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FENICE-GHIGLIONI, CONNUBIO COINVOLGENTE-foto/video Scritto da Dalila Bellacicco Martedì 03 Luglio 2012 05:30 Un “Concerto” Jazz di grande raffinatezza con Tiziana Ghiglioni e Tea Baldini Anastasio, a sostegno del Centro di Ascolto Dal silenzio alla parola ”, una Masterclass Il Linguaggio del Jazz ” apprezzatissima dagli oltre 30 iscritti e dagli uditori, sedotti dalla simpatia e dalla bravura di Tiziana e Tea, docente di canto dell’Accademia, per l’occasione sua assistente e due serate dedicate al “working in progress” delle abilità degli allievi de “la Fenice” che con l’omonima orchestra hanno dato prova di estrema bravura, questo quanto donato dall'Associazione alla città. 1 / 7

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Un “Concerto” Jazz di grande raffinatezza con Tiziana Ghiglioni e Tea Baldini Anastasio, asostegno del Centro di Ascolto“Dal silenzio alla parola”, una Masterclass“Il Linguaggio del Jazz” apprezzatissima dagli oltre 30 iscritti e dagli uditori, sedotti dalla simpatia e dalla bravura diTiziana e Tea, docente di canto dell’Accademia, per l’occasione sua assistente e due seratededicate al “working in progress” delle abilità degli allievi de “la Fenice” che con l’omonimaorchestra hanno dato prova di estrema bravura, questo quanto donato dall'Associazione allacittà.

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Due serate impreziosite da brani “da concerto” sia in apertura che chiusura affidati a Tiziana Ghiglione– nelle vesti di “special guest” - in duetto con Tea Baldinie con corsisti e orchestra, assolutamente indimenticabili.

Due cantanti con percorsi diversi: jazz singer di chiara fama Tiziana, soprano di formazioneclassica Tea , insiemenel concerto del Rossini, accompagnate da Paolo D’Ascanioalla fisarmonica e Sergio Langellaal pianoforte, contesto nel quale si è particolarmente apprezzato il giocoso alternarsi di due voci così singolarmente complementari per caratteristiche etimbro, da esaltare il linguaggio musicale attraverso le stesse dissonanze e il naturalecercarsi e riarmonizzarsinel rispetto delle diversità. Il tutto reso ancor più brioso e spumeggiante dalla simpatiatravolgente di Tiziana, che “recita” con la voce, con il volto ed il corpo ricorrendo anche agestualità estreme, quali il “grattar” le corde al pianoforte nel bel mezzo dell’esibizione,coinvolgendo e sconvolgendo il pianista Sergio Langella.

Sul sagrato della C

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hiesa di Sant’Antonio al pianoforte e alla fisarmonica il direttore artistico e dell’AccademiaPaolo D’Ascanio , reduce da giornatedi fuoco tra prove e lezioni, alla chitarra la bravissima Giorgia Hannoushe “a macchia di leopardo” i maestri Angela Denora, ottima presentatrice, fagottista e direttrice del coro delle voci bianche, Michele Erricoalla chitarra e Donatello Pugliesealla batteria. Dietro le quinte, ad incoraggiare e coordinare “i lavori” Catia Di Martino, braccio e menteorganizzativa dell’Accademia. Il pubblico numerosissimo ha invaso ogni spazio, condiviso le emozioni dei musicisti e deicantanti ed apprezzato l’impegno de “laFenice” , sui cui è gravato ilcosto dell’organizzazione e

del service, nella serata del 23 giugno funestato da un problema tecnico che ha messo in seriadifficoltà cantanti e musicisti. La seconda serata andata “in onda” con la partita dellanazionale si è avvalsa di un supplemento sonoro non sempregradito, ovvero clacson, acclamazioni e qualche mortaretto nel bel mezzo delle esibizioni. Nonostante tutto, un successo cui ha contribuito e non poco Tiziana Ghiglioni, invitata aGioia da Paolo e Tea Baldini Anastasio, sua alunna ed oggi carissima amica - soprano solista e corista, semifinalista in “Donne Jazz in Blues” nel 2010 e 2011 che vanta collaborazioni con i chitarristi Carlo Losavioe Giorgia Hannoush, la contrabbassista Eufemia Mascolo, seminari con Jo Estilled Elisa Turlà.

