RGANO UFFICIALE DELL RDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E …CRONACA E ATTUALITA’ Pagina 13: Attività...

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SOMMARIO FEBBRAIO Finito di stampare nel mese di febbraio 2001 Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova Direttore Editoriale Dr. Corrado Canestro Direttore Responsabile Dr. Sergio Castellaneta Comitato di Redazione Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Genova Presidente: Dr. Sergio Castellaneta Vice Presidente: Prof. Emilio Nicola Gatto Segretario: Prof. Giandomenico Sacco Tesoriere: Dr. ssa Maria Clemens Barberis Consiglieri Dr. Enrico Bartolini Prof. Dante Bassetti Dr. Massimo Blondett Prof. Giorgio Chiozza Dr. Alberto Ferrando Dr.ssa Anna Maria Gandolfo Prof. Riccardo Ghio Prof. Claudio Giuntini Dr. Giuseppe Mina Prof. Giovanni Regesta Dr. Emilio Casabona Dr. Gabriele Perosino Collegio dei revisori dei conti Prof. Fernanda De Benedetti Dr. Antonio Bianchini Prof. Giulio Cesare Peris Dr. Luca Nanni Commissione albo odontoiatri Presidente: Dr. Emilio Casabona Segretario: Dr. Stefano Bovone Dr. Massimo Gaggero Dr. Gabriele Perosino Dr. Marco Oddera Periodico Mensile Anno 9 - n° 2 - Febbraio 2001 - Tiratura 8.000 copie - Autorizzazione n.15 del 26/04/1993 del Tribunale di Genova Spedizione in abbonamento postale - Gruppo IV 45% - Redazione e Segreteria: Via Corsica, 16/B Genova - Pubblicità, progetto grafico e impaginazione: Silvia Folco, Via Corsica 16/B 16128 Genova, Tel. e fax 010/58.29.05 - Coordinamento redazionale: Estro Srl Via Fiasella, 12 Genova, Tel.010/56.10.81 - fax 010/54.52.175 Stampa: Grafiche G.&G. Del Cielo snc, Via G. Adamoli, 35 - 16141 Genova. P. 30 DENTISTI NOTIZIE a cura di M. Gaggero P. 28 LETTERE AL DIRETTORE Anno 9 - Numero 2 Febbraio 2001 Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Genova: Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 Genova Tel. 010.58.78.46 - 54.33.47 Fax 59.35.58 - Sito Internet: www.erga.it/ordmedge - E-mail: [email protected] In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria di Palazzo Bianco, Genova EDITORIALE Pagina 2: La vera urgenza? Fare cose serie IL PROBLEMA EMERGENZA Pagina 2: Il comunicato-denuncia dell’Ordine Pagina 4: Serve un approccio globale Pagina 5: La “Guardia” non è un P.S. a domicilio LE “NOSTRE” LINEE GUIDA Pagina 7: Consulenze ortopediche sotto tiro LEGGI E REGOLE Pagina 9: Sanatoria per i “provvisori” - Testo G.U. Pagina 12: Circolare regionale sul contratto Medici di base CRONACA E ATTUALITA’ Pagina 13: Attività della Federazione sul territorio Pagina 22: Alzheimer, le regole regionali Pagina 24: Periti legali, siate cauti nei giudizi AGGIORNAMENTO Pagina 20: Il Dimi per i Medici di base VARIE Pag. 19/25 2 GENOVA ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GENOVA M E D I C A M E D I C A INCARICHI PROVVISORI LA LEGGE SULLA SANATORIA LE REGOLE REGIONALI PER IL PROGETTO CONTRO L’ALZHEIMER EMERGENZE: FARE COSE SERIE E NON CERCARE CAPRI ESPIATORI 2001 AMBULATORIALI GLI ELETT INEI COMITATI CONSULTIVI ALLINTERNO “DENTISTI NOTIZIE

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S O M M A R I O

F E B B R A I O

Finito di stampare nel mese di febbraio 2001

Organo Ufficiale dell’Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Genova

Direttore EditorialeDr. Corrado Canestro

Direttore ResponsabileDr. Sergio Castellaneta

Comitato di RedazioneConsiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri di GenovaPresidente: Dr. Sergio CastellanetaVice Presidente: Prof. Emilio Nicola GattoSegretario: Prof. Giandomenico SaccoTesoriere: Dr. ssa Maria Clemens Barberis

ConsiglieriDr. Enrico BartoliniProf. Dante BassettiDr. Massimo BlondettProf. Giorgio ChiozzaDr. Alberto FerrandoDr.ssa Anna Maria GandolfoProf. Riccardo GhioProf. Claudio GiuntiniDr. Giuseppe MinaProf. Giovanni RegestaDr. Emilio Casabona Dr. Gabriele Perosino

Collegio dei revisori dei contiProf. Fernanda De BenedettiDr. Antonio BianchiniProf. Giulio Cesare PerisDr. Luca Nanni

Commissione albo odontoiatriPresidente: Dr. Emilio CasabonaSegretario: Dr. Stefano BovoneDr. Massimo GaggeroDr. Gabriele PerosinoDr. Marco Oddera

Periodico Mensile Anno 9 - n° 2 - Febbraio 2001 - Tiratura 8.000 copie - Autorizzazione n.15 del 26/04/1993 del Tribunale di Genova Spedizione in abbonamento postale - Gruppo IV 45% - Redazione e Segreteria: Via Corsica, 16/B Genova - Pubblicità, progetto grafico e impaginazione: Silvia Folco, Via Corsica 16/B 16128 Genova, Tel. e fax 010/58.29.05 - Coordinamento redazionale: Estro Srl Via Fiasella, 12 Genova, Tel.010/56.10.81 - fax 010/54.52.175 Stampa: Grafiche G.&G. Del Cielo snc, Via G. Adamoli, 35 - 16141 Genova.

P. 30 DENTISTI NOTIZIE a cura di M. Gaggero

P. 28 LETTERE AL DIRETTORE

Anno 9 - Numero 2 Febbraio 2001

Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Genova: Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 GenovaTel. 010.58.78.46 - 54.33.47 Fax 59.35.58 - Sito Internet: www.erga.it/ordmedge - E-mail: [email protected]

In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria di Palazzo Bianco, Genova

EDITORIALEPagina 2: La vera urgenza? Fare cose serie

IL PROBLEMA EMERGENZAPagina 2: Il comunicato-denuncia dell’OrdinePagina 4: Serve un approccio globalePagina 5: La “Guardia” non è un P.S. a domicilio

LE “NOSTRE” LINEE GUIDAPagina 7: Consulenze ortopediche sotto tiro

LEGGI E REGOLEPagina 9: Sanatoria per i “provvisori” - Testo G.U.Pagina 12: Circolare regionale sul contratto Medici di base

CRONACA E ATTUALITA’Pagina 13: Attività della Federazione sul territorioPagina 22: Alzheimer, le regole regionaliPagina 24: Periti legali, siate cauti nei giudizi

AGGIORNAMENTOPagina 20: Il Dimi per i Medici di base

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GENOVAORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHIE D E G L I O D O N T O I A T R I D E L L A P R O V I N C I A D I G E N O V A

M E D I C AM E D I C A

INCARICHI PROVVISORI

LA LEGGE

SULLA SANATORIA

LE REGOLE REGIONALI

PER IL PROGETTO

CONTRO L’ALZHEIMER

EMERGENZE: FARE COSE SERIEE NON CERCARE CAPRI ESPIATORI 2001◆ ◆ AMBULATORIALI

GLI ELETT INEI

COMITATI CONSULTIVI

ALL’INTERNO “DENTISTI NOTIZIE”

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ancora vivo, probabilmente, in tuttinoi, il ricordo dello sventurato casodella ragazza genovese morta per un

attacco d’asma mentre veniva trasportataall’ospedale di Alessandria dopo che – secon-do le cronache dei giornali – negli ospedalidella nostra città non si era trovato un letto inun reparto di rianimazione. Una vicenda cheha tenuto banco per diversi giorni sui mezzid’informazione, e che ha indotto il massimoresponsabile della Sanità della RegioneLiguria ad un provvedimento drastico e rapi-do. Ma, come spesso accade, certi interventi

sembrano destinati più a “soddisfare la piaz-za” che a far vera giustizia: e soprattutto lascure si abbatte quando si avverano i tristieventi da troppo tempo temuti da chi segue econosce davvero situazioni critiche, per lequali invano si è chiesto di provvedere.In altre parole: basta sfogliare “GenovaMedica” per vedere quante volte abbiamodenunciato le lacune, le carenze organizzati-ve, le anomalie di certi “pronto soccorso” esi-stenti solo sulla carta: ma solamente quandogli allarmi trovano riscontro nei fatti si fa qual-cosa (magari nella direzione sbagliata),

l tragico evento della morte della gio-vane donna affetta da asma in quel diCornigliano ha condotto alla fulminea

rimozione dalleresponsabilità diri-genziali di due colle-ghi responsabili delservizio di emergen-za (118) e del servi-zio di medicina dibase preposto allaguardia medica. Taleevento, che tantediscussioni ha provocato nel mondo sanitarioe non, ripropone in maniera drammatica epreoccupante la responsabilità del Medico, diprimo e secondo livello, nell’inefficienza orga-nizzativa e gestionale dei servizi, non solo di

quelli legati all’emergenza. Infatti troppo spes-so primari di reparto, dirigenti di servizilamentano carenza di mezzi e di personale

che non consente l’ero-gazione di prestazioniin regime di sicurezza,di ef f icienza e diimmediatezza del larisposta: tali lamenta-zioni si sono concretiz-zate in più occasioni inesposti alla procura,alla direzione generale

e sanitaria delle aziende, all’assessorato allaSanità della Regione, al presidente della giun-ta regionale, all’Ordine dei Medici.Risposte: nessuna.La Procura interviene ad incidente avvenuto

GENOVAM E D I C AM E D I C A

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LA VERA URGENZA? FARE COSE SERIENon è possibile incolpare solo e sempre i Medici!

I COLLEGHI DEVONO ORMAI

ESSERE DETERMINATI ED OPPORSI

AGLI AMMINISTRATORI

SE NON FORNISCONO TUTTI I MEZZI

PER IL BUON FUNZIONAMENTO

DEI REPARTI

I

E’

L ’ E D I T O R I A L E

L’ORDINE: DA MOLTO TEMPO DENUNCIAMO INVANODISORGANIZZAZIONE E INEFFICIENZE

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GENOVAM E D I C AM E D I C AURGENZE: FARE COSE SERIE

con l’invio di un “avviso di garanzia” ai soliMedici coinvolti direttamente o indirettamentenella vicenda; gli assessori, i direttori generalie sanitari, pur riconoscendo la necessità di unloro intervento, che viene sempre rinviato, sitrincerano dietro le esigenze del bilancio, sca-ricando così sulle fragili spalle dei colleghiogni responsabilità penale, deontologica edisciplinare interna alle aziende di apparte-nenza. L’unica istituzione che ha semprerisposto al “grido di dolore” dei colleghi èstato l’Ordine dei Medici, che ha ripetutamen-te invitato i primari a non limitarsi alla sempli-ce denuncia, che non li manleva aprioristica-mente dalle loro responsabilità, ma a sospen-dere quelle attività da loro ritenute a rischio.Alla luce di quanto avvenuto vogliamo metterein guardia i colleghi, soprattutto ospedalieri, a

non soggiacere passivamente, come è avve-nuto per il passato, alle voglie degli ammini-stratori politici e non, ma a rivendicare conforza il loro diritto ad avere a disposizionetutti, ripeto tutti, i mezzi necessari al buon fun-zionamento dei reparti: solo in questo casopotranno e dovranno pagare di persona,altrimenti saremo noi Medici a chiedere latesta di coloro che per esigenze di bilancio,seppur comprensibili, continuano a lesinare lerisorse necessarie.Egregio assessore e collega, se i soldi delloStato non ti bastano chiudi i pronto soccorsoed i reparti a rischio: non ti sarà consentitolasciare l’attuale situazione e poi, a delittoavvenuto, andare alla ricerca di un caproespiatorio in camice bianco.

