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rischio elettrico nei cantieri e nelle attività estrattive
ing. Domenico Mannelliing. Domenico Mannelli
2006 rischio elettrico nei cantieri e nelle attività estrattive
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PERICOLI CONNESSI CON IMPIANTI ED APPARECCHI ELETTRICI
CONTATTI ELETTRICI DIRETTI
CONTATTI ELETTRICI INDIRETTI
INCENDIO
ESPLOSIONE
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Contatti Diretti e Indiretti
• Contatti diretti (a): Contatto con una parte dell’impianto normalmente in tensione, quale un conduttore, un morsetto, l’attacco di una lampada, divenuti casualmente accessibili.
• Contatti indiretti (b): Contatto di persone con una massa, ad esempio la carcassa di un motore, o con una parte conduttrice connessa con la massa, durante un guasto di isolamento.
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PERICOLOSITÀ CORRENTE ELETTRICA
Normalmente, in presenza di un incidente di natura elettrica, si è abituati a far riferimento alla TENSIONE, al VOLTAGGIO quale causa dei danni (infatti si leggono o si ascoltano frasi del tipo: "... è rimasto folgorato da un a scarica a 20.000 volt"). In realtà, anche se è dalla tensione che parte il meccanismo, quella che produce direttamente i danni è la CORRENTE.
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La corrente elettrica è un flusso di particelle elettriche, elettroni, che scorre in un conduttore elettrico come l’acqua di un fiume.La differenza sostanziale è che il fiume parte dalle montagne con una certa energia dovuta all’altezza delle montagne ed arriva al mare dove scarica completamente la sua energia e muore.La corrente elettrica parte da una sorgente con una certa energia , attraversa dei conduttori elettrici ed arriva ad un utilizzatore, Nell’utilizzatore scarica parte della sua energia . Però deve necessariamente tornare alla sorgente dalla quale è partita.
ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
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≈ ×V R I
La portata di acqua si chiama intensità di corrente o corrente .Simisura in ampereIl dislivello “orografico” che fa muovere gli elettroni si chiama potenziale e si misura in voltLa resistenza che gli elettroni incontrano scorrendo si chiama resistenza elettrica e si misura in ohmTra intensità, voltaggio e resistenza intercorre la legge di OHM
v
ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
II
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ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
Le goccioline di pioggia non fanno male anche se cadono dal cielo. Il Voltaggio è alto, ma l’Amperaggio è bassissimo
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ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
l’acqua non passa in tutti i luoghi (terreno roccioso)la corrente elettrica passa facilmente in alcuni corpi chiamati conduttori. gli altri sono chiamati isolanti
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ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
se la pressione spinge troppa acqua in un tubo il tubo scoppiase troppa corrente passa in un conduttore il conduttore brucia (effetto joule)
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rischio di folgorazione
Il corpo viene attraversato da una corrente che dipende dalla tensione di contatto dalla resistenza totaleLa resistenza totale è data dalla resistenza di contatto e dalla resistenza del corpo (850-50000 Ω)La resistenza del corpo dipende da svariati fattori fra cui il percorso all’interno del corpo (mano-piede, mano-mano, ecc.)
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DETERMINAZIONE DEL VALORE DI SOGLIA (TLV)
Considerata la resistenza media del corpo umano, per non avere un passaggio di CORRENTE ELETTRICA pericoloso, si limita il voltaggio massimo a cui può essere esposto il lavoratore
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VALORE DI SOGLIA TLV
Si possono ritenere come livelli di sicurezza i 50 volt per la scuola e gli uffici e i 25 volt per i cantieri.
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EFFETTI DELLA SCOSSA
zona 1 - al di sotto di 0,5 mA la corrente elettrica non viene percepita (si tenga presente che una piccola lampada da 15 watt assorbe circa 70 mA);
zona 2 - la corrente elettrica viene percepita senza effetti dannosi
zona 3 - si possono avere tetanizzazione e disturbi reversibili al cuore, aumento della pressione sanguigna, difficoltà di respirazione;
zona 4 - si può arrivare alla fibrillazione ventricolare e alle ustioni.
