Ritiro del capitale del 2° pilastro:accordo vicino -...

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18 il dialogo I/07 Ritiro del capitale del 2° pilastro: accordo vicino Compiuti in questi giorni ulteriori passi avanti verso la definizione di un accor- do tra Svizzera e Italia per risolvere il problema, più volte sollevato, e che sta a cuore a migliaia di lavoratori italiani, della possibilità di ritiro in contanti del capitale del secondo pilastro dopo il 1° giugno 2007. La legislazione svizzera consente di ritirare il capitale corrispondente alle prestazioni obbligatorie del II pilastro nei seguenti casi: - quando il lavoratore lascia definitiva- mente la Svizzera - quando viene intrapresa un’attività indipendente non soggetta alla pre- videnza professionale obbligatoria - quando il capitale accumulato non è sufficiente a produrre una rendita mensile. L’applicazione del Regolamento CEE 1408/71 prevede però, all’art. 10, che il rimborso dei fondi, come quelli LPP, quando un lavoratore si sposta da un Paese ad un altro, è possibile solo a condizione che la persona non sia iscritta ad una assicurazione obbligato- ria per la vecchiaia, invalidità e super- stiti nel nuovo Paese di residenza. Da qui è nato il problema che adesso si sta avviando alla soluzione anche per i lavoratori italiani, come già avvenuto per i portoghesi e gli spagnoli. Quindi un cittadino dell’UE che lascia definitivamente la Svizzera dopo il 1° giugno 2007 potrà ritirare il suo II pila- stro, prima di aver raggiunto l’età rego- lare di pensionamento (64 anni per le donne e 65 anni per gli uomini), se non è iscritto all’Istituto di Previdenza del Paese in cui va a vivere, ossia l’INPS di Aldo Ragusa PATRONATO A che età posso andare in pensione? Spettabile Patronato ACLI, sono nata nel mese di settembre del 1948, vorrei sapere a che età posso chiedere la ren- dita di vecchiaia AVS e se subisco delle decurtazioni. Una mia amica nata nello stesso mese del 1947, ha chiesto alla Cassa di compensazione AVS un calcolo antici- pato della pensione e le è stato risposto che può anticipare di due anni (62 anni invece di 64) con una riduzione del 6,8% per tutta la vita. Sarà così anche per me? Angela G. Gentile signora Angela, nell’ambito della decima revisione AVS in vigore dal 01.01.1997, è stata introdotta la possibilità di anticipare la rendita di vecchiaia di 1 anno o 2 anni interi. La risposta della Cassa di compensazione alla sua amica è cor- retta e vale anche per Lei con la dif- ferenza seguente: la diminuzione della rendita per le donne del 3,4% per ogni anno di anticipo (6,8% per 2 anni) è transito- ria e vale per coloro che sono nate tra il 1939 e il 1947. Per chi è nato dopo il 1° gennaio 1948 la diminuzione sarà del 6,8% (il doppio!) per ogni anno di anticipo (come avviene per gli uomini). Se Lei vorrà anticipare la pensione a 62 anni, invece di atten- dere i 64 anni, sarà penalizzata del 13,6%. Come vede essere più giovani non sempre porta vantaggi! Cordiali saluti Antonio Cartolano Perché perché per l'Italia. Quindi è necessario che il cittadino dimostri di non essere iscritto all’INPS. Il 13 novembre scorso il Ministero del Lavoro italiano ha convocato l’INPS per sottoporgli la bozza di accordo presentato dall’Ufficio Centrale del II pilastro e per verificarne la possibilità di applicazione pratica. Inoltre l’INPS ha ricevuto mandato per incontrare i funzionari di riferimento per la Svizzera e definire i dettagli di applica- zione dell’accordo entro dicembre 2006. A questo proposito l’On. Franco Narducci ha inoltrato il 19 dicembre un’interrogazione parlamentare alla Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati affinché il Governo si adoperi verso l’INPS per una rapida definizione del- l’accordo in modo da neutralizzare l’al- larmismo conseguente a questa fase di stallo e per l’attivazione di iniziative istituzionali che forniscano precise informazioni ai cittadini interessati. Il Patronato ACLI non mancherà di dare ampia diffusione dell’esito degli accordi nei prossimi numeri de il Dialogo.

