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Rinascere ancora e sempre! arissimi, mentre scrivo è arriva- to il primo freddo, fuori sono 0 gradi, eppure gli ultimi mesi sono stati particolari. L’autunno ha portato con se giornate calde, belle e soleggiate. Qualche esperto ha detto che il 2018, è stato l’anno più caldo di sempre. Ci siamo accorti come gli eventi metereolo- gici cambiano e non segnano più il ritmo regolare delle stagioni. L’avvenimento che ha distrutto i nostri boschi in varie parti della provincia e le frane causate dal forte maltempo ne sono una prova. Sono stati per molti giorni difficili, giorni di prova, ma possiamo dire anche di solidarie- tà, di fraternità forse anche risco- perta tra di noi. Il rimanere senza luce per qualche giorno senza internet, tv e telefonini, ci ha fatto riscoprire la semplicità delle cose essenziali e la capacità di saper dire grazie per il benessere che abbia- mo. All’interno di questo numero 4 del bollettino si troverà anche un po’ di cronaca di questo avveni- mento così improvviso che ha scosso un po’ tutti. Oltre a questo i vari avvenimenti che hanno caratterizzato questo inizio di anno pastorale: il catechi- smo con il suo avvio, la festa dei colla- boratori, San Leonardo a Grea, le attività dei giovani e tanti altri momenti di vita comunitaria. Con un grazie a tutti i collaborato- ri dell’ “Arcobaleno”, auguro una buona lettura, facendo arrivare a ciascuno, in particolare a chi vive particolari momenti di prova e di fatica, l’augurio di un sereno Natale con le parole di papa Fran- cesco: “Sarà veramente Natale, se accoglieremo Gesù, seme si speranza che Dio depone nei solchi della nostra storia personale e comunitaria”! Buon Natale con questa speranza! Il vostro parroco Anno XIX N°4 Inverno 2018 Forse qualcuno si stupirà nel vedere in questa prima pagina del bollettino natalizio, la foto di un crocifisso. Sarebbe sicura- mente più azzeccato, direte voi, un Gesù bambino o una nativi- tà. Eppure, mi sono detto, anche se il numero invernale esce sempre vicino alla festa dalla nascita di Gesù, questa volta questa immagine è azzeccata. In fondo la Croce, il mistero pasquale, è presente anche nel Natale. Gesù incarna la nostra umanità fino al dono più totale e la Croce ne è l’espressione. Ho desiderato però portare l’attenzione su questa foto così particolare, perché manifesta un po’ il simbolo di quella che è stata l’alluvione, i tragici avve- nimenti metereologici che hanno caratterizzato la nostra provincia a fine ottobre. Quanto fa pensare quel tronco spez- zato e li sotto il Crocifisso rimasto integro, quasi a dirci che quanto attorno a noi e anche dentro di noi tutto può franare, può sgretolarsi e anche spez- zarsi, Gesù il nostro Salvato- re, il Dio con noi, è li pronto a sostenerci, a dirci parole di speranza, a sussurrare a ciascuno di noi che anche quando tutto sembra perduto, qualcosa è pronto a crescere e a rinascere ancora! Questo, credo abbia dimostrato anche la grande forza della nostra gente nei momenti difficili di quei giorni. Che non ci si deve abbat- tere, ma che li oltre il buio c’è una luce nuova all’orizzonte, pronta a farci ripartire. In fondo la festa del Natale ci dice questo: la nascita del Salvatore ci ricor- da il profeta Isaia, è quel germoglio nuovo che spunterà dal tronco di Iesse, una novità che può rimoti- vare e dare senso alla nostra vita! Allora da questo Natale, possiamo rinascere ancora, potre- mo far crescere nuovamente l’albero della nostra speranza, perché li pronto a sostenerci vi è Colui che si è fatto Carne, si è appunto incarnato nella nostra umanità, vivendola, accet- tandola, amandola e non dimentichia- molo soprattutto salvandola. Questa fede, la nostra fede, ci aiuti a rinascere ancora, a rina- scere sempre! Buon Natale! Don Simone

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Rinascere ancora e sempre!arissimi,mentre scrivo è arriva-to il primo freddo, fuori sono 0 gradi, eppure gli ultimi mesi

sono stati particolari. L’autunno ha portato con se giornate calde, belle e soleggiate. Qualche esperto ha detto che il 2018, è stato l’anno più caldo di sempre. Ci siamo accorti come gli eventi metereolo-gici cambiano e non segnano più il ritmo regolare delle stagioni. L’avvenimento che ha distrutto i nostri boschi in varie parti della provincia e le frane causate dal forte maltempo ne sono una prova. Sono stati per molti giorni difficili, giorni di prova, ma possiamo dire anche di solidarie-tà, di fraternità forse anche risco-perta tra di noi. Il rimanere senza luce per qualche giorno senza internet, tv e telefonini, ci ha fatto riscoprire la semplicità delle cose essenziali e la capacità di saper dire grazie per il benessere che abbia-mo. All’interno di questo numero 4 del bollettino si troverà anche un po’ di cronaca di questo avveni-mento così improvviso che ha scosso un po’ tutti.Oltre a questo i vari avvenimenti che hanno caratterizzato questo inizio di anno pastorale: il catechi-smo con il suo avvio, la festa dei colla-boratori, San Leonardo a Grea, le attività dei giovani e tanti altri momenti di vita comunitaria. Con un grazie a tutti i collaborato-ri dell’ “Arcobaleno”, auguro una buona lettura, facendo arrivare a ciascuno, in particolare a chi vive particolari momenti di prova e di fatica, l’augurio di un sereno Natale con le parole di papa Fran-cesco: “Sarà veramente Natale, se accoglieremo Gesù, seme si speranza che Dio depone nei solchi della nostra storia personale e comunitaria”! Buon Natale con questa speranza!

