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Nel 1948 il governo rumeno dichiara fuorilegge la Chiesa greco-cattolica, perseguitando chiun- que vi rimanga fedele. A tutta questa realtà di ateizzazione s’inserisce la vicenda spirituale e mistica di suor Maria Ionela, reclusa per 10 anni a causa della sua fede. In quegli anni di prigionia, di isolamento e di silenzio scrive le sue meditazioni frutto di un dialogo profondo ed intimo con Gesù. In questa sede riportiamo alcuni brani di queste meditazioni che riteniamo utili per il nostro esame di coscienza. Chiediamo umilmente a Gesù di far verità nei nostri cuori e aprirci alla sua infinita Misericordia, perchè ci renda liberi figli di Dio e non più schiavi di satana. RINNEGARE SE STESSO PER VIVERE IN CRISTO “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua...” ( Luca 9,23). Dice Gesù: “il rinnegamento di se stesso, la lotta contro se stessi, il combattimento col proprio egoismo è la prima condi- zione che deve adempiere ogni uomo sulla terra per seguire me, cioè per vivere la mia vita, la vita cristiano e giungere così alla perfezione. L’attaccamento a se stesso, il mettere il proprio io al centro delle preoccupazioni di tutti i giorni è la causa, di tutti i disordi- ni della mente, del cuore, della volontà e dei sensi dell’uomo. E’ la fonte di tutti i vizi, l’origine di tutti i peccati e dell’infelicità nella vita individuale dell’uomo, della famiglia, nella società e nell’umanità. E’ la causa dell’inferno sulla terra e nelle anime. E’ difficile e particolarmente afflittiva per l’uomo, perchè il proprio io non si arrende fino alla morte e soltanto l’unione intima con me, crocifisso e morto sulla croce, può arrecare la morte mistica dell’egoismo, ” Sono stato crocifisso con Cristo e non vivo più io, ma Cristo vive in me.“ (Galati 2,20). Ed ora esaminati e rifletti sulla tua persona. Ora ti mostro ciò che è perfetto in me e ciò che è bruttezza negli uomini. Dice Gesù: la Superbia è la lusinga, la lode di sè, l’imposizione del pro- prio io e la tendenza a dominare in tutte le circostanze. L’uomo similmente a satana, adora se stesso e vuole essere lodato e glorifi- cato dagli altri. La superbia è la sorgente principale di tutti i mali nella vita dell’uomo, nella storia della Chiesa e dell’umanità. E’ il furto alla gloria di Dio per questo il più odioso peccato agli occhi dell’altissimo. ”Chi si esalta sarà umiliato”. Io sono la Verità, la superbia è la menzogna perchè non corrisponde alla realtà. Satana colui che non sta nella Verità, vi fa schiavi della menzogna. Di fatto l’uomo orgoglioso è bugiardo, perchè pensa di essere quello ch’ egli non è e di possedere ciò che non ha per sè e da sè. “ Per Grazia di Dio sono quello che sono..”. (1Corinzi 15,10). Esame di coscienza: “Da te stessa non sei niente, non hai niente, non puoi far niente” . Dunque, mai appaia il tuo io, nei tuoi pensieri, nei tuoi desideri, nelle tue parole, nelle tue azioni. LA SUPERBIA

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Page 1: RINNEGARE SE STESSO PER VIVERE IN CRISTO - s3-eu · PDF fileme, cioè per vivere la mia vita, la vita cristiano e giungere così alla perfezione. L’attaccamento a se stesso, il mettere

Nel 1948 il governo rumeno dichiara fuorilegge la Chiesa greco-cattolica, perseguitando chiun-que vi rimanga fedele.A tutta questa realtà di ateizzazione s’inserisce la vicenda spirituale e mistica di suor Maria Ionela, reclusa per 10 anni a causa della sua fede.In quegli anni di prigionia, di isolamento e di silenzio scrive le sue meditazioni frutto di un dialogo profondo ed intimo con Gesù.In questa sede riportiamo alcuni brani di queste meditazioni che riteniamo utili per il nostro esame di coscienza.

Chiediamo umilmente a Gesù di far verità nei nostri cuori e aprirci alla sua infinita Misericordia, perchè ci renda liberi figli di Dio e non più schiavi di satana.

RINNEGARE SE STESSO PER VIVERE IN CRISTO

“Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua...” ( Luca 9,23).

Dice Gesù: “il rinnegamento di se stesso, la lotta contro se stessi, il combattimento col proprio egoismo è la prima condi-zione che deve adempiere ogni uomo sulla terra per seguire me, cioè per vivere la mia vita, la vita cristiano e giungere così alla perfezione.L’attaccamento a se stesso, il mettere il proprio io al centro delle preoccupazioni di tutti i giorni è la causa, di tutti i disordi-ni della mente, del cuore, della volontà e dei sensi dell’uomo. E’ la fonte di tutti i vizi, l’origine di tutti i peccati e dell’infelicità nella vita individuale dell’uomo, della famiglia, nella società e nell’umanità. E’ la causa dell’inferno sulla terra e nelle anime.

E’ difficile e particolarmente afflittiva per l’uomo, perchè il proprio io non si arrende fino alla morte e soltanto l’unione intima con me, crocifisso e morto sulla croce, può arrecare la morte mistica dell’egoismo, ” Sono stato crocifisso con Cristo e non vivo più io, ma Cristo vive in me.“ (Galati 2,20). Ed ora esaminati e rifletti sulla tua persona. Ora ti mostro ciò che è perfetto in me e ciò che è bruttezza negli uomini.

Dice Gesù: “ la Superbia è la lusinga, la lode di sè, l’imposizione del pro-prio io e la tendenza a dominare in tutte le circostanze.L’uomo similmente a satana, adora se stesso e vuole essere lodato e glorifi-cato dagli altri.La superbia è la sorgente principale di tutti i mali nella vita dell’uomo, nella storia della Chiesa e dell’umanità.E’ il furto alla gloria di Dio per questo il più odioso peccato agli occhi dell’altissimo. ”Chi si esalta sarà umiliato”.

Io sono la Verità, la superbia è la menzogna perchè non corrisponde alla realtà. Satana colui che non sta nella Verità, vi fa schiavi della menzogna. Di fatto l’uomo orgoglioso è bugiardo, perchè pensa di essere quello ch’ egli non è e di possedere ciò che non ha per sè e da sè. “ Per Grazia di Dio sono quello che sono..”. (1Corinzi 15,10).

Esame di coscienza: “Da te stessa non sei niente, non hai niente, non puoi far niente”.Dunque, mai appaia il tuo io, nei tuoi pensieri, nei tuoi desideri, nelle tue parole, nelle tue azioni.

LA SUPERBIA

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Non insuperbirti e non parlare di te, come se fossi qualcuno e facessi qualcosa di speciale con le tue forze e per merito tuo. Elimina la parola IO. Su tutte le cose grandi e quelle insignificanti man-tieni il silenzio. Proprio il silenzio che ti costa molto ti metterà in risalto.Non richiamare mai l’attenzione su di te. Tutto tu sei da me e per me. Sii come mia Madre! Mia Madre non loda se stessa, bensì Dio.Fai tutto per portare le anime a me. Fammi adorare. Adorami e propaga la mia adorazione in tutto il mondo. Ti assicuro con l’adorazione conquisterò la terra. Desidero che io viva in tutto il tuo essere e tu scompaia nell’umiltà. Parla di te stessa con umiltà mia e di mia Madre, soltanto dov’è necessario.Fuggi le lodi e le lusinghe degli uomini. Non accettarle! E anche se dovessi meritarle, pensa a me e dì: Dio sia lodato in tutto pe per tutto! Lui solo è grande!

LA VANITA’

Dice Gesù: “ La vanità è l’adulazione del proprio io, il quale si attribuisce i doni di Dio interiori e esteriori, intelligenza, scienza, forza, arte, bellezza, ricchezza, successo in ogni campo d’attività.E’ l’adornarsi di fatuità: lusso, moda sport ecc. Tutto può accadere anche nella vita spirituale; quando qualcuno esalta se stesso per le virtù, per le grazie ricevute, per i suoi meriti, dilettandosi dei doni ricevuti da Dio, invece di dare gloria a Lui.La vanità è un peccato odioso davanti a me, perfezione divina. Occor-re combattere tutto questo decisamente. Vanità e santità non pos-sono andare d’accordo.

Esame di coscienza: Non hai attirato le anime a te e non le apprezzi se non a motivo delle atten-zioni e delle lodi che ti accordano? Sei stata giusta e uguale per tutti? Hai odiato e detestato i pensieri e il parlare di te stessa, delle tue conoscenze, di tutto quello che accarezza il proprio io? Hai allontanato subito da te la vanità? O la mantieni camuffata nel tuo intimo? Tu lo sai! Ti voglio semplice come mia Madre, semplicità divina!”