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la normaAl termine dei lavori l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all’art. 7 (Legge 46/1990, art. 9). - Il committente o il proprietario è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamentoe di manutenzione degli impianti di cui all’art. 1 ad imprese abilitate ai sensi dell’art. 2 (Legge 46/1990, art. 10).- Copia della dichiarazione di conformità di cui all’art. 9 della Legge, sottoscritta anche dal responsabile tecnico, è inviata a cura dell’impresa alla camera di commercio nella cui circoscrizione l’impresa stessa ha la propria sede. (D.P.R. 392 del 18/4/94, art. 3.4).
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impianti elettrici di cantieri
D. Gli Impianti Elettrici di Cantiere devono avere il progetto? R. Sono escluse dagli obblighi della redazione del Progetto e del rilascio del Certificato di Collaudo le installazioni per apparecchi per usi domestici e la fornitura provvisoria di energia elettrica per gli impianti di cantiere e similari per i quali rimane però, l’obbligo del rilascio della Dichiarazione diConformità (art. 12, comma 2, Legge 46/90).
Le norme di riferimento per quanto riguarda i Quadri elettrici di cantiere sono le Norme CEI 17-13.Per quanto riguarda i cavi occorre rispettare le Norme CEI 20-13, 20-14, 20-1, 20-22.Per le prese a spina occorre rispettare la Norma CEI 23-12.Per gli interruttori automatici occorre rispettare le Norme CEI 23-3 e 17-5.
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Art. 267 - Requisiti generali degli impianti elettrici.
Gli impianti elettrici, in tutte le loro parti costitutive, devono essere costruiti, installati e mantenuti in modo da prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con gli elementi sotto tensione ed i rischi di incendio e di scoppio derivanti da eventuali anormalità che si verifichino nel loro esercizio.
Per i luoghi di lavoro, dovendo essere conformi al DPR 547/55, gPer i luoghi di lavoro, dovendo essere conformi al DPR 547/55, gli li impianti elettrici erano già adeguati alle norme tecniche di sicimpianti elettrici erano già adeguati alle norme tecniche di sicurezzaurezza
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le leggi e le norme(Legge 186/68)
La legge 186 dello 01/03/68 “Disposizioni concernenti materiali ed impianti elettrici” si compone di due articoli:Art. 1 - Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte.Art. 2 - I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le Norme del CEI si considerano costruiti a regola d’arte.
Tale legge rende non obbligatori tutti gli articoli del DPR 547/55 in contrasto con le norme CEI. Ad esempio
Art. 326 - Dispersore per la presa di terra.Il dispersore per la presa di terra deve garantire, per il complesso
delle derivazioni a terra una resistenza non superiore a 20 Ohm per gli impianti utilizzatori a tensione sino a 1000 Volta.
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Armadi e quadri elettrici (art. 276 D.P.R. 547/1955)
Qualora al loro interno si trovino parti in tensione devono essere dotati di:• apparato automatico di blocco dell’afflusso della corrente all’atto dell’apertura dell’armadio;• in alternativa, di idonei sistemi di protezione. E’ possibile derogare a tale disposizione esclusivamente nel caso di interventi operati da personale competente in materia, in questo caso il quadro o l’armadio non devono essere accessibili ad altre persone (chiusura con chiave in possesso dei soli addetti ai lavori).
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Identificazione dei conduttori (art. 247 D.P.R. 547/1955 - Norme C.E.I.)
I conduttori devono essere identificabili dai colori della guaina di isolamento:• conduttori in tensione: possono avere colori diversi;• conduttori a fase neutro; colore blu;• conduttori di terra: giallo-verde.
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Cavi volanti - Prolunghe
La loro utilizzazione deve essere limitata il più possibile. In ogni caso devono essere dotati di:Derivazioni e spina (art. 309 D.P.R. 547/1955):• spina (maschio) posto sempre a monte;• presa (femmina) sempre verso la macchina o l’attrezzo da utilizzare;• conduttore di protezione.
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il “salvavita” ovvero l’interruttore differenziale
E’ indispensabile per garantire la sicurezza di un qualsiasi impianto.L'interruttore differenziale è un dispositivo amperometrico di protezione che protegge dalle dispersioni di corrente.Consente l'interruzione automatica dell'alimentazione aprendo tempestivamente il circuito elettrico (protezione attiva) quando la corrente di guasto, cioè quella che si disperde verso terra, supera un valore prefissato.Così facendo si limitano, o si eliminano, le conseguenze
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Tipi di Isolamento• Isolamento funzionale: isolamento tra le parti attive e tra queste e la
carcassa, senza il quale ne sarebbe impedito il funzionamento.
