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1 Ricordare e rappresentare la guerra e i conflitti in Europa: il caso della prima e della seconda guerra mondiale Percorso di ricerca e didattica interdisciplinare: storia; storia delle idee; letteratura; arti visive; studi culturali; discipline della comunicazione Sezione Didattica [A cura di ISERBO – Istituto per la Storia della Resisenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Bologna ‘Luciano Bergonzini’: Rossella Ropa; Brunella Dalla Casa; Antonella Bonvini] Premessa La memoria culturale in Europa L'insieme delle tracce del passato che un gruppo sociale trattiene, elabora e trasmette da una generazione alla successiva, in relazione ai materiali della propria storia e ai contenuti delle proprie tradizioni - quella che può essere definita come "memoria collettiva" - è fondamento e insieme espressione dell'identità del gruppo sociale stesso. In quanto fondamento dell'identità, la memoria collettiva ha il suo nucleo nelle rappresentazioni che riguardano le origini storiche del gruppo. In quanto espressione dell'identità, la memoria collettiva richiama e rafforza i valori e le norme legate in modo intrinseco al patrimonio culturale del gruppo. Come ha mostrato M. Halbwachs (La memoria collettiva, 1987), e non diversamente da quanto accade per la memoria in generale, quella collettiva rappresenta il passato interpretandolo: ogni gruppo seleziona e riorganizza incessantemente le immagini del passato, in relazione agli interessi e ai progetti che predominano nel presente. Nelle società moderne, dotate di particolare complessità, tali processi di selezione e riorganizzazione sono la posta in gioco di ricorrenti conflitti e compromessi tra le esigenze contrastanti dei diversi gruppi che le compongono. Seguendo le indicazioni di G. Namer (Mémoire et societé, 1987) è possibile distinguere, di conseguenza, la memoria collettiva dei singoli gruppi dalla memoria sociale, da intendersi come intersezione o prodotto delle dinamiche reciproche delle diverse memorie collettive presenti in una società, o come l'insieme delle tracce del passato virtualmente disponibili. Dal momento che la memoria collettiva è in ogni caso una selezione del passato, al suo studio può affiancarsi quello dei meccanismi di produzione dell'oblio, che si manifestano tanto nelle pratiche esplicite della censura quanto nelle forme più occulte di manipolazione operate nelle commemorazioni e nelle diverse selezioni del passato conservate e riprodotte istituzionalmente. (Sembra del resto che l'oblio collettivo possa manifestarsi in relazione a processi di mutamento sociale o al prodursi di "rotture" nella continuità della vita fra le generazioni: Y. H. Yerushalmi, Usi dell'oblio, 1990). Nella ricerca storiografica lo studio della memoria collettiva può esprimersi nella ricostruzione della storia di determinati ricordi collettivi; può declinarsi nell'analisi delle varie forme di commemorazione e di istituzionalizzazione della memoria (P. Nora, Les lieux de la mémoire, 1986), e, infine, divenire oggetto privilegiato delle riflessioni metodologiche nelle ricerche di storia orale, dove può combinarsi con l'uso sistematico delle "storie di vita" (L. Passerini, Storia e soggettività, 1988). Se lo studio della memoria collettiva è intesa come «ciò che resta del passato nel vissuto dei gruppi, e ciò che questi gruppi fanno del passato» (P. Nora, Mémoire collective, in J. Le Goff, La nouvelle Histoire, 1978) essa diventa cruciale nella formazione dei metodi e nell'elaborazione dei temi della "nuova storia".

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Ricordare e rappresentare la guerra e i conflitti in Europa:

il caso della prima e della seconda guerra mondiale

Percorso di ricerca e didattica interdisciplinare: storia; storia delle idee; letteratura; arti visive; studi culturali; discipline della comunicazione

Sezione Didattica [A cura di ISERBO – Istituto per la Storia della Resisenza e della Società Contemporanea nella Provincia di

Bologna ‘Luciano Bergonzini’: Rossella Ropa; Brunella Dalla Casa; Antonella Bonvini]

Premessa

La memoria culturale in Europa

L'insieme delle tracce del passato che un gruppo sociale trattiene, elabora e trasmette da una generazione alla successiva, in relazione ai materiali della propria storia e ai contenuti delle proprie tradizioni - quella che può essere definita come "memoria collettiva" - è fondamento e insieme espressione dell'identità del gruppo sociale stesso.