Sergio Castellaneta

all’unico scopo di soddisfare l’opinione pub-blica. E’ questo il senso del comunicato chel’Ordine dei Medici ha emesso sul dolorosocaso che abbiamo ricordato, e che è statoinviato a tutti i giornali. Data l’importanza e ladelicatezza dell’argomento, ne riportiamo iltesto. Il consiglio dell’Ordine, dunque, “ricor-da di avere da gran tempo ripetutamente sot-tolineato, con estrema fermezza, sia in pubbli-che dichiarazioni del suo presidente che inufficiali relazioni di commento agli svariatipiani sanitari regionali, la grave situazione didisorganizzazione dell’emergenza sul territo-rio: in particolare l’esistenza di troppi prontosoccorso soltanto virtuali in quanto carenti dipersonale qualificato”. A questo proposito ilconsiglio “ricorda, tra l’altro, ripetuti interventidell’Ordine, presso le autorità competenti e laprocura, finalizzati ad escludere alcuneimproprie figure mediche specialistiche daiturni di guardia generale presso alcuni pronto

soccorso cittadini”. Il comunicato passa poi adindicare aspetti, per così dire, propositivi. Ilconsiglio infatti “come sempre dichiara la pro-pria completa disponibilità ad una totale col-laborazione con l’assessorato alla Sanità dellaRegione Liguria in una costruttiva gestioneprogrammatoria regionale, con la partecipa-zione di tutte le categorie mediche, in partico-lare con gli anestesisti rianimatori, al fine dievitare il ripetersi di situazioni la cui tragicitànon richiede commenti; censura la frettolosarapidità con cui, dopo esplicite rigide posizio-ni fulmineamente anticipate ai media, l’asses-sorato ha emanato il noto provvedimento diesautorazione dei responsabili medici del ser-vizio del 118 e della guardia medica: infattiquesto consiglio ritiene quanto meno improba-bile che in così breve tempo dall’evento siastato possibile realizzare un completo edesauriente accertamento di tutta la catena diresponsabilità politiche, gestionali e mediche

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na organizzazione del sistema diurgenza-emergenza deve coinvolge-re la classe medica, amministrativa e

politica nella sua globalità. Non si puòdemandare la responsabilità dell’urgenza alMedico o ad una singola categoria medica nèsi debbono sottacere le responsabilità politi-che nella gestione, programmazione e finan-ziamento.Un approccio globale deve vedere coinvoltetutte le figure mediche e la collaborazione difigure non mediche anche se il ruolo piùimportante va dato alle scelte “politiche” chepossono determinare il successo o l’insuccessodi un’iniziativa attraverso il razionamentodella spesa o il mantenimento di strutture non

idoneee o obsolete. Sintetizzando, i “livelli”principali del sistema di urgenza-emergenzapossono essere:

1. PREVENZIONE ED EDUCAZIONE

Riguarda il Medico di medicina generale e ilpediatra di libera scelta attraverso interventidi educazione e prevenzione come la preven-zione degli incidenti, l’educazione del pazien-te affetto da patologie che potrebbero, poten-zialmente, derivare in emergenze (asma, dia-bete, coronaropatie ecc.). Tale intervento edu-cativo può essere prestato dal Medico curanteal singolo assistito “a rischio” per qualchepatologia ma può essere più efficace se svoltoo rafforzato in ambienti di “comunità” (scuole,ambiente di lavoro) attraverso una integrazio-ne tra sanitario e sociale.Appare utile disporre di “linee guida” validateda società o associazioni scientifiche, che per-mettano di offrire consigli uniformi per deter-minate patologie.

2. INTERVENTO SUL LUOGO DELL’EMERGENZA E TRA-SPORTO AL PRONTO SOCCORSO.Un’efficace ed efficiente sistema deve esserein grado di prestare interventi “salva vita” sulluogo dell’evento per cui è necessario un siste-ma organizzato che raggiunga il pazienterapidamente e sia in grado di effettuare sulluogo interventi di rianimazione di base e sia,inoltre, in grado di trasportare rapidamente ilpaziente presso una struttura idonea per lapatologia da cui è affetto.Tale sistema è basato sul servizio del 118 chedeve trovare un adeguato aiuto e supportodal servizio di guardia medica o, se preferite,di continuità assistenziale. A tal proposito nonbisogna evidenziare che tale servizio ha una

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GENOVAM E D I C AM E D I C AIL PROBLEMA EMEREGENZE

URGENZE, SERVE UN APPROCCIO GLOBALECON INTERVENTI POLITICI E AMMINISTRATIVI

U

conducente alle tragiche conseguenze finali.Questo consiglio si augura pertanto che, allafine, il tutto non si riduca alla strumentale con-figurazione di alcuni capri espiatori”. Il comu-nicato prosegue affermando che “pur avendopartecipato con un suo componente all'istru-zione di una sommaria indagine, essendovenuto a conoscenza dell’esautorazione deisunnominati Medici per presumibile negligen-za o imperizia, il consiglio dell’Ordine si riser-va, nella sua piena autonomia di valutazionedella deontologia professionale, di iniziare unaccertamento ordinistico dell’effettivo livello dioperatività organizzativa e tecnica del Centroregionale dell’emergenza” ed infine “invitaancora una volta tutti i Medici genovesi ope-ranti in strut ture sanitarie a notif icareall’Ordine le eventuali carenze strutturali edorganizzative che, non consentendo al sanita-rio di operare adeguatamente, costituisconofattore di rischio”.

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GENOVAM E D I C AM E D I C AIL PROBLEMA EMERGENZE

E C’E ANCHE UN ANCESTRALE FRAINTESO: LA “GUARDIA”NON E’ UN PRONTO SOCCORSO A DOMICILIO

carenza cronica di Medici, andrebbe incenti-vato economicamente e principalmente forma-to da Medici preparati alle problematichedell’urgenza con corsi di formazione obbliga-tori e non come “sostituti” dei mmg in periodifestivi o notturni (a Genova non abbiamoMedici disponibili per la guardia medica,basta dire che i Medici reperibili non sonopagati se non ef fet tuano i l ser vizio).Comunque il sistema di continuità assistenzialeera nato per offrire prestazioni a pazientiquando il Medico curante non è in attività equindi non un servizio per l’emergenza anchese poi deve effettuare, in base alle chiamate,prestazioni di urgenza.

3. PRONTO SOCCORSO

Esistono dei pronto soccorso che non dispon-gono di adeguate risorse professionali, logisti-

che e strumentali (p. es. Medico di guardiamedica che deve prestare assistenza ancheper le urgenze interne, Medico di guardiamedica senza adeguata preparazione o spe-cializzazione, magari specialista in Orl e ocu-listica obbligato dalla direzione a fare i turnial Ps, assenza di un anestesista in guardiaattiva ma solo reperibile, assenza di posti lettodi terapia subintensiva e intensiva, assenza diapparecchiature come tac, rmn, ecc.).Tali pseudo pronto soccorso dovrebbero essereutilizzati come servizi di “primo soccorso” perpatologie lievi-medie mentre è necessario con-centrare le risorse in pochi ma ben attrezzativeri pronto soccorso adeguatamente dotati diMedici con competenze specifiche, strutture estrumentazioni.Inoltre è necessario evitare che i pronto soc-corso vengano intasati con la richiesta di pre-

n merito alla problematica dell’emer-genza, emersa in questi giorni, ioritengo che una buona responsabilità

nel disservizio sia da ascrivere ad un ance-strale frainteso. Quello di identificare la guar-dia medica con un servizio di urgenza-emer-genza inteso come servizio di pronto soccorsoa domicilio del paziente. La guardia medica,invece, è nata per sostituire l’attività delMedico di medicina generale durante le ore incui, contrattualmente, quest’ultimo non esercital’attività. E non dimentichiamoci che il mmgnon ha, istituzionalmente, compiti di urgenzaemergenza. Egli fa visite in ambulatorio ed hatempo entro la mezzanotte per effettuare lavisita domiciliare se richiesta entre le 10 delmattino.Altrimenti può, addirittura, effettuarla entro le

12 del giorno successivo. Questo aspetto,spesso dimenticato nelle discussioni di questigiorni, configura bene l’attività del mmg e, diriflesso, del collega della guardia medica che,come ripeto, non è altro che il Medico dimedicina generale durante le ore non contrat-tuali per quest’ultimo.Orbene, il fatto che le ore di servizio dellaguardia medica (scusate se la chiamo ancoracosì) coincidano con la notte, i festivi o i prefe-stivi ha fatto sì che si individuasse il collegaaddetto a questo settore come un Medico dipronto soccorso “sui generis”. Ciò favoritoanche dal fatto dell’uso, invalso, dell’organiz-zazione dell’intervento della guardia medicacome si trattasse di una necessità urgente.L’abitudine, il radicarsi, quindi, di certi com-portamenti automatici, ha trasformato il

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GENOVAM E D I C AM E D I C AIL PROBLEMA EMERGENZE

Medico di assistenza primaria per le ore not-turne o festive o prefestive, in un Medicodell’emergenza. Da qui l’impreparazione spe-cifica, qualche volta il disservizio ecc., ecc..Ma tutto nasce dall’equivoco che la guardiamedica dovrebbe solo essere il Medico difamiglia di notte o di festa.Si è cercato di ovviare a questo fraintendi-mento con l’istituzione del 118 che, certamen-te, ha colmato un vuoto con una organizza-zione e con personale ad hoc ma che tutt’ora,forse, corre il rischio di rappresentare un moti-vo di confusionePer quanto attiene i “piccoli” pronto soccorsoritengo che non debbano essere smantellati.Sarebbe sufficiente attribuire loro l’unico ruoloche possono avere affidatogli dai limiti diattrezzature e numericamente di personale,quello di rappresentare valvole di sfogo percodici meno che rossi al fine di lasciare liberi i

pronto soccorso attrezzati per servire urgenzecongruenti.Certo questa riflessione apre la problematica,allora, della necessità di un adeguato e com-petente filtro che consenta di avviare i codicigiusti alle strutture giuste.Perchè io non ritengo che l’accentramento adogni costo sia la soluzione dei mali dellaSanità.Io ritengo, invece, che sia giusto che ogniquartiere debba avere una struttura sanitariache consenta di accettare la maggior partedelle emergenze e di stabilizzarle, così come ègiusto, invece, che le emergenze più gravidebbano essere di competenza di struttureadeguate. Solo quando avremo la capacità dipoter essere puntuali e precisi nello smista-mento della casistica allora potremo dire diaver in gran parte risolto il problema.

Massimo Blondett

stazioni improprie (ogni anno assistiamo alleimmagini del ps di S. Martino intasato dall'e-pidemia di influenza con interventi dei carabi-nieri per trovare dei posti letto). Una idea,forse l’unica, può essere quella di affiancareai Ps delle strutture ambulatoriali che valutinole patologie (o non patologie) più banali (icosidetti codici bianco e verde).Esempi di questo tipo sono già in atto in variecittà, attuati attraverso la collaborazione traMedici di medicina generale, pediatri edospedale.Infatti si può integrare il personale sanitariodedicato al ps/acc. con Medici di medicinagenerale o pediatri (presso i pronto soccorsopediatrici) in maniera di rispondere in modoottimale alle aumentate richieste di prestazioniquando i mmg e i Pls non sono in servizio(dalle 20 alle 8 dei giorni feriali e dalle ore10 dei giorni prefestivi alle ore 8 dei feriali

successivi). Tali unità verranno utilizzate peruna migliore funzionalità del ps. Gli accessi inps verranno selezionati con il criterio dellagravità della patologia da unità infermieristi-che, aggiuntive all’organico, addestrate alTRIAGE (mediante compilazione della cartellainfermieristica ). I codici di maggiore gravità(rosso e giallo) verrano gestiti in locali idoneicon tecnologie adeguate dai Medici dell’emer-genza. I codici verdi (urgenze differibili) ebianchi (non urgenze) verranno gestiti in localiattigui dagli specialisti con contratto annuale.

4. SERVIZI DI RIANIMAZIONE

Necessità di disporre di posti letto di terapiasub intensiva.

5. FORMAZIONE, VERIFICA E CONTROLLO DI QUALITÀ

Da applicare a tutti gli attori descritti, allestrutture e alle strumentazioni.

Alberto Ferrando

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

n questa revisione non è stato possi-bile reperire casi di prestazioni orto-pediche risultanti chiaramente inap-

propriate; soltanto alcune di esse sono appar-se alquanto discutibi-li. Tuttavia, alcuni set-tori dell’organizza-zione sono risultatipassibili di migliora-mento o, quantomeno, tali da giustifi-care l ’adozione distrategie alternative.La lista è la seguente:◆ Eccessivo uso di costosi “fans” e di inibito-ri Cox-2, comprendente anche la loro utiliz-zazione in pazienti in cui in precedenza nonera mai stato tentato un trattamento con dosielevate di un comune fans. E’ importante che iconsulenti ortopedici riconoscano che gli ini-bitori Cox-2 non sono dotati di un’azioneantalgica più elevata dei comuni fans, equindi non dovrebbero essere utilizzati comefarmaci di prima scelta.◆ Casi di “richiesta di consulenza specialisti-ca veloce” per pazienti affetti da algie al

CONSULENZE ORTOPEDICHE “SOTTO TIRO”Pochi casi inappropriati, ma alcuni settori possono essere migliorati

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Le nostre “Linee guida” sonodedicate questo mese ai piùcomuni problemi emergenti dauna rassegna critica, effettuatadal Partners Community HealthCare (PCHI), delle modalitàd’effettuazione delle richieste diconsulenza ortopedica.

collo, schiena e ginocchio. Tali richieste sonoindubbiamente motivate dal desiderio deimedici generali di fornire ai propri pazientiun servizio veloce, migliorandone così l’indicedi gradimento. In svariati casi di questo tipo, ipazienti migliorano prima di essere visitatidall’ortopedico, e questo fa pensare chesarebbe forse stato più utile adottare una stra-tegia di attesa (prima di richiedere la consu-lenza), onde valutare l’eventuale efficacia diun breve trattamento con comuni fans, parti-colarmente nel caso di comuni lombalgie.

