8 &Successioni e Protezione Patrimoniale

APRILE GIUGNO

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9&Successioni e Protezione Patrimoniale

I N T E R N Op u r a b a t t a g e d o t t r i n a l e ?

Affrontare questo tema non è esercizio di sti le; la questione è più concreta che mai, soprattutto quando siamo disponenti o beneficiari di un trust e un tribunale italiano pronuncia la nullità del nostro atto di trust.

di Valentina Pignataro

TRUST

I L T R U S T

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Questo è quello che è accaduto a Udine dove il tribunale (sen-tenza del 28 febbraio 2015) ha dichiarato nulli due trust non solo accogliendo l’a-

zione revocatoria sui beni conferiti TH HKKPYP[[\YH HɈLYTHUKV SH U\SSP[ndei trust interni. Se tale orientamento dovesse essere seguito da altre corti, gli unici atti istitutivi di trust validi sul territorio italiano dovrebbero essere solo quelli esteri. Addirittura, almeno secondo questo tribunale, gli ordina-menti cd. non-trust, come l’Italia, sa-ranno liberi di riconoscere o meno i trust interni, deputando tale compito, non al legislatore, ma ai giudici i quali KV]YHUUV]LYPÄJHYLKP]VS[HPU]VS[HZLil trust è meritevole di tutela o meno e quindi riconoscibile dall’ordinamento giuridico italiano.A questo punto ci si chiede tuttavia X\HSL ZPH PS ZLUZV KLSSH YH[PÄJH KLSSH*VU]LUaPVUL KL S»(QH SH X\HSL HɈLY-ma che un trust istituito secondo le caratteristiche delineate nella stessa convenzione deve essere necessaria-mente riconosciuto come trust.

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10 &Successioni e Protezione Patrimoniale

APRILE GIUGNO

Alla luce anche di questa sentenza, si è espresso il prof. Lupoi, luminare nel settore dei trust, che, con un recente articolo dal titolo “Il dovere professio-nale di conoscere la giurisprudenza e il trust interno” pubblicato sul sito “Il [Y\Z[PU0[HSPH¹OHHɈLYTH[VJOL¸VYTHPil tema del riconoscimento del trust in-terno non è più oggetto di discussione PU NP\YPZWY\KLUaH WLYJOt KLÄUP[P]H-TLU[LYPZVS[VPUZLUZVHɈLYTH[P]V¹Con una puntuale elencazione, il Pre-sidente dell’Associazione “Il Trust in Italia”, ha richiamato numerose pro-nunce della Corte di Cassazione. Pri-ma fra tutte quella della Cassazione penale (sez. II del 16.04.2015 n. 15804) con la quale i giudici hanno chiarito che il trust interno è un lecito istituto giuridico incluso fra i meccanismi di segregazione ammessi, dichiarando poi (Cass. Pen. Sez VI del 27.5.2014, n. 21621) che il trust per essere lecito KL]L WLYZLN\PYL ÄUP ZVJPHSTLU[L \[P-

strazione ha ritenuto legittimo il trust: ha fatto notizia la prescrizione del-la Banca d’Italia rivolta a Berlusconi per collocare temporaneamente in un trust una parte del capitale sociale di Mediolanum detenuto da Fininvest (il trust venne istituito in Italia con tru-stee italiano). Anche i tribunali hanno JVUJVYZV H X\HSPÄJHYL PS [Y\Z[ PU[LYUVcome legittimo; ad esempio il tribunale di Roma nel lontano 2003 autorizzò il curatore di un fallimento a istituire un [Y\Z[WLYZLTWSPÄJHYLSHJOP\Z\YHKLSSHprocedura. In ambito familiare anche i tribunali di Milano, Genova, Porde-none, Torino e Siracusa omologarono patti di separazione personale che contenevano al loro interno l’istituzio-ne di un trust a vantaggio della prole minorenne della coppia. :LUaHKPTLU[PJHYLSL\S[PTLUV]P[nUVY-mative sul tema. Ci si riferisce all’inse-rimento dell’art. 2929 bis del codice civile; il legislatore, nella relazione ac-compagnatoria ha chiaramente espli-citato e mirato anche al trust interno.Non ancora divenuta legge, è il trust +VWVKPUVPPU[LTHKPKPZHIPSP[nLHZ-sistenza.Tutto questo, evidentemente porta a ritenere che il trust interno esiste e che non è possibile più contestare un istituto giuridico che, nonostante le WHY[PJVSHYP[nuLU[YH[VH MHYWHY[LKLSnostro ordinamento giuridico e che KV]Yn ZJVU[HYL S»\UPJV NP\KPaPV KLSSHmeritevolezza, tipico vaglio a cui sono sottoposti i contratti atipici.Medesimo parere è stato espresso an-che da Andrea Vicari, redattore del-

