I ILL RISVEGLIO RISVEGLIO INIZIAINIZIATICOTICOmisraimmemphis.org/files/33.pdfIl gallo rappresenta...

Anno XVAnno XV NovembrNovembre 2004e 2004N°. 1N°. 11 1

La presente pubblicazione non è in vendita ed è riservata ai soli membri del Rito. Stampato in proprio

Viene riportata anche in Internet, sul sito dell'Antico e Primitivo Rito Orientale diMisraïm e Memphis : www.misraimmemphis.org

IILL RISVEGLIO RISVEGLIO INIZIAINIZIATICOTICO

Antico e Primitivo Rito Orientale di MisraAntico e Primitivo Rito Orientale di Misraïm e Memphism e MemphisSovrano Gran Santuario Sovrano Gran Santuario AdriaticoAdriatico

SOMMARIOSOMMARIOPERSEVERANZA - Il S. . . G. . . H. . . G. . . - pag. 3

RIFLESSIONI SUL SIMBOLO - Bruno - pag. 4

L’ALCHIMIA (brevi considerazioni) - Rocco - pag. 6

LA TRADIZIONE (come capacità per ritrovarsi) - Pierdomenico - pag. 9

SPERANZA - Gianni - pag. 11

Saggi, dissertazioni, racconti, poesie fantastiche ed un pochino esoteriche

SETTIMO REGNO - Renato - pag. 13

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RedazioneDirettore Responsabile: Renato Salvadeo - via Bacchiglione 20 - 48100 Ravenna


intuizioni della conoscenza e conoscenza delle intuizioni

VVigilanza igilanza e e

PerseveranzaPerseveranzaIl S.Il S. .. .G.G.. .. .H..H. .. .G.G.. .. . .

NN el gabinetto di riflessione, sotto il simbolo del

Gallo c'è una scritta che non bisogna mai dimenti-care : " Vigilanza e Perseveranza ". Il gallo rappresenta l'annuncio del risveglio, il pas-saggio dal sonno alla veglia, rappresenta l'a-pertura degli occhi, la Luce, l'iniziodella Conoscenza. Vigilanza significa stare atten-ti, prestare tutta l'attenzionepossibile perché aprire gliocchi dopo uno stato disonno può essere peri-coloso, potremo vede-re intorno a noi esoprattutto entro dinoi un ambiente ter-ribile, un ambientedi ombre e di impu-rità varie e difficilida sopportare e dasuperare, un ambienteche sognavamo diconoscere pulito e nor-male e che, invece, nonconoscevamo per nullaprima dello sprazzo di luce,prima dell'apertura degli occhi.Con l'iniziazione comincia l'avvioverso la Conoscenza, inizia il cammino nel

Sentiero alla fine del quale troveremo la risposta atutte le domande, troveremo la nostra identità, tro-veremo la Verità, la vittoria sulla legge di gravità.Ma il sentiero è irto di ostacoli e di pericoli, costi-tuiti dalle molte impurità in mezzo alle quali ilnostro " Sé " è smarrito. La fatica ed i sacrifici perricercare il Sé nel nostro mondo interiore sonoimmani ed è forte il desiderio di smettere ognisforzo. Ma a questo punto interviene chiaro il ricor-do dell' avvertimento " Vigilanza e Perseveranza ".Una volta intrapreso il cammino sul sentiero dell'i-niziazione non è possibile ritirarsi senza subire duricontraccolpi le cui conseguenze si faranno sentirein questa ed in altre future prove. E' come se venis-se rotto un patto con il mondo dello Spirito e chis-sà quante generazioni dovranno scorrere prima diriformulare il patto infranto.L'umanità di oggi, con la degenerazione imperante,ci mostra come si è perduto ogni pudore rinnegandoe dissacrando i sacri valori tradizionali senza trova-re nulla di veramente degno per sostituirli.Rinnegata la Tradizione, l'uomo trova dinanzi a séil Nulla che cerca di riempire con scoperte scienti-fiche che gli rendono la vita sempre più difficile

ostacolandogli sempre di più lo svolgimen-to della sua vita. Perseveranza !

