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    Anno XVIII Febbraio 2006Anno XVIII Febbraio 2006N. 2N. 2

    La presente pubblicazione non in vendita ed riservata ai soli membri del Rito.

    Stampato in proprio

    Viene riportata anche in Internet, sul sito dell'Antico e Primitivo Rito Orientale di

    Misram e Memphis : www.misraimmemphis.org

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    SOMMARIOSOMMARIO

    LA CECIT - Il S. . . G. . . H. . . G. . . - pag. 3

    VOCABOLARIO - Bruno - pag. 5

    Saggi, dissertazioni, racconti, poesie fantasticheed un pochino esoteriche

    IL COMBATTIMENTO DELLA PIET - Orlando - pag. 6

    TEMPLARI TRA STORIA E MITO - Federico - pag. 13

    2

    Redazione

    Direttore Responsabile: Renato Salvadeo - via Bacchiglione 20 - 48100 Ravenna

    IILL RISVEGLIORISVEGLIO

    INIZIAINIZIATICOTICOintuizioni della conoscenza e conoscenza delle intuizioni

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    ILIL RISVEGLIO INIZIARISVEGLIO INIZIATICOTICO

    Informazioni e storia sui Riti uniti di Misram e Memphis possono essere letti sui siti:www.misraimmemphis.org

    www.misraimmemphis.hpg.com.br - www.misraimmemphis.grhttp://usuarios.lycos.es/femeninamasoneria/ritofemen.htm - http://ar.geocities.com/gsa_argentina

    LLAA CECITCECITAA

    Il S.Il S. .. .G.G.. .. .H..H. .. .G.G.. .. ..

    UU

    n Fratello che ora non c' pi ma semprepresente in mezzo a noi, pr ima di part ire per l'al -tra riva molti anni fa, avendomi trovanto un gior-no un po' triste e sfiduciato, mi volle parlaredella seguente esperienza da lui fatta, che io daallora seguo e della quale ora desidero farvenepartecipi."Un giorno ho guardato dentro di me e sono inor-

    ridito. Ho trovato la causa di tutti i miei mali. No,

    la causa non era il mio corpo fisico, questo era

    soltanto un accidente, un vestito che potevo toglie -

    re e mettere a piacimento.

    La causa era soltanto la mia ceci t. Mi il ludevo divedere ed ero totalmente cieco. In verit, gli occhi

    vedevano.Era la mente che non riusciva a vedere.

    Mi chiusi ermeticamente nel mio atanor, e non

    riconoscendomi pi nella mia personalit, ivi

    cominciai a pensare ed a chiedermi chi ero io,

    quale era la mia identit. A mano a mano che pen-

    savo, uno sprazzo di luce appariva e scompariva

    all'improvviso ed io rimanevo prigioniero del buio.

    Il pensare non bastava, occorreva qualcosa che

    desse al pensiero una impronta particolare, pro-

    fonda e di natura non terrena.Rivols i il pensiero al Supremo Artefice dei Mondi e

    pregai, pregai fino a che il corpo fi sico si addor-

    mento' ed io continuai a pregare. Ed un po'di Luce

    apparve nella tenebra ed io vidi che ero come un

    tempio sporco di macchie nere che dovevano esse-

    re sbiancate, o meglio trasmutate nelle virt corri-

    spondenti.

    3

    La parabola dei ciechi - Brueghel - 1568

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    Cominciai con la macchia pi grossa "l'e-

    goismo": era nera di un colore ormai indu-

    rito e difficile da trasmutare. Ho tentato

    pi volte senza riuscire neppure a scalfi re

    un puntino. Ho accantonato l'egoismo edho tentato di attaccare la macchia "invi-

    dia". Questa, dopo qualche tentativo,

    mostro' di essere in qualche modo mallea-

    bile e mi buttai a capofitto su di lei, com-

    mettendo un errore: anche le macchie cat-

    tive hanno bisogno di essere affrontate con

    dolcezza, cio ogni trasmutazione potr

    avvenire se pensata col cuore e amata

    con la mente.

    Imparai a medi tare e, piano piano, una o

    due macchie nere cominciarono a sbianca-

    re.

    Ancora ce ne sono molte di nere che non

    sono state prese in considerazione.

    Chiss, forse, in un futuro ritorno, il meto-

    do imparato in questa generazione mi ser-

    vir per ripartire."

    Il S.Il S. .. .G.G.. .. .H..H... .G.G.. .. ..

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    Visioni dellaldil - Lascesa allempireo

    Hieronymous Bosch - 1500-04

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    VVocabolarioocabolario

    BrunoBruno

    LL a Virt la buona qualit dellamente per cui si vive rettamente e di

    cui nessuno pu servirsi per il male!

    ( Tommaso D'Aquino )

    Innanzitutto, infatti, la virt unaquestione di conoscenza, non di rego-le o di precetti.L'uomo , strutturalmente, un dram-ma. Il male lo affascina, ed unaspina che non possiamo togliere dallacarne. La virt non serve ad elimina-re il dramma, ma a disporci meglioalla battaglia.Il discorso della conoscenza devepartire dalle virt cardinali (pruden-za, giustizia, fortezza, temperanza),per poi at traversare quel le teologal i(fede, speranza, carit) .Facciamo, innanzitutto, nostre leparole di Moriac: "quello che c' dipi orrendo al mondo la giustizia

    separata dalla carit ".

    Riconoscendo che l'unico premio allavirt la virt, dobbiamo scegliere illibertino o il moralista soddisfatto?N l'uno n l'al tro.Edonismo nichilista e moralismosono due volti di quella " macchina"che vuole deviare il nostro camminoumano dalla conquista delle cono-scenza di noi stessi.

    Uno solo lo scopo della vita: la salvezza, ossial'essere se stessi.La pratica paziente, semplice, umile della virt ,giorno dopo giorno, il migliore aiuto per questa

    che la sola conquista che conti.Cosa conta conquistare la fama e il mondo se poiperdiamo noi stessi!

    BrunoBruno

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    Giuseppe Maria mitelli, Prouerbj/ figurati - .Bologna, 1678 - Calcografie

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    SS aggi,disseraggi,dissertazioni,tazioni,

    IILL COMBACOMBATTIMENTTTIMENTOODELLADELLA PIETPIET

    OrlandoOrlando

    LL a vita della prima coppia o polarit umana primordiale,Adamo ed Eva per la tradizione giudeo-cristiana, l'Androgino per latradizione ermetico-platonica, dopo la Caduta, arriv ad essere unaforma di esistenza inferiore a quella degli angeli, ma superiore allavita animale della Terra.Bench non sia compito facile immaginarsi come viveva la prima

    dualit umana nella sua paradisiaca esistenza, la teologia, in base adun'esegesi dei testi biblici, ha insegnato che la prima coppia pri-mordiale godeva di doni o facolt concessi inun primo momento da Dio. A causa di questidoni preternaturali ed alla relazione pi direttacon l'Essere Supremo, la coppia primordialeviveva senza commettere errori, perch la veri-t stava in essi (dono della scienza); la loroanima dominava sempre i loro corpi (dono del-l'immunit contro la concupiscenza), dominan-do, cos, i loro istinti e necessit; non sentivanostanchezza n dolori (Dono contro il dolore el'esaurimento) e non sperimentavano il processodella morte fisica (dono dell'immortalit). Perquesta saggezza infusa che Adamo possedeva,

    alcuni autori scrivono che fu iniziato da Dio adOriente del Paradiso terrestre.Oltre a tutte questi perfezioni che esistevanonella prima coppia, il loro spirito godeva deldono del libero arbitrio, la libera volont di sce-gliere tra una cosa e un'altra. Di l, la proibizio-ne divina di non mangiare dall'"Albero dellascienza del Bene e del Male", perch il giornoin cui avessero mangiato da esso, sarebberomorti.Potremmo fare molteplici studi e riflessioni sulper ch avvenne la Cad uta del la coppia pri mor -diale nell'animalit, ma non migliorerebberoaffatto le tragiche conseguenze per le quali nonsolo scaturita l'origine dell'umanit, ma anchele difficili condizioni della vita nel Mondo.