◆ L’ef fettuazionedella risonanzamagnetica in situazio-ni in cui è improbabi-le l’indicazione ad unintervento chirurgico:ad esempio, nelbanale caso delginocchio di unpaziente che chiara-

mente non necessiterà di alcuna terapia chi-rurgica.◆ L’effettuazione di radiografie in casi in cuiappare del tutto improbabile che tale proce-dura possa condurre ad una variazione dellascelta terapeutica. Purtroppo, sembra chemolti ortopedici richiedano le lastre “di routi-ne”, ancor prima di visitare il paziente.◆ La sottoutilizzazione dei reumatologi.Ci sono pazienti con problemi molto proba-bilmente più di tipo reumatologico che orto-pedico - ad es., soggetti giovani con gonal-

ALCUNE SITUAZIONI

POTREBBERO RISOLVERSI SENZA CONSULTO,SEMPLICEMENTE CON UN PO’

DI PAZIENZA. E A VOLTE ANCHE

UNA RADIOGRAFIA E’ DI TROPPO

L E N O S T R E L I N E E G U I D A

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gia bilaterale. Molti Medici generali hannoimparato ad avvalersi dei reumatologi nellostesso modo in cui utilizzano i cardiologi.L’utilizzazione delle consulenze di questi spe-cialisti medici contribuisce ad istruire i Medicigenerali alla corretta identificazione deipazienti necessitanti un intervento chirurgico,chiarendo inoltre le possibili alternative allaterapia chirurgica.◆ La determinazione della velocità di condu-zione dei tronchi nervosi costituisce un esamecostoso, di non frequente utilità nella sceltadella terapia. Molti chirurghi attualmente pra-ticano interventi sulle sindromi del tunnel car-pale in pazienti in cui i dati clinici sono forte-mente diagnostici (in particolare, tipica edindiscutibile ipostenia ed ipotrofia muscolareselettive della parte della muscolatura tenareinnervata dal mediano, con perfetta congruitàdella sintomatologia sensitiva, n.d.r.).◆ La fasciite plantare è una delle cause piùfrequenti di algie del piede nei soggetti adulti,ed una sindrome che i Medici generalidovrebbero probabilmente imparare a trattareda soli. Un segno cruciale per la diagnosi èuna dolorabilità localizzata evocabile attra-verso la dorsiflessione passiva forzata daparte dell’esaminatore delle dita del piede,allo scopo di tendere la fascia plantare, con

successiva palpazione effettuata con il polliceod indice dell’altra mano lungo tutta la fascia,dal calcagno alla parte anteriore del piede. Intal modo si possono localizzare punti partico-larmente dolorabili, sede di eventuali successi-ve infiltrazioni. Gli esami di laboratorio nonsono utili in questi casi: i markers infiammatorisono infatti normali.Anche le radiografie sono inutili, a meno che ilpaziente non migliori con un tradizionale trat-tamento medico conservativo, il che general-mente avviene, anche se talora in alcuni mesi.

(PCHI ringrazia i dottori John Colby e StuartMushlin del “Brigham and Women’s Hospital”per l’aiuto fornito nella revisione delle cartellecliniche).

Nota dell’editore: questa “newsletter” è stataconcepita con mera finalità educativa esclusi-vamente indirizzata al personale medico pro-fessionistico. Non deve essere considerataplausibile, nel trattamento del singolo pazien-te, se non è accompagnata dall'esercizio dellibero giudizio da parte del Medico curante.Per informazioni su Partners Health CareSystem, potete mandare una e-mail od un faxal dott. Massimo Ferrigno (e-mail: [email protected]; fax 0185/293316 webpage: www.partners.org).

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GENOVAM E D I C AM E D I C ACONSULENZE ORTOPEDICHE

LA DIFFICILE TERAPIA DEL DISTURBO SESSUALEl 20 gennaio u.s., si è tenuto aGenova, presso lo Starhotel Presidentun convegno sul tema "Sessualità e

terapie», argomento di grande interesse scien-tifico e di evidente attualità.Il convegno è stato organizzato, dal punto divista scientif ico, dal C.I.R.S.- CentroInterdisciplinare per la Ricerca e laFormazione in Sessuologia- con sede in

Genova. La relazione introduttiva è stata svol-ta dalla prof. Jole Baldaro Verde che ha sotto-lineato come il disturbo sessuale sia la spia diuna identità sessuale immatura, confusa o“ferita" e come sia necessario, per il sessuolo-go, il Medico o lo psicologo, conoscere il pro-cesso di "costruzione" dell'identità sessualestessa. Soltanto in questo modo è possibileformulare una diagnosi eziologica corretta e

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scegliere la strategia terapeutica più idonea.Diventa dunque fondamentale, come hamesso in evidenza nel secondo intervento ildott. Rosario Sisto, una accurata indagineanamnestica, che esplori tanto il versante bio-logico che quello psicologico della sessualitàdel paziente, senza trascurare il contesto cul-turale e sociale in cui egli ha vissuto e vive.Soltanto acquisendo elementi da queste trefondamentali fonti sarà possibile individuarela strategia terapeutica più idonea. Che può

prevedere anche l'uso di farmaci o , se neces-sario, di presidi chirurgici. Sull'importanza diuna corretta diagnosi eziologica è tornato, nelsuccessivo intervento, il dott. Roberto Todellache, partendo da un caso di impotenza eretti-le, ha fornito un esempio di “terapia sessuolo-gica integrata”. Tale modello di terapia haoperato sia sul biologico, attraverso la prescri-zione di un idoneo presidio farmacologico(Viagra), che sulla sua mappa cognitiva ses-suale fornendo interpretazioni e correggendo

ART. 1(Passaggio di area o di disciplina del perso-

nale del Servizio sanitario nazionale).1 In sede di prima applicazione ed entro seimesi dalla data di entrata in vigore della pre-sente legge, il perso-nale appar tenentealla dirigenza medi-ca del Servizio sani-tario nazionale chealla stessa data, conformale atto di datacer ta emanato dallegale rappresentantedell ’ente, risul t i inservizio da almeno due anni, in un posto diarea o disciplina diversa da quella per la

quale è stato assunto, è inquadrato, adomanda, senza ulteriori aggravi di spesa,con la medesima posizione funzionalenell’area o nella disciplina nella quale haesercitato le funzioni. Ai fini dell'inquadra-mento il direttore generale delle aziende edegli enti del Servizio sanitario nazionale ètenuto a verificare, previa consultazione conle organizzazioni sindacali maggiormenterappresentative, entro sessanta giorni dalladata di entrata in vigore della presente legge,

la permanenza deifabbisogni che aveva-no determinatol’impiego del persona-le nell’area o nelladisciplina diversa daquella per la qualeera stato assunto,disponendo, nel con-tempo, fermo restan-

do l’organico complessivo, la modifica dellepiante organiche conseguente ai passaggi di

GENOVAM E D I C AM E D I C A

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SANATORIA PER I “PROVVISORI”Uscita la legge per sistemare le “discipline diverse” e gli incarichi

PREVISTI TEMPI STRETTI (SEI MESI) PERCHE LE AZIENDE REGOLARIZZINO

LE SITUAZIONI DEI MEDICI . AMMISSIONI

IN SOPRANNUMERO - MA NON SUBITO -AL CORSO DI MEDICINA GENERALE

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’ 8 gennaio scor-so è stata pubblicata la legge 29 dicembre2000 n.401 intitolata “Norme sull’organizza-zione e sul personale del settore sanitario”.Data l’importanza dell’argomento riteniamoutile pubblicare per intero il testo della legge.

L E G G I & R E G O L E

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

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“SANATORIA” PER GLI INCARICHI

“errori cognitivi”. A questo si sono aggiuntiesercizi specifici mutuati dalla tecnica di “ses-soterapia corporea”, con una particolareattenzione agli aspetti relazionali del vissutosessuale, coinvolgendo la partner in alcunesedute di terapia. In merito alle specifiche tec-niche terapeutiche il dott. Marco Del Ry haparlato nel suo intervento della "sessoterapiaimmaginativa», uno strumento originale da luielaborato e perfezionato sulla base di studipreesistenti. La terapia si basa sull'uso dell'im-

maginario come “strumento e luogo” di cam-biamento e di guarigione e un “codice simbo-lico” come linguaggio. Le immagini, che ven-gono proposte al paziente, preventivamenteposto in stato di profondo rilassamento, per-mettono la rappresentazione tanto dei conte-nuti coscienti del paziente stesso, quanto diquelli inconsci, arrivando a permettere alpaziente di capire vedendo. Notevoli anchegli interventi della dott.ssa Genny Ferasin edell’urologo dr. Antonio Casarico.

area, con soppressione del posto lasciato libe-ro nell’area o disciplina di provenienza.

ART. 2.(Disposizioni in materia di medici incaricati

provvisori e di personale laureato delServizio sanitario nazionale).

1 Entro centottanta giorni dalla data di entra-ta in vigore della presente legge, le aziendeunità sanitarie locali ed ospedaliere, compresii policlinici universitari, e gli istituti di ricoveroe cura a carattere scientifico (IRCCS) sonoautorizzati, nell’ambito delle risorse finanzia-rie disponibili per le spese del personale delServizio sanitario nazionale e nei limiti diquanto previsto dall'articolo 39, comma 18,della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e suc-cessive modificazioni, a bandire concorsi, neilimiti delle dotazioni organiche definite edapprovate e nel rispetto dei principi desumibilidall'articoIo 6 del decreto legislativo 3 feb-braio 1993, n. 29, e successive modificazioni,con una riserva fino al 50 per cento dei postia favore del personale sanitario laureato cuisia stato conferito un incarico provvisorio, aisensi dell’articolo 9 diciassettesimo comma,della legge 20 maggio 1985, n. 207. I con-corsi sono effettuati secondo le modalità stabi-lite dal regolamento emanato con decreto del

Presidente della Repubblica 10 dicembre1997 n. 483.2. La riserva di cui al comma 1 opera a favoredei soggetti i quali, anche in carenza dellaspecializzazione nella disciplina richiesta dalcitato regolamento emanato con decreto delPresidente della Repubblica n. 483 del 1997,nei cinque anni precedenti la data di entrata invigore della presente legge abbiano prestatoservizio, per un periodo complessivo non infe-riore a sedici mesi e a titolo di incarico provvi-sorio nella predetta disciplina, presso aziendeunità sanitarie locali ed ospedaliere, compresi ipoliclinici universitari, o presso gli IRCCS.3. Il titolo di specializzazione in psicoterapia,riconosciuto, ai sensi degli articoli 3 e 35della legge 18 febbraio 1989 n. 56, comeequipollente al diploma rilasciato dalle corri-spondenti scuole di specializzazione universi-taria, deve intendersi valido anche ai finidell’inquadramento nei posti organici di psi-cologo per la disciplina di psicologia e diMedico o psicologo per la disciplina di psico-terapia, fermi restando gli altri requisiti previ-sti per i due profili professionali.4. Le disposizioni di cui all’articolo 28 del decre-to legislativo 3 febbraio 1993 n. 29, come sosti-tuito dall'articolo 10 del decreto legislativo 29ottobre 1998, n. 387, si applicano anche al

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GENOVAM E D I C AM E D I C A“SANATORIA” PER GLI INCARICHI

comparto della sanità. In sede di prima applica-zione di tali disposizioni, nel rispetto di quantostabilito dall’articolo 39, comma 18, della legge27 dicembre 1997, n.449, e successive modifi-cazioni, e, comunque, non oltre tre anni dalladata di entrata in vigore della presente legge,nei concorsi per l’accesso alla qualifica di diri-gente dei ruoli amministrativo, tecnico e profes-sionale del Servizio sanitario nazionale, il 50per cento dei posti disponibili è riservato aidipendenti delle aziende sanitarie che bandisco-no il relativo concorso i quali siano in possessodi diploma di laurea, provengano dalla ex car-riera direttiva della stessa azienda, ovvero sianostati assunti tramite concorso per esami in quali-f iche corrispondenti, e abbiano maturatoun’anzianità di nove anni di effettivo servizionella predetta carriera o qualifica. I posti riserva-ti sono attribuiti attraverso concorso per titoli diservizio professionali e di cultura integrato dacolloquio.

