rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia...

16
Edizione MANTOVA 7 CON GLI STATI GENERALI, IL SISTEMA SOCIO-SANITARIO LOMBARDO DIALOGA CON IL TERRITORIO NOTIZIE DALLA TUA ASL Anno III, n. 7, Aprile/Giugno 2009 INIZIATIVE Con gli Stati generali, il sistema socio-sanitario lombardo dialoga con il territorio EMERGENZA Regione Lombardia si mobilita per l’Abruzzo INFORMAZIONE Infezio- ni infantili: tutte le informazioni in un opuscolo ASSISTENZA Cure palliative: estesa a tut- ta la Lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PREVENZIONE Solo il bello del caldo Camminare sulle strade della salute Ufficialmente attivo il codice etico comportamentale Arriva l’estate: l’ASL spiega ai lavoratori agricoli come difendersi

Transcript of rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia...

Page 1: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

Edizione mantoVa

n°7

Con gli Stati gEnErali, il SiStEma SoCio-Sanitario lombardo dialoga Con il tErritorio

Notizie dalla tua asl

an

no

iii,

n.

7, a

pril

e/G

iugn

o 20

09

iniZiatiVE Con gli stati generali, il sistema socio-sanitario lombardo dialoga con il territorioEmErgEnZa Regione lombardia si mobilita per l’abruzzo inFormaZionE infezio-ni infantili: tutte le informazioni in un opuscolo aSSiStEnZa Cure palliative: estesa a tut-ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo

Camminare sulle strade della salute

Ufficialmente attivo il codice eticocomportamentale

arriva l’estate: l’aSl spiega ai lavoratori agricoli come difendersi

Page 2: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

In questo numeroEDITORIALE p 3 DA REGIONE LOMBARDIA 4,5 MILIONI IN pIÙ pER LA pREVENZIONE

INIZIATIVE p 4-5

CON GLI STATI GENERALI, IL SISTEMA SOCIO-SANITARIO LOMBARDO DIALOGA CON IL TERRITORIOUn ciclo di incontri con gli Assessori

EMERGENZA p 6

REGIONE LOMBARDIA SI MOBILITA pER L’ABRUZZOAttivata l’Unità Speciale Grandi Emergenze (USGE)

DAl TERRITORIO p 7-10

NOTIZIE DALLA TUA ASL

pREVENZIONE p 11

INFEZIONI INFANTILI: TUTTE LE INFORMAZIONI IN UN OpUSCOLOTutte le precauzioni in un prontuario

ASSISTENZA p 12-13CURE pALLIATIVE: ESTESA A TUTTA LA LOMBARDIA L’OSpEDALIZZAZIONE DOMICILIAREMigliore qualità della vita per i pazienti inguaribili

pREVENZIONE p 14-15

SOLO IL BELLO DEL CALDOle regole d’oro per affrontare i mesi estivi

Registrata al Tribunale di Milano in data 07.05.2007 al numero 292Chiuso in redazione: 30 aprile 2009Direttore responsabile: Daniela MartelliRedazione: Franco Binaghi, Maurizia Domenichini, Antonio Fanuzzi, Manuela Filardo, Elena Frasio, Alessandro Gatta, Enzo Mascolo, Enrico Parola, Alberto Rovaris, Marcella Ubezioprogetto grafico: MultiMedia srlStampa: lucky GroupTiratura: 440.000Contatti: comunicazione_sanita@regione.lombardia.itwww.sanita.regione.lombardia.it

Anno III, n. 7, Aprile/Giugno 2009

n°7

CON GLI STATI GENERALI, IL SISTEMA SOCIO-SANITARIO LOMBARDO DIALOGA CON IL TERRITORIO

NOTIzIE DAllA TUA ASl

An

no

III,

n.

7, A

pril

e/G

iugn

o 20

09

INIZIATIVE Con gli Stati generali, il sistema socio-sanitario lombardo dialoga con il territorioEMERGENZA Regione lombardia si mobilita per l’Abruzzo INFORMAZIONE Infezioni infantili: tutte le infornazioni in un opuscolo ASSISTENZA Cure palliative: estesa a tut-ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare pREVENZIONE Solo il bello del caldo