In quanto fondamento dell'identità, la memoria collettiva ha il suo nucleo nelle rappresentazioni che riguardano le origini storiche del gruppo. In quanto espressione dell'identità, la memoria collettiva richiama e rafforza i valori e le norme legate in modo intrinseco al patrimonio culturale del gruppo.

Come ha mostrato M. Halbwachs (La memoria collettiva, 1987), e non diversamente da quanto accade per la memoria in generale, quella collettiva rappresenta il passato interpretandolo: ogni gruppo seleziona e riorganizza incessantemente le immagini del passato, in relazione agli interessi e ai progetti che predominano nel presente. Nelle società moderne, dotate di particolare complessità, tali processi di selezione e riorganizzazione sono la posta in gioco di ricorrenti conflitti e compromessi tra le esigenze contrastanti dei diversi gruppi che le compongono.

Seguendo le indicazioni di G. Namer (Mémoire et societé, 1987) è possibile distinguere, di conseguenza, la memoria collettiva dei singoli gruppi dalla memoria sociale, da intendersi come intersezione o prodotto delle dinamiche reciproche delle diverse memorie collettive presenti in una società, o come l'insieme delle tracce del passato virtualmente disponibili.

Dal momento che la memoria collettiva è in ogni caso una selezione del passato, al suo studio può affiancarsi quello dei meccanismi di produzione dell'oblio, che si manifestano tanto nelle pratiche esplicite della censura quanto nelle forme più occulte di manipolazione operate nelle commemorazioni e nelle diverse selezioni del passato conservate e riprodotte istituzionalmente. (Sembra del resto che l'oblio collettivo possa manifestarsi in relazione a processi di mutamento sociale o al prodursi di "rotture" nella continuità della vita fra le generazioni: Y. H. Yerushalmi, Usi dell'oblio, 1990).

Nella ricerca storiografica lo studio della memoria collettiva può esprimersi nella ricostruzione della storia di determinati ricordi collettivi; può declinarsi nell'analisi delle varie forme di commemorazione e di istituzionalizzazione della memoria (P. Nora, Les lieux de la mémoire, 1986), e, infine, divenire oggetto privilegiato delle riflessioni metodologiche nelle ricerche di storia orale, dove può combinarsi con l'uso sistematico delle "storie di vita" (L. Passerini, Storia e soggettività, 1988).

Se lo studio della memoria collettiva è intesa come «ciò che resta del passato nel vissuto dei gruppi, e ciò che questi gruppi fanno del passato» (P. Nora, Mémoire collective, in J. Le Goff, La nouvelle Histoire, 1978) essa diventa cruciale nella formazione dei metodi e nell'elaborazione dei temi della "nuova storia".

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La storiografia, infatti, interagisce con le memorie individuali e collettive, sia nel senso che queste definiscono la rilevanza dei campi di indagine dello storico, come si è appena detto, sia nel senso che i risultati della ricerca storica retroagiscono sulla cultura di una società restituendo immagini del passato che possono essere incorporate nella conoscenza diffusa dei suoi membri (si pensi all'insegnamento della storia nelle istituzioni scolastiche)

È in questo senso che, nell'ambito del progetto su "La memoria culturale in Europa" si ritiene, dunque, indispensabile indagare le esperienze didattiche realizzate sul ricordo (orale e scritto) della I e della II guerra mondiale; avvenimenti questi considerati, in sede storiografica, centrali nella storia del Novecento: essi chiudono irrevocabilmente il secolo precedente e introducono, nel sangue e nelle distruzioni, il nuovo, mettendo in evidenza la natura epocale dei cambiamenti. Conflitti quindi che vengono interpretati come "acceleratori" dei processi storici in atto. Da qui discende l'importanza del tema scelto per l'indagine.

Si prenderanno ovviamente in considerazione specifici e particolari ambiti che da tale tema possono derivare: rappresentazioni e autorappresentazioni, dimenticanze e oblii, commemorazioni e istituzionalizzazione delle celebrazioni, monumentalizzazione di luoghi, ecc.

L'intento è quello di promuovere una mappatura di tutto il materiale prodotto dalle varie istituzioni scolastiche e, dove ciò è possibile, una eventuale riproduzione del materiale stesso (da tenere in conto l'utilizzo di molteplici mezzi di pubblicazione: dal ciclostilato all'ipertesto). La ricerca sarà condotta a livello nazionale e tenderà a interessarsi dei lavori didattici svolti almeno negli ultimi venti anni.

