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Convegno L’anziano fragile e la rete per la continuità assistenziale Lecco 01/10/2010 Dott.ssa Barbara Ghiazza Dott.ssa Barbara Ghiazza Spec. Geriatria e Gerontologia Spec. Geriatria e Gerontologia Responsabile Sanitario Fondazione Responsabile Sanitario Fondazione Maria Monzini Maria Monzini , Casatenovo (Lc) , Casatenovo (Lc) Casa di Riposo Casa di Riposo Mandello del Lario Mandello del Lario , Mandello (Lc) , Mandello (Lc) MMG Asl Lecco, Casatenovo MMG Asl Lecco, Casatenovo “Gli aspetti clinici”

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ConvegnoL’anziano fragile e la rete per la

continuità assistenziale Lecco 01/10/2010

Dott.ssa Barbara GhiazzaDott.ssa Barbara GhiazzaSpec. Geriatria e GerontologiaSpec. Geriatria e Gerontologia

Responsabile Sanitario Fondazione Responsabile Sanitario Fondazione ““Maria MonziniMaria Monzini””, Casatenovo (Lc), Casatenovo (Lc)Casa di Riposo Casa di Riposo ““Mandello del LarioMandello del Lario””, Mandello (Lc), Mandello (Lc)

MMG Asl Lecco, Casatenovo MMG Asl Lecco, Casatenovo

“Gli aspetti clinici”

La geriatria La geriatria èè

la disciplina che si occupa della prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie dell’anziano

Il GeriatraIl Geriatra

Si occupa in particolare del paziente complesso, spesso molto anziano, caratterizzato da ridotte riserve funzionali, con molteplici patologie coesistenti, decadimento cognitivo, perdita parziale o completa dell’

autosufficienza.

La Gerontologia La Gerontologia èè

La disciplina che si occupa degli aspetti non clinici dell’invecchiamento …

… abbraccia molteplici settori culturali

(biologia,demografia,sociologia, economia, psicologia, ecc...)

Invecchiamento demograficoInvecchiamento demografico

Aumento percentuale delle persone appartenenti alle classi d’età piùavanzata in una determinata

popolazione

L’invecchiamento demografico è un fenomeno che interessa tutto il nostro pianeta, esso è presente in modo drammatico nei paesi piùsviluppati e in misura minore ma

con un’elevata capacità di progressione nei paesi in via di

sviluppo.

Aspettativa di vitaAspettativa di vita

Impero RomanoImpero Romano →→→→→→→→ 28 anni28 anni

19001900 →→→→→→→→ 49 anni49 anni

20002000 →→→→→→→→ 78 anni78 anni

20202020 →→→→→→→→ 83 anni83 anni

In Italia negli anni dal 1951 al 1990In Italia negli anni dal 1951 al 1990

� l’indice di vecchiaia si è più che raddoppiato nel sesso maschile e triplicato in quello femminile

� la percentuale di ultrassessantacinquenni (16%) ha superato quella dei giovani con meno di 15 anni (15%) [United Nations, 1998]

� la proporzione di “grandi anziani” (>80 anni) èdestinata ad aumentare : nel 2020 l’Italia e la Grecia saranno i paesi con la percentuale maggiore di ultrattottantenni (pari al 22%) [WHO, 1998a]

In ItaliaIn ItaliaSecondo previsioni ISTAT tenendo conto come anno base il 2001 nel 2050 la durata media della vita raggiungerà

�� 81,4 anni per gli uomini81,4 anni per gli uomini�� 88,1 anni per le donne88,1 anni per le donne

Popolazione anziana in Italia (ultrasessantacinquenni)Popolazione anziana in Italia (ultrasessantacinquenni)

� 1960 4.828.000

� 2000 10.646.000

� 2030 15.979.000

� 2050 17.973.000

Popolazione anziana in Italia Popolazione anziana in Italia (Ultraottantenni)(Ultraottantenni)

0

1

2

3

4

5

1960 2000 2030 2050

Milioni

�� 1960 1960 724.000724.000�� 20002000 2.476.0002.476.000�� 20302030 2.890.0002.890.000�� 20502050 4.180.0004.180.000

� Dimensione iniziale delle generazioni

� Fecondità

� Mortalità

� Migrazioni

LL’’invecchiamento demograficoinvecchiamento demograficoè influenzato da:

Popolazione per etPopolazione per etàà e sesso: 1950 e sesso: 1950 –– 1990 1990 -- 20302030

Cambiamento qualitativo della condizione Cambiamento qualitativo della condizione anzianaanziana

DonneDonne

15.2 anni liberi da disabilit15.2 anni liberi da disabilitàà++

5 anni con disabilit5 anni con disabilitàà

UominiUomini

13.7 anni liberi da disabilit13.7 anni liberi da disabilitàà++

2.5 anni con disabilit2.5 anni con disabilitàà

Per gli attuali ultra65enniPer gli attuali ultra65enni

………………Chi Chi èè ll’’anziano?anziano?

