Rischio cardiovascolare ed inquinamento ... - ars.toscana.it · ... Alessandro Barchielli,1 ......
Transcript of Rischio cardiovascolare ed inquinamento ... - ars.toscana.it · ... Alessandro Barchielli,1 ......
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
1
EPIAIR
Inquinamento Atmosferico e Salute
Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Rischio cardiovascolare ed inquinamento
atmosferico in Toscana: lo studio RisCAT
(2002-2005)
Daniela Nuvolone
1, Alessandro Barchielli,
1,2,, Daniela Balzi
1,2, Marco
Chini3, Danila Scala
3 e gruppo di lavoro ARPAT “Qualità aria urbana
e salute”4
1. Osservatorio di Epidemiologia, Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Viale Milton 7 50100 Firenze tel. +39 055 6577618 fax +39 055 6577673
email: [email protected]
2. Unità di Epidemiologia, Azienda Sanitaria Locale ASL 10 Firenze – Consulente ARS Toscana
3. Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, Direzione generale, Epidemiologia
ambientale
4. Gruppo di lavoro ARPAT “Qualità aria urbana e salute”: M. Chini, D. Scala, T. Cecconi, M. Stefanelli,
G. Tanganelli, A. Lupi, F. Giovannini e M. Bazzani
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
2
Sintesi
Nel presente report sono presentati i risultati dello studio RisCAT (Rischio Cardiovascolare e
Inquinamento Atmosferico in Toscana), svolto nell’ambito del Progetto “Epiair - Inquinamento
atmosferico e salute: Sorveglianza Epidemiologica e Interventi di prevenzione”, finanziato dal
Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie.
Lo studio è stato condotto in aree urbane della Regione Toscana al fine di stimare l’associazione tra
l’incidenza degli eventi coronarici acuti e l’inquinamento atmosferico da polveri (PM10) e gas (NO2
e ozono).
Sono stati raccolti i dati ambientali e sanitari per il triennio 2002-2005. Sulla base dei dati di
monitoraggio della qualità dell’aria rilevate dalle centraline gestite da ARPA Toscana e mediante
l’applicazione di indici di associazione tra coppie di stazioni sono state identificate 6 aree con livelli
di inquinamento omogenei, nelle quali risiede il 42,5% della popolazione toscana. Per ciascuna area
sono stati calcolati gli indicatori, quali media giornaliera di area o media mobile su 8 ore, per PM10,
NO2 e O3 (per l’ozono solo periodo caldo Aprile-Settembre). La relazione tra inquinanti atmosferici
ed incidenza di IMA è stata valutata mediante un disegno case- crossover, con scelta dei controlli
appaiati per anno, mese e giorno della settimana dell’evento (approccio time-stratified). Sono state
effettuate analisi di regressione logistica condizionata area-specifiche, analisi pooled, attraverso
modelli meta-analitici (ad effetti casuali), e modelli bi-pollutant. Sono stati analizzati la casistica
incidente totale e, separatamente, gli eventi ospedalizzati di IMA e le morti coronariche senza
ricovero. Sono stati presi in considerazione diversi lag temporali per valutare gli effetti immediati,
ritardati e prolungati; nei modelli sono stati inclusi gli effetti confondenti di temperatura apparente,
giorni di festa, decremento estivo della popolazione ed epidemie influenzali. Le analisi sono state
stratificate per sesso e fasce d’età, al fine di individuare gruppi di popolazione maggiormente
vulnerabili.
Gli eventi coronarici acuti selezionati sono 18.520 (soggetti ultra75enni: 57%) di cui il 73,2%
rappresentati da IMA ospedalizzati ed il 26,8% da morti coronariche extra-ospedaliere (MCE).
Nelle analisi meta-analitiche per il PM10 è stato riscontrato un effetto immediato (lag 0-1) e
statisticamente significativo per gli eventi totali negli anziani nella stagione calda (7.6%); il rischio
è leggermente più basso (6.2%) nel caso di eventi di IMA ospedalizzati, sempre per anziani nei
mesi più caldi.
Gli effetti dell’NO2 sono, invece, più prolungati (lag 0-5) e significativi sia nella popolazione
generale (2.8%), ma soprattutto negli anziani nei mesi caldi (10.3%).
L’associazione tra ozono ed eventi coronarici acuti mostra un andamento intermedio rispetto ai
precedenti, lag(0-3): per la popolazione generale la stima d’effetto è del 2.0%, ma non
statisticamente significativa; negli anziani si raggiunge la significatività sia per gli eventi totali
(2.9%) che per MCE (5.2%); sempre per MCE la significatività si ha anche nella popolazione totale
(5.5%).
Nei modelli bi-pollutant, ossia quando gli effetti vengono valutati contemporaneamente, l’effetto
del PM10 è in genere più stabile rispetto a quello dell’ NO2, mentre per l’Ozono è stata rilevata una
certa dipendenza con il PM10, (imputabile soprattutto all’area fiorentina) e una totale indipendenza
dall’ NO2.
In linea con i risultati desumibili dalla letteratura scientifica in materia, lo studio RisCAT ha
confermato le associazioni tra rischio di malattie cardiovascolari, nello specifico eventi
ospedalizzati di IMA e morti coronariche extra-ospedaliere, e i livelli di inquinamento ambientale.
Gli anziani costituiscono un gruppo di popolazione particolarmente vulnerabile agli effetti acuti
dell’inquinamento atmosferico, specialmente nei mesi più caldi.
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
3
Introduzione
Negli ultimi anni la comunità scientifica internazionale si è abbondantemente occupata degli effetti
sulla salute pubblica, a breve e lungo termine, dei livelli di inquinamento atmosferico, soprattutto
dei più comuni inquinanti ambientali, quali particolato (PM), ozono (O3), monossido di carbonio
(CO), diossido di azoto (NO2) e diossido di zolfo (SO2). Molti studi hanno messo in evidenza
l’associazione tra i livelli di inquinanti e mortalità naturale, respiratoria e cardiovascolare, 1-8
ricoveri per cause respiratorie e cardiovascolari. 9-17
Diversi autori hanno analizzato la relazione tra
inquinamento ambientale ed eventi di infarto miocardico (IMA), soprattutto in termini di effetti a
breve termine, 18-31
anche se non mancano gli studi sugli impatti a lungo termine.32-36
Tra le esperienze di meta-analisi pianificate che hanno studiato l’effetto a breve termine
dell’inquinamento atmosferico in ambito urbano, quelle cui si fa più spesso riferimento, nonché le
prime ad essere state pubblicate, sono lo studio NMMAPS (The National Mortality, Morbidity and
Air Pollution Study) 37,38
che ha coinvolto 100 città statunitensi, lo studio APHEA2 (Air Pollution
and Health, a European Approach) 39
condotto su 29 città Europee tra cui anche Milano, Torino e
Roma e, nel panorama italiano, lo studio MISA2 ha investigato l’effetto dell’inquinamento su 15
città della penisola (11 per quanto riguarda il PM10) per il periodo 1996-2002, aggiornando i
risultati del precedente studio MISA1, 40-44
ed, infine lo studio SISTI - Studio italiano sulla
suscettibilità agli effetti della temperatura e dell’inquinamento atmosferico, per il periodo 1998-
2003. 3,6
Alle esperienze di meta-analisi citate si aggiunge anche il progetto “Epiair - Inquinamento
atmosferico e salute: Sorveglianza Epidemiologica e Interventi di prevenzione”, i cui risultati sono
esposti negli altri rapporti conclusivi del Progetto.
Nel presente report vengono presentati i risultati dello studio RisCAT (Rischio Cardiovascolare e
Inquinamento Atmosferico in Toscana), svolto nell’ambito del Progetto EpiAir. Lo studio è stato
condotto in aree urbane della Regione Toscana, nel periodo 2002-2005 al fine di stimare
l’associazione tra eventi coronarici acuti (eventi ospedalizzati di IMA e morti coronariche extra-
ospedaliere) e l’inquinamento atmosferico da polveri (PM10) e gas (NO2 e ozono).
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
4
E’ stato utilizzato un disegno di studio di tipo case cross-over 45,46
e i risultati presentati derivano
dalle analisi meta-analitiche sul totale della popolazione analizzata; vengono, inoltre, presi in
considerazione diversi aspetti, quali l’analisi di vari lag temporali, lo sviluppo di modelli bi-
pollutant, l’influenza dei dati meteorologici, l’analisi delle caratteristiche individuali di tipo
demografico al fine di individuare gruppi di popolazione particolarmente suscettibili agli effetti
negativi dell’inquinamento atmosferico.
Materiali e metodi
Dati di qualità dell’aria
Al fine di costruire un database delle esposizioni giornaliere della popolazione toscana, l’Agenzia
Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Toscana ha effettuato alcune elaborazioni
dei dati derivanti dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria urbana, presenti nelle banche dati
del Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA), ed elaborazioni di dati di temperatura ed
umidità relativa, presenti in altre fonti.
Il primo passo ha riguardato l’individuazione delle stazioni di monitoraggio che meglio
rappresentano l’esposizione della popolazione urbana, ossia quelle stazioni che rilevano livelli di
inquinamento riferibili al contributo integrato di tutte le sorgenti presenti nell’area, escludendo le
stazioni che ad esempio vedono la prevalenza delle sorgenti da traffico, così come definite dalla
legislazione corrente. Al fine di ottenere un numero di stazioni congruo al presente studio, è stata
individuata una procedura di selezione delle centraline basata sui livelli di CO. Oltre alle stazioni
classificate come “urbana fondo”, sono state incluse anche le stazioni di traffico con valore medio
annuale inferiore a 0,8 mg/m3. Tale criterio è stato valutato in maniera empirica considerando che
livelli in aria ambiente di questo ordine di grandezza siano rappresentativi di un contesto
equivalente a quello di una stazione di misura di fondo urbano, rappresentativa dell’effettiva
esposizione della popolazione agli agenti inquinanti dell’aria ambiente.
In tabella 1 sono riportate le 29 stazioni risultate idonee in questa prima fase di selezione, suddivise
per area comunale di appartenenza. Restano escluse dallo studio per mancanza di dati di
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
5
concentrazioni-esposizione attribuibili le zone della Toscana relative alle province di Massa e di
Siena.
