Riassunto Paddington Bear

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Il primo concerto di Paddington Bear di Herbert Chappell Incontro alla stazione: I signori Brown incontrarono per la prima volta un orso presso la banchina di binario ferroviario nella città di Londra. L’orso era piccolo, peloso e vestito in maniera buffa. Portava un cappello ed era seduto sopra una vecchia valigia. I signori Brown subito si accorsero di lui, gli si avvicinarono e iniziarono a fargli delle domande. Gli chiesero da dove venisse e lui rispose che arrivava dal profondo Perù: un paese molto lontano, con alte montagne, ampie vallate e strani animali. L’orso raccontò di essere partito dal Perù, di aver viaggiato per mare nascosto si una grande nave dove aveva mangiato marmellata. La signora Brown gli chiese se aveva un posto dove andare e quando l’orso rispose che non aveva idea di cosa fare, lei e il marito decisero di portarlo a casa e di chiamarlo Paddington come il nome della stazione ferroviaria dove lo avevano incontrato. L’orso fu contento della scelta del nome perché pensava che Paddington fosse un nome importante! Sul Taxi: Usciti dalla stazione, cercarono un taxi ma il tassista appena vide Paddington, lo guardò perplesso e disse che per lui c’era da pagare un extra di sei pence che diventavano nove poiché l’orso era anche sporco e appiccicoso. Paddington gli diede un’occhiataccia, mentre il Signor Brown ripidamente chiese di condurli al numero 32 di Windsor Gardens. Arrivo a casa: La signora Brown chiese a Paddington del suo lungo viaggio dal Perù. Egli raccontò di aver attraversato le Indie Occidentali dove aveva visto il Carnevale, l’oceano Atlantico nel mezzo di una tempesta, l’Africa dove era rimasto affascinato da un incantatore di serpenti, la Spagna dove tutti continuavano a pestare i piedi fino ad arrivare a Portobello Road. Davvero una bella avventura! Paddington diventò presto un membro della famiglia Brown che comprendeva anche Jonhatan e Judy, i figli della coppia, e la signora Bird che si occupava di loro. Portobello Market: Quasi tutti i giorni l’orso Paddington, si recava al mercato vicino casa dove otteneva la sua dose giornaliera di panini, offerta dai panettieri visto che era diventato molto popolare tra i commercianti andando a fare la spesa per tutta la famiglia Brown. Senza dubbio Paddington aveva fiuto per gli affari! La bottega del Signor Gruber: Paddington diventò amico del signor Gruber che aveva una bottega di antiquariato a Portobello Road. Il locale era pieno di pentole, padelle di rame, ornamenti di ottone, libri e mobili di ogni forma e misura. C’era anche un giradischi e vari tipi di orologi che ticchettavano e scampanellavano di continuo. Il signor Gruber conosceva qualsiasi cosa e Paddington era convinto che fosse l’uomo più saggio del mondo. Gruber raccontava all’orso della sua vita in Ungheria dove c’era la Società del Caffè e le persone mangiavano ciambelle e bevevano cioccolata fino a notte fonda e c’erano anche musica e balli. Infatti tirò fuori un disco e gli fece ascoltare come fosse una danza ungherese. Mentre gustava del cioccolato, Paddington disse al signor Gruber che nel suo paese, in Perù, non c’era molta musica e che poi per gli orsi era difficile fare musica per via delle zampe. Il signor Gruber, sorpreso da quello che gli aveva detto l’orso, decise subito di portare tutta la

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Orsi per il biennio di didattica della musica

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Il primo concerto di Paddington Bear

di Herbert Chappell Incontro alla stazione:

I signori Brown incontrarono per la prima volta un orso presso la banchina di binario ferroviario nella città di Londra. L’orso era piccolo, peloso e vestito in maniera buffa. Portava un cappello ed era seduto sopra una vecchia valigia. I signori Brown subito si accorsero di lui, gli si avvicinarono e iniziarono a fargli delle domande. Gli chiesero da dove venisse e lui rispose che arrivava dal profondo Perù: un paese molto lontano, con alte montagne, ampie vallate e strani animali. L’orso raccontò di essere partito dal Perù, di aver viaggiato per mare nascosto si una grande nave dove aveva mangiato marmellata. La signora Brown gli chiese se aveva un posto dove andare e quando l’orso rispose che non aveva idea di cosa fare, lei e il marito decisero di portarlo a casa e di chiamarlo Paddington come il nome della stazione ferroviaria dove lo avevano incontrato. L’orso fu contento della scelta del nome perché pensava che Paddington fosse un nome importante!

Sul Taxi:

Usciti dalla stazione, cercarono un taxi ma il tassista appena vide Paddington, lo guardò perplesso e disse che per lui c’era da pagare un extra di sei pence che diventavano nove poiché l’orso era anche sporco e appiccicoso. Paddington gli diede un’occhiataccia, mentre il Signor Brown ripidamente chiese di condurli al numero 32 di Windsor Gardens.

Arrivo a casa:

La signora Brown chiese a Paddington del suo lungo viaggio dal Perù. Egli raccontò di aver attraversato le Indie Occidentali dove aveva visto il Carnevale, l’oceano Atlantico nel mezzo di una tempesta, l’Africa dove era rimasto affascinato da un incantatore di serpenti, la Spagna dove tutti continuavano a pestare i piedi fino ad arrivare a Portobello Road. Davvero una bella avventura! Paddington diventò presto un membro della famiglia Brown che comprendeva anche Jonhatan e Judy, i figli della coppia, e la signora Bird che si occupava di loro.

