Risanare sì ma con equità

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Sanità tutti scontenti A pagina 2 Case di riposo evitate le chiusure A pagina 2 Spi: la nuova campagna di tesseramento A pagina 3 Fattore famiglia in arrivo A pagina 4 Una social card riveduta e corretta A pagina 4 Viaggio nelle leghe Chiavenna A pagina 7 Scampoli di storia A pagina 8 Il libro sui deportati di Hitler A pagina 8 Sondrio Quando lo Spi ti fa guadagnare L’attività di controllo sulle pensioni produce buoni frutti di Angelo Bellesini Numero 2 Aprile 2012 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.signoreesignori.it Tra i servizi che il Sindacato Pensionati offre ai propri iscritti vi è anche la verifica sugli importi delle pensioni che vengono percepite, in particolare attraverso il con- trollo del modello ObisM che l’Inps spedisce ogni anno a casa dei pensionati. Oltre a questo controllo mi sono oc- cupato, come volontario del- lo Spi-Cgil, dell’avviamento, fin dal 2009, di una attività di ricerca delle pensioni ai su- perstiti aventi diritto all’as- segno al nucleo familiare per invalidità al 100%, ricerca che sta producendo notevo- li risultati. Le circa 90 prati- che di ricostituzione contri- butive avviate daranno ai pensionati interessati un be- neficio di circa 2200 euro lordi mensili, con una media di 4/5 anni di arretrati. Oltre a questo, le oltre 50 pratiche di richiesta di Assegno al nu- cleo familiare sulle pensioni ai superstiti hanno prodotto altri 2300 euro mensili di be- neficio, oltre a 2/3 anni di ar- retrati. Ora l’attività di con- trollo sta proseguendo, con l’intento di recuperare, per i nostri iscritti, tutte le somme spettanti. Convegno sui Bilanci Comunali Andiamo in tipografia pochi giorni prima del Convegno su “Bilanci Comunali e riorganizzazione dei servizi in provincia di Sondrio” organizzato dallo Spi e che rappresenterà anche il contributo dello stesso alle riflessioni sul riassetto isti- tuzionale della provincia. Il Convegno ha l’ambizione di offrire alle istituzioni e alle forze politiche e sociali provin- ciali i dati inequivocabili sul come, in provincia, si gestiscono le risorse comunali, al fine di verificare se l’attuale ar- ticolazione degli Enti Locali è ancora “reggibile” e se i servizi erogati ai cittadini sono all’altezza delle loro aspettati- ve. Lo Spi ritiene, infatti, che il tema “Provincia Si, Provincia No” meriti di far parte di una riflessione più comples- siva sul riassetto istituzionale più idoneo da dare alla Provincia di Sondrio per evitare una sua marginalizzazione nel contesto regionale. Introdurrà il Convegno Ettore Armanasco della segreteria Spi di Sondrio, mentre il professor Francesco Montemurro (Ires Piemonte) illustrerà la ricerca sui bilanci comunali dei comuni della Valtellina e Val- chiavenna commissionata dallo Spi. Concluderà Claudio Dossi della Segreteria Regionale dello Spi. Sono previsti gli interventi del Presidente dell’Amministrazione Provinciale, dei Sindaci dei Comuni di Chiesa Valmalenco e Montagna e del Consigliere Regionale Costanzo. Parleremo diffusamente del Convegno sul prossimo numero. Rilanciare l’economia, combattere i grandi evasori, creare lavoro per i giovani. È questo il serio impegno che chiediamo al governo Monti. I pensionati sono disposti a fare i sacrifici necessari per risanare il Paese, ma non vogliono essere considerati una sorta di ammortizzatori sociali per figli e nipoti, né un sostituto di servizi pubblici che mancano. Nelle pagine interne l’analisi delle novità introdotte Risanare sì ma con equità Risanare sì ma con equità

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Sanitàtutti scontenti

A pagina 2

Case di riposoevitate le chiusure

A pagina 2

Spi: la nuovacampagnadi tesseramento

A pagina 3

Fattore famigliain arrivo

A pagina 4

Una social cardriveduta e corretta

A pagina 4

Viaggio nelle legheChiavenna

A pagina 7

Scampolidi storia

A pagina 8

Il librosui deportatidi Hitler

A pagina 8

Sondrio

Quando lo Spi ti fa guadagnareL’attività di controllo sulle pensioni produce buoni frutti

di Angelo Bellesini

Numero 2Aprile 2012

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.signoreesignori.it

Tra i servizi che il SindacatoPensionati offre ai propriiscritti vi è anche la verificasugli importi delle pensioniche vengono percepite, inparticolare attraverso il con-trollo del modello ObisM chel’Inps spedisce ogni anno acasa dei pensionati. Oltre aquesto controllo mi sono oc-cupato, come volontario del-lo Spi-Cgil, dell’avviamento,

fin dal 2009, di una attività diricerca delle pensioni ai su-perstiti aventi diritto all’as-segno al nucleo familiare perinvalidità al 100%, ricercache sta producendo notevo-li risultati. Le circa 90 prati-che di ricostituzione contri-butive avviate daranno aipensionati interessati un be-neficio di circa 2200 eurolordi mensili, con una media

di 4/5 anni di arretrati. Oltrea questo, le oltre 50 pratichedi richiesta di Assegno al nu-cleo familiare sulle pensioniai superstiti hanno prodottoaltri 2300 euro mensili di be-neficio, oltre a 2/3 anni di ar-retrati. Ora l’attività di con-trollo sta proseguendo, conl’intento di recuperare, per inostri iscritti, tutte le sommespettanti. ■

Convegno sui Bilanci ComunaliAndiamo in tipografia pochi giorni prima del Convegno su “Bilanci Comunali e riorganizzazione dei servizi in provinciadi Sondrio” organizzato dallo Spi e che rappresenterà anche il contributo dello stesso alle riflessioni sul riassetto isti-tuzionale della provincia. Il Convegno ha l’ambizione di offrire alle istituzioni e alle forze politiche e sociali provin-ciali i dati inequivocabili sul come, in provincia, si gestiscono le risorse comunali, al fine di verificare se l’attuale ar-ticolazione degli Enti Locali è ancora “reggibile” e se i servizi erogati ai cittadini sono all’altezza delle loro aspettati-ve. Lo Spi ritiene, infatti, che il tema “Provincia Si, Provincia No” meriti di far parte di una riflessione più comples-siva sul riassetto istituzionale più idoneo da dare alla Provincia di Sondrio per evitare una sua marginalizzazione nelcontesto regionale. Introdurrà il Convegno Ettore Armanasco della segreteria Spi di Sondrio, mentre il professorFrancesco Montemurro (Ires Piemonte) illustrerà la ricerca sui bilanci comunali dei comuni della Valtellina e Val-chiavenna commissionata dallo Spi. Concluderà Claudio Dossi della Segreteria Regionale dello Spi. Sono previsti gliinterventi del Presidente dell’Amministrazione Provinciale, dei Sindaci dei Comuni di Chiesa Valmalenco e Montagnae del Consigliere Regionale Costanzo. Parleremo diffusamente del Convegno sul prossimo numero. ■

Rilanciare l’economia,combatterei grandi evasori,creare lavoroper i giovani.È questoil serio impegnoche chiediamoal governo Monti.I pensionatisono dispostia fare i sacrificinecessariper risanare il Paese,ma non voglionoessere consideratiuna sortadi ammortizzatorisociali per figlie nipoti,né un sostitutodi servizi pubbliciche mancano.

