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Ripassiamo la cellula 3ASA AO/09_2016 1

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Ripassiamo la cellula

3ASA

AO/09_2016

1

Sommario

1. Le Biomolecole e l’energia

2. La Cellula- strutture e organuli

3. Le membrane cellulari

4. Il metabolismo energetico

5. La divisione cellulare – Mitosi e meiosi

Le biomolecolee l’energia

3

4

Le caratteristiche dei carboidrati

I carboidrati sono una fonte

di energia per le cellule e i

tessuti.

Sono composti di carbonio

e possono essere utilizzati

per formare altre molecole.

Costituiscono il materiale

di sostegno e di rivestimento

cellulare.

5

I carboidrati formano legami glicosidici

Disaccaridi

Polisaccaridi

Monosaccaridi

6

Il glucosio e i suoi derivati

Glucosio

Saccarosio

Cellulosa

Amido e glicogeno

7

Le forme dei carboidrati

I monosaccaridi sono gli zuccheri più semplici;

comprendono i pentosi come il ribosio (a 5 atomi

di carbonio) e gli esosi come il glucosio e il fruttosio

(a 6 atomi di carbonio).

I polisaccaridi sono polimeri di grandi dimensioni

formati da monosaccaridi uniti da legami glicosidici;

comprendono amido, glicogeno e cellulosa.

8

I lipidi: struttura e funzioni

I lipidi sono molecole insolubili in acqua composte

da carbonio e idrogeno; sono i costituenti delle

membrane cellulari e hanno funzioni isolanti, di

regolazione o di riserva.

9

I trigliceridi: grassi e oli

I trigliceridi sono

composti da acidi

grassi e glicerolo;

se a temperatura

ambiente sono solidi

vengono detti

grassi, se sono liquidi

si chiamano oli.

Costituiscono

importanti fonti di

energia per le cellule.

10

Gli acidi grassi possono

essere saturi o insaturi,

in base alla presenza o

meno di doppi legami che

piegano la catena

carboniosa.

Gli acidi grassi

Sadava et al. La nuova biologia.blu © Zanichelli 2015

11

I fosfolipidi e le membraneI fosfolipidi possiedono un’estremità idrofila e due

lunghe code idrofobiche; formano un doppio strato

che costituisce le membrane cellulari.

12

β-carotene

Steroidi

Altri tipi di lipidiI carotenoidi, gli steroidi, le vitamine e le cere

sono lipidi che svolgono compiti di conversione

di energia, regolazione e protezione.

13

Le proteine: cosa sono

Le proteine sono polimeri

di amminoacidi.

Gli amminoacidi sono 20.

Gli amminoacidi si uniscono

per formare lunghe catene

polipeptidiche.

L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi

14

Le proteine svolgono

molte funzioni

15

Gli amminoacidi

gruppo amminico

(NH3+)

gruppo carbossilico

(COO-)

catena laterale

atomo di idrogeno

Sadava et al. La nuova biologia.blu © Zanichelli 2015

16

I gruppi funzionali di due

amminoacidi reagiscono tra

loro dando origine a un

legame peptidico.

L’ossatura di una catena

polipeptidica è formata dalla

successione regolare di

–N–C–C–N–.

La struttura primariaLa sequenza di amminoacidi nella catena polipeptidica

costituisce la struttura primaria di una proteina.

17

La struttura secondaria

18

La struttura terziaria

La struttura terziaria produce una macromolecola

con una precisa forma tridimensionale, la cui

superficie esterna presenta gruppi funzionali

capaci di svolgere particolari reazioni chimiche con

altre molecole specifiche.

I responsabili della struttura terziaria sono le

interazioni tra i gruppi R.

19

La struttura quaternaria

La struttura quaternaria è il risultato del modo

in cui le subunità polipeptidiche si legano

insieme e interagiscono fra loro.

20

Proprietà e funzioni delle proteine

La forma e le proprietà chimiche delle proteine

determinano la loro funzione.

L’alterazione della struttura

tridimensionale di una proteina

è detta denaturazione ed è

spesso accompagnata dalla

perdita della sua normale

funzionalità biologica.

21

Gli acidi nucleici: cosa sono

Gli acidi nucleici sono polimeri formati da nucleotidi.

Esistono due tipi di acidi nucleici: il DNA e l’RNA.