• Isolamento principale: isolamento delle parti attive necessario per assicurare la protezione fondamentale contro la folgorazione.
• Isolamento supplementare: ulteriore isolamento che si aggiunge al fine di garantire la sicurezza delle persone in caso di guasto all’isolamentoprincipale.
• Doppio isolamento: insieme dell’isolamento principale e dell’isolamentosupplementare.
• Isolamento rinforzato: unico isolamento al posto del doppio isolamento.
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il contatto diretto nei sistemi TT
Non vi sono sistemi di sicurezza efficaci contro il contatto diretto con i cavi elettrici .Il differenziale a 0.03A aumenta solo la probabilità di sopravvivenza
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il contatto indiretto nei sistemi TT
Il coordinamento tra l’impianto di messa a terra e il differenziale assicura un’ottima protezione
Ma occorre sempre la manutenzione
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COORDINAMENTO
Il conduttore di protezione collega la carcassa metallica, tramite il conduttore di terra, ad un picchetto zincato che si mette conficcato nel terreno
V<=25 VOLT
V=RxI
Per un I∆N=1 R=1
<=25 V
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Il Terreno come Conduttore Elettrico
• Il terreno svolge la funzione di conduttore elettrico tutte le volte chetra due suoi punti viene applicata, tramite degli elettrodi, una differenzadi potenziale. Gli elettrodi, immersi nelterreno, prendono il nome di dispersori.
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Resistività del TerrenoI fattori che più influiscono sono:
• Tipo di mezzo disperdente: valori elevati si hanno per terrenirocciosi
• Contenuto di umidità: al suo aumentare il mezzo diventa piùconduttore e la resistività diminuisce
• Temperatura del terreno: sopra 0 °C la resistività può essereconsiderata abbastanza costante, mentre sotto tale valore, per effetto del congelamento, aumenta di 4 – 5 volte.
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Il Potenziale del Terreno:attenzione alle tensioni di passo!
rIUπρ2
=
• Si consideri un elettrodo emisferico di raggio r0 che disperde la corrente I in un terreno omogeneo di resistività ρ :
22 rdrdRπ
ρ=0
2 21
20 rrdrR
rE πρ
πρ == ∫
∞
V∆
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prese di corrente
TIPO A - Standard italiano - 10ATIPO B - Standard italiano 16ATIPO C - Presa bivalenteTIPO D - Standard tedesco
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la spina “italiana”
Lo spinotto centrale è fondamentale per la sicurezza in quanto mette in comunicazione la carcassa della macchina all’impianto di terra.
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l’impianto di terra
ALL’IMPIANTO DI TERRA DEVONO ESSERE COLLEGATE TUTTE LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE E LE MASSE ESTRANEE
EQS: COLLEGAMENTI DA FARE SOLO IN ALCUNI
CASIEQP: COLLEGAMENTI DA
FARE SEMPRE
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IMPIANTO DI TERRA ? NO, GRAZIE
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Tutti gli apparecchi elettrici devono:indicare la tensione, l'intensità e il di tipo di corrente; essere dotati di documentazione relativa alle caratteristiche tecniche necessarie per l'uso; essere dotati di certificazioni di conformità alle norme di sicurezza.
Nel quadro elettrico ogni interruttore deve avere un etichetta che identifica il circuito elettrico a cui corrisponde (sala audiovisivi, atrio, ecc…); lo schema deve essere allegato al quadro che deve essere chiuso.
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Incendio elettrico
ogni cavo elettrico si riscalda al passaggio della corrente . il calore prodotto è proporzionale all’intensità della corrente, all’amperaggio.
il corto circuito , cioè il libero passaggio di corrente , provoca spesso un incendio
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il cortocircuito
Se la corrente elettrica riesce a passare tra il filo di mandata e il filo di ritorno direttamente senza passare attraverso l’apparecchio utilizzatore si ha il cortocircuito (circuito corto) e il cavo elettrico può incendiarsiCome protezione si usano i fusibili o gli interruttori termici.
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e il parafulmine?
Il parafulmine è necessario quando una massa metallica all’aperto non è autoprotetta. Il calcolo dell’autoprotezione deve essere fatto da un tecnico esperto .L’impianto parafulmine deve essere fatto da un installatore esperto.Un impianto parafulmine progettato male o eseguito male può essere più pericoloso di un parafulmine che non c’è.
