Il Rettor Maggiore, Don Pascual Chá-vez, e il suo Vicario, don Adriano Bregolin, ricevuti daPapa Francesco

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OMAECOMAEC

Organizzazione mondiale Exallievi/edell’Insegnamento cattolico

50° anniversarioIl Presidente

Care Amiche e Cari Amici,

dal 22 al 25 ottobre 2017 si terrà, a Roma, in occasione del 50° di fondazione, il XV Congresso dell'OMAEC. Il 25 ottobre si avrà nella Sala Ca-pitolina l'udienza privata del Santo Padre, Papa Francesco.

Qui allegata trovate la documentazione relativa al predetto Congresso e le modalità di partecipazione. Nel caso voleste partecipare vi pregodi inviare anche a me la fiche di iscrizione, oltre che ai destinatari su di essa indicati.Preciso che l'udienza di Papa Francesco è riservata ad un numero limitato di persone, per cui non è garantita la partecipazione per tutti icongressisti e dovranno essere adottati criteri di selezione.

Colgo questa occasione per ricordare che l'UNAEC EUROPE ha oggi un suo sito web ed una pagina Facebook al fine di facilitare lo scambio diinformazioni e nel contempo promuovere la nostra Associazione.WEB -> www.unaec-europe.org Facebok -> UNAEC Europe =Vi invito a visitarli entrambi, a comunicare le vostre iniziative e ad iscrivervi per avere le nostre informazioni.Con i miei migliori saluti.

Giuseppe Mariano

Strada della Vetta 6 - 10020 Pecetto Torinese (TO)Tel. 0039 011 8610370 - Cell. 0039 347 2559362

11:00 Pausa - Caffé11:30 “AU-DELÀ DE L'ÉCOLE“: Anziani. Tempo di

missioneMessaggio dei rappresentanti delle no-stre CongregazioniDomande e Dialogo

13:00 Pranzo16:00 Riunioni dei gruppi di lavoro20:00 Cena di gala

25 ottobre - mercoledi

08:00 - 13:00 PREGHIERA - UDIENZA PRIVATADELL’ OMAEC DI PAPA FRANCESCONELLA SALA CAPITOLINA DEL VATICANO

Messa di ringraziamento in VaticanoVisita all’Istituto Cervantes – Roma – ItaliaPranzo libero

11:00 Pausa - Caffé11:30 Saluto di S.E. cardinal Giuseppe Versal-

di, Prefetto della Congregazione per l’E-l’Educazione cattolica“LE SFIDE DELLA FORMAZIONE CATTOLICANELLA SOCIETÀ INTERCONFESSIONALE"Domande e dialogo

13:00 Pranzo16:00 OMAEC Piano Strategico - Missione -

Visione - Valori17:30 Assemblea Generale dell’OMAEC19:00 Cena

24 ottobre - martedi

07:20 Eucarestia08:30 Colazione10:00 Colloquio di testimonianze

22 ottobre - domenica

~ Arrivo dei Delegati~ 16:00 Iscrizione e consegna della docu-mentazione

~ Cena libera

23 ottobre - lunedì

07:00 Eucarestia08:30 Colazione09:00 Accoglienza. Consegna della documen-

tazione. Registrazione di altri Delegati10:00 Apertura del XV Congresso

~ Benvenuto del Presidente~ 50 anni di riconoscimento~ OMAEC nel XXI secolo

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RREGIONIEGIONI

GiapponeGiapponeCongresso

degli Exalunnidi Don Bosco

presto inviate alla Federazione Mondiale.Il 19, la squadra di baseball di Hyuga Ga-kuin a Miyazaki ha vinto il quarto match fi-nale dell'eliminazione prefettizia del 99°campionato riservato alla Japan HighSchool di baseball.

Nel corso della riunione, i partecipantihanno condiviso la felice sensazione su diesso con l'altro come le Bosconians, fra-telli di un ex-allievo.Si tratta di un meraviglioso frutto della Fe-derazione giapponese stabilita nel 2015.

Mr Chihiro Okawa, EXDB

nominati da ogni alunno della scuola allariunione del Consiglio in programma nelprossimo ottobre.

Il gruppo di lavoro sta prendendo in consi-derazione i vari compiti da risolvere perlo sviluppo della Federazione; per esempio:la comunicazione sociale, la raccolta difondi, l’incorporazione, la partecipazionedi studente universitario Exallievo e, natu-ralmente, il prossimo 12° Congresso EAOdi Exallievi Salesiani in Giappone.

Abbiamo approvato le sette priorità degliExalumni in Giappone, che saranno al più

Giappone - Tokyo, 19 luglio 2017

La riunione annuale del Presidente e VicePresidente della Federazione Giapponesedegli Exallievi di Don Bosco, presieduta dalPresidente Mr. Hiroshi Yoshida in presenzadel Delegato Provinciale Padre Mario Ya-manouchi, sdb, si è tenuta presso la sedeispettoriale di Yotsuya, Tokyo.

I rappresentanti di tutte le cinque Scuolesalesiana in Giappone si sono lì riuniti.

Abbiamo deciso di formare un gruppo dilavoro di giovani generazioni di exalunni,

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RREGIONIEGIONI

GiapponeGiapponeIncontro nella Scuola

Hyuga Gakuin

Giappone - Nagasaki, 12 Agosto 2017

Nella Scuola Hyuga Gakuin si è tenuto un incontro con la partecipazione di circa 200 exallievi di Don Bosco.

Presenti anche gli insegnanti di recitazione in attività e gli insegnanti in pensione.

Nel corso della riunione, c'è stata una performance musicale della banda degli exallievi e, al termine, si è tenuta la lotte-ria annuale.

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RREGIONIEGIONI

IndiaIndiaAssociazione degli

Exallievi di Don Bosco

2. Don Bosco Bhavan, Mannuthy, Trissuruna Scuola Superioreb. ICSE

3. Don Bosco Superiore, Irinjalakuda, Tris-sur

In media, la delegazione nazionale ha rag-giunto circa 1800 studenti, che hanno mo-strato grande entusiasmo durante lariunione.

Oltre alle tre istituzioni di cui sopra, gliexallievi hanno invitato i delegati a visitareanche Sneha Bhavan e Don Bosco, Pallu-

al passato degli studenti e diventare e con-tribuire attivamente a diffondere lo spiritoDon Bosco; quei valori e la missione cheavevano appresoo nel corso dei loro studinelle istituzioni salesiane.

Istituzioni visitate

In considerazione di quanto sopra, il Pre-sidente, il Vicepresidente (Sr.) e il Dele-gato Nazionale in uscita hanno incontratostudenti delle seguenti istituzioni:

1. Don Bosco, Vaduthalla, Kochi: una ScuolaSuperioreb. Scuola Tecnica (ITI)

Seguendo la riunione del Comitato Esecu-tivo Nazionale degli Exalunni di Don Bosco- Federazione Nazionale Indiana a Chennail’1 e il 2 luglio 2017, il Presidente Ketan Gala,vicepresidente (Sr.) Glen Brass e il Dele-gato nazionale Fr. Noel Madichetty, hannodeciso di visitare alcune delle istituzionichiave nello stato del Kerala (BangaloreProvince) il 3 e 4 luglio 2017.

Scopo della visita

Lo scopo primario del viaggio è statoquello di visitare scuole di primo piano edi affrontare gli studenti di Stds. 9-12 /PUC I e II anno, al fine di motivarli ad unirsi

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RREGIONIEGIONI

medicinali.

3. Campo di donazione annuale del sangue.4. Campo dell’occhio annuale, che includeil controllo gratuito, la distribuzione degliocchiali e le operazioni di occhio libero.