Nelle pagine internel’analisi delle novità introdotte

Risanare sìma con equità

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2Sondrio

Sanità: tutti scontentidi Ettore Armanasco

I Sindaci del Morbegnesesono sul piede di guerra, il Sin-daco di Sondalo chiede l’au-tonomia per l’ospedale Mo-relli, insomma il progetto diriordino della rete ospedalie-ra provinciale “cucinato” dalDirettore dell’Azienda LuigiGianola e presentato al TavoloProvinciale sulla Sanità ha fi-nito per scontentare un po’tutti. È successo così che iSindaci della zona di Morbe-gno, nell’ultima riunione delTavolo, abbiano abbandona-to la sala della provincia dopoaver letto un duro comunica-to. In sala, in loro rappresen-tanza, è stato lasciato il soloSindaco di Morbegno che hachiesto una riunione di tutti iSindaci della provincia per af-frontare i problemi con laRegione Lombardia, in un cli-ma di generale insoddisfa-zione per quanto sta acca-dendo. L’appello è stato pron-tamente raccolto da AlcideMolteni, sindaco di Sondrio epresidente della Conferenzadei Sindaci. Risultato: si va inRegione, dall’assessore allaSanità, con l’obiettivo di ave-re maggiore attenzione per ilnostro territorio, che richiedeuna “sanità di montagna” epertanto ha bisogno di mo-delli specifici, oltre che diimpegni più concreti.Ma perché quello che doveva

essere un momento di con-fronto sulle linee da seguireper la riorganizzazione dellasanità provinciale, chiesto agran voce da tutti con la pro-vincia a fare da regia, è finitoin questo modo?

La nostra posizioneGiusto rimarcare la mancan-za di chiarezza, di impegniconcreti con tempi certi, giu-sto denunciare che su diversipunti critici le soluzioni nonconvincono. Giusto far capireche su Morbegno non si è di-sposti a subire beffe, inve-stendo milioni di euro per poimagari chiudere, come è suc-cesso in passato a Tirano egiusto dire che a Sondalo i pro-blemi non si risolvono certocon l’introduzione del nuovomodello organizzativo, mache occorrono investimenti e

nuove iniziative. Le preoccu-pazioni espresse dai Sindacisono assolutamente condivi-sibili. Ma tutte queste sonobuone ragioni per mantenere,e anzi rafforzare, il tavolo pro-vinciale sulla sanità, non svuo-tarlo. Perché, come abbiamosottolineato anche nel nostrointervento, fatto a nome di Cgile Cisl provinciali, i tempi e lemodalità di attuazione deicontenuti del piano stessosono elementi decisivi per glieffetti che questo produrrà,con particolare riferimentoagli elementi di maggiore no-vità e criticità in esso conte-nuti. Tradotto: si può scrivereanche un piano bellissimo econdiviso da tutti, ma sono poii risultati che contano. L’espe-rienza insegna poi, che in Re-gione o si va con richiestechiare e condivise o si vienepresi a pesci in faccia. E c’è dadire che se anche dal con-fronto con la Regione scatu-riranno degli impegni , solo lacontinuità del confronto ga-rantirà che essi siano concre-tizzati e, nel caso, corretti incorso d’opera e questo può es-sere fatto solo mantenendo uncoordinamento a livello pro-vinciale. Troppe volte gli im-pegni sono rimasti sulla carta:dimostriamo coi fatti che nonsiamo più disponibili ad ac-contentarci di promesse. ■

Dopo il blocco dei ricoveri imposto dalla Regione per il mancato adeguamento delle strutturealle normative regionali, le cinque Case di Riposo della Provincia interessate dal provvedimento(Bormio, Grosio, Tirano, Berbenno, Delebio) possono tirare un sospiro di sollievo. I rispet-tivi “Piani straordinari per la sicurezza”, richiesti dall’Asl per proseguire regolarmente con leattività di ricovero hanno passato l’esame, creando così i presupposti per una nuova proro-ga da parte della Regione. Una notizia particolarmente attesa a Bormio, dove aleggiava lo spet-tro della chiusura dell’attuale Casa di Riposo e si è lavorato con il massimo impegno per ri-spettare le richieste per il miglioramento della sicurezza, ma anche a Delebio, dove il bloccodei ricoveri avrebbe causato un “buco” di trecentomila euro in un anno. Adesso si tratta dilavorare per tagliare nel più breve tempo possibile il traguardo dell’adeguamento delle inte-re strutture alle norme di accreditamento regionali e non incorrere in nuovi blocchi, perchépotrebbero non esserci più altre possibilità. Se per Berbenno, Tirano e Grosio si tratta di com-pletare gli interventi in corso e per Delebio proseguire con la Casa di Riposo in fase avanza-ta di costruzione, per il Consiglio di Amministrazione della Rsa di Bormio, presieduto da Gio-vanni Rocca, l’impresa di salvare la Casa di Riposo è ancora estremamente impegnativa. In-

dividuato e sostanzialmenteacquisito il sito dove sorgeràla nuova casa di riposo (nel-l’area dove sorgeva la palaz-zina che era sede dell’Enel) silavora ora a definire il pro-getto per poi proseguire, intempi stretti, con l’appalto el’inizio dei lavori. Fra treanni, con il sostegno delleAmministrazioni comunalidell’Alta Valle, si potrà così fi-nalmente inaugurare la nuo-va Rsa. ■

Riceviamo (sappiamo

naturalmente da chi)

questo articolo in dia-

letto che tratta una que-

stione assolutamente

vera.

Lo riportiamo come è

stato scritto con l’av-

vertenza di tradurlo

perché, con buona pace

dei “padani”, non dico

in Padania, ma neppure

in Valtellina si parla lo

stesso dialetto e qual-

cuno, persino, non lo conosce e non lo parla ...che

facciamo di questi: li mandiamo a Lampedusa?

Él cùntDal prum de màrs al Formigoni, che l’è Guvernadùr

de la Lumbardia da na sfraca de agn, el na inventa

àn òltra. Le miga an schèrz, cume quei che se fa al

prim de april, quandu se po’ dì che l’era an pés, ma

l’è na roba che la quadra minga, ghe suta na quai fre-

gadura che al guvernadur le dre a pensà. Ades se ta

vé al uspedal, o se i te fa na visita al ambulatori, pri-

ma de lagàt andà a cà al dutur al te dà al cùnt, cume

al risturànt. Te se fac giustà na gamba ruta cun anca

an fèr per fisà l’òs? Al cùnt l’è cinc mila e quaranta-

dù euro. I tà uperà de apendicite? Al fa du mila se-

scent setantadu euro precis. I dis che al servis per la

trasparenza, per fat capì quèl che al custa fas curà,

e questu l’è minga sbaglià, ma su cunvint che inda

la testa i ga an òltru prugèt. El cùnt l’è n’ alenamènt,

per abituàt al idea, a pensà che l’è po’ minga inscì vera

che la sanità la ga de ves an diritu per tùc, sciur e pua-

rét. Po’...per adès i se cuntenta del ticket, che per cèrt

esàm l’è già càr e salàt, dumàn… se paga, magari cun

na bèla asicurazion, cume se fa an America. Ma anca

ai pensiunà e ai lauradùr l’è dré a venich n’ idea: e

se mi mandàs a cà, sti pulitic, e po’ an ghe mandas

al cùnt de pagà?