L‘INVIDIA

parlare dei falli altrui? Questo è segno di un’invidia subdola specialmente quando la maldicenza è una conseguenza delle lodi fatte a qualcuno. Non essere invidiosa perchè non hai motivo. Nessuno della terra ti dona più di me, pieno d’amore e di grazia, verità della tua vita. Non siate invidiosi! Dedicatevi l’uno all’altro! Raddrizza gli invidiosi e prega per il loro elevamento spirituale. Gioisci di ogni bene.”

Dice Gesù: “ L’invidia è vedere con sentimento di scontettezza e tristezza, una qualità o perfezione esistente nel prossimo. l’invidia vede nel bene altrui un male per sè. Vede una degradazione, una diminuzione del proprio io davanti al mondo. Perciò l’invidia parla male dell’invidiato. Lo calunnia! Vuole ad ogni costo oscurarlo, degradarlo, annientarlo. L’ invidia è omicida e suicida d’anime e di corpi.

L’invidia s’impanzientisce e non sopporta di vedere il trionfo dell’invidiato. Quindi cerca con tutti i mezzi di allontanare l’invidiato da Dio, da tutti i benefattori e amici.Ecco il grande peccato dell’invidia che è condannabile perchè offusca l’onore della mia creatura, creata da me.

Esame di coscienza: Non sei incline a negare la perfezione di un altro e il bene che fanno gli altri? Non cerchi di trovare in loro qualche difetto o

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LA GELOSIA

Dice Gesù: “ La gelosia è l’attaccamento disordinato ai beni effi-meri accompagnato dalla paura e dall’odio contro le persone sospettate di mettere in pericolo il possesso di questi beni.E’ una sostituzione del Creatore con la creatura. Chi considera Dio come valore supremo non può essere geloso. Dio non lo può perdere, se non lo vuole perdere.La gelosia invelenisce l’anima di colui che ne è pervaso. Annienta la pace, l’armonia, la felicità nella famiglia, nelle comunità, nella società. Essa semina sfiducia, maldicenza, odio, contese, antagonismi, morte. Distrugge l’amore, la carità. Scaccia Dio dalle anime. E’ peccato diabolico. Per gelosia satana porta ai suicidi, ai crimini, alla perdizione delle anime e delle vite umane.

Esame di coscienza: Ti sei lasciata pervadere da sentimenti di gelosia? Sei stata angosciata di perde-re la simpatia degli uomini, a causa di qualcuno? Hai combattuto e combatti in te e nelle comunità questo rafforzamento dell’egoismo colpito nelle sue preferenze? Attaccati a me, alla mia Eucare-stia, alla Trinità beatissima, alla Madre dell’adorazione e vincerai qualsiasi inclinazione di gelosia. Seguimi!”

Dice Gesù: “ Odiare significa volere e far a qualcuno il male. Chi odia una persona vuole che essa non esista. Vuole che essa perisca, sparisca più presto dalla vita. L’odio ha la volontà di distruggere, d’annientare l’avversario.L’odio cerca la non perfezione, la caduta, la rovina, lo scredito, la compromissione di colui verso il quale si proietta tale atteggia-mento. L’odio fa dell’uomo un alleato e compagno di lotta di satana.

Esame di coscienza: Hai allontanato totalmente qualche anima dalle tue preghiere e dai sacrifici, come se essa non esistesse? Sei rimasta fredda davanti all’infelicità e alla tribolazione di qualchecuore dietro l’impulso di vendetta nascosta? Hai allargato lì

Dice Gesù: “ L’ira è la ribellione, lo scoppio e lo straripamento della scontentezza del proprio io, il quale si vede colpire e ferire nel suo amor proprio, nei suoi interessi, nel suo orgoglio. L’ira è l’arma di difesa e di attacco dell’egoismo. L’inclinazione all’ira si trova in ciascun uomo. Il suo scatenamento totale, arriva alla furia, alla pazzia, alle violenze sataniche.

Esame di coscienza: domini i tuoi impulsi? Non sei andata in preda a impeti violenti? Non sei uscita in mormorazioni, in grida, parole e gesti non controllati, ingiuriosi in seguito all’ira? In momenti d’agitazione pensi a me, il mansueto e umile di cuore? Lotti per frenare occasioni di suscitare e d’incitare la rabbia? Hai domandato perdono agli offesi con la tua ira, dopo esserti calmata? Sai questo è uno dei mezzi obbligatori per riparare la violazione della carità e dell’ingiustizia recata agli altri.”

l‘abisso della separazione spirituale con la chiusura e con la privazione dell’ affetto nei confronti delle persone che ti danno dispiaceri? Ama tutti gli uomini del mondo, anche i miei e tuoi più accaniti avversari. Fuggi il vizio dell’odio come l’inferno più tremendo. Vieni a me! Io sono il tuo amore.

L’ODIO

L’IRA

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L‘INIMICIZIA

LA PIGRIZIA

Dice Gesù: “ non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costi-tuiti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” ( Gv 15,16). La pigrizia è il seppellimento del proprio io nel torpore dilettevole dell’inattività. Quindi la pigrizia è un’offesa infinita recata all’essere e all’azione infinita di Dio. La pigrizia è sterile nel bene e feconda nelle malvagità. Essa provoca l’intemperanza, l’impurità e tutta la serie di vizi di lusinga del proprio io. La poltroneria genera morte; Ti si crede vivo, e sei morto ( Ap 3,1).

Esame di coscienza: L’hai combattuta nella tua vita e nella vita degli altri? Non hai scansato le fatiche, lo sforzo?Forse quello che fai, lo fai con noia, lentamente senza progresso? Sai che soltanto la collaborazione com me apporta la salvezza e la santità.

LA PIGRIZIA SPIRITUALE

Dice Gesù: “ Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva” ( Gv 7,37). Ecco dunque, anima assetata di vita, che può esistere anche una pigrizia spirituale, una mancanza d’attività da parte dell’anima, una inerzia e un torpore in cui l’uomo si compiace, considerandosi dispensato dallo sforzo, dalla rinuncia, dalla mortificazione, dai sacrifici e dalle sofferenza costose.

1° rimedio: desiderio ardente e vita vissuta secondo il vangelo e la forza dell’Eucarestia.

2° rimedio: è mettersi al lavoro spirituale stabilendo un programma preciso, cioè disciplina dello spirito rito e del corpo, con la ripartizione e l’impiego del tempo con severità. Bisogna coricarsi e alzarsi al tempo previsto dalla regola e osservare i punti essenziali del programma.

3° rimedio: evitare le conversazioni prolungate e superflue, ma fai l’ adorazione Eucaristica, vale a dire intimità progressiva con me, l’insaguinato dell’altare.

Esame di coscienza: Hai lottato fino al sangue contro la pigrizia spirituale? Hai trascurato l’adorazione? Nel corso della giornata, dopo aver terminato tutte le occupazioni, cosa fai? Ti sei accostata alla mia Eucarestia dicendomi in maniera concisa: Ti amo!

L’AVIDITA’

Dice Gesù. “Dio, l’essere da sè, colui che è . Colui che è tutto non ha esigenze di nulla. Ma la creatura, l’essere finito, riceve da Dio una tendenza ad accumulare e al perfezionare ciò che non ha o è. Esiste un appetito naturale immesso dal Creatore in ogni creatura, di avere elementi e cose della natura di cui si possa nutrire, crescere, riprodurre, perfezionare.

Dice Gesù: “Amate i vostri nemici e quelli che vi perseguitano” L’inimicizia è una specie di diaframma messo volontariamente fra il cuore di un uomo e il cuore di un altro uomo. Nella sua forma iniziale è il negare, il rifiutare l’amore, la benevolenza ad uno. Essa progredisce e l’inimicizia si cambia in odio, nella volontà di fare del male al prossimo e in fatti reali contro di lui.”

Esame di coscienza: Hai avuto ed hai qualche inimicizia con qualcuno?Ti senti forse spiritualmente separata da qualche persona e

e coltivi volontariamente questa separazione? Consideri qualche persona cattiva e iniqua dicendo: “ Con questa non ci si può vivere”. Bada bene che non si nasconda in te nessuna specie d’inimicizia.

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L‘uomo ha bisogno di cibo e bevanda, di ricchezze materiali, di scienza, amore potere, di gloria e di beatitudine spirituale. L’avidità è il desiderio disordinato del proprio io di possedere e di godere dei beni materiali e spirituali di questo mondo. Il disordine consiste nell’abuso, contro la vocazione alla perfezione, alla santità.L’avidità di ricchezze, di terre, di denaro, di vesti, di case, di mobili lussuosi, l’avidità di libri di scienza, di potere sugli altri, di vanagloria, di felicità terrena è un vizio orribile e micidiale.