� Senescenza graduale : 65-75 anni� Senescenza conclamata: 76-90 anni� Longevi: oltre i 90 anni

La tendenza è quella di considerare l’inizio dell’età anziana a 65 anni

(età del pensionamento !!! ???)

IL PAZIENTE GERIATRICOIL PAZIENTE GERIATRICO

““Alla domanda: chi Alla domanda: chi èè il tipico paziente geriatrico? La il tipico paziente geriatrico? La

risposta risposta èè: pensa al pi: pensa al piùù anziano, al pianziano, al piùù malato, al pimalato, al piùù

complicato ed al picomplicato ed al piùù fragile dei tuoi pazientifragile dei tuoi pazienti…… affetto affetto

di solito da multiple malattie, la cui presentazione di solito da multiple malattie, la cui presentazione èè

spesso atipica, e portatore di deficit funzionali. I suoi spesso atipica, e portatore di deficit funzionali. I suoi

problemi di salute sono cronici, progressivi, solo in problemi di salute sono cronici, progressivi, solo in

parte reversibili..parte reversibili..””Hazzard

� L’età anagrafica non corrisponde all’età biologica

� Nell’invecchiamento esiste una naturale variabilità interindividuale

� invecchiamento geneticamente determinato

� invecchiamento influenzato da:

• variabili personali: stili di vita ( attività fisica, fumo), esposizione ad alcuni fattori di rischio

• variabili ambientali: fattori ambientali• variabili sociali: status sociale, sicurezza economica, relazioni sociali

NormalitNormalitàà e normae norma

Difficile stabilire quali modificazioni anatomiche e funzionali siano da attribuire all’ invecchiamento "in sé" e quali siano invece la conseguenza degli insulti patogeniche hanno colpito , nel corso della vita, i vari organi ed apparati.

Vera normalitVera normalitàà

Modificazioni anatomiche e Modificazioni anatomiche e funzionali dei vari organi e funzionali dei vari organi e sistemi, legate specificamente sistemi, legate specificamente al processo di invecchiamentoal processo di invecchiamento

Vera normalitVera normalitàà

condizione rara: conservare tutti i condizione rara: conservare tutti i denti dalla etdenti dalla etàà di 80 anni di 80 anni èè"normale"normale““, ma questa evenienza si , ma questa evenienza si osserva solo in una piccola osserva solo in una piccola percentuale di soggettipercentuale di soggetti

““Norma"Norma"

Insieme di modificazioni che si Insieme di modificazioni che si riscontrano a carico dei vari organi per riscontrano a carico dei vari organi per il sommarsi dellil sommarsi dell’’ invecchiamento invecchiamento fisiologicofisiologico e degli insulti derivanti da e degli insulti derivanti da processi morbosiprocessi morbosi. .

EE’’ ll’’ eventualiteventualitàà pipiùù frequentefrequente.

Il medico nella sua valutazionedeve tenere in considerazione

� Il fattore invecchiamento

� Il fattore comorbidità

� Il fattore polifarmacologia

� Il fattore psicodinamico

� Il fattore socio ambientale

1. IL FATTORE INVECCHIAMENTO1. IL FATTORE INVECCHIAMENTO

o Modificazione morfologiche e funzionale a carico di organi, apparati e tessuti

o Tendenza all’atrofia e a una diminuita efficienza funzionale

o Modificazioni fisiologiche

Modificazioni tipiche dell’invecchiamento

o Riduzione della memoriao Riduzione delle funzioni dell’apparato uditivo, visivo e del gustoo Disturbi dell’equilibrioo Riduzione del controllo della temperatura corporea (ipotermia)o Disturbi minzionalio Diminuito controllo della pressione arteriosao Modificazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche

…….. Ma .. Ma …….non dobbiamo .non dobbiamo confondere lconfondere l’’invecchiamento con la invecchiamento con la

malattia !!malattia !!

I dati sulla prevalenza e sulla clinica delle patologie I dati sulla prevalenza e sulla clinica delle patologie portano a classificare queste ultime in 3 gruppi:portano a classificare queste ultime in 3 gruppi:

1.1. malattie ad appannaggio dellmalattie ad appannaggio dell’’invecchiamento in sinvecchiamento in séé(aterosclerosi, osteoporosi, malattie degenerative del (aterosclerosi, osteoporosi, malattie degenerative del sistema osteoarticolare)sistema osteoarticolare)

2.2. malattie la cui incidenza aumenta con lmalattie la cui incidenza aumenta con l’’etetàà (tumori)(tumori)

3.3. malattie analoghe a quelle che si verificano malattie analoghe a quelle che si verificano nellnell’’adulto che peradulto che peròò nellnell’’anziano hanno conseguenze anziano hanno conseguenze pipiùù gravi (traumi, cadute, infezioni)gravi (traumi, cadute, infezioni)