La Massoneria ci avverte, nelmomento della stanchezza e

del dubbio, di non molla-re, di andare avanti, di

perseverare. E cisovvengono in quelmomento le paroledel Fratello Gesù,Grande Iniziatodi Galilea, " bus-sate e vi saràaperto, chiedetee vi sarà dato.Insistete, Fratelli

e Sorelle, conti-nuate ad insistere,

perseverate ed otter-rete la vittoria sugli

ostacoli, sulla fatica, suisacrifici.

Il S.Il S. .. .G.G.. .. .H..H. .. .G.G.. .. . .

ILIL RISVEGLIO INIZIARISVEGLIO INIZIATICOTICO

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RRIFLESSIONIIFLESSIONISULSUL

SIMBOLO SIMBOLO Bruno Bruno

OO ccorre ammettere che accanto al conoscere

sensibile esiste una conoscenza razio-nale con i rapporti che intrattiene con ilconoscere simbolico.Il simbolo è l'elemento mediatore tra laconoscenza sensibile e quella razionale.La conoscenza è sempre un'intuizione,una presenza immediata dell'oggettoallo spirito, come tale inseparabile dal-l'oggetto e in alcuni casi trasmissibile.Già a livello della conoscenza sensibi-le, la prima e fondamentale funzionedel simbolo è quella rammentativa,mediante cui le intuizioni sensibili ven-gono rievocate.Anche le intuizioni ideali della cono-scenza razionale non vengono suscitatemediante la presenza dei corrispondentioggetti sensibili, ma per mezzo dei sim-boli: l'intuizione stessa viene fissatadalla composizione dei simboli primiti-vi fondamentali.L'intuizione dell'unità è un atto sinteti-co, qualitativamente non riducibile aisuoi precedenti psicologici. Non si trat-ta tuttavia di un'unità immediatamentedata nell'atto stesso che ne sono dati ifattori, ma del risultato d'una attivitàspirituale che richiede uno sforzocostante. Il simbolo è l'intuizione sensibile desti-nata appunto a fissare e risvegliare l'in-tuizione dell'unità (cfr. Platone ).Tramite la mediazione del simbolo c'èdunque consentito elevarci all'intuizio-

ne di una realtà più unitaria e universale; il simbo-lo, allora, è anche trasmettitore delle conoscenze edella loro economizzazione: esso rappresenta unaspecie di corporeità dell'idea, il veicolo sensibileper cui è possibile il passaggio dell'idea da indivi-duo ad individuo ed il suo perpetuarsi nellaTradizione collettiva. Inoltre, rimediando alla debo-lezza della nostra intelligenza, i simboli mantengo-no a disposizione dello spirito un gran numero diintuizioni, divenendo così intuizioni in potenza.Di qui l'importanza del ricorso all'immagine analo-gica: attraverso alle vuote formule delle parole sileva allora la visione intuitiva del contenuto con-cettuale, una conoscenza tanto più efficace e perfet-ta, quanto più comprensiva e profonda è questavisione.


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De Hooghe, geroglifici o simboli degli antichi - Amsterdam, 1744

Il sapere considerato in rapporto al suo fine ultimo:la conoscenza dell'Assoluto, conserva un carattereeminentemente simbolico.Ecco che i simboli che la Nostra Massoneria ci ponea contemplazione ci portano a considerare l'identità

di essere e coscienza: la forma fondamentale e uni-versale dell'essere è l'essere per la coscienza.Forma che ha unificazione sintetica di molteplicità(oggetto ) e unità (soggetto ) nella coscienza: ilconoscere è un essere, un vivere, un agire, un venirmeno della separazione fra senso e intelletto, è ilsuperare la contraddizione tra permanere e mutare.Tutto ciò significa che il nostro spirito nelle sintesipiù alte del pensiero crea partecipando alla vitadello SPIRITO, unifica confondendo se stessonell'Unità profonda delle cose: ma in questa parte-cipazione ad una creazione sovrumana risiedeappunto la sua attività più alta, in questa unione conla Ragione Universale sta la sua libertà.