Una soprano “atipica”, appassionata di musica moderna e jazz che non poteva non essereintercettata da Tiziana Ghiglioni, nata a Savona, residente a Milano e docente a Rovigo conuna particolare predilezione per la Puglia, complici le origini sanseverine del nonno e lasua prima cattedra in “Canto Jazz” nel Conservatorio “Paisiello” di Taranto. A fine maggio la cantante era a Molfetta in concerto con la Jazz Studio Orchestra di PaoloLeporeper omaggiare Carmelo Benein “Vie D’(H)Eros(Es)”. In tale contesto la Ghiglione non ha esitato ad interrompere Ugo Sbisà con un arditogorgheggio per poi interagire e dialogare con i vari strumenti con eccezionale mimica, dando potente o soffusa “voce” alla destrutturazione e disarticolazione del linguaggioteatrale di cui Carmelo

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Bene era maestro. Un’artista pluripremiata (nel ’94 il premio Tenco, nel 2005 il premio “Iseo” e ben duenomination nel 2007 e 2010 quale Best Jazz Singer agli Italian JazzAwards ), che“canta ancor prima di parlare”, anche perché la musica è di casa: il suo papà adora Toscanini ela mamma canta liriche. Tiziana “respira” musica, studia lingue all’università per poi dedicarsi apieno al canto. Studia all’estero “dove la tradizione didattica della musica è più sentita”, nel ’79incontra Giorgio Gaslini, lavora con Albertazzi, studia con Gabriella Ravazzi, partecipa a festival e rassegne internazionali, collabora con Massimo Urbani, Enrico Rava, l’indimenticabile Luca Florescui dedicherà un suo lavoro, Enrico Pieranunzi, Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu, Kenny Drew, Steve Lacy, Lee Konitz, solo per citare alcuni degli innumerevoli e prestigiosi artisti che l’hanno affiancata. Prolifica lasua produzione: negli ultimi 30 anni ha prodotto 35 dischi, da “Lonely woman” nell’81 a “Non

sono io – Musiche di Luigi Tenco” nel 2010. Nel 1992 Pino Candini in un suo articolo le conferisce il titolo di “First Lady” del Jazz italiano,genere che la cantante interpreta con estrema originalità. Ascoltare il suo Battisti “jazzato” scatena brividi, così come alcuni brani free jazz contaminati da audaci classicismi. “Il jazz è stimolo intellettuale e razionale che attiva sinapsi anche nel momentodell’improvvisazione, quando lo si “respira” e diventa empatia, intuito, conoscenza … E'una musica veloce che si consuma nel momento stesso in cui la suoni, pur restando codificatanel pentagramma della mente, ed è in continua evoluzione”.

Dopo aver esplorato in tutti i gradienti il mainstream, Tiziana sperimenta l’avanguardia ed iniziaun percorso di ricerca personalissimo, tutt’ora “in coming”, in divenire. “Molti pensano che il jazz sia pura improvvisazione, in realtà ci si può permettere diessere creativi solo dopo aver studiato ed inquadrato con millimetrica precisione questogenere musicale .” Nelle esibizioni e nelle sue produzioni, la musica da sola o traslata nei vocalizzi domina sullaparola, nonostante in alternativa al canto è proprio alla scrittura poetica che Tiziana si sarebbededicata.

