RIFACIMENTO LOCALE CALDAIA RIFACIMENTO …

SCUOLA “E.MARENGHI” – Via Circonvallazione n.23 ‐ Gropparello

Relazione tecnica – ARCHITETTONICO

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Ing. ABBATI Alessandro 1 di 15

RELAZIONE TECNICA

‐ ARCHITETTONICO –



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INDICE

1. PROGETTO ARCHITETTONICO

2. EFFICIENTAMENTO ENERGETIVO

2.1 ISOLAMENTO ESTRADOSSO SOTTOTETTI

2.2 INSTALLAZIONE DI UN NUOVO GENERATORE DI CALORE A CONDENSAZIONE

2.3 SISTEMA DI REGOLAZIONE TERMICA AD ONDE RADIO

2.4 SOSTITUZIONE SERRAMENTI

3. SOSTITUZIONE FINITURE

4. RIFACIMENTO LOCALE CALDAIA

5. RIFACIMENTO PAVIMENTAZIONE ESTERNA E REGIMAZIONE

ACQUE METEORICHE



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1. IL PROGETTO ARCHITETTONICO

L’edificio si presenta con forma pressoché regolare ed appare costituito da due corpi di

fabbrica disposti ortogonalmente tra loro, l’uno collocato parallelamente alla strada e composto da

un piano seminterrato oltre a due piani fuori terra, l’altro ‐ ortogonale a quest’ultimo ‐ composto

da un piano interrato ed un solo piano fuori terra.

Al piano interrato trovano posto la palestra – con spogliatoi maschi / femmine, servizi igienici

maschi / femmine, locali deposito ‐ la mensa e i vari ambienti ad essa collegati – cucina, servizi

igienici, magazzini – la sala insegnanti ed alcune aule speciali – biblioteca e aula tecnica. In un locale

indipendente ma collegato all’edificio è collocata la centrale termica unica.

Il piano terra è diviso tra scuola dell’infanzia e scuola primarie mentre al primo piano sono

collocate le classi della scuola secondaria di I° grado.

L’aspetto architettonico non viene variato dall’intervento strutturale se non in minima parte.

Esso riguarda sostanzialmente:

‐ l’efficientamento energetico dell’edificio;

‐ la sostituzione di alcune finiture necessaria per alla mitigazione degli interventi strutturali in

progetto;

‐ il rifacimento del vano tecnico ove è collocata la centrale termica;

‐ rifacimento pavimentazioni esterne e regimazione delle acque meteoriche;

L’intervento si completa con la revisione degli impianti a fine di ripristinare la loro funzionalità

compromessa nella parte interagente con le lavorazioni.

2. EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

La costruzione risale agli anni ’70 e presenta caratteristiche strutturali e di finitura poco

attente al risparmio energetico. Il piano seminterrato è realizzato in setti portanti in cemento

armato a vista dal quale spicca una struttura in muratura portante (perimetri) e una pilastrata

centrale a dimezzare le luci dei solai. I muri esterni, privi di isolamento termico, sono costituiti da



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muratura in mattoni pieni a vista accoppiati con controparete in laterizio forato da cm 8

intonacato separati da una lama d’ara di 5/6 cm.

La copertura, a padiglione per entrambe le ali, è priva di coibentazione. Sulla falda rivolta

a sud del corpo di fabbrica più basso, dal 2009 è installato un impianto fotovoltaico che occupa

all’incirca 150 mq di falda con una potenza totale installata di 19,8 kW, per una energia totale

annua generata di circa 17.940 kWh.

Gli infissi, al momento della presa in consegna dell’immobile per il progetto, sono di

varie tipologie: serramenti a nastro con telaio metallico e vetro singolo, serramenti in

alluminio a taglio termico con vetrocamere di recente sostituzione e serramenti in legno con

vetro singolo.

L’impianto di riscaldamento è costituito da un’unica caldaia a gas metano da circa 324

kW, generatori d’aria calda pensili in palestra e radiatori tradizionali in ghisa in tutto il resto

del complesso scolastico; lo stesso risulta obsoleto ed inadeguato rispetto alle mutate

esigenze della scuola , sia in termini pratici che economici – orari di utilizzo differenti per i vari

gradi di istruzione scolastica oltre impossibilità di regolare la temperatura in base al tipo di

locale.

Oltre agli interventi di adeguamento sismico descritti nella Relazione Tecnica ‐

Strutturale, il Complesso Scolastico necessita di indispensabili interventi di efficientamento

energetico al fine di incrementare la prestazione energetica dell’edificio in termini di risparmio

di risorse sia naturali che economiche.