Il vostro parroco

Anno XIX ▪ N°4 ▪ Inverno 2018

Forse qualcuno si stupirà nel vedere in questa prima pagina del bollettino natalizio, la foto di un crocifisso. Sarebbe sicura-mente più azzeccato, direte voi, un Gesù bambino o una nativi-tà. Eppure, mi sono detto, anche se il numero invernale esce sempre vicino alla festa dalla nascita di Gesù, questa volta questa immagine è azzeccata. In fondo la Croce, il mistero pasquale, è presente anche nel Natale. Gesù incarna la nostra umanità fino al dono più totale e la Croce ne è l’espressione. Ho desiderato però portare l’attenzione su questa foto così particolare, perché manifesta un po’ il simbolo di quella che è stata l’alluvione, i tragici avve-nimenti metereologici che hanno caratterizzato la nostra provincia a fine ottobre. Quanto fa pensare quel tronco spez-zato e li sotto il Crocifisso rimasto integro, quasi a dirci che quanto attorno a noi e anche dentro di noi tutto può franare, può sgretolarsi e anche spez-zarsi, Gesù il nostro Salvato-re, il Dio con noi, è li pronto a sostenerci, a dirci

parole di speranza, a sussurrare a ciascuno di noi che anche quando tutto sembra perduto, qualcosa è pronto a crescere e a rinascere ancora! Questo, credo abbia dimostrato anche la grande forza della nostra gente nei momenti difficili di quei giorni. Che non ci si deve abbat-tere, ma che li oltre il buio c’è una luce nuova all’orizzonte, pronta a farci ripartire. In fondo la festa del Natale ci dice questo: la nascita del Salvatore ci ricor-da il profeta Isaia, è quel germoglio nuovo che spunterà dal tronco di Iesse, una novità che può rimoti-vare e dare senso alla nostra vita! Allora da questo Natale, possiamo rinascere ancora, potre-mo far crescere nuovamente l’albero della nostra speranza, perché li pronto a sostenerci vi è Colui che si è fatto Carne, si è appunto incarnato nella nostra

umanità, vivendola, accet-tandola, amandola e

non dimentichia-molo soprattutto s a l v a n d o l a . Questa fede, la nostra fede, ci aiuti a rinascere ancora, a rina-scere sempre! Buon Natale!

Don Simone

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Come sempre nella seconda pagina del nostro bollettino mettiamo in evidenza il cammino liturgico – pastorale che ci sta davanti e con esso

tutti i vari appuntamenti. Sarà comunque sempre bene avere sott’occhio il foglietto della settimana per eventuali variazioni. Il periodo natalizio è sempre

ricco e porta con se, proprio nel periodo più freddo dell’anno, quel calore che Gesù bambino viene a portare a tutti noi. Ci invita a rinsaldarlo, a sentire prezioso quel calore umano da assaporare anche in tutti i vari momenti che vivremo. Sia questo il nostro desiderio!

IL NATALE CON I SUOI MOLTEPLICI APPUNTAMENTI

DOMEGGEdalle 15.00 alle 18.00VALLESELLAdalle 16.00 alle 18.00DOMEGGEdalle 17.00 alle 18.00

GREAdalle 10.00 alle 11.30DOMEGGEdalle 16.30 alle 19.00DOMEGGE ore 23.00:DOMEGGE ore 23.30:

GREA ore 09.00:DOMEGGE ore 10.30:VALLESELLA ore 18.00:DOMEGGE ore 10.30:VALLESELLA ore 18.00:

GREA ore 09.00:DOMEGGE ore 10.30:VALLESELLA ore 18.00:

DOMEGGE ore 18.00:

GREA ore 10.00:VALLESELLA ore 18.00:

VALLESELLA ore 20.45:

GREA ore 09.00:DOMEGGE ore 10.30:VALLESELLA ore 18.00:Conclusione del tempo natalizio.

LUNEDI’17 DICEMBRE

VENERDI’21 DICEMBRE

SABATO22 DICEMBRE

DOMENICA 23 DICEMBRE

Quarta domenicadi AvventoLUNEDI’

24 DICEMBREVigilia di Natale

LUNEDI’24 DICEMBRE

Natale del SignoreMARTEDI’

25 DICEMBRENatale del Signore

MARTEDI’26 DICEMBRE

Santo Stefanoprimo martireDOMENICA

30 DICEMBREFesta della

Santa famigliaLUNEDI’

31 DICEMBREUltimo giorno del 2018

MARTEDI’01 GENNAIO

Santa Maria Madre di Dio Giornata della Pace

VENERDI’04 GENNAIO

DOMENICA 06 GENNAIO

Epifania del SignoreDOMENICA

12 GENNAIOFesta del

Battesimo di Gesù

VISITA AGLI ANZIANI E AMMALATI DELLA COMUNITA’ CON LA COMUNIONE NATALIZIA27 – 28 – 29 DICEMBRE 2018 dalle 10.00 alle 12.00

Confessioni per i ragazzi del catechismo

Tempo per le Confessioni

Tempo per le Confessioni

Nelle S. Messe festive verranno benedette le statuine di Gesù bambino da mettere nei presepi.

Tempo per le Confessioni

Cantico del MattutinoSanta Messa solenne della natività del Signore

Santa Messa dell’AuroraSanta Messa solenne del giornoSanta Messa vespertinaSanta MessaSanta Messa

Santa Messa animata dal Coro FamiglieSanta MessaSanta Messa animata dal coretto dei bambini “Becca la nota”.Santa Messa solenne con il canto del TE DEUM di ringraziamento per l’anno trascorso.Saranno ricordati tutti i defunti dell’anno.Santa Messa solenne con il canto del Veni CreatorSanta Messa vespertina solenne con il canto del Veni Creator

CONCERTO DI INIZIO D’ANNO con la presenza dei nostri tre cori e del coro giovanile di Lozzo di Cadore.Santa Messa animata dal Coro DomeggeSanta MessaSanta Messa vespertinaSante Messe con orario festivo

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l’unico e identico mistero di Cristo (cfr Lezionario, Introd., 5). Pensiamo alla ricchezza delle letture bibliche offerte dai tre cicli domenicali che, alla luce dei Vangeli Sinottici, ci accompagnano nel corso dell’anno liturgico: una grande ricchezza.