    EELL COMBACOMBATE DE LATE DE LAPIEDADPIEDAD

    OrlandoOrlando

    LL a vida de la primer pareja o polaridad humana primordial, Adny Eva para la tradicin judeo-cristiana, el Andrgino para la tradicinhermtico-platnica, despus de la Cada, lleg a ser una forma de exi-stencia inferior a la de los ngeles, pero superior a la vida animal dela Tierra.Aunque no es tarea fcil imaginarse como viva la primer dualidadhumana en su paradisaca existencia, la teologa, en base a una exge-sis de los textos bblicos, ha enseado que la primer pareja primordial

    gozaba de dones o facultades concedidos enun primer momento por Dios. Debido a estosdones preternaturales y a la relacin msdirecta con el Ser Supremo, la pareja primor-dial viva sin cometer errores, pues la verdadestaba en ellos( don de ciencia); su alma siem-pre domina ba a sus cue rpo s (don de inmuni -dad contra la concupiscencia), dominando as,sus instintos y necesidades; no sentan can-sancio ni dolores( don contra el dolor y elagotamiento) y no experimentaban el proce-so de muerte fsica(don de inmortalidad). Poresta sabidura infusa que Adn posea, algu-nos autores escriben que fue iniciado por

    Dios en el Oriente del Paraso terrestre.Adems de todas estas perfecciones que exi-stan en la primer pareja, su espritu gozabadel don de libre albedro, la libre voluntad deelegir entre una cosa u otra. De ah, la prohi-bic in div ina de no comer del "rbo l de laciencia del Bien y del Mal", pues el da en quecomiesen de l, moriran.Podramos hacer mltiples estudios y refle-xiones sobre porqu ocurri la Cada de lapar eja primordial en la anima lid ad, pero nomejoraran en nada las trgicas consecuenciaspor la cua les no slo se pro dujo e l o rigen de lahumanidad, sino tambin las difciles condi-ciones de la vida en el Mundo.

    brbr

    evi racconti,evi racconti,

    poesie fantastichepoesie fantastiche

    ed ancheed anche

    un pochino esotericheun pochino esoteriche

    Lucas Cranach Starszy (1472 - 1553),

    Adamo ed Eva

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    A partir de ese castigo que fue la Cada, la primer pareja y su descen-dencia, es decir, toda la humanidad, estuvimos condenados a vivir enun cuerpo animal, sin aquellos dones preternaturales y con todos losinstintos, necesidades y funciones de la animalidad ms plena.Como consecuencia de este estar en el Mundo sin las condicionesparadis acas de vid a, sob revin o el olvido de la vid a sup erior, las

    preoc upa ciones par a consegui r el dia rio al ime nto , el ejercic io de lasms bsicas funciones de la animalidad, el padecimiento de las incle-mencias de la Naturaleza, las enfermedades y despus, cuando losprime ros grupos humanos sinti eron la neces ida d de c onv ivi r e n soci e-dad para lograr una mejor calidad de vida, se agregaron como deri-vados de las condiciones sociales, polticas y econmicas la pobreza,la injusticia y las distintas formas de sometimiento del hombre por elhombre mismo. El estado paradisaco de feliz inocencia se haba per-dido. El hombre no slo haba llegado a ser prisionero en un cuerpoanimal, sino tambin de las circunstancias en que desarrollaba suvida. Con respecto a ese estado en que se encontraba y se encuentraan el ser humano, los pitagricos lo definan de este modo: "cuerpo-tumba" y Platn enseaba que no hay peor castigo para un alma espi-

    ritual que ir a habitar en un cuerpo animal.Se me podra cuestionar que esta es una

    visin pesimista de la vida, pues existenmuchas personas felices en este Mundo. Escierto que existen individuos felices en elMundo que no necesitan ideas o modos devida trascendentes. Pero tambin es cierto queexisten personas que creen estar despiertas yfelices y, sin embargo, estn profundamentedormidas y suean que estn despiertas y feli-ces. No es a estas personas a quienes nos diri-gimos en este escrito. De cualquier manera, enesta vida nadie est plenamente despierto,per o como inici ados que somos, es tamos en elcamino de la realizacin inicitica, es decir,en el camino del despertar.Y como estamos progresivamente despertandode las ilusiones de la vida, reconocemos con la

    imprescindible ayuda de la Tradicin, las dif-ciles circunstancias, condicionamientos ylimitaciones que tiene la vida humana sobre laTierra. Pero tambin reconocemos en- noso-tros, un principio trascendente de salvacin yliberacin. Este principio notico o espi-ritual, inherente al ser humano, es esencial-mente diferente a la existencia biolgica y, enconsecuencia, es algo irreductible a laNatur aleza por que no es t determi nado porlas condiciones y limitaciones de la vida ani-mal. Prueba de ello, es que el hombre en deter-minadas y apremiantes circunstancias,siguiendo la va del hroe, que debe diferen-ciarse claramente de cualquier estado de

    extrema angustia o desesperacin, puedesacrificar su propia naturaleza animal cuandopar tic ipa de ideal es y val ore s superior es.Esta eliminacin conciente de la propia exi-stencia es un acto voluntario(entre muchosotros no tan extremos) que ninguna especieanimal puede realizar, pues carecen de esteprinc ipi o no tico- espir itual de donde surge lafacultad de eleccin y participacin en ideas yvalores arquetpicos. Dicho principio slo seencuentra en el ser humano y le permite tra-scender el determinismo puramente biolgicoque rige inexorablemente a las dems especiesde animales. De este modo, se hace evidenteque el don de libre albedro no fue anuladopor los efectos de la Ca da en la ani mal ida d.

    A partire da quel castigo che fu la Caduta, la prima coppia e la suadiscendenza, cio, tutta l'umanit, fu condannata a vivere in uncorpo animale, senza quei doni preternaturali e con tutti gli istinti,le necessit e le funzioni della pi totale animalit.Come conseguenza di questo stare nel Mondo senza le condizionipar adisi ache di vit a, sop ravve nne la dimen ticanza della vi ta supe-

    riore, le preoccupazioni di ottenere il pane quotidiano, l'eserciziodelle pi basilari funzioni dell'animalit, il patimento delle incle-menze della Natura, le malattie e poi, quando i primi gruppi umanisentirono la necessit di convivere in societ per ottenere unamigliore qualit di vita, si aggiunsero come derivati delle condizio-ni sociali, politiche ed economiche la povert, l'ingiustizia e lediverse forme di sottomissione dell'uomo sull'uomo stesso. Lo statopar adisi aco d i f el ice i nnocen za era a nda to perdut o. L'uomo non sol oera arrivato ad essere prigioniero in un corpo animale, ma anchedelle circostanze in cui sviluppava la sua vita. Rispetto a questostato in cui si trovava e si trova tuttora l'essere umano, i pitagoricilo definivano in questo modo: "corpo-tomba" e Platone insegnavache non c' peggiore punizione per un'anima spirituale che andaread abitare in un corpo animale.Mi si potrebbe contestare che questa una

    visione pessimistica della vita, perch esisto-no molte persone felici a questo Mondo.Indubbiamente esistono individui felici nelMondo che non hanno bisogno di idee o modidi vita trascendenti. Tuttavia altrettantoindubbio che esistono persone che credono diessere sveglie e felici e, invece, sono profon-damente addormentate e sognano di esseresveglie e felici. Non a queste persone che cirivolgiamo con questo scritto. Ad ogni modo,in questa vita nessuno pienamente sveglio,ma in quanto iniziati, siamo sul sentiero dellarealizzazione iniziatica, cio, nel camminodel risveglio.E siccome ci stiamo progressivamente sve-gliando dalle illusioni della vita, riconoscia-