Il primo approccio è stato di analizzare il sito e di indagare a livello costitutivo,

costruttivo ed impiantistico lo stato attuale con particolare riferimento alle strutture

orizzontali e verticali, al tipo di infissi e al tipo di impianto di riscaldamento. Le problematiche

maggiori riguardano l’isolamento termico dell’edificio ‐ con la necessità di intervenire sulla

coibentazione della copertura e sui serramenti di tutti i piani per offrire un maggior comfort

climatico e un maggior risparmio energetico – e la gestione poco razionale dell’impianto di

riscaldamento esistente.



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TRASMITTANZA TERMICA ALLO STATO ATTUALE

Trasmittanza termica media delle strutture opache verticali 1,30W/m²K

Trasmittanza termica media delle strutture opache orizzontali

di copertura

1,70 W/m²K

Trasmittanza termica media delle chiusure trasparenti 6,00 W/m²K

FABBISOGNO ENERGIA PRIMARIA ANNO 45,41 kWh/m² anno

Dall’analisi dello stato attuale dell’edificio in oggetto si evince chiaramente che essi

presentano valori di trasmittanza termica delle chiusure orizzontali e verticali notevolmente

superiori ai “valori limite” (indicati dalla normativa vigente) che l’edificio dovrebbe, invece,

rispettare per essere considerato energeticamente efficiente.

In particolare, come più ampiamente trattato nella “Relazione di rispondenza alle prescrizioni

in materia di contenimento energetico” allegata al presente progetto, si nota di quanto i valori della

trasmittanza termica superino i limiti imposti dallo stesso decreto legge:

D.LGS. 26 gennaio 2010 – valori limite di riferimento

ZONA CLIMATICA E

PERIODO DI RISCALDAMENTO 15/10 – 15‐04

GRADI GIORNO 2911

S/V 0,29

LIMITE TRASMITTANZA TERMICA STRUTTURE OPACHE

Coperture 0,30 W/m²K

Pareti 0,34 W/m²K

Pavimenti 0,33 W/m²K

LIMITE TRASMITTANZA TERMICA STRUTTURE OPACHE

Chiusure trasparenti 2,20 W/m²K

Attualmente l’edificio scolastico è riscaldato da un’unica centrale termica a gas metano il cui



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rendimento si aggira intorno all’ 85%; l’impianto non è adeguatamente compartimentato in modo

da consentire l’utilizzo delle singole porzioni di edificio. Oltre a ciò, i locali sottotetto dei due corpi

di fabbrica dell’edificio scolastico non sono adeguatamente isolati, sia verso l’esterno che verso

l’interno, e concorrono ad incrementare il volume da riscaldare.

Il progetto prevede l’isolamento degli estradossi dei solai di sottotetto e la sostituzione della

centrale termica.

2.1 ISOLAMENTO ESTRADOSSO DEI SOTTOTETTI

L’applicazione di materiale isolante direttamente sul solaio sottotetto, riduce il volume

disperdente dell'edificio e permette di ridurre la superficie da isolare rispetto all’ipotesi di

coibentazione del sottotegola.

Va detto inoltre che la collocazione del materiale isolante sul solaio sottotetto consente anche

di valutare in maniera corretta la trasmittanza della struttura secondo quanto previsto dalla norma

UNI 6946 al contrario di quanto accadrebbe prevedendo l’isolamento sottotegola.

La presenza dell’intercapedine d’aria infatti, determinata dalla presenza del volume

sottotetto, innesca moti convettivi tali da non permettere l’applicazione delle usuali formule di

calcolo delle trasmittanze.

Come detto si propone di adottare un isolante caratterizzato da bassi valori di conducibilità



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e negli spessori adeguati a garantire un tangibile incremento delle prestazioni termiche della

struttura.

È fondamentale porre l’attenzione alle esigenze di comfort degli ambienti interni, utilizzando

le risorse climatiche e quindi il minimo d’energia esogena da fonti non rinnovabili e, quindi,

producendo un inquinamento atmosferico ridotto rispetto alla maggior parte degli edifici esistenti.

Ciò si ottiene permettendo il passaggio negli ambienti di aria proveniente dall’esterno tramite delle

aperture (adeguatamente schermate contro l’intrusione di animali insetti e pulviscolo di grandi

dimensioni) che permettono il naturale equilibrio della temperatura migliorando la salubrità dei

locali inutilizzati (prevenzione di muffe e altri agenti patogeni nocivi).