Ettore Armanasco

Il conto(traduzione)

Dal primo di marzo Formigoni, il Governatore dellaLombardia da un sacco d’anni, ne ha inventata un’al-tra. Non è uno schezo come quelli che si fanno il pri-mo di aprile, per poi dire che si tratta di “un pesce”, maè una cosa che non quadra: c’è sotto una qualche fre-gatura che il Governatore sta pensando. Si tratta del fat-to che adesso se vai in ospedale o fai una visita am-bulatoriale, prima di lasciarti andare a casa, il dottoreti consegna il conto, come al ristorante. Ti sei fatto ag-giustare una gamba mettendo anche un chiodo per fis-sare l’osso? Il conto è 5 mila e 42 euro. Ti hanno ope-rato di appendicite? Fa 2 mila e 72 euro. Dicono che ser-ve per la trasparenza, per farti capire quanto costanole cure. In sé la cosa non sarebbe sbagliata, ma sonoconvinto che hanno in testa un’altro progetto, quello diabituarti all’idea che non è poi così scontato che la sa-nità debba essere uguale per tutti, ricchi e poveri. Peradesso si accontentano di riscuotere il ticket che, percerti esami, è già salato, domani, magari la sanità si pa-gherà con una bella assicurazione privata, come fannoin America. Ma anche ai pensionati e ai lavoratori stàvenendo un’idea: e se mandassimo a casa questi poli-tici e poi gli mandiamo anche il conto da pagare? ■

Case di riposo:evitate le chiusure

di Ettore Armanasco

...ma a Bormio non è il caso di abbassare la guardiaLa questione è relativa ai tempi, perché la deroga allaprosecuzione dell’attività (con relativo finanziamentoregionale) è concessa fino alla fine dell’anno. Se entroquella data non inizieranno i lavori per la realizzazio-ne della nuova struttura si rischia di tornare in alto mare.E inoltre, a “Villa Sorriso”, non è più data la possibili-tà di ricoverare ospiti che sostituiscano quelli nel frat-tempo deceduti . Sono risorse “di servizi e di entrate”che mancheranno alla struttura di Bormio. In questo nonsiamo d’accordo. ■ (p.z.)

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3Lombardia

Spi: la nuovacampagna tesseramento

di Valerio Zanolla

Risanare sì,ma con equità

di Anna Bonanomi*

Nel corso del 2011 in Lom-bardia ben 33.275 pensionatie pensionate hanno scelto diiscriversi per la prima voltaallo Spi, con questi nuoviiscritti il sindacato pensio-nati della Cgil Lombardia haraggiunto il ragguardevolenumero di 475.518 iscritti,che fanno parte in manieraattiva della più grande e ar-ticolata organizzazione sin-dacale italiana con i suoicirca sei milioni d’iscritti e lesue migliaia di sedi distri-buite in tutto il nostro paese.Ma cosa vuol dire far partedello Spi? Perché quasimezzo milione di anziani epensionati in Lombardiascelgono di stare con lo Spi?In senso figurato si può direche lo Spi opera su duefronti il primo è quello della

tutela e dello sviluppo dei di-ritti dei pensionati, il se-condo consiste nel trasferirealle generazioni successivei diritti conquistati e difesida decenni di lotte, affinchéi giovani possano godere diun sistema di tutele, per ungenerale miglioramentodella società e questo anchein una fase complessa comela nostra dove c’è chi pensache modernità significhi to-gliere diritti ai meno ab-bienti a coloro che con illoro lavoro hanno permessoal nostro paese di svilup-parsi e raggiungere livelli dibenessere importanti. In poche parole e per rias-sumere potremmo dire chel’impegno dello Spi è di

garantire migliori condi-

zioni di vita ai pensionati

e un rapporto equilibrato

tra le generazioni. Quali sono gli ambiti entro iquali lo Spi realizza questisuoi obiettivi? Basterebbe

chiedere alle migliaia di pen-sionati che ogni giorno af-follano le nostre sedi o aitantissimi nostri iscritti chepartecipano alle varie mani-festazioni da noi organizzateper avere conferma sulla se-rietà e sulla continuità dellanostra azione, dell’atten-zione che centinaia di nostrivolontari ogni giorno pre-stano alle difficoltà delle per-sone anziane, disagiate e bi-sognose. Questo accadequando si ha bisogno di farcontrollare la propria pen-sione o di adempiere alletante richieste che la buro-crazia italiana mette in ca-rico alle persone. Ma lo Spinon si occupa solamente deipur importanti adempimentiburocratici, lo Spi contratta,e lo fa con i Comuni per re-

clamare minori costi tariffarie migliori servizi per i pen-sionati e i cittadini, lo fa conle Asl e con gli assessori al-l’assistenza alla sanità e aiservizi sociali per rivendi-care migliori trattamenti de-gli ospiti all’interno dellecase di riposo e per tratta-menti più efficaci negli ospe-dali, migliori trasporti pub-blici e quant’altro necessitiper le persone che inten-dono trascorrere con sere-nità questa importante fasedella loro vita. Lo Spi orga-nizza anche il tempo liberodegli anziani e dei pensionaticon l’intento di combatterel’emarginazione, promuo-vendo iniziative culturali ericreative, organizzando gitee gli importanti Giochi di Li-beretà, che vedono la parte-cipazione di centinaia di per-sone che si cimentano nellapoesia, scrivendo racconti enell’arte figurativa, nelladanza, nello sport. Lo Spi è, quindi, un sinda-cato che si confronta e in-contra tantissime persone epermette a chi s’iscrive diacquisire nuovi diritti in par-ticolare il diritto più impor-tante, il diritto alla cono-scenza e all’informazione, è,infatti, grazie ai nostri attivi-sti presenti nelle nostre sedie nei gazebi sulle piazze e alnostro giornale Spi Insiemeche i nostri iscritti sono in-formati di tutto quanto li ri-guarda perché solo graziealla conoscenza si è cittadiniveramente liberi. ■

Nel dicembre scorso Va-

lerio Zanolla è statoeletto segretario organiz-zativo nella segreteria SpiLombardia. Arrivato alloSpi nel gennaio 2011, Za-nolla – nato a Seren delGrappa in provincia diBelluno – inizia una lungamilitanza nella Fiom ini-ziata nel 1977 come dele-gato sindacale. L’annodopo entra nella catego-ria come funzionario e virimane fino al 1999 rico-

prendo anche incarichi nelle segreterie Fiom del TicinoOlona e, quindi, di Varese. Nel ’99 viene eletto segre-tario organizzativo della Camera del Lavoro di Vareseper poi entrare in Cgil Lombardia come responsabiledel dipartimento artigiani e in seguito anche diparti-mento mercato del lavoro. Dal 2008 al 2011 è vicepre-sidente di Elba, l’ente bilaterale del comparto artigianilombardo. A Valerio Zanolla vanno tutti i nostri miglioriauguri di buon lavoro! ■

Ben arrivato Valerio!