    mo con l'imprescindibile aiuto dellaTradizione, le difficili circostanze, i condizio-namenti e le limitazioni che caratterizzano lavita umana sulla Terra. Ma riconosciamoaltres in noi, un principio trascendente di sal-vezza e liberazione. Questo principio noeticoo spirituale, inerente all'essere umano, essenzialmente differente dall'esistenza biolo-gica e, di conseguenza, non qualcosa diriconducibile alla Natura poich non deter-minato dalle condizioni e limitazioni dellavita animale. Prova di ci, che l'uomo indeterminate ed urgenti circostanze, seguendola via dell'eroe che deve differenziarsi chiara-mente da qualunque stato di estrema angoscia

    o disperazione, pu sacrificare la proprianatura animale quando condivide ideali evalori superiori.Questa eliminazione cosciente della propriaesistenza un atto volontario (tra molti altrinon altrettanto estremi) che nessuna specieanimale pu realizzare, perch non possiedequesto principio noetico-spirituale da cuinasce la facolt di scegliere e condividereidee e valori archetipici. Tale principio sitrova solo nell'essere umano e gli permette ditrascendere il determinismo puramente biolo-gico che guida inesorabilmente le altre speciedi animali. In questo modo, diventa evidenteche il dono del libero arbitrio non fu annien-tato dagli effetti della Caduta nell'animalit.

    Cacciata dal giardino dell'Eden

    affresco di Masaccio -Tommaso Guidi

    (prima met del 1400)

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    Di conseguenza, ed indipendentemente dai distinti veicoli che costi-tuiscono la struttura essenziale dell'essere umano, possibile nota-re due elementi o nature differenti e percettibilmente distinguibilinell'uomo ed ambedue si trovano in una temporanea relatio opposi-torum che costituisce il suo essere.Nell' essere umano, da una parte, si trova l'e lemen to den so e mat e-

    riale del corpo animale costituito dai quattro elementi (fuoco - aria-terra - acqua), dove "calma la sua sete la morte", poich, come dicela Tradizione Ermetica, l'origine del corpo animale dell'uomo l'ar-chetipica e tenebrosa Oscurit. D'altra parte, l'uomo, in quanto esse-re spirituale, possiede un'essenza di Luce, e Vita che il Nous-Diostesso che come principio noetico-spirituale costituisce la sua natu-ra pi essenziale.Il Corpus Hermeticum dice che "tutto deve essere il risultato del-l'opposizione e della contrariet e impossibile che sia altrimenti"

    (La Chiave, cap. 10). Da parte sua, "l'oscuro" Eraclito ha espressoche "La guerra il padre di tutte le cose", sintetizzando in questomodo la costituzione stessadell'Universo, compreso l'uo-mo, che egli concepiva comeuna lotta tra nature o poliopposti che d come risultatodiverse tensioni costitutive ditutte le cose o esseridell'Universo.Bench, senza dubbio, ha lasua reale importanza studiarel'Universo del quale siamopa rt e, ma , per gl i ev id en tilimiti temporali dell'esistenzaumana, pu essere pi urgentedeterminare quale sia la natu-ra essenziale dell'uomo e checosa sia quello che lo tienepri gioniero, per poi ope rare diconseguenza.L'essere umano il microco-

    smico campo di battaglia dielementi o nature che rispon-dono a due principi essenzial-mente differenti ed in perma-nente opposizione: Luce-Vitaed Oscurit-Morte. Elementiessenzialmente contrari, mache, tuttavia, costituisconouna sintesi che d come risultato l'Universo come macrocosmo edl'uomo come microcosmo.Bench sia sin troppo evidente che per mezzo delle molteplicinecessit, funzioni ed istinti del corpo e dell'anima che si conservae genera la specie umana nel Mondo, non altrettanto evidente chegli stessi processi possano deviare l'io dal suo principio noetico-spi-rituale, dal suo s stesso, quando non siano debitamente controllati.

    Se le forze dell'Oscurit vincono la battaglia, nell'uomo predomina-no i vizi, gli istinti pi basilari e gli interessi puramente profani chedegradano l'anima umana verso l'animalit pi estrema, allora leforze o virt della Luce-Vita, sempre rispettose del principio delliberum arbitrium humano, si inibiscono e possono perfino ritirarsidal combattimento. Il risultato di questa sconfitta delle forze dellaLuce non qualcosa di difficile da osservare: esseri umani immersiin degradanti abitudini, torturati da passioni ed angosce laceranti,individui sommersi nelle pi criminali occupazioni o colpiti da vizie brutte abitudini, senza nessuna virt che li faccia resistere. Non necessario ricordare che tali scelte di vita erronee si trovano a tuttii livelli o classi sociali.In queste calamitose circostanze per l'essere umano che si trova in

    esse e quando non c' oramai possibilit di ritorno o di reale penti-mento, perch il combattimento della piet perso, secondo laTradizione Ermetica entra in azione il "timors damon", una specie

    En consecuencia e independientemente de los distintos vehculos queconstituyen la estructura esencial del ser humano, es posible advertirdos elementos o naturalezas diferentes y perceptiblemente distingui-bles en el hombre y amb os se enc uen tran en una temporal relatiooppositorum constituyente de su ser.En el ser humano, por un lado, se encuentra el elemento denso y

    material del cuerpo animal constituido por los cuatro elementos(fuego - aire - tierra - agua), en donde "calma su sed la muerte", pues,como dice la Tradicin Hermtica, el origen del cuerpo animal delhombre es la arquetpica y sombra Oscuridad. Por otro lado, el hom-bre, en tanto ser espir itual , posee una esenc ia de Luz y Vida que es elNous-Dios mis mo que como pri ncipi o no tico- espir itual const ituyesu naturaleza ms esencial.El Corpus Hermeticum dice que "todo debe ser resultado de la opo-sicin y de la contrariedad y es imposible que sea de otra manera"

    (La Llave, cap. 10). Por su parte, el "oscuro" Herclito ha expresadoque "La guerra es el padre de todas las cosas", sintetizando de este

    modo la constitucin misma delUniverso, incluido el hombre, quel conceba como una lucha entrenaturalezas o polos opuestos que dacomo resultado distintas tensionesconstitutivas de todas las cosas oseres del Universo.Aunque, sin duda, tiene su realimportancia estudiar el Universodel cual somos parte, pero, por losevidentes limites temporales de laexistencia humana, puede ser msurgente determinar cul es la natu-raleza esencial del hombre y qu eslo que lo mantiene prisionero, paradespus obrar en consecuencia.El ser humano es el microcsmicocampo de batalla de elementos onaturalezas que responden a dospri nci pio s esenc ialme nte dif erent es

    y en permanente oposicin:Luz-Vida y Oscuridad-Muerte.Elementos esencialmente contra-rios, pero que, sin embargo, consti-tuyen una sntesis que da comoresultado al Universo como macro-cosmos y al hombre como micro-cosmos.