A tale scopo sarà necessario, in via preliminare, fare uno spoglio delle diverse riviste (quali, ad esempio, I viaggi di Erodoto, ecc.) che si occupano di dare visibilità a progetti formativi e, soprattutto, contattare le diverse sedi locali degli istituzioni culturali che, nel corso degli anni, hanno lavorano a stretto contatto con docenti e studenti per favorire la trasmissione della memoria di eventi anche particolari dei conflitti: Musei di Trento e Rovereto, Istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea, Associazione Nazionale Ex Deportati, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, Musei ebraici, Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, ecc.; oltre a interpellare le varie agenzie educative presenti sul territorio che si sono occupate di favorire l'elaborazione di proposte educative innovative sulla storia del Novecento come, ad esempio, il Laboratorio Nazionale di Didattica della Storia.

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Indagine sul campo

Dossier

PRESENTAZIONE Il dossier raccoglie i lavori didattici prodotti da scuole di ogni ordine e grado, segnalatici dagli Istituti storici della Resistenza e dell'età contemporanea, e le esperienze didattiche pubblicate nelle più importanti riviste storiografiche. Si tratta della produzione degli ultimi due decenni. Abbiamo scelto di presentare i materiali in ordine cronologico, piuttosto che nel più neutro ordine alfabetico, al fine di restituire lo stesso andamento della ricerca, l'emergere di temi e piste di lavoro nuove nel corso del tempo. CONTENUTI La seconda guerra mondiale raccoglie il numero più rilevante di ricerche condotte sull'intero territorio nazionale. Mentre, per quanto riguarda la prima guerra mondiale, le ricerche si concentrano prevalentemente in alcune aree geografiche (Trentino e Venezia Giulia). I materiali poi si dipartono occupandosi di tutti i maggiori temi che, nel corso degli anni, la ricerca storiografica ha individuato, segnalando così un crescente intreccio tra ricerca storiografica e proposta didattica, capace questa di ripercorrerne i risultati, le periodizzazioni, le categorie, i concetti organizzatori. I temi trattati nei lavori, dunque, riflettono i nodi centrali della storia dei conflitti (la guerra totale, i fronti interni, le esperienze di uomini e donne, le forme di celebrazione e di propaganda, i vincitori e i vinti, le varie prigionie, persecuzioni, deportazioni e stragi, le "memorie divise", i "luoghi della memoria", ecc.: insomma tutti gli aspetti sociali, culturali e mentali che vengono in primo piano nello studio dei due conflitti mondiali dopo gli anni Settanta). Il taglio è ancora legato alla "storia generale", arricchito però da un costante riferimento alla storia locale, dimensione che consente di dare concretezza ai processi storici ma che rimanda costantemente a temi e problemi nazionali. Purtroppo mancano ancora progetti con un più ampio orizzonte che contestualizzino la storia nazionale all'interno di quella europea. Comincia ad essere visibile anche uno sguardo di genere. FONTI Nella scelta dei documenti si privilegiano fonti qualitative tipologicamente differenziate, connotate da un alto grado di soggettività e talvolta è riservato un posto di rilievo alle fonti letterarie; interessante poi il ricorso all'uso della biografia in grado di restituire alla storia dei conflitti il suo essere prodotto di una pluralità di soggetti, esperienze e punti di vista. Le fonti orali e di memoria vengono spesso considerate come risorsa e terreno di confronto con interpreti e testimoni delle esperienze belliche, nel senso più ampio. METODOLOGIE In prevalenza la didattica comporta metodologie interattive, con operazioni sui documenti e sui testi, spesso con esercizi pensati per costruire la conoscenza e non solo la verifica. Pur nella pluralità delle proposte, il tipo di approccio che pare porsi come "cifra" comune è quello di costruire percorsi che partono dal presente, affondano nel passato e tornano al presente. SUPPORTI I supporti sono i più svariati: si va dai classici prodotti cartacei (pubblicazioni, cataloghi di mostre, saggi ma anche e soprattutto letteratura grigia) ai prodotti multimediali, "videostorie" e ipertesti confezionati questi attraverso il montaggio di documentazione iconica (riproduzione di cartoline, manifesti, monumenti, targhe commemorative, spezzoni di filmati, riprese sui "luoghi della memoria", disegni, fumetti), testimonianze orali e/o scritte (brani di lettere, diari, memorie autobiografiche, opere letterarie e teatrali, poesie, testimonianze), canzoni e musiche. SITI Segnaliamo, infine, che la maggior parte dei siti degli istituti storici per la Resistenza ha una sezione dedicata alla didattica in cui è possibile rintracciare ulteriori esperienze e lavori scolastici.