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La Norma CEI 81-1
all’appendice G.3.5 così recita:
“le strutture metalliche all’aperto (tralicci, ponteggi, gru e simili) possono ritenersi protette contro la fulminazione diretta se si verifica una delle seguenti condizioni:a) non è prevista la presenza di persone in numero elevato o per un elevato periodo di tempo a meno di 5 m. dalla struttura”.b) la resistività superficiale Rs del suolo entro 5 m. dalla struttura, non è inferiore a 5 KOhm . m”.
In considerazione del fatto che un ponteggio di un cantiere edile non è mai da considerarsi un luogo “affollato”, cioè con elevato numero di persone presenti sopra di esso, la condizione a) risulta sempre soddisfatta.
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la nuova legge
decreto del presidente della repubblica 22 ottobre 2001, n.462 (g.u. 08.01.2002, n. 6)
regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi.
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verifiche a campione
Verifiche a campione sono stabilite annualmente dall'ISPESL, d'intesa con le singole regioni sulla base dei seguenti criteri:
a) localizzazione dell'impianto in relazione alle caratteristiche urbanistiche ed ambientali del luogo in cui e' situato l'impianto;
b) tipo di impianto soggetto a verifica; c) dimensione dell'impianto.Le verifiche sono onerose e le spese per la loro effettuazione
sono a carico del datore di lavoro.
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obbligo del datore di lavoro
ART. 4 DPR 462/011. Il datore di lavoro e' tenuto ad effettuare
regolari manutenzioni dell'impianto, nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni cinque anni, ad esclusione di quelli installati
1) in cantieri,2) in locali adibiti ad uso medico 3) e negli ambienti a maggior rischio in caso di
incendio per i quali la periodicità è biennale.
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sanzioni
ART. 91. Sono abrogati: a) gli articoli 40 e 328 del decreto del
Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547; b) gli articoli 2, 3 e 4 del decreto del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale in data 12settembre 1959, nonché i modelli A, B e C allegati al medesimo decreto.
2. I riferimenti alle disposizioni abrogate contenute in altri testi normativi si intendono riferiti alle disposizioni del presente regolamento.
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sanzioni
Pertanto l’omessa verifica periodica di un impianto di messa a terra potrà essere contestata nei seguenti termini: “violazione dell’art. 4 comma 1 DPR 462/01 punita, ai sensi dell’art. 9 comma 2 dello stesso DPR, con la sanzione prevista dall’art. 389, lettera c), del DPR 547/55”.
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APPARECCHI CHE PIÙ FREQUENTEMENTE RICORRONO NEGLI INFORTUNI ELETTRICI ALL’1/1996
17%ELETTROPOMPEAMBIENTE AGRICOLO
25%QUADRI ELETTRICI
STABILIMENTI INDUSTRIALE
36%BETONIERECANTIERI EDILI
PERCENTUALE DEGLI EVENTI
TIPO DI APPARECCHIO
LUOGO DI LAVORO
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RIPARTIZIONE DEGLI INFORTUNI DA CONTATTO DIRETTO SU APPARECCHI UTILIZZATORI, ESCLUSE LE PRESE A SPINA
41%ALTRI
10%STABILIMENTI AGRICOLI
30%STABILIMENTI INDUSTRIALE
19%CANTIERI EDILI
PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI
LUOGO DI LAVORO
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RIPARTIZIONE DEGLI INFORTUNI DA CONTATTO INDIRETTO
17%ALTRI
17%STABILIMENTI AGRICOLI
18%STABILIMENTI INDUSTRIALE
48%CANTIERI EDILI
PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI
LUOGO DI LAVORO
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CONFRONTO FRA GLI INFORTUNI PER CONTATTI ELETTRICI DIRETTI ED INDIRETTI
0.6STABILIMENTI AGRICOLI
1.6STABILIMENTI INDUSTRIALE
0.4CANTIERI EDILI
PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI
LUOGO DI LAVORO
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INFORTUNI PER CONTATTI INDIRETTI TENENDO CONTO DELLA MODALITÀ DEL COLLEGAMENTO DELL’APPARECCHIO ALL’IMPIANTO DI TERRA
21%NON SO
60%NON COORDINATO O INESISTENTE
19%COORDINATO
PERCENTUALEEFFICIENZA DELL’IMPIANTO DI TERRA
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LAVORI IMPIANTI ELETTRICI CUI SI APPLICA IL D.LGS. 494/96 MOD. DA D. LGS. 528/99
Impianti realizzati in cantieri soggettiLavori su parti strutturali degli impianti elettrici
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ESEMPI DI IMPIANTI ELETTRICI CUI SI APPLICA IL D.LGS. 494/96 MOD. DA D. LGS. 528/99
Prese elettriche, interruttori, plafoniere, lampadari, ecc.