    Aunque es por dems evidente que es por medio de las mltiplesnecesidades, funciones e instintos del cuerpo y del alma que se con-serva y genera la especie humana en el Mundo, no es tan evidenteque los mismos procesos pueden desviar al yo de su principio noti-co-espiritual, de su s mismo, cuando no son debidamente controla-dos.Si las fuerzas de la Oscuridad ganan la batalla, predominan en elhombre los vicios, los instintos ms bsicos y los intereses puramen-te profanos que degradan el alma humana hacia la animalidad msextrema, entonces las fuerzas o virtudes de la Luz-Vida, siemprerespetuosas del principio del liberum arbitrium humano, se inhiben yhasta se pueden retirar del combate. El resultado de esta derrota delas fuerzas de la Luz no es algo difcil de observar: seres humanosinmersos en degradantes costumbres, torturados por pasiones y angu-stias lacerantes, individuos sumergidos en las ms delictivas ocupa-ciones o afectados por vicios y malos hbitos, sin ninguna virtudpara resisti rlos. No hac e f al ta recorda r q ue- dicha s e leccion es de vidaerrneas se encuentran en todos los niveles o clases sociales.En estas calamitosas circunstancias para el ser humano que seencuentra en ellas y cuando ya no hay posibilidad de retorno o de realarrepentimiento, pues el combate de la piedad est perdido, segn laTradicin Hermtica, entra en accin el "timors damon", una espe-cie

    Quattro elementi - D.Stolcius von Stolcemberg

    Viridarium chymicum, 1624

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    de ngel vengador o, mejor dicho, justiciero, que tiene la funcin deatravesar con el "aguijn de fuego" a dichas personas para incentivaran ms sus perversiones y sus deseos con el fin de que luchen con-tra sus tinieblas, sin lograr ninguna satisfaccin verdadera. En estoscasos, el "yo-personalidad" se ha alejado del camino correcto, no haescuchado a su conciencia ni a la Tradicin y, en consecuencia, su

    voluntad a abierto las puertas a las tinieblas...En cambio, cuando el hombre tiene una relativa conciencia de su ori-gen, de su esencia y de su finalidad en la vida o, al menos, se cue-stiona sobre estos aspectos esenciales de la misma, su voluntad, siperma nec e fi rme en la bs queda, tarde o temprano lo guiar por elcamino correcto de las vas de realizacin espiritual. Dichas vas pue-den ser exotricas o abiertas para una mayor cantidad de personascomo las religiones tradicionales y algunas filosofas, o esotricas einiciticas como es la Masonera.Cuando alguien golpea a las puertas de nuestros templos y despus deun intensivo proceso de "aplomo", si se lo considera un "buen metal",ser sometido al proceso de la muerte inicitica y regeneracin ps-quica constante para que vaya formando una mentalidad tradicionalque le permita comprender el trabajo que se debe realizar paradespertar de la ilusin, dejar "la prisin"y tener la posibilidad de

    reintegracin a su origen primigenio.Si durante el proceso inicitico, el iniciado o, mejor dicho el inician-do, despierta progresivamente del sueo ilusorio de la vida y tomaconciencia de lo que es en esencia, es decir, si comienza a conocer yescuchar su s mismo esencial, si su yo comienza a comprender elConocimiento verdadero(Gnosis), trascendiendo estructuras concep-tuales y emocionales adquiridas y tiles para esta vida, pero general-mente innecesarias para la realizacin espiritual, si aprende a perfec-cionar todos sus defectos o, al menos, a dominar los ms perjudicia-les para el proceso inicitico y si comienza a sentir una satisfaccininterna cuando practica las virtudes, entonces el Aprendiz estar enoptimas condiciones para ir progresivamente participando de laSabidura eterna e inmutable que se ha conservado en nuestros sm-bol os, ri tos y tradi cione s.

    Con las poderosas "armas"del Conocimiento verdadero el Aprendiz

    del Arte podr entrar en combate contra las Fuerzas de la Oscuridady con grandes posibilidades de vencer. Fuerzas oscuras que no slo seencuentran en el mundo exterior, sino tambin en su interior. Puestoque el hombre es un conglomerado de luz y tinieblas, tiene en poten-cia a las Fuerzas del Bien, pero tambin a las del Mal y en perma-nente estado de guerra. Precisamente, el combate de la piedad,

    mencionado en la Tradicin Hermtica,consiste en conocer el Sumo Bien, nocausar dao alguno a ningn ser humanoy apartarse del camino del Mal, es decir,combatir en el campo de batalla personalcontra todos los efectos nocivos de nue-stras tinieblas.El iniciado que est venciendo en estecombate que se desarrolla dentro de s

    mismo y que dura toda la vida, tambinsabe desbastar y pulir correctamente suPiedra Bruta por medio del martillo y elcincel, esto es, por medio de esas esen-ciales funciones del espritu humano queson la fuerza de la voluntad dirigida porla virtud y la inteligencia iluminada pro-gresivamente por la Sabidura inicitica.Cuando en una persona su escala deideas, valores y sentimientos se eleva,par ticipan do cad a vez ms de las esen-cias arquetpicas, la armona interna y lasvirtudes se manifiestan, incluso hastanocivos hbitos profanos y determinadasdesarmonas en la personalidad tienden a

    di angelo vendicatore o, per meglio dire, giustiziere, che ha la fun-zione di attraversare col "pungiglione di fuoco" tali persone perincentivare ancora pi le loro perversioni ed i loro desideri affinchlottino contro le sue tenebre, senza ottenere alcuna vera soddisfa-zione. In questi casi, l'"io-personalit" si allontanato dalla stradacorretta, non ha ascoltato la propria coscienza n la Tradizione e, di

    conseguenza, la sua volont ha aperto le porte alle tenebre...Invece, quando l'uomo ha una relativa coscienza della propria origi-ne, della sua essenza e della propria finalit nella vita o, almeno, siinterroga su questi aspetti essenziali della vita stessa, la sua volon-t, se rimane saldo nella ricerca, presto o tardi lo guider per la stra-da corretta dei cammini di realizzazione spirituale. Tali camminiposson o ess ere esote rici o ape rt i per una maggiore quantit di per-sone come le religioni tradizionali ed alcune filosofie, o esotericheed iniziatiche come la Massoneria.Quando qualcuno batte alle porte dei nostri templi e dopo un inten-sivo processo di "padronanza di s", se lo si considera un "buonmetallo", sar sottomesso al processo della morte iniziatica e rige-nerazione psichica costante affinch continui a formare una menta-lit tradizionale che gli permetta di comprendere il lavoro che deveessere compiuto per risvegliare dall'illusione, lasciare "la prigione"

    ed avere la possibilit di reintegrazione alla propria origine primi-genia.Se durante il processo iniziatico, l'iniziato o, per meglio dire l'ini-ziando, si risveglia progressivamente dal sonno illusorio della vita epre nde cos cie nza di ci che in essenza , cio , se comincia a con o-scere ed ascoltare il suo s stesso essenziale, se il suo io comincia acomprendere la Conoscenza vera (Gnosis), trascendendo struttureconcettuali ed emozionali acquisite ed utili per questa vita, mageneralmente non necessarie per la realizzazione spirituale, seimpara a perfezionare tutti i propri difetti o, almeno, a dominare ipi dannos i per il proce sso ini ziati co e se com inc ia a senti re unasoddisfazione interna quando pratica le virt, allora l'Apprendistasar in condizioni ottime per continuare progressivamente a condi-videre la Saggezza eterna ed immutabile che si conservata neinostri simboli, riti e tradizioni.