2.2. IL FATTORE COMORBIDITAIL FATTORE COMORBIDITA’’

POLIPATOLOGIA POLIPATOLOGIA

Elevato numero di condizioni patologiche associate

� che interferiscono e si complicano tra loro

� con coesistenza di momenti eziopatogenici plurimi

� con impossibilità di curare efficacemente una malattia

L’anziano, rispetto al giovane, ha una maggiore

probabilità di ammalarsi, soprattutto di malattie

croniche, progressive e invalidanti. È stato infatti

calcolato che circa quattro anziani su cinque sono

affetti da almeno una malattia cronica, ma che ben

il 30% di essi è portatore di tre o più affezioni ad

andamento cronico-evolutivo.

Da studi condotti su popolazioni anziane, emerge che:

� nei soggetti di età compresa tra 65 e 74 anni circa il

4,6% è affetto da più di 4 malattie

� in quelli di età superiore ai 75 anni, il numero di

affezioni per soggetto è di 5,8 e solo il 10% non ha

problemi di disabilità

La polipatologia è quindi una condizione di

frequente riscontro in età avanzata e la

coesistenza di più patologie nello stesso

individuo complica sensibilmente il processo

diagnostico e terapeutico

Malattie croniche nellMalattie croniche nell’’anzianoanziano (ISTAT 2002)(ISTAT 2002)

PatologiaPatologia 6868--74 anni74 anni ≥≥≥≥≥≥≥≥ 75 anni75 anniIpertensioneDiabete mellitoOsteoporosiCardiopatie Artrosi – artriteBPCODisturbi SNCUlcera gastrica e duodenale

34.912.2 19.4 11.3 51.8 15.7 8.8 8.0

40.0 15.6 31.6 17.6 63.5 22.7 12.3 7.7

Prevalenza percentuale delle patologie internistiche indagate nell’anziano in Italia, per classe d'età (Studio ILSA)

6565--6969 7070--7474 7575--7979 8080--8484 TotaleTotale

Angina Pectoris Angina Pectoris 6,1 8,3 8,0 7,6 7,3

Infarto del Miocardio Infarto del Miocardio 5,9 8,7 8,2 7,4 7,3

Aritmia Aritmia 18,4 22,1 26,5 26,7 22,4

Ipertensione Arteriosa Ipertensione Arteriosa 60,0 67,4 66,6 64,7 64,0

Scompenso CardiacoScompenso Cardiaco 3,7 6,5 7,7 11,8 6,5

Diabete Diabete 11,7 15,5 14,1 11,9 13,2

-- Tipo I Tipo I 0,3 0,3 0,2 0,3 0,3

-- Tipo II Tipo II 10,9 15,1 13,4 11,4 12,6

Ridotta Tolleranza ai Carboidrati Ridotta Tolleranza ai Carboidrati 5,9 6,9 4,1 5,1 5,6

Osteoartrosi Osteoartrosi 61,7 59,8 61,1 60,2 60,9

Broncopneumopatia CronicaBroncopneumopatia Cronica 19,1 19,9 24,0 22,5 20,9

Arteriopatia Periferica Arteriopatia Periferica 4,8 7,0 7,9 8,7 6,5

Esordio e presentazione di un processo Esordio e presentazione di un processo morboso nellmorboso nell’’anziano anziano èè caratterizzato da:caratterizzato da:

� ridotta segnalazione dei disturbi (sottovalutazione dei sintomi)

� modificazione delle caratteristiche della malattia (modificazioni morbose alternate)

� alterazioni della risposta alla patologia stessa (infezioni senza febbre)

� presentazione atipica di qualsiasi processo morboso

(variazioni nelle caratteristiche cliniche)

� sintomi di un’affezione mascherano quella di un'altra

� affezione acuta determina spesso stato confusionale

acuto, anoressia, incontinenza urinaria, difficoltà

alla deambulazione

� estrema aspecificità di modalità di esordio

� Reazioni avverse ai farmaci (responsabili del 15% dei rischi negli ultra70enni)

� L’anziano assorbe 25% di tutte le prescrizioni mediche

� Un anziano assume mediamente 4-5 farmaci al giorno

3. IL FATTORE POLIFARMACOTERAPIA3. IL FATTORE POLIFARMACOTERAPIA

4. IL FATTORE PSICODINAMICO4. IL FATTORE PSICODINAMICO

Nell’anziano c’è un diverso modo di vivere la malattia sul piano psicoaffettivo.

La malattia viene percepita come parte integrante di sè stesso, intrinsecamente connessa alla propria condizione di persona debole fisicamente perchévecchia.