Canalizzazioni, cave di impiantistici,tubazion e condotte a vista o incassatei
Cavi elettrici dal punto di consegna dell’energia al resto dell’inmpianrto
Linee di alimentazione tra edifici diversi
Lavori Esclusi dalla direttivaLavori Inclusi nella direttiva
Impianto ad uso condominiale
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ESEMPI DI IMPIANTI ELETTRICI CUI SI APPLICA IL D.LGS. 494/96 MOD. DA D. LGS. 528/99
Prese elettriche, interruttori, macchine, centraline automatizzate ecc.
Canalizzazioni, cave di impiantistici, tubazioni e condotte a vista o incassate
Impianti di illuminazione e controllo
Plinti di fondazione per qudrilettric e motori elettrici
Cavi elettrici dai quadri principali agli utilizzatori
Linee di alimentazione tra edifici diversi
Lavori Esclusi dalla direttivaLavori Inclusi nella direttiva
Impianto ad uso di attività industriale
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ESEMPI DI IMPIANTI ELETTRICI CUI SI APPLICA IL D.LGS. 494/96 MOD. DA D. LGS. 528/99
Quadri elettriciLinee elettriche di alimentazione /distribuzione
Cavi elettrici non compresi nelle linee di alimentazione
Organi di comando (teleruttori, magnetotermici, differenziali )
Canalizzazioni interrate o aereeCassette di derivazionePali, paline e sostegniCorpi illuminanti, plafonierePlinti di fondazioneLavori Esclusi dalla direttivaLavori Inclusi nella direttiva
Impianto di illuminazione pubblica
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Classificazione dei Sistemi Elettrici (1)
• Per sistema elettrico si intende il complesso delle macchine, delle apparecchiature, delle sbarre e delle linee aventi unadeterminata tensione nominale.
• La tensione nominale di un sistema è il valore della tensione con il quale il sistema è denominato ed al quale sono riferite le sue caratteristiche. Per sistemi trifase si considera come tale la tensione concatenata.
• In relazione alla tensione si definisce:
Bassissima tensione: U<50 V (AC) U<120 V (DC)
Bassa tensione: 50 V<U<1000 V (AC) 120 V<U<1500 V (DC)
Media tensione: 1 kV<U<30 kV (AC) 1.5 kV<U<30 kV (DC)
Alta tensione: U> 30 kV
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Classificazione dei Sistemi Elettrici (2)
• Gli impianti utilizzatori vengono alimentati dal circuiti BT dellecabine di trasformazione, le quali, essendo dotate di uno o piùtrasformatori aventi l’avvolgimento secondario collegato a stella, rendono disponibili le tre fasi e il neutro.
• In relazione allo stato del neutro e alla situazione delle masse i sistemi elettrici sono individuati con due lettere. La prima lettera indica lo stato del neutro:
T = neutro collegato direttamente a terra;
I = neutro isolato da terra;
La seconda lettera indica la situazione delle masse:
T = masse collegate a terra;
N = masse collegate al neutro del sistema.
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Sistema TT
• Ha il neutro messo direttamente a terra e le masse collegate ad un impianto di terra elettricamente indipendente (rete di distribuzione di BT, 230 V / 400 V; potenze installate inferiori a circa 30 kW):
• Nei sistemi TT non vengono prese particolari misure per rendereinnocuo il conduttore di neutro, che deve pertanto essereconsiderato un conduttore attivo a tutti gli effetti. Il conduttore PE non deve essere mai sezionabile.