ART. 3.(Corsi di formazione

specifica in medicina generale).1. I laureati in medicina e chirurgia iscritti alcorso universitario di laurea prima del 31 dicem-bre 1991 ed abilitati all’esercizio professionalesono ammessi a domanda in soprannumero aicorsi di formazione specifica in medicina gene-rale di cui al decreto legislativo 8 agosto 1991n. 256. I medici ammessi in soprannumero nonhanno diritto alla borsa di studio e possono svol-gere attività libero-professionale compatibile congli obblighi formativi.

ART. 4(Attribuzione di mansioni superiori).

1. A parziale deroga di quanto disposto daldecreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, alpersonale medico già inquadrato nel nono

livello al 31 dicembre 1995 nelle unità opera-tive di anestesia e rianimazione, radiodiagno-stica, radioterapia, medicina nucleare e neu-rologia, non provvisto del diploma di specia-lizzazione in anestesia e rianimazione, radio-diagnostica, radioterapia e medicina nuclea-re, sono attribuite mansioni peculiari del diri-gente di primo livello, inquadrato nel decimolivello e munito del diploma di specializzazio-ne nelle predette discipline.

ART. 5.(Personale che svolge attività di ricerca presso

l’Istituto superiore di sanità).1. Per potenziare l’attività di ricerca nelcampo sanitario, l’Istituto superiore di sanità siavvale, fino al 31 dicembre 2001, del dispo-sto di cui all’articolo 5, comma 27, dellalegge 24 dicembre 1993, n. 537; per leassunzioni a tempo determinato, non rinnova-bili, è fissato il limite del 20 per cento delladotazione organica complessiva. Gli oneri perle assunzioni a tempo determinato sono posti,per il 50 per cento, a carico degli ordinaristanziamenti di bilancio già preordinati alloscopo e, per il restante 50 per cento, a caricodei finanziamenti derivanti dai programmi edai progetti di ricerca.

ART. 6.(Regime previdenziale per i dirigenti della

guardia medica e della medicina dei servizi).1. Il comma 13 dell’articolo 72 della legge 23dicembre 1998, n. 448, si applica anche aimedici addetti alle attività di guardia medicaed alla medicina dei servizi di cui al regola-mento emanato con decreto del Presidentedella Repubblica 14 febbraio 1992, n. 218,ed all’accordo reso esecutivo con decreto delPresidente della Repubblica 22 luglio 1996,n. 484, inquadrati nel primo livello dirigen-ziale del ruolo sanitario.

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GENOVAM E D I C AM E D I C A“SANATORIA” PER GLI INCARICHI

ART. 7.(Corso di specializzazione in medicina del lavoro).1. Il Ministero della sanità, nell’ambitodell’attività di programmazione di cui aldecreto del Ministro della sanità 22 luglio1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.227 del 29 settembre 1998, provvede adaumentare il numero dei posti disponibili nelcorso di specializzazione in medicina dellavoro, in modo che il numero degli specialistisia tale da coprire le carenze territoriali nellafunzione di medico competente.

ART. 8.(Scuole di specializzazione)

1. Il numero di laureati appartenenti alle cate-gorie dei veterinari, odontoiatri, farmacisti,biologi, chimici, fisici, psicologi iscrivibili allescuole di specializzazione post-laurea è deter-minato ogni tre anni secondo le medesime

modalità previste per i medici dall’articolo 35del decreto legislativo 17 agosto 1999,n.368, ferma restando la rilevazione annualedel fabbisogno anche ai fini della ripartizioneannuale delle borse di studio nell’ambito dellerisorse già previste.

CORSO DI MEDICINA GENERALESOLO IN FUTURO I “SOPRANNUMERO”

In riferimento alla legge 29 dicembre 2000n.401 che pubblichiamo qui sopra, e in parti-colare all’art.3, una circolare del Ministerodella Sanità del 31 gennaio precisa chel’ammissione in soprannumero al corso bien-nale di formazione in medicina generale nonpuò riguardare il corso 2000 - 2002, già ini-ziato o comunque regolamentato, ma soloquelli futuri, con regole da emanare.

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE

Criteri generaliL’articolo 48 comma 1 stabilisce che la continuitàassistenziale fa parte delle attività distrettuali edil comma 2 ne prevede l’estensione nella fasciaoraria 10.00 - 14.00 dei giorni prefestivi.

Attribuzione degli incarichiPer quanto concerne il conferimento degliincarichi vacanti gli aspetti più significativiriguardano:a) la titolarità da almeno 2 anni (e non più 12mesi) di incarico a tempo indeterminato

- nell’ambito di provenienza della Regione cheha pubblicato gli incarichi vacanti e da alme-no 3 anni in altra Regione;b) la soppressione dell’obbligo triennale diresidenza e di iscrizione all’albo professionalenella provincia in cui concorrono per i trasferi-menti di medici titolari di incarico in altraRegione;c) i trasferimenti possibili nei limiti di un terzodei posti disponibili, con approssimazione deiquozienti all’unità più vicina;d) l’attribuzione di 15 punti (anzichè 20) aiMedici che concorrono per graduatoria, resi-denti da almeno due anni nella Regione;e) la cancel lazione del Medico cheaccetti,l’incarico dalla graduatoria, ai finidell’attribuzione degli incarichi di continuitàassistenziale che abbiano a riferimento tale

CONTRATTO MEDICI DI BASE, LE NOVITA’Pubblichiamo la seconda parte dellacircolare della Regione dedicata aiprincipali punti delnuovo accordo per imedici di base (la prima parte è statapubblicata sul n. 1/2001)

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a Federazione delle associazioni terri-toriali dei Medici di medicina genera-le tiene fede al suo programma, che è

quello non di rappresentare un collegamento difacciata fine a se stesso, ma di porsi come entesensibile alle varie istanze che nascono dalla“base”, coordinandole e rispondendo quindi,per quanto possibile, alle attese del Medico edelle varie associazioni locali. La testimonianzasi è avuta nelle ultime settimane dello scorsoanno, con due iniziative culturali che hannoriscosso adesioni e interesse. A bordo della“Majestic” si è svolto il primo congresso provin-ciale, articolato in tre sessioni, che hannomesso a fuoco alcuni dei problemi che mag-giormente “stressano” il Medico di medicinagenerale nella sua quotidiana attività. Gli inter-

venti del procuratore generale della Repubblicadott. Meloni e dei colleghi medici legali Lomi eCastiglione Gianelli hanno contribuito nonsolo a delineare con chiarezza i l imit idell’imputabilità del Medico, ma anche a defi-nire con precisione i comportamenti da seguiree gli errori in cui non incorrere per evitarla. Le colleghe Miolo e Cordano hanno inveceapprofondito i vincoli imposti alla prescrizionefarmaceutica, con un aggiornamento “in temporeale” rispetto alle novità legislative che regola-no la materia.I dati in loro possesso, tra l’altro, relativi aicosti delle prescrizioni “incongrue” hanno ridi-mensionato drasticamente le responsabilità edil peso del Medico di medicina generale, speciese confrontato con altri prescrittori. Il prof.

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

graduatoria regionale;f) la decadenza dall’incarico di provenienzaper il Medico che concorra per trasferimentoall’assegnazione di un incarico vacante almomento dell’accettazione.

MassimaliL’articolo 50 comma 1 prevede un plus orariodi 4 ore settimanali, la relativa disciplina èrimessa alle determinazioni degli accordiregionali. In attesa degli accordi il compensoaggiuntivo continua ad essere corrispostosecondo i criteri di cui all’articolo 17 comma1 lettera d) del Dpr 41/91 e cioè con il tettomassimo di 104 ore mensili.

Compiti del MedicoOltre ai compiti obbligatori di continuità assi-stenziale è prevista la possibilità di effettuare,nell’ambito dell’intervento, le prestazioniaggiuntive di cui al nomenclatore tariffario

(allegato D), retribuite con il corrispettivo ivistabilito. I Medici di continuità assistenzialepossono partecipare alle attività previste dagliaccordi regionali ed aziendali, per le qualipossono essere previste quote variabiliaggiuntive.

Sostituzioni e incarichi provvisoriLa previsione dell’articolo 55 comma 7, cheper sostituzioni superiori a sei mesi nell’anno,salvi i casi espressamente contemplati, con-sente all’azienda l’eventuale risoluzione delrapporto con il titolare dell’incarico, va intesanel senso che l’anno si riferisca agli ultimi 12mesi consecutivi, anche se riferiti ad annisolari diversi.

Assicurazione contro i rischiViene estesa anche ai danni subiti per rag-giungere le sedi dei Comitati o rientrare dallestesse.

Federazione delle associazioni territorialiun anno ricco di proficua attivita’

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GENOVAM E D I C AM E D I C AFEDERAZIONE SUL TERRITORIO

EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE

Generalità e campo di applicazioneNelle more della realizzazione delle disposi-zioni di cui all’articolo 8 comma 1 bis dei D.Lgs. 229/99, che prevede il passaggio alladipendenza, l’organizzazione dell’emergenzasanitaria territoriale viene realizzata in osser-vanza della programmazione regionale esi-stente ed in coerenza con le norme del Dpr27.3.1992 e dell’Atto di intesa Stato Regionidi approvazione delle linee guida sul sistemadi emergenza.

Individuazione ed attribuzione degli incarichi

Per l’attribuzione dei turni vacanti, si eviden-ziano gli aspetti più significativi :a) previsione di trasferimenti interregionali perMedici titolari da almeno tre anni di incaricoa tempo indeterminato;b) titolarità da almeno due anni e mezzo diincarico a tempo indeterminato per i trasferi-menti in ambito regionale;c) possibilità di trasferimenti fino alla concor-

renza di un terzo dei posti disponibili in cia-scuna Azienda con arrotondamento all'unitàpiù vicina.d) applicazione ai Medici che concorrono pergraduatoria del seguente ordine di priorità:- Medici già incaricati a t.i. per la continuitàassistenziale presso la stessa Azienda;- Medici già incaricati a t.i. per la continuitàassistenziale presso altra Azienda dellaRegione, con preferenza per quelli residentida almeno un anno nell’ambito dell’Azienda;- Medici inseriti nella graduatoria regionale,con preferenza per quelli residenti da almenoun anno nell’ambito dell’Azienda.e) attribuzione di 15 punti (anzichè 20) aiMedici che concorrono per graduatoria serisiedono nella Regione da almeno due anni;f) cancellazione dalla graduatoria regionaleper il Medico che accetta un incarico, ai finidell’assegnazione di altri incarichi che abbia-no a riferimento tale graduatoria;g) decadenza dall’incarico precedente in casodel conferimento dell’incarico ad un Medicoche abbia concorso per trasferimento.

Deferrari ha poi fugato il timore che le lineeguida diagnostico-terapeutiche recentementevarate si possano risolvere in ulteriori limitazio-ni dell’autonomia di ciascuno: al contrario neha rimarcato la funzione di traccia nei confron-ti della pratica quotidiana. Il congresso non hapotuto affrontare altri argomenti di grandeimportanza, come la nuova organizzazionefunzionale della Asl 3, i rapporti tra i Medici dimedicina generale e gli specialisti, ospedalierie ambulatoriali. Per questo è intenzione dellaFederazione organizzare in un futuro non trop-po lontano un tavolo di lavoro con tutte le figu-re che possono trovarsi a collaborare attornoad un ipotetico “paziente comune” (senzadimenticare, tuttavia, che già oggi con telefo-

no, fax, postaordinaria o elettronica e buonavolontà si possono evitare ai malati disagi inu-tili, di cui spesso e con ragione essi si lamenta-no). Un’altra iniziativa ha riguardato un incon-tro-lezione magistrale con il prof. Luzzato,nuovo direttore scientifico dell’Ist, durante ilquale il relatore ha esposto con affascinanteconcretezza i risultati delle sue ricerche sul rap-porto genetica-oncogenesi. La disponibilitàmanifestata a coinvolgere tutta la struttura dalui diretta in una più stretta collaborazione conil Medico di medicina generale prefigura posi-tivi sviluppi nella gestione comune del pazienteoncologico.

Enrico Salomone - Addetto StampaFederazione Reg.le Medici di Med. Generale

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GENOVAM E D I C AM E D I C AFEDERAZIONE SUL TERRITORIO

Massimale orarioL’articolo 64 comma 2 stabilisce che l’Aziendapuò eccezionalmente conferire incarichi prov-visori, per un massimo di mesi 8 non rinnova-bili, per 38 ore settimanali ovvero a tempoparziale per 24 ore settimanali.

