Riconosciamo le tracce lasciate dagli animali selvatici: lo scoiattolo

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Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera. Edizioni L’Informatore Agrario www.vitaincampagna.it

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Lo scoiattolo rosso, così è chiamata la specie che vive nel nostro Paese, è un piccolo folletto dei boschi. Non è difficile vederlo, anche se rimane spesso a lungo sugli alberi. In certi ambienti può essere confidente, in altri molto timoroso e guardingo. Come tracce lascia soprattutto residui di cibo

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Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera.

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VITA IN CAMPAGNA 6/2013 51

AMBIENTE - NATURA

Lo scoiattolo rosso (Sciurus vulga-ris) è un tipico abitante dei boschi di conifere, ma si trova anche in quelli mi-

sti e di latifoglie. Vive in quasi tutti gli ambienti boschivi ol-tre i 500 metri d’altitudine, ma può essere presente anche a quote inferiori e pure nei

parchi cittadini. Nel no-stro Paese è presente in quasi tutto il terri-torio (manca in Sici-

lia, in Sardegna, nella Pianura Padana e in tutto

il versante adriatico, tran-ne che nel Gargano).

Non è una specie che provoca dan-ni all’agricoltura perché diffi cilmente è presente nei noccioleti coltivati. È utile invece all’economia forestale poiché ha l’abitudine di sotterrare semi di piante selvatiche per poi cibarsene ma, poiché frequentemente se ne dimentica, favo-risce la germinazione di molte essen-ze arboree.

LE SUE CARATTERISTICHE...

Dimensioni: lunghezza testa-corpo 25 cm; coda 15-30 cm.

Peso medio: 250-340 grammi.Età massima: di solito non supera i

5 anni, ma taluni individui raggiungo-no i 10 anni.

Segni particolari: è inconfondibi-le per la lunga e vistosa coda. Il colore della pelliccia varia nelle diverse sottos-

pecie (vedi le foto qui in basso) presen-ti sul nostro territorio e può essere ros-siccia, nerastra o bruna. In inverno sul-le orecchie gli spuntano delle setole ri-gide a forma di guglia (mentre in esta-te non sono presenti). Gli arti posteriori sono più lunghi di quelli anteriori e so-no adatti al salto, mentre le forti unghie arcuate gli permettono di arrampicarsi agevolmente sui tronchi e anche di scen-dere col capo all’ingiù. Maschio e fem-mina sono indistinguibili.

Riconosciamo le tracce lasciate dagli animali selvatici: lo scoiattoloLo scoiattolo rosso, così è chiamata la specie che vive nel nostro Paese, è un piccolo folletto

dei boschi. Non è diffi cile vederlo, anche se rimane spesso a lungo sugli alberi. In certi ambienti può essere confi dente, in altri molto timoroso e guardingo. Come tracce lascia soprattutto residui di cibo

Periodo riproduttivo: dalla fi ne di dicembre a settembre.

Numero medio di parti annui: 1-2, con 3-5 piccoli per parto.

Gestazione: 38-39 giorni.Maturità sessuale: dopo il primo

anno di vita.Abitudini: lo scoiattolo è un animale

diurno con abitudini arboricole, in quanto ama vivere prevalentemente sugli alberi. Scende sul terreno quando l’ambiente è estremamente sicuro o quando sugli albe-

Un tipico ambiente di vita dello scoiattolo rosso: un bosco misto di conifere e latifoglie

In Italia esistono due forme di scoiattolo rosso caratterizzate dalla pelliccia scura o rossiccia. Sulle Alpi e nelle regioni set-tentrionali predomina il colore rossiccio (a sinistra), nel Centro-Sud il colore scuro (al centro). Nella foto a destra: lo scoiat-tolo grigio, importato dal Nordamerica, è un serio competitore dello scoiattolo rosso

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AMBIENTE - NATURA

ri il cibo scarseggia. Quando è a terra non si allontana molto da un tronco, sul qua-le risale a rapida velocità al minimo cen-no di disturbo. I suoi momenti di massi-ma attività coincidono con il primo matti-no e le ore precedenti il crepuscolo. In in-verno non va in letargo, come molti cre-dono, ma aumenta le ore di riposo diurno nascosto in uno dei suoi rifugi.

Alimentazione: foglie, germogli, ra-dici, cortecce, semi di conifere, ghiande, nocciole, noci, castagne, frutti del bosco e funghi. A volte si ciba di insetti, di uo-va e di nidiacei.