Tabella 1: Stazioni di monitoraggio in Toscana con media annuale di CO<0.8 mg/m3
Provincia Comune Classificazione Nome stazione Indirizzo Anno di
Attivazione
AR Arezzo UT Ar-piazza-Repubblica Viale Michelangelo 1995
AR Arezzo UT Ar-via-Fiorentina Via Fiorentina 1995
AR Arezzo UF Ar-via-Acropoli Via dell'Acropoli 1995
FI Calenzano UF Fi-Calenzano-Giovanni Via Giovanni XXIII 2001
FI Firenze UF Fi-Bassi Viale Ugo Bassi 1992
FI Firenze UF Fi-Boboli Piazza Pitti 1994
FI Firenze UF Fi-Novoli Via di Novoli 1993
FI Firenze UF Fi-via-di-Scandicci Via di Scandicci 1993
FI Scandicci UF Fi-Scandicci-Buozzi Via Buozzi 1993
FI Signa UF Fi-Signa Via Roma 2003
GR Grosseto UF Gr-via-URSS Via URSS 2004
LI Piombino UT Li-giardini-pubblici Viale Unita' d'Italia 2000
LI Livorno UF Li-piazza-Cappiello Piazza Cappiello 2001
LU Capannori UF Lu-Capannori Via di Piaggia 1998
LU Lucca UT Lu-Micheletto Via Elisa – piazza
S.Micheletto 1994
LU Viareggio UF Lu-2Viareggio Via Maroncelli 1998
PI Cascina UT Pi-Cascina Via Tosco Romagnola 1997
PI Cascina UT Pi-Navacchio Via Tosco Romagnola
– loc. Casciavola 1999
PI Pisa UT Pi-Fazio Via Conte Fazio 1997
PI Pisa UF Pi-Passi Piazza I. Nievo 1997
PI Pontedera UT Pi-Pontedera Via Misericordia 1997
PO Prato UF Po-Fontanelle Via Soffici –Fontanelle 1994
PO Prato UF Po-Roma Via Roma 1997
PO Prato UF Po-San-Paolo Via Ponchielli San
Paolo 1994
PO Prato UT Po-Ferrucci Via Ferrucci 1994
PO Prato UT Po-Strozzi Via Strozzi 1997
PT Montecatini
Terme UF Pt-Mont-via-Merlini Via Merlini 2000
PT Pistoia UT Pt-Zamenhof Via Zamenhof 2000
PT Pistoia UF Pt-Signorelli Via Signorelli 2000
In una seconda fase le stazioni di una stessa area sono state sottoposte ad una stima di qualità dei
dati applicando il coefficiente di correlazione di Pearson e individuando 3 classi cut-off: >= 0,70,
fra 0,69 e 0,50, e <0,50, per ciascun inquinante. La valutazione dei coefficienti di Pearson elaborati
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
6
per lo stesso inquinante su coppie di stazioni di misura appartenenti alla stessa area, ha dato risultati
positivi ad esclusione dell'area della costa. Pertanto, se si considera accettabile anche la Ila classe di
coefficienti di Pearson (> 0,50 <= 0,69), possono ritenersi idonei i dati forniti dalle seguenti stazioni
• area comunale di Arezzo (3 stazioni);
• area omogenea di Firenze (7 stazioni);
• area pisana (5 stazioni);
• area pratese (3 stazioni);
• area pistoiese (2 stazioni);
• area lucchese (4 stazioni).
L'area della costa rappresentata dai comuni di Grosseto, Livorno, Piombino, Viareggio fornisce in
prevalenza valori del coefficiente di Pearson < 0,5. E' stata valutata quindi la possibilità di
accorpare le singole stazioni ad altre zone tra quelle individuate. Si è messa in evidenza una
correlazione accettabile della stazione della Versilia con la stazione di Livorno, ed per entrambe le
stazioni con l'area pisana. Si è, pertanto, ritenuto di accorparle ottenendo una zona definita come
Area Pisana Livornese e Versilia per un totale di 7 stazioni.
In tabella 2 viene riportata la selezione definitiva delle stazioni, secondo l’accorpamento in sei aree
omogenee
Tabella 2: Stazioni di monitoraggio selezionate e accorpate in sei aree omogenee
Provincia Comune
AR Arezzo
AR Arezzo Area omogenea AREZZO
AR Arezzo
FI Firenze
FI Firenze
FI Firenze
FI Firenze
FI Calenzano
FI Scandicci
Area omogenea FIRENZE
FI Signa
LU Lucca
LU Capannori Area omogenea LUCCA-
VALDINIEVOLE LU Montecatini Terme
PI Pisa
PI Pisa
Area omogenea PISA-LIVORNO-
VERSILIA
PI Cascina
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
7
PI Cascina
PI Pontedera
LI Livorno
LU Viareggio
PO Prato
PO Prato
PO Prato
PO Prato
Area omogenea PRATO
PO Prato
PT Pistoia Area omogenea PISTOIA
PT Pistoia
Per ciascuna stazione di ogni area e relativamente a NO2 e PM10 sono state calcolate le medie
giornaliere (con la regola che siano disponibili almeno n. 20 medie orarie, salvo PM) e per l’ozono i
valori massimi delle medie mobili di 8 ore rilevate in ciascun giorno (con la regola che siano
disponibili almeno n. 6 medie orarie). I calcoli effettuati per ottenere un valore giornaliero unico per
area (valore della stazione virtuale) tengono conto di diversi fattori, quali il numero e la tipologia
delle stazioni per le quali sono disponibili i dati degli inquinanti. In tabella 3 è riportato un esempio
di tale procedura, relativamente all’area di Firenze.
Tabella 3: Criteri per la definizione di un valore unico giornaliero, area omogenea di Firenze
Dati meteorologici
Una volta definite le aree di riferimento per i dati relativi alle concentrazioni degli inquinanti è stata
analizzata la disponibilità di dati meteorologici. Questi devono soddisfare alcuni requisiti di qualità,
affidabilità e validità, tali da permettere di caratterizzare meteorologicamente queste aree sull’intero
periodo di analisi con il passo temporale richiesto (di tipo giornaliero).
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
8
Le grandezze utilizzate sono state la temperatura dell’aria e l’umidità relativa. L’analisi della
disponibilità e qualità dei dati meteorologici ha portato a definire le scelte per le aree d’interesse
riportate in tabella 4.
Tabella 4: Stazioni meteo selezionate per ciascuna area omogenea
Aree Stazioni meteo o sensori su stazioni chimiche
Area metropolitana di Firenze Firenze-Ximeniano
Area pratese Firenze-Ximeniano
Area pistoiese Pistoia- Signorelli (Temperatura), Zamenhoff (Umidità relativa)
Area lucchese e Val di Nievole Montecatini-Merlini
Area pisana, livornese e Versilia Pisa-Passi
Comune di Arezzo Stazione UCEA- Arezzo
Occorre segnalare che:
− per l’area pratese i dati della stazione meteorologica di Prato-Baciacavallo non sono stati
ritenuti qualitativamente adeguati, per cui alla zona sono stati estesi i valori registrati e scelti
per l’area fiorentina;
− per l’area lucchese, mancando un’adeguata stazione meteorologica, sono stati scelti i dati
rilevati a Montecatini; la stazione di Merlini è stata preferita a quella di Adua per la presenza
di un dataset più esteso all’interno del periodo di interesse.
− anche la scelta dei dati rappresentativi per l’area pistoiese è stata effettuata in base ad un
criterio di copertura temporale; in questo caso sono stati scelti dati registrati da sensori
allocati presso due diverse stazioni di rilevamento.
− per il Comune di Arezzo non erano disponibili dati di stazioni afferenti alla rete di
rilevamento provinciale sul periodo considerato (è stata installata una stazione
meteorologica nel corso dell’anno 2005); per tale motivo si è ricorsi a dati ottenibili in
internet. In particolare sono stati impiegati i dati della stazione UCEA di Arezzo
− l’area sulla costa toscana (Livorno, Pisa e Versilia) sufficientemente omogenea dal punto
di vista climatico, a causa della sua notevole estensione non lo è necessariamente dal punto
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
9
di vista meteorologico. Ciononostante per semplicità è stato scelto di rappresentarla
attraverso una unica stazione meteorologica (Pisa-Passi).
Sono state prodotte delle serie dati complete, ovvero le serie hanno coperto ogni giorno del periodo
di analisi; i dati di origine (rilevati) contengono invece lacune dovute a malfunzionamenti ed altri
problemi di natura tecnica, quindi per ottenere i valori richiesti per ogni giorno del periodo
considerato si è fatto ricorso a regressioni multilineari. Queste sono state effettuate sui dati di
riepilogo scelti (anziché sui dati orari originali) ed hanno incluso come variabili indipendenti anche
i dati rilevati presso altre stazioni meteorologiche delle reti di qualità dell’aria (ad esempio quella di
Santa Croce sull’Arno, quella di Montale e quella di Empoli – Riottoli).
I valori meteo associati all’area di Arezzo, relativi alla stazione di UCEA, corrispondono ai dati
giornalieri di riepilogo già disponibili per quanto riguarda la temperatura media, massima e minima,
mentre i valori di umidità relativa sono stati ottenuti mediando quelli indicati come medie “diurne”
e “notturne”. Anche in questo caso i dati mancanti sono stati ottenuti tramite regressioni multilineari
con i valori relativi allo stesso giorno registrati presso le altre stazioni presenti nel database UCEA
disponibile. In tal caso nell’analisi di regressione è stata privilegiata la scelta di stazioni
meteorologiche dell’Italia centrale, più vicine e più simili come condizione orografica e topografica
a quella di Arezzo.
A partire dalla temperatura dell’aria e dalla temperatura al punto di rugiada è stata calcolata la
temperatura apparente, che tiene conto delle situazioni di temperatura e umidità elevate, secondo la
formula:
Temperatura apparente = -2.653+(0.994 * Temperatura + 0.0153 * Dewpoint2)
Dati sanitari
I dati sanitari sono stati estratti dal Registro Regionale dell’Infarto Miocardio Acuto 1997-2005
(Tosc-AMI), gestito dall’Osservatorio di Epidemiologia dell’Agenzia Regionale di Sanità della
Toscana e dall’Azienda Sanitaria 10 di Firenze (Barchielli 2006). Tale registro prende origine dal
progetto MONItoring of trends and determinants in CArdiovascular disease (MONICA) che è stata
la prima esperienza a livello internazionale di registrazione sistematica su base di popolazione degli
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
10
eventi coronarici e degli accidenti cerebrovascolari, con un protocollo e criteri diagnostici
standardizzati (Tunstall-Pedoe 1994). Successivamente il progetto EUROCISS (European
Cardiovascular Indicators Surveillance Set), svolto nel quadro dell’Health Monitoring Programme
della Unione Europea, ha proposto la implementazione di registri di popolazione basati sul record
linkage tra dati informatizzati di mortalità e ricovero ospedaliero (EUROCISS 2003).
L’identificazione della casistica incidente, che include sia i primi eventi che gli eventi ripetuti dello
stesso paziente (intervallo tra la data di ammissione di due ricoveri successivi o tra quella del
ricovero e quella del decesso superiore a 28 giorni), si basa sull’uso integrato di fonti informative
sanitarie informatizzate (ricoveri ospedalieri e mortalità), con una metodologia analoga a quella
proposta dal progetto EUROCISS.