L’avidità intorpidisce la coscienza dell’uomo, l’addormenta e distrugge totalmente la sua pace interiore, la sua vita spirituale.

Esame di coscienza: hai mai bramato e cercato di possedere per te dei beni superflui, cioè di quelle di cui non hai bisogno? Sei stata avida di scienza, di potere e gloria umana? Hai cercato la gioia e la felicità nelle cose passeggere? Cerchi me continuamente, ricchezza infinita ed eterna?Perchè hai bisogno di tante cose nella camera, nella casa e in tutti i tuoi indumenti? Desiderei che tu fossi più semplice, come un’anima che non possiede niente se non Dio, il suo amore e il vivere in Dio.”

Dice Gesù: “ O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua. ( sal. 62,1-2).

L’anima devia cercando se stessa, e non Dio, il suo amore, il suo servizio e la sua gloria.

Alcune anime cercano la gioia spirituale nel gran numero di preghiere vocali, in sacrifici costosi e dannosi alla salute.

Altre in ogni specie di devozione particolari, desiderando dissetarsi di consolazioni spirituali per mezzo di singolarità.

Altre col girare tutte le chiese e in tutti i servizi divini, nelle processioni, nei pellegrinaggi, nelle adu-nanze e nei cori religiosi.

Altre nelle penitenze corporali, in astinenze e digiuni, in castighi e vigilie, in giorni e mesi di esercizi spirituali.

Altre in letture interminabili di libri teologici, ascetici e mistici, di vite di santi, ammirati, ma poco imitati.

Altre in confessioni frequenti e direzione spirituale , con domande senza fine e con risposte mai sod-disfacenti.

Altre col rovistare nelle viscere della coscienza per trovare ancora qualche ombra che deve essere cancellata, perchè l’io sia perfetto.

Di tutti gli atti di pietà enunciati sopra, uno solo manca, il più essenziale: L’ ADORAZIONE EUCARI-STICA! Questa comprende tutto: l’anima e vita.

L’avidità di certe pratiche spirituali conduce all’indigestione spirituale, alla perdita dell’appetito della vera alimentazione spirituale che è la Santa Messa, la Comunione, la meditazione, il racco-glimento interiore, e l’adorazione eucaristica.

Esame di coscienza: Ti sei resa conto del disordine che provoca l’avarizia spirituale? Combatti questa dissipazione!

L’AVIDITA’ SPIRITUALE

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Dice Gesù: “ Non accumulate per voi tesori sulla terra... Accumu-late invece per voi tesori in cielo... Perchè dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. (Mt 6,19-21).In Dio non c’è avarizia, cioè non esiste l’attaccamento egoistico al suo essere, alla ricchezza infinita delle sue perfezioni; Dio dona e si dona..Gli uomini invece sono attratti dal vizio terribile dell’avarizia. Essendo una creatura, un essere finito, l’uomo cerca di avere di più, di accu-mulare fortuna, di possedere la scienza, di circondarsi di gloria, non rendere partecipi gli altri e neppure per usarne lui stesso, ma per il semplice piacere egoistico di avere, di superare e dominare gli altri con la gloria, con il potere del denaro, di trovare soddisfazione nella brillantezza dell’oro e dell’argento.. nella scienza egoistica.. nella

Dice Gesù:” L’impurità è la passione più vile, più carnale, più animalesca, più vergognosa. E’ la lebbra che mangia sia la vita corporale che la vita spirituale dell’uomo. Rovina il vigore del corpo. Squilibra i nervi, l’immaginazione, indeboli-sce la memoria. Essa oscura la mente, corrompe, il cuore, rende schiava la volontà. Spegne i sentimenti e le aspirazioni più profonde dello spirito alla verità, al bene infinito, all’amore e alla felicità eterna, a Dio. L’impurità è la morte dell’uomo nei

Dice Gesù: “Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi, perchè voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. (2Cor 8,9).Però non tutti i cristiani e non tutte le persone consacrate capiscono e seguono l’esempio del mio grande Apostolo. Quante anime schiave dell’avarizia spirituale! Prima di tutto sono avare con me. Non si servono di tutta la loro capacità intellettuale per conoscermi. Non mi danno tutta la loro volontà per servirmi. Non mi danno tutto il corpo e la vita loro, in offerta totale per glorificarmi. Non mi danno tutta la loro anima per adorarmi nell’Eucarestia. Tutto quello che ho donato loro, doni naturali, grazie soprannaturali e Dio stesso, ritengono per sè e non si donano totalmente a me, nè si dedicano ad altre anime. Si rinchiudono egoisticamente in sè. Tutto fanno unicamente per mettere risalto se stesse.. L’avarizia ha accapparrato tante anime anche sacerdoti, religiosi e religiose, cuori consacrati, che dovrebbero essere generosi.

Esame di coscienza: Hai avuto qualche restrizione della mente, del cuore, della volontà, della tua vita verso di me? Hai forse goduto solo per te di me e dei miei doni, invece di riferirla tutti a me, per entrare nella gioia mia? Hai rifiutato ad alcuno la tua dedizione, quella della tua vita e dei tuoi sacrifici? Hai pensato e realizzato la mia Parola, secondo la quale è cosa migliore dare che ricevere? Segui me! Segui mia Madre! Segui i consigli della mia Chiesa e di coloro che ti conducono a me. Segui la voce della tua coscienza e collabora con la grazia.

L’AVARIZIA

L’AVARIZIA SPIRITUALE

L‘IMPURITA’

nella celebrità tirannica. L’avarizia e l’avidità hanno indotto Giuda a vendermi. Sì l’avarizia ottenebra; essa spiana la via a satana nell’anima e nel mondo. Arreca miseria, rivolte, guerre, morte. Arreca l’inferno sulla terra!

Esame di coscienza: Ti sei preoccupata di possedimenti e di denaro? Hai gioito delle cose materiali più che di quelle spirituali? Sei stata avara con gli altri? Hai donato del tuo poco a coloro che non pos-siedono nulla? Oppure anche quando hai avuto molto ti sei lagnata che ti manca il necessario per la vita? Non essere avara ma generosa. dona a tutti, dà tutto quello che possiedi, tanto delle cose mate-riali come delle cose spirituali, di cui ha più gran bisogno il mondo attuale e di cui è completamente privo.” Seguimi con generosità!

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pensieri disordinati dei sensi, insieme con l’orgoglio, da cui è inseparabile. L’impurità costituisce il più grande impedimento all’unione dell’anima con Dio mediante l’amore puro e totale.La lotta contro le impurità è difficile ed esige prima di tutto un amore sincero verso la mia perso-na tramite il Vangelo e l’Eucarestia. Domanda una devozione filiale verso la purissima e Immaco-lata, mia Madre.In secondo luogo, la lotta pretende una vita sprituale profonda, con un programma sostenuto con tenacia. In terzo luogo, chiede un controllo severo sull’immaginazione e sull’affetto del cuore, la mortificazione dei sensi e la spiritualizzazione di tutta la vita corporale. Soltanto per mezzo loro un’anima si può mantenere nella purità evangelica.

Esame di coscienza: Come hai considerato questa passione dell’impurità? Che cosa hai fatto e che cosa fai per evitarne perfino l’ombra? Hai vegliato con severità sull’immaginazione tua, sul cuore e sugli impulsi disordinati dei sensi, come pure sul corpo, il quale è la corolla con la quale nascondo l’anima immortale? Nell’anima diffondo il profumo del mio amore.”

Dice Gesù: “ Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. ( Salmo 50,12).L’impurità spirituale è proprio questa mancanza di dominio dello spirito dell’amore di Dio nel cuore dell’uomo. L’uomo non si lascia dominare, governare dallo Spirito Santo, dal mio Cuore e dal Cuore Immacola-to di mia Madre, ma dai piaceri e dalla voglia del suo cuore.

L’impurità spirituale porta all’immondezza e alla lussuria e viceversa. Essa è rifiuto voluto, opposto alle ispirazioni e alle attrattive dello Spirito Santo. Questi esige il dono totale del cuore, il quale presuppone strazi dolorosissimi di persone, di situazioni in cui la mortificazione appare come un annientamento del proprio io, attaccato a se stesso e alle creature.

Esame di coscienza: Hai combattuto con energia e lotti per eliminare dalla tua vita anche l’ombra dell’impurità spirituale? Hai cercato di preservare la purezza del pensiero e dell’anima, mediante la purezza evangelica e eucaristica? Hai rinunziato tutto per me? Resta mia adoratrice.”