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In particolare vorremmo raccomandare la consultazione del sito dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia (www.insmli.it) al cui interno è presente un dossier intitolato "Donne e uomini nelle guerre del 900", che raccoglie storiografia, fonti di memoria e materiali didattici prodotti, negli ultimi tre decenni, da 49 istituti della Resistenza (questo il percorso: un sito per la didattica, dossier, l'Italia in guerra).

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ARCHIVIO DELLE FONTI E REPERTORIO DOCUMENTALE

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Alessandria - Istituto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea della provincia di Alessandria Via dei Guasco, 49 - tel. 0131/443861 - fax 444607 - email: [email protected] SAGGI pubblicati in "Quaderno di storia contemporanea. Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria" g Lorenza Lorenzini, La vita offesa: riflessioni per un uso didattico delle testimonianze sui lager nazisti, in “Quaderno di storia contemporanea”, n. 1, 1987. [Scuola media, classe III]. g Giuseppe Grassano, Un’esperienza didattica: il fenomeno della deportazione in una ricerca scolastica, in “Quaderno di storia contemporanea”, n. 4, 1988. [Istituto tecnico industriale, triennio, 1984-1985; 1985-1986]. g Mauro Bonelli, Una ricerca in classe sul razzismo, in “Quaderno di storia contemporanea”, n. 5, 1989. [Istituto statale per il commercio "R. Jaffe", di Casale Monferrato, classe IV A]. g Vittoria Russo, Il “vissuto “della storia. Risultanze di una ricerca didattica sull’esperienza del fascismo, in “Quaderno di storia contemporanea”, n. 6, 1989. [Scuola media "A. Vochieri" di Alessandria, classe III]. g Giuseppe Grassano, Riascoltare gli “echi di voci perdute”. Note in margine ad un incontro-conversazione di Lidia Beccaria Rolfi con gli alunni di una scuola secondaria superiore, in “Quaderno di storia contemporanea”, n. 21-22, 1997. [Itis di Novi Ligure, classi V, 1987].

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Brescia - Istituto storico della Resistenza bresciana Via G. Rosa, 39 - tel. 030/295677 SAGGI pubblicati in "La Resistenza bresciana. Rassegna di studi e documenti dell’Istituto storico della Resistenza bresciana" g Carla Bianchi Iacono, Le nuove generazioni e la Resistenza. Una esperienza didattica, in “La Resistenza bresciana”, n. 28, 1997. [Attività seminariale all'Università di Milano, Facoltà di Scienze Politiche, cattedra di Storia contemporanea, Prof Rainero].

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Bologna - Istituto regionale "Ferruccio Parri" per la storia del movimento di liberazione e dell'età contemporanea in Emilia Romagna via Castiglione, 25 - tel. 051/22.36.98 - fax: 6567769 - email: [email protected] - indirizzo web: www.comune.bologna.it/iperbole/istregfp LETTERATURA GRIGIA

IX Circolo Didattico di Bologna, classe V elementare, Andare a scuola durante l'età fascista e la guerra, a cura di Filomena Massaro, a.s. 1995-96, Bologna, 1999.

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Bologna - Istituto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea nella provincia di Bologna via Castiglione, 25 - tel. 051/229615; e-mail: [email protected] PUBBLICAZIONI n Comune di Vergato, Istituto tecnico commerciale "L. Fantini", Vergato, Esplorando il passato. Testimonianze e documenti della seconda guerra mondiale raccolti dalla II B, a. s. 1988-1989, Bologna, 1989. n Comune di Crespellano, Tracce di 50 anni fa in fogli, pietre e persone. Ricerche dei ragazzi delle scuole di Crespellano in occasione del 50° anniversario della Liberazione, Crespellano, 1995. LETTERATURA GRIGIA

Scuola elementare "XXI aprile" (BO), classe V C, La Resistenza nei nomi delle vie del nostro quartiere, a.s. 1983

Liceo classico "Minghetti" (BO), classe II B, La scuola italiana tra fascismo e guerra, a. s. 1995-1996. Scuola media "F. Francia" di Zola Predosa (BO), classe III, Diamo un futuro alla memoria. Concorso indetto

dall’ANED e dal Comune di Zola Predosa, a.s. 2000-2001. Scuola Media "Carracci", Scuola media "Guinizzelli", Persone e luoghi nella storia del Novecento, a. s.