Per i ricoveri ospedalieri è stato utilizzato il data-base dell’Agenzia Regionale di Sanità che integra
il flusso dagli ospedali regionali con i ricoveri di toscani in altre regioni italiane. Sono stati
selezionati i ricoveri ordinari con codice ICD-9 410 (infarto miocardico acuto) in diagnosi di
dimissione principale.
I dati di mortalità sono stati ottenuti dal Registro di Mortalità Regionale della Toscana (RMR) che
raccoglie ed informatizza le schede di morte ISTAT dei deceduti in regione e dei toscani deceduti in
altre regioni italiane. Sono stati selezionati i decessi con i codici ICD-9 410-414 in diagnosi
principale di morte. Da entrambi i data-base sono stati selezionati i record relativi ai soggetti
residenti in Toscana, per il periodo 2002-2005: per ogni individuo sono presenti ulteriori
informazioni riguardo al comune di residenza, età e sesso.
Sulla base del comune di residenza e seguendo la selezione delle stazioni di monitoraggio sopra
descritte, dal database completo degli eventi coronarici acuti totali per il periodo 2002-2005 sono
stati estratti, per ciascuna area omogenea, gli eventi avvenuti nei comuni riportati in tabella 5.
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
11
Tabella 5: Selezione dei casi per comune di residenza, per ciascuna area omogenea. 2002-2005
AREA Comune Codice Comune ISTAT Residenti 2005
Area omogenea AREZZO Arezzo 051002 94.675
Firenze 048017 368.059
Campi Bisenzio 048006 39.176
Sesto Fiorentino 048043 46.702
Lastra a Signa 048024 18.531
Calenzano 048005 15.557
Scandicci 048041 50.003
Signa 048044 16.809
Area omogenea FIRENZE
Bagno a Ripoli 048001 25.528
Lucca 046017 82.605
Capannori 046007 42.849
Montecatini Terme 047011 20.766
Buggiano 047003 8.462
Ponte Buggianese 047016 8.161
Area omogenea LUCCA-
VALDINIEVOLE
Pescia 047012 18.711
Pisa 050026 88.363
Pietrasanta 046024 24.547
Cascina 050008 40.007
Pontedera 050029 26.842
Livorno 049009 155.986
Viareggio 046033 63.276
Area omogenea PISA-
LIVORNO-VERSILIA
Forte dei Marmi 046013 8.280
Area omogenea PRATO Prato 100005 180.674
Area omogenea PISTOIA Pistoia 047014 85.273
Totale residenti 1.529.842
Totale Regione Toscana 3.598.269
La selezione effettuata sui casi di eventi coronarici acuti riguarda circa il 42.5% del totale della
popolazione residente in Toscana (anno 2005).
Metodi di analisi
Disegno dello studio
Le associazioni tra i livelli di inquinamento atmosferico e gli eventi coronarici acuti sono state
analizzate mediante l’implementazione di un disegno di studio di tipo case-crossover. Tale
approccio, molto utilizzato per la stima degli effetti a breve termine dell’esposizione a inquinanti
ambientali, è un tipo particolare di studio caso-controllo appaiato, in cui per ciascun soggetto è
previsto il confronto tra i livelli di inquinamento nel giorno dell’evento con quello rilevato negli
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
12
altri giorni presi come riferimento. 45-47
Per la scelta dei controlli, seguendo le più recenti
indicazioni della letteratura, 46
è stato applicato il metodo time-stratified, ossia i giorni di controllo
sono stati selezionati appaiando per il giorno della settimana, il mese e l’anno in cui si è verificato
l’evento. Tale metodo di selezione dei controlli, che si basa su una suddivisione a priori del periodo
di studio in strati (giorni della settimana), equivale ad un aggiustamento nell’approccio delle serie
temporali in cui il trend temporale viene modellato all’interno di un modello lineare generalizzato di
Poisson 48-50
. Nel disegno case-crossover, dato che ciascun individuo è anche controllo di se stesso,
tutte le variabili che non variano nel tempo (o che cambiano molto lentamente) sono
intrinsecamente controllate dal disegno stesso, in particolare alcune caratteristiche individuali, quali
età, sesso, stile di vita, etc.
Analisi statistiche
Le analisi statistiche sono state condotte seguendo i seguenti step:
1. analisi area-specifica dell’associazione tra eventi coronarici acuti ed inquinanti, a diversi lag
e includendo vari fattori di confondimento tempo-dipendenti;
2. analisi area-specifica secondo stratificazioni per tipo di evento, sesso ed età;
3. analisi area-specifica di modelli bi-pollutant;
4. meta-analisi dei risultati area-specifici.
1. Analisi area-specifica dell’associazione tra eventi coronarici acuti ed inquinanti, a diversi lag e
includendo vari fattori di confondimento tempo-dipendenti.
La stima degli Odds Ratio è stata condotta mediante modelli di regressione logistica condizionata:
gli OR sono stati calcolati per incrementi di 10µg/m3
dell’inquinante. E’ stato selezionato un set di
variabili di confondimento comune a tutte le aree:
- Decremento estivo di popolazione: il fattore è stato inserito nel modello come variabile a tre
livelli che assume valore 2 nelle due settimane intorno a ferragosto (dal sabato precedente alla
domenica successiva, per un totale di 16 giorni/anno); valore 1 dal 16 luglio al 31 agosto (con
eccezione dei giorni in cui assume valore 2; valore 0 per i restanti giorni dell’anno;
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
13
- Epidemie influenzali: il fattore è stato inserito nel modello come variabile categorica
(suddivisione in quartili) calcolata a partire dai dati regionali di incidenza dell’influenza diffusi
da INFLUNET, ossia la sorveglianza della sindrome influenzale, coordinata dal Ministero della
Salute.
- Giorni di festa: tale fattore è stato modellato con una variabile dicotomica che assume valore 1
nei giorni di festa, valore 0 altrimenti;
- Temperatura: seguendo alcune indicazioni di letteratura 3 è stata costruita una nuova variabile
utilizzando un lag 1-6 (ossia la media tra i valori registrati nei 6 giorni precedenti) quando la
temperatura è inferiore a 9 gradi ed un lag 0-1 della temperatura apparente quando la
temperatura è superiore a 9 gradi. Al fine di tener conto della non linearità della relazione tra
temperatura ed outcome cardiovascolari 54-58
l’effetto confondente è stato modellato mediante
una piecewise linear spline della variabile calcolata, con scelta dei nodi secondo i quartili della
distribuzione. Tale scelta è supportata anche dai “best knots” selezionati in un modello di
regressione spline univariato, costruito utilizzando gli eventi come variabile dipendente e la
temperatura come predittore.
Le analisi sono state ripetute per diversi lag temporali (0, 0-1, 0-2, 0-3, 0-4, 0-5 e 3-5) al fine di
evidenziare effetti immediati, prolungati e ritardati. Le analisi di associazione tra eventi coronarici
acuti ed ozono è stata ristretta al semestre “caldo”, ossia il periodo aprile-settembre.
2. Analisi area-specifica secondo stratificazioni per tipo di evento, sesso ed età.
Dai risultati delle analisi condotte sul totale della popolazione in studio, è stato selezionato un lag
temporale per ripetere le analisi stratificando per tipo di evento (eventi di IMA ospedalizzati e morti
coronariche extraospedaliere), stagione, fasce d’età e sesso, al fine di individuare sottogruppi di
popolazione particolarmente suscettibili agli effetti dell’esposizione all’inquinamento atmosferico.
La scelta del maximun effect lag è stata effettuata in base alla forza dell’associazione, alla minore
eterogeneità tra le aree (p-value di eterogeneità più alto) ed in base alle indicazioni della letteratura
in materia.
3. Analisi area-specifica di modelli bi-pollutant.
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
14
Oltre ai modelli base, sono stati costruiti anche modelli bi-pollutant, per valutare l’effetto di ciascun
inquinante corretto per l’effetto dell’altro. Per ciascun inquinante sono stati selezionati i lag scelti
nella fase precedente.
4. Meta-analisi dei risultati area-specifici.
I risultati ottenuti nelle analisi area-specifiche sono stati utilizzati in un modello di meta-analisi ad
effetti casuali: sono riportate le stime (OR e intervalli di confidenza al 95%) e il p-value del test di
eterogeneità.
Risultati
In tabella 1 viene fornito un riepilogo dei dati giornalieri disponibili sugli inquinanti nelle sei aree,
per il periodo 2002-2005. Su un totale di 1466 giorni per PM10 e l’NO2 l’unica situazione critica
riguarda la numerosità più bassa nell’area di Pistoia. Per l’ozono, per il periodo aprile-settembre,
l’unica criticità è la mancanza di dati nella zona di Lucca-Valdinievole.
In tabella 2 è riportata una descrizione sintetica dei tre inquinanti considerati nello studio, per le sei
aree omogenee: per ciascuno sono riportati media e deviazione standard, calcolati per NO2 e PM10
(intero periodo) e per O3 (semestre caldo). Sono mostrati anche media e deviazione standard per il
rapporto PM10/NO2 che è un indicatore della sorgente dell’inquinamento da polveri: un rapporto
basso indica una origine prevalentemente da traffico, mentre per valori alti si stima una
predominanza di componenti alternative di origine diversa. Comunque tale rapporto non è stato
oggetto di analisi. I valori medi di NO2 oscillano tra un massimo di 39.72 µg/m3 nella zona di Prato
ed un minimo di 28.52 µg/m3 nel Lucchese; anche per il PM10 i valori sono abbastanza omogenei
con un valore massimo nella zona pisana (40.68 µg/m3) ed un minimo nella zona di Arezzo (28.15
µg/m3). Per quanto riguarda l’ozono si va dal valore più alto a Pistoia (106.21 µg/m
3) e quello più
basso ad Arezzo (93.58 µg/m3). In particolare per la zona di Prato, un elevato valore dell’NO2 e un
valore basso del rapporto PM10/NO2 lascia presumere un elevato contributo del traffico veicolare ai
livelli di inquinamento.
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
15
In tabella 3 sono riportati i coefficienti di correlazione lineare di Pearson tra coppie di inquinanti: si
nota una correlazione sempre positiva tra PM10 ed NO2 , con un valore massimo di 0.71 a Pistoia ed
un valore più basso pari a 0.43 nel lucchese, dove probabilmente il particolato non ha come fonte
primaria il traffico. Molto più eterogenee, ed anche negative, le correlazioni tra particolato e
diossido di azoto con l’ozono.
La media e deviazione standard delle principali variabili meteorologiche (temperatura, umidità
relativa e temperatura apparente) sono riportate in tabella 4: come prevedibile i valori risultano
piuttosto omogenei tra le sei aree toscane.