Nemici naturali: uccelli rapaci che cacciano nel bosco, soprattutto astore e sparviere; tra i mammiferi deve guar-darsi da volpe, martora e faina. In alcune zone d’Italia, dopo essere stato importa-to dal Nordamerica nel 1948 come spe-cie ornamentale, è presente lo scoiatto-lo grigio (Sciurus carolinensis, vedi foto a pagina precedente, in basso a destra) che è diventato un pericoloso competi-tore dello scoiattolo rosso, scacciandolo dal suo ambiente di vita.

Non è una specie cacciabile. Lo scoiattolo rosso è una specie protetta e ne è vietata la caccia e la detenzione.

... E LE SUE TRACCE

Orme. Essendo principalmente arbo-ricolo, lo scoiattolo non lascia molte im-pronte impresse sul terreno, anche per-ché il suo peso esiguo non facilita cer-to la marchiatura di un orma. Sul terre-no innevato (1) è tuttavia possibile osser-vare le sue impronte: la zampa anteriore ha quattro dita, come si rileva facilmente dalla sua impronta larga 2 cm e lunga 4 cm; la zampa posteriore ha 5 dita e lascia un’impronta di 2,5-3,5 cm di larghezza e 5 cm di lunghezza (1a).

Piste. Quando lo scoiattolo è sul terre-no procede a balzi e lascia sulla neve due coppie di impronte appaiate: quelle del-le zampe posteriori davanti e quelle del-le zampe anteriori dietro (2), poiché nel-l’andatura le zampe posteriori scavalcano

quelle anteriori. Dalla distanza tra le serie di 4 orme si può stabilire la marcia dello scoiattolo: 30-40 cm se l’animale procede tranquillo, 80-90 cm se l’animale corre.

Resti alimentari. Lo scoiattolo è soli-to consumare sui rami il suo pasto e quin-di alla base dell’albero dove ha sostato è possibile notare i suoi avanzi alimenta-ri (3). Molto appetite sono le pigne, che consuma in modo particolare: dapprima le intacca alla base, dove le scaglie so-no meno attaccate all’asse; a metà pigna, dove le scaglie sono maggiormente fi ssa-te, le rosicchia fi no in fondo e a volte le strappa. Le pigne consumate dallo scoiat-tolo si presentano quindi sfi lacciate e ro-sicchiate in modo disordinato, con al ver-tice spesso un ciuffetto di squame.

Le noci (3a) e le nocciole, invece, so-no aperte con metodo: lo scoiattolo rica-va con i denti un foro nella parte appun-tita del guscio, poi vi confi cca gli incisi-vi inferiori e con quelli superiori eserci-ta una forte pressione aprendo il guscio a metà, quasi in modo regolare.

Altre tracce. Lo scoiattolo costruisce

un nido (4) sugli alberi dove trascorre il ri-poso e partorisce i piccoli. La costruzio-ne è posta sulle conifere o sulle latifoglie a un’altezza variabile dai 5 ai 15 metri. La forma è globosa con un diametro di 30-40 cm e il materiale di costruzione è costitui-to da ramoscelli intrecciati. Il nido ha due aperture laterali, ma spesso da terra è dif-fi cile individuarle. Sulle conifere il nido può passare inosservato, mentre nelle lati-foglie, soprattutto in autunno e inverno, la grossa palla di rametti è più visibile.

Foto dell’autore Maurizio Bonora

Pubblicate. Capriolo (12/2012), cinghia-le (1/2013), coniglio selvatico (2/2013), lepre (3/2013), nutria (4/2013), riccio (5/2013), scoiattolo (6/2013).Prossimamente. Talpa, topo, volpe, ai-rone cenerino, barbagianni, civetta, gal-linella d’acqua, gufo comune, picchio.

Lo scoiattolo diffi cilmente lascia impronte sul terreno, tranne in inverno quando la neve copre il sottobosco. Nel disegno in alto: le impronte

Gli avanzi alimentari sono i segni più elo-quenti della presenza dello scoiattolo. È facile risalire alla sua presenza analiz-zandoli, poiché ha un modo particolare di rosicchiare pigne e aprire frutta in guscio

Lo scoiattolo lascia sul terreno due coppie di impronte appaiate: quelle delle zampe posteriori (p) davanti a quelle delle zampe anteriori (a)

Lo scoiattolo apre le noci quasi in modo regolare, spaccando a metà il guscio. Pa-re che questa tecnica sia affi nata dagli scoiattoli più vecchi, mentre i giovani spaccano le noci più grossolanamente

Il nido, costruito sugli alberi, ha forma globosa, con un diametro di 30-40 cm

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