5. Campo di Osteoporosi annuale che in-clude il test gratuito, la consultazione e ladistribuzione di farmaci gratuiti.

6. Campi dentali periodici che prevedonoil controllo gratuito, la consultazione e ladistribuzione di farmaci gratuiti.

7. Periodicamente la somministrazionegratuita di vaccinazioni che salvano la vita,come l'epatite A, B, C etcetera.

Noi, gli alumni del Don Bosco Parica Cir-cus (DBPC), abbiamo sempre reso orgo-gliosa la nostra scuola. Abbiamo semprecercato di restituire alla società e abbiamosempre dimostrato che l'eredità di DonBosco non finisce quando usciamo dallascuola.Abbiamo bisogno del tuo aiuto per conti-nuare con i nostri sforzi di servizio sociale.Si prega di donare per questa causa. Siprega di effettuare tutti i pagamenti tra-mite bozze di controllo o di richiesta, dapagare a: DON BOSCO ALUMNI - PARICACIRCUS UNIT-PROGETTI

comunità e negli ultimi percorsi degli al-lievi in Kerala.

Contributo

Nella nostra unità svolgiamo ogni annosvariati progetti sociali come il campionedi donazione di sangue, campi di controllodell'occhio seguiti da libera operazione,campo dentale, campo di osteoporosi ecc.Oltre a gestire un dispensario gratuitoogni domenica della scuola.

Il nostro progetto più grande è per l'alfa-betizzazione degli adulti: organizziamo unascuola gratuita per circa 150-200 ragazzeanalfabete del quartiere; insegnamo loroper 3 anni in base Hindi, matematica, in-glese, cucito, artigianato, ecc.Sinossi di tutti i nostri programmi socialiche abbiamo fatto [la maggior parte sonoannuali]

1. Programma di alfabetizzazione adulta incui 150-200 ragazze povere della localitàusufruiscono di istruzione gratuita.

2. Medico settimanale gratuito e Dispen-sario per tutti i poveri della località. Que-sto programma è attivo da più di undecennio. Il sig. Bikash Kataruka è l'unicoresponsabile di questo programma.Sosteniamolo con le unità di raccolta di

ruthy, kochi.

La visita a Sneha Bhavan - la casa dei bam-bini era il punto forte della visita.

Gli abitanti della casa sono bambini prove-nienti dalle vicinanze di Kochi / Ernakulam,di età compresa dai 5 ai 14 anni. L'unitàExallievi della Casa è attivamente coinvoltanel sostenere la comunità salesiana nellacura dei bambini.

Da Sneha Bhavan i delegati sono stati por-tati al centro di supporto psico-sociale diDon Bosco che svolge lezioni di sera, pro-grammi di sensibilizzazione su questionirelative ai bambini, formazione informa-tica per i più bisognosi e varie altre inizia-tive per i giovani della zona.

Ringraziamenti

Il presidente nazionale del DBPPA, il vice-presidente (Sr.) e il delegato nazionale inuscita sono fortemente grati al Rev. Fr.Martín il delegato provinciale, il signor Je-rome Manjila, il presidente, e agli ufficialidella provincia di Bangalore e li ringraziaprofondamente per gli eccellenti accordiraggiunti. Le riunioni e le gite in seratacon i membri della scuola degli exalunni èstata una chiara indicazione che lo spiritodi Don Bosco è molto vivo e presente nelle

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RREGIONIEGIONI

PortogalloPortogallo65° Convegno nazionale

degli Exalunni

ferimenti buoni, di giustizia e di pace.

Conclusa la sessione inaugurale, circa duecentinaia di perticipanti presero parte, allacena (festa all’aperto) nel cortile dellaScuola. Un vero show di folclore e danzeregionali, con exallievi musicisti e cantanti:‘musica al vivo’ che a tutti è molto piaciuta.

L’indomani, domenica, si è fatto un giro tu-ristico di visita in pullman alla città ‘capi-tale del Nord del Portogallo’.Intenzionalmente motivati, ci fermiamo inpellegrinaggio al Cimitero, dove sono sep-

Unioni Locali, in modo a sorreggere la Fe-derazione come struttura nazionale.

E, come linea d’impegno siamo stati ancorauna volta sfidati a portare avanti gli am-monimenti del Rettor Maggiore, gli invitidel Papa Francesco, i propositi personaliper ‘prestarci’ come volontari personalied autonomamente a svolgere, ‘insieme’,la ‘missione’ e gli obiettivi dell’associa-zione. Col carisma comune, fino a riuscirecoll’offerta di un atteso e vero contributoalle opere Salesiane, alla Chiesa e alla So-cietà tanto bisognosa di testimoni e di ri-

Secondo il programma, tutti quanti i di-scorsi iniziali più che altro servirono perinformare, chiarire e proporre il conve-niente differimento, per qualche tempo an-cora, delle previste elezioni dei dirigentinazionali, il cui mandato è già scaduto. Nonsi erano raggiunte le condizioni per l’attoelettorale. Tutti hanno inteso ed accetta-rono il rinvio.

Verrà creato un apposito ‘Gruppo di La-voro’ con l’impegno specifico di studiare eproporre la migliore metodologia portanteal rinnovamento e dinamizzazione delle

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RREGIONIEGIONI

Don Artur G. Pereira, con Direttori e Dele-gati locali e nazionale.

Poi... beh! Poi l’Agape fraterna, quel belpranzo con la solita animazione che soloin ambiente festivo di vera famiglia si puògodere.Purtroppo arrivata l’ora di congedo, ci siabbraccia la gente, scambiando indirizzi,contatti telefonici, e-mail, prospettandoaltri incontri... bi e trilaterali... saldandol’amicizia. Un impegno: prestare la colla-borazione possibile per ripristinare l’As-sociazione. Meno male! Speriamo!

sport, dirigente della Associazione Exallievia livello locale e nazionale, apprezzato datutti nella Famiglia Salesiana e da chi ebbela fortuna di conoscerlo da vicino, per ladedizione, per la pietà, per il bene discretofatto senza discrimare nessuno, da testi-monio verace del ‘buon cristiano e citta-dino onesto’, impegnato nella Chiesa, nellaCongregazione, nella Società, fedele, allamaniera di Don Bosco.La emozione al Cimitero non si è simulata...

La mattinata si è conclusa con la celebra-zione eucaristica, presieduta dall’Ispettore

pelliti molti Salesiani (italiani e portoghesi)che lavorarono nelle Case di Oporto. Re-citata una preghiera, si è deposta una bellacorona di fiori nel mausoleo dei Salesiani.

Ci spostiamo poi, presso la tomba di JúlioGeraldes, quel bravo e santo exallievo dalquale si scrisse nella lapide tumulare: “Erafacile stargli accanto, ma è difficile di-menticarlo”.L’omaggio a questo uomo di vita ‘quasiconscrata’ (celibe), esemplare a tutti li-velli, col carisma di salesianità di altogrado, irradiante di gioia, amante dello

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5 ottobre 1946

MEMORIA LITURGICA DELBEATO ALBERTO MARVELLI

SSTORIATORIA

«Il presente lavoro è dedicato ai cari exallievi salesiani d’Italia, che vivono ed operano nello Spi-rito di Don Bosco. Essi si rendono conto che non è affatto facile conservare il distacco necessa-rio per poter scrivere con oggettività di un exallievo della tempra del Marvelli.Il delegato nazionale degli exallievi salesiani, don Arcadio Vacalebre, ha intuito che il Servo di Dio,Alberto Marvelli, sarà il modello di comportamento dei giovani di Don Bosco, così come DomenicoSavio lo è degli adolescenti.[...] La difficoltà di scrivere con oggettività in argomento è enorme, poiché il fascino che emanada tale Capolavoro di grazia e di natura è molto simile a quello che si sprigiona da Don Bosco.[...] D’altronde, se ci entusiasmiamo tanto per i panorami che ci offre la natura, come si fa a rimanere distaccati davanti a quelli che crea loSpirito Santo?[...] Maria Ausiliatrice, nella sua bontà materna, conceda alla famiglia salesiana questa ennesima grazia: doni, come modello di comportamentoper i giovani, Alberto Marvelli, gioiello vivo dello Spirito Santo» (Sorrento, Festa dell’Immacolata 1977).