La popolazione oggetto di studio è descritta nelle tabelle 5-6: per ciascuna area sono riportati i
numeri ed i corrispondenti valori percentuali dei casi di IMA ospedalizzati, delle morti coronariche
extraospedaliere e degli eventi coronarici acuti totali per la popolazione totale (tabella 5); in tabella
6 sono riportati i valori sommati su tutte le aree stratificando per fasce d’età e sesso.
Il dataset totale è costituito da 18.520 eventi coronarici acuti, di cui 13.554 (73.19%) sono eventi di
IMA ospedalizzati e 4.966 (26.81%) sono morti coronariche extraospedaliere. I contributi maggiori
al dataset provengono dai casi di Firenze (36.2%) e della zona Pisa-Livorno-Versilia (31.14%).
Riguardo alla stratificazione per fasce decennali d’età, si registra un numero maggiore di casi nella
fascia 75-84 anni; al fine di aumentare la numerosità delle analisi è stato deciso di accorpare le
ultime due fasce in un unico gruppo di soggetti di età superiore ai 75 anni, aventi una numerosità di
casi totali pari a 10.833, di cui 6.992 (64.54%) sono costituiti da IMA ospedalizzati e 3.841
(35.46%) da MCE. I maschi presentano un numero maggiore di eventi rispetto alle donne: 10.929
casi, di cui il 76.96% sono eventi di IMA ed il 23.04% MCE.
Nelle tabelle 7a-7e sono riportati i risultati meta-analitici dell’associazione tra incrementi di 10
µg/m3
di PM10 ed eventi cardiovascolari. In tabella 7a sono riportate le stime di OR ed intervalli di
confidenza al 95% per gli eventi coronarici acuti totali, eventi di IMA ospedalizzati ed MCE, per
diversi lag temporali e con indicazione del p-value del test di eterogeneità che fornisce una misura
della omogeneità tra aree (p-value elevato) o della disomogeneità (p-value basso).
In tabella 7b sono riportati i risultati meta-analitici dell’associazione tra eventi coronarici acuti e
PM10, secondo stratificazioni per fasce d’età, genere e stagione. Le stime per i vari sottogruppi di
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
16
popolazione in studio si riferiscono al lag 0-1, che è stato selezionato tra i vari lag temporali per la
maggiore forza dell’associazione nella popolazione generale (anche se non significativa), per la
minore eterogeneità tra le aree e per consentire confronti con altri studi simili.
Le tabelle 7c e 7d riportano i risultati per le stratificazioni appena descritte, restringendo le analisi
rispettivamente agli eventi di IMA e ai casi di MCE. Infine la tabella 7e riporta le stime di
associazione calcolate nel sottogruppo di popolazione costituito dagli eventi avvenuti nel semestre
caldo per i soggetti di età superiore ai 75 anni, riportando i risultati per tipo di evento e genere.
Si nota come gli OR calcolati sul totale della popolazione sono quasi sempre superiori all’unità,
anche se non si raggiunge la significatività statistica. Associazioni statisticamente significative si
ottengono nel sottogruppo di anziani (+75 anni) nel semestre caldo, sia per gli eventi totali con un
aumento percentuale di rischio pari a 7.6% (IC95%=3.0-12.4) che per gli eventi di IMA 6.2%
(IC95%=0.7-12.1).
Selezionando i casi nel semestre caldo, le donne, sempre di età maggiore di 75 anni, risultano
particolarmente a rischio con un incremento percentuale dell’8.2% (IC95%=0.9-16.1). Per quanto
riguarda i test di eterogeneità, si registra una generale omogeneità tra le sei aree in studio.
Nelle tabelle 8a-8f sono presentati i risultati per l’NO2. A differenza del PM10 si notano
significatività statistiche anche nella popolazione generale, per diversi lag temporali (0-4, 0-5, 3-5)
che suggeriscono effetti piuttosto ritardati. Tra i tre lag è stato selezionato quello 0-5 per la
maggiore forza d’associazione, pari ad un incremento di rischio del 2.6% per gli eventi totali e del
3.6% per i casi di IMA ospedalizzati. Nelle stratificazioni per fasce d’età e considerando gli eventi
totali (tabella 8b) resta la significatività per i soggetti di età superiore a 75 anni (3.6% IC95%=0.6-
6.7); analizzando separatamente donne e uomini, come nel caso del PM10, si osserva un incremento
significativo di rischio per le donne pari a 4.3% (IC95%=0.6-8.0); se le analisi vengono ristrette al
semestre caldo la significatività si mantiene ed è pari ad un 6.7% (IC95%=1-12.7).
Ripetendo le analisi separatamente per tipo di evento (tabelle 8c e 8d), si notano le stesse
significatività per gli eventi di IMA (soggetti di età maggiore ai 75 anni e donne): l’unica differenza
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
17
risiede nella stratificazione per stagione, infatti mentre per gli eventi totali la significatività è legata
alla stagione calda, restringendo l’analisi agli eventi di IMA si nota una associazione significativa
solo nella stagione fredda. Non risulta nessuna associazione significativa per le morti coronariche
extra-ospedaliere. Limitando le analisi al sottogruppo di popolazione costituito dai soggetti anziani
(+75 anni) nel periodo caldo (tabella 8e), sebbene vi sia un forte decremento della numerosità,
restano le significatività per gli eventi coronarici acuti totali (+10.3% IC95%=2.6-18.5) e per le
donne (+11.5 IC95%=1-23.1). Al contrario non si riscontrano associazioni significative nel
sottogruppo di anziani che hanno avuto un evento coronario nella stagione fredda (tabella 8f).
Per quanto riguarda le associazioni per incrementi di 10µg/m3
di O3 in tabella 9a sono mostrati i
risultati per la popolazione generale, per eventi totali, casi di IMA e morti coronariche extra-
ospedaliere, per tutti i lag temporali. Come già detto, tutte le analisi che coinvolgono l’ozono sono
state ristrette al semestre caldo. Sebbene la gran parte degli OR sia superiore all’unità, associazioni
significative si hanno soltanto per i casi di MCE, per i lag 0-2, 0-3 e 0-4. Tra questi ultimi è stato
selezionato il lag 0-3.
Anche per l’ozono restano le significatività per gli anziani (+75anni), per gli eventi totali (+2.9%
IC95%=0-5.9), per le morti extra-ospedaliere (+5.2% IC95%=0.3-10.4) ma non per gli eventi di
IMA (+1.7 IC95%=-1.9-5.4). Infine anche nel caso dell’ozono viene confermata la maggiore
suscettibilità delle donne relativa agli eventi di MCE, con incrementi di rischio pari a 8.3%
(IC95%=1.8-15.1) nella popolazione generale e pari a 7.6% (IC95%=0.9-14.7) nel sottogruppo
delle anziane.
Infine, le tabelle 10-12 riassumono i principali risultati dei modelli bi-pollutant. Per maggiore
chiarezza sono mostrati i risultati delle analisi ristrette al sottogruppo di soggetti di età superiore ai
75 anni nella stagione calda, che hanno mostrato le significatività anche nei modelli base per tutti e
tre gli inquinanti considerati. Si nota che per il PM10 (tabella 10) i risultati ottenuti per gli eventi
totali nel modello base sostanzialmente non variano se si considera l’aggiustamento sia per NO2 che
per O3; l’NO2 sembra abbassare la stima del rischio se si considerano solo i casi di IMA, mentre
l’aggiustamento per NO2 ed O3 esalta in maniera considerevole la stima dell’eccesso di rischio nel
caso degli eventi di MCE.
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
18
Nel caso dell’NO2 (tabella 11), l’aggiustamento per il PM10 abbassa sostanzialmente la stima del
rischio, mentre questa risulta piuttosto indipendente dall’ozono. Infine i modelli bi-pollutant
applicati per la stima delle associazioni con l’ozono (tabella 12) mostrano come il PM10, più
dell’NO2, influenzi, abbassandola, la stima del rischio.
Discussione
L’obiettivo dello studio RisCAT è stato quello di individuare le associazioni tra i livelli di
inquinamento atmosferico e l’incidenza degli eventi coronarici acuti nelle aree urbane della
Toscana, puntando l’attenzione sui sottogruppi di popolazione particolarmente suscettibili agli
effetti a breve termine dell’esposizione ambientale.
In generale sono stati riscontrati aumenti significativi di rischio per gli eventi totali, per i casi di
IMA ospedalizzati e per le morti coronariche extra-ospedaliere, associati a rapidi incrementi della
concentrazione degli inquinanti atmosferici, sia polveri che gas. In particolare per le polveri sono
stati evidenziati effetti immediati, lag 0-1, mentre per l’ozono e il diossido di azoto effetti più
prolungati, rispettivamente lag0-3 e lag0-5. I gruppi di popolazione maggiormente suscettibili sono
risultati gli anziani (soggetti di età superiore ai 75 anni) e le donne; tali effetti a breve termine sono
più evidenti nei mesi caldi (periodo Aprile-Settembre).
Nello studio RisCAT, come già abbondantemente dettagliato nella sezione relativa alla scelta degli
indicatori ambientali idonei ai fini della ricerca, la scelta delle aree è stata determinata
essenzialmente dalla disponibilità dei dati, sia di qualità dell’aria che meteorologici. Per quanto
riguarda i dati sanitari, il Registro Regionale dell’Infarto Miocardio Acuto permette ad oggi una
copertura per il periodo 1997-2005. E’ chiaro che una maggiore consistenza di tutte le serie
temporali di dati consentirebbe una maggiore potenza delle stime ottenute, soprattutto laddove si
arriva ad un livello di stratificazione piuttosto spinto.
Il disegno di studio utilizzato è il case-crossover. Esistono in letteratura numerosi studi che
affrontano il problema della stima degli effetti a breve termine dell’inquinamento atmosferico
mediante questo tipo di approccio. 7,18,25,30,33,47
Ed esiste anche una cospicua letteratura sia sul
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
19
confronto tra approccio case-crossover e studio di serie temporali mediante regressione di
Poisson,47-50
sia sul metodo di selezione dei controlli 46-47
. Sostanzialmente la comunità scientifica
internazionale concorda sulla equivalenza algebrica tra il metodo case-crossover e le analisi di serie
temporali; sulla scelta dei controlli è stato deciso di seguire il cosiddetto metodo time-stratified
proposto da Levy et al. 46
, in cui i controlli sono appaiati per anno, mese e giorno della settimana
dell’evento.
