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RISTRUTTURAZIONI E PIANI DI RILANCIONAPOLI 14 DICEMBRE 2011

AIOP CAMPANIAA.R. COMPAGNIA ITALIANA DI AUDITING E REPORTING SRL

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IL FATTORE “TEMPO”

NEI PROCESSI DI RISANAMENTO GIOCA IL RUOLO

FONDAMENTALE

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comportamenti comuni, ma dannosi ....

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Comportamenti virtuosi ....

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Le tipologie di crisi d’impresa:

• Crisi finanziaria;

• Crisi economica;

• Crisi mista.

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Elementi di successo del risanamento:

• Consapevolezza imprenditoriale • Adeguata assistenza di esperti della crisi aziendale • Rapidità e risolutezza • Attenzione alle persone • Comunicare adeguatamente e con efficacia

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Le fasi del processo di risanamento:

• Diagnosi della situazione di declino o crisi; • Gestione dell’emergenza; • Redazione del business plan; • Verifica e implementazione dei rapporti con gli

stakeholders; • Gestione del processo di risanamento per il tempo

necessario.

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Favorire la sopravvivenza aziendale

Limitare i comportamenti opportunistici

Minimizzare costi e tempi di intervento, massimizzando i rimborsi ai creditori

Evitare la perdita di posti di lavoro

Finalità del risanamentoI piccoli creditori (e i fornitori non abituali) hanno poco interesse a salvare l’impresa: se il loro credito è alto minacciano il FALLIMENTO ed optano per la DISCONTINUITA’

I grandi creditori (e i fornitori abituali) hanno più interesse a salvare l’impresa: essi sopportano sacrifici e optano per la CONTINUITA’

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Il team della ristrutturazione:

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ADVISOR (A.R. SOCIETA’ DI REVISIONE)

PROFESSIONISTA ATTESTATORE

MANAGEMENT DELL’IMPRESA

CONSULENTI DELL’IMPRESA

Nominato dall’azienda Amministratore UnicoCdAProprietà

CommercialistiavvocatiAltri consulenti

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Il piano di risanamentoIl piano di risanamento è il documento che formalizza un percorso di turnaround.

Si compone dei seguenti elementi: • Piano industriale;• Piano economico; • Piano finanziario con prospetto dei flussi totali di cassa. • Obiettivi dell’action plan (pianificazione del risanamento): • Identificazione della strategia; • Negoziazione e presentazione della proposta di ristrutturazione/risanamento

con i vari interlocutori (in particolare i creditori); • Messa a punto del piano ed esecuzione degli interventi e adempimenti

previsti

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Fattori di successo di un piano:

• Raccolta dei dati di partenza relativi all’impresa;• Individuazione delle cause della crisi e analisi

economico-finanziario; • Attenta formulazione delle ipotesi. • Raggiungimento degli equilibri economico-finanziari

in 3/5 anni; • Predisposizione del piano industriale, economico e

finanziario e del Cash Flow;

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Esistenza di mercato e prodotto

Esistenza di finanza ponte Tempestività dell’intervento

Capacità di “comunicazione” con i creditori

Condizioni del risanamento e di ritorno all’equilibrio

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E’ una condizione ma può essere anche un risultato-obiettivo del risanamento: ottenere/migliorare la liquidità aziendale P

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Il piano attestato di risanamento: le caratteristiche

Strumento di risoluzione della crisi, volto a ripristinare l’equilibrio economico-finanziario dell’impresa tale da garantire continuità aziendale (migliorare liquidità) e rispetto delle obbligazioni sociali

Previsto all’art. 67 legge fallimentare: non è una procedura concorsuale, è strumento di regolazione privatistica della crisi

Non è consensuale ex lege ma è sempre opportuno sottoporlo ai creditori sociali

La sua ragionevolezza deve essere attestata da un professionista indipendente: il parere dell’esperto è indispensabile per la credibilità ed effetti giuridici del piano

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Le soluzioni della crisi previste dalla normativaLa nuova legge fallimentare salvaguardia il valore delle impreseIl legislatore si è impegnato nell’approntare procedure che preservino l’impresa evitando che situazioni di crisi possano degenerare nell’insolvenza irreversibile. A tal fine sono disciplinate tre forme di accordi di ristrutturazione destinati a favorire il superamento delle difficoltà economiche e la continuazione dell’attività:

• Piano di Risanamento (ex Art. 67 L.F.)• Accordi di ristrutturazione (ex art. 182 Bis L.F.)• Concordato preventivo

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Piano di risanamento ex art 67 L.F.• Soluzione negoziale alla crisi che vuole evitare l’azione

revocatoria• Non ha requisiti ex lege• Può riferirsi ai soli creditori indispensabili e strategici per il

risanamento ed il riequilibrio dell’azienda in crisi• Certificato da un revisore contabile o da un professionista

nominabile curatore• Premia l’imprenditore che prende tempestivamente

l’iniziativa• Non necessita di accordi coi creditori o con l’autorità

giudiziale• Contenuto vario ed atipico• Unici elementi essenziali:

• Superamento della crisi e riequilibri finanziario dell’azienda• Dichiarazione delle azioni che ne consentono il raggiungimento

• L’ottica deve essere di continuità aziendale e non liquidatoria

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Chi può utilizzarlo?