� esposizione al rischio di morire� riduzione dell’ autosufficienza� diminuita stima di sé� aumento dell’ insicurezza� aumento del senso di solitudine� aumento del senso di isolamento, di esclusione, di marginalità

Ansia e DepressioneAnsia e Depressione

…diagnosi e terapie più complesseperché ai sintomi della malattia si sommano i sintomi psicofisici e le

condizioni socio-ambientali

Anziano solo minimizza o nega i propri disturbi quando vive in famiglia per paura di

essere istituzionalizzato

5. FATTORE SOCIO5. FATTORE SOCIO--AMBIENTALEAMBIENTALE

� Lo stato di salute dell’anziano è molto influenzato dal suo livello di benessere sociale

� Contatti sociali e stato socio-affettivo influiscono molto sulla mortalità

� Benessere sociale influisce positivamente sulla salute

..per es.I pazienti ricoverati per IMA hanno una

mortalità del 50% inferiore rispetto ai soggetti senza supporto sociale

PovertPovertàà e Solitudinee Solitudine

sono un momento favorente o causale di malattia

ISOLAMENTO SOCIALEISOLAMENTO SOCIALE

Stato oggettivo di isolamento, caratterizzato da ridotta frequenza

dei contatti con la gente

PREVALENZA DELLA SOLITUDINE IN ULTRA65ENNIPREVALENZA DELLA SOLITUDINE IN ULTRA65ENNI(REVISIONE DELLA LETTERATURA)(REVISIONE DELLA LETTERATURA)

Studi InglesiMolto/spesso

solo A volte solo Mai/raramente solo

Caratteristiche del campione

Shelton (1948) 10 7 83 Urbano

Tunstall (1966) 9 - -

Goldberg (1970) 13 36 51 Servizi sociali

Townsend (1970) 11 33 56 Viventi soli

Hunt (1978) 13* - -

Wenger (1984) 9 29 62

Jones (1985)5 19 76 Rurale

2 14 84 Urbano

PREVALENZA DELLA SOLITUDINE IN ULTRA65ENNIPREVALENZA DELLA SOLITUDINE IN ULTRA65ENNI(REVISIONE DELLA LETTERATURA)(REVISIONE DELLA LETTERATURA)

Studi non InglesiMolto/spesso

solo A volte solo Mai/raramente solo Nazione

Shanas (1968) 7 21 72 DK, GB, USA

Harris (1974) 12* - - USA

Kivet (1979) 16 42 42 USA - ruraleHarris (1981) 13 - - USA

Power (1980) 14 25 61 IRL – viventi soli

Clifford (1990) 15 20 65 IRL

Huijsman –deClerc (1993) 10 17 73 NL

FATTORI CORRELATI A ISOLAMENTO E SOLITUDINEFATTORI CORRELATI A ISOLAMENTO E SOLITUDINEIsolamentoIsolamento SolitudineSolitudine

EtEtàà rrrr rrrr

Sesso maschileSesso maschile rrrr rrrr

VedovanzaVedovanza rrrr rrrr

Stato di Stato di ““singlesingle”” rrrr rrrr

Vivere soloVivere solo rrrr rrrr

Assenza di figliAssenza di figli rrrr rrrr

Pensionamento, emigrazionePensionamento, emigrazione rrrr rrrr

Cattive condizioni di saluteCattive condizioni di salute rrrr rrrr

Ridotta capacitRidotta capacitàà di movimentodi movimento rrrr rrrr

MortalitMortalitàà rrrr rrrr

IstituzionalizioneIstituzionalizione rrrr rrrr

““MoraleMorale”” bassobasso rrrr rrrr

Stato socialeStato sociale rrrr

Scarsi risultati alla FKTScarsi risultati alla FKT rrrr

Malattia mentaleMalattia mentale rrrr

Assenza di amicizieAssenza di amicizie rrrr

““PerditaPerdita”” rrrr

DepressioneDepressione rrrr

Il medico si confronta quindi con :

� Fragilità� Comorbilità� Disabilità� Dipendenza

Stato Funzionale

Tempo (età)

Invecchiamento “Normale”Invecchiamento“Accelerato”

Disabilità

Fragilità

Stato Funzionale integro

Modelli di Invecchiamento: FragilitModelli di Invecchiamento: Fragilitàà e Disabilite Disabilitàà

Modificato da Ferrucci L et al

SINDROME DA FRAGILITASINDROME DA FRAGILITA’’ (1)(1)� Condizione di età avanzata caratterizzata da vulnerabilità a fattori di stress e diminuita capacitàdi conservare lo stato funzionale (“omeostasi”)

� Equilibrio precario fra la capacità di conservare un buono stato di salute e di autonomia funzionale ed il deficit che minaccia questo equilibrio

� Ridotta capacità di svolgere importanti attivitàpratiche e sociali della vita quotidiana

� Assenza di riserva fisiologica – “vivere al limite”, alla soglia della perdita dell’autonomia

SINDROME DA FRAGILITASINDROME DA FRAGILITA’’ (2)(2)