Lo Spi si è schierato da subito con la Cgil a difesa dell’arti-colo 18 dello Statuto dei lavoratori, saremo al fianco dei la-voratori e parteciperemo a tutte le iniziative di mobilitazio-ne indette dalla nostra confederazione affinché il Parlamentoapprovi una legge, che non penalizzi i lavoratori e i giovani.Siamo più che mai convinti della necessità di riformare il mer-cato del lavoro nella direzione di renderlo meno precario, so-prattutto per le giovani generazioni, di estendere gli am-mortizzatori sociali a tutti i lavoratori, che sino ad ora ne sonostati esclusi. Tutto ciò, però, non può essere fatto a discapi-to della sicurezza del posto di lavoro di chi, per propria for-tuna, lo sta mantenendo in questa fase di recessione econo-mica. Nel contempo abbiamo ben chiara la necessità di pro-seguire nella richiesta di adeguare le pensioni al reale costodella vita e di creare un fondo per la non auto sufficienza. Cirendiamo perfettamente conto che la priorità del governo Mon-ti è quella di portare il nostro paese fuori dal pericolo di unacrisi irreversibile, come pensionati abbiamo ampiamente di-mostrato un grande senso di responsabilità e la consapevo-lezza di quanto continui ad essere urgente evitare il fallimentodell’Italia. Oltre, all’allungamento degli anni per accedere al collocamentoa riposo, sulle prestazioni pensionistiche superiori ai 1.200euro netti sia per quest’anno che per il prossimo non sarà con-cessa la rivalutazione per adeguarle al costo della vita, si per-derà così ulteriore potere d’acquisto; pagheremo la tassa sul-la casa, l’incremento delle tasse regionali, che addirittura siapplicano a partire dal 2011, mentre il costo della vita e delcarrello della spesa si incrementa di settimana in settimana.In altre parole per l’ennesima volta non ci siamo certo tiratiindietro di fronte alla necessità di compiere dei sacrifici, macon sempre maggior forza vogliamo dire al governo Monti cheil prezzo del risanamento del paese deve interessare tutti i cit-tadini in proporzione al loro reddito, anziché caricando esclu-sivamente il peso su lavoratori e pensionati. Siamo il paesecon la più alta pressione fiscale, con un tasso di disoccupa-zione preoccupante soprattutto per giovani e donne, andia-mo in pensione a un’età che è la più alta in Europa. Per tut-te queste ragioni chiediamo più coraggio per investire nellacrescita economica al fine di consentire un incremento del-l’occupazione, abbattere la pressione fiscale per facilitare ladomanda interna, su queste priorità continueremo a batter-ci. I giovani devono trovare un lavoro stabile, adeguato a so-stenere una famiglia e gli anziani debbono avere garantito unreddito dignitoso per affrontare con tranquillità la vecchia-ia senza rappresentare un problema per i figli. Anche in que-sto numero del giornale, così come abbiamo fatto nel pre-cedente, abbiamo cercato di darvi tutte le informazioni e levalutazioni sul contenuto delle manovre del governo Monti.Quest’anno è ancora più importante degli altri anni, verificarese è giusto o meno tutto quanto ci viene richiesto di pagare,se abbiamo compilato tutta la modulistica necessaria per ave-re riconosciuti i nostri diritti.Per questo vi invito a recarvi presso le nostre sedi, trovere-te persone che volontariamente e con competenza possonoaiutarvi a risolvere i tanti e gravosi adempimenti, che siamotenuti a svolgere per ottenere i nostri diritti. ■Segretario generale Spi Lombardia

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4Lombardia

Arriva il Fattore famiglia lombardoCompartecipazione alla spesa:

la Regione accoglie parte delle richieste del sindacatodi Claudio Dossi

A febbraio, dopo quasi unanno dalla presentazione delprogetto di legge, il Consiglioregionale ha approvato il Fat-

tore famiglia che modifica icriteri per la partecipazionealla spesa dei servizi da par-te dei cittadini lombardi.Il fattore famiglia lombardoserve per valutare la situa-zione economica reale dellefamiglie e si inserisce in unmomento in cui il dibattitonazionale sulla equità deglistrumenti di valutazione del-la situazione economica deinuclei familiari ha ripresoquota attraverso la possibileapplicazione di un nuovoIsee nazionale.Questo provvedimento è sta-

to oggetto di un lungo e com-plesso costruttivo confrontoal tavolo tra assessorato allaFamiglia, Anci, sindacati deipensionati Spi, Fnp, Uilp eCgil, Cisl,Uil. Il testo finale delprovvedimento, in parte, èfrutto del lavoro del sindacatoche si è impegnato per mi-gliorare il testo iniziale.Come sindacato avevamocondiviso lo spirito del Fat-tore famiglia lombardo sullabase di alcuni criteri:• omogeneità di criteri e me-todi di misurazione della ca-pacità reale di comparteci-pazione delle famiglie allaspesa sociale, con una mag-giore equità sia per i nuclei fa-migliari sia delle persone e fa-

miglie in difficoltà;• il riconoscimento che laricchezza di una persona e/ofamiglia si misura sia sul red-dito che sul patrimonio;• un riconoscimento dei nucleifamigliari che vedono la pre-senza di una persona disabileo di anziano non autosuffi-ciente, individuando formedifferenziate e equilibrate dicompartecipazione alla spesa.Il testo approvato in Regioneaccoglie alcune nostre ri-chieste come quella di nonprevedere un aggravio e distabilire equità per i cittadinie le famiglie nella fruizionedei servizi sociali e sociosa-nitari (per esempio, le retteRsa, l’assistenza domicilia-

re, ecc.). Inoltre non potran-no esserci azioni di rivalsaverso i cosiddetti “civilmenteobbligati” da parte di sogget-ti che non siano la persona as-sistita. Il giudizio dello Spi suquesta legge è, invece, criticosulla parte del testo che fa tra-sparire come in futuro si pos-sa andare verso una possibi-le revisione della copertura dispesa sanitaria che – abbina-ta alla decurtazione del Fon-do sanitario regionale – de-terminerebbe un aggravioeconomico a carico dei cit-tadini e delle famiglie.La legge regionale prevedeinoltre una sperimentazionedi un anno presso quindici co-muni lombardi, che verrà mo-

nitorata dal nostro sindacato. Il prossimo passo sarà di ri-prendere il confronto conl’assessorato alla Famigliaper veder come saranno af-frontate le modalità nellacompartecipazione attraver-so la sperimentazione dellalegge nei Comuni. Il percorsodi questa legge regionale –che dovrebbe tutelare la fa-miglia, gli anziani non auto-sufficienti e i disabili – verràcostantemente seguito conattenzione dal nostro sinda-cato, che continuerà al con-tempo a chiedere la destina-zione di nuove risorse sottoforma del Fondo per la nonautosufficienza. ■Segretario Spi Lombardia

Aumento aliquoteaddizionale

regionale 2011La così detta norma Salva Italia ha portato l’aliquota minimadelle Addizionali Regionali dalla misura dello 0,9 alla misu-ra dell’1,23. Questo incremento è pari allo 0, 33% e viene ap-plicato sul reddito imponibile dell’anno 2011.Di seguito forniamo gli scaglioni di reddito per la determi-nazione del valore dell’addizionale regionale così come sta-biliti dalla Legge regionale della Lombardia:• fino a euro 15.493,71 – 1,23% • oltre euro 15.493,71 fino a Euro 30.987,41 – 1,63% • oltre euro 30.987,41 fino a Euro 69.721,68 – 1,73% • oltre euro 69.721,68 – 1,73% Abbiamo considerato alcune fasce di reddito e valutato l’im-patto della variazione introdotta dalla normativa:Reddito imponibile annuo:di 15.000 euro – incremento euro 16;di 20.000 euro – incremento euro 32;di 25.000 euro – incremento euro 86;di 30.000 euro lordi – incremento euro 110;i riflessi sono già presenti in quanto i sostituti hanno già ope-rato le trattenute attenendosi a quanto previsto dalla deliberadella Regione Lombardia. In caso di presentazione della di-chiarazione dei redditi modello 730 evidenzierà l’eventualeconguaglio da effettuare dal sostituto d’imposta. ■

Cosa èCome funzionaIl Fattore famiglia introduce una nuova scala di equi-valenza, ma la contestualizza nell’ambito di una riformafiscale di ampia portata: non rappresenterebbe tanto unaproposta di sostituzione o integrazione dell’Isee, quantouna completa revisione del sistema di tassazione attuale.Il nostro sistema fiscale attualmente prevede detrazioniper coniuge e figli a carico (oltre che detrazioni per la-voro), detrazioni per le spese di istruzione e salute e as-segni familiari, che nel nostro paese sono estesi anche alconiuge a carico (unico paese Ocse).La proposta di legge del Fattore famiglia è di individuareuna quota di reddito non imponibile, commisurata alleesigenze primarie di ogni persona ed esclusa dalla ca-

pacità contributiva che tiene conto della composizione familiare, cioè delle personea carico. La deduzione, che si applica alla generalità dei contribuenti, è determinatain cifra fissa, non proporzionale al reddito imponibile ed è maggiore tanto più nu-merosi sono i componenti del nucleo familiare a carico.Inoltre, il Fattore famiglia consente di considerare le diverse situazioni familiari, senzalimitarsi al numero dei componenti e riconosce un beneficio fiscale maggiore alle fa-miglie più numerose e con maggior disagio. ■