Compiti del Medico di emergenzae libera professione

L’articolo 65 comma 1 precisa i compiti che ilMedico incaricato svolge con retribuzione aquota fissa oraria mentre il comma 2 prevedecompiti che il Medico può essere chiamato asvolgere sulla base di appositi accordi regiona-li o aziendali. Rispetto al Dpr 484/96 è espres-samente previsto che il Medico incaricato diemergenza sanitaria territoriale possa svolgereattività di coordinamento e riferimento internoed esterno al servizio nelle centrali operative,interventi di assistenza e soccorso avanzato sumezzi attrezzati ad ala fissa o rotante.

Il comma 3 stabilisce che il Medico dell’emer-genza possa svolgere ulteriori compiti previstida accordi regionali, compresi quelli di for-mazione e aggiornamento di personale nonmedico e la partecipazione a progetti formati-vi di educazione sanitaria della popolazionein materia di emergenza. I compensi per taliattività sono definiti dagli accordi regionali.Il Medico di emergenza territoriale può svol-gere attività libero professionale al di fuoridegli orari di servizio senza recare pregiudi-zio al corretto svolgimento dei compiti previstidalla convenzione.

Idoneità all’esercizio dell’attività di emergenzaAl fine di esercitare l’attività di emergenza iMedici devono essere in possesso dell’attestatodi idoneità, rilasciato dopo la frequenzadell’apposito corso di formazione. L’allegato Pal Dpr 270/2000 contiene uno schema di lineeguida per i corsi di idoneità all’emergenza.

el programma della Federazione Medici del territorio vi sarà un corso di aggiornamentomultidisciplinare (gastroenterologico, neurologico, cardiologico ed endocrinologico), didurata annuale, omogeneo per ogni singola associazione e già accreditato presso il

ministero della Sanità. Si procederà anche all’aggiornamento sulle “nuove” note Cuf, in collabo-razione con le unità operative “medicina di base” e “farmaceutica” della Asl 3 (sfruttando ancorauna volta la pazienza e la precisione delle colleghe C. Cardano e N. Miolo puntiamo ad evitarein futuro lo “stress da convocazione”, sanzioni e rimborsi che hanno caratterizzato il recente pas-sato della medicina generale genovese). In marzo intendiamo focalizzarci sulla presentazione delnuovo accordo collettivo nazionale, con particolare riguardo ai doveri del Medico di medicinagenerale, allo sviluppo della medicina in associazione, all’informatica applicata alla nostra pro-fessione, cercando di cogliere i miglioramenti che a quest’ultima potrebbero derivare da una futu-ra connessione con la rete Asl della provincia di Genova. Ultima (ma solo cronologicamente) arri-verà la seconda edizione del convegno provinciale - programmato per novembre - che “a granderichiesta” si svolgerà sulla terra ferma. Enrico Salomone

NE PER IL 2001 UN PROGRAMMMA INTENSO

INFORTUNIO A BORDO, MODALITÀ DI ASSISTENZA AVANZATA - Su questo tema il 9 marzo alla saladei capitani di Palazzo San Giorgio a Genova è previsto un Workshop organizzato dalla Guardiacostiera ausiliaria. La partecipazione è gratuita. Inf.: segr. scient. dott. Galuppi, tel. 010 2644261.

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GENOVAM E D I C AM E D I C ACRONACA & ATTUALITÀ

rendo spunto dall’articolo “Quandola morte vien di sabato”, pubblicatoa pag. 23 di “Genova Medica” dello

scorso mese di dicembre, e devo fare alcunedoverose precisazioni legislative, di cui pro-babilmente l’estensore dell’articolo dott.Pallavicino non è a conoscenza. Il regolamen-to di polizia mortuaria all’art. 1 stabilisceeffettivamente che “nel caso di decesso senzaassistenza medica la denuncia della presuntacausa di morte è fatta dal medico necrosco-po”. Il dott. Pallavicino però, interpretandotale enunciato erroneamente, sostiene che“qualunque Medico chiamato al capezzale diun defunto a redigere l’apposita scheda dimorte, se non ha assistito personalmente aldecesso, obbligatoriamente deve redigere

solo il certificato di constatazione di morte; aogni altra constatazione e certificazione dilegge deve provvedere, nei tempi e nei modiprevisti, i l Medico necroscopo”. I l dott.Pallavicino non richiama a tale proposito lacircolare ministeriale interpretativa del regola-mento di polizia mortuaria, diramata dalministero della Sanità il 24 giugno ‘93, in cuisi precisa che per “assistenza medica” deveintendersi la conoscenza da parte del Medicocurante del decorso della malattia, indipen-dentemente dal fatto che il Medico fosse pre-sente o meno al momento del decesso.Quindi, a differenza di quanto detto nell’arti-colo, il Medico curante, se è a conoscenza dipatologie che possano, in scienza e coscien-za, aver causato verosimilmente il decesso,

MORTE DI SABATO, IL MEDICO CURANTEPUO COMPILARE LA SCHEDA ISTAT

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Sostituzioni, incarichi provvisori, reperibilitàAi sensi dell’articolo 67 comma 1 il Medicoimpossibilitato ad assicurare l’attività duranteil turno previsto, qualora non sia in grado dicomunicarlo tempestivamente all’Azienda,deve contattare il responsabile della centraleoperativa affinchè quest’ultimo provveda allasostituzione. Il comma 3 prevede una nuovadurata massima per gli incarichi provvisorinella misura di mesi 8. Il comma 4 prevede lapossibilità di istituire punti di emergenza sani-taria territoriale per particoiari esigenze dovu-te a flussi turistici o specifiche istanze speri-mentali, mediante il conferimento di incarichiprovvisori della durata massima di mesi 6 nonrinnovabili. I commi 7 e 8 prevedono innova-zioni relative all’organizzazione dei turnipresso le centrali operative ed introducono lareperibilità domiciliare di 12 ore per garanti-

re assenze impreviste dei Medici incaricati deiturni di lavoro. Per la retribuzione dei turni direperibilità eccedenti il numero di 4 mensilidevono essere stipulati appositi accordi regio-nali. Trattamento economico, riposo annuale,assicurazione contro i rischi derivantidall ’ incarico. L’ innovazione principaledell’articolo 68 è il riconoscimento ai Medicidell’emergenza di un periodo annuale diastensione obbligatoria dal lavoro per riposo,pari a 21 giorni lavorativi, da fruire per 11giorni a scelta del Medico e per 10 giorni suindicazione dell’Azienda. Tale disposizioneha applicazione a partire dall’anno 2000.La copertura assicurativa è estesa agli infortu-ni subiti in occasione dello svolgimento di atti-vità intra-moenia ed ai danni subiti per rag-giungere le sedi di comitati o commissioniprevisti dall’accordo o rientrare dalle stesse.

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GENOVAM E D I C AM E D I C AMORTE DI SABATO

deve compilare unicamente la scheda Istat,denunciando in tal modo al sindaco la malat-tia che, a suo giudizio, sarebbe stata la causadi morte. Il Medico necroscopo non può farela scheda Istat in quanto, generalmente, non èa conoscenza delle patologie da cui era affet-to in vita il defunto, non avendolo avuto incura personalmente. In pratica, in assenzadella scheda Istat, il Medico necroscopo, cosìcome qualsiasi altro Medico che non ha avutoin cura il defunto, chiamato dalle Forzedell’ordine sul luogo del decesso, potrà faresoltanto una constatazione di decesso “percause clinicamente non accertabili” e metterela salma a disposizione dell’autorità giudizia-ria. Quest’ul t ima deciderà se eseguireun’autopsia giudiziaria, nominando un peritomedico-legale, o rilasciare il nulla osta allasepoltura. Si ricorda a tale proposito che incaso di rilascio immediato del nulla osta, lasalma, sempre in assenza della scheda Istatcon le presunte cause di morte, dovrà comun-que essere sottoposta ad un riscontro diagno-stico secondo l’art. 37 del regolamento dipolizia mortuaria al fine di stabilire le causedella morte. Il Medico necroscopo dovrà infi-ne eseguire la visita necroscopica obbligato-ria per legge tra le 15 e le 30 ore dalla mortedel soggetto, ai fini dell’accertamento dellarealtà della morte.

Marcello Canale

Pubblichiamo con piacere le precisazioni delprof. Canale in merito all’articolo “Quando lamorte vien di sabato” pubblicato a pagina 23del n.12/2000 di “Genova Medica”, rilevan-do la constatazione che l’intervento del prof.

Canale evidenzia implicitamente un vuotolegislativo. Infatti a seguito di quanto esplicita-to, dovendo il modulo Istat essere redatto dalMedico che conosce l’iter anamnestico - pato-logico che ha condotto all’exitus, che non puòche identificarsi nel Medico di famiglia e noncerto nella figura del Medico necroscopo, ilproblema nasce quando il decesso avviene inorari (dalle dieci del prefestivo alle otto delferiale) in cui, istituzionalmente e contrattual-mente, il Medico di medicina generale nonsvolge attività professionale convenzionata.La continuità assistenziale è garantita da figu-re professionali che, nella fattispecie, sononelle stesse condizioni del Medico necroscopoper quanto attiene le conoscenze dell’anamne-si patologica prossima e remota del deceduto.Pertanto le precise puntualizzazioni del prof.Canale aprono vieppiù il problema di chi deveredigere i moduli Istat nei prefestivi e festivi,da cui il titolo dell’articolo del dr. Pallavicino:“Quando la morte vien di sabato”.Last but don’t least: se è vero come è vero chela salma non può essere tumulata priva delfatidico modulo (o meglio, dovrà essere sotto-posta a riscontro diagnostico per stabilire lecause di morte), quanto dovrà giacere (ovveroquale articolato iter dovrà sostenere) durante i“ponti lunghi” come per esempio quello delloscorso Natale?

Massimo Blondett

N.B. Su questo argomento, in effetti contro-verso e aperto a dubbi di vario genere,“Genova Medica” conta di pubblicare prestoun nuovo definitivo intervento chiarificatore.

S.C.

GUARDIE MEDICHE NOTTURNEGUARDIE MEDICHE NOTTURNE - La comunità terapeutica “Il Montello” che ha sede aSerravalle Scrivia (Alessandria) ricerca personale medico per effettuare turni di guardia not-turna. Per informazioni tel. 0143/65358 e chiedere della dottoressa Morrone o dr.ssa Meo.

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18

L’A.I.O.T., Associazione Medica Italiana di Omotossicologia, in collaborazione conl’A.M.I.D.E.A.V. (Associazione Medica Italiana di Elettroagopuntura sec. Voll),

nell’ambito delle proprie attività didattiche, promuove dei:

Gruppi di studio su:Gruppi di studio su:DIAGNOSI DELLE INTOLLERANZE ALIMENTDIAGNOSI DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI TRAMITE EAARI TRAMITE EAVV

eLINEE GUIDA PER LA TERAPIALINEE GUIDA PER LA TERAPIA

Il Gruppo di Studio è incentrato sulla pratica e sull’acquisizione della manualità necessaria al correttosvolgimento del Test.

Il modello di lavoro appreso consentirà all’allievo di operare da subito sui pazienti.

Dato il taglio eminentemente pratico delle giornate di lavoro, saranno a disposizione degliallievi alcune apparecchiature per EAV; i sigg. Medici che già possiedono tali apparec-chiature, sono pregati di portarle con sè al corso.

Relatore: dr. G. Di Tullio, Specialista in Scienze dell’alimentazione, Igiene e Medicina Preventiva,Docente della Scuola di Omeopatia, Omotossicologia e Discipline Integrate, Docente A.M.I.D.E.A.V.

AAIIOOTTASSOCIAZIONE MEDICA

ITALIANA DI OMOTOSSICOLOGIA

Associazione di Studi e Ricerche in Omeopatia

Il Gruppo di Studio è a numero chiuso; si prega pertanto di comunicare la propria adesionealla Segreteria organizzativa: Tel.02/28018.208 - Fax 02/2822234.

GENOVAc/o Jolly Hotel Plaza - Via Martin Piaggio, 11

Sabato, 3 marzo 2001 ore 9,15 - 13,00/14,30 - 13,00Domenica, 4 marzo 2001 oer 9,15 - 13,00

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19

GENOVAM E D I C AM E D I C A

già in pieno movimento la macchinaorganizzativa della XXII edizione deiGiochi Mondiali della Medicina, che

quest’anno sono in programma ad Evian(Francia) dal 23 al 30 giugno. Saranno ben26 le discipline sportive in cui i Medicipotranno cimentarsi con colleghi di tutto ilmondo. Un simposio internazionale consen-tirà anche un aggiornamento professionalesulla medicina e fisioterapia dello sport.Negli anni scorsi la delegazione genovese èsempre stata numerosa e ha raccolto moltiallori. Per informazioni sull’organizzazione esul programma, sistemazione logistica ecc.rivolgersi a Giovanni Giovannini, delegatoJMM per l’Italia, tel. 0572/770547.