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Sistema TN
• Il sistema elettrico TN ha il neutro messo direttamente a terra e le masse dell’istallazione connesse a quel punto per mezzo del conduttore di protezione :
• TN-C : le funzioni di neutro e di protezione sono combinate in uno stesso conduttore (conduttore PEN, non deve mai esseresezionabile!);
• TN-S: conduttori di neutro e di protezione separati;
• TN-C-S : le funzioni di neutro e di protezione sono in partecombinate in un solo conduttore e in parte separate;
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Tensioni sul Neutro in Condizioni Anomale
• In condizioni anomale del circuito, il neutro può assumere unatensione verso terra pericolosa. Nei sistemi TN questo eventocorrisponde a un danno per le persone, poichè anche le masse assumono tale tensione, pur non essendo affette da nessunguasto di isolamento.
• Le tensioni possono aver origine:
- sull’impianto di terra del neutro: per un guasto a terra in AT o in BT (ad esempio un corto circuito fase-terra).
- sul conduttore di neutro: per un corto circuito fase-neutrooppure per interruzione accidentale del conduttore di neutro. Tali situazioni possono essere pericolose solo quando si utilizza ilconduttore di neutro come conduttore di protezione (PEN). I conduttori PEN devono per questo essere a posa fissa e di sezione tale per cui sia da ritenersi trascurabile la probabilità di rottura del conduttore. Inoltre è proibito inserire interruttori o fusibili sul conduttore PEN
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Confronto tra sistemi TN e TT
• La sicurezza del sistema TN, nel caso di distribuzionepubblica, è legata alla garanzia dell’efficienza del neutro e dell’impianto di terra che la società elettrofornitricemette a disposizione dell’utente per il collegamento dellemasse.
• Attualmente l’uso del sistema TN, a differenza di moltialtri paesi in cui è adottato per la distribuzione pubblica, in Italia è consentito solo per gli impianti utilizzatorialimentati da una propria cabina o stazione di trasformazione (quando la potenza impegnata giustificauna alimentazione in MT, con installazione di una propriacabina di trsasformazione).
• Per la distribuzione pubblica in BT il sistema TN era ammesso fino al 1965, mentre dal 1965 è utilizzato ilsistema TT.
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GRADI DI PROTEZIONE (CEI 70-1
IP40= PROTEZIONE CONTRO IL CONTATTO DI CORPI SOLIDI ESTRANEI DI PICCOLE DIMENSIONI -NESSUNA PROTEZIONE CONTRO LA PENETRAZIONE DI LIQUIDI
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PRESE A SPINA
Le prese devono essere: - poste all'interno dei quadri
descritti ; o - poste all'esterno, sulle
pareti, di tali quadri; o -incorporate in avvolgicavo
oppure essere del tipo mobile conforme alla Norma
CEI 23-12.
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PROTEZIONE MEDIANTE SEPARAZIONE ELETTRICA
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Il tipo di posa scelto delle condutture di cantiere non deve essere di intralcio alle persone o ai mezzi di trasporto (anche per evitare
danneggiamenti ai cavi stessi), i cavi devono essere opportunamente protetti meccanicamente contro i danneggiamenti e devono essere facilmente
individuabili e rimovibili quando il cantiere sarà smantellato. La scelta della modalità di posa è condizionata da diversi fattori tra i quali il costo e la
facilità di recupero o di spostamento nel corso dei lavori di cantiere. Tra le modalità proposte dalla normativa vigente quella più utilizzata proprio per la
sua economicità e versatilità nell'impiego in cantiere, è quella aerea senza fune portante .
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Esempi di distribuzione e posa delle condutture in un cantiere
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IMPIANTO DI PROTEZIONE ESTERNO
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IMPIANTO DI PROTEZIONE ESTERNO
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IMPIANTO DI PROTEZIONE ESTERNO
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IMPIANTO DI PROTEZIONE INTERNO
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gruppo elettrogenosenza impianto di terra
Falso sistema TN: masse collegate al
neutro isolato da terra. La persona è in pericolo al
primo guasto a terra, anche se
l'apparecchio utilizzatore è
integro
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gruppi elettrogeni: sistema di protezione con differenziali e senza impianto di terra
Un interruttore differenziale su
ciascuna derivazione apre il circuito nel caso di doppio guasto a
terra.