2002-2003. Scuola elementare "G. Mazzini", Scuola Media A. Volta (BO), classi V A, III C, Montesole: l’uomo, lo

spazio, il tempo, la memoria Scuola "G. Minzoni", classi V A-B-C, Resistenza e lotta di Liberazione nel quartiere "San Donato",

Bologna

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Cosenza - Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea Piazza Europa, 14 - tel. e fax 0984/393915 - email: [email protected] SAGGI pubblicati in "Bollettino dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea" g Maria La Valle Potente, Franca Buccomini, Mostra sulla Resistenza. Scuola elementare del 9° Circolo di Cosenza, in “Bollettino dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea”, n. 1-2, 1995.

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Cuneo - Istituto storico della Resistenza in Cuneo e provincia Palazzo della Provincia - via M. D'Azeglio, 2 - tel. 0171/603636 - fax 445356 - email: [email protected] SAGGI pubblicati in " Notiziario dell’Istituto storico della Resistenza in Cuneo e provincia" g Le condizioni materiali di vita durante la resistenza in Alba e dintorni. 1943-1945, in “Notiziario dell’Istituto storico della Resistenza in Cuneo e provincia”, n. 31, 1987. [Istituto professionale per il Commercio di Alba, classe III A].

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Firenze - Istituto storico della Resistenza in Toscana Palazzo Medici Riccardi - via Cavour, 1 - c.p. 745 - tel. 055/284296 - fax 2382772 - email: [email protected] LETTERATURA GRIGIA

Questionario per scuole elementari, medie, superiori su “Fascismo, guerra e Resistenza”, 1995. VIDEO

Comune di Greve in Chianti, I nonni raccontano Comune di Sesto Fiorentino, Quelle nostre speranze di allora

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Forlì - Cesena - Istituto storico provinciale della Resistenza in provincia di Forlì - Cesena Casa Saffi - via C. Albicini, 25 - tel. E fax 0543/28999 - email: [email protected] PUBBLICAZIONI n Istituto comprensivo di Bagno di Romagna, sezioni di Alfero e Verghereto, V elementare, I, II, III D della scuola media di Verghereto, V elementare e I, III E della scuola media di Alfero, Progetto memoria e territorio, a cura di Maria Pia Gregori, Giordano Moretti, Manuela Bianchi, Rossana Righi, Giuliano Spignoli, a.s 2001-2002, Bagno di Romagna, Società editrice il Pontevecchio, 2002. LETTERATURA GRIGIA

Istituto Comprensivo Modigliana, Scuola media di Modigliana e Tredozio, La Resistenza nella valle del Tramazzo. Silvio Corbari e la sua banda, a. s. 2001-2002.

Scuola media "Anna Frank" di Cesena, classe III, Ricordi della seconda guerra mondiale e del passaggio del fronte a Cesena

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Imola (BO) - Cidra, Centro imolese documentazione Resistenza antifascista Casa Gandolfi - via dei Mille, 26 - tel. e fax 0542/24422; e-mail: [email protected] - indirizzo web: www.cidra.it LETTERATURA GRIGIA

Istituto comprensivo VI Imola, scuola elementare "A. Rubri" di Zolino (Imola), classe V A, Imola in guerra raccontata dai nonni, a. s. 2002-2003.

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Lucca - Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in provincia di Lucca piazza Napoleone, 32 - c.p. 421 - tel. e fax 0583/55540 - email: [email protected] LETTERATURA GRIGIA

Scuola media "L. da Vinci" di S. Concordio, scuola media "D. Chelini" di S. Vito, scuola media "C. Massei" di Mutigliano, scuola media "M. Pellegrini" di Massarosa; Scuole elementari di Massarosa, Quiesa, Pieve a Elici; scuole medie di Piazza al Serchio, Gramolazzo, Borgo a Mozzano (varie classi), Itinerari della memoria. Testimonianze orali raccolte dagli alunni, curatori del corso: Simonetta Simonetti, Lilio Giannecchini, Alessandra Celi, a.s. 1999-2000.

Scuola elementare di Borgo a Mozzano, classi V A e V B, Conoscere il passato per affrontare il futuro. La seconda guerra mondiale, a.s. 1999-2000.