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Il suo sogno: cantare in concerto con sua figlia, Camilla Battaglia, apprezzata cantante jazz adetta della sua mamma “bravissima e molto bella”. Al momento della consegna degli attestati ai corsisti della Masterclass, a fine saggio, nelricevere la targa su cui trova inciso: “…a Tiziana Ghiglione, che ci ha insegnato che dietroquelle note, dietro cinque righi e quattro spazi, c’è la musica, c’è la vita…”, la cantante è commossa. “Ho incontrato persone splendide, c’è tanta freschezza ed è stato bello scoprire allievi di diversegenerazioni pronti a condividere le note, confrontarsi e cantare insieme. Non capita spesso…insegno da oltre 25 anni ed posso in tutta sincerità affermare che questa esperienza mi ha

emozionato più di ogni altra.” Tra i corsisti sul palco Angela De Palma, Giannunzio Taranto, Giovanni Mastrovito,Manuela Valentini, Angela Denora, Luana Montone, Dodo Lillo, Miriam Cianciotti, TeresaBenincasa, Adele Tramacere, Pina Castellaneta, Annamaria Mancino, Eulalia Capurso,Barbara Patroni, Mariella Cacciapaglia, Annalisa Rubino, Rossella Notarnicola, FabioCatulli, Anastasio Romano, Alba Latorre, Claudio Mastromarino, Elena Bellacicco,Annamaria Monte, Roberto Vito Giorgio, Alessandro Capozzi, Nunzio Ponte, DavideCasamassima e Domiziana Salvemini . Oltre ai brani di Tiziana e Tea (tra cui uno splendido “Summertime” della durata di otto minuti),l’intero universo musicale è stato trasversalmente esplorato attraverso le 21 esecuzionidegli

alunni nel corso della prima serata e le 19 nella seconda. Al pianoforte sono stati eseguiti brani di Allevi (ottima l’esecuzione di Giovanni Mastrovito in“Come sei veramente”) ed altri classici e non: “Fantasia” (Tchaikosky) e “Opera 64 n°1”(Chopin) eseguiti da Giannunzio Taranto, “That’s what friends are for” (Bacharach) da Eugenia Finelli, “Smoke gets in your eyes” (J. Kern) da Costanza Monte, “Preludio in do maggiore” (Bach) da Anastasio Romano, “Nuovo cinema paradiso” (E. Morricone) da Marilisa Dell’Orso, “At the skating rink” (Michael Aaron) da Dalila Giannico, “Chopin” da Eulalia Capurso(al pianoforte nel momento in cui l’Italia segnava l’ultimo goal) e “Romanza in Fa magg.”(Beethoven) eseguita da Daniela Cazzetta.

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In formazione “plurima” Elena Milano e Giuseppe Jacona in “Rosso e Nero” (R. Vinciguerra),per “Mix anni 80” Paolo Gatti allepercussioni e Giannunzio Tarantoal pianoforte, quindi per “Sentimental” Anastasio Romanoal pianoforte e Gianfranco Menzellaal sax. Alla fisarmonica Pasquale Barberio con il “Valzer” di Strauss e Carlo Callea in “Studiettimelodici” (Berben). Ed ancora il magico strumento suonato da Pasquale Barberioin “Valzer d’Amelie” (Miriam Cianciottial pianoforte), in “Tango pour Claude” (R. Galliano) da Luigi D’Onghiae dal M° Paolo D’Ascanio, in duo con Paolo Quaratoanche in “Fandango Basco”. Alla chitarra Francesco de Palma con “Giochi proibiti”, Alessandro Capozzi in “Wish youwere here” dei Pink Floid, Davide Casamassimaimpegnato in “Studio n°73” (Giuliani), Antonio Gattie Pierpaolo Milanoalle prese con “Night blues” e Alba Latorre, Domiziana Salvemini e Letizia