Dice Gesù: “Vi ho dato un esempio, infatti, perchè anche voi facciate come io ho fatto a voi ( Giovanni 13,15).Io sono l’armonia incarnata, io sono il modello e la fonte della temperanza, l’amore di coloro che mi amano, mi adorano e mi seguono. Come uomo, mi sono nutrito con il necessario per conservare la vita del corpo. Ho mangiato e ho bevuto delle cose che io stesso ho creato, per santificare anche quest’azione dell’uomo, per darvi l’esempio e la grazia d’essere sobrii nel cibo e nella bevanda.

Ho mangiato moderatamente e con dignità divina, affinchè il mio corpo fosse strumento adatto all’evangelizzazione e di redenzione dell’umanità per la glorificazione del Padre e per la felicità delle anime.

L‘IMPURITA’ SPIRITUALE

LA GOLA

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Esame di coscienza: Hai mai pensato di espiare i tuoi difetti passati e la spaventosa intemperan-za del mondo intero, dell’umanità odierna, nel cibo e nelle bevande? Non ti vince la golosità? Non hai pretese e capricci riguardanti il cibo? Ti nutri con le intenzioni e con la dignità con la quale mi nutrii io sulla Terra?

Dice Gesù: “Osserva, quanto armonioso e misurato sia stato io in tutto: nei discorsi, dicendo soltanto parole necessarie e adatte alla situa-zione del momento e del luogo, a seconda delle persone e delle circostan-ze; nelle mie azioni, in tutta l’opera di redenzione dele anime, nel tempo, nel luogo e nel modo voluto dal Padre...Quanto modesto sono io nell’Eucarestia! Ho scelto poco pane e poco vino per il gran mistero della consacrazione della Messa e per le umili specie sotto le quali sono presente e operoso nella Comunione e nel

Dice Gesù: “Io sono vissuto nel mondo mostrando, in tutto il mio comportamento che sono luce dalla luce che illumina ogni uomo. Il mio sguardo faceva trasparire l’immacolatezza del mio essere e del mio amore eterno. Le mie parole fraganti di spirito e verità facevano cadere perle di divina purezza. L’atteggiamento, il mio modo di cammi-nare erano come un raggio calmo datore di tranquillità e pace visibile interiore ed esterna. I miei gesti, il contegno, lo stare seduto, in ogni circostanza, il riposo, la conversazione, riflettevano e trasmettevano ai circostanti lo spirito della presenza del Padre, perchè il Padre fosse glori-ficato nel Figlio. Gli abiti e tutto il mio comportamento ispiravano unica- camente pensieri nobili. In questo secolo in cui l’immodestia e la svergognatezza nel vestito, nelle parole, in tutta la condotta si fanno notare dappertutto, a casa, per la strada, al posto di lavoro, negli spettacoli, nelle stazioni balneari e climatiche, in tutti i mezzi di circolazione e in tutti i luoghi di distrazione. Quanto deve essere grande la vostra preoccupazione, cuori diletti, nella lotta contro l’immodestia nella vostra vita. Siete di grande scandalo a tutti, con la conseguente vostra dannazione.

tabernacolo! Ho lasciato una breve formula di consacrazione per compiere l’immenso mistero eucaristico! Ho dato la vocazione alla dignità del sacerdozio con preferenza agli uomini di umili origine: ai pescatori e ai poveri, a persone poco conosciute.

Esame di coscienza: Sei stata intemperante nel parlare? Sei andata per lunghe conversazioni e nelle discussioni senza ragioni e senza misura? Ti è capitato di adoperare torrenti di parole per una cosa che si poteva dire semplicemente in alcune espressioni? Ti sei preoccupata di utilizzare locuzioni solenni per fare impressione, mentre il mio linguaggio riportato nel vangelo è tanto sobrio, semplice e proprio per questo penetrante e bello.Sei stata disordinata, indisciplinata ed esagerata nel lavoro per qualche tempo, al fine di poter oziare? Ti è capitato di prolungare esageratamente il riposo, le ricreazioni e distrazioni? Hai esagerato nel vestirti? Ti piace essere elegante e portare solo robe costose e moderne? Quale mobilio hai nella tua casa?Domanda al mio cuore eucaristico di dare il dono della temperanza e di eliminare dai cuori questo vizio mondiale e universale che infierisce gli uomini.La temperanza sia per te una guida santa. Distinguiti in tutto con essa e diventerai quello che io voglio che tu sia: anima bramosa di santificazione, di perfezione e di dedizione totale all’amore eucaristico e alla mia luce”.

L‘INTEMPERANZA NELLE COSE

L‘IMMODESTIA

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Esame di coscienza: Tu stessa sei caduta in questo peccato dell’immodestia degli sguardi? Nelle parole, nei gesti, nel modo di camminare, nel vestirti secondo il gusto e la moda del mondo, nel tuo atteggiamento a casa, nella camera, al riposo, al bagno,nel coricarti e nello svegliarti?Ti sei comportata sempre degnamente, per essere di edificazione alle anime? Hai dato, con la tua condotta, occasione ad altri di scandalo, di pensieri e desideri indegni?Sei vissuta in tutte le occasioni col pensiero alla presenza di Dio e alla mia imitazione della divina modestia? Seguimi!

Dice Gesù: “ Per questo io sono nato e per questo sono venuto per dare testimanianza alla verità... ( Giovanni 18,37). La menzogna è la nega-zione di ciò che è, e l’affermazione di ciò che non è. La più grande men-zogna è negare colui che è, Dio-verità (l’ateismo) e il mettere in luogo di Dio una creatura, colui che non è da sè (il satanismo).Di fatto, ogni preferenza della creatura al posto del creatore è menzogna luciferina, che merita l’inferno. La menzogna nell’uomo, come in satana, scaturisce dall’orgoglio e dall’egoismo. La menzogna indebolisce l’intelligenza!

” Sia invece il vostro parlare: sì,sì,no,no, il più viene dal maligno“. (Mt 5,37) La menzogna nel parlare è prova di un’anima che non ha il coraggio di dire la verità..ossia manifesta altra cosa di quanto conosce la mente, su un determinato argomento e in modo differente.

Esame di coscienza: Per orgoglio, per vergogna, per ambizione e per lusinga del proprio io, hai affermato cose non vere? Per paura delle eventuali sfavorevoli conseguenze a te, hai negato la verità parlando o addirittura dicendo il contrario della verità?Il riconoscimento dell’errore ristabilisce la verità, mentre la perseveranza nella menzogna fa vincere lo spirito della menzogna nell’anima. E quell’anima perde totalmente la sua bellezza e l’armonia della semplicità e della sincerità che sono le armi principali con cui si combatte la men-zogna dall’anima.

“Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 7,21)

La menzogna nei fatti: quando le azioni dell’uomo non corrispondono ai suoi pensieri e ai suoi discorsi.Io, voglio da te e da tutti gli uomini non belle parole, ma fatti veri che corrispondono al Verbo di verità e di vita, perchè chi fa la verità viene alla luce.

Esame di coscienza: Finora hai proceduto così nelle cose concrete? Esse non smentiscono forse i tuoi pensieri ed i tuoi discorsi? La tua vita corrisponde in tutto alle verità di fede e di morale del Vangelo e della tua vocazione? Tu lo sai da te che l’anima, la quale non dice la verità è un mostro, l’immagine della menzogna deve sparire dinanzi a me. Essa vive in aberrazioni, non nella mia verità che è luce, forza, amore e vita interiore profonda.Seguimi nella via della verità che conduce alla santità!”

LA MENZOGNA

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Dice Gesù: “ Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. ( Matteo 23,27-28)... Tutte le loro opere le fanno per essere lodati dalla gente... (Matteo 6,2)Il più orrobile e più straziante atto di ipocrisia per il mio cuore divino trafitto e insanguinato fu il bacio di Giuda. ”Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo (Luca 22,48).Quanti Giuda ipocriti vi sono su questa terra! Quanti mi tradisco-no anche ora con la loro apostasia, colpendo me e la mia Chiesa! Quanti cattolici vi sono che collaborano con quelli che negano! Guai a loro! Essi sono cuori ipocriti. Mi vendono per una vita più

comoda, per un posto più alto o per paura della persecuzione e della morte. A costoro io dico: che fai amico tradisci il tuo Maestro e il tuo Dio? Vendi, neghi la tua vita spirituale? Rinunzi volontaria-mente al tuo diritto di primogenito, come figlio vero della mia Chiesa Cattolica, nella quale conserva l’unico tesoro che combatte l’ipocrisia: l’Eucarestia?

L’ipocrisia conduce alla cecità, all’insensibilità, al tradimento, alla disperazione, alla perdita della fede e della dignità umana. E’ una peste spirituale orribile...