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Mantova - Istituto mantovano di storia contemporanea corso Garibaldi, 88 - tel. 0376/352713 - fax 352712; e-mail: [email protected] VIDEO

Istituto magistrale "I. d'Este", ITASS "Mantegna", Liceo scientifico "Belfiore", Liceo classico "Virgilio", Istituto tecnico per geometri "D'Arco", Istituto professionale femminile "Don Mazzolari" (tutte scuole di Mantova), Istituto superiore "Manzoni Marangoni" di Suzzara, Una lezione di storia su le donne di Ravensbrück, a.s. 1999. CD-ROM

Scuola media "G. Bertazzolo", classi III A e III C, Il fascismo a Mantova attraverso l’analisi degli articoli tratti dalla ‘Voce di Mantova’

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Milano - Istituto lombardo per la storia della resistenza e dell'età contemporanea corso Garibaldi, 75 - tel. e fax 02/6575317 - email: [email protected] PUBBLICAZIONI n Istituto tecnico commerciale "Besta" di Milano, Alla ricerca della nostra storia. 156 interviste realizzate da studenti sulla seconda guerra mondiale, a cura di Vittorio Bellavite, Milano, Dima & B., 1991.

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Parma - Istituto storico della Resistenza in provincia di Parma via delle Asse, 5 - tel. 0521/287190 - fax 208544 - e-mail [email protected] SAGGI pubblicati in "Storia e documenti. Semestrale dell’Istituto storico della Resistenza di Parma" g Moreno Cionini, Ileana Donelli, Nadia Gualerzi, Marco Paterlini, Dalla ricerca multidisciplinare alla produzione di un videotape nella scuola media di Gattatico, in “Storia e documenti”, n. 2, 1989. [Scuola media di Gattatico]. g Marco Minardi, Guido Pisi, Guerra e lotta partigiana nel territorio di Fornovo. Un percorso didattico per la scuola media in “Storia e documenti”, n. 3, 1990. [Scuola media di Fornovo, III classi], LETTERATURA GRIGIA

Scuola media "G. Ferrari", Una città in guerra: Parma 1943-45 Scuola media "G. Ferrari", Una città in guerra. Parma 1943-45 Scuola media "G. Ferrari", Una città in guerra. Parma 1943-45 Scuola media "Frà Salimbene", Incontro con Goti Bauer, (relazione degli studenti) Scuola paritaria "Laura Sanvitale", Dall’antigiudaismo alla Shoah Scuola paritaria "Laura Sanvitale", Una città in guerra: la vita quotidiana delle donne dei quartieri popolari

di Parma CD-ROM

Scuola media “Frà Salimbene", Capitolo buio MOSTRE

Scuola elementare "R. Pezzani", Uno sguardo lontano: i bambini di oggi e le persecuzioni razziali VIDEO

Videobox libertà, 1998. Scuola media di Medesano (Parma), Resistenza nel parmense

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Piacenza - Centro Servizi Amministrativi - Servizio Formazione e Aggiornamento Referente: Adriano Grossi Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Piacenza Palazzo Farnese - via Roma, 23/25 - tel. e fax 0523/330346; e mail: [email protected] PUBBLICAZIONI n ITC Borgonovo, Abitare nel tempo. Memoria come identità. Presente come permanenza e cambiamento. Futuro come progetto. Borgonovo Val Tidone e la Resistenza, a cura di Ginetta Costa, Simone Finardi, a. s. 1996, Comune di Borgonovo Val Tidone, Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione n Istituto professionale servizi commerciali e turistici "A. Casali", Comune di Castel S. Giovanni (PC), Caduti della Resistenza castellana, a cura di Ginetta Costa, Simone Finardi, a.s. 2003, Comune di Castel S. Giovanni, 2003. CD-ROM

Istituto d’Istruzione Superiore "G. D. Romagnosi" (ITC) (PC), classi V A, Parola di ribelle I, a.s. 2000- 2001. Istituto d’Istruzione Superiore "G. D. Romagnosi" (ITC) (PC)), classi V A, Parola di ribelle II, a.s. 2002-

2003.

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Pistoia - Istituto storico provinciale della Resistenza Piazza S. leone, 1 - tel. e fax 0573/32578 - email: [email protected]

SAGGI pubblicati in "Quaderni di Farestoria. Periodico dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Pistoia" g Liceo classico “N. Forteguerri” di Pistoia, classe III B, La memoria della Prima Guerra Mondiale nel comune di Pistoia, 2003.