(ADOLFO L’ARCO, Alberto Marvelli costruttore della Città di Dio – Prefazione, elle di ci editrice 1978).

Al liceo, il secondo a sinistra dall’alto. Ilprimo a destra della seconda fila è Fe-derico Fellini.

Il regista Federico Fellini fu compagno di studi di Alberto:dalle elementari fino al liceo. «Ricordo bene: era biondo, moltodolce. Le mamme ce lo indicavano come un bambino bravo, unoscolaro modello».

Aveva uno spiccato senso della giustizia sociale, predi-ligeva, come Don Bosco, i ragazzi meno abbienti. A casasua c’era un ordine: «I poveri fateli passare subito, gli altripossono anche aspettare».

Con i genitori Alfredo e Maria,al mare.

Giugno 1941. Allievo ufficiale al Centroautomobilistico di Trieste, assieme adaltri commilitoni.

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SSTORIATORIA

Alberto Marvelli nasce a Ferrara il 21 marzo 1918; all’età di 12 anni si trasferisce con la famiglia a Rimini, dove muore il 5 ottobre 1946, a soli28 anni, in un incidente stradale.Visse da protagonista i grandi avvenimenti storici dell’epoca, anticipandoprofeticamente il ruolo e la vocazione del laico cristiano, proposti poi dalConcilio Vaticano II.Alberto è stato un giovane, amico dei giovani, innamorato della vita, degliuomini, di Dio. Sempre presente fra i ragazzi, i poveri e i sofferenti. Al-truista negli oratori, intrepido nello sport, impegnato nella scuola.Il 7 luglio 2003 la Congregazione dei Santi ha riconosciuto un miracoloattribuito alla sua intercessione. Viene proclamato Beato il 5 settembre2004. La memoria liturgica ricorre il 5 ottobre.La sua tomba è nella chiesa di Sant’Agostino, a Rimini.La Chiesa lo propone come modello di “santità nel quotidiano” per i cri-stiani del terzo millennio.

Don Bosco con i suoiDon Bosco con i suoiexallievi sacerdotiexallievi sacerdoti

Torino, Italia – 1885

È scritto nella parte inferiore dellafoto: “Penultima dimostrazione fi-gliale degli antichi allievi che l’indi-menticabile e caro D. Giov. Boscoebbe in Torino-Valdocco”.

Nella foto si può notare la figura diDon Bosco al centro, con don MicheleRua seduto alla sua sinistra.

Un caro amico di Alberto fa una confi-denza: «La morte di Alberto mi sembrò

una sventura incomprensibile anche dal puntodi vista della Provvidenza divina; però, per ilfatto che oggi egli ritorna a far parlare di sé e sipropone come esempio ai giovani, riesco aspiegarmi il mistero della Provvidenza divina».Gesù ha detto: «Se il seme di frumento non fi-nisce sottoterra e non muore, non porta frutto.Se muore, invece, porta molto frutto. Ve l’assi-

curo». (Gv 12,24).

Alberto con la sua inseparabilebicicletta.

La Prima Comunione

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Salesiani e SchneiderElectric lavorano insiemea vantaggio dei giovani

CambogiaCambogia

NNOTIZIEOTIZIE

un’opzione importante per un paese comela Cambogia, che dipende molto dall’im-portazione energetica dai paesi limitrofi eche, per questo, vede molte aree ruralielettricamente isolate o limitate. La for-mazione degli allievi dei Salesiani in questopeculiare ambito apporterà un grandecontributo allo sviluppo cambogiano, oltread aiutare i Salesiani a garantire una for-mazione di qualità per i ragazzi e i giovanipiù vulnerabili.«Schneider Electric condivide lo stessoobiettivo della Fondazione Don Bosco dellaCambogia: sviluppare individui e societàattraverso l’educazione e la formazionetecnica, affinché le persone possano mi-gliorarsi e sostenersi da sé» ha commen-tato don Soto.

Il Salesiano nell’occasione ha ricordatoanche un exallievo dei corsi di elettro-tecnica del centro salesiano che, ultimatigli studi, ha avviato una propria impresa.Iniziò con una motocicletta con la quale, luie i suoi collaboratori andavano di casa incasa a realizzare piccole riparazioni elet-triche. Dopo 5 anni, la sua piccola impresaè divenuta un’azienda che coordina opereelettriche nelle costruzioni. In questa sto-ria di successo, la formazione garantitadai Salesiani attraverso la Fondazione DonBosco ha svolto un ruolo centrale, con-sentendo ai giovani delle aree rurali dirompere il circolo vizioso della povertà.Fonte: AustraLasia

P. Albeiro Rodas, SDB

cerimonia svoltasi presso le strutture del-l’Istituto Don Bosco di Phnom Penh, allapresenza della comunità educativo-pasto-rale e dei rappresentanti della multinazio-nale.

La Schneider Electric sviluppa tecnologie eoffre soluzioni per gestire l’energia e i pro-cessi energetici. In tal modo può sostenerein maniera significativa i progetti tecnico-educativi dei Salesiani della Cambogia,contribuendo all’aggiornamento dell’of-ferta formativa nel settore elettrico, al mi-glioramento delle attrezzature e dellaformazione di insegnanti e studenti. Il pro-getto, inoltre, introduce nel centro sale-siano una fonte d’energia rinnovabile, conla pompa idrica ad energia solare.Le energie rinnovabili stanno diventando

(ANS – Phnom Penh)La divisione cambogiana della multinazio-nale dell’energia “Schneider Electric” haavviato un’intesa con la Fondazione DonBosco della Cambogia riguardante l’ap-provvigionamento elettrico e la costru-zione di una pompa idrica ad energiasolare presso la scuola tecnica salesianadi Phnom Penh. L’accordo costituisce unprimo passo verso un’estensione della col-laborazione, che mira a coinvolgere anchei dipartimenti di formazione elettrica deicentri salesiani di Poipet, Sihanoukville,Battambang e Kep.

Don Roel Soto, Delegato Ispettoriale per laCambogia, e il dott. Ang Koon San, Diret-tore Generale di Schneider per la Cambo-gia, hanno siglato l’accordo il 7 luglio in una

Mr. Koon Ang San, direttore di Schneider Elec-tric in Cambogia

Da sinistra a destra, la signora Meriem Kellou, Direttore dellaResponsabilità Sociale Schneider-est asiatico e in Giappone,P. Roel Soto, rappresentante Don Bosco, Koon Ang San, di-rettore generale di Schneider in Cambogia e la signora Cele-ste Messina, Vice Presidente esecutivo di sviluppo Schneider

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I migliori docenti per iCentri di FormazioneProfessionale salesiani

VietnamVietnam

l’epoca Direttore del Centro, oggi Ispet-tore del Vietnam, mi ha proposto di inse-gnare qui».

Quale contributo ritieni di aver dato alCFP?«Dopo tre mesi di lavoro mi sono resoconto che c’era bisogno di accogliere unmaggior numero di allievi come internisti;ne ho parlato con la comunità salesianache ha preso in affitto un altro edificio. Oraabbiamo circa 60 beneficiari in più».

Hai un sogno riguardo gli Exallievi diDon Bosco a Phuoc Loc?«Mi piacerebbe potessimo avere un pic-colo centro con cui supportare i Salesiani:credo potremmo supportare nell’acco-glienza dei nuovi allievi, l’orientamento la-vorativo degli interni, creare rete con glialtri Exallievi, prenderci cura delle fami-glie degli studenti e proponendo attivitàspirituali, incoraggiare la generosità versoil CFP salesiano».Fonte: AustraLasia

«Essendo lontano da casa, sono stato ac-colto nel convitto salesiano di Phuoc Loc,dove ho imparato a comportarmi bene esoprattutto tutte le virtù necessarie perdiventare una persona di grande umanità.Oltre alle materie tecniche, i Salesiani cihanno insegnato anche il modo di viverebene insieme, giocare, fare i lavori dicasa… Ho sentito questo posto come casamia e la mia seconda famiglia».