Una social cardriveduta e corretta

Dal 2008 è stata introdotta la carta acquisti (social card) pensata come strumento de-stinato a contrastare la povertà. Possono beneficiarne gli anziani e i bambini minoridi tre anni residenti e con cittadinanza italiana, a determinate condizioni reddituali. Vale480 euro annui, è utilizzabile per l’acquisto di alimenti, prodotti farmaceutici, paga-mento delle bollette di luce e gas.Ora il Governo Monti ha deciso di finanziare con cinquanta milioni di euro la speri-mentazione di questa carta ma riveduta e corretta. Infatti, a differenza degli anniscorsi, non sarà più gestita dall’Inps e dalle Poste Ita-liane centralmente, ma saranno direttamente i Co-muni – con più di 250 mila abitanti – a gestire la carta,accorpando questi fondi con le altre risorse già desti-nate per l’assistenza. Queste sono le notizie che ad oggi, mentre andiamo instampa, conosciamo. Nel prossimo numero del gior-nale, se il provvedimento sarà confermato, vi daremotutti gli approfondimenti e le indicazioni utili. ■

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5Lombardia

CUD e prospettipagamento pensioni

quote rideterminate.A partire da marzo e fino a no-vembre sarà trattenuto an-che l’acconto per le addizio-nali comunali pari al 30% diquanto dovuto per il 2012.Rimane confermata la normasulla cumulabilità parzialedegli assegni di invalidità coni redditi da lavoro e le ridu-zioni dei trattamenti di inva-lidità e reversibilità al supe-ramento dei limiti di reddito.Sul modello saranno eviden-ziate per le pensioni erogatea carico dei fondi speciali,elettrici, telefonici, etc la quo-ta di contributo di solidarietàtrattenuto con riferimentoalle anzianità contributive al1995 che hanno determinatoil calcolo del trattamento pen-sionistico. Nessun contributoè dovuto su tutte le pensionidi questi fondi di importo lor-do inferiori a 5 volte il tratta-mento minimo e sulle quelledi inabilità e invalidità.Sulle pensioni superiori a90.000 € sarà indicato il con-tributo di solidarietà tratte-nuto a seguito delle manovredi finanza pubblica avvenutenel 2011. ■

2011 si collocavano nella fa-scia da 1.405,05 a 1.441,59saranno allineate tutte a que-st’ultimo importo mentre tut-te le altre pensioni di impor-to superiore non subiranno al-cuna perequazione. Tutte lepensioni saranno adeguateall’inflazione definitiva del2010 e quindi hanno recupe-rato lo 0,2% di differenziale traquella provvisoria e definitivaregistrata nel 2010. Lo 0,2 % èstato attribuito con le ripara-metrazione in funzione dellefasce di pensione ed hannocomportato anche l’arretrato2011 attribuito a gennaio. Se la pensione usufruisce dimaggiorazioni sociali sono ri-portati gli importi che spet-tano a 60, 65 o 70 anni.Se la tassazione della pensio-ne è avvenuta in maniera con-giunta con un’altra pensionesono esposti dettagliatamen-te i criteri seguiti con attribu-zione proporzionale agli im-porti delle singole pensioni.Per quanto riguarda la tassa-zione continuano a trovare ap-plicazione le norme già in es-sere. Per i pensionati di età su-periore a 75 anni trova appli-cazione una detrazione più fa-vorevole.Le addizionali regionali e co-munali indicate sul CUD re-lativo al 2012 saranno tratte-nute sulle rate di pensione damarzo a novembre 2012.Neimesi di gennaio e febbraio leaddizionali regionali e comu-nali sono state trattenute informa provvisoria in attesadella definizione e conse-guente applicazione delle ali-

L’IMU è una imposta scaturitadall’introduzione del federali-smo fiscale. Questa normaprevede che sia nuovamenteassoggettata a imposizionel’abitazione principale e la per-tinenza. Per abitazione prin-cipale deve intendersi quella incui il cittadino ha la residenzaanagrafica e vi dimora abi-tualmente.Viene stabilito che pertinenzadell’abitazione principale aifini IMU si devono considera-re gli immobili accatastati nel-le sole categorie C2 - C6 - C7 euna sola di queste per catego-ria. Altro aspetto importante èquello relativo alle detrazionipreviste per la sola abitazioneprincipale che sono stabilite:• in misura minima di € 200,elevabile fino alla concorrenza

dell’imposta dovuta, • in misura di euro 50 per cia-scun figlio (al massimo 8 fi-gli) residente e conviventecon i genitori di età inferiorea 26 anni anche se non fi-scalmente a carico.L’imposta è anticipata in via

sperimentale a decorrere dal-l’anno 2012 e si applica in tut-ti i comuni del territorio na-zionale fino al 2014. Sono assimilate all’abitazioneprincipale la casa assegnatacon sentenza dal giudice all’exconiuge, ai fabbricati delle

coop a proprietà indivisa as-segnati ai propri soci; agli al-loggi assegnati dagli (ex) IACP;Ai comuni è consentita l’assi-milazione ad abitazione prin-cipale dei fabbricati di anzianie disabili ricoverati. Ai comu-ni non è più consentita l’assi-

milazione ad abitazione prin-cipale dei fabbricati concessi incomodato a parenti.È riservata allo Stato la quota diimposta pari alla metà dell’im-porto calcolato applicando allabase imponibile di tutti gli im-mobili, ad eccezione dell’abi-tazione principale e delle rela-tive pertinenze nonché dei fab-bricati rurali ad uso strumen-tale, l’aliquota base dello 0,76%.L’imposta viene versata in duerate di pari importo entro il 16giugno e il 16 luglio. Il CAAFprovvede ad effettuare il cal-colo dell’imposta dovuta e apredisporre i modelli F24 peril versamento.Per qualsiasi altra informa-zione è opportuno rivolgersialle sedi dello Spi o del Caafdella Cgil. ■

IMU: l’imposta sull’abitazionedi Alessandra Taddei - Caaf Lombardia

Il modello ObisM: la busta paga del pensionato

di Gian Battista Ricci - Inca Lombardia

Con notevole ritardo rispettoagli anni precedenti l’Inps haavviato la fase di trasmissio-ne a tutti i pensionati della se-conda busta con la docu-mentazione relativa alle in-formazioni sulla/e pensionispettanti e sulla documenta-zione relativa alle dichiara-zioni che il titolare di presta-zioni legate al reddito o tito-lare di prestazioni assistenzialiper invalidità civile deve com-pilare e restituire all’istitutotramite i Caf abilitati a talecompito. Il modello ObisMin trasmissione, aggiornatoalle ultime novità legislative,riporta gli importi delle di-verse prestazioni erogate e leeventuali variazioni operatecon l’inizio dell’anno o che av-verranno nel corso dell’anno. Il modello permette di con-trollare:• se la pensione minima è in-tegrata al minimo;• se vengono corrisposte lemaggiorazioni sociali;• la tassazione operata;• se vengono attribuite le de-trazioni spettanti per redditoe in base ai carichi di famiglia;• l’importo delle aggiunte difamiglia;• l’importo dell’aumento (pe-requazione automatica) e irelativi conguagli. Per l’anno2012 la perequazione operaesclusivamente sulle pensio-ni di importo fino a tre volteil trattamento minimo. Per-tanto in forma provvisoriasono state rivalutate del 2.6%le pensioni di importo fino a1.405,05 € lordi mensili. Lepensioni che al 31 dicembre