Page 3: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

Dalla Regione 4,5 milioni Di euRo

in più peR la pRevenzione

C’è la crisi, si taglia ovunque. È possibile farlo anche nella Sanità? Teoricamente sì, ma certo il discorso si complica se il contenimen-to dei costi non deve andare a detrimento del livello qualitativo dell’assistenza. Perché, riprendendo un adagio popolare, la salute non ha prezzo, ma ha costi ben precisi. È noto come, soprattutto da alcuni anni, l’attività del sistema sanitario sia programmata sulla base del budget stanziato, delle risorse disponibili; ed è eviden-te come, soprattutto adesso, sia complicato non solo riuscire ad aumentare, ma anche semplicemente riuscire a non diminuire il budget disponibile. Ebbene, in questo quadro Regione Lombardia ha compiuto un’azione importante: con la delibera VIII/9173, dello scorso 30 marzo, ha introdotto significative innovazioni per la ero-gazione di alcune prestazioni sanitarie riguardanti la diagnosi pre-coce di patologie oncologiche, che saranno d’ora in poi retribuite “extrabudget” dalla Regione agli erogatori di tali servizi (ambulato-ri, aziende ospedaliere, case di cura, ecc.).Mentre la maggior parte delle prestazioni sanitarie erogate per la Regione Lombardia sono regolate da appositi contratti stipulati tra le ASL e gli erogatori, le prestazioni extrabudget sono, come dice la parola stessa, compensate a prescindere dai massimali stabiliti con tali contratti, e quindi, come accade per le prestazioni urgenti, non avendo limiti prefissati non necessitano di alcuna program-mazione. Questa innovazione si traduce immediatamente in una drastica riduzione dei tempi di attesa per i cittadini, con l’esito inoltre di un migliore e più approfondito monitoraggio di patologie, che se non curate a tempo, producono gravi conseguenze sulla salute del paziente.È ovvio che tale novità ha come riflesso immediato dei costi ag-giuntivi, anche se nel lungo periodo contribuisce sicuramente ad una riduzione dei costi complessivi, grazie al miglioramento della prevenzione che permette percorsi di cura che colgono la patologia nelle fasi iniziali dove le cure sono più semplici ed efficaci.Lo sforzo, anche economico, è notevole: si prevede un aumento della spesa riguardo a queste prestazioni di circa il 10%, pari a 4,5 milioni di euro. L’obiettivo della Regione è come detto quello di aiutare in misura ancor più efficace i cittadini nella prevenzione: dal 2005 sono extrabudget le prestazioni di grande urgenza (infar-to, ictus, politrauma) e di dialisi, dal 30 marzo lo sono diventate anche la mammografia mono e bilaterale, l’ecografia mammaria mono e bilaterale e la colonscopia, essenziali per la diagnosi pre-coce di patologie oncologiche frequenti quali il tumore al seno e al colon retto. E accanto ad esse, sempre nell’ottica di una più ampia ed efficace campagna preventiva, gli screening di 1° livello (FOBT, ricerca del sangue occulto nelle feci, Pap test) e di 2° livello (col-poscopia). Un’azione che costerà cara, ma la salute non ha prezzo; e questa iniziativa aiuterà molti cittadini a conservare meglio la propria salute.

3

Page 4: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

INIZIATIVE

Anche il mondo della Sanità ha i suoi Stati Generali. Sono ben diversi da quelli proclamati nel 1789 da Luigi XVI a Versailles, quando si riunirono clero, nobiltà e terzo stato per far fronte alla crisi politica, economica e sociale che stava squassando fin nelle fondamenta il regno di Francia. Ma il nome e il ri-ferimento non sono affatto casuali. Gli “Stati generali territoriali del Sistema socio-sanitario” sono nati in Lombar-dia per il desiderio e la necessità che tutte le realtà impegnate negli ambiti sanitario e sociale potessero incon-trarsi e così condividere esperienze, confrontarsi e giudicare la multiforme, complessa e talvolta problematica re-altà lombarda. Per questo l’assessore alla Sanità e l’assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, ripetendo la fe-lice esperienza del 2004, hanno deciso di incontrare, assieme ad altri vertici regionali, i responsabili e gli operatori

socio-sanitari di tutte le ASL lombarde. Chi ama la storia e i suoi aneddoti for-se ricorderà che il protocollo degli Stati Generali prescriveva che il re incontras-se prima il clero e in seguito i nobili nella sua stanza da lavoro (obbedendo a una precisa simbologia, ai primi veni-vano aperte entrambe le ante della por-ta, mentre ai nobili una, l’altra rimane-va chiusa), mentre il terzo stato veniva ricevuto nella regale stanza da letto. Que-sta volta invece sono state programmate visite in loco in tutte le quindici ASL lom-barde: a determinare la forma e la realizza-zione di questo pro-getto, al di là ovvia-mente del passaggio dalla monarchia a un ordine democratico,

è stata la consapevolezza che se oggi il modello lombardo è un riferimento non solo per l’Italia ma per l’intera Europa, e le sue eccellenze vengono citate e stu-diate anche oltreoceano, il merito, cioè le radici, le fondamenta, vanno ricerca-te sul territorio: parlare di qualità e di eccellenze del sistema socio-sanitario lombardo vuol dire parlare del lavoro che svolgono le varie realtà locali. Per-ciò questi incontri, intensi workshop in cui i rappresentanti regionali illustrano le iniziative realizzate o progettate e raccolgono le esperienze e le proposte di chi opera nei vari contesti territoriali. Un viaggio in tutta la Lombardia che è iniziato lo scorso 13 marzo con la visi-ta agli operatori della ASL di Sondrio e che è già arrivato a un quinto del suo percorso, avendo toccato anche le ASL di Varese (26 marzo) e di Lecco (3 apri-le). In questi primi tre incontri i due as-sessori hanno ribadito come ad ispirare l’iniziativa sia stata la consapevolezza di quanto una reale e concreta condivi-sione di obiettivi ed esperienze sia ne-cessaria per un sistema socio-sanitario che ambisca a raggiungere o conferma-re il suo livello di efficacia ed efficienza. In quest’ottica sussidiaria, perché que-

Con gli Stati geneRali, il SiStema SoCio-SanitaRio lombaRDo

Dialoga Con il teRRitoRio

4

Page 5: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

5

sti incontri siano realmente uno spec-chio fedele ed esaustivo dell’attuale re-altà socio-sanitaria lombarda e quindi possano davvero fornire informazioni e suggerire indicazioni, sono stati convo-cati tutti i soggetti coinvolti in questo specifico ambito: Province, Comuni, ASL, Aziende Ospedaliere, strutture socio-sanitarie, gli operatori sanitari e i rappresentanti delle autonomie fun-zionali e sociali, oltre ai Consiglieri re-gionali del territorio di riferimento. Un confronto lungo un anno, un lungo la-voro che è frutto di tanti lavori avviati e sviluppati da lungo tempo; il tutto con un preciso obiettivo di fondo: migliora-re ulteriormente la qualità del sistema assistenziale lombardo. L’eccellenza e la qualità sono sfide quotidiane dove nulla può essere dato per scontato o per acquisito definitivamente.

il CalenDaRio Degli appuntamenti Degli “Stati geneRali teRRitoRiali Del SiStema SoCio-SanitaRio”13 marzo 2009

ASL di Sondrio

03 luglio 2009

ASL di mantova

16 ottobre 2009

ASL di Como

20 novembre 2009

ASL di milano 2

26 marzo 2009

ASL di varese

18 Settembre 2009

ASL di Cremona

23 ottobre 2009

ASL di lodi

27 novembre 2009

ASL di milano 1

03 aprile 2009

ASL di lecco

25 Settembre 2009

ASL di bergamo

30 ottobre 2009

ASL di brescia

11 diCembre 2009

ASL di milano

26 giugno 2009

ASL di valle Camonica Sebino

02 ottobre 2009

ASL di pavia

13 novembre 2009

ASL di monza e brianza

Page 6: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

Il recente terremoto verificatosi in Abruzzo e la grave situazione che ha provocato, sia per l’elevato numero di vittime e feriti che per i gravi danni provocati agli edifici, ha determi-nato l’intervento della catena dei soccorsi na-zionali, coordinato dal Dipartimento della Pro-tezione Civile. In questo contesto è stata attivata la Colon-na mobile regionale che vede, tra le varie componenti tec-niche, anche un’importante partecipa-zione della Direzione Generale Sani-tà di Regione Lombardia con l’unità Speciale grandi emergenze (uSge) deputata agli interventi in situazioni di maxiemergenza.L’USGE costituisce il nucleo della com-ponente sanitaria della Colonna Mobi-le Regionale che, con il coordinamento della Direzione Generale Protezione Civile, rappresenta la struttura di inter-vento rapido che Regione Lombardia mette a diposizione per attività di soc-corso in ambito nazionale e internazio-nale.Accanto all’USGE è stata attivata, con la collaborazione dell’Agenzia Regiona-le Emergenza Urgenza, anche la strut-tura di primo livello, costituita da una postazione sanitaria singola in grado di stabilizzare in una prima fase i pazien-ti e successivamente di avviarli negli ospedali o all’USGE.L’Unità Speciale Grandi Emergenze, interamente finanziata dalla Direzione

Generale Sanità, è stata affidata, sia per l’acquisizione che per la gestione, all’Azienda Ospedaliera Niguarda Ca’ Granda di Milano che ne cura manu-tenzione e organizzazione logistica e sanitaria, con la supervisione della Re-gione.All’interno delle strutture di pronto in-tervento hanno prestato la loro opera medici e infermieri, coordinati dalla Direzione Generale Sanità, dipendenti del Servizio Sanitario Regionale presso molte aziende del territorio lombardo.La struttura dell’USGE è quella tipica di un ospedale da campo con la pos-sibilità di ulteriori funzionalità quali-quantitative che rendono la struttura paragonabile a un presidio sanitario territoriale con caratteristiche di Pronto Soccorso e Terapia Intensiva.Strutturalmente l’Unità è composta da una serie di tende con impiego sanita-rio e logistico, dall’annesso sistema im-piantistico e di supporto e dal materiale sanitario (farmaci, presidi e strumenti).Le caratteristiche salienti dell’USGE

riguardano la pos-sibilità di ricoverare contemporaneamente 30 pazienti, suddivisi in 14 codici verdi, 10 codici gialli e 6 codici rossi.Le procedure dia-gnostiche utilizzabili comprendono l’elet-trocardiogramma a 12 derivazioni, con possibilità di tra-smissione a distanza del tracciato per una eventuale consulenza

cardiologica, l’esecuzione delle indagi-ni ecografiche E-FAST, o più accurate, con operatori esperti, l’esecuzione “on site” delle indagini di laboratorio stan-dard dell’urgenza, il monitoraggio stan-dard del paziente molto grave. Durante le varie fasi dei soccorsi sono stati trattati oltre mille pazienti con pa-tologie talvolta estremamente critiche (infarto, ictus, crisi asfittiche, shock) o con necessità di tipo socio-assisten-ziale; in particolare è stata dedicata, da parte del personale dell’USGE, una specifica attenzione alla gestione delle fasi iniziali delle situazioni conseguenti a stress post traumatico (disturbi acuti da ansia) nei bambini e negli anziani. Il successivo intervento delle équipe composte da psicologi ha consentito di attivare rapidamente le misure ne-cessarie per il trattamento di questa patologia.

Giancarlo Fontana

EMERGENZA

Regione lombaRDia Si mobilita peR l’abRuzzo

6

Page 7: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

Camminare insieme, non più solo come semplice passatempo, ma con l’obietti-vo preciso di prevenire alcune malattie importanti, promuovere l’attività fisica e migliorare la salute in generale. Il tutto sotto la guida di un istruttore qualificato e in compagnia di tante altre persone con le stesse esigenze e caratteristiche, con la possibilità di praticare con costanza e regolarità.Questo quanto ci si propone di fare con il progetto “Gruppi di cammino” rea-lizzato dall’Azienda Sanitaria Locale di Mantova e organizzato in collaborazio-ne con altre realtà del territorio, quali Comuni, Associazioni di Volontariato, Sindacati Anziani, Associazioni Sporti-ve e Podistiche, Piani di

Zona e sostenuto anche dal Dipartimen-to di Medicina dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma.“La proposta - ha spiegato Gabriele Gian-nella, responsabile dell’Area Prevenzione Ambienti di Vita e curatore del progetto - parte dal presupposto che cammina-re regolarmente contribuisce in misura importante a prevenire patologie quali le malattie cardio-vascolari, il diabete, l’ipertensione, le fratture per cadute o per incidenti domestici”.L’iniziativa, infatti, è particolarmente in-d i c a t a per gli anziani ma è aperta in realtà a tutti co-l o r o che siano in grado

di camminare, che amino stare in

c o m p a -gnia e

trascorrere il tempo libero all’aria aperta.“Il cammino - ha detto ancora il respon-sabile, Giannella - è una pratica a dispo-sizione di tutti, non richiede particolari abilità, né l’utilizzo di un equipaggia-mento specifico, a parte scarpe e abiti comodi. Tutte le zone del proprio paese di residenza sono indicate, in particolare quelle dotate di verde pubblico. Ognuno, inoltre, può regolare lo sforzo e il tragitto sulla base delle proprie possibilità. È in-dubbio che l’attività fisica, se svolta con regolarità, permette a tutti di verificare costantemente il progressivo migliora-mento delle proprie capacità e quindi di progredire progressivamente e rapida-mente con poco allenamento”.

I Gruppi sono stati attivati in diversi comuni della provincia. Cinque nu-

clei sono già stati formati e hanno già preso il via a Manto-va città, tre sono a Curtatone e

uno ad Ostiglia ed Acquanegra, altri ancora sono in partenza a Suz-

zara, Poggio Rusco e Quistello. In via di preparazione, invece, sono i Gruppi di Roncoferraro,

Volta Mantovana, Castiglione delle Stiviere, Asola, Castel Goffredo, Bozzolo, Viadana e Villa Poma. “In totale - ha concluso Giannella - entro la primavera il progetto do-vrebbe coinvolgere dalle 700 alle 800 persone, per lo più anziani”.

Camminare sulle strade della salute

p.7

Page 8: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

È nell’ottica dell’ottimizzazione e del buon utilizzo delle risorse e degli spazi di-sponibili che in questi giorni la struttura di via Trento di proprietà dell’Azienda Sa-nitaria Locale di Mantova è stata allestita per accogliere le aule dell’Ufficio Forma-zione in cui, da ora in avanti, si svolgeran-no i corsi destinati ai dipendenti dell’ASL e delle aziende convenzionate.“In attesa della nuova sede prevista pres-so l’ex Teatro di Dosso del Corso - ha spiegato la Direzione Generale dell’ASL

di Mantova - abbiamo pensato di utiliz-zare le stanze ora libere di quella che era l’ex sede degli uffici della direzione, così da evitare un inutile spreco e avvicinare alla città l’attività di formazione”.Al terzo piano della palazzina, sono sta-te predisposte una sala riunioni della capienza di circa 40 persone, tre aule in grado di accoglierne un’altra trentina cia-scuna, tre stanze più piccole destinate allo svolgimento dei lavori di gruppo e alcune altre aule, sfruttabili per le riunio-ni più ristrette, adatte all’attività di circa 10-15 persone.

Al secondo piano, nell’area in cui si trova-vano gli ex laboratori, ci sarà da ora in poi l’archivio contenente anche tutta la docu-mentazione e le certificazioni relative alle scuole di formazione di base attive tra il 1981 e il 2002, oltre alla documentazione riguardante le procedure di accredita-mento delle aziende pubbliche e private. Nell’ampia sala al piano terra, infine, un tempo adibita ad accogliere il protocollo, troverà, invece, spazio la biblioteca o, in alternativa, l’aula informatica.

“Mentre si attende la definizione - è stato aggiunto - degli ultimi particolari e alle-stimenti, i corsi sono già partiti e tante sono già le richieste da parte delle diver-se strutture e dei Dipartimenti, oltre che da aziende esterne”.Tra gli argomenti di maggiore interesse, sia in termini di ricaduta sugli utenti che per la possibilità per i dipendenti di mi-gliorare la propria professionalità, dopo le importanti novità in fatto di profilassi vaccinale per le donne e il punto sulla situazione dei programmi di diagnosi precoce dei tumori, grande rilevanza ri-

veste il percorso formativo che intende approfondire argomenti di carattere preventivo nelle diverse epoche della vita, quali la contraccezione, compresa quella d’urgenza, le gravidanze attempa-te e i principali rischi di salute correlati al climaterio, quali le patologie cardioce-rebrovascolari e l’osteoporosi, così come anche i sani stili di vita al femminile e la prevenzione degli incidenti domestici. L’ASL di Mantova sta anche organizzando un percorso formativo legato allo scre-ening del linguaggio ai bambini in età precoce. L’obiettivo è quello di coinvol-gere operatori dell’ASL, Pediatri di libera scelta e personale della Neuropsichiatria infantile di Mantova per costruire, in col-laborazione con il Servizio di medicina preventiva nelle comunità, una rete, un linguaggio comune che possa migliorare la collaborazione tra chi dovrà offrire que-sto nuovo servizio alle famiglie mantova-ne, prendendo in considerazione tutti gli aspetti dello sviluppo del bambino nella prima infanzia. Non è trascurato neppure l’aspetto rela-tivo alle cure da prestare agli immigrati stranieri la cui gestione spesso comporta problematiche che richiedono una cono-scenza specifica della normativa in mate-ria, complessa e in continua evoluzione. Da qui la necessità di organizzare per-corsi di formazione finalizzati a garantire un adeguato supporto e uno strumento fondamentale di lavoro per gli operatori coinvolti, al fine di metterli in condizioni di fornire risposte e garantire l’attività nel migliore dei modi.

le aule dell’uffiCio formazione si trasferisCono in via trento

Da oggi i corsi per DipenDenti asL e azienDe convenzionate si svoLgeranno in città

p.8

L’aula principale della nuova sede dell’Ufficio Formazione di via trento

Page 9: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

p.9

L’Azienda Sanitaria Locale di Man-tova, in adesione all’adozione di regolamenti dello stesso tipo avviata dalla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, ha adottato sin dal 2006 il Codi-ce Etico Comportamentale, con l’intento di trasferire anche nella sanità pubblica il criterio di “re-sponsabilizzazione” introdotto per le aziende private. In virtù di tale principio, infatti, ciascuna perso-na giuridica è tenuta a rispondere, ovvero può essere sanzionata nel caso in cui chi la dirige, amministra o rappresenta, commetta illeciti a vantaggio o nell’interesse proprio o dell’azienda. Il rispetto del documento, che raccoglie e formalizza i principi cui deve ispirarsi l’attività di colo-ro che, a qualsiasi titolo, operano per conto dell’ASL nei rapporti con l’utenza (i terzi in genere, i fornito-ri, gli altri dipendenti e i collaboratori), è sotto il controllo di un Comitato di Valu-tazione, un organismo nominato dal Di-rettore Generale e dotato di autonomia e indipendenza rispetto all’organo di ge-stione dell’azienda.“Quelli contenuti nel Codice - ha spiegato il direttore del Dipartimento PAC dell’ASL di Mantova e membro del Comitato, Ren-zo Boscaini - non sono altro che i principi fondamentali dell’agire della Pubblica Amministrazione già custoditi nella Co-stituzione o di derivazione comunitaria e che si traducono, molto semplicemente,

in un principio di onestà e correttezza, di imparzialità e pari opportunità e di tra-sparenza. Inoltre è previsto il rispetto per l’ambiente e l’adeguatezza e la comple-tezza dell’informazione”.Il gruppo di valutazione, oltre a formulare proposte per la Direzione Strategica per gli eventuali aggiornamenti e adegua-menti del modello organizzativo adottato, ha anche il compito di agire per verificare l’effettiva applicazione del sistema di au-todisciplina aziendale, di promuovere at-tività di informazione e sensibilizzazione sui contenuti del Codice, di attivare pre-sidi volti ad evitare atti illeciti e dirime-

re conflitti circa l’interpretazione delle norme in esso contenute.Nell’anno 2008 il Comitato di Valu-tazione sotto il coordinamento del compianto Presidente dell’Ordine dei Medici, dott. Luciano Monesi, si è tra l’altro occupato del Servizio di Medicina Legale, relativamen-te al processo di riconoscimento dell’invalidità civile; del Distretto Socio Sanitario con riferimento all’iscrizione al Servizio Sanita-rio Nazionale e alle operazioni di scelta e revoca del Medico di Me-dicina Generale e del Pediatra di Libera Scelta. Il Comitato ha inol-tre effettuato controlli e verifiche sul Servizio Approvvigionamenti ed Economia delle Risorse.Il testo del documento è diponibi-le sul sito ufficiale dell’ASL (www.aslmn.it) o si può chiederne copia alla Segreteria del Comitato di Va-lutazione dell’ASL di Mantova, via

dei Toscani, 1 Mantova (tel. 0376/334537 telefax 0376/334224). Eventuali segna-lazioni possono esser fatte pervenire al Comitato, presso la relativa segreteria o all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Si raccomanda di evitare le segnalazioni anonime che, nel rispetto del regolamen-to che disciplina l’attività del Comitato, non possono essere tenute in considera-zione. Il Comitato garantisce, peraltro, la massi-ma riservatezza sulle informazioni ricevu-te e su chi ne ha fatto segnalazione.

uffiCialmente attivo il CodiCe etiCo Comportamentale

Page 10: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

Fornire uno strumento utile e pratico per la prevenzione del colpo di caldo in ambito agricolo, la più grave delle pa-tologie da calore che, in alcuni casi, se non affrontata in maniera corretta, può portare ad un’evoluzione talvolta an-che mortale. Questo l’obiettivo dell’ini-ziativa promossa dall’Azienda Sanitaria Locale di Mantova che, nei giorni scor-si, ha presentato due opuscoli desti-nati rispettivamente ai datori di lavoro del settore agricolo e ai lavoratori che operano sul territorio.“L’esposizione a temperature e umidi-tà elevate rappresenta sicuramente un rischio per la salute e la sicurezza di tutti coloro che operano all’aperto, in particolare in agricoltura, - ha spiega-to Katia Dalle Molle, medico del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambien-ti di lavoro che ha curato il progetto nell’ambito del Dipartimento Preven-zione Medica - tant’è che nel 2008, in provincia di Mantova, si sono verificati alcuni gravi casi di patologia da calore sul lavoro”.Le pubblicazioni, che sono state rea-lizzate in partnership con il Comitato paritetico provinciale sicurezza e salu-te nei luoghi di lavoro agricolo - e che si occuperà anche della distribuzione - sono stati finanziati grazie a contributi dedicati da Regione Lombardia e desti-nati a progetti che rientrano nell’ambi-

to del Piano vigilanza e controllo. “Abbiamo voluto differenziare le due pubblicazioni sulla base dei destinata-ri - ha continua-to la dottoressa Dalle Molle - così da poter effet-tuare un’azione ancor più mirata ed efficace sulla base di quanto ci proponiamo di ottenere”.L’opuscolo de-stinato ai la-voratori, che si presenta con un’impostazione accattivante e di facile fruizione, infatti, riporta il testo tradotto in inglese, francese e arabo con al-cune indicazioni molto pratiche su come difen-dersi dal caldo eccessivo, men-tre quello rivolto ai datori di lavo-ro punta anche ad informare sulla norma-

tiva e sulle misure di prevenzione da adottare rispetto a ciascun fattore di rischio.

arriva l’estate: l’asl di mantova spiega ai lavoratori agriColi Come difendersi

in DUe opUscoLi Le sempLici azioni UtiLi per evitare i Danni Da caLore sUL Lavoro

p.10

A cura di: anna ghizzoni (Urp-ca ) - marzia sandri (Us)via Dei toscani 1, 46100 - mantova, tel. 0376.334273

Tiratura per l’ASL: 5.000 Contatti: [email protected] - www.aslmn.it

La copertina dell’opuscolo che riporta i consigli per difendersi dal caldo realizzato dall’asL di mantova e destinato ai lavoratori agricoli

Page 11: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

11

pREVENZIONE

False credenze e facili allarmismi; ma so-prattutto la necessità di una prevenzione efficace e di precauzioni e comportamenti adeguati: per questo Regione Lombardia ha pubblicato l’opuscolo “malattie in-fettive e comunità infantili”, un vero e proprio prontuario che fornisce informa-zioni utili e scientificamente precise sulle fondamentali misure di prevenzione e di igiene in generale, dal lavaggio delle mani alla preparazione e somministrazione de-gli alimenti, dalla sanificazione degli am-bienti alle misure di controllo. L’opuscolo contiene diciannove schede, ognuna de-dicata alle malattie infettive più diffuse, elencate in ordine alfabetico: si parte dalle congiuntiviti e si arriva alla varicella, pas-sando dalle epatiti virali A ed E alla mo-nonucleosi, dal morbillo alla scarlattina. “È esperienza comune - introduce Luigi Macchi, responsabile della Prevenzione in Lombardia - che, quando casi singoli o focolai di epidemia coinvolgono la scuola o le comunità infantili in genere, subentri-no paure e preoccupazioni. Gli interventi di prevenzione, che l’ASL mette in campo attraverso gli operatori del Dipartimen-to di Prevenzione Medico e dei Distretti, sono a volte ritenuti insufficienti, perché è ancora diffusa l’erronea convinzione che tutti i mezzi possibili, dall’isolamento dei malati alla disinfezione di case e scuole, siano sempre assolutamente necessari”. Miti popolari che poco hanno a che fare con le verità scientifiche: “I dati statistici e le ricerche epidemiologiche - approfondi-sce Macchi - hanno rivelato molti ‘segreti’ della trasmissione di malattie infettive. È ormai noto che la maggior parte delle patologie si diffondono già dal periodo di incubazione (quando cioè non vi sono

ancora sintomi chiari della malattia), che in molti casi il contagio può essere evitato adottando semplici precauzioni e misure di igiene, purché applicate costantemente anche in assenza di persone malate. E an-cora sappiamo che tutti i virus e molti bat-teri sopravvivono, fuori dal malato, per po-chissimo tempo e, dunque, la disinfezione degli ambienti si rivela inutile se non dan-nosa (per la selezione di ceppi resistenti)”.Proprio per mettere a disposizione del maggior numero di persone le nuove co-noscenze scientifiche, la Regione non solo le ha tradotte in indicazioni operative per gli addetti ai lavori, ma le ha riportate in questo opuscolo, diffuso nelle ASL, nelle scuole infantili ed elementari. L’iniziativa ha avuto un enorme successo tant’è che si è dovuto provvede-re a una ristampa di 60.000 co-pie che saranno in distribuzio-ne da fine giugno. Nello stesso periodo l’opuscolo sarà inoltre disponibile sul sito www.sanita.regione.lombardia.it. “Occorre cambiare la mentali-tà - prosegue Macchi - pensare cioè alla prevenzione delle ma-lattie infettive, incentivando gli interventi disponibili prima che si verifichi una malattia infet-tiva e non solo quelli posti in atto quando la malattia si è già manifestata, finalizzati esclu-sivamente al controllo della sua diffusione”. Se il mezzo di prevenzione primo e più effi-cace è costituito dalle vaccina-zioni, “altrettanto importante è l’adozione di misure igieniche di routine che, divenute parte

del comportamento abituale, ci evitano di essere raggiunti dai microbi”. Il primo passo da compiere in questa direzione ha un nome ben preciso: informazione. “La collaborazione tra gli operatori della prevenzione e le diverse componenti che operano nelle comunità infantili e scola-stiche (insegnanti, educatori, genitori e alunni) - conclude Macchi - nasce anche dalla condivisione delle conoscenze che sottendono le indicazioni operative per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive. Da qui queste ‘schede’, perché le azioni di prevenzione non possono essere bagaglio solo degli addetti ai lavori”.

malattie infettive: tutte le miSuRe Di pRevenzione

in un Solo opuSColo

Page 12: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

12

ASSISTENZA

“In latino il pallium era il mantel-lo che protegge il debole: questa è l’etimologia di palliativo”. Spiegare bene i concetti vuol significare an-che dare il giusto peso alle parole che li definiscono, e così fa Furio Zucco, già presidente della Società Italiana Cure Palliative e oggi diret-tore del Dipartimento di Anestesia, Rianimazione, Terapia del dolore e Cure Palliative presso l’Azienda Ospedaliera “Salvini” di Garbagnate Milanese. “Per Cure Palliative – con-tinua – si intende l’insieme di cure attive caratterizzate da interventi sanitari, innanzitutto controllo del dolore e dei sintomi, socio-sanitari, psicologici, di volontariato che ri-spondono a tre caratteristiche fon-damentali: la continuità di inter-vento, la presenza di un’équipe di operatori preparati, la gratuità delle

cure”. In questo ambito così delicato il Sistema Sanitario Regionale ha in-trapreso un’importante iniziativa: verrà esteso a tutto il territorio lom-bardo il percorso di ospedalizzazio-ne domiciliare delle cure palliative oncologiche. Un ampliamento sostanziale dell’of-ferta di cure, fino ad oggi assicurata in hospice o nelle strutture ospe-daliere di cure palliative, che viene incontro con ancora maggior atten-zione e adeguatezza alle necessità familiari e psicologiche del paziente oncologico. Zucco sa bene che spie-gare i concetti vuol anche dire fare riferimenti precisi e inquadrare il tema in un contesto specifico; così, prima di dettagliare l’iniziativa, fa un richiamo importante: “Il Consi-glio d’Europa afferma che le cure