Desidero qui ricordare anche l’importanza del Salmo responso-riale, la cui funzione è di favorire la meditazione di quanto ascoltato nella lettura che lo precede. E’ bene che il Salmo sia valorizzato con il canto, almeno nel ritornello. La proclamazione liturgica delle medesime letture, con i canti desunti dalla Sacra Scrittura, espri-me e favorisce la comunione eccle-siale, accompagnando il cammino di tutti e di ciascuno. Si capisce pertanto perché alcune scelte soggettive, come l’omissione di letture o la loro sostituzione con testi non biblici, siano proibite. Ho

Continuiamo oggi le catechesi sulla Santa Messa. Dopo esserci soffer-mati sui riti d’introduzione, consi-deriamo ora la Liturgia della Parola, che è una parte costitutiva perché ci raduniamo proprio per ascoltare quello che Dio ha fatto e intende ancora fare per noi. E’ un’esperienza che avviene “in diretta” e non per sentito dire, perché «quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura, Dio stesso parla al suo popolo e Cristo, presente nella parola, annunzia il Vangelo». E quante volte, mentre viene letta la Parola di Dio, si com-menta: “Guarda quello…, guarda quella…, guarda il cappello che ha portato quella: è ridicolo…”. E si comin-ciano a fare dei com-menti. Non è vero? Si devono fare dei com-menti mentre si legge la Parola di Dio? No, perché se tu fai delle chiac-chiere con la gente non ascolti la Parola di Dio. Quando si legge la Parola di Dio nella Bibbia – la prima Lettura, la seconda, il Salmo responsoriale e il Vangelo – dob-biamo ascoltare, aprire il cuore, perché è Dio stesso che ci parla e non pensare ad altre cose o parlare di altre cose. Capito?

Le pagine della Bibbia cessano di essere uno scritto per diventare parola viva, pronunciata da Dio. È Dio che, tramite la persona che legge, ci parla e interpella noi che ascoltiamo con fede. Lo Spirito «che ha parlato per mezzo dei profeti» e ha ispirato gli autori sacri, fa sì che «la parola di Dio operi davvero nei cuori ciò che fa risuonare negli orecchi» (Lezionario, Introd., 9). Ma per ascoltare la Parola di Dio bisogna avere anche il cuore aperto per ricevere le parole nel cuore. Dio parla e noi gli porgiamo ascolto, per poi mettere in pratica quanto abbiamo ascolta-

sentito che qualcuno, se c’è una notizia, legge il giornale, perché è la notizia del giorno. No! La Parola di Dio è la Parola di Dio! Il giornale lo possiamo leggere dopo. Ma lì si legge la Parola di Dio. È il Signore che ci parla. Sostituire quella Parola con altre cose impoverisce e com-promette il dialogo tra Dio e il suo popolo in preghiera. Al contrario, si richiede la dignità dell’ambone e l’uso del Lezionario, la disponibili-tà di buoni lettori e salmisti. Ma bisogna cercare dei buoni lettori!, quelli che sappiano leggere, non quelli che leggono e non si capisce nulla. E’ così. Buoni lettori. Si devono preparare e fare la prova prima della Messa per leggere bene. E questo crea un clima di silenzio ricettivo.Sappiamo che la parola del Signore è un aiuto indispensabile per non smarrirci, come ben riconosce il Salmista che, rivolto al Signore, confessa: «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Sal 119, 105).

Come potremmo affron-tare il nostro pellegri-naggio terreno, con le sue fatiche e le sue prove, senza essere regolarmente nutriti e illuminati dalla Parola di Dio che risuona nella litur-gia? Certo non basta udire con gli orec-chi, senza acco-gliere nel cuore il

seme della divina Parola, permettendole di portare frutto. Ricordiamoci della parabola del seminatore e dei diversi risulta-ti a seconda dei diversi tipi di terre-no (cfr Mc 4,14-20). L’azione dello Spirito, che rende efficace la rispo-sta, ha bisogno di cuori che si lasci-no lavorare e coltivare, in modo che quanto ascoltato a Messa passi nella vita quotidiana, secondo l’ammonimento dell’apostolo Giacomo: «Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi» (Gc 1,22). La Parola di Dio fa un cammino dentro di noi. La ascoltiamo con le orecchie e passa al cuore; non rimane nelle orecchie, deve andare al cuore; e dal cuore passa alle mani, alle opere buone. Questo è il percorso che fa la Parola di Dio: dalle orecchie al cuore e alle mani. Impariamo queste cose.

Liturgia della Parola:dialogo tra Dio ed il suo Popolo

to. È molto importante ascoltare. Alcune volte forse non capiamo bene perché ci sono alcune letture un po’ difficili. Ma Dio ci parla lo stesso in un altro modo. Bisogna stare in silenzio e ascoltare la Parola di Dio. Non dimenticatevi di questo. Alla Messa, quando inco-minciano le letture, ascoltiamo la Parola di Dio.

Abbiamo bisogno di ascoltarlo! E’ infatti una questione di vita, come ben ricorda l’incisiva espressione che «non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4). La vita che ci dà la Parola di Dio. In questo senso, parliamo della Liturgia della Parola come della “mensa” che il Signore imbandisce per alimentare la nostra vita spirituale. E’ una mensa abbondante quella della liturgia, che attinge largamente ai tesori della Bibbia sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, perché in essi è annunciato dalla Chiesa

La catechesi del Papa sulla Me�a

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Questa volta desidero aprire questo spazio “il cammino della Comunità”, mettendo in evidenza l’avvenimento tragico che ha coin-volto tutti noi e tanti paesi della nostra pro-vincia che è stata l’alluvione del 29 e 30 otto-bre scorso. Una data che certamente non dimenticheremo. La pioggia forte, il vento, hanno fatto tremare le nostre case e anche fatto sobbalzare i nostri cuori. Anche nella nostra Comunità non sono mancati i disagi, le fatiche, i danni che hanno coinvolto anche in maniera piuttosto significativa qualche famiglia. Non è mancata però in queste situazioni la speranza, e anche il “rimboccar-si le maniche”, manifestando la forza più bella e più contagiosa: quella della solidarie-tà. Lascio volentieri la parola a chi ha vissuto da vicino tutto questo e vuole sottolineare un grazie:Vogliamo esprimere un grazie grande e sincero per il modo e la bella testimonianza di affetto, di vicinanza delle tante persone, vicini e conoscenti, che in vario modo si sono fatte vicine e sono venute in nostro aiuto, già subito dopo la brutta serata di lunedì 29 ottobre. Ci hanno donato il loro tempo, le loro braccia, per sgomberare da sassi e fango le stanze del piano terra, portando fuori tutto quello che c’era; hanno scavato, chi con il badile, chi portando fuori il materiale con i secchi, si sono sporcati, impaltanati, hanno faticato fino a sera. Tutto questo, vogliamo sotto-lineare, in un clima di armonia e di amicizia, insieme senza troppe parole. Questo ci ha dato tanto coraggio per partire e affrontare i giorni che sono seguiti e che verranno con più serenità e determinazione, per noi giorni anche difficili e di fatica. Il nostro pensiero va anche a tutti coloro che, a causa dell’alluvione, hanno avuto danni e disagi anche peggiori. Hanno dovuto lasciare la loro casa all’improvviso. Condividiamo con loro il dolore e il dispiacere di lasciare tanti ricordi e affetti tra il fango e detriti da buttare. Oltre al grazie esprimiamo la consapevolezza di vedere in questa avversità il senso del paese. Si è visto ed è stato consolante, ritrovare un senso di comunità in chi è accorso in nostro aiuto.