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Ravenna – Alfonsine – Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia piazza della Resistenza, 6 – tel. e fax. 0544/84302; e-mail: [email protected]

PUBBLICAZIONI n Ivana Ricci (a cura di), Darsi coraggio col cuore. Parole e immagini dei giovani su libertà, democrazia, pace, Istituto storico della Resistenza di Ravenna, Longo Editore, Ravenna, 1992. n Scuole di Lugo, I giorni della memoria, Archivio del lavoro didattico realizzato dalle scuole di Lugo in occasione del giorno della memoria, a.s. 2000-2001, pubblicazione a cura della Biblioteca Trisi n Istituto Comprensivo di Alfonsine, Scuola media statale "Oriani", Il brivido della vita. Lo scrittore Mario Rigoni Stern incontra gli alunni della scuola media di Alfonsine, a cura di Angela Boschi, Arianna Fuzzi, Luciano Lucci, Gian Luigi Melandri, Comune di Alfonsine, 2002. LETTERATURA GRIGIA

Scuola Media Statale “M. Valgimigli” di Mezzano (Ra), Opuscoli redatti “per ricordare le tante vittime innocenti dei campi di concentramento nazisti” (con la consulenza scientifica dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in Ravenna e provincia):

III°C, Contributo alla memoria, s.d. III°B, Fossoli, estate ’43. Il diario di Luigi, a.s. 1998-99. III°A, Ricordare per non dimenticare, Casa editrice il Grillo Parlante, Mezzano (Ra), 1999.

CD-ROM

Direzione didattica II Circolo, Scuola elementare "Spallacci" di Cervia, Dedicato a Silvio Wertheimer. Per non dimenticare…, a.s. 2000-2001.

Scuola media di Conselice, Non c’ero ma ricordo. 1943.1945 La lotta di Liberazione nel territorio conselicese, a.s. 2002-2003.

Istituto comprensivo di scuola elementare e scuola media "Francesco D’Este", Ricordare per capire. Viaggio nella memoria…, a cura di Marilisa Furlan

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Reggio Emilia - Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia via Dante, 11 - tel. 0522/437327 - fax 0522/442668 - e-mail: [email protected] - indirizzo web: www.istoreco.re.it LETTERATURA GRIGIA

Scuola elementare "Carducci", Terzo Circolo Didattico di Reggio Emilia, Classe V A e B, Gli anziani: maestri di vita e di saggezza, a.s. 1998-1999. SAGGI pubblicati in " Ricerche storiche. Rivista quadrimestrale dell’Istituto per la storia della Resistenza e della guerra di Liberazione in provincia di Reggio Emilia" g Marco Paterlini, “La libertà difficile”: una collaborazione riuscita, in “Ricerche storiche”, n. 56/58, 1987. [Scuola media "E. Fermi", di Gattatico (RE), classe III A, a.s.1984-85]. gGiovanna Barazzoni (a cura di), A lezione del prof. Spielberg., in “Ricerche storiche”, n. 74-75, 1994. [Istituto sperimentale "B. Pascal" di RE, classi I]. gGiovanna Barazzoni, Ogni contrada è patria del ribelle: resoconto di una visita nel passato virtuale, a cura della II E del BUS TCS "B. Pascal", in “Ricerche storiche”, n. 77, 1995. CD-ROM

Scuola media "Ariosto" di Buana, classe III A, La Resistenza nella montagna reggiana. Partigiani in marcia al passo di Pradarena, a.s. 2002-2003. (CD+ cartaceo).

Istituto d’Istruzione superiore "A. Motti", scuola professionale di Stato, Castelnovo né Monti, classi III meccanici ed elettronici, Reimahg Kahla, a.s. 2002-2003 (CD+ sito).

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Roma - Istituto romano per la storia d'Italia dal fascismo alla Resistenza Palazzina La Vignola - piazza di Porta Capena, 1 - tel. e fax 06/77201737; e-mail: [email protected] CONCORSI

1997 "Solidarietà in guerra. Episodi di solidarietà della popolazione durante l’occupazione nazifascista 1943-1945 ". Il concorso, bandito in collaborazione con il Museo della Liberazione di Roma e l’Asal (Ong) e con il patrocinio dei Provveditorati delle provincie laziali, riservato agli alunni della scuola dell’obbligo, ha visto la partecipazione di numerose scuole della Regione. Il concorso voleva far scoprire e trasmettere alle generazioni più giovani l’esperienza vissuta e gli innumerevoli atti di solidarietà, compiuti dai civili durante l’occupazione nazi-fascista attraverso: � interviste (audio o video-audio) a singoli protagonisti o a persone che ne hanno raccolto il ricordo(figli,

parenti, conoscenti di protagonisti scomparsi), � recupero di scritti: diari, memorie, lettere conservate presso famiglie; documenti pubblici depositati presso

Archivi comunali e statali. 1998 "Sulle strade della guerra. La memoria degli sfollati".