palliative rappresentano la rispo-sta migliore per i malati terminali e per le loro famiglie; l’Organizzazio-ne Mondiale della Sanità ribadisce il concetto sottolineando come le cure palliative garantiscono la mi-glior qualità di vita alle persone in-guaribili. Dal 2001 in Italia sono un Livello Essenziale di Assistenza che deve essere garantito gratuitamente a tutta la popolazione italiana”. Si passa poi al contesto lombardo: “La nostra è la regione italiana più avanzata nella realizzazione della rete per le cure palliative. Non è uno slogan propagandistico, ma la sem-plice realtà dei fatti, come dimo-strano alcuni dati: 28 sono le unità di Cure palliative (uCp) funzionan-ti; 46 le strutture lombarde, tra uCp e hospice, dedicate ai malati terminali: i 623 posti letto lombar-di attivi ogni giorno costituiscono la maggiore dotazione regionale italiana. In ognuna delle 15 ASL è operativo almeno un servizio di cure palliative al domicilio del paziente; 23 sono le organizzazioni non pro-fit attive nelle cure palliative”. Nu-meri importanti, ma purtroppo cor-relati al reale bisogno che emerge dal quadro regionale: “In Lombardia sono più di 30.000 le persone che ogni anno, a causa di una malat-tia inguaribile, giungono alla fase finale della propria esistenza. Per questo la Regione sta investendo ogni anno di più in quest’area in-novativa: programmi di formazione del personale, informazione della popolazione e potenziamento del-la rete domiciliare sono le direttri-ci fondamentali che dimostrano la

CuRe palliative:eSteSa a tutta la lombaRDia

l’oSpeDalizzazione DomiCiliaRe

Page 13: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

13

continua attenzione ai bisogni dei malati e delle loro famiglie”. A entrare nello specifico del percor-so di ospedalizzazione domiciliare delle cure palliative oncologiche è Caterina Tridico, responsabile della Programmazione e Sviluppo Piani della Sanità lombarda: “Il servizio è rivolto a malati oncologici non più suscettibili di terapie antitumorali specifiche, ma che necessitano di trattamenti palliativi per il mante-nimento della migliore qualità di vita possibile e con un grado di au-tonomia che non permette l’acces-so ai servizi ambulatoriali e con un ambiente domiciliare/familiare ade-guato al servizio”. Regione Lombar-dia ha definito alcuni standard di riferimento: “Il servizio deve essere attivato entro 72 ore dalla domanda – dettaglia la Tridico - e ogni setti-mana va definito un piano di assi-stenza modulato sulla base dei bi-sogni rilevati; il servizio è attivo 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, con reperibilità telefonica nottur-na; vengono dispensati e prescrit-ti direttamente i farmaci ed even-tualmente dispensati direttamente particolari ausili e presidi. Inoltre possono essere eseguiti a domi-cilio prestazioni come ad esempio prelievi, paracentesi, trasfusioni”. Accanto a ciò, è previsto l’accesso ad eventuali consulenze specialisti-che ospedaliere ed il ricorso diret-to a servizi diagnostici ospedalieri come analisi e imaging. “Tutto ciò viene assicurato dalla presenza di un’équipe multidisciplinare (medi-co, infermiere, psicologo, assistente sociale, ecc.) che integra le diverse

competenze per dare una risposta più possibile adeguata ai bisogni del paziente e della famiglia – con-clude Tridico – ricordando l’insosti-tuibilità delle associazioni di volon-tariato, che da sempre sostengono queste attività”. In questo quadro generale, “partico-lare è la situazione dei bambini a cui va garantita, soprattutto nelle ultime fasi dell’esistenza, un’assistenza che merita il massimo delle attenzioni, fornendo tutti i conforti per affronta-re con la minore drammaticità possi-bile l’addio alla vita terrena”. “Regione Lombardia sta avviando un percorso di definizione delle cure palliative per il paziente in età pe-diatrica” spiega Franco Locatelli, Diret-tore dell’Oncoematologia pediatrica dell’Istituto S. Matteo di Pavia. “L’assistenza al domicilio del pa-ziente permetterà a bambini e ado-lescenti di vivere la malattia nei

luoghi e nelle situazioni per loro di maggior conforto, anche e soprat-tutto affettivo, quali la casa dove hanno trascorso la maggior parte del loro tempo, ferma restando la possibilità di ricovero in letti de-dicati che verranno individuati in Centri di riferimento altamente qua-lificati. Considerata l’importanza di un tale servizio – conclude Locatel-li – sarà fondamentale stabilire una stretta rete di collegamento tra gli operatori dei centri pediatrici di ri-ferimento per queste cure e le figu-re sanitarie territoriali (il pediatra/medico di famiglia, l’infermiere, l’assistente sociale, ecc). Per que-sto sono importanti la formazione degli operatori e l’informazione alle comunità più allargate, cui spetta il compito di accompagnare e soste-nere il bambino e la sua famiglia nel drammatico momento di una malattia terminale”.

Page 14: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

Arriva l’estate. Forse non sarà tor-rida come profetizzano i teorici dell’effetto serra, forse, come quel-la scorsa, sarà abbastanza mite, ma certo non mancheranno giornate di caldo intenso, di temperature ele-vate, soprattutto in città di afa e di canicola. E con esse anche i problemi che possono colpire soprattutto gli an-ziani, che per la loro condizione fisica risultano più esposti ai di-sturbi provocati dalle temperature eccessive. Ma tutti possono affrontare me-glio questa stagione adottando sti-li di vita adeguati e sapendo come comportarsi nell’eventualità che si

manifestino disturbi come colpi di sole o collassi da calore. Prevenire ed eventualmente affron-tare questi problemi: sono gli obiet-tivi dell’opuscolo “Solo il bello del caldo” che uscirà in giugno e verrà distribuito da Regione Lombardia presso le ASL e le strutture sani-tarie, i Comuni e gli sportelli Spa-zioRegione. In esso sono illustrati i disturbi legati alle condizioni cli-matiche e il dettaglio dei sintomi e dei comportamenti da tenere e da evitare; vengono poi elencate le “10 regole d’oro per affrontare il caldo estivo” e proposti alcuni “Consigli per il menu estivo”.