Portobello Market:

Quasi tutti i giorni l’orso Paddington, si recava al mercato vicino casa dove otteneva la sua dose giornaliera di panini, offerta dai panettieri visto che era diventato molto popolare tra i commercianti andando a fare la spesa per tutta la famiglia Brown. Senza dubbio Paddington aveva fiuto per gli affari!

La bottega del Signor Gruber:

Paddington diventò amico del signor Gruber che aveva una bottega di antiquariato a Portobello Road. Il locale era pieno di pentole, padelle di rame, ornamenti di ottone, libri e mobili di ogni forma e misura. C’era anche un giradischi e vari tipi di orologi che ticchettavano e scampanellavano di continuo. Il signor Gruber conosceva qualsiasi cosa e Paddington era convinto che fosse l’uomo più saggio del mondo. Gruber raccontava all’orso della sua vita in Ungheria dove c’era la Società del Caffè e le persone mangiavano ciambelle e bevevano cioccolata fino a notte fonda e c’erano anche musica e balli. Infatti tirò fuori un disco e gli fece ascoltare come fosse una danza ungherese. Mentre gustava del cioccolato, Paddington disse al signor Gruber che nel suo paese, in Perù, non c’era molta musica e che poi per gli orsi era difficile fare musica per via delle zampe. Il signor Gruber, sorpreso da quello che gli aveva detto l’orso, decise subito di portare tutta la

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famiglia Brown a sentire un concerto al Royal Albert Hall. Paddington, con grande entusiasmo, corse verso casa per avvisare tutti.

Il concerto:

Quando arrivarono al Royal Albert Hall (importante sala da concerti a Londra) gli occhi di Paddington uscirono quasi fuori dalle orbite. Il teatro era veramente enorme! All’interno della sala l’orso notò sul palco una grande orchestra con così tanti musicisti che non riusciva a contarli.

I musicisti iniziarono a suonare, producendo dei ritmi e dei suoni insoliti e Judy spiegò a Paddington, che era molto perplesso, che l’orchestra si stava solo accordando. Poi Judy porse all’orso il programma del concerto, dove c’era scritto cosa avrebbero suonato quella sera. C’era un breve pezzo per iniziare, poi la sinfonia di Haydn intitolata “La sorpresa” e infine “L’incompiuta” di Schubert. Paddington fu gravemente sorpreso del fatto che, nonostante il signor Gruber avesse pagato i biglietti, questo signor Schubert non avesse nemmeno finito la sinfonia!!

Gruber provò a spiegare che Schubert non avrebbe potuto mai finirla, perchè era morto nel 1828. Ma Paddington era talmente sconvolto che non ascoltava più quello che gli diceva Gruber.

Paddington aveva un forte senso di ciò che fosse giusto o sbagliato e non appena il signor Gruber e il resto della famiglia, socchiusero gli occhi per ascoltare la musica, si alzò e sgattaiolò via alla ricerca di questo signor Schubert. Chiese informazioni alla signora del bar che gli rispose di non conoscere questo signor Schubert, ma suggerì a Paddington di andare dietro le quinte del teatro e aspettare gli orchestrali per chiedere direttamente a loro. La signora gli diede indicazioni su dove andare, l’orso la ringraziò e si diresse dove gli era stato indicato. Ma l’edificio era veramente grande e complicato e in breve tempo, Paddington si perse in un labirinto di corridoi, uno dei quali portava ad una porta con una targa dove c’era scritto: “STRETTAMENTE PRIVATO”.

Paddington aprì facilmente la porta, ma con sua grande preoccupazione, questa si richiuse alle sue spalle e per quanto si sforzasse, non riuscì più a riaprirla. In quel momento l’orchestra iniziò a suonare la sinfonia di Haydn. Paddington iniziò a gridare aiuto, prima a voce bassa per non disturbare il concerto, poi sempre più forte, ma nessuno poteva sentirlo. Fu July la prima ad accorgersi che qualcuno stava bussando proprio mentre l’orchestra stava eseguendo “La Sorpresa”. Il rumore proveniva da qualche posto abbastanza vicino. All’improvviso si sentì un forte boato e nello stupore generale, il direttore sembrò saltare in aria per diversi centimetri. Tutta la famiglia Brown guardò il podio del direttore e videro prima un manico di scopa, poi un cappello e dei baffi familiari: era Paddington che togliendosi educatamente il cappello chiese ancora una volta dove poteva trovare il signor Schubert. In quel momento risuonò un boato di applausi: già perché stavano eseguendo la sinfonia “La sorpresa” e il pubblico pensò che la sorpresa fosse proprio quell’orso sul palco. Il direttore guardò perplesso Paddington e gli chiese se aveva qualcosa da suggerire riguardo la sinfonia di Schubert. Paddington ci pensò un po’ su e propose una melodia sua da dirigere, quella sì che era conclusa!. Il direttore stette al gioco e gli passò la bacchetta: e in quel momento la musica di Paddington risuonò in tutta sala del Royal Albert Hall. Fu una giornata un po’ particolare, ma in un modo o nell’altro anche piena di musica! Quando furono sul taxi per tornare Paddington fiero per la sua impresa, quasi in procinto di addormentarsi annunciò a tutti che quando sarebbe diventato grande sarebbe potuto diventare anche lui UN GRANDE DIRETTORE D’ORCHESTRA!!