Com’è che sei divento insegnante alCFP di Phuoc Loc?«Mentre stavo frequentando il corso in-termedio di Meccanica, il Salesiano Coa-diutore Gioakim Pham Dinh Truong midisse: “Se vuoi migliorare la tua vita, devicontinuare fino agli studi più alti”, cioè al-l’università. Così dopo il diploma ho cer-cato la soluzione migliore in tal senso e,sebbene già lavorassi, ho studiato per es-sere ammesso all’Università per l’Educa-zione Tecnica di Ho Chi Minh City. Dopo 4anni, nel 2014 mi sono laureato IngegnereMeccanico. E allora don Joseph Quang, al-

(ANS – Tan Phuoc) – Phan Dinh Thuc è uninsegnante di Meccanica nel Centro di For-mazione Professionale (CFP) salesiano diPhuoc Loc, a Tan Phuoc. Grazie ai Salesianiha conosciuto lo spirito di famiglia, è cre-sciuto nella professionalità e ora ha un la-voro come insegnante. Ecco la suatestimonianza di exallievo.

Come sei arrivato a lavorare al CFP diPhuoc Loc?«Sono nato in una famiglia cattolica e coni miei familiari partecipavamo alle attivitàdella parrocchia di Duc Le a Dakmil, pro-vincia di Daknong. Nel 2006, dopo averconseguito il diploma d’educazione secon-daria, don Isidoro Le Huong, SDB, nostroparroco, mi ha suggerito di visitare il Cen-tro di Formazione Professionale di PhuocLoc. Sono andato, l’ho trovato molto inte-ressante e ho deciso di iscrivermi nel-l’aprile 2006, diplomandomi poi a luglio2008».A quale aspetto dell’educazione sale-siana ricevuta sei più grato?

Gli studenti della sezione elettrica delDon Bosco Technical School PhnomPenh con P. Roel Soto, dirigenti e gli in-segnanti di Schneider Electric Cambogia

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Aggiornamentodella presenzasalesiana

CambogiaCambogia

(ANS – Phnom Penh)Dal 1991 circa 25.000 giovani hanno rice-vuto l'educazione salesiana in sette scuoledi Don Bosco in Cambogia e molte altremigliaia nelle scuole delle Figlie di MariaAusiliatrice in tutto il paese.

Durante la breve visita di animazione delnostro regionale EAO, p. Klement, la seradel 15 agosto, abbiamo organizzato unbreve incontro con il Comitato Esecutivodei nostri ex-Allievi nell'ufficio di PhnomPenh.

Il nostro consigliere regionale ha sottoli-neato l'importanza di essere collegati allaConfederazione Mondiale e ci ha preparatoper la prossima visita del VicepresidenteMondiale, il Sig. Angel Gudina, che si terràil 27 agosto 2017. A disposizione, nel frat-tempo, c'è tanto materiale per l'anima-zione e la formazione ad uso dei gruppi

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locali e nazionali degli ex-allievi.

La nostra Scuola Tecnica Don Bosco diPhnom Penh ha circa 10.000 laureati, tra iquali 1.000 attivi e coinvolti nelle attivitàannuali e ordinarie, nelle celebrazioni e neiservizi. Tre diversi gruppi leader si riuni-scono regolarmente e la Scuola Tecnica di-venterà, molto probabilmente, un modelloper le altre sei scuole salesiane in Cambo-gia, che hanno avuto inizio proprio grazieall'animazione dei loro ex-Allievi a Siha-noukville, Kep, Battambang e Poipet.

Dalla sua stessa esperienza in Canada, p.Gigi ha spiegato come potrebbe nascereuna Federazione nazionale e fa notare chegli ex-Allievi di Don Bosco sono entusiasti divedere presto nascere una FederazioneCambogiana degli ex-Allievi di Don Bosco.

Fr. Gigi Ravasco, SDB

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Don Bosco Bukavu:valutazione dei due anni

di attività

R.D. CongoR.D. Congo

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L'accoglienza dei minori: ora abbiamo dieciragazzi di strada o in conflitto con la leggeche sono presso il Centro Don Bosco esono presi completamente in carico da noi.

Sostegno a distanza per le spese sco-lasticheIl Centro Don Bosco, sostiene le famiglieche non possono pagare le tasse scolasti-che pubbliche per i loro figli. A seconda delgrado di vulnerabilità, il Centro è interve-nuto per pagare metà o tutte le tasse sco-lastiche di circa 150 bambini della scuolaprimaria e secondaria.

La Famiglia salesianaA Bukavu, dopo quasi due anni di forma-zione, 16 persone hanno fatto la loro pro-messa come membri dell’AssociazioneSalesiani Cooperatori. Altri venti aspiranticontinuano la loro formazione. Una doz-zina di exallievi che hanno frequentato al-trove una scuola salesiana si incontranouna volta al mese a casa nostra e collabo-rano con le nostre attività. Un piccologruppo giovani sta mettendo le basi delMovimento giovanile salesiano.

Gli aspirantiDurante quest’anno abbiamo continuato aricevere decine di richieste da parte di ra-gazzi che vogliono diventare salesiani. Liaccompagniamo durante due anni, untempo necessario e sufficiente per di-scernere se hanno le qualità per rispon-dere alla loro vocazione. Quest'anno,cinque ragazzi di Bukavu sono stati am-messi al noviziato, e 8 al prenoviziato.

hanno trovato lavoro. Dei 42 apprendistiche hanno ottenuto il brevetto nel 2016,quasi tutti i muratori e i falegnami hannotrovato un'occupazione. Invece i mecca-nici hanno più difficoltà. Inoltre il coordi-natore ha contattato i titolari di officine,aziende, cantieri per chiedere loro se pos-sono accogliere i finalisti di quest'anno2016-17 per uno stage di tre mesi. Il 17 giu-gno scorso ha invitato 29 imprenditori aduna riunione di informazione e di scambiopresso il Centro Don Bosco al terminedella quale è stato deciso di creare unapiattaforma di collaborazione tra il Centroe i datori di lavoro.

L'accoglienza dei minori in conflitto conla leggeIl 15 agosto 2016 abbiamo firmato un pro-tocollo d'intesa con la Divisione provincialedella Giustizia del Sud Kivu, e il 3 novembre2016 un protocollo di collaborazione con ilTribunale per i minori di Bukavu. Ci siamoimpegnati ad accogliere in internato 10 mi-nori in conflitto con la legge, e 30 minorinella scuola dei mestieri, e ad assicurareuna presenza di animazione nella sezionespeciale per minori annessa alla prigionecentrale di Bukavu. Ogni domenica Do-mingo e vari aspiranti partecipano allaMessa celebrata per i minori, parlano conloro e, occasionalmente, animano attivitàricreative. Vogliamo rinforzare questapresenza: ci permette di conoscere i mi-nori in conflitto con la legge, e di proporreloro l’accoglienza nella nostra scuola deimestieri quando usciranno dalla sezionespeciale.

(ANS – Bukavu) – La comunità salesianaDon Bosco Bukavu è arrivata alla fine delsecondo anno di presenza a Bukavu. Il sa-lesiano don Piero Gavioli, ha inviato ad ANSuna valutazione dei due anni di attivitàdella missione. “Ringraziamo il Signore checi ha guidati e ci ha permesso di realizzarela nostra missione al servizio dei giovanivulnerabili nonostante la situazione criticadel paese”.