Bruno Bruno


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Creazione di un mandala,a cura di monaci tibetani

Mandala tibetano

LL’’Alchimia Alchimia (br(brevi considerazioni)evi considerazioni)

Rocco Rocco

FF ra i ricordi dell' infanzia ho i racconti di maghi,

streghe, alchimisti ecc, accomunati sia dalla vi-sione di strani vestiti che dall' uso di improbabiliingredienti quali: polvere di liocorno, cuori di ro-spo, sangue di drago ecc; il tutto accompagnato dafilms che raccontavano di un Medio Evo fasulloquanto spettacolare. Più tardi mi fu raccontato che imaghi erano personaggi inesistenti come gli gnomi,i folletti , gli elfi ecc; vicini a loro erano gli strego-ni e le streghe, in genere dei poveri mentecatti,alcuni dei quali si approfittavano dell' ignoranza delpopolo minuto per vendere i loro servizi; quando hoiniziato a leggere gli storici marxisti ho imparatocome maghi, stregoni ecc. fossero il frutto dellacultura delle classi subalterne e come tali forme dicredenze rappresentassero una sorta di ribellionecontro le classi dominanti .Il discorso si faceva più complesso quando si parla-va di alchimisti, in questo caso da parte di molti, fuoperata una sorta di salvataggio attraverso una spie-gazione razionale: si trattava di apprendisti chimici,un po' rozzi e confusi come tutti i pensatori medioe-vali, ma comunque degli anticipatori del progressoe della scienza moderna .Col tempo e 1' esperienza ho capito che 1' Alchimiaè una metafora: una strada attraverso la quale1'Uomo del Medio Evo cerca di sfuggire alla suacondizione di " caduta " per reintegrarsi in abitantedel Paradiso Perduto .Come in tutte le metafore il significato manifestatoha uno stretto rapporto con il significato sottostan-te e il messaggio che trasmette è reale .Pertanto 1' Alchimia è una strada che porta alla tra-sformazione della materia prima per togliere le sco-rie e portare alla luce il tesoro nascosto; ma ciò nonriguarda gli elementi minerali insiti nella natura

bensì la trasformazione ha per oggetto il SE nasco-sto all'interno di ogni Uomo e le operazioni indica-te sono il mezzo per percorrere la strada della rein-tegrazione .L' Alchimia è una strada particolare, distinta dallealtre che 1' Uomo può percorrere per cercare dirisvegliare 1' anelito Divino che racchiude nel pro-prio SE .Molte sono le strade che “portano a Roma” (anchese a volte le differenze sono più apparenti chesostanziali), mentre ne percorre una 1'Uomo diDesiderio giunge ad un colle che si eleva a pochedecine di metri dal suolo e che pure è sufficiente amostrargli il cammino percorso e a mostrargli lealtre vie attraverso le quali si può giungere al colle.


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J.I.Hollandus, Chymische Schriften, Vienna - 1773

Forte delle esperienze superate Egli dalla posizioneraggiunta "riconosce" le particolarità che carat-terizzano le diverse strade che conducono al colle;Egli può, se lo vuole, attraverso un "immaginario"viaggio a ritroso scendere dal colle e ripercorrealtre strade che il percorso iniziale gli aveva fattotrascurare .Il percorso "immaginario" poiché è visionato dal-l'alto, è facile da percorrere, poiché chi guarda dal-l'alto vede gli ostacoli che presenta la strada da per-correre , i pericoli da evitare, i labirinti che condu-cano ad un percorso ingannevole .Fare questi percorsi "immaginari" serve per acqui-

sire una miscellanea di conoscenze che è indispen-sabile assumere per scalare gli altri colli che si sus-seguono al primo .L' esperienza quotidiana c'indica come le varie vieche conducono al colle siano una sorta di "percorsonatura" in cui colui che procede nel percorso silibera delle tossine ed è quindi in grado di assapo-rare odori, sapori, suoni ecc; oltre che ricevere unimmediato beneficio colui che segue questa via sisente sempre più in armonia con la natura; ad esem-pio, i rumori non solo dopo il "percorso natura"sono percepiti in maniera più nitida, ma si riesce adare un significato agli stessi attraverso le diverse