la prima legge in italiano sul trust

della Repubblica di San Marino in-

sieme al Prof. Lupoi di cui è stato

anche allievo.

<<È indubbio che, in generale, il trust interno sia ormai un fenomeno sociale e giuridico che non è possibile negare

/DSLDQL¿FD]LRQHSDWULPRQLDOHTRUST

“È indubbio che, in generale, il trust interno sia ormai un fenomeno sociale e giuridico che non è possibile negare o rinnegare”ANDREA VICARI

DOTTORE DI RICERCA IN DIRITTO COMPARATO

li senza alcun riferimento ai possibili LSLTLU[PKPLZ[YHULP[n8\LZ[V ZPNUPÄJH JOL S»H[[LUaPVUL KLSgiurista e del professionista si deve ZWVZ[HYL Z\S TLYP[V VZZPH ]LYPÄJHU-do se quella determinata operazione che si vuole realizzare è meritevole di tutela secondo l’ordinamento italia-no, indipendentemente dal fatto che PS ILULÄJPHYPVLV PS [Y\Z[LL YPTHUKPUVall’Italia. Anche la Pubblica Ammini-

11&Successioni e Protezione Patrimoniale

“A prescindere dalla legge, non sarà certo possibile DŲHUPDUHFKHLOWUXVWLQWHUQRqXQDIDWWLVSHFLHFKHla dottrina ricava da una peculiare interpretazione

della Convenzione de l’Aja: il dovere professionale di conoscere la giurisprudenza grava sui notai come sugli avvocati, sui giudici e sugli scrittori di cose giuridiche”

MAURIZIO LUPOIPRESIDENTE ASSOCIAZIONE IL TRUST IN ITALIA

TRUST

o rinnegare. Tuttavia, condivido an-che l’approccio del Tribunale di Udi-ne, ancorché non la soluzione tecnica impiegata. Infatti il Tribunale di Udine ha compito un’operazione allo stesso tempo corretta e scorretta.In termini generali un trust interno non può essere dichiarato nullo semplice-mente perché si tratta di un trust inter-no. Ammesso, ma non concesso, che non trovi cittadinanza nell’ordinamento italiano un trust in assenza di elemen-[PKPLZ[YHULP[n PSYPTLKPVuPSTHUJH[Vriconoscimento di detto trust, e non la Z\HU\SSP[n%%

Dunque, in questo senso il Tribunale

di Udine ha preso un abbaglio.

*VU[PU\H =PJHYP HɈLYTHUKV JOL ##usempre possibile negare il riconosci-mento ad un trust, anche interno, se illegittimo o tracotante in base alla *VU]LUaPVULKLSS»(PH3»HY[HɈLYTHche il giudice non è tenuto al ricono-scimento del trust ove gli “elementi importanti, ad eccezione della scelta della legge da applicare, del luogo di amministrazione e della residenza abi-tuale del trustee, sono più strettamente connessi a Stati che non prevedono l’i-stituto del trust o la categoria del trust in questione”.Dunque, in termini formali, il Tribunale di <KPULOHZIHNSPH[VULSX\HSPÄJHYLPS[Y\Z[nullo, avrebbe potuto semplicemente negare il riconoscimento in base a tale norma.

+HSS»HS[YV[\[[H]PHJP~UVUZPNUPÄJHJOLnel caso concreto non fosse corretto destabilizzare il trust in questione.

Gli operatori giridici devono, quindi,

YPÅL[[LYL HJJ\YH[HTLU[L Z\SSH WVY-tata di questa “rumorosa” sentenza.