L’anno 2016-17 alla scuola dei mestieriTuwe WafundiNonostante il contesto generale del Paese,l'anno scolastico è stato globalmente tran-quillo. La qualità dell'insegnamento è statamigliorata. Abbiamo aperto la nuova se-zione di aggiustaggio e saldatura, e per leragazze, una formazione sperimentale diacconciatura estetica nei locali del CentroNyota. 54 apprendisti hanno ottenuto ilbrevetto, 8 sono stati bocciati, ma possonoriprendere il corso.Tra i 116 apprendisti che avevano iniziatola scuola dei mestieri nel mese di novem-bre 2016, molti si sono ritirati. Anche se lascuola è completamente gratuita e ven-gono somministrati i pasti, i ragazzi vul-nerabili trovano motivi per abbandonarealle prime difficoltà.

Valutazione dell’anno 2015-16Un progetto sostenuto dal Belgio ci ha per-messo di aprire un Ufficio dell’Impiego. Ilcoordinatore di questo Ufficio ha condottoun sondaggio per vedere quanti apprendi-sti che hanno ricevuto la formazione pro-fessionale presso il Centro Don Bosco

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Tributo di nostalgiae gratitudine

PortogalloPortogallo

chiamo in qualità di exallievi.

Nelle conclusioni, è stata eletta una Com-missione incaricata di formalizzare la co-stituzione di una profetica “Unione diexallievi segnati dal carisma di DonBosco”; subito entrata in funzione. Da que-sta si attende la elaborazione dello Statutoe del Regolamento.

Riepilogando: in Portogallo, dopo alcunianni di attesa, si è avviata la formazionedi una speranzosa ‘unione’ di AAS, da am-bienti ricchi di salesianità.

Perciò si spera di mettere insieme siner-gie in modo da promuovere un vero ed ef-fettivo rinnovamento, rafforzando edinamizzando le strutture delle unioni lo-cali e della stessa Federazione Nazionale,quasi tutte da tempo abbastanza indebo-lite per la crisi associativa ormai genera-lizzata.Preghiamo don Rinaldi perché ci dia unamano nell’impegno organizzativo verso unaggiornamento efficace.

António G. Pires (Presidente Emerito della Confederazionemondiale)

Don Bosco inserito nella società d’oggi, incui vive ed opera”.

Si è parlato, sia nel Santuario di Maria Au-siliatrice (dove si è svolta la ‘parte reli-giosa’ di questo speciale convegno), sia poinel ‘Padiglione Multiusi’, dell’attuale ScuolaSalesiana di Mogofores (luogo della ses-sione ricreativa), sulla conveniente con-vergenza per l’associativismo nellaFamiglia Salesiana, alla quale apparte-niamo.

L’agape fraterna è stata molto animatacon ‘menu’ a precetto - siamo nella Re-gione di Bairrada’ e abbiamo la gentile di-sponibilità di alcuni elementi della FamigliaSalesiana sul posto, dalla cucina al servi-zio in refettorio.

Infine, divertimento musico-letterario, incui non è mancata la rappresentazioneteatralizzata della figura di Don Bosco,parlando italiano e piemontese.

Di un particolare interesse si è rivestito ildibattito sull’appartenenza non soltantoalla Famiglia Salesiana, ma al Gruppo dellaFamiglia Salesiana con il quale ci identifi-

L’8 luglio scorso si è svolto un incontro diexallievi di Don Bosco che ha rappresen-tato un raduno speciale, perché i parteci-panti sono stati aspiranti, novizi, confratelliprofessi, ecc. nelle Case salesiane di For-mazione.

L’originale evento ha proposto la costitu-zione di una vera e propria ‘Unione’ di“Exallievi salesiani marcati col carisma diDon Bosco”. Un centinaio circa di ex-se-minaristi, ex-professi, con la voglia di af-fermarsi, fedeli ai valori dell’educazionericevuta.La celebrazione dell’Eucaristia ha fatto siche fossero ricordati e venissero eseguitialla perfezione brani musicali di altritempi, di quell’immenso repertorio con cuisi animavano gli eventi liturgici nelle casedi Poiares, Arouca Mogofores e Manique.

Ha presieduto il Vicario Ispettoriale conaccanto il Delegato Nazionale per la Fami-glia Salesiana, il Direttore della Comunitàed alcuni dei Delegati delle Unioni Locali oCentri degli Exallievi.

All’omelia sul Vangelo del giorno è statomesso in rilievo “il ruolo dell’exallievo di

Promettente incontro di exallievidelle Case di Formazione portogheseIl gruppo di Exallievi delle Case di Formazione che si

è radunato in Convegno a Mogofores - presso il San-tuario Nazionale di Maria Ausiliatrice - nell'anno cen-tenario delle Apparizioni della Madonna a Fatima

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5mila amici dell’Operasalesiana celebranoi 130 anni di presenza

nel Paese

CileCile

ne siamo felici e onorati, perché condivi-diamo un unico carisma salesiano».Da parte sua, il sindaco di Punta Arenas,dott. Claudio Radonich, anch’egli presentealla cerimonia, ha detto che «i Salesianisono fondamentali nella storia della nostraregione. La storia di Punta Arenas è statascritta dai Salesiani e quindi è importantericonoscere i loro sforzi, il loro lavoro, nonsolo nella dimensione evangelizzatrice, maanche per il contributo offerto nell’educa-zione. I primi studi scientifici condotti nellenostre zone, sia geografici, sia sui diversigruppi umani qui presenti, sono stati ef-fettuati dai Salesiani».

Ed ha concluso dichiarando che «la lorostoria è parte della nostra società ed è im-portante accompagnarli in questa paratache riunisce tutta la comunità educativasalesiana. Si tratta di quattro scuole chehanno partecipato attivamente alla societàlocale, con i loro allievi ed exallievi. Sonomolto felice di essere presente a questafesta».Fonte: Elpinguino.com

voltarsi indietro a guardare i primi passicompiuti qui dai Salesiani, è motivo digrande orgoglio per noi».«La parata, ha spiegato il Salesiano, è laprima di una serie di attività e celebrazioniorganizzate per l’anniversario».

(ANS – Punta Arenas) – In occasione del130° anniversario dell’arrivo dei primi Sa-lesiani a Magallanes, si è svolta a PuntaArenas, nella giornata di domenica 13 ago-sto, una parata che ha radunato oltre5.000 amici dell’opera salesiana, tra exal-

lievi, allievi e docenti delle scuole “LiceoSalesiano San José”, “Instituto DonBosco”, “Instituto Sagrada Familia”, “LiceoMaría Auxiliadora”, e con la banda musi-cale degli exallievi dell’ “Instituto DonBosco”.

In occasione della manifestazione don Vi-cente Soccorso, Direttore delle scuole“San Jose” e “Instituto Don Bosco”, ha af-fermato: «Stiamo celebrando il 130° anni-versario dell’arrivo dei primi quattrosalesiani a Punta Arenas, quando all’epocanella città esistevano poche case e solo850 abitanti. Vedere oggi qui radunaticirca 5mila giovani, che guardano con co-raggio verso il futuro e che crescono, e

All’evento di domenica scorsa hanno par-tecipato anche numerosi immigrati. «Laprima scuola ‘San José’ - ha aggiunto il di-rettore - aveva studenti provenienti danove paesi diversi. Oggi camminano in-sieme a noi giovani haitiani e colombiani, e

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G G EE XX

Timor EstTimor Est

stabilire un approccio simile con l'SDB Inprossimità). Sabato scorso, il 17 giugno, aDili - Comoro (Timor Leste) abbiamo avutouna sessione su "Leadership and Youth". E'stata una buona opportunità di introdurreGEX ei suoi programmi, esattamente laSCUOLA DI LEADERS in Asia-Oceania.

Alberto Piedade

xasia ). Sarà presto pubblicata la GEX EAOweb page.