L’informazione genetica contenuta nel DNA risiede

nella sequenza dei nucleotidi che costituiscono la

doppia elica.

22

I monomeri: le basi azotate

23

I polimeri: DNA e RNA

24

L’energia e il metabolismo

Gli organismi ricavano energia dall’ambiente e la

trasformano all’interno delle cellule per utilizzarla

secondo le proprie esigenze.

Le reazioni anaboliche

sintetizzano molecole

complesse, le reazioni

cataboliche le scindono in

molecole più semplici;

anabolismo e catabolismo

costituiscono il metabolismo.

25

La molecola dell’energia: l’ATP

Le cellule sintetizzano

molecole di ATP

utilizzando l’energia

prodotta dalle reazioni

cataboliche, e poi le

idrolizzano per attivare

le reazioni anaboliche.

26

L’accoppiamento energetico

27

Gli enzimi

Gli enzimi sono proteine che accelerano le reazioni

cellulari. Ogni reazione è catalizzata da uno

specifico enzima, che lega il substrato nel proprio

sito attivo.

28

L’origine delle biomolecole

Gli esperimenti di Francesco Redi e Louis Pasteur

provarono che non esiste la generazione

spontanea della vita.

Secondo l’ipotesi dell’origine extraterrestre,

le prime biomolecole sarebbero giunte sulla Terra

trasportate da comete e meteoriti.

Secondo l’ipotesi dell’evoluzione chimica,

le condizioni presenti sulla Terra primordiale

condussero alla formazione di biomolecole semplici,

che diedero origine alle prime forme di vita.

29

Esperimento di Miller-Urey

13/11/11

La Cellula

31

L’unità elementare della vita

Le dimensioni ridotte delle cellule dipendono

dalla necessità di mantenere un adeguato

rapporto tra superficie e volume.

32

33

La cellula procariotica

Le cellule procariotiche possiedono una struttura

comune: una membrana che racchiude il citoplasma,

all’interno del quale si trova il nucleoide.

34

Caratteristiche di un procariote

• Parete cellulare

e capsula

• Membrane interne

• Flagelli e pili

• Citoscheletro

35

Eucarioti e procarioti

Le cellule procariotiche caratterizzano batteri

e archei.

Le cellule eucariotiche si trovano in protisti, funghi,

piante e animali.

Nelle cellule eucariotiche sono presenti

compartimenti interni delimitati da membrane

chiamati organuli, ognuno dei quali svolge

una funzione specifica.

36

La cellula eucariotica animale

37

La cellula eucariotica vegetale

38

Nucleo

Sintesi: acidi nucleici

Assemblaggio: ribosomi

Apparato di Golgi - Modifica delle proteine

Reticolo endoplasmatico ruvido e liscio

Sintesi: proteine; lipidi

Organuli per sintesi e assemblaggio

39

Organuli per la demolizione

Lisosoma

Vacuolo

Perossisoma

40

Organuli che trasformano l’energia

Cloroplasto Mitocondrio

41

Il movimento delle cellule

Il citoscheletro svolge varie funzioni:

• sostiene la cellula e ne mantiene la forma;

• è alla base del movimento cellulare;

• provvede a posizionare gli organuli nel citoplasma;

• mantiene la cellula nella giusta posizione.

42

Ciglia e flagelli

43

Le strutture extracellulari

Le strutture extracellulari sono responsabili della

protezione, del sostegno e del fissaggio delle cellule.

Parete cellulare

Matrice extracellulare

44

L’origine degli organuli

Le membrane cellulari

45

La struttura della membrana

Le membrane biologiche hanno una struttura

a mosaico fluido.

Le componenti della membrana

I lipidi costituiscono la parte idrofobica della

membrana e le conferiscono stabilità e fluidità.

Le proteine di membrana possono essere

integrali, se sono immerse nel doppio strato

fosfolipidico, oppure periferiche, se si trovano solo

su uno dei due lati della membrana.

Sulla membrana sono presenti carboidrati,

associati a lipidi o a proteine, che permettono

il riconoscimento e l’adesione tra cellule.

48

La dinamicità della membranaLe membrane cellulari si formano, si spostano, si

fondono e si spezzano costantemente.