    Con le poderose "armi" della Conoscenza vera l'Apprendistadell'Arte potr entrare in combattimento contro le Forzedell'Oscurit e con grandi possibilit di vincere. Forze oscure chenon si trovano solo nel mondo esterno, ma anche nel suo interno.Dato che l'uomo un agglomerato di luce e tenebre, detiene poten-zialmente le Forze del Bene, ma anche quelle del Male ed in perma-nente stato di guerra. Precisamente, il com-batt ime nto del la piet, men ziona to nellaTradizione Ermetica, consiste nel conoscereil Bene Sommo, non causare danno alcuno anessun essere umano ed allontanarsi dalsentiero del Male, cio, combattere nelcampo di battaglia personale contro tutti glieffetti nocivi delle nostre tenebre.L'iniziato che sta vincendo in questo com-

    bat timen to che si svi luppa den tro lui ste ssoe che dura tutta la vita, sa anche limare elevigare correttamente la propria PietraGrezza per mezzo del martello e del cesel-lo, cio, per mezzo di quelle essenziali fun-zioni dello spirito umano che sono la forzadella volont diretta dalla virt e dall'intel-ligenza illuminata progressivamente dallaSaggezza iniziatica.Quando in una persona la sua scala di idee,valori e sentimenti si eleva, condividendosempre di pi le essenze archetipiche, l'ar-monia interna e le virt si manifestano, eper fino le noc ive abi tud ini pro fane e det er-minate disarmonie nella personalit tendo-no a sparire.

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    Informazioni e storia sui Riti uniti di Misram e Memphis possono essere letti sui siti:www.misraimmemphis.org

    www.misraimmemphis.hpg.com.br - www.misraimmemphis.grhttp://usuarios.lycos.es/femeninamasoneria/ritofemen.htm - http://ar.geocities.com/gsa_argentina

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    Lux ex tenebris para que , des pus,desde el caos surja el orden, esdecir, una mejor dominio del almasobre el cuerpo y todos sus munda-nos intereses, como condicinnecesaria, pero no suficiente, para

    poder ascender po r la simbl icaEscala de Jacob. Y si alguna enfer-medad, angustia o contrariedadaparecen en el camino, pues laarmona total en esta vida es unautpica ilusin y las tinieblas ata-can ms fuertemente cuandoalguien se dirige decididamentehacia la Luz, dichos obstculospodrn s er sup erado s, con trola dos osoportados con sabidura, fe, forta-leza, templanza y valenta. La ver-dadera victoria en este combateinterno no consiste en una humil-lante derrota del enemigo, sino en

    mantenerse firme y decidido enconstante prctica de la virtud,durante las inevitables pruebas dela vida. "Virtus", en latn, no slosignifica "valor", "valenta" y"fuerza", sino tambin, perfeccinde las conductas ticas.Cabe recordar, que en el procesoinicitico no se trata de estudiar lasvirtudes como en un curso de tica,sino de poner en prctica las poten-ciales cualidades del alma humanacomo eficaces instrumentos para eltallado de la Piedra Bruta. Paraquien va venciendo en el combatede la piedad, que dura toda la vida,

    los beneficios de la victoria sonaltamente satisfactorios y no tienennada que ver con ilusiones y fanta-

    sas subjetivas o delirantes. El yo del iniciado ya no piensa exclusi-vamente con criterios convencionales, egticos o profanos, puesahora, acta iluminado por la Sabidura perenne y universal, la cualse manifiesta en l, por medio de un prudente proceder en todos losactos de la vida. El hedonismo por el hedonismo mismo, las vanasespeculaciones, las bsquedas en todas partes y en ninguna en parti-cular, los hbitos y costumbres superfluos, tal vez necesarios en unprime r momento, aho ra pie rden int ers ante la luz de los al tos ide a-les y valores en los que el iniciado participa y cuyos efectos se mani-fiestan y van rectificando su vida y su circunstancia.En esta etapa efectivamente regenerativa, el iniciado sabe que la ver-dad reside en l y se dedica a buscarla visitando el interior de su pro-

    pia tierra, rect if icand o o pur if icand o todo lo des via do o impuro(l os"malos metales") que advierte en su ser, para intentar encontrar all,finalmente, la piedra oculta de los sabios.La Sabidura puede ser contemplada y realizada de mltiples maneraspor los hombres que la bus can, per o el la siempre fue , es y ser unanica entidad, aunque se vista con distintas vestiduras adaptndose alos diferentes tiempos y lugares. Por eso, el camino hacia la Verdad yla Sabidura ser siempre, cualquiera que sea la va de realizacinutilizada, una lucha constante contra la ignorancia que venda losojos de la conciencia, contra las pasiones negativas que sumergen enel descontrol y lo infrahumano y contra losintereses superfluos y profanos que desvan de lo real y verdadero.Es necesario pasar de la circunferencia de la vida al centro de lamisma y de las elucubraciones de la razn a la superior inteligenciaque se manifiesta en el templo secreto del corazn. De esta manera,nos acercaremos a la Santa Sabidura, eterna e inmutable, y- en

    Lux ex tenebri s affinch, poi, dalcaos sorga l'ordine, cio, unmigliore dominio dell'anima sulcorpo e tutti i suoi mondani inte-ressi, come condizione necessaria,ma non sufficiente, per potere

    ascendere tramite la simbolicaScala di Jacob. E se qualche malat-tia, angoscia o contrariet appaio-no durante il tragitto, perch l'ar-monia totale in questa vita un'u-topica illusione e le tenebre attac-cano pi fortemente quando qual-cuno si dirige decisamente verso laLuce, detti ostacoli potranno esse-re superati, controllati o sopporta-ti con saggezza, fede, forza, tem-per anza e prode zza. La ver a vit to-ria in questo combattimento inter-no non consiste in un'umiliantesconfitta del nemico, bens nel

    mantenersi fermi e decisi incostante pratica della virt, duran-te le inevitabili prove della vita."Virtus", in latino, non significasolo "valore", "prodezza" e"forza", ma anche, perfezionedelle condotte etiche.Occorre ricordare che nel processoiniziatico non si tratta di studiarele virt come in un corso di Etica,be ns di me tt er e in pr at ic a lepo te nz ia li qual it de ll 'a ni maumana come efficaci strumenti perl'intaglio della Pietra Grezza. Perchi sta vincendo nel combattimen-to della piet che dura tutta la vita,

    i benefici della vittoria sono alta-mente soddisfacenti e non hannoniente a che vedere con illusioni efantasie soggettive o deliranti. L'io dell'iniziato non pensa piesclusivamente con criteri convenzionali, egotici o profani, perchora, agisce illuminato dalla Saggezza perenne ed universale, laquale si manifesta in lui attraverso un atteggiamento prudente intutti gli atti della vita. L'edonismo per l'edonismo stesso, le vanespeculazioni, le ricerche in tutte le direzioni ed in nessuna in parti-colare, le abitudini e le consuetudini superflue, forse necessarie inun primo momento, ora perdono interesse davanti alla luce degli altiideali e valori dei quali l'iniziato partecipa ed i cui effetti si mani-festano e continuano a rettificare la sua vita.In questa tappa effettivamente rigenerativa, l'iniziato sa che la veri-t risiede in lui e si dedica a cercarla visitando l'interno della pro-

    pri a terra, rett if icando o pur if icando tut to ci che devia to o imp u-ro (i "metalli cattivi") che nota nel suo essere, per cercare di trova-re l, finalmente, la pietra occulta dei saggi.La Saggezza pu essere contemplata e realizzata in molteplicimaniere dagli uomini che la cercano, ma essa sempre stata, esar un'unica entit, bench si vesta di distinti paramenti adattando-si a tempi e luoghi differenti. Perci, la strada verso la Verit e laSaggezza sar sempre, qualunque sia la via di realizzazione utiliz-zata, una lotta costante contro l'ignoranza che benda gli occhi dellacoscienza, contro le passioni negative che sommergono nella man-canza di controllo e nell'infraumano e contro gli interessi superfluie profani che deviano da ci che reale e vero. necessario passare dalla circonferenza della vita al centro dellastessa e dalle elucubrazioni della ragione all'intelligenza superioreche si manifesta nel tempio segreto del cuore. In tal modo, c'avvici-neremo alla Santa Saggezza, eterna ed immutabile e, dove c'era

    Allegoria di saggezza e forza

    Paolo Veronese, 1580

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    oscurit, comincer a brillare progres-sivamente la luce delle azioni nobili evirtuose.