A GIUGNO I GIOCHIMONDIALI

DELLA MEDICINA

E’GIOCHI MONDIALIDELLA MEDICINA

LL e preparazioni magistrali a base di norpseudoefedrina e di norefedrina sono a tutti glieffetti sostanze stupefacenti, e quindi devono essere utilizzate con le norme e cautele previ-ste dal Dpr 309/90, vale a dire che devono essere dispensate solo dietro presentazione di

ricetta speciale ministeriale (art. 43 del decreto). Lo sottolinea una nota del ministero della Sanità,in risposta ad alcuni quesiti avanzati sulla possibilità di spedizione di tali sostanze. La norpseu-doefedrina, denominata anche catina, e la norefedrina, detta anche fenilpropanolamina (stereoi-somero della norpseudoefedrina) sono inserite nella tabella 1 delle sostanze stupefacenti e psico-trope e pertanto soggette alla speciale disciplina dettata dal suddetto decreto.

RITIRARE I DIPLOMIRITIRARE I DIPLOMI - La registrazio-ne in Comune del diploma di abilitazioneall’esercizio della professione sanitaria èstata abolita dalla legge 24/11/2000n.340, che ha abrogato i commi 2°, 3° e4° dell’art. 100 del testo unico sulle leggisanitarie. Una nota del Comune diGenova invita gli interessati a ritirare idiplomi giacenti presso l’Ufficio Igiene invia Fiasella 3/6.

POSTI INPSPOSTI INPS - Quattro posti sonovacanti in provincia di Sondrio, e precisa-mente uno nel capoluogo, uno nell’ambitodi Morbegno e Chiavenna e duenell’ambito di Tirano e Bormio. Le doman-de, con tutta la documentazione di legge,vanno indirizzate entro il 31 marzo allasede provinciale Inps – Ufficio prestazionitemporanee – Via xxv aprile 5, 23100Sondrio.

Preparazioni magistrali e stupefacentiPreparazioni magistrali e stupefacenti

CRONACA & ATTUALITÀ

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

20

l Dimi – Dipartimento di medicinainterna dell’Università – sta intensifi-cando gli sforzi per consolidare i rap-

porti con i Medici di medicina generale, pro-grammando una serie di incontri e ammetten-do un certo numero di questi colleghi alla “fre-quenza” presso i propri laboratori.Per quanto riguarda i seminari di aggiorna-mento, l’elenco degli appuntamenti più vicinicomprende: martedì 27 febbraio, dalle 21 alle23, incontro sulle tireopatie (casi clinici e rac-comandazioni), per la conduzione dei profes-sori Bagnasco e Mariani e del dott.Stimamiglio; martedì 27 marzo, sempre dalle21 alle 23, “malattie infiammatorie cronicheintestinali “, conduttori Bignone, De Cata,Indiveri, Lusardi, Menardo, Menichini eSavarino; martedì 10 aprile, stesso orario

INIZIATIVE DEL DIMI PER I MEDICI DI BASE

I

PParallelamente all’attività in favore deiMedici di medicina generale, di cui rife-

riamo qui sopra, il Dimi continua anche inquest’anno nella tradizione delle sue confe-renze clinico-scientifiche, previste nell’aulamagna, il giovedì alle 17.00. Il programmadelle conferenze più vicine prevede: 1°marzo “Fisiopatologia del microambienteosseo e riflessi applicativi in oncologia clini-ca” (Alberto Angeli, ordinario di medicinainterna di Torino); 8 marzo “Addensamentopolmonare in paziente con connettivopatia”(Andrea De Maria, associato di malattieinfettive dell’Università di Genova e BrunoSeriolo, ricercatore dello stesso ateneo); 15marzo “Gli anticorpi anticitoplasma leucoci-tario nelle vasculiti” (Renato Sinico, dirigentemedico ospedale San Carlo di Milano).

E continuano le conferenze

serale, “gestione ambulatoriale del pazientecon insufficienza renale”, conduttori DeFerrari, Monti e Pontremoli.Per quanto riguarda invece la frequenza, pre-messo che gli interessati debbono contattarela segreteria del Dimi (tel. 010-3537923oppure 3538653), queste sono le possibilità.Servizio di endoscopia digestiva, piano terragastroenterologia (Dimi), un Medico per voltail mercoledì e giovedì dalle 10 alle 12 (presta-zioni: colonscopia, ESD scopia, ricerca HP,medico di riferimento prof. Mansi, tel. 010-3538993); laboratorio-ambulatorio di cardio-diagnostica, pad. 3 di San Martino, dueMedici per volta, il venerdì dalle 10 alle 12(studio della funzionalità cardiaca, ecocardio,ecostress, medico di riferimento prof. Lotti, tel.010-3537820); servizio di citofluorimetria cli-nica, terzo piano laboratori, medico di riferi-mento dott. Setti tel. 010-3537988, dueMedici per volta il martedì e giovedì dalle 11alle 13 (studio delle sottopopolazioni cellularidel sangue e del midollo); ambulatorio moni-toraggio ipertensione arteriosa, pad. 3 delSan Martino, riferimento prof. Lotti, dueMedici per volta il martedì dalle 10 alle 12;day hospital reumatologia, piano terra Dimi,(protocolli terapeutici in reumatologia, artro-centesi, infiltrazioni, riferimento dott. Seriolo,tel. 010-3538609), due Medici il mercoledìdalle 10 alle 12; servizio di videocapillarosco-pia, piano terra del Dimi, medico di riferimen-to dott. Sulli, tel. 010-3538617 (studio delmicrocircolo nelle vasculopatie e nelle connet-tiviti), due Medici per volta il mercoledì e gio-vedì dalle 14,30 alle 16.Per endoscopia digestiva, citofluorimetria cli-nica e videocapillaroscopia è stato chiestol’accreditamento al ministero della Sanità.

AGGIORNAMENTO

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GENOVAM E D I C AM E D I C AAGGIORNAMENTO

CORSO DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE SANITARIA

GLI APPUNTAMENTI DELL’AMMEG OMEOPATIA COME E QUANDO

a confederazione dei Centri liguriper la tutela dei diritti del malatopromuove annualmente dei corsi di

informazione sanitaria per aggiornare i suoisoci e dare alle associazioni di volontariatooperanti nel settore socio sanitario la possibi-lità di svolgere con maggiore competenza ilproprio lavoro. I corsi si svolgono al pomerig-gio del sabato – con inizio alle 15 - al padi-glione Viggiola dell’ospedale San Paolo diSavona. Gli appuntamenti più vicini sono: 24febbraio, relazione della dott.ssa M. Piraldo,assistente sociale dell’Asl 2, su “Compiti delservizio socio-sanitario, a chi è rivolto, i confi-ni tra sociale e sanitario” e del dott. M.Oliveri, primario radiologo dell’Asl 2, su“Ruolo del servizio di radiologia, in particolarmodo per immagini, e sua valenza diagnosti-

ca”; 3 marzo, il dott. G.C. Pallanca e ladott.ssa Apicella, responsabili rispettivamentedell’ufficio relazioni pubbliche e dell’ufficioqualità dell’Asl 2, parleranno su “la carta deiservizi e la partecipazione dei cittadini almiglioramento della qualità”, mentre l’avv.toL. Vecchiato, legale della confederazione,parlerà del diritto all’informazione e dellatutela del cittadino. Alla fine Maria Chighine,presidente della confederazione, trarrà le con-clusioni finali. Sempre su questo tema la con-federazione informa di aver attivato, con ilcontributo della Fondazione Carige, un sitoInternet, utile sia per segnalare quesiti o spor-gere reclami che per leggere le disposizionilegislative regionali e nazionali relative allasalute. Il sito è raggiungibile all’indirizzo:www.tutela-del-malato.it.

L

Ammeg (Associazione dei Medici dimedicina generale di Sestri Ponente eCornigliano) ha messo a punto il pro-

gramma del corso di aggiornamento perl’anno in corso, che prevede una serie di riu-nioni da tenersi al martedì nella sala “MauroCalcagno” in via Chiaravagna 54, a SestriPonente, alle 20,30. Gli impegni più vicinisono: 20 febbraio “Emergenze cardiologi-che”, relatore Angelo Camerieri; 20 marzo“Anemie sideropeniche”, relatore CarloVenzano; 11 aprile “Occlusioni intestinali”,relatore Luigi Cogolo. Per saperne di più:direttore del corso Ferruccio Pesenti, tel. 010-6532222, segreteria scientifica MassimoBlondett, tel. 0333-4061960 e AngeloCanepa, tel. 010-6448736.

l “Nobile collegio omeopatico” haorganizzato una serie di 8 serate,presso l’aula chirurgica del

Monoblocco di San Martino sul tema “Come equando omeopatia: interconnessione tramedicina generale e specialistica”. Gli incontrisono previsti di giovedì dalle 20.30 alle22.30. Al termine del corso, gratuito, verràrilasciato un attestato di partecipazione. Datepreviste: 22 e 29 marzo, 5, 12, 19 e 26 apri-le, 3 e 10 maggio. Nella prima serata il diret-tore didattico Valter Fabbro presenterà ilcorpo docente e spiegherà programma e fina-lità del corso. Inviare domanda di iscrizione -su foglio di ricettario - per fax entro il 19marzo al tel. 019.624203. Informazioni:Eleonora Gagliano, tel. 0335.8296460.

L’ I

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

l “progetto Cronos” contro il morbo diAlzheimer procede secondo le tappea suo tempo prefissate. Nella seconda

metà del mese di gennaio scorso la Regioneha diffuso una circolare in cui ha fatto il puntodella si tuazione,dopo una serie diincontri con iresponsabili delleunità valutative ed ireferenti individuatidalle Asl del laLiguria. Pensiamo difare cosa utile rias-sumendo quanto èemerso da questi incontri.Ammissione e prima fase - Le “Uva” (Unitàvalutative Alzheimer) sono identificate nel ter-ritorio al fine di garantire il coordinamento trale competenze specialistiche per la diagnosi

della patologia, il Medico di medicina gene-rale e i servizi di assistenza domiciliare.Presso queste strutture deve quindi essere pos-sibile effettuare una precisa diagnosi, seguirenel tempo il paziente, in collaborazione con il

Medico di medicinagenerale, ed effettuarela dispensazione deifarmaci nel la primafase del protocollo.Per garantire una conti-nuità nel controllo èsconsigliabile unamigrazione tra unaunità e l’altra. I pazien-

ti possono scegliere liberamente l’unità di rife-rimento, dalla quale ricevono le prime quattroconfezioni gratuite di farmaci (terapia perquattro mesi)Esami diagnostici - La circolare regionale sot-

ALZHEIMER, LE REGOLE REGIONALIUna circolare fa il punto dopo la prima serie di incontri con i responsabili

I FARMACI SONO EROGATI

TRAMITE LA PRESCRIZIONE DEL MEDICO

DI MEDICINA GENERALE

SULLA BASE DEL PIANO TERAPEUTICO

DEFINITO DALLE “UVA”.

I

ull’argomento Alzheimer la Regioneha anche diffuso una nota integrati-va che aggiorna l’elenco delle strut-

ture idonee ad effettuare la diagnosi e deipunti di riferimento a cui possono rivolgersigli interessati per avere informazioni edindicazioni operative. Alle indicazioni giàdiffuse – e pubblicate su “Genova Medica”dello scorso dicembre – vanno aggiunti trale strutture che possono fare la diagnosi il

ser vizio di neurofisiopatologiadell’Università di Genova (a San Martino) eil Dipartimento di salute mentale – serviziopsichiatrico di diagnosi e cura – delGalliera. Tra i punti per informazioni sonostati aggiunti l’ambulatorio di geriatria delGalliera, in corso Mentana 10 – tel. 010-5634391, l’unità operativa di neurologiadell’ospedale di Sestri Ponente e a La Spezial’ufficio relazioni con il pubblico dell’Asl 5.