Nel mese di giugno, GEX EAO ha stabilito uncollegamento con la FMA per identificare ipotenziali leader di animatori (cioè 60 gio-vani animatori di tutte le sette comunitàFMA di Timor-Leste; ma gli animatori SDBnon erano ancora presenti. Cercheremo di

Dili, Timor Leste, 17 giugno 2017 - Nelmese di maggio è stato istituito il GruppoFacebook di Asia-Oceania GEX ed è attual-mente in fase di avanzamento l'aggiunta ditutti i corrispondenti Exallievi di Don Boscorappresentanti e SDB che sono responsa-bili della gestione di Don Bosco Past Pupilsnella nostra Regione.( Https://www.facebook.com/groups/ge-

Bosco nell'EAO; Statuto dell'AssociazioneMondiale ed. 2015.

Invitiamo tutti i delegati attuali e futuri aconoscere i nostri nuovi Statuti (ed. 2015)e contribuire a sviluppare la nostra Asso-ciazione nei sette obiettivi: Crescita dellestrutture sostenibili, Formazione e forma-zione, Promozione dei giovani studentipassati (GEX), Suono Strategia finanziaria,supporto familiare, impegno nella Famigliasalesiana e comunicazione e relazioniesterne. Anche la nostra NewsFlash (ri-vista digitale bimestrale mondiale) è di-sponibile online (Boscolink)

Alberto Piedade

Come iniziare la formazione dei nostri exbosconiani? Come coinvolgerli attivamentenella Famiglia Salesiana?

A partire dalla prima animazione del vice-presidente mondiale GEX, la visita di AngelGudina in Thailandia e Laos alla fine di ago-sto, cerchiamo di aiutare i salesiani SDB (inostri delegati) e le DB Alumni nella re-gione EAO a crescere nella loro identità, lamissione e la comunicazione più stretta ele relazioni all'interno della Famiglia Sale-siana.

Al Boscolink esistono già molte risorse utiliper l'Associazione - in particolare la pre-sentazione di power point per le provinceEAO.Risorse: Animazione di Exalunni di Don

Dili, Timor Leste, 4 agosto 2017 - Quasidieci mesi dopo il successo del CongressoRegionale della Famiglia Salesiana Exalunnidi Dili, Timor Leste (ottobre 2016), la no-stra Associazione è meglio attrezzata perl'animazione, la formazione e specialmenteper l'assistenza di alcuni EAO, per avviarel'organizzazione di base dei Exallievi di DonBosco.

Chi sono gli Alunni Don Bosco (Alumni, OldBoys, Bosconiani, Salesiani)? Questa è unadelle domande fondamentali. Contiamocirca 15 milioni di nostri ex studenti intutto il mondo, ma la Confederazione Mon-diale degli Exallievi di Don Bosco parla solodi 100.000 membri (attivi).Che cosa fa la differenza? Come avviareun'unità locale di Exalunni di Don Bosco?

Comunicazionee Leadership

vie verso il futuro

Formazione per tuttii giovani exallievi

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VVISITAISITA DIDI ANIMAZIONEANIMAZIONE

Visita di animazionedegli Exallievi

CambogiaCambogia

creti, che la Confederazione Mondiale hapreparato per sostenere le FederazioniNazionali e le Unioni Locali: linee guida perstabilire nuovi sindacati locali, come moti-vare i giovani studenti exallievi in AsiaOrientale Oceania, come stabilire un Busi-ness Piattaforma (Unione degli imprendi-tori degli studenti exallievi) per sostenerela missione salesiana.

La conclusione, dopo due sessioni moltointense, è che l'Associazione degli studentiexallievi cambogiani è nella giusta dire-zione, lavorando duramente e i materialiricevuti saranno molto utili per continuarea incrementare l'impegno degli studentiexallievi e la crescita e l'impatto dell'As-sociazione.

Lunedì 28, a seguito dell'invito di p. RoelSoto, il signor Gudiña, ha parlato aglialunni, insistendo sul tesoro che è l'edu-

compleanno di John Visser (condiviso inprecedenza in BoscoLink), la donazione ditonnellate di riso alle scuole salesiane intutto il paese, la formazione all'insegnadella formazione o il servizio di colloca-mento.

Il vice presidente GEX, ha iniziato a pre-sentare il piano strategico della Confede-razione Mondiale, insistendo sullanecessità di pianificare obiettivi chiari ecome un modo per ispirare la Federazionea pianificare il loro prossimo futuro.

Successivamente lo Statuto Mondiale, ap-provato nel 2015, è stato presentato aglistudenti exallievi cambogiani, accettandola sfida di adattare alcuni concetti che po-trebbero essere inseriti nella loro realtà.

La seconda parte della sessione di forma-zione è stata dedicata a materiali più con-

Phnom Penh, in Cambogia

Dal 27 agosto al 2 settembre si svolge laVisita di Animazione di due membri dellaPresidenza della Confederazione Mondialedegli Exalunni di Don Bosco, Alberto AlvesPiedade, GEX Assessore Asiatico e AngelGudiña Canicoba, Vice Presidente GEX, Chevisiterà i tre paesi: Thailandia, Cambogia eLaos.

Il 27 agosto, entrambi i consiglieri sono ar-rivati in Thailandia e il signor Gudiña si èdiretto verso Phnom Penh per incontrarela presidenza cambogiana durante una in-tensa sessione pomeridiana.

Dopo l'introduzione di tutti i partecipanti, ilsig. Sovannarith Cheam, presidente degliex bambini cambogiani, ha spiegato l'at-tuale situazione del movimento nel paese ele ultime attività: la celebrazione del p. Il

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VVISITAISITA DIDI ANIMAZIONEANIMAZIONE

cazione salesiana, la gratitudine che haprovato per averlo ricevuto e il dovere dipassarlo alle generazioni successive.

Un dovere che ogni exallievo, come i loroinsegnanti o se stesso, paga nella loro vitaprofessionale, sostenga i Salesiani nel-l'educazione dei giovani.

Più tardi, ha avuto la possibilità di affron-tare gli ultimi studenti del corso in unasessione più lunga, in cui spiegava in det-taglio ciò che significa essere un giovaneexallievo; li ha sfidati nel tornare l'annoprossimo come exallievo e iniziare ad or-ganizzare attività per altri giovani comeloro, impegnandosi ad aiutare altri giovaniin difficoltà.

Angel GudiñaConfederazione Mondiale Exallievi/e

Vice Presidente, GEX

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VVISITAISITA DIDI ANIMAZIONEANIMAZIONE

Motivazione deigiovani exallievi

TailandiaTailandia

di insegnamento e di sistema di apprendi-mento. Questa scuola è guidata da p PaulManoon, SDB, e dalla comunità salesiana.

In secondo luogo, Don Bosco Technologi-cal College, che era esattamente all'oppo-sto del San Domenico School di Bangkok.Questa scuola professionale è stata desti-nata agli studenti delle aree tribali, che nonpossono permettersi di pagare le tassescolastiche, e quei giovani con l'udito dan-neggiato. Con l'assistenza di P. Joseph Ma-nachai, SDB e Mr. Wichai Srisura (ilsegretario generale degli Exallievi di DB inThailandia) - è stato possibile organizzareuna riunione con oltre 20 studenti, perquanto riguarda i GEX.

Poi, un giro intorno alla scuola tecnica èstato fornito dal Sig Srisura per esporrel’iniziativa “learning by doing”: fornitura di-retta ad aziende e clienti di servizi. Questigiovani studenti realizzano prodotti di altaqualità e anche, in questa era di globaliz-zazione in termini di tecnologia da auto-matismo, meccanico, arti visive per la

vinciale di Hua Mak, Bangkok - Tailandia.