� Incapacità di fornire una risposta adeguata allo stress

� Deficit multisistemico

� Instabilità con variazioni nel tempo

� Incapacità di recuperare le funzioni in fase di post-acuzie

� Basso dispendio energetico, diminuita massa e forza muscolare, mobilità ridotta

LA SINDROME DA FRAGILITALA SINDROME DA FRAGILITA’’ (3)(3)

Presenza di tre dei seguenti sintomi:

� Perdita ponderale involontaria

� Deambulazione rallentata

� Basso livello di attività fisica

� Astenia riferita dal soggetto

� Riduzione della forza prensile

Sindrome da fragilitSindrome da fragilitàà

� perdita della riserva funzionale in molteplici sottosistemi (aree), quali forza, equilibrio, flessibilità, tempo di reazione, coordinazione, nutrizione, “tenuta cardiovascolare”, vista, udito e performance cognitiva

� un’esistenza che supera la soglia della perdita dell’autosufficienza, con scarsissima tolleranza agli stress esterni

FragilitFragilitàà non non èè DisabilitDisabilitàà !!

� la disabilità può derivare da un deficit mono o plurisistemico,

mentre la fragilità è sempre sinonimo di deficit multisistemico

� la disabilità può essere stabile, mentre la fragilità è sempre

instabile. In un quadro di fragilità, instabilità sta indicare che

anche minime variazioni (patologie o traumi di poco conto, piccoli

stress emotivi o fisici) possono provocare effetti gravi e del

tutto sproporzionati (immobilità, perdita dell’autosufficienza,

exitus)

� la fragilità è presente in percentuale significativa negli anziani

non disabili

ALAMEDA COUNTY STUDY ALAMEDA COUNTY STUDY (California)(California)percentuale di fragilitpercentuale di fragilitàà nellnell’’ultra 65enneultra 65enne

Età Soggetti Fragilità (%)

65-69 169 18.3

70-74 175 21.7

75-80 109 32.1

81-84 80 32.5

>85 41 48.8

Fried et Al. Fried et Al. (% di soggetti fragili residenti in RSA e a domicilio)(% di soggetti fragili residenti in RSA e a domicilio)

Età Soggetti ♀♀ ♂♂65-70 2308 3.0 1.6

71-74 1271 6.7 2.9

75-79 1057 11.5 5.5

80-84 490 16.3 14.2

85-89 152 31.3 15.5

>90 39 12.5 36.8

SINDROME DA FRAGILITASINDROME DA FRAGILITA’’ (4)(4)Fisiopatologia Fisiopatologia

� Sarcopenia

� Disfunzione neuroendocrina

� Immunodeficienza

Fattori associati alla morbilitFattori associati alla morbilitàà ed alla mortalited alla mortalitàà nellnell’’anzianoanziano

Età avanzata

Declino funzionaleo IADLo ADL

Comorbilitào Numero e gravità delle patologie

Sindromi geriatricheo Delirio (✓✓✓✓)o Demenza o Depressioneo Osteoporosio Failure to thrive (✕✕✕✕)o Caduteo Incontinenza urinariao Trascuratezza e maltrattamentio Trattamento polifarmacologico (✣✣✣✣)

* somministrazione di 5o più farmaci

*patologia cognitiva transitoria dovuta a condizioni mediche non legate al sistema nervoso centrale

* sindrome ancora poco conosciuta caratterizzata da calo ponderale nonostante adeguato introito di cibo

FRAGILITAFRAGILITA’’

Invecchiamento Invecchiamento avanzatoavanzatoCoesistenza di Coesistenza di

malattie cronichemalattie croniche

PolifarmacologiaPolifarmacologiaRidotta autonomia funzionaleRidotta autonomia funzionale

Stato socioStato socio--ambientale criticoambientale critico

Evento acutoEvento acuto

DISABILITADISABILITA’’

DannoDanno

Limitazione funzionaleLimitazione funzionale

Modelli cliniciModelli clinici1.1.Circolo viziosoCircolo vizioso

IperpiressiaIperpiressia

FarmacoFarmaco

DeliriumDelirium

⇓⇓⇓⇓⇓⇓⇓⇓ Acqua introdottaAcqua introdotta

⇑⇑⇑⇑⇑⇑⇑⇑ DeliriumDelirium

??

VomitoVomito

DisidratazioneDisidratazione

Ipotensione Ipotensione ortostaticaortostatica

SincopeSincope

CadutaCaduta

AllettamentoAllettamento

Piaghe da DecubitoPiaghe da Decubito

SepsiSepsi

MorteMorte

2. Complicanze a cascata2. Complicanze a cascata

3. Morbilità Sinergica

Scompenso cardiacoScompenso cardiaco CoxartrosiCoxartrosi

PoliuriaPoliuria

Incontinenza UrinariaIncontinenza Urinaria

DisabilitDisabilitàà (Secondo l(Secondo l’’ O.M.S.)O.M.S.)