Esame di coscienza: Non cerchi forse di farti vedere dagli uomini per quello che non sei in realtà? Ti rivesti di virtù esteriori, invece di combattere per ottenere la vera vita e per la santità interiore, che si rispecchia anche all’esterno? Copri i tuoi difetti attaccando con asprezza i difetti che secondo te hanno gli altri? Tieni più alle valutazioni degli uomini, illudentoti che sappiano e parlino di te per quello che sei invece di adoperati di piacere a me? Agisci soltanto per apparire esternamente e non in coscienza per la gioia della realizzazione della tua vocazione? Fà di tutto, dunque per piacere a me e non agli uomini! La perfezione e l’ipocrisia non possono coa-bitare. Tu devi essere la stessa davanti agli uomini come davanti a me.

L‘IPOCRISIA E LA SIMULAZIONE

L‘ADULAZIONE

plagiare, lusingare e quando ricoprono qualche incarico di direzione, commettono le più grandi ingiustizie. Paesi interi, nazioni e continenti sono rovinati dagli adulatori che circondano i dirigenti, quando questi si lasciano appagare nel loro orgoglio, nella loro ambizione e mettono la loro gloria e i loro interessi egoistici al di sopra del bene comune.Il vizio dell’adulazione essendo un disordine raddoppia l’egoismo distruttore e si oppone diretta-mente alla verità e alla giustizia divina.

Esame di coscienza: Ti sei lasciata e lasci te stessa lusingare da persone adulatrici? Ti lasci influenza-re da tali persone nei giudizi? Nel valutare sfavorevolmente gli altri, tieni in considerazione più persone che ti lodano anzichè quelle che ti vogliono perfetta nel prendere decisioni per il bene delle anime? Trascuri forse le persone più semplici e più sincere?Non ti è permesso di essere adulatrice nei confronti di nessuno. La sincerità toglie di mezzo l’ipocrisia e ti fa vivere della verità nella verità.Quando hai una missione da compiere, non lusingare le autorità per ricevere la loro benedizione mettiti in ginocchio e prega me. Da me viene la benedizione giacchè io sono sopra di tutti.

Dice Gesù: “L’adulazione è un tentativo dell’uomo d’ottenere vantaggi e favori da qualcuno, estrandogli davanti le sue qualità ma disprezzandolo nel suo cuore e criticadolo quando non è presente.Essa arreca immense digrazie nelle anime, in ogni comunità, nella famiglia e nella società, perchè gli uomini si lasciano

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Dice Gesù:” Non giudicate e non sarete giudicati! ( Luca 6,37).La maldicenza proviene dalla superbia, dall’invidia, dall’odio, dalla malvagità e dalla leggerezza. In qua-lunque forma si manifesti essa è un vizio contagioso e letale.

Dice Gesù: “L’astuzia è falsità in tutto il comportamento di un uomo verso un altro, approfittando d’ogni occasione per colpirlo nella sua vita e nel suo onore, per danneggiarlo nella sua felicità. L’astuzia o la perfidia è un vizio orribile, satanico. Porta l’impronta del maligno per eccellenza, satana. Egli agisce mediante uomini perfidi. Essa si nasconde talvolta sotto forma di zelo santo per la gloria di Dio, cercando di nascosto di colpire e di allontanare i buoni, inducendoli con inganno a manifestarsi diversamente da quello che sono, tale la perfidia si nasconde anche nelle persone consacrate e religiose,

quando utilizzano mezzi di diplomazia appresa dallo spirito del mondo per scartare un male, insieme con la persona che lo produce o per procurare un bene. NON PUOI FARTI FRATELLO CON IL DIAVOLO!!!!Ricorda, quali parole di fuoco adoperai io nel Vangelo per stigmatizzare questo vizio in Erode: “quella volpe” (Luca 13,32); negli scribi e farisei: “ serpenti, razza di vipere!” (Matteo 23,33).

Esame di coscienza: Sfuggi con spavento questa peste che si propaga da uomo a uomo’? Tu odi di cuore l’astuzia in certe circostanze e con certe persone? Sai qual’è la medicina che distrugge il microbo dell’astuzia nell’uomo? E’ l’amore e la verità. La mortificazione e la sincerità nelle azioni e nei desideri. L’umiltà guarisce quella malattia dell’anima che è l’astuzia.

Quanti si servono di parole maldicenti non edificano, ma rovinano le anime. Le avvelenano con la loro cattiveria. Non redimono e non liberano nessun peccato, anzi moltiplicano e diffondono le iniquità. Essi non santificano nè la propria vita nè la vita degli altri, ma la deturpano, la raggelano e la rendono talvolta peggiore della morte. La maldicenza offusca o distrugge il buon nome del pros-simo. Invelenisce le relazioni pacifiche fra le persone. Produce inimicizie, sospetti, conflitti, contese violenti, persino uccisioni fra gli uomini.Questo vizio è smodatamente schifoso e rovinoso nelle persone consacrate, nelle famiglie e nelle comunità religiose. Essa distrugge la pace, l’armonia, la carità e la collaborazione fraterna, causa discordia. Crea partiti, gruppi rivali, antagonisti. Fa svanire la verità, estingue la carità, allontana la pace e l’unità.

Esame di coscienza: Non hai mai pensato, non hai parlato male di nessuno? Hai permesso e accet-tato con piacere che ti si parlasse male degli altri? Ti è capitato di aggiungere altre accuse a quelle riferite dai maldicenti? Non pensi che la maldicenza per quanto essa sia piccola e insignificante, sia un crimine contro la carità? Ti controlli e fai penitenza ogni volta che cadi in questo peccato? Hai preso le difese dei calunniati? O ti associ ai calunniatori, uccisori di anime?

L’umiltà e la carità vedono soltanto il bene e le virtù del prossimo, mentre le imperfezioni le lasciano al mio giudizio e a quello del sacramento del perdono.Pure di te si parla male e anche molto. E tu lo sai quanto sia difficile il sopportare le calunnie. Eppure devi tacere, perdonare, amare e pregare per coloro che ti vogliono male.La pazienza nelle maldicenze, perdonare ed il dimenticare, senza risposta, queste calunnie, è una virtù, un dono di Dio che ricevono le anime di vita interiore, superiori alle persone che si abbandonano a discorsi privi di senso.

LA MALDICENZA E IL PETTEGOLEZZO

L‘ASTUZIA E LA PERFIDIA

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Dice Gesù: “E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo via da te. E’ meglio per te entrare nella vita con un occhio solo anzichè con due occhi essere gettato nella Genna.”

La curiosità è il desiderio egoista di conoscere, di vedere, di ricevere, di sentire cose nuove, interessanti o dilettevoli per

Dice Gesù: “La permalosità, l’irratibilità è la sensibilità disordinata ossia la malattia di chi si inquieta, diventa irascibile, si infuria o si rinchiude in sè, di fronte alla più piccola menomazione del proprio io.I temperamenti dominati da questa passione si indispettiscono presto. Non si trovano di buon animo quasi mai. Non permetto-no nessuna osservazione. Si rabbuiano nel volto e si amareggia-no nel cuore per qualsiasi dispiacere, difficoltà o contraddizione. Essi causano una grande sofferenza a se stessi, ma più grande ancora agli altri.

Le rispettive persone diventano pungenti, dispettose, meste, sdegnate, inquiete, diffidenti, irritanti nei confronti di tutti. La vita comune, contaminata dalla loro scontrosità, quando la situazione dura a lungo, arriva a provocare un’aria di disaccordo, di tensione e pressione interiore. I conflitti e i dissensi diventano più frequenti e una soluzione urgente si impone.Sia il vostro comportamento pacifico, paziente, benevolo, indulgente gli uni verso gli altri. Amate sinceramente me. Io vi accordo la forza di vincere ogni suscettibilità e di amarvi tra di voi, come io amo voi.

la mente e per i sensi, ma che dissipano l’anima.Il diavolo si servì della curiosità di Eva per portare l’umanità alla rovina! Egli si serve ancora della scienza moderna, per distruggere Dio, con la superbia spinge l’uomo a considerarsi il solo padrone della vita e di tutte le ricchezze naturali e soprannaturali.La curiosità di conoscere, di essere dotto, senza il Vangelo vissuto, è curiosità inutile, orgogliosa, che conduce alla morte, alla danna-zione spirituale.Io non ho mai detto: la tua scienza ti ha salvato, ma ho detto con certezza: la tua fede ti ha salvato, vai in pace! La storia dell’umanità ne è testimone.La curiosità come desiderio disordinato di vedere, di sentire, di possedere scienza o almeno notizie sul mondo, sulle persone vicine a te e su ciò che accade nelle loro case, è un vizio con conseguenze gravi per l’anima. Fa sì che si perda nelle soddisfazioni egoiste, ai peccati e alla maledizione.