    Questo un modo di esprimere il pas-saggio dal simbolo al simbolizzato e la

    trasformazione della Pietra Grezza,maneggiando correttamente martello ecesello, in Pietra Cubica, la cui perfettadirittura sar verificata con la Squadradella vera Giustizia.I testi sacri e le tradizioni mitiche a par-tire dalla Bibbia, il Corano, i miti egizie greco-romani, gli Upanishad, fino aipre cett i iniz iatici suf is ti, gnosti ci , e rme-tici e taoisti insegnano che l'uomo cheha deciso di intraprendere un camminodi realizzazione spirituale deve soppor-tare prove, a volte molto difficili, cio,deve partecipare ad un grande combatti-mento dentro s stesso.

    Il mito di Osiride, la leggenda di Hiram,le fatiche di Ercole, la Grande Jihad, labat tagli a di Kuruks etra, la lo tta c ont ro princ ipa ti e potest di questomondo, la tentazione di Ges o l'ermetico combattimento dellapie t, non sono al tro che disti nte forme tradi ziona li di ri feri rs i aquella guerra santa che, in modo cosciente o inconsapevole, si sca-tena in noi stessi, ma che ha dimensioni cosmiche.La realizzazione iniziatica , da questa prospettiva, il percorso del-l'eroe che entra in combattimento contro le forze delle Tenebre checercano di dominarlo. Ma non si tenta qui di combattere nemiciesterni, bens di trasformare, attraverso le armi della Saggezza, levirt e l'Arte Ermetica, molto pi pericolosi ed astuti nemici interniche cercano costantemente di incatenare, negli illusori piaceri dellamaterialit, le anime che tentano di liberarsi.Uno dei problemi che possono sorgere in questo processo il dub-bio su chi sti a realme nte v inc end o i l combattim ent o. Ma que sto dub-

    bio non d iff icile da chia ri re . I l combattimen to della piet un c on-fronto interno, la risposta deve essere pertanto anche interna, cio,individuale. Ogni persona, nel tranquillo ambito della propriacoscienza, libero da interessi profani e passioni negative, trover larisposta distinguendo tra ci che triviale e ci che trascendente,tra ci che temporaneo e ci che eterno e tra l'illusione e la real-t delle proprie idee ed azioni. In questo modo, comprender nellaluce della propria coscienza, giudicando s stesso, se sta perdendo ovincendo la battaglia.Quando l'iniziato realmente un apprendista della virt, non avrdubbi sul fatto di trovarsi sul cammino corretto, perch le virt sonoabitudini del bene, mentre i vizi e le cattive abitudini sono oppostealle virt. L'uomo si allontana dal male e diventa virtuoso solamen-te praticando la virt.Di tutte le virt la Saggezza la pi alta, perch il principio che

    regge tutte le cose ed azioni virtuose. Nel Lib ro del la Saggez za(cap. 8) attribuito al re Salomone, si dice che "la Saggezza inizia-ta nella scienza di Dio e lo guida nella scelta delle opere", per chessa l'Artefice dell'Universo.Nello stess o capito lo si spi ega che a nch e dal la Saggezza der iva no levirt dalla temperanza, prudenza, giustizia e forza, le quali sono disomma utilit per gli uomini.La costante pratica delle virt, come metodo effettivo di purifica-zione o rettifica dei nostri "cattivi metalli", un cammino tradizio-nale per condividere la Sophia perennis et universalis. "La stessaSaggezza - dice Platone - come un rito purificatore.E probabil mente coloro che stabi lirono le ini zia zioni non erano per -

    sone senza valore, poich in realt dall'antichit si detto, in forma

    di enigma, che colui che giunga dall'Hades come profano, senza ini-

    zia rsi , andr a fin ire nel fango; mentre chi arr ivi l pur if icato ed

    iniziato, coabiter con gli dei"(Fedone III, 69,c). Questo, e non

    donde haba oscuridad, comenzar a brillarprogresiva mente la luz de las accione snobles y virtuosas.

    Este es un modo de expresar el paso delsmbolo a lo simbolizado y la transforma-

    cin de la Piedra Bruta, con el correctomanejo del martillo y el cincel, en PiedraCbica, cuya perfecta rectitud ser verifi-cada con la Escuadra de la verdaderaJusticia.Los textos sagrados y las tradiciones mti-cas desde la Biblia, el Corn, los mitosegipcios y greco-romanos, los Upanisads,hasta las enseanzas iniciticas sufes,gnsticas, hermticas y taostas enseanque el hombre que ha decidido emprenderuna va de realizacin espiritual debesoportar pruebas, a veces muy difciles,es decir, debe participar de un gran com-bat e en s mis mo.

    El mito de Osiris, la leyenda de Hiram, lostrabajos de Hrcules, la Gran Yihad, labatalla de Kuruksetra, la luc ha con tra pri ncipa dos y potestades deeste mundo, la tentacin de Jess o el hermtico combate de la pie-dad, no son ms que distintas formas tradicionales de referirse a esaguerra santa que, conciente o inconscientemente, se libra en nosotrosmismos, pero que tiene dimensiones csmicas.La realizacin inicitica es, desde esta perspectiva, el camino delhroe que entra en combate contra las fuerzas de las Tinieblas queintentan dominarlo. Pero no se trata aqu de combatir a enemigosexteriores, sino de transmutar con las armas de la Sabidura, las vir-tudes y el Arte Hermtico a los mucho ms peligrosos y astutos ene-migos internos que constantemente intentan encadenar, en los iluso-rios deleites de la materialidad, a las almas que pretenden liberarse.Uno de los problemas que pueden surgir en este proceso es la dudasobre quin est realmente ganando el combate. Pero esta duda no es

    difcil de dilucidar.El combate de la piedad es una confrontacin interna, por lo tanto larespuesta tambin debe ser interna, es decir, individual. Cada perso-na en el calmo recinto de su conciencia, libre de intereses profanos ypasio nes neg at iva s, encon trar l a respuesta dis tingu iendo entre l o t ri -vial y lo trascendente, entre lo temporal y lo eterno y entre la ilusiny lo real de sus ideas y acciones. De este modo, comprender en laluz de su conciencia, juzgndose a s mismo, si est perdiendo oganando la batalla.Cuando el iniciado es realmente un practicante de la virtud, no ten-dr dudas que est en el camino correcto, pues las virtudes son hbi-tos del bien, mientras que los vicios y malascostumbres son lo opuesto a las virtudes. El hombre se aleja del maly se hace virtuoso, solamente practicando la virtud.De todas las virtudes la Sabidura es la ms alta, pues es el principio

    regente de todas las cosas y acciones virtuosas. En el Libro de laSabidura(cap, 8) atribuido al rey Salomn, se dice que "laSabidura est iniciada en la ciencia de Dios y le gua en la eleccin

    de las obras", pues ella es el Artfice del Universo.En el mismo captulo se explica que tambin- de la Sabidura derivanlas virtudes de la templanza, la prudencia, la justicia y la fortaleza,las cuales son de suma utilidad para los hombres.La constante prctica de las virtudes, como mtodo efectivo de puri-ficacin o rectificacin de nuestros "malos metales", es un tradicio-nal camino para participar de la Sophia perennis et universalis. "Lamisma Sabidura - dice Platn - es como un rito purificador.Y probablemente los que nos establecieron las iniciaciones no eran

    gente sin valor, ya que en realidad desde antiguo se ha dicho, en

    forma de eni gma , que aquel que llegu e al Hades como prof ano , sin

    iniciarse, ir a parar al fango; en tanto quien llegue all purificado

    e iniciado, cohabitar con los dioses"( Fedn, III, 69,c) . Esto, y no

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    altro, ci che facciamo neinostri Templi quando per mezzodel Rito entriamo in un temposacro, lasciando oltre la portaogni profanit, per dedicarci allavoro di elevare i nostri pen-