Lippolis ne “Le nid et la rose”, infine Silvia Mazzaraco e Arianna Bianco in “Tango porteno”. Passando alle voci “Un mondo d’amore” di Morandi e “Impara a dare” sono stati eseguiti dallesoliste Rossella Notarnicola e Annalisa Rubino e dal coro voci bianche: Desireè Angelillo,Lucia Ponte, Gaia Faggiolino, Francesco Depalma, Nicolò Basile, Federica Capozzi eDalila Giannico ,con loro al piano Giovanni Mastrovito, e al tamburello e alla batteria Raffaele Ricciardi. A due voci “Beautiful that way” cantata da Domiziana Salvemini e Claudio Mastromarinoaccompagnati dal coro. Eccezionale l’orchestra de “la Fenice” (percussioni Donatello Pugliese e Dodo Lillo, pianoforti

Chiara Lillo e Giovanni Mastrovito) in “A città e Pulcinella” e “Mamma mia”­, voci RitaParadiso, Anna Maria Mancino, Pina Castellaneta, Annamaria Monte, Adele Tramacere eTeresa Benincasa. Ed ancora in coro “Spente le stelle” con Mariella Cacciapaglia (solista), Rita Paradiso, LuigiTateo, Alessandro Capozzi, Claudio Mastromarino, Giorgio Roberto Vito, MiriamCianciotti, Barbara Patroni, Elena Bellacicco, Luana Montone, Anna Curione, ManuelaValentini, Eulalia Capurso, Rossella Notarnicola, Annalisa Rubinoe “Non è l’inferno” cantata da Luana Montone e Miriam Cianciotti. Né poteva mancare la canzone napoletana d’autore con “Io te vurria vasà”, solista la brava RitaParadisoaccompagnata dalle voci di Anna Maria Mancino, Pina Castellaneta, Annamaria

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Monte, Adele Tramacere e Teresa Benincasa. Alquanto impegnativa “I will always love you” eseguita da Elena Bellacicco accompagnata da Paolo D’Ascanio(pianoforte), Gianfranco Menzella(sax) e Michele Vitrani(batteria), quindi “You can’t hurry love” affidata a Miriam Cianciottie “Someone like you” conEulalia Capurso al piano, voce solista Barbara Patroni,in coro Luana Montone, Elena Bellacicco, Miriam Cianciotti e Anna Curione. Tocco di musica classica con “Là ci darem la mano” eseguita dalla soprano Rita Paradiso edal baritono Luigi Tateo. In varie formazioni ed ensamble ai violini Manuela Valentini, Vera Bracco e Angelo Vitrani

guidati dal M° Duilio Maci, “Al piccolo cabaret” Gaia Faggiolino (chitarra), Desireè Angelilloe Lucia Ponte(pianoforte a quattro mani), Francesca Carbonara(batteria) e Letizia Lippolis(basso), in “The sound of silence” Claudio Mastromarino, Alessandro Capozzi e Roberto Giorgio, in “Impressioni d’autunno” Raffaele Ricciardi(alla batteria) e Giannunzio Taranto(al pianoforte) Per “America” al piano Miriam Cianciotti e Giovanni Mastrovito, alla batteria Dodo Lillo, allepercussioni Nunzio Ponte e Michele Vitrani. Ed ancora “A chi mi dice” Claudio Mastromarino (voce), Alessandro Capozzi e RobertoGiorgio accompagnati dall’orchestradei maestri. Per chiudere in bellezza sia la prima che la seconda sera

tutti in coro con “I believe I can fly” di R. Kelly. Un plauso ad allievi e docenti de “la Fenice” per aver offerto due piacevolissimi“saggi-concerto”, per l’enorme impegno profuso e l’estrema bravura riscontrata nei vari livelli distudio, dai “principianti” ai “maestri” o quasi. Con queste parole, a nome di tutti Angela Denora saluta il pubblico: “La musica è musica echi educa con la musica prepara un uomo ad affrontare la vita”. Un sentitissimo grazie a Mario Di Giuseppe, come sempre prezioso il suo supportoiconografico… alle sue foto manca solo la… parola (e in questo caso la musica)!

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