A differenza di altri studi meta-analitici sugli effetti a breve termine dell’inquinamento
atmosferico37-44
in cui è stata evidenziata una forte eterogeneità d’effetto tra le varie città coinvolte,
nello studio RisCAT, data la scala regionale, sono stati riscontrati effetti molto omogenei tra le sei
aree, a parte qualche rara eccezione. E’ bene però precisare che tra le sei aree prese in
considerazione, l’area metropolitana di Firenze e la zona della costa nord (Pisa, Livorno e Versilia),
in quanto le più numerose in termini di casistica incidente, sono quelle che nell’ambito della meta-
analisi influenzano in maniera determinante i risultati ottenuti per tutti gli inquinanti.
Relativamente all’influenza delle condizioni meteorologiche, nello studio RisCAT l’effetto della
temperatura e dell’umidità è stato modellato al fine di tener conto della possibile non linearità della
relazione tra temperatura ed outcome sanitari. Anche in materia esiste un abbondante letteratura 54-58
ed in base a questi riferimenti è stata calcolata una nuova variabile che tiene conto dell’effetto sia
delle basse che delle alte temperature. Inoltre per le alte temperature è stato deciso di calcolare la
temperatura apparente che considera l’effetto combinato di temperatura dell’aria e umidità relativa e
che rappresenta meglio le condizioni di disagio fisiologico.
In conclusione i risultati dello studio RisCAT confermano quanto già emerso in altri studi nazionali
ed internazionali sugli effetti a breve termine dell’inquinamento atmosferico urbano. Gli eccessi di
rischio stimati hanno un impatto sanitario notevole, dato che tutta la popolazione è da considerarsi
esposta. Pertanto il monitoraggio integrato delle condizioni ambientali e degli effetti sanitari risulta
di primaria importanza ai fini della protezione della salute e della programmazione di interventi di
miglioramento della qualità dell’aria urbana
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
20
Bibliografia
1. Bateson TF, Schwartz J. 2004 Who is sensitive to the effects of particulate air pollution on
mortality? A case-crossover analysis of effect modifiers. Epidemiology. 2004;15(2):143-9.
2. Forastiere F, Stafoggia M, Picciotto S, Bellander T, D'Ippoliti D, Lanki T, von Klot S, Nyberg
F, Paatero P, Peters A, Pekkanen J, Sunyer J, Perucci CA. 2005. A case-crossover analysis of
out-of-hospital coronary deaths and air pollution in Rome, Italy. Am J Respir Crit Care Med.
2005;172(12):1549-55
3. Forastiere F, Stafoggia M, Berti G, Bisanti L, Cernigliaro A, Chiusolo M, Mallone S, Miglio
R, Pandolfi P, Rognoni M, Serinelli M, Tessari R, Vigotti M, Perucci CA; SISTI Group. 2008
Particulate matter and daily mortality: a case-crossover analysis of individual effect modifiers.
Epidemiology. 2008;19(4):571-80.
4. Goldberg MS, Burnett RT, Brook J, Bailar JC 3rd, Valois MF, Vincent R. 2001. Associations
between daily cause-specific mortality and concentrations of ground-level ozone in Montreal,
Quebec. Am J Epidemiol. 2001;154(9):817-26.
5. Schwartz J. 2005 How sensitive is the association between ozone and daily deaths to control for
temperature? Am J Respir Crit Care Med. 2005;171(6):627-31.
6. Stafoggia M, Schwartz J, Forastiere F, Perucci CA; SISTI Group. 2008. Does temperature
modify the association between air pollution and mortality? A multicity case-crossover
analysis in Italy. Am J Epidemiol. 2008;167(12):1476-85.
7. Stafoggia M, Forastiere F, Agostini D, Caranci N, de'Donato F, Demaria M, Michelozzi P,
Miglio R, Rognoni M, Russo A, Perucci CA. 2008. Factors affecting in-hospital heat-related
mortality: a multi-city case-crossover analysis. J Epidemiol Community Health.
2008;62(3):209-15.
8. Ueda K, Nitta H, Ono M. 2009 Effects of fine particulate matter on daily mortality for specific
heart diseases in Japan. Circ J. 2009;73(7):1248-54
9. Ballester F, Rodríguez P, Iñíguez C, Saez M, Daponte A, Galán I, Taracido M, Arribas F,
Bellido J, Cirarda FB, Cañada A, Guillén JJ, Guillén-Grima F, López E, Pérez-Hoyos S,
Lertxundi A, Toro S. 2006. Air pollution and cardiovascular admissions association in Spain:
results within the EMECAS project. J Epidemiol Community Health. 2006;60(4):328-36.
10. Dominaci F, Peng RD, Bell ML, Pham L, McDermott A, Zeger SL, Samet JM. 2006 Fine
particulate air pollution and hospital admission for cardiovascular and respiratory diseases.
JAMA. 2006;295(10):1127-34.
11. Symons JM, Wang L, Guallar E, Howell E, Dominici F, Schwab M, Ange BA, Samet J, Ondov
J, Harrison D, Geyh A. 2006 A case-crossover study of fine particulate matter air pollution and
onset of congestive heart failure symptom exacerbation leading to hospitalization. Am J
Epidemiol. 2006;164(5):421-33.
12. Medina-Ramón M, Zanobetti A, Schwartz J. 2006 The effect of ozone and PM10 on hospital
admissions for pneumonia and chronic obstructive pulmonary disease: a national multicity
study. Am J Epidemiol. 2006;163(6):579-88.
13. Sunyer J, Basagaña X. 2001 Particles, and not gases, are associated with the risk of death in
patients with chronic obstructive pulmonary disease. Int J Epidemiol. 2001;30(5):1138-40.
14. Barnett AG, Williams GM, Schwartz J, Best TL, Neller AH, Petroeschevsky AL, Simpson RW.
2006 The effects of air pollution on hospitalizations for cardiovascular disease in elderly people
in Australian and New Zealand cities. Environ Health Perspect. 2006;114(7):1018-23.
15. Host S, Larrieu S, Pascal L, Blanchard M, Declercq C, Fabre P, Jusot JF, Chardon B, Le Tertre
A, Wagner V, Prouvost H, Lefranc A. 2008 Short-term associations between fine and coarse
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
21
particles and hospital admissions for cardiorespiratory diseases in six French cities. Occup
Environ Med. 2008;65(8):544-51.
16. Le Tertre A, Medina S, Samoli E, Forsberg B, Michelozzi P, Boumghar A, Vonk JM, Bellini
A, Atkinson R, Ayres JG, Sunyer J, Schwartz J, Katsouyanni K. 2002 Short-term effects of
particulate air pollution on cardiovascular diseases in eight European cities. J Epidemiol
Community Health. 2002;56(10):773-9.
17. Stieb DM, Szyszkowicz M, Rowe BH, Leech JA. 2009 Air pollution and emergency
department visits for cardiac and respiratory conditions: a multi-city time-series analysis.
Environ Health. 2009;8:25.
18. von Klot S, Peters A, Aalto P, Bellander T, Berglind N, D'Ippoliti D, Elosua R, Hörmann A,
Kulmala M, Lanki T, Löwel H, Pekkanen J, Picciotto S, Sunyer J, Forastiere F. 2005 Health
Effects of Particles on Susceptible Subpopulations (HEAPSS) Study Group. 2005 Ambient air
pollution is associated with increased risk of hospital cardiac readmissions of myocardial
infarction survivors in five European cities. Circulation. 2005;112(20):3073-9
19. Lanki T, Pekkanen J, Aalto P, et al. 2006. Associations of traffic related air pollutants with
hospitalisation for first acute myocardial infarction: the HEAPSS study. Occupational &
Environmental Medicine 2006;63(12):844-51.
20. Koken PJM, Piver WT, Ye F, Elixhauser A, Olsen LM, Portier CJ. 2003. Temperature, air
pollution, and hospitalization for cardiovascular diseases among elderly people in Denver.
Environmental Health Perspectives 2003;111(10):1312-7.
21. Murakami Y, Ono M. 2006. Myocardial infarction deaths after high level exposure to
particulate matter. Journal of Epidemiology & Community Health 2006;60(3):262-6.
22. Sharovsky R, Cesar LAM, Ramires JAF. 2004. Temperature, air pollution, and mortality from
myocardial infarction in Sao Paulo, Brazil. Brazilian Journal of Medical & Biological
Research 2004;37(11):1651-7.
23. Barnett AG, Williams GM, Schwartz J, et al. 2006. The effects of air pollution on
hospitalizations for cardiovascular disease in elderly people in Australian and New Zealand
cities. Environmental Health Perspectives 2006;114(7):1018-23.
24. Zanobetti A, Schwartz J. 2006. Air pollution and emergency admissions in Boston, MA.
Journal of Epidemiology & Community Health 2006;60(10):890-5.
25. Peters A, von Klot S, Heier M, et al. 2005. Particulate air pollution and nonfatal cardiac events.
Part I. Air pollution, personal activities, and onset of myocardial infarction in a case-crossover
study. Research Report - Health Effects Institute 2005(124):1-66; discussion 67-82.
26. Ruidavets J-B, Cournot M, Cassadou S, Giroux M, Meybeck M, Ferrieres J. 2005. Ozone air
pollution is associated with acute myocardial infarction. Circulation 2005;111(5):563-9.
27. Sullivan J. 2005. Relation between short-term fine-particulate matter exposure and onset of
myocardial infarction. Epidemiology 2005;16(1):41-8.
28. Zanobetti A, Schwartz J. 2005. The effect of particulate air pollution on emergency admissions
for myocardial infarction: a multicity case-crossover analysis. Environmental Health
Perspectives 2005;113(8):978-82.
29. Peters A, von Klot S, Heier M, et al. 2004. Exposure to traffic and the onset of myocardial
infarction. New England Journal of Medicine 2004;351(17):1721-30.
30. D'Ippoliti D, Forastiere F, Ancona C, et al. 2003. Air pollution and myocardial infarction in
Rome: a case-crossover analysis. Epidemiology 2003;14(5):528-35.
31. Peters A, Dockery DW, Muller JE, Mittleman MA. 2001. Increased particulate air pollution
and the triggering of myocardial infarction. Circulation 2001;103(23):2810-5.
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
22
32. Miller KA, Siscovick DS, Sheppard L, et al. 2007. Long-term exposure to air pollution and
incidence of cardiovascular events in women. New England Journal of Medicine
2007;356(5):447-58.
33. Tonne C, Melly S, Mittleman M, Coull B, Goldberg R, Schwartz J. 2007 A case-control
analysis of exposure to traffic and acute myocardial infarction. Environmental Health
Perspectives 2007;115(1):53-7.
34. Rosenlund M, Berglind N, Pershagen G, Hallqvist J, Jonson T, Bellander T. 2006. Long-term
exposure to urban air pollution and myocardial infarction. Epidemiology 2006;17(4):383-90.
35. Grazuleviciene R, Maroziene L, Dulskiene V, et al. 2004. Exposure to urban nitrogen dioxide
pollution and the risk of myocardial infarction. Scandinavian Journal of Work, Environment &
Health 2004;30(4):293-8.