<<Occorre anche ben comprende-re e spiegare che quella del Tribunale di Udine è una risposta, certamente tecnicamente non irreprensibile, per censurare una prassi sociale che però impiega irrazionalmente i trust interni, quasi sempre maldestramente impo-stati da un punto di vista tecnico, per operazioni economiche fantasiose alle

quali lo strumento non è adatto.Di fronte a tali strutture e impieghi, il giudice ha tante vie per censurare e ULNHYL PS YPJVUVZJPTLU[V KLNSP LɈL[[PKLS [Y\Z[ HJJLY[HUKVUL SH U\SSP[n WLYassenza di meritevolezza, di causa o per contrasto con norme imperative o norme di applicazione necessaria, ZPT\SHaPVUL V ZOHT VWW\YL YPX\HSPÄ-candolo oppure ancora negandone il riconoscimento sulla base della Con-venzione. A volte sceglie la via giusta a volte quella sbagliata.Egli tuttavia reagisce ad una dichiara-aPVULKP]VSVU[nJOLYP[PLULPUJVTWH[PIP-

1XPHURVLVRQRVWDWLJOLLQWHUYHQWLGHOOD&RUWHGL&DVVD]LRQHVXOO·HVLVWHQ]DGHOWUXVWLQWHUQR

12 &Successioni e Protezione Patrimoniale

APRILE GIUGNO

ROBERTO LENZIFONDATORE LENZI & ASSOCIATI

È necessario fare un breve cenno alle origini dell’i-ƐƟƚƵƚŽ ŝŶŵŽĚŽda rendersi con-ƚŽ Ěŝ ƋƵĂŶƚŽ ƐŝĂĚŝĸĐŝůĞ ĐŽůůŽĐĂ-re in un ordina-ŵĞŶƚŽ ŐŝƵƌŝĚŝĐŽ

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CONTROMANOIL PARERE DELL’AVV. ROBERTO LENZI

/DSLDQL¿FD]LRQHSDWULPRQLDOHTRUST

le con il riconoscimento, sceglie di cas-sare un trust tecnicamente sbagliato.Prima che i giudici a giudicare negati-vamente certi trust interni sbagliano i JVUZ\SLU[PHJVZ[Y\PYSP%%

Non si tratta di discussioni puramen-

te dottrinali; le conseguenze sono

più concrete di quanto si immagini.

Il fondatore dello studio Vicari & As-

sociati aggiunge inoltre che:

<<Oggi vi sono moltissime decisioni giurisprudenziali che demoliscono i trust interni, ma non perché questi si-ano, in astratto, illeciti, ma perché in

concreto sono assai male costruiti.Assai rara è la capacita dei consulenti KP WYLÄN\YHYL PSTVKV PU J\P PS NP\KPJLJP]PSLKPNLYPYnPS[Y\Z[JOLJVZ[Y\PZJVUVin quanto molti di coloro che danno consulenza in questo campo apparten-gono a professioni che non li espon-gono al contenzioso in sede civile. Per questa ragione non sono in condizione di prendere in considerazione la proie-zione contenziosa, cogliere le dinami-che processuale. Senza considerare che molti di questi professionisti non sono stati neppure esposti all’esperien-za straniera in tema di trust e, spesso,

neppure alla parte generale del diritto JP]PSLP[HSPHUV%%

Ad ogni modo, non è una questione

reale se altri giudici dovessero se-

guire l’orientamento del tribunale

di Udine. Sul punto Andrea Vicari

HɈLYTHPUMH[[PJOLZLJPZPYPMLYPZJLall’argomento della nullità in quan-

to trust interno, la decisione verrà

riformata, ma certamente il giudice

di appello impiegherà un argomen-

to più corretto tecnicamente per

giungere allo stesso risultato: ne-

NHYL PS YPJVUVZJPTLU[VKPLɈL[[PHK\UVZWLJPÄJVLJVUJYL[V [Y\Z[JOLai suoi occhi (e non solo ai suoi) ap-

pare tracotante, irrazionale, volto

a pregiudicare qualcuno piuttosto

che perseguire una legittima fun-

zione economica.