Il primo giorno dopo l'arrivo, il Provincialedella Provincia THA ha organizzato alcunevisite in loco, accompagnati da fr. Wora-wut J. Dominic Savio, SDB, sotto la super-

visione salesiana.

In primo luogo, la Scuola San Domenico diBangkok. Una scuola con 2000 studenti ,dall'elementare al livello secondario, do-tata di servizi avanzati, standard elevati intermini di proprie metodologie didattiche

Bangkok, Tailandia, 29 agosto 2017 -L'arrivo del GEX Consigliere per l'Asia inThailandia, Alberto Piedade è stato accoltocalorosamente nella Casa Provinciale di P.Theparat Pitisant, SDB e altri conferers. Inquesta visita è presente anche il Vice-Pre-

sidente della GEX, il signor Angel Gudiñacon gli obiettivi di incontrare gli exalunnie fornire formazione su: 1) Statuto Mon-diale della Confederazione; 2) Piano Stra-tegico, 3) Piattaforma Business; 4)Introduzione alla GEX. Questo incontro siterrà il 30 e 31 agosto presso la Casa Pro-

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stampa. Ha anche introdotto una collabo-razione interessante tra Germania e Tai-landia, che porterà più vantaggi e futureprospettive occupazionali per i nostri gio-vani.

Dopo di che ci siamo trasferiti al terzo sito- la “Pakkred centro vocazionale per i cie-chi”. Al centro, fr. Joseph Suwan, SDB hafornito un tour tra le strutture e le attività(Learning Campana Lettera, digitandoComputer, Massaggiare, Lavorare a ma-glia, Piantare, Rana e funghi Agricoltura).Il fatto che questo centro non rappresentasolo la loro formazione, ma soprattuttofornendo loro un sostegno morale ed emo-tivo, mentre si preparano ad essere mas-saggiatori professionisti e in grado diavere una propria attività, una volta com-pletati i due anni di formazione presso ilcentro.

Nel complesso, la prima esperienza è statoun enorme lezione per conoscere il lavorodel salesiano che copre la formazione,dallo stadio molto precoce degli studenti

presentazione simile su GEX (così comesarà previsto nel nostro incontro con ilpresidente degli Exallievi nella ProvinciaTailandia insieme ad altri membri dell’As-sociazione nei successivi due giorni.

Per favore, pregate per la nostra missionee speriamo in più visite alla regione Asia-Oceania nei prossimi anni.

Alberto Sequeira Alves PiedadeConfederazione mondiale Exallievi/e di DpnBosco -Consigliere GEX per l'Asia-Oceania

alla formazione professionale, per una gio-ventù con bisogni speciali.Un'altra scoperta interessante circa i gio-vani exallievi è che c'è bisogno di un ulte-riore sforzo per ristabilire e risvegliare lospirito dei giovani, nonostante la difficoltà

di averli coinvolti prima dell'età di 40 anni.Tuttavia, un altro obiettivo di questa visitaha riguardato anche:

~ introdurre ciò che è GEX?~ dove sta andando?~ perché è importante avere GEX?

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CanadaCanada“Cirque du Soleil”:esperienza di lavoro

di un exallievo

OONESTINESTI CITTADINICITTADINI EE BUONIBUONI CRISTIANICRISTIANI

fare su un palco, coinvolgono tecnologie ditutti i tipi, che di solito non sono legate alcirco o al mondo dello spettacolo.Pertanto, l’ingegneria svolge un ruolochiave nel fatto che le idee vanno messein pratica e richiedono progetti specificiche dovrebbero durare, nel nostro caso,circa 12 anni, durante i quali avverrannoinnumerevoli montaggi e smontaggi dellestrutture».

A quali aspetti specifici del circo sonocorrelati aspetti propri dell’ingegne-ria?

«C’è un rapporto molto diretto e identifi-cabile facilmente nel campo dell’automa-zione.Vengono utilizzati motori di grandi dimen-sioni per spostare oggetti scenici, strut-ture, scenografie e, naturalmente, gli atletiche fanno acrobazie; e tutto questo deveessere controllato, in modo che sia facileda utilizzare dai tecnici e, allo stessotempo, sia sicuro e robusto».

rende idoneo ad accedere a posizioni piùelevate, per poter sfruttare le mie cono-scenze, risorse ed esperienza».

Il Cirque du Soleil ha messo in lucequalche tua attitudine, correlata allatua formazione accademica?

«Credo che, senza il titolo, le conoscenzee le competenze professionali che mi hadato l’università, non sarebbe stato cosìfacile entrare in questa realtà e sarebbestato impossibile raggiungere la posizionedi progettista o direttore tecnico.Qui davvero bisogna imparare in fretta e lecompetenze acquisite durante gli anni del-l’università diventano, improvvisamente,più utili di quanto pensassimo».

Qual è il rapporto tra l’ingegneria e ilmondo del circo?

«Le necessità tecnologiche che sorgonoquando una realtà come il Cirque du Soleilvuole spingersi ai confini di ciò che si può

(ANS – Montréal)

Miquel Llull, exallievo della Scuola Univer-sitaria Salesiana di Sarrià (EUSS), che la-vora nel “Cirque du Soleil” a Montréal,Canada, racconta il legame tra il circo el’ingegneria e il cammino che ha percorsoper arrivare a lavorare al “Cirque du So-leil”.

Come hai fatto a ottenere questo lavoroe cosa c’entra con i tuoi studi?

«Questa è un’impresa internazionale moltogrande, che opera in tutto il mondo. Io nonconoscevo nessuno che vi fosse coinvoltoin qualche modo e che mi potesse darequalche indizio su come poter entrare,quindi, semplicemente, ho messo il miocurriculum in rete e dopo un po’ mi hannocontattato.Comunque, ho dovuto svolgere diversi col-loqui per diventare responsabile della ma-nutenzione.Avere studi di ingegneria, tuttavia, mi

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SSOLIDARIETÀOLIDARIETÀ

ItaliaItaliaExallievi

e richiedenti asilo

gno del nostro coraggio per continuare lasua opera. Lui, che è uno dei Santi piùamati, ci ha ispirato “a parlare chiaro”,anche quando abbiamo dovuto narrarecose spiacevoli e incoerenti.Che Don Bosco ci perdoni per quello chenon riusciamo a fare, per tutti questi gio-vani che hanno un disperato bisogno diaiuto.

Certamente Maria Ausiliatrice ci segue concuore di Madre ed a Lei affidiamo la pre-ghiera di avere presto una fraterna, ge-nerosa e fattiva risposta alle nostrenecessità».

Paolo Ginelli

denti asilo diventare “capri espiatori” diogni problematica.

Il Presidente, Paolo Ginelli, ha subito nellavita sociale e lavorativa forti e nemmenovelate sollecitazioni perché ponesse fine aquesta opera di accoglienza, sebbene dialavoro a 12 persone, quasi tutte con fragi-lità differenti.

La xenofobia sembra essere l’atteggia-mento normale e corretto, mentre l’acco-glienza dei poveri un “reato” da punire eda allontanare con ogni mezzo.

Noi pensiamo che Don Bosco abbia biso-

Ripalta Arpina, 18 luglio 2017

Ci scrive Paolo Ginelli, Presidente del Cen-tro di Fraternità Exallievi Don Bosco –Associazione Alberto Marvelli – di Ri-palta Arpina (Cremona - Italia):

«Il nostro impegno si accentra da alcunianni nella Diocesi di Crema e Cremona, neisettori di disagio e fragilità; ultimamenteaccogliamo anche richiedenti asilo, prove-nienti da diverse nazionalità di tre Conti-nenti.

