L’inferno chiamato Afghanistan - Piemonte...

6
L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan Storie del Paese dei Talebani di GIUSEPPE BRESCIANI Edito da LAMPI DI STAMPA nel mese di APRILE 2012

Transcript of L’inferno chiamato Afghanistan - Piemonte...

Page 1: L’inferno chiamato Afghanistan - Piemonte Oggipiemonteoggi.it/pdf_news/0510201216.58.31_PRESENTAZIONE… · Web viewÈ un libro di grande attualità, forte e coinvolgente. Racconta

L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan.

L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan.

L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan. L’inferno chiamato Afghanistan.

L’inferno chiamato Afghanistan

Storie del Paese dei Talebani

di GIUSEPPE BRESCIANI

Edito da LAMPI DI STAMPA nel mese di APRILE 2012

Page 2: L’inferno chiamato Afghanistan - Piemonte Oggipiemonteoggi.it/pdf_news/0510201216.58.31_PRESENTAZIONE… · Web viewÈ un libro di grande attualità, forte e coinvolgente. Racconta

F A C S I M I L E L O C A N D I N A

C O P E R T I N A L ‘ A U T O R E

Page 3: L’inferno chiamato Afghanistan - Piemonte Oggipiemonteoggi.it/pdf_news/0510201216.58.31_PRESENTAZIONE… · Web viewÈ un libro di grande attualità, forte e coinvolgente. Racconta

S I N O S S I D E L L I B R O

Tre mesi in Afghanistan. Vissuti intensamente, come un viaggiatore d’altri tempi. Tre mesi trascorsi con la sensazione di essere invisibile, per quanto sia impossibile rendersi tali in un Paese in guerra, e per essere creduto un agente segreto o un pazzo. Per cogliere il genius loci e raccontarlo senza reticenze, schierandosi dalla parte della verità e denunciando gli intrighi del potere. Per dipingere un affresco variegato, preciso e incisivo, di una realtà che conosciamo in modo superficiale, attraverso i reportage dei giornalisti embedded. Per fondere nel crogiolo della scrittura le pietre preziose che il Paese dei Talebani sa offrire a un osservatore disincantato e innamorato della vita, desideroso di condividere con gli altri tesori che ha ricevuto in dono o ha scoperto scavando nel sottosuolo.

Il libro racconta questi tre mesi all’insegna della vita inimitabile.

Non è un saggio né un romanzo ma un mosaico narrativo che prende forma in virtù delle sue tessere vivaci. In esse, sono fissati come sullo smalto i momenti più felici e quelli disperati che scandiscono la vita “infernale” del popolo afghano. Ogni tessera è un’illustrazione incisiva, documentata, appassionata, ma è il loro insieme a configurare la storia.

È un libro di grande attualità, forte e coinvolgente. Racconta la vita e la morte e di entrambe si fa testimone oculare. Mette a nudo la condizione femminile e quella non meno drammatica dei bambini, la quotidianità nelle carceri e nei campi per sfollati, i retroscena delle operazioni di guerra e di pace a un tempo del nostro contingente militare e degli aiuti umanitari, il fenomeno dilagante della droga, il vuoto sanitario, la corruzione politica. Ma coglie anche gli aspetti poetici e spirituali di un popolo condannato alla guerra pur amando la pace.

L’inferno chiamato Afghanistan squarcia l’omertà e scuote le coscienze. Come un plettro, solletica le corde del cuore e le fa vibrare, ora con vigore ora dolcemente, suscitando sentimenti di segno opposto: sdegno, rabbia e disgusto accanto alla commozione, all’empatia e al sentire più intimo, permeabile al fascino dell’Oriente misterioso e del sogno infranto.

Il lettore si trova obbligato a una scelta: odiare o amare. L’indifferenza non è più plausibile.

http://www.facebook.com/LinfernochiamatoAfghanistan

L ‘ A U T O R E

Giuseppe Bresciani, 56 anni, ex imprenditore umanista nato a Como, è un cittadino del mondo che si definisce libero pensatore. Ama osservare in modo disincantato ma partecipe la commedia umana, di cui sa fissare gli aspetti più intimi e particolari. Autore di due romanzi e di tre saggi dettati dalla ricerca spirituale, pubblicati con lo pseudonimo ASTOR, è all’esordio col suo nome anagrafico. Si relaziona col pubblico attraverso il blog www.giuseppebresciani.com

mailto: [email protected]