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18il dialogo I/07

Ritiro del capitale del 2° pilastro: accordo vicinoCompiuti in questi giorni ulteriori passi avanti verso la definizione di un accor-do tra Svizzera e Italia per risolvere il problema, più volte sollevato, e che staa cuore a migliaia di lavoratori italiani, della possibilità di ritiro in contanti delcapitale del secondo pilastro dopo il 1° giugno 2007.

La legislazione svizzera consente diritirare il capitale corrispondente alleprestazioni obbligatorie del II pilastronei seguenti casi:- quando il lavoratore lascia definitiva-

mente la Svizzera- quando viene intrapresa un’attività

indipendente non soggetta alla pre-videnza professionale obbligatoria

- quando il capitale accumulato non èsufficiente a produrre una renditamensile.

L’applicazione del Regolamento CEE1408/71 prevede però, all’art. 10, che ilrimborso dei fondi, come quelli LPP,quando un lavoratore si sposta da unPaese ad un altro, è possibile solo acondizione che la persona non siaiscritta ad una assicurazione obbligato-ria per la vecchiaia, invalidità e super-stiti nel nuovo Paese di residenza. Daqui è nato il problema che adesso si staavviando alla soluzione anche per ilavoratori italiani, come già avvenutoper i portoghesi e gli spagnoli.Quindi un cittadino dell’UE che lasciadefinitivamente la Svizzera dopo il 1°giugno 2007 potrà ritirare il suo II pila-stro, prima di aver raggiunto l’età rego-lare di pensionamento (64 anni per ledonne e 65 anni per gli uomini), se nonè iscritto all’Istituto di Previdenza delPaese in cui va a vivere, ossia l’INPS

di Aldo Ragusa

PATRONATO

A che età posso andare in pensione?

Spettabile Patronato ACLI,sono nata nel mese di settembre del 1948,vorrei sapere a che età posso chiedere la ren-dita di vecchiaia AVS e se subisco delledecurtazioni. Una mia amica nata nellostesso mese del 1947, ha chiesto alla Cassadi compensazione AVS un calcolo antici-pato della pensione e le è stato risposto chepuò anticipare di due anni (62 anni invecedi 64) con una riduzione del 6,8% pertutta la vita. Sarà così anche per me?

Angela G.

Gentile signora Angela,nell’ambito della decima revisioneAVS in vigore dal 01.01.1997, è stataintrodotta la possibilità di anticiparela rendita di vecchiaia di 1 anno o 2anni interi. La risposta della Cassa di

compensazione alla sua amica è cor-retta e vale anche per Lei con la dif-ferenza seguente:la diminuzione della rendita per ledonne del 3,4% per ogni anno dianticipo (6,8% per 2 anni) è transito-ria e vale per coloro che sono nate trail 1939 e il 1947. Per chi è nato dopoil 1° gennaio 1948 la diminuzionesarà del 6,8% (il doppio!) per ognianno di anticipo (come avviene pergli uomini). Se Lei vorrà anticipare lapensione a 62 anni, invece di atten-dere i 64 anni, sarà penalizzata del13,6%.Come vede essere più giovani nonsempre porta vantaggi!Cordiali saluti

Antonio Cartolano

P e r c h é p e r c h é

per l'Italia. Quindi è necessario che ilcittadino dimostri di non essere iscrittoall’INPS.Il 13 novembre scorso il Ministero del

Lavoro italiano ha convocato l’INPSper sottoporgli la bozza di accordopresentato dall’Ufficio Centrale del IIpilastro e per verificarne la possibilitàdi applicazione pratica. Inoltre l’INPSha ricevuto mandato per incontrare ifunzionari di riferimento per laSvizzera e definire i dettagli di applica-zione dell’accordo entro dicembre2006.A questo proposito l’On. FrancoNarducci ha inoltrato il 19 dicembreun’interrogazione parlamentare allaCommissione Lavoro Pubblico ePrivato della Camera dei Deputatiaffinché il Governo si adoperi versol’INPS per una rapida definizione del-l’accordo in modo da neutralizzare l’al-larmismo conseguente a questa fase distallo e per l’attivazione di iniziativeistituzionali che forniscano preciseinformazioni ai cittadini interessati.Il Patronato ACLI non mancherà didare ampia diffusione dell’esito degliaccordi nei prossimi numeri de ilDialogo.