L’Associazione ha avuto pressioni di ognitipo; la cosa più triste è vedere i richie-

«Insieme ad un giovane dell'Associazione “Al-berto Marvelli”, uno della Caritas di Crema, unaragazza della Cooperativa l’Ippogrifo di Vesco-vato, abbiamo trascorso a Roma una settimanadi visite turistiche ed incontri.Significativo quello (in quattro lingue: italiano, in-glese, francese e spagnolo) con don PascualChàvez, Rettor Maggiore Emerito.Si è parlato molto e portato testimonianze variedei Richiedenti asilo del nostro territorio Crema-sco/Cremonese». (Paolo Ginelli)

Coltivare il rispetto reciproco con il quale si accetta il cammino lento dei più deboli e, nello stesso tempo, non si soffoca lo sbocciare dipersonalità più ricche. Un rispetto che favorisce la creatività, ma che sa fare anche appello alla responsabilità verso gli altri e alla solida-rietà. Basta leggere ciò che scriveva il 13 marzo 1846 il giovane Don Bosco al Vicario di città, marchese Michele Benso di Cavour: lo scopodel suo catechismo era semplicemente di «raccogliere nei giorni festivi quei giovani che, abbandonati a te stessi, non intervengono ad al-cuna Chiesa per l’istruzione, il che si fa prendendoli alle buone con parole, promesse, regali, e simili» (Pierluigi Lazzarini)

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Capitolo II

Appartenenza, impegnoe formazione nell’Associazione

Statuto dellaStatuto dellaConfederazioneConfederazione

MondialeMondialePræit ac tuetur / Ci precede e ci protegge

Roma, 5 dicembre 2015

22 Qualora gli Exallievi appartenenti ad altre religioni decidessero di adoperare laPreghiera-Promessa dell’Exallievo, essa può essere adattata dalla Federazione,in comune accordo con il Delegato Mondiale degli Exallievi.

SSTATUTOTATUTO MONDIALEMONDIALE

razioni all’Associazione;~ effettuando gli impegni contratti con l’Associazione a li-vello economico, etico e morale;

~ partecipando affettivamente ed effettivamente nei pro-getti sociali ed educativi promossi dall’Associazione;

~ testimoniando i valori del Sistema Preventivo in famiglia,nel lavoro e nella società;

~ partecipando nella missione della Chiesa.

e) L’iscrizione ad essa ha luogo tramite le Unioni locali ed esigeche l’Exallievo condivida le finalità e gli obiettivi secondo loStatuto e i relativi regolamenti nazionali.

Art. 5 - Impegno d’appartenenza

a) Nel momento in cui un Exallievo decide liberamente di impe-gnarsi nell’Associazione emette la Preghiera - Promessa22

dell’Exallievo.

b) Significato e senso: la Preghiera - Promessa dell’Exallievo diDon Bosco vuole esprimere la propria volontà di vivere inprofondità la laicità nella società e nella Chiesa ogni giornoe di fare presente Don Bosco ovunque ci si trovi.

Art. 4 - Appartenenza e formazione

a) A coloro i quali hanno deciso di vivere l’appartenenza come“una scelta, una missione” o “un progetto di vita”, l’Asso-ciazione garantisce un itinerario di formazione istituzionalee al tempo stesso personalizzato.

b) L’Ispettore salesiano, padre spirituale della Famiglia Sale-siana nell’Ispettoria, nomina la persona o le persone re-sponsabili della formazione e dell’accompagnamentospirituale degli Exallievi a livello locale e ispettoriale nellapropria Ispettoria.

c) L’Associazione, per portare avanti gli itinerari formativi degliassociati, prenderà in considerazione i membri qualificatidella Famiglia Salesiana.

d) L’appartenenza all’Associazione da parte di ogni Exallievodeve essere vissuta tramite segni concreti:~ partecipazione attiva alla vita dell’Associazione;~ promuovendo il senso d’appartenenza delle nuove gene-

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23 La Preghiera-Promessa può essere fatta da ogni Exallievo personalmente o in fa-miglia; si consiglia anche che venga fatta all’inizio e alla fine di ogni incontro a li-vello locale, ispettoriale, regionale e mondiale. Può essere adattata secondo lediverse situazioni, sempre che ne venga rispettato il contenuto.Ogni Federazione o Confederazione ispettoriale o nazionale la può stampare perfarla pervenire a tutti gli Exallievi.

SSTATUTOTATUTO MONDIALEMONDIALE

(Continua nel prossimo numero)

PREGHIERA - PROMESSADELL’EXALLIEVO DI DON BOSCO23

DIO PADRE, PER LA MEDIAZIONE DEL TUO FIGLIO GESÙ E PER L’INTERCESSIONEDI SAN GIOVANNI BOSCOesaudisci le preghiere degli Exallievi ed Exallieve di tutto il mondo.

TI RINGRAZIAMOper il tesoro educativo che abbiamo ricevuto,sotto la guida illuminata dei Salesiani,che ha modellato la nostra vita con la Spiritualità Salesiana.

TI CHIEDIAMO CON FIDUCIA- DACCI FORZA E CORAGGIO per realizzare il suo messaggioumano-cristiano nella Società e nella Chiesa;

- SPRONACI a diventare “onesti cittadini e buoni cristiani”;- AIUTACI a vivere la solidarietà e la caritànell’Associazione e fuori di essa;

- ACCRESCI la nostra Fede, Speranza e Carità.

TI PROMETTIAMO- di IMPEGNARCI A COMBATTERE l’ingiustizia, la superficialitàe l’indifferenza;

- di DIFENDERE AD OGNI COSTO,con l’impegno sociale, politico ed economico,i valori appresi dal suo insegnamento,in particolar modo: la vita, la libertà e la verità;

- e di ESSERE, “sale della terra e luce del mondo”con una forte incidenza nella società e nella Chiesa.

TI PREGHIAMOdi vegliare sulla Famiglia Salesiana, sui nostri cari e su tutti noi.Amen.

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CCALENDARIOALENDARIO SALESIANOSALESIANO

OOTTOBRETTOBRE NNOVEMBREOVEMBRE DD ICEMBREICEMBRE

13 - Beato Artemide Zatti15 - Beata Maddalena Morano

5 - Beato Filippo Rinaldi8 - Immacolata Concezione

25 - Santo Natale

GLI APPUNTAMENTI DELLA CONFEDERAZIONE

OOTTOBRETTOBRE

12-15Samoëns (Francia) - Eurobosco

EXALLIEVI NEWSFLASHPeriodico di attualità religiosa e sociale della Confederazione Mondiale degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco

Direzione e RedazioneSalesiani - Via della Pisana 1111 - C.P. 18333 - 00163 Roma - Italiatel. + 39 06 656 12609E-mail: [email protected]: www.exallievi.org

Coordinamento redazionalePierluigi Lazzarini

Segreteria di RedazioneSilvia Bruni, Silvia Ciamarra

Collaboratori di questo numeroPapa Francesco, don Ángel Fernández Artime, Michal Hort, Stefan Bosnak, José Antonio Cecilia, Vito Gentili, Paolo Ginelli, AngelGudiña, Yeudy Jiménez, Peter Kovac, Giuseppe Mariano, Chihiro Okawa, Alberto Sequeira Alves Piedade, António Guilhermino Pires,Fr. Gigi Ravasco sdb, P. Albeiro Rodas sdb, Gian Francesco Romano

TraduzioniInglese (Pietro Riparbelli), Spagnolo (Angel Gudiña), Francese (Redazione), Portoghese (António Guilhermino Pires), Italiano (Re-dazione)

Foto e immaginiArchivio ANS, AustraLasia, Elpinguino.com

IL NOSTRO NUMERO DI CONTO

Nome: Confederazione Mondiale Exallievi ed Exallievedi Don Bosco

Bank: Banco PostaIndirizzo: Roma, ItaliaIBAN: IT53 0076 0103 2000 0004 3261 007SWIFT Code: BPPIITRRXXXBank Account Number: 43261007

5 - Beato Alberto Marvelli13 - Beata Alexandrina M. da Costa24 - San Luigi Guanella29 - Beato Michele Rua