Rischio Radon: caratteristiche, tecniche di monitoraggio, prevenzione e protezione
-
Upload
geosolution-srl -
Category
Environment
-
view
211 -
download
0
description
Transcript of Rischio Radon: caratteristiche, tecniche di monitoraggio, prevenzione e protezione
RISCHIO RADONCARATTERISTICHE, TECNICHE DI MONITORAGGIO E PROTEZIONE
GEOSOLUTION S.r.l. – SOCIETÀ DI INGEGNERIA
Offre ai propri Committenti, pubblici e privati, un valido ausilio per il trattamento e la risoluzione delle problematiche che, a vario titolo, interessano l’ambiente ed il territorio, dall’ambito progettuale a quello
operativo di cantiere.
Principali settori di intervento:
Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente, Sicurezza ed EnergiaProgettazione impianti trattamento acque meteoriche
Studi idrologici e di compatibilità idraulicaBonifica siti contaminati
Screening e Valutazioni di Impatto AmbientaleModellazione geologica - Geotecnica - Geotermia
www.geosolution.it
La sinergia di professionalità specializzate in ambiti distinti garantisce un approccio metodologico completo, in grado di fornire esaustività e flessibilità di intervento, sia nel
campo pubblico che in quello privato
Le prestazioni di GEOSOLUTION sono mirate ad assicurare al Committente il miglior risultato nel minor tempo, cercando di soddisfare anche le richieste più esigenti
con un servizio “tutto compreso”con un servizio “tutto compreso”
I servizi di Geosolution ricoprono i seguenti macro-settori:
Ingegneria ambientale Consulenza ambientale Geologia applicata Consulenza aziendale
INTRODUZIONE
Premessa
Le sorgenti di radioattività naturale rappresentano la piùimportante fonte di esposizione alle radiazioni ionizzantidella popolazione e di alcune categorie di lavoratori
Il gas Radon è considerato il contaminante radioattivo piùpericoloso negli ambienti chiusi e, a livello mondiale, si stima
Valori elevati di Radon all’interno di abitazioni e luoghi di lavoro possono portare a
riflessi sanitari non trascurabili: il problema Radon non può essere ignorato dalle
politiche di prevenzione
pericoloso negli ambienti chiusi e, a livello mondiale, si stimache sia responsabile di quasi il 50% dell’esposizione dellapopolazione alle sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti
L'inquinamento da Radon è di origine naturale; il suo livello è legato alla presenza ealla concentrazione di minerali radioattivi naturali nella crosta terrestre, da cui vieneoriginato per decadimento
GAS RADON
Caratteristiche dell’elemento
Il Radon è un gas nobile (quindi inerte), inodore eincolore, solubile in acqua; viene generato in seguito aldecadimento radioattivo del Radio, a sua volta derivanteda Uranio e Torio
Viene generato all’interno delle rocce, in funzione della
La catena di decadimento è piuttosto complessa ecomprende molteplici isotopi progenitori e figli
235U 231Th 227Th 223Ra 219Rn 215Po 211Pb 211Bi 211Po 207Pb
232Th 228Th 224Ra 220Rn 216Po 212Pb 212Bi 212Po 208Pb
238U 234Th 230Th 226Ra 222Rn 218Po 214Pb 210Bi 210Po 206Pb
concentrazione di radionuclidi della serie 238U
GAS RADON
Caratteristiche dell’elemento
Dei tre isotopi, il 222Rn è quello con tempo di dimezzamentopiù lungo (3,8 giorni), che gli consente di essere trasportatodai flussi di aria e/o acqua ed accumularsi in luoghi sensibili
In natura U e Th sono contenuti principalmente in rocce
Il suolo e sottosuolo sono responsabili dell’80% del radon presente nell’atmosfera, l’acqua del 19%; le altre fonti solo dell’1%
BECQUEREL
numero di decadimenti radioattivi in
1 secondoL’unità di misura della concentrazione di Radon, nel Sistema di UnitàInternazionale (SI) è espressa in Becquerel su metro cubo (Bq/m3)
magmatiche al cui interno vi sia la presenza di mineralicontenenti Uranio come, ad esempio, gli zirconi
COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Caratteristiche delle vie di risalita
Come entra il Radon negli edifici:
Fratture delle fondamenta degli edifici
Giunture e connessioni delle costruzioni
Crepe dei muri
Sconnessioni o fratture nelle superfici di
È circa 8 volte più pesante dell’aria: per questa sua caratteristica tende ad accumularsi negli ambienti confinati e, quindi, anche nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro
Sconnessioni o fratture nelle superfici di calpestio
Rotture e infiltrazioni nelle tubature di approvvigionamento dell’acqua
Cavità sotto le fondazioni
Connessioni delle reti fognarie
Materiali da costruzione
COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Pericolosità
Il rapporto tra la litologia progenitrice digas Radon (bedrock) e le caratteristichedel suolo di copertura è di fondamentaleimportanza
copertura
minimo elevato
Rischio radon
Granulometrie diverse nella coperturahanno influenze diverse sulla capacità di
frana senza / con cavità
profondità della falda freatica / crepe e fessure
terreno di copertura / eterogeneità del sottosuolo
Un substrato ghiaioso risulta essere molto più permeabile alla risalita del gas rispetto ad un substrato argilloso, con conseguenze molto diverse nelle concentrazioni che si possono riscontrare all’interno delle abitazioni
hanno influenze diverse sulla capacità dirisalita del gas Radon verso la superficiee, quindi, verso gli edifici
COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Pericolosità
Principali fonti di contaminazione degli ambienti indoor:
Diffusione da elementi costruttivi
Advezione dal suolo (gradiente di pressione)
10 Bq/m3⋅h
da 20 a 250 Bq/m3⋅h
Diffusione da elementi costruttivi
Diffusione dal suolo
Infiltrazione dall’aria esterna
Emanazione dall’acqua
10 Bq/m ⋅h
7,5 Bq/m3⋅h
1 Bq/m3⋅h
10 Bq/m3⋅h
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO-OMS) ha inserito il gas Radon nell’elenco
delle 75 sostanze ritenute cancerogene per l’uomo
COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Pericolosità – caso particolare
Negli stabilimenti termali, dove stazionano in luoghi chiusi e per lunghi periodi ditempo notevoli quantità di acque terrestri a diretto contatto dell'aria dell'ambiente,sono stati rilevati valori di attività del Radon spesso superiori a 3.000 Bq/m3 e, inqualche caso, superiori a 6.000 Bq/m3
L'acqua profonda delle falde
può presentare una elevata
concentrazione di Radon
rispetto alle acque superficiali,
a causa della maggiore
permanenza a contatto con il
substrato roccioso
COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Rischio legato all’esposizione
Il danno è dovuto all’irraggiamento del tessuto polmonare da parte delle radiazioni emesse dal Radon e, soprattutto, dai prodotti del suo decadimento
I prodotti del decadimento del Radon si legano alle particelle di pulviscolo e vaporeacqueo presenti nell’atmosfera e nell’aria all’interno degli spazi chiusi, e vengonointrodotti nell’organismo attraverso le vie respiratorie
Da qui i successivi decadimenti degli elementi figli sviluppano radiazioni α,estremamente dannose per l’organismo e i tessuti, in grado di provocare lesioni alDNA all’interno delle cellule
La dose di gas radon inalato è bassa rispetto a quella dei suoi prodotti di decadimento
radioattivi a breve vita, che sono isotopi del Polonio, del Piombo e del Bismuto
Se respirati, si depositano sulle superfici delle vie respiratorie e gli effetti più dannosi
derivano dai raggi α che colpiscono le cellule costituenti l’epitelio bronchiale
COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Diffusione del rischio Radon
Aderendo ad una iniziativanazionale promossa nel 1990dall’ANPA (ora confluito nell’ISPRA)e dall’Istituto Superiore di Sanità, laRegione Veneto ha promosso unacampagna di misurazioni del gasRadon in un campione di abitazioniRadon in un campione di abitazionistatisticamente rappresentativo
Nell’indagine è emerso un valore
medio, per la parte settentrionale
della regione (principalmente
collinare e prealpino) di 94 Bq/m3,
superiore a quello medio regionale di
59 Bq/m3 (che tiene conto anche
dell’area meridionale, a minore
potenziale di rischio Radon) Frazioni di abitazioni (%) con livelli eccedenti i 200 Bq/m 3
Indagine regionale per l’individuazione delle aree ad alto potenziale Radon nel territorio Veneto – Regione del Veneto, ARPAV, 2000
COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Diffusione del rischio Radon in Veneto
Aree con elevate percentuali di abitazioni che
Utilizzando i coefficienti di rischio derivanti dagli studi sui minatori di uranio, si stimache l'esposizione indoor per tutta la vita al livello medio di Radon del Venetocomporti un rischio in eccesso di contrarre il tumore polmonare dello 0,6%; taleprobabilità sale al 3,6% per una concentrazione di Radon pari a 400 Bq/m3.
Anche la zona dei Colli Euganei (probabilmente a
causa della struttura geologica del territorio) e la
zona di Asolo e del Cansiglio, in provincia di
Treviso, presentano valori più elevati rispetto alla
media
superano i 200 Bq/m3 sono state individuatenel nord delle province di Belluno, in alcunezone del Cadore, dell’Agordino e del Comelico,e di Vicenza, nell’alta Val d’Astico e nella zonapedemontana
COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Diffusione del rischio Radon in Veneto
Concentrazione del gas Radon in funzione del piano dell’abitazione
Indagine regionale per l’individuazione delle aree ad alto potenziale Radon nel territorio Veneto – Regione del Veneto, ARPAV, 2000
NORMATIVA EUROPEA
Raccomandazione EURATOM n. 143/1990
La Comunità Europea ha dettato una serie di disposizioni intese non solo a promuovere presso gli Stati membri una maggiore sensibilità al problema dell’inquinamento provocato dalle radiazioni ionizzanti del gas Radon e dei prodotti del suo decadimento, ma anche a stimolare l'adozione di provvedimenti atti a ridurre l'esposizione della popolazione a tali inquinanti
90/143 Euratom:
“Raccomandazione della Commissione, del 21 febbraio 1990, sulla tutela della popolazione
contro l'esposizione al radon in ambienti chiusi”
NORMATIVA EUROPEA
Raccomandazione EURATOM n. 143/90
L’istituzione di un sistema per ridurre qualsiasi esposizione a concentrazioni diRadon in ambienti chiusi, con particolare attenzione all’informazione dellapopolazione e ad una congrua reazione alle preoccupazioni della stessa
Principali punti individuati come prioritari dall’EURATOM:
LIVELLI DI RIFERIMENTO E AZIONE:LIVELLI DI RIFERIMENTO E AZIONE:
Edifici esistenti 400 Bq/m3
Nuove costruzioni 200 Bq/m3
Azioni di mitigazione/bonifica alsuperamento
Livello di progettazione
Impostare le decisioni relative alla protezione contro le radiazioni su misurazionidella media annua, effettuate mediante tecniche complementari; le autoritàcompetenti devono garantire l'adeguatezza della qualità e dell'affidabilità di talimisurazioni
NORMATIVA NAZIONALE
D.Lgs. 241/2000
In Italia, allo scopo di tutelare i lavoratori dall’esposizione al gas Radon e alle altreradiazioni ionizzanti negli ambienti di lavoro, si dispone di una serie di norme:
D.Lgs. n. 230/1995 - Disciplina generale
D.Lgs. n. 241/2000 - Integrazioni e modifiche al D.Lgs. 230/1995
D.Lgs. n. 257/2001 - Disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. 241/2000
Il D.Lgs. 241/2000, che recepisce la Direttiva 96/29/Euratom, ha introdotto l’obbligodi controllo e contenimento della concentrazione di attività del gas Radon nell’arianei luoghi nei quali si svolgono attività lavorative che possono esporre i lavoratori ole persone del pubblico a sorgenti naturali, quali il Radon, e comprendono:
Tunnel, sottovie, catacombe, grotte, locali sotterranei o interrati
Ogni altro ambiente di lavoro situato in zone individuate dalle regioni e province
autonome come esposte ad alta attività di Radon
Stabilimenti termali, con riferimento ai soli lavoratori addetti
a)
b)
c)
D.Lgs. n. 257/2001 - Disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. 241/2000
NORMATIVA NAZIONALE
Secondo la normativa i limiti di concentrazione di attività del Radon nell’aria neisono costituiti da:
D.Lgs. 241/2000
Luoghi di lavoro 500 Bq/m3 medi in un anno, ovvero, nel caso di luoghi soloparzialmente occupati e non costituenti asili nido o scuolematerne e dell’obbligo, valori tali che la somma dei prodottidelle concentrazioni per le ore di occupazione dia luogo a
I limiti suddetti costituiscono il “livello di azione” per eventuali successivi interventi
1 mSv/anno di dose efficace, corrispondente al valore dellasomma dei prodotti delle concentrazioni di attività del Radonnell’aria per le ore di occupazione pari a 3,3⋅105 Bq⋅h/m3
totale in un anno
Stabilimenti termali
delle concentrazioni per le ore di occupazione dia luogo avalutazione della dose efficace da Radon contenuta entro 3mSv/anno, corrispondente a 1⋅106 Bq⋅h/m3 totale in un anno
NORMATIVA NAZIONALE
Se i valori misurati di concentrazione di attività del Radon nell’aria risultanosuperiori all’80% del valore del pertinente “livello di azione”, il luogo deve esseretenuto in osservazione con l’effettuazione di nuove misurazioni nel corso dell’annosuccessivo
Limiti di concentrazione nei luoghi di lavoro
Se i valori misurati sono superiori al valore del “livello di azione”, l’esercente delluogo, avvalendosi di un Esperto Qualificato, deve porre in essere, entro 3 anni,
Se, dopo l’adozione delle azioni di rimedio, le nuove misurazioni forniscono valoridella concentrazione di attività del Radon ancora superiori al valore del “livello diazione”, l’esercente è tenuto ad adottare le misure di protezione sanitaria deilavoratori, con sorveglianza fisica e medica, analogamente a quanto previsto per leesposizioni alle radiazioni ionizzanti normalmente utilizzate in talune attivitàlavorative (raggi X, radioisotopi, ...)
luogo, avvalendosi di un Esperto Qualificato, deve porre in essere, entro 3 anni,azioni di rimedio e procedere a nuove misurazioni per verificarne l’efficacia
In Italia non esiste attualmente una normativa specifica per le abitazioni private,
ma si fa usualmente riferimento ai valori individuati dalla Raccomandazione
dell’Unione Europea (Raccomandazione 90/143/Euratom)
NORMATIVA REGIONE VENETO
D.G.R. Veneto 79 del 18 gennaio 2002
La Delibera Regionale del Veneto individua, sulla base della normativa comunitaria,il livello di riferimento per l’adozione degli interventi di rimedio nelle abitazioni, per lenuove costruzioni ed anche per le costruzioni esistenti, nella concentrazione mediaannua di gas radon di 200 Bq/m3
Raccomanda l’adozione di interventi di rimedio per le nuove abitazioni ed anche perle abitazioni esistenti, ove sia superato il livello di riferimento di 200 Bq/m3
Raccomanda la misurazione della concentrazione di gas radon nella propriaabitazione particolarmente per i residenti nei Comuni a rischio e nei casi diabitazioni con locali interrati o al piano terra
Dal Radon è possibile difendersi attraverso la messa in atto di azioni di risanamento e
prevenzione sugli edifici che, comunque, non possono prescindere dalla conoscenza della
mappatura del territorio, dall’esecuzione di un adeguato monitoraggio ambientale e da
una corretta informazione al cittadino sulla natura del rischio e sulle azioni di tutela
le abitazioni esistenti, ove sia superato il livello di riferimento di 200 Bq/m3
TECNICHE DI MISURA
Rilevatori passivi
Dosimetri
Canestri a carboni attivi
Rilevatori ad elettrete
Rilevazione delle tracce α
Rilevazione di carica elettrica
Adsorbimento
Richiedono una successiva fase di analisi inlaboratorio ed elaborazione dei dati per risalirealla concentrazione di gas Radon registrata nelcorso del tempo
Non richiedono alimentazione elettrica
Hanno differenti durate ottimali di installazione(da pochi giorni a 6-12 mesi)
Esempio di rilevatore ad elettrete
TECNICHE DI MISURA
Rilevatori attivi
Dispositivi per la misura del radon indoor basati sull’aspirazione attiva di volumi notid’aria (campionamento). In questo tipo di strumenti il gas Radon diffonde all'internodi una camera di ionizzazione, attraverso una membrana permeabile.
Richiedono alimentazione elettrica, normalmente da batteria
Sono generalmente impiegati per misure in continuo
Idonei per valutazioni preliminari dei livelli di contaminante indoor. In funzione deirisultati ottenuti si possono escludere ulteriori misure di lungo periodo o, alcontrario, procedere a valutazioni più approfondite.
Sono disponibili in commercio anche sonde per
misurare l’attività del gas direttamente nel suolo
PROTEZIONE, PREVENZIONE, BONIFICA
Tecniche di riduzione della pericolosità
Sono possibili diversi tipi di intervento per ridurre la concentrazione del Radon e deisuoi discendenti nell’aria all’interno di ambienti chiusi
1. Realizzazione di sigillatura dei pavimenti e delle pareti interrate con materialinon permeabili o poco permeabili al gas Radon
Realizzazione di ventilazione dell’interno dei muri cavie dei mattoni cavi sui quali è poggiato il pavimento
2.
3.
4.
non permeabili o poco permeabili al gas Radon
Messa in sovrappressione dell’interno dei locali interessati rispettoall’ambiente esterno
Realizzazione di ventilazione forzata nei localiinteressati, con un numero adeguato di ricambi/ora atutta aria esterna
PROTEZIONE, PREVENZIONE, BONIFICA
Tecniche di riduzione della pericolosità
5. Realizzazione di intercapedini aerate al di sotto del pavimento e tra le paretiinterrate ed il terrapieno circostante
Messa in opera di sistemi di aspirazione che risucchino i gas provenienti dalsuolo sottostante, limitandone la parte che raggiunge il pavimento e le paretiinterrate
6.
La scelta del tipo di intervento, o della combinazione di più
tipi di intervento, in ogni particolare situazione deve essere
effettuata sulla base di uno specifico studio preliminare
dell’edificio, del contesto abitativo e, soprattutto, delle
abitudini di utilizzo
interrate
Monitoraggio e tecniche di protezione/bonifica
Anche nell’assenza di limiti vincolanti per legge, è buona norma richiedere ilmonitoraggio della concentrazione di attività del Radon e/o dei suoi discendenti neiluoghi particolarmente a rischio, quali i vani interrati e le cantine, spesso utilizzaticome tavernette o per attività ricreative
Valutazione dell’esistente
PROTEZIONE, PREVENZIONE, BONIFICA
Geosolution S.r.l. è in possesso dei requisiti riportati nelle Linee
Guida per le misure di concentrazione di Radon, elaborate dalla
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome.
Nuovi edifici
È anche opportuno, per i nuovi edifici, procedere allavalutazione preventiva della possibile sussistenza del rischioRadon, come già attuato in Alto Adige, a consentire l’adozionee realizzazione di appropriati interventi contestualmente allacostruzione
ATTIVITÀ DI GEOSOLUTION S.r.l.
Monitoraggio e tecniche di protezione/bonifica
Eseguiamo misure di concentrazione di gas Radon nell’aria in:
Luoghi di lavoro Scuole ComunitàAbitazioni private
Misure di lungo periodo in luoghi di lavoro,
anche interrati, ai sensi della normativa vigente
Misure di breve periodo per
indagini conoscitive
Forniamo consulenza a datori di lavoro e pubbliche amministrazioni per mettere in atto le azioni di rimedio più efficaci in caso di superamento dei limiti di concentrazione
Utilizziamo strumentazione propria o operiamo in collaborazione con laboratori idoneamente attrezzati, rispondenti ai requisiti delle Linee Guida della Conferenza delle Regioni e Province Autonome
anche interrati, ai sensi della normativa vigente indagini conoscitive
ATTIVITÀ DI GEOSOLUTION S.r.l.
Monitoraggio e tecniche di protezione/bonifica
Ci rivolgiamo a: Studi di progettazione, progettisti singoli, affidatari di pratiche edilizie, costruttori, agenti di vendita
Offriamo: Consulenza preventiva per la valutazione del rischio Radon negli edifici
Completa ed accurata verifica strumentale della presenza o meno di infiltrazioni di gas Radon
Opere interessate: Edifici di nuova costruzione, ristrutturazioni edilizie
Al termine di ogni campagna di rilievi verrà rilasciata
una attestazione tecnica che certifica le misurazioni
effettuate e l’affidabilità dei risultati ottenuti, a tutto
vantaggio della trasparenza e del valore dell’immobile
Compravendite, locazioni, altri contratti
Per qualsiasi informazione su
RISCHIO RADONCARATTERISTICHE, TECNICHE DI MONITORAGGIO E PROTEZIONE
contattateci:contattateci:
www.geosolution.it
Tel. 0498807531
Grazie per l’attenzione
Il materiale oggetto della presente trattazione costituisce proprietà intellettuale di Geosolution S.r.l. e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore
(legge 22/04/1941 n. 633, art. 2575 e seg. C.C.)
www.geosolution.it