Teodora e Mario

Il dono della solidarietà

Rino

Martedì 30 ottobre. Il materiale sceso in modo

violento da Val Bieggia che ha invaso la casa di Mario

e Teodora De Martin e di Dario e Italia Fedon.

Scatto che mette in evidenza l’accumulo di detriti e

alberi nel lago.

A Deppo la frana ha ceduto, lasciando cadere il

materiale lungo tutta la strada fino ad arrivare nei

garage e in piazza.

Il dono e la forza di sentirsi squadra. Nel momento del

bisogno tutti pronti a dare una mano per sostenersi e

rialzarsi!

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Un bellissimo primo piano di Fra Francesco

Mori nel momento centrale della Messa e

della vita di ogni presbitero: celebrare

l’amore di Dio in Gesù per tutti noi nell’ Eucaristia.

Domenica 30 settembre 2018. Prima

Messa di Fra Francesco a Domegge.

Insieme a lui i genitori Paolo e Paola e don

Simone.

Stefano Erik RinoLa forza attiva di una comunità!

Auguri aFra Francesco Mori sacerdote!

Anche quest’anno non è manca-to l’appuntamento con la “festa dei collaboratori”. Occasione che all’inizio dell’anno pastorale vuole riunire tutte le forze attive della comunità per un meritato e semplice grazie. Un ringrazia-mento che facciamo passare attraverso le mani del Signore nell’ Eucaristia che significa pro-prio rendimento di grazie. La Messa delle 10.30 di domenica 14 ottobre, ha avuto proprio questa intenzione: dire grazie per tutti coloro che donano un po’ del loro tempo, anche in manie-ra nascosta e silenziosa, alle molteplici attività che si vivono all’interno di una comunità

parrocchiale, la quale è Chiesa proprio perché fatta di persone che la tengono viva ed operosa. Una speciale preghiera è stata recitata alla conclusione della Messa anche con queste parole significative: “Rendi più grande la nostra generosità perché ognuno di noi, secondo il suo carisma e impe-gno, possa compiere il suo servizio ispirato dall’amore, all’interno della nostra Comunità per il suo bene e la sua crescita, consapevoli che senza la carità ogni nostra azione sarebbe vana”. Un momento di festa, di convivialità e di allegria non è mancato al pranzo che è seguito come segno concreto di gratitu-dine!

Una preziosa occasione ha avuto la comunità di Domegge, nell’accogliere Fra Francesco Mori a una settimana esatta dalla sua ordinazione sacerdotale. Infatti domenica 30 settembre è stato il novello sacerdote a presiedere la Santa Messa. Figlio di Paolo e Paola, originari di Roma, la famiglia è molto conosciuta qui a Domegge. Infatti pur essendo romani, amano le nostre montagne e vi passano qui molti mesi, specie nel periodo estivo. Abbiamo così seguito anche noi il cammino intrapreso dal figlio Francesco prima con la consacrazione francescana e poi appunto con quella sacerdo-tale. Non ci aspettavamo che già una settimana dopo la sua ordina-zione potesse essere in Cadore. Appena la mamma una settimana prima me lo ha comunicato, abbiamo cercato di organizzare al meglio l’accoglienza, fatta prima di tutto di una preghiera condivi-sa per Fra Francesco e il suo nuovo prezioso ministero che inizia. Dopo la Messa, celebrata possiamo dire come un prete già navigato, un momento conviviale in canonica ci ha fatto brindare e gioire per questa chiamata del Signore, per il novello sacerdote e per i genito-ri. Anche dalle colonne dell’Arcobaleno, gli rinnoviamo gli auguri di un fecondo ministero…con la speranza chissà di avere anche noi una vocazione da coltivare e poi festeggiare!

14 otto�e 2018

Mangiando insieme si dialoga, si condivi-de, si fa famiglia!

Il volto attivo della comunità! Scatto fatto da Mario, che rimane sempre dietro l’obbiettivo, che non ci fa perdere questa foto di gruppo nella festa dei collaboratori parrocchiali 2018.

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Stefano Erik RinoCatechismo: stile di vita

2a elementare

4a elementare A

4a elementare B

5a elementare

1a elementare

3a elementare

Domenica 7 ottobre abbiamo dato il via ad un nuovo anno catechistico. La Santa Messa a Domegge delle 10.30 era piena di bambini e genitori per avviare al meglio il cammino di crescita cristiana che viene offerto ai nostri bambini e ragazzi. All’ interno un momento speciale è stato riservato per le catechi-ste e i catechisti i quali ancora una volta si sono messi in gioco in questa avventura educativa, con la bella novità di alcune presenze nuove giovanili. Per loro il “mandato” ha fatto rinno-vare l’entusiasmo e il dono dello Spirito che lavora e incorag-gia le loro intenzioni. Il giorno successivo sono iniziati gli incontri che hanno visto un bel movimento nella canonica di Domegge. Infatti gli iscritti di quest’anno 2018 – 2019 sono ben 94, esclusi i 18 di terza media che intraprendono il cammino del gruppo giovani post Cresima. Speriamo che i nostri bambini e ragazzi possano coglie-re la preziosa occasione di questo appuntamento che non è tanto un imparare sui libri, ma uno stile di vita da acquisire e vivere: quello che ci ha insegnato Gesù! Sia questo il nostro auspicio da coltivare per tutto l’anno.

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Cresima: il sigillo dello Spirito Santo

Erik Rino

1a media

2a media

27 otto�e 2018

“Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”! Sono queste le parole che don Graziano Della Caneva, vicario generale della Diocesi, ha detto a ciascuno dei nostri 18 ragazzi di terza media, nella bella e sentita celebrazione della Cresima di sabato 27 ottobre. Tutti hanno ricevuto in dono un sigillo, un marchio non tanto visibile esternamente, ma un dono che pulsa nei cuori e nelle scelte dei nostri ragazzi, per poi certo manifestarsi anche fuori negli atteggiamenti di vita. Lo Spirito Santo, è il dono prezioso che questi giovani hanno ricevuto e che proprio come un sigillo resterà sempre in ciascuno per sussurrare (lo Spirito non urla mai), la dire-zione da prendere e le scelte da fare nella vita. Una cosa è certa: Dio quanto mette il suo sigillo non lo ritira mai, speriamo davvero che anche i nostri ragazzi a testa alta, sappiano tenere stretta questa amicizia, che arricchisce la vita e la fa balzare in alto verso nuovi entusiasmanti traguardi. Auguri a tutti e 18 con un cammino da vivere e da proseguire!

Chierichetti presenti ed attivi anche il giorno della Cresima.

In tutte le foto dei nostri bambini e ragazzi del catechi-

smo, manca qualcuno in quanto assenti nel momento

dello scatto, necessario lunedì 18 novembre per

poter mandare in stampa il bollettino.

Il dono dello Spirito Santo è sceso su Arianna Baldini, Luca Casula, Lucrezia Alessandra Cerrano, Claudio Cian, Ketty

Da Col, Sophia De Bernardo, Luca De Monte, Daniel De Pol, Serena De Pol, Matteo De Villa Tondo, Arianna

Giacobbi, Karin Giacobbi, Giuseppe Laritonda, Simone Lazzaroni, Lisa Marengon, Simone Piccin, Giorgio Turchetto,

Gaia Valentini. Qui nella foto di gruppo, attorniati dalle catechiste Enrica, Gianna, Liviana, dal vicario generale don

Graziano Della Caneva e dal parroco.

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Domenica 11 novembre il calendario segnava la data di San Martino, patrono della nostra Diocesi di Belluno – Feltre. Tuttavia per la nostra comunità, in particolare per la frazio-ne di Grea, abbiamo inserito nella Messa domenicale la festa di San Leonardo, appunto patrono della Chiesa del paese. Ogni anno la domenica più vicina al 6 novembre ci si ritro-va ad onorare questo nostro santo, protettore dei carcerati e anche degli ammalati. Simpati-camente nella Messa solenne animata dai canti del coro famiglie, don Simone ha fatto cenno alla figura di questi due santi, metten-do in luce come non siano gelosi uno dell’opera dell’altro, anzi San Martino si compiacerà del suo collega e ne esalterà le sue doti e le sue qualità. Celebrare la festa di un santo è mettere in evidenza appunto questo: la capacità di vivere il Vangelo e di saperlo incarnare nella quotidianità della vita. Cosa che entrambi i santi, ciascuno nella sua specificità, hanno realizzato! Martino come vescovo e Leonardo come monaco. Con gioia quindi abbiamo onorato queste figure nella Messa mattutina, arricchita come detto dai canti del coro famiglie. Subito dopo ci siamo recati al Bar del paese per un nutrito rinfresco preparato dalle donne di Grea. Un grande grazie a tutti coloro che hanno collaborato per rendere ancora una volta questa festa di San Leonardo un momento comunitario vincente. Un grazie anche a Marianna e Mari-lena, per essere sempre disponibili ad “aprire le porte” del loro bar per questi momenti aggregativi.

Mercoledì 21 novembre la Chiesa di Collesello, dedicata dalla Madonna della salute, si è riempita di molte persone che come ogni anno non voglio-no mancare all’ appuntamento sentito e atteso con Maria. Due sono state le celebrazioni, quelle del mattino e della sera. Ad accogliere i fedeli la rinnovata chiesa anche con un’illuminazione che ha ne ha risultato maggiormente la bellezza. Ma il vero bello è il sentire dentro di noi il dono di una armonia, di una serenità che è appunto la vera luce, una salute interiore da chiedere e ricercare. Siamo fatti proprio per questo e Maria in questa festa c’è lo ha ricordato; creati per gustare il bene massimo che è la felicità di essere figli di Dio qui e poi per sempre! La preghiera condivisa insieme ci ha fatto intercessori presso Maria del dono della salute, dono anche di cui ringraziare e lodare il Signore!

11 novembre: San leonardo e San Martino insieme!

Madonna della Salute:appuntamento speciale!

San Leonardo vincente! Canti nuovi e melodie piacevoli per il coro famiglie qui in uno scatto alla conclusione della celebrazione.

Le colonne di Grea: la sacrestana Edwige con Caterina, Lisa (nella foto manca Maria Antonia) che con amore “tengono su” la chiesa, custodendola con passione e cura! Grazie di cuore!

Avere tre chierichetti a Grea è una fortuna! Non ci siamo lasciati scappare la foto. Grazie a Michele e ai fratelli Alessandro e Filippo!

Foto di gruppo alla fine della messa mattutina.

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In punta di penna…L’angolo dei giovani, mette sempre in evidenza alcuni momenti di aggregazione e anche di coinvolgi-mento nel quale i nostri ragazzi e i giovani sono protagonisti. In questa pagina lasciamo lo spazio all’inizio dell’ ACR il sabato pome-riggio, spazio aperto per i nostri bambini e ragazzi per stare insie-me, poi il coretto dei bambini per cantare e divertirsi, ogni venerdì sera a Domegge e infine uno scatto che ritrae i nostri ragazzi cresimati, nel ritrovo di sabato 17 novembre. Queste sono occasioni importanti e significative che ci fanno dire che qualche “porta aperta” per i nostri ragazzi c’è sempre. Eppure, pur essendo soddisfatto di queste attività e di queste proposte che con umiltà cerchia-mo di portare avanti, talvolta penso ai tanti giovani che non si vedono mai e che difficilmente colgono l’occasione di vivere momenti di aggregazione rifletten-do un po’ su se stessi e sul senso della loro vita. In questi mesi il mio pensiero si è parec-chie volte fermato su chi fatica a mettersi in gioco, su chi rallenta il passo nel punture un po’ più in alto a lanciarsi magari nel vivere l’avventura di animatore. Un altro punto dolente sono i chierichetti specie a Domegge. Non sempre la Messa ha la bellezza di avere attorno all’altare bambini e ragaz-zi che sentano il gusto del servi-re, e del donare un po’ del loro tempo al Signore. Speriamo che qualcuno coltivi questo desiderio. La speranza c’è sempre! Non voglio sottolineare con questo mio scritto, solo quello che non va, anzi come detto queste “porte aperte” fanno ben sperare, ma, come spesso faccio in questo spazio “In punta di penna”, parlo a cuore aperto, manifestando alla mia gente impressioni e riflessioni. Vorrei concludere con una nota positiva che sta in alcune ragaz-ze che hanno bussato alla porta della canonica, mostrando il desi-derio di dare una mano come aiuto catechiste. Una cosa dav-vero bella che ci fa dire che ragazze e ragazzi volenterosi non mancano…e ci fanno ben sperare nel futuro! don Simone

Sabato 17 novembre 2018 è ripartita l’ACR per i nostri bambini e

ragazzi, pronti a dare gusto, come ci invita il tema dell’anno associativo e

a farci ascoltatori dei consigli buoni di Gesù, con entusiasmo e allegria!

E’ ripresa in maniera attiva l’attività del coretto dei nostri bambini guidati

dalla tenacia e dall’ entusiasmo delle sorelle Elena e Giulia. Qui una foto

della Messa di inizio anno catechistico!

Momento di relax dopo aver condiviso la pizza insieme nel primo ritrovo di

gruppo dopo la Cresima!

Il coretto in piena attività

Il gruppo dei cresimati

Il buon gusto dell’A.C.R.

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Il Signore ama chi dona con gioia

È una frase biblica che ben riassume il senso del cammino cristiano di ogni persona. Il dono di se stessi deve essere fatto con la gioia nel cuore! E questa gioia si è manifestata nei volti di Enrica Piazza e di Gianna Calligaro. Due catechiste che dopo ben 32 anni di annuncio e di testimo-nianza donata ai bambini e ragazzi della nostra Comunità, hanno pensa-to di “cedere il passo”. Non certo di andare in pensione! Una catechista, come una mamma, come un prete non vanno mai in pensione, solo

cambia la modalità del servizio. Possiamo dire che anche Gianna ed Enrica, pur lasciano l’impegno di ogni lunedì, se ci sarà l’occasione di dare una mano saranno ancora in campo con la loro competenza e la loro voglia di esserci. Sono tanti i ragazzi che hanno accompagnato e seguito dalla prima elementare fino alla Cresima, già con don Severino, poi don Marco e con il sottoscritto. Con gli ultimi cresimati del 27 ottobre 2018, hanno terminato questo accompagnamento. Tutta la comuni-tà parrocchiale ha manifestato alle due “veterane” un doveroso grazie nella Messa animata dai ragazzi del catechismo sabato 17 novembre. Un grazie simboleggiato da un semplice dono, con la speranza che la loro testimonianza e il loro seme gettato faccia nascere in qualcuno il deside-rio di mettersi in gioco in questa avventura educativa. Grazie 32 volte!!!

50 anni di vita assiemeIl traguardo delle nozze d’oro è sempre un momento impor-tante e significativo. Occasione per guardarsi negli occhi e dirsi: ti sceglierei ancora!!! Così hanno fatto anche Sergio Da Deppo e Angelina che hanno ringraziato il Signore venerdì 14 settembre 2018, nella bella cornice della Chiesa di Santa Bona a Deppo, nel giorno della Madonna Addolorata! Ci uniamo agli auguri per questa coppia d’oro, affinché il dono dell’amore possa crescere ancora e produrre germogli di vita e speranza!

4 generazioni:sguardo al futuro

Volentieri pubblichiamo questa foto che mette in luce la vitalità famigliare che prosegue e cresce a Vallesella. Ben quattro generazioni. A dare continuità la piccola Martina Da Ronche, il papà Michele, con la nonna Lidia Fedon e la bis nonna Silvana. Auguri vivis-simi a tutti cogliendo la preziosità del cammino della vita ad ogni età!

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GIOVANI CHE si fanno onore... laureeBEATRICE DA CORTA’ FUMEI, si è laureata a Padova il 20 luglio 2018, in Biologia molecolare. Ha discusso la tesi: “modulazione del microbiota intestinale attra-verso microRNA fecali prodotti dall’ ospite”. Un punto di arrivo significativo per Beatrice alla quale facciamo arrivare le nostre congratulazioni, scusandoci per l’errore fatto nel numero precedente.

Traguardo raggiunto anche per GIRO-LAMI DENNIS, arrivato alla laurea magistrale il 4 luglio 2018, presso l’Università di Udine con la votazione di 110 e lode in scienze dell’antichità archeolo-gica, storia e letterature, discutendo la tesi: “regalità e avvicendamento generazionale nel mito greco: il caso di Cronos e Zeus”. Auguri vivissimi per questo importante traguar-do a Dennis e ai genitori Italo e Katia.

Ci congratuliamo, scusandoci per l’errore nello scambio della foto, con ESTER FEDON che si è brillantemente laureata in Filosofia l’11 luglio 2018 alla facoltà di Lettere e Beni Culturali dell'Università di Bologna, discutendo la tesi è "Lo sh intō di Stato: la dialettica tra autoctono e straniero nella tradizione giapponese" con la relatrice Nicoletta Celli. Ad Ester, ai genitori, amici e parenti i nostri migliori auguri per questo importante trampolino di lancio!

LA GIOIA DELL’AMORE:quanto è bellodirsi SI

Sabato 29 settembre 2018, nella Chiesa di

San Giorgio a Domegge, hanno pronunciato il

loro SI promettendosi il dono dell’amore, Emilio

Fabbro e Marica Pinazza. Ai novelli sposi faccia-

mo giungere il nostro augurio per questo

grande passo, inizio della vita matrimoniale

chiamata a crescere e fruttificare per tutta la vita!

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Caduti del Comune di Domegge nella prima Guerra Mondiale

anno 1918 Soldato

De Silvestro Robertodi Vallesella - di anni 23 - Figlio di De Silvestro (Mulinei) Gio.Batta e di Fedon Maria Elisabetta - Nato: 02-11-1894 - Professione: scrivano - Reparto: 15° Reggimento Fanteria – Deceduto 21-09-1918 all’Ospedale Militare di Riserva di Capua - Tumulazione attuale: sconosciuta

Soldato Cian Giorgiodi Domegge - di anni 22 - Figlio di Cian (Del Cian)Gio.Batta e di Cian (Fasolo)Maria Antonia - Nato: 21-08-1896 - Professione: muratore - Reparto: 7° Reggimento Alpini 150^ compa-gnia Monte Antelao – Deceduto 02-10-1918 a Specchieri (Pian Vallarsa) - Sepolto a Specchie-ri (Pian Vallarsa) n°94 - Tumulazione attuale: salma traslata nel Sacrario Militare del Pasubio loculo ossario n°110

Sergente Da Deppo Giovanni Mariadi Domegge - di anni 24 - Figlio di Da Deppo (Monegutto) Osvaldo Bortolo e di De Cesaro Graziosa - Nato: 04-11-1893 - Professione: magazziniere - Reparto: 24° Cavalleggeri di Vicenza - Deceduto 21-10-1918 per malattia nell’ospedale di Tappa di Brescia - Sepoltura in un loculo del cimitero monu-mentale di Brescia - Tumulazione attuale: salma traslata il 28-02-1988 nel cimitero monumentale di Brescia: loculo (Colombario 3 campata 24, fila 9, loculo 5075)

Maresciallo Barnabò Tulliodi Domegge - di anni 42 - Figlio di Barnabò (Polo) Barnaba e di Fiamazzo Vittoria - Nato: 26-09-1876 - Professione: maresciallo - Reparto: 3° Reggimento Genio – Deceduto 23-10-1918 alle per malattia a Domegge di Cadore - Sepolto il 25-10-1918 nel cimitero di Domegge di Cadore - Tumulazione attuale: sconosciuta

Soldato Frescura Antoniodi Grea - di anni 19 - Figlio di Frescura (Zamaria) Luigi e di Pinazza Giovanna - Nato: 09-09-1899 - Professione: bracciante - Reparto: 127° Reggimento Fanteria – Deceduto 03-11-1918 alle ore 11.30 nell’ospedale da Campo 020 in seguito a ferita per fatto d’armi di Monte Pertica - Sepolto a Cittadella- Tumulazione attuale: salma traslata nel Sacrario della Chiesa della Pace a Padova loculo n°5344 •

a cura di Sonia David

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di Vallesella - di anni 23 - Figlio di De Silvestro (Mulinei) Gio.Batta e di Fedon Maria Elisabetta - Nato: 02-11-1894 - Professione: scrivano - Reparto: 15° Reggimento Fanteria – Deceduto 21-09-1918 all’Ospedale Militare di Riserva di Capua - Tumulazione attuale: sconosciuta

di Domegge - di anni 42 - Figlio di Barnabò (Polo) Barnaba e di Fiamazzo Vittoria - Nato: 26-09-1876 - Professione: maresciallo - Reparto: 3° Reggimento Genio – Deceduto 23-10-1918 alle per malattia a Domegge di Cadore - Sepolto il 25-10-1918 nel cimitero di Domegge di Cadore - Tumulazione attuale: sconosciuta

Oltre a sottolineare la generosità in cifre che sempre molti donano per le opere e attività parrocchiali, in questo numero vorrei dare spazio anche ai lavori che hanno rinnovato la cappella invernale della chiesa di Vallesella. Studiato un rinnovamento con la fabbri-ceria, sono stati sostituiti i vecchi banchi con dei nuovi in linea con la chiesa. E’ stata costruita poi una pedana per rialzare la parte dell’ altare e della celebrazione. Infine un nuovo impianto luci moder-no a led che ne risalta la visibilità che precedente-mente era davvero scarsa. Inoltre è stata sostituita la sede del celebrante nel presbiterio con una maggiormente in linea con la chiesa, studiata dalla ditta la Nova, che comple-ta così la zona celebrativa. Ora in seguito le offerte:

• Offerte per la Chiesa e la parrocchia di Domegge in varie occasioni: euro 1945.00• Offerte per la Chiesa e la parrocchia di Vallesella - Grea in varie occasioni: euro 880.00• Offerte per il bollettino n. 3 autunno 2018: euro 1598.80• Offerte date in occasione della visita e benedizione alle famiglie di Grea e Vallesella: euro: 5111.00

Rinnovo a Vallesella

Caporale Valmassoi Cirillo(Fratello di Valmassoi Tarquinio Pietro Decotato alla Croce di guerra al Valor Militare Guerra 1915 – 1918)

di Domegge - di anni 19 - Figlio di Valmassoi (Jaronegran) Giro-lamo e di De Michiel (Petola)Caterina - Nato: 26-08-1899 - Reparto: 21° Reggimento Fanteria Brigata Cremona – Deceduto 04-11-1918 alle ore 03.00 per malattia all’Ospedale da Campo n°38° - Sepolto al cimitero di Mussolente Casoni (Vicenza) - Tumulazione attuale: Cimitero Comunale di Domegge di Cadore salma traslata il 24 -12-1923 (trasportata per ferrovia il 20-12-1923)

Soldato Coffen Angelodi Vallesella - di anni 22 - Figlio di Coffen (Rocchia) Osvaldo Antonio e di Fedon Maria Cecilia - Nato: 15-05-1896 - Professione: bracciante - Reparto: 7° Reggimento Alpini Battaglione Val Piave - Prigioniero di guerra: 10-09-1917 per fatto d’armi di Cima Fadalto - Liberato: 10-11-1918 dalla prigionia e rientrato in Italia – Deceduto 18-11-1918 alle ore 21.00 per malattia all’Ospedale Militare di Tappa di Ferrara - Tumul-azione attuale: salma traslata nel Famedio Militare all’interno della Certosa di Ferrara (con il cognome invece di CoffeN scritto CoffeU )

di Grea - di anni 19 - Figlio di Frescura (Zamaria) Luigi e di Pinazza Giovanna - Nato: 09-09-1899 - Professione: bracciante - Reparto: 127° Reggimento Fanteria – Deceduto 03-11-1918 alle ore 11.30 nell’ospedale da Campo 020 in seguito a ferita per fatto d’armi di Monte Pertica - Sepolto a Cittadella- Tumulazione attuale: salma traslata nel Sacrario della Chiesa della Pace a Padova loculo n°5344 •

Uno scatto della rinnovata cappellina

invernale a Vallesella.

La nuova sede della Chiesa di San Vigilio.

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di Vallesella - di anni 23 - Figlio di De Silvestro (Mulinei) Gio.Batta e di Fedon Maria Elisabetta - Nato: 02-11-1894 - Professione: scrivano - Reparto: 15° Reggimento Fanteria – Deceduto 21-09-1918 all’Ospedale Militare di Riserva di Capua - Tumulazione attuale: sconosciuta

Ritiro per i cresimandi

4 novembre:100 anni dalla fine della guerra

Quest’anno è stato un 4 novembre particolare; coincidevano infatti i 100 anni esatti dalla fine del primo conflitto mondiale. Abbiamo così onorato i caduti in tutte le celebrazioni domenicali e all’ Asilo, sede del monumento ai Caduti di Domegge, con la Messa alle ore 11.00. La Parola di Dio ci invitata a riflettere sull’invito all’ascolto e al comanda-mento dell’amore, basi fondamentali per vivere il dialogo e la condivi-sione contro ogni forma di guerra. Nella foto un momento della celebrazione. Ci siamo recati poi in cimitero sulla tomba di Cirillo Valmassoi, nostro compaesano morto prorpio 100 anni fa a 19 anni.

Un nuovo defibrillatoreL’associazione volontari sangue di Domegge di Cadore, ha voluto donare alla società Calcio di Domegge, un defibrillatore, strumento importante per salvare la vita in caso di necessità ed emergenza. È stato inaugurato e installato nel campo di Vallesella, sabato 10 novembre alla presenza del presidente della società Marco Castellani, del segretario della associazione ABVS Giancarlo Giub-barelli, del sindaco Lino Paolo Fedon e del parroco don Simone che ha benedetto il nuovo defibrillatore. Un segno anche per sensibilizzare i giovani a farsi dona-tori del sangue.

Una serata culturale a VallesellaNei mesi scorsi la parrocchia di Vallesella, ha prestato alla magnifica Comunità di Cadore la preziosa opera di Francesco Vecellio, presente nella Chiesa di San Vigilio, raffigurante la Madonna con bambino e i Santi Rocco e Sabastiano. Il prestito è servito per poter realizzare la mostra “Bel Corpo, piaghe mortali”, allestita presso la casa natale del Tiziano dal 22 luglio al 23 settembre. Nel mese di ottobre l’opera è ritornata al suo posto e l’ente cado-rino, coadiuvato da Matteo Da Deppo, ha organizzato una serata culturale venerdì 26 ottobre, per spiegare la preziosità di tale opera e il contesto della devozione di San Rocco, attribuito alla malattia delle peste. Molto interes-santi i vari interventi intervallati da alcune melodie del rinnovato organo, suonato dal M° Bortolot.

(Fratello di Valmassoi Tarquinio Pietro Decotato alla Croce di guerra al Valor Militare Guerra 1915 – 1918)

di Domegge - di anni 19 - Figlio di Valmassoi (Jaronegran) Giro-lamo e di De Michiel (Petola)Caterina - Nato: 26-08-1899 - Reparto: 21° Reggimento Fanteria Brigata Cremona – Deceduto 04-11-1918 alle ore 03.00 per malattia all’Ospedale da Campo n°38° - Sepolto al cimitero di Mussolente Casoni (Vicenza) - Tumulazione attuale: Cimitero Comunale di Domegge di Cadore salma traslata il 24 -12-1923 (trasportata per ferrovia il 20-12-1923)

di Vallesella - di anni 22 - Figlio di Coffen (Rocchia) Osvaldo Antonio e di Fedon Maria Cecilia - Nato: 15-05-1896 - Professione: bracciante - Reparto: 7° Reggimento Alpini Battaglione Val Piave - Prigioniero di guerra: 10-09-1917 per fatto d’armi di Cima Fadalto - Liberato: 10-11-1918 dalla prigionia e rientrato in Italia – Deceduto 18-11-1918 alle ore 21.00 per malattia all’Ospedale Militare di Tappa di Ferrara - Tumul-azione attuale: salma traslata nel Famedio Militare all’interno della Certosa di Ferrara (con il cognome invece di CoffeN scritto CoffeU )

Non è mancato per i nostri cresimandi, l’appuntamento con il ritiro di preparazione in vista della Cresima. Domenica 30 settembre guidati dalle catechiste Gianna, Enrica e Liviana, i 18 protagonisti si sono recati a Col Cumano dove attraverso alcuni momenti di riflessione, di preghiera e di gioco, hanno riflettuto su se stessi e sull’importante passo della Cresima. Il momento del pranzo ha rallegrato tutti, complice anche una bella gior-nata di sole, limpida e serena. Un grazie ad Elena che ha guidato i nostri ragazzi.

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NELLA PACE DI DIO

DE VILLA LUCIANOdi anni 86 di Vallesella. Vedovo di Petrucci Maria Grazia. Ci ha lasciati sabato 6 ottobre 2018.

ZARDUS VICCHIARE MARIOdi anni 75, di Vallesella. Marito di Fedon Valeria. Ci ha lasciati

martedì 9 ottobre 2018.

BROI GIAN PIETROdi anni 71, già di Domegge,

residente a Bologna. Marito di Del Favero Miryam. Ci ha lasciati venerdì 9 novembre 2018. Sepolto a Domegge.

GATTO ETTOREdi anni 87, di Domegge. Marito

di Pinazza Antonia. Ci ha lasciati lunedì 5 novembre 2018.

VIELMO MIRIAdi anni 77, di Domegge.

Vedova di De Bernardo Enzo. Ci ha lasciati sabato 13 ottobre

2018.

FEDON SARA FLAVIAdi anni 75, di Vallesella.

Vedova di Galantin Enrico. Ci ha lasciati venerdì 14 settembre

2018.

DA RONCHE MARTINAfiglia di Michele e di Bello Sara, nata a Mestre il 13 febbraio 2018. È stata battezzata nella Chiesa di

Vallesella il 23 settembre 2018.

DE DONÀ ZECCONE DIEGOfiglio di Giorgio e di De Carlo Giovanna, nato a Belluno l’ 11

febbraio 2018. È stato battezzato nella Chiesa di Grea il 7 ottobre

2018.

RINATI DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO

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Festa di San Nicolò, anno 1981.

Processione d’altri tempi.

Festa di carnevale: chi si riconosce?

1961 scuola di Grea.

Festa degli alberi 1956.