36. Rosenlund M, Picciotto S, Forastiere F, Stafoggia M, Perucci CA. 2008. Traffic-related air
pollution in relation to incidence and prognosis of coronary heart disease. Epidemiology. 2008,
Jan; 19(1):121-8.
37. Samet JM, Zeger S, Dominici F, Curriero F,Coursac I, Dockery DW, Schwartz J, Zanobetti A.
2000. The National Morbidity, Mortality, and air pollution study (NMMAPS). Part 2.
Morbidity and mortality from air pollution in United States. Health Effect Institute. Boston
(MA), 2000. Disponibile all’indirizzo http://pubs.healtheffects.org/view.php?id=118
38. HEI Health Effect Institute. 2003. Revised analyses of time series studies of air pollution and
health. Health Effect Institute Special Report. Boston (MA), 2003.
39. Katsouyanni K, Touloumi G, Samoli E, Gryparis A, Le Terre A, Monopolis Y, Rossi G,
Zmirou D, Ballester F, Boumghar A, Anderson HR, Wojtyniak B, Paldy A, Braunstein R,
Pekkanen J, Schindler C, Schwartz J. 2001. Confounding and effect modification in the short-
term effects of ambient particles on total mortality: results from 29 European cities within the
APHEA2 project. Epidemiology 2001;12:521-31.
40. Biggeri A, Bellini P, Terracini B. 2004. Metanalisi italiana degli studi sugli effetti a breve
termine dell’inquinamento atmosferico 1996–2002. Epidemiol Prev 2004;28(Suppl 4-5):1-100.
41. Biggeri A, Bellini P, Terracini B. 20001. Metanalisi italiana degli studi sugli effetti a breve
termine dell’inquinamento atmosferico. Epidemiol Prev 2001;25(Suppl 1):1-72.
42. Biggeri A, Baccini M, Accetta G, Lagazio C. 2002. Estimates of short-term effects of air
pollutants in Italy. Epidemiol Prev 2002;26:203-5.
43. Biggeri A, Baccini M, Bellini P, Terracini B. 2005. Italian studies of short term effect of air
pollution (MISA), 1990-1999. Int J Occup Environ Health 2005;11:107-22.
44. Bellini P, Baccini M, Biggeri A, Terracini B. 2007. The meta-analysis of the Italian studies on
short-term effects of air pollution (MISA): old and new issues on the interpretation of the
statistical evidences. Environmetrics 2007;18:1-11.
45. Maclure M. 1991. The case-crossover design: a method for studying transient effects on the
risk of acute events. Am J Epidemiol. 1991;133:144–53.
46. Levy D, Lumley T, Sheppard L, Kaufman J, Checkoway H. 2001. Referent selection in case-
crossover analyses of acute health effects of air pollution. Epidemiology. 2001;12:186–92.
47. Schwartz J. 2004 The effects of particulate air pollution on daily deaths: a multi-city case
crossover analysis. Occup Environ Med. 2004;61(12):956-61.
48. Lu Y, Zeger SL. 2007. On the equivalence of case-crossover and time series methods in
environmental epidemiology. Biostatistics. 2007;8:337–44.
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
23
49. Fung KY, Krewski D, Chen Y, Burnett R, Cakmak S. 2003 Comparison of time series and
case-crossover analyses of air pollution and hospital admission data. Int J Epidemiol.
2003;32(6):1064-70.
50. Navidi W. 1998. Bidirectional case-crossover designs for exposures with time trends.
Biometrics. 1998 Jun;54(2):596–605.
51. Barchielli A, Balzi D, Pasqua A, Buiatti E. 2006 Incidence of acute myocardial infarction in
Tuscany, 1997-2002: data from the Acute Myocardial Infarction Registry of Tuscany (Tosc-
AMI) Epidemiol Prev. 2006;30(3):161-8
52. Tunstall-Pedoe H, Kuulasmaa K, Amouyel P, et al. 1994. Myocardial infarction and coronary
deaths in the World Health Organization Monica Project. Circulation 1994; 90: 583-612.
53. EUROCISS. 2003. Cardiovascular indicators surveillance set, final report 2003. Disponibile al
sito www.cuore.iss.it/eurociss/rapporto03/rapporto03.htm
54. Stafoggia M, Forastiere F, Agostini D, et al. 2006. Vulnerability to heat-related mortality: a
multicity, population-based, case-crossover analysis. Epidemiology. 2006;17:315–323.
55. Basu R, Samet JM. 2002. Relation between elevated ambient temperature and mortality: a
review of the epidemiologic evidence. Epidemiol Rev. 2002;24:190 –202.
56. Braga ALF, Zanobetti A, Schwartz J. 2001. The time course of weather-related deaths.
Epidemiology 2001;12:662– 667.
57. Curriero FC, Heiner KS, Samet JM, et al. 2002. Temperature and mortality in eleven cities of
the Eastern United States. Am J Epidemiol. 2002;155: 80–87.
58. The Eurowinter Group 1997. Cold exposure and winter mortality from ischaemic heart disease,
cerebrovascular disease, respiratory disease, and all causes in warm and cold regions of Europe.
Lancet 1997;349:1341–1346.
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
24
Tabella 1: Dati giornalieri sugli inquinanti disponibili in ciascuna area per il periodo 2002-2005 (1466 giorni)
Area NO2
µg/m3
PM10 µg/m3
O3 * µg/m3
1.326 1.32 Arezzo 1.326 1.436 698
Firenze 1.458 1.358 730
Lucca-Valdinievole 1.406 1.278 0
Pisa-Livorno-Versilia 1.459 1.456 731
Pistoia 963 1.047 517
Prato 1.350 1.314 719
* Periodo Aprile-Settembre
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
25
Tabella 2. Descrizione (media e deviazione standard – DS) degli inquinanti rilevati nelle 6 aree in studio
NO2
µg/m3
PM10
µg/m3
PM10/NO2
µg/m3
O3* µg/m3 Area
Media DS Media DS Media DS Media DS
Arezzo 39.30 10.33 28.15 11.56 0.73 0.27 93.58 23.98
Firenze 38.27 16.95 38.47 19.57 1.08 0.52 97.20 24.83
Lucca-Valdinievole 28.52 14.21 36.27 18.74 1.43 0.94 - -
Pisa-Livorno-Versilia 33.54 12.59 40.68 17.50 1.26 0.48 97.42 19.13
Pistoia 32.89 15.54 35.96 26.29 1.10 0.50 106.21 26.50
Prato 39.72 18.84 33.93 22.86 0.87 0.41 94.90 26.87
* Periodo Aprile-Settembre
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
26
Tabella 3. Coefficienti di correlazione di Pearson tra gli inquinanti rilevati nelle 6 aree in studio
Area PM10 - NO2 PM10 - O3 * NO2 - O3 *
Arezzo 0.48 0.19 0.18
Firenze 0.56 0.43 -0.01
Lucca-Valdinievole 0.43 - -
Pisa-Livorno-Versilia 0.61 0.32 0.15
Pistoia 0.71 0.09 -0.02
Prato 0.61 0.15 -0.17
* Periodo Aprile-Settembre
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
27
Tabella 4. Descrizione (media e deviazione standard – DS) delle variabili meteorologiche rilevate nelle 6 aree in studio
Temperatura (°C)
Umidità relativa
(%)
Temperatura apparente
(°C) Area
Media DS Media DS Media DS
Arezzo 13.58 7.74 68.94 14.14 12.45 8.95
Firenze 15.46 7.54 69.23 15.47 14.73 8.97
Lucca-Valdinievole 14.81 7.42 82.44 12.86 14.95 9.66
Pisa-Livorno-Versilia 15.55 7.33 76.39 15.21 15.46 9.29
Pistoia 14.55 7.54 71.27 15.66 13.80 9.01
Prato 15.46 7.54 69.23 15.47 14.73 8.97
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
28
Tabella 5. Descrizione della popolazione in studio: numero (e percentuale sul totale eventi acuti) di casi di IMA ospedalizzati, di morti coronariche
extraospedaliere e di eventi coronarici acuti totali nelle sei aree in studio.
Popolazione totale
IMA ospedalizzati Morti coronariche extraospedaliere
Eventi coronarici
acuti totali Area
No. % No. % No. %
Arezzo 732 78.0 207 22.0 939 100
Firenze 4.966 74.0 1.744 26.0 6.710 100
Lucca-Valdinievole 1.566 73.3 570 26.7 2.136 100
Pisa-Livorno-Versilia 4.347 72.9 1.616 27.1 5.963 100
Pistoia 739 65.0 399 35.0 1.138 100
Prato 1.204 73.6 430 26.4 1.634 100
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
29
Totale 13.554 73.19 4.966 26.81 18.520
Tabella 6. Descrizione della popolazione in studio: numero (e percentuale sul totale eventi acuti) di casi di IMA ospedalizzati, di morti coronariche
extraospedaliere e di eventi coronarici acuti totali nelle stratificazioni per fasce d’età e sesso.