Ogni riduzione parziale o totale della

capacità di compiere le attività di vita

quotidiana in maniera o nei limiti

considerati normali per un essere umano,

a seguito di una menomazione.

FATTORI RITENUTI ASSOCIATI AFATTORI RITENUTI ASSOCIATI A

LIMITAZIONE FUNZIONALELIMITAZIONE FUNZIONALE

AttivitAttivitàà di vita quotidianadi vita quotidiana

AttivitAttivitàà Strumentali (Strumentali (IADL)IADL)� Usare il telefono

� Fare acquisti

� Usare i mezzi di trasporto

� Assumere farmaci

� Gestire il denaro

� Fare da mangiare

� Accudire le faccende domestiche

� Lavare la biancheria

AttivitAttivitàà Basali (ADL)Basali (ADL)� Fare il bagno

� Vestirsi

� Usare il WC

� Mobilità (letto-poltrona)

� Continenza

� Alimentazione

Solo per donne o single

INSTRUMENTAL ACTIVITIES OF DAILY LIVING INSTRUMENTAL ACTIVITIES OF DAILY LIVING -- I.A.D.L. (Lawton M.P., Brody E.M.)I.A.D.L. (Lawton M.P., Brody E.M.)

CAPACITA’ DI USARE IL TELEFONO:1.usa il telefono in modo normale2.compone solo numeri di telefono ben conosciuti3.risponde al telefono ma non è in grado di chiamare4.è incapace di usare il telefono

1110

FARE ACQUISTI:1.fa tutte le proprie spese senza aiuto2.fa solo piccoli acquisti senza aiuto3.ha bisogno di essere accompagnato per gli acquisti4.è completamente incapace di fare acquisti

1000

PREPARAZIONE DEL CIBO (* solo per le donne)1.organizza, prepara e serve i pasti in modo adeguato2.prepara in modo adeguato solo se approvvigionati gli ingredienti3.scalda e serve pasti preparati o prepara cibi ma non mantiene una dieta adeguata4.ha bisogno di avere cibi preparati e serviti

1000

GOVERNO DELLA CASA (* solo per le donne)1.mantiene autonomamente o con assistenza occasionale il governo della casa2.esegue compiti quotidiani leggeri ma non un accettabile livello di pulizia3.ha bisogno di aiuto in ogni operazione di mantenimento della casa4.non partecipa ad alcuna operazione di governo della casa

1110

BIANCHERIA (* solo per le donne)1.fa il bucato personale completamente2.lava le piccole cose (sciacqua le calze, fazzoletti…)3.non è in grado di lavare biancheria

110

MEZZI DI TRASPORTO1.viaggia da solo con i mezzi pubblici o la propria auto2.fa uso di taxi ma non usa i mezzi pubblici3.viaggia su mezzi pubblici solo se assistito o accompagnato4.si sposta con taxi o auto solo con l’assistenza degli altri5.non si sposta

11100

ASSUNZIONE DI FARMACI1.è capace di assumere correttamente le medicine2.le assume solo se già preparate e separate3.non è in grado di assumere le medicine da solo

100

CAPACITA’ DI GESTIRE IL DENARO1.gestisce autonomamente le proprie finanze2.è in grado di fare piccoli acquisti quotidiani ma necessita di aiuto per quelli importanti3.è incapace di gestire il denaro

110

Totale attivitTotale attivitàà

INDEX OF INDEPENDENCE IN ACTIVITIES OF DAILY LIVINGINDEX OF INDEPENDENCE IN ACTIVITIES OF DAILY LIVINGA.D.L. (Katz S.) A.D.L. (Katz S.)

FARE IL BAGNO: FARE IL BAGNO: 1) è autonomo (nessuna assistenza per lavarsi)2) necessita di assistenza solo per la pulizia di una parte del corpo (schiena)3) necessita di assistenza totaleVESTIRSI: VESTIRSI: 1) prende i vestiti e li indossa senza assistenza2) prende i vestiti e li indossa, ma necessita di assistenza per allacciarsi le scarpe3) necessita di assistenza per prendere o indossare i vestiti, o rimane parzialmente svestitoUSO DEI SERVIZI:USO DEI SERVIZI:1) va in bagno, si pulisce e si riveste autonomamente, usando eventualmente i supporti (bastone, stampelle); è in grado di usare e svuotare la padella2) necessita di assistenza per recarsi in bagno e per le funzioni successive3) non si reca al bagno per i bisogni corporali MOBILITAMOBILITA’’::1) si sposta dentro e fuori dal letto ed in poltrona senza assistenza, eventualmente usando i supporti2) compie le suddette operazioni se assistito3) non si alza dal lettoCONTINENZA:1) controlla completamente feci ed urine 2) saltuaria incontinenza3) necessita di sorveglianza, usa il catetere o è incontinenteALIMENTAZIONE:1) si alimenta senza assistenza2) necessita di assistenza solo per alcune operazioni (tagliare la carne)3) necessita di assistenza per alimentarsi; viene alimentato parzialmente o completamente per via parenterale o enterale