modulazioni, esse ci indicanoil senso di gioia o di pericolo,di paura o di caccia, ecc.(naturalmente questo esempiopuò essere applicato a tutti inostri sensi), la miglioreconoscenza della realtà saràquindi in grado di modificareal meglio i nostri comporta-menti ed armonizzarli con lanatura .Lo stesso avviene in un per-corso spirituale che conduceal colle; con la liberazionedelle scorie le nostre perce-zioni e 1'intuizione si poten-ziano e ci permettono di cono-scere meglio noi stessi, glialtri e la Natura e di vivere inarmonia con il tutto.Come i diversi "percorsi natu-ra" pur concorrendo a produr-re gli stessi benefici, svilup-pano facoltà diverse a secondadel territorio in cui avvengono(mare montagna, palude, pia-nura ecc ); cosi le diverse viespirituali creano sensibilitàdiverse proprie di ogni per-corso . Quindi i percorsi"immaginari" dal colle rag-giunto servono a fornirciquelle sensibilità che il per-corso intrapreso inizialmenteci aveva impedito di coltivare.


7Figurarum Aegyptiorum Secretarum, XVIII sec.

Ritornando al nostro argomento originario:1'Alchimia, mi sento di affermare, che essa rappre-senta una delle tante vie che conducono al primocolle e che sviluppa una sensibilità legata allascomposizione e ricomposizione degli elementi pri-mordiali attraverso un percorso chiamato appuntoalchemico .Per le considerazioni fin qui svolte appare quindievidente che non sono le capacità o le conoscenzetecniche che permettono di avanzare su questa stra-da, ma al contrario le conoscenze tecniche e i risul-tati pratici sono la riprova di una crescita sul pianospirituale .Ciò conferma la differenza che esiste fra laconoscenza tradizionale e la conoscenzaprofana .La differenza fra i due tipi di conoscenzanon è data dai risultati, che a volte posso-no apparire simili, ma dall' operare laprima in armonia con la natura e la secon-da strumentalizzando e violentando laNatura stessa .Questa è una differenza di non poco contoanche in considerazione che chi opera inarmonia con la Natura accresce, attraversole leggi dell' armonia e della similitudine,la sua conoscenza del S...A... D...M... e delSuo disegno della creazione .Fine degli iniziati è quello di armonizzareil proprio comportamento con il DisegnoDivino quindi è necessario sforzarsi diconoscerlo per dare un fine al camminoche si percorre; un mezzo di armonizzazio-ne e contemporaneamente di crescita èanche mantenersi in contatto con quelleForze Immateriali che più di noi sono vici-ne al S...A... D... M... con opportuni ritisvolti correttamente e con la consapevolez-za di agire in un "terreno" Sacro .Proprio attraverso tali mezzi i GrandiIniziati partecipano in un certo qual modoalla stessa Creazione (Perlomeno intesa nelsuo divenire perenne).Quindi è evidente che gli alchimisti, più diogni altro iniziato, hanno la possibilità disentirsi una sorta di Faber delS...A...D...M..., infatti più si addentranonei loro antri oscuri per scomporre e ri-

comporre la materia prima ( Sempre in nuoveforme) Io sono ciò che tu eri, Io sarò ciò che sei;essi creano un solido ponte di marmo fra 1' umani-tà dolente e il Creatore .Perenne ricostruzione della Croce che fece di Gesùdi Nazareth il Grande Iniziato.

RoccoRocco


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De Alchimia, Leida, 1526

LLa tradizionea tradizione(come capacità di ritr(come capacità di ritrovarsi) ovarsi)

PierdomenicoPierdomenico

CC he cosa intendiamo quando parliamo di

Tradizione?

Traditio l’atto ( quindi azione) di tradere ha il signi-ficato di consegnare e trasmettere una memoria, unanotizia, un insegnamento, tradere significa ancheper l’appunto insegnare, sia a parole che in formascritta.