Il concorso bandito in collaborazione con il Museo della liberazione di Roma e l’Asal e con il patrocinio dei Provveditorati agli studi delle varie provincie laziali, in questa seconda edizione è stato esteso anche agli alunni del biennio della scuola superiore. Il concorso aveva lo scopo di favorire la comunicazione fra le generazioni in ordine ad una particolare esperienza legata alle vicissitudini della guerra: lo sfollamento, prefiggendosi di ravvivare nelle famiglie e nelle scuole la memoria sulla vicenda dello sfollamento, per portare alla luce gli esiti della convivenza materiale e culturale fra "diversi". Il concorso ha mirato pertanto a mobilitare i ragazzi entro la rete dei loro rapporti di parentela, di vicinato, di quartiere, al fine di scoprire episodi e protagonisti dello sfollamento, ad esempio attraverso: � interviste (audio o video-audio) a singoli protagonisti o a persone che ne hanno raccolto il ricordo(figli,

parenti, conoscenti di protagonisti scomparsi), � recupero di scritti: diari, memorie, lettere conservate presso famiglie; documenti pubblici depositati presso

Archivi comunali e statali. MOSTRE

Liceo artistico "A. Caravillani", classi IV D, V G, V H, II H, Il Novecento: i giovani e la memoria, a.s. 1998-1999.

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Sassari - Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell’autonomia viale Umberto, 28 - tel. e fax 079/233623; e-mail: [email protected] PUBBLICAZIONI n Voci e volti della memoria. Testimonianze sul Novecento raccolte nella Scuola media di Tempio Pausania, a cura di Maria Erminia Satta, ISSRA, Sassari, 2001.

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Torino - Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea via Fabro, 6 - tel. 011/5628836 - fax 549523 - e-mail: [email protected] - indirizzo web: www.istoreto.it LETTERATURA GRIGIA

Istituto magistrale "A. Gramsci" di Torino, classe I C, La conoscenza dell'offesa. Diario di una esperienza di ricerca e di studio sul fenomeno dei Lager nazisti nella loro realtà storica e nella memoria moderna, a. s. 1985-1986, insegnante Anna Maria Bruzzone, Torino. 1986. [Relazione della classe I C dell'Istituto magistrale "A. Gramsci" di Torino – succursale di piazza Fontanesi – per la partecipazione al concorso indetto dal Consiglio regionale del Piemonte e dal Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana].

Istituto Magistrale "A. Gramsci", Liceo Scientifico "G. Ferraris", Torino, Et tenebrae factae sunt. Oratorio per parlato e rumori,), a. s. 1986-1987, insegnante Anna Maria Bruzzone, Torino, 1987. [Partecipazione al concorso bandito dal Consiglio regionale del Piemonte, dal Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, dalle Province piemontesi].

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Trento - Museo storico in Trento Castello del Buon Consiglio - via B. Clesio, 3 - tel. 0461/230482-233643 - fax 237418 - e-mail: [email protected] - indirizzo web: www.museostorico.tn.itn SAGGI pubblicati in "Materiali di lavoro. Rivista di studi storici" g Lucia Pascoli, Pina Pedron, "La vita al fronte e in valle nella grande guerra” – Scuola media Tesero, in “Materiali di lavoro”, n. 2-3, 1983. g Quinto Antonelli, Storie senza favole. Una rassegna di lavori scolastici, in “Materiali di lavoro”, n. 3, 1984.

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Varese - Istituto varesino "Luigi Ambrosoli" per la storia dell'Italia contemporanea e del movimento di liberazione c/o archivio storico CGIL - via Robbioni, 14 - tel. 0332/238688 - fax 400569 - email: [email protected] PUBBLICAZIONI n Istituto di istruzione superiore di Gavirate, classi del triennio, L’esperienza della memoria. Documenti e testimonianze della Resistenza raccolte dagli studenti, a cura di Consuelo Farese, Varese, Grafica Sz, a.s. 2001-2002. SITO

Progetto di Hagam, Memoria digitale.

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Vercelli - Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli "Cino Moscatelli" via Sesonne, 10 - tel. e fax 0163/21564 - email: [email protected] - indirizzo web: www.storia900bivc.it PUBBLICAZIONI n Scuola elementare di Celio, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Vercelli, Comune di Celio, Comune di Breia, "Quando io avevo la tua età c'era la guerra". Ricordando fascismo, guerra e Resistenza a Breia e Celio. Ricerca condotta con (e per) la scuola elementare di Celio, a cura di A. Lovatto, Vercelli, 1995.