110

110

1

00

1

00

100

110

Physical Performance Test a 7 Items Physical Performance Test a 7 Items (Reuben D.B., Sin A.L., 1990)(Reuben D.B., Sin A.L., 1990)

1. Scrivere una frase

<10’’10.5”-15’15.5’’-20”

>20”Incapace

43210

2. Simulare di mangiare

<10’’10.5-15”15.5’’-20”

>20”Incapace

43210

3. Porre un libro nello scaffale<2”

2.5”-4”4.5”-6”>6”

4321

4. Mettere e togliere la giacca

≤10’’10.5-15”15.5’’-20”

>20”Incapace

43210

5. Raccogliere una moneta da terra≤2”

2.5”-4”4.5”-6”>6”

4321

6. Girarsi di 360°Movimento discontinuoMovimento continuo

InstabileStabile

0202

7. Camminare per 15 mt

<15”15.5”-20”20.5”-25”

>25”Incapace

43210

Percentuale in rapporto al sesso di persone anziane disabili nelPercentuale in rapporto al sesso di persone anziane disabili nelle diverse le diverse attivitattivitàà basali di vita quotidiana (ADL) basali di vita quotidiana (ADL) –– da Bush T.L. 1994da Bush T.L. 1994

17

23

912

7 8

3 2

911

6

10

46

0

5

10

15

20

25

Camminare Fare ilbagno

Vestirsi Mangiare Uscire Alzarsi -sedersi

Andare inbagno

Maschi Femmine

Prevalenza della disabilitPrevalenza della disabilitàà nelle attivitnelle attivitàà basali di vita quotidiana (ADL) in basali di vita quotidiana (ADL) in funzione dellfunzione dell’’etetàà e del sesso nella popolazione italiana. Studio longitudinale e del sesso nella popolazione italiana. Studio longitudinale sullsull’’invecchiamento (ILSAinvecchiamento (ILSA--CNR) CNR) –– Presidenza del Consiglio dei Ministri 1998Presidenza del Consiglio dei Ministri 1998

10

4

107

1513

2023

9

5

1310

1517

19

24

0

5

10

15

20

25% di difficoltà nelle ADL

65-69 70-74 75-79 80-84 65-69 70-74 75-79 80-84

età (anni)

difficoltà in una ADL difficoltà in 2 o più ADL

Maschi Femmine

Obiettivi della Medicina GeriatricaObiettivi della Medicina Geriatrica�� Anziano a rischio di disabilitAnziano a rischio di disabilitàà

�� Prevenire la disabilitPrevenire la disabilitàà intervenendo su tutte le patologie intervenendo su tutte le patologie e/o condizioni potenzialmente invalidantie/o condizioni potenzialmente invalidanti

�� Anziano affetto da patologia invalidanteAnziano affetto da patologia invalidante

�� Attenuare le conseguenze dellAttenuare le conseguenze dell’’evento invalidanteevento invalidante�� Favorire il potenziamento delle capacitFavorire il potenziamento delle capacitàà residueresidue�� Consentire il reinserimento sociale, anche in presenza di Consentire il reinserimento sociale, anche in presenza di disabilitdisabilitàà residuaresidua

….miglioramento delle condizioni

� Fisiche

� Psicologiche

� Sociali

COMPLESSITACOMPLESSITA’’

MULTIPROBLEMATICITAMULTIPROBLEMATICITA’’

FRAGILITAFRAGILITA’’

V.M.D.V.M.D.ValutazioneMultiDimensionaleValutazioneMultiDimensionale

PIANO DI CURE INDIVIDUALIZZATOPIANO DI CURE INDIVIDUALIZZATO

La V.M.D. La V.M.D. èè uno uno strumento utile per strumento utile per

La prevenzione del La prevenzione del

declino funzionale declino funzionale

e della disabilite della disabilitàà

V.M.D.= METODOV.M.D.= METODO

STRUMENTI = F.M.S. STRUMENTI = F.M.S. (fisico.mentale.sociale)(fisico.mentale.sociale)