Popolazione totale
IMA ospedalizzati Morti coronariche extraospedaliere
Eventi coronarici acuti totali
Variabili N. % N. % N. %
Età (anni)
35-64 3.328 88.42 436 11.58 3.764 100
65-74 3.195 82.45 680 17.55 3.875 100
75-84 4.532 73.55 1.630 26.45 6.162 100
>=85 2.460 52.67 2.211 47.33 4.671 100
>=75 6.992 64.54 3.841 35.46 10.833 100
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
30
Genere
Maschi 8.411 76.96 2.518 23.04 10.929 100
Femmine 5.143 67.75 2.448 32.25 7.591 100
Tabella 7a. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi coronarici acuti totali, eventi di IMA ospedalizzati,
morti coronariche extraospedaliere e PM10, per differenti lag temporali: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di
10µg/m3 di PM10; p-value del test di eterogeneità della variabilità tra aree – 2002-2005
Eventi coronarici acuti totali (n= 69771)*
IMA ospedalizzati
(n=51213)*
Morti coronariche extraospedaliere (n= 18558)*
Inquinante
lag OR IC 95% p HET lag OR IC 95% p HET lag OR IC 95% p HET
PM10 (µg/m3)
0 1.003 ( 0.993 - 1.014 ) 0.812 0 1.003 ( 0.991 - 1.015 ) 0.610 0 1.004 ( 0.985 - 1.024 ) 0.570
0-1 1.004 ( 0.992 - 1.015 ) 0.828 0-1 1.004 ( 0.990 - 1.017 ) 0.710 0-1 1.004 ( 0.982 - 1.026 ) 0.741
0-2 1.003 ( 0.992 - 1.017 ) 0.813 0-2 1.005 ( 0.990 - 1.020 ) 0.847 0-2 1.004 ( 0.980 - 1.029 ) 0.766
0-3 1.003 ( 0.989 - 1.017 ) 0.554 0-3 1.004 ( 0.988 - 1.021 ) 0.510 0-3 0.999 ( 0.973 - 1.026 ) 0.595
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
31
0-4 1.003 ( 0.985 - 1.021 ) 0.291 0-4 1.005 ( 0.987 - 1.023 ) 0.426 0-4 1.000 ( 0.972 - 1.029 ) 0.558
0-5 1.002 ( 0.980 - 1.024 ) 0.187 0-5 1.004 ( 0.984 - 1.025 ) 0.362 0-5 0.996 ( 0.966 - 1.027 ) 0.659
3-5 1.003 ( 0.981 - 1.025 ) 0.022 3-5 1.004 ( 0.982 - 1.026 ) 0.104 3-5 1.001 ( 0.969 - 1.034 ) 0.147
* si riferisce alla numerosità per il lag 0-1. Per gli altri lag temporali le numerosità sono dello stesso ordine di grandezza
Tabella 7b. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi coronarici acuti totali e PM10 (lag 0-1), stratificando
per età, sesso e stagione: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di PM10; p-value del test di eterogeneità
della variabilità tra aree– 2002-2005
Eventi coronarici acuti totali
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Età (anni)
35-64 13010 0.975 ( 0.939 - 1.012 ) 0.165
65-74 12634 1.007 ( 0.979 - 1.035 ) 0.659
75-84 20904 1.019 ( 0.994 - 1.046 ) 0.268
>=85 17729 1.013 ( 0.991 - 1.036 ) 0.572
>=75 40995 1.013 ( 0.998 - 1.028 ) 0.944
Genere
Maschi 41049 1.001 ( 0.986 - 1.016 ) 0.459
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
32
Femmine 28722 1.007 ( 0.989 - 1.025 ) 0.687
Stagione
Calda 30981 1.027 ( 0.993 - 1.062 ) 0.457
Fredda 38790 1.000 ( 0.988 - 1.013 ) 0.749
Tabella 7c. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi di IMA ospedalizzati e PM10 (lag 0-1), stratificando
per età, sesso e stagione: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di PM10; p-value del test di eterogeneità
della variabilità tra aree– 2002-2005
Eventi di IMA ospedalizzati
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Età (anni)
35-64 11572 0.982 ( 0.946 - 1.018 ) 0.231
65-74 10527 1.013 ( 0.981 - 1.045 ) 0.399
75-84 15538 1.025 ( 1.001 - 1.050 ) 0.429
>= 85 9509 0.999 ( 0.968 - 1.031 ) 0.731
>= 75 26618 1.013 ( 0.995 - 1.032 ) 0.796
Genere
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
33
Maschi 31618 0.997 ( 0.973 - 1.022 ) 0.124
Femmine 19595 1.015 ( 0.984 - 1.048 ) 0.160
Stagione
Calda 22982 1.011 ( 0.972 - 1.051 ) 0.845
Fredda 28231 1.002 ( 0.987 - 1.017 ) 0.542
Tabella 7d. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi di MCE e PM10 (lag 0-1), stratificando per età, sesso e
stagione: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di PM10; p-value del test di eterogeneità della
variabilità tra aree– 2002-2005
Morti coronariche extraospedaliere (MCE)
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Età (anni)
35-64 1438 0.944 ( 0.855 - 1.043 ) 0.291
65-74 2107 0.980 ( 0.913 - 1.052 ) 0.734
75-84 5366 0.996 ( 0.949 - 1.047 ) 0.301
>= 85 8220 1.014 ( 0.965 - 1.066 ) 0.111
>= 75 14377 1.013 ( 0.988 - 1.038 ) 0.827
Genere
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
34
Maschi 9431 1.016 ( 0.978 - 1.054 ) 0.288
Femmine 9127 0.987 ( 0.950 - 1.026 ) 0.270
Stagione
Calda 7999 1.059 ( 0.966 - 1.161 ) 0.220
Fredda 10559 0.996 ( 0.972 - 1.020 ) 0.896
Tabella 7e. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione con PM10 (lag 0-1) per il gruppo di popolazione di anziani (+75
anni) nella stagione calda, stratificando per tipo di evento e sesso: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di
10µg/m3 di PM10; p-value del test di eterogeneità della variabilità tra aree– 2002-2005
Popolazione di anziani (+75 anni) nel periodo Aprile-Settembre
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Evento
Eventi totali 17907 1.076 ( 1.030 - 1.124 ) 0.642
IMA 11667 1.062 ( 1.007 - 1.121 ) 0.777
MCE 6240 1.073 ( 0.943 - 1.221 ) 0.104
Genere
Maschi 8283 1.057 ( 0.991 - 1.129 ) 0.719
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
35
Femmine 9624 1.082 ( 1.009 - 1.161 ) 0.336
Tabella 8a. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra NO2 eventi coronarici acuti totali, eventi di IMA
ospedalizzati, morti coronariche extraospedaliere e, per differenti lag temporali: incrementi percentuali di rischio, ed intervalli di confidenza al 95%,
corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di NO2; p-value del test di eterogeneità della variabilità tra aree – 2002-2005 Periodo Aprile-Settembre
Eventi coronarici acuti totali (n= 71748)*
IMA ospedalizzati
(n= 52664)*
Morti coronariche extraospedaliere (n= 19084)*
Inquinante
lag OR IC 95% p HET lag OR IC 95% p HET lag OR IC 95% p HET
NO2 (�g/m
3)
0 1.009 ( 0.995 - 1.024 ) 0.705 0 1.008 ( 0.990 - 1.026 ) 0.380 0 1.012 ( 0.984 - 1.040 ) 0.888
0-1 1.010 ( 0.993 - 1.027 ) 0.400 0-1 1.012 ( 0.991 - 1.034 ) 0.352 0-1 1.004 ( 0.971 - 1.037 ) 0.390
0-2 1.010 ( 0.988 - 1.031 ) 0.300 0-2 1.017 ( 0.995 - 1.039 ) 0.404 0-2 1.000 ( 0.966 - 1.035 ) 0.675
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
36
0-3 1.018 ( 0.993 - 1.044 ) 0.248 0-3 1.027 ( 1.004 - 1.051 ) 0.426 0-3 1.008 ( 0.968 - 1.049 ) 0.374
0-4 1.028 ( 1.007 - 1.050 ) 0.475 0-4 1.032 ( 1.007 - 1.058 ) 0.682 0-4 1.015 ( 0.971 - 1.060 ) 0.359
0-5 1.028 ( 1.005 - 1.051 ) 0.492 0-5 1.036 ( 1.009 - 1.064 ) 0.774 0-5 1.001 ( 0.951 - 1.053 ) 0.311
3-5 1.021 ( 1.003 - 1.040 ) 0.390 3-5 1.026 ( 1.004 - 1.049 ) 0.375 3-5 1.007 ( 0.965 - 1.051 ) 0.258
* si riferisce alla numerosità per il lag 0-5. Per gli altri lag temporali le numerosità sono dello stesso ordine di grandezza
Tabella 8b. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi coronarici acuti totali e NO2 (lag 0-5), stratificando
per età, sesso e stagione: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di NO2; p-value del test di eterogeneità
della variabilità tra aree– 2002-2005
Eventi coronarici acuti totali
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Età (anni)
35-64 14463 1.015 ( 0.965 - 1.067 ) 0.865
65-74 14855 1.023 ( 0.962 - 1.087 ) 0.340
75-84 23969 1.026 ( 0.987 - 1.066 ) 0.733
>=85 18269 1.043 ( 0.982 - 1.107 ) 0.224
>=75 42238 1.036 ( 1.006 - 1.067 ) 0.411
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
37
Genere
Maschi 42395 1.016 ( 0.980 - 1.053 ) 0.271
Femmine 29353 1.043 ( 1.006 - 1.080 ) 0.855
Stagione
Calda 32616 1.067 ( 1.010 - 1.127 ) 0.976
Fredda 39132 1.021 ( 0.996 - 1.047 ) 0.435
Tabella 8c. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi di IMA ospedalizzati e NO2 (lag 0-5), stratificando
per età, sesso e stagione: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di NO2; p-value del test di eterogeneità
della variabilità tra aree – 2002-2005.
Eventi di IMA ospedalizzati
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Età (anni)
35-64 12792 1.009 ( 0.954 - 1.067 ) 0.807
65-74 12296 1.032 ( 0.952 - 1.118 ) 0.148
75-84 17685 1.043 ( 0.995 - 1.094 ) 0.721
>= 85 9738 1.048 ( 0.980 - 1.120 ) 0.385
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
38
>= 75 27423 1.046 ( 1.005 - 1.089 ) 0.369
Genere
Maschi 32701 1.022 ( 0.977 - 1.069 ) 0.205
Femmine 19963 1.059 ( 1.000 - 1.122 ) 0.242
Stagione
Calda 24254 1.058 ( 0.993 - 1.127 ) 0.986
Fredda 28410 1.031 ( 1.001 - 1.062 ) 0.802
Tabella 8d. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi di MCE e NO2 (lag 0-5), stratificando per età, sesso e
stagione: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di NO2; p-value del test di eterogeneità della variabilità
tra aree – 2002-2005.
Morti coronariche extraospedaliere (MCE)
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Età (anni)
35-64 1671 0.988 ( 0.854 - 1.143 ) 0.567
65-74 2559 0.903 ( 0.757 - 1.077 ) 0.205
75-84 6284 0.976 ( 0.906 - 1.053 ) 0.533
>= 85 8531 1.038 ( 0.957 - 1.126 ) 0.270
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
39
>= 75 14815 1.020 ( 0.972 - 1.071 ) 0.475
Genere
Maschi 9694 0.993 ( 0.935 - 1.054 ) 0.921
Femmine 9390 1.003 ( 0.919 - 1.094 ) 0.191
Stagione
Calda 8362 1.052 ( 0.911 - 1.214 ) 0.235
Fredda 10722 0.972 ( 0.901 - 1.047 ) 0.317
Tabella 8e. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione con NO2 (lag 0-5), per il gruppo di popolazione di anziani (+75
anni) nella stagione calda, stratificando per tipo di evento e sesso: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di
10µg/m3 di NO2; p-value del test di eterogeneità della variabilità tra aree– 2002-2005
Popolazione di anziani (+75 anni) nel periodo Aprile-Settembre
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Evento
Eventi totali 18888 1.103 ( 1.026 - 1.185 ) 0.612
IMA 12337 1.082 ( 0.988 - 1.184 ) 0.895
MCE 6551 1.112 ( 0.964 - 1.282 ) 0.326
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
40
Genere (eventi totali)
Maschi 8836 1.038 ( 0.856 - 1.258 ) 0.062
Femmine 10052 1.115 ( 1.010 - 1.231 ) 0.824
Tabella 8f. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione con NO2 (lag 0-5) per il gruppo di popolazione di anziani (+75
anni) nella stagione fredda, stratificando per tipo di evento e sesso: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di
10µg/m3 di NO2; p-value del test di eterogeneità della variabilità tra aree– 2002-2005
Popolazione di anziani (+75 anni) nel periodo Ottobre-Marzo
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Evento
Eventi totali 23350 1.024 ( 0.992 - 1.056 ) 0.460
IMA 15086 1.035 ( 0.944 - 1.077 ) 0.568
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
41
MCE 8264 1.002 ( 0.950 - 1.056 ) 0.634
Genere (eventi totali)
Maschi 11005 1.019 ( 0.973 - 1.067 ) 0.496
Femmine 12345 1.027 ( 0.982 - 1.074 ) 0.369
Tabella 9a. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra O3 ed eventi coronarici acuti totali, eventi di IMA
ospedalizzati, morti coronariche extraospedaliere, per differenti lag temporali: incrementi percentuali di rischio, ed intervalli di confidenza al 95%,
corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di O3; p-value del test di eterogeneità della variabilità tra aree – Periodo Aprile Settembre 2002-2005
Eventi coronarici acuti totali (n= 30873)*
IMA ospedalizzati
(n= 22936 )*
Morti coronariche extraospedaliere
(n= 7937 )* Inquinante
lag OR IC 95% p HET lag OR IC 95% p HET lag OR IC 95% p HET
O3 (�g/m
3)
0 1.007 ( 0.992 - 1.022 ) 0.976 0 1.004 ( 0.987 - 1.022 ) 0.717 0 1.013 ( 0.983 - 1.044 ) 0.630
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
42
0-1 1.014 ( 0.996 - 1.032 ) 0.692 0-1 1.010 ( 0.989 - 1.031 ) 0.406 0-1 1.025 ( 0.990 - 1.062 ) 0.958
0-2 1.019 ( 0.999 - 1.039 ) 0.546 0-2 1.011 ( 0.988 - 1.035 ) 0.429 0-2 1.041 ( 1.001 - 1.082 ) 0.676
0-3 1.020 ( 0.994 - 1.047 ) 0.307 0-3 1.008 ( 0.977 - 1.040 ) 0.294 0-3 1.055 ( 1.011 - 1.101 ) 0.735
0-4 1.017 ( 0.986 - 1.049 ) 0.233 0-4 1.001 ( 0.968 - 1.036 ) 0.283 0-4 1.063 ( 1.016 - 1.113 ) 0.604
0-5 1.015 ( 0.984 - 1.047 ) 0.280 0-5 0.993 ( 0.954 - 1.035 ) 0.199 0-5 1.067 ( 1.016 - 1.120 ) 0.620
3-5 1.000 ( 0.975 - 1.027 ) 0.184 3-5 0.983 ( 0.950 - 1.017 ) 0.111 3-5 1.036 ( 0.999 - 1.074 ) 0.522
* si riferisce alla numerosità per il lag 0-3. Per gli altri lag temporali le numerosità sono dello stesso ordine di grandezza
Tabella 9b. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi coronarici acuti totali e O3 (lag 0-3), stratificando per
età, sesso: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di O3; p-value del test di eterogeneità della variabilità
tra aree– Periodo Aprile Settembre 2002-2005.
Eventi coronarici acuti totali
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Età (anni)
35-64 6021 0.983 ( 0.906 - 1.067 ) 0.096
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
43
65-74 5504 1.026 ( 0.974 - 1.082 ) 0.421
75-84 9298 1.015 ( 0.962 - 1.070 ) 0.238
>=85 7726 1.048 ( 1.003 - 1.094 ) 0.942
>=75 18067 1.029 ( 1.000 - 1.059 ) 0.705
Genere
Maschi 18279 1.018 ( 0.986 - 1.050 ) 0.354
Femmine 12594 1.022 ( 0.988 - 1.058 ) 0.803
>=75 anni
Maschi 8416 1.035 ( 0.992 - 1.080 ) 0.551
Femmine 9651 1.023 ( 0.984 - 1.064 ) 0.967
Tabella 9c. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi di IMA ospedalizzati e O3 (lag 0-3), stratificando per
età, sesso: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di O3; p-value del test di eterogeneità della variabilità
tra aree – Periodo Aprile Settembre 2002-2005.
Eventi di IMA ospedalizzati
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Età (anni)
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
44
35-64 5450 0.998 ( 0.923 - 1.079 ) 0.158
65-74 4649 1.004 ( 0.928 - 1.086 ) 0.208
75-84 6869 1.012 ( 0.940 - 1.090 ) 0.132
>= 85 4227 1.021 ( 0.961 - 1.086 ) 0.969
>= 75 11806 1.017 ( 0.981 - 1.054 ) 0.448
Genere
Maschi 14219 1.017 ( 0.984 - 1.051 ) 0.483
Femmine 8717 0.996 ( 0.955 - 1.038 ) 0.801
Anziani >=75 anni
Maschi 5659 1.043 ( 0.989 - 1.099 ) 0.494
Femmine 6147 0.992 ( 0.944 - 1.043 ) 0.792
Tabella 9d. Risultati meta-analitici per le sei aree in studio, relativi all’associazione tra eventi di MCE e O3 (lag 0-3), stratificando per età, sesso e
stagione: odds ratio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10µg/m3 di O3; p-value del test di eterogeneità della variabilità
tra aree - Periodo Aprile Settembre 2002-2005.
Morti coronariche extraospedaliere (MCE)
Variabili N. osservazioni OR IC 95% p HET
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
45
Età (anni)
35-64 571 0.953 ( 0.785 - 1.156 ) 0.536
65-74 855 1.242 ( 1.080 - 1.430 ) 0.900
75-84 2429 1.022 ( 0.943 - 1.109 ) 0.601
>= 85 3499 1.082 ( 1.015 - 1.154 ) 0.460
>= 75 6261 1.052 ( 1.003 - 1.104 ) 0.811
Genere
Maschi 4060 1.031 ( 0.970 - 1.096 ) 0.475
Femmine 3877 1.083 ( 1.018 - 1.151 ) 0.887
Anziani >=75 anni
Maschi 2757 1.026 ( 0.942 - 1.118 ) 0.346
Femmine 3504 1.076 ( 1.009 - 1.147 ) 0.727
Tabella 10 . Risultati meta-analitici. Associazioni tra PM10 lag0-1 ed eventi coronarici acuti, eventi di IMA ospedalizzati e morti coronariche extra-
ospedaliere, per il sottogruppo di anziani (+75 anni) nella stagione calda, derivati da modelli bi-pollutant aggiustati per NO2 lag0-3 e O3 lag0-3: OR e
intervalli di confidenza al 95%, relativi a incrementi di 10µg/m3 di PM10, p-value del test di eterogeneità della variabilità tra aree– 2002-2005
Popolazione di anziani (+75 anni) nel periodo Aprile-Settembre
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
46
Modello OR 95% CI p HET
Eventi totali
Modello base 1.076 1.030 - 1.124 0.642
Modello bi-pollutant con NO2 lag0-5 1.070 1.020 - 1.122 0.838
Modello bi-pollutant con O3 lag0-3 1.082 1.031 - 1.136 0.495
IMA
Modello base 1.062 1.007 - 1.121 0.777
Modello bi-pollutant con NO2 lag0-5 1.057 0.997 - 1.120 0.683
Modello bi-pollutant con O3 lag0-3 1.065 1.004 - 1.130 0.687
MCE
Modello base 1.073 0.943 - 1.221 0.104
Modello bi-pollutant con NO2 lag0-5 1.104 1.012 - 1.206 0.398
Modello bi-pollutant con O3 lag0-3 1.118 1.017 - 1.229 0.358
Tabella 11 . Risultati meta-analitici. Associazioni tra NO2 lag0-5 ed eventi coronarici acuti, eventi di IMA ospedalizzati e morti coronariche extra-
ospedaliere, derivati da modelli bi-pollutant aggiustati per PM10 lag0-1 e O3 lag0-3: OR e intervalli di confidenza al 95%, relativi a incrementi di 10µg/m3
di PM10, p-value del test di eterogeneità della variabilità tra aree– 2002-2005
Popolazione di anziani (+75 anni) nel periodo Aprile-Settembre
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
47
Modello OR 95% CI p HET
Eventi totali
Modello base 1.103 1.026 - 1.185 0.612
Modello bi-pollutant con PM10 lag0-1 1.083 0.997 - 1.177 0.596
Modello bi-pollutant con O3 lag0-3 1.119 1.035 - 1.210 0.900
IMA
Modello base 1.082 0.988 - 1.184 0.895
Modello bi-pollutant con PM10 lag0-1 1.097 0.989 - 1.218 0.583
Modello bi-pollutant con O3 lag0-3 1.097 0.995 - 1.209 0.897
MCE
Modello base 1.112 0.964 - 1.282 0.326
Modello bi-pollutant con PM10 lag0-1 1.058 0.919 - 1.218 0.807
Modello bi-pollutant con O3 lag0-3 1.112 0.937 - 1.320 0.285
Tabella 12 . Risultati meta-analitici. Associazioni tra O3 lag0-3 ed eventi coronarici acuti, eventi di IMA ospedalizzati e morti coronariche extra-
ospedaliere, derivati da modelli bi-pollutant aggiustati per PM10 lag0-1 e NO2 lag0-5: OR e intervalli di confidenza al 95%, relativi a incrementi di
10µg/m3 di PM10, p-value del test di eterogeneità della variabilità tra aree– 2002-2005
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana – ARS Toscana
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana – ARPAT Toscana
Report Finale 15 Dicembre 2009
Progetto EPIAIR Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione
Ministero della Salute - CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
48
Popolazione di anziani (+75 anni) nel periodo Aprile-Settembre
Modello OR 95% CI p HET
Eventi totali
Modello base 1.029 1.000 - 1.059 0.705
Modello bi-pollutant con PM10 lag0-1 1.006 0.975 - 1.039 0.728
Modello bi-pollutant con NO2 lag0-5 1.031 1.000 - 1.064 0.392
IMA
Modello base 1.017 0.981 - 1.054 0.448
Modello bi-pollutant con PM10 lag0-1 0.995 0.956 - 1.035 0.441
Modello bi-pollutant con NO2 lag0-5 1.021 0.981 - 1.062 0.379
MCE
Modello base 1.052 1.003 - 1.104 0.811
Modello bi-pollutant con PM10 lag0-1 1.027 0.973 - 1.083 0.820
Modello bi-pollutant con NO2 lag0-5 1.074 0.991 - 1.164 0.152