TIPOLOGIA IMMOBILE ALIQUOTA POTERI DEL COMUNEAbitazione principale 0,4% da 0,2% a 0,6%e relative pertinenzeCasa coniugale 0,4% da 0,2% a 0,6% assegnata dal giudiceCase di anziani e disabili 0,76% Assimilazione(purché non locate) ad abitazione principaleFabbricati locati 0,76% Riducibile fino a 0,4%Fabbricati strumentaliFabbricati rurali strumentali 0,2% Riducibile fino a 0,1%Altri fabbricati 0,76% Modulabile da 0,46% a 1,06%(aliquota di base)Terreni e Aree edificabili 0,76% Modulabile da 0,46% a 1,06%

Diversamente dagli anni precedenti gli istituti previdenzialinel mese di febbraio hanno inviato ai pensioni una prima bu-sta contente il modello CUD e una lettera di accompagna-mento e spiegazione.L’Inps per i pensionati del settore privato ha allegato la notadove illustra a cosa può servire la documentazione inviata ericorda che per effettuare la dichiarazione dei redditi il pen-sionato può rivolgersi ai Centri di assistenza utilizzando i co-dici a barre che contengono le stesse informazioni fornite inchiaro nel CUD.La nota ha destato una certa preoccupazione in quanto in-formava i pensionati che l’istituto metteva a loro disposizio-ne tutte le informazioni che li riguardavano, estratto contri-butivo unificato (vale per i dipendenti, informazioni su pen-sioni, stampa modelli CUD e OBIS/M, prospetto di dettagliodella rata di pensione per ciascuna mensilità sul sito dell’istitutonello spazio dedicato al cittadino, senza specificare se altradocumentazione soprattutto il Modello OBis/M sarebbe sta-ta comunque ancora recapitata in forma cartacea.Ribadiamo che per quanto riguarda l’OBisM i sindacati dei pen-sionati sono stati rassicurati che il modello verrà comunqueinviato in forma cartacea a domicilio dei pensionati.La novità riguarda invece considerato il dettaglio dei pagamentidelle rate di pensione che a partire dal mese di aprile 2012 nonverrà più inviato attraverso gli Uffici pagatori (Poste e Ban-che) ma sarà esclusivamente disponibile sul sito dell’istituto.Come ribadiamo nell’articolo sul modello OBisM, quest’ulti-mo documento riporta già le eventuali modifiche in corso d’an-no degli importi dei trattamenti pensionistici in pagamento.Solo nei casi di pagamenti di importi diversi da quelli attestatisull’OBisM sarà necessario verificare il dettaglio del paga-mento accedendo al sito dell’istituto.Nella busta Inps non si fa’ più cenno alla modulistica relati-va alle detrazioni per i familiari a carico. Infatti è cambiatala normativa e si dovrà comunicare all’Inps solo le eventua-

li variazioni.L’Inpdap, invece, per i pen-sionati che usufruiscono del-le detrazioni per i familiari acarico ha allegato un model-lo con l’indicazione dei sog-getti per i quali si usufruiscedel beneficio. Allega una co-pia del modello da compila-re e restituire all’istituto solose ci saranno delle variazio-ni nel 2012 rispetto all’anno2011. ■ GBR

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Lilia Domenighini, Lorenzo Gaini,Osvaldo Galli, Grazia Longhi Meazzi,Pierluigi Zenoni.Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Carlo PoggiVia dei Transiti 21 - 20127 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

Progetto grafico e impaginazione:

A&B - Besana in Brianza (Mb)

Prestampa digitale, stampa, confezione:

GreenPrinting® A.G. Bellavite srl - Missaglia (Lc)Questo periodico è stato stampatosecondo la filosofia GreenPrinting®

volta alla salvaguardia dell’ambiente.

Lo scorso 15 marzo, presso lasede Spi Lombardia, si è te-nuta la presentazione delprogetto “Dialogo interge-nerazionale – arteterapia”presenti i responsabili re-gionali dello Spi per la coe-sione sociale, i coordinatoridelle sei case di riposo peranziani di Mantova, Varese,Lodi e il responsabile dellaCooperativa Synthesis, Ber-tola che ha ideato, sviluppa-to e promosso l’iniziativa al-l’interno del progetto Coeso(centro servizi per l’invec-chiamento attivo).Il progetto è indirizzato aglianziani ospiti delle case di ri-poso e a giovani non ancoraentrati nel mondo del lavoro.L’idea del progetto è duplice:stimolare la creatività deglianziani ed essere una scuoladi vita per i giovani, che nelconfronto con l’esperienzae i racconti degli anziani pos-sono trovare un modello divita. In che modo? Sintetiz-zando, i giovani creano dellelettere nel laboratorio della

cooperativa; le consegnanoagli anziani nelle case di ri-poso, i quali le decorano se-condo l’arteterapia con tec-nica mista (foto, articoli, pit-tura), stimolando il loro po-tenziale creativo. Questo av-viene perché la scelta dellalettera evoca qualcosa dimolto importante per il lorovissuto (ad esempio il nomedel figlio, strumento di lavo-ro, il cibo preferito), e asse-condando il ricordo e l’emo-zione suscitata, gli anzianipossono attivare i processi dicreatività e condividere laloro storia con i giovani, chepoi raccoglieranno la lettera

decorata e la storia dell’an-ziano, trascrivendola, e riti-rando la lettera per la mostra.Le Lettere “Falling Words”sono dei caratteri in legno in-tagliato, realizzate dai ragaz-zi dopo un corso di forma-zione. La prima fase di sperimenta-zione del progetto pilota par-tirà nelle sei case di riposolombarde da aprile a giugno.I risultati del progetto ver-ranno presentati durante ilconvegno conclusivo e unamostra finale che sarà alle-stita all’Aprica durante i Gio-chi di Liberetà che si svolge-ranno in settembre. ■

Programmaore 8 Ritrovo presso l’Hotel La Bussola

piazza della stazione di Cittiglio (Va)

ore 9 Partenza per tutti i corridori

ore 11 Arrivo previsto

Coesione socialesi punta sull’arteterapia

di Claudia Morandi

PedalAuserSpi al via.Siete pronti?

Le proposte“Viaggi della Mongolfiera”2012

Agenzia e sedeC.so Porta Vittoria, 46 - Milano

Filiale di LegnanoVia Venegoni, 13 - Legnano

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PedalAuserSpi è arrivata alla quarta edizione, la pedalata eco-logica si terrà il prossimo 6 maggio nell’ambito di Biciday,giornata patrocinata dal ministero dell’Ambiente e dalla Fe-derazione Ciclistica Italiana. La manifestazione è organizza-ta dallo Spi nell’ambito dei Giochi di Liberetà in collaborazionecon la Cycling Sport Promotion, per mano del responsabiledell’Area del Benessere dello Spi regionale, Carlo Poggi. I partecipanti si ritroveranno alle 8, mentre la partenza vera epropria è fissata per le 9 dalla stazione di Cittiglio (Va), che saràanche la meta finale della pedalata. Il percorso pianeggiantead anello si snoda da Cittiglio lungo la via varesina fino a La-veno-Mombello, per poi costeggiare i comuni sul lungo lago indirezione sud fino ad arrivare ad Ispra. Da lì il percorso risa-lirà, attraversando i comuni di Besozzo e Gemonio per con-cludersi con l’arrivo a Cittiglio. Per i più intrepidi, è possibilecompiere un ulteriore percorso più impegnativo, cimentandosisulla “salita di Vararo” la preferita del mitico corridore Alfre-do Binda, proseguendo da Cittiglio per arrivare a Vararo. Lun-go il percorso saranno allestiti tre punti intermedi di ristoro (La-veno-Mombello, Ispra,Besozzo) per una merenda in sella. Con il patrocinio del Comune di Cittiglio e della Provincia diVarese al termine della pedalata sarà distribuito un diplomadi partecipazione a ricordo della giornata. È prevista la pos-sibilità per chi fosse interessato di pranzare all’Hotel La Bus-sola con un menù fisso a prezzo speciale.Per informazioni o iscrizioni telefonare allo 02.28858342. ■