49

L’adesione cellulare

13/11/11

Lo scambio di sostanze

attraverso la membrana

Sadava et al. La nuova biologia.blu © Zanichelli 2015

51

La diffusione semplice

Le membrane cellulari si lasciano attraversare da

alcune sostanze in maniera selettiva: il trasporto

attraverso la membrana può essere passivo, se non

richiede l’impiego di energia, oppure attivo.

Le molecole più piccole, come l’acqua, e quelle

solubili nei lipidi attraversano facilmente la

membrana per diffusione semplice; le molecole

grandi o dotate di carica elettrica diffondono con

difficoltà.

52

L’osmosi

L’osmosi è la diffusione dell’acqua attraverso una

membrana semipermeabile, da una soluzione

ipotonica a una soluzione ipertonica.

53

La diffusione facilitata

I canali proteici e le proteine di trasporto aiutano

la diffusione degli ioni e delle molecole polari, per

esempio gli zuccheri.

54

Il trasporto attivoQuando una sostanza si sposta contro il suo

gradiente di concentrazione, il trasporto richiede

un consumo di energia.

55

Endocitosi ed esocitosi

Le molecole di grandi

dimensioni (come

proteine e polisaccaridi)

possono attraversare

la membrana

plasmatica in entrata

e in uscita grazie

all’endocitosi oppure

grazie all’esocitosi.

Endocitosi

Esocitosi

Il metabolismo energetico

56

57

Le strategie per procurarsi energia

autotrofi

eterotrofi

Sia gli autotrofi sia gli eterotrofi usano come

combustibile principale il glucosio,

che demoliscono attraverso una serie di reazioni

organizzate in diverse vie metaboliche.

58

Un tipo di reazione chimica:

l’ossidoriduzione

Molte reazioni chimiche nel metabolismo sono

reazioni di ossidoriduzione (o redox), in cui uno

o più elettroni sono trasferiti da una sostanza all’altra.

59

Il ruolo del NAD

Il nicotinammide adenin difosfato (NAD) è un

coenzima, ovvero una molecola che partecipa

a una via metabolica e favorisce il trasferimento

degli elettroni.

60

Il metabolismo del glucosio

I processi metabolici più

importanti per il rilascio

dell’energia del glucosio

sono la glicolisi, la

fermentazione e la

respirazione cellulare.

61

Glucosio + 2 ATP + 4 ADP + 2 Pi + 2 NAD+

2 piruvato + 4 ATP + 2 NADH + 2 H+ + 2 H2O

Il bilancio energetico della glicolisi

Nel citoplasma una molecola di glucosio è scissa

in due molecole di piruvato, con liberazione di 2

molecole di ATP e 2 molecole di NADH + H+

attraverso il processo della glicolisi.

62

La fermentazione

63

La produzione di energia

nei mitocondri

La produzione di acetil-CoA e il ciclo di Krebs

avvengono nella matrice dei mitocondri, mentre la

fosforilazione ossidativa si svolge sulle creste della

membrana interna.

64

Il ciclo di Krebs

La catena di trasporto degli elettroni

66

Il bilancio energetico

della respirazione

cellulareIn presenza di ossigeno la

glicolisi è seguita dalla

respirazione cellulare e il

rendimento energetico

della

molecola di glucosio arriva

a 32 molecole di ATP

perché il glucosio viene

ossidato completamente.

67

La fotosintesi: energia dal Sole

68

La comparsa dell’ossigeno

sulla Terra

Sadava et al. La nuova biologia.blu © Zanichelli 2015

La variazione della quantità di ossigeno nell’atmosfera

ha influenzato l’evoluzione dei viventi e la morfologia del

pianeta nelle diverse ere geologiche.

La divisione cellulare e la riproduzione

70

La divisione cellulare

La divisione cellulare

è il processo grazie al

quale una cellula si divide

in due cellule figlie.

Permette agli organismi

di accrescersi e sostituire

le cellule morte ed è alla

base della riproduzione.

71

Negli organismi procarioti

Nei batteri la divisione

cellulare avviene per

scissione binaria: la cellula

cresce di dimensioni, duplica

il proprio DNA e poi si divide,

producendo due cellule

identiche.

72

La scissione binaria nei procarioti

Questo processo implica

quattro eventi:

• dei segnali riproduttivi;

• la duplicazione del DNA;

• la segregazione del DNA;

• la citodieresi.

73

Il ciclo cellulare

• interfase;

• fase mitotica.