L’imprenditore commerciale “non piccolo” ai sensi dell’art. 1, legge fallimentare:

- che si trovi in “difficoltà” (crisi finanziaria, economico – finanziaria reversibile)- che voglia proseguire l’attività d’impresa

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Può essere utilizzato anche dalle imprese in liquidazione come strumento che favorisca il ritorno a condizioni di equilibrio e consenta la revoca della liquidazione

“temporanea difficoltà” con concrete prospettive di recupero e di ritorno

all’equilibrio

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Gli effetti giuridiciGli atti e i pagamenti posti in essere in esecuzione al piano sono esenti da revocatoria in caso di successivo fallimento dell’imprenditore che ha predisposto il piano

L’esenzione da revocatoria richiede 2 condizioni:

1. Il risanamento dei debiti ed il ripristino dell’equilibrio finanziario dell’impresa

2. La presenza di un’attestazione di ragionevolezza con giudizio su fattibilità del piano

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La redazione di un piano attestato facilita il percorso di risanamento e dà garanzia ai creditori che prestano

“fiducia” all’impresa da risanare

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Il contenuto

Il piano attestato di risanamento deve comprendere:

• il piano industriale (commerciale, della produzione e degli investimenti)

• il piano di ristrutturazione dei debiti pregressi• il piano delle fonti finanziarie a supporto del risanamento• le proiezioni economico-finanziarie (conto economico

previsionale, piano finanziario e stato patrimoniale previsionali)

E’ un vero e proprio piano di turnaround con esplicitazione dei rischi e delle criticità del risanamento

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La Best practice nella redazione del piano

Il piano di risanamento deve rispettare i seguenti requisiti:

Chiarezza/attendibilità fonti per verifica congruità Durata massima (in genere non superiore a) 5 anni Messa in esecuzione previa ricapitalizzazione in presenza di

“perdita del capitale” Misurabilità e verificabilità parziale del piano (milestones) Eventuali garanzia in esecuzione al piano soltanto a copertura

di debiti per nuova finanza

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L’attestazione del piano

Elemento formale e sostanziale indispensabile perché il piano di risanamento produca effetti protettivi dai rischi di revocatoria in caso di fallimento

E’ un giudizio circa l’idoneità del piano a consentire il risanamento nell’orizzonte temporale previsto

E’ uno strumento di tutela dei creditori

Ha la struttura di relazione giurata di verifica circa la fattibilità di un piano già predisposto

Deve avere data certa

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… il piano attestato può essere strumento per ottenere e/o

migliorare finanza?

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Piano attestato e (miglioramento) finanza aziendale

Il piano attestato è uno strumento anti crisi finalizzato (anche) al miglioramento delle condizioni di liquidità dell’impresa

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• OBIETTIVO del piano: ritorno all’equilibrio e quindi

miglioramento condizioni di liquidità

• STRUMENTO per raggiungere l’obiettivo:

- immissione di nuova finanza/ricapitalizzazione (soci o terzi)

- ottenimento di finanza ponte (banche)

- consolidamento debiti, stand-still, (banche)

Attenzione però:

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Accordi di ristrutturazione ex art 182-bis L.F.(CENNI)

Tramite tale istituto, l’imprenditore commerciale in crisi mira a ridurre la propria esposizione debitoria• L’esecuzione dell’accordo comporta l’integrale pagamento dei creditori ad esso estranei

• L’accordo è concluso con l’approvazione del 60% dei crediti, accompagnato da una relazione del professionista che ne certifichi l’idoneità. Pag

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Accordi di ristrutturazione ex art 182-bis L.F.

• Contenuto-tipo dell’accordo:• Non precisato dalla legge• Ha per oggetto, nella prassi:

• Dilazioni di pagamento• Abbattimento degli interessi• Cessione di beni ai creditori• Rinunce a posizioni creditorie• Acquisizione di nuove garanzie in favore dei creditori

• Vanno allegati:• Relazione aggiornata sulla situazione patrimoniale economica e

finanziaria dell’impresa• Stato analitico dell’attività• Elenco analitico dei creditori e titolari dei diritti reali o personali• Relazione del professionista sull’idoneità dell’accordo

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Grazie per l’attenzione

“In cinese la parola crisi è composta di due ideogrammi:

uno rappresenta il pericolo, il secondo rappresenta l’opportunità”

John F. Kennedy –35°presidente degli Stati Uniti

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Il presente documento viene consegnato esclusivamente per fini divulgativi. Esso non costituisce riferimento alcuno per contratti e/o impegni di qualsiasi natura. Per ogni ulteriore chiarimento o approfondimento Vi preghiamo di contattare:

Vito Menna T.:  081.787.74.16 – 081.787.76.63M.: [email protected] web:      www.auditing-reporting.com