Esame di coscienza: Tu mortifichi la curiosità degli occhi, delle orecchie e del pensiero? Hai mai bramato di vedere, di sentire e di conoscere tutte le cose? Ti sei esposta in tal maniere a delle tenta-zioni gravi?Dì sinceramente al tuo Maestro! Hai mai violato la carità, ricercando le cose degli altri? Sei stata curio-sa di ascoltare e di conoscere ciò che si dice di te ? Hai frenato questa curiosità?Pensaci! Quante anime si espongono ai peccati di curiosità; ascoltando di soppiatto, divulgando conversazioni intime, e indagando nelle case.

Tu devi praticare la virtù della modestia ad ogni costo. Esercitare la mortificazione dello sguardo e di tutti i sensi umani che ti spingono alla curiosità. Seguimi nella via della salvezza!”.

LA CURIOSITA’: ESSERE TUTTO “OCCHI” E “ORECCHI”

LA PERMALOSITA’ E IRRITABILITA’

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Esame di coscienza: Tu, personalmente, sei stata e sei suscettibile? Non ti sgomenti e ti rattristi di fronte a qualunque opposizione e dispiacere che ti arrecano gli altri? Hai combattuto e combatti energicamente per mantenerti sempre tranquilla e caritatevole verso tutti? Sopporta tutto con gioia. Questa è la tua missione: portare il mio sorriso agli uomini più suscettibili della terra, i cui volti sono oscuri e non luminosi.Se qualche volta, l’irritazione cercasse di colpirti con la sua veemenza specifica, non permettere che essa si annidi in te. Tu vieni da me, tuo sole eucaristico!

Dice Gesù: “ L’impazienza è la mancanza di fortezza nella lotta della vita e la perdita della fiducia nella vittoria sulle difficoltà, sulle sofferenze e sul male.L’impazienza è un disordine spirituale, che implica egoismo, orgoglio, pigrizia spirituale, paura dello sforzo, mancanza di fede viva e forte e soprattutto di speranza totale nel trionfo del mio amore. Nella vita spirituale l’impazienza arreca l’indebolimento e l’offuscamento di tutta la vita interiore. Se non è combattuta con risolutezza attira a sè tutta una serie di vizi, tutta una gamma di inquietudini che domina la povera natura dei figli del peccato. Sparisce la pace del cuore. Appa-iono tenebre e dubbi nella fede. La paralisi della speranza

Dice Gesù: “Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti (Luca 16,10). Se la fedeltà è mantenere la promessa solenne d’amore, anche a prezzo della vita, l’infedeltà è rompere o calpestare il patto d’amicizia, è la violazione della parola data, il tradimento dell’amore sacrificato ossia l’incostanza nei fatti concreti che dovrebbero costituire la prova.Già l’infedeltà alla parola data agli uomini o alla promessa dell’amore fatta loro, è cosa brutta e odiosa! Ma l’infedeltà verso Dio? Mentire è tradire il Dio dell’amore, che per amore fedele muore per te e sanguina per te; quale crimine grida il cielo! Odio questa infedeltà e non voglio trovarla in mezzo a voi in nessuna forma.

Esame di coscienza: Tu personalmente non sei stata infedele verso di me? Adempi tutto ciò che prometti, con esattezza? Non sei stata e non sei infedele anche verso gli uomini? Sii fedele fino alla morte e riceverai la corona dell’eternità!

esaurisce e rende vani il vigore e il coraggio nell’azione. L’amore soprannaturale non si fa più sensi-bile. Una specie di fatalismo, di agitazione e di tristezza s’impadronisce di tutta la vita, con i più sorprendenti sconvolgimenti che ne possono derivare...

Esame di coscienza: Tu sei caduta nel campo dell’impazienza? Hai avuto sfoghi d’irritazione, di sfiducia, di abbandono nella lotta delle difficoltà e sofferenze? Hai perduto di vista la mia pazienza che ho avuto, durante tutta la mia vita in terra?Combatti contro l’impazienza con la pazienza. Seguimi sempre e vincerai!

L‘IMPAZIENZA

L‘INFEDELTA’

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Dice Gesù: “Allontanatevi da me voi che operate iniquità (Matteo 7,23). Nessun peccato è tanto diabolico come l’oppressione, perchè questo mostro concentra in sè i più odiosi peccati capitali: l’orgoglio della gloria e del potere, l’invidia e la gelosia, l’odio e l’ira, l’astuzia e la perfidia, l’avidità e l’avarizia, la lussuria e la pigrizia...L’oppressione si oppone direttamente tanto alla giustizia quanto alla carità. Per questo è stigmatizzata e punita da Dio come suprema scelleratezza. E’ un peccato che grida vendetta al cielo, perchè gli oppressi sono indifesi e impotenti ad avere giustizia.L’oppressione e la vendetta sono due peccati che dominano il mondo.

Dice Gesù: “ Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me accoglie chi mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra di voi, questi è grande. ( Luca 9,48).Io sono il Dio incarnato che con l’umiltà e l’obbedienza fino alla morte sulla croce, ha dato la più grande gloria al Padre ed ha redento il genere umano. Il Vangelo è testimone che io non ho cercato la mia gloria, ma la gloria di Colui che mi ha mandato.Ecco, la lezione che dovete imparare e praticare tutti. E’ doloroso constata-re che come oggi la vanagloria fa strage nella Chiesa e nel mondo.Io vi chiamo a me, l’insanguinato, e vi dico: guardatemi! Questa deve essere anche la vostra ambizione! E troverete quiete per le anime vostre!

Dice Gesù: “O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? ( Matteo 17,17).La caparbietà fissa l’anima nell’orgoglio, in un atteggiamento di auto-nomia definitiva. Perciò porta in sè qualcosa di diabolico, egoismo tene-broso, ribelle, conturbato e conturbante. La mente diventa opaca riguardo alla verità. Il cuore s’indurisce e si fa insensibile all’amore sacrificato e miseri-cordioso di Dio e degli uomini. La volontà si scatena con tutta la forza della propensione personale, contro coloro che in qualche modo le si oppongo-no, oppure si rinchiude in se stessa in una tristezza e in una depressione deplorevoli, sempre pronta alla rivincita e alla vendetta più o meno coscien-te. La caparbietà non cede davanti a nessuno e di fronte a nessun argomen-to o consiglio. Non cede davanti a me e alla mia grazia.

Esame di coscienza: Sei stata mossa da uno spirito persecutorio verso il prossimo? Hai gravato il giogo dell’ingiustizia su qualcuno per invidia, per gelosia, ecc.? Ti sei comportata con durezza, senza concedere perdono e senza pietà verso coloro che non ti sono graditi? Ti sei vendicata in modo sub-dolo di quelli che ti hanno causato qualche dispiacere? Sei stata ingiusta con coloro che si oppongo-no alla tua superbia, all’orgoglio della tua volontà di dominio? Hai oppresso le anime della tua pigri-zia, con la tua indolenza, lasciando agli altri tutto il peso del lavoro e del sacrificio? Hai oppresso gli altri con freddezza e indifferenza? Hai oppresso gli altri anche nelle cose materiali, lasciando loro gli oggetti più malridotti, ecc.? Hai oppresso qualcuno parteggiando per i suoi oppositori?”

Esame di coscienza: Tu non sei stata per niente ambiziosa? Hai seguito e segui sempre la mia dottri-na del Vangelo? Combatti nell’anima tua contro qualunque tendenza alla vanagloria e segui-mi nella santità e nella costanza!”.

L‘OPPRESSIONE E LO SPIRITO DI VENDETTA

LA VANAGLORIA

LA CAPARBIETA’ E L’OSTINAZIONE

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Dice Gesù: “ Non giudicate, per non essere giudicati; perchè con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. ( Matteo 7,19).Gli uomini si affrettano a giudicare sfavorevolmente il prossimo secondo la loro superbia, secondo il loro egoismo, secondo la loro invidia e difendendo la loro invenzioni come dei fatti di coscienza evidenti.Questi giudizi temerari sono basati solamente sulla temerarietà degli uomini che usurpano il mio diritto di giudice delle coscien-ze! Io sono severo con questi giudici temerari, che si mettono a sedere sul mio trono di giudice, dimenticando che anche essi saranno sottoposti a giudizio e che li giudicherò senza pietà, così come fanno essi con le anime.E’ un fatto doloroso che i giudizi temerari riempiano il mondo; ma ancor più doloroso quando essi ricolmano i santuari, i conventi e i più severi ordini religiosi.

Esame di coscienza: Hai mancato di carità verso il prossimo attribuendogli intenzioni, difetti e pec-cati per invidia, gelosia o spirito d’avversione, di cattiveria oppure occulta vendetta? Non pensi quello che appunto giudichi e detesti nel prossimo, è di solito il tuo difetto dominante? Lasciati giudicare, ma tu non giudicare gli altri! Sostituisci i giudizi temerari con l’ubbidienza, con l’umiltà, con la semplicità e col sottomettere la tua volontà a me.