Vi è da considerare che la preposizione trans indica“l’andare oltre” con un riferimento quindi dellapossilità di andare “al di là” dei limiti temporali,fisici e soggettivi,ovvero dei limiti dichi possedendo cono-scenze e saperi le pro-mani e non rimanganoimprigionate dallamemoria o dalla pro-tervia della conoscen-za come potenza.

Per noi è solo questoil significato che pos-siamo dare alla paro-la?

O invece nell’iniziatola tradizione nonassume, in quantotale, altro dal signifi-cato profano per met-terne in rilievo ilvalore simbolico?

Non è certo un casoche l’iniziazione rap-presenti il momento in

cui si dovrebbe annullare la propria personalità, lapersonalità di chi sta al di fuori del tempio, pernascere a nuova vita ed iniziare quel percorso periniziare ad acquisire una personalità tradizionale.

Quella personalità che sappia vedere laddove sinasconde il vero, sappia andare “ al di là della nudae vuota parola, per percepire con l’intuito e l’intel-letto della coscienza e della virtù la verità celata.

Quella verità che in primis dovrebbe cercare in sestesso da quando, nel buio del gabinetto di rifles-sione, ancor prima di essere accettato, si trova difronte a quelle domande e a quei simboli, che loaccompagneranno per tutta la vita.

Egli è chiamato a superare delle prove, le primedella nuova vita; dimostrando di avere qualità suf-ficienti per superarle” conquista” la possibilità diabbandonare il peso dei metalli e degli inutili orpel-li del culturale per cercare di far vibrare sensidiversi da quelli materiali.


9Scuola d’atene - Palazzi vaticani, stanza della Segnatura

Raffaello 1510

La trasmutazione a fuoco lento, ancora simbolica-mente presente nel gabinetto, dal piombo all’oronel nostro cuore (atanor) può portarlo a trovare(ritrovare) la verità

Quella verità velata ma presente, sempre esistente;nascosta agli occhi di chi non vuol vedere, di chinon sa vedere.

Riuscire a sperare la morte, riuscire ad “andareoltre”, riuscire a collegarsi, con la tradizione sim-bolica, in uno stato di superamento del tempo, percollegarsi, a confondersi, ad essere un tutto uno in

un tempo senzatempo.

Per questo la ricercadel tempio interiore,del se, la ricerca delvero nostro essere,per recuperare quelfilo interrotto dallacupidigia, dall’orgo-glio, dalla superbiadegli uomini chescientemente hannodeciso di scollegarsidall’Uno per diversi-ficarsi.

Occorre superareprove faticose; solosuperandole potrem-mo andare “al di là”.

E queste prove, percaso o per destino, letroviamo tutti i gior-ni anche quando citroviamo all’internodelle colonne e ri-tualmente ci colle-ghiamo a diver-se/uniche sensibili-tà/essenze; quell’at-to quindi, non può enon deve essere soloritualità della formache altrimenti vanifi-

cherebbe ogni forzo, ma “sacralità” nel gesto, nellamente e nel cuore.

PierdomenicoPierdomenico


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La ruota del destino - Walter Crane , 1882

SSperanza peranza GianniGianni

II n questo tempo nel quale la vita di un uomo pare

non avere alcun valore, in questo tempo nel quale ilRispetto, l'Amicizia, l'Amore, sembrano parolesenza significato, l'uomo, che ricerca in se la veri-

tà, l'equilibrio dei vizi e delle virtù, la spinta versoil Bene, verso l'Armonia Assoluta, amore in sensocompiuto, trova gli stimoli per compiere nel suopersonale Atanòr la distillazione alchemica che loporterà alla conoscenza del sé ed al riconoscimentodegli altri.

Azioni compiute in silenzio, in assenza di odio e divendetta che permetteranno all'Iniziato di interagirecon il mondo circostante attraverso l'esempio.