INTEGRAZIONE SU STRUTTURE E RIFERIMENTI

S

A T T U A L I T A ’

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ALZHEIMERGENOVAM E D I C AM E D I C A

tolinea che “quando si presenta all’Uva unpaziente che ha già effettuato gli esami clini-co-diagnostici non è necessario, per l’inseri-mento del paziente al piano di monitoraggio,rifare tutto il percorso diagnostico, ma è suffi-ciente effettuare una valutazione della presen-za della malattia e del livello di gravità”.L’esenzione dal ticket per la diagnostica puòessere applicata solo quando è stata effettuatauna diagnosi di Alzheimer.Reazioni avverse - Nel caso si riscontrino,esse devono essere riportate nella schedadelle visite successive, ma questa segnalazio-ne non sostituisce la solita segnalazione dellereazioni avverse ai medicinali.Compilazioni schede pazienti - Le schede deipazienti compilate presso l’Uva vanno poiinviate ai referenti Asl di competenza, i qualiprovvederanno ad allestire l’archivio delleschede raccolte e contestualmente a compilareed inviare al Dipartimento per la valutazionedei medicinali e la farmacovigilanza e alDipartimento della Regione le schede riepilo-gative quadrimestrali.MODALITÀ PRESCRITTIVE.Nella seconda fase del protocollo di monito-raggio - sottolinea la Regione - i farmaci sonoerogati tramite la prescrizione del Medico dimedicina generale sulla base del piano tera-peutico definito dalle Uva. A questo propositola circolare ricorda che il decreto 20 luglio2000 ha previsto la riclassificazione dei medi-cinali a base di “Donepezil cloridrato” e“Rivastigmina” in classe A su diagnosi epiano terapeutico da effettuarsi da parte delleUva, e che la fornitura è soggetta a prescri-zione specialistica. Ne consegue che le Uvasono tenute a predisporre il piano terapeutico(redatto o ricofermato in occasione di ciascu-na visita) e a compilarlo in tre copie, una peril paziente, la seconda per il Medico di medi-

cina generale, la terza da trasmettere, in ana-logia alle schede di inizio trattamento e visitesuccessive, alle Asl di residenza dei pazienti. Ipazienti inseriti nella sorveglianza potrannoricevere i farmaci necessari a totale carico delSsn solo se essi saranno prescritti dal Medicodi medicina generale su ricettario regionale,con la specifica dicitura “progetto Cronos”(altrimenti restano a carico del paziente).Altre indicazioni regionali riguardano poi lefarmacie ed i servizi farmaceutici delle Aslcon disposizioni sulla concedibilità dei farma-ci, sulla acquisizione dei piani terapeutici esugli adempimenti di Asl e farmacie neiriguardi della Regione che tiene le fila del“Progetto Cronos”.La terza fase dell’iniziativa dovrebbe partireal mese di maggio.

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onsentitemi, cari colleghi, di solleva-re un problema insolito: quello deiMedici “in lite” tra loro quali consu-

lenti in vicende giudiziarie. Sappiamo che iltasso di litigiosità nel nostro paese è molto ele-vato. Si fanno quindi molte cause, e in moltedi esse è necessaria la presenza di consulentimedico-legali, chiamati ad assistere il giudice,oppure ad affiancare le parti.Ne siamo lieti per i colleghi, che esercitano intal modo un ruolo di importanza fondamenta-le per la Giustizia. Il problema nasce quando nelle relazionimedico-legali si leggono giudizi poco simpati-ci, diciamo così, nei confronti di altri periti odelle persone oggetto della perizia. In questicasi il ricorso all’Ordine dei Medici è automa-tico, con richiesta di valutazione deontologicadelle affermazioni contenute nei documenti econseguente pretesa di apertura di procedi-mento disciplinare nei confronti del reo. Talesituazione, già di per sé spiacevole, viene esa-sperata quando sono in conflitto, ad esempio,

due coniugi entrambi Medici, l’un control’altro armati per separazione e affidamentodei figli, assistiti a loro volta da medici legali,psicologi, psichiatri e via dicendo. In questecircostanze il ricorso all’Ordine dei Medicinon serve a nulla, ed è proprio un atto cheandrebbe evitato: il Consiglio, infatti, nonpuò, per ovvie ragioni, entrare nel meritodelle valutazioni contenute nelle perizie, e allimite dovrebbe nominare una commissione ditre esperti (uno per l’Ordine e gli altri due perle parti) con l’incarico di fare una “periziasulla perizia”. Un compito defatigante che, tral’altro, dovrebbe essere svolto sotto la guida diun magistrato, e non del presidentedell’Ordine. Ma ne varrebbe la pena?Ci sembra molto sensato, quindi, rivolgere unappello ai colleghi medici legali: sulle personein genere, e specialmente nei riguardi deglialtri periti, non esprimete giudizi o valutazioniformulati in modo che possano indurre gli“offesi” a presentare esposti all’Ordine peruna valutazione deontologica. S.C.

24

GENOVAM E D I C AM E D I C A

PERITI LEGALI, SIATE CAUTI NEI GIUDIZI!

SPECIALIZZANDI: CONTRATTO SOLO NEL 2001

C

anche per l’anno accademico 2000-2001 le scuole di specialità continueranno a funzio-nare con il vecchio regime delle borse di studio (disattendendo le aspettative degli spe-cializzandi): infatti entrerà in vigore solo per l’anno accademico 2001-2002 il provvedi-

mento legislativo 4894 che ha stanziato 106,175 miliardi per il 2000, 128,232 per il 2001,128,550 per il 2002 e per gli anni successivi. Tali fondi si andranno ad aggiungere ai 172,5miliardi annui del fondo di rotazione ed ai 315 miliardi annui dal fondo sanitario nazionale eserviranno per coprire la spesa dovuta all’entrata in vigore del contratto di formazione lavoro peri Medici specializzandi, sancito con il decreto legislativo 368/99. Il ddl 4894 recita inoltre che “ilnumero dei contratti stipulabili ed i correlati trattamenti economici dovranno essere fissati nei limi-ti delle risorse finanziarie complessivamente disponibili ogni anno”. Il ministero dell’Università staanche lavorando sulle modalità dell’esame di ammissione alle scuole di specialità: l’ipotesi è quel-la di una prova in data unica con graduatoria nazionale. L’Associazione medici specializzandi especialisti di Genova (Amspes) ha un sito internet curato con la collaborazione del dr. LucioMarinelli, l’indirizzo è: www.goecities.com/amspes. Cesare Massone - Matteo Basso

A

CRONACA & ATTUALITÀ’

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

LL ’Associazione dei Medici di medici-na generale di Quarto, Quinto,

Nervi e Bogliasco ha rinnovato i propriorgani direttivi per il triennio 2001-2003.Presidente è stata eletta Paola Mangini,vice presidente Luciano Lusardi (con dele-ga ai rapporti con la Federazione el’Ordine), segretario Luigi Ramò, tesorie-re Giuseppe Marini, consiglieri GiovanniVannati, Augusto Marchesi (con delegaai rapporti con la Simg), Emilio Pagano,T. Giorgio Giordano (rapporti con l’Asl) eSergio Montefusco (delega per i rapporticon la Fimg). Inf. tel. 010-3471097.

LLa legge 23/12/2000 n.388 concernente“Disposizioni per la formazione del bilancio

annuale e pluriennale dello Stato (cosiddettafinanziaria)” all’art.145 comma 65 prevede: “E’abrogato l’art.11 della legge 21 febbraio 1963n.244”. Detto articolo stabiliva “Per i certificatiche non siano, ai sensi di legge, rilasciati gratui-tamente, il richiedente è tenuto a versare, oltreall’onorario stabilito per la visita o la prestazionechirurgica, l’importo di L.500 per l’applicazionesul certificato, a cura del Medico, di “una marcadi previdenza di uguale valore”. Dal 1/1/2001,pertanto, sui certificati siano essi rilasciati gratui-tamente o a pagamento, non si deve applicarela cosiddetta marca Enpam.

ABOLITE LE MARCHE ENPAMMEDICI LEVANTE,NUOVO DIRETTIVO

LUIGI DE CECCO, CATTEDRATICO ED “AMICO”i è spento in silenzio il 2 dicembre2000 il prof. Luigi de Cecco, giàordinario di clinica ostetrica e gine-

cologica dell’Università di Genova dal 1975.Gigi era nato a Lanciano ed era approdato aGenova nel 1952 all’inizio del V anno dimedicina. Di Luigi de Cecco, cattedratico,avrebbero dovuto parlare i suoi colleghi edallievi, io desidero ricordare soltanto il“Manuale di clinica ostetrica e ginecologica”scritto in collaborazione con G. Pescetto e D.Pecorari, sul quale si sono formati migliaia distudenti in Italia .La sessuologia italiana devemolto al prof. de Cecco.Con Willy Pasini e Giorgio Abrahan orga-nizzò e diresse a Santa Margherita ligure ilprimo corso superiore di formazione in ses-suologia clinica per medici e psicologi.Promosse l’istituzione a Genova dei primi con-sultori dove i ginecologi si sono rivelati unodei pilastri di questa istituzione.E’ stato, con il prof. Giulio Giordano e con la

sottoscritta direttore deiprimi e unici corsiinterdisciplinari di per-fezionamento in ses-suologia effettuati aGenova dal 1987 al1990/91. Desideroora ricordare il Gigiamico. Potrei dire aquesto riguardo tante cose di lui, ma preferi-sco raccontare quella più cara al mio cuore.Era la notte dell’ultimo dell’anno 1976; eroricoverata perchè da lui operata di isterecto-mia; ero sola e profondamente triste per averperduto all’improvviso mio marito poco tempoprima. Gigi si sedette accanto al mio letto miprese la mano e, dimentico della festa che loaspettava, stette seduto accanto a me fino almomento in cui mi addormentai. Addio Gigi,spero che con me, almeno i nostri compagnidi corso ti ricorderanno.

Jole Baldaro Verde

S

CRONACA & ATTUALITÀ’

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

GLI ELETTI NEI COMITATI CONSULTIVI DEGLI AMBULATORIALI

COMITATO ZONALE DI IMPERIA

EFFETTIVI

Giuseppe De Felice, Gabriella Badino, Salvatore Di GiovanniSUPPLENTI

Anna Maria Ognibene, Roberto Pessina, Marco Raineri

COMITATO ZONALE DI SAVONA

EFFETTIVI

Caterina Panconi, Eugenio Lanfranco, Antonio La Rocca;SUPPLENTI

Paolo De Santis, Goffredo G. Quadri, Pia Valentini

COMITATO ZONALE DI LA SPEZIA

EFFETTIVI

Tiziana Fagà, Bruno Tarabella, Vincenzo SmortoSUPPLENTI

Luisa P. Candela, Liliana Costa, Flavia Pedroni Menconi

COMITATO ZONALE DI GENOVA

EFFETTIVI

Giuseppe Ramorino, Piero De Micheli, Franco BurlandoSUPPLENTI

Alfredo Faure, Giovanni Costa, Rita Gnotta

COMITATO CONSULTIVO REGIONALE

EFFETTIVI

Rosa Anna Bisio, Giuseppe De Felice, Eugenio LanfrancoSUPPLENTI

Massimo Angeletti, Nadia Grillo, Enrico Rumaneddu

PEDIATRIA - Ecco le prossime riunioni di aggiornamento organizzate dall’ AssociazionePediatri Extraospedalieri Liguri (Apel - presidente: Alberto Ferrando) e dalla Società Italiana diPediatria (Sip, presidente: Aldo Iester). Per iscrizioni telefonare allo 010 5636553. 14 Marzo:20,30 Aula Magna del Gaslini: La sindrome del ”Burn-out” da stress: ovvero la perdita di moti-vazione da routine del pediatra,. Relatori: T. Ferrando, F. Masnata, F. Bagnasco. 30 Marzo:20,30 presso l’Ordine dei Medici: Urgenze ed emergenze infettivologiche pediatriche, relatore:S. Ratto, animatori: G. Semprini, N. Boiardi, S. Scalisi. Per iscriz.: fax allo 010 593558 o e-mail([email protected]).

cco i risultati delle elezioni per la nomina dei componenti dei comitati consultivi perla medicina specialistica ambulatoriale che si sono svolte il 10 gennaio scorso pres-so i vari Ordini della regione. E

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

GLI ELETTI NEI COMITATI CONSULTIVI DEGLI AMBULATORIALI

Ecco i risultati delle elezioni per la nomina deicomponenti dei comitati consultivi per la medi-cina specialistica ambulatoriale che si sonosvolte il 10 gennaio scorso presso i variOrdini della regione. Comitato zonale di Imperia: EFFETT IV I -Giuseppe De Felice, Gabriel la Badino,Salvatore Di Giovanni; SUPPLENTI - Anna MariaOgnibene, Roberto Pessina, Marco Raineri.Comitato zonale di Savona : EFFETT IV I -Caterina Panconi, Eugenio Lanfranco, AntonioLa Rocca; SUPPLENTI - Paolo De Santis,

Goffredo G. Quadri, Pia Valentini. Comitatozonale di La Spezia: EFFETTIVI - Tiziana Fagà,Bruno Tarabella, Vincenzo Smorto; SUPPLENTI -Luisa P. Candela, Liliana Costa, Flavia PedroniMenconi. Comitato zonale di Genova :EFFETTIVI - Giuseppe Ramorino, Piero DeMicheli, Franco Burlando; SUPPLENTI - AlfredoFaure, Giovanni Costa, Rita Gnotta. Comitatoconsultivo regionale: EFFETTIVI - Rosa AnnaBisio, Giuseppe De Felice, Eugenio Lanfranco;SUPPLENTI - Massimo Angeletti, Nadia Grillo,Enrico Rumaneddu.