    sieri all'ambito archetipico,condividere i pi alti valori,sublimare le nostre emozioni efare che tra tutti i HH, in armo-nica e fraterna cooperazione,sorga la Luce nel Tempio.Effettiva catarsi iniziatica chementre c'istruisce ci purifica,aprendoci le porte del Tempiodella Saggezza perenne ed uni-versale.Occorre ricordare, per evitare dicadere in qualunque tipo di fin-zione o illusione iniziatica, ilimiti della natura umana e le

    sue molteplici e costanti devia-zioni. "La carne debole, ben-ch lo spirito sia disposto", sidice nel Vangelo. L'uomo non per fe tto , pia gat o da debolezzeumane ed interessi profani chenon pu sempre vincere. Manella sua anima brilla una pic-cola luce che pu spegnersi o rilucere intensamente illuminando l'o-scura caverna.L'esistenza umana pu servire da veicolo affinch l'uomo conosca lapro pri a ess enz a noe tic a o spi ri tua le, ma la carne per la sua origi ne,e non per l'immagine che rappresenta, non adatta alla realizzazio-ne di un stato di perfezione spirituale completo. Di conseguenza, necessario, per l'iniziato diretto verso la propria realizzazione defi-nitiva, passare dalla sua seconda morte iniziatica nel Rito Osirico e

    per mez zo dell 'uso saggio del le nos tre tradi zioni ini ziat iche edell'Arte Ermetica, cercare di creare l'"embrione di immortalit"dentro s stesso. Dopo, una volta avvenuta la terza morte - la mortedel corpo animale - sar solo un'esperienza per la quale bisognerpas sar e per potere accedere al la terza nas ci ta o resur rezione e dar ealla luce l'uomo nuovo, ma gi nell'ambito dell'immortalit.Se la Pietra Grezza si raffinata correttamente, il corpo di immor-talit continuer il suo processo pos t mor tem di perfezionamentoche dovr culminare, passando per distinte tappe di purificazione edistruzione definitive, nell'ambito dell'Essere Supremo. ComeAdamo per propria volont sbagli mangiando dell'Albero proibito,l'uomo rigenerato, anche grazie alla sua perfezionata volont ed inpossesso del suo nous o intelletto divino, pu entrare nell'ambitoeterno del Bene Sommo e secondo la Tradizione Ermetica comealtre tradizioni iniziatiche, ha la suprema possibilit di arrivare ad

    essere uno con Dio.In tal modo, mediante l'eroico combattimento della piet, l'uomorealizzato si liberato definitivamente della sua prigione di tenebre, realmente libero e pu ritornare alla sua patria celestiale.L'immobile Pietra Cubica a Punta che contiene questi ed altri saggiinsegnamenti nelle sue geometriche forme, dalla sua cuspide sembradirci: "questo il fine ultimo del processo iniziatico."

    OrlandoOrlando

    otra cosa, es lo que hacemos ennuestros Templos cuando por mediodel Rito ingresamos en un tiemposagrado, dejando en la puerta todaprofa nid ad, par a ded ica rnos al tra-baj o de eleva r nue str os pensa mie n-

    tos al mbito arquetpico, participarde los ms altos valores, sublimarnuestras emociones y hacer queentre todos los HH , en armnica yfraternal cooperacin, surja la Luzen el Templo. Efectiva catarsis ini-citica que al mismo tiempo quenos instruye nos purifica, abrindo-nos las puertas del Templo de laSabidura perenne y universal.Cabe recordar, para evitar caer encualquier tipo de ficcin o ilusininicitica, los limites de la naturale-za humana y sus mltiples y con-stantes desviaciones. "La carne es

    dbil, aunque el espritu est dis-pue sto", se dice en el Evangelio. Elhombre no es perfecto, est plagadode debilidades humanas e interesesprofa nos que no sie mpre puede ven-cer. Pero en su alma brilla unapeq uea luz que pue de apaga rse orelucir intensamente iluminando la

    oscura caverna.La existencia humana puede servir de vehculo para que el hombreconozca su esencia notica o espiritual, pero la carne por su origen,y no por la imagen que representa, no es apta para la realizacin deun estado de perfeccin espiritual completo. En consecuencia, esnecesario, para el iniciado en camino de su realizacin definitiva,pasar por su segunda mue rte inic itica en el Rit o Osrico y por med iodel sabio uso de nuestras tradiciones iniciticas y el Arte Hermtico,

    intentar crear el "embrin de inmortalidad" dentro de s mismo.Despus, cuando la tercera muerte acaezca - la muerte del cuerpo ani-mal - slo ser una experiencia que habr que pasar, para poder acce-der al tercer nacimiento o resurreccin y dar a luz al hombre nuevo,pero ya en el mbito de la inmortal idad.Si la Piedra Bruta se ha pulido correctamente, el cuerpo de inmorta-lidad continuar su proceso pos t mor tem de perfeccionamiento, quedeber culminar, pasando por distintas etapas de purificacin einstruccin definitivas, en el mbito del Ser Supremo. As comoAdn por propia voluntad err al comer del rbol prohibido, el hom-bre regenerado , tambin por su per fecci ona da vol unt ad y e n posesinde su nous o intelecto divino, puede ingresar en el mbito eterno delSumo Bien y segn la Tradicin Hermtica como otras tradicionesiniciticas, tiene la suprema posibilidad de llegar a ser uno con Dios.

    De esta manera, mediante el heroicocombate de la piedad, el hombre realizado se ha liberado definitiva-mente de su prisin de tinieblas, es realmente libre y puede volver asu patria celestial.La inmvil Piedra Cbica de Punta, que contiene estas y otrassabias enseanzas en sus geomtricas formas, desde su cspide pare-ce decirnos: "este es el fin ltimo del proceso inicitico".

    OrlandoOrlando

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    TTEMPLARI:EMPLARI:tra storia e mitotra storia e mito

    FedericoFederico

    LL argomento "Templari" da qualche anno molto "dimoda". Penso quindi che ormai quasi tutti sappiamo di che sitratti: il primo esempio di un Ordine insieme monastico ecavalleresco (gi questo, pur suonando come una contraddi-

    zione in termini: "monaci armati", affascina la nostra mentein modo inconscio). La sua tragica fine, poi, fa sconfinare lastoria nella leggenda. Ben lungi dal volerne qui tracciare la

    storia in modo completo e definitivo (non basterebbero centolibri), vorrei piuttosto trattare l'argomento in un modo un po'diverso dal solito.Nato in Terrasanta intorno al 1118 -1120 (anche la data dellasua costituzione non ben certa) per iniziativa di un gruppo di

    nove cavalieri francesi guidati da Hugues de Payens al fine dipr ot eg ge re i pe ll egr in i cr is ti ani ne l lo ro vi ag gi o ve rs oGerusalemme, per i primi nove anni, di cui non si ha traccianelle cronache, se non nel racconto fatto dall'arcivescovoGuglielmo di Tiro (a loro poco favorevole e successivo di unacinquantina di anni) nella sua Historia hierosolomi tana , sisarebbero limitati a questo loro compito. Gi il "nove" (nume-ro evidentemente simbolico), sia nel computo dei membri, sianei primi anni del loro operato, dovrebbe far sospettare unanon chiara situazione. Nove: ben pochi per accollarsi l'arduocompito di proteggere le strade malsicure di Palestina, in unterritorio mal controllato dai Cristiani e soggetto alle temibiliincursioni dei Saraceni, briganti o guerrieri che fossero. Aquei nove "poveri cavalieri di Cristo" il re di Gerusalemme,