Esempio che, attraverso la Ricerca, coniugaBellezza e Forza, Maschile e Femminile, Bianco eNero, Sole e Luna nel tentativo squassante e dolo-roso di sfiorare attraverso la Liberazione dalle curedella Materia, la Giustizia. Valutazione impersona-le, senza coinvolgimenti, neutrale, al di là del

tempo e dello spazio;compimento dell'Armo-nia nella speranza diavvicinarsi all'immortali-tà ed alla perfezionedella Luce Divina.E così, forse, aiuterà glialtri. Proprio con l' Esempio,che è anche disinteresseed immane e sovrumanoe doloroso Sacrificio aritrovare la giusta via,dove Fede e Speranza eCarità saranno parolevive.

E per far questo non iltempo umano deve essereil paradigma utilizzatoma il tempo dell'Inef-fabile e dell'Inconosci-bile in una comunione dispiriti liberati dalla catti-vità tellurica che vibranoinsieme grazie alla scin-tilla divina che brillapotentissima in ognunodi Noi, novelli AdamKadmon.Ma l'esempio continuatutta una vita…............è


11La Speranza - George Frederick Watts, 1886

insegnare senza insegnare, è Amore che non chiede,è speranza rigiocandosi tutto nel continuo diveniredella coscienza.Una coscienza che oggi brucia per l'orrore e lapaura di ciò che accade attorno a noi e per l'indiffe-renza e la capacità di ruminare e digerire la violen-za, la prevaricazione, la menzogna come se nullafosse.Chi cerca o ricerca, sa che la meta è la stessa anchese ci sono differenze di tradizione.Ma la durezza della quotidianità è talmente alta daconsumare come si consuma un esile candela.Una battaglia quotidiana con se stessi e gli stimolinegativi di ogni attimo. Una guerra senza quartierealla quale è necessario partecipare ed a volte schie-

rarsi e combattere sapendo che il giusto ela giustizia non sono di questo mondo, eche l'amore e l'armonia vanno costante-mente perseguiti e ricercati, che laLibertà è il bene più importante che ci èstato donato da Dio per imparare a sce-gliere, a ricercare, a riconoscere lo scopodella nostra Esistenza.

Il Maestro

Insegnare è un'arte, un talento.Significa essere capaci di ascoltare Significa essere capaci di donare con dis-interesse Amore.Significa essere capaci di scegliereSignifica essere capaci di stimolare

Insegnare è dare felicità nel fare espe-rienze.E' capacità di creare curiosità, ricerca,crescita.E' dimostrare onestamente umiltà.E' esprimere giustizia: assoluta neutrali-tà, che è distacco e senso della Libertà.

Insegnare è equilibrio: profonda cono-scenza di se.Significa conoscere l'importanza deldubbio per una continua dinamica acqui-sizione di Conoscenza.Significa considerare una polifonia diopportunità.

Insegnareè Luce, Saggezzaè Calore, Amoreè Nutrire, Crescereè Accettare di imparare dai discepoli

Insegnare è uno scambio.Insegnare è Trasmettere una vibrazione.

E' creare

GianniGianni


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Il Maestro di scuola - Renè Magritte, 1954

SSettimo rettimo regno egno RenatoRenato

. . .M. . .M orbide realizzazioni architettoniche.

Piacevoli policromie, tra le quali il verde smeraldosi evidenzia con varianti tendenti allo zaffiro azzur-ro. Armoniche composizioni musicali, eseguite informazioni corali. Profumi raffinati; sapori delicati; flussi d’ariacalda ed umida che avvolgono e penetrano contem-poraneamente, generando sensazioni di sicurezza. La notte ed il giorno si equivalgono, le passioni siaddolciscono, lo spirito ed il corpo esaudiscono lerispettive esigenze, senza prevaricarsi. La vita e la morte fanno parte dello stesso insie-me...

Inizia così uno strano papiro che alcuni ricercatorihanno trovato, mentre indagavano su quanto erastato scritto, in merito alle leggende riguardantimisteriosi dodici regni esterni, altrettanti regnantiinterni, e molte altre cose bizzarre.Questo documento sembra riferirsi al settimo tra idodici ipotetici regni posti su una grande orbita cir-colare esterna.Lo scritto, molto rovinato, continua in questo modo:

...Le sue emanazioni radianti, da sempre,

interagiscono con quelle provenienti dai troni delleorbite interne e con le altre dell'orbita esterna.