ACCETTABILE PER LAVORI DI BREVE DURATA OVE NON E’ CONGRUO RELIZZARE UN
IMPIANTO DI TERRA (secondo parere prof. Carrescia)
LA CORRENTE ATTRAVERSA IL
CORPO IN CASO DI DOPPIO GUASTO
FINO ALL’INTERVENTO
DEL DIFFERENZIALE
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I circuiti dei piccolissimi cantieri possono essere collegati direttamente dall'impianto esistente mediante presa a spina che
alimenta un quadro portatile contenente un trasformatore di isolamento, ottenendo in tal modo una protezione contro i contatti
indiretti mediante separazione elettrica. Allo stesso risultato si può giungere anche utilizzando un piccolo gruppo elettrogeno che alimenta un solo utilizzatore alla volta
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ponteggio: a terra si (oppure) no
Il collegamento a terra di un ponteggio potrebbe essere richiesto per una duplice motivazione:- a) per protezione contro le scariche atmosferiche- b) perchè lo stesso risulta una “massa” o “massa estranea”.Analizziamo nel dettaglio i casi sopra citati.
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Protezione contro le scariche atmosfericheIl ponteggio di un cantiere edile non è mai da collegarsi a terra al
fine della protezione contro le scariche atmosferiche per quantosotto esposto:
La Norma CEI 81-1 all’appendice G.3.5 così recita:
“le strutture metalliche all’aperto (tralicci, ponteggi, gru e simili) possono ritenersi protette contro la fulminazione diretta se si verifica una delle seguenti condizioni:a) non è prevista la presenza di persone in numero elevato o per un elevato periodo di tempo a meno di 5 m. dalla struttura”.b) la resistività superficiale Rs del suolo entro 5 m. dalla struttura, non è inferiore a 5 KOhm . m”.
In considerazione del fatto che un ponteggio di un cantiere edile non è mai da considerarsi un luogo “affollato”, cioè con elevatonumero di persone presenti sopra di esso, la condizione a) risulta sempre soddisfatta
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Una massa è una parte conduttrice che soddisfa le seguenti proprietà :1) può essere toccata2) fa parte di un componente elettrico 3) non è in tensione in condizioni ordinarie ( altrimenti sarebbe una parte attiva ) 4) può andare in tensione in condizioni di guasto.La prima proprietà focalizza l'attenzione sull'accessibilità della massa : se una parte conduttrice fa parte di un componente elettrico e può andare in tensione in caso di guasto , ma non vi è rischio che venga toccata , non è una massa ma una parte intermediaLa seconda proprietà specifica che "la massa fa parte del componente elettrico" e di conseguenza dell'impianto elettrico.
massa
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MASSA ESTRANEAUna massa estranea è una parte conduttrice, in buon
collegamento col terreno, non facente parte dell'impianto elettrico che potrebbe introdurre il potenziale di terra o altri potenziali (tubazioni idriche , del gas ecc..). Una parte metallica in buon contatto col terreno diventa pericolosa se toccata contemporaneamente ad una massa in tensione. Il massimo pericolo si ha quando la massa estranea presenta una resistenza verso terra prossima allo zero perché la persona che tocca la massa è sottoposta alla tensione totale di terra. In questo caso l'unica resistenza che si oppone al passaggio della corrente attraverso il corpo è quella della persona.
I livelli di pericolosità della corrente elettrica tengono conto di una resistenza in serie con quella della persona di 1000 ohm in condizioni normali e di 200 ohm in condizioni particolari. Una parte metallica che presenti una resistenza verso terra inferiore a questi valori viene chiamata "massa estranea". Una massa estranea potrebbe introdurre nell'ambiente una situazione di pericolo pertanto deve essere collegata in equipotenzialità all'impianto di terra.
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Protezione contro i contatti indiretti (massa e/o massa estranea)
E’ da escludersi che il ponteggio possa esssere una massa in quanto non fa parte di alcun apparecchio elettrico (utilizzatore od altro).In proposito si ricorda (CEI 64-8 par. 23.2) che “una parte conduttrice che può andare in tensione solo perché è in contatto con una massa, non è da considerarsi una massa”. Tutti gli utensili che vengono utilizzati sui ponteggi, qualora non siano addirittura a doppio isolamento, debbono per costruzione essere comunque dotati di conduttore di protezione delle rispettive masse; il ponteggio pertanto nei loro confronti si comporta come la parte conduttrice di cui sopra.
Per essere una massa estranea occorre invece verificare che il valore della Resistenza di terra del ponteggio sia inferiore a 200 Ohm.Ciò lo si può comunemente verificare con un misura fra questo e l’impianto di terra del cantiere, utilizzando un comune strumento per la misura dei dispersori di terra.