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7Sondrio

Viaggio nelle Leghe dello Spi: CHIAVENNAPensionati e lavoratori devono sentirsi a casa

Presentazione libro Valtellinesi Schiavi di HitlerDopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, oltre 700mila soldati italiani che avevano rifiutato di schierarsi con l’occupante tedesco furonodeportati nei lager nazisti e costretti a lavorare al servizio dell’economia di guerra tedesca. La maggioranza di loro, rifiutandosi, a un se-condo invito, di arruolarsi nelle Divisioni della Repubblica Sociale Italiana addestrate in Germania, trascorrerà nei lager quasi due annidi prigionia, tra indicibili patimenti e umiliazioni. Tra loro vi furono oltre 4000 Valtellinesi e Valchiavennaschi.Il libro che narra le loro vicende sarà presentato a CHIAVENNA il 24 Aprile – ore 20.45 c/o sala riunioni Banca Popolare. Inquadrerà levicende storiche Renato Cipriani. Racconterà le testimonianze dei nostri convalligiani l’autore del libro, Pierluigi Zenoni. ■ (g.c.)

I bisogni e le motivazioniper i quali i cittadini si rivol-gono al sindacato Cgil dellanostra zona sono davverotanti e l’impegno dell’orga-nizzazione di dare risposteceleri e soddisfacenti è statovalutato come compito pri-mario. La nuova sede di piaz-za Donegani ha sicuramentefavorito la possibilità di ac-cogliere le persone che si ri-volgono a noi con semplicitàe gentilezza, grazie alla pre-senza del gruppo di pensio-nati volontari, Silvana, Gior-

gio, Renato e Graziella, iquali indicano e indirizzano lepersone ai servizi specializ-zato e, al tempo stesso, han-no anche il compito di svol-gere una serie di prestazioni.Abbiamo insieme convenutoche gli utenti devono sentir-si a casa loro: una casa benabitata anche dai pensionatiil cui ufficio ha un’ampia vi-suale sulla sala di attesa pro-prio per facilitare il primo in-contro con gli utenti.

SilvanaLa segretaria di Lega, Silva-

na Bordessa, collabora conl’efficientissimo ufficio Incadi Silvia Fiori addetta allepratiche di previdenza so-ciale. Molti sono gli utenti lecui richieste spaziano su temipiù disparati regolati da leg-gi e circolari in continua evo-luzione per le quali l’aggior-namento e la preparazionesono requisiti essenziali. Sil-vana corre, raccoglie docu-menti, li fotocopia, chiedechiarimenti telefonici, ordinale montagna di cartelle indi-viduali per sveltire ogni suc-cessiva operazione.A Silvana si rivolgono tuttigli attivi per le pratiche cheriguardano l’accesso allemisure previste per i perio-di di disoccupazione, parti-colarmente frequenti in que-sto periodo di crisi. Sonomoltissimi i frontalieri chehanno contratti stagionalio che lavorano nel settoreedile. Infine, sempre Silvana,mantiene i rapporti con gliiscritti e utenti residenti neicomuni della Valle assicu-

rando permanenze nei co-muni di Novate, Verceia eSamolaco.

GiorgioGiorgio Lerda è qui quasiogni mattina, risponde al cen-tralino telefonico e smistale richieste agli esperti, for-nisce indicazioni, comunicagli orari di presenza dei sin-dacalisti di settore.In questo periodo fissa gli ap-puntamenti, sempre nume-rosissimi, per accedere aiservizi fiscali, limitando leinutili attese e offrendo cosìmaggior efficienza agli uten-ti. In accordo con la respon-sabile del Centro Fiscale,Anna Acquistapace, si cer-cano le modalità più rispon-denti per la raccolta delladocumentazione e per limi-tare al minimo i disagi sia del-l’ufficio che dell’utente.Giorgio si è assunto anche ilcompito di tutelare i consu-matori lavorando a strettocontatto con la Federconsu-matori da lui rappresentatanell’ufficio di Chiavenna. Lasua scrivania è spesso inva-sa da bollette di tutti i gene-ri che richiedono chiarimen-ti da parte degli intestatari, un

lavoro paziente e attento cheGiorgio svolge con determi-nazione alimentando contat-ti in tutte le direzioni, a dife-sa dei più deboli.

RenatoRenato Cipriani, già segre-tario del sindacato provin-ciale dei pensionati, non haabbandonato del tutto la suaattività. Viene in sede duegiorni alla settimana e se-gue la produzione dei docu-menti che riguardano le pen-sioni e quindi i pensionati,leggi e direttive, anche qui incontinuo cambiamento, vistoil susseguirsi di nuove misu-re quasi sempre a svantaggiodegli interessati. E spessooccorre pazienza e cono-scenza per informare gli uten-ti che faticano a capire ilperché di tanto accanimentonei confronti degli stessi: è lacrisi del paese, lo sfiorato“baratro” di qualche mese fache ha spinto a rifare la fac-cia dell'Italia, cominciandodalla facile via di usare lepensioni per fare cassa.Vuoi sapere se la tua pensio-ne corrisponde corretta-mente ai tuoi diritti? Duecolpi al computer e Renato te

lo sa dire. Se la cifra si al-lontana dalle tue aspettative,c’è un motivo. Alle volte sonogli Enti Previdenziali chesbagliano, e allora Renatochiede loro il dovuto a favo-re del pensionato. Altre vol-te i calcoli sono giusti e se leaspettative del pensionatorestano deluse è sempre Re-nato a spiegare il perché,con pazienza ed a malincuo-re, come a dire ...“non è col-pa mia”.

GraziellaInfine c’è spesso in sede an-che Graziella Zuccoli, pre-sidente dell’Associazione Au-ser (autogestione servizi e so-lidarietà) voluta dalla Cgil eresa autonoma per facilitarel’accesso dei pensionati an-cora attivi e dei cittadini allapratica del volontariato so-ciale. L’attività di Auser si di-spiega in molti settori quali iltrasporto di anziani e disabi-li verso istituti di cura in tut-ta la provincia ed oltre, pro-muove settimanalmente l'at-tività motoria destinata ad unpubblico prevalentementeanziano, dedica attenzioneai disabili coinvolgendoli inattività sportive (bocce), of-

fre opportunità atte a favori-re la socializzazione (gite,incontri, attività culturali, in-contri conviviali ecc.) lungotutto l’arco dell'anno. Seguecon altre associazioni la pro-grammazione e lo svolgi-mento delle attività di Scuo-la Aperta Valchiavenna (que-st’anno 370 iscritti), ha av-viato con l’associazione “NonSolo Merce” un programmadi alfabetizzazione e di in-terventi culturali destinatiagli extracomunitari che vi-vono e lavorano in valle, at-tiva collaborazioni con gliEnti locali, Comuni e Comu-nità Montana, Sindacati, Uni-cef, Società DemocraticaOperaia, Centro Ricreativo.Un bel gruppo di volontariAuser garantisce la presenzanella Casa di Riposo &Città diChiavenna” per assistenza aipasti, manutenzione del ver-de, servizi diversi sia all'in-terno che all’esterno dellastruttura, attenzione agliutenti.Tutte le attività del volon-tariato Auser hanno lo sco-po di migliorare la qualitàdella vita delle fasce di cit-tadini a rischio di esclusio-ne sociale. ■

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8Sondrio

Il libro sui deportati in Germania

La sera del 16 febbraio scor-so si sono aperte nel Teatrosociale le celebrazioni per i150 anni della Società Ope-raia con la presentazione, acura del presidente del so-dalizio Massimo Timini edel curatore professor Gu-

glielmo Scaramellini, dellaristampa del libretto “Ri-

cordi chiavennaschi” diFerruccio Pedretti, figlio delfondatore della Società.