LE CONDIZIONI CLIMATIChE

Vengono innanzitutto indicate alcu-ne situazioni che, se riscontrate, pos-sono risultare indicative di un even-tuale pericolo per eccesso di caldo: temperatura esterna superiore ai 32-35 gradi; alta umidità che impedisce la regolare sudorazione; temperatura di casa superiore a quella esterna (si verifica soprattutto in edifici in cui i locali risultano poco ventilati, i tetti e i solai non sono ben isolati).

DISTURBI LEGATI ALLE CONDIZIONI AMBIENTALI ESTIVE

edemi da calore

Legati alle alte temperature, provo-cano senso di pesantezza e gonfiore agli arti inferiori anche se non ci si espone direttamente ai raggi solari.Nel caso vengano riscontrati questi sintomi, bisogna togliersi vestiti e calzature troppo strette; sdraiarsi e tenere le gambe sollevate, più alte rispetto alla testa, e dormire con un cuscino sotto i piedi; se in viaggio fare soste frequenti e passeggiare; se al mare camminare a lungo nell’ac-qua. Bisogna evitare di bere alcolici.

Colpo di sole

Provocato dall’esposizione diretta e prolungata ai raggi solari, provoca rossore in viso, malessere genera-le improvviso, mal di testa, nausea, sensazione di vertigine, possibile fa-stidio alla luce, febbre e anche per-dita di coscienza. In caso di colpo di sole bisogna chie-

14

pREVENZIONE

Solo il bello Del CalDo

Page 15: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

15

dere assistenza medica, e nell’attesa distendere la persona sollevandole le gambe, fare impacchi di acqua fre-sca, dare da bere acqua fresca con sali minerali, coprire gli occhi. Bisogna evitare di provocare raffreddamenti troppo rapidi e, se c’è perdita di co-scienza, di somministrare bevande.

Colpo di calore

Si verifica se la temperatura supera i 25 gradi, con ridotta ventilazione e umidità oltre il 60-70%. Provoca vol-to arrossato o pallido, pelle secca e calda, febbre, tachicardia e tachip-nea (aumento della respirazione), pupille dilatate e anche perdita di coscienza. Bisogna chiedere l’assistenza medi-ca, e nell’attesa far sdraiare la perso-

na con le gambe sollevate (se palli-da) o metterla in posizione semise-duta (se rossa in viso), liberarla dagli indumenti, raffreddarla oltre che con acqua fresca anche con borse del ghiaccio messe sotto le ascelle, ai polsi, all’inguine, alle caviglie, ai lati del collo. Idratare con acqua e sali. Le stesse condizioni climatiche pos-sono provocare anche i crampi mu-scolari da calore, accompagnati da sudorazione abbondante e spasmi muscolari, e l’esaurimento o collas-so da calore, con tachipnea, pres-sione bassa, cute fredda, pallida e umida, nausea e cefalea. In questo caso va richiesta l’assistenza medi-ca, portando la persona in un luogo fresco, liberandola dagli indumenti e somministrandole acqua fresca e sali minerali.

10 REGOLE D’ORO pER AFFRONTARE IL CALDO ESTIVO

1. Ricordati di bere.

2. Evita di uscire e di svolgere attività fisi-ca nelle ore più calde del giorno (dalle 11.00 alle 17.00).

3. Apri le finestre dell’abitazione al matti-no e abbassa le tapparelle o socchiudi le imposte.

4. Rinfresca l’ambiente in cui soggiorni.

5. Ricordati di coprirti quando passi da un ambiente molto caldo a uno con aria con-dizionata.

6. Quando esci, proteggiti con cappellino e occhiali scuri; in auto, accendi il cli-matizzatore e in ogni caso usa le tendi-ne parasole.

7. Indossa indumenti chiari, non aderen-ti, di fibre naturali, come lino e cotone; evita le fibre sintetiche.

8. Bagnati con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, per abbassare la tem-peratura corporea.

9. Consulta il medico se soffri di pressio-ne alta e non interrompere o sostituire di tua iniziativa la terapia.

10. Non assumere regolarmente integra-tori salini senza consultare il tuo medi-co curante.

CONSIGLI pER IL MENU ESTIVO

Ok acqua, tè, pesce,

frutta, verdura e gelati;

Con attenzione pasta e riso, caffè, succhi di frutta

e bevande gasate;

Evitare alcolici, fritti, insaccati,

cibi piccanti e bevande fredde o ghiacciate.

Page 16: rile/Giugno 2009 , n. 7, nno - MAIA / Mantova Intranet ATS ... · ta la lombardia l’ospedalizzazione domiciliare PrEVEnZionE solo il bello del caldo ... con la delibera VIII/9173,

Farti riconoscere in modo sicuro? Facile.

Numero Verde 800.030.606 www.crs.lombardia.it

Con la Carta Regionale dei Servizi sarai identificabile on line in modo sicuro e potrai accedere a molti servizi della pubblica amministrazione e della sanità,nel pieno rispetto della tua privacy.

richiedi il codice piN presso la tua ASL.

CARTA REGIONALE DEI SERVIZI. impAriAmo A USArLA.