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La tensione verso terra degli utensili elettrici portatili utilizzati in lavori eseguiti entro grande masse metalliche deve essere:non superiore a 50 V verso terra nei lavori in luoghi bagnati o molto umidi e nei lavori a contatto o entro grandi masse metalliche.
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Cosa si intende per luogo conduttore ristretto?
Un luogo conduttore (ad esempio un serbatoio metallico) di dimensioni ridotte in cui l'operatore ha un'elevata probabilità di venire a contatto, attraverso un'ampia parte del corpo, con le superfici conduttrici. Il rischio di elettrocuzione è aumentato oltre che dalla maggiore conducibilità del luogo conduttore anche dalle ristrette dimensioni del luogo
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LUOGO CONDUTTORE RISTRETTO
tale definizione è applicabile anche ad ambienti estesi in cui
l'operatore è a stretto contatto, con ampie parti del corpo, con
superfici conduttrici, ad esempio lavori con
cinture di sicurezza su strutture metalliche
- Alimentazione dei circuiti in luogo conduttore ristretto mediante
trasformatore di sicurezza (SELV) e di isolamento
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IL PONTEGGIO
se sono collegate lampade o macchine elettriche?“una parte conduttrice che può andare in tensione
solo perché è in contatto con una massa non è da considersi una massa (nota 2-art. 2.1.26 CEI 64/8)
Quindi argani e verricelli devono essere collegati a terra mediante il conduttore di protezione facente parte del cavo di alimentazione.
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IL PONTEGGIO
E se si rompe una lampada in tensione?Se i corpi illuminanti non sono protetti e possono
esser danneggiati da azioni esterne rendendo accessibili le parte attive c’è rischio non solo di contatti indiretti ama anche di contatti diretti: realizzare la protezione con bassissima tensione ottenuta mediante trasformatore di sicurezza (sistema BTS, CEI 64-8 art. 5.2.01 art. 5.2.04).
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IL PONTEGGIO:messa a terra scariche atmosferiche
Le giunzioni con morsetti consente di considerare valida la continuità elettrica. Collegare a dispersori tradizionali collegati in parallelo tra loro e con l’impianto e di terra del cantiere un montante ogni 20 metri ed a ogni angolo con conduttore di almeno 35 mmq in rame (almeno 4 dispersori) la treccia di rame di collegamento dispersori deve avere 7,5 mm di diametro e ogni singolo filo 1,8 mm diametro
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BARACCHE:MESSA A TERRA SCARICHE ATMOSFERICHE
.nel dubbio in assenza di calcolo di autoprotezione collegare ad almeno due dispersori tradizionali (meglio 4 per evitare effetti indesiderati a persone che si trovassero all’esterno nelle vicinanze) collegati in parallelo tra loro e con l’impianto e di terra del cantiere un montante ogni 20 metri ed a ogni angolo con conduttore di almeno 35 mmq in rame
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GRU:messa a terra scariche atmosferiche
.nel dubbio in assenza di calcolo di autoprotezione collegare a due dispersori tradizionali collegati in parallelo tra loro e con l’impianto di terra del cantiere
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Commissione consultiva permanente per la prevenzione infortuni del ministero del Welfare data 24/4/1991
L’art 38 del DPR 547/55 è rispettato se si seguono le norme del CEI 81/1 perché l’obbligo della protezione dai fulmini non significa anche l’obbligo della realizzazione dell’impianto di protezione.
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Protezione dei cavi dai sovraccarichi
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Prese e spine
Conformi CEI 23 -12
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In presenza di alta tensione la scarica avviene anche alcuni metri prima del contatto direttoAncorare le macchine che potrebbero mettersi in movimento sotto la spinta del ventoSe la macchina tocca un cavo elettrico il conduttore non deve abbandonare il posto di lavoro
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QUADRO DI DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA DI CANTIERE IDONEO
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QUADRO DI DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA DI CANTIERE IDONEO
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QUADRETTO DI “PIANO” DI DISTRIBUZIONE ELETTRICA IDONEO DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA MEDIANTE UTILIZZO NON CORRETTO DEI COMPONENTI (PRESE/SPINE)
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UTILIZZO NON IDONEO DI COMPONENTI PER DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA