Rinnovare la didattica per una nuova immagine della Matematica Daniela Medici & Maria Gabriella...

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Rinnovare la didattica Rinnovare la didattica per una nuova immagine per una nuova immagine della Matematica della Matematica Daniela Medici & Maria Gabriella Rinaldi 2 dicembre 2004

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Rinnovare la didattica per Rinnovare la didattica per una nuova immagine della una nuova immagine della

MatematicaMatematica

Daniela Medici & Maria Gabriella Rinaldi

2 dicembre 2004

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E’ necessario costruire una E’ necessario costruire una nuova immagine della nuova immagine della

matematica?matematica?Il rapporto con la matematica condiziona spesso la scelta del tipo di studio oltre la scuola dell’obbligo e successivamente degli studi universitari.

Chi arriva all’università sa già se la matematica gli piace o no, e tale convinzione, qualunque sia, è ben radicata.

Principali sentimenti verso la matematica

AMORE AMORE ODIOODIO

Ancora oggi spesso viene ritenuta una materia

arida, fredda, incomprensibile, incontrollabile…

e ciò può dipendere da come viene presentata.

E’ necessario anche per una nuova immagine tener conto delle nuove disposizioni ministeriali.

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L’immagine della matematicaL’immagine della matematica

Indicatori di una immagine negativa sono alcune domande che ogni insegnante di matematica si è sentito prima o poi rivolgere:

A cosa serve?Ma chi si è inventato “questa roba”?

Dalle Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Primaria:

Problemi e attività che siano sempre dotate di senso e quindi motivanti per chi le svolge

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Dalle Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado:

...i ragazzi sono (…) molto resistenti agli apprendimenti di cui non comprendono motivazioni e significato, che vogliano sottometterli e non responsabilizzarli.

La scuola secondaria di primo grado è impegnata a radicare conoscenze (…) utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso, poiché l’allievo possa esercitarle sia individualmente, sia insieme agli altri, sia dinnanzi agli altri. Motivazione e bisogno di significato sono del resto condizioni fondamentali di qualsiasi apprendimento.

L’immagine della matematica si forma nei primi anni scolastici

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Matematica e affettivitàMatematica e affettivitàFin dalle elementari vedevo la matematica come qualcosa Fin dalle elementari vedevo la matematica come qualcosa

che solo gli intelligenti sapevano affrontare: sarà perché io non che solo gli intelligenti sapevano affrontare: sarà perché io non ero molto portata per quella materiaero molto portata per quella materia

La maestra ci aveva detto esplicitamente che la matematica La maestra ci aveva detto esplicitamente che la matematica non le piaceva, e credo che abbia trasmesso a noi le sue ideenon le piaceva, e credo che abbia trasmesso a noi le sue idee

La matematica che incubo! La maestra quando non riuscivo La matematica che incubo! La maestra quando non riuscivo in qualche cosa, mi mandava a posto e chiamava una persona in qualche cosa, mi mandava a posto e chiamava una persona più brava di mepiù brava di me

Tutto iniziò in seconda elementare (…): io che allora ero Tutto iniziò in seconda elementare (…): io che allora ero una bambina, non avrei mai pensato che da quel giorno sarei una bambina, non avrei mai pensato che da quel giorno sarei stata nemica di quella materia così affascinante, ma quando mi stata nemica di quella materia così affascinante, ma quando mi consegnò il compito e vidi quel grosso due rosso che mi consegnò il compito e vidi quel grosso due rosso che mi guardava, capii che non sarei mai andata d’accordo con guardava, capii che non sarei mai andata d’accordo con quell’argomento.quell’argomento.

Quello che penso io sulla matematica, a differenza delle altre Quello che penso io sulla matematica, a differenza delle altre materie è che dipende dalla predisposizione di ognuno di noi.materie è che dipende dalla predisposizione di ognuno di noi.

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Matematica e affettivitàMatematica e affettività

Le valutazioni negative vengono percepite Le valutazioni negative vengono percepite come valutazioni sulle proprie capacità più come valutazioni sulle proprie capacità più che sulle proprie prestazioni e hanno quindi che sulle proprie prestazioni e hanno quindi come effetto la rinuncia a priori ad utilizzare come effetto la rinuncia a priori ad utilizzare le risorse possedute, perché il soggetto si le risorse possedute, perché il soggetto si convince di non avere risorse sufficienti.convince di non avere risorse sufficienti.

Atteggiamento di Atteggiamento di fatalismofatalismo, che si esprime , che si esprime nella rinuncia a “provare”… (R. Zan, nella rinuncia a “provare”… (R. Zan, seminario nazionale 2002)seminario nazionale 2002)

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Matematica e affettivitàMatematica e affettività Evitare di far nascere la convinzione che sia per

pochi eletti, che si debba “avere il pallino”

Evitare la perdita di fiducia nelle proprie capacità matematiche: riuscire bene in matematica aumenta l’autostima

Evitare il disagio in matematica, che porta ad un rifiuto della materia

Più sono cresciuti e meno sono “recuperabili”: fondamentali i primi approcci

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L’ immagine della matematicaL’ immagine della matematica Evitare che la matematica sia vista come una Evitare che la matematica sia vista come una

successione di regole, più o meno sensate, da imparare a successione di regole, più o meno sensate, da imparare a memoriamemoria

Ricette dettate dall’insegnante e inventate da chissà chi Ricette dettate dall’insegnante e inventate da chissà chi e chissà perché.e chissà perché.

Algoritmi da applicare acriticamenteAlgoritmi da applicare acriticamente

Evitare che ci si abitui a non capire: paradossalmente, si Evitare che ci si abitui a non capire: paradossalmente, si rinuncia ad usare la propria testa, proprio in matematica, rinuncia ad usare la propria testa, proprio in matematica, più che nelle altre materie.più che nelle altre materie.

A volte anche chi ama la matematica non ne ha una A volte anche chi ama la matematica non ne ha una immagine correttaimmagine corretta

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Già Dienes individua un “Già Dienes individua un “esercito di emarginatiesercito di emarginati” ” in matematica (73% della popolazione scolastica) e in matematica (73% della popolazione scolastica) e mette in guardia sul fatto che, anche tra gli allievi che mette in guardia sul fatto che, anche tra gli allievi che sembrano “sembrano “dotatidotati”, prevalgono gli “”, prevalgono gli “abili fruitori di abili fruitori di formule memorizzateformule memorizzate”. ”.

Egli indica come causa principale di questa Egli indica come causa principale di questa incomprensione con la matematica la cosiddetta incomprensione con la matematica la cosiddetta ““scuola sedutascuola seduta” tipica di un ” tipica di un insegnamento insegnamento trasmissivotrasmissivo..

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Insegnamento tradizionale: Insegnamento tradizionale: il trasmissivismoil trasmissivismo

INSEGNANTE: SORGENTE INSEGNANTE: SORGENTE

trasmissione trasmissione

testa decodifica testa testa decodifica testa

ALLIEVO: RECETTOREALLIEVO: RECETTORE

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Un altro modello didattico:Un altro modello didattico: il behaviourismoil behaviourismo

Stato di conoscenza iniziale

Stato di conoscenza finaleallievo

insegnante

Tappe intermedie

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il behaviourismoil behaviourismo

Stimolare i comportamenti attesi

Rinforzare le risposte corrette ed evitare quelle errate

Tappe predefinite, obiettivo per obiettivo

Apprendimento come cambiamento più o meno duraturo del comportamento che avviene come risultato di un esercizio

Esercizi sistematici per fissare la nuova conoscenza

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L’allievo non è mai autonomo nel proprio apprendimento.

La testa dell’allievo a qualunque livello scolare non è mai

“vuota”:

“…..(la scuola ) tiene conto che gli allievi “accomodano”

sempre i nuovi apprendimenti e comportamenti con quelli già

interiorizzati e condivisi, e che il ricco patrimonio di

precomprensioni, di conoscenze e abilità tacite e sommerse

già posseduto da ciascuno influisce moltissimo sui nuovi

apprendimenti formali e comportamentali.”

Dalle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio

Personalizzati nella Scuola primaria

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In questi modelli d’insegnamento-

apprendimento non ci si preoccupa del

rapporto che intercorre tra allievo e

sapere indipendentemente dall’insegnante:

pre-concezioni, concetti o teoremi in

atto, misconcetti.

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Qualche esempio di misconcettoQualche esempio di misconcetto I concetti figurali che si formano in seguito alle “tipiche”

rappresentazioni delle figure geometriche

Il prodotto di due numeri è sempre maggiore di entrambi (la moltiplicazione ingrandisce sempre), il quoziente è sempre minore del dividendo.

In una divisione il divisore è sempre più piccolo del dividendo (“15 amici si dividono 5 chilogrammi di biscotti”)

π = 3,14 Ma esiste un triangolo equilatero il cui perimetro misura 100?

… e di perimetro π?

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Come rinnovare la didattica della matematica?

Alcune considerazioniScopo prioritario è lo sviluppo delle capacità logiche e di ragionamento

Si avverte oggi una grande necessità di dare motivazioni allo studio per suscitare l’interesse

Siccome il mangiare sanza voglia fia dannoso alla salute, così lo studio sanza desiderio guasta la memoria, e non ritien cosa ch’ella pigli.

Leonardo

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. E’sufficiente aprire la mente, non sovraccaricarla. Mettetevi soltanto una scintilla. Se vi è della buona materia infiammabile, prenderà fuoco. Anatole France (Premio Nobel per la letteratura 1921)

Claparède parla di rivoluzione copernicana nel porre l’allievo “al centro”

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Come rinnovare la didattica della Come rinnovare la didattica della matematica?matematica?

Occorre porre l’allievo in una situazione che Occorre porre l’allievo in una situazione che motivimotivi il il

concetto matematico che si vuole far apprendere e che, concetto matematico che si vuole far apprendere e che,

attraverso l’attraverso l’interesseinteresse, lo induca a farsi carico , lo induca a farsi carico

autonomamente del proprio apprendimento. autonomamente del proprio apprendimento.

L’allievo dovrebbe diventare L’allievo dovrebbe diventare protagonistaprotagonista nella nella

costruzionecostruzione del proprio sapere. del proprio sapere.

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Una didattica innovativa:Una didattica innovativa:il modello socio-costruttivistail modello socio-costruttivista

Nuovo equilibrio

Equilibrio precedente

Incontro con una nuova situazioneIncontro con una nuova situazione

Fase di disequilibrioFase di disequilibrio

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Una didattica innovativa:Una didattica innovativa:il modello socio-costruttivistail modello socio-costruttivista

Il sapere viene costruito dall’allievo, a partire da ciò che sa Il sapere viene costruito dall’allievo, a partire da ciò che sa già (diagnostica) già (diagnostica)

Se le conoscenze che già possiede non sono sufficienti o sono Se le conoscenze che già possiede non sono sufficienti o sono inadeguate, si crea disequilibrioinadeguate, si crea disequilibrio

Lo studente deve essere motivato a risolvere problemi che lo Lo studente deve essere motivato a risolvere problemi che lo inducano a far emergere eventuali concezioni scorrette senza inducano a far emergere eventuali concezioni scorrette senza sentirsi penalizzato (sentirsi penalizzato (Question-triggering tasksQuestion-triggering tasks, , Avital) )

Una volta riconosciuta la necessità di una nuova conoscenza, Una volta riconosciuta la necessità di una nuova conoscenza, inizia una fase di esplorazione, produzione di ipotesi, inizia una fase di esplorazione, produzione di ipotesi, verifiche, in cui l’attività dell’allievo è paragonabile a quella verifiche, in cui l’attività dell’allievo è paragonabile a quella del ricercatore (Brousseau)del ricercatore (Brousseau)

Sono fondamentali le interazioni socialiSono fondamentali le interazioni sociali

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Una didattica innovativa:Una didattica innovativa:il modello socio-costruttivistail modello socio-costruttivista

Compiti specifici dell’insegnanteCompiti specifici dell’insegnante::Mettere in scena buone situazioni problematiche per rendere possibile laMettere in scena buone situazioni problematiche per rendere possibile la

DevoluzioneDevoluzione ““l’atto attraverso il quale l’insegnante fa l’atto attraverso il quale l’insegnante fa accettare all’allievo la responsabilità di una situazione accettare all’allievo la responsabilità di una situazione d’apprendimento e accetta lui stesso le conseguenze di d’apprendimento e accetta lui stesso le conseguenze di questo transfer”questo transfer”

(Brousseau,1986)(Brousseau,1986)

essere disposti a tacere, non mortificare il loro spirito di ricerca fornendo la essere disposti a tacere, non mortificare il loro spirito di ricerca fornendo la soluzione prima che ci arrivino vicino da soli, soluzione prima che ci arrivino vicino da soli,

non dare risposte prima che si pongano da soli le domandenon dare risposte prima che si pongano da soli le domande

eventualmente lasciare che commettano ed esprimano eventualmente lasciare che commettano ed esprimano errorierrori e si e si convincano che la strada intrapresa non è produttiva.convincano che la strada intrapresa non è produttiva.

Istituzionalizzazione Istituzionalizzazione delle nuove conoscenzedelle nuove conoscenze

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Schematizzazione di una situazione Schematizzazione di una situazione

didatticadidattica: il triangolo didattico: il triangolo didattico

  

  

Scopo dell’insegnante è rafforzare la relazione

allievo-sapere

II AA

SS

A

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Una schematizzazione più Una schematizzazione più tradizionaletradizionale

SS II AA

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Problemi e matematicaProblemi e matematica

E' nel risolvere i problemi con i quali era costretto a confrontarsi che l'uomo ha cominciato ad elaborare le sue conoscenze matematiche.

E' lecito pensare che succeda la stessa cosa nel caso dell'allievo.

Partire dalla risoluzione di problemi per costruire concetti matematici

Ma quali problemi?

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I prossimi incontriI prossimi incontri

Un buon problema: quali Un buon problema: quali caratteristichecaratteristiche

14 dicembre, ore 1714 dicembre, ore 17

Nuovi problemi - nuove conoscenzeNuovi problemi - nuove conoscenze14 gennaio, ore 1614 gennaio, ore 16

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Una sperimentazioneUna sperimentazione

(Tesi di Laurea di Beatrice Bertazzoni)(Tesi di Laurea di Beatrice Bertazzoni)

Sperimentazione sull’incidenza didattica di problemi “insoliti”

in una quinta elementare.

La sperimentazione si è svolta durante un intero anno

scolastico.

Alcune classi sono state “trattate” con problemi insoliti (51

allievi), altre classi (48 allievi) hanno svolto il ruolo di “classi

di controllo”.

I test di ingresso e di uscita sono stati effettuati da ogni allievo

singolarmente.

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Una sperimentazioneUna sperimentazione(Tesi di Laurea di Beatrice Bertazzoni) (Tesi di Laurea di Beatrice Bertazzoni)

Test d’ingresso:Test d’ingresso: 8 problemi “standard”

Classi della sperimentazione media: 5,05 decimi

Classi di controllo media: 5,37 decimi

Trattamento con 13 problemi insoliti a piccoli gruppiTrattamento con 13 problemi insoliti a piccoli gruppi

Alla fine dell’anno scolastico risomministrazione degli 8 problemi standard

Classi della sperimentazione media: 8,4 decimi

Classi di controllo media: 6,64 decimi

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Conclusioni della ricercaIn tale ricerca si è dimostrato, con la tecnica delle classi di confronto,

che un “trattamento” della classe mediante problemi non standard ha una ricaduta positiva

per quel che riguarda le abilità risolutive di problemi tradizionali.