Il ciclo cellulare è

l’insieme degli eventi

compresi tra la

formazione di una

cellula e la sua divisione

in due cellule figlie, e

prevede due fasi:

74

Il controllo del ciclo cellulare

Il passaggio tra una

fase e l’altra del ciclo

cellulare dipende

dall’attivazione di alcuni

enzimi chiamati Cdk

che catalizzano il

trasferimento di un

gruppo fosfato dall’ATP

a una proteina

bersaglio.

75

La spiralizzazione del DNA

76

La duplicazione del DNA

Prima della sottofase S il

DNA non è spiralizzato e si

trova sotto forma di

cromatina; alla fine della

sottofase S è duplicato e

all’inizio della fase M si

condensa a formare

i cromosomi, ciascuno

composto da due cromatidi

fratelli.

Le fasi del ciclo cellulare:

l’interfase

Questo momento comprende tre sottofasi:

• la sottofase G1, o preparazione

alla duplicazione;

• la sottofase S, o duplicazione

del DNA e del centrosoma;

• la sottofase G2, o preparazione

alla mitosi.

Le fasi del ciclo cellulare:

la mitosi

Questo momento comprende cinque sottofasi:

• la profase;

• la prometafase;

• la metafase;

• l’anafase;

• la telofase.

La mitosi è seguita dalla citodieresi.

La profase

La cromatina si avvolge diventando progressivamente

più compatta e condensandosi in cromosomi.

La prometafase

L’involucro nucleare si

frammenta.

Compaiono i microtubuli

che connettono i cinetocori

ai due poli e formano il fuso

mitotico.

Il fuso mitotico

È la struttura, formata da microtubuli, che dirige

il movimento dei cromosomi.

La metafase

I centromeri dei cromosomi

sono allineati al centro della

cellula, lungo la piastra

metafasica (o piastra

equatoriale).

È il momento migliore per

osservare forma e dimensione

dei cromosomi.

83

L’anafase

I cromatidi fratelli si

separano in due

cromosomi figli che si

spostano verso i poli

opposti della cellula.

Ogni cellula figlia riceve un

corredo genetico identico a

quello della cellula madre.

La telofase

Si formano i nuovi nuclei cellulari.

La cromatina diventa meno compatta e la cellula

entra in una nuova interfase.

La citodieresiConclusa la divisione del nucleo, inizia quella

del citoplasma che avviene per strozzatura nelle

cellule animali e per deposizione di nuova parete

in quelle vegetali.

Cellula vegetale

Cellula animale

86

Gli eventi del ciclo cellulare

87

La riproduzione asessuata si basa sulla divisione

mitotica del nucleo. La prole è costituita da un clone

dell’organismo di partenza.

Un cactusUno lievito

La riproduzione asessuata

La riproduzione

sessuata produce

organismi che non

sono geneticamente

identici ai genitori

e sfrutta il processo

della meiosi.

La riproduzione sessuata

Ogni evento meiotico comprende due divisioni

nucleari:

• meiosi I

• meiosi II

che riducono il numero di cromosomi da diploide

(2n) ad aploide (n); il nucleo si divide due volte ma

il DNA si duplica una volta sola.

Alla fine di questo processo si generano quattro

cellule figlie chiamate gameti.

La meiosi

90

La meiosi

91

Il crossing-over

Durante la profase I, lo

scambio di DNA

mediante crossing-over

dà origine a cromosomi

geneticamente diversi,

e quindi a nuove

combinazioni del

materiale genetico nei

cromatidi ricombinanti.

92

Mitosi e meiosi a confronto

Alla fine della mitosi le due cellule figlie

hanno lo stesso numero di coppie di

cromosomi omologhi della cellula madre.

Alla fine della meiosi le quattro cellule

figlie contengono la metà del corredo

cromosomico della cellula madre.

93

Il cariotipoIl cariotipo di un individuo rappresenta l’insieme

delle caratteristiche dei cromosomi di un

organismo, fotografati durante la metafase di una

divisione mitotica.

Il cariotipo umano femminile

L’importanza della variabilità La riproduzione sessuata induce variabilità

intraspecifica tra gli organismi di una specie grazie

all’assortimento indipendente dei cromosomi

omologhi, al crossing-over e alla fecondazione.

Il cariotipo umano femminile