Tutto ciò è permesso dalla presenza dell’isolante direttamente sul solaio anziché in copertura

poiché trattiene il calore o l’eventuale climatizzazione negli appartamenti e non permette che la

differenza di temperatura dell’esterno provochi delle dispersioni.

2.2 INSTALLAZIONE DI UN NUOVO GENERATORE DI CALORE A

CONDENSAZIONE

Attualmente in centrale termica è presente un generatore di calore ad aria soffiata alimentato a

metano avente portata termica di 321 kW, l’apparecchio alimenta direttamente un collettore

principale da cui si diramano tre circuiti, tutti destinati al riscaldamento dell’edificio.



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La caldaia verrà sostituita da un generatore di calore del tipo a condensazione che dotato di

bruciatore modulante consentirà di ottimizzare il rendimento stagionale dell’impianto riducendo i

consumi.

Una moderna caldaia a condensazione ha infatti capacità di modulazione molto superiore a quella

offerta da un tradizionale bruciatore ad aria soffiata con il vantaggio di adeguarsi perfettamente al

variare del carico termico durante la stagione di riscaldamento e la possibilità, data la presenza della

regolazione climatica, di recuperare calore di condensazione soprattutto nelle stagioni intermedie

quando le temperature del fluido termovettore sono più basse.

In seguito ai sopralluoghi effettuati è stato possibile rilevare lo stato di fatto degli elementi

costituenti la centrale termica e delle strutture architettoniche che caratterizzano il fabbricato.

Il rilievo degli elementi edilizi si è reso necessario per stabilire l’effettiva potenza termica richiesta

per il riscaldamento dell’edificio.

Il calcolo è stato effettuato mediante apposito software dedicato e regolarmente certificato dal CTI

(Comitato Termotecnico Italiano).



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2.3 SISTEMA DI REGOLAZIONE TERMICA AD ONDE RADIO

Per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio scolastico si propone di implementare il

sistema di termoregolazione del complesso permettendo la gestione differenziata per zone delle

temperature e dei tempi di attivazione dell’impianto di riscaldamento. La termoregolazione infatti

è un sistema di regolazione automatico della temperatura degli ambienti il cui compito è quello di

fare in modo che l’impianto eroghi il calore strettamente necessario al raggiungimento delle

condizioni decise dall’utente, immettendolo nell’edificio dove serve, quando serve e quanto ne

serve.

La termoregolazione può essere:

di zona, laddove sia presente un termostato ambiente che controlli l’erogazione simultanea

del calore in più locali

per singolo ambiente, laddove siano presenti dispositivi di regolazione della temperatura

ambiente che agiscono su ciascun corpo scaldante

Considerando le caratteristiche architettoniche dell’edificio e il tipo di utilizzo degli ambienti,

si ritiene la gestione per zone termiche la più idonea per conseguire il miglior rapporto costi benefici.

In presenza di termoregolazione inoltre si hanno i seguenti vantaggi:

valorizzazione degli apporti gratuiti (fonte di calore diversa dall’impianto di riscaldamento)

valorizzazione degli interventi di coibentazione, anche parziali, dell’edificio

possibilità di gestione a fasce orarie e temperature differenziate per ogni zona termica

Per ottenere un sistema di termoregolazione con le caratteristiche poc’anzi descritte, in un

edificio esistente dotato di impianto di riscaldamento centralizzato a colonne montanti, è possibile

ricorrere ad un sistema elettronico di regolazione termica ad onde radio il quale consente di limitare

le opere murarie ed elettriche necessarie per l’installazione del sistema.

Il sistema ad onde radio in particolare si compone dei seguenti elementi:

centralina di regolazione termica multi‐zone

comando elettronico per valvola radiatore



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sensore di temperatura ambiente

La centralina di regolazione termica gestisce la temperatura dei vari ambienti mediante il

controllo degli attuatori elettronici installati sulle valvole dei singole corpi scaldanti.

La temperatura effettiva viene rilevata dai sensori posizionati ambienti e/o integrati nel

comando. In funzione dei parametri impostati di temperatura e dei cicli di comfort od attenuazione,

la centralina invia il segnale di apertura o chiusura modulante agli attuatori.

Tutto il processo di gestione avviene mediante trasmissione di onde radio.

L’alimentazione del sistema, ad esclusione delle centraline di regolazione di zona che sono

alimentate dalla rete elettrica, avviene per mezzo di batterie da 1,5V nel caso degli attuatori e da

celle fotovoltaiche nel caso dei sensori di temperatura ambiente.