Inoltre si è rilevato un cambiamento di atteggiamento e di competenza nei riguardi della matematica.

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Aspetti meta-cognitiviAspetti meta-cognitivi

ConnradConnrad:: Per me un problema è una situazione in cui mi Per me un problema è una situazione in cui mi

trovo in difficoltàtrovo in difficoltàIo proporrei in futuro di continuare con i problemiIo proporrei in futuro di continuare con i problemi

MarcoMarco::Secondo me un problema è una cosa molto Secondo me un problema è una cosa molto

bruttabruttaIo con i problemi quando sono in gruppo con i Io con i problemi quando sono in gruppo con i

miei amici lavoro bene, perché quando non so miei amici lavoro bene, perché quando non so più andare avanti i miei compagni mi aiutano…più andare avanti i miei compagni mi aiutano…Quando lavoriamo in gruppo mi sento più Quando lavoriamo in gruppo mi sento più tranquillo e lavoro meglio.tranquillo e lavoro meglio.

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Un esempioUn esempio

TRIANGOLITRIANGOLI Berenice ha sulla sua scrivania cinque bacchette di 15, 18, 30, 33 e

46 cm di lunghezza Ne sceglie tre e le dispone a triangolo. Ecco per esempio ciò che ottiene con quelle di 15, 18 e 30 (il

disegno è ridotto).

30

18

Quanti triangoli differenti potrà formare Berenice con le sue cinque bacchette? Descrivete ciascuna delle vostre soluzioni.

((7° Rally Matematico Transalpino II prova7° Rally Matematico Transalpino II prova))

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TRIANGOLITRIANGOLI

Conoscenza in gioco: Conoscenza in gioco: la disuguaglianza triangolarela disuguaglianza triangolare

Appropriazione o riappropriazione di tale proprietàAppropriazione o riappropriazione di tale proprietà Ruolo della figura e importanza degli strumenti da Ruolo della figura e importanza degli strumenti da

disegno: disegno: per il 70% degli allievi di scuola media il per il 70% degli allievi di scuola media il triangolo esiste, anche se è molto difficile costruirlotriangolo esiste, anche se è molto difficile costruirlo

Tipi di soluzioni rilevati: Tipi di soluzioni rilevati:

Tutte le combinazioni possibili di tre numeri (60 possibilità)

Combinazioni che non tengono conto della disuguaglianza triangolare (10 possibilità) elencando le terne o disegnando i triangoli.

Combinazioni che tengono conto della disuguaglianza triangolare (7 triangoli).

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RISULTATIRISULTATI

I mediaI media: su 28 alunni nessuna risposta corretta. : su 28 alunni nessuna risposta corretta. Solo 3 hanno elencato 10 terne.Solo 3 hanno elencato 10 terne.

II liceo scientificoII liceo scientifico: su 29 allievi solo 4 hanno : su 29 allievi solo 4 hanno risposto correttamente.risposto correttamente.

Oltre a questi, 19, pur sbagliando, tengono Oltre a questi, 19, pur sbagliando, tengono conto in qualche modo dell’aspetto geometrico, conto in qualche modo dell’aspetto geometrico, considerando la diseguaglianza triangolare. considerando la diseguaglianza triangolare.

Primo anno di Corsi di Laurea scientificiPrimo anno di Corsi di Laurea scientifici: su : su 338 studenti solo il 34% ha risolto 338 studenti solo il 34% ha risolto correttamente e il 31% ha elencato 10 terne correttamente e il 31% ha elencato 10 terne