Ciascuno esamini se stesso, e non gli altri, poichè questo vizio, come l’amor proprio e come l’orgoglio da cui deriva, ha radici profonde in ogni uomo e cresce nella misura in cui viene coltivato.Io voglio estirparlo, per mezzo del mio amore e della mia grazia.

Esame di coscienza: Sei stata o sei testarda nel sostenere le tue opinioni, i tuoi sentimenti e le tue azioni, disprezzando totalemente le mie? Hai rinunziato al tuo modo personale di vedere le cose e di agire, quando le mie opere possono essere considerate ed effetuate in più modi? Io domando a te e a tutti i miei adoratori, rinunziate alle vostre opinioni personali, alle vostre testardaggini prolun-gate e dannose per la vita in unione con me e di preghiera. Rinunziate alle vostre ostinazioni e adottate invece la mia volontà, la mia pace e la vita della verità e dell’amore!”.

I GIUDIZI TEMERARI

L‘ INDIFFERENZA SPIRITUALE

Dice Gesù: “ io vengo e cerco nella vostra anima i frutti della virtù, i frutti della santità: ma non trovo forse, come già sul fico sterile, solo foglie agitate al vento? Sì! Io non sono contento che voi parliate molto della perfezione, che leggiate cose belle sull’adorazione, che studiate la vita dei grandi santi, che vi nutriate di pensieri e di sentimenti meravigliosi, d’ammirazione rispetto alla vita dei grandi martiri e alle opere dei teologi, se poi non vivete effettivamente ogni giorno, momento per momento, l’ideale della vostra vocazione alla santità. Esaminatevi sul contrasto sorprendente che c’è fra quello che sapete e quello che fate. Ammirazione per le cose sacre non si identifica con il vivere nella santità.Evitate di partecipare alla Messa, celebrandola e ascoltandola, per semplice abitudine e così di fare la Comunione con il ringraziamento sempre più breve e senza frutto! Fate l’adorazione con amore e non cercate scuse di non riuscire a trovare tempo di conversare con me, mentre per-dete delle ore in conversazioni inutili con gli uomini!Praticate la Confessione frequente con adeguata preparazione, con dolore sincero dei peccati e con il fermo proposito di emendarvi e non con uno spirito abitudinario che vi lascia in uno stato di indifferenza e indolenza. Adempite tutto il vostro programma spirituale e non perdetevi in occupazioni effimere e in divertimenti mondani!

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Esame di coscienza: Ti lasci qualche volta pervadere dall’indifferenza spirituale? Ometti facilmente le pratiche di pietà: l’adorazione sacramentale, la meditazione, il raccoglimento? Fai le tue preghie-re con calma o in fretta unicamente per dire che hai pregato? Tu lo sai! Io ti voglio perfetta in tutte le cose. Tutte le tue azioni e attività fan parte del tuo zelo, della perfezione, del compimento della tua santità. Emendati e seguimi! Questo desidero da te!”

L‘ABBANDONO DELLA PREGHIERA

IL RAFFREDDAMENTO E L’OBLIO DI DIO

Dice Gesù: “ Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità! (Giovanni 4,24).La preghiera pone e mantiene l’anima in contatto con Dio; l’anima pregando si unisce con Dio, e Dio si unisce all’anima. La preghiera vera è una comunione di vita, da persona a persona, tra l’uomo e Dio. La preghiera deve trasformare l’anima e tutta la vita dell’uomo. Occorre praticarla come faccio io. In caso contrario, se la preghiera non è fatta in spirito e verità, è solo un’apparenza ipocrita. Chi prega nel mio spirito

Dice Gesù: “ Io sono fuoco divorante! Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, fuoco nelle anime, e che cosa voglio? Oh! Che già fosse divampato! Quando l’anima è incendiata dalla mia fiamma, dall’amore divino, è sempre col pensiero a me. Mi sente presente nella sua mente, nel suo cuore, nella sua volontà, in tutto il suo essere. S’adopera per meglio conoscermi. Arde di desiderio di amarmi sempre più. Si sforza di fare tutto quello che piace a me, indipendentemente di quanto le possa costare. Se invece si spegne la fiamma del cuore e il raffreddamento ha preso il suo posto, l’anima mi dimentica.

si trasfigura totalmente; pensa come me, ama come me, parla come me e vive con me. La preghiera proietta la mia vita nell’anima. Cambia l’io terrestre in un io celeste, pervaso cioè dalla presenza di Dio, della sua luce e del suo amore. La tua preghiera ha prodotto tutto questo in te? In voi?

La vostra vita dev’essere una vita incessante preghiera per mezzo dell’unione con me, ovunque vi troviate e qualsiasi lavoro facciate. Non solo davanti all’altare. La preghiera non conosce interruzio-ne. Molte anime, però abbandonano facilmente la preghiera in favore delle attività pratiche o anche per negligenza o con il pretesto dell’apostolato. Equivalente all’abbandono di essa è anche la preghiera superficiale senz’anima e senza cuore.Il mondo con le sue attrazioni s’infiltra in tutti i modi nell’anima di coloro che abbandonano la preghiera, ed è così dominata dall’egoismo con tutti i suoi istinti perversi che ne derivano.

Tu, sii sempre disposta a pregare! Non abbandonare la preghiera per altre occupazioni. Prega anche nelle circostanze più difficili. L’orazione può essere fatta non soltanto nella chiesa o nella cappella. Puoi pregare ogni momento, di giorno e di notte. io sono presente in te, sull’altare della tua anima.

Tu sei il mio piccolo tabernacolo ed io, l’Eucarestia, il Dio vivente presente in esso. Adorami anche qui.

Esame di coscienza: Preghi forse in maniera apparente? Hai mai trascurato la preghiera in faccende futili? Fai le tue preghiere al mattino, al mezzogiorno e alla sera? Prega in unione con me”.

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LA MANCANZA DI MEDITAZIONE E ADORAZIONE

A che pensi tu, anima priva di entusiasmo, chiunque tu sia? Ti assediano tutte le cose personali e quelle del mondo; soltanto io il Verbo, non valgo più nulla per te? Come sei arrivata a questo stato miserabile e detestabille? Non confonderlo con l’aridità spirituale, in cui tuttavia il sole può risplen-dere nello zenit! Il tuo raffreddamento è voluto. Perchè non mi porti nella tua anima? Quando busso alla porta del tuo cuore, mi fai aspettare e allora mi addoloro e mi allontano da te. Vado alla ricerca di un’anima più calda e generosa.Le tue infedeltà, gli abusi della grazia diventati cronici, la deri-sione dell’umiltà, il disprezzo continuo della disciplina e dell’obbedienza, il trascurare la meditazione e l’adorazione, il dedicarsi soltanto all’attività esterna che ti mette in luce, gli attaccamenti disordinati verso le persone della tua famiglia e di quelle lontane da me, la repressione e il rifiuto del dono totale al mio cuore insanguinato per te, ti hanno condotto là dove tu sei... E poi ti meravigli che sei fredda, che dimentichi Dio e la sua presenza reale? Mi domandi: “Signore che cosa fare?” Che fai durante l’inverno quando hai freddo, per le strade o nella tua

Dice Gesù: “ Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. ( Giovan-ni 14,23).Con la meditazione e con l’adorazione l’anima vostra, tutta la vostra vita diventa portatrice di Dio. Non vivete più voi, bensì io vivo in voi. E’ così che vi voglio! La meditazione e l’adorazione devono essere vitali. Devono trasformare tutta la vostra vita, ogni momento, ogni movimento. La man-canza di meditazione e adorazione spiega tutta la miseria spirituale in cui si dibattono le anime. La tendenza verso l’attività pratica ha influen-zato anche le anime religiose che non danno alla meditazione e all’adorazione un’importanza primaria. Io, però vi dico, senza medita-

zione e l’adorazione sono inutili tutte le vostre attività. “Perchè senza di me non potete far nulla!” ( Giovanni 15,5). Io l’insanguinato, farò sì che i membri della Chiesa meditino e adorino. E così salverò il mondo dall’ateismo, dal materialismo, dalle menzogne e dalle aberrazioni, nelle quali vive. Vi siete accorti che proprio questo è il motivo della mancanza di progresso nella vostra vita spirituale, e che questa è la causa per cui la Chiesa, soffre ed è perseguitata? Essa vi vuole santi e martiri! Vi vuole testimoni di Dio, difensori della verità e adoratori dell’Eucarestia.