PEDIATRIA - Ecco le prossime riunioni di aggiornamento organizzate dall’ AssociazionePediatri Extraospedalieri Liguri (Apel - presidente: Alberto Ferrando) e dalla Società Italiana diPediatria (Sip, presidente: Aldo Iester). Per iscrizioni telefonare allo 010 5636553. 14 Marzo:20,30 Aula Magna del Gaslini: La sindrome del ”Burn-out” da stress: ovvero la perdita di moti-vazione da routine del pediatra,. Relatori: T. Ferrando, F. Masnata, F. Bagnasco. 30 Marzo:20,30 presso l’Ordine dei Medici: Urgenze ed emergenze infettivologiche pediatriche, relatore:S. Ratto, animatori: G. Semprini, N. Boiardi, S. Scalisi. Per iscriz.: fax allo 010 593558 o e-mail([email protected]).

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GENOVAM E D I C AM E D I C AGENOVAM E D I C AM E D I C A

LLETTEREETTEREALAL DDIRETTOREIRETTORE

CHIRURGHI VASCOLARI SENZA GRADUATORIAFORSE C’E’ SPAZIO PER UN RICORSO

orrei sottolinerare l’assurda mancanzadi una graduatoria provinciale speciali-stica ambulatoriale presso la Asl per i

Medici specialisti in chirurgia vascolare, e cosìsensibilizzare i colleghi interessati a presentareeventuale ricorso (sono a disposizione altel.0329/4259132).

Poichè non esiste una graduatoria provincialeper gli specialisti in angiologia e angiologia-chi-rurgia vascolare, non è previsto nemmenol’inserimento nell’attività ambulatoriale deglispecialisti nella “sola” chirurgia vascolare (risul-ta essere una branca affine all’angiologia, percui non dà ai sensi dell’art.8 C Dpr 500/96 titoloall’inclusione).Eppure è riconosciuta a questa specializzazio-ne una preparazione europea e, oltre che medi-ca, anche chirurgica, radiologica (angiografie echirurgia radiologica) e strumentale (ecocolor,doppler).

Ormai da sei anni presento domanda di inseri-mento nella graduatoria in questione e tutti gliattestati utili ai fini della votazione senza acqui-sire alcun punto in merito. Tuttavia in caso diferie e/o malattie di Medici specialisti, titolari diincarico a tempo indeterminato nella branca diangiologia, si provvede in casi di estrema

urgenza con l’utilizzo di Medici sostituti, ovvia-mente chirurghi vascolari, e con il trattamentoeconomico dei sostituti nella medicina dei servi-zi, designati direttamente dai titolari (per cono-scenza e/o amichevolmente) discriminando cosìaltri colleghi.

Desidero anche sottolineare, a conferma diquanto citato, che più volte ho eseguito privata-mente (e non solo il sottoscritto) indagini stru-mentali ecocolor-doppler a pazienti già sottopo-sti a visita angiologica presso l’Asl e poi inviatialtrove per l’esecuzione dell’esame di cui sopracon richiesta scritta (forse le Asl non sono forni-te di ecografi-doppler? non credo).

In un’epoca in cui si ottengono (chi più chimeno) in “corto circuito” pseudo specializzazio-ni in medicina interna (vedi il corso di formazio-ne in medicina generale che “regala” sette puntiin graduatoria) ed in medicina d’urgenza edanestesia e rianimazione (vedi il corso in emer-genza sanitaria territoriale) collochiamo giusta-mente anche gli specialisti in chirurgia vascola-re al loro posto.Va bene e fa bene il sindacalismo, ma senzaper questo arrivare a dimenticare il buon sensoe l’attenzione per tutti.

C. Capolongo

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ono pienamente d’accordo con il com-mento alla circolare ministeriale del 9novembre scorso riguardante le figure

professionali che devono coordinare le cure alneonato (circolare e commento sono comparsesul numero di dicembre di “Genova Medica”).Sembrerebbe quasi che la demagogia e forse ildesiderio di rendersi gradito a potenti lobbies invista delle prossime elezioni abbia accecato ilministro tanto da fargli perdere di vista le finalitàdell’attività medica: prevenzione e cura.La prevenzione si applica a tappeto su tutta lapopolazione di neonati che, proprio in quantotali, non hanno stampigliato in fronte “neonato

sano” e quindi di pertinenza non medica o “neo-nato patologico” e quindi di pertinenza medica.E’ pertanto ovvio che ai giorni nostri sia ilMedico pediatra o neonatologo colui che coor-dina figure professionali peraltro preziose einsostituibili per l’assistenza a tutti i neonati.Sono certo che con più autorevolezza e perti-nenza le Società Italiane di pediatria e di neona-tologia esprimeranno le perplessità e il disagiodei pediatri e dei neonatologi per questa notaministeriale più generatrice di confusione eamarezza che chiarificatrice.

Enrico Giunta

PEDIATRA E NEONATOLOGO PER L’ASSISTENZA AI NEONATI

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LETTERE

i riferisco all’articolo comparso su“Genova Medica” di dicembre sullacircolare del Ministero della Sanità che

riferisce alcune precisazioni sul “progetto obietti-vo materno-infantile” relativo al piano sanitarionazionale ‘98/2000 (D.M. 24 aprile 2000).La neonatologia è nata molti anni fa e certamen-te non mi dilungo su questo argomento, macome “vecchia” neonatologa, che ha vissuto gliinizi di questa avventura insieme e grazie allaprof. Pantarotto, posso dire che l’intento primo èsempre stato la salvaguardia assoluta dellasalute del neonato e del benessere psicofisicodella diade madre-bambino, anche ai tempi incui il bambino era chiamato "prodotto del con-cepimento".Si può così immaginare come sia sempre stataimportante la preparazione ultra specialisticadel personale a questo preposto sia medicoche infermieristico, anche attraverso corsi inte-rattivi di aggiornamento (vedi corsi di rianima-zione, di allattamento, ecc), e come la respon-sabilità del benessere del bambino sia semprestata del Medico neonatologo che può e sa

intervenire in ogni momento con strumenti ido-nei. La collaborazione con il personale nonmedico è stretta e la sua preparazione è alta-mente qualificata: un team integrato e ben arti-colato nei suoi interventi.La nostra realtà è questa e i risultati a tutt’oggiottenuti sono assolutamente confortanti e sonola conferma della adeguatezza del nostro lavo-ro. Ben vengano figure professionali diverse masolo dopo assicurazioni della preparazione spe-cialistica, offrendo corsi di aggiornamento,peraltro già in atto, ma comunque sempre sottostretto controllo neonatologico e attraverso pre-ciso lavoro di coordinamento che nulla togliealle abilità delle singole figure professionali.Il progetto di salute a cui si riferisce il decretoministeriale non può prescindere da questeassicurazioni perché solo così potremo mante-nere le prerogative di benessere del bambino edei genitori in “sala parto” e per il loro futuro.

Daniela Lo BelloMedico neonatologo dell'Unità operativa neonatologia,

ospedale San Martino di Genova, pad.10.

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l 2 e 3 marzo 2001 si terrà aGenova ai Magazzini del Cotone ilCongresso Scientifico Nazionale

Andi. Sarà un congresso bellissimo ed interes-sante, con un programma aperto a tutto il set-tore odontoiatrico e che coinvolgerà tutti gliaspetti della nostra professione tanto è veroche l’Andi lo organizza assieme ad ANTLO,ANCAD, ODI E SIDO.Avremo quindi un programma culturale cheprevede anche alcune relazioni in comunecon gli Odontotecnici, poi il congresso sisdoppierà per consentire ad ogni categoria disvolgere il suo programma precipuo.Ci sarà un programma dedicato alleAssistenti alla poltrona, che si svolgerà comeun vero e proprio “congresso nel congresso”.Nella giornata di sabato verrà presentato ilProgramma Culturale che la SIDO ci ha pro-posto e che è un vero e proprio “super mee-ting ortodontico”. Non dimentichiamo i “pre-corsi” del venerdì, con relatori che sono dei“mostri” e che sapranno aggiornarci e stimo-larci sulle ultimissime in odontoiatria.Di grande rilievo, con la partecipazione dicolleghi anche di altre branche (pediatri, aller-gologi, medici di base, ecc.), si terrà unaTavola Rotonda sulla prevenzione apertaanche alla cittadinanza nella quale si darà ilpiù ampio risalto all’importanza della preven-zione cercando risonanza anche attraverso imedia. Ci sarà un’importante mostra mer-

ceologica dove avremo l’opportunità di vede-re, toccare, provare proprio tutto quello che ilmercato ci propone di più nuovo ed interes-sante. La scommessa per questo congresso è:“Dimmi ciò che cerchi: qui c’è”.Vi aspettiamo quindi numerosi a questoappuntamento che rilancia Genova nell’orbitaNazionale anche in campo culturale, nell’atte-sa di una “Liguria Odontoiatrica 2002” con i“fuochi d’artificio!”

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DDENTISTIENTISTINNOTIZIEOTIZIE

IIL CONGRESSO SCIENTIFICO NAZIONALE ANDI A GENOVA

ll Premio Andi 2000 per meriti scientificoculturali è andato quest’anno al dr. Giorgio

Magnano per la pubblicazione di un suo librosulla gnatologia, argomento tanto osticoquanto appassionante per molti professionisti.Titolo del libro: “Il disordine cranio-mandibo-lare esteso”. Alla cena degli “auguri natalizi”ha partecipato un gran numero di soci ed ilnostro Presidente ordinist ico SergioCastellaneta.Nel stessa serata abbiamo approfittato perpresentare ai nostri soci Jeff Onorato,Campione mondiale di sci nautico disabili, ilquale ha potuto illustrare il suo nobile proget-to “Fly for Life” dedicato all persone diversa-menti abili che si vogliono avviare allo sport,del quale Andi Genova è sponsor.

Gabriele Perosino - Segretario Culturale

VI Premio Andi 2000 permeriti scientifico culturali.

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i terrà sabato 31 marzo alle ore9.00, presso lo Starhotel President inCorte Lambruschini 4 a Genova, il

corso di “Fattibilità e predicibilità in implanto-protesi” tenuto dal Dott. GiancarloPescarmona.Programma:- Ore 8,30: Iscrizione e registrazione dei

partecipanti- Ore 9,00: Inizio dei lavori- Ore 10,30: Coffee-break- Ore 12,45: Pausa- Ore 13.30: Ripresa lavori- Ore 15,00: Pausa- Ore 17,00: Domande e risposteAl termine consegna degli attestati di parteci-pazioneArgomenti: Diagnosi di fattibilità, Approcciochirurgico, Mucosa aderente, Problema occlu-sale, La scelta tra protesi fissa e rimovibile,Mesostruttura per stabilizzare la protesi totale,Analisi e discussione dei casi clinici.Le quote di iscrizione serviranno a finanziare

un progettoodon to ia t r i cocon finali tàumanitarie inBrasi le (Statodell'Acre).QUOTA DI ISCRI-ZIONE E MODALITÀ

DI PAGAMENTO: laquota di iscri-zione è diL.150.000 ed èesente IVA, detraibile ai sensi dell'art. 13 delD.L. 4/12/97 n. 460.Per il pagamento inviare un assegno non tra-sferibile intestato a “COI-ONLUS” tramite rac-comandata alla Segreteria Andi Genova.

Prenotazione obbligatoria entro venerdì 23marzo 2001 inviando la scheda di adesionealla Segreteria Organizzativa Andi Genova,P.zza della Vittoria, 14/28 - GENOVA - Tel.010/581190 Fax 010/591411.

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CORSO DEL DR. GIANCARLO PESCARMONA PER IL COI“FATTIBILITA’ E PREDICIBILITÀ IN IMPLANTO-PROTESI

VII GIORNATE LIGURI ODONTOSTOMATOLOGICHE

i svolgerà il 7 aprile il VII convegnoannuale degli odontostomatologiliguri dal titolo “L’implantologia nel

3° Millennio: Nuove prospettive terapeutichein campo protesico ed ortodontico”.L’incontro, organizzato dal Dipartimento TestaCollo dell’ospedale San Martino, primario dr.Mario Zola, si terrà a Genova al CentroBiotecnologie Avanzate .Nell’ambito dei lavoridedicati a nuove prospettive nel campodell’implantologia osteointegrata interverran-no i dottori Per Engstrand D.D.S. (Goteborg) e

B. Giuliano Maino (Vicenza) particolarmentededicati ed informati sulle nuove tecniche tera-peutiche nel capo della osteointegrazione,rispettivamente in campo protesico ed orto-dontico.Segreteria Organizzativa: U.O.Odontostomatologia tel.010 5552084 - Fax010 555677, e-mail:[email protected]’iscrzione è libera e gratuita, si chiede di con-fermare al la segreteria organizzativa,mediante fax o e-mail la propria partecipa-zione.

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