“Ricordi chiavennaschi”, lacui prima edizione del 1929 èpraticamente introvabile daanni, racconta fatti e memo-rie di Chiavenna dal 1848 allafine del secolo: una testimo-nianza rara di un periodo di

Sale davvero gremite allapresentazione del libro suiDeportati in Germania Val-tellinesi Schiavi di Hitler, vo-luto dallo Spi di Sondrio escritto da Pierluigi Zenoni!Non era scontato che vicen-de accadute settant’anni fa(la deportazione nei lagernazisti dei nostri militari,dopo l’Armistizio) conti-nuassero a interessare ecoinvolgere un numero cosìrilevante ed eterogeneo dipersone. Certo, tra il pub-blico spiccano i figli di que-gli oltre 4000 Valtellinesi eValchiavennaschi costretti atrascorrere al lavoro forzatodue anni della loro gioventù,ma non mancano i ragazzigiovani, a cui si legge sul vol-to lo sbigottimento nel co-noscere di quanta crudeltà edi quali efferatezze furonocapaci i nazisti e di quale vil-tà furono capaci i loro allea-ti fascisti.La presentazione del libro se-gue uno schema ormai sta- Lagergeld, la cartamoneta fasulla usata per far pagare i prigionieri italiani nei

lager nazisti.

bilito. La professoressa Fau-

sta Messa, direttrice del-l’Istituto Sondriese per laStoria della Resistenza e del-l’Età Contemporanea, rias-sume con efficacia il quadrodegli avvenimenti storici cheportarono alla caduta delFascismo e alla Firma del-l’Armistizio dell’8 settembre1943. Segue poi l’autore dellibro, Pierluigi Zenoni, cheracconta, avvalendosi delle

testimonianze raccolte nel li-bro, come vissero quelle vi-cende i deportati di Valtelli-na a Valchiavenna, le loro an-gosce, le loro sofferenze.Qualche volta in sala vi sonoalcuni superstiti di quelle vi-cende. È accaduto a Son-drio, con la presenza di Pie-

ro Galimberti e a Morbegnodove Giulio Guslini (tra gliapplausi) non ha mancato diportare il suo personale con-tributo nel ricostruire le vi-

cende trattate nel libro. Le vi-cende degli Internati Milita-ri Italiani, pur accadute 70anni fa continuano a ricor-darci di quanti dolori e sa-crifici sia frutto la nostra ri-conquistata libertà dal fa-scismo e il valore della Co-stituzione che quelle libertàdeclina. Il libro, voluto dalloSpi per onorare la memoriadei deportati in Germania,“Parla” quindi anche ai gio-vani di oggi. “Parla” loro

della barbarie a cui può por-tare il fanatismo, del beneprezioso della libertà e dellanecessità di difendere e dipromuovere questo inesti-mabile valore. ■

Presentazione libro

Valtellinesi Schiavi

di Hitler

• Tirano21 Aprile - ore 17presso Biblioteca Civica

Arcari – Piazza Pievani 1• Chiuro21 Aprile - ore 20.45presso Audiutorium Comu-

nale “Valtellinesi nel mondo”

(per iniziativa delle bibliote-che di Ponte e Chiuro);• Torre S. Maria1 Giugno - ore 17presso Municipio;• Lanzada1 Giugno - ore 20.45presso sala parrocchiale.

Il libro è disponibile

presso le principali li-

brerie e presso le sedi

dello Spi-Cgil.

seppe Garibaldi a presidenteonorario perpetuo e CarloPerdetti presidente effettivo.La Società venne sciolta d’au-torità durante l’agosto diquello stesso anno dopo ifatti d’Aspromonte, ma si ri-costituì, riconfermando sta-tuto e scopi, durante il mesedi ottobre.L’istituzione della Società de-mocratica operaia di mutuosoccorso dava fastidio alle au-torità perché era una creatu-ra di Mazzini. L’aggettivo de-mocratico allora era sinoni-mo di repubblicano, cioè dieversore antimonarchico.Non esistevano per i lavora-tori in quegli anni in Italia pro-tezioni contro le malattie, gliinfortuni, le invalidità e lavecchiaia. Solo alcune cate-gorie di militari di carriera edi alti burocrati godevano diuna parvenza di stato socia-le. L’operaio che perdeva lacapacità del lavoro o trovavaprotezione nella famiglia o ve-niva affidato alla carità ed al-l’ospizio. È in questa situazione, all’al-ba della prima industrializ-zazione, che Mazzini pro-mosse l’istituzione delle So-cietà di mutuo soccorso af-finché i lavoratori diventas-sero protagonisti del proprio

futuro. Pedretti mise in pra-tica le idee che il Maestro ave-va portato da Londra. È sufficiente leggere l’arti-colo 3 dello statuto discussoed approvato quel 16 febbra-io per averne la prova:“La Società si propone didare ai soci un soccorso incaso di malattia; un sussidioin caso di impotenza al lavo-ro; un sussidio alle vedove edagli orfani dei soci poveri; diprocurare possibilmente la-voro ai disoccupati; di patro-cinare e difendere i soci incaso di ingiusta aggressionepatita; di provvedere alla loroistruzione ed educazione me-diante letture, scuole, circo-lazione di buoni libri ed op-portune discussioni e deli-berazioni;…”Inizia così la storia della So-cietà operaia fatta di oculatae produttiva gestione dei con-tributi e di impegno costanteper migliorare la vita delle ca-tegorie più deboli. Dall’asiloinfantile, all’apertura di unvero ospedale; dalla biblio-teca circolante all’edizionedi giornali; dalla banda mu-sicale al pluriennale impe-gno per l’istituzione dellascuola tecnica “Garibaldi: unsodalizio vitale, popolare, at-tivo e protagonista. ■

I 150 anni della Società Operaiadi Chiavenna

Scampoli di Storia di Renato Cipriani

grande interesse per la citta-dina che in quegli anni vissevicende straordinarie. Ma riprendiamo dall’iniziol’anniversario. La mattina del 16 febbraio1862, era domenica e l’Italiaera nata da meno di un anno(17 marzo 1861), quasi uncentinaio di persone, in pre-valenza operai ed artigiani, siriunirono in una casa del rio-ne di Santa Maria a Chiaven-na per approvare lo statutodella nascente “Società De-mocratica Operaia di MutuoSoccorso”. Promotore, ispi-ratore ed indiscusso prota-gonista era, e lo sarà per unatrentina d’anni, il non ancoraventiseienne Carlo Pedretti.Da ragazzo aveva assistito,nel marzo e nell’ottobre del1848, alle imprese di Dolzinoe degli altri repubblicani. Pro-prio l’ammirazione per questipatrioti lo spinsero ad aderi-re alle idee mazziniane. Nel 1859 quando, iniziata la se-conda guerra d’indipendenza,arrivò a Chiavenna la notiziache Garibaldi da Varese pun-tava su Como, fu uno dei po-chi che si armarono e cac-ciarono gli austriaci dalla cit-tà, partecipando poi col bat-taglione valtellinese dei Cac-ciatori delle Alpi alla difesa

dello Stelvio. L’anno dopo,giunto in ritardo a Genova perla partenza dei Mille, rag-giunse la Sicilia con la briga-ta Medici. Verso la fine dellostesso 1860 fece parte dellaGuardia Nazionale inviata aBologna, sottratta all’anticoStato Pontificio, per mante-nere l’ordine pubblico.Malgrado gli indiscussi meri-ti patriottici era continua-mente tenuto d’occhio dalleautorità perché repubblicanoe fervente mazziniano. Quel 16 febbraio l’assembleaapprovò lo Statuto della So-cietà Operaia e nominò Giu-

Carlo Pedretti, fondatoredella Societa Operaia di Chiavenna

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