Per rendere indipendente la gestione termica del locale palestra – utilizzata anche nel

pomeriggio da associazioni sportive per attività non legate alla didattica ‐ verrà installata una valvola

di intercettazione sulla tubazione di adduzione del fluido termovettore agli aerotermi presenti

nell’ambiente, la valvola sarà comandata da un termostato ambiente opportunamente collocato.



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2.4 SOSTITUZIONE SERRAMENTI

Le chiusure vetrate esterne esistenti verranno sostituite con infissi a taglio termico aderenti

alle normative cogenti in termini di prestazioni energetiche, acustiche e di sicurezza previste per gli

edifici scolastici. L’edificio in oggetto presenta diverse tipologie di chiusure trasparenti a cui

corrisponde un diverso valore di trasmittanza termica media (Uw) dell’infisso, dovuto al differente

rapporto tra area vetrata e area del telaio; in tutti i casi il valore finale di trasmittanza sarà inferiore

o uguale a 1,8 W/m²K.



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Contestualmente verranno sostituite anche le serrande avvolgibili con cassonetti in

multistrato finitura in laminato con sportello ispezionabile completi di tapparelle avvolgibili in

alluminio coibentato.

A valle degli interventi di miglioramento sismico, contestualmente al rimontaggio delle porte

interne, verranno sostituiti i vetri del sopraluce delle porte di accesso alle aule con un vetro

stratificato 33.1 di sicurezza. I vetri attualmente in opera infatti, sono vetri semplici senza alcuna

capacità di resistenza alle vibrazioni e/o alle sollecitazioni da eventuale sisma.

Per lo stesso motivo verranno tamponate tutte le finestre interne tra aule/corridoi.



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3. SOSTITITUZIONE FINITURE

A valle degli interventi di miglioramento sismico si procederà alla sostituzione di alcune

finiture. In particolare:

‐ Sostituiti pavimenti e rivestimenti nei principali locali del piano interrato (cucina, refettorio,

centro educativo, spogliatoi, ecc)

‐ Realizzazione fasce di pavimentazione in resina ove verranno realizzati i setti portanti ai piani

terra e primo

‐ Rifacimento intonaco ove necessario

‐ Nuove tinteggiature dei locali interessati dall’intervento

‐ Rivestimento in lamiera forata dei nuovi pilastri esterni al corpo palestra/materna

‐ Realizzazione contropareti in cartongesso ove necessario nascondere le strutture metalliche

di irrigidimento delle murature non portanti;

‐ Rimontaggio porte interne e sostituzione di quelle non più utilizzabili.

4. RIFACIMENTO LOCALE CALDAIA

Attualmente la centrale termica trova posto in un vano tecnico, esterno al fabbricato,

realizzato in epoca successiva rispetto all’edificio scolastico.

Questo vano presenta però alcune patologie di cedimento e di distacco rispetto al corpo

principale che ne suggeriscono il completo rifacimento, anche nell’ottica di mitigarlo

esteticamente con il resto del contesto.

Il progetto prevede quindi la demolizione completa della superfetazione e il rifacimento su

platea armata di un locale, in sagoma rispetto al fabbricato principale, di un nuovo locale in

muratura di blocchi in cls e copertura piana. Il locale sarà reso intonacato all’esterno e dotato

di porta dotata di griglie di aerazione



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5. RIFACIMENTO PAVIMENTAZIONE

ESTERNA E REGIMAZIONE ACQUE

METEORICHE

Come raccomandato dal Dott. Geol. Marco Sala

all’interno della “Relazione geologica”, si procederà

alla regimazione delle acque meteoriche a valle del

fabbricato.

Esistono infatti segnali premonitori di una situazione

“idrogeologica precaria”, conseguenza, nei periodi

fortemente piovosi, di un progressivo accumulo

nel primo sottosuolo di acque meteoriche che non

trovano una naturale e veloce via di smaltimento,

con particolare riferimento alla zona retrostante l’edificio scolastico. Occorrerà quindi

assicurare una efficace disciplina delle acque superficiali, di pertinenza dell’area edificata,

provvedendo alla loro raccolta e convogliamento verso recapiti autorizzati.

Per questo motivo si procederà al rifacimento della pavimentazione esterna del retro del

fabbricato nella porzione di spazio scoperto a servizio del refettorio/cucina.

Piacenza, 11/03/2019

Il Tecnico

Dott. Ing. Alessandro Abbati

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