Riti tradizionali e turismo: possibile connubio?

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Dott. Samuel Piana Landexplorer Manager

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Siamo proprio sicuri che il turismo ed le vere tradizioni non abbiano punti di contatto? Queste poche slide dimostrano come il bisogno di muoversi ed il partecipare (dall'interno o dall'esterno) a riti tradizionali sia, alla fine, un modo di cercare e ricercare una forma di comunità!

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Dott. Samuel Piana Landexplorer Manager

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Diamo un definizione di turismo Secondo l’OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo): il Turista è colui che viaggia in paesi diversi dalla sua

residenza abituale e al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno una notte (in caso contrario abbiamo l’escursionista) ma non superiore ad un anno e il cui scopo abituale sia diverso dall’esercizio di ogni attività remunerata all’interno del paese visitato. In questo termine sono inclusi coloro che viaggiano per: svago, riposo e vacanza; per visitare amici e parenti; per motivi di affari e professionali, per motivi di salute, religiosi/pellegrinaggio e altro.

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Perché partecipo ad un evento tradizionale?

Perché…si fa festa! Perché…è bello! Per aiutare il paese ……. …… Perché mi sento uno del paese (della comunità) Perché sento la necessità (ne ho bisogno) di

partecipare all’evento, sentirmi un “piccolo frammento della comunità”

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Perché viaggio? Perché pratico turismo?

Perché mi piace! Perché vedo posti che non conosco Perché è economicamente vantaggioso (cambio

valute) …. … Perché sento la necessità di scoprire culture lontane! Perché sono alla ricerca dei caratteri più veri, degli usi

e dei costumi della comunità che mi ospita!

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La piramide di Maslow applicata al contesto

Maslow nel 1954 ci dice che ognuno di noi ha un bisogno che deve essere soddisfatto, quando l’uomo raggiunge il vertice della piramide si sente autorealizzato Nel contesto il turista si autorealizza quando entra in “simbiosi” con la comunità ospitante. Il partecipante ai riti tradizionali si autorealizza quando si sente di appartenere alla comunità Quindi il turista che ricerca il rito tradizionale si autorealizza quando “fonde” i due bisogni prima elencati

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AIUTO!!! La tribù dei turisti! I turisti si fanno una “idea mentale”

della comunità ospitante La comunità ospitante si fa una “idea

mentale” del turista Duccio Canestrini (antropologo)

afferma: anche i turisti possono definirsi una tribù e in quanto tale bisogna iniziare a strudiarla!

Queste due idee quasi sempre sono in contrapposizione

Ma si sa…due poli opposti si attraggono!

Quindi basta dare le giuste “coordinate” per creare la giusta relazione!

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Madonna della Colletta: un rito di luce e tradizione contadina

Rito antropologico e di fede che avviene ogni tre anni a Luzzogno, in Valle Strona, VCO, Piemonte

Viene definito rito di luce poiché la processione, che si terrà quest’anno dall’8 al 15 settembre, avviene di sera entrando in un “tunnel di luce” lungo 100 metri costituito da pregiati teli di canapa di larghezza massima si 80cm

In meno di 6 ore porta un flusso “turistico” di 5000 persone (stimate per difetto). La popolazione di luzzogno non supera le 354 unità!

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Qualche foto!

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La “macchina che tutto muove”: il Comitato festeggiamenti!

La festa triennale della Madonna della Colletta ,vede la massiccia partecipazione di tutto il paese di Luzzogno

L’organizzatore di fatto è “il comitato festeggiamenti” che “raduna” tutte le associazioni di Luzzogno e vede alla presidenza di Giovanni Boretti, sotto la supervisione dell’arciprete don Mauro Caglio

Il comitato si occupa dell’allestimento del tunnel, della sicurezza dei partecipanti, dell’abbellimento del paese, delle relazioni con le altre associazioni, di pranzi e cene durante la festa (in accordo con la Pro loco) e di alcuni aspetti “turistici”: video della festa, gadget, ec…

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Gli aspetti folklorici Tunnel di luce, costruito e smontato per ben due volte

nella settimana dei festeggiamenti Scelta della formazione processionale e ritmi della

stessa Allestimento del percorso di luce, che si fonde con

quello di fede (la continua presenza di Santa Lucia in cappellette votive)

La chiesa di Santa Marta che chiama a raccolta i volontari del comitato che lavoreranno duramente dalle 4 del mattino fino a notte tarda!

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Gli aspetti turistici Possibilità di pranzare e cenare nei locali della Pro

Loco aspettando l’evento Piccoli gadget e “merchandising” di prodotti fatti a

mano, immaginette di Maria, foto e video della festa nelle varie edizioni

Possibilità di salire a Luzzogno con pulmini navetta (dettato in un primo momento dalla difficoltà di raggiungere il paese, adesso è diventata una esigenza turistica!)

Sito internet di promozione del paese e della festa caratteristica!

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Conclusioni Il comitato è costituito per lo più da persone del paese:

appertenenza al comitato = appertenenza comunità Il comitato grazie alle risorse economiche che

scaturiscono dalla festa cerca di abbellire il più possibile il paese, creando una “piccola economia”

Quest’anno si faranno visite guidate e si ospiterà il Touring club, da sempre sinonimo di un turismo attento alle bellezze e alla comunità

Grazie a don Mauro Caglio la festa ha avuto un “nuovo slancio” senza però trasformarsi in un evento banale, oggidefinibile “fakelore”

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