CONDIVISIONE DEI DATICONDIVISIONE DEI DATI

OBIETTIVI CHIARI E PERSEGUIBILIOBIETTIVI CHIARI E PERSEGUIBILI

LL’’APPROCCIO VALUTATIVO APPROCCIO VALUTATIVO MULTIDIMENSIONALEMULTIDIMENSIONALE

aumenta laumenta l’’accuratezza diagnosticaaccuratezza diagnostica

migliora lo stato funzionalemigliora lo stato funzionale

induce una scelta appropriata del luogo di curainduce una scelta appropriata del luogo di cura

migliora lo stato affettivomigliora lo stato affettivo

migliora lo stato cognitivomigliora lo stato cognitivo

riduce il consumo di farmaciriduce il consumo di farmaci

LL’’APPROCCIO VALUTATIVO APPROCCIO VALUTATIVO MULTIDIMENSIONALEMULTIDIMENSIONALE

LL’’APPROCCIO VALUTATIVO APPROCCIO VALUTATIVO MULTIDIMENSIONALEMULTIDIMENSIONALE

riduce lriduce l’’accesso ai servizi sanitari accesso ai servizi sanitari

riduce i costi sanitaririduce i costi sanitari

riduce la mortalitriduce la mortalitàà

LL’’APPROCCIO VALUTATIVO APPROCCIO VALUTATIVO MULTIDIMENSIONALEMULTIDIMENSIONALE

ottimizza lottimizza l’’uso delle risorse uso delle risorse

economiche, sociali,assistenzalieconomiche, sociali,assistenzali

LA V.M.D. FORNISCELA V.M.D. FORNISCE→ analisi dettagliataanalisi dettagliata→→ definisce i bisognidefinisce i bisogni→→ individua le individua le ““ aree fragiliaree fragili””→→ individua le risorse individua le risorse ……

del paziente geriatricodel paziente geriatrico

Per applicare il metodo Per applicare il metodo …………

Quali StrumentiQuali Quali

StrumentiStrumenti

Chi deveValutare

Chi deveChi deveValutareValutare

ComeValutareComeCome

ValutareValutare

QuandoValutareQuandoQuandoValutareValutare

Chi ValutareChi Chi

ValutareValutare

CosaValutareCosaCosa

ValutareValutare

???

La valutazioneLa valutazione →→→→→→→→ Medico/InfermiereMedico/Infermiere

�� Barthel IndexBarthel Index�� Mini Mental StatusMini Mental Status�� Cirs (Cirs (indice di severitindice di severitàà e comorbilite comorbilitòò))�� Norton Norton �� TinettiTinetti�� Mini Nutritional Mini Nutritional AssesmentAssesment

�� Monitoraggio P.A.Monitoraggio P.A.�� Monitoraggio glicemieMonitoraggio glicemie�� Monitoraggio della TpMonitoraggio della Tp�� Supporto affettivoSupporto affettivo--relazionalerelazionale

�� Educazione alimentareEducazione alimentare�� Educazione uso presidiEducazione uso presidi

LL’’ area di interventoarea di intervento →→→→→→→→ Medico/InfermiereMedico/Infermiere

�� EmatochimiciEmatochimici�� Valutazione clinicaValutazione clinica�� ECG ECG �� Valutazione cardiologicaValutazione cardiologica�� Valutazione fisiatricaValutazione fisiatrica�� Valutazione neurologica e Valutazione neurologica e organi di sensoorgani di senso

�� Valutazione Valutazione ………………....

�� Monitoraggio della cute e Monitoraggio della cute e mucosemucose

�� Monitoraggio delle funzioni Monitoraggio delle funzioni vitalivitali

�� Gestione della continenza Gestione della continenza sfinteruca urinara o fecale sfinteruca urinara o fecale

�� Gestione dellGestione dell’’alvoalvo�� Medicazione delle lesioni ..Medicazione delle lesioni ..

Area RiabilitativaArea Riabilitativa →→→→→→→→ Terapista della riabilitazioneTerapista della riabilitazione

�� Supervisione delle capacitSupervisione delle capacitàà motoriemotorie�� Indicazione al mantenimento delle abilitIndicazione al mantenimento delle abilitàà funzionalifunzionali�� LL’’educazione alleducazione all’’equipe di assistenzaequipe di assistenza�� LL’’educazione alleducazione all’’uso degli ausili uso degli ausili

Area RiabilitativaArea Riabilitativa →→→→→→→→ Terapista della riabilitazioneTerapista della riabilitazione

�� Mobilizzazione passiva e attiva al lettoMobilizzazione passiva e attiva al letto�� Indicazione alle corrette postureIndicazione alle corrette posture�� Rieducazione passaggi posturali e lla Rieducazione passaggi posturali e lla movimentazionemovimentazione

Area AssistenzialeArea Assistenziale →→→→→→→→A.S.A, parente,badanteA.S.A, parente,badante

�� Assistenza totale alle A.D.L. Assistenza totale alle A.D.L. �� Prevenzione della sindrome da allettamento Prevenzione della sindrome da allettamento (posture, mobilizzazione(posture, mobilizzazione……))

Il geriatra nella sua specificitIl geriatra nella sua specificitààe professionalite professionalitàà lavora come lavora come un direttore dun direttore d’’orchestra orchestra

utilizzando il metodo corretto utilizzando il metodo corretto e e il lavoroil lavoro dd’’equipeequipe per per

raggiungere lraggiungere l’’obbiettivo di obbiettivo di volta in volta fissatovolta in volta fissato

Grazie per lGrazie per l’’attenzione !attenzione !