    Baldovino, concesse come sede un'ala del suo palazzo, dove latradizione narrava fosse sorto il Tempio di Salomone.Della loro attivit in quel primo periodo non resta alcuna trac-cia nella storia, se non fino al 1128 quando, dopo che sei diloro erano partiti in missione in Europa per ricevere un rico-noscimento ufficiale dalla Chiesa e per raccogliere aiuti e ade-sioni, al Concilio di Troyes venne approvata la Regola deiTemplari, aggiustata da San Bernardo. Allora solo in tre (sem-pre se vogl iamo dar credito ai racconti de ll 'a rcivescovo diTiro) sarebbero rimasti a proteggere i pellegrini lungo le peri-colose strade d'Oriente. Missione ancor pi ardua per s pochiuomini, sia pur ben addestrati e armati.Il Tempio divent in breve l'istituzione pi prestigiosa, poten-te, organizzata e ricca della sua epoca, prestando denaro anchea signori e regnanti, e ideando nuovi sistemi di produzioneagricola e nuove attivit finanziarie; fino alla definitiva perdi-ta della Terrasanta con la caduta di San Giovanni d'Acri, nel1291.All'alba di venerd 13 ottobre 1307 tutti i Templari di Franciavennero arrestati per ordine di re Filippo IV. Da l, anche perla debolezza del papa francese Clemente V, cominci la loropersecuzione in tutta l'Europa . Nel 1312, al termine del conci-lio di Vienna, il papa sospese l'Ordine (sospese, non sciolse)pe r "a ut or it ap os to li ca ". L' ul ti mo Ma es tr o de l Tem pi o,Jacques de Molay, venne arso sul rogo a Parigi nel marzo del1314. Pochi mesi prima era morto il Nogaret, perfido consi-gliere di Filippo il Bello re di Francia, persecutore dei

    Templari. Circa un mese dopo il rogo del Maestro, sarebbemorto in circostanze non del tutto chiare anche Clemente, ilpapa che ne aveva decretato la sospensione. Nell 'ottobre diquello stesso anno, tra atroci sofferenze, mor in seguito ad unmisterioso incidente di caccia anche re Filippo. Nel giro dipochi anni tutti i persecutor i fecero una brut ta fine .Come spesso accade nella Storia, la tragica conclusione diun'esperienza, invece di mettere la parola "fine" al discorso, lotraspone nel mito, rendendolo cos immortale. Esattamente ilcontrario di quello che avrebbero voluto i suoi nemici. Comeaccadde, per non discostarci troppo da quel periodo storico, aGiovanna d'Arco.Se quindi, alle piuttosto "oscure" radici dell'Ordine, si aggiun-gono le accuse rivolte ai Templari nel corso dei processi,

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    Hugues de Payens, (Lehmann Henry) 1841

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    la tragica fine e, soprattutto, le misteriose e spesso dramma-tiche sorti toccate ai loro persecutori, ce n' abbastanza perfar credere alla fantomatica maledizione dei Templari e atutti i, spesso fantasiosi, miti loro legati.Tutto questo premesso, possiamo tentare una ricostruzione

    "poco ortodossa" della missione del Tempio, senza caderenel banale? Tanto si gi detto che, tutto sommato, noncredo sia possibile aggiungere alcuna plausibile teorianuova.Sar comunque interessante rammentarne qualcuna.Nei primianni di attivit, pare che nessuno si fosse accorto dell'esi-stenza di quei Cavalieri cristiani. Neppure Folco di Chartres,il cronista ufficiale di re Baldovino di Gerusalemme e con-temporaneo di Hugues de Payens, se ne occupa. Allora, cosafacevano quei pochi Cavalieri, se nessuno aveva notato laloro presenza? E come mai re Baldovino aveva concesso loroun'ala del suo stesso palazzo, e proprio quella posta sopra lepresunte rovine de l Temp io di Salomone? Forse la loro realemissione era un'altra, segreta e inconfessabile? Secondo

    alcuni, la loro vera attivit consisteva nella nascosta ricercatra quelle rovine e (cosa che tra l'altro giustificherebbe laloro fortuna) avrebbero anche trovato qualcosa.Cosa?Il Graal, o addirittura l'Arca dell'Alleanza con le Tavole dellaLegge (secondo una teoria questa sarebbe stata nascosta inprofondi recessi segret i, scavat i sotto la Shet iyyah, la piet rasacra su cui Salomone l'avrebbe posta in origine, intorno al955 a.C. Questa pietra ancora conservata sotto l'anticaCupola d'Oro della Roccia, la moschea costruita da Omar nel638, dove un tempo doveva sorgere il Tempio. I Cavalieritemplari l'avrebbero collegata, scavando arditi sotterranei,alla loro sede, presso la moschea di Al-Aqsa). Ma forse,secondo diverse teorie, avrebbero trovato qualcos'altro, quali

    le conoscenze e i segreti che avevano permesso l'erezione delTempio e delle Piramidi, dalla cui comprensione sarebberoderivate le stesse grandi cattedrali, costruite (proprio nelcorso dell'esistenza dell'Ordine) in tutta Europa. Quindi,forse, avrebbero trovato non un tesoro, ma conoscenze chevalevano un tesoro (o anche di pi). In quest'ottica, quindi,anche l'architettura gotica, con tutte le sue rivoluzionarieteorie statiche e tutti i suoi significati allegorici e simbolici,sarebbe a buona ragione abbinabile alle conoscenze templa-ri .A questo punto le congetture si possono moltiplicare, fino anon aver fine. Anche la ricchezza e la potenza del Tempiopotrebbero essere spiega te, secondo al tre teorie , non tantocon le loro capacit lavorative o finanziarie, quanto con leloro conoscenze: sarebbero stati in grado di trovare la "pie-tra filosofale" ricercata dagli alchimisti, capace di trasforma-re i metalli in oro e di rendere l'uomo simile a Dio.Il fatto che il pi importante porto del Tempio fosse a LaRochelle, sull'Oceano Atlantico, cos come la ricchezzadell'Ordine in argento, oltre che in oro, potrebbero dimostra-re, secondo altri, i contatti regolari dei Templari conl'America latina, molto pi ricca d'argento che non l'Europa.Per non parlare che, secondo altri ancora, grazie ai contattitra i Cavalieri e la setta ismaelita degli Assassini, potesseconcretizzarsi un "piano" per superare le divergenze tra reli-gioni e culture diverse, fino a istituire una confraternita al difuori e al di sopra degli Stati e delle Credenze.

    Anche se nessuna prova esiste a favore di questa tesi (comedelle altre ipotesi che restano, fino a prova contraria, nell'am-bito della fantasia) ci piace accarezzare l' idea che qualcunopotesse, a quei tempi, aver desidera to (o semplicementesognato) la costituzione di un ordine mondiale basato sullatolleranza e sul rispetto reciproci.Quanto alle morti sospette dei persecutori, che seguirono latragica fine del Tempio, non occorre neppure dire che ce n'abbastanza per far sorgere sospetti di "maledizione" o di ven-detta da parte di probabili superstiti e, quindi, anche di unapossi bi le sopravvivenza, clandestina, del Tempio. Ma anche diquesto non esiste prova certa.Per la storia ufficiale l'esperienza del Tempio si conclude col

    rogo del suo ultimo Maestro conosciuto.Il resto un'altra storia.Ma, al di l della storia e della fantasia, al di l della realt edel mito, al di l dell'eroismo o della perversione, al di l diortodossia o eresia, al di l di santit o depravazione, al di ldell'economia, della politica e del potere, resta certa una cosa:la grande conoscenza dei Templari. Conoscenza decisamentesuperiore alla media per quell'epoca. Conoscenza che nonsempre facile spiegare.La conoscenza, e la capacit di usarla.

    FedericoFederico

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    Santo Graal - Edward Brune Jones 1857

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