Esame di coscienza: E tu figlia, hai dato e dai alla meditazione e all’adorazione l’importanza che loro spetta?La tralasci mai? La pratichi in tutte le circostanze della vita? Ti voglio anima meditativa e contemplativa, puramente adoratrice! Soltanto nell’adorazione puoi sentirti felice.

casa. Ritorni nella tua stanza e accendi il fuoco, Ti avvicini al fuoco, tendi le mani assiderate e ti riscaldi. Per salvarti dal tuo raffreddamento interiore avvicinati di nuovo a me, che sono fuoco divorante.Io non mi sono scordato di te. Ti aspetto da un bel pò di tempo! Vieni! Dimentica te stessa! Dimen-tica tutti gli amici poichè io li sostituisco tutti! Ecco il mio cuore insanguinato è nel tabernacolo. Esso è vampa immensa d’amore. E’ aperto! Arderai di nuovo nelle fiamme vive ed eterne del mio amore e non mi dimenticherai mai.

Esame di coscienza: Anche a te, cuore amato, faccio la domanda: non sei forse fredda e indifferen-te talvolta verso di me? Cerchi la causa nelle cose enumerate da me? Qualunque sia lo stato della tua anima, sii fiduciosa. Vieni e riscaldati al fuoco della mia Eucarestia insanguinata. Qui ti proteggo, nel mio calore eterno. Desidero che il tuo pensiero sia rivolto soltanto a me e che il tuo cuore sia nel mio cuore.”

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IL PARLARE SENSA SENSO

LO SPRECO DEL TEMPO

Tu sei nata per servirmi, per meditarmi e per adorarmi, non per vivere lontano da me e dalla mia Eucarestia. Meditando ed adorandomi, tu mi conosci, mi parli, mi segui, mi racconti le tue pene e mi servi incessantemente, senza indugio. Non restare mai fuori dalla meditazione e dall’adorazione perpetua ma sii sempre immersa in esse. Se realizzi questo nella tua vita, allora mi segui!”

Dice Gesù: “Di ogni parola vana che gli uomini diranno: dovranno rendere conto nel giorno del giudizio. ( Matteo 12,36).Lo scopo del linguaggio nell’uomo, come in me, Dio-uomo, è di comunicare la vita: il pensiero, l’amore, la volontà. Quante chiacchiere vane e discorsi inutili nelle case, nei posti di lavoro nelle case religiose nei raggruppamenti sacerdotali! Quanti dialoghi su argomenti prettamente mondani, con critiche, maldi-cenze, malcontenti e ribellioni con progetti di azioni dure, offensive, piene di animosità, d’indignazione e di malvagità!Ma non capite che, in verità, in tutti i vostri dialoghi bisogna che sia io, il Verbo, a parlare? Parlerei io come parlate voi?

Dice Gesù: “ Lo spreco del tempo è un difetto molto grave, pechè esso è un gran dono, come la vita stessa, e chi abusa del tempo per motivi non buoni e riprovevoli ed anche solo effimeri, abusa del dono di Dio, osta-colando i piani della sua provvidenza eterna previsti per ogni momento della vita dell’uomo. Il tempo e la vostra vita sono proprietà di Dio!

E’ tempo perduto quello che si passa in pensieri e preoccupazioni inutili, in sentimenti e piani egoisti, in conversazioni contenenti maldicenze, mal-contento o lodi alle persone. Tempo perduto è anche ogni lavoro, ogni azione che non si fa con retta intenzione ma per vanagloria, per ambizio-ne, per rispetto umano, per desiderio d’attirarsi i complimenti, per vanità, per ipocrisia, ed interesse personale.

Tempo perduto è abbellire il vostro corpo con vestiti nuovi, con l’intenzione d’attirare gli sguardi e gli apprezzamenti degli altri. E’ tempo perduto tutto ciò che non si eleva verso il soprannaturale con buona intenzione e con l’amore verso Dio e verso il prossimo.

Esame di coscienza: E tu figlia mia, non hai perduto tempo in pensieri e sentimenti irragionevoli? Non sprechi il tempo benedetto da me in conversazioni prive di senso e prive di contenuto spiri-tuale? Hai impiegato il tempo più a vantaggio tuo e degli altri che nella mia adorazione eucaristi-ca? Sii leale con te stessa, ed io benedirò te e il tempo che dedicherai a me e alla mia adorazione”.

Il parlare di cose inutili, il vaniloquio, è grande, terribile malattia contagiosa che corrode e distrug-ge la vita spirituale di ogni uomo. Perciò chiedo a tutti voi di lottare con decisione contro questo vizio.La mortificazione della lingua è per voi tanto necessaria quanto la meditazione. Tutti gli altri mezzi: La Messa, l’adorazione, la meditazione, sono inefficaci se non è tolto di mezzo il vaniloquio. TACETE! Lasciate che parli io, il Verbo di verità.. Io vi parlo di me, della Chiesa, del mondo, della salvezza delle anime, dell’Opera di Adorazione e del vostro progresso spirituale.

Esame di coscienza: Tu, ti sei resa succube di parole vane? Non perdi tempo destinato all’adorazione ed al mio lavoro lasciandoti trascinare in diatribe e in contese prive di pietà, anche di carità? Non ti soffermi a chiacchierare per lungo tempo? Hai lottato per controllarti e mortifica-re la tua lingua? Parla poco e adorami molto.

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IL DISORDINE NELLA PROPRIA ATTIVITA’

NEGLIGENZA NELLE PICCOLE COSE

Dice Gesù: “ Io sono l’ordinatore di tutte le cose. L’opera della crea-zione, dell’incarnazione e della redenzione riflettono in certa maniera l’ordine della Trinità, dove regna l’armonia della potenza, della sapienza e della dilezione eterna.Il vangelo testimonia come io ho operato in un ordine perfetto. Tutto questo vi dimostra che anche la vostra attività deve essere ordinata. Il disordine nel lavoro spirituale, come nel lavoro intellettuale e fisico, tanto nella vita individuale quanto in quella della comunità, è una grande disgrazia. Tutto va male. Nessuno sa più precisamente ciò che deve fare.

Dice Gesù: “ Ha fatto bene ogni cosa (Marco 7,37). Io sono la perfe-zione che si rispecchia tanto nelle grandi quanto nelle piccole cose. Con la stessa sapienza e con lo stesso amore ho creato sia gli astri colossali che il semplice atomo, i monti giganteschi e il granello di sabbia. Sono perfetto in tutte le cose!

E questo io domando anche agli uomini. La vita quotidiana, è forma-ta da cose grandi, ma soprattutto da cose piccole che si succedono giorno dopo giorno. Queste devono essere ben fatte, con attenzione

e intenzione soprannaturale. Altrimenti la maggior parte della vostra vita è perduta per il cielo e per la terra, per la gloria di Dio, per la santificazione vostra e per la salvezza delle anime.La negligenza nelle piccole cose manifesta poca cura nella gloria e dell’amore di Dio, poco interes-se per la santificazione e dell’anima propria e poco amore verso il prossimo.Per questo dico nella Scrittura: Chi disprezza le piccole cose cadrà a poco a poco (Proverbi 10,19).

Quanto mi feriscono la mancanza di delicatezza delle anime consacrate nelle piccole cose! Là dove c’è vero amore verso di me, tutte le cose sono grandi. Il grande amore le rende grandi.

Esame di coscienza: Hai lottato e lotti continuamente per vincere tutti i mali dentro di te, e per emendarti anche dei piccoli difetti e delle imperfezioni che offuscano la santità? Elimina ciò che non va in te, e conformati alla mia Volontà, che ti vuole perfetta nelle più insignificanti cose della terra. Le piccole cose ti innalzano alle più grandi virtù. Esse ti offrono doni e favori celesti. Ti trasformano e ti uniscono a me, il divino grande, presente nelle più piccole cose a cui gli uomini non danno nessuna importanza. per loro esse sono di nessun conto, ma per te diventano punti di meditazione, di contemplazione, d’ammirazione e d’ abbandono alla provvidenza di Colui che è il tutto in tutte le cose.”.

Tutti vogliono comandare, anche i più incompetenti; e pochi si sottomettono, all’ordine che reca alle anime la pace e la tranquillità interiore, la contentezza spirituale.L’ordine deve essere fondato sulle disposizioni del regolamento della casa, del posto di lavoro ecc. Non si ammettono trasgressioni, poichè questo provocherebbe il più grande disordine!Lavorate in armonia e con disciplina concorde, in spirito di collaborazione fraterna, intendetevi bene e riflettete bene tutti, quando avete qualcosa da svolgere. Tutto si faccia con ordine!

Esame di coscienza: E tu, figlia, hai mantenuto e mantieni l’ordine nella tua attività e nella tua dedizione? Sei ordinata nei lavori in casa? Nella preghiera, nell’attività spirituale? Oppure lavori in fretta? Cambi continuamente il modo di lavorare e di impegnarti? E’ bene che tu lo sappia, e che lo sappiano tutte le anime che desiderano essere sante: l’ordine esige costanza, richiede sforzo, perseveranza e pazienza, forza e fiducia in colui che coordi-na le tue attività dalle altezze eterne”.