Particolari effetti, però, sono provocati dagli scam-bi con la signora della bellezza e dell'amore e conil cupo signore dalla falce tagliente. Ciò avvienespesso, così i piatti della grande bilancia si muovo-no, i valori sembrano alterarsi, mentre tutto si tra-sforma, si adatta, si rigenera per ritornare in unequilibrio nuovo ma contemporaneamente origina-le. L'alleanza ed il conflitto si compensano perfetta-mente, producendo effetti che determinano il conti-nuo spostamento dell'ago di riferimento da unpunto all'altro della scala dei valori positivi enegativi, affinché tutto possa ricomporsi all'internodella sfera, ove la legge del regno impedisce ildivenire dell'eccesso.


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SSaggi,disseraggi,dissertazioni,tazioni,brbrevi racconti, evi racconti,

poesie fantastichepoesie fantasticheed anche ed anche

un pochino esotericheun pochino esoteriche

Bilancia - tecnica mista - Soldati Isabella, 1980

Le manifestazioni vitali, esistenti al centro delleorbite, nella condizione tridimensionale, subisconoquesti avvenimenti con il ricevimento di un marchioindelebile, che le accompagna e condiziona pertutto il periodo della loro rappresentazione tempo-rale.Organi di filtraggio e di eliminazione delle scorie,apparati riproduttori, guaine di contenimento deifluidi vitali, parte dei sistemi di difesa, struttureportanti e di rivestimento, unitamente a tanti altrielementi strutturali, sono costruiti ed organizzatisecondo le direttive impartite dalle leggi di questoregno e dai due signori...

Nella riproduzione del grande libro sacro, che nontutti conosciamo, ma che comunque ha avuto unacerta diffusione, sembra sia scritto che non ci siaalcuna possibilità di evitare queste regole.Nel testo originale, però, in possesso ai guardianidel tempio, sembra vi sia una pagina segreta chepuò essere trovata e letta solo da coloro che riesco-no a trovare il tempio ed a farsi aprire le porte.

Una porzione quasi illegibile di quella che potreb-be essere una trascrizione di tale pagina, ritrovataassieme al papiro, riporta quanto segue:

“Ogni figlio dei regni dovrà e potrà trovare la suastrada.I figli del settimo regno che dopo aver eplorato leprofondità dell’abisso, abbiano percepito qualchecosa oltre le orbite esterne, come i figli degli altriregni, dovranno osservare attentamente i simbolidelle loro origini, della loro forza e del loro desti-no. Lì troveranno le catene, lì scopriranno le chiavi egli strumenti per distruggerle.Di lì incomincerà il vero viaggio”

I nostri ricercatori hanno scoperto che per essi, percompiere tale ricerca, dovrebbe esistere una chiavescritta e sonora che ad una prima osservazione sem-bra vibrare rappresentando il numero sette ma chepoi ad un’analisi più attenta sembra contenere uncuore pulsante, rieccheggiante un fuoco mistico,

divino e l’affermazione diun patto, di un giuramento.Essa è celata dietro un’al-tra chiave rappresentate,forse, una libra. Non hanno però anche sco-perto come utilizzarla equindi neanche a qualeaccesso può permettere;sembra infatti che talepossibilità o facoltà d’uti-lizzazione sia riservatasolo ai figli del settimoregno.

Non sappiamo altro, per-ché tutti i ricercatori, dopoaver annunciato di essereormai alla soglia di sco-perte incredibili, si sonoresi introvabili e con essi irisultati dei loro ultimiesperimenti.

RenatoRenato


14Crono, particolare della Caduta dei giganti - Venezia

Filippo Longhi , 1734

Tutti i racconti, i saggi, le poesie, i disegni che le Sorelle ed i Fratelli vor-ranno proporre, potranno essere inviati a:

Renato Salvadeo - via Bacchiglione 20 - 48100 Ravennae-mail : [email protected]

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intuizioni della